Un Nuovo Punto di Vista
1 • PARTITO ITALIA NUOVA
indice
In questo opuscolo trovi un Nuovo Punto di Vista con
il quale guardare la Realtà. Qui non c’è spazio per le
contrapposizioni ideologiche, per le rivendicazioni del
Passato. In questa Realtà ciò che conta è il Presente dal
quale guardare con entusiasmo il Futuro.
2 • PARTITO ITALIA NUOVA
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Lo Stato nell’Italia Nuova
Una Nuova Democrazia
Una Nuova Costituzione
Un Nuovo modello Fiscale e Previdenziale
Il programma nazionale
Il rapporto con l’UE
Il debito pubblico
Ipotesi per una Nuova Costituzione
1 • PARTITO ITALIA NUOVA
U
Lo Stato nell’Italia Nuova
n’organizzazione leggera ed efficiente
della Pubblica Amministrazione, uno Stato
che si occupi di poche funzioni essenziali
utili al Bene Comune. L’Italia Nuova è una
Società in cui ciascun individuo si assume la
Responsabilità di essere Cittadino, in grado
di vivere la propria Esistenza personale
e civile a pieno, senza che questa sia più
delegata al vecchio e superato STATO
papà e mamma, che in cambio della nostra
libertà ha promesso per molti anni di pensare a
tutto, ma che fin qui ci ha delusi. Uno Stato non
rappresentativo ma funzionale, con precisi ruoli,
compiti e responsabilità, e la possibilità per i
cittadini di esercitare davvero la propria “sovranità”
e di “licenziare” il governo che non funziona in
qualunque momento per assumerne uno nuovo.
Nell’Italia Nuova non c’è posto per centinaia
di assemblee che si riuniscono con decine di
migliaia di persone per decidere. Il Presidente
è eletto direttamente dai cittadini, si avvale di
collaboratori da lui scelti ed è responsabile del
funzionamento e dell’organizzazione generale
della Pubblica Amministrazione, con tutti i poteri
necessari per assolvere agli scopi a lui attribuiti
in modo efficace, ma limitatamente ad alcune
funzioni fondamentali, ovvero:
Giustizia - Difesa e sicurezza - infrastrutture
- istruzione - Sanità - Ambiente ed energia Turismo e beni culturali - Rappresentanza estera
2 • PARTITO ITALIA NUOVA
Tutti i cittadini, grazie all’introduzione della “carta
di identità elettronica” esprimono in ogni momento
il proprio parere vincolante sulle iniziative del
Capo dello Stato fino a chiederne le immediate
dimissioni e indire nuove elezioni.
Nell’Italia Nuova lo Stato non interferisce con le
scelte private ed individuali di ciascuno, purché
queste non contravvengano i principi della
Nuova Costituzione.
Lo Stato, nell’Italia Nuova, ha un rapporto di
reciproca collaborazione con i cittadini grazie ad
un sistema efficiente di front line della Pubblica
Amministrazione in cui ciascuno possa trovare
risposte adeguate, disponibilità all’ascolto, e
professionalità.
La scuola, fin dall’asilo nido, è gratuita ed
eccellente e sa come valorizzare i talenti e favorire
la scoperta delle predisposizioni dei ragazzi che
scelgono di frequentarla. Una Scuola moderna ed
all’avanguardia che dà spazio al mondo interiore
oltre che alla mente dei ragazzi, per rendere
l’apprendimento un’esperienza utile e appagante.
Lo Stato nell’Italia Nuova funziona grazie ad una
Nuova Costituzione, di cui ciascun Cittadino è
fiero, perché parla al Presente, dice cose vere
nella Realtà. Ecco perché tutti la rispettano. Per
primo lo Stato.
3 • PARTITO ITALIA NUOVA
N
Una nuova democrazia
ell’Italia Nuova la Democrazia è
l’effettivo esercizio della Sovranità
popolare. Oggi decine di migliaia di
rappresentanti a livello nazionale
e locale, rappresentano il popolo
nell’esercizio del potere. Ma la
rappresentanza è un’illusione
e, come lo stesso Aristotele già
aveva intuito, nasconde un’oligarchia dove i
rappresentanti curano gli interessi propri e di
caste e corporazioni che fanno ciascuna valere
il proprio esclusivo interesse a discapito del
singolo Cittadino. Nell’Italia Nuova non c’è
conflitto tra gli interessi delle categorie, perché
l’unico interesse dello Stato è quello finale del
Cittadino. Oggi il popolo esercita il potere
della sovranità solo nel momento in cui va alle
elezioni, di fatto potendo solo scegliere tra due
4 • PARTITO ITALIA NUOVA
o più schieramenti e non ha alcun potere per
“licenziare” il governo che lavora male o non
cura i suoi interessi.
Nella Nuova Democrazia la Costituzione
stabilisce i principi fondamentali a cui ogni
singolo Cittadino deve attenersi, e lascia la
libertà a ciascuno di vivere la propria Vita
secondo tali principi. Il capo dello Stato viene
investito delle funzioni proprie dello Stato per
amministrarle con totale responsabilità e senza
giochi di specchi o burocrazie inutili, senza
veti incrociati che rallentano il raggiungimento
del Bene Comune per cui lo Stato stesso deve
esistere. Il capo dello Stato risponde ai cittadini
del proprio operato in qualunque momento ed
è giudicato per l’eventuale violazione dei diritti
fondamentali della Costituzione. Lo Stato svolge
poche funzioni fondamentali, senza invadere la
sfera privata del Cittadino.
Un nuovo modo di vivere, di pensare, di volere e
di rapportarsi con gli altri e con lo Stato.
5 • PARTITO ITALIA NUOVA
L’
La Costituzione del ’48
e la Nuova Costituzione
Italia è una repubblica democratica
fondata sul lavoro. La sovranità appartiene
al popolo che la esercita nei modi e nei
limiti stabiliti dalla Costituzione.
Con questo principio si apre l’attuale
Costituzione, nata 60 anni fa. Oggi
sappiamo che NON è vero che la Sovranità
appartiene al popolo e tutti lo abbiamo imparato a
nostre spese.
Art. 4 La Repubblica riconosce e garantisce a
tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove tutte
le condizioni necessarie per rendere effettivo
questo diritto.
Questo è un impegno che lo Stato non si può
prendere, a meno che non dica una BUGIA a cui
tutti siano disposti a credere.
6 • PARTITO ITALIA NUOVA
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale che, limitando
di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l’effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all’organizzazione politica, economica
e sociale del Paese.
Non è vero che siamo tutti uguali e lo sappiamo
bene. Siamo tutti diversi e vogliamo invece che
lo STATO sia uguale per tutti, senza distinzione
di categorie. Perché solo i lavoratori? Perché
non tutti i cittadini? Non è vero che la Repubblica
può rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale tra gli individui.
La Costituzione non ci rappresenta più nella realtà.
Ha esaurito il suo compito. Oggi nel Presente è
bello pensare di poter mettere le basi di un Nuovo
Paese che si fondi sulla realtà e non sulle speranze
e che possa contare su una Nuova Costituzione in
pochi articoli ma VERI nella Realtà.
La Costituzione attuale è vecchia, astratta, frutto
di un compromesso tra forze contrapposte e
distaccata dalla realtà attuale, e soprattutto
è costruita in modo tale che nessuno abbia
effettivamente il potere di fare qualcosa e di
assumersene le responsabilità, ma ogni azione
passa da una infinita trafila di assemblee organismi
e burocrazie che moltiplicano i costi ed i tempi
non assegnando a nessuno alcuna responsabilità.
E’ colma di contraddizioni in un ulteriore gioco di
specchi, per inchiodare la realtà allo status quo
immaginato allora come risposta ad un periodo
storico particolare, affinché nulla potesse più
succedere, cambiare, evolversi.
Oggi ci meritiamo Una Nuova Costituzione che
parli al Presente e non ci tenga più legati ad un
Passato che ci impedisce di vedere il Futuro.
La Nuova Costituzione stabilisce i principi
fondamentali ed essenziali ai quali devono
attenersi sia lo Stato che i Cittadini. In essa
il singolo individuo ha la possibilità di autodeterminarsi nel rispetto del prossimo. La Nuova
Costrizione regola uno Stato semplice e snello
con funzioni determinate, pochi organi con precisi
compiti e responsabilità e un capo dello Stato
che riceva la delega dai cittadini per espletare
le funzioni proprie dello Stato, senza vincoli e
burocrazie sclerotiche, se non i limiti dei principi
della Costituzione, e licenziabile dai cittadini in
qualunque momento. Il Presidente è affiancato da
un’assemblea nazionale di 45 membri con funzioni
consultive e propositive. La giustizia è amministrata
da magistrati responsabili del proprio operato e
licenziabili come il capo dello Stato, e i verdetti
sono emessi da una giuria popolare. Basta a caste
e poteri intoccabili.
7 • PARTITO ITALIA NUOVA
N
Un nuovo modello fiscale
e previdenziale
ell’Italia Nuova lo STATO chiede ai cittadini
solo il 15% dei loro guadagni e non un soldo
di più! Tutti devono pagare però una tassa
minima all’anno, di 3 mila euro (sono specificati
nelle tabelle successive i casi particolari).
Gli stipendi sono tutti erogati al lordo perché
non ci sono più tasse e trattenute. Anche le
aziende e i liberi professionisti pagano il 15% di
quel che guadagnano. Le tasse le pagano tutti
perché sono giuste.
Lo Stato non può darti un diritto al lavoro ma ti dà
8 • PARTITO ITALIA NUOVA
le opportunità di un lavoro grazie alla riduzione
dei costi previdenziali fissi a 5 mila euro per tutti e
al patto stabilito con il mercato, secondo il quale
“faccio pagare molte meno tasse in cambio di
posti di lavoro”.
Lo Stato nell’Italia Nuova ti dice cose vere e non
ti illude di un futuro che solo tu puoi scegliere,
volere e concretizzare.
Il lavoro ha l’obiettivo di appagarti nella vita,
perché la tua vita non sia un piccolo spazio di
tempo dopo un’intera giornata passata a fare
qualcosa che magari non ti piace. Solo tu puoi
9 • PARTITO ITALIA NUOVA
Tutti gli stipendi sono
pagati al lordo
sapere ciò che ti piace davvero ed impegnarti
per realizzare il tuo desiderio nella realtà. Non
ci sono bacchette magiche, false promesse, falsi
incentivi, false prospettive. Nell’Italia Nuova lo
Stato non mente. Non ti dirà più quello che credi
di volerti sentir dire, per poi dover ammettere
di non riuscire a realizzare le sue promesse.
Lascerà a te ogni scelta non ostacolandoti con
vincoli, divieti, tasse, impedimenti burocratici. Lo
Stato farà 3 passi indietro per far fare, a te e a ciò
che vuoi davvero, 3 passi avanti.
10 • PARTITO ITALIA NUOVA
L’Italia Nuova è il Paese dei mestieri, dell’artigianato,
della manifattura, della creatività, dell’inventiva,
dell’agricoltura, delle energie rinnovabili, e non solo
delle professioni di concetto per le quali spesso non
c’è spazio nella realtà. Nell’Italia Nuova lo studio e
la cultura non fanno a botte con il lavoro manuale,
il lavoro creativo e della terra. Nell’Italia Nuova lo
studio non è un’area di parcheggio in attesa di un
lavoro che non ci sarà. Lo studio è il nutrimento per
la mente che non trascura le aspirazioni dell’animo,
ma non è indispensabile per il lavoro.
11 • PARTITO ITALIA NUOVA
Con il nuovo Sistema Fiscale
anche le aziende ritrovano la voglia
di superare nuovi traguardi
Nell’Italia Nuova lo Stato avrà più soldi a
disposizione, perché pagheranno poco tutti.
Paga ogni singolo Cittadino senza distinzione
di categorie perché ad ogni Cittadino lo Stato
fornirà un servizio uguale ed eccellente senza
distinzione di razza, di sesso, di religione e di
condizione sociale od opinione politica.
La ricchezza non è una condizione da punire ma
indirettamente partecipa attraverso i consumi, le
rendite e in tutte le forme previste attualmente
ad un maggior contributo al Bene Comune.
12 • PARTITO ITALIA NUOVA
Gli stipendi, come le pensioni, sono erogati
al lordo, e sarà compito del singolo Cittadino
onorare il proprio impegno fiscale con il
versamento dei 3.000 euro una sola volta
all’anno. La povertà non è creata ad arte per
dominare gli individui.
Con un sistema fiscale leggero le aziende hanno
molte più risorse per assumere e, se lo Stato non
crea ostacoli alla libera iniziativa, molte attività
potranno nascere anche per nuove funzioni
sociali fino ad oggi trascurate.
13 • PARTITO ITALIA NUOVA
Con il nuovo Sistema Previdenziale
e Fiscale ci saranno molte più
risorse per il lavoro
Anche il sistema previdenziale è Nuovo.
Il futuro è responsabilità e scelta del singolo
individuo, e lo Stato non obbliga il Cittadino
a risparmiare una quota proporzionale dello
stipendio che, in realtà, alimenta un sistema
previdenziale malato. I contributi previdenziali
fissi garantiscono a tutti una pensione minima a
1000 euro. Ciascuno sceglie poi come investire
il denaro non prelevato automaticamente,
14 • PARTITO ITALIA NUOVA
e quindi se spenderlo, se investirlo in beni
immobili, in fondi di investimento o in pensioni
integrative per produrre una pensione ad hoc
secondo le sue esigenze. Il Nuovo sistema
prevede un contributo annuo di 5.000 (a carico
del datore di lavoro nel caso del dipendente, o
a carico proprio se professionista o autonomo).
Le pensioni già maturate sono pagate, nulla è
tolto a nessuno.
15 • PARTITO ITALIA NUOVA
STIPENDIO € 1.000 NETTI AL MESE 13 MENSILITA’
STIPENDIO € 2.000 NETTI AL MESE 13 MENSILITA’
IN TASCA: € 26.000 NETTI ALL’ANNO + TFR
COSTO AZIENDA:
COMPENSI
€ 3.077 X 13 CONTRIBUTI
€ 40.000 X 30%
IRAP
€ 52.000 X 4%
QUOTA TFR ANNUA
TOTALE COSTO AZIENDA
€ 40.000
€ 12.000
€ 2.080
€ 3.077
€ 57.157
IMPONIBILE LORDO ANNUO IMPOSTE
CONTRIBUTI € 20.000 X 20%
€ 25.000
€ 5.500
€ 5.000
REDDITO NETTO DISPONIBILE
€ 14.500
IMPONIBILE LORDO ANNUO € 40.000
IMPOSTE€ 11.190
CONTRIBUTI MASSIMALE
€ 5.606
REDDITO NETTO DISPONIBILE
€ 23.204
IMPONIBILE LORDO ANNUO € 60.000
IMPOSTE€ 19.270
CONTRIBUTI MASSIMALE
€ 5.931
REDDITO NETTO DISPONIBILE
€ 34.799
ESEMPIO
ESEMPIO
2
3
ESEMPIO
€ 29.000
€ 8.700
€ 1.508
€ 2.231
€ 41.439
1
€ 18.000
€ 5.000
€ 1.000
€ 1.384
€ 25.384
STIPENDIO € 2.231 NETTI AL MESE 13 MENSILITA’
FLAT TAX: 15% CON MINIMO € 3.000 = € 4.350
IN TASCA: € 24.650 ALL’ANNO + TFR
COSTO AZIENDA:
COMPENSI
€ 2.231 X 13 CONTRIBUTI
€ 5.000 FISSI
FONDO SOCIALE 5,5% (MIN. € 1.000)
QUOTA TFR ANNUA
TOTALE COSTO AZIENDA
€ 29.000
€ 5.000
€ 1.610
€ 2.231
€ 37.841
STIPENDIO € 3.077 NETTI AL MESE 13 MENSILITA’
FLAT TAX: 15% CON MINIMO € 3.000 = € 6.000
IN TASCA: € 34.000 ALL’ANNO + TFR
COSTO AZIENDA:
COMPENSI
€ 3.077 X 13 CONTRIBUTI
€ 5.000 FISSI
FONDO SOCIALE 5,5% (MIN. € 1.000)
QUOTA TFR ANNUA
TOTALE COSTO AZIENDA
€ 40.000
€ 5.000
€ 2.220
€ 3.077
€ 50.297
€ 25.000
€ 3.750
€ 5.000
€ 1.387
€ 14.863
ESEMPIO
STIPENDIO € 1.500 NETTI AL MESE 13 MENSILITA’
IN TASCA: € 19.500 NETTI ALL’ANNO + TFR
COSTO AZIENDA:
COMPENSI
€ 2.231 X 13 CONTRIBUTI
€ 29.000 X 30%
IRAP
€ 37.700 X 4%
QUOTA TFR ANNUA
TOTALE COSTO AZIENDA
€ 18.000
€ 5.400
€ 936
€ 1.384
€ 25.720
IMPONIBILE LORDO ANNUO FLAT TAX 15% CON MINIMO 3.000 = CONTRIBUTI € 5.000 FISSI
FONDO SOCIALE 5,5% (MIN. € 1.000)
REDDITO NETTO DISPONIBILE
ESEMPIO
IN TASCA: € 13.000 NETTI ALL’ANNO + TFR
COSTO AZIENDA:
COMPENSI
€ 1.384 X 13 CONTRIBUTI
€ 18.000 X 30%
IRAP
€ 23.400 X 4%
QUOTA TFR ANNUA
TOTALE COSTO AZIENDA
GIOVANI
STIPENDIO € 1.384 NETTI AL MESE 13 MENSILITA’
FLAT TAX: 15% CON MINIMO € 3.000 = € 3.000
IN TASCA: € 15.000 ALL’ANNO + TFR
COSTO AZIENDA:
COMPENSI
€ 1.384 X 13 CONTRIBUTI
€ 5.000 FISSI
FONDO SOCIALE 5,5% (MIN. € 1.000)
QUOTA TFR ANNUA
TOTALE COSTO AZIENDA
IMPONIBILE LORDO ANNUO FLAT TAX 15% CON MINIMO 3.000 = CONTRIBUTI € 5.000 FISSI
FONDO SOCIALE 5,5% (MIN. € 1.000)
REDDITO NETTO DISPONIBILE
€ 40.000
€ 6.000
€ 5.000
€ 2.220
€ 26.780
ESEMPIO
REDDITI E TASSE dipendenti
REDDITI E TASSE autonomi
pensionati
Italia Nuova
Italia Vecchia
IMPONIBILE LORDO ANNUO FLAT TAX 15% CON MINIMO 3.000 = CONTRIBUTI € 5.000 FISSI
FONDO SOCIALE 5,5% (MIN. € 1.000)
REDDITO NETTO DISPONIBILE
€ 60.000
€ 9.000
€ 5.000
€ 3.330
€ 42.670
1
2
3
I ragazzi da 0 a 18 anni sono esonerati dal pagamento della flat-tax ( salvo che non svolgano attività lavorativa che in Italia è consentito a partire da 16 anni).
Non costituisce attività lavorativa il lavoro estivo o
comunque il lavoro saltuario. I ragazzi da 18 anni a
24 anni, che scelgono di non lavorare per dedicarsi
unicamente allo studio pagheranno invece il contributo fisso agevolato di Euro 2.000. Avranno la possibilità di un accesso facilitato agli impieghi saltuari
e stagionali (per un massimo di 3 mesi) senza alcun
costo contributivo o del fondo sociale, riducendo di
fatto al puro stipendio il costo aziendale.
FLAX TAX
FASCIA PENSIONE* PROPRIETARIO CASA USUFRUTTO
da 0 a € 500 mensile da € 500 a € 1.000 mensile da € 1.000 a € 1.500 mensile oltre € 1.500 mensile € 0
€ 1.000
€ 3.000
€ 15% (min. €3.000)
NO PROPRIETARIO CASA USUFRUTTO
€0
€0
€ 15%
€ 15% (min. €3.000)
*Qualora il soggetto percepisca altri redditi (fondiari, mobiliari o da lavoro) andranno cumulati e se superiori ai 1.500 mensili pagherà comunque il 15% con minimo di € 3.000 annui.
16 • PARTITO ITALIA NUOVA
17 • PARTITO ITALIA NUOVA
IL PROGRAMMA NAZIONALE
• Una Nuova Costituzione. Una Costituzione REALE e non ASTRATTA, fatta di pochi articoli chiari da rispettare autenticamente nella Vita Vera.
Una Costituzione in cui sia chiaro che nessuno
è uguale ad un altro ma è lo STATO che deve
essere uguale per tutti.
• Introduzione della “FLAT TAX”. Lo Stato può
chiedere solo il 15% dei guadagni e non un soldo di più. Tutti, a partire dalla maggiore età dovranno pagare una tassa minima di Euro 3.000*.
I dipendenti percepiranno lo stipendio al lordo,
senza più trattenute sulla busta paga. Nessuno
potrà evadere e tutti pagheranno la stessa cifra
per ricevere lo stesso uguale servizio. Un modo
semplice e chiaro di essere cittadini e definire
una volta per tutte il rapporto con lo Stato.
• Nuovo modello fiscale per le Aziende. Oggi
l’imposizione fiscale per le imprese è troppo pesante, con punte del 52% e l’evasione è spesso
l’unica possibilità di sopravvivenza. Con il nuovo
sistema tutti, comprese le aziende pagheranno
il 15% di imposta sul reddito. Con un minimo di
15.000 euro all’anno per imprese con un fatturato uguale o superiore ad 1 milione di euro.
Qualunque forma di frode sul fatturato, in questa
nuova situazione “equa” e migliorativa, sarà per-
seguita e punita duramente e senza sconti.
• “FLAT TAX” sul costo del lavoro.
Il costo contributivo non sarà più proporzionale a salari e stipendi ma fisso e pari ad Euro
5.000 annui per dipendente (con un contributo
del 5.55% al fondo sociale*). A fronte della maggior ricchezza disponibile grazie alla diminuzione della pressione fiscale e previdenziale, le
aziende potranno investire in ricerca e sviluppo
aumentando la propria competitività ed inoltre
potranno assumere più dipendenti grazie ad un
mercato più economico e flessibile.
• Un nuovo sistema pensionistico semplificato
ed equo, che riduca notevolmente l’attuale spesa statale. Tutte le pensioni di vecchiaia e anzianità verranno portate ad un minimo di 1.000
euro al mese, uguale per tutti, per 13 mensilità. Il
nuovo sistema pensionistico a fronte di contributi fissi erogherà una pensione fissa statale uguale per tutti. Il risparmio contributivo consentirà a
ciascuno di investirlo come preferisce (pensioni
integrative, fondi di investimento, immobili, ecc ).
• Tutti gli stipendi e le pensioni saranno erogate al lordo.
• Tassa di ingresso per i turisti (comprensiva di
benefit-pedaggi autostradali, visita a musei, mo-
stre, fiere, ecc.) ed utilizzo dei fondi per il mantenimento, il ripristino e la tutela del patrimonio
artistico, culturale e architettonico nazionale.
• Abbattimento dei costi statali per almeno 50
miliardi di euro a seguito della ristrutturazione
del sistema istituzionale basato sulla eccessiva
proliferazione della rappresentanza assembleare periferica e centrale.
• Riconversione dei posti di lavoro pubblici in
ambiti produttivi dello stato (es. società per lo
sviluppo delle energie rinnovabili) e ricollocamento in ambito di joint-venture pubblico-privato. Valorizzazione di ruoli e mansioni nel settore della
Pubblica Amministrazione volte al miglioramento
del servizio reso al Cittadino e al graduale aumento degli standard di soddisfacimento. Criteri basati sul merito, sulla qualità del servizio offerto, sulla
corretta e leale collaborazione.
• Uscita dello Stato da tutte le materie di interesse privato e direttamente collegate all’autodeterminazione del Cittadino. Scelte di condizione “famigliare”, della salute, e iniziative
nell’ambito della proprietà privata.
• Riforma della giustizia. Autonomia della magistratura “giudicante” elettiva e introduzione
del concetto estensivo di “giuria popolare”.
Introduzione della figura del Procuratore dello Stato con funzioni di accusa e difesa della
Pubblica Amministrazione dinnanzi ai privati
cittadini. Funzione esercitata sia in sede civile
che penale. Utilizzo più attento della privazione della libertà personale esclusivamente nei
casi di grave prevaricazione fisica o omicidio.
Introduzione di pene alternative alla reclusione per reati minori che colpiscano il patrimonio
o i diritti sociali dell’individuo (le carceri sono
dispendiose, e chi sbaglia è giusto che paghi e
non che sia un costo per lo Stato). Introduzione del principio di copertura economica delle cause civili chi intenta una causa paga un
prezzo giusto che copra effettivamente i costi
processuali. La parte soccombente potrà essere chiamata a risarcire la spesa. In sede penale
chi denuncia un reato potrà essere chiamato
a risarcire le spese processuali ove risultasse
l’insussistenza palese del reato.
• Introduzione dello sportello polifunzionale
dello Stato per i servizi ai cittadini. Sede unica,
rappresentante tutti i ministeri ed i dipartimenti, presente in ogni provincia. Lo Stato parla una
sola lingua comprensibile e non mi rimbalza di
sportello in sportello.
* Vedi pag. 16
18 • PARTITO ITALIA NUOVA
19 • PARTITO ITALIA NUOVA
La Sovranità appartiene al
Popolo, €uro compreso
U
IL RAPPORTO CON L’UE
na riforma globale e generale deve tenere
in considerazione necessariamente il rapporto in essere tra il nostro Paese e i membri
della comunità internazionale, in particolare
quella Europea. A distanza di anni dall’ingresso nell’Unione Europea e dall’adozione
dell’Euro come moneta unica il bilancio non
sembra così favorevole.
È ormai ben chiaro a tutti che l’Unione Europea
debba necessariamente modificare il suo assetto
e rinegoziare il suo rapporto con i paesi membri
per evitare una catastrofe molto più grave di quella che certi economisti e governanti paventavano
all’epoca in cui sembrava che entrare nell’Euro
fosse l’unica salvezza possibile.
Purtroppo oggi ci accorgiamo che le basi su cui si
è costruita questa Europa non erano quelle delle
quali ci eravamo “illusi”. A quell’epoca, del resto,
l’Europa proveniva da un lungo periodo di “pace
20 • PARTITO ITALIA NUOVA
e prosperità” e sembrava il tempo di coronare il
sogno di unità politica ed economica che con un
po’ di invidia si osservava nel “nuovo mondo” statunitense. Sull’onda emotiva che galvanizzava i
popoli del vecchio continente, nel bel mezzo di
quella ubriacatura di buoni sentimenti di integrazione e rinnovata identità, si è compiuta la più
grande operazione di de-potenziamento della
“democrazia” (potere/popolo), enfatizzato dall’introduzione della moneta unica. L’ingresso nell’Euro, tuttavia, con le condizioni annesse, ci ha portato alla realtà attuale, con parametri stringenti non
compatibili con la crisi, privati degli strumenti di
politica monetaria, a causa della perdita della sovranità monetaria, e soggetti a decisioni europee
che sono spesso contrarie agli interessi dei cittadini (basti pensare ai vincoli sulla produzione del
latte tanto per fare un esempio). La moneta unica
ha significato la perdita della sovranità monetaria,
la perdita della politica monetaria e la delega di
tale potere ad un organismo privato, la BCE, i cui
azionisti sono l’insieme delle banche private europee (con una quota riservata anche alla Banca
di Inghilterra che non fa parte dell’Euro), la quale
stampa moneta di cui è proprietaria e lo “dà in
prestito” ai rispettivi Stati.
nalizzante per i propri clienti esteri si sono visti
diminuire gli ordini? Ai popoli dei singoli stati che,
come succede oggi in Grecia, per pagare il debito
con l’Europa devono vendersi i monumenti nazionali e le società più importanti del Paese?
Anche i debiti degli Stati sono stati trasformati in
moneta di proprietà della BCE. La BCE da Statuto
della UE è totalmente autonoma e indipendente
dagli Stati Membri, agisce in piena autonomia e
può avvalersi della totale immunità. Tutto questo
processo ha trovato fior di economisti al mondo
che lo hanno avvallato e sostenuto con la scusa di
una maggiore stabilità dei mercati. Forse in parte
è vero. Del resto oggi l’Euro è una moneta forte
sul mercato dei cambi.
Il sospetto, che ormai stia prendendo spazio nel
cuore dei cittadini europei, è che dietro quella
grande spinta emotiva di integrazione e prosperità si nasconda l’intento di alcune oligarchie di
riprendersi il potere “scippato” con le conquiste
della “democrazia”. Una democrazia che, soprattutto in Europa, non si è mai compiuta davvero.
Al contrario la nostra “democrazia” europea, portandosi dietro i tabù del passato, è sempre stata
ostaggio dei propri fantasmi, delle proprie paure
ed ansie riguardo il “potere”. Un potere che né i
cittadini né i rappresentanti nelle istituzioni hanno
mai avuto realmente, annacquato nell’ordinamento fatto di assemblee e di deleghe, potere che in
realtà è sempre stato in mano a “pochi” che di
Ma è questo il fine di uno Stato? Era questo il fine
di quella “democrazia” nata dalle “rivoluzioni” del
‘900? Tutto questo, nella realtà, a chi ha giovato?
Alle aziende che per effetto di un cambio così pe-
21 • PARTITO ITALIA NUOVA
Sì all ’ Europa dei popoli, all ’integrazione
e al libero scambio. No a un’unione
monetaria che tenga in scacco gli Stati
fatto lo hanno sempre conservato e gestito dietro le decine di paraventi istituzionali. Perché fin
dall’inizio si sono introdotti nei gangli di quelle
istituzioni delle nascenti “democrazie”, pronti ad
uscire quando il sistema si fosse indebolito.
Adesso ci troviamo dinnanzi alla malattia conclamata. La Grecia è la prima vittima. Non illudiamoci, perché nonostante le rassicurazioni molte cose
dovranno ancora accadere. Fare finta di niente e
pensare di “scamparla” non servirà a nulla se non
ad accelerare il processo di “infezione”, mentre se
saremo capaci di acquisire la giusta “consapevolezza” è probabile che il nostro sistema di difesa
possa combattere il virus e annientarlo, e superare la paura che ci viene quotidianamente instillata
con le domande: “Che fine faremo senza l’Euro”?,
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“se non ci fosse stato l’Euro, saremmo diventati un
Paese povero”, “l’Italia senza l’Euro è spacciata”.
E tanti altri pensieri affioreranno sostenuti da tutti
coloro che, consapevoli o inconsapevoli, cercheranno di andare nella direzione della catastrofe. Ne
abbiamo abbastanza di tabù e di totem. Facciamo
in modo che l’Euro non sia un tabù, un dato di fatto
che non si può mettere in discussione perché altrimenti potremmo farci solo del male. La Grecia è più
vicina di quel che sembra. Il Portogallo, la Spagna,
poi l’Italia sono tra i paesi più a rischio secondo i
dati di questi istituti privati che danno continuamente pagelle agli Stati. Si! Siamo arrivati a questo punto, agenzie private dispongono di questo
potere enorme sulla sorte degli Stati, della nazioni,
dei popoli. Francia e Germania non potranno stare
a guardare, ma neppure potranno pretendere di
governare da sole l’Europa. Oltralpe il sentimento verso l’Europa è sempre più un “risentimento”
mentre i tedeschi non saranno più disposti a veder
minacciato ancora il loro tenore di vita sociale per
favorire gli altri Paesi. Forse varrebbe la pena farsi
un po’ di domande in più cercando le risposte più
adeguate, che spesso sono quelle più semplici. Il
PIN è favorevole all’Europa dei Popoli, all’integrazione, al libero scambio ma non ad un’unione monetaria che getti i singoli membri della comunità in
”scacco” così come sta avvenendo in questo momento. È necessario che la “sovranità” torni nelle
mani dei cittadini e degli Stati e non degli Enti e degli Istituti Internazionali privati. E questa condizione
la si può raggiungere solo a patto che si completi
quel processo di “democrazia” iniziato nel secolo
scorso. NON SI TRATTA DI RITORNARE ALLA LIRA,
si tratta però di stabilire che l’Euro è una divisa monetaria adottata dagli Stati dell’UE. Ogni moneta,
pur chiamandosi euro ed essendo in tutto e per
tutto uguale, deve però avere una propria potestà giuridica che le deve provenire o dallo Stato
di appartenenza oppure da un patto tra gli Stati
e non può essere ostaggio di manovre ed utilizzo
da parte di banche ed enti privati. È un processo
che riguarda tutti i Paesi europei e l’Italia in particolare, la quale si porta dietro, più di altri, i “fantasmi
del passato”, vecchi pregiudizi, pensieri, archetipi e
ideologie che l’hanno bloccata nel tempo. Occorre
una “rinascita” riguadagnando posizioni nel presente per conquistare il futuro.
23 • PARTITO ITALIA NUOVA
I
DEBITO PUBBLICO
l punto dolente per il nostro Paese rimane il Debito Pubblico. La Riforma proposta dal PIN si fonda sostanzialmente sulla
messa in circolazione di nuova ricchezza
attraverso la minore imposizione fiscale e previdenziale. Gli effetti saranno di
conseguenza migliorativi sul mercato del
lavoro e aumenteranno di fatto il numero della
popolazione “attiva” la quale contribuirà ad aumentare sia il gettito fiscale (diretto e indiretto)
sia quello previdenziale. Le partite di Bilancio
dello Stato in Entrata vedranno un accrescimento sostanziale e quelle in uscita un’altrettanta
sostanziale diminuzione con un avanzo previsto
di circa 33 MLD di Euro che potranno contribuire fin da subito alla diminuzione del rinnovo annuale dell’asta sul Debito Pubblico. Ci vorranno
almeno 20 anni per arrivare ad un significativo
abbattimento (circa il 50%) ma di fatto si invertirà il trend negativo che non si è mai fermato
in questi decenni a causa della politica del voler accontentare tutti per poi fregare tutti. La
spesa previdenziale di 285 MLD di Euro sarà
24 • PARTITO ITALIA NUOVA
comunque sostenuta nel periodo di transizione
tra il vecchio e il nuovo sistema pensionistico
attraverso l’utilizzo del fondo sociale e il contributo dello Stato che rimarrà invariato a 83 MLD
di Euro. Sarà sostenuta inoltre da un maggior
gettito relativo all’aumento della popolazione
attiva - 10 MLD in previsione di 2 milioni tra nero,
sommerso e nuovi posti di lavoro -, un risparmio
di 6 MLD di Euro sugli oneri previdenziali del
comparto pubblico - non cambia il trattamento
pensionistico -, dall’aumento della tassa di proprietà sui beni di lusso - chi ha più reddito, già
oggi, lo vedrà notevolmente aumentare e questo
è un modo per contribuire indirettamente con i
consumi alla spesa dello Stato -, un generale aumento dei consumi grazie alla ricchezza generata da nuovi posti di lavoro e di conseguenza
dell’imposta sul valore aggiunto. Di fatto i servizi
fondamentali dello Stato non solo verranno mantenuti, ma migliorati significativamente. Solo gli
sprechi saranno aboliti. Non ci sarà bisogno di
premiare con incentivi e contributi questa o quella categoria perché già ciascun singolo Cittadino sarà premiato con l’allontanamento definitivo
dalle proprie tasche dello Stato.
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L’ITALIA NUOVA
è nata.
Non si vede bene che col Cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi
E circola su...
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