Nicolò Papurello – Marco Villata
MANUALE DI AGRICOLTURA
PER LE POPOLAZIONI DEL KOSOVO
Nicolò Papurello – Marco Villata,
Manuale di agricoltura per le popolazioni del Kosovo
Copyright© 2015 Edizioni del Faro
Gruppo Editoriale Tangram Srl
Via Verdi, 9/A – 38122 Trento
www.edizionidelfaro.it – [email protected]
Prima edizione: dicembre 2015 – Printed in EU
ISBN 978-88-6537-406-1
In copertina: panorama del Kosovo
Si ringrazia KFOR che ha predisposto la traduzione degli
opuscoli, in serbo e albanese, consentendone la massima diffusione nell’ambito delle comunità locali, nel rispetto del carattere multietnico della società kosovara.
Si ringrazia il Colonnello Mario Fine, Comandante del Corpo Militare A.C.I.S.M.O.M. per aver
sostenuto e fortemente voluto la realizzazione di
questo manuale.
SOMMARIO
Le macchine agricole
Aratro
Dissodatore
Erpice a dischi
Fresa
Rototerra
Spandiconcime
Macchina sarchiatrice per mais
Botte diserbo
Macchina per distribuire il letame
Seminatrice per mais
Seminatrice a righe per grano/erba/soia
Trinciastocchi
Erpice a molle
I lavori
Gennaio – febbraio
Marzo – aprile
Maggio – giugno
Luglio – agosto
Settembre – ottobre
Novembre – dicembre
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Cenni di agricoltura biologica
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Tabelle riepilogative concimazioni
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La semina diretta
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Pristina, 13 dicembre 2014
Quando mi è stato chiesto dal Corpo Militare dall’Associazione dei
Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta di patrocinare questa guida per l’agricoltura,
ho accolto con piacere la proposta,
trattandosi di un’opera mirata ad
apportare un utile contributo esperienziale alle comunità agricole locali, al fine di accrescere la produttività di questa splendida
terra.
Il rapporto che lega l’uomo all’agricoltura è ancestrale, legato al bisogno primario del suo sostentamento e tramandato, nei secoli, con passione, di generazione in generazione.
La terra è fonte di vita e, se rispettata e difesa, se non
sfruttata in modo indiscriminato e invasivo, ripaga l’uomo nel migliore dei modi, con qualità e abbondanza di
raccolti. È compito comune stimolare lo sviluppo dell’agricoltura, all’insegna dei nobili valori quali rispetto, riconoscenza e ammirazione per la natura, rifuggendo da
approcci utilitaristici, volti esclusivamente a depauperarne
le risorse.
In questo ambito, l’opera risulta particolarmente felice
per la struttura divulgativa, semplice ma razionale al tem9
po stesso: mese per mese, stagione per stagione, vengono
specifiche tecniche da adottare e colture da scegliere, per
ottenere i migliori risultati.
Mi auguro che questa terra possa trarre dall’operato dei
suoi uomini i migliori frutti, in un ambiente che KFOR
ha contribuito a rendere più sicuro e aperto alle migliori
prospettive di sviluppo sociale ed economico.
Gen. Div. Francesco Paolo Figliuolo
Comandante KFOR
10
Roma, 03 dicembre 2014
Il Corpo Militare ACISMOM da
anni segue con particolare attenzione le vicende che vedono coinvolto il Kosovo. Durante il periodo
della guerra i nostri Ufficiali Medici hanno operato al fianco del contingente italiano impegnato nella
Missione KFOR e recentemente ci
siamo occupati di assistere il ricovero in Italia di alcuni bambini kosovari gravemente malati. Elementi, questi, che hanno creato inevitabilmente un filo diretto
con questa terra.
Proprio questa “familiarità” con il Kosovo e la disponibilità delle unità CIMIC operanti all’interno della sopra citata missione ci hanno consentito di donare al Campo della
Caritas di Radulac, nella municipalità di Klina, un mulino
per la molitura di granaglie e cereali.
Il presente manuale di agricoltura illustra in maniera
molto semplice le tipologie di macchinari agricoli e i lavori
da eseguirsi mensilmente per ogni singola coltura. Pubblicato in lingua locale, verrà distribuito gratuitamente presso
le scuole e in generale verrà fatto pervenire, attraverso vari
canali, alla popolazione kosovara.
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Tale progetto, dunque, non si presenta quale mero completamento dell’attività di donazione del mulino, ma si
Autorizzazione
5226 / 2015
prefigge uno scopo ben più grande
che n°
è quello
di dare
consigli utili per ottimizzare la produttività agricola a tutti
Corpo Militare Speciale Ausiliario dell’Esercito Italiano - ACISMOM
coloro i quali in Kosovo lavorano in questo settore.
del Presidente dell’ ACISMOM il Sig PAPURELLO Nicolò iscritto nei ruoli del Corpo
Un progetto per certi versi ambizioso, ma molto impor. - ACISMOM con il grado di Milite (c.do), (matricola n° 1699 tessera di riconoscimento n°
alità di militare in congedo
1765 del
D. Lgs. 66 del“la
15.03.2010,
48 D.P.R.
tante, (Art.
perché
concepisce
terra” Art.
come
fonte di sostenta0 n° 90 e articoli 16, punto 10, e 41 della Convenzione 14.02.2014, approvata con Decreto
e quindi
di vita,
e in tal
senso
fornire
gli strumenti
eriale 22.04.2014),mento,
viene autorizzato
ad indossare
l’uniforme
recante
le insegne
del Corpo
r la seguente esigenza:
giusti significa consentire di valorizzare al meglio questa
a materiale per donazione
prerogativa.
27/10/2015 presso l'aeroporto Militare di Pratica di Mare - Pomezia
Col. Mario Fine
Comandante del Corpo Militare A.C.I.S.M.O.M.
te autorizzazione è valida esclusivamente per l’esigenza per la quale è stata
al termine della quale decade automaticamente.
2/10/2015
e autorizzazione all’uso dell’uniforme, a differenza del precetto di mobilitazione, non prevede copertura
a in favore dell’autorizzato che, consapevole di tale fatto, dichiara di liberare il Corpo Militare
OM da ogni responsabilità derivante da quanto possa accadergli nell’espletamento dell’attività sopra
i impegna, quale militare in congedo, al rispetto delle norme stabilite per il personale in servizio attivo
nto sulle Uniformi dell’Esercito – pubblicazione SME n°6566 del 03.09.2009 - Art. 2 g - i)
Dichiarazione di eseguita consegna dell’Autorizzazione all’uso dell’uniforme n° 5226
to Milite (c.do) (c.do) E.I. – ACISMOM PAPURELLO Nicolò, nel ricevere in data odierna
one all’uso dell’uniforme n° 5226 emessa in data 22/10/2015 dichiara di liberare il Corpo Militare
OM da ogni responsabilità derivante da quanto possa accadergli nell’espletamento dell’attività in essa
i impegna, quale militare in congedo, al rispetto delle norme stabilite per il personale in servizio attivo
nto sulle Uniformi dell’Esercito – pubblicazione SME n°6566 del 03.09.2009 - Art. 2 g - i).Si prega di
maticamente a questo Comando La presente debitamente firmata.
___,______________________
Firma _____________________
itare Speciale Ausiliario Esercito Italiano - Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta
OM
Caserma Artale, Via G. Pelosi, 41 - 00143 ROMA
Tel.: + 39 06 6789261 Fax : + 39 06 6783609
[email protected] – www.ordinedimaltaitalia.org
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LE MACCHINE AGRICOLE
Aratro
Il trattore e le macchine agricole vengono utilizzate per la
lavorazione del terreno. L’aratro si usa per dissodare il terreno. Nei terreni più sabbiosi si utilizzano aratri leggeri che
arano a una profondità di circa 25 cm. Nei terreni pesanti
e argillosi si utilizzano aratri pesanti per arare a una profondità di circa 40-45 cm. In base alla grandezza del trattore
l’aratro può avere più vomeri e aumentare così la larghezza
di aratura.
Dissodatore
In alternativa all’aratro si può utilizzare un dissodatore ad
ancore fisse, anche detto ripuntatore. La qualità del lavoro
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è minore rispetto a quella dell’aratro che girando la terra,
interra l’erba e tutto ciò che si trova sul terreno. Il dissodatore viene anche usato per decompattare il terreno in
profondità e creare piccoli canali drenanti che evitano la
formazione di zone di ristagno.
Erpice a dischi
L’erpice a dischi viene utilizzato dopo l’aratura per livellare
e uniformare il terreno. Nei terreni più pesanti e argillosi
il lavoro dell’erpice a dischi non è però ottimale in quanto
non riesce a frantumare bene il terreno e lascia dei grumi
di terra di grosse dimensioni che disturbano la crescita dei
cereali. È consigliabile collegare all’erpice a dischi un erpice
fisso nella zona posteriore, in modo che l’erpice possa frantumare ulteriormente il terreno.
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Fresa
La fresa serve a preparare il letto di semina dopo l’aratura.
Frantuma bene il terreno e lo livella in modo che possa poi
essere seminato. Nei terreni più pesanti la fresa crea dei
ristagni di acqua.
Rototerra
Il rototerra serve a preparare il letto di semina dopo l’aratura. Frantuma il terreno e lo livella con il suo rullo posteriore. Non genera ristagni di acqua e richiede meno potenza
del trattore rispetto alla fresa.
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