Sicurezza e movimento DDPS Un Dipartimento si presenta Impressum Editore Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Comunicazione DDPS, Palazzo federale est, 3003 Berna Concetto, realizzazione Sonja Margelist, Segreteria generale DDPS; Rudolf Plüss, Segreteria generale DDPS; Thomas Suremann, Cancelleria federale Documentazione fotografica Rolf Weiss, Berna Servizio fotografico dell’esercito, Forze aeree svizzere, Markus Heilig Distribuzione UFCL, Berna (cfr. ultima pagina) 2 Sicurezza e movimento Indice Direzione del Dipartimento Il capo del Dipartimento La Segreteria generale La Direzione della politica di sicurezza I centri internazionali pagina 6 pagina 6 pagina 8 pagina 12 pagina 14 Difesa Il capo dell’esercito Lo stato maggiore di pianificazione Lo stato maggiore di condotta L'Istruzione superiore dei quadri Le Forze terrestri Le Forze aeree La Base logistica dell’esercito La Base d'aiuto alla condotta pagina pagina pagina pagina pagina pagina pagina pagina pagina Protezione della popolazione Labor Spiez La Centrale nazionale d’allarme pagina 34 pagina 38 pagina 39 Sport L'Ufficio federale dello sport pagina 40 pagina 42 armasuisse swisstopo pagina 46 pagina 52 Indirizzi Indicazioni per le ordinazioni pagina 54 pagina 56 16 18 19 21 22 24 28 30 32 Sicurezza e movimento 3 4 Sicurezza e movimento SAMUEL SCHMID Consigliere federale CAPO DEL DIPARTIM ENTO FEDERALE DEL LA DELLA PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE DIFESA, E DELLO SPORT Care lettrici, cari lettori, il 18 maggio il popolo sv izzero ha approvato co suffragi favorevoli i prog della popolazione, dand XXI e Protezione o di fatto il via libera all stessi. Le mutate cond ’attuazione degli izioni quadro hanno ino saria un’incisiva riform n oltre il 75% di etti di riforma Esercito a dell’Amministrazione. ltre resa neces- Il presente opuscolo, olt re a illustrare la nuova veste, valida dal federale della difesa, de lla protezione della popolazione e de llo sport (DDPS), offre una panoramica sulla quotidianità lavor ativa dei circa 13 500 co llaboratori, tutti impegnati a contribuire ad un'unica causa: più «sicurezza e movimento» per la Svizz era. 2004, del Dipartimento Vi auguro buona lettur a! Sicurezza e movimento 5 Direzione del Dipartimento Il capo del Dipartimento Ogni Consigliere federale è al tempo stesso membro del Governo svizzero e capo del proprio Dipartimento. Nella sua qualità di capo del DDPS, il Consigliere federale Samuel Schmid decide la politica di sicurezza e dello sport provvedendo al contempo a che il DDPS adempia in modo ottimale all’esecuzione dei compiti che la Costituzione gli assegna. In quanto membro del Consiglio federale governa il Paese unitamente ai suoi sei colleghi di governo. Il Consiglio federale è un organo collegiale che basa le sue decisioni sulle proposte dei singoli dipartimenti e sulla discussione all’interno del collegio. Il Consiglio federale, che di regola si incontra una volta alla settimana per la seduta ordinaria, dibatte e decide ogni anno circa 2000 affari. Il capo del DDPS è anche membro della Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza. Quest’ultima prepara le decisioni 6 Sicurezza e movimento del Consiglio federale per le questioni che riguardano la politica di sicurezza in modo tempestivo e in funzione della situazione. Della Giunta sono pure membri i capi del DFAE e del DFGP. La presidenza cambia di regola ogni anno. Per l’apprezzamento costante della situazione il Consiglio federale osserva gli sviluppi e gli eventi in Svizzera e all’estero, basandosi a tal fine sulle informazioni e sulle valutazioni dell’Organo direttivo in materia di sicurezza, del Servizio informazioni strategico (SIS) e del coordinatore della raccolta di informazioni. L’Organo direttivo in materia di sicurezza è l’organo di stato maggiore della Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza. Oltre a seguire l’evolversi della situazione in Svizzera e all’estero, elabora scenari, strategie e opzioni destinati alla Giunta. Tiene inoltre l’elenco delle esigenze informative del Consiglio federale e prepara le sedute della Giunta del Consiglio federale in materia di sicurezza. Il Servizio informazioni strategico, direttamente subordinato al capo del DDPS, fornisce agli organi di condotta militari e politici del Paese le informazioni e le analisi necessarie. Al centro del processo di elaborazione delle informazioni concernenti l’estero sono poste le questioni di ordine politico, economico, militare e scientifico-tecnico. I temi trattati sono le armi di distruzione di massa, il trasferimento illegale di tecnologie, il terrorismo internazionale e il traffico d’armi. Il coordinatore della raccolta di informazioni è membro dell’Organo direttivo in materia di sicurezza. Egli comunica ai fornitori di informazioni della Confederazione le esigenze informative del Consiglio federale e coordina la cooperazione all'interno dei Dipartimenti nell'ambito dei servizi d'informazione. Il coordinatore della raccolta di informazioni ha accesso all'insieme delle informazioni dell'intera Amministrazione federale e garantisce che le informazioni provenienti dalle differenti fonti e orientate in funzione di differenti priorità siano a disposizione ai fini della valutazione globale della situazione. È assegnato amministrativamente alla Segreteria generale del DDPS. L’Ufficio per l'analisi della situazione e la detezione tempestiva è collegato al coordinatore della raccolta di informazioni e comprende un team interdisciplinare che si occupa dei seguenti punti principali: della politica di sicurezza, della politica estera, della sicurezza interna nonché della tecnologia e della società dell’informazione. Inoltre organizza i gruppi di lavoro interdipartimentali che redigono le analisi inerenti a temi di elevata priorità destinate all’Organo direttivo in materia di sicurezza. L’uditore in capo è il procuratore militare supremo. Direttamente subordinato al capo del Dipartimento, è responsabile del corretto funzionamento della giustizia militare e ne garantisce l’indipendenza rispetto al comando dell’esercito e all’Amministrazione. Provvede inoltre a che tutte le istanze della giustizia militare possano adempiere i compiti assegnati loro dalla legge, avvia le procedure penali militari e ne sorveglia il corretto svolgimento. Tra queste – in virtù delle Convenzioni di Ginevra – vi sono anche i procedimenti contro presunti criminali di guerra. Capo Dipartimento del DDPS Servizio informazioni strategico Ufficio dell’uditore in capo Segreteria generale Direzione della politica di sicurezza Difesa Protezione della popolazione Sport armasuisse Sicurezza e movimento 7 Direzione del Dipartimento La Segreteria generale La Segreteria generale del DDPS assiste il capo del Dipartimento tanto nella sua qualità di membro del Consiglio federale quanto nella direzione del Dipartimento. Essa è responsabile della concretizzazione della strategia politica nei settori dipartimentali «Difesa», «Protezione della popolazione», «Sport» e «armasuisse». Inoltre provvede alla pianificazione, al controlling e al coordinamento a livello di Dipartimento. Tra i compiti della Segreteria generale figurano anche la gestione delle risorse, le attività volte a garantire l’informazione, la documentazione e la comunicazione, nonché l’attività legislativa, l’applicazione del diritto e la consulenza giuridica. Anche i compiti di segretariato della Direzione dipartimentale sono assunti dalla Segreteria generale. Essa, sotto la guida del capo del Dipartimento, si occupa delle questioni fondamentali concernenti la 8 Sicurezza e movimento sicurezza del Paese, la protezione della popolazione e lo sport. Lo stato maggiore del capo del DDPS assiste il capo del Dipartimento nelle sue due funzioni di membro del governo e di capo del Dipartimento. Esso coordina inoltre gli affari del DDPS e provvede alla preparazione degli affari che il capo del Dipartimento deve trattare in occasione delle sedute del Consiglio federale e di fronte al Parlamento. Tra questi si annoverano progetti di messaggio, rapporti del Consiglio federale nonché risposte alle domande e agli interventi parlamentari. Lo stato maggiore del capo del Dipartimento ha anche il compito di seguire gli affari degli altri Dipartimenti, preparandoli, a beneficio del capo del Dipartimento, in vista delle riunioni settimanali del Consiglio federale. Dello stato maggiore fanno inoltre parte anche i relatori, il controlling dipartimentale nonché l’Ispettorato. I relatori valutano gli affari dei singoli settori dipartimentali all’attenzione del capo del Dipartimento, segnalando tempestivamente i rischi e le opportunità che si delineano. Il controlling dipartimentale e l’Ispettorato seguono i progetti in corso e ne valutano il grado di attuazione. La Segreteria generale dirige e coordina anche la comunicazione del Dipartimento. La politica d’informazione del DDPS deve consentire ai cittadini, come pure ai partner politici ed economici, di conoscere e comprendere affari che sono di massima importanza per il Dipartimento. I singoli settori dipartimentali dispongono di servizi d’informazione propri affinché gli organi competenti del DDPS possano fornire un’informazione immediata ed esauriente. Il DDPS, oltre all’informazione destinata ai media e all’opinione pubblica, tiene in particolare considerazione anche la comunicazione interna, intesa a garantire che i collaboratori del Dipartimento siano informati direttamente in merito ai processi di trasformazione in corso in modo che abbiano la possibilità di contribuirvi attivamente. La Biblioteca federale militare (BMF) offre ai quadri del Dipartimento e dell’esercito, come pure al pubblico interessato, una documentazione per tutte le questioni che riguardano gli ambiti di attività del DDPS. Gli interessi della clientela si concentrano in prevalenza sulla documentazione inerente ai temi della pace e della guerra, della politica di sicurezza e della protezione della popolazione. La BMF, le cui raccolte constano di circa 300 000 titoli, serve una clientela attiva di circa 25 000 persone in Svizzera e all’estero. Sovente la BMF agisce direttamente su incarico del Dipartimento e provvede a colmare le lacune documentali individuate. I collaboratori della Biblioteca militare, per mezzo delle loro attività di insegnamento dentro e fuori l’ambito amministrativo, proponendo visite guidate e conferenze e attraverso le loro pubblicazioni, contribuiscono ad alimentare la cultura militare nonché a promuovere la comprensione della politica di sicurezza del nostro Paese nel passato e nel presente. Segreteria generale Segretario generale Stato maggiore del capo del DDPS Comunicazione Informazione Biblioteca militare federale (BMF) Finanze Personale Informatica Politica di assetto territoriale e politica ambientale Diritto Centro danni Servizi Coordinatore della raccolta di informazioni Sicurezza e movimento 9 Le risorse finanziarie e le risorse umane del Dipartimento sono gestite a livello centrale dalla Segreteria generale. Malgrado la crescente spinta al risparmio, il DDPS intende rimanere un datore di lavoro sociale. L’adozione di una contabilità analitica consente di determinare i costi complessivi e di allestire piani di bilancio esatti. Il settore «Diritto» fornisce consulenza tanto al capo del Dipartimento quanto ai servizi giuridici dei settori dipartimentali e degli Uffici. È a disposizione del pubblico per le richieste di carattere giuridico e cura l’attività legislativa e l’applicazione del diritto in seno al Dipartimento. Il Chief Information Officer è responsabile della direzione strategica dell’informatica in seno al DDPS. I suoi compiti principali comprendono la concretizzazione delle direttive della Confederazione, la riduzione dei costi d’esercizio dell’informatica, l’armonizzazione e la standardizzazione dei 10 Sicurezza e movimento mezzi hardware e software nonché l'uniformazione dei sistemi informatici dell’esercito e dell’Amministrazione. Il settore «Politica di assetto territoriale e politica ambientale» provvede a garantire l’osservanza delle leggi nei settori «Ambiente», «Immobili» e «Pianificazione del territorio». Costituisce l’autorità esecutiva nel quadro della legislazione sull’ambiente e rilascia le autorizzazioni di costruzione per gli edifici e gli impianti militari. Ad esempio, il «Piano settoriale militare», abbinato al programma «Natura, paesaggio ed esercito», consente di fare convivere gli opposti interessi di utilizzo e protezione, sia militari che civili, in materia d’impiego delle piazze d’armi e di tiro nonché degli aerodromi. Il settore «Politica di assetto territoriale e politica ambientale» deve altresì vigilare affinché la legislazione e i piani della Confederazione e dei Cantoni non ostacolino il DDPS nello svolgimento dei suoi compiti fondamentali. Questo aspetto riguarda in primo luogo l’istruzione militare. Il Centro danni DDPS regola i danni alle colture e alle proprietà causati dai militari nell’ambito di esercitazioni e impieghi. Esso decide in prima istanza in merito alle richieste d’indennità della Confederazione e nei confronti di quest’ultima. Inoltre fornisce consulenza agli altri organi del DDPS in merito alle questioni in materia di responsabilità. Il Centro danni DDPS liquida annualmente circa 1500 casi. Se, da un lato, si constata un calo del numero dei casi, dovuto anche al ridimensionamento dell’esercito, dall’altro, i costi medi per ogni singolo danno sono in aumento. I collaboratori del Centro danni DDPS intervengono nelle scuole dei quadri per informare in merito alla gestione e alla prevenzione dei danni, fornendo così un contributo alla prevenzione dei danni e al contenimento dei costi. Ottiene sempre ragione? Intervista a ROBERT WIESER, capo della Divisione giuridica della Segreteria generale del DDPS Lei rappresenta la coscienza giuridica del Dipartimento. Ha sempre ragione? È la Divisione giuridica nel suo insieme ad essere la coscienza giuridica del Dipartimento, non una singola persona. È vero che di regola otteniamo ragione, ma è già successo anche il contrario e che nostre decisioni siano state annullate. Quanti articoli di legge sono stati necessari per la concretizzazione di «Esercito XXI»? Per «Esercito XXI» il Parlamento ha modificato circa 50 dei 150 articoli della legge militare. A questi vanno ad aggiungersi 15 articoli dell’ordinanza dell’Assemblea federale sull’organizzazione dell’esercito. È difficile immaginare in che cosa consista la vostra funzione. Sono troppe o troppo poche le leggi esistenti in Svizzera? La Divisione giuridica ha tre compiti principali. Anzitutto la consulenza giuridica. In secondo luogo si tratta di applicare il diritto, ossia di trattare i reclami e i ricorsi di carattere amministrativo e disciplinare. Il terzo compito consiste nell’attività legislativa, che comprende ad esempio la revisione delle leggi, l’allestimento di ordinanze parlamentari e delle principali ordinanze del Dipartimento. Sono chiaramente troppe. Forse sarà anche la conseguenza di un mondo sempre meno sicuro, ma il cittadino non si trova più a suo agio in una tale selva di leggi. Il livello di regolamentazione è eccessivo e genera un sentimento di sicurezza solo apparente. Quale articolo di legge caratterizza meglio il nuovo «Esercito XXI»? Il punto saliente è dato dall’articolo 13 della legge militare che stabilisce il limite di età per quanto riguarda l’obbligo di prestare servizio militare. Ovviamente il limite d’età influisce direttamente sulle dimensioni dell’organico dell’esercito. Il fatto che anche il capo del Dipartimento è giurista facilita il vostro compito o lo rende più difficile? L’attuale capo del Dipartimento, il consigliere federale Samuel Schmid, è un giurista di riconosciute capacità. Conosce il nostro linguaggio e ciò facilita il nostro compito. D’altro canto, però, crescono anche le aspettative poste nei nostri confronti. Sicurezza e movimento 11 Direzione del Dipartimento La Direzione della politica di sicurezza La situazione internazionale e le sfide per la sicurezza della Svizzera sono in costante trasformazione. La Direzione della politica di sicurezza osserva l’evoluzione della situazione e ne analizza le conseguenze per l’esercito e la protezione della popolazione. La Direzione della politica di sicurezza (DPS) assiste il capo del Dipartimento nella condotta dei settori dipartimentali «Difesa», «Protezione della popolazione» e «armasuisse». Essa comprende quattro campi d’attività: • l’elaborazione di strategie • la politica di difesa e d’armamento • la politica di controllo degli armamenti e di disarmo • l’assistenza ai centri internazionali di Ginevra. 12 Sicurezza e movimento Elaborazione di strategie In tale ambito ha luogo l’elaborazione di rapporti e di strategie per la politica di sicurezza. Si tratta inoltre di delimitare il quadro dal punto di vista della politica di sicurezza in occasione di singole misure importanti sotto il profilo politico. Ciò è ad esempio il caso per quanto concerne l’armamento dei militari svizzeri che prestano servizio di promovimento della pace. Nel settore di compiti della DPS sono pure inclusi il coordinamento dei contatti internazionali del Dipartimento e la preparazione degli incontri del capo del DDPS con i suoi omologhi esteri. Politica di difesa e d’armamento Sul piano della politica di sicurezza la DPS è responsabile dell’accompagnamento degli impieghi dell’esercito in Svizzera e all’estero ed è competente per la collaborazione dell’esercito con Stati esteri e con organizzazioni internazionali. Inoltre, la DPS segue e valuta l’evoluzione delle forze armate e della politica d’armamento a livello internazionale. Essa sviluppa pure concetti e opzioni politiche per i settori della difesa, dell’armamento e della protezione della popolazione. Politica di controllo degli armamenti e di disarmo Gli accordi internazionali che prevedono la limitazione o la riduzione delle forze armate e degli armamenti contribuiscono alla sicurezza della comunità internazionale e della Svizzera. Essi comportano conseguenze anche per il DDPS: da un lato, il DDPS e l’esercito devono garantire il rispetto degli impegni assunti e, dall’altro, il Dipartimento appoggia l’elaborazione e l’applicazione di detti accordi. In questo ambito la DPS segue l’evoluzione della situazione in considerazione degli interessi politici e militari della Svizzera, valutandone le conseguenze per l’esercito. I centri internazionali La DPS gestisce tre centri, tutti situati a Ginevra. Si tratta di fondazioni alle quali, oltre alla Svizzera e al Cantone di Ginevra, aderiscono numerosi altri Stati: • il Centro ginevrino di politica di sicurezza (GCSP) • il Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario (GICHD) • il Centro ginevrino per il controllo democratico delle forze armate (DCAF) È previsto che entro la fine del 2007 i tre centri siano trasferiti nella nuova «Maison de la Paix». Quest’ultima dovrà inoltre ospitare una parte dell’Institut Universitaire des hautes Etudes Internationales (IUHEI) così come altri Istituti attivi nel settore del promovimento della pace. Ulteriori informazioni sui tre centri alle pagine 14 e 15 Direzione della politica di sicurezza (DPS) Direttore Stato maggiore di direzione Centri internazionali Elaborazione di strategie Politica di difesa e d’armamento Politica di controllo degli armamenti e di disarmo Sicurezza e movimento 13 I centri internazionali Ginevra, la Svizzera, il mondo Con i suoi tre centri ginevrini, il DDPS offre un’ampia gamma di competenze in materia di politica di sicurezza. Il Centro ginevrino per la politica di sicurezza Garantire maggiore pace, sicurezza e stabilità mediante l’istruzione è il compito del Centro ginevrino di politica di sicurezza (GCSP). Il GCSP offre programmi d’istruzione in materia di politica di sicurezza internazionale condotti da esperti, ai quali partecipano diplomatici, ufficiali superiori e funzionari dei ministeri degli affari esteri, della difesa e di altri ministeri interessati. Fiore all’occhiello Il fiore all’occhiello del Centro è un corso d’istruzione internazionale in materia di politica di sicurezza della durata di nove mesi. Esso trasmette conoscenze approfondite in materia di politica di sicurezza internazionale, di diplomazia preventiva, di controllo degli armamenti e di disarmo. Più di 100 partecipanti di oltre 40 Paesi frequentano annualmente i programmi di formazione del GCSP. Ricerca e conferenze Oltre ai programmi di formazione il Centro gestisce ricerche orientate in funzione dei bisogni e dell’insegnamento e organizza conferenze su temi inerenti alla sicurezza internazionale. 14 Sicurezza e movimento Il Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario Il Centro ginevrino per il controllo democratico delle forze armate Ogni mese 2000 civili sono vittime di mine. Il Centro internazionale per lo sminamento a scopo umanitario (GICHD) lotta contro questo flagello. Secondo il principio «aiutare ad aiutarsi da sé» il Centro promuove lo sviluppo delle capacità locali e la cooperazione internazionale. Il controllo delle forze armate costituisce un presupposto essenziale per la stabilità delle giovani democrazie. Il Centro ginevrino per il controllo democratico delle forze armate (DCAF) allestisce analisi e offre assistenza in tale ambito. Spesso gli organi di potere si comportano come uno Stato nello Stato, assorbono una parte eccessiva delle risorse, ostacolano le riforme e accrescono in tal modo il potenziale di conflitto interno e tra Stati. Il Centro ginevrino sostiene gli Stati nei loro sforzi volti a garantire un controllo efficace delle forze armate per mezzo di autorità elette democraticamente. Ricerca Le operazioni di sminamento sono costose e pericolose, e spesso mancano esperienze consolidate. Di conseguenza permane il bisogno di ricerche orientate alle applicazioni pratiche. Spesso si tratta di riuscire a trovare i metodi adatti per le varie necessità di sminamento. Tali metodi sono sviluppati nel Centro ginevrino e messi a disposizione, a livello mondiale, di tutte le autorità e organizzazioni interessate. Sostegno operativo Il Centro ha costituito un team di esperti sminatori riconosciuti a livello internazionale. Un prodotto di successo è l’Information Management System (IMSMA), sviluppato dal Politecnico federale di Zurigo. L’IMSMA si è imposto a livello mondiale quale software standard per operazioni di sminamento ed è stato introdotto dal Centro in collaborazione con l’ONU in 26 programmi di sminamento. Una rete di relazioni Il Centro favorisce le relazioni tra gli attori attivi nel settore delle strutture di sicurezza, fornisce analisi e studi concettuali concernenti temi fondamentali, elabora documentazioni ed è disponibile a prestare consulenza su richiesta. Inoltre esso finanzia programmi di democratizzazione di elevata qualità. Sicurezza e movimento 15 Settore dipartimentale Difesa Difesa Capo dell'esercito Stato maggiore del capo dell'esercito Stato maggiore di pianificazione Stato maggiore di condotta Istruzione superiore dei quadri L’esercito protegge il nostro Paese dagli attacchi militari. Aiuta le autorità civili Forze terrestri nelle situazioni d’emergenza. Forze aeree Contribuisce al promovimento della pace internazionale. Il settore dipartimentale Difesa crea le Base logistica dell'esercito Base d'aiuto alla condotta premesse per l’adempimento di queste missioni. Ciò significa: valutazione della situazione, condotta e pianificazione permanenti. DDPS Sicurezza e movimento 17 Il capo dell’esercito Il soldato di rango più elevato Il capo dell’esercito dirige il settore dipartimentale Difesa, il quale si compone delle Forze terrestri, delle Forze aeree, dell’Istruzione superiore dei quadri, della Base logistica dell’esercito e della Base d’aiuto alla condotta, a cui si aggiungono lo Stato maggiore di condotta dell’esercito, lo Stato maggiore di pianificazione dell’esercito e lo Stato maggiore del capo dell’esercito. Il capo dell’esercito, direttamente subordinato al capo del DDPS, concretizza le opzioni in materia di politica di sicurezza definite da quest’ultimo ed è responsabile della prontezza d’impiego e dell’ulteriore sviluppo dell’esercito. Ha il grado di comandante di corpo. Nel caso di un’importante chiamata di truppe, il Parlamento elegge un generale. Esso può essere, ma non necessariamente, il capo dell’esercito in tempo di pace. 18 Sicurezza e movimento Tra le maggiori sfide che deve affrontare il capo dell'esercito figurano l'orientamento dell'esercito ai rischi e ai pericoli attualmente più probabili, l’impiego efficiente delle scarse risorse, il costante perfezionamento dell’istruzione nonché la pianificazione a medio e a lungo termine delle Forze armate. Lo Stato maggiore del capo dell'esercito appoggia quest'ultimo nella condotta del settore diparti- mentale Difesa. A tale stato maggiore appartengono il sostituto del capo dell'esercito, il suo stato maggiore personale e i settori «Personale», «Istruzione operativa» e «Relazioni internazionali». 15 anni d’anticipo Lo Stato maggiore di pianificazione dell'esercito è competente per la pianificazione e l’ulteriore sviluppo dell'esercito e del settore dipartimentale Difesa. Esso deve saper prevedere l'evoluzione della situazione con un anticipo di 15 a 20 anni rispetto al presente e saper riconoscere le sfide militari rilevanti per il futuro, dalle quali deduce le opzioni per la prontezza di base Stato maggiore di pianificazione dell'esercito dell’esercito nonché per la pianificazione dell’esercito e dell'armamento. Lo Stato maggiore di pianificazione dell'esercito ha però anche compiti connessi con l’attualità: è responsabile dell’elaborazione del bilancio della difesa, della pianificazione degli immobili del settore dipartimentale Difesa e della liquidazione del materiale d’armamento eccedente. Capo dello Stato maggiore di pianificazione dell'esercito Finanze Difesa Sviluppo della condotta e dell'organizzazione Pianificazione master e degli investimenti Pianificazione prospettiva Dottrina militare Pianificazione dell'esercito e dell'armamento Informatica Difesa Esercito XXI: il nuovo esercito svizzero La pianificazione di Esercito XXI è durata cinque anni. Il 18 maggio 2003 il popolo svizzero ha approvato il nuovo Esercito XXI e la nuova Protezione della popolazione con oltre il 75 percento di suffragi favorevoli. L’effettivo diminuisce da 350 000 a 220 000 militari, il totale obbligatorio di giorni di servizio d'istruzione viene ridotto a 260 giorni e l’obbligo di prestare servizio termina di regola a 30 anni. A seconda del grado, i quadri restano in servizio più a lungo. Ogni anno, un contingente massimo pari al 15 percento di una classe di reclute possono prestare il totale obbligatorio di giorni di servizio d'istruzione senza interruzioni, in qualità di militari in ferma continuata. Dopo 300 giorni di servizio questi militari sono trasferiti per un decennio nella riserva e quindi prosciolti dall'obbligo di prestare servizio. L’esercito svizzero è un esercito di milizia moderno con un’organizzazione moderna e una prontezza differenziata. Accanto alle missioni «difesa nazionale» e «promovimento della pace», l’esercito adempie anche compiti nel settore della salvaguardia delle condizioni d'esistenza. Tali impieghi sono prestati su richiesta delle autorità civili (principio di sussidiarietà). La loro importanza è fortemente aumentata. Essi sono di immediata utilità per la popolazione e consentono una verifica costante dell’istruzione nella pratica. Sicurezza e movimento 19 Quanto sono sane le nostre reclute? Intervista con il divisionario GIANPIERO A. LUPI, capo della Sanità militare e medico in capo dell’esercito Lei è il medico in capo dell’esercito. Quanto sono sane le nostre reclute? scuole vengono vaccinate e non vi è più stato alcun caso di meningite. Le nostre reclute sono più sane di un tempo, tuttavia esse non sono necessariamente più idonee al servizio. Perché? Le discipline sportive praticate oggi, per esempio, non preparano sempre in maniera ottimale al servizio militare. Inoltre, sono in aumento i casi di problemi di tipo psichico. Una buona motivazione consente però di rafforzare la capacità di resistenza. In futuro potremo svolgere un ruolo importante al riguardo. Potrebbe dirci cosa sono il Servizio sanitario dell’esercito e il Servizio sanitario coordinato? Come intende convincere le reclute a rinunciare al consumo di droghe? In primo luogo, le reclute devono vivere il servizio militare come qualcosa di positivo e di valido. Inoltre, anche l’attività fisica riveste un ruolo importante. In secondo luogo, vogliamo convincere le reclute che il consumo di droghe pregiudica la percezione e la capacità di reazione. Le droghe aumentano i rischi durante gli esercizi di tiro, la guida e altre attività militari. Cosa è stato fatto per evitare i casi di meningite nelle scuole reclute? Negli anni dal 1995 al 2001 si sono registrati 19 casi di meningite da meningococchi. Dal 2002 tutte le 20 Sicurezza e movimento Il Servizio sanitario dell’esercito è responsabile della salute dei militari – dal reclutamento fino al proscioglimento. Il Servizio sanitario coordinato provvede invece al coordinamento di tutte le istituzioni svizzere che si occupano della salute e della sanità. I mezzi dei Cantoni, dei partner privati e del Servizio sanitario dell’esercito vengono pertanto sfruttati in maniera ottimale. Il principio della «Sicurezza attraverso la cooperazione» in questo ambito è realizzato già da molto tempo. Prima dell’11 settembre 2001 avrebbe potuto immaginare che l'impiego terroristico di armi biologiche sarebbe diventato una realtà? Sì. Nell’esercito ci si confronta da tempo con la problematica delle armi biologiche. In occasione dell'ultima esercitazione di stato maggiore dell’esercito nel 1998, la Sanità militare si è esercitata sulla base di uno scenario che prevedeva un attentato con antrace. L’impiego dell’esercito Lo Stato maggiore di condotta dell'esercito è responsabile dell’esecuzione degli impieghi e delle operazioni dell'esercito sia in Svizzera sia all'estero e si fonda pertanto sulla valutazione permanente della situazione fornita del Servizio informazioni militare. Concretizza le opzioni strategico-militari in operazioni e gestisce la prontezza dell’esercito. Unitamente allo Stato maggiore del capo dell’esercito e allo Stato maggiore di pianificazione dell'esercito costituisce il Quartiere generale dell'esercito. Lo Stato maggiore di condotta dell’esercito è competente per l’assistenza ai militari di milizia, l'approvvigionamento medico della truppa, il Servizio sanitario coordinato e il reclutamento. Ad esso compete parimenti di assicurare la difesa ABC dell'esercito. È anche responsabile dell’impiego rapido e Stato maggiore di condotta dell'esercito duraturo dell’esercito in occasione di catastrofi naturali, in caso di messa in pericolo della sicurezza interna o nell’ambito del promovimento della pace. Tra gli esempi del recente passato possono essere menzionati gli impieghi dell'esercito in Kosovo, nell'ambito del WEF e del vertice del G-8 nonché l'appoggio alle autorità civili dopo le valanghe, gli uragani e le inondazioni degli ultimi anni. A ciò si aggiungono gli impieghi per la sorveglianza di ambasciate e per appoggiare il Corpo delle guardie di confine. Lo Stato maggiore di condotta dell’esercito emana pure direttive per la prontezza di base dell’esercito. Esso definisce pertanto le prestazioni che l’esercito deve fornire a breve e medio termine nei settori dell’istruzione, della logistica, della condotta e del personale. Capo dello Stato maggiore di condotta dell'esercito Gestione degli affari e supporto Centro di competenza SWISSINT Centro di competenza ABC Personale dell'esercito Servizio informazioni militare Operazioni/ Pianificazione Logistica Sanità militare/Medico in capo dell'esercito Aiuto alla condotta Condotta dell'istruzione Sicurezza e movimento 21 L’Istruzione superiore dei quadri dell’esercito Per prestazioni ai massimi livelli L’Istruzione superiore dei quadri dell'esercito (ISQ) è responsabile dell’istruzione dei quadri superiori di milizia dell’esercito. Essa offre contributi alla ricerca nell’ambito delle scienze militari e dello sviluppo della dottrina e assicura la cooperazione con le scuole superiori civili e militari. In tutti i corsi di formazione, i futuri quadri sono preparati alle loro funzioni di condotta e di stato maggiore. L’istruzione si fonda sui principi dell’istruzione degli adulti e su un’infrastruttura moderna. I corsi di condotta e le manifestazioni pubbliche nel quadro del CAMPUS di Lucerna sono offerti anche a civili interessati. In tal modo è favorita la permeabilità della formazione agli impulsi provenienti dai settori civile e militare ed è incoraggiato lo scambio di conoscenze e di esperienze a vantaggio di entrambe le parti. 22 Sicurezza e movimento L’insegnamento vuole essere una sfida intellettuale per tutti i partecipanti. Per quanto riguarda i contenuti, la didattica e la metodica, esso pone elevate esigenze al corpo insegnante. L’insegnamento è orientato agli standard di istituti civili e militari svizzeri ed esteri comparabili. Si tratta, nello scarso tempo disponibile a causa del principio di milizia, di trasmettere la massima quantità di conoscenze e di esperienze pratiche in materia di condotta. Nella Scuola centrale (SC) ha luogo l’istruzione di base dei quadri di milizia a partire dal livello dei corpi di truppa (battaglioni e gruppi, a Lucerna) e dei quadri di milizia a livello di unità (compagnie, a Berna). Complessivamente, a Lucerna sono istruiti ogni anno 500 partecipanti a 25 corsi di formazione. A Berna, sono formati circa 1100 futuri capisezione in tre corsi di formazione centrali per ufficiali e 200 futuri comandanti d'unità in tre corsi di formazione alla condotta. Il corso centrale di formazione per ufficiali, destinato a tutti gli aspiranti delle Forze terrestri e delle Forze aeree, trasmette le conoscenze di base, le capacità fondamentali nonché i valori propri agli ufficiali dell’esercito svizzero. Presso la Scuola di stato maggiore generale (SSMG) di Lucerna hanno luogo l’istruzione e il perfezionamento degli ufficiali di stato maggiore generale e degli aiuti di comando degli stati maggiori delle Grandi Unità (brigate e regioni). In avvenire, i futuri alti ufficiali superiori dell’esercito saranno preparati nel corso di formazione alla condotta III alla loro attività in qualità di comandante di una Grande Unità o nell'ambito del comando dell'esercito. Ogni anno, in otto corsi di formazione ha luogo l’istruzione e il perfezionamento di circa 150 ufficiali di stato maggiore generale e di una sessantina di futuri aiuti di comando degli stati maggiori delle Grandi Unità. L’istruzione di base (annualmente ca. 45 nuovi ufficiali) di ufficiale di stato maggiore generale dura 12 settimane e il perfezionamento da una a sei settimane, a seconda della funzione. L’istruzione, molto esigente, viene impartita in condizioni di elevata pressione psicofisica e a un ritmo incalzante. Anche in situazioni di stress e di scarsità di tempo, gli ufficiali di stato maggiore generale devono essere in grado di fornire almeno prestazioni accettabili, di redigere ordini chiari e tempestivi nonché di riconoscere le connessioni tattiche e operative. Gli ufficiali di stato maggiore generale costituiscono la spina dorsale dell'esercito e garantiscono l'unità di dottrina. L’istruzione è di ampio respiro e perciò, segnatamente per gli ufficiali di milizia, di alto valore per l’attività professionale. L’Accademia militare del PF di Zurigo (MILAK/ETHZ) è l’istituto di formazione degli ufficiali di professione dell’esercito svizzero e un centro di competenza per le scienze militari riconosciuto internazionalmente. Essa è aperta anche a studenti interessati appartenenti a Forze armate estere. La MILAK offre ai futuri ufficiali di professione uno studio triennale che può essere concluso con il diploma di Bachelor. Oltre a ciò possono essere frequentati pure corsi di diploma della durata di un anno, corsi di formazione supplementare e corsi di perfezionamento di più giorni. Attualmente la MILAK dispone di proprie cattedre per i campi di studio seguenti: condotta del personale e comunicazione, studi strategici, storia militare, sociologia militare, psicologia militare e pedagogia militare. La Scuola per sottufficiali di professione dell'esercito (SSPE) di Herisau è l'istituto centrale di formazione per i sottufficiali di professione di tutte le Armi. I candidati devono possedere una solida formazione di base (tirocinio ed esperienza professionale), rivestire un grado di sottufficiale superiore dell'esercito e superare un esame d’ammissione. L’istruzione dei sottufficiali di professione dura due anni, compresa un'istruzione specifica alla propria Arma presso le formazioni d'addestramento. L’istruzione presso la SSPE si conclude con il diploma di sottufficiale di professione e la promozione al grado di aiutante sottufficiale. Istruzione superiore dei quadri dell'esercito (ISQ) Comandante ISQ Scuola centrale Scuola di stato maggiore generale Accademia militare del PF di Zurigo Scuola per sottufficiali di professione dell'esercito Centro di allenamento tattico Il Centro di allenamento tattico (CAT) di Kriens provvede all’istruzione alla condotta mediante simulatori. Presso il Centro, i comandanti e gli stati maggiori sono addestrati alla condotta delle formazioni nell’impiego. Sicurezza e movimento 23 Le Forze terrestri Efficaci e vicine al cittadino Le Forze terrestri sono l’unità organizzativa di maggiore entità del settore dipartimentale Difesa e comprendono la maggior parte delle formazioni dell'esercito. Le Forze terrestri coprono tre settori di compiti: l’istruzione di base dei soldati, dei quadri e delle formazioni, l’addestramento e la condotta, orientati all’impiego, delle pertinenti formazioni nonché il radicamento territoriale. Al comandante delle Forze terrestri sono subordinati il capo dell’istruzione delle Forze terrestri, il capo dello Stato maggiore d’impiego delle Forze terrestri, i quattro co- 24 Sicurezza e movimento mandanti delle regioni territoriali e il comandante della Sicurezza militare. L’istruzione dei militari avviene in formazioni d'addestramento specifiche all'Arma: trasmissioni/aiuto alla condotta, fanteria, blindati, artiglieria, genio/salvataggio e logistica. L’articolazione delle formazioni d'addestramento è in sintonia con il nuovo modello d’istruzione di base che prevede tre livelli. Tale modello, a seconda della durata della scuola reclute (18 o 21 settimane) comprende cinque settimane di istruzione di base generale, otto settimane di istruzione di base alla funzione e cinque oppure otto settimane di istruzione di reparto. Gli obiettivi e le risorse in materia d’istruzione delle formazioni d’addestramento sono coordinati dal Comando dell’istruzione delle Forze terrestri. Dopo la conclusione dell’istruzione di base, i militari sono incorporati in battaglioni, nei quali assolvono sei o sette corsi di ripetizione a ritmo annuale. I battaglioni sono raggruppati in brigate secondo criteri regionali. La designazione e l'organizzazione delle brigate corrispondono alle esigenze dell’istruzione. A seconda del compito, per l’impiego è scelta un'altra articolazione su misura. L’addestramento e la preparazione orientati all’impiego degli stati maggiori delle brigate e dei battaglioni incombono allo Stato maggiore d’impiego delle Forze terrestri. Le quattro regioni territoriali costituiscono l'anello di collegamento tra l'esercito e i Cantoni. Esse consigliano e appoggiano le autorità e le organizzazioni civili, coordinano l’occupazione dell’infrastruttura da parte della truppa e comandano gli impieghi sussidiari nel loro settore (aiuto in caso di catastrofe, impieghi di sicurezza, appoggio generale). Per l’esecuzione degli impieghi, i battaglioni provenienti dalle differenti brigate sono subordinati al comandante della regione interessata. Le Forze terrestri La Sicurezza militare è pure radicata a livello territoriale. Essa può assumere, immediatamente e per lungo tempo, compiti di sicurezza interni all’esercito nonché impieghi sussidiari di sicurezza a favore delle autorità civili. Comando dell'istruzione delle Forze terrestri Comandante delle Forze terrestri Servizi centrali delle Forze terrestri 6 formazioni d'addestramento 4 regioni territoriali Ulteriori informazioni sulla Sicurezza militare alla pagina 27 Sicurezza militare Stato maggiore d'impiego delle Forze terrestri 4 brigate di fanteria 3 brigate di fanteria di montagna 2 brigate blindate 1 brigata d'aiuto alla condotta Sicurezza e movimento 25 «Percepire quando vi è qualcosa che non va» Intervista con MARLIS JACOT-GUILLARMOD, ufficiale di professione Lei è un ufficiale di professione e lavora in un settore tipicamente maschile. È favorevole alle quote femminili? Fortunatamente nell’esercito non vi sono quote. Tuttavia il concetto di «quota femminile» è talvolta utilizzato, soprattutto quando si intende svolgere il ruolo di pionieri. Quali sono gli effetti di Esercito XXI, il nuovo esercito svizzero, sull’istruzione delle reclute? La scuola dura più a lungo e l'istruzione è professionalizzata. In tal modo si ottiene un incremento della qualità. Cosa si aspetta dal nuovo esercito a favore delle donne? Le donne devono finalmente poter fare quello che fanno gli uomini, anche nelle truppe da combattimento. È importante che le donne forniscano le medesime prestazioni e che non servano soltanto per scopi propagandistici. Nel nuovo esercito tutte le funzioni sono accessibili anche alle donne e spero che il reclutamento ne trarrà vantaggio. In generale, sarebbe auspicabile che le donne in posizioni direttive diventassero una consuetudine – anche nelle funzioni civili. 26 Sicurezza e movimento Cosa rende attrattiva la funzione di ufficiale di professione per le donne? Ho molti contatti con i giovani. Essi pensano spesso in maniera diversa da me. Confrontarsi con loro è molto avvincente. Anche in questo caso le donne presentano un vantaggio. Nei rapporti interpersonali, sono meno militari e più naturali. Sono spesso più sensibili e percepiscono quando qualcosa non va. Quali prospettive professionali vede per le donne impiegate nell’esercito come militari a contratto temporaneo? Le donne hanno la possibilità di raccogliere molte esperienze nell'ambito della condotta. L'esercito offre l'opportunità di collaborare con molte persone. Ciò può essere una buona base per esempio nell'ambito dei servizi del personale, nei quali è indispensabile un'elevata competenza sociale. L’uguaglianza delle donne nell’esercito costituisce un vantaggio? Dipende da come tale uguaglianza viene vissuta. Se le donne avranno i medesimi obblighi, i medesimi diritti e le medesime possibilità, allora tutto andrà per il meglio. Con le medesime prestazioni, le donne devono poter raggiungere i medesimi traguardi degli uomini. Ogni privilegio ha effetti negativi. Protezione e sicurezza La Sicurezza militare comprende i settori seguenti: polizia militare, infrastruttura di condotta e di difesa, eliminazione dei mezzi di combattimento e istruzione. tra l’altro lo sminamento militare e umanitario e provvedono all’eliminazione di ulteriori mezzi di combattimento (per es. alla distruzione di ordigni inesplosi). La polizia militare è costituita di militari di professione e di militari di milizia. È articolata in quattro battaglioni ripartiti in tutta la Svizzera e adempie compiti di polizia di sicurezza, di polizia criminale e di polizia della circolazione nell'ambito dell’esercito. Inoltre, su richiesta, appoggia le autorità civili nel settore della sicurezza (principio di sussidiarietà). Tra i possibili impieghi figurano: la protezione di conferenze, l'appoggio al Corpo delle guardie di confine, la protezione di persone oppure la scorta a velivoli svizzeri. La Sicurezza militare appoggia inoltre l’istruzione delle altre truppe in settori specifici quali la sicurezza, l’esercizio di impianti e il disciplinamento della circolazione. La Sicurezza militare deve pure garantire la prontezza d'impiego, l’esercizio e la manutenzione dell’infrastruttura di condotta e di difesa. Tale compito è assunto in comune da militari di professione e da militari di milizia. I soldati a contratto temporaneo idonei e con un’adeguata esperienza hanno la possibilità di assolvere la scuola della polizia militare (18 mesi). Dopo la conclusione dell'istruzione possono, in qualità di soldati di professione, entrare a far parte della polizia militare territoriale. Gli specialisti dell’eliminazione dei mezzi di combattimento assicurano Anche i militari di milizia possono assolvere la scuola reclute della polizia militare (21 settimane). In seguito sono incorporati nel battaglione di milizia della polizia militare. Se vi è interesse e dimostrano di essere idonei, possono passare, in qualità di soldati a contratto temporaneo, alla polizia militare professionista mobile. Sicurezza e movimento 27 Le Forze aeree Proteggere lo spazio aereo Nell’attuale situazione in materia di politica di sicurezza, le Forze aeree devono assicurare il servizio di polizia aerea e il servizio di trasporto aereo, acquisire informazioni e garantire una visione d’insieme della situazione aerea. Le Forze aeree devono pure mantenere la capacità di provvedere alla difesa aerea, poiché in caso di aggravamento della situazione la difesa aerea non può essere realizzata a breve termine. Di conseguenza, le Forze aeree dispongono oltre che di Tiger F-5 anche di moderni velivoli da combattimento del tipo F/A-18. Quest'ultimi sono ripartiti in tre squadriglie d'aviazione e sono pilotati da piloti militari di professione della Squadra di vigilanza. La Squadra di vigilanza è una formazione di professionisti alla quale appartengono circa 160 piloti. L’istruzione dei piloti militari di professione dura complessivamente quattro anni e mezzo ed è accessibile anche alle donne. Il capo dello Stato maggiore d'impiego delle Forze aeree dirige gli impieghi delle Forze aeree in Svizzera e all'estero. Egli coordina la gestione dello spazio aereo in collaborazione con l'Ufficio federale dell’aviazione civile e con Skyguide e stabilisce i requisiti operativi per il personale, gli impianti e i sistemi delle Forze aeree. Il capo dell'istruzione delle Forze aeree è responsabile dell'istruzione della truppa nelle tre formazioni d'addestramento delle Forze aeree e dell'istruzione dell'esercito per quanto riguarda gli aspetti inerenti alle Forze aeree. La Formazione d'addestramento dell’aviazione istruisce i piloti e il personale di terra, la Formazione d'addestramento della difesa contraerea (DCA) istruisce le truppe di difesa contraerea. Infine, la Formazione d'addestramento dell’aiuto alla condotta delle Forze aeree è competente per l’istruzione nei settori seguenti: trasmissioni, radar, informazioni e meteo. 28 Sicurezza e movimento Gli Esercizi delle Forze aeree provvedono alla prontezza materiale e alla manutenzione dei velivoli, degli impianti di condotta e di trasmissione nonché della rimanente infrastruttura delle Forze aeree. Coordinano e provvedono alla manutenzione vicino alla truppa del materiale speciale delle Forze aeree e collaborano con la Base logistica dell’esercito e con armasuisse. Collaborazione con l’estero in materia d'istruzione Nella loro attività addestrativa in Svizzera, le Forze aeree sono confrontate con i limiti risultanti dalla ristrettezza del territorio, dalla forte occupazione dello spazio aereo e dall'elevata densità abitativa del Paese. Di conseguenza, alle Forze aeree non rimane spesso altra possibilità che addestrarsi all’estero. Grazie agli accordi di collaborazione, i membri delle Forze aeree svolgono ogni anno voli d’allenamento all'estero e partecipano a esercitazioni comuni di difesa aerea con le Forze aeree di Stati amici. Lo scambio internazionale di esperienze è un fattore essenziale per il perfezionamento dei nostri piloti, per la salvaguardia del livello tecnologico e per il mantenimento della prontezza d’impiego delle Forze aeree. Le Forze aeree (FA) Comandante delle FA Stato maggiore delle FA Capo dell'istruzione delle FA Formazione d'addestramento dell'aviazione Formazione d'addestramento della DCA Formazione d'addestramento dell'aiuto alla condotta delle FA Capo dello Stato maggiore d'impiego delle FA Esercizi delle FA Sicurezza e movimento 29 La Base logistica dell’esercito La logistica: un fattore indispensabile per il successo La logistica è la spina dorsale dell’esercito e costituisce la premessa per il successo nella condotta del combattimento. La logistica dell’esercito comprende il rifornimento e lo sgombero, la manutenzione, la sanità militare, i trasporti e l'infrastruttura. Essa è diretta in maniera centralizzata dalla Base logistica dell’esercito. La creazione della Base logistica dell'esercito (BLEs) costituisce la maggiore riforma attuata dall'esercito svizzero nell’ambito della logistica. La concentrazione di tutte le prestazioni logistiche e di compiti trasversali in un’unica unità organizzativa evita le sovrapposizioni e incrementa l’efficienza dei processi. La BLEs fornisce tutte le prestazioni logistiche e di supporto necessarie alle Forze terrestri, alle 30 Sicurezza e movimento Forze aeree, al Quartiere generale dell’esercito e alla Base d'aiuto alla condotta. L’elemento centrale della nuova logistica dell’esercito è il passaggio dal «principio attivo» al «principio passivo», orientato al fabbisogno. Il comandante tattico decide dove e quando desidera ricevere le prestazioni logistiche che gli occorrono. I beni e le prestazioni gli sono forniti dalla BLEs. In questo contesto è applicato il principio: • la prestazione giusta • nella quantità giusta • nella qualità giusta • al posto giusto • nel momento giusto • al destinatario giusto • al costo giusto La BLEs fornisce consulenza ai beneficiari delle prestazioni tanto nella condotta quanto nella pianificazione e determina la soluzione militarmente ed economicamente ottimale. Si tratta di soddisfare le esigenze dei beneficiari delle prestazioni per quanto riguarda la qualità e i termini scegliendo la variante più economica. Le prestazioni sono fornite dagli esercizi logistici dell’esercito oppure dalla brigata logistica. La BLEs collabora anche con aziende logistiche private con le quali sono conclusi dei contratti per il tramite dell'Aggruppamento armasuisse. Le prestazioni di supporto a favore del settore dipartimentale Difesa sono raggruppate nel Centro di prestazioni della BLEs. Struttura iniziale e finale Dal 1° gennaio 2004, nella struttura iniziale della BLEs sono state raggruppate sotto una direzione centralizzata le seguenti unità organizzative: • Esercizi logistici (in precedenza Ufficio federale delle intendenze delle Forze terrestri) • Gestione della logistica (in precedenza Gruppo della logistica dello Stato maggiore generale) • Centro di prestazioni (in precedenza Servizi centrali dello Stato maggiore generale) • la nuova brigata logistica 1 • la Farmacia dell'esercito Questa struttura iniziale garantisce che la truppa, tanto nell’addestramento quanto nell’impiego, riceva le prestazioni logistiche necessarie senza alcuna interruzione. L’organizzazione definitiva della BLEs dovrà essere realizzata rapidamente. Soltanto allora sarà possibile realizzare i risparmi del 30 a 40 percento stabiliti dal Consiglio federale. Parallelamente all’attività operativa è pertanto necessario elaborare un progetto di sviluppo della BLEs, che comprenderà sottoprogetti quali: Base logistica dell'esercito Capo della Base logistica dell'esercito Gestione della logistica Esercizi logistici dell'esercito Centro di prestazioni Brigata logistica 1 Farmacia dell'esercito • la concentrazione delle ubicazioni dei fornitori diretti di prestazioni • la riduzione del materiale non più necessario e • la collaborazione con partner civili. Sicurezza e movimento 31 La Base d’aiuto alla condotta Tutto quanto occorre per la condotta La condotta ha bisogno di essere adeguatamente appoggiata. In quanto fornitore centrale di prestazioni, la Base d'aiuto alla condotta (BAC) mette a disposizione tempestivamente e da un unico ente tutte le prestazioni e tutti i mezzi elettronici necessari. La condotta militare opera in un contesto caratterizzato da reti sempre più fitte e pertanto sempre più vulnerabile. In una crisi, la possibilità di ristabilire con la massima rapidità una condotta ordinata è decisiva. Ciò può essere realizzato soltanto quando la condotta dispone di un partner che offra tutta la gamma di prestazioni dell'aiuto alla condotta e che, a seconda della situazione, sia in grado di impiegare mezzi supplementari. 32 Sicurezza e movimento Per soddisfare tali esigenze occorre un fornitore di prestazioni centrale. Nell'ambito del progetto Condotta integrata XXI vengono pertanto raggruppati i fornitori attualmente decentralizzati di prestazioni dell'aiuto alla condotta, vengono razionalizzati i processi e stabilite le future opzioni economico-aziendali. All'inizio del 2004 sono iniziati i lavori inerenti alla fusione. I potenziali della Direzione dell'informatica del DDPS e dell'ex Gruppo dell'aiuto alla condotta saranno progressivamente riuniti nella BAC. I prodotti della BAC riflettono la molteplicità delle esigenze di una condotta moderna, la quale, per l'adempimento del proprio compito, ha bisogno dell'informatica, delle telecomunicazioni, delle installazioni di condotta, di metodi e di personale. La BAC riunisce i moduli necessari per ogni missione e fornisce da un'unica fonte le prestazioni richieste. L’informatica offre agli utenti militari e civili del DDPS soluzioni adeguate per il trattamento di dati presso i singoli posti di lavoro e nei sistemi in rete. Sistemi di telecomunicazione efficaci trasmettono i dati e la voce con un elevato grado di sicurezza tra le reti e gli utenti. Tra le attività quotidiane figurano anche prestazioni internazionali (rete radio d'ambasciata verso tutto il mondo, SWISSCOY). Installazioni di condotta per le più diverse esigenze coprono i fabbisogni degli stati maggiori in materia di infrastruttura. La gamma delle relative prestazioni comprende anche l'esercizio integrale, 24 ore su 24, di grandi impianti di condotta. Vengono pure sviluppati e perfezionati metodi per incrementare l'efficienza dei processi e per gestire situazioni eccezionali. Per mantenere la capacità di condotta in tutte le situazioni, sono decisive competenze particolari quali l’esplorazione e la cifratura. Gli specialisti della BAC e i militari di milizia delle truppe di trasmissione e dell'aiuto alla condotta pianificano, realizzano e gestiscono le prestazioni per la condotta. I militari sono impiegati segnatamente laddove la BAC non può assicurare la capacità di resistenza richiesta. Affinché la BAC possa pilotare direttamente il potenziamento dell'esercito in caso di necessità, la brigata d'aiuto alla condotta 41 le è subordinata in occasione dell’impiego. Le esigenze e la pressione sui costi aumentano costantemente. Anche per questa ragione è necessario che l'aiuto alla condotta sia fornito da un unico ente. Tale sviluppo corrisponde alla condotta e all'esplorazione integrate previste a medio termine, nelle quali saranno raggruppati tutti i mezzi per l’acquisizione, la trasmissione e l’elaborazione delle informazioni. Base d'aiuto alla condotta* Capo della Base d'aiuto alla condotta Gruppo dell'aiuto alla condotta Direzione dell'informatica del DDPS Brigata d'aiuto alla condotta 41 (subordinata per l'impiego) * Gli attuali Gruppo dell'aiuto alla condotta e Direzione dell'informatica del DDPS sono ora raggruppati nella Base d'aiuto alla condotta. La struttura organizzativa definitiva non è ancora stata stabilita. Sicurezza e movimento 33 Settore dipartimentale Protezione della popolazione Protezione della popolazione Direttore Stato maggiore Concezione/ Coordinamento LABOR SPIEZ Centrale nazionale d’allarme Nell’ambito della protezione della popolazione la Istruzione protezione civile, i pompieri, la polizia, la sanità Infrastruttura pubblica e i servizi tecnici collaborano a stretto contatto. Supporto Il compito è di garantire la protezione della popolazione, delle basi vitali e dei beni culturali. In caso di catastrofe, di situazioni d’emergenza o di conflitto armato. DDPS Sicurezza e movimento 35 Protezione della popolazione Aiuto in situazioni d’emergenza La protezione della popolazione è un sistema coordinato per far fronte a catastrofi e altre situazioni d’emergenza. In questo campo, la collaborazione tra Confederazione e Cantoni è molto stretta. L’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) è responsabile per le questioni di ordine concettuale ed elabora i documenti di riferimento nei settori dell’istruzione e dell’infrastruttura. Con il Labor Spiez e la Centrale nazionale d’allarme, con sede a Zurigo, l’UFPP dispone di due organi tecnici in grado di assistere le autorità e le forze d’intervento. La protezione della popolazione rientra nella sfera di competenza dei Cantoni. Essi sono responsabili delle misure da adottare in caso di catastrofi e di altre situazioni d’emergenza. La Confederazione si occupa del coordinamento e disciplina gli aspetti fondamentali dal punto di vista giuridico. Essa è responsabile, ad esempio, di emanare le disposizioni in caso di aumento della radioattività, situazioni d’emergenza concernenti gli sbarramenti idrici, conflitti armati, epi- 36 Sicurezza e movimento demie ed epizoozie. Nei suoi compiti rientrano inoltre la detezione tempestiva dei pericoli e la trasmissione degli eventuali preallarmi. D’intesa con i Cantoni, la Confederazione può assumere il coordinamento ed eventualmente la condotta in caso di eventi di portata nazionale, per esempio dopo un terremoto o in caso d’aumento della radioattività. Cantoni e Confederazione svolgono in comune i seguenti compiti: sviluppo concettuale della protezione della popolazione, informazione e collaborazione internazionale. In collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni partner, la Confederazione si occupa inoltre di promuovere la ricerca e lo sviluppo nel settore della protezione della popolazione. Ruolo della Confederazione nel settore della protezione civile La protezione civile è l’unica organizzazione partner della protezione della popolazione per la quale vige l’obbligo federale di prestare servizio. La Confederazione disciplina perciò i diritti e i doveri nonché l’istruzione delle persone soggette all’obbligo di prestare servizio di protezione civile. Essa è inoltre responsabile per i sistemi d’allarme e le costruzioni di protezione. Istruzione L’Ufficio federale della protezione della popolazione assiste i Cantoni nel settore dell’istruzione. Organizza anche corsi propri, segnatamente nei casi in cui ciò risulta più economico oppure se è necessario ricorrere a personale d’istruzione con conoscenze tecniche particolari o a un’infrastruttura speciale. la protezione civile e i loro sostituti come pure il resto dei quadri e degli specialisti. Onde garantire la collaborazione tra i diversi livelli di condotta in caso d’evento straordinario, l’UFPP coadiuva i Cantoni in particolare nell’istruzione degli organi di condotta. In nessuna delle organizzazioni partner la Confederazione ha così ampie competenze come nel settore della protezione civile. L’UFPP definisce, d’intesa con i Cantoni, le condizioni quadro nel settore dell’istruzione e crea le basi per un’istruzione unitaria. Per ragioni di ordine economico, istruisce direttamente i comandanti del- Infrastrutture Un presupposto importante per la protezione della popolazione è un’infrastruttura funzionante. Attualmente è disponibile un posto protetto in un rifugio situato nelle vicinanze del domicilio per oltre il 95 percento della popolazione. L’UFPP provvede alla manutenzione dell’infrastruttura e alla costante modernizzazione dei sistemi d’allarme e telematici. Attualmente la costruzione di nuovi rifugi è stata relegata in secondo piano. Chi protegge i nostri beni culturali? Intervista con RINO BÜCHEL, capo della Protezione dei beni culturali presso l’UFPP Perché proteggere i beni culturali? La cultura è strettamente legata all’identità di un popolo. Con la sua adesione alla «Convenzione dell’Aia per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1954)», la Svizzera si è impegnata a proteggere i beni culturali più significativi presenti sul suo territorio. Questa convenzione è nata in reazione ai danni ingenti arrecati ai beni culturali durante la Seconda Guerra mondiale. Qual è la posizione della Svizzera nel confronto internazionale? Abbiamo raggiunto un buon livello sia nel campo dell’istruzione che in quello delle misure di protezione. Tra quest’ultime rientrano gli inventari, i rifugi per beni culturali mobili e l’attività di microfilmatura. Chi si occupa concretamente della protezione dei beni culturali? Istituzioni culturali come musei, archivi, biblioteche ecc. svolgono questo compito con il sostegno del personale della protezione dei beni culturali della protezione civile. Per quale motivo la protezione dei beni culturali fa parte della protezione della popolazione? La protezione della popolazione non può limitarsi ad assicurare la mera sopravvivenza. Ce ne rendiamo conto ogni qualvolta vanno persi beni simbolici o rappresentativi dell’identità di una popolazione, ad esempio a causa di una catastrofe. Per la protezione dei beni culturali, quale parte della protezione civile, assume grande importanza la collaborazione con gli altri partner della protezione della popolazione, in particolare con i pompieri e la polizia. Qual è il ruolo dell’UFPP? L’UFPP elabora, in collaborazione con i Cantoni, le direttive per la realizzazione pratica della protezione dei beni culturali e istruisce i quadri superiori. Vi è però anche una stretta collaborazione con l’esercito, gli Stati firmatari della Convenzione dell’Aia e l’UNESCO. Inoltre ha il compito di informare e sensibilizzare costantemente l’opinione pubblica. Quale bene culturale le sta particolarmente a cuore? Quello rappresentato dagli archivi. Nonostante il fatto che il grande pubblico lo consideri raramente, in esso si trovano il più delle volte le chiavi per la comprensione di una costruzione o di un’opera d'arte. Sicurezza e movimento 37 Labor Spiez La giusta alchimia Con il Labor Spiez, il settore dipartimentale della protezione della popolazione dispone di un istituto specializzato nella protezione contro minacce atomiche, biologiche e chimiche. 38 Il Labor Spiez fornisce servizi a favore della popolazione, delle autorità nazionali e delle organizzazioni internazionali nell’ambito delle misure di sicurezza e dei preparativi in funzione di catastrofi e altre situazioni d’emergenza. te qualificato per coadiuvare la direzione d’intervento in ambito tecnico. Le conoscenze a sua disposizione vengono sfruttate anche nel campo della sicurezza, delle tecniche ambientali e dello smaltimento. Il Labor Spiez elabora le basi scientifiche e tecnologiche per una protezione ABC integrale e funge da consulente delle autorità civili federali, cantonali e comunali come pure dell’esercito per le questioni inerenti alle tecniche di protezione. In caso di catastrofi e altre situazioni d’emergenza, mette a disposizione personale d’intervento altamen- Un altro compito importante consiste nel sostegno alle autorità e alle organizzazioni nazionali e internazionali nell’ambito dei programmi di disarmo e di controllo degli armamenti ABC. Sicurezza e movimento Negli ultimi anni la collaborazione internazionale ha acquisito sempre maggiore importanza. Il Labor Spiez è diventato un partner importante dell’ONU, del Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). È un laboratorio di fiducia riconosciuto dall’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC) e occupa un ruolo importante nell’applicazione del divieto internazionale delle armi chimiche. Tutte le attività del Labor Spiez mirano a realizzare un ideale importante: un mondo senza armi di distruzione di massa. La Centrale nazionale d’allarme Sempre in servizio La Centrale nazionale d’allarme (CENAL) di Zurigo è l’istituto federale responsabile per gli eventi straordinari, tra i quali sono in primo piano quelli connessi alla radioattività. Gli specialisti della CENAL sono raggiungibili a tutte le ore. Ogni anno arrivano circa 400 avvisi concernenti incidenti o danni. I compiti della CENAL consistono nel riconoscere tempestivamente i pericoli e nel dare l’allarme in occasione di eventi straordinari. In caso di aumento della radioattività, di rottura di sbarramenti idrici, di incidenti chimici rilevanti e di caduta di satelliti la Centrale emana istruzioni di comportamento e specifiche misure di protezione. La CENAL valuta la situazione di pericolo, avvisa le autorità e la popolazione e provvede ad un’informazione adeguata della popolazione. Inoltre, funge da organo di contatto nazionale per l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica a Vienna. I collaboratori della CENAL prestano servizi di picchetto e provvedono alla manutenzione di complesse installazioni tecniche. Nei campi della radioattività, della chimica e dei terremoti essi sviluppano analisi situazionali fondate su programmi elettronici ed elaborano basi decisionali e concetti di protezione per i casi di emergenza. Ogni due anni la CENAL, in collaborazione con la Commissione federale per la protezione ABC, esegue un’esercitazione d’emergenza generale. Sicurezza e movimento 39 Settore dipartimentale Sport Ufficio federale dello sport (UFSPO) Direttore UFSPO Scuola federale dello sport Macolin Istituto di scienza dello sport Infrastruttura e logistica Lo sport è salute. Media e comunicazione Lo sport unisce. Centro sportivo di Tenero Lo sport entusiasma. L’Ufficio federale dello sport fa in modo che lo sport e il movimento godano sempre di buona salute. Dai giovani agli anziani, è per tutti. Non si ferma nemmeno di fronte ai confini sociali o linguistici. DDPS Sicurezza e movimento 41 L’Ufficio federale dello sport In movimento L’Ufficio federale dello sport (UFSPO) occupa circa 280 collaboratori, ripartiti fra le cinque unità amministrative Scuola federale dello sport, Istituto di scienza dello sport, Infrastruttura e logistica, Media e comunicazione e Centro sportivo della gioventù di Tenero. La Scuola federale dello sport di Macolin (SFSM) è un centro di formazione nel campo dello sport, con un’ampia offerta rivolta a docenti di sport, allenatori e atleti. Il compito principale della SFSM è la direzione di Gioventù + Sport, strumento della Confederazione per la promozione della pratica sportiva tra i giovani fra i 10 e i 20 anni d’età. G+S si concentra su un’attività sportiva regolare e strutturata, nell’ambito di una società sportiva, che consenta ai giovani di parteci- 42 Sicurezza e movimento pare ai processi decisionali e di assumersi determinate responsabilità. G+S lavora a stretto contatto con i Cantoni e le federazioni sportive nazionali; ogni anno sono circa 800 000 i ragazzi e i giovani che approfittano delle offerte in 60 discipline sportive. Nell’ambito della Scuola universitaria federale dello sport di Macolin la SFSM propone una formazione triennale per docenti di sport, formazione che consente l’attività professionale di specialista del settore o di docente di sport nelle scuole professionali. La SFSM, in collaborazione con Swiss Olympic, si occupa inoltre della formazione degli allenatori a livello di federazioni sportive, giovani leve e squadre nazionali, ed è responsabile per la formazione dei quadri nello sport per gli anziani. Presso il Centro nazionale di prestazione di Macolin gli atleti di punta possono approfittare di un con- nubio ottimale fra infrastrutture moderne, know-how nel campo delle scienze dello sport e dell’allenamento nonché di una vasta gamma di servizi. L’Istituto di scienza dello sport (ISS) è il centro dell’UFSPO preposto alla ricerca, incentrata sull’insieme degli aspetti relativi alla pratica sportiva dell’uomo. Le attività di ricerca e di sviluppo nell’ambito dell’ISS si concentrano in particolare nei campi • ortopedia e riabilitazione • medicina dello sport e diagnostica delle prestazioni • psicologia dello sport e scienze sociali • promozione della salute e lotta al doping. I risultati acquisiti sono volti a promuovere una pratica sportiva sana e destinata a durare tutta la vita, per tutta la popolazione, a vantaggio dello sport svizzero in senso lato. La ricerca dell’ISS è imperniata su attività a lungo termine, basata sulla collaborazione con altri soggetti e per quanto possibile incentrata su contatti interdisciplinari. Il servizio di medicina dello sport e diagnostica dell’ISS è uno degli Swiss Olympic Medical Center riconosciuti da Swiss Olympic e offre agli atleti di punta svizzeri un’assistenza medico-sportiva di alto livello. Oltre agli esami medico sportivi essa prevede test di prestazione, misure di rigenerazione e riabilitazione, diagnostica di laboratorio e consulenze nei settori della scienza dell’alimentazione e della psicologia dello sport. La sezione Infrastruttura e logistica si occupa della gestione e della manutenzione di tutti gli impianti ed edifici dell’UFSPO. Pianifica e coordina ogni anno circa duemila fra corsi di formazione, manifestazioni sportive, competizioni e congressi. Oltre a una moderna infrastruttura sportiva con varie palestre, una piscina coperta e una all’aperto, stadi, campi di calcio e d’allenamento e all’impianto per gli sport acquatici sul Lago di Bienne, l’UFSPO gestisce una struttura d’accoglienza dotata di 400 posti letto. Le infrastrutture sono utilizzate in primo luogo da corsi monitori G+S o da corsi di formazione delle federazioni sportive svizzere, ma sono a disposizione anche di un più vasto pubblico di persone interessate alla pratica sportiva in generale. La sezione Media e comunicazione produce materiale didattico e informativo nel campo dello sport e gestisce la più grande mediateca sportiva in Svizzera, che conta oltre 45 000 titoli, a disposizione di studenti, docenti, responsabili di corsi G+S e di chiunque altro si interessi di sport. L’UFSPO produce materiale didattico, dal manuale su carta alle audiocassette, ai video o ai DVD. «mobile», la rivista specializzata per tutti i docenti di sport e gli allenatori, esce sei volte all’anno nella versione italiana, francese e tedesca. Il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero (CST) è una sorta di continuazione dell’UFSPO in Ticino ed è concepito come luogo d’incontro per i giovani provenienti da tutta la Svizzera. Un’infrastruttura completa sulle rive del Lago Maggiore offre i presupposti ideali per la pratica di numerosissimi sport. I clienti principali del CST sono i campi giovanili e sportivi, che ne fanno uno dei principali strumenti della Confederazione per il promovimento dello sport e dell’educazione giovanili. Sicurezza e movimento 43 La Concezione del Consiglio federale per una politica dello sport in Svizzera Sport di punta e servizio militare Promovimento della salute Movimento e sport assumono una notevole importanza nella società moderna. Il compito di promuovere lo sport è ancorato anche nella Costituzione. Il Consiglio federale ha pertanto elaborato una Concezione per una politica dello sport in Svizzera, demandandone l’attuazione al DDPS. In particolare con essa si intendono offrire condizioni favorevoli e dare stimoli per un pratica sportiva sana a livello di tutta la popolazione. Il progetto persegue cinque obiettivi principali: Gli atleti di punta hanno la possibilità di svolgere la scuola reclute (SR) nell’ambito di un ciclo di formazione appositamente concepito per loro. Il progetto consente loro di svolgere la formazione militare di base continuando a praticare sport ai massimi livelli: • aumento della quota di popolazione fisicamente attiva • ampliamento delle possibilità di formazione nel campo dello sport • sostegno delle giovani leve e dello sport di punta • sfruttare appieno gli aspetti dello sport considerato come fattore economico e partner del settore turistico • promovimento dello sport come strumento e campo di sperimentazione per uno sviluppo sostenibile della società. Durante la prima parte della scuola reclute gli atleti di punta ammessi svolgono cinque settimane di istruzione militare di base a Andermatt, nella seconda parte della SR si trasferiscono a Macolin, dove per 13 settimane vengono formati come monitori di sport militare sotto la guida di allenatori qualificati, continuano gli allenamenti nelle rispettive discipline e frequentano corsi di formazione teorica in vari settori, quali alimentazione, comunicazione, psicologia sportiva e prevenzione del doping. Con questa istruzione a tutto campo degli atleti si sostiene lo sviluppo della personalità, andando ben oltre gli aspetti legati alla mera pratica sportiva o all’assolvimento degli obblighi militari. In questo modo l’esercito sostiene gli atleti che dispongono, oltre che di una pianificazione a lungo termine della loro carriera atletica nel quadro della rispettiva federazione sportiva, del potenziale necessario al raggiungimento di obiettivi a livello internazionale. Possono essere reclutati come soldati sportivi unicamente gli atleti che hanno superato le procedure di selezione preliminare della loro federazione e dell’Ufficio federale dello sport. Gli stessi hanno anche la possibilità di svolgere i loro corsi di ripetizione in un ambiente favorevole alle esigenze connesse allo sport di punta, come è il caso, ad esempio, degli impieghi come monitori sportivi militari o come atleti CISM. D’altra parte, anche nel resto dell’esercito lo sport si vede attribuire un suo ruolo preciso; durante i corsi di ripetizione sono previste due ore obbligatorie di attività sportiva a settimana, che salgono a tre nel periodo della scuola reclute. 44 Sicurezza e movimento L’UFSPO, in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità (UFS) e la Rete svizzera salute e movimento, formula raccomandazioni alla popolazione svizzera per un’attività fisica suscettibile di migliorare la salute. Gli obiettivi sono: • promuovere l’attività fisica regolare delle persone finora inattive • promuovere l’allenamento e la pratica sportiva per quanti sono già attivi • la diffusione dello sport per altri fini, quali integrazione, terapia e riabilitazione. In Svizzera circa un terzo della popolazione ha più di 45 anni. Movimento e sport apportano un contributo decisivo al benessere delle persone che invecchiano e sono di notevole rilievo anche dal punto di vista dell’economia pubblica, vista l’incidenza sui costi della salute. Nell’ambito del modello «Sport per gli anziani in Svizzera», varie organizzazioni attive nei campi sia dello sport sia della vecchiaia s’impegnano a sostegno dello sport rivolto agli anziani, offrendo a quest'ultimi, per il tramite di monitori appositamente formati, attività sportive conformi alla terza età. L’UFSPO collabora con esse all’elaborazione di un’efficace struttura della formazione e nelle fasi di attuazione e controllo. Nel 1993 la Svizzera ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa per la lotta al doping. Da allora sono state costantemente ampliate le misure per la lotta e la prevenzione in questo campo. In Svizzera la prevenzione si basa su tre pilastri: controllo, informazione e ricerca. La Confederazione è competente per i settori dell’informazione e della ricerca. «Cosa farebbe per promuovere lo sport di massa?» Intervista con il dott. med. BRIAN MARTIN, responsabile della promozione della salute presso l’UFSPO L’organizzazione del tempo libero diventa sempre più un fattore di stress. È ancora utile sotto il profilo della rigenerazione e della salute? Ai fini della salute sono importanti soprattutto le attività quotidiane. Un’attività fisica regolare deve essere inserita nella vita di tutti i giorni. Nel tempo libero si deve trovare un’attività che consenta di compensare stress e fatica accumulati nella vita professionale. In ogni caso l’attività scelta deve essere un piacere. tal modo il nostro contributo alla riduzione dei costi nel campo della salute. Viviamo sempre più a lungo e restare in buona salute assume sempre maggiore importanza. Cosa consiglia in proposito? L’autonomia è molto importante per le persone anziane. Un’attività regolare nei campi della resistenza e delle incombenze quotidiane e un allenamento adeguato della forza sono importanti per la qualità della vita. Se avesse a disposizione mezzi finanziari illimitati, cosa farebbe per promuovere lo sport di massa? La promozione della salute è un tema che preoccupa non solo l’UFSPO e il DDPS; con quali partner collaborate? Lo sport di massa in Svizzera è molto ben sviluppato, anche se non va dimenticato che oltre un terzo della popolazione fa troppo poco movimento e la quota è in aumento. L’obiettivo della politica della Confederazione nel campo dello sport è di invertire la tendenza. Un importante strumento in questo settore è la Rete svizzera salute e movimento, gestita in comune dall’UFSPO e dalla Fondazione svizzera per la promozione della salute. Le oltre 70 organizzazioni che vi partecipano si sostengono a vicenda. Un’altra importante forma di collaborazione è quella con l’Esercito; in una struttura di milizia come la nostra il comportamento della popolazione per quanto riguarda l’attività fisica ha un effetto diretto sull’efficienza dell’esercito. Attualmente stiamo elaborando con i responsabili dello sport militare un programma di promozione del movimento per il personale militare. I costi della salute aumentano continuamente, cosa si può fare per ovviare a questo problema? L’inattività di un terzo della popolazione rappresenta un notevole onere per la salute pubblica, mentre le persone attive dal punto di vista fisico risparmiano sulle spese di trattamento medico. Intendiamo pertanto spronare la parte inattiva della popolazione, apportando in Sicurezza e movimento 45 Settore dipartimentale armasuisse armasuisse Capo dell'armamento Servizi centrali Sistemi di condotta, telematici e d'istruzione Sistemi d'arma, veicoli e materiale «armasuisse» (ex Aggruppamento del- Ufficio federale di topografia (swisstopo) l’armamento) è il Centro del DDPS competente per gli acquisti e la tecnologia. armasuisse assicura l’approvvigionamen- Costruzioni Scienza e tecnologia (S+T) to dell'esercito e della protezione della popolazione in materia di sistemi, veicoli, materiale e costruzioni. Le sue attività principali riguardano la valutazione, l’acquisto, la manutenzione e la liquidazione di vari beni e prodotti. Sicurezza e movimento 47 armasuisse Mantenere in forma l’esercito armasuisse comprende due uffici competenti per gli acquisti, l'Ufficio federale di topografia, i Servizi centrali nonché i settori «Costruzioni» e «Scienza e tecnologia». L’Ufficio federale dei sistemi di condotta, telematici e d'istruzione e l’Ufficio federale dei sistemi d'arma, dei veicoli e del materiale valutano e acquistano beni e prestazioni nei settori loro attribuiti. Inoltre assicurano la gestione economicoaziendale per la durata del ciclo di vita dei beni acquistati. L’Ufficio federale di topografia 48 Sicurezza e movimento (swisstopo) esegue la misurazione geodetica e topografica nazionale, allestisce le carte nazionali, conosciute e apprezzate in tutto il Paese, ed esercita l'alta vigilanza sulla misurazione ufficiale. Inoltre, swisstopo fornisce prestazioni commerciali, è gestita mediante budget globale e ha ottenuto un mandato di prestazioni dal Consiglio federale. Nel settore Costruzioni, armasuisse assume la responsabilità economico-aziendale, ecologica e tecnica di 26 000 immobili militari. Con il Centro Scienza e tecnologia, armasuisse copre le necessità tecnico-scientifiche dell’esercito e del DDPS. Valutare, acquistare, assicurare la manutenzione Le attività più importanti di armasuisse riguardano la valutazione, l'acquisto, la manutenzione e la liquidazione di beni e di costruzioni militari e civili, nell’assoluto rispetto del principio dell’economicità. Si tratta infatti di offrire ai clienti soluzioni specifiche e di fornire loro beni con il migliore rapporto prezzo/prestazione. I collaboratori di armasuisse dispongono di ampie conoscenze e capacità scientifiche, tecniche e commerciali. I rischi relativi alle questioni d’armamento sono ridotti al minimo grazie a capitolati d'oneri chiari, a specificazioni precise, a una rigorosa gestione dei crediti e a modalità di lavoro orientate ai processi. I processi di lavoro sono certificati secondo le norme ISO. Il ridimensionamento dell’esercito comporta una minore necessità di materiale e di sistemi. Di conseguenza la vendita dei sistemi d'arma non più utilizzati è una delle attività centrali di armasuisse, che realizza così due importanti obiettivi: ridurre i costi d'immagazzina- mento e d'esercizio e, nello stesso tempo, realizzare degli utili. armasuisse collabora intensamente con partner industriali in Svizzera e all'estero. Inoltre, è a diretto contatto con organizzazioni estere incaricate di acquisti a livello internazionale. La politica d’armamento del Consiglio federale prevede che progetti di sviluppo propri, finanziati dalla Confederazione, costituiscano soltanto l'eccezione. Per la maggior parte dei sistemi militari importanti, come quelli dei carri armati o dei velivoli, entra quindi in considerazione unicamente l'acquisto all'estero. In questi casi, armasuisse provvede ad assicurare all’industria svizzera un’adeguata quantità di partecipazioni, sia dirette, sia indirette: dal 1990 al 2000, queste ammontano complessivamente a oltre 13 miliardi di franchi. Nella politica in materia di partecipazione industriale vige il principio secondo cui l’industria svizzera deve essere coinvolta soltanto nella misura in cui si rivela competitiva e concorrenziale. Sicurezza e movimento 49 Un ampio know-how: dalle costruzioni al vestiario armasuisse offre a clienti militari e civili, sia in Svizzera che all'estero, una grande quantità di prestazioni qualificate. Il Centro Scienza e tecnologia Se si vuole andare di pari passo con lo sviluppo tecnologico ed evitare investimenti errati, si necessita di una solida base tecnico-scientifica. Questa è assicurata dal Centro Scienza e tecnologia, che svolge attività tecnico-scientifiche per tutti i settori dipartimentali del DDPS e per altri clienti. Il Centro S+T ha partner svizzeri ed esteri nei settori dell'economia, della ricerca, dell'industria e dell’amministrazione. Le sue prestazioni comprendono, tra l'altro, analisi, perizie, consulenze e attività d'insegnamento come anche prove tecniche, misurazioni e collaudi. Collaudi Nei settori «elettronica», «optronica», «balistica» e «detonica», armasuisse dispone di approfondite conoscenze tecnologiche, di efficienti infrastrutture per le prove e di strumenti per il collaudo, la misurazione e la verifica. Le conoscenze e le infrastrutture di laboratorio di armasuisse sono a disposizione sia di clienti interni del DDPS sia di clienti esterni al Dipartimento. Gestione degli immobili Dalla progettazione fino alla liquidazione, il settore Costruzioni assume la responsabilità economicoaziendale, ecologica e tecnica di 26 000 immobili militari. Inoltre, ogni anno pianifica e realizza circa 1000 progetti edili (costruzioni, ristrutturazioni, manutenzione e liquidazione). Fanno parte del patrimonio immobiliare del DDPS: • costruzioni edili e del genio civile, opere sotterranee • costruzioni per l'istruzione e l'esercizio • impianti per la condotta e aerodromi • infrastrutture per la difesa e le comunicazioni • terreni con piazze di tiro, piazze d'esercitazione e impianti sportivi. design e per l’engineering nonché la partecipazione a progetti di ricerca e di sviluppo in materia di «vestiti intelligenti» attestano la presenza di armasuisse in questo settore orientato al futuro. A prova di scasso Nell’ambito delle costruzioni, occorre eliminare i punti deboli che possono facilitare l’accesso a persone non autorizzate. Il mercato, in rapida espansione in questo settore, offre vari moduli antieffrazione, ma non tutti sono efficaci. L’Istituto svizzero di tecnologia in materia di sicurezza di armasuisse esamina la conformità di materiali e dispositivi alle direttive nazionali e internazionali. Sono clienti abituali dell'Istituto i gestori di centrali nucleari, le banche, l’esercito, le amministrazioni e i privati. Tessili e vestiario armasuisse provvede affinché i militari siano dotati di un equipaggiamento personale moderno e ottimale, di cui il vestiario è parte integrante. armasuisse offre quindi nel settore «tessili» e «vestiario» prestazioni delle quali possono usufruire anche l’economia privata e altre organizzazioni pubbliche. In laboratori certificati viene esaminata la qualità e l’idoneità dei vari prodotti. Il centro competente per il Il conglomerato tecnologico RUAG Nel 1999, le aziende d’armamento della Confederazione sono state separate dall’allora Aggruppamento dell’armamento, trasformate in società per azioni secondo il diritto privato e riunite in una struttura consociata. Grazie alla sua elevata competenza tecnologica, oggi la RUAG è un’impresa attiva a livello internazionale nel campo dell’aeronautica e della tecnologia di difesa, con sedi di produzione in Svizzera, Germania e Svezia. Essa è il partner industriale dell’esercito svizzero per il rinnovamento e la manutenzione tecnologica delle armi e dei sistemi. La RUAG holding ha sede a Berna e ha come azionista principale la Confederazione, che ha ancorato in una strategia basata sul rapporto di proprietà i suoi interessi per quanto concerne la produzione, la manutenzione e la liquidazione a favore dell’esercito. 50 Sicurezza e movimento Perché acquista in Paesi nei quali i salari sono bassi? Intervista con PETER LYOTH, membro della direzione aziendale di armasuisse Perché l’esercito acquista sempre più spesso materiale in Paesi nei quali i salari sono bassi? La nostra attività di acquirenti è regolata dalla legge federale sugli acquisti pubblici. Questa stabilisce che le commesse devono essere messe a pubblico concorso e che possono concorrere anche imprese estere. In questo modo il prezzo, oltre alla qualità, diviene un fattore decisivo. In passato, l’esercito ha acquistato enormi quantità di materiale che oggi deve liquidare a tonnellate. Come può garantire che ciò non accada più? È l’esercito a decidere che cosa e in quale quantità acquistare. Il fabbisogno dell’esercito si basa sulla missione da adempiere, sull’effettivo del personale, sulla minaccia del momento ecc. Negli ultimi anni, questi parametri hanno subìto grandi modifiche. Le finanze sempre più scarse costringono a definire ancora più rigorosamente le priorità in materia. Su incarico dell'esercito, il materiale eccedente verrà venduto al migliore prezzo di mercato possibile oppure liquidato. Di quali innovazioni godranno i militari donne e i militari uomini in futuro? L’equipaggiamento personale verrà rinnovato con il pacchettaggio 05 che sarà consegnato nelle scuole reclute dal 2005. Si tratta di un equipaggiamento moderno, comprendente un trolley, una borsa da viaggio e un sacco per i vestiti. Che genere di articoli acquistate? Qual è il volume d'acquisti annuo? armasuisse acquista quasi tutto il materiale per l’esercito: dal velivolo di combattimento al ponte galleggiante, dai dispositivi per la protezione dell'udito ai carri armati granatieri, dagli impianti radar alle cartucce per fucile. Per quanto concerne la quantità, gli acquisti variano da uno a varie centinaia di migliaia di pezzi. Ogni anno trattiamo da 6000 a 7500 ordinazioni. Come viene commercializzato il marchio di qualità «Swiss Army»? Questo marchio di qualità è commercializzato da una ditta privata che lo ha rafforzato e fatto proteggere durante decenni. Il DDPS incassa i relativi proventi di licenza grazie a un contratto di licenza stipulato nel 1996. Sicurezza e movimento 51 swisstopo Un accompagnatore fidato In Svizzera, le carte nazionali allestite da swisstopo godono di una reputazione paragonabile a quella dell’ormai leggendario coltellino da tasca con la Croce Svizzera. Esse sono famose per la loro precisione e per l'ottima leggibilità. Come il coltellino svizzero, le carte topografiche di swisstopo si trovano praticamente in ogni economia domestica. La richiesta di geodati digitali continua a crescere e swisstopo è presente con prodotti di punta anche in questo settore di mercato. swisstopo, ovvero l’Ufficio federale di topografia di Wabern presso Berna, è una moderna azienda di produzione che allestisce le carte nazionali e numerosi altri prodotti. Su incarico della Confederazione, l'Ufficio federale svolge anche attività non commerciabili, come ad esempio l'allestimento, la cura e l'aggiornamento delle basi geodetiche e topografiche della Svizzera. Allo scopo, swisstopo esegue periodicamente la misurazione del territorio svizzero. La misurazione ufficiale, per la quale è competente 52 Sicurezza e movimento la Direzione federale delle misurazioni catastali, costituisce la base del registro fondiario. swisstopo è diretto secondo i principi della Nuova Gestione Pubblica (New Public Management), quindi in maniera analoga a un'azienda dell'economia privata. L’Ufficio federale è suddiviso nei quattro settori di produzione «Geodesia», «Direzione federale delle misurazioni catastali», «Topografia» e «Cartografia» e occupa 250 persone. Attualmente swisstopo è l’uni- ca azienda svizzera che forma apprendisti cartografi. Su mandato della Confederazione, l’Ufficio allestisce, pubblica e aggiorna le carte federali, prodotte a Wabern in diverse scale, da 1:25 000 a 1:1 milione. Inoltre, swisstopo allestisce vari tipi di carte tematiche come, ad esempio, carte geologiche, carte aeronautiche, carte per le escursioni e gli itinerari sciistici. I prodotti digitali di swisstopo vanno acquistando una sempre maggiore importanza. Grazie alla tecnologia computerizzata, il materiale cartografico moderno si presta a svariate possibilità d’utilizzazione. Si pensi ad esempio ai sistemi di navigazione degli autoveicoli, che hanno sempre come base una carta in forma digitale, alla quale vengono successivamente aggiunte altre informazioni relative all’ambiente, specifiche per l'uso a cui i sistemi sono destinati (per es. per indicare al conducente di svoltare all'incrocio successivo). Anche i fornitori di questi sistemi dipen- dono dunque dal lavoro di base degli specialisti della geodetica, della topografia e della cartografia. swisstopo Nei prossimi anni verrà realizzata in Svizzera un'infrastruttura nazionale di geodati (NGDI) che permetterà di armonizzare ancora meglio tra di loro i dati digitali dei vari fornitori e utenti. La collaborazione alla NGDI consentirà a swisstopo di offrire a un largo pubblico dati territoriali di riferimento e i relativi prodotti derivati di alta qualità, aumentandone l’utilità per l'economia nazionale. Direttore di swisstopo Supporto Settore Geodesia Settore Direzione federale delle misurazioni catastali Settore Topografia Settore Cartografia Sicurezza e movimento 53 Difesa Palazzo federale est, 3003 Berna Telefono 031 324 53 72 Fax 031 324 64 25 www.verteidigung.vsb.admin.ch [email protected] Stato maggiore di pianificazione dell'esercito Papiermühlestrasse 20, 3003 Berna Telefono 031 324 28 87 Fax 031 325 50 34 www.verteidigung.vsb.admin.ch [email protected] Stato maggiore di condotta dell’esercito Papiermühlestrasse 20, 3003 Berna Telefono 031 324 52 92 Fax 031 324 83 30 www.verteidigung.vsb.admin.ch Personale dell'esercito Rodtmattstrasse 110, 3003 Berna Telefono 031 324 24 24 Fax 031 324 25 22 www.verteidigung.vsb.admin.ch [email protected] Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Palazzo federale est 3003 Berna Telefono 031 322 21 11 Fax 031 323 57 82 www.vbs-ddps.admin.ch [email protected] Segreteria generale del DDPS Palazzo federale est 3003 Berna Telefono 031 324 50 37 Fax 031 324 39 80 www.vbs-ddps.admin.ch [email protected] Direzione della politica di sicurezza Palazzo federale est 3003 Berna Telefono 031 324 50 05 Fax 031 323 20 57 www.dsp.admin.ch [email protected] 54 Sicurezza e movimento Istruzione superiore dei quadri dell’esercito «Centro d'istruzione dell'esercito, Lucerna» 6000 Lucerna 30 Telefono 041 317 45 00 Fax 041 317 45 10 www.hka.ch [email protected] Forze terrestri Papiermühlestrasse 14, 3003 Berna Telefono 031 324 17 00 Fax 031 325 25 00 www.heer.vbs.admin.ch [email protected] Forze aeree 3003 Berna Telefono 031 324 38 44 Fax 031 324 97 93 www.forzeaeree.ch [email protected] Base logistica dell’esercito Blumenbergstrasse 39, 3003 Berna Telefono 0800 400 001 Fax 0800 400 002 www.logistikbasis.ch [email protected] Base d'aiuto alla condotta 3003 Berna Telefono 031 324 36 46 Fax 031 324 36 82 www.verteidigung.vsb.admin.ch [email protected] Protezione della popolazione Ufficio federale della protezione della popolazione Monbijoustrasse 51 A 3003 Berna Telefono 031 322 50 11 Fax 031 322 59 89 www.bevoelkerungsschutz.ch [email protected] armasuisse Kasernenstrasse 19 3003 Berna Telefono 031 324 57 01 Fax 031 324 57 63 www.armasuisse.ch [email protected] LABOR SPIEZ 3700 Spiez Telefono 033 228 14 00 Fax 033 228 14 02 www.labor-spiez.ch [email protected] Sport Centrale nazionale d’allarme Ackermannstrasse 26, 8044 Zurigo Telefono 0848 840 080 Fax 01 256 94 97 www.naz.ch [email protected] Ufficio federale dello sport 2532 Macolin Telefono 032 327 61 11 Fax 031 327 64 04 www.baspo.ch [email protected] swisstopo Seftigenstrasse 264 3084 Wabern Telefono 031 963 21 11 Fax 031 963 24 59 www.swisstopo.ch [email protected] Sicurezza e movimento 55 Distribuzione Opuscolo «Sicurezza e movimento» Numero d’ordinazione 95.612 i Ordinazione gratuita presso UFCL/Distribuzione pubblicazioni, 3003 Berna (valgono solo le ordinazioni scritte) Ordinazioni via internet: www.bbl.admin.ch/bundespublikationen 2004/1a edizione Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Comunicazione