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GIALLE
notizie dalla Federazione Nazionale Profumieri
FENAPRO
OBIETTIVO
SOLIDARIETÀ
FILO DIRETTO
Per far sentire la vostra
voce scrivete a
FENAPRO
corso Venezia, 49 20121
Milano
www.fenapro.it
Cari profumieri, con piacere annunciamo un’importante
iniziativa che abbiamo individuato per sottolineare la
sensibilità del nostro canale verso chi è afflitto da
patologie che generano sofferenza fisica e psicologica.
Si tratta di un’operazione di comunicazione a favore
dell’Associazione La forza e il sorriso, versione italiana del
programma internazionale Look Good... Feel Better, che
realizza laboratori di bellezza gratuiti a favore di donne in
trattamento oncologico sull’intero territorio nazionale.
Al termine dell’iniziativa, il cui progetto sarà proposto a
tutte le profumerie nei prossimi giorni, una donazione
verrà indirizzata a La forza e il sorriso per incrementare le
sedi che al momento ospitano il servizio. A oggi sono 31
gli Enti Ospitanti (aziende ospedaliere e associazioni)
aderenti al progetto che, dal 2006 (anno della
fondazione), ha coinvolto quasi 4.500 donne realizzando
un totale di circa 900 laboratori di bellezza. Riteniamo
questa iniziativa una concreta opportunità per affermare,
da un lato, il ruolo indiscusso della profumeria nella
rappresentazione più allargata del concetto di
benessere, e contemporaneamente l’opportunità di
visibilità al pubblico e ai media dell’eccellenza della
nostra filiera. Auspicando che tutti voi possiate accogliere
e condividere con sensibilità questo progetto
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La farmacia
rivendica
il primato
della qualità?
La riflessione sul canale
farmaceutico è diventata pretesto
per fare una chiacchierata a tutto
tondo con il presidente Nicola Ostuni
sul canale e sull’iniziativa legata al
Premio Accademia del Profumo.
Nicola Ostuni,
presidente fenapro
di Giovanna Maffina
Ci spieghi meglio: molti profumieri
si sono lamentati dei contenuti
dell’inserto. Come mai?
Perché l’evidenza che ne emerge è che la
farmacia abbia una posizione egemone nel
comparto cosmetico, cosa non vera,
considerato che, numeri alla mano,
continua ad essere la profumeria a guidare
il mercato. Le ultime percentuali, relative al
2011, mi sembra non lascino dubbi a
riguardo: la quota di mercato della farmacia
è del 18,1%, la nostra del 23,3%. Tra l’altro,
il trattamento è sempre stato fattore
d’eccellenza di una certa profumeria, quella
tradizionale e con servizio assistito, che ha
contribuito in modo importante alla crescita
di questo segmento nel selettivo. Negli
ultimi due anni c’è stata una certa flessione,
naturalmente per buona parte legata alla
complessa situazione finanziaria e politica
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vissuta dal paese, ma il dato di fatto è che
la cura è e continua ad essere una punta
d’eccellenza per le profumerie con servizio
dedicato e personale altamente qualificato.
Da cosa nasce allora, l’equivoco?
Da un certo atteggiamento troppo spavaldo
del Gruppo Cosmetici in Farmacia di
Unipro. Mi sembra si riconfermi, come già
in un recente passato, la tendenza a
spingere, anche sui media e l’opinione
pubblica, la farmacia, tendendola a portare
su di un piano egemone rispetto alla
profumeria. A darle una bella mano in tal
senso è la cospicua attività convegnistica,
oltre a tutte le dichiarazioni del presidente
del gruppo che non perde occasione per
ribadire che la farmacia è arrivata a
raggiungere il 19% di quota di mercato,
dimenticando di dire che c’è qualcun altro
- la profumeria - che fa meglio di loro.
Stando così le cose, quali
complicazioni può comportare la
liberalizzazione del comparto
farmaceutico?
Il rischio tangibile è che, conti alla mano, in
tutta la penisola si arrivi a un’apertura di
5.000 nuovi punti vendita, con ricadute
disastrose sul nostro settore facilmente
Non credete che l’autorevolezza
della profumeria dovrebbe passare,
anch’essa, attraverso iniziative che
le diano più visibilità all’esterno. In
tal caso bene vengano progetti
come quello ‘La forza e il sorriso’?
Senza dubbio. Lo diciamo da sempre: una
comunicazione congiunta a sostegno del
canale può davvero essere decisiva in tal
senso. Il progetto legato a ‘La forza e il
sorriso’ cade proprio nel momento giusto:
è nei periodi difficili come questo che
bisogna dimostrare compattezza e andare
tutti nella stessa direzione. Quest’iniziativa
ci rende grandi ed è la miglior risposta ad
una farmacia che si sta dando molto da
fare nel convincere i consumatori che la
scelta di qualità cosmetica non può che
passare dal loro canale. Escludendo
dunque tutti gli altri attori del mercato,
profumeria inclusa, le cui aziende,
sappiamo, stanziano invece investimenti
molto cospicui in ricerca e sviluppo.
L’edizione di quest’anno è stata per certi
versi una rivelazione, nel senso che non
immaginavamo che avrebbe avuto tanto
seguito tra le profumerie indipendenti.
L’anno scorso la risposta era stata
importante, ma quest’anno è andata a
ancora meglio: i ‘piccoli’ profumieri hanno
capito che queste iniziative non fanno solo
bene al canale ma anche al loro conto
economico. Diversamente le catene hanno
snobbato l’iniziativa, a conferma del fatto
che continuano a marciare su un binario
parallelo al nostro e sempre più raramente
c’è un punto di incontro.
L’iniziativa, tra l’altro, aiuta il
canale in generale ma contribuisce
a promuovere una più forte cultura
olfattiva, che in profumeria va pian
piano costruita…
Accademia del Profumo si sta impegnando
per diventare un riferimento importante e
indiscusso nel mondo dell’alcolico, la cui
cultura, in effetti, ha bisogno di essere
progressivamente valorizzata nel selettivo.
Un conto è promuovere un concorso, un
conto è essere presente tutto l’anno con
iniziative che vadano in questa direzione.
Ma per farsi promotori di altre
manifestazioni che coinvolgano e
incuriosiscano il pubblico ci vogliono
risorse economiche importanti che, specie
di questi tempi, si fatica a trovare.
Comunque adesso il nostro prencipale
obiettivo è spingere al massimo il sostegno
a ‘La forza e il sorriso’. Se andrà come mi
auguro avrà vinto tutto il canale!
A proposito di promozione del
canale, che bilancio si sente di fare
dell’edizione 2011-2012 del
concorso legato al Premio
Accademia del Profumo?
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La farmacia piange. Dopo i tagli alla spesa,
dopo le liberalizzazioni, dopo che la vendita
dei farmaci di fascia C è stata dirottata
anche alla grande distribuzione prima e alle
parafarmacie poi, l’unica soddisfazione
sembrerebbe arrivare dalla dermocosmesi,
voce il cui incremento si è ridimensionato
rispetto a un recente passato ma che,
comunque, si conferma percentualmente
importante, specie se valutata in proiezione.
Proprio sul ruolo del cosmetico nel canale
si è concentrato l’inserto beauty del
Corriere della Sera dello scorso 5 maggio.
Ma taglio e contenuto a molti profumieri e
alla direzione Fenapro non sono andati giù.
Ne parliamo con il presidente Nicola Ostuni.
immaginabili. Chiaro è che se così fosse, la
forza d’urto di questo canale, già di per sé
in una posizione decisamente
avvantaggiata rispetto al nostro per il fatto
di detenere il monopolio farmaceutico, si
troverebbe ad essere davvero schiacciante.
E questo ci preoccupa non poco.
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Dimostriamo
che la profumeria
ha un cuore
grande!
La fase preparatoria dell’iniziativa
legata all’associazione ‘La forza e il
sorriso’ è al fotofinish. A novembre
le profumerie italiane sosterranno
all’unanimità (ci auguriamo!)
l’iniziativa benefica.
JEAN LUC MICHELOT
presidente Gruppo vendite in profumeria
Un’intesa immediata, due mondi che si
incontrano e il sorriso pronto a tornare sul
volto di chi la vita ha voglia di riprendersela
di nuovo in mano. È il virtuale fermo
immagine dell’incontro tra la profumeria e
‘La forza e il sorriso’, il programma
patrocinato da Unipro che aiuta le malate
oncologiche a riaffacciarsi alla vita. Un
grande incontro per un grande progetto,
scaturito dalla tenacia di Jean Luc
Michelot, presidente del Gruppo Vendita in
Profumeria, e subito coralmente sostenuto
dallo stesso gruppo, insieme con
Accademia del Profumo e Fenapro. Il
conto alla rovescia è già cominciato. Il
prossimo autunno ci sorriderà da tutte le
profumerie italiane con cartelli vetrina,
opuscoli, gadget a tema per finanziare il
programma benefico e farlo crescere
ancora.
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Avrete già messo a punto
la dinamica dell’iniziativa
immagino…
Sì, proprio in questi giorni c’è stato un
incontro che ha coinvolto anche la
Fenapro, la cui adesione è stata immediata
e profonda. Le aziende del Gruppo Vendite
in Profumeria avevano già deliberato
all’unanimità di devolvere una quota che da
sola sarebbe bastata a finanziare i costi di
logistica, di promozione e comunicazione
dell’evento e con quanto rimasto si
sarebbe potuto devolvere a ‘La forza e
Benissimo, come coinvolgerete le
profumerie?
Intanto, è un’iniziativa aperta a tutti i punti
vendita, nessuno escluso. Anzi, vogliamo
veramente che l’adesione sia corale.
Fenapro sta chiedendo a ciascun
profumiere un contributo simbolico insieme
con la promessa che ci dedichi uno spazio
adeguato in vetrina. In cambio avrà un
grande sostegno promozionale: cartelli,
opuscoli che parlano de ‘La forza e il
sorriso’, banner e omaggi per il
consumatore, oltre a una grande
campagna di comunicazione sui media
tradizionali, social e web. Per quanto
riguarda l’omaggio, sarà il profumiere a
decidere come donarlo, se a fronte di un
contributo al programma oppure,
semplicemente, in aggiunta all’acquisto.
Ma sono dettagli ancora da definire. Ciò
che conta è che l’iniziativa sia corale,
di tutta la profumeria, produzione e
distribuzione insieme, e svincolata
dai brand.
Qual è il ritorno che vi aspettate?
Sono due. Il primo, una bella visibilità,
di spessore e valore, per il nostro canale.
Poi, naturalmente, un aiuto tangibile al
programma, che si concretizzi nella
possibilità, numeri alla mano, di finanziare
cinque enti, da aggiungere a quelli già
esistenti, che coinvolgano nei prossimi
cinque anni centinaia di altre donne.
Arriviamo al dunque: quando
partirete?
A novembre, stiano valutando se la prima
e la seconda settimana o tutto il mese.
Mi aspetto che sia un’iniziativa dirompente,
con una visibilità straordinaria. Anzi, puoi
fare un virtuale close-up su di me? Ho un
messaggio importantissimo da fare a tutti
i profumieri che leggono Imagine:
partecipate tutti. Dimostriamo che la
profumeria ha davvero un cuore grande.
Bene, ora sono davvero soddisfatto!
ritocchino facile? Occhio!
L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato
un rapporto secondo il quale negli ultimi tre anni
almeno 30 pazienti hanno lamentato reazione negative dopo il trattamento con il botox. Questo
rapporto ha fatto mobilitare la Procura di Torino,
che ha avviato un’indagine. In una nota dell’Aifa
viene ribadito che, in Italia, il trattamento al botulino può essere usato solo per le rughe glabellari,
cioè quelle verticali che ‘nascono’ tra le sopracciglia, e che ogni altro uso potrebbe esporre i pazienti a rischi di diversa natura. Questo trattamento, si legge nella nota, porta un “temporaneo
miglioramento delle rughe verticali, tra le sopracciglia al corrugamento, negli adulti di età superiore
ai 65 anni”. La somministrazione della tossina in
zone vicine alla bocca, per esempio, potrebbe
compromettere l’uso dei muscoli della masticazione o perfino creare disturbi del linguaggio. Altri rischi potrebbero essere cefalea, nausea, paralisi
facciale focale, parestesie e formicolii, astenia, debolezza muscolare, disfagia, sindrome simil-influenzale, reazioni cutanee, allergiche, disturbi
oculari. Il dibattito sulla questione è infuocato e
l’ultima parola sarà detta dalla Procura di Torino.
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Complimenti, è davvero un grande
progetto di responsabilità sociale,
che rompe gli schemi e promuove
il canale dandogli anche un bello
spessore. Come ti è venuta l’idea?
Ci pensavo da tempo ed è stato
automatico mettermi subito al lavoro una
volta diventato presidente del Gruppo
Vendite in Profumeria. Il nostro è un
mercato eterogeneo, complesso, che
raccoglie figure imprenditoriali molto
diverse tra loro: bisognava trovare
qualcosa che soddisfacesse tutti e fosse al
di sopra delle parti. E ‘La forza e il sorriso’
mi è sembrata la chiave d’accesso giusta.
Questo programma è un piccolo miracolo:
dal 2006, anno della nascita, ad oggi, si è
allargato a oltre trenta strutture e ha dato
sostegno a oltre 3000 donne,
organizzando workshop e laboratori di
trucco e cura della pelle con la presenza di
esperti. Fornendo, insomma, un valido
sostegno psicologico attraverso strumenti
che sono propri del nostro canale. Naturale
che si sia da subito innescata un’osmosi
virtuosa con le aziende cosmetiche che
sono le prime a sostenere il progetto, con
omaggi e l’invio di esperti. Un trucco
curato, il profumo e la crema giusta, sono
gesti terapeutici fondamentali perché la
donna malata si riappropri della sua
femminilità.
il sorriso’ anche una cospicua donazione.
Come a dire che l’operazione poteva finire
qua. Ma Fenapro ci teneva a dare il proprio
prezioso contributo. Era ciò che
sinceramente mi aspettavo, i profumieri
saranno decisivi per la riuscita del progetto.
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