Amor di indice Laproduzione documentaria d,ellegalleried'arte torinesi ra le passionipiù pass i o n i d e g l i a m a n t íe del1e amanti di libri credo che possa essere collocata la passione per gli indici. Non so se aggiungere che tale sefltimento sia più propriamente tipico della specie bibliotecaria, ma cefio molti di noi conosconoil gusto di sfogliare le pagine del volume (libretto,tomo, opuscolo...) alla ricerca curiosa (morbosa, appassionata, affrettata...) delf indice. Possedutocosì il contenuto del libro, il libro stesso può perdere quasi de1 tutto di interesse ed essere accantonato in attesa di qualche alffa prehbatezza. A tale tipo di appassionato(e che sia anche appassionato d'arte) è idealmente dedicato il volume curato da Claudio Rotta Loria Ca,tctloga,fte,sottotitolato La produzione documentaria delle gallerie d'arte contemporanea e degli spazi espositiui non pubblici del Piemonte. Sul1acoperta grondante vernice rossa altre annofazioni ci informano che si t r a t t ad i u n p r i m o v o l u m e r i g u a r d a n t eT o r i n o e p r o v i n c i a e due stagioni esposltive, quella tra il 1986 e il 1987 e I'altratra il 1990 e il 1991. In attesa dunque delle uscite dei volumi sulle altre province ( p r o m e s s en e l l i n t r o d u z i o n e dall'assessoreregionale Gallerini), il piacere ci coglie nelle primissime pagrne, evitandoci la ricerca spasmodica: un indice di indici ^ppue infatti a1la p a g i n a i x . e l e n c a n d o c ui n i n dice gallerie, studi d'arte, associazioni, stamperie,un indice dei critici, un indice dei fotografi, un indice dei grafici, un indice dei tipografi. Che volere di più? Le schede che seguono a tali indici, accuratamenteripartite tra Torino e la provincia.ripofiano i nomi di gallerie, studi d'arte, associazioni,stamperie e altri spazi espositivi.documentando per ognuno di essi la produzione documentaria sulle esposizionisvolte. Qui si rivela la vera originalità del volume che va al di 1à deII'elaborazione dei dati (e forse anche degli indici!). La raccolta paziente di tanto materiale minore è davvero impresa significativa, uno scavo tra opuscoli, depliant, libretti, locandine, manifesti, inviti, scheclecritiche e comunicati stampa che ha sgomentato ben piu di un bibliotecarjo. Né è qui mancante, come forse qualche maligno si sarebbe aspettato,la descrizione di ogni pezzo con riferimento alle norme Isno, come viene spiegato nella prefazione. Le schede indicano 1a natura del documento e affiancano, segnalandolicon precisionc.tipi di materiali diversi che si riferiscono alla stessamostra. L'interesse del volume sta anche n e l c o n s i d e r a r es o l o q u e g l i spazi espositivi la cui produzione non sia stata occasional e m a c o n t i n u ae d u n q u e s i gnificativa per comprendere lo spessoreculturaledelle iniziative promosse. La piacevolezza grafica del libro. nel gioco d e i b i a n c h ie d e i n e r i ,s i a f fianca alle tante note positive di questo testo: f impresa di questo difficile "Catalogar arte" ha trovato una prima solida rampa di lancio. Rossella Tod,ros