Regione Lazio
A.S.L. VITERBO
U.O.C. VETERINARIO B - Distretto 2
Piazza Don L. Sturzo, snc – 01016 TARQUINIA (VT)
Tel. 0766/856014 - fax 0766/840193
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED
ALL’AMBIENTE
 TITOLO DEL PROGETTO (A.S.L.):
Gli Alimenti nell’alimentazione, mangiare informati e consapevoli delle scelte
alimentari, per crescere in armonia con il proprio corpo.
 SUB-TITOLO (SCUOLA, COMUNI, PROVINCIA):
Allevamenti, ambiente e produzioni animali del nostro territorio tra passato e
futuro, ricordando la tradizione popolare.
 PROGRAMMA (allegato).
Cronogramma attività:
 Presentazione del progetto all’Istituto Scolastico, condivisione dello stesso e
delle azioni da attivare il mese di settembre 2004;
 Inserimento del progetto nel P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) per l’anno
scolastico 2004-2005;
 Attivazione della fase esecutiva del progetto il mese di novembre 2004,
conclusione il mese di giugno 2005;
 Attività di didattica delle Scuole Elementari dal mese di novembre 2004, al
mese di gennaio 2005;
 Attività di didattica delle Scuole Medie dal mese di febbraio 2005, al mese di
maggio 2005;
1
 Attività di Laboratorio (uscite didattiche, visite guidate nelle realtà produttive
del territorio), per le Scuole Elementari e Medie, i mesi di aprile e maggio
2005;
 Valutazione intermedia delle azioni del progetto con Operatori ASL e Scuola
ed eventuali adeguamenti del piano, il mese di gennaio 2005;
 Organizzazione delle anteprime dei materiali prodotti e scelta degli elaborati
da inserire nella stampa dell’opuscolo e del CD-rom, il mese di aprile 2005;
 Valutazione finale del progetto ed organizzazione della giornata conclusiva il
mese di maggio 2005.
 RESPONSABILE DEL PROGETTO:
Dr. Vincenzo PRESCIUTTI
QUALIFICA: Veterinario Dirigente
SERVIZIO: U.O.C. Veterinario B (Ispezione degli Alimenti di Origine Animale)
del Distretto 2 di TARQUINIA.
 STUTTURA AZIENDALE TITOLARE DEL PROGETTO:
U.O.C. Veterinario B (Ispezione degli Alimenti di Origine Animale) del Distretto
2 di TARQUINIA.
 RISORSE UMANE:
 Dr. Vincenzo PRESCIUTTI
 Dr. Giuseppe NICOLINI
 Dr. Maurizio TOSI
 ALTRE STUTTURE AZIENDALI COINVOLTE:
•
•
•
•
U.O.C. Veterinario A (Sanità Animale) – Distretto 2
Servizio Igiene Pubblica – Distretto 2
Medicina di Base (pediatra di libera scelta) – Distretto 2
S.E.R.T. – Distretto 2
2
 RISORSE UMANE:
• Dr. Giuseppe CESETTI dell’U.O.C. Veterinario A (Sanità
Animale) – Distretto 2;
• Dott.ssa Carmela MARIANO del Servizio Igiene Pubblica
– Distretto 2;
• Dott. Alessandro ANTIMI della Medicina di Base (pediatra
di libera scelta) – Distretto 2;
• Sig.ra Ausilia PALMIERI Assistente Sociale del S.E.R.T. –
Distretto 2.
 SOGGETTI / AGENZIE ESTERNE COINVOLTE:
1) SOGGETTO 1: AGENZIA SCUOLA
 RUOLO:
 Definizione congiunta di contenuti, obiettivi e strategie del percorso
operativo.
 DEFINIZIONE DEL COORDINAMENTO OPERATIVO:
 Coordinamento congiunto.
 RISORSE UMANE:
o N° 6 insegnanti:
o
o
o
o
Canino Plesso “Galli”: Mercuri P., Simonetti I.
Canino Plesso “Socciarelli”: Passalacqua L., Nicolai A.
Cellere: Luciani E., Morelli A.
Arlena: Spada G., Brizi M.
 N° 3 professori :
 Canino: Bartolaccini I., Sborchia A.M.
 Cellere : Ciurmatori V.;
3
 RISORSE ECONOMICHE:

Anno scolastico 2004-2005 : Produzione di un CD-rom dal
titolo “dal campo alla tavola passando dalla scuola”:
 RISORSE STRUMENTALI:
 Computer, lavagna
televisori a colori.
luminosa,
videoproiettore,
videoregistratore,
 Aula didattica.
 Laboratorio di informatica.
2) SOGGETTO 2: ENTI LOCALI.
 Comuni di
Tessennano.
Canino,
Cellere, Arlena di
Castro
e
 RUOLO:
 Partecipazione al progetto.
 DEFINIZIONE DEL COORDINAMENTO OPERATIVO:
 Componente del progetto.
 RISORSE UMANE:
 Autisti Scuolabus per n° 6 Uscite didattiche.
 RISORSE ECONOMICHE:
 Anno scolastico 2004-2005: Comune di CELLERE, sponsor stampa opuscoli
divulgativi relativi alla seconda annualità, sponsor giornata conclusiva per
stampa manifesti, inviti e buffet;
4
 RISORSE STRUMENTALI:
 Scuolabus dei Comuni di Canino, Cellere, Arlena di Castro e Tessennano.
 DESTINATARI DEL PROGETTO (TARGET):
 Alunni e ragazzi dell’Istituto Scolastico Comprensivo Paolo III° di
CANINO (VT).
 Alunni delle classi 4^ Elementare, n° 45 + 2 soggetti;
 Alunni delle classi 5^ Elementare, n° 52 soggetti;
 Ragazzi delle classi 1^ Media, n° 55 soggetti;
 Ragazzi delle classi 2^ Media, n° 56 soggetti;
 Ragazzi delle classi 3^ Media, n° 52 soggetti;
per un totale di N° 262 alunni coinvolti.
 CONTESTO (Setting) elementi descrittivi:
Il Servizio Veterinario B (Ispezione degli Alimenti di Origine Animale) del
Distretto 2 di Tarquinia, ha progettato in collaborazione con l’Istituto
Comprensivo Statale Paolo III° di Canino, a partire dall’anno scolastico 20012002, un percorso unitario di Educazione alla Salute ed all’Ambiente, rivolto
alle Scuole Elementari (con la prospettiva della continuità anche nelle Scuole
Medie), riscotendo la massima condivisione nelle sue fasi organizzative,
operative e didattiche, destando interesse e partecipazione attiva da parte di
tutti i soggetti interessati.
Era l’anno della B.S.E. (mucca pazza), avevamo il problema dei consumi di
carne bovina nelle mense scolastiche, gli operatori del Servizio Veterinario
sono stati chiamati nel 2001 da alcuni responsabili delle mense scolastiche del
Distretto 2 per togliere dai menù scolastici le carni bovine, abbiamo fatto
incontri pubblici con le Autorità Sanitarie Locali per una corretta informazione
sulla B.S.E. e sui controlli messi in atto dal Servizio Veterinario a tutela della
Salute Pubblica, nasce in questo contesto la necessità di un progetto di
Educazione alla Salute sul tema dell’alimentazione.
Descrizione del contesto socio-economico e geografico-culturale:
Il territorio è il Comune di Canino, ha una superficie di ettari 12.349, una
altimetria s.l.m. di 436 metri, si trova nella Maremma Viterbese a confine con
la Toscana.
5
Confina a Nord-Ovest con i Comuni di Ischia di Castro e Cellere, ad Est con i
Comuni di Tuscania e Tessennano, a Sud con i Comuni di Montalto di Castro
e Tuscania, ad Ovest con la Regione Toscana ed il Comune di Montalto di
Castro.
Dal censimento del 2001, la popolazione residente è di 5046 abitanti distinti in
Maschi 2527, femmine 2519, il numero delle famiglie è 2050.
Strade: sono presenti 9 Km di strade interne, 234 Km di strade esterne e
numero 2492 abitazioni.
Canino è un centro agricolo che ha saputo valorizzare la produzione dell’olio
extra vergine di oliva per il quale ha ottenuto il D.O.P. nel 1996, cereali
(frumento, orzo, avena, mais), uva, ortaggi (asparago verde di canino), con una
agricoltura intensiva e fortemente meccanizzata.
L’allevamento ovino da latte e bovino (carne in particolare e latte) è legato
all’agricoltura.
Per quanto riguarda le industrie di trasformazione, sono presenti oleifici, un
caseificio, aziende che lavorano carni fresche e prodotti a base di carne, e
cooperative orto-frutticole.
Contesto specifico di lavoro (SETTING SCOLASTICO):
Il setting e di tipo cooperativo e collaborativo, fa riferimento alle
dinamiche che si stabiliscono tra il soggetto, l’ambiente scolastico e altre
cornici extra-scolastiche (mondo della produzione degli alimenti di origine
animale).
a) SCOLASTICO, ATTIVITA’ DIRETTA:
 Scuole Elementari, n° 99 alunni (47 di classe quarta, 52 di classe quinta);
 Scuole Medie, n° 163 ragazzi (55 di classe prima, 56 di classe seconda, 52 di
classe terza).
Nell’ottica della ciclicità e continuità nel tempo il progetto è stato portato
avanti attivamente negli anni scolastici 2002-2003 e 2003-2004 dagli
Operatori della A.S.L. e dagli Operatori delle Agenzie Scuola e Comuni, sulla
base di impegno, fiducia, obiettivi e regole comuni, coinvolgendo tutte le
Classi Quarte e Quinte delle Scuole Elementari, e le Classi Prima e Seconda
delle Scuole Medie dell’Istituto Scolastico Paolo III°.
Già a partire dall’anno scolastico 2001-2002 il progetto è stato inserito nel
P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) e nella programmazione Scolastica.
Nell’anno scolastico 2003-2004 per un miglioramento della qualità del
progetto è stata fatta una analisi dei bisogni dei ragazzi di età compresa tra i 9
6
ed i 12 anni, tramite un questionario rivolto ai genitori, dal quale è emerso
quanto segue:
1. il 74% dei bambini e ragazzi fa colazione a casa sempre, il 21% qualche
volta, il 5% mai;
2. il 92% dei bambini o ragazzi consuma una merenda tra la prima
colazione ed il pranzo, il 7% no, l’1% qualche volta;
3. il 37% dei bambini o ragazzi mangiano volentieri tutti i cibi, il 63% no;
4. tra i cibi regolarmente rifiutati abbiamo verdura il 52%, pesce il 35%,
carne il 4%, l’1% cibi che non piacciono ai genitori, l’8% altro;
5. il 7% dei bambini o ragazzi chiede di consumare i cibi reclamizzati dalla
TV, il 63% qualche volta, il 30% mai;
6. i cibi maggiormente richiesti sono 77% snack e merendine, 9% bibite,
11% precotti e surgelati, 11% altro;
7. alla domanda rivolta ai genitori se accontenti tuo figlio, il 61% ha
risposto qualche volta, il 39% spesso, nessun genitore ha risposto mai.
Il progetto per l’anno scolastico 2004-2005 riferendosi a evidenze di contesto
locale e obiettivi quantificabili coerenti con gli obiettivi di salute indicati dal
Piano Sanitario Nazionale, dal Piano Sanitario Regionale, nonché dall’Atto
Aziendale, ha lo scopo fondamentale di fornire agli alunni delle classi
considerate, le conoscenze specifiche sugli alimenti e sull’alimentazione,
stimolando la decisione di scegliere comportamenti corretti da un punto di
vista nutrizionale e motorio, per il mantenimento del proprio stato di salute di
oggi e di domani.
Lo spazio fisico individuato nella scuola adeguato ad ospitare le attività
didattiche che si intendono svolgere è quello adibito alla psicomotricità, in
grado di far cogliere agli studenti il senso generale delle attività che si
andranno a compiere all’interno del setting, sotto la guida degli insegnanti
a cui spetta la regia degli eventi e dell’individualità dei comportamenti
degli attori.
b) FAMIGLIARE, ATTIVITA’ INDIRETTA:
 Coinvolgimento delle famiglie attraverso i bambini.
c) ACQUISIZIONI DI INFORMAZIONI SU COMPORTAMENTI ALIMENTARI
DEI RAGAZZI E DELLE LORO FAMIGLIE (il questionario è stato inviato a n°
218 famiglie.
7
Metodi e strumenti di raccolta delle informazioni:
a) Diretti:
 Questionario per la rilevazione dei comportamenti alimentari dei ragazzi;
 Interviste, rivolte a componenti adulti della famiglia (genitori, nonni), vengono
fatte verbalmente dai ragazzi per acquisire informazioni sul consumo di
alimenti di origine animale nel loro passato adolescenziale, saranno utilizzate
per produrre vignette, disegni da riportare nell’opuscolo divulgativo e nei
cartelloni della mostra;
 Dibattito-Confronto, con temi diversi per classi rispetto alle tematiche trattate
nella fascia di età di riferimento;
 Osservazioni sistematiche, strumenti utilizzati dalle maestre dove attraverso il
dibattito-confronto, riescono a definire le criticità di apprendimento o di
contestualizzazione dell’area tematica trattata (indicatore di verifica del
processo di apprendimento).
b) Indiretti:
 Banca dati di contesto (Dati ISTAT e Rapporti OMS).
Nell’anno scolastico 2004-2005 il percorso di Educazione alla Salute verrà
esteso anche alle Classi Terze della Scuola Media.
 PROBLEMA DI SALUTE DA AFFRONTARE:
Alimentazione sbilanciata rispetto ai bisogni dell’età, del sesso e delle
caratteristiche del proprio corpo, associata a scarsa attività fisica ed alla
mancanza di consapevolezza del rapporto quotidiano con il cibo, in alunni e
ragazzi di età compresa tra i 9 ed i 14 anni,
 MIGLIORAMENTO ATTESO:
8
 I bambini ed ai ragazzi delle classi di età considerata, saranno in grado di
conoscere gli alimenti ed in particolare quelli di origine animale ed il loro
valore nutrizionale, migliorando il rapporto quotidiano con il cibo;
 Capacità dei ragazzi di esprimere giudizi personali su comportamenti
idonei o errati rispetto all’alimentazione.
 STRATEGIA ADOTTATA PER IL CAMBIAMENTO:
a. Valorizzare l’informazione e la comunicazione nell’ottica della cultura
della salute, per consentire ai bambini ed ai ragazzi, attraverso il
metodo del “laboratorio” e dell’apprendimento per scoperta, una
visione dell’alimentazione legata alla natura ed all’ambiente, occasione
per sviluppare conoscenze e saperi, rifletter sulle proprie abitudini,
sviluppare un rapporto più responsabile con l’alimentazione, che li
aiuti a fare scelte consapevoli e rendere possibili alcuni cambiamenti,
che possono contribuire significativamente ad elevare la durata e la
qualità della vita;
b. Conoscenza delle relazioni tra alimentazione, emozioni e salute fisica;
c. Avere a disposizione degli strumenti di valutazione per poter essere più
consapevoli delle proprie scelte alimentari.
 OBIETTIVI DEL PROGETTO DI INTERVENTO DI E.A.S.:
 Introdurre gli alunni ad una visione dell’alimentazione legata al contesto
socio-economico del territorio ed all’ambiente, acquisendo conoscenza e
consapevolezza degli alimenti e dell’ambiente per stimolare le capacità
decisionali di scelta e comportamenti comuni e corretti verso
l’alimentazione.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
 Fare acquisire conoscenze sull’alimentazione legata alla natura ed
all’ambiente;
9
 Fare conoscere gli alimenti di origine animale ed il peso dei nutrienti
energetici di cui i ragazzi necessitano quotidianamente per una alimentazione
equilibrata;
 Fare conoscere i fattori di rischio a cui va incontro un organismo non
supportato da una corretta alimentazione;
 Far comprendere le relazioni tra alimentazione, emozioni e salute fisica.
o ATTRAVERSO ATTIVITA’:
o Teoriche : lezioni frontali in classe come momento
informativo, con i contenuti del progetto;
o Pratiche : laboratori, visite guidate sul territorio:
esperienza diretta di esplorazione e ricerca;
o Relazionali:apprendimento cooperativo, apprendimento
tra pari.

OBIETTIVI EDUCATIVI:
 Educare ad una alimentazione equilibrata in cui sostanze nutritive, fibre ed
apporto calorico sono sufficienti al fabbisogno, promovendo nel contempo
l’attività fisica;
 Educare i ragazzi ai principali fattori di rischio per la salute connessi
all’alimentazione;
 Educare i ragazzi a scegliere consapevolmente la propria dieta giornaliera alla
luce delle conoscenze acquisite.
o ATTRAVERSO ATTIVITA’:
o Teoriche : lezioni frontali in classe come momento
informativo, con i contenuti del progetto;
10
o Pratiche: laboratori, visite guidate sul territorio:
esperienza diretta di esplorazione e ricerca;
o Relazionali: capacità di applicare le conoscenze sul cibo
e la nutrizione (analizzare ed identificare i
comportamenti alimentari).
 AREE TEMATICHE DEL PROGETTO:
Il progetto si articola in aree tematiche diverse in rapporto alle classi ed
all’età.
 CLASSE QUARTA ELEMENTARE:
o La figura del veterinario nella tutela della salute pubblica, rispetto agli
alimenti di origine animale (latte e derivati e miele), lungo tutta la filiera
produttiva;
• OBIETTIVO DI APRENDIMENTO:
 Conoscere il valore nutrizionale del latte e derivati e miele, le
caratteristiche organolettiche e di conservazione.
• OBIETTIVO PRATICO:
 Sapere come avviene la manipolazione degli alimenti.
• OBIETTIVO EDUCATIVO CLASSE QUARTA:
Far conoscere le caratteristiche del latte e derivati e del miele ed importanza di
questi alimenti nella dieta alimentare.
• INDICATORI:
 Standard: le conoscenze dei ragazzi rilevate con questionario
prima dell’intervento di EAS (pre-test);
11
 Indicatore: misurazione
l’intervento di EAS;
delle
conoscenze
acquisite
dopo
 Strumenti di misurazione: post test.
• OBIETTIVO RELAZIONALE:
 L’alunno incontra la sua esperienza, riflette su di essa, la confronta con
altri, condivide il piacere del consumo degli alimenti.
 CLASSE QUINTA ELEMENTARE:
o La figura del veterinario nella tutela della salute pubblica, rispetto agli
alimenti di origine animale (carni fresche e loro derivati ed uova), lungo
tutta la filiera produttiva;
o Caratteristiche nutrizionali di questi alimenti e loro contributo allo
sviluppo fisico e mentale del bambino.
• OBIETTIVO DI APRENDIMENTO:
 Fare acquisire le conoscenze delle caratteristiche organolettiche, di
conservazione ed il valore nutrizionale delle carni fresche e loro
derivati, ed uova e del contributo di questi alimenti per la crescita e lo
sviluppo psico-fisico del ragazzo.
• OBIETTIVO PRATICO:
 Sapere come avviene la manipolazione degli alimenti.
• OBIETTIVO EDUCATIVO CLASSE QUINTA:
Far conoscere le caratteristiche delle carni fresche e loro derivati e delle uova ed
importanza di questi alimenti nella dieta alimentare.
• INDICATORI:
 Standard: le conoscenze dei ragazzi rilevate con questionario
prima dell’intervento di EAS (pre-test);
12
 Indicatore: misurazione
l’intervento di EAS;
delle
conoscenze
acquisite
dopo
 Strumenti di misurazione: post test.
• OBIETTIVO RELAZIONALE:
 L’alunno incontra la sua esperienza, riflette su di essa, la confronta con
altri, condivide il piacere del consumo degli alimenti.
 CLASSE PRIMA MEDIA:
o Far conoscere la qualità igienico-sanitaria dell’alimento in relazione ai
determinanti dell’ambiente;
o La funzione dell’etichetta per definire l’alimento e la rintracciabilità;
o Far conoscere la conservazione degli alimenti.
• OBIETTIVO DI APRENDIMENTO:
 Conoscenza dei contaminanti dell’ambiente e di come influiscono sulla
qualità igienico-sanitaria degli alimenti.
• OBIETTIVO PRATICO:
 Sapere individuare i prodotti deperibili e non, confezionati ed etichettati
decodificare tutte le informazioni che sono riportate nelle etichette degli
alimenti, comprese le informazioni nutrizionali.
• INDICATORI:
 Standard: le conoscenze dei ragazzi rilevate con questionario
prima dell’intervento di EAS (pre-test);
 Indicatore: misurazione
l’intervento di EAS;
13
delle conoscenze acquisite dopo
 Strumenti di misurazione: post test.
 CLASSE SECONDA MEDIA:
o Far conoscere i principi nutritivi degli alimenti, le relazioni tra
alimentazione e malattie, i prodotti biologici, gli OGM.
o Proporre un modello alimentare bilanciato, stimolando scelte
comportamentali corrette da un punto di vista nutrizionale e motorio per
il mantenimento di uno stato di benessere.
• OBIETTIVO DI APRENDIMENTO:
 conoscere le differenze tra alimenti tradizionali, biologici e transgenici,
ed avere la capacità di correlare le abitudini di vita con la salute.
• OBIETTIVO PRATICO:
 Acquisire un orientamento critico e responsabile nei riguardi dei
comportamenti alimentari.
• OBIETTIVO RELAZIONALE:
 Condividere insieme ad altri il confronto tra esperienze e riflessioni
sulle informazioni acquisite (approccio al cibo come gusto di vita).
• INDICATORI:
 Standard: le conoscenze dei ragazzi rilevate con questionario
prima dell’intervento di EAS (pre-test);
 Indicatore: misurazione
l’intervento di EAS;
delle
 Strumenti di misurazione: post test.
14
conoscenze
acquisite
dopo
 CLASSE TERZA MEDIA:
o Acquisire la consapevolezza delle relazioni tra emozioni ed
alimentazione e dell’insorgere dei rischi derivanti da una alimentazione
sbilanciata.
o Far conoscere le tecniche di preparazione e conservazione degli alimenti
prodotti con tecnologia industriale e famigliare ed i possibili rischi
alimentari che possono essere associati a queste produzioni se non
vengono rispettate le norme igieniche e le buone pratiche di
lavorazione.
• OBIETTIVO DI APRENDIMENTO:
 Conoscere i rischi che possono derivare da una alimentazione non
equilibrata.
 Conoscere i rischi alimentari ed il sistema di controllo che l’impresa
alimentare mette in atto per prevenire, eliminare o ridurre ad un livello
accettabile il rischio.
• OBIETTIVO PRATICO:
 Essere in grado di saper mettere in atto azioni per abbassare i rischi
alimentari.
• OBIETTIVO RELAZIONALE:
 Mettere in comune quanto acquisito promuovendo un confronto tra pari
ed in famiglia.
• INDICATORI:
 Standard: le conoscenze dei ragazzi rilevate con questionario
prima dell’intervento di EAS (pre-test);
 Indicatore: misurazione
l’intervento di EAS;
15
delle
conoscenze
acquisite
dopo
 Strumenti di misurazione: post test.
 DESCRIZIONE DEGLI STRUMENTI DI MISURAZIONE E
VALUTAZIONE DEI RISULTATI ATTRAVERSO LA DEFINIZIONE
PUNTUALE DEGLI OBIETTIVI:

OBIETTIVO:
AUMENTO
(APPRENDIMENTO):
DELLE
CONOSCENZE
 Criteri: somministrazione di questionari che prevedono risposte
multiple su quanto appreso. Confronto dei risultati con i questionari
eseguiti prima dell’intervento (test iniziali).
 Indicatori: numero delle risposte esatte.
 Standard: confronto con i questionari degli altri anni.
 Strumenti di misurazione: questionari.

OBIETTIVO: ACQUISIRE CONSAPEVOLEZZA, CAMBIARE
ABITUDINI, PRENDERE DECISIONI (CAMBIAMENTO NELLA
CONSAPEVOLEZZA E NELL’ATTEGGIAMENTO):
 Criteri: somministrazione di questionari che chiedono agli utenti
(ragazzi) di elencare attitudini e principi su una scala di valori.
 Indicatori: scala dei valori.
 Standard: il dato di conoscenza acquisito con il pre-test.
 Strumenti di misurazione: questionari.

OBIETTIVO: GRADIMENTO:
16
 Criteri: somministrazione del questionario di gradimento con i tre
indicatori di verifica di risultato (qualità educativa, efficacia
dell’intervento e rilevanza), agli insegnanti ed agli alunni.
 Indicatori: qualità educativa, efficacia dell’intervento e rilevanza.
 Standard: il dato che si ottiene deve essere superiore al 50%..
 Strumenti di misurazione: questionari.
 METODOLOGIE DI INTERVENTO:
1. METODOLOGIE EDUCATIVE (DIDATTICA):
Gli obiettivi saranno conseguiti attraverso una serie di attività didattiche che
privilegiando le seguenti metodologie:
 Metodologia della ricerca/scoperta,
 Metodologia della ricerca/azione
mireranno a sviluppare uno spirito esplorativo che permetta di scoprire i valori
che ispirano un sano e corretto rapporto con l’alimentazione, con se stessi, con
gli altri.
L’approfondimento dei temi trattati e le modalità di esposizione sono modulati
in relazione all’età dei discenti, nel rispetto del diverso grado di possibilità di
comprensione e di acquisizione dei concetti, utilizzando un linguaggio
decodificabile per l’ascoltatore che renda comprensibile il messaggio.
LA METODOLOGIA ADOTTATA SI BASA SULL’APPRENDIMENTO
ATTIVO ATTRAVERSO ATTIVITA’ DI STUDIO, DISCUSSIONE,
VISITE GUIDATE E LAVORI DI GRUPPO.
Gli interventi degli esperti sono ripresi dagli insegnanti ed i ragazzi
riprendono il lavoro con le insegnanti, CHE AMPLIFICANO GLI
INTERVENTI INTEGRANDOLI NEL LAVORO SCOLASTICO.
2. EVIDENZE BASED MEDICINE:
17
Le tematiche degli argomenti trattati risultano dall’integrazione tra l’esperienza
degli operatori ASL e l’utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori
evidenze scientifiche disponibili.
3. NARRATVE BASED MEDICINE:
L’integrazione dei dati “evidence-based” derivanti dalle Linee Guida e dalle
Raccomandazioni già esistenti sul tema dell’alimentazione con la soggettività
delle narrazioni dei ragazzi quando confrontano la propria dieta con il decalogo di
una corretta alimentazione, esprimendo emozioni di gusto o disgusto verso
alimenti nuovi rispetto alla dieta abituale, ci permette di costruire uno spazio
d’azione partecipato e condiviso con il coinvolgimento diretto dei ragazzi ed
indirettamente delle loro famiglie.
 MODALITA’ DI DOCUMENTAZIONE DEL PROGETTO:
• Stampa di un elaborato finale comune prodotto dagli alunni dell’Istituto
Comprensivo sulle tematiche affrontate.
• Allestimento di una mostra di cartelloni, fotografie, disegni ed elaborati
scritti che documentino il percorso educativo-didattico attuato;
• La realizzazione di un CD-rom;
• Una manifestazione pubblica (giornata conclusiva), per la presentazione
degli elaborati realizzati.
 BIBLIOGRAFIA:
 Progetto-obiettivo 9 all’interno del Piano Sanitario Nazionale
2002-2004: promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e
la comunicazione sulla salute per sensibilizzare la popolazione ad
adottare un corretto modello alimentare ed a migliorare il
controllo sul proprio stato di salute;
 Campagna sulla corretta alimentazione del Ministero della Salute;

“Evidence based pediatrics: Evidence based management of
childhood obesity”. Laurel Edmunds, Elizabeth Waters, and
18
Elizabeth J Elliot, BMJ 2001; 323: 916.919. Studio sull’obesità
infantile pubblicato sul British medical Jornal il 20 ottobre 2001;
 Linee guida per il trattamento del sovrappeso e dell’obesità.
Azienda Sanitaria Regionale dell’Umbria - USL 2 - Dipartimento
di Prevenzione;
 Livelli di assunzione giornalieri raccomandati di energia e
nutrienti per la popolazione italiana. Revisione 1996. A cura della
Società Italiana di Nutrizione Umana;
 Rapporto stilato dall’O.M.S. e dalla F.A.O. (Agenzia Alimentare):
“La strategia globale sulla dieta, attività fisica e la salute”;

“obesità e soprappeso”. EUFIC (European Food Information
Council);
 Linee Guida per una sana alimentazione italiana. Revisione 1997.
Istituto Nazionale della Nutrizione;
 Consensus SINUPE: Terapia dietetica sull’obesità essenziale in
età evolutiva. SOCIETA’ ITALIANA DI NUTRIZIONE
PEDIATRICA;
 Educazione alla salute. Standard e linee guida dalle Scuole
Elementari alle Scuole Superiori. Istituto di Igiene e Medicina
Preventiva.

Studio HBCS (Health Behavior in School – aged Children.
Comportamenti legati alla Salute in ragazzi di età scolare
condotto dall’O.M.S.;
 Ministero della Salute - Speciali – stili di vita – l’importanza
dell’attività fisica nei bambini e negli adolescenti;
 Rapporto sulla salute in Europa nell’anno 2002 a cura
dell’O.M.S., relativamente all’obesità infantile;
 Ministero della Salute – Speciali. Obesità infantile;
 Ministero della Salute – Speciali. La cultura della corretta
alimentazione inizia dalla mamma;
19
 Ministero della Salute – Speciali. La cultura della corretta
alimentazione s’impara da bambini;
 Rapporto sull’obesità in Italia. IRCCS – Istituto Auxologico
Italiano;
 Linee guida per programmi sanitari scolastici volti alla
promozione di una sana alimentazione lungo tutto il corso della
vita. CDC di Atlanta;
 The World health report 2002. Reducing risks, promoting healty
life. Geneva, World Healty Organization, 2002;
 FIFTY-SEVENTH WORLD HEALTH ASSEMBLY. Glogal
strategy on diet, physical activity and health. Eighth plenary
meeting, 22 may 2004;
 Atti dell’Evento formativo “ Salute del bambino e sicurezza
alimentare: valutazione e comunicazione del rischio”, tenutosi a
Roma all’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ dal 21 al 23
giugno 2004.
20
21
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