Anno 39 / 8/9 agosto/settembre 2008 Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it Pagina 2 Pagina 4 Pagina 6 Pagina 9 Il pensionato che vuole tornare in Svizzera Elenco dei sostenitori 2º semestre 2007 I funerali di Carlo Steffen Comunicazioni ufficiali L’invio del materiale di voto Pagina 3 Pagina 5 Pagina 8 Pagina 10 La rubrica legale «Primo piano» Gli Svizzeri a Pechino Informazioni OSE DCOOS3273 «In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto» Oltre 400 delegati riuniti nel Congresso di Friburgo il 23/24 agosto Il Presidente della Confederazione agli Svizzeri all’estero L’86esimo Congresso degli Svizzeri all’estero, che si è svolto il 23/24 agosto nei pressi di Friburgo, è stato dedicato essenzialmente alla libera circolazione delle persone. Gli oltre 400'000 Svizzeri all’estero (di cui parecchi doppi-nazionali) ne approfittano già nell’ambito dell’Unione Europea e la stragrande maggioranza di loro è quindi favorevole ad un allargamento ad altri paesi. È probabile che il popolo sarà chiamato a pronunciarsi sul previsto allargamento a Bulgaria e Romania. Nell’ambito di una tavola rotonda sul tema, il consigliere nazionale svittese Pirmin Schwander (UDC) è quindi rimasto isolato, di fronte alle argomentazioni sostenute dalla consigliera nazionale bernese Christa Markwalder (FDP) favorevole all’apertura della Svizzera sul mondo. Al Congresso ha partecipato anche il consigliere federale Moritz Leuenberger che ha difeso le parti- Cari compatrioti, gentili signore, egregi signori, a nome dei miei colleghi del consiglio federale e a nome mio vi saluto calorosamente in occasione della celebrazione della festa nazionale. Vi siete riuniti oggi per festeggiare il primo agosto, malgrado la distanza che vi separa dalla Svizzera. Ciò significa che le relazioni con il vostro paese d’origine rimangono strette e sincere. La qualità di queste relazioni può essere misurata dal vostro impegno a favore della Svizzera. Un impegno forte e apprezzato. Lo avete dimostrate anche l’autunno scorso partecipando in modo massiccio alle elezioni federali. Oltre 120 mila di voi erano infatti iscritti nei registri elettorali. Il vostro senso civico e la vostra presenza alla festa nazionale mi riempiono di gioia. Essi testimoniano la vostra volontà di non cedere all’egoismo, di credere al futuro della Svizzera e di difendere la vostra identità nazionale. La comunità degli Svizzeri residenti all’estero continua a crescere. Osservo con interesse, che i paesi asiatici attirano sempre più nostri compatrioti, anche se la maggioranza di voi vive nei paesi europei vicini. In Asia la presenza svizzera ha fatto segnare la crescita maggiore nel 2007. Le svizzere e gli svizzeri all’estero sono apprezzati. Siete quasi in 670 mila ad aver scelto di vivere al di fuori delle nostre frontiere, un decimo delle persone quindi che risiedono in Svizzera. Portate il vostro bagaglio d’esperienza, le vostre competenze nel paese che vi accoglie. Formate anche un’impressionante schiera di ambasciatori potenziali. La Svizzera ha bisogno di amici per far valere la sua posizione nel mondo. Voi ne fate parte e in- Gli Svizzeri all’estero favorevoli alla libera circolazione delle persone Moritz Leuenberger. Jacques-Simon Eggly, presidente OSE. colarità della democrazia diretta svizzera, che è compatibile anche con una politica di apertura. Quale esempio probante ha citato l’assunzione progressiva del diritto europeo, affiancato però da misure nazionali (quali il referendum). Non mancano però problemi concreti, sollevati durante la discussione. Per esempio nell’assicurazione malattia o nell’impossibilità di concludere un’assicurazione vecchiaia volontaria, o perfino di ottenere borse di studio quando i genitori sono domiciliati all’estero. Dal canto suo il presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero JacquesSimon Eggly, ha chiesto a Leuenberger di intervenire per impedire il taglio dei finanziamenti alla “Schweizer Revue” (Gazzetta Svizzera nella versione di lingua italiana) e superare le lentezze nell’introduzione del voto elettronico. Tagli all’informazione? La prevista riduzione dei finanziamenti all’informazione degli Svizzeri all’estero è stata anche al centro dei dibattiti del Comitato riunitosi il giorno prima. L’accento principale è stato posto sulla prevista riduzione di quasi 600'000 franchi alla “Schweizer Revue”. Si tratta della pubblicazione in cinque lingue, con una tiratura di 400’000 esemplari, che viene inviata gratuitamente agli Svizzeri all’estero che sono annunciati presso i consolati. Come noto, la “Revue” viene sostituita in Italia da Gazzetta Svizzera, che pubblica le comunicazioni ufficiali, quelle del Segretariato degli Svizzeri all’estero e altri contributi. La riduzione è prevista nell’ambito delle misure di risparmio che la Confederazione vuole attuare presso tutti i dipartimenti. Secondo l’ambasciatore Markus Börlin, capo della Divisione Svizzeri all’estero del DFAE, si potrebbero ottenere risparmi inviando la rivista in forma cartacea soltanto a coloro che la richiedono, per tutti gli altri via e-mail. Ciò contribuirebbe pure a mantenere un contatto più diretto con gli Svizzeri all’estero, tra l’altro anche nei momenti di crisi. Anche questo sarebbe un passo, peraltro auspicato dagli stessi interessati, verso l’introduzione del voto elettronico generalizzato. Ma, secondo i rappresentanti degli Svizzeri all’estero, ciò contrasterebbe con il preciso dovere della Confederazione di informare tutti gli Svizzeri residenti fuori dal paese, e non solo coloro che lo richiedono. L’informazione su carta resta in questo senso un elemento indispensabile. Il Comitato ha quindi adottato una proposta che qualifica di inaccettabili le previste riduzioni di fondi e chiede al Consiglio federale e al Parlamento di non applicarle. Il discorso del 1º agosto di Pascal Couchepin Il Presidente Pascal Couchepin. carnate lo spirito d’apertura che è uno dei punti di forza del nostro paese. In questo somigliate alla stragrande maggioranza degli svizzeri che vivono nel loro paese. Anche loro, nelle loro relazioni quotidiane, hanno il senso dell’ospitalità. Hanno capito che la Svizzera non esporta unicamente i suoi cittadini, ma si arricchisce anche grazie alle esperienze e alle culture degli altri paesi. Noi accogliamo molti stranieri che contribuiscono alla ricchezza del nostro paese. Le nostre scuole universitarie sono istituzioni aperte, i nostri ospedali non funzionerebbero senza il personale straniero. È questo spirito d’apertura, che anima le Svizzere e gli Svizzeri rimasti nel paese, che vi invito a onorare oggi. È il momento di lasciare spazio alla festa e alla convivialità. Vi auguro una commemorazione armoniosa e una festa nazionale all’insegna della gioia. Il Consiglio Federale difende Schmid e concorda le dimissioni di Roland Nef Si è svolto tra il Walensee e il lago di Zurigo Subito dopo il rientro dalle vacanze estive, il Consiglio federale ha dovuto occuparsi della faccenda della nomina del nuovo capo dell’esercito Roland Nef. La decisione del Consiglio federale aveva infatti suscitato un’aspra polemica in quanto Nef avrebbe taciuto al consigliere federale Schmid un problema personale concernente una convivente separata, che lo accusava di molestie. Anche il responsabile del Dipartimento militare Samuel Schmid non aveva saputo di questa situazione fino al momento in cui il problema era stato risolto con il pagamento di un’indennità da parte di Nef alla ex-convivente, che veniva così tacitata. A sua volta Schmid non aveva ritenuto opportuno mettere il governo a conoscenza della situazione, ritenendola un fatto marginale. Tanto i mass media, quanto alcuni politici hanno però approfittato dell’occasione per attaccare sia Nef, sia Schmid, sia l’esercito e lo stesso Consiglio federale. Nel frattempo Roland Nef, di comune accordo con il capo del Dipartimento militare, ha rassegnato le dimissioni e la faccenda si è così risolta, non senza qualche strascico. A 14 anni di distanza dall’ultimo evento gli scout svizzeri si sono ritrovati per un campo nazionale denominato “Contura”. Nella piana della Linth, su una superficie di 36 km2, 8 sottocampi più i vari distaccamenti della direzione di campo hanno accolto circa 25’000 scout provenienti da tutta la Svizzera e anche ospiti da altri paesi, che hanno passato 2 settimane all’insegna della fratellanza scout. Una gran folla, proveniente da tutta la Svizzera, ha visitato il campo in occasione della giornata riservata ai genitori. La visita di un complesso così vasto in una giornata caldissima ha messo a dura prova la resistenza di tutti, ma ha anche permesso di apprezzare la perfetta organizzazione. L’immenso campo era visitabile anche con un volo in elicottero. E di questo mezzo si è servito anche il presidente della Confederazione Pascal Couchepin che non ha mancato di rendere omaggio al movimento scoutistico. In un campo del genere si sperimentano le difficoltà di relazione dovute alle diversità linguistiche e culturali che però vengono superate facilmente con la simpatia, il sorriso, i gridi, i canti, le danze, i gesti tipici dell’universo scout. Il Governo mette fine alle polemiche sul nuovo comandante dell’esercito Il responsabile del Dipartimento militare Samuel Schmid. Uno di questi è costituito dal fatto che Nef, che è rimasto pochi mesi alla testa dell’esercito, ha ricevuto un’indennità di 275'000 franchi, che si assomma al salario che Nef riceverà fino al febbraio 2009 nel rispetto dei termini di disdetta del contratto. Nef conserva il grado di comandante di corpo, ma resta sospeso dalla funzione di capo dell’esercito. Nel risolvere la questione il Consiglio federale non ha criticato l’atteggiamento di Schmid, ritenendolo un incidente di percorso, come altri nell’amministrazione. Va detto che Schmid era attaccato tanto dagli ambienti antimilitaristi, quanto dal suo expartito che lo aveva comunque scaricato. Il governo non manca però di trarre le dovute conseguenze e rivedere la procedura di selezione e i controlli di sicurezza, che devono essere migliorati, soprattutto per posti di grande responsabilità nell’ambito del personale della Confederazione. Commentando la vicenda e gli attacchi all’esercito che ha suscitato, il presidente della Confederazione Pascal Couchepin ha precisato che l’esercito non è in crisi, ma rimane sotto pressione nell’ambito delle riforme da attuare per adeguarsi alle nuove situazioni politiche internazionali che verranno del resto evidenziate nel rapporto sulla politica di sicurezza, che verrà pubblicato il prossimo anno. i.b. 25’000 scout al Campo nazionale «Contura 08» Un gruppo di giovani del campo si diverte in un momento di pausa tra un impegno e l’altro. Lo scoutismo si assomiglia in tutta la Svizzera e in tutto il mondo, l’essere umano si assomiglia in tutta la Svizzera e in tutto il mondo. “Contura” è stato una palestra, una scuola di convivenza pacifica, allegra, impegnata; un esercizio di semplicità, essenzialità e genuinità. 2 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Un esempio di come calcolare il contributo all’AVS fino all’età di pensionamento /AI AVS zioni cura Assi ciali so bert di Ro r le Enge Sono pensionato e vorrei tornare in Svizzera Mia moglie dovrà pagare forti contributi AVS? Egregio Sig. Engeler, ho passato i 65 anni e ricevo una rendita AVS piena grazie ai miei contributi ininterrotti e relativamente alti. Vorremmo tornare a vivere in Svizzera. Ho sentito che in Svizzera mia moglie, che ha 58 anni, dovrà pagare contributi AVS abbastanza elevati perché verranno calcolati sul nostro patrimonio. E vero? Risposta Caro lettore, è stato informato correttamente: Chiunque, residente in Svizzera, donna o uomo, deve contribuire all’AVS fino alla regolare età di pensione, attualmente 64 anni compiuti per le donne e 65 anni compiuti per gli uomini. Sono esclusi da questo obbligo i coniugi senza reddito di lavoro (in genere la moglie) il cui partner (in genere l’uomo) paga almeno il doppio del contributo minimo (attualmente Fr. 445.- per i residenti in Svizzera), cioè Fr. 890.- l’anno, cifra raggiunta da chi esercita un lavoro anche a tempo parziale. Sua moglie, se residente in Svizzera, dovrà pagare contributi all’AVS fin quando raggiungerà i 64 anni (finchè non cambia la legge; è probabile che quest’età passerà a 65 anni). I contributi per chi non ha reddito di lavoro generalmente non sono alti; vanno attualmente da un minimo di Fr. 445.- annui (con un patrimonio sotto i Fr. 300’000) ad un massimo di Fr. 10’100.(per un patrimonio di Fr. 4’000’000 e più). Come viene calcolato il patrimonio nel caso di una coppia di coniugi? Si prende il patrimonio della donna + il patrimonio dell’uomo + le eventuali pensioni annue moltiplicate per 20, e si divide il totale per 2, cioè la metà per il coniuge che deve contribuire. Un esempio: la coppia possiede una casa del valore di mercato di Fr. 800'000 (eventualmente meno l’ipoteca), + i conti bancari dei due coniugi per un totale di Fr. 200’000 + la pensione del marito Fr. 40’000.- annui x 20 = Fr. 800’000.-, totale patrimonio imponibile Fr. 1’800’000 : 2 = patrimonio imponibile per la moglie Fr. 900’000 corrispondente ad un contributo annuo di Fr. 1’717.-. + 3% di spese di gestione. Con queste indicazioni potete arrivare al Vostro patrimonio imponibile e calcolare, con l’aiuto del foglio informativo AVS 2.03 punto 12 (scaricabile dal sito www.ahv. ch/italiano/AVS/dove si possono avere informazioni sull’AVS/opuscoli informativi/2.03/, il contributo annuo di Sua moglie. Vedrà che l’importo non sarà pesante. Attenzione: Non tutti i comuni fanno nota- La domanda va inoltrata all’INPS provinciale re ai nuovi arrivati che il contributo per i residenti tra 20 anni (18 se si lavora, ma allora il contributo è automaticamente dedotto dallo stipendio) e l’età della pensione è obbligatorio, e spesso le persone senza reddito di lavoro e senza un coniuge che paga un contributo doppio del minimo non vengono “tassate”. Vi consiglio caldamente di chiedere espressamente l’iscrizione all’AVS per Sua moglie per i seguenti motivi: 1. Qualcuno potrebbe accorgersi più tardi del mancato pagamento, e Vi toccherebbe poi pagare gli arretrati con interessi 2. Anche se attualmente Lei ha la rendita massima, non è detto che con lo “splitting” (suddivisione a metà ciascuno) dei contributi, effettuato automaticamente al momento del raggiungimento della pensione di Sua moglie, manterrete il massimo. I pagamenti di Sua moglie potrebbero quindi migliorare la Vostra futura rendita. Una nota per i lettori: I contributi indicati sopra sono attualmente validi per i residenti in Svizzera. Per i residenti fortunati in Italia che possono ancora contribuire, i contributi sono leggermente più alti. Con cordiali saluti. Robert Engeler Pensione anticipata AVS? Come fare per richiederla Egregio Signor Engeler, cerco di leggere attentamente e con molto interesse la Gazzetta e Vi presento i miei complimenti più sentiti. Quando ho contattato a Novembre 2006 l’ufficio AVS di Milano per avere informazioni per procedere alla richiesta di pensione anticipata (62 anni) per mia moglie mi è stato riferito di compilare il modulo E 202. È sempre così? Mia moglie è nata in Italia il XX.XX.1947 e ha lavorato a Roma dal 1970 al 1980 e poi, per lo stesso datore di lavoro, a Zurigo dal 1980 al 1996. Mi può dare un indirizzo di appoggio per evadere questa pratica? Faccio avere oggi un contributo volontario alla Gazzetta Svizzera. Spero incontrarLa personalmente al Congresso del Collegamento del 17 maggio 2008. Grazie mille! R.S., C. Risposta Gentile lettore, la ringrazio della Sua lettera del 28 marzo e del contributo alla Gazzetta che Lei mi anticipa. Contraccambio i complimenti – ha letto bene: le donne nate nel 1947 sono le ultime Le deliberazioni del Consiglio Nazionale sul problema molto controverso Donne in pensione a 65 anni Rendita anticipata non compensata l Consiglio nazionale ha deciso di aumentare l’età di pensione delle donne a 65 anni. Nel contempo rinforza il margine di manovra per il pensionamento anticipato con, tuttavia, una riduzione completa delle rendite anche per i salari inferiori. La sinistra minaccia un referendum. Già quattro anni fa il popolo aveva respinto l’11ma revisione dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) con il 68% di no. Nessun nuovo progetto che possa contare su un ampio sostegno è ancora in vista. Il Consiglio nazionale ha nel frattempo adottato una riforma dell’AVS in occasione della sessione primaverile. Ma già lo stesso risultato della votazione, con 97 favorevoli e 89 contrari, indica bene che il problema rimane molto controverso. Il Consiglio nazionale vorrebbe alleggerire le casse AVS di 800 milioni di franchi all’anno. La principale misura per questo scopo è l’armonizzazione dell’età di pensionamento delle donne e degli uomini: in futuro anche le donne dovranno andare in pensione a 65 anni e non più a 64. Questa misura sarebbe una piccola tappa per far fronte al futuro problema della previdenza vecchiaia, secondo la destra del Consiglio nazionale. L’invecchiamento demografico provocherebbe ben presto grosse difficoltà finanziarie per l’AVS. La sinistra del Consiglio nazionale non vuole tuttavia accettare l’aumento dell’età di pensionamento delle donne a meno che il pensionamento anticipato possa beneficiare di un aiuto. Essa chiede che la rendita delle persone con redditi deboli e medi sia ridotta in misura inferiore e in caso di pensionamento anticipato rispetto a quanto lo sarebbe necessariamente dal punto di vista puramente attuariale. Su questo punto le opinioni divergono. Soltanto la necessità di aumentare la flessibilità dell’età di pensionamento raccoglie consensi unanimi. In futuro tutti dovrebbero avere diritto a percepire la loro rendita a partire da 60 anni, oppure rinviarla fino a 70 anni. La maggioranza non vuole tuttavia usare i risparmi derivanti dall’aumento dell’età di finanziamento delle donne per finanziare un pensionamento facilitato, poiché questo creerebbe falsi incitamenti. Senza questa compensazione sociale la rendita anticipata resterebbe un privilegio di pochi fortunati secondo la sinistra. Il popolo avrebbe già respinto il progetto praticamente identico nel 2004. Se la situazione rimane tale e quale, la sinistra potrebbe di nuovo impugnare il referendum. Essa tiene in serbo un’iniziativa popolare dei sindacati, da giocare al momento opportuno, che esige che la rendita a partire dai 62 anni non sia più ridotta per un assicurato il cui reddito non eccede i 120’000 franchi. Questa iniziativa appesantirebbe l’AVS di un ammontare annuale di 1,4 miliardi di franchi supplementari. Il ministro degli affari sociali Pascal Cou chepin teme anch’egli che il popolo respinga la riforma del Consiglio nazionale. Tuttavia egli prende posizione contro il modello della sinistra, poiché funzionerebbe secondo il principio dell’innaffiatoio, e che possono chiedere la pensione anticipata per uno o due anni con una decurtazione dimezzata, 3,8% per anno di anticipazione invece del 7,6%, una soluzione molto conveniente. Per le donne nate dal 1948 in poi e gli uomini di qualsiasi classe, la decurtazione è intera (7,6% della pensione, vita natural durante) e l’anticipazione non conviene, salvo per chi prevede una vita restante breve. Visto che Sua moglie ha lavorato sia in Italia che in Svizzera, la sua domanda di pensione AVS deve essere inoltrata all’INPS provinciale della Vostra residenza. Sarà anche l’INPS – e non Sua moglie - che compilerà il modulo E 202. Dovete quindi recarVi all’INPS, ritirare i tre moduli necessari per richiedere la rendita (pensione) AVS – che sia anticipata o regolare – e compilarli. I moduli sono relativamente semplici, e normalmente basta qualche delucidazione del funzionario dell’INPS per compilarli da soli. Se proprio pensa di aver bisogno di assistenza, si rivolga ad un patronato: l’ACLI oppure un sindacato. Consiglio di consegnare i moduli alcuni mesi prima della data di pensione. Con cordiali saluti. Robert Engeler Notizie in breve • La cancelliera federale tedesca Angela Merkel è stata ricevuta dal Consiglio federale. Il tema principale in discussione era il rumore degli aerei provocato dall’avvicinamento all’aeroporto di Zurigo-Kloten. Nuove analisi dovrebbero permettere di misurare i disturbi sonori nella regione transfrontaliera. farebbe in modo che per esempio perfino la moglie del consigliere federale ne potrebbe approfittare. Pascal Couchepin aveva presentato un modello orientato alle prestazioni complementari: soltanto coloro che possono provare un bisogno beneficiano di un auto finanziario per il pensionamento anticipato. Questa idea è tuttavia stata respinta dal Consiglio nazionale. Tocca ora al Consiglio degli Stati cercare una soluzione capace di riunire la maggioranza tanto del Parlamento quanto del popolo. René Lenzin • Un tribunale della gioventù zurighese ha condannato due giovani per lo stupro di un’adolescente di 13 anni. Il colpevole di 19 anni è costretto a tre anni e mezzo di prigione, quello di 17 anni soggiornerà in una struttura di rieducazione. • Il gruppo Internet Yahoo sposta la sua sede europea da Londra in Svizzera. Parecchie centinaia di posti di lavoro dovrebbero essere creati nella località vodese di Rolle. Il concorrente di Yahoo, Google, apre un centro di sviluppo che conta 350 collaboratori a Zurigo. • Il periodo di Pasqua di quest’anno è stato il più freddo da quasi trent’anni. Le forti e incessanti nevicate hanno provocato numerosi incidenti della strada durante le vacanze. • Dopo un tentativo di acquisto durato quasi un anno del maggior gruppo di costruzione svizzera Implenia, l’hedge fund britannico Laxey si ritira, ma resta ancora di gran lunga l’azionista principale. Rentensprechtage Innsbruck Information zur schweizerischen, österreichischen und italienischen Rentenversicherung Gli articoli con sottofondo rosa sono di fonte ufficiale svizzera Mensile degli svizzeri in Italia, Fondata nel 1968 Parzialmente su Internet, www.gazzettasvizzera.it www.revuesuisse.ch – wwvv.collegamentosvizzero.it e Editore Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia Schusterbergweg 80 A – 6020 Innsbruck Redazione Dott. Ignazio Bonoli, CP 146, CH-6932 Breganzona, Tel. +41 91 966 44 14, Fax +41 91 950 98 45, E-mail: [email protected] (Gebäude der Pensionsversicherungsanstalt) Pubblicità CCSI, Camera di Commercio Svizzera in Italia Via Palestro 2, 20121 Milano, Tel. 02 76 32 03 31 - Fax 02 78 10 84 Testi e foto inviare per e-mail a: [email protected] 23. Oktober 2008 Composizione e impaginazione TBS, La Buona Stampa sa, Via Fola, 6963 Pregassona, Tel. +41 91 973 31 71, Fax +41 91 973 31 72, E-mail: [email protected] Stampa Regiopress SA, via Ghiringhelli 9, 6500 Bellinzona Progetto grafico Daniele Garbarino, SGD, Strada Regina 22, 6928 Manno Beratungszeit: 08:30 – 13:00 Uhr Tel. 050303 – 38403 (Terminvereinbarung erforderlich) Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari. Introiti Contributi volontari, la cui entità viene lasciata alla discrezione dei lettori. Dall’ltalia: versamento sul conto corrente postale italiano no. 325.60.203 intestato a «Associazio ne Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia». Oppure con bonifico alla Banca Popolare di Milano, agenzia 344, 20148 Milano, sul conto corrente intestato a Collegamento Svizzero in Italia «Rubrica Gazzetta». 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Io, italiano di nascita, ho sempre vissuto in Italia e mi sono fatto quella che, di solito, si chiama una “fortuna” operando nel commercio degli immobili. Ebbene, ritenendo di essere eccessivamente perseguitato dalle tasse, in modo ingiusto fra l’altro, ho deciso di trasferire la mia residenza in Svizzera nel Cantone che è poi il Cantone di attinenza di mia moglie che mi ha trasmesso la cittadinanza. Ne ho parlato con il commercialista che mi segue da anni: quest’ultimo ha espresso parere nettamente negativo sulla mia idea fornendomi peraltro spiegazioni che, nel complesso, non mi hanno affatto convinto. Dice anzi, che se metto in atto il mio proposito, finirò non solo per pagare le stesse tasse che oggi tanto mi affliggono, ma correrò anche il rischio di essere perseguito dal Fisco italiano. Vuole aiutarmi lei a spiegare al mio professionista che si sbaglia? La prego di conservare il mio anonimato. X Y - firma e località omesse a richiesta del Lettore RISPOSTA Caro Lettore, temo proprio che il professionista da lei interpellato, da un lato abbia perfettamente ragione e, dall’altro, non sia stato capace di spiegarle con precisione come stiano le cose. Per fornirle una spiegazione più soddisfacente (forse) di quella che le ha già dato il suo professionista, mi avvarrò di un eccellente articolo pubblicato su Italia Oggi 7 da un grande esperto del settore, Andrea Bongi, il 10 settembre 2007. L’articolo è intitolato “Fra gli obiettivi 2007 dell’attività di controllo i casi di spostamento all’estero per evitare le imposte. Residenze estere nel mirino del fisco Se il centro degli interessi è in Italia il trasferimento è vano. Perché si possa ritenere un cittadino italiano fittiziamente residente in uno stato estero è necessario che siano individuati uno o più elementi di prova in base ai quali sia dimostrabile che lo stesso è residente o domiciliato in Italia. Naturalmente se il personaggio sotto osservazione è famoso l’attività del fisco risulta facilitata dal fatto che le dichiarazioni e gli spostamenti dello stesso risultano in qualche modo già monitorati e raccolti. In questo senso si può dire che più la persona è famosa più si fa semplice l’attività del fisco. Detto questo occorre considerare che si tratta comunque di un’attività di tipo investigativo e di intelligence in base alla quale il fisco dovrà reperire sul campo elementi e informazioni tali da dimostrare che, per la maggior parte del periodo d’imposta, il soggetto deve ritenersi residente o domiciliato in Italia. Le linee guida di questa attività di accertamento sono contenute nella circolare n. 304 del 2 dicembre 1997, dedicata appunto all’accertamento dei requisiti per la qualificazione di soggetto «fiscalmente residente in Italia». L’emigrazione fittizia Il fenomeno del trasferimento fittizio della residenza all’estero risulta essere connotato dalla cancellazione del soggetto dall’anagrafe della popolazione residente e dalla contemporanea iscrizione, perlomeno nella maggior parte dei casi, nell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire). Secondo la citata circolare i fenomeni di fittizia emigrazione all’estero coinvolgono principalmente cittadini italiani che svolgono attività artistica, sportiva, professionale o imprenditoriale. Le linee operative dettate dalla circolare agli uffici periferici concernono in concreto le effettive modalità di reperimento delle prove della residenza o del domicilio in Italia e forniscono una serie di indicazioni tipo, non esaustive, sulle indagini da effettuare. Fra queste si evidenziano: • Consultare e reperire tutti i documenti e le informazioni utili dall’anagrafe dell’ultimo comune di residenza del soggetto. • Consultare ed acquisire tutte le informazioni presenti nelle banche dati dell’anagrafe tributaria. • Acquisire copia di tutti gli atti compiuti dal soggetto quali: compravendite, donazioni, costituzioni di società, conferimenti ecc. • Esaminare attentamente i rapporti dallo stesso intrattenuti con le controparti degli atti di cui sopra o con i soggetti con esso cointeressati (esempio altri soci). • Acquisire informazioni di natura finanziaria inerenti ai movimenti di denaro, il luogo di emissione di assegni bancari, gli investimenti effettuati in titoli e obbligazioni italiane, i movimenti di denaro da e per l’estero ecc.. Più in generale, ricorda la circolare n. 304, l’attività investigativa deve consentire di reperire elementi di prova dai quali sia possibile desumere l’esistenza di legami familiari o affettivi e più in generale un attaccamento all’Italia da parte del soggetto indagato, l’esistenza nel nostro paese di interessi economici in base ai quali tenere o far rientrare in Italia i proventi delle prestazioni svolte all’estero nonché l’intenzione, anche futura, ad abitare in Italia. Per questi fini può essere utile anche monitorare costantemente la stampa locale e nazionale, i servizi televisivi e ogni pubblicazione utile a ricavare dichiarazioni del soggetto in esame che possano avvalorare le tesi investigative dell’ufficio. Alla fine dell’attività investigativa e dall’insieme degli elementi di prova raccolti dovrà emergere una «valutazione d’insieme» circa i molteplici rapporti intrattenuti dal soggetto con l’Italia che consenta di poter stabilire che la sede principale degli affari e degli interessi di quest’ultimo è situata all’interno del territorio dello stato. Utili alla suddetta ricostruzione possono rivelarsi anche il possesso in Italia di beni mobili e immobili, la partecipazioni a riunioni d’affari, l’assunzione di cariche sociali, l’iscrizione a circoli, club e simili, l’organizzazione della propria attività e dei propri impegni direttamente o tramite strutture operanti sul territorio dello stato. Come si può facilmente comprendere la raccolta di queste informazioni ed elementi di prova può richiedere molto tempo e un notevole impegno da parte dell’ufficio, tuttavia i risultati ai quali può condurre, non solo in termini di recupero di gettito, può in molti casi giustificare l’impegno profuso.” Elementi indiziari A questo punto l’autore passa ad esaminare quali sono i principali elementi indiziari per poter considerare una residenza estera come fittizia. Tali elementi sono quelli di cui al seguente schemino: Proprietà immobiliari in Italia Elemento indiziario di particolare rilevanza se ubicate nel comune di ultima residenza o zone limitrofe Presenza in Italia del nucleo familiare La presenza della famiglia e degli affetti in Italia fa presumere un contatto costante con il nostro paese Titolarità e movimentazione di conti correnti in Italia Indici di presenza in Italia. La valenza probatoria si incrementa se intrattenuti con banche ubicate nel comune di ultima residenza Titolarità e movimentazione di valori mobiliari in Italia Indici di interesse e di presenza del soggetto in Italia Attività di partecipazioni commerciali in Italia Particolarmente rilevante se testimonia attività successiva al trasferimento di residenza all’estero Partecipazione ad assemblee, incontri pubblici, conferenze ecc., svoltesi in Italia Estremamente utile ai fini della dimostrazione del requisito temporale richiesto dall’art. 2 del Tuir Dichiarazioni rese agli organi di informazione Rilevanti se testimoniano la presenza di un effettivo interesse verso il nostro paese Ma non basta: l’Autore ritiene di spiegare quale sia “il concetto di residenza fiscale” sulla base del quale effettuare l’accertamento: La residenza fiscale Per l’amministrazione finanziaria la caccia ai cittadini italiani fittiziamente emigrati all’estero costituisce obiettivo rilevante al fine di perseguire, nel concreto, il dettame costituzionale del «concorso di tutti alle spese pubbliche». L’esame a ritroso nel tempo dell’attività investigata dell’Agenzia delle entrate in questo particolare settore mostra come, con una certa ciclicità, personaggi più o meno famosi, anche a livello internazionale, finiscano nella rete del fisco e siano oggetto di accertamento a causa della dimostrata residenza fiscale in Italia. Come è noto il nostro sistema fiscale è improntato sul principio del reddito mondiale (cosiddetto world wide taxation) in base al quale i soggetti residenti fiscalmente in Italia sono assoggettati ad imposizione nel nostro paese per i redditi ovunque dagli stessi prodotti. Ciò che diviene pertanto rilevante ai fini dell’assoggettamento a tassazione di un soggetto è la sua qualificazione di «residente fiscale italiano». Ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del Tuir è fiscalmente residente in Italia il soggetto che possegga almeno uno dei seguenti requisiti: 1. sia iscritto nell’anagrafe della popolazione residente 2. sia domiciliato nel territorio dello stato; 3. abbia la residenza nel territorio dello stato Per ognuno di questi requisiti la norma pone anche il requisito temporale della maggior parte del periodo d’imposta e pertanto, per essere considerati fiscalmente residenti in Italia occorre che uno o più dei tre requisiti si sia verificato per la maggior parte dell’anno solare (di regola 183 giorni). Ciascuno dei tre requisiti è mutuato dal codice civile ed è alla dottrina civilistica che bisogna rifarsi per interpretare e definire correttamente ciascuno di essi. Mentre per la iscrizione nei registri anagrafici della popolazione residente non vi sono particolari problematiche interpretative le questioni più scottanti sono evidentemente legate alla definizione di domicilio e di residenza. Il Codice Civile L’articolo 43 del codice civile definisce quale domicilio di una persona quello in cui la stessa «ha stabilito il luogo principale dei suoi affari e interessi» mentre la residenza è definita come «il luogo in cui la persona ha la sua dimora abituale». Come si vede entrambi i due requisiti sono caratterizzati da elementi astratti la cui concreta interpretazione può dar luogo a notevoli difficoltà. Per l’amministrazione finanziaria, in ossequio alla dottrina e giurisprudenza civilistica maggioritaria, la concreta individuazione dei due requisiti deve tener conto del fatto che: 1. il concetto di domicilio va inteso quale rapporto giuridico del soggetto con i propri affari prescindendo dalla presenza effettiva in tale luogo ed essendo sufficiente la volontà di stabilire e conservare nel luogo stesso la sede principale dei propri affari e interessi, da intendersi in senso ampio, comprensivo non solo di rapporti di natura economico e patrimoniale ma anche morali, sociali e familiari (Cass. n. 3322/1960, n. 884/1968, n. 435/1973); 2. in tema di residenza invece il concetto di abitualità della dimora deve intendersi non necessariamente collegato alla continuità o definitività della stessa, essendo sufficiente che il soggetto mantenga nel territorio la sua abitazione, vi torni quando sia possibile e mostri l’intenzione di mantenervi il proprio centro di relazioni familiari e sociali (Cass. n. 791/1985, n. 2561/1975, s.u. n. 5292/1985). Partendo dunque da queste considerazioni l’azione di contrasto del fisco nei confronti dei cittadini fittiziamente emigrati all’estero, mira a dimostrare l’esistenza in Italia o del domicilio o della residenza o di rica Rub le lega . vv dell’A idi Gu Ugo entrambi, per la maggior parte del periodo d’imposta. Una volta che ciò sia stato dimostrato, il fisco italiano dovrà anche preoccuparsi di evitare la doppia imposizione giuridica a livello internazionale che si verifica allorquando sul medesimo presupposto impositivo più Stati pretendono di riscuotere le proprie imposte. In tali ipotesi entrano in gioco le convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni. Se la residenza fiscale è stata invece trasferita in uno dei c.d. paesi black list, allora il problema della prova si sposta dal fisco al contribuente. Ai sensi del comma 2-bis del già citato articolo 2 del Tuir, infatti: «si considerano residenti, salvo prova contraria, i cittadini italiani cancellati dall’anagrafe tributaria della popolazione residente ed emigrati in stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato..». In questi ultimi casi è quindi il contribuente che deve dimostrare l’effettiva sua residenza nel paese estero a fiscalità privilegiata. Tremonti più rigido Tutto quanto abbiamo sopra descritto è stato definito nel periodo in cui vigeva in Italia il Governo Prodi. Installatosi il nuovo Governo Berlusconi, è stato promulgato il Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112 contenente “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” Con tale Decreto Legge, il Ministro Tremonti, ben lungi dal mitigare le disposizioni del precedente Governo Prodi nella specifica materia, ha affermato: “Chi decide di risiedere in un paradiso fiscale mantenendo la cittadinanza italiana”, dovrà ritenersi in tutto e per tutto, cittadino italiano, anche per gli obblighi verso il fisco, fino a prova contraria”. In pratica si irrigidirà la presunzione che gli italiani residenti nei paradisi fiscali siano “fiscalmente italiani”, con una inversione dell’onere della prova. Per i trasferimenti nei Paesi sospetti sarà sempre e comunque chi ritiene di essere nelle condizioni di non pagare più le tasse in Italia a doverlo dimostrare, e non il fisco a dover incastrare gli evasori dimostrando l’esistenza di traslochi fittizi all’estero. Per Tremonti “é l’uovo di colombo”. Sono 41 i Paesi che nel 1998 l’Ocse aveva inserito nella black list dei paradisi fiscali perché non collaboravano sul fronte della lotta all’evasione mettendo in atto una sorta di concorrenza fiscale sleale. Da allora l’impegno dell’Ocse ha portato ad abbattere molte barriere sul fronte della trasparenza e della circolazione di informazioni. A febbraio del 2008 l’istituto di Parigi ha annunciato che Andorra e i principati di Monaco e di Liechtenstein erano gli unici tre irriducibili rimasti nella lista nera. Sotto il pressing dell’Ocse molti “paradisi” hanno siglato accordi per aprire i propri archivi fiscali: lo scorso aprile l’istituto di Parigi ha annunciato le prime intese bilaterali di cooperazione firmate dall’Isola di Man (con l’Irlanda) e dalle isole Guernsey (con l’Olanda), spiegando che “altri negoziati sono in corso” e che le intese di questo tipo firmate da inizio 2007 sono state quattordici. Discorso diverso, e più ampio, quello in generale dei Paesi che applicano regimi fiscali vantaggiosi rispetto al fisco italiano e che possono essere scelti dagli evasori per un fittizio trasferimento della residenza all’estero. Tre «black list» In Italia, in base al testo unico delle imposte sui redditi, sono previste tre “black list”. Quella per “gli Stati e i territori con regime fiscale privilegiato per le persone fisiche allo scopo di contrastare la fittizia emigrazione all’estero, per finalità tributarie, di residenti in Italia” individua 59 paradisi fiscali, in ordine alfabetico dall’isola di Alderney, nel canale della Manica allo stato di Samoa, per applicare la presunzione di residenza in Italia “salvo prova contraria” già prevista dalla finanziaria del 1999. Il nuovo intervento del governo dovrebbe ulteriormente irrigidire questo principio e permetterne una più ferrea applicazione. Le altre due black list individuano i Paesi a regime fiscale privilegiato per quanto riguarda i rapporti delle società con il fisco: la prima per il divieto di portare in deduzione spese derivanti da rapporti con società o professionisti residenti nei paradisi fiscali, la seconda per imporre il pagamento in Italia delle tasse relative ai profitti di società dei paradisi fiscali direttamente o indirettamente controllate da società o cittadini italiani. Non è facile, per il profano, capire la storia delle tre black list. Si può solo dire che con tale normativa sono stati incrementati dei poteri e dei mezzi di accertamento per contrastare le residenze estere fittizie e le estero vestizioni immobiliari. Attenti al «doppio gioco» Venendo al Suo caso, è dunque evidente che se Lei si trasferisce in Svizzera con tutta la sua famiglia e colà radica la Sua attività, abbandonando ogni attività in Italia, potrà certamente dire di essere un estero residente. Ma se Lei, come tanti, farà il c.d. “doppio gioco”, correrà un rischio elevatissimo di essere colto in fallo. Questo è certamente lo spirito con il quale il Suo commercialista (persona certamente molto valida) ha cercato di prospettarle quella realtà alla quale moltissimi pensano di potersi sottrarre senza pagare dazio. La mia opinione personale è, poi, che la stessa Svizzera, uscendo da ogni equivoco, dovrebbe dimostrare agli altri Paesi che non si fa paladina di coloro che, sottraendo al Paese nel quale hanno sempre abitato, i proventi da una tassazione che li angustia, finiscono per nuocere gravemente all’economia del loro Paese di vera residenza. Il mio consiglio è quello di attenersi scrupolosamente ai consigli del Suo professionista. Avvocato Ugo Guidi Conferita dall’Università degli Studi dell’Insubria Laurea honoris causa a Cornelio Sommaruga Nell’ambito delle celebrazioni organizzate dall’Università dell’Insubria per il decennale della sua fondazione, nel chiostro di S. Abbondio, a Como, è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza a Cornelio Sommaruga, presidente emerito della Croce Rossa Internazionale. L’onorificenza è stata consegnata dal rettore Renzo Dionigi. Nella sua «Lectio magistralis» Sommaruga ha parlato del CICR, che ha definito «guardiano del diritto internazionale umanitario». Di fronte alla continua erosione di questo diritto basilare si è chiesto che cosa possiamo fare per invertire questa tendenza. 4 N. 8/9 agosto/settembre 2008 L’elenco dei sostenitori 2° semestre 2007 Grazie a chi ci ha fatto avere un contributo! Un grande grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto con un contributo e permettono a noi svizzeri d’Italia di mantenere l’unica pubblicazione nazionale degli svizzeri all’estero nel mondo. Qui di seguito pubblichiamo l’elenco di tutti i contributi dei sostenitori che ci sono pervenuti nel 2° semestre 2007 (e pochi contributi del 1° semestre di bollettini consegnati dalla Posta con molto ritardo), da € 50 in su, ai quali va il nostro riconoscimento particolare. Chi ha pagato negli ultimi giorni di dicembre il contributo potrebbe non trovarsi su questo elenco, perché i bollettini ci arrivano spesso con ritardo. In questo caso il versamento sarà pubblicato nella prossima lista. Robert Engeler GOETZ GOTTFRIED ERNST MILANO 500 CATTANEO GIULIO MERIDE 312 AMBASCIATA SVIZZERA DI ROMA 250 OETIKER HEINRICH ROMA 250 REINA ANNEMARIE TRIESTE 224 CISERI NICCOLÒ MILANO 200 DENICOLAI BARBARA 200 FELDER HANS MANSUÈ 200 LEUTENEGGER HILDEGARD ANGUILLARA SABAZ.200 LUCHSINGER FRANCO BERGAMO 200 VOGELSANGER DAVID MILANO 200 BRYNER DANIEL MILANO 160 MENNA SILVIA CHRISTEN GIAVENO 156 ALAZRAKI JON MARCO DE NICCOLAI BARA 150 BÜCHI ARWED BEDIZZOLE 150 BULLONI SERRA CARLO PARMA 150 FREIBURG ADELHEID AMBURGO 150 KRAFT GERARDO FIRENZE 150 MARCOLI GIAN ROMA 150 STEINHÄUSLIN JEAN LEON FIRENZE 150 CISERI CESARE FIRENZE 125 SANTINI GLORIA PONTASSIEVE 125 ANDINA MARCO BOLOGNA 124 MARTIN KARL VARESE 124 NICOLAUS BRUNO MONZA 124 POSSA MARGUERITE GENOVA 124 ULLMANN PRISKA AGLIENTU 124 ABRAMENT SHIMON MILANO 100 ACHERMANN MOHNEY ROMA 100 ASS.UNIONE ELVETICA GENOVA 100 AZARETTI BOLLA EMILIA VARESE 100 BAMONTE PIETRO BERGAMO 100 BARSINI GRANATI ANNACLARA ROMA 100 BERTA RETO VENEZIA 100 BICHEL JACQUELINE FIRENZE 100 BINAGHI ANGELO CERNOBBIO 100 BLUMENTHAL ORESTE MONCALIERI 100 BRAZZOLA PIERCAMILLO ROMA 100 BURGISSER GIUSEPPE MONTAIONE 100 CANESSA CLAUDIA GAIOLE IN CHIANTI 100 CANIATO GIAMPAOLO BOLZANO 100 CASSINA RIZZARDI 100 CASANOVA ZAGHI ELVIRA CAVARGNA VEC SRL 100 CENTOLA MARIE FORMIA 100 CIRAFICI PIO NAPOLI 100 CONSOLINI ROBERTO TORRI DEL BENACO 100 CONTI CESARE VARESE 100 CORTI ANTONIO MILANO 100 CUORAD ADOLFO PIACENZA 100 DEFINTI GIANFRANCO MILANO 100 DOSSENA JUSA TORINO 100 FENINI GIANCARLO E CHANTAL 100 FERI RUTH MOGLIANO VENETO 100 FRANCHINI FABIO MILANO 100 GEISER MARIA ANCONA 100 GIANNELLI RENATE ROMA 100 GINELLA CLAUDIO VENEZIA 100 GUT PAUL GERMIGNAGA 100 HUBERGO GMBH 100 JUNOD ERSILIA VIGNONE 100 LI VORSI MARIE LOUISE PALERMO 100 PFISTER BALDAN MONIKA MILANO 100 PIANI ARIANE LIVORNO 100 PRIMERANO GIULIO ROMA 100 REISER COSTANZO AMENO 100 SANNA LUCIA NUORO 100 SCHMID RICCARDO MILANO 100 STUBER PIERA ROMA 100 SUTTER ARTURO GENOVA 100 TURINI PAULETTE FIRENZE 100 VENCO MARIA LUISA VARESE 100 VENCO MARIA LUISA VARESE 100 VON GUNTEN RUTH TRAPANI 100 SANTICOLI MARIA BERGAMO 98 MANCINI G MEGGEN 93 LIGUORI DORA MILANO 88 ANTONUCCI THERESIA BELLARIA 80 DEFILLA LUCIANO FIRENZE 80 DESCLOUX MIRIAM PALAGIANELLO 80 FOSSATI GIUSEPPE MILANO 80 LEGLER MAJA P. S. PIETRO 80 MEARINI EDITH FIRENZE 80 MOSCIATTI ARLETTE MATELICA 80 PINO TORINESE 80 SCHELLENBAUM FRANCO VESPA FRANZ CAGLIARI 80 VESPA ALBERTO CAGLIARI 80 BURGISSER LEANDRO IMPRUNETA 78 MAURER CAVARI ROLANDO 76 LUFI HEINZ LUGAGNANO VAL D’ARDA 75 NAPPI EDITH LIVERI 75 ALLOATI COLETTE TORINO 74 BERTOLDO PRISKA GENOVA 74 BEUCHAT ANDRE' ROMA 74 BIBINI NICOLETTA BRESCIA 74 CANDIOTI LILIANE FIRENZE 74 D'AMATO SYLVIA COMO 74 FUSCO MARGUERITE SALERNO 74 GHEMI VITTORIO TORINO 74 JAGER URSULA FIRENZE 74 KÜNZLE FERNANDA MILANO 74 LEGLER GIAN CARLO BERGAMO 74 MARCOBI AGNESE VARESE 74 MATHYS ELIA MIANE 74 REGGIO EMILIA 74 NASI WILDER PAGANI ROMANO BORGOMANERO 74 PARILLO CARMINE MESENZANA 74 CASS. RIZZARDI 74 SCHÄFER GUNTHER STEVENS VENCESLAO TORINO 74 CASALSERUGO 70 FRAZZETTO VALENTINA HEDINGER ANGELA MILANO 70 MORANDI ELSA BORGHETTO S. SPIRITO 70 PACI PICCOLO SARA SCARPERIA 70 SIMONETTO AIMEE CUASSO AL MONTE 70 ZWICKY VERENA SCHANF 65 BOLLI ELISABETH BASILEA 64 FIORAVANTI ALESSANDRA GINEVRA 64 OECHSLIN DE MARCHI KARL DORNACH 64 PETER ALEX LEGLER LAURA PARMA 64 AURICCHIO GAETANO NAPOLI 60 AURICCHIO GAETANO NAPOLI 60 BAZZANI MICHELINA GENOVA 60 BETTIOLO SIMONE VENEZIA 60 BIASUTTI ROBERTO 60 BRENNA MATTIA PARABIAGO 60 CHRISTIEN GUILLERMO 60 FILIPPIN THERESIA LAVIS 60 GATAROLI LUIGI MILANO 60 GUGLIELMETTI SCALETT MANOLA ROMA 60 HANIMANN CATANZARO BRIGITTA FIRENZE 60 INGLIN MARTIN ROMA 60 KIPPELE ROBERT MILANO 60 VON ARX MASSIMO NAPOLI 60 ZANARELLI RICCARDO MILANO 60 WEBER ALFONSO FIRENZE 55 FREIDEL FRIEDERIKE CIGLIE' 54 GRANO KATHARINA LIDO DI VENEZIA 54 LOCHER ADA TRICHIANA 54 MINATEL ELISABETH ORMELLE 54 TRONCI WEYMUTA ADELHEID MILANO 52 SCHERRER JURG BELGIOIOSO 51 AGOSTINI MAJA PRATO 50 AGOSTINI ALESSANDRA MORFINO MARCO 50 ALBRECHT LUGLI ERNA CAVALLASCA 50 PADERNO DEL GRAPPA 50 ANDREATTA SILVIA S. DONA' DI PIAVE 50 ANGELETTI GIULIANA ANSERMET JEAN MILANO 50 ANTONINI GABRIELLA MILANO 50 ANTRONAPIANA 50 BACHMANN FELIX BAGGI GUALTIERO 50 BALDINI ELSBETH MOSCIANO SANT'ANGELO50 VENEGONO INF. 50 BARCO ALICE BARIATTI GERMAINE GEMONIO 50 BAUERT PETER 50 BECHSTEIN ERNESTO MILANO 50 BECHSTEIN CRISTIAN CUSAGO 50 BEMPORAD SUSANNA SEGRATE 50 BETI FRANCO ROMA 50 BIANCHETTI BARIA MILANO 50 BIONDA MUSSI ENRICHETTA BAVENO 50 CENATE SOPRA 50 BIROLINI RUTH BOIANI MARTA MILANO 50 BOLDRINI FEDERICO FERMIGNANO 50 BOLLIGER CLEMENT MARINO 50 BOLLIGER ORIETTA 50 BONAFEDE RENATO PADOVA 50 BONZANIGO ENRICO MENAGGIO 50 COLLE DI VAL D'ELSA 50 BORELLA GIOVANNI PONTE NELLE ALPI 50 BORTOLUZZI SANDRO BOT AUGUSTO 50 BRAGA MARISA LEGNANO 50 BRAMBILLA LORENZO MILANO 50 BRAZZOLA FLORIANO MILANO 50 BRUGGER TIMARCO SIMONE ROMA 50 ANTRONAPIANA 50 BRÜTSCH PASCALE BUOGO ADRIANA TORINO 50 BUSATO MARGERITA AREZZO 50 CANGINI IRMA RIMINI 50 SOLBIATE ARNO 50 CARABELLI DANILO CARPIGNANO LUDOVICO GINOSA 50 CARRA CARLO TORINO 50 CASTRI VITO MATINO 50 CERRI MARIE MILANO 50 CHIONETTI MARIA LUISA LESA 50 CICCARELLI DORETTE FIRENZE 50 CINO BARBARA GEMINI 50 CIOTTI EDOARDO BOLOGNA 50 CODARIN CHARLOTTE RAPALLO 50 CONFEDERAZ. SVIZZERA MILANO 50 CORSELLI GENEVIEVE PALERMO 50 COSSETTI GIUSEPPE MALEGNO 50 COSTA BRUNA MILANO 50 COSTANTINI ANNA CERMIGNAGA 50 CURCHOD DOMINIQUE S. VINCENZO 50 DALLA LIBERA MARTHA SAREGO 50 D'ALPAOS LARA TRICHIANA 50 D'ALTOE RINA ORMEA 50 DE CHIARA VIOLETTE AVIANO 50 DE GREGORIO DAPHNE ANACAPRI 50 DE MOLO ALIPRINDI JACQUELINE MONTECATINI TER T. 50 DECASPER JOSEPH COGNENTO 50 DELLA CASA EMILIO MILANO 50 DELLA VEDOVA SARA CUGGIONO 50 DELLEA MARIA ROSA 50 DI CRISTOFANO ARIETTE RAPALLO 50 DI LEVA MARGARETA FORIO 50 DOMENICONI BRUNO CAIRO MONTENOTTE 50 DONATINI ALINE MODENA 50 D'ORIA LAMBA ELENA MILANO 50 DUSONCHET LUISA PALERMO 50 ELMIGER ETTORE CREMA 50 CASTAGNETO CARDUCCI 50 ELSÄSSER FRITZ ESCHER RODOLFO ROMA 50 FAGANELLO MARTHA PIAVON 50 S. GIOV. POLCENIGO 50 FANTIN LUCIANA SASKIA FALOPPIO 50 FONTANA MARTUCCI FOSSATI ANTONIO MILANO 50 FRESARD ALFREDO MILANO 50 FURRER ADELE RIZZOLI PIERMARIA 50 GANDER JACQUES TORINO 50 GASSER HANS PETER BERGAMO 50 GENEL NINO TRIESTE 50 GERRATANA GIORGIO ROSOLINI 50 GERRLI HANS VENTIMIGLIA 50 GIRODAT LORENZO MILANO 50 GMÜR GIUSEPPE BERGAMO 50 GORLA MATTHIAS VARESE 50 GRANA GIAMPIERO CASANOVA LERRONE 50 GRISOSTOMI EMIDIO FERMO 50 GUGLIELMETTI ANNA MARIA MILANO 50 HÄNGGI SOLVI ADRIANA CAVENAGO B.ZA 50 HILFIKER VERENA TORINO 50 S.MARIA CODIFIUME 50 HIRSCH MARTINE HÖPLI BIANCA MILANO 50 BORGOMANERO 50 HUBER MAX HUDRITSCH PETER BORDIGHERA 50 HUG MARIANNA STELLAELLO 50 HUPPI ALBERTO TORINO 50 INVERNIZZI ALESSANDRO PRE S. DIDIER 50 KELLER PAUL GENOVA 50 KELLER HELEN GENOVA 50 KUHN ANTONIO NAPOLI 50 VERBANIA INTRA 50 KÜNDIG VANIA LAURA GRAMMICHELE 50 KÜNG DISTEFANO IRENE KUNZ ANDREA MILANO 50 BOCCA DI MAGRA 50 LANDI ALESSANDRA CERNUSCO NAVIGLIO 50 LANG ROSMARIE LAQUIDARA ANNA MARIA CATANIA 50 LATINI GRET PERUGIA 50 ARQUATA SCRIVIA 50 LECHNER TEODORO BREMBATE DI SOPRA 50 LEGLER CARLO LEONE FERRUCCIO ROMA 50 CIANO D'ENZA 50 LINDER BARBARINA PARONA VALPOLICELLA 50 LOIUDICE ELFRIEDE LONGHINI CHANTAL MAPELLO 50 LUDRINI TIZIANA SERIATE 50 MACCIACCHINI GEORG SUVERETO 50 MANDRA' AGATINO ROMA 50 MANTERO MAURIZIO 50 MARRONE ANDREA FIRENZE 50 CAMPOROSSO 50 MELETTA MARCO MENNA RODOLFO TRENTO 50 MEYER HERMANN MILANO 50 MICHAHELLES AMELIA FIRENZE 50 MIKES PAUL 50 MINOLI LUCA MILANO 50 MONDELLO ANITA ROMA 50 MORINI GIAN FRANCO FAENZA 50 MORO BARBARA 50 MOSCA RETO FIRENZE 50 VALLEGIOLITTI 50 MÜHLEMANN CLOTHILDE MÜLLER BERTILLA MARIA S.ZENONE D/EZZELINI 50 NADAIU LAURA NULE 50 Promosso dal Console, dal Centro e dalla Camera di Commercio Svizzera in Italia Circolo Svizzero di Firenze L’8 luglio scorso il Console generale di Svizzera David Vogelsanger, il Presidente della Camera di Commercio Svizzera in Italia Fabrizio Rindi e l’Amministratore del Centro Svizzero Luca Minoli hanno invitato a un ricevimento congiunto i rappresentanti delle autorità, delle forze dell’ordine, dell’economia e della cultura di Milano e la colonia svizzera residente nel capoluogo lombardo. Più di 400 persone hanno partecipato alla bella serata che è stata un gran successo. Chiusa la stagione 2007-2008 con una cena nei locali sociali di Via del Pallone, il Circolo Svizzero fiorentino ha festeggiato come di consueto la ricorrenza del 1° agosto all’Hotel Park Palace a Firenze, messo a disposizione dalla famiglia Kraft. Alle ore 20 gli intervenuti hanno potuto ascoltare il messaggio agli Svizzeri all’estero del Presidente della Confederazione Pascal Couchepin. Durante la serata sono stati posti in vendita i distintivi Pro Patria della ricorrenza, il cui ricavato è stato devoluto alla salvaguardia e alla cura dei beni culturali legati alle vie di comunicazione storiche della Svizzera. L’attibvità del Circolo Svizzero di Firenze riprenderà regolarmente in autunno, e anche per la stagione 2008-2009 sono allo studio interessanti novità. Ricordia- NAPP MARISA TRIESTE 50 NIGGELER HANS BERGAMO 50 NOCENTINI MONICA VIGOLZONE 50 NOTARBARTOLO MAXINE RICHNER FIRENZE 50 NOTARI ENRICO VENTIMIGLIA 50 PADICONI FRANCESCO MARIA ROMA 50 PAGANETTI LUCIANO CARCIANO 50 PALTENGHI GIOVANNI MILANO 50 PAMPURO GIULIO MILANO 50 PAOLETTI MARCO FIRENZE 50 PAOLINI MARIA GENOVA-QUARTO 50 PAPETTI HELENA MILANO 50 PAVAN IVANO BREGANZE 50 PEDRON ANNAMARIA MILANO 50 PELFINI ALBINO MERGOZZO 50 PENNA SONJA ROMA 50 PERLASCA ANNA NESSO 50 PERUCCA ROGGER GERTRUD MILANO 50 PIANA CARMEN OMEGNA 50 PIAZZINI GIOVANNA MILANO 50 PILLOUD TORELLO JACQUELINE MONCALIERI 50 PIPPI DOROTHEA PONTE FELCINO 50 PITSCHEN LUCA GENOVA 50 PIZZI MARIO FIRENZE 50 POPP OTHMAR MILANO 50 PREVOSTI GABRIELE VARESE 50 PROSPERO GIUSEPPINA MILANO 50 QUARIN BRUNO S.VITO TAGLIAMENTO 50 RAGAZZINI ANNE KUHN FIRENZE 50 REGGIANI IRMA BISUSCHIO 50 REPINI ROBERTO CORSICO 50 RESTIVO ELLY FORMELLO 50 RICCA DOTT. GIACOMO 50 RICCIARDI CARLO NOVI LIGURE 50 RIVA ORIELE S. STEFANO MARE50 RIVA AVV. PIERFRANCO LUGANO 50 RIZZOLI PIER MARIA FURRER ADELE 50 ROMEO EDITH MERATE 50 ROTACH KURT DOGLIANI 50 ROTOLONI AGNES FOLIGNO 50 RUBINO BIANCA TRAPANI 50 RUTIGLIANO FRANCOISE ROMA 50 SALVALAGGIO GIOVANNI S. MARTINO D/LUPARI 50 SARFATI ALBERTO COMO 50 SCHAIT PASCAL 50 SCHERRER FRANCO S. S. GIOVANNI 50 SCHNEIDER THEO PERGINE VALSUGANA 50 SCHNEIDER HANNA FINOCCHIO 50 SCHÜTZ ELDA MILANO 50 SCHWOTZER ULRICH LICATA 50 SIRONI GIOVANNI MILANO 50 SOMAZZI LAURA MILANO 50 SOMMER HEINZ MAJANO 50 SPAGNOL ANITA P. LIGURE 50 STEFFEN CARLO MILANO 50 TANGARI FILIPPO SORRENTO 50 TE NUZZO LUIGI UGENTO 50 TENORE ROSMARIE OTRANTO 50 TGETGEL CHRISTIAN AMBRA 50 TREICHLER ENRICO 50 TREICHLER TRUFFI GIULIANA REGGIO EMILIA 50 TURELLI GISELLA LOVERE 50 VACCHIANI NADINE BUIA 50 VAL OLST DOROTHEA VILLA D'ADDA 50 VALLE ADA MONTORFANO 50 VILLA ANGELO MILANO 50 VOGELE LILIANE TRIESTE 50 WICKY MARIA LOUISE PIEDIMONTE MATESE 50 WIGET HANS MILANO 50 WILDBERGER VERONIKA CASTIGLIONE PESCAIA 50 WISS OSWALD ALOIS HELENE VALERIE 50 ZANONI VITTORINA CANTÙ 50 ZAUGG FRIEDRICH CORBOLA 50 ZIMMERMANN JURG MOZZO 50 ZURCHER PAOLA PANTELLERIA 50 Ricevimento al Centro Svizzero Milano 1° agosto al Park Palace Il Comandante interregionale dei Carabinieri Pastrengo, il Generale Carlo Gualdi, figlio di madre svizzera e il Console generale David Vogelsanger. mo tra le altre cose che in un periodo recente il Circolo ha ripreso dopo molto tempo un’articolata offerta musicale, che si è andata ad aggiungere alle già numerose iniziative organizzate nell’arco dell’anno. Artisti di livello, fra i quali è necessario ricordare almeno il chitarrista classico Gilbert Impérial, si sono esibiti al Circolo, e sicuramente anche la stagione che sta iniziando sarà ricca di sorprese e di nuove idee. Non saranno trascurate naturalmente le gite sociali (magari anche abbinate ad altri circoli vicini), le mostre ed altri eventi culturali, che ormai da molti anni contraddistinguono l’offerta del sodalizio fiorentino. David Tarallo 5 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Per il periodo settembre-dicembre 2008 Programma generale manifestazioni della Società Svizzera di Milano Elaborato dal nostro Comitato Manifestazioni in collaborazione con i Presidenti di Sezione. Tutte le manifestazioni indicate nel proData gramma ed eventuali ulteriori manifestazioni o variazioni che all’atto della stampa del programma stesso non avevano ancora potuto essere definite, verranno comunque ricordate man mano, mediante apposita circolare. Il Presidente Gottfried Goetz orario manifestazione GI 11.09.08 18:30 GI 18.09.08 20:00 GI 25.09.08 18:00 GI 09.10.08 18:30 MA 14.10.08 19:30 GI 23.10.08 17:30 GI 30.10.08 18:30 GI 13.11.08 18:30 GI 20.11.08 20:00 GI 27.11.08 18:30 MA 02.12.08 19:30 GI 11.12.08 18:30 SA 13.12.08 15:00 GI 18.12.08 20:00 Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale Cena di Fine Estate - Cena Sociale Tavola Rotonda: «Droga, alcool e fumo: attrazione fatale» in collaborazione con Mario Negri Institute Alumni Association Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale Incontro di Cucina a cura di E. Rizzi: «La selvaggina in tavola» Premio Internazionale «Myrta Gabardi» per la musica e il giornalismo Manifestazione in collaborazione con il Consolato Generale di Svizzera Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale Schützenabend - Serata dei Tiratori - Cena Sociale Manifestazione in collaborazione con il Consolato Generale di Svizzera Incontro di Cucina a cura di E. Rizzi: «Il Gran Menu di Natale» Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale Natale dei Bambini Festa degli Auguri - Cena Sociale Data Manifestazioni delle Sezioni SEZIONE BIRILLI Lunedì 8 settembre Inizio dell’attività dei vari gruppi Martedì 30 settembre Assemblea generale e gara rodaggio Dal 6 ott. al 28 novembre Gare individuali per la gara Sant’Ambrogio Mercoledì 3 dicembre Gara Fortuna, cena e premiazioni gare Sant’Ambrogio e Fortuna SEZIONE BRIDGE Tornei Open Bridge Guidato Tornei Sociali Tutti i mercoledì dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette A+B+C+D (dal 10 settembre al 17 dicembre ’08) Tutti i lunedì dalle 15,00 alle 18,30 nelle salette C+D (dal 15 settembre al 15 dicembre ’08) Venerdì 19 settembre, 17 ottobre, 14 novembre, 12 dicembre dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette C + D «Primo piano» A cura di Annamaria Lorefice Società Svizzera di Milano Serata di Fine Estate Giovedì 18 settembre ’08 L’autunno bussa alle porte e noi vogliamo salutare l’inizio di questa nuova stagione invitandoVi alla nostra Serata di Fine Estate giovedì 18 settembre 2008, con inizio alle ore 20.00, in Sala Meili, al terzo piano di Via Palestro 2, Milano. Sarà un’occasione per trascorrere una lieta serata fra amici e per raccontarci le esperienze vissute durante le vacanze. La serata sarà allietata dalle musiche del complesso dei Coriandoli. Il prezzo per i Soci è 30 Euro, per i Soci fino a 33 anni è 25 Euro, per i giovani Soci fino a 25 anni 15 Euro, e per i non Soci 45 Euro. Vogliate cortesemente confermare la Vostra partecipazione entro lunedì 15 settembre 2008 presso la nostra Segreteria dal lunedì al sabato, dalle 14.00 alle 19.00. (Tel. 02. 76 00 00 93; fax 02. 76 39 75 52; e-mail [email protected]). Ci auguriamo che vorrete partecipare numerosi a questo tradizionale appuntamento e Vi inviamo i nostri migliori saluti. IL COMITATO MANIFESTAZIONI Ospite il Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini Festa Nazionale anticipata a Milano In occasione della Festa Nazionale celebrata il 24 luglio, Luigi Pedrazzini, Consigliere di Stato Ticinese, Direttore del Dipartimento delle istituzioni, ha pronunciato un discorso molto interessante (ne riferiremo in una prossima occasione). La Festa nazionale (anticipata) ha avuto luogo sul terrazzo che dà su Via Palestro. Alla cerimonia hanno partecipato circa 120 persone. Il Presidente della Società Edo Goetz ha pronunciato il suo discorso e ha poi passato la parola al Console Generale il quale ha abilmente dribblato il compito passandolo tout court a Pedrazzini. Pedrazzini (che era accompagnato dalla moglie) è stato molto simpatico e disponibile. La solita bandella di Arogno e due corni delle Alpi ci hanno allietato la serata. e-mail: [email protected] A Mendrisio, nella Svizzera italiana, si terranno i mondiali di ciclismo del 2009. L’organizzatrice lavora con passione per preparare gare ed eventi di cultura sportiva Agnès Pierret, «Madame Mondiali», alle prese con l’evento più atteso delle due ruote Mendrisio - Dal suo ufficio del “Magnifico Borgo”, la belga-svizzera Agnès Pierret dirige la macchina organizzativa dei prossimi mondiali di ciclismo del 2009. Tanto lavoro, dagli aspetti più importanti a quelli in apparenza minori, come la scelta delle magliette della ditta svizzera Assos SA che vestiranno i corridori. I fari di tutto il mondo saranno puntati su Mendrisio, il prossimo anno, e l’obiettivo della Pierret è esaltare il ciclismo e la terra del Canton Ticino. Agnès Pierret ha maturato una grande esperienza nel campo dell’organizzazione ciclistica europea. Una carriera importante e una profonda conoscenza del settore ora a vantaggio dell’immagine della Svizzera italiana. Come va il ciclismo svizzero? «Dopo le affermazioni dei grandi nomi, come Zimmermann o Gianetti, ha passato un momento un po’ difficile. Ora c’è Cancellara, e poi Elmiger, Albasini e Zberg. La Svizzera è un paese piccolo e non può competere con altri come l’Italia, ma sono ottimista». Come è arrivata al ciclismo? «Per caso. Al primo impiego ho lavorato quattro anni per una rivista ciclistica in America, e ho scoperto questo sport. Dopo qualche anno sono entrata nel ciclismo europeo, in una squadra francese come responsabile della comunicazione, e poi come manager di una squadra svizzera». Infine, nella direzione del Tour de France… «Per sette anni, una bella esperienza…». Nel frattempo lei è diventata svizzera? «Dall’89 la Svizzera è diventata il mio secondo paese. A Ginevra ho lavorato per l’Eurovisione e a Berna sono diventata direttrice della Federazione svizzera di ciclismo». E poi le è venuta voglia di vivere in Ticino. «Sì, era la parte di Svizzera che conoscevo poco. Mi sono trovata bene, anche sul piano professionale». Quali sono state le esperienze che le hanno fatto amare il suo lavoro? «L’esempio di un direttore molto conosciuto e particolare col quale ho fatto esperienza a Basilea, Paul Köchli, ai tempi dell’Helvetia. Era chiamato “professore”, aveva rivoluzionato il ciclismo tradizionale europeo inserendo l’informatica, una gestione razionale che mancava molto nel ciclismo, Agnès Pierret si occupa dell’organizzazione di questo atteso appuntamento. Nella sua lunga carriera, è stata manager di squadre professioniste, direttrice di Swiss Cycling- Federazione di ciclismo a Berna, produttrice delle attualità sportive all’Eurovisione, direttrice del Tour de France a Parigi. Dal 2007 è Direttrice dei Campionati del Mondo di Ciclismo su strada di Mendrisio 2009. www.mendrisio09 .ch Dal 23 al 27 settembre 2009, Mendrisio sarà la sede dei Mondiali. Il Canton Ticino ha conosciuto bei momenti col ciclismo. I mondiali del 1953 a Lugano, protagonisti Coppi e Kubler, nel 1971 a Mendrisio con Merckx e Gimondi, nel ‘96 a Lugano con Museeuw e Gianetti. Lo scorso maggio ha ospitato due tappe del Giro d’Italia e una del Giro della Svizzera. e che ancora oggi non è sempre presente. Lui ricercava la perfezione e questo in qualche modo mi ha segnata». E’ magnifico quando il lavoro significa anche passione. «Sì, passione e amicizia con molte persone. Dopo anni trascorsi come manager di squadre, era impossibile che il ciclismo rimanesse solo un lavoro. Quando c’è una convivenza stretta, si diventa quasi dei familiari. Mi ricordo il primo anno con oltre cento giorni di gare. Ho imparato a confrontarmi con tante situazioni umane. Le gare a tappe sono giorni segnati da soddisfazioni ma anche da sofferenze. C’è il corridore che ha un infortunio, quello che deve abbandonare. Dalla tv spesso non si percepisce tutto, ma chi ha sudato anni per il Tour, e magari per una banale gastroenterite lo deve abbandonare, vive un dramma». Ai profani sorge sempre qualche dubbio sulla figura del gregario. Anche fosse il migliore, deve restare al suo posto, nel ruolo di perdente obbligato… «Il termine gregario non mi piace. In ogni caso, questo ruolo è praticato all’estremo in Italia ed esiste in ogni squadra anche altrove. Il corridore leader scende a far pipì e il gruppo si ferma l’aspetta. Oggi si corre un po’ meno da leader o da gregario, tuttavia i ruoli si mantengono. Bisogna sapere che il ciclismo su strada è uno sport individuale che si pratica in squadra. Per questo il premio che uno vince appartiene anche agli altri». Spieghi ancora. «Il miglior corridore se ai mondiali è da solo è quasi destinato alla sconfitta. In gruppo si va più protetti e più veloci. I gregari riparano il corridore dal vento, lo tirano. E’ meglio andare a quaranta all’ora dietro a tre o quattro che aprono la strada. Se il leader cade, i gregari lo soccorrono per alleggerirgli la situazione». Ma se uno dei gregari è molto più veloce? «Succede, ma il ciclismo è tattica. Se un gregario è stato veloce oggi, domani sarà in grado di affrontare la tappa di montagna? Dunque, meglio puntare su un leader capace di superare vari ostacoli». Chi nasce gregario muore gregario? «No. Un corridore può esserlo nei primi anni e poi rivelarsi un campione. Il ciclismo non è il tennis in cui a 17 anni si vince a Wimbledon. Il ciclista teen ager non è nessuno, ha bisogno di maturare. Inoltre ci sono anche le circostanze, il leader ha un malessere e subentra un altro che riesce a dimostrare il proprio potenziale». Cosa si augura per i mondiali del 2009? «Che non siano solo quattro giorni di gara, ma un evento allargato, un successo popolare». E come? Ho fiducia che sarà così per la vicinanza con l’Italia e per l’amore dei ticinesi per il ciclismo. Siamo già partiti bene col Museo D’arte a Mendrisio, con il tema dell’atleta nell’antichità. Al Cardiocentro di Lugano si terrà un congresso su sport e cuore. Ciò a cui tengo è avvicinare la gente a questo sport». Il ciclismo è molto seguito. «Ma io desidero che la popolazione senior non viva lo sport solo davanti alla TV. Vorrei coinvolgere donne e uomini di tutte le età. La nostra macchina organizzativa è una formidabile occasione. Già adesso tante persone si annunciano come volontari per i lavori dei Mondiali. È bello che non solo il mendrisiense ma i ticinesi di ogni località vogliano fare qualcosa. Ragione per la quale la cerimonia d’apertura non seguirà un mero schema sportivo, ma sarà dedicata alla ”Sacra Terra del Ticino”. Faremo conoscere al mondo questa bella regione svizzera». Annamaria Lorefice 6OB3FHJPOFEBTDPQSJSF FEBHVTUBSF OFJTVPJ41&55"$0-*40550-&45&--& ,A6IA,ATTEA 3AGRADELLUVA www.mendrisiottotourism.ch 6 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Persona notissima, è improvvisamente scomparso il 18 luglio scorso, all’età di 92 anni Ai funerali di Carlo Steffen nella Chiesa protestante di Milano le commemorazioni del Console Generale e dell’avv. Ugo Guidi Si sono svolti lunedì 21 luglio a Milano i funerali di Carlo Steffen, per lunghi anni attivo nella organizzazioni svizzere in Italia. Nato a Milano da genitori basilesi il 30 aprile 1916, frequentò dapprima la Scuola Svizzera di Milano e poi il liceo a Trogen (Appenzello). Compí gli studi di diritto all’Università di Berna e superò poi gli esami di avvocatura nello stesso cantone. Giovanissimo, nel 1944 entrò al servizio dell’industria farmaceutica Roche e già nel 1945 venne trasferito a Milano dove divenne poi amministratore delegato della Roche-Italia. Sposatosi nel 1947, ebbe un figlio, ma perse la moglie in un incidente stradale nel 1965. Si risposò in seguito con Gabriella Silvestrini, vedova con due figli. Di lui tutta la comunità svizzera di Milano serba un caloroso ricordo. Ne ricordiamo anche in questa pagina le doti umane, civili e la brillante carriera grazie ai contributi del Console generale e dell’amico Ugo Guidi in occasione delle esequie. Il Dott. Carlo Steffen con l'Avv. Ugo Guidi (Milano, 5 dicembre 2007). Un uomo e uno svizzero del tutto retto e integro Con Carlo Steffen perdiamo un uomo e uno svizzero del tutto retto e integro. La nostra tristezza viene attenuata dalla riconoscenza per averlo potuto conoscere e per essere stati suoi amici. Nonostante tutto l'amore per l'Italia, suo paese di nascita e ospitante, Carlo era con ogni fibra del suo grande cuore prima di tutto svizzero. I suoi genitori appartennero ancora a quella prima generazione di svizzeri in Italia che, soprattutto in Lombardia, più di cento anni fa posarono la prima pietra per le odierne, strette relazioni economiche fra i due paesi. Padre e madre gli trasmisero il profondo amore senza compromessi per la patria svizzera che lo avrebbe distinto fino alla sua tarda età. Questo amore per la patria non racchiudeva nessun entusiasmo esagerato e nessuna arroganza. Questo era troppo per il basilese e protestante sobrio. Non diceva grandi parole bensì praticava un patriottismo di azione. Carlo Steffen era semplicemente sempre presente quando il paese o la comunità svizzera in Italia ne avevano bisogno. Il giovane avvocato comandò durante gli anni della guerra una compagnia della Val Colla del battaglione di fucilieri di montagna 94, allora una sfida considerevole per un ufficiale svizzero tedesco anche se il Capitano Steffen parlava perfettamente italiano. Però all'epoca l'italiano era per i suoi bravi soldati ticinesi ancora una lingua abbastanza straniera. Così Steffen, per essere vicino ai suoi fucilieri, aveva imparato il loro dialetto ticinese e lo parlava anche bene, fatto rarissimo per uno svizzero tedesco. Di questo periodo pieno di stenti, ma anche arricchente per un giovane uomo a cui era stata affidata una grande responsabilità, Carlo raccontava con piacere ancora nei suoi ultimi anni. L'immagine di un paese in cui tutti stavano insieme fianco a fianco al fine di affrontare pericoli esistenziali lo ha caratterizzato per tutta la vita. Nel più profondo della sua anima non poteva soffrire la caricatura ideologica della Svizzera degli anni della guerra, che lui stesso aveva vissuto, diffusa negli ultimi anni da certi politici, professori e giornalisti. Riconoscente, i suoi occhi saggi si illuminavano quando si opponeva energicamente, anche in pubblico, a questa caricatura. Quando io una volta in occasione di un evento qui a Milano parlai della generazione del servizio attivo come della "grande generazione" della Svizzera, a cui noi dobbiamo quasi tutto, venne subito da me il giorno successivo per esprimermi la sua gratitudine. Ma Carlo non era assolutamente un uomo che viveva nel passato. Affrontava i compiti laddove si presentavano, nella sua ricca attività economica ma soprattutto, insieme a suo fratello maggiore Emilio, nella comunità svizzera di Milano e dell'Italia. Carlo presiedeva la Camera di Commercio Svizzera in Italia negli anni del rapido sviluppo economico italiano e, un po' più tardi, il simbolo costruito poco dopo la guerra dell'amicizia e della collaborazione italo-svizzera, il Centro Svizzero di Milano, ancora oggi l'edificio più importante della Confederazione al di fuori dei nostri confini. Questa costruzione fu allora una straordinaria impresa comune della patria e degli svizzeri in Italia. Dubito purtroppo che oggi noi saremmo ancora capaci di una simile opera. Ancora di più dobbiamo prenderci cura di tale eredità. Ma Carlo fu anche uomo di cultura. Per ventiquattro anni e fino all'anno scorso, quando passò il compito in mani più giovani, rappresentò il Console generale di Svizzera a Milano nel Consiglio dell'istituzione culturale svizzera fino ad oggi più importante in Italia, la Fondazione Stauffer a Cremona. Questo incarico fu per lui tutt'altro che un semplice posto d'onore bensì un incarico che adempì fino alla fine con passione e cura anche del più piccolo dettaglio. Solo pochi mesi fa lo abbiamo ringraziato a casa nostra insieme all'autorità di Cremona e alla direzione della fondazione. Carlo Steffen amava l'Italia della ricca cultura e dell'economia dinamica. Era profondamente legato al paese grazie a sua moglie e alla sua famiglia. Anche in tarda età non volle ritirarsi semplicemente nella sua casa sul bellissimo lago di Origlio bensì aveva bisogno della vita attiva nella febbrile Milano. Ma diventare egli stesso italiano non poteva proprio immaginarselo. Non vorrei anticipare il nostro pastore ma non si può parlare di Carlo Steffen senza menzionare la sua profonda fede cristiana. Come il suo patriottismo, che non era di grandi parole, la sua convinzione riformata era una di azione. Alla chiesa in cui ci troviamo era strettamente legato quale suo presidente per lunghi anni, così come all'Asilo Evangelico di Malnate. Con Carlo condividiamo anche la nostra comune speranza cristiana. Il canto collettivo da lui stesso voluto del nostro inno nazionale, che é un canto cristiano, manifesta che per lui l'amore per il proprio paese era legato inseparabilmente a quello del prossimo e di Dio. Permettetemi ancora in chiusura una parola personale. Quando due anni fa mi é stata affidata la responsabilità del più antico Consolato generale di Svizzera, Carlo fu il primo a concedere al giovane, rispetto a lui, e soprattutto inesperto Console generale la sua fiducia e più tardi anche la sua amicizia. Questa fiducia e questa amicizia significano molto per me, al di là della sua vita terrena, e per questo gli sono grato. Non dimenticherò mai le sue brevi lettere, telefonate o visite personali durante le quali mi dava sempre un buon consiglio o mi esprimeva se qualcosa lo rendeva soddisfatto. L'uomo Carlo Steffen si distingueva anche per il fatto che in queste occasioni trovava sempre tempo per un intrattenimento amichevole o per un piccolo regalo alle nostre collaboratrici italiane. Cara Gabriella, cara famiglia Steffen, cari amici: quando venerdì mattina ci ha raggiunto la notizia che Carlo Steffen, così presente fino alla fine, non era più fra noi, il primo sentimento é stato la tristezza della scomparsa. Questa la può sentire in tutta la sua profondità solo la famiglia, ma anche noi abbiamo voluto bene a Carlo e ci mancherà molto. Ma ora vogliamo essergli grati soprattutto per tutto ciò che ha fatto per il nostro paese qui a Milano, ma ancora di più per l'amicizia con questo uomo, nel più vero senso della parola, nobile. David Vogelsanger quasi il tuo corpo e la tua vita quotidiana fossero insufficienti a contenerla. Voglia di vivere e di operare che si proiettava sugli altri, tutti contagiando e rendendo tutti partecipi di essa. Carlo carissimo, non è facile nella vita incontrare un uomo come te. Per me è stata una grande fortuna averti come Amico e come aiuto nei momenti difficili. Ma la cosa più bella è sempre stata la tua voglia di discutere accanitamente ed a fondo ogni argomento per arrivare alle conclusioni più utili anche se faticose. Questo era infatti il tuo modo di essere: una forza della natura, un uomo brillante e generoso, un uomo che non ha mai rinunciato ai principi che hanno caratterizzato tutta la sua vita. Elementi questi che hanno reso speciale il tuo lavoro, le tue attività professionali ed anche i tuoi rapporti familiari. Ricordo con grande affetto la tua prima moglie, la carissima Grety, tua figlia Monique, che ho visto praticamente nascere e abbraccio oggi con immenso affetto tua moglie Gabriella che ti è stata compagna per quasi quarant'anni. Amo ricordarti (e il mio ricordo è sicuramente quello di tutti i tuoi amici) come uomo munito, oltre che di grandi capacità intellettuali, di grande buon senso cui si accompagnavano intelligenza profonda e quel filo di astuzia che è sempre buon viatico quando l'intensità e la complessità della vita ti portano a contatto con la grande varietà dei tuoi simili.Sempre entusiasta, instancabile ed inesauribile in ogni cosa che mirasse a realizzare questa tua stupenda gioia di vivere (espressa perfino nello sport del golf al quale sei acceduto in età non giovanissima riportando risultati lusinghieri), la fantasia che tu mettevi nel tuo esistere non appariva mai ostentazione né generava mai fatica e noia. Tutto era - semplicemente - il tuo modo di essere, di porgerti, di donarti. Tutto era "Carlo", il re, il leone, la roccia. Ugo Guidi Una vita intensa, attiva, produttrice di benefici effetti Carissimo Carlo, per chi ha il dono della fede, la morte è il "dies natalis" e cioè il giorno in cui davvero si nasce e si nasce per sempre. È il ritorno alla casa del Padre: un giorno di gioia. Per me, come per Jean-Jacques Rousseau, la morte rappresenta la fine di quella bella avventura che è la vita. Una "festa" alla quale si è invitati ma che si sa fin dall'inizio che, purtroppo, ad un certo punto bisogna lasciare. La tua "festa, caro Carlo e cioè la tua vita, è stata intensa, attiva, produttrice di benefici effetti non solo per te ma anche per tutti coloro che per qualsiasi motivo ti sono stati vicini. Ti ricordo soprattutto quando, lasciato il pur difficile compito che ti proveniva dalle prestigiose cariche da te ricoperte, riuscivi a trovare il tempo di dedicarti intensamente alla gestione dei problemi della Comunità svizzera di Milano e quindi a quelli della Confederazione. Ti ricordo non solo quando tu trovavi le giuste soluzioni per i vari ed impegnativi problemi che ti erano sottoposti, ma anche quando tu rendevi meno pesanti le riunioni con le tue battute di spirito e con i ricordi del servizio militare in Svizzera che ti aveva tanto affascinato. Del resto io sono stato, anni dopo, tuo emulo perchè, svizzero nato, come te, a Milano, chiesi di fare il servizio militare in Svizzera (e per di più nella Svizzera tedesca per conoscere meglio i miei Compatrioti) ancorché io avessi potuto esserne legittimamente esonerato. Non voglio e non posso descrivere oggi singolarmente i tuoi meriti. Mi limiterò a dire che pochi possono vantare un bilancio tanto positivo quanto il tuo. Bilancio con il quale tu hai concluso la tua vita e la tua esperienza nel mondo. Esperienza nella quale le tue priorità sono state la famiglia, il lavoro e la Patria, da te fedelmente servita e tanto amata. Di te mi si affollano alla memoria mille ricordi di cose dette, fatte, vissute: mille dettagli che il tempo farà inevitabilmente sbiadire, senza però cancellare i tratti essenziali della tua presenza e di ciò che essa ha significato per noi. Ma con un curioso – almeno per me – risvolto: che mentre si suol dire che di certe cose, quali la giovinezza o la salute, si apprezza il valore soprattutto quando vengono meno, per quel che riguarda il mio sentimento verso di te, ciò non potrà accadere tale è il valore della tua presenza che io ho avvertito sempre, nei lunghi anni della nostra frequentazione e dell’amicizia che ci ha legato. Infatti lo avverto giorno per giorno, momento per momento, così come lo rivivo ora, parlando a te e di te. Il valore e il significato della tua presenza si realizzavano in quella che – dovessi scegliere un’espressione per sintetizzarla – definirei la tua voglia di vivere e di operare. Una voglia di vivere e di operare assoluta, irrefrenabile, che emanava da te, Alla Società Svizzera di Milano Presentazione del libro: «Vagamondo» di Stenio Solinas E' stata una bella serata quella che ha visto, giovedì 3 luglio 2008, nella sala Meili della Società Svizzera la presentazione del nuovo libro di Stenio Solinas, editorialista e inviato del Giornale. Edito dalla casa editrice Settecolori, il volume, di quasi cinquecento pagine, ha per titolo Vagamondo ed è appena stato selezionato fra i cinque finalisti del Premio Scanno, uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani. Gli oratori che facevano corona all'autore sul palco erano di tutto rispetto e vale la pena ricordarli brevemente. Il professor Mauirzio Serra, ministro plenipotenziario, direttore dell'istituto di studi storici della Farnesina e saggista; il professor Claudio Risè, psicoanalista, autore di Cannabis, il saggio più completo fra quelli finora scritti sui danni provenienti dall'utilizzo delle droghe cosiddette leggere; l'inviato culturale del Corriere della Sera Armando Torno, autore di libri sul concetto del tempo; il critico cinematografico Maurizio Cabona, nome noto agli amici della Società Svizzera per i quali ha curato anche la riuscita serie di appuntamenti del Lunedì. Coordinati brillantemente da Luciana Baldrighi, giornalista e critica d'arte e stuzzicati dalle sue domande, i partecipanti non si sono risparmiati. Serra ha affrontato il volume di Solinas sotto l'aspetto storico e letterario, nonché sul versante, se così si può dire, della politica estera. Vagamondo è infatti un libro che allinea reportages da zone calde del mondo, l'Afghanistan, la Cina, la Turchia, Cuba, a ritratti e incontri di scrittori, da Hemingway a Malraux, da Köstler a Aragon. L'intervento di Torno si è mosso invece intorno ai concetti di tempo e di spazio, il viaggio come vagabondaggio ma anche come ricerca di sè. Con Risè ci si è inoltrati di più nella psicologia dell'autore, i suoi gusti e le sue antipatie, il suo amore per la vita che gli permette una scrittura trascinante e molto amata dai lettori, molti dei quali, “lo considerano un vero e proprio maestro”. A Cabona è toccato l'aspetto più giornalistico del libro, perché Solinas è, come Cabona ha affermato, uno degli ultimi esemplari di quel giornalismo da inviato che oggi si pratica sempre di meno, ma che in passato era appannaggio dei Montanelli e dei Barzini, dei Malaparte e dei Piovene. Alla fine Luciana Baldrighi ha dato la parola all'autore che brevemente ha tenuto a ricordare come Vagamondo sia anche una sorta di personalissimo diario intellettuale, il risultato di un lavoro di almeno un ventennio e per certi versi, dunque, un po' il libro di una vita. Un ricco rinfresco ha infine allietato oratori e pubblico, degna chiusura di una serata culturale perfettamente riuscita. Luciana Baldrighi 7 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Nell’ambito del saggio degli studenti di piano e violino In occasione del premio «Foyer des Artistes 2008» Il Console onorario di Reggio Calabria Il Coro Svizzero salentino premiato per il grande lavoro svolto si è esibito a Casarano Il 9 agosto 2009, in occasione del PREMIO “FOYER DES ARTISTES 2008”, per la sesta edizione del premio relativo alla Regione Calabria, il Console Onorario di Svizzera Avv. Renato Vitetta, è stato indicato vincitore, dalla Commissione selezionatrice del premio, che ha deliberato all’unanimità di assegnare il “Premio Foyer 2008” all’Avv. Renato Vitetta con la seguente motivazione: «Quale rappresentante Consolare per la Regione Calabria dell’Ambasciata di Svizzera, ha saputo porre in evidenza la importante struttura elvetica in territorio calabrese, rafforzando con le sue spiccate qualità le realtà economiche, commerciali e culturali» . Il premio, Medaglia d’Oro e Diploma, sono stati conferiti in forma ufficiale durante la serata di Gala che ha avuto luogo in S.Alessio in Aspromonte(RC), alla presenza di Autorità Religiose, Politiche, Militari e Istituzionali, nonché di esponenti del mondo dell’Arte , della Scienza e della Cultura, nazionali ed Internazionali. Durante la sobria ed elegante Cerimonia si sono esibiti artisti e musicisti di diverse nazionalità. L’importante riconoscimento assegnato al Console Onorario Renato Vitetta premia il L’Avv. Renato Vitetta – Console Onorario di Svizzera (Regione Calabria). grande lavoro svolto dallo stesso a neppure un anno dal Suo insediamento, voluto dall’Ambasciatore Svizzero in Italia Bruno Spinner, nel diffondere e far conoscere alla realtà Calabrese l’importanza che una base Consolare come quella della Confederazione Elvetica può rivestire in tutti i settori, da quelli culturali con interscambi sin dalle scuole dell’obbligo fino alle Università, da quelli commerciali, evidenziati con una serie di incontri tra varie Camere di Commercio calabresi con imprenditori svizzeri del settore agro-alimentare e del Turismo, sino a quelli Industriali, onde favorire una eventuale possibilità da parte di aziende Svizzere che volessero intraprendere attività e/o investimenti in Calabria. Hanno onorato la Cerimonia con la loro presenza anche l’Ambasciatore della Repubblica dell’Afghanistan S.E. Mohammad Musa Maroofi e Sua Altezza Reale Madame India d’Afghanistan. Ovviamente la sede Consolare aperta a Reggio Calabria è diventato anche un punto di riferimento per tutti i cittadini Svizzeri che risiedono in Calabria, in primis anche per l’unico, finora, Circolo Svizzero dell’Alto Tirreno, presieduto dalla Sig.ra Ursula Talarico, che proprio nel prossimo mese di Ottobre verrà a far visita al Consolato di Reggio Calabria durante una gita programmata pere i suoi associati in riva allo splendido scenario dello Stretto di Messina/Reggio Calabria. Festeggiata anche da famigliari giunti dalla Svizzera A Palermo spente 100 candeline per la signora Rosaria Mettier Il giorno 7 luglio Sandra Brodbeck, console onorario di Svizzera in Sicilia, si è recata in visita alla signora Rosaria Mettier per porgere, a nome della Confederazione, i più sinceri auguri per l’invidiabile traguardo raggiunto; la simpatica signora Mettier, attorniata dai familiari giunti anche appositamente dalla Svizzera, ha infatti spento le sue prime 100 candeline. Ancora tantissimi auguri, nonna Rosaria – l’appuntamento è al traguardo del prossimo lustro! S. B. Nella foto: La festeggiata in compagnia della nuora e del nipote. Il 21 giugno è stato un grande giorno, in cui abbiamo potuto dimostrare le nostre capacità, come coro svizzero Salentino. Siamo stati invitati, in aggiunta al programma prestabilito, al saggio degli studenti di piano e violino delle professoresse Laetitia Maigret e Rita Piazzolla. L‘auditorium era colmo di gente e di genitori accorsi a dare sostegno ai propri figli. Il concerto é stato introdotto dalle due maestre al piano ed al violino. Gli studenti hanno suonato pezzi che spaziavano da Mozart a G.Allevi a Jovanotti e tanti altri. È stata emozionante l’esibizione dei ragazzi, la cui età andava dai 5 ai 12 anni. Ogni cinque esibizioni toccava a noi salire sul palco. Abbiamo cantato prima “Va pensiero” di G. Verdi poi “Go down Moses” di Armstrong ed infine “Vois sur ton chemin” di Coulais accompagnati dalla nostra insegnante Maigret. Il pubblico ci ha apprezzato tanto, manifestandolo con un forte applauso che ci ha ripagato del nostro impegno. La chiusura del concerto é stata eseguita dalle due maestre con “Il Bacio” di Allevi e “Freilach Fun” di Klezmer. Con un “standing ovation” del pubblico si è voluto ringraziare la dedizione e il lavoro delle due maestre per gli studenti. L’applauso finale del pubblico e la consegna di un piccolo diploma ai partecipanti ha concluso la bellissima serata. Infine un grande ringraziamento va anche alla nostra Ursula Schaer per aver organizzato le prove,le note e per aver tradotto i testi. Questa serata ci ha dato la giusta motivazione a continuare e ad allargare il nostro repertorio. Come presidente del Circolo Svizzero Salentino e membro del Coro un ringraziamento va inoltre alle colleghe ed al collega Alfred, che nonostante le difficoltà con le note e la lingua hanno dato il massimo e lo hanno dimostrato quella sera. 8 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Oro per Federer e Wawrinka (tennis doppio) e Cancellara (ciclismo cronometro) e quattro medaglie di bronzo Bilancio sostanzialmente positivo, ma con qualche dispiacere dalla partecipazione svizzera ai giochi olimpici di Pechino Bilancio positivo della partecipazione svizzera alle Olimpiadi di Pechino. Swiss Olympic, il comitato incaricato di preparare e seguire la partecipazione elvetica ai giochi 2008, ha definito “rallegrante” il risultato globale. Infatti, nonostante una delegazione meno numerosa che ai precedenti giochi di Atene, il bottino di medaglie è stato migliore. Se ne prevedevano cinque e ne sono state invece ottenute sei. Ma non tutto è andato secondo le previsioni. Infatti si sono verificate alcune clamorose delusioni, la più grossa delle quali è certamente l’eliminazione di Roger Federer, fino a quel momento numero uno del tennis mondiale, dal torneo individuale, già prima della fase finale. Delusione anche nel mountain bike dove disponevamo di una delle migliori squadre, che però si è lasciata sfuggire tanto l’oro, quanto l’argento. Piccola delusione anche con la pluricampionessa ticinese di nuoto Flavia Rigamonti che non è riuscita a qualificarsi per la fase finale, nonostante un nuovo record svizzero ottenuto nelle fasi eliminatorie. Grande delusione invece per il maratoneta Viktor Röthlin, che è giunto sesto, a Sergei Aschwanden è stato l’alfiere nella sfilata di chiusura dei giochi. A destra: Fabian Cancellara è stato l’unico svizzero che ha vinto due medaglie. Visita al Duomo d’Este e alla cittadina medievale di Arquà Petrarca Gli Svizzeri del Veneto festeggiano il 1º agosto nei Colli Euganei Basta anticipazioni e posticipazioni della nostra festa nazionale: le presidenti del Circolo svizzero del Veneto e della Società elvetica di beneficenza, Marina Rossetto e Verena Sertorio, propongono di celebrarla il 1. agosto stesso con una gita nei Colli Euganei e con ottimo risultato. Malgrado temperature torride, una buona trentina di soci si presenta all’appuntamento alla stazione ferroviaria di Padova, dove Paolo, il fidato autista e simpatizzante, ci aspetta per portarci nella ridente Este, cittadina medievale. A dire il vero, la proverbiale puntualità svizzera si sta un po’ adattando all’italianissimo “pressappoco”… Per fortuna chi sta aspettando sul posto lo può fare all’interno del Duomo, comodamente seduto al fresco. La preparatissima guida, italo-svizzera anche lei, ci illustra egregiamente la storia e le opere dell’importante chiesa abbaziale di Santa Tecla (Duomo d’Este), che nella sua ultima forma, dopo vari deleteri terremoti nel corso dei secoli, risale al 1700. Spicca la grandiosa pala absidale di Giovan Battista Tiepolo del 1759, raffigurante Santa Tecla che prega Dio per la liberazione di Este dalla peste dell’anno 1630. Un capolavoro nel suo genere. Nella cappella del Santissimo Sacramento impressiona l’emblematica statua della “Fede velata” del veneziano Antonio Corradini, eseguita nel 1722. C’è poi il corpo, miracolosamente ben conservato, della beata Beatrice d’Este (1191-1226). Da ultimo la visita della splendida sacristia del 1630, che ospita anche la quadreria del Duomo, una significativa raccolta di circa 70 opere dal ‘400 al ‘800. Poi è la volta di Arquà Petrarca, la famosa cittadina, anch’essa medievale, nei Colli Euganei, dove si trova la casa-museo del poeta Petrarca. Le sue porte sono – non ci possiamo credere – già chiuse e dobbiamo accontentarci dell’apertissimo negozietto di fronte, dove ci approvvigioniamo con leccornie del posto, tipo giuggiole sotto grappa e altre. La fame comincia a farsi sentire e Paolo ci porta a Tedo, attraverso un paesaggio dolcissimo, ricco di vigneti, frutteti, campi e prati. Nella trattoria più antica dei Colli, “Da Antonio”, ci aspetta un ricco pranzo, ottimo anche se bollente… Qui ci raggiunge il nostro gentile e sempre disponibile Console onorario Dottor F. Macola, che anche questa volta ci offre dell’ottimo vino rosso di sua produzione. “Se magna, se beve, se ride e se la contemo…” Siamo stati bene – anche se rossi e accaldati! – e ci promettiamo di rivederci presto. In corriera ci scappa la lacrimuccia ascoltando il bel discorso del presidente della Confederazione Couchepin. Il viaggio di ritorno è rallegrato da Ländler, Jodel e altre musiche svizzere che concludono il riuscito incontro. Marie-Louise Brigato-Cornat soli 35 secondi dalla medaglia di bronzo, autore di una prestazione intelligente, in una gara velocissima. L’olimpiade ci ha però riservato anche qualche lieta sorpresa. Prima fra tutte quella di Roger Federer, che si è rifatto dello smacco subito in singolare, vincendo il torneo di doppio, molto ben assistito dal collega Stanislas Wawrinka. Sorpresa anche nel mountain bike, dove per la prima volta un romancio è riuscito a salire sul podio: Nino Schurter ha infatti conquistato la medaglia di bronzo battendo i più titolati connazionali Sauser e Vogel. La prestazione migliore è però stata quella del ciclista Fabian Cancellara, reduce da un brillante Tour de France. Cancellara, con un finale strepitoso, ha agguantato la medaglia di bronzo nella corsa in linea, e come nelle previsioni, non si è lasciato sfuggire l’oro nella cronometro. Il successo dell’elvetico è tanto più meritevole in quanto ottenuto praticamente da solo, contro squadre fortissime e affiatate, nella corsa in linea e grazie a una meticolosa preparazione e a una gran voglia di vincere nella cronometro. Buona prestazione nel ciclismo anche da parte da Karin Thürig nella cronometro femminile con una meritatissima medaglia di bronzo e ottimo anche il risultato di Sergei Aschwanden, pure con una medaglia di bronzo nello judo. Un bilancio quindi di 2 medaglie d’oro e 4 di bronzo, cui potrebbe seguirne una quinta, se – come probabile – la squadra di ippica norvegese, che ha battuto di misura quella svizzera nel concorso a squadre, salto ostacoli, verrà squalificata. Ben 14 diplomi olimpici (piazzamento nei primi otto) completano il bilancio elvetico, che ci pone al 34esimo posto su 81 paesi partecipanti. Prima assoluta la Cina, seguita da USA, Russia e Gran Bretagna. Ma la Svizzera può fregiarsi di un altro grande successo a questi giochi olimpici: la “Casa Svizzera”, sede della nostra delegazione, è stata visitata da un numero impressionante di persone: in tre settimane si sono avute ben 140'000 visite, mentre se ne prevedevano circa 20'000. Il budget di “Casa Svizzera” era dotato di 5,5 milioni di franchi. L’atleta italo-svizzera raggiunge le grandi misure Alice D’Auria a m. 5,93 nel Meeting di Berna Ottime notizie dalla Svizzera, nel meeting internazionale Swisse di Berna, svoltosi sabato 19 luglio u.s..L’Atleta Italo/Svizzera, Alice D’Auria, saltatrice in lungo raggiunge il 5º posto con un salto a 5,93 m. con vento favorevole oltre ai limiti omologabili (+2,5m/s), ed uno regolare a 5,86 m. Era da tempo che si attendevano grandi misure da parte della diciottenne senese, apparsa nell’ultimo mese sempre in crescita di condizione, dopo la vittoria del titolo italiano Uisp a Spoleto e il 2º posto ai toscani assoluti di Grosseto, svoltisi il 13/7 con l’ormai «vecchio» personale di 5,68 m. Più fiduciosa del proprio talento, libera da certi infortuni che ne hanno rallentato la preparazione nell’inverno, ed opportunamente consigliata dal tecnico Giardi Stefano, Alice a Berna, ha trovato finalmente la giusta pedana per spiccare il volo, cogliendo un’asse di battuta millimetrico e un risultato notevole. Con queste misure, l’atleta dell’Uisp Atletica Siena è infatti attualmente tra le pri- me cinque in Italia nel 2008 tra le juniores, una categoria che la vedrà di nuovo protagonista anche nel 2009, essendo solo al primo anno di appartenenza. Il 5,86 siglato nella capitale elvetica rappresenta inoltre il nuovo record provinciale juniores, il record sociale dell’Uisp Atletica Siena, e avvicina il 5,98 m. con cui Ozoeze Ifeoma detiene dal 1993 il record provinciale assoluto. 9 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Le spiegazioni del Consiglio federale sono anche su Internet Progetti sottoposti a votazione e materiale di voto Tempi lunghi per l’arrivo del materiale Ricevete il materiale di voto soltanto pochi giorni prima della data prevista per la votazione e non avete il tempo materiale per esaminare la documentazione? Magari vorreste poter leggere i progetti posti in votazione in un’altra lingua? I termini e le modalità di invio dei documenti sono prescritti dalla legge. I comuni di voto devono imperativamente inviare il materiale di voto alle Svizzere e agli Svizzeri all’estero cinque settimane prima del giorno stabilito per la votazione. Per l’elezione del Consiglio Nazionale questo termine è invece molto più corto: dieci giorni. La velocità e l’affidabilità dell’invio sono fattori imprevedibili, per i quali i comuni non possono esercitare nessun influsso circa l’organizzazione e le procedure degli uffici postali all’estero. La Cancelleria pubblica i progetti sottoposti a votazione, nonché le spiegazioni del Consiglio federale, non soltanto in forma stampata, ma anche su internet, ogni volta, sei settimane prima del giorno della votazione sotto l’indirizzo www. admin.ch (“Dossiers politiques” – Dossier “Votazioni e elezioni”). Potete così guadagnare tempo prezioso e farvi già un’opinione per completare e rinviare la scheda di voto non appena la ricevete. Avete pure la possibilità di studiare i progetti sottoposti a votazione in una lingua diversa. Iniziative popolari pronte per la firma Iniziative contro la violenza delle armi e per favorire il risparmio per l’alloggio Una coalizione composta da vari partiti e organizzazioni ha lanciato nel settembre 2007 l’iniziativa popolare federale “Per la protezione contro la violenza delle armi”. L’iniziativa persegue l’obiettivo di rinforzare la sicurezza, di ridurre il rischio di essere minacciati e di impedire i suicidi. Chiunque voglia acquistare, possedere, portare o utilizzare armi da fuoco o munizioni deve dar prova di un bisogno e disporre delle necessarie attitudini. Le armi militari non devono più essere conservate a casa, ma nei locali custoditi dell’esercito. Le armi superflue, che si trovano nelle abitazioni dovranno essere raccolte. Tutte le armi rimanenti saranno registrate al fine di migliorare la prevenzione e perseguire i crimini. La Costituzione del 18 aprile 1999 dovrà quindi essere completata con un nuovo articolo 118a. Troverete altre informazioni in proposito nella homepage del comitato d’iniziativa: www.protezione-armi.ch. L’iniziativa “Per la protezione contro la violenza delle armi” può essere firmata entro il 4 marzo 2009. Meno imposte con il risparmioalloggio Il comitato d’iniziativa “Società svizzera per la promozione del risparmio-alloggio” ha lanciato nel marzo 2007 l’iniziativa popolare federale “Per un trattamento fiscale privilegiato del risparmio-alloggio destinato all’acquisizione di una abitazione per uso personale o al finanziamento di lavori destinati a risparmiare energia o a preservare l’ambiente”, detta iniziativa per il risparmio-alloggio. Questa iniziativa trae la sua origine dal canton Basilea-Campagna che conosce questo modello da oltre 15 anni. L’iniziativa chiede di modificare l’articolo 129 della Costituzione federale svizzera. Questo articolo regola l’armonizzazione fiscale delle imposte dirette della Confederazione, dei cantoni e dei comuni e dovrà essere completato con le lettere a e b. La lettera a dovrà decidere l’imposizione dei depositi a titolo di risparmio-alloggio; la lettera b l’imposizione dei premi di risparmio-alloggio. L’iniziativa dovrà permettere a tutti i cantoni di introdurre liberamente due forme di risparmio-alloggio fiscalmente privilegiate. Il risparmio-alloggio classico potrà così es- sere completato con il nuovo concetto di “risparmio-alloggio-energia”. Il risparmioalloggio per l’acquisizione di un’abitazione dovrà permettere ai locatari di accedere più facilmente alla proprietà. Il risparmio-alloggio-energia dovrà motivare i proprietari a risanare efficacemente la loro proprietà sul piano energetico (per esempio risanamento dell’esterno della costruzione, istallazione di riscaldamenti a risparmio di energia, passaggio a tecnologie che fanno ricorso ad energie rinnovabili). Con l’introduzione della nuova lettera a, l’articolo 197 delle disposizioni transitorie della Costituzione deve pure essere completato con una nuova cifra 8. La nuova disposizione transitoria dovrà permettere ai cantoni di emanare immediatamente le disposizioni cantonali basate sugli articoli 129, lettera a e b della Costituzione federale, fino al momento dell’entrata in vigore degli adeguamenti della legislazione federale. Altre informazioni in proposito sono reperibili sul sito web del Comitato d’iniziativa: www.risparmio-alloggio.ch. Potete firmare l’iniziativa sul risparmioalloggio entro il 27 settembre 2008. Per trovare risposte alle vostre questioni più frequenti Sviluppo della «homepage» internet del Servizio degli Svizzeri all’estero Desiderate sapere dove poter chiedere un nuovo passaporto? Avete domande sulle assicurazioni sociali o sulla cittadinanza svizzera dei vostri figli? Il Servizio degli Svizzeri all’estero ha ingrandito l’offerta della sua homepage, riu- Nuove iniziative popolari Dopo la nostra ultima edizione è stata lanciata la seguente iniziativa popolare: • “Contro nuovi aerei da combattimento”, raccolta delle firme entro il 10 dicembre 2009 Potete scaricare il formulario per la firma delle iniziative in corso alla pagina www.admin.ch/ch/i/pore/vi/ vis_1_3_1_1.html nendo le questioni più frequenti poste dai visitatori e le loro risposte nel promemoria “Angolo delle domande”. Se risiedete all’estero da poco tempo, il nuovo “Promemoria per i nuovi immigrati” vi fornirà un aiuto prezioso. Anche il “Promemoria per gli Svizzeri all’estero” offre informazioni dettagliate e molto apprezzate su tutti i temi che concernono le Svizzere e gli Svizzeri all’estero. www.eda.admin.ch (Documentazione – Pubblicazioni – Viaggiare e vivere all’estero) Responsabile delle pagine informazioni ufficiali del DFAE: Rachel Schweizer: Servizio degli Svizzeri all’estero/DFAE Bundesgasse 32, CH-3003 Berna Tel. +41 31 324 23 98, Fax +41 31 324 23 60, www.eda.admin.ch/asd.pa6 – [email protected] ni azio c i n u Com li ia uffic Retrospettiva e prospettive Il voto elettronico per gli Svizzeri all’estero Il 1.giugno 2008, le Svizzere e gli Svizzeri all’estero hanno potuto partecipare, per la prima volta tramite il voto elettronico, a una votazione nel canton Neuchâtel. Il canton Zurigo prevede di coinvolgere le Svizzere e gli Svizzeri all’estero nelle votazioni tramite voto elettronico nel 2009 in 13 comuni. 57 dei 155 Svizzere e Svizzeri all’estero iscritti nei cataloghi elettorali hanno potuto partecipare alle votazioni del 1. giugno 2008 tramite il voto elettronico nel canton Neuchâtel. La votazione si è svolta senza problemi. Per motivi di affidabilità, la possibilità del voto elettronico è offerta in un primo momento soltanto alle Svizzere e agli Svizzeri all’estero risiedenti in uno Stato dell’Unione europea o in uno Stato che ha firmato l’accordo di Wassenaar. Il 90% delle Svizzere e degli Svizzeri all’estero, attualmente iscritti in un catalogo elettorale svizzero risiedono in uno di questi Stati. I seguenti paesi hanno firmato l’accordo di Wassenaar: Germania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Giappone, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica di Corea, Repubblica slovacca, Repubblica ceca, Romania, Svezia, Svizzera e Turchia. Il canton Zurigo sta attualmente rinforzando in modo mirato le strutture necessarie per il 2009, in modo da permettere alle Svizzere e agli Svizzeri all’estero iscritti nei cataloghi di 13 comuni zurighesi di votare per via elettronica. Si tratta dei comuni di Bertschikon, Bülach, Schlieren, Mettmenstetten, Kleinandelfingen, Boppelsen, Bubikon, Thalwil, Männedorf, Fehraltorf e Maur, nonché dei quartieri di Altstadt di Winterthur e dei quartieri 1 e 2 della città di Zurigo. Potranno partecipare le Svizzere e gli Svizzeri all’estero che risiedono in uno Stato dell’Unione europea o in uno degli Stati che hanno firmato l’accordo di Wassenaar. Un opuscolo curato dalla consigliera federale Una politica estera del dialogo Conoscete i pilastri della politica estera svizzera? Volete conoscere meglio questo tema complesso? L’opuscolo “Dialogo” pubblicato dalla consigliera federale Micheline Calmy-Rey illustra, tramite esempi quali “La neutralità della Svizzera”, “Le ambasciate e i consolati di Svizzera”, “La politica della pace”, “La Svizzera e le organizzazioni internazionali”, “La politica europea della Svizzera”, nonché “La cooperazione allo sviluppo”, come funziona la politica svizzera e quali sono i suoi grandi aspetti. Potete scaricare l’opuscolo “Dialogo” in tedesco, francese o italiano a partire dal sito web del DFAE: www.eda.admin.ch (Documentazione – Pubblicazioni – Una politica estera del dialogo) oppure ordinarlo all’indirizzo seguente: Informazione DFAE, Palazzo federale ovest, CH-3003 Berna, indicando la lingua desiderata. 10 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Il campo di sport invernali organizzato da Swiss-Ski Juskila, il campo dell’Associazione svizzera di sci gratuito per giovani Svizzeri all’estero tra 13 e 14 anni ni azio m r Info OSE Campi di sport invernali Fondazione per i giovani Svizzeri all’estero Campi invernali 2008-2009 per giovani 8-14 anni. Sia che facciano dello sci o dello snowboard, che siano principianti o esperti, nei nostri campi invernali i ragazzi svizzeri all’estero in età fra gli 8 e i 14 anni possono trascorrere periodi piacevoli! 280 giovani Svizzeri e 20 giovani Svizzeri dell’estero, nati nel 1994 e 1995, potranno partecipare gratuitamente al grande campo di sci dell’Associazione svizzera di sci alla Lenk. Questo campo avrà luogo dal 2 al 9 gennaio 2009. Per poter partecipare a Juskila, i giovani Svizzeri all’estero devono almeno poter comu- nicare in una delle tre lingue nazionali svizzere (tedesco, francese o italiano). I partecipanti saranno estratti a sorte a metà ottobre. TAGLIANDO D’ISCRIZIONE PER LA PARTECIPAZIONE AL SORTEGGIO: Nome: Cognome: Via: NAP, località: Paese: Data di nascita: Campo invernale Sedrun (GR) Data: da venerdì 26 dicembre 2008 a domenica 4 gennaio 2009. Numero di partecipanti: 48. Prezzo: CHF 900.Noleggio sci/snowboard: circa CHF 150.Termine d’iscrizione: 15 ottobre 2008 Campo invernale Unterwasser (SG) Data: da sabato 31 gennaio 2009 a sabato 7 febbraio 2009. Numero di partecipanti: 24. Prezzo: CHF 700.Noleggio sci/snowboard: circa CHF 140.Termine d’iscrizione: 15 dicembre 2008 Iscrizione Troverete indicazioni precise a proposito dei campi invernali, nonché il formulario d’iscrizione a partire dal 15 settembre 2008, sul sito www.aso.ch (Rubrica offerte / Offerte per ragazzi e giovani / Campi e offerte). Vengono concesse riduzioni soltanto in casi giustificati. Dietro semplice richiesta possiamo pure inviarvi il nostro prospetto informativo per posta. Risoluzione degli Svizzeri all’estero a favore della «Schweizer Revue» Nome delle persona con autorità parentale: ❏ Ragazza ❏ Ragazzo Tel.: Comune d’origine in Svizzera (vedi passaporto / CI): E-mail genitori: Tipo di sport: ❏ Sci alpino ❏ Sci di fondo ❏ Snowboard Lingua ragazzo: ❏ Tedesco ❏ Francese ❏ Italiano Apporre una crocetta in una sola casella, il tipo di sport non può essere cambiato dopo il sorteggio! Firma della persona che dispone dell’autorità parentale: Firma del giovane: Tagliando – da ritagliare – e da rinviare entro il 15 ottobre 2008 a: Fondazione per i giovani all’estero, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna, tel. +41313566101, E-mail: [email protected], www.aso.ch (Rubric a offerte / Offerte per i ragazzi e i giovani / Campi e offerte) Gli Svizzeri all’estero si mobilitano a sostegno della “Schweizer Revue”, che per l’Italia è sostituita da “Gazzetta Svizzera”. Riuniti in occasione dei congressi annuali nei rispettivi paesi di residenza, gli Svizzeri di Francia, di Germania, ma anche d’Italia ed Inghilterra hanno manifestato la loro inquietudine per ogni progetto di riduzione della diffusione della “Schweizer Revue”, nella sua forma attuale. Hanno insistito sull’importanza di questo mezzo di comunicazione, il solo che è in grado di raggiungere tutti gli Svizzeri all’estero. Essi pensano che sia importante inviarlo in maniera sistematica a tutti gli Svizzeri emigrati, che sono immatricolati, affinché conservino un legame forte con la loro patria. Quindi le risoluzioni votate chiedono alla responsabile del DFAE Micheline Calmy-Rey di adottare tutte le misure necessarie, in modo che la “Schweizer Revue” (rispettivamente “Gazzetta Svizzera”) possa continuare a esistere nella forma attuale e raggiungere tutti gli Svizzeri all’estero, annunciati presso i consolati. L’OSE offre ogni anno nuove possibilità di incontri Presidente e direttore dell’OSE uditi in Commissione del Nazionale Le giovani Svizzere e i giovani Svizzeri all’estero si conoscono attraverso le offerte dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE). Essi hanno trascorso insieme le vacanze in Svizzera. In occasione di un campo di sci, di un campo estivo, un corso di lingue, oppure presso la stessa famiglia ospitante, hanno fatto conoscenza e da allora intrattengono contatti a migliaia di chilometri di distanza. Alcuni si ritroveranno l’anno prossimo grazie alle offerte per i giovani dell’OSE. Le giovani e i giovani Svizzeri all’estero che partecipano per la prima volta saranno accolti a braccia aperte. Che cosa prevede il programma? Il 22 maggio scorso la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale veniva informata da parte di rappresentanti dell’OSE delle difficoltà incontrate dagli Svizzeri all’estero nell’esercizio dei loro diritti politici. I signori Jacques-Simon Eggly e Rudof Wyder, rispettivamente presidente e direttore dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero, informavano la Commissione delle numerose lamentele ricevute all’indomani delle elezioni federali del 2007. I rappresentanti dell’OSE hanno prima di tutto preso conoscenza dei vari problemi dipendenti dall’invio del materiale di voto agli Svizzeri all’estero, che hanno reso difficile, se non impossibile, la loro partecipazione al processo democratico. Si possono citare per esempio invii troppo tardivi oppure non nella lingua desiderata, una documentazione incompleta o perfino la soppressione pura e semplice di persone iscritte nei cataloghi elettorali. Dal momento che il problema si situa a livello di applicazioni di disposizioni legali, i signori Eggly e Wyder hanno insistito affinché venga introdotto il più rapidamente possibile il sistema di voto per via elettronica (e-voting). Un’altra domanda concerneva la possibilità del conteggio separato dei voti degli Svizzeri all’estero. La Commissione, con 8 voti contro 7, ha rifiutato di compiere un intervento che avrebbe obbligato la Confederazione ad inviare i documenti di voto agli emigrati svizzeri. Essa riteneva infatti che l’intervento della Cancelleria federale, che ha inviato una circolare di sensibilizzazione ai cantoni e ai comuni attualmente responsabili degli invii, fosse sufficiente. Une serie di interessanti L’esercizio dei diritti politici contatti in tutto il mondo da parte degli Svizzeri all’estero Sessione federale dei giovani (17.11.08-23.11.08) In Svizzera l’incontro del Parlamento dei giovani viene organizzato esclusivamente da giovani. Ogni anno ha luogo una sessione a Palazzo federale. I giovani possono formulare i loro pareri e le loro rivendicazioni ai responsabili politici svizzeri. La partecipazione alla Sessione dei giovani è una possibilità unica nel suo genere di gettare uno sguardo nei corridoi della politica. L’OSE introduce i giovani al sistema politico svizzero e prepara i partecipanti in anticipo sui temi della Sessione dei giovani, affinché possano prendere parte attivamente ai dibattiti. Hai intenzione di cambiare il mondo? Ogni parere conta. Campo di sci di Capodanno alLantsch (GR) Dal 26.12.2008 al 4.1.2009 L’apprezzata stazione sciistica di Lenzerheide, nelle montagne grigionesi, è situata a pochi chilometri soltanto da Lantsch. Saremo alloggiati in un centro di vacanze spazioso e avremo la possibilità di praticare ogni giorno gli sport invernali alla Lenzerheide. Qualificati monitori di sci e di snowboard aiuteranno i giovani a migliorare la loro tecnica sulla neve. A San Silvestro faremo saltare i tappi e inizieremo il 2009 pieni di entusiasmo. Offerte di formazione Le giovani Svizzere e i giovani Svizzeri all’estero approfitteranno dei nostri professori di lingue in Svizzera. Noi permetteremo loro di prendere conoscenza del paesaggio formativo svizzero. Le nostre selezionate famiglie ospitanti attendono i giovani che potranno visitare la Svizzera, di loro propria iniziativa, grazie all’abbonamento generale delle FFS. Benvenuti in vacanza in Svizzera. Servizio dei giovani, tel. +4131 356 61 00, [email protected], www.aso.ch Secondo l’OSE la situazione attuale non può continuare. I nostri concittadini all’estero devono poter esercitare i loro diritti politici come qualsiasi altro Svizzero che risieda nel territorio nazionale. Per questo l’OSE continuerà a sensibilizzare i parlamentari sulla necessità di creare un sistema efficace e di garantire una buona qualità di servizio ai membri della nostra diaspora. La questione più globale che sottintende queste rivendicazioni è, e rimane, il riconoscimento dell’importanza politica, economica e culturale della Quinta Svizzera. L’audizione dei rappresentanti dell’OSE era stata decisa in occasione delle deliberazioni sull’iniziativa parlamentare di Carlo Sommaruga che concerne la rappresentanza diretta degli Svizzeri all’estero alle Camere federali. Per i signori Eggly e Wyder si è trattato di un’occasione opportuna per ricordare che a tutt’oggi non esiste una legge generale d’applicazione dell’articolo 40 della Costituzione federale. Manca quindi una base legale solida per la politica della Confederazione nella questione degli Svizzeri all’estero. Organizzazione degli Svizzeri all’estero • Servizio giuridico • Servizio dei giovani • AJAS Associazione per l’incoraggiamento dell’istruzione dei giovani Svizzeri e delle giovani Svizzere all’estero • CSSE Comitato per le Scuole svizzere all’estero • FRSE Fondazione per i ragazzi Svizzeri all’estero OSE, Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna Tel. +41 31 356 61 00 – Fax +41 31 356 61 01 – www.aso.ch 11 N. 8/9 agosto/settembre 2008 Uno studio di fattibilità per un tunnel ferroviario sottomarino tra Spagna e Marocco È opera di un celebre ingegnere ticinese il futuro collegamento dell’Europa con l’Africa La Spagna e il Marocco sognano un tunnel ferroviario attraverso lo stretto di Gibilterra. Alla testa del consorzio internazionale che ha realizzato uno studio di fattibilità su questo soggetto, l’ingegnere ticinese Giovanni Lombardi. La sua conclusione: nonostante la breve distanza tra l’Africa e l’Europa, il cammino fino a destinazione è lungo. E il cammino più corto non è sempre il migliore. “Dobbiamo accettare che viviamo in un mondo che è soltanto parzialmente prevedibile e che l’imprevedibile può sempre succedere”. Queste parole, pronunciate da Giovanni Lombardi quando ha potuto festeggiare nell’ottobre 2005 il giubileo del suo ufficio d’ingegneria, sono ancora una volta applicabili al suo progetto più recente. Questo ticinese di 82 anni sta niente meno che disegnando i piani di un collegamento sotterraneo – o più precisamente sottomarino – tra la Spagna e il Marocco. Agli immensi imponderabili della geologia si aggiungono anche quelli della politica. Il tunnel ferroviario tra i due continenti suscita certo l’entusiasmo e i sogni. Ma voci critiche sorgono nelle due parti dello stretto di Gibilterra. Per questo non è per niente sicuro che i treni circoleranno davvero un giorno dall’Africa verso l’Europa. Ma anche se il progetto del tunnel dovesse fallire, a seguito delle resistenze geologiche, finanziarie o politiche, è di L’ingegnere ticinese Giovanni Lombardi gran lunga il più spettacolare nella lunga vita dell’ing. Giovanni Lombardi. E questo deve ben significare qualcosa. Questo tici- tri. Questo avrebbe comportato nel tunnel nese che parla cinque lingue e ha viaggiato pendenze impraticabili per le ferrovie. Per molto, ha collaborato a grandi cantieri in questo Lombardi ha scelto una strada sioltre 60 paesi. Tra le sue costruzioni più tuata un po’ più ad ovest, dove la profonnote: la diga della Val Verzasca, alta 220 dità delle acque è soltanto “di 300 metri”. metri, e la galleria stradale attraverso il Ne deriva certo che il tunnel si prolunga Gottardo, lunga 17 km. Si è visto affidare fino a raggiungere quasi 40 km, ma le sue questo mandato, poiché non aveva scelto pendenze sono così limitate al 3%, il che è la strada più diretta, ma la più favorevole. Il ancora possibile per i treni. suo tunnel segue le viscere della valle nella montagna, il che facilitava l’accesso e ne- Più complesso dell’Eurotunnel Il tracciato del tunnel si situa in ogni caso cessitava di pozzi d’aerazione meno alti. Il progetto di Gibilterra mostra anche che a circa 475 metri sotto il livello del mare la strada più corta non è sempre la mi- e in una zona geologica dove tutti sanno gliore. Nella sua traversata più corta, 14 che è molto delicata. Qui, dove le placche ed africane si sfiorano l’una con km, lo stretto 18.6.2008 è infatti profondo 900 Pagina me- europee VICTORIA 16:48 1 disegna i piani di un tunnel sotto il fondo marino tra la Spagna ed il Marocco. l’altra, la terra trema sempre. Inoltre si può contare soltanto su supposizioni quanto alla natura dei materiali che costituiscono il fondo marino. Per questo i sondaggi sono necessari e dovrebbero costare tra i 20 e i 30 milioni di euro. La pressione dell’acqua di 500 tonnellate per metro quadrato obbliga gli ingegneri a tracciare un piano del tunnel quasi 200 metri sotto il fondo del mare. E questo non garantisce ancora che la perforazione si svolgerà senza problemi, secondo G. Lombardi. L’attraversamento aereo o sotterraneo dello stretto di Gibilterra è un vecchio sogno. La soluzione del ponte sospeso ha fatto naufragio a causa delle violenti correnti tra l’Atlantico e il Mediterraneo, quella di un tunnel stradale si è urtata con il problema dell’aerazione. Dovrebbe quindi trattarsi ora di un tunnel ferroviario a due tubi con gallerie di sicurezza, molto verosimilmente confrontabili con l’eurotunnel, lungo 50 km, che collega la Francia e l’Inghilterra. Tuttavia la profondità delle acque della Manica varia soltanto tra i 50 e i 60 metri e, grazie a una geologia più favorevole, il tunnel ha potuto essere costruito fra 45 e 75 metri sotto il fondo marino. In confronto alle gallerie di Gibilterra, dice di conseguenza Giovanni Lombardi, “l’Eurotunnel è stato un gioco da ragazzi”. Commercio fiorente o cattivo investimento? Giovanni Lombardi presenterà il suo progetto in luglio o in agosto di quest’anno e proporrà dei sondaggi. La Spagna e il Marocco dovranno in seguito pronunciarsi sulla realizzazione e il finanziamento. Le prime decisioni potrebbero cadere in ottobre, si spera nello studio Lombardi. L’ingegnere non rischia nessuna previsione precisa quanto ai costi del tunnel. Forse 8 miliardi di euro, forse 10, forse anche di più, dice soltanto. Senza fondi di terzi – per esempio dell’Unione europea – queste somme non sarebbero certamente facili da trovare. Ma ne vale veramente la pena? La controversia è aperta. I fautori predicono uno sviluppo del commercio. I containers che arrivano nel porto nascente di Tangeri potrebbero giungere più rapidamente in Europa, grazie al nuovo collegamento ferroviario. Il Marocco spera inoltre su nuovi flussi turistici. È proprio quanto temono gli scettici in Spagna: i turisti non resterebbero più sulla penisola iberica, ma potrebbero continuare la loro strada direttamente verso l’Africa del Nord. In Marocco si critica il fatto che il denaro dedicato al tunnel mancherebbe per progetti che sarebbero più importanti per lo sviluppo del paese. Inoltre non è sicuro che gli investimenti siano giustificati. L’Eurotunnel costruito senza aiuti dello Stato è costato 15 miliardi. Certamente la gestione è nel frattempo diventata redditizia, ma la società che lo gestisce crolla sotto una montagna di debiti di 9 miliardi di euro. Se tutte le resistenze fossero superate e le questioni chiarite, le macchine scavatrici potrebbero cominciare a lavorare verso il 2015, pensa Lombardi. Valuta la durata del cantiere fra i 15 e i 20 anni. Tuttavia si tratta di ipotesi ottimistiche. E’ anche possibile che i premi treni possano effettuare il tragitto di 30 minuti tra i due continenti soltanto nel 2050. In ogni caso Giovanni Lombardi non pensa di vivere ancora per partecipare all’inaugurazione del suo progetto spettacolare. Nato a Lugano, cresciuto in Francia, lavora a Minusio Ticinese e Svizzero all’estero Nato alla fine di maggio del 1926 a Lugano, Giovanni Lombardi è cresciuto in Francia, dove suo padre era emigrato. Ha frequentato la scuola elementare a Lugano. Più tardi ha frequentato l’Istituto del Rosenberg di San Gallo e ha superato gli esami di maturità federale a Basilea, con la migliore media del paese. Ha in seguito studiato ingegneria edile alla Scuola politecnica federale di Zurigo. Ha fondato il suo proprio ufficio di ingegneria nel 1955. Oggi l’azienda occupa circa cento dipendenti e ha la sede a Mi- nusio, nonché parecchie filiali. Giovanni Lombardi ha dapprima costruito soltanto dighe e si è in seguito specializzato nella costruzione di gallerie. Durante gli ultimi vent’anni ha svolto soprattutto la funzione di esperto e consigliere, in particolare per la Banca mondiale. Giovanni Lombardi, che risiede a Monaco, si qualifica come ticinese e cittadino del mondo. È sposato e ha tre figli adulti. Il figlio Filippo rappresenta il Ticino nel Consiglio degli Stati dal 1999. René Lenzin Precisazione Il Victoria Albergo Romano di primissima classe • costruito nel 1899 • Ristrutturato rispettando stile e opere d’arte • Situazione calma nel centro storico, di fronte al Parco di Villa Borghese a due passi dalle vie più famose per lo «shopping» • Rinomato per il suo ristorante italiano classico, il BELISARIO • Il VIC’S-BAR come punto d’incontro • Roof-garden romantico per cocktails e cene estive • Sale conferenze funzionali • Garage 24 ore • Servizio tempestivo, cortese e multilingue • R.H. Wirth – H. Hunold Amministratori Delegati Via Campania 41 | oo187 Roma Tel. oo39 o6 42 37 o1 Fax oo39 o6 48 71 89o E-mail: [email protected] Internet: www.hotelvictoriaroma.com Egregio Direttore, ho letto con interesse l’articolo «60 ANNI DI ARTE E SCIENZE» pubblicato nella gazzetta n. 7 del Luglio 2008. Ho partecipato alla manifestazione di grande successo ed ho avuto modo di apprezzare le bellissime poesie di Dacia Maraini. Mi sembra, però corretta una precisazione, che, al contrario di quanto dalla stessa affermato, Dacia Maraini non discende da Otto Maraini, architetto progettista della villa Maraini di Roma sede dell’istituto Svizzero, bensì da Antonio Maraini, fratello del genitore, di Emilio e Otto Maraini (Giovanni). Grato di questa percisazione la cui fonte deriva dalla stessa famiglia Marainì. Cordialmente. Dr. F. Sommaruga Sposi Il giorno 12 luglio 2008 alle ore 16.00 nella bella cornice della collegiale di Neuchatel si sono sposati Patrick Maffei e Vigine Nicolet. Ai novelli sposi tutto il bene di questo mondo da Serena e Richard e da tutti gli amici svizzeri e italiani!. 12 N. 8/9 agosto/settembre 2008 PUBBLITESTO - Intervista a Felix Bossert 50 anni di Soliswiss: sicurezza svizzera senza confini Soliswiss – Società cooperativa Fondo di solidarietà degli svizzeri all’estero – festeggia il suo 50° anniversario. Più importanti dello sguardo al passato sono le visioni per il futuro: Soliswiss si posiziona quale unica fornitrice di servizi con elevate competenze specifiche nei settori costituzione di patrimoni, assicurazioni e protezione contro il rischio politico. Abbiamo parlato con il Direttore di Soliswiss, Dr. Felix Bossert. Signor Bossert, a 50 anni una persona è dinamica e al tempo stesso matura. Qual è attualmente la situazione di Soliswiss? Festeggiamo con orgoglio e gioia il 50° anno di esistenza e siamo riconoscenti a tutte le persone che si sono impegnate dal 1958 ad oggi per il raggiungimento degli obiettivi prefissi. La tradizione è il mantenimento del fuoco e non il culto delle ceneri! Questo aforisma del compositore austriaco Gustav Mahler rispecchia molto bene la nostra attuale situazione. Mentre all’inizio in primo piano c’era la solidarietà materiale, oggi stiamo sperimentando un cambiamento di valori verso una solidarietà ideale. Gli svizzeri all’estero sono un modello di globalizzazione, di pluralità dei valori e di individualizzazione. I nostri servizi consentono ai nostri clienti di disporre di spazi ideali liberi per realizzare i loro sogni personali. Quali vantaggi offrite ai vostri clienti? I vantaggi variano da persona a persona: sotto il profilo funzionale si tratta di una copertura dei rischi personali all’estero. Sotto il profilo economico, è una sicurezza patrimoniale per una vita caratterizzata da un’elevata mobilità. Chi è protetto può sentirsi più a suo agio nei panni di cittadino del mondo, ha una visione più chiara di quali siano gli elementi essenziali della sua vita, affronta con maggiore disinvoltura l’avventura della vita e impara a gustare in modo più rilassato i tanti aspetti sconosciuti che contrassegnano i modi di vita di altri Paesi. Con quali prodotti? Quale interlocutrice indipendente, Soli- swiss può contribuire in modo significativo a identificare e a mettere in pratica un razionale concetto di sicurezza. Questo comprende assicurazioni malattia internazionali, assicurazioni sulla vita e assicurazioni di rendite, amministrazione di patrimoni e protezione contro il rischio politico. Tutto questo da un’unica fonte. Chi ha più urgentemente bisogno di Soliswiss? La protezione è un’esigenza basilare. Chi è sicuro può osare di più. Un ampio spettro di persone in tutte le situazioni e fasi della vita si rivolge a Soliswiss: professionisti, pensionati – un gruppo questo sempre più importante – educatori, giovani giramondo e romantici viaggiatori. Quali categorie professionali si annoverano tra i vostri clienti principali? Soliswiss non conosce alcuna categorizzazione. Si possono tuttavia costituire dei gruppi principali: manager di ambo i sessi che lavorano all’estero; funzionari statali e collaboratori di organizzazioni non governa- tive; sportivi; operatori e operatrici culturali all’estero e, sempre più spesso, pensionati emigrati. Tutte queste persone vogliono beneficiare dei pregi e dei vantaggi che molti Paesi esteri offrono, con la sicurezza svizzera. I loro sogni meritano protezione! Come si possono riassumere in una frase le prestazioni di Soliswiss? La vita degli svizzeri all’estero è indubbiamente esposta ad un maggior livello di rischio e ad un maggior numero di imprevisti. Soliswiss offre loro la possibilità di disporre in tutto il mondo di varie forme di sostegno e protezione. Che cosa rende allettanti le vostre offerte? La nostra clientela cerca degli esperti che conoscano esattamente e da molto tempo le esigenze degli svizzeri all’estero. È importante avere una visione a 360°. I clienti desiderano essere serviti, è necessario conoscere nei minimi dettagli le loro esigenze e proporre soluzioni affidabili e sostenibili. Questa perfezione richiede un’organizzazione compatta, sincerità, accesso a servizi di consulenza e senso di responsabilità. Che cosa intende lei per rischio politico? Anche se il mondo è diventato un „villaggio globale“, grazie anche ad una fitta rete di collegamenti aerei internazionali che hanno ridotto drasticamente i tempi di percorrenza o ai trattati e agli scambi internazionali che hanno portato gli Stati a conoscersi meglio e a collaborare più attivamente nella soluzione dei problemi, ciò che avviene quotidianamente mostra purtroppo che il numero delle zone di conflitto non è diminuito. La domanda di salvaguardia e protezione resta perciò forte. Soliswiss offre questa protezione. La carta dei pericoli per i nostri clienti comprende rischi quali rapimento, minacce, estorsione con riscatto, disordini, attentati e bombe, terrorismo nazionale e internazionale, eventi bellici, guerra civile, espropriazione e statalizzazione. Il patrimonio è minacciato, le basi stesse dell’esistenza sono messe in pericolo. Per il singolo questi sembrano avvenimenti rari, ma se colpiscono un individuo, una famiglia, un’impresa, allora l’evento può trasformarsi in un colpo dalle conseguenze devastanti. Una fatalità di questo tipo non si può evitare, ma le sue conseguenze possono essere attenuate. E questo lo può attuare più facilmente una compagnia (assicurativa) piuttosto che conoscenti e parenti. Quando è il momento giusto per aderire a Soliswiss? Non è mai troppo presto né mai troppo tardi per diventare membro o cliente di Soliswiss. Metteteci alla prova! Offriamo a tutti gli interessati una consulenza totale e servizi su misura, che rispecchiano esattamente la vostra attuale situazione e vi assicurano una protezione ottimale. Vi aiutiamo a fare in modo che la vostra avventura all’estero si traduca in un brillante successo: noi siamo il vostro personale risk manager! Una versione completa dell’intervista al Direttore Felix Bossert è reperibile in cinque lingue, in forma di newsletter in formato PDF, su www.soliswiss.ch E partecipando al Concorso del giubileo riportato sul retro di questo opuscolo potete vincere fantastici premi. Offerte e ricerche di lavoro Questa rubrica è riservata a Società italiane o svizzere con sede in Italia ed a persone con conoscenze linguistiche. Eventuali interessati potranno indirizzare brevi testi che verranno pubblicati secondo le modalità in vigore. Le risposte alle inserzioni devono essere richieste con menzione del numero di referenza. Per qualsiasi informazione rivolgersi a: Camera di Commercio Svizzera in Italia, via Palestro 2, 20121 Milano, telefono 02 76 32 03 31. RIF. 804 – Ragazza svizzera-francese che intende frequentare il quarto anno di liceo presso la Scuola Svizzera di Roma (nella sede di Via Savoia), cerca urgentemente alloggio per l’anno scolastico 2008-2009 presso una famiglia.