Anno 39 / 8/9 agosto/settembre 2008
Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it
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Il pensionato che vuole
tornare in Svizzera
Elenco dei sostenitori
2º semestre 2007
I funerali
di Carlo Steffen
Comunicazioni ufficiali
L’invio del materiale di voto
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La rubrica legale
«Primo piano»
Gli Svizzeri a Pechino
Informazioni OSE
DCOOS3273
«In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di
CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente
che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto»
Oltre 400 delegati riuniti nel Congresso di Friburgo il 23/24 agosto
Il Presidente della Confederazione agli Svizzeri all’estero
L’86esimo Congresso degli Svizzeri
all’estero, che si è svolto il 23/24 agosto
nei pressi di Friburgo, è stato dedicato
essenzialmente alla libera circolazione
delle persone. Gli oltre 400'000 Svizzeri
all’estero (di cui parecchi doppi-nazionali)
ne approfittano già nell’ambito dell’Unione
Europea e la stragrande maggioranza di
loro è quindi favorevole ad un allargamento
ad altri paesi. È probabile che il popolo
sarà chiamato a pronunciarsi sul previsto
allargamento a Bulgaria e Romania.
Nell’ambito di una tavola rotonda sul tema,
il consigliere nazionale svittese Pirmin Schwander (UDC) è quindi rimasto isolato, di
fronte alle argomentazioni sostenute dalla
consigliera nazionale bernese Christa Markwalder (FDP) favorevole all’apertura della Svizzera sul mondo. Al Congresso ha
partecipato anche il consigliere federale
Moritz Leuenberger che ha difeso le parti-
Cari compatrioti,
gentili signore, egregi signori,
a nome dei miei colleghi del consiglio federale e a nome mio vi saluto calorosamente
in occasione della celebrazione della festa
nazionale.
Vi siete riuniti oggi per festeggiare il primo
agosto, malgrado la distanza che vi separa
dalla Svizzera. Ciò significa che le relazioni con il vostro paese d’origine rimangono
strette e sincere. La qualità di queste relazioni può essere misurata dal vostro impegno a favore della Svizzera. Un impegno
forte e apprezzato. Lo avete dimostrate anche l’autunno scorso partecipando in modo
massiccio alle elezioni federali. Oltre 120
mila di voi erano infatti iscritti nei registri
elettorali. Il vostro senso civico e la vostra
presenza alla festa nazionale mi riempiono
di gioia. Essi testimoniano la vostra volontà
di non cedere all’egoismo, di credere al futuro della Svizzera e di difendere la vostra
identità nazionale.
La comunità degli Svizzeri residenti
all’estero continua a crescere. Osservo
con interesse, che i paesi asiatici attirano
sempre più nostri compatrioti, anche se
la maggioranza di voi vive nei paesi europei vicini. In Asia la presenza svizzera
ha fatto segnare la crescita maggiore nel
2007. Le svizzere e gli svizzeri all’estero
sono apprezzati. Siete quasi in 670 mila
ad aver scelto di vivere al di fuori delle
nostre frontiere, un decimo delle persone
quindi che risiedono in Svizzera. Portate
il vostro bagaglio d’esperienza, le vostre
competenze nel paese che vi accoglie.
Formate anche un’impressionante schiera
di ambasciatori potenziali. La Svizzera ha
bisogno di amici per far valere la sua posizione nel mondo. Voi ne fate parte e in-
Gli Svizzeri all’estero favorevoli
alla libera circolazione delle persone
Moritz Leuenberger.
Jacques-Simon Eggly, presidente OSE.
colarità della democrazia diretta svizzera,
che è compatibile anche con una politica
di apertura. Quale esempio probante ha
citato l’assunzione progressiva del diritto
europeo, affiancato però da misure nazionali (quali il referendum).
Non mancano però problemi concreti, sollevati durante la discussione. Per esempio nell’assicurazione malattia o nell’impossibilità di concludere un’assicurazione
vecchiaia volontaria, o perfino di ottenere
borse di studio quando i genitori sono domiciliati all’estero.
Dal canto suo il presidente dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero JacquesSimon Eggly, ha chiesto a Leuenberger di
intervenire per impedire il taglio dei finanziamenti alla “Schweizer Revue” (Gazzetta
Svizzera nella versione di lingua italiana) e
superare le lentezze nell’introduzione del
voto elettronico.
Tagli all’informazione?
La prevista riduzione dei finanziamenti
all’informazione degli Svizzeri all’estero
è stata anche al centro dei dibattiti del
Comitato riunitosi il giorno prima. L’accento principale è stato posto sulla prevista
riduzione di quasi 600'000 franchi alla
“Schweizer Revue”. Si tratta della pubblicazione in cinque lingue, con una tiratura
di 400’000 esemplari, che viene inviata
gratuitamente agli Svizzeri all’estero che
sono annunciati presso i consolati. Come
noto, la “Revue” viene sostituita in Italia da
Gazzetta Svizzera, che pubblica le comunicazioni ufficiali, quelle del Segretariato
degli Svizzeri all’estero e altri contributi.
La riduzione è prevista nell’ambito delle
misure di risparmio che la Confederazione
vuole attuare presso tutti i dipartimenti. Secondo l’ambasciatore Markus Börlin, capo
della Divisione Svizzeri all’estero del DFAE,
si potrebbero ottenere risparmi inviando la
rivista in forma cartacea soltanto a coloro
che la richiedono, per tutti gli altri via e-mail.
Ciò contribuirebbe pure a mantenere un contatto più diretto con gli Svizzeri all’estero,
tra l’altro anche nei momenti di crisi. Anche
questo sarebbe un passo, peraltro auspicato dagli stessi interessati, verso l’introduzione del voto elettronico generalizzato.
Ma, secondo i rappresentanti degli Svizzeri all’estero, ciò contrasterebbe con il
preciso dovere della Confederazione di informare tutti gli Svizzeri residenti fuori dal
paese, e non solo coloro che lo richiedono. L’informazione su carta resta in questo
senso un elemento indispensabile. Il Comitato ha quindi adottato una proposta che
qualifica di inaccettabili le previste riduzioni di fondi e chiede al Consiglio federale e
al Parlamento di non applicarle.
Il discorso del 1º agosto
di Pascal Couchepin
Il Presidente Pascal Couchepin.
carnate lo spirito d’apertura che è uno dei
punti di forza del nostro paese. In questo
somigliate alla stragrande maggioranza
degli svizzeri che vivono nel loro paese.
Anche loro, nelle loro relazioni quotidiane,
hanno il senso dell’ospitalità. Hanno capito
che la Svizzera non esporta unicamente i
suoi cittadini, ma si arricchisce anche grazie alle esperienze e alle culture degli altri
paesi. Noi accogliamo molti stranieri che
contribuiscono alla ricchezza del nostro
paese. Le nostre scuole universitarie sono
istituzioni aperte, i nostri ospedali non funzionerebbero senza il personale straniero.
È questo spirito d’apertura, che anima le
Svizzere e gli Svizzeri rimasti nel paese,
che vi invito a onorare oggi.
È il momento di lasciare spazio alla festa e
alla convivialità. Vi auguro una commemorazione armoniosa e una festa nazionale
all’insegna della gioia.
Il Consiglio Federale difende Schmid e concorda le dimissioni di Roland Nef
Si è svolto tra il Walensee e il lago di Zurigo
Subito dopo il rientro dalle vacanze estive,
il Consiglio federale ha dovuto occuparsi
della faccenda della nomina del nuovo capo dell’esercito Roland Nef. La decisione
del Consiglio federale aveva infatti suscitato un’aspra polemica in quanto Nef avrebbe taciuto al consigliere federale Schmid
un problema personale concernente una
convivente separata, che lo accusava di
molestie. Anche il responsabile del Dipartimento militare Samuel Schmid non aveva
saputo di questa situazione fino al momento in cui il problema era stato risolto con
il pagamento di un’indennità da parte di
Nef alla ex-convivente, che veniva così
tacitata.
A sua volta Schmid non aveva ritenuto opportuno mettere il governo a conoscenza
della situazione, ritenendola un fatto marginale. Tanto i mass media, quanto alcuni
politici hanno però approfittato dell’occasione per attaccare sia Nef, sia Schmid,
sia l’esercito e lo stesso Consiglio federale. Nel frattempo Roland Nef, di comune accordo con il capo del Dipartimento
militare, ha rassegnato le dimissioni e la
faccenda si è così risolta, non senza qualche strascico.
A 14 anni di distanza dall’ultimo evento gli
scout svizzeri si sono ritrovati per un campo nazionale denominato “Contura”. Nella
piana della Linth, su una superficie di 36
km2, 8 sottocampi più i vari distaccamenti della direzione di campo hanno accolto
circa 25’000 scout provenienti da tutta
la Svizzera e anche ospiti da altri paesi,
che hanno passato 2 settimane all’insegna
della fratellanza scout. Una gran folla, proveniente da tutta la Svizzera, ha visitato il
campo in occasione della giornata riservata ai genitori. La visita di un complesso
così vasto in una giornata caldissima ha
messo a dura prova la resistenza di tutti,
ma ha anche permesso di apprezzare la
perfetta organizzazione. L’immenso campo era visitabile anche con un volo in elicottero. E di questo mezzo si è servito anche
il presidente della Confederazione Pascal
Couchepin che non ha mancato di rendere
omaggio al movimento scoutistico.
In un campo del genere si sperimentano le
difficoltà di relazione dovute alle diversità
linguistiche e culturali che però vengono
superate facilmente con la simpatia, il sorriso, i gridi, i canti, le danze, i gesti tipici
dell’universo scout.
Il Governo mette fine alle polemiche
sul nuovo comandante dell’esercito
Il responsabile del Dipartimento militare Samuel Schmid.
Uno di questi è costituito dal fatto che
Nef, che è rimasto pochi mesi alla testa
dell’esercito, ha ricevuto un’indennità
di 275'000 franchi, che si assomma al
salario che Nef riceverà fino al febbraio
2009 nel rispetto dei termini di disdetta
del contratto. Nef conserva il grado di
comandante di corpo, ma resta sospeso
dalla funzione di capo dell’esercito.
Nel risolvere la questione il Consiglio federale non ha criticato l’atteggiamento di
Schmid, ritenendolo un incidente di percorso, come altri nell’amministrazione. Va
detto che Schmid era attaccato tanto dagli
ambienti antimilitaristi, quanto dal suo expartito che lo aveva comunque scaricato.
Il governo non manca però di trarre le dovute conseguenze e rivedere la procedura
di selezione e i controlli di sicurezza, che
devono essere migliorati, soprattutto per
posti di grande responsabilità nell’ambito
del personale della Confederazione.
Commentando la vicenda e gli attacchi
all’esercito che ha suscitato, il presidente
della Confederazione Pascal Couchepin ha
precisato che l’esercito non è in crisi, ma
rimane sotto pressione nell’ambito delle riforme da attuare per adeguarsi alle nuove
situazioni politiche internazionali che verranno del resto evidenziate nel rapporto
sulla politica di sicurezza, che verrà pubblicato il prossimo anno.
i.b.
25’000 scout al Campo
nazionale «Contura 08»
Un gruppo di giovani del campo si diverte in un momento di pausa tra un
impegno e l’altro.
Lo scoutismo si assomiglia in tutta la Svizzera e in tutto il mondo, l’essere umano si
assomiglia in tutta la Svizzera e in tutto
il mondo. “Contura” è stato una palestra,
una scuola di convivenza pacifica, allegra,
impegnata; un esercizio di semplicità, essenzialità e genuinità.
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N. 8/9 agosto/settembre 2008
Un esempio di come calcolare il contributo all’AVS fino all’età di pensionamento
/AI
AVS zioni
cura
Assi ciali
so
bert
di Ro r
le
Enge
Sono pensionato e vorrei tornare in Svizzera
Mia moglie dovrà pagare forti contributi AVS?
Egregio Sig. Engeler,
ho passato i 65 anni e ricevo una rendita
AVS piena grazie ai miei contributi ininterrotti e relativamente alti. Vorremmo tornare a vivere in Svizzera. Ho sentito che
in Svizzera mia moglie, che ha 58 anni,
dovrà pagare contributi AVS abbastanza
elevati perché verranno calcolati sul nostro patrimonio. E vero?
Risposta
Caro lettore,
è stato informato correttamente: Chiunque, residente in Svizzera, donna o uomo,
deve contribuire all’AVS fino alla regolare
età di pensione, attualmente 64 anni compiuti per le donne e 65 anni compiuti per
gli uomini. Sono esclusi da questo obbligo
i coniugi senza reddito di lavoro (in genere
la moglie) il cui partner (in genere l’uomo)
paga almeno il doppio del contributo minimo (attualmente Fr. 445.- per i residenti in
Svizzera), cioè Fr. 890.- l’anno, cifra raggiunta da chi esercita un lavoro anche a
tempo parziale.
Sua moglie, se residente in Svizzera, dovrà pagare contributi all’AVS fin quando
raggiungerà i 64 anni (finchè non cambia
la legge; è probabile che quest’età passerà a 65 anni). I contributi per chi non ha
reddito di lavoro generalmente non sono
alti; vanno attualmente da un minimo di Fr.
445.- annui (con un patrimonio sotto i Fr.
300’000) ad un massimo di Fr. 10’100.(per un patrimonio di Fr. 4’000’000 e più).
Come viene calcolato il patrimonio nel
caso di una coppia di coniugi? Si prende
il patrimonio della donna + il patrimonio
dell’uomo + le eventuali pensioni annue
moltiplicate per 20, e si divide il totale per
2, cioè la metà per il coniuge che deve
contribuire.
Un esempio: la coppia possiede una casa del valore di mercato di Fr. 800'000
(eventualmente meno l’ipoteca), + i conti
bancari dei due coniugi per un totale di
Fr. 200’000 + la pensione del marito Fr.
40’000.- annui x 20 = Fr. 800’000.-, totale patrimonio imponibile Fr. 1’800’000 : 2
= patrimonio imponibile per la moglie Fr.
900’000 corrispondente ad un contributo annuo di Fr. 1’717.-. + 3% di spese di
gestione.
Con queste indicazioni potete arrivare al
Vostro patrimonio imponibile e calcolare,
con l’aiuto del foglio informativo AVS 2.03
punto 12 (scaricabile dal sito www.ahv.
ch/italiano/AVS/dove si possono avere
informazioni sull’AVS/opuscoli informativi/2.03/, il contributo annuo di Sua moglie.
Vedrà che l’importo non sarà pesante.
Attenzione: Non tutti i comuni fanno nota-
La domanda va inoltrata all’INPS provinciale
re ai nuovi arrivati che il contributo per i
residenti tra 20 anni (18 se si lavora, ma
allora il contributo è automaticamente dedotto dallo stipendio) e l’età della pensione
è obbligatorio, e spesso le persone senza
reddito di lavoro e senza un coniuge che
paga un contributo doppio del minimo non
vengono “tassate”. Vi consiglio caldamente di chiedere espressamente l’iscrizione
all’AVS per Sua moglie per i seguenti motivi:
1. Qualcuno potrebbe accorgersi più tardi
del mancato pagamento, e Vi toccherebbe poi pagare gli arretrati con interessi
2. Anche se attualmente Lei ha la rendita
massima, non è detto che con lo “splitting” (suddivisione a metà ciascuno) dei
contributi, effettuato automaticamente
al momento del raggiungimento della
pensione di Sua moglie, manterrete il
massimo. I pagamenti di Sua moglie
potrebbero quindi migliorare la Vostra
futura rendita.
Una nota per i lettori: I contributi indicati
sopra sono attualmente validi per i residenti in Svizzera. Per i residenti fortunati
in Italia che possono ancora contribuire, i
contributi sono leggermente più alti.
Con cordiali saluti.
Robert Engeler
Pensione anticipata AVS?
Come fare per richiederla
Egregio Signor Engeler,
cerco di leggere attentamente e con molto
interesse la Gazzetta e Vi presento i miei
complimenti più sentiti.
Quando ho contattato a Novembre 2006
l’ufficio AVS di Milano per avere informazioni
per procedere alla richiesta di pensione anticipata (62 anni) per mia moglie mi è stato
riferito di compilare il modulo E 202. È sempre così?
Mia moglie è nata in Italia il XX.XX.1947 e
ha lavorato a Roma dal 1970 al 1980 e poi,
per lo stesso datore di lavoro, a Zurigo dal
1980 al 1996. Mi può dare un indirizzo di
appoggio per evadere questa pratica?
Faccio avere oggi un contributo volontario
alla Gazzetta Svizzera. Spero incontrarLa
personalmente al Congresso del Collegamento del 17 maggio 2008.
Grazie mille!
R.S., C.
Risposta
Gentile lettore,
la ringrazio della Sua lettera del 28 marzo e
del contributo alla Gazzetta che Lei mi anticipa. Contraccambio i complimenti – ha letto
bene: le donne nate nel 1947 sono le ultime
Le deliberazioni del Consiglio Nazionale sul problema molto controverso
Donne in pensione a 65 anni
Rendita anticipata non compensata
l Consiglio nazionale ha deciso di aumentare l’età di pensione delle donne a 65
anni. Nel contempo rinforza il margine di
manovra per il pensionamento anticipato
con, tuttavia, una riduzione completa delle
rendite anche per i salari inferiori. La sinistra minaccia un referendum.
Già quattro anni fa il popolo aveva respinto l’11ma revisione dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) con il 68% di no.
Nessun nuovo progetto che possa contare
su un ampio sostegno è ancora in vista. Il
Consiglio nazionale ha nel frattempo adottato una riforma dell’AVS in occasione della sessione primaverile. Ma già lo stesso
risultato della votazione, con 97 favorevoli
e 89 contrari, indica bene che il problema
rimane molto controverso.
Il Consiglio nazionale vorrebbe alleggerire le casse AVS di 800 milioni di franchi
all’anno. La principale misura per questo
scopo è l’armonizzazione dell’età di pensionamento delle donne e degli uomini: in
futuro anche le donne dovranno andare in
pensione a 65 anni e non più a 64. Questa
misura sarebbe una piccola tappa per far
fronte al futuro problema della previdenza
vecchiaia, secondo la destra del Consiglio
nazionale. L’invecchiamento demografico
provocherebbe ben presto grosse difficoltà finanziarie per l’AVS.
La sinistra del Consiglio nazionale non vuole tuttavia accettare l’aumento dell’età di
pensionamento delle donne a meno che
il pensionamento anticipato possa beneficiare di un aiuto. Essa chiede che la rendita delle persone con redditi deboli e medi
sia ridotta in misura inferiore e in caso di
pensionamento anticipato rispetto a quanto lo sarebbe necessariamente dal punto
di vista puramente attuariale. Su questo
punto le opinioni divergono. Soltanto la necessità di aumentare la flessibilità dell’età
di pensionamento raccoglie consensi
unanimi. In futuro tutti dovrebbero avere
diritto a percepire la loro rendita a partire
da 60 anni, oppure rinviarla fino a 70 anni.
La maggioranza non vuole tuttavia usare i
risparmi derivanti dall’aumento dell’età di
finanziamento delle donne per finanziare
un pensionamento facilitato, poiché questo creerebbe falsi incitamenti.
Senza questa compensazione sociale la
rendita anticipata resterebbe un privilegio
di pochi fortunati secondo la sinistra. Il popolo avrebbe già respinto il progetto praticamente identico nel 2004. Se la situazione rimane tale e quale, la sinistra potrebbe
di nuovo impugnare il referendum. Essa
tiene in serbo un’iniziativa popolare dei sindacati, da giocare al momento opportuno,
che esige che la rendita a partire dai 62
anni non sia più ridotta per un assicurato il
cui reddito non eccede i 120’000 franchi.
Questa iniziativa appesantirebbe l’AVS di
un ammontare annuale di 1,4 miliardi di
franchi supplementari.
Il ministro degli affari sociali Pascal Cou
chepin
teme anch’egli che il popolo respinga la riforma del Consiglio nazionale.
Tuttavia egli prende posizione contro il
modello della sinistra, poiché funzionerebbe secondo il principio dell’innaffiatoio, e
che possono chiedere la pensione anticipata
per uno o due anni con una decurtazione
dimezzata, 3,8% per anno di anticipazione
invece del 7,6%, una soluzione molto conveniente. Per le donne nate dal 1948 in poi e gli
uomini di qualsiasi classe, la decurtazione è
intera (7,6% della pensione, vita natural durante) e l’anticipazione non conviene, salvo
per chi prevede una vita restante breve. Visto che Sua moglie ha lavorato sia in Italia
che in Svizzera, la sua domanda di pensione
AVS deve essere inoltrata all’INPS provinciale della Vostra residenza. Sarà anche l’INPS
– e non Sua moglie - che compilerà il modulo
E 202. Dovete quindi recarVi all’INPS, ritirare i tre moduli necessari per richiedere la
rendita (pensione) AVS – che sia anticipata
o regolare – e compilarli. I moduli sono relativamente semplici, e normalmente basta
qualche delucidazione del funzionario dell’INPS per compilarli da soli. Se proprio pensa di
aver bisogno di assistenza, si rivolga ad un
patronato: l’ACLI oppure un sindacato.
Consiglio di consegnare i moduli alcuni mesi
prima della data di pensione.
Con cordiali saluti.
Robert Engeler
Notizie in breve
• La cancelliera federale tedesca Angela
Merkel è stata ricevuta dal Consiglio
federale. Il tema principale in discussione era il rumore degli aerei provocato dall’avvicinamento all’aeroporto di
Zurigo-Kloten. Nuove analisi dovrebbero
permettere di misurare i disturbi sonori
nella regione transfrontaliera.
farebbe in modo che per esempio perfino la moglie del consigliere federale ne
potrebbe approfittare. Pascal Couchepin
aveva presentato un modello orientato
alle prestazioni complementari: soltanto
coloro che possono provare un bisogno
beneficiano di un auto finanziario per il
pensionamento anticipato. Questa idea
è tuttavia stata respinta dal Consiglio nazionale. Tocca ora al Consiglio degli Stati
cercare una soluzione capace di riunire la
maggioranza tanto del Parlamento quanto
del popolo.
René Lenzin
• Un tribunale della gioventù zurighese ha
condannato due giovani per lo stupro di
un’adolescente di 13 anni. Il colpevole di
19 anni è costretto a tre anni e mezzo di
prigione, quello di 17 anni soggiornerà
in una struttura di rieducazione.
• Il gruppo Internet Yahoo sposta la sua
sede europea da Londra in Svizzera.
Parecchie centinaia di posti di lavoro
dovrebbero essere creati nella località
vodese di Rolle. Il concorrente di Yahoo,
Google, apre un centro di sviluppo che
conta 350 collaboratori a Zurigo.
• Il periodo di Pasqua di quest’anno è
stato il più freddo da quasi trent’anni.
Le forti e incessanti nevicate hanno provocato numerosi incidenti della strada
durante le vacanze.
• Dopo un tentativo di acquisto durato
quasi un anno del maggior gruppo di
costruzione svizzera Implenia, l’hedge
fund britannico Laxey si ritira, ma resta
ancora di gran lunga l’azionista principale.
Rentensprechtage
Innsbruck
Information zur schweizerischen, österreichischen und
italienischen Rentenversicherung
Gli articoli con sottofondo rosa
sono di fonte ufficiale svizzera
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23. Oktober 2008
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N. 8/9 agosto/settembre 2008
Per chi volesse sottrarsi al fisco, ma mantenere legami stretti in Italia
Diventa sempre più difficile e rischioso
trasferire la residenza fiscale all’estero
DOMANDA
Egregio Avvocato,
sono un cittadino doppio nazionale (italiano e svizzero per matrimonio) che segue
da anni la sua bella rubrica. Mi capita un
fatto strano. Io, italiano di nascita, ho sempre vissuto in Italia e mi sono fatto quella
che, di solito, si chiama una “fortuna” operando nel commercio degli immobili. Ebbene, ritenendo di essere eccessivamente
perseguitato dalle tasse, in modo ingiusto
fra l’altro, ho deciso di trasferire la mia
residenza in Svizzera nel Cantone che è
poi il Cantone di attinenza di mia moglie
che mi ha trasmesso la cittadinanza. Ne
ho parlato con il commercialista che mi
segue da anni: quest’ultimo ha espresso
parere nettamente negativo sulla mia idea
fornendomi peraltro spiegazioni che, nel
complesso, non mi hanno affatto convinto. Dice anzi, che se metto in atto il mio
proposito, finirò non solo per pagare le
stesse tasse che oggi tanto mi affliggono, ma correrò anche il rischio di essere
perseguito dal Fisco italiano.
Vuole aiutarmi lei a spiegare al mio professionista che si sbaglia? La prego di conservare il mio anonimato.
X Y - firma e località omesse
a richiesta del Lettore
RISPOSTA
Caro Lettore,
temo proprio che il professionista da lei interpellato, da un lato abbia perfettamente
ragione e, dall’altro, non sia stato capace
di spiegarle con precisione come stiano
le cose.
Per fornirle una spiegazione più soddisfacente (forse) di quella che le ha già dato
il suo professionista, mi avvarrò di un eccellente articolo pubblicato su Italia Oggi 7
da un grande esperto del settore, Andrea
Bongi, il 10 settembre 2007.
L’articolo è intitolato “Fra gli obiettivi 2007
dell’attività di controllo i casi di spostamento all’estero per evitare le imposte.
Residenze estere nel mirino del fisco
Se il centro degli interessi è in Italia il
trasferimento è vano.
Perché si possa ritenere un cittadino italiano fittiziamente residente in uno stato
estero è necessario che siano individuati
uno o più elementi di prova in base ai quali
sia dimostrabile che lo stesso è residente
o domiciliato in Italia. Naturalmente se il
personaggio sotto osservazione è famoso
l’attività del fisco risulta facilitata dal fatto
che le dichiarazioni e gli spostamenti dello
stesso risultano in qualche modo già monitorati e raccolti. In questo senso si può
dire che più la persona è famosa più si fa
semplice l’attività del fisco.
Detto questo occorre considerare che
si tratta comunque di un’attività di tipo
investigativo e di intelligence in base
alla quale il fisco dovrà reperire sul campo
elementi e informazioni tali da dimostrare
che, per la maggior parte del periodo d’imposta, il soggetto deve ritenersi residente
o domiciliato in Italia. Le linee guida di questa attività di accertamento sono contenute nella circolare n. 304 del 2 dicembre
1997, dedicata appunto all’accertamento
dei requisiti per la qualificazione di soggetto «fiscalmente residente in Italia».
L’emigrazione fittizia
Il fenomeno del trasferimento fittizio della
residenza all’estero risulta essere connotato dalla cancellazione del soggetto
dall’anagrafe della popolazione residente
e dalla contemporanea iscrizione, perlomeno nella maggior parte dei casi,
nell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).
Secondo la citata circolare i fenomeni di
fittizia emigrazione all’estero coinvolgono
principalmente cittadini italiani che svolgono attività artistica, sportiva, professionale o imprenditoriale.
Le linee operative dettate dalla circolare
agli uffici periferici concernono in concreto
le effettive modalità di reperimento delle
prove della residenza o del domicilio in
Italia e forniscono una serie di indicazioni
tipo, non esaustive, sulle indagini da effettuare.
Fra queste si evidenziano:
• Consultare e reperire tutti i documenti e
le informazioni utili dall’anagrafe dell’ultimo comune di residenza del soggetto.
• Consultare ed acquisire tutte le informazioni presenti nelle banche dati dell’anagrafe tributaria.
• Acquisire copia di tutti gli atti compiuti
dal soggetto quali: compravendite, donazioni, costituzioni di società, conferimenti ecc.
• Esaminare attentamente i rapporti dallo
stesso intrattenuti con le controparti degli atti di cui sopra o con i soggetti con
esso cointeressati (esempio altri soci).
• Acquisire informazioni di natura finanziaria inerenti ai movimenti di denaro, il
luogo di emissione di assegni bancari,
gli investimenti effettuati in titoli e obbligazioni italiane, i movimenti di denaro da
e per l’estero ecc..
Più in generale, ricorda la circolare n. 304,
l’attività investigativa deve consentire di
reperire elementi di prova dai quali sia
possibile desumere l’esistenza di legami
familiari o affettivi e più in generale un attaccamento all’Italia da parte del soggetto
indagato, l’esistenza nel nostro paese di
interessi economici in base ai quali tenere
o far rientrare in Italia i proventi delle prestazioni svolte all’estero nonché l’intenzione, anche futura, ad abitare in Italia.
Per questi fini può essere utile anche monitorare costantemente la stampa locale
e nazionale, i servizi televisivi e ogni pubblicazione utile a ricavare dichiarazioni del
soggetto in esame che possano avvalorare le tesi investigative dell’ufficio.
Alla fine dell’attività investigativa e dall’insieme degli elementi di prova raccolti dovrà emergere una «valutazione d’insieme» circa i molteplici rapporti intrattenuti
dal soggetto con l’Italia che consenta di
poter stabilire che la sede principale degli
affari e degli interessi di quest’ultimo è situata all’interno del territorio dello stato.
Utili alla suddetta ricostruzione possono
rivelarsi anche il possesso in Italia di beni
mobili e immobili, la partecipazioni a riunioni d’affari, l’assunzione di cariche sociali,
l’iscrizione a circoli, club e simili, l’organizzazione della propria attività e dei propri
impegni direttamente o tramite strutture
operanti sul territorio dello stato.
Come si può facilmente comprendere la
raccolta di queste informazioni ed elementi di prova può richiedere molto tempo e
un notevole impegno da parte dell’ufficio,
tuttavia i risultati ai quali può condurre, non
solo in termini di recupero di gettito, può in
molti casi giustificare l’impegno profuso.”
Elementi indiziari
A questo punto l’autore passa ad esaminare quali sono i principali elementi indiziari
per poter considerare una residenza estera come fittizia.
Tali elementi sono quelli di cui al seguente
schemino:
Proprietà immobiliari in Italia
Elemento indiziario di particolare rilevanza
se ubicate nel comune di ultima residenza
o zone limitrofe
Presenza in Italia del nucleo familiare
La presenza della famiglia e degli affetti
in Italia fa presumere un contatto costante
con il nostro paese
Titolarità e movimentazione di conti
correnti in Italia
Indici di presenza in Italia. La valenza
probatoria si incrementa se intrattenuti
con banche ubicate nel comune di ultima
residenza
Titolarità e movimentazione di valori
mobiliari in Italia
Indici di interesse e di presenza del soggetto in Italia
Attività di partecipazioni commerciali
in Italia
Particolarmente rilevante se testimonia
attività successiva al trasferimento di residenza all’estero
Partecipazione ad assemblee, incontri pubblici, conferenze ecc., svoltesi
in Italia
Estremamente utile ai fini della dimostrazione del requisito temporale richiesto
dall’art. 2 del Tuir
Dichiarazioni rese agli organi di informazione
Rilevanti se testimoniano la presenza di un
effettivo interesse verso il nostro paese
Ma non basta: l’Autore ritiene di spiegare
quale sia “il concetto di residenza fiscale”
sulla base del quale effettuare l’accertamento:
La residenza fiscale
Per l’amministrazione finanziaria la caccia
ai cittadini italiani fittiziamente emigrati
all’estero costituisce obiettivo rilevante al
fine di perseguire, nel concreto, il dettame
costituzionale del «concorso di tutti alle
spese pubbliche». L’esame a ritroso nel
tempo dell’attività investigata dell’Agenzia
delle entrate in questo particolare settore mostra come, con una certa ciclicità,
personaggi più o meno famosi, anche a
livello internazionale, finiscano nella rete
del fisco e siano oggetto di accertamento
a causa della dimostrata residenza fiscale
in Italia.
Come è noto il nostro sistema fiscale è improntato sul principio del reddito mondiale
(cosiddetto world wide taxation) in base
al quale i soggetti residenti fiscalmente in
Italia sono assoggettati ad imposizione nel
nostro paese per i redditi ovunque dagli
stessi prodotti. Ciò che diviene pertanto
rilevante ai fini dell’assoggettamento a tassazione di un soggetto è la sua qualificazione di «residente fiscale italiano».
Ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del Tuir
è fiscalmente residente in Italia il soggetto che possegga almeno uno dei seguenti
requisiti:
1. sia iscritto nell’anagrafe della popolazione residente
2. sia domiciliato nel territorio dello stato;
3. abbia la residenza nel territorio dello
stato
Per ognuno di questi requisiti la norma
pone anche il requisito temporale della
maggior parte del periodo d’imposta e
pertanto, per essere considerati fiscalmente residenti in Italia occorre che uno
o più dei tre requisiti si sia verificato per la
maggior parte dell’anno solare (di regola
183 giorni).
Ciascuno dei tre requisiti è mutuato dal codice civile ed è alla dottrina civilistica che
bisogna rifarsi per interpretare e definire
correttamente ciascuno di essi.
Mentre per la iscrizione nei registri anagrafici della popolazione residente non vi sono
particolari problematiche interpretative le
questioni più scottanti sono evidentemente legate alla definizione di domicilio e di
residenza.
Il Codice Civile
L’articolo 43 del codice civile definisce
quale domicilio di una persona quello in
cui la stessa «ha stabilito il luogo principale dei suoi affari e interessi» mentre la
residenza è definita come «il luogo in cui la
persona ha la sua dimora abituale».
Come si vede entrambi i due requisiti sono caratterizzati da elementi astratti la cui
concreta interpretazione può dar luogo a
notevoli difficoltà.
Per l’amministrazione finanziaria, in ossequio alla dottrina e giurisprudenza civilistica maggioritaria, la concreta individuazione dei due requisiti deve tener conto del
fatto che:
1. il concetto di domicilio va inteso quale
rapporto giuridico del soggetto con i
propri affari prescindendo dalla presenza effettiva in tale luogo ed essendo
sufficiente la volontà di stabilire e conservare nel luogo stesso la sede principale dei propri affari e interessi, da
intendersi in senso ampio, comprensivo non solo di rapporti di natura economico e patrimoniale ma anche morali,
sociali e familiari (Cass. n. 3322/1960,
n. 884/1968, n. 435/1973);
2. in tema di residenza invece il concetto
di abitualità della dimora deve intendersi non necessariamente collegato alla
continuità o definitività della stessa, essendo sufficiente che il soggetto mantenga nel territorio la sua abitazione,
vi torni quando sia possibile e mostri
l’intenzione di mantenervi il proprio centro di relazioni familiari e sociali (Cass.
n. 791/1985, n. 2561/1975, s.u. n.
5292/1985).
Partendo dunque da queste considerazioni l’azione di contrasto del fisco nei confronti dei cittadini fittiziamente emigrati
all’estero, mira a dimostrare l’esistenza in
Italia o del domicilio o della residenza o di
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entrambi, per la maggior parte del periodo d’imposta. Una volta che ciò sia stato
dimostrato, il fisco italiano dovrà anche
preoccuparsi di evitare la doppia imposizione giuridica a livello internazionale che
si verifica allorquando sul medesimo presupposto impositivo più Stati pretendono
di riscuotere le proprie imposte.
In tali ipotesi entrano in gioco le convenzioni bilaterali contro le doppie imposizioni. Se la residenza fiscale è stata invece
trasferita in uno dei c.d. paesi black list,
allora il problema della prova si sposta dal
fisco al contribuente.
Ai sensi del comma 2-bis del già citato
articolo 2 del Tuir, infatti: «si considerano
residenti, salvo prova contraria, i cittadini
italiani cancellati dall’anagrafe tributaria
della popolazione residente ed emigrati
in stati o territori aventi un regime fiscale
privilegiato..». In questi ultimi casi è quindi
il contribuente che deve dimostrare l’effettiva sua residenza nel paese estero a
fiscalità privilegiata.
Tremonti più rigido
Tutto quanto abbiamo sopra descritto è
stato definito nel periodo in cui vigeva in
Italia il Governo Prodi.
Installatosi il nuovo Governo Berlusconi,
è stato promulgato il Decreto Legge 25
giugno 2008 n. 112 contenente “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,
la semplificazione, la competitività, la
stabilizzazione della finanza pubblica e la
perequazione tributaria”
Con tale Decreto Legge, il Ministro Tremonti, ben lungi dal mitigare le disposizioni del
precedente Governo Prodi nella specifica
materia, ha affermato: “Chi decide di risiedere in un paradiso fiscale mantenendo
la cittadinanza italiana”, dovrà ritenersi in
tutto e per tutto, cittadino italiano, anche
per gli obblighi verso il fisco, fino a prova
contraria”.
In pratica si irrigidirà la presunzione che gli
italiani residenti nei paradisi fiscali siano
“fiscalmente italiani”, con una inversione
dell’onere della prova.
Per i trasferimenti nei Paesi sospetti sarà
sempre e comunque chi ritiene di essere
nelle condizioni di non pagare più le tasse
in Italia a doverlo dimostrare, e non il fisco
a dover incastrare gli evasori dimostrando
l’esistenza di traslochi fittizi all’estero. Per
Tremonti “é l’uovo di colombo”. Sono 41 i
Paesi che nel 1998 l’Ocse aveva inserito
nella black list dei paradisi fiscali perché
non collaboravano sul fronte della lotta
all’evasione mettendo in atto una sorta di
concorrenza fiscale sleale. Da allora l’impegno dell’Ocse ha portato ad abbattere
molte barriere sul fronte della trasparenza e della circolazione di informazioni. A
febbraio del 2008 l’istituto di Parigi ha
annunciato che Andorra e i principati di
Monaco e di Liechtenstein erano gli unici
tre irriducibili rimasti nella lista nera.
Sotto il pressing dell’Ocse molti “paradisi”
hanno siglato accordi per aprire i propri
archivi fiscali: lo scorso aprile l’istituto di
Parigi ha annunciato le prime intese bilaterali di cooperazione firmate dall’Isola di
Man (con l’Irlanda) e dalle isole Guernsey
(con l’Olanda), spiegando che “altri negoziati sono in corso” e che le intese di questo tipo firmate da inizio 2007 sono state
quattordici. Discorso diverso, e più ampio,
quello in generale dei Paesi che applicano
regimi fiscali vantaggiosi rispetto al fisco
italiano e che possono essere scelti dagli
evasori per un fittizio trasferimento della
residenza all’estero.
Tre «black list»
In Italia, in base al testo unico delle imposte sui redditi, sono previste tre “black
list”. Quella per “gli Stati e i territori con
regime fiscale privilegiato per le persone
fisiche allo scopo di contrastare la fittizia
emigrazione all’estero, per finalità tributarie, di residenti in Italia” individua 59 paradisi fiscali, in ordine alfabetico dall’isola di
Alderney, nel canale della Manica allo stato
di Samoa, per applicare la presunzione di
residenza in Italia “salvo prova contraria”
già prevista dalla finanziaria del 1999. Il
nuovo intervento del governo dovrebbe
ulteriormente irrigidire questo principio e
permetterne una più ferrea applicazione.
Le altre due black list individuano i Paesi
a regime fiscale privilegiato per quanto
riguarda i rapporti delle società con il fisco: la prima per il divieto di portare in
deduzione spese derivanti da rapporti con
società o professionisti residenti nei paradisi fiscali, la seconda per imporre il pagamento in Italia delle tasse relative ai profitti
di società dei paradisi fiscali direttamente
o indirettamente controllate da società o
cittadini italiani.
Non è facile, per il profano, capire la storia
delle tre black list. Si può solo dire che
con tale normativa sono stati incrementati
dei poteri e dei mezzi di accertamento per
contrastare le residenze estere fittizie e le
estero vestizioni immobiliari.
Attenti al «doppio gioco»
Venendo al Suo caso, è dunque evidente
che se Lei si trasferisce in Svizzera con
tutta la sua famiglia e colà radica la Sua attività, abbandonando ogni attività in Italia,
potrà certamente dire di essere un estero
residente.
Ma se Lei, come tanti, farà il c.d. “doppio
gioco”, correrà un rischio elevatissimo di
essere colto in fallo. Questo è certamente
lo spirito con il quale il Suo commercialista (persona certamente molto valida) ha
cercato di prospettarle quella realtà alla
quale moltissimi pensano di potersi sottrarre senza pagare dazio.
La mia opinione personale è, poi, che la
stessa Svizzera, uscendo da ogni equivoco, dovrebbe dimostrare agli altri Paesi
che non si fa paladina di coloro che, sottraendo al Paese nel quale hanno sempre
abitato, i proventi da una tassazione che
li angustia, finiscono per nuocere gravemente all’economia del loro Paese di vera
residenza.
Il mio consiglio è quello di attenersi scrupolosamente ai consigli del Suo professionista.
Avvocato Ugo Guidi
Conferita dall’Università degli Studi dell’Insubria
Laurea honoris causa
a Cornelio Sommaruga
Nell’ambito delle celebrazioni organizzate
dall’Università dell’Insubria per il decennale della sua fondazione, nel chiostro di S.
Abbondio, a Como, è stata conferita la
Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza a
Cornelio Sommaruga, presidente emerito
della Croce Rossa Internazionale. L’onorificenza è stata consegnata dal rettore
Renzo Dionigi.
Nella sua «Lectio magistralis» Sommaruga ha parlato del CICR, che ha definito
«guardiano del diritto internazionale umanitario». Di fronte alla continua erosione
di questo diritto basilare si è chiesto che
cosa possiamo fare per invertire questa
tendenza.
­4
N. 8/9 agosto/settembre 2008
L’elenco dei sostenitori 2° semestre 2007
Grazie a chi ci ha fatto avere un contributo!
Un grande grazie a tutte le persone
che ci hanno sostenuto con un contributo e permettono a noi svizzeri d’Italia di mantenere l’unica pubblicazione
nazionale degli svizzeri all’estero nel
mondo.
Qui di seguito pubblichiamo l’elenco di
tutti i contributi dei sostenitori che ci
sono pervenuti nel 2° semestre 2007
(e pochi contributi del 1° semestre di
bollettini consegnati dalla Posta con
molto ritardo), da € 50 in su, ai quali va
il nostro riconoscimento particolare.
Chi ha pagato negli ultimi giorni di
dicembre il contributo potrebbe non
trovarsi su questo elenco, perché i
bollettini ci arrivano spesso con ritardo. In questo caso il versamento sarà
pubblicato nella prossima lista.
Robert Engeler
GOETZ GOTTFRIED ERNST
MILANO
500
CATTANEO GIULIO MERIDE 312
AMBASCIATA SVIZZERA DI ROMA 250
OETIKER HEINRICH ROMA 250
REINA ANNEMARIE TRIESTE 224
CISERI NICCOLÒ MILANO 200
DENICOLAI BARBARA 200
FELDER HANS MANSUÈ 200
LEUTENEGGER HILDEGARD ANGUILLARA SABAZ.200
LUCHSINGER FRANCO BERGAMO 200
VOGELSANGER DAVID MILANO 200
BRYNER DANIEL MILANO 160
MENNA SILVIA CHRISTEN GIAVENO 156
ALAZRAKI JON MARCO DE NICCOLAI BARA 150
BÜCHI ARWED BEDIZZOLE 150
BULLONI SERRA CARLO PARMA 150
FREIBURG ADELHEID AMBURGO 150
KRAFT GERARDO FIRENZE 150
MARCOLI GIAN ROMA 150
STEINHÄUSLIN JEAN LEON FIRENZE 150
CISERI CESARE FIRENZE 125
SANTINI GLORIA
PONTASSIEVE 125
ANDINA MARCO BOLOGNA 124
MARTIN KARL VARESE 124
NICOLAUS BRUNO MONZA 124
POSSA MARGUERITE
GENOVA 124
ULLMANN PRISKA AGLIENTU 124
ABRAMENT SHIMON MILANO 100
ACHERMANN MOHNEY ROMA 100
ASS.UNIONE ELVETICA GENOVA 100
AZARETTI BOLLA EMILIA VARESE 100
BAMONTE PIETRO BERGAMO 100
BARSINI GRANATI ANNACLARA ROMA 100
BERTA RETO VENEZIA 100
BICHEL JACQUELINE FIRENZE 100
BINAGHI ANGELO CERNOBBIO 100
BLUMENTHAL ORESTE MONCALIERI 100
BRAZZOLA PIERCAMILLO ROMA 100
BURGISSER GIUSEPPE MONTAIONE 100
CANESSA CLAUDIA
GAIOLE IN CHIANTI 100
CANIATO GIAMPAOLO BOLZANO 100
CASSINA RIZZARDI 100
CASANOVA ZAGHI ELVIRA
CAVARGNA VEC SRL 100
CENTOLA MARIE FORMIA 100
CIRAFICI PIO NAPOLI 100
CONSOLINI ROBERTO
TORRI DEL BENACO 100
CONTI CESARE VARESE
100
CORTI ANTONIO MILANO 100
CUORAD ADOLFO PIACENZA 100
DEFINTI GIANFRANCO MILANO 100
DOSSENA JUSA TORINO 100
FENINI GIANCARLO E CHANTAL 100
FERI RUTH
MOGLIANO VENETO 100
FRANCHINI FABIO MILANO 100
GEISER MARIA ANCONA 100
GIANNELLI RENATE ROMA 100
GINELLA CLAUDIO VENEZIA 100
GUT PAUL
GERMIGNAGA 100
HUBERGO GMBH 100
JUNOD ERSILIA VIGNONE 100
LI VORSI MARIE LOUISE PALERMO 100
PFISTER BALDAN MONIKA MILANO 100
PIANI ARIANE LIVORNO 100
PRIMERANO GIULIO
ROMA 100
REISER COSTANZO AMENO
100
SANNA LUCIA NUORO
100
SCHMID RICCARDO MILANO 100
STUBER PIERA
ROMA
100
SUTTER ARTURO GENOVA
100
TURINI PAULETTE FIRENZE 100
VENCO MARIA LUISA VARESE 100
VENCO MARIA LUISA VARESE 100
VON GUNTEN RUTH TRAPANI 100
SANTICOLI MARIA BERGAMO 98
MANCINI G MEGGEN
93
LIGUORI DORA MILANO
88
ANTONUCCI THERESIA BELLARIA 80
DEFILLA LUCIANO FIRENZE
80
DESCLOUX MIRIAM
PALAGIANELLO 80
FOSSATI GIUSEPPE MILANO 80
LEGLER MAJA P. S. PIETRO 80
MEARINI EDITH FIRENZE
80
MOSCIATTI ARLETTE MATELICA 80
PINO TORINESE 80
SCHELLENBAUM FRANCO
VESPA FRANZ CAGLIARI 80
VESPA ALBERTO CAGLIARI 80
BURGISSER LEANDRO IMPRUNETA 78
MAURER CAVARI ROLANDO 76
LUFI HEINZ
LUGAGNANO VAL D’ARDA 75
NAPPI EDITH LIVERI 75
ALLOATI COLETTE TORINO
74
BERTOLDO PRISKA GENOVA 74
BEUCHAT ANDRE' ROMA 74
BIBINI NICOLETTA BRESCIA 74
CANDIOTI LILIANE FIRENZE
74
D'AMATO SYLVIA COMO
74
FUSCO MARGUERITE SALERNO 74
GHEMI VITTORIO TORINO 74
JAGER URSULA FIRENZE 74
KÜNZLE FERNANDA MILANO 74
LEGLER GIAN CARLO BERGAMO 74
MARCOBI AGNESE VARESE
74
MATHYS ELIA MIANE 74
REGGIO EMILIA 74
NASI WILDER PAGANI ROMANO
BORGOMANERO 74
PARILLO CARMINE MESENZANA 74
CASS. RIZZARDI 74
SCHÄFER GUNTHER STEVENS VENCESLAO TORINO 74
CASALSERUGO 70
FRAZZETTO VALENTINA HEDINGER ANGELA MILANO 70
MORANDI ELSA BORGHETTO S. SPIRITO 70
PACI PICCOLO SARA SCARPERIA 70
SIMONETTO AIMEE
CUASSO AL MONTE 70
ZWICKY VERENA SCHANF 65
BOLLI ELISABETH BASILEA 64
FIORAVANTI ALESSANDRA GINEVRA 64
OECHSLIN DE MARCHI KARL DORNACH 64
PETER ALEX LEGLER LAURA PARMA 64
AURICCHIO GAETANO NAPOLI
60
AURICCHIO GAETANO NAPOLI 60
BAZZANI MICHELINA GENOVA
60
BETTIOLO SIMONE VENEZIA 60
BIASUTTI ROBERTO 60
BRENNA MATTIA PARABIAGO 60
CHRISTIEN GUILLERMO 60
FILIPPIN THERESIA
LAVIS 60
GATAROLI LUIGI MILANO 60
GUGLIELMETTI SCALETT MANOLA ROMA 60
HANIMANN CATANZARO BRIGITTA FIRENZE 60
INGLIN MARTIN ROMA
60
KIPPELE ROBERT MILANO 60
VON ARX MASSIMO NAPOLI
60
ZANARELLI RICCARDO MILANO 60
WEBER ALFONSO FIRENZE 55
FREIDEL FRIEDERIKE CIGLIE' 54
GRANO KATHARINA
LIDO DI VENEZIA 54
LOCHER ADA TRICHIANA 54
MINATEL ELISABETH ORMELLE 54
TRONCI WEYMUTA ADELHEID MILANO 52
SCHERRER JURG BELGIOIOSO 51
AGOSTINI MAJA
PRATO 50
AGOSTINI ALESSANDRA MORFINO MARCO 50
ALBRECHT LUGLI ERNA CAVALLASCA 50
PADERNO DEL GRAPPA 50
ANDREATTA SILVIA
S. DONA' DI PIAVE 50
ANGELETTI GIULIANA
ANSERMET JEAN MILANO 50
ANTONINI GABRIELLA
MILANO 50
ANTRONAPIANA 50
BACHMANN FELIX BAGGI GUALTIERO 50
BALDINI ELSBETH MOSCIANO SANT'ANGELO50
VENEGONO INF. 50
BARCO ALICE BARIATTI GERMAINE GEMONIO 50
BAUERT PETER 50
BECHSTEIN ERNESTO MILANO 50
BECHSTEIN CRISTIAN CUSAGO 50
BEMPORAD SUSANNA SEGRATE 50
BETI FRANCO ROMA 50
BIANCHETTI BARIA MILANO
50
BIONDA MUSSI ENRICHETTA BAVENO 50
CENATE SOPRA 50
BIROLINI RUTH BOIANI MARTA
MILANO 50
BOLDRINI FEDERICO FERMIGNANO 50
BOLLIGER CLEMENT MARINO 50
BOLLIGER ORIETTA 50
BONAFEDE RENATO
PADOVA 50
BONZANIGO ENRICO MENAGGIO 50
COLLE DI VAL D'ELSA 50
BORELLA GIOVANNI
PONTE NELLE ALPI 50
BORTOLUZZI SANDRO
BOT AUGUSTO 50
BRAGA MARISA LEGNANO 50
BRAMBILLA LORENZO MILANO 50
BRAZZOLA FLORIANO MILANO
50
BRUGGER TIMARCO SIMONE ROMA 50
ANTRONAPIANA 50
BRÜTSCH PASCALE BUOGO ADRIANA TORINO 50
BUSATO MARGERITA AREZZO 50
CANGINI IRMA RIMINI 50
SOLBIATE ARNO 50
CARABELLI DANILO CARPIGNANO LUDOVICO GINOSA 50
CARRA CARLO TORINO 50
CASTRI VITO MATINO 50
CERRI MARIE MILANO 50
CHIONETTI MARIA LUISA LESA 50
CICCARELLI DORETTE FIRENZE 50
CINO BARBARA GEMINI 50
CIOTTI EDOARDO BOLOGNA 50
CODARIN CHARLOTTE RAPALLO 50
CONFEDERAZ. SVIZZERA MILANO 50
CORSELLI GENEVIEVE PALERMO 50
COSSETTI GIUSEPPE MALEGNO 50
COSTA BRUNA MILANO 50
COSTANTINI ANNA CERMIGNAGA 50
CURCHOD DOMINIQUE S. VINCENZO 50
DALLA LIBERA MARTHA SAREGO 50
D'ALPAOS LARA TRICHIANA 50
D'ALTOE RINA ORMEA 50
DE CHIARA VIOLETTE AVIANO 50
DE GREGORIO DAPHNE ANACAPRI 50
DE MOLO ALIPRINDI JACQUELINE MONTECATINI TER T. 50
DECASPER JOSEPH COGNENTO 50
DELLA CASA EMILIO MILANO 50
DELLA VEDOVA SARA CUGGIONO 50
DELLEA MARIA ROSA 50
DI CRISTOFANO ARIETTE RAPALLO 50
DI LEVA MARGARETA FORIO 50
DOMENICONI BRUNO CAIRO MONTENOTTE 50
DONATINI ALINE MODENA 50
D'ORIA LAMBA ELENA MILANO 50
DUSONCHET LUISA PALERMO 50
ELMIGER ETTORE CREMA 50
CASTAGNETO CARDUCCI 50
ELSÄSSER FRITZ
ESCHER RODOLFO ROMA 50
FAGANELLO MARTHA PIAVON 50
S. GIOV. POLCENIGO 50
FANTIN LUCIANA
SASKIA FALOPPIO 50
FONTANA MARTUCCI
FOSSATI ANTONIO MILANO 50
FRESARD ALFREDO MILANO 50
FURRER ADELE RIZZOLI PIERMARIA 50
GANDER JACQUES TORINO 50
GASSER HANS PETER BERGAMO 50
GENEL NINO TRIESTE 50
GERRATANA GIORGIO ROSOLINI 50
GERRLI HANS VENTIMIGLIA 50
GIRODAT LORENZO MILANO 50
GMÜR GIUSEPPE BERGAMO 50
GORLA MATTHIAS VARESE 50
GRANA GIAMPIERO CASANOVA LERRONE 50
GRISOSTOMI EMIDIO FERMO 50
GUGLIELMETTI ANNA MARIA MILANO 50
HÄNGGI SOLVI ADRIANA
CAVENAGO B.ZA 50
HILFIKER VERENA TORINO 50
S.MARIA CODIFIUME 50
HIRSCH MARTINE
HÖPLI BIANCA MILANO 50
BORGOMANERO 50
HUBER MAX HUDRITSCH PETER BORDIGHERA 50
HUG MARIANNA STELLAELLO 50
HUPPI ALBERTO TORINO 50
INVERNIZZI ALESSANDRO PRE S. DIDIER 50
KELLER PAUL GENOVA 50
KELLER HELEN GENOVA 50
KUHN ANTONIO NAPOLI 50
VERBANIA INTRA 50
KÜNDIG VANIA LAURA GRAMMICHELE 50
KÜNG DISTEFANO IRENE KUNZ ANDREA MILANO
50
BOCCA DI MAGRA 50
LANDI ALESSANDRA
CERNUSCO NAVIGLIO 50
LANG ROSMARIE
LAQUIDARA ANNA MARIA CATANIA 50
LATINI GRET PERUGIA 50
ARQUATA SCRIVIA 50
LECHNER TEODORO
BREMBATE DI SOPRA 50
LEGLER CARLO
LEONE FERRUCCIO ROMA
50
CIANO D'ENZA 50
LINDER BARBARINA PARONA VALPOLICELLA 50
LOIUDICE ELFRIEDE
LONGHINI CHANTAL MAPELLO 50
LUDRINI TIZIANA SERIATE 50
MACCIACCHINI GEORG SUVERETO 50
MANDRA' AGATINO ROMA 50
MANTERO MAURIZIO 50
MARRONE ANDREA FIRENZE 50
CAMPOROSSO 50
MELETTA MARCO MENNA RODOLFO TRENTO
50
MEYER HERMANN MILANO 50
MICHAHELLES AMELIA FIRENZE 50
MIKES PAUL 50
MINOLI LUCA
MILANO 50
MONDELLO ANITA ROMA 50
MORINI GIAN FRANCO FAENZA 50
MORO BARBARA 50
MOSCA RETO FIRENZE 50
VALLEGIOLITTI 50
MÜHLEMANN CLOTHILDE MÜLLER BERTILLA MARIA S.ZENONE D/EZZELINI 50
NADAIU LAURA NULE 50
Promosso dal Console, dal Centro e dalla Camera di Commercio Svizzera in Italia
Circolo Svizzero di Firenze
L’8 luglio scorso il Console generale di
Svizzera David Vogelsanger, il Presidente
della Camera di Commercio Svizzera in
Italia Fabrizio Rindi e l’Amministratore del
Centro Svizzero Luca Minoli hanno invitato a un ricevimento congiunto i rappresentanti delle autorità, delle forze dell’ordine,
dell’economia e della cultura di Milano e la
colonia svizzera residente nel capoluogo
lombardo.
Più di 400 persone hanno partecipato alla
bella serata che è stata un gran successo.
Chiusa la stagione 2007-2008 con una
cena nei locali sociali di Via del Pallone,
il Circolo Svizzero fiorentino ha festeggiato come di consueto la ricorrenza del
1° agosto all’Hotel Park Palace a Firenze, messo a disposizione dalla famiglia
Kraft.
Alle ore 20 gli intervenuti hanno potuto ascoltare il messaggio agli Svizzeri
all’estero del Presidente della Confederazione Pascal Couchepin.
Durante la serata sono stati posti in
vendita i distintivi Pro Patria della ricorrenza, il cui ricavato è stato devoluto alla
salvaguardia e alla cura dei beni culturali
legati alle vie di comunicazione storiche
della Svizzera.
L’attibvità del Circolo Svizzero di Firenze riprenderà regolarmente in autunno,
e anche per la stagione 2008-2009 sono
allo studio interessanti novità. Ricordia-
NAPP MARISA TRIESTE 50
NIGGELER HANS BERGAMO 50
NOCENTINI MONICA VIGOLZONE 50
NOTARBARTOLO MAXINE RICHNER FIRENZE 50
NOTARI ENRICO VENTIMIGLIA 50
PADICONI FRANCESCO MARIA ROMA 50
PAGANETTI LUCIANO CARCIANO 50
PALTENGHI GIOVANNI MILANO 50
PAMPURO GIULIO MILANO 50
PAOLETTI MARCO FIRENZE 50
PAOLINI MARIA GENOVA-QUARTO 50
PAPETTI HELENA MILANO 50
PAVAN IVANO BREGANZE 50
PEDRON ANNAMARIA MILANO 50
PELFINI ALBINO MERGOZZO 50
PENNA SONJA ROMA 50
PERLASCA ANNA NESSO 50
PERUCCA ROGGER GERTRUD MILANO 50
PIANA CARMEN OMEGNA 50
PIAZZINI GIOVANNA MILANO 50
PILLOUD TORELLO JACQUELINE MONCALIERI 50
PIPPI DOROTHEA PONTE FELCINO 50
PITSCHEN LUCA GENOVA 50
PIZZI MARIO FIRENZE 50
POPP OTHMAR MILANO 50
PREVOSTI GABRIELE VARESE 50
PROSPERO GIUSEPPINA MILANO 50
QUARIN BRUNO
S.VITO TAGLIAMENTO 50
RAGAZZINI ANNE KUHN FIRENZE 50
REGGIANI IRMA BISUSCHIO 50
REPINI ROBERTO CORSICO 50
RESTIVO ELLY FORMELLO 50
RICCA DOTT. GIACOMO 50
RICCIARDI CARLO NOVI LIGURE 50
RIVA ORIELE
S. STEFANO MARE50
RIVA AVV. PIERFRANCO LUGANO 50
RIZZOLI PIER MARIA FURRER ADELE 50
ROMEO EDITH
MERATE 50
ROTACH KURT DOGLIANI 50
ROTOLONI AGNES FOLIGNO 50
RUBINO BIANCA TRAPANI 50
RUTIGLIANO FRANCOISE ROMA 50
SALVALAGGIO GIOVANNI
S. MARTINO D/LUPARI 50
SARFATI ALBERTO COMO 50
SCHAIT PASCAL 50
SCHERRER FRANCO S. S. GIOVANNI 50
SCHNEIDER THEO
PERGINE VALSUGANA 50
SCHNEIDER HANNA FINOCCHIO 50
SCHÜTZ ELDA
MILANO 50
SCHWOTZER ULRICH LICATA 50
SIRONI GIOVANNI MILANO 50
SOMAZZI LAURA
MILANO 50
SOMMER HEINZ MAJANO 50
SPAGNOL ANITA P. LIGURE 50
STEFFEN CARLO MILANO 50
TANGARI FILIPPO SORRENTO 50
TE NUZZO LUIGI UGENTO 50
TENORE ROSMARIE OTRANTO 50
TGETGEL CHRISTIAN AMBRA 50
TREICHLER ENRICO 50
TREICHLER TRUFFI GIULIANA REGGIO EMILIA 50
TURELLI GISELLA LOVERE 50
VACCHIANI NADINE BUIA 50
VAL OLST DOROTHEA VILLA D'ADDA 50
VALLE ADA MONTORFANO 50
VILLA ANGELO MILANO 50
VOGELE LILIANE TRIESTE 50
WICKY MARIA LOUISE PIEDIMONTE MATESE 50
WIGET HANS MILANO 50
WILDBERGER VERONIKA
CASTIGLIONE PESCAIA 50
WISS OSWALD ALOIS HELENE VALERIE 50
ZANONI VITTORINA CANTÙ 50
ZAUGG FRIEDRICH CORBOLA 50
ZIMMERMANN JURG MOZZO 50
ZURCHER PAOLA PANTELLERIA 50
Ricevimento al Centro Svizzero Milano 1° agosto al Park Palace
Il Comandante interregionale dei Carabinieri Pastrengo, il Generale Carlo
Gualdi, figlio di madre svizzera e il
Console generale David Vogelsanger.
mo tra le altre cose che in un periodo
recente il Circolo ha ripreso dopo molto
tempo un’articolata offerta musicale,
che si è andata ad aggiungere alle già
numerose iniziative organizzate nell’arco
dell’anno.
Artisti di livello, fra i quali è necessario
ricordare almeno il chitarrista classico
Gilbert Impérial, si sono esibiti al Circolo, e sicuramente anche la stagione che
sta iniziando sarà ricca di sorprese e di
nuove idee.
Non saranno trascurate naturalmente
le gite sociali (magari anche abbinate
ad altri circoli vicini), le mostre ed altri
eventi culturali, che ormai da molti anni
contraddistinguono l’offerta del sodalizio fiorentino.
David Tarallo
5
N. 8/9 agosto/settembre 2008
Per il periodo settembre-dicembre 2008
Programma generale manifestazioni
della Società Svizzera di Milano
Elaborato dal nostro Comitato Manifestazioni in collaborazione con i Presidenti di
Sezione.
Tutte le manifestazioni indicate nel proData
gramma ed eventuali ulteriori manifestazioni o variazioni che all’atto della stampa del programma stesso non avevano
ancora potuto essere definite, verranno
comunque ricordate man mano, mediante
apposita circolare.
Il Presidente
Gottfried Goetz
orario manifestazione
GI 11.09.08
18:30
GI 18.09.08
20:00
GI 25.09.08
18:00
GI 09.10.08
18:30
MA 14.10.08
19:30
GI 23.10.08
17:30
GI 30.10.08
18:30
GI 13.11.08
18:30
GI 20.11.08
20:00
GI 27.11.08
18:30
MA 02.12.08
19:30
GI 11.12.08
18:30
SA 13.12.08
15:00
GI 18.12.08
20:00
Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale
Cena di Fine Estate - Cena Sociale
Tavola Rotonda: «Droga, alcool e fumo: attrazione fatale» in collaborazione
con Mario Negri Institute Alumni Association
Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale
Incontro di Cucina a cura di E. Rizzi: «La selvaggina in tavola»
Premio Internazionale «Myrta Gabardi» per la musica e il giornalismo
Manifestazione in collaborazione con il Consolato Generale di Svizzera
Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale
Schützenabend - Serata dei Tiratori - Cena Sociale
Manifestazione in collaborazione con il Consolato Generale di Svizzera
Incontro di Cucina a cura di E. Rizzi: «Il Gran Menu di Natale»
Conferenza - proiezione di Loisirs turismo culturale
Natale dei Bambini
Festa degli Auguri - Cena Sociale
Data
Manifestazioni delle Sezioni
SEZIONE BIRILLI
Lunedì 8 settembre
Inizio dell’attività dei vari gruppi
Martedì 30 settembre
Assemblea generale e gara rodaggio
Dal 6 ott. al 28 novembre Gare individuali per la gara Sant’Ambrogio
Mercoledì 3 dicembre
Gara Fortuna, cena e premiazioni gare Sant’Ambrogio e Fortuna
SEZIONE BRIDGE
Tornei Open
Bridge Guidato
Tornei Sociali
Tutti i mercoledì dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette A+B+C+D (dal 10 settembre al 17 dicembre ’08)
Tutti i lunedì dalle 15,00 alle 18,30 nelle salette C+D (dal 15 settembre al 15 dicembre ’08)
Venerdì 19 settembre, 17 ottobre, 14 novembre, 12 dicembre
dalle 15,30 alle 18,30 nelle salette C + D
«Primo piano»
A cura di Annamaria Lorefice
Società Svizzera di Milano
Serata di Fine Estate
Giovedì 18 settembre ’08
L’autunno bussa alle porte e noi vogliamo
salutare l’inizio di questa nuova stagione
invitandoVi alla nostra Serata di Fine Estate giovedì 18 settembre 2008, con inizio
alle ore 20.00, in Sala Meili, al terzo piano
di Via Palestro 2, Milano.
Sarà un’occasione per trascorrere una
lieta serata fra amici e per raccontarci le
esperienze vissute durante le vacanze.
La serata sarà allietata dalle musiche del
complesso dei Coriandoli.
Il prezzo per i Soci è 30 Euro, per i Soci
fino a 33 anni è 25 Euro, per i giovani Soci
fino a 25 anni 15 Euro, e per i non Soci
45 Euro.
Vogliate cortesemente confermare la
Vostra partecipazione entro lunedì 15
settembre 2008 presso la nostra Segreteria dal lunedì al sabato, dalle 14.00 alle
19.00.
(Tel. 02. 76 00 00 93; fax 02. 76 39 75
52; e-mail [email protected]).
Ci auguriamo che vorrete partecipare numerosi a questo tradizionale appuntamento e Vi inviamo i nostri migliori saluti.
IL COMITATO MANIFESTAZIONI
Ospite il Consigliere di Stato Luigi Pedrazzini
Festa Nazionale
anticipata a Milano
In occasione della Festa Nazionale celebrata il 24 luglio, Luigi Pedrazzini, Consigliere di Stato Ticinese, Direttore del
Dipartimento delle istituzioni, ha pronunciato un discorso molto interessante (ne
riferiremo in una prossima occasione). La
Festa nazionale (anticipata) ha avuto luogo
sul terrazzo che dà su Via Palestro. Alla
cerimonia hanno partecipato circa 120
persone. Il Presidente della Società Edo
Goetz ha pronunciato il suo discorso e ha
poi passato la parola al Console Generale
il quale ha abilmente dribblato il compito
passandolo tout court a Pedrazzini. Pedrazzini (che era accompagnato dalla moglie) è stato molto simpatico e disponibile.
La solita bandella di Arogno e due corni
delle Alpi ci hanno allietato la serata.
e-mail: [email protected]
A Mendrisio, nella Svizzera italiana, si terranno i mondiali di ciclismo del 2009. L’organizzatrice lavora con passione per preparare gare ed eventi di cultura sportiva
Agnès Pierret, «Madame Mondiali», alle prese con l’evento più atteso delle due ruote
Mendrisio - Dal suo ufficio del “Magnifico Borgo”, la belga-svizzera Agnès Pierret
dirige la macchina organizzativa dei prossimi mondiali di ciclismo del 2009. Tanto
lavoro, dagli aspetti più importanti a quelli
in apparenza minori, come la scelta delle
magliette della ditta svizzera Assos SA che
vestiranno i corridori. I fari di tutto il mondo
saranno puntati su Mendrisio, il prossimo
anno, e l’obiettivo della Pierret è esaltare il
ciclismo e la terra del Canton Ticino.
Agnès Pierret ha maturato una grande
esperienza nel campo dell’organizzazione
ciclistica europea. Una carriera importante
e una profonda conoscenza del settore ora
a vantaggio dell’immagine della Svizzera
italiana.
Come va il ciclismo svizzero?
«Dopo le affermazioni dei grandi nomi,
come Zimmermann o Gianetti, ha passato
un momento un po’ difficile. Ora c’è Cancellara, e poi Elmiger, Albasini e Zberg.
La Svizzera è un paese piccolo e non può
competere con altri come l’Italia, ma sono
ottimista».
Come è arrivata al ciclismo?
«Per caso. Al primo impiego ho lavorato
quattro anni per una rivista ciclistica in
America, e ho scoperto questo sport. Dopo qualche anno sono entrata nel ciclismo
europeo, in una squadra francese come
responsabile della comunicazione, e poi
come manager di una squadra svizzera».
Infine, nella direzione del Tour de
France…
«Per sette anni, una bella esperienza…».
Nel frattempo lei è diventata svizzera?
«Dall’89 la Svizzera è diventata il mio secondo paese. A Ginevra ho lavorato per
l’Eurovisione e a Berna sono diventata
direttrice della Federazione svizzera di
ciclismo».
E poi le è venuta voglia di vivere in
Ticino.
«Sì, era la parte di Svizzera che conoscevo poco. Mi sono trovata bene, anche sul
piano professionale».
Quali sono state le esperienze che le
hanno fatto amare il suo lavoro?
«L’esempio di un direttore molto conosciuto e particolare col quale ho fatto esperienza a Basilea, Paul Köchli, ai tempi dell’Helvetia. Era chiamato “professore”, aveva
rivoluzionato il ciclismo tradizionale europeo inserendo l’informatica, una gestione
razionale che mancava molto nel ciclismo,
Agnès Pierret si occupa dell’organizzazione di questo atteso appuntamento.
Nella sua lunga carriera, è stata manager di squadre professioniste, direttrice
di Swiss Cycling- Federazione di ciclismo a Berna, produttrice delle attualità
sportive all’Eurovisione, direttrice del Tour de France a Parigi. Dal 2007 è
Direttrice dei Campionati del Mondo di Ciclismo su strada di Mendrisio 2009.
www.mendrisio09 .ch
Dal 23 al 27 settembre 2009, Mendrisio sarà la sede dei Mondiali. Il Canton Ticino ha conosciuto bei momenti col ciclismo. I mondiali del 1953 a
Lugano, protagonisti Coppi e Kubler, nel 1971 a Mendrisio con Merckx e
Gimondi, nel ‘96 a Lugano con Museeuw e Gianetti. Lo scorso maggio ha
ospitato due tappe del Giro d’Italia e una del Giro della Svizzera.
e che ancora oggi non è sempre presente. Lui ricercava la perfezione e questo in
qualche modo mi ha segnata».
E’ magnifico quando il lavoro significa
anche passione.
«Sì, passione e amicizia con molte persone. Dopo anni trascorsi come manager di
squadre, era impossibile che il ciclismo
rimanesse solo un lavoro. Quando c’è una
convivenza stretta, si diventa quasi dei familiari. Mi ricordo il primo anno con oltre
cento giorni di gare. Ho imparato a confrontarmi con tante situazioni umane. Le
gare a tappe sono giorni segnati da soddisfazioni ma anche da sofferenze. C’è il
corridore che ha un infortunio, quello che
deve abbandonare. Dalla tv spesso non si
percepisce tutto, ma chi ha sudato anni
per il Tour, e magari per una banale gastroenterite lo deve abbandonare, vive un
dramma».
Ai profani sorge sempre qualche dubbio sulla figura del gregario. Anche
fosse il migliore, deve restare al suo
posto, nel ruolo di perdente obbligato…
«Il termine gregario non mi piace. In ogni
caso, questo ruolo è praticato all’estremo
in Italia ed esiste in ogni squadra anche
altrove. Il corridore leader scende a far
pipì e il gruppo si ferma l’aspetta. Oggi si
corre un po’ meno da leader o da gregario,
tuttavia i ruoli si mantengono. Bisogna sapere che il ciclismo su strada è uno sport
individuale che si pratica in squadra. Per
questo il premio che uno vince appartiene
anche agli altri».
Spieghi ancora.
«Il miglior corridore se ai mondiali è da solo
è quasi destinato alla sconfitta. In gruppo
si va più protetti e più veloci. I gregari riparano il corridore dal vento, lo tirano. E’
meglio andare a quaranta all’ora dietro a
tre o quattro che aprono la strada. Se il
leader cade, i gregari lo soccorrono per
alleggerirgli la situazione».
Ma se uno dei gregari è molto più veloce?
«Succede, ma il ciclismo è tattica. Se un
gregario è stato veloce oggi, domani sarà
in grado di affrontare la tappa di montagna? Dunque, meglio puntare su un leader
capace di superare vari ostacoli».
Chi nasce gregario muore gregario?
«No. Un corridore può esserlo nei primi
anni e poi rivelarsi un campione. Il ciclismo
non è il tennis in cui a 17 anni si vince a
Wimbledon. Il ciclista teen ager non è nessuno, ha bisogno di maturare. Inoltre ci
sono anche le circostanze, il leader ha un
malessere e subentra un altro che riesce a
dimostrare il proprio potenziale».
Cosa si augura per i mondiali del
2009?
«Che non siano solo quattro giorni di gara, ma un evento allargato, un successo
popolare».
E come?
Ho fiducia che sarà così per la vicinanza
con l’Italia e per l’amore dei ticinesi per il
ciclismo. Siamo già partiti bene col Museo
D’arte a Mendrisio, con il tema dell’atleta
nell’antichità. Al Cardiocentro di Lugano si
terrà un congresso su sport e cuore. Ciò
a cui tengo è avvicinare la gente a questo
sport».
Il ciclismo è molto seguito.
«Ma io desidero che la popolazione senior
non viva lo sport solo davanti alla TV. Vorrei
coinvolgere donne e uomini di tutte le età.
La nostra macchina organizzativa è una
formidabile occasione.
Già adesso tante persone si annunciano
come volontari per i lavori dei Mondiali. È
bello che non solo il mendrisiense ma i ticinesi di ogni località vogliano fare qualcosa.
Ragione per la quale la cerimonia d’apertura non seguirà un mero schema sportivo,
ma sarà dedicata alla ”Sacra Terra del Ticino”. Faremo conoscere al mondo questa
bella regione svizzera».
Annamaria Lorefice
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3AGRADELLUVA
www.mendrisiottotourism.ch
­6
N. 8/9 agosto/settembre 2008
Persona notissima, è improvvisamente scomparso il 18 luglio scorso, all’età di 92 anni
Ai funerali di Carlo Steffen nella Chiesa protestante di Milano
le commemorazioni del Console Generale e dell’avv. Ugo Guidi
Si sono svolti lunedì 21 luglio a Milano
i funerali di Carlo Steffen, per lunghi
anni attivo nella organizzazioni svizzere in Italia. Nato a Milano da genitori
basilesi il 30 aprile 1916, frequentò
dapprima la Scuola Svizzera di Milano e poi il liceo a Trogen (Appenzello).
Compí gli studi di diritto all’Università
di Berna e superò poi gli esami di avvocatura nello stesso cantone. Giovanissimo, nel 1944 entrò al servizio dell’industria farmaceutica Roche e già nel
1945 venne trasferito a Milano dove
divenne poi amministratore delegato
della Roche-Italia. Sposatosi nel 1947,
ebbe un figlio, ma perse la moglie in un
incidente stradale nel 1965. Si risposò in seguito con Gabriella Silvestrini,
vedova con due figli. Di lui tutta la
comunità svizzera di Milano serba un
caloroso ricordo. Ne ricordiamo anche
in questa pagina le doti umane, civili e
la brillante carriera grazie ai contributi
del Console generale e dell’amico Ugo
Guidi in occasione delle esequie.
Il Dott. Carlo Steffen con l'Avv. Ugo Guidi (Milano, 5 dicembre 2007).
Un uomo e uno svizzero del tutto retto e integro
Con Carlo Steffen perdiamo un uomo e uno
svizzero del tutto retto e integro. La nostra
tristezza viene attenuata dalla riconoscenza
per averlo potuto conoscere e per essere
stati suoi amici.
Nonostante tutto l'amore per l'Italia, suo
paese di nascita e ospitante, Carlo era con
ogni fibra del suo grande cuore prima di
tutto svizzero. I suoi genitori appartennero
ancora a quella prima generazione di svizzeri in Italia che, soprattutto in Lombardia, più
di cento anni fa posarono la prima pietra per
le odierne, strette relazioni economiche fra
i due paesi. Padre e madre gli trasmisero il
profondo amore senza compromessi per la
patria svizzera che lo avrebbe distinto fino
alla sua tarda età.
Questo amore per la patria non racchiudeva
nessun entusiasmo esagerato e nessuna arroganza. Questo era troppo per il basilese e
protestante sobrio. Non diceva grandi parole bensì praticava un patriottismo di azione.
Carlo Steffen era semplicemente sempre
presente quando il paese o la comunità
svizzera in Italia ne avevano bisogno.
Il giovane avvocato comandò durante gli
anni della guerra una compagnia della Val
Colla del battaglione di fucilieri di montagna
94, allora una sfida considerevole per un
ufficiale svizzero tedesco anche se il Capitano Steffen parlava perfettamente italiano.
Però all'epoca l'italiano era per i suoi bravi soldati ticinesi ancora una lingua abbastanza straniera. Così Steffen, per essere
vicino ai suoi fucilieri, aveva imparato il loro
dialetto ticinese e lo parlava anche bene,
fatto rarissimo per uno svizzero tedesco.
Di questo periodo pieno di stenti, ma anche
arricchente per un giovane uomo a cui era
stata affidata una grande responsabilità,
Carlo raccontava con piacere ancora nei
suoi ultimi anni. L'immagine di un paese in
cui tutti stavano insieme fianco a fianco al
fine di affrontare pericoli esistenziali lo ha
caratterizzato per tutta la vita.
Nel più profondo della sua anima non poteva
soffrire la caricatura ideologica della Svizzera degli anni della guerra, che lui stesso
aveva vissuto, diffusa negli ultimi anni da
certi politici, professori e giornalisti. Riconoscente, i suoi occhi saggi si illuminavano
quando si opponeva energicamente, anche
in pubblico, a questa caricatura. Quando io
una volta in occasione di un evento qui a
Milano parlai della generazione del servizio
attivo come della "grande generazione" della Svizzera, a cui noi dobbiamo quasi tutto,
venne subito da me il giorno successivo per
esprimermi la sua gratitudine.
Ma Carlo non era assolutamente un uomo
che viveva nel passato. Affrontava i compiti
laddove si presentavano, nella sua ricca attività economica ma soprattutto, insieme a
suo fratello maggiore Emilio, nella comunità
svizzera di Milano e dell'Italia. Carlo presiedeva la Camera di Commercio Svizzera in
Italia negli anni del rapido sviluppo economico italiano e, un po' più tardi, il simbolo
costruito poco dopo la guerra dell'amicizia
e della collaborazione italo-svizzera, il Centro Svizzero di Milano, ancora oggi l'edificio
più importante della Confederazione al di
fuori dei nostri confini. Questa costruzione
fu allora una straordinaria impresa comune
della patria e degli svizzeri in Italia. Dubito
purtroppo che oggi noi saremmo ancora
capaci di una simile opera. Ancora di più
dobbiamo prenderci cura di tale eredità.
Ma Carlo fu anche uomo di cultura. Per ventiquattro anni e fino all'anno scorso, quando
passò il compito in mani più giovani, rappresentò il Console generale di Svizzera a
Milano nel Consiglio dell'istituzione culturale
svizzera fino ad oggi più importante in Italia,
la Fondazione Stauffer a Cremona. Questo
incarico fu per lui tutt'altro che un semplice
posto d'onore bensì un incarico che adempì
fino alla fine con passione e cura anche del
più piccolo dettaglio. Solo pochi mesi fa lo
abbiamo ringraziato a casa nostra insieme
all'autorità di Cremona e alla direzione della
fondazione.
Carlo Steffen amava l'Italia della ricca cultura e dell'economia dinamica. Era profondamente legato al paese grazie a sua moglie
e alla sua famiglia. Anche in tarda età non
volle ritirarsi semplicemente nella sua casa
sul bellissimo lago di Origlio bensì aveva bisogno della vita attiva nella febbrile Milano.
Ma diventare egli stesso italiano non poteva
proprio immaginarselo.
Non vorrei anticipare il nostro pastore ma
non si può parlare di Carlo Steffen senza
menzionare la sua profonda fede cristiana.
Come il suo patriottismo, che non era di
grandi parole, la sua convinzione riformata
era una di azione. Alla chiesa in cui ci troviamo era strettamente legato quale suo presidente per lunghi anni, così come all'Asilo
Evangelico di Malnate. Con Carlo condividiamo anche la nostra comune speranza cristiana. Il canto collettivo da lui stesso voluto
del nostro inno nazionale, che é un canto
cristiano, manifesta che per lui l'amore per
il proprio paese era legato inseparabilmente
a quello del prossimo e di Dio.
Permettetemi ancora in chiusura una parola personale. Quando due anni fa mi é stata affidata la responsabilità del più antico
Consolato generale di Svizzera, Carlo fu il
primo a concedere al giovane, rispetto a lui,
e soprattutto inesperto Console generale la
sua fiducia e più tardi anche la sua amicizia.
Questa fiducia e questa amicizia significano
molto per me, al di là della sua vita terrena,
e per questo gli sono grato. Non dimenticherò mai le sue brevi lettere, telefonate
o visite personali durante le quali mi dava
sempre un buon consiglio o mi esprimeva
se qualcosa lo rendeva soddisfatto. L'uomo
Carlo Steffen si distingueva anche per il fatto che in queste occasioni trovava sempre
tempo per un intrattenimento amichevole o
per un piccolo regalo alle nostre collaboratrici italiane.
Cara Gabriella, cara famiglia Steffen, cari
amici: quando venerdì mattina ci ha raggiunto la notizia che Carlo Steffen, così
presente fino alla fine, non era più fra noi, il
primo sentimento é stato la tristezza della
scomparsa. Questa la può sentire in tutta la
sua profondità solo la famiglia, ma anche
noi abbiamo voluto bene a Carlo e ci mancherà molto. Ma ora vogliamo essergli grati
soprattutto per tutto ciò che ha fatto per il
nostro paese qui a Milano, ma ancora di
più per l'amicizia con questo uomo, nel più
vero senso della parola, nobile.
David Vogelsanger
quasi il tuo corpo e la tua vita quotidiana
fossero insufficienti a contenerla. Voglia di
vivere e di operare che si proiettava sugli
altri, tutti contagiando e rendendo tutti partecipi di essa.
Carlo carissimo, non è facile nella vita incontrare un uomo come te. Per me è stata
una grande fortuna averti come Amico e
come aiuto nei momenti difficili.
Ma la cosa più bella è sempre stata la tua
voglia di discutere accanitamente ed a fondo ogni argomento per arrivare alle conclusioni più utili anche se faticose. Questo era
infatti il tuo modo di essere: una forza della
natura, un uomo brillante e generoso, un
uomo che non ha mai rinunciato ai principi
che hanno caratterizzato tutta la sua vita.
Elementi questi che hanno reso speciale il
tuo lavoro, le tue attività professionali ed
anche i tuoi rapporti familiari.
Ricordo con grande affetto la tua prima
moglie, la carissima Grety, tua figlia Monique, che ho visto praticamente nascere
e abbraccio oggi con immenso affetto tua
moglie Gabriella che ti è stata compagna
per quasi quarant'anni.
Amo ricordarti (e il mio ricordo è sicuramente quello di tutti i tuoi amici) come uomo
munito, oltre che di grandi capacità intellettuali, di grande buon senso cui si accompagnavano intelligenza profonda e quel filo di
astuzia che è sempre buon viatico quando
l'intensità e la complessità della vita ti portano a contatto con la grande varietà dei
tuoi simili.Sempre entusiasta, instancabile
ed inesauribile in ogni cosa che mirasse a
realizzare questa tua stupenda gioia di vivere (espressa perfino nello sport del golf al
quale sei acceduto in età non giovanissima
riportando risultati lusinghieri), la fantasia
che tu mettevi nel tuo esistere non appariva
mai ostentazione né generava mai fatica e
noia. Tutto era - semplicemente - il tuo modo di essere, di porgerti, di donarti. Tutto
era "Carlo", il re, il leone, la roccia.
Ugo Guidi
Una vita intensa, attiva, produttrice di benefici effetti Carissimo Carlo,
per chi ha il dono della fede, la morte è il
"dies natalis" e cioè il giorno in cui davvero
si nasce e si nasce per sempre. È il ritorno
alla casa del Padre: un giorno di gioia.
Per me, come per Jean-Jacques Rousseau, la morte rappresenta la fine di quella
bella avventura che è la vita. Una "festa"
alla quale si è invitati ma che si sa fin
dall'inizio che, purtroppo, ad un certo
punto bisogna lasciare.
La tua "festa, caro Carlo e cioè la tua vita, è stata intensa, attiva, produttrice di
benefici effetti non solo per te ma anche
per tutti coloro che per qualsiasi motivo ti
sono stati vicini.
Ti ricordo soprattutto quando, lasciato il
pur difficile compito che ti proveniva dalle
prestigiose cariche da te ricoperte, riuscivi a trovare il tempo di dedicarti intensamente alla gestione dei problemi della Comunità svizzera di Milano e quindi a quelli
della Confederazione. Ti ricordo non solo
quando tu trovavi le giuste soluzioni per i
vari ed impegnativi problemi che ti erano
sottoposti, ma anche quando tu rendevi
meno pesanti le riunioni con le tue battute
di spirito e con i ricordi del servizio militare
in Svizzera che ti aveva tanto affascinato.
Del resto io sono stato, anni dopo, tuo
emulo perchè, svizzero nato, come te, a
Milano, chiesi di fare il servizio militare in
Svizzera (e per di più nella Svizzera tedesca per conoscere meglio i miei Compatrioti) ancorché io avessi potuto esserne
legittimamente esonerato.
Non voglio e non posso descrivere oggi
singolarmente i tuoi meriti. Mi limiterò a
dire che pochi possono vantare un bilancio
tanto positivo quanto il tuo. Bilancio con il
quale tu hai concluso la tua vita e la tua
esperienza nel mondo. Esperienza nella
quale le tue priorità sono state la famiglia,
il lavoro e la Patria, da te fedelmente servita e tanto amata.
Di te mi si affollano alla memoria mille
ricordi di cose dette, fatte, vissute: mille
dettagli che il tempo farà inevitabilmente
sbiadire, senza però cancellare i tratti
essenziali della tua presenza e di ciò che
essa ha significato per noi. Ma con un
curioso – almeno per me – risvolto: che
mentre si suol dire che di certe cose, quali la giovinezza o la salute, si apprezza il
valore soprattutto quando vengono meno,
per quel che riguarda il mio sentimento
verso di te, ciò non potrà accadere tale
è il valore della tua presenza che io ho
avvertito sempre, nei lunghi anni della nostra frequentazione e dell’amicizia che ci
ha legato. Infatti lo avverto giorno per giorno, momento per momento, così come lo
rivivo ora, parlando a te e di te.
Il valore e il significato della tua presenza si realizzavano in quella che – dovessi
scegliere un’espressione per sintetizzarla – definirei la tua voglia di vivere e di
operare. Una voglia di vivere e di operare
assoluta, irrefrenabile, che emanava da te,
Alla Società Svizzera di Milano
Presentazione del libro: «Vagamondo» di Stenio Solinas
E' stata una bella serata quella che ha visto, giovedì 3 luglio 2008, nella sala Meili
della Società Svizzera la presentazione del
nuovo libro di Stenio Solinas, editorialista e
inviato del Giornale. Edito dalla casa editrice
Settecolori, il volume, di quasi cinquecento
pagine, ha per titolo Vagamondo ed è appena stato selezionato fra i cinque finalisti del
Premio Scanno, uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani. Gli oratori che
facevano corona all'autore sul palco erano
di tutto rispetto e vale la pena ricordarli brevemente. Il professor Mauirzio Serra, ministro plenipotenziario, direttore dell'istituto
di studi storici della Farnesina e saggista;
il professor Claudio Risè, psicoanalista,
autore di Cannabis, il saggio più completo
fra quelli finora scritti sui danni provenienti
dall'utilizzo delle droghe cosiddette leggere;
l'inviato culturale del Corriere della Sera Armando Torno, autore di libri sul concetto del
tempo; il critico cinematografico Maurizio
Cabona, nome noto agli amici della Società
Svizzera per i quali ha curato anche la riuscita serie di appuntamenti del Lunedì.
Coordinati brillantemente da Luciana Baldrighi, giornalista e critica d'arte e stuzzicati
dalle sue domande, i partecipanti non si sono risparmiati. Serra ha affrontato il volume
di Solinas sotto l'aspetto storico e letterario, nonché sul versante, se così si può dire,
della politica estera. Vagamondo è infatti un
libro che allinea reportages da zone calde
del mondo, l'Afghanistan, la Cina, la Turchia,
Cuba, a ritratti e incontri di scrittori, da Hemingway a Malraux, da Köstler a Aragon.
L'intervento di Torno si è mosso invece
intorno ai concetti di tempo e di spazio, il
viaggio come vagabondaggio ma anche
come ricerca di sè.
Con Risè ci si è inoltrati di più nella psicologia dell'autore, i suoi gusti e le sue antipatie,
il suo amore per la vita che gli permette
una scrittura trascinante e molto amata dai
lettori, molti dei quali, “lo considerano un
vero e proprio maestro”.
A Cabona è toccato l'aspetto più giornalistico del libro, perché Solinas è, come Cabona
ha affermato, uno degli ultimi esemplari di
quel giornalismo da inviato che oggi si pratica sempre di meno, ma che in passato era
appannaggio dei Montanelli e dei Barzini, dei
Malaparte e dei Piovene.
Alla fine Luciana Baldrighi ha dato la parola
all'autore che brevemente ha tenuto a ricordare come Vagamondo sia anche una
sorta di personalissimo diario intellettuale, il
risultato di un lavoro di almeno un ventennio
e per certi versi, dunque, un po' il libro di
una vita.
Un ricco rinfresco ha infine allietato oratori
e pubblico, degna chiusura di una serata
culturale perfettamente riuscita.
Luciana Baldrighi
7
N. 8/9 agosto/settembre 2008
Nell’ambito del saggio degli studenti di piano e violino
In occasione del premio «Foyer des Artistes 2008»
Il Console onorario di Reggio Calabria Il Coro Svizzero salentino
premiato per il grande lavoro svolto si è esibito a Casarano
Il 9 agosto 2009, in occasione del PREMIO
“FOYER DES ARTISTES 2008”, per la sesta
edizione del premio relativo alla Regione
Calabria, il Console Onorario di Svizzera
Avv. Renato Vitetta, è stato indicato vincitore, dalla Commissione selezionatrice del
premio, che ha deliberato all’unanimità di
assegnare il “Premio Foyer 2008” all’Avv.
Renato Vitetta con la seguente motivazione: «Quale rappresentante Consolare per
la Regione Calabria dell’Ambasciata di
Svizzera, ha saputo porre in evidenza la
importante struttura elvetica in territorio
calabrese, rafforzando con le sue spiccate
qualità le realtà economiche, commerciali
e culturali» .
Il premio, Medaglia d’Oro e Diploma, sono stati conferiti in forma ufficiale durante
la serata di Gala che ha avuto luogo in
S.Alessio in Aspromonte(RC), alla presenza di Autorità Religiose, Politiche, Militari e
Istituzionali, nonché di esponenti del mondo dell’Arte , della Scienza e della Cultura,
nazionali ed Internazionali.
Durante la sobria ed elegante Cerimonia
si sono esibiti artisti e musicisti di diverse
nazionalità.
L’importante riconoscimento assegnato al
Console Onorario Renato Vitetta premia il
L’Avv. Renato Vitetta – Console Onorario di Svizzera (Regione Calabria).
grande lavoro svolto dallo stesso a neppure un anno dal Suo insediamento, voluto
dall’Ambasciatore Svizzero in Italia Bruno
Spinner, nel diffondere e far conoscere
alla realtà Calabrese l’importanza che una
base Consolare come quella della Confederazione Elvetica può rivestire in tutti i
settori, da quelli culturali con interscambi
sin dalle scuole dell’obbligo fino alle Università, da quelli commerciali, evidenziati
con una serie di incontri tra varie Camere
di Commercio calabresi con imprenditori
svizzeri del settore agro-alimentare e del
Turismo, sino a quelli Industriali, onde favorire una eventuale possibilità da parte di
aziende Svizzere che volessero intraprendere attività e/o investimenti in Calabria.
Hanno onorato la Cerimonia con la loro
presenza anche l’Ambasciatore della Repubblica dell’Afghanistan S.E. Mohammad
Musa Maroofi e Sua Altezza Reale Madame India d’Afghanistan.
Ovviamente la sede Consolare aperta a
Reggio Calabria è diventato anche un punto di riferimento per tutti i cittadini Svizzeri
che risiedono in Calabria, in primis anche
per l’unico, finora, Circolo Svizzero dell’Alto Tirreno, presieduto dalla Sig.ra Ursula
Talarico, che proprio nel prossimo mese
di Ottobre verrà a far visita al Consolato
di Reggio Calabria durante una gita programmata pere i suoi associati in riva allo
splendido scenario dello Stretto di Messina/Reggio Calabria.
Festeggiata anche da famigliari giunti dalla Svizzera
A Palermo spente 100 candeline
per la signora Rosaria Mettier
Il giorno 7 luglio Sandra Brodbeck, console onorario di Svizzera in Sicilia, si è recata
in visita alla signora Rosaria Mettier per
porgere, a nome della Confederazione, i
più sinceri auguri per l’invidiabile traguardo raggiunto; la simpatica signora Mettier,
attorniata dai familiari giunti anche appositamente dalla Svizzera, ha infatti spento le
sue prime 100 candeline.
Ancora tantissimi auguri, nonna Rosaria
– l’appuntamento è al traguardo del prossimo lustro!
S. B.
Nella foto:
La festeggiata in compagnia della
nuora e del nipote.
Il 21 giugno è stato un grande giorno, in
cui abbiamo potuto dimostrare le nostre
capacità, come coro svizzero Salentino.
Siamo stati invitati, in aggiunta al programma prestabilito, al saggio degli studenti di
piano e violino delle professoresse Laetitia
Maigret e Rita Piazzolla. L‘auditorium era
colmo di gente e di genitori accorsi a dare
sostegno ai propri figli. Il concerto é stato
introdotto dalle due maestre al piano ed
al violino. Gli studenti hanno suonato pezzi che spaziavano da Mozart a G.Allevi a
Jovanotti e tanti altri. È stata emozionante
l’esibizione dei ragazzi, la cui età andava
dai 5 ai 12 anni.
Ogni cinque esibizioni toccava a noi salire
sul palco. Abbiamo cantato prima “Va pensiero” di G. Verdi poi “Go down Moses” di
Armstrong ed infine “Vois sur ton chemin”
di Coulais accompagnati dalla nostra insegnante Maigret. Il pubblico ci ha apprezzato tanto, manifestandolo con un forte
applauso che ci ha ripagato del nostro
impegno. La chiusura del concerto é stata
eseguita dalle due maestre con “Il Bacio”
di Allevi e “Freilach Fun” di Klezmer. Con un
“standing ovation” del pubblico si è voluto
ringraziare la dedizione e il lavoro delle
due maestre per gli studenti. L’applauso
finale del pubblico e la consegna di un piccolo diploma ai partecipanti ha concluso la
bellissima serata.
Infine un grande ringraziamento va anche
alla nostra Ursula Schaer per aver organizzato le prove,le note e per aver tradotto
i testi. Questa serata ci ha dato la giusta
motivazione a continuare e ad allargare il
nostro repertorio.
Come presidente del Circolo Svizzero Salentino e membro del Coro un ringraziamento va inoltre alle colleghe ed al collega
Alfred, che nonostante le difficoltà con le
note e la lingua hanno dato il massimo e
lo hanno dimostrato quella sera.
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N. 8/9 agosto/settembre 2008
Oro per Federer e Wawrinka (tennis doppio) e Cancellara (ciclismo cronometro) e quattro medaglie di bronzo
Bilancio sostanzialmente positivo, ma con qualche dispiacere
dalla partecipazione svizzera ai giochi olimpici di Pechino
Bilancio positivo della partecipazione
svizzera alle Olimpiadi di Pechino. Swiss
Olympic, il comitato incaricato di preparare e seguire la partecipazione elvetica
ai giochi 2008, ha definito “rallegrante” il
risultato globale. Infatti, nonostante una
delegazione meno numerosa che ai precedenti giochi di Atene, il bottino di medaglie
è stato migliore. Se ne prevedevano cinque e ne sono state invece ottenute sei.
Ma non tutto è andato secondo le previsioni. Infatti si sono verificate alcune
clamorose delusioni, la più grossa delle
quali è certamente l’eliminazione di Roger
Federer, fino a quel momento numero uno
del tennis mondiale, dal torneo individuale, già prima della fase finale. Delusione
anche nel mountain bike dove disponevamo di una delle migliori squadre, che però
si è lasciata sfuggire tanto l’oro, quanto
l’argento. Piccola delusione anche con la
pluricampionessa ticinese di nuoto Flavia
Rigamonti che non è riuscita a qualificarsi per la fase finale, nonostante un nuovo
record svizzero ottenuto nelle fasi eliminatorie. Grande delusione invece per il maratoneta Viktor Röthlin, che è giunto sesto, a
Sergei Aschwanden è stato l’alfiere nella sfilata di chiusura dei giochi. A destra:
Fabian Cancellara è stato l’unico svizzero che ha vinto due medaglie.
Visita al Duomo d’Este e alla cittadina medievale di Arquà Petrarca
Gli Svizzeri del Veneto festeggiano
il 1º agosto nei Colli Euganei
Basta anticipazioni e posticipazioni della
nostra festa nazionale: le presidenti del
Circolo svizzero del Veneto e della Società
elvetica di beneficenza, Marina Rossetto e
Verena Sertorio, propongono di celebrarla
il 1. agosto stesso con una gita nei Colli
Euganei e con ottimo risultato.
Malgrado temperature torride, una buona
trentina di soci si presenta all’appuntamento alla stazione ferroviaria di Padova,
dove Paolo, il fidato autista e simpatizzante, ci aspetta per portarci nella ridente
Este, cittadina medievale. A dire il vero,
la proverbiale puntualità svizzera si sta un
po’ adattando all’italianissimo “pressappoco”… Per fortuna chi sta aspettando sul
posto lo può fare all’interno del Duomo,
comodamente seduto al fresco. La preparatissima guida, italo-svizzera anche lei, ci
illustra egregiamente la storia e le opere
dell’importante chiesa abbaziale di Santa
Tecla (Duomo d’Este), che nella sua ultima forma, dopo vari deleteri terremoti nel
corso dei secoli, risale al 1700. Spicca
la grandiosa pala absidale di Giovan Battista Tiepolo del 1759, raffigurante Santa
Tecla che prega Dio per la liberazione di
Este dalla peste dell’anno 1630. Un capolavoro nel suo genere. Nella cappella
del Santissimo Sacramento impressiona
l’emblematica statua della “Fede velata”
del veneziano Antonio Corradini, eseguita
nel 1722. C’è poi il corpo, miracolosamente ben conservato, della beata Beatrice
d’Este (1191-1226).
Da ultimo la visita della splendida sacristia
del 1630, che ospita anche la quadreria
del Duomo, una significativa raccolta di
circa 70 opere dal ‘400 al ‘800.
Poi è la volta di Arquà Petrarca, la famosa
cittadina, anch’essa medievale, nei Colli
Euganei, dove si trova la casa-museo del
poeta Petrarca. Le sue porte sono – non ci
possiamo credere – già chiuse e dobbiamo
accontentarci dell’apertissimo negozietto
di fronte, dove ci approvvigioniamo con
leccornie del posto, tipo giuggiole sotto
grappa e altre.
La fame comincia a farsi sentire e Paolo
ci porta a Tedo, attraverso un paesaggio
dolcissimo, ricco di vigneti, frutteti, campi
e prati. Nella trattoria più antica dei Colli,
“Da Antonio”, ci aspetta un ricco pranzo,
ottimo anche se bollente… Qui ci raggiunge il nostro gentile e sempre disponibile
Console onorario Dottor F. Macola, che
anche questa volta ci offre dell’ottimo vino
rosso di sua produzione. “Se magna, se
beve, se ride e se la contemo…”
Siamo stati bene – anche se rossi e accaldati! – e ci promettiamo di rivederci
presto.
In corriera ci scappa la lacrimuccia ascoltando il bel discorso del presidente della
Confederazione Couchepin. Il viaggio di
ritorno è rallegrato da Ländler, Jodel e
altre musiche svizzere che concludono il
riuscito incontro.
Marie-Louise Brigato-Cornat
soli 35 secondi dalla medaglia di bronzo,
autore di una prestazione intelligente, in
una gara velocissima.
L’olimpiade ci ha però riservato anche
qualche lieta sorpresa. Prima fra tutte
quella di Roger Federer, che si è rifatto
dello smacco subito in singolare, vincendo il torneo di doppio, molto ben assistito
dal collega Stanislas Wawrinka. Sorpresa
anche nel mountain bike, dove per la prima
volta un romancio è riuscito a salire sul
podio: Nino Schurter ha infatti conquistato
la medaglia di bronzo battendo i più titolati
connazionali Sauser e Vogel.
La prestazione migliore è però stata quella
del ciclista Fabian Cancellara, reduce da
un brillante Tour de France. Cancellara,
con un finale strepitoso, ha agguantato
la medaglia di bronzo nella corsa in linea,
e come nelle previsioni, non si è lasciato
sfuggire l’oro nella cronometro. Il successo dell’elvetico è tanto più meritevole in
quanto ottenuto praticamente da solo,
contro squadre fortissime e affiatate, nella corsa in linea e grazie a una meticolosa
preparazione e a una gran voglia di vincere
nella cronometro.
Buona prestazione nel ciclismo anche da
parte da Karin Thürig nella cronometro
femminile con una meritatissima medaglia
di bronzo e ottimo anche il risultato di Sergei Aschwanden, pure con una medaglia di
bronzo nello judo.
Un bilancio quindi di 2 medaglie d’oro e 4
di bronzo, cui potrebbe seguirne una quinta, se – come probabile – la squadra di
ippica norvegese, che ha battuto di misura
quella svizzera nel concorso a squadre,
salto ostacoli, verrà squalificata.
Ben 14 diplomi olimpici (piazzamento nei
primi otto) completano il bilancio elvetico,
che ci pone al 34esimo posto su 81 paesi
partecipanti.
Prima assoluta la Cina, seguita da USA,
Russia e Gran Bretagna.
Ma la Svizzera può fregiarsi di un altro
grande successo a questi giochi olimpici:
la “Casa Svizzera”, sede della nostra delegazione, è stata visitata da un numero impressionante di persone: in tre settimane
si sono avute ben 140'000 visite, mentre
se ne prevedevano circa 20'000. Il budget
di “Casa Svizzera” era dotato di 5,5 milioni
di franchi.
L’atleta italo-svizzera raggiunge le grandi misure
Alice D’Auria a m. 5,93
nel Meeting di Berna
Ottime notizie dalla Svizzera, nel meeting
internazionale Swisse di Berna, svoltosi sabato 19 luglio u.s..L’Atleta Italo/Svizzera,
Alice D’Auria, saltatrice in lungo raggiunge il 5º posto con un salto a 5,93 m. con
vento favorevole oltre ai limiti omologabili
(+2,5m/s), ed uno regolare a 5,86 m. Era
da tempo che si attendevano grandi misure
da parte della diciottenne senese, apparsa
nell’ultimo mese sempre in crescita di condizione, dopo la vittoria del titolo italiano
Uisp a Spoleto e il 2º posto ai toscani assoluti di Grosseto, svoltisi il 13/7 con l’ormai
«vecchio» personale di 5,68 m.
Più fiduciosa del proprio talento, libera da
certi infortuni che ne hanno rallentato la preparazione nell’inverno, ed opportunamente
consigliata dal tecnico Giardi Stefano, Alice
a Berna, ha trovato finalmente la giusta pedana per spiccare il volo, cogliendo un’asse
di battuta millimetrico e un risultato notevole. Con queste misure, l’atleta dell’Uisp
Atletica Siena è infatti attualmente tra le pri-
me cinque in Italia nel 2008 tra le juniores,
una categoria che la vedrà di nuovo protagonista anche nel 2009, essendo solo al
primo anno di appartenenza. Il 5,86 siglato
nella capitale elvetica rappresenta inoltre il
nuovo record provinciale juniores, il record
sociale dell’Uisp Atletica Siena, e avvicina il
5,98 m. con cui Ozoeze Ifeoma detiene dal
1993 il record provinciale assoluto.
9
N. 8/9 agosto/settembre 2008
Le spiegazioni del Consiglio federale sono anche su Internet
Progetti sottoposti a votazione e materiale di voto
Tempi lunghi per l’arrivo del materiale
Ricevete il materiale di voto soltanto pochi giorni prima della data prevista per
la votazione e non avete il tempo materiale per esaminare la documentazione?
Magari vorreste poter leggere i progetti
posti in votazione in un’altra lingua? I termini e le modalità di invio dei documenti
sono prescritti dalla legge. I comuni di
voto devono imperativamente inviare il
materiale di voto alle Svizzere e agli Svizzeri all’estero cinque settimane prima
del giorno stabilito per la votazione. Per
l’elezione del Consiglio Nazionale questo
termine è invece molto più corto: dieci
giorni. La velocità e l’affidabilità dell’invio sono fattori imprevedibili, per i quali
i comuni non possono esercitare nessun
influsso circa l’organizzazione e le procedure degli uffici postali all’estero. La
Cancelleria pubblica i progetti sottoposti a votazione, nonché le spiegazioni
del Consiglio federale, non soltanto in
forma stampata, ma anche su internet,
ogni volta, sei settimane prima del giorno della votazione sotto l’indirizzo www.
admin.ch (“Dossiers politiques” – Dossier “Votazioni e elezioni”). Potete così
guadagnare tempo prezioso e farvi già
un’opinione per completare e rinviare la
scheda di voto non appena la ricevete.
Avete pure la possibilità di studiare i progetti sottoposti a votazione in una lingua
diversa.
Iniziative popolari pronte per la firma
Iniziative contro la violenza delle armi
e per favorire il risparmio per l’alloggio
Una coalizione composta da vari partiti e
organizzazioni ha lanciato nel settembre
2007 l’iniziativa popolare federale “Per
la protezione contro la violenza delle armi”.
L’iniziativa persegue l’obiettivo di rinforzare la sicurezza, di ridurre il rischio di
essere minacciati e di impedire i suicidi.
Chiunque voglia acquistare, possedere,
portare o utilizzare armi da fuoco o munizioni deve dar prova di un bisogno e
disporre delle necessarie attitudini.
Le armi militari non devono più essere
conservate a casa, ma nei locali custoditi
dell’esercito.
Le armi superflue, che si trovano nelle
abitazioni dovranno essere raccolte. Tutte le armi rimanenti saranno registrate al
fine di migliorare la prevenzione e perseguire i crimini.
La Costituzione del 18 aprile 1999 dovrà
quindi essere completata con un nuovo
articolo 118a.
Troverete altre informazioni in proposito
nella homepage del comitato d’iniziativa:
www.protezione-armi.ch.
L’iniziativa “Per la protezione contro la
violenza delle armi” può essere firmata
entro il 4 marzo 2009.
Meno imposte con il risparmioalloggio
Il comitato d’iniziativa “Società svizzera
per la promozione del risparmio-alloggio”
ha lanciato nel marzo 2007 l’iniziativa
popolare federale “Per un trattamento
fiscale privilegiato del risparmio-alloggio
destinato all’acquisizione di una abitazione per uso personale o al finanziamento
di lavori destinati a risparmiare energia o a
preservare l’ambiente”, detta iniziativa per
il risparmio-alloggio.
Questa iniziativa trae la sua origine dal
canton Basilea-Campagna che conosce
questo modello da oltre 15 anni.
L’iniziativa chiede di modificare l’articolo
129 della Costituzione federale svizzera.
Questo articolo regola l’armonizzazione fiscale delle imposte dirette della Confederazione, dei cantoni e dei comuni e dovrà
essere completato con le lettere a e b.
La lettera a dovrà decidere l’imposizione
dei depositi a titolo di risparmio-alloggio;
la lettera b l’imposizione dei premi di risparmio-alloggio.
L’iniziativa dovrà permettere a tutti i cantoni di introdurre liberamente due forme di
risparmio-alloggio fiscalmente privilegiate.
Il risparmio-alloggio classico potrà così es-
sere completato con il nuovo concetto di
“risparmio-alloggio-energia”. Il risparmioalloggio per l’acquisizione di un’abitazione
dovrà permettere ai locatari di accedere
più facilmente alla proprietà.
Il risparmio-alloggio-energia dovrà motivare i proprietari a risanare efficacemente
la loro proprietà sul piano energetico (per
esempio risanamento dell’esterno della
costruzione, istallazione di riscaldamenti
a risparmio di energia, passaggio a tecnologie che fanno ricorso ad energie rinnovabili).
Con l’introduzione della nuova lettera a,
l’articolo 197 delle disposizioni transitorie
della Costituzione deve pure essere completato con una nuova cifra 8.
La nuova disposizione transitoria dovrà
permettere ai cantoni di emanare immediatamente le disposizioni cantonali basate sugli articoli 129, lettera a e b della
Costituzione federale, fino al momento
dell’entrata in vigore degli adeguamenti
della legislazione federale.
Altre informazioni in proposito sono reperibili sul sito web del Comitato d’iniziativa:
www.risparmio-alloggio.ch.
Potete firmare l’iniziativa sul risparmioalloggio entro il 27 settembre 2008.
Per trovare risposte alle vostre questioni più frequenti
Sviluppo della «homepage» internet
del Servizio degli Svizzeri all’estero
Desiderate sapere dove poter chiedere un
nuovo passaporto? Avete domande sulle
assicurazioni sociali o sulla cittadinanza
svizzera dei vostri figli?
Il Servizio degli Svizzeri all’estero ha ingrandito l’offerta della sua homepage, riu-
Nuove
iniziative popolari
Dopo la nostra ultima edizione è stata
lanciata la seguente iniziativa popolare:
• “Contro nuovi aerei da combattimento”, raccolta delle firme entro il 10
dicembre 2009
Potete scaricare il formulario per la
firma delle iniziative in corso alla pagina
www.admin.ch/ch/i/pore/vi/
vis_1_3_1_1.html
nendo le questioni più frequenti poste dai
visitatori e le loro risposte nel promemoria “Angolo delle domande”. Se risiedete
all’estero da poco tempo, il nuovo “Promemoria per i nuovi immigrati” vi fornirà un
aiuto prezioso. Anche il “Promemoria per
gli Svizzeri all’estero” offre informazioni
dettagliate e molto apprezzate su tutti i
temi che concernono le Svizzere e gli Svizzeri all’estero.
www.eda.admin.ch (Documentazione –
Pubblicazioni – Viaggiare e vivere all’estero)
Responsabile delle pagine
informazioni ufficiali del DFAE:
Rachel Schweizer:
Servizio degli Svizzeri all’estero/DFAE
Bundesgasse 32, CH-3003 Berna
Tel. +41 31 324 23 98, Fax +41 31 324 23 60,
www.eda.admin.ch/asd.pa6 – [email protected]
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Retrospettiva e prospettive
Il voto elettronico
per gli Svizzeri all’estero
Il 1.giugno 2008, le Svizzere e gli Svizzeri
all’estero hanno potuto partecipare, per
la prima volta tramite il voto elettronico,
a una votazione nel canton Neuchâtel. Il
canton Zurigo prevede di coinvolgere le
Svizzere e gli Svizzeri all’estero nelle votazioni tramite voto elettronico nel 2009
in 13 comuni.
57 dei 155 Svizzere e Svizzeri all’estero
iscritti nei cataloghi elettorali hanno potuto partecipare alle votazioni del 1. giugno
2008 tramite il voto elettronico nel canton
Neuchâtel. La votazione si è svolta senza
problemi.
Per motivi di affidabilità, la possibilità del
voto elettronico è offerta in un primo momento soltanto alle Svizzere e agli Svizzeri
all’estero risiedenti in uno Stato dell’Unione europea o in uno Stato che ha firmato
l’accordo di Wassenaar.
Il 90% delle Svizzere e degli Svizzeri
all’estero, attualmente iscritti in un catalogo elettorale svizzero risiedono in uno
di questi Stati. I seguenti paesi hanno firmato l’accordo di Wassenaar: Germania,
Argentina, Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Gran
Bretagna, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia,
Giappone, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Polonia, Portogallo,
Repubblica di Corea, Repubblica slovacca,
Repubblica ceca, Romania, Svezia, Svizzera e Turchia.
Il canton Zurigo sta attualmente rinforzando in modo mirato le strutture necessarie
per il 2009, in modo da permettere alle
Svizzere e agli Svizzeri all’estero iscritti nei
cataloghi di 13 comuni zurighesi di votare
per via elettronica.
Si tratta dei comuni di Bertschikon, Bülach, Schlieren, Mettmenstetten, Kleinandelfingen, Boppelsen, Bubikon, Thalwil,
Männedorf, Fehraltorf e Maur, nonché
dei quartieri di Altstadt di Winterthur e
dei quartieri 1 e 2 della città di Zurigo.
Potranno partecipare le Svizzere e gli Svizzeri all’estero che risiedono in uno Stato
dell’Unione europea o in uno degli Stati che
hanno firmato l’accordo di Wassenaar.
Un opuscolo curato dalla consigliera federale
Una politica estera del dialogo
Conoscete i pilastri della politica estera
svizzera? Volete conoscere meglio questo
tema complesso?
L’opuscolo “Dialogo” pubblicato dalla consigliera federale Micheline Calmy-Rey illustra,
tramite esempi quali “La neutralità della
Svizzera”, “Le ambasciate e i consolati di
Svizzera”, “La politica della pace”, “La Svizzera e le organizzazioni internazionali”, “La
politica europea della Svizzera”, nonché “La
cooperazione allo sviluppo”, come funziona
la politica svizzera e quali sono i suoi grandi
aspetti. Potete scaricare l’opuscolo “Dialogo” in tedesco, francese o italiano a partire
dal sito web del DFAE: www.eda.admin.ch
(Documentazione – Pubblicazioni – Una politica estera del dialogo) oppure ordinarlo
all’indirizzo seguente: Informazione DFAE,
Palazzo federale ovest, CH-3003 Berna,
indicando la lingua desiderata.
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N. 8/9 agosto/settembre 2008
Il campo di sport invernali organizzato da Swiss-Ski
Juskila, il campo dell’Associazione svizzera di sci
gratuito per giovani Svizzeri all’estero tra 13 e 14 anni
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Info
OSE
Campi di sport invernali
Fondazione per i giovani
Svizzeri all’estero
Campi invernali 2008-2009
per giovani 8-14 anni.
Sia che facciano dello sci o dello snowboard, che siano principianti o esperti, nei
nostri campi invernali i ragazzi svizzeri
all’estero in età fra gli 8 e i 14 anni possono trascorrere periodi piacevoli!
280 giovani Svizzeri e 20 giovani Svizzeri
dell’estero, nati nel 1994 e 1995, potranno partecipare gratuitamente al grande
campo di sci dell’Associazione svizzera
di sci alla Lenk. Questo campo avrà
luogo dal 2 al 9 gennaio 2009. Per poter
partecipare a Juskila, i giovani Svizzeri
all’estero devono almeno poter comu-
nicare in una delle tre lingue nazionali
svizzere (tedesco, francese o italiano).
I partecipanti saranno estratti a sorte a
metà ottobre.
TAGLIANDO D’ISCRIZIONE PER LA PARTECIPAZIONE AL SORTEGGIO:
Nome:
Cognome:
Via:
NAP, località:
Paese:
Data di nascita:
Campo invernale Sedrun (GR)
Data: da venerdì 26 dicembre 2008 a domenica 4 gennaio 2009.
Numero di partecipanti: 48.
Prezzo: CHF 900.Noleggio sci/snowboard: circa CHF 150.Termine d’iscrizione: 15 ottobre 2008
Campo invernale Unterwasser (SG)
Data: da sabato 31 gennaio 2009 a sabato 7 febbraio 2009.
Numero di partecipanti: 24.
Prezzo: CHF 700.Noleggio sci/snowboard: circa CHF 140.Termine d’iscrizione: 15 dicembre 2008
Iscrizione
Troverete indicazioni precise a proposito
dei campi invernali, nonché il formulario
d’iscrizione a partire dal 15 settembre
2008, sul sito www.aso.ch (Rubrica offerte / Offerte per ragazzi e giovani / Campi
e offerte). Vengono concesse riduzioni soltanto in casi giustificati. Dietro semplice
richiesta possiamo pure inviarvi il nostro
prospetto informativo per posta.
Risoluzione degli Svizzeri all’estero
a favore della «Schweizer Revue»
Nome delle persona con autorità parentale:
❏ Ragazza
❏ Ragazzo
Tel.:
Comune d’origine in Svizzera (vedi passaporto / CI):
E-mail genitori:
Tipo di sport:
❏ Sci alpino
❏ Sci di fondo
❏ Snowboard
Lingua ragazzo:
❏ Tedesco
❏ Francese
❏ Italiano
Apporre una crocetta in una sola casella, il tipo di sport non può essere cambiato dopo il sorteggio!
Firma della persona che dispone dell’autorità parentale:
Firma del giovane:
Tagliando – da ritagliare – e da rinviare entro il 15 ottobre 2008 a: Fondazione per i giovani all’estero, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna,
tel. +41313566101, E-mail: [email protected], www.aso.ch (Rubric a offerte / Offerte per i ragazzi e i giovani / Campi e offerte)
Gli Svizzeri all’estero si mobilitano a sostegno della “Schweizer Revue”, che per
l’Italia è sostituita da “Gazzetta Svizzera”. Riuniti in occasione dei congressi annuali
nei rispettivi paesi di residenza, gli Svizzeri di Francia, di Germania, ma anche d’Italia
ed Inghilterra hanno manifestato la loro inquietudine per ogni progetto di riduzione
della diffusione della “Schweizer Revue”, nella sua forma attuale.
Hanno insistito sull’importanza di questo mezzo di comunicazione, il solo che è in
grado di raggiungere tutti gli Svizzeri all’estero. Essi pensano che sia importante
inviarlo in maniera sistematica a tutti gli Svizzeri emigrati, che sono immatricolati,
affinché conservino un legame forte con la loro patria. Quindi le risoluzioni votate
chiedono alla responsabile del DFAE Micheline Calmy-Rey di adottare tutte le misure
necessarie, in modo che la “Schweizer Revue” (rispettivamente “Gazzetta Svizzera”) possa continuare a esistere nella forma attuale e raggiungere tutti gli Svizzeri
all’estero, annunciati presso i consolati.
L’OSE offre ogni anno nuove possibilità di incontri
Presidente e direttore dell’OSE uditi in Commissione del Nazionale
Le giovani Svizzere e i giovani Svizzeri
all’estero si conoscono attraverso le
offerte dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE).
Essi hanno trascorso insieme le vacanze in Svizzera.
In occasione di un campo di sci, di un
campo estivo, un corso di lingue, oppure presso la stessa famiglia ospitante,
hanno fatto conoscenza e da allora intrattengono contatti a migliaia di chilometri di distanza.
Alcuni si ritroveranno l’anno prossimo
grazie alle offerte per i giovani dell’OSE.
Le giovani e i giovani Svizzeri all’estero
che partecipano per la prima volta saranno accolti a braccia aperte.
Che cosa prevede il programma?
Il 22 maggio scorso la Commissione delle
istituzioni politiche del Consiglio nazionale
veniva informata da parte di rappresentanti
dell’OSE delle difficoltà incontrate dagli Svizzeri all’estero nell’esercizio dei loro diritti politici. I signori Jacques-Simon Eggly e Rudof
Wyder, rispettivamente presidente e direttore
dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero,
informavano la Commissione delle numerose
lamentele ricevute all’indomani delle elezioni
federali del 2007. I rappresentanti dell’OSE
hanno prima di tutto preso conoscenza dei
vari problemi dipendenti dall’invio del materiale di voto agli Svizzeri all’estero, che hanno reso difficile, se non impossibile, la loro
partecipazione al processo democratico.
Si possono citare per esempio invii troppo
tardivi oppure non nella lingua desiderata,
una documentazione incompleta o perfino
la soppressione pura e semplice di persone
iscritte nei cataloghi elettorali. Dal momento
che il problema si situa a livello di applicazioni
di disposizioni legali, i signori Eggly e Wyder
hanno insistito affinché venga introdotto il più
rapidamente possibile il sistema di voto per
via elettronica (e-voting). Un’altra domanda
concerneva la possibilità del conteggio separato dei voti degli Svizzeri all’estero. La Commissione, con 8 voti contro 7, ha rifiutato di
compiere un intervento che avrebbe obbligato la Confederazione ad inviare i documenti
di voto agli emigrati svizzeri. Essa riteneva
infatti che l’intervento della Cancelleria federale, che ha inviato una circolare di sensibilizzazione ai cantoni e ai comuni attualmente
responsabili degli invii, fosse sufficiente.
Une serie di interessanti L’esercizio dei diritti politici
contatti in tutto il mondo da parte degli Svizzeri all’estero
Sessione federale dei giovani
(17.11.08-23.11.08)
In Svizzera l’incontro del Parlamento
dei giovani viene organizzato esclusivamente da giovani. Ogni anno ha luogo una sessione a Palazzo federale. I
giovani possono formulare i loro pareri
e le loro rivendicazioni ai responsabili
politici svizzeri.
La partecipazione alla Sessione dei
giovani è una possibilità unica nel suo
genere di gettare uno sguardo nei corridoi della politica.
L’OSE introduce i giovani al sistema politico svizzero e prepara i partecipanti
in anticipo sui temi della Sessione dei
giovani, affinché possano prendere
parte attivamente ai dibattiti. Hai intenzione di cambiare il mondo? Ogni
parere conta.
Campo di sci di Capodanno
alLantsch (GR)
Dal 26.12.2008 al 4.1.2009
L’apprezzata stazione sciistica di Lenzerheide, nelle montagne grigionesi, è
situata a pochi chilometri soltanto da
Lantsch.
Saremo alloggiati in un centro di vacanze spazioso e avremo la possibilità di
praticare ogni giorno gli sport invernali
alla Lenzerheide. Qualificati monitori di
sci e di snowboard aiuteranno i giovani
a migliorare la loro tecnica sulla neve.
A San Silvestro faremo saltare i tappi
e inizieremo il 2009 pieni di entusiasmo.
Offerte di formazione
Le giovani Svizzere e i giovani Svizzeri all’estero approfitteranno dei nostri
professori di lingue in Svizzera.
Noi permetteremo loro di prendere
conoscenza del paesaggio formativo
svizzero.
Le nostre selezionate famiglie ospitanti
attendono i giovani che potranno visitare la Svizzera, di loro propria iniziativa,
grazie all’abbonamento generale delle
FFS.
Benvenuti in vacanza in Svizzera.
Servizio dei giovani, tel. +4131 356
61 00, [email protected], www.aso.ch
Secondo l’OSE la situazione attuale non può
continuare. I nostri concittadini all’estero devono poter esercitare i loro diritti politici come
qualsiasi altro Svizzero che risieda nel territorio nazionale. Per questo l’OSE continuerà a
sensibilizzare i parlamentari sulla necessità
di creare un sistema efficace e di garantire
una buona qualità di servizio ai membri della
nostra diaspora. La questione più globale che
sottintende queste rivendicazioni è, e rimane, il riconoscimento dell’importanza politica,
economica e culturale della Quinta Svizzera.
L’audizione dei rappresentanti dell’OSE era
stata decisa in occasione delle deliberazioni
sull’iniziativa parlamentare di Carlo Sommaruga che concerne la rappresentanza diretta
degli Svizzeri all’estero alle Camere federali.
Per i signori Eggly e Wyder si è trattato di
un’occasione opportuna per ricordare che a
tutt’oggi non esiste una legge generale d’applicazione dell’articolo 40 della Costituzione
federale. Manca quindi una base legale solida
per la politica della Confederazione nella questione degli Svizzeri all’estero.
Organizzazione degli Svizzeri all’estero
• Servizio giuridico
• Servizio dei giovani
• AJAS Associazione per l’incoraggiamento dell’istruzione dei giovani Svizzeri e delle
giovani Svizzere all’estero
• CSSE Comitato per le Scuole svizzere all’estero
• FRSE Fondazione per i ragazzi Svizzeri all’estero
OSE, Organizzazione degli Svizzeri all’estero, Alpenstrasse 26, CH-3006 Berna
Tel. +41 31 356 61 00 – Fax +41 31 356 61 01 – www.aso.ch
11
N. 8/9 agosto/settembre 2008
Uno studio di fattibilità per un tunnel ferroviario sottomarino tra Spagna e Marocco
È opera di un celebre ingegnere ticinese
il futuro collegamento dell’Europa con l’Africa
La Spagna e il Marocco sognano un
tunnel ferroviario attraverso lo stretto
di Gibilterra. Alla testa del consorzio
internazionale che ha realizzato uno
studio di fattibilità su questo soggetto,
l’ingegnere ticinese Giovanni Lombardi. La sua conclusione: nonostante la
breve distanza tra l’Africa e l’Europa,
il cammino fino a destinazione è lungo. E il cammino più corto non è sempre il migliore.
“Dobbiamo accettare che viviamo in un
mondo che è soltanto parzialmente prevedibile e che l’imprevedibile può sempre
succedere”. Queste parole, pronunciate
da Giovanni Lombardi quando ha potuto
festeggiare nell’ottobre 2005 il giubileo
del suo ufficio d’ingegneria, sono ancora
una volta applicabili al suo progetto più
recente. Questo ticinese di 82 anni sta
niente meno che disegnando i piani di un
collegamento sotterraneo – o più precisamente sottomarino – tra la Spagna e il
Marocco. Agli immensi imponderabili della
geologia si aggiungono anche quelli della
politica. Il tunnel ferroviario tra i due continenti suscita certo l’entusiasmo e i sogni.
Ma voci critiche sorgono nelle due parti
dello stretto di Gibilterra. Per questo non
è per niente sicuro che i treni circoleranno
davvero un giorno dall’Africa verso l’Europa. Ma anche se il progetto del tunnel
dovesse fallire, a seguito delle resistenze
geologiche, finanziarie o politiche, è di L’ingegnere ticinese Giovanni Lombardi
gran lunga il più spettacolare nella lunga
vita dell’ing. Giovanni Lombardi. E questo
deve ben significare qualcosa. Questo tici- tri. Questo avrebbe comportato nel tunnel
nese che parla cinque lingue e ha viaggiato pendenze impraticabili per le ferrovie. Per
molto, ha collaborato a grandi cantieri in questo Lombardi ha scelto una strada sioltre 60 paesi. Tra le sue costruzioni più tuata un po’ più ad ovest, dove la profonnote: la diga della Val Verzasca, alta 220 dità delle acque è soltanto “di 300 metri”.
metri, e la galleria stradale attraverso il Ne deriva certo che il tunnel si prolunga
Gottardo, lunga 17 km. Si è visto affidare fino a raggiungere quasi 40 km, ma le sue
questo mandato, poiché non aveva scelto pendenze sono così limitate al 3%, il che è
la strada più diretta, ma la più favorevole. Il ancora possibile per i treni.
suo tunnel segue le viscere della valle nella
montagna, il che facilitava l’accesso e ne- Più complesso dell’Eurotunnel
Il tracciato del tunnel si situa in ogni caso
cessitava di pozzi d’aerazione meno alti.
Il progetto di Gibilterra mostra anche che a circa 475 metri sotto il livello del mare
la strada più corta non è sempre la mi- e in una zona geologica dove tutti sanno
gliore. Nella sua traversata più corta, 14 che è molto delicata. Qui, dove le placche
ed africane si sfiorano l’una con
km,
lo stretto 18.6.2008
è infatti profondo
900 Pagina
me- europee
VICTORIA
16:48
1
disegna i piani di un tunnel sotto il fondo marino tra la Spagna ed il Marocco.
l’altra, la terra trema sempre. Inoltre si può
contare soltanto su supposizioni quanto alla natura dei materiali che costituiscono il
fondo marino. Per questo i sondaggi sono
necessari e dovrebbero costare tra i 20 e
i 30 milioni di euro. La pressione dell’acqua di 500 tonnellate per metro quadrato
obbliga gli ingegneri a tracciare un piano
del tunnel quasi 200 metri sotto il fondo
del mare. E questo non garantisce ancora
che la perforazione si svolgerà senza problemi, secondo G. Lombardi.
L’attraversamento aereo o sotterraneo
dello stretto di Gibilterra è un vecchio
sogno. La soluzione del ponte sospeso
ha fatto naufragio a causa delle violenti
correnti tra l’Atlantico e il Mediterraneo,
quella di un tunnel stradale si è urtata con il
problema dell’aerazione. Dovrebbe quindi
trattarsi ora di un tunnel ferroviario a due
tubi con gallerie di sicurezza, molto verosimilmente confrontabili con l’eurotunnel,
lungo 50 km, che collega la Francia e l’Inghilterra. Tuttavia la profondità delle acque
della Manica varia soltanto tra i 50 e i 60
metri e, grazie a una geologia più favorevole, il tunnel ha potuto essere costruito
fra 45 e 75 metri sotto il fondo marino. In
confronto alle gallerie di Gibilterra, dice di
conseguenza Giovanni Lombardi, “l’Eurotunnel è stato un gioco da ragazzi”.
Commercio fiorente
o cattivo investimento?
Giovanni Lombardi presenterà il suo progetto in luglio o in agosto di quest’anno
e proporrà dei sondaggi. La Spagna e il
Marocco dovranno in seguito pronunciarsi
sulla realizzazione e il finanziamento. Le prime decisioni potrebbero cadere in ottobre,
si spera nello studio Lombardi. L’ingegnere non rischia nessuna previsione precisa
quanto ai costi del tunnel. Forse 8 miliardi
di euro, forse 10, forse anche di più, dice
soltanto. Senza fondi di terzi – per esempio
dell’Unione europea – queste somme non
sarebbero certamente facili da trovare.
Ma ne vale veramente la pena? La controversia è aperta. I fautori predicono uno
sviluppo del commercio. I containers che
arrivano nel porto nascente di Tangeri
potrebbero giungere più rapidamente in
Europa, grazie al nuovo collegamento ferroviario. Il Marocco spera inoltre su nuovi
flussi turistici. È proprio quanto temono gli
scettici in Spagna: i turisti non resterebbero più sulla penisola iberica, ma potrebbero continuare la loro strada direttamente
verso l’Africa del Nord. In Marocco si critica il fatto che il denaro dedicato al tunnel
mancherebbe per progetti che sarebbero
più importanti per lo sviluppo del paese.
Inoltre non è sicuro che gli investimenti
siano giustificati. L’Eurotunnel costruito
senza aiuti dello Stato è costato 15 miliardi. Certamente la gestione è nel frattempo
diventata redditizia, ma la società che lo
gestisce crolla sotto una montagna di debiti di 9 miliardi di euro.
Se tutte le resistenze fossero superate e le
questioni chiarite, le macchine scavatrici
potrebbero cominciare a lavorare verso il
2015, pensa Lombardi. Valuta la durata
del cantiere fra i 15 e i 20 anni. Tuttavia si
tratta di ipotesi ottimistiche. E’ anche possibile che i premi treni possano effettuare
il tragitto di 30 minuti tra i due continenti
soltanto nel 2050. In ogni caso Giovanni
Lombardi non pensa di vivere ancora per
partecipare all’inaugurazione del suo progetto spettacolare.
Nato a Lugano, cresciuto in Francia, lavora a Minusio
Ticinese e Svizzero all’estero
Nato alla fine di maggio del 1926 a Lugano, Giovanni Lombardi è cresciuto in
Francia, dove suo padre era emigrato.
Ha frequentato la scuola elementare a
Lugano. Più tardi ha frequentato l’Istituto
del Rosenberg di San Gallo e ha superato
gli esami di maturità federale a Basilea,
con la migliore media del paese. Ha in
seguito studiato ingegneria edile alla
Scuola politecnica federale di Zurigo.
Ha fondato il suo proprio ufficio di ingegneria nel 1955. Oggi l’azienda occupa
circa cento dipendenti e ha la sede a Mi-
nusio, nonché parecchie filiali. Giovanni
Lombardi ha dapprima costruito soltanto
dighe e si è in seguito specializzato nella
costruzione di gallerie. Durante gli ultimi
vent’anni ha svolto soprattutto la funzione di esperto e consigliere, in particolare
per la Banca mondiale. Giovanni Lombardi, che risiede a Monaco, si qualifica
come ticinese e cittadino del mondo. È
sposato e ha tre figli adulti. Il figlio Filippo
rappresenta il Ticino nel Consiglio degli
Stati dal 1999.
René Lenzin
Precisazione
Il Victoria Albergo Romano di primissima classe •
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Egregio Direttore, ho letto con interesse l’articolo «60 ANNI DI ARTE E SCIENZE» pubblicato nella gazzetta n. 7 del Luglio 2008.
Ho partecipato alla manifestazione di grande successo ed ho avuto modo di apprezzare le bellissime poesie di Dacia Maraini.
Mi sembra, però corretta una precisazione,
che, al contrario di quanto dalla stessa affermato, Dacia Maraini non discende da Otto Maraini, architetto progettista della villa
Maraini di Roma sede dell’istituto Svizzero,
bensì da Antonio Maraini, fratello del genitore, di Emilio e Otto Maraini (Giovanni).
Grato di questa percisazione la cui fonte
deriva dalla stessa famiglia Marainì.
Cordialmente.
Dr. F. Sommaruga
Sposi
Il giorno 12 luglio 2008 alle ore 16.00
nella bella cornice della collegiale di Neuchatel si sono sposati Patrick Maffei e
Vigine Nicolet.
Ai novelli sposi tutto il bene di questo mondo da Serena e Richard e da tutti gli amici
svizzeri e italiani!.
­12
N. 8/9 agosto/settembre 2008
PUBBLITESTO - Intervista a Felix Bossert
50 anni di Soliswiss: sicurezza svizzera senza confini
Soliswiss – Società cooperativa Fondo
di solidarietà degli svizzeri all’estero –
festeggia il suo 50° anniversario. Più
importanti dello sguardo al passato
sono le visioni per il futuro: Soliswiss
si posiziona quale unica fornitrice
di servizi con elevate competenze
specifiche nei settori costituzione di
patrimoni, assicurazioni e protezione
contro il rischio politico. Abbiamo parlato con il Direttore di Soliswiss, Dr.
Felix Bossert.
Signor Bossert, a 50 anni una persona
è dinamica e al tempo stesso matura.
Qual è attualmente la situazione di
Soliswiss?
Festeggiamo con orgoglio e gioia il 50°
anno di esistenza e siamo riconoscenti a
tutte le persone che si sono impegnate
dal 1958 ad oggi per il raggiungimento
degli obiettivi prefissi. La tradizione è il
mantenimento del fuoco e non il culto delle
ceneri! Questo aforisma del compositore
austriaco Gustav Mahler rispecchia molto
bene la nostra attuale situazione. Mentre
all’inizio in primo piano c’era la solidarietà
materiale, oggi stiamo sperimentando un
cambiamento di valori verso una solidarietà ideale. Gli svizzeri all’estero sono un
modello di globalizzazione, di pluralità dei
valori e di individualizzazione. I nostri servizi consentono ai nostri clienti di disporre
di spazi ideali liberi per realizzare i loro
sogni personali.
Quali vantaggi offrite ai vostri clienti?
I vantaggi variano da persona a persona:
sotto il profilo funzionale si tratta di una
copertura dei rischi personali all’estero.
Sotto il profilo economico, è una sicurezza patrimoniale per una vita caratterizzata
da un’elevata mobilità. Chi è protetto può
sentirsi più a suo agio nei panni di cittadino del mondo, ha una visione più chiara
di quali siano gli elementi essenziali della
sua vita, affronta con maggiore disinvoltura l’avventura della vita e impara a gustare
in modo più rilassato i tanti aspetti sconosciuti che contrassegnano i modi di vita
di altri Paesi.
Con quali prodotti?
Quale interlocutrice indipendente, Soli-
swiss può contribuire in modo significativo a identificare e a mettere in pratica un
razionale concetto di sicurezza. Questo
comprende assicurazioni malattia internazionali, assicurazioni sulla vita e assicurazioni di rendite, amministrazione di patrimoni e protezione contro il rischio politico.
Tutto questo da un’unica fonte.
Chi ha più urgentemente bisogno di
Soliswiss?
La protezione è un’esigenza basilare. Chi è
sicuro può osare di più. Un ampio spettro
di persone in tutte le situazioni e fasi della
vita si rivolge a Soliswiss: professionisti,
pensionati – un gruppo questo sempre più
importante – educatori, giovani giramondo e romantici viaggiatori.
Quali categorie professionali si annoverano tra i vostri clienti principali?
Soliswiss non conosce alcuna categorizzazione. Si possono tuttavia costituire dei
gruppi principali: manager di ambo i sessi
che lavorano all’estero; funzionari statali e
collaboratori di organizzazioni non governa-
tive; sportivi; operatori e operatrici culturali
all’estero e, sempre più spesso, pensionati
emigrati. Tutte queste persone vogliono beneficiare dei pregi e dei vantaggi che molti
Paesi esteri offrono, con la sicurezza svizzera. I loro sogni meritano protezione!
Come si possono riassumere in una
frase le prestazioni di Soliswiss?
La vita degli svizzeri all’estero è indubbiamente esposta ad un maggior livello di
rischio e ad un maggior numero di imprevisti. Soliswiss offre loro la possibilità di
disporre in tutto il mondo di varie forme di
sostegno e protezione.
Che cosa rende allettanti le vostre
offerte?
La nostra clientela cerca degli esperti
che conoscano esattamente e da molto
tempo le esigenze degli svizzeri all’estero.
È importante avere una visione a 360°. I
clienti desiderano essere serviti, è necessario conoscere nei minimi dettagli le loro
esigenze e proporre soluzioni affidabili
e sostenibili. Questa perfezione richiede
un’organizzazione compatta, sincerità,
accesso a servizi di consulenza e senso
di responsabilità.
Che cosa intende lei per rischio politico?
Anche se il mondo è diventato un „villaggio
globale“, grazie anche ad una fitta rete di
collegamenti aerei internazionali che hanno
ridotto drasticamente i tempi di percorrenza o ai trattati e agli scambi internazionali
che hanno portato gli Stati a conoscersi
meglio e a collaborare più attivamente
nella soluzione dei problemi, ciò che avviene quotidianamente mostra purtroppo
che il numero delle zone di conflitto non
è diminuito. La domanda di salvaguardia
e protezione resta perciò forte. Soliswiss
offre questa protezione. La carta dei pericoli per i nostri clienti comprende rischi
quali rapimento, minacce, estorsione con
riscatto, disordini, attentati e bombe, terrorismo nazionale e internazionale, eventi
bellici, guerra civile, espropriazione e statalizzazione. Il patrimonio è minacciato, le
basi stesse dell’esistenza sono messe in
pericolo. Per il singolo questi sembrano
avvenimenti rari, ma se colpiscono un individuo, una famiglia, un’impresa, allora
l’evento può trasformarsi in un colpo dalle
conseguenze devastanti. Una fatalità di
questo tipo non si può evitare, ma le sue
conseguenze possono essere attenuate.
E questo lo può attuare più facilmente una
compagnia (assicurativa) piuttosto che conoscenti e parenti.
Quando è il momento giusto per aderire a Soliswiss?
Non è mai troppo presto né mai troppo
tardi per diventare membro o cliente di
Soliswiss. Metteteci alla prova! Offriamo
a tutti gli interessati una consulenza totale e servizi su misura, che rispecchiano
esattamente la vostra attuale situazione e
vi assicurano una protezione ottimale. Vi
aiutiamo a fare in modo che la vostra avventura all’estero si traduca in un brillante
successo: noi siamo il vostro personale
risk manager!
Una versione completa dell’intervista al Direttore Felix Bossert è reperibile in cinque
lingue, in forma di newsletter in formato
PDF, su www.soliswiss.ch
E partecipando al Concorso del giubileo
riportato sul retro di questo opuscolo potete vincere fantastici premi.
Offerte e
ricerche di lavoro
Questa rubrica è riservata a Società italiane o
svizzere con sede in Italia ed a persone con
conoscenze linguistiche. Eventuali interessati
potranno indirizzare brevi testi che verranno
pubblicati secondo le modalità in vigore. Le risposte alle inserzioni devono essere richieste
con menzione del numero di referenza.
Per qualsiasi informazione rivolgersi a: Camera di Commercio Svizzera in Italia, via Palestro
2, 20121 Milano, telefono 02 76 32 03 31.
RIF. 804 – Ragazza svizzera-francese
che intende frequentare il quarto anno
di liceo presso la Scuola Svizzera di
Roma (nella sede di Via Savoia), cerca
urgentemente alloggio per l’anno scolastico 2008-2009 presso una famiglia.
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Il Governo mette fine alle polemiche sul nuovo comandante dell