George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (1/11) Simbolismo politico e movimenti di massa in Germania (1815-1933) Include nell'osservazione della realtà storica anche l'abito mentale delle persone. Tema del libro è la sacralizzazione della politica; liturgia non come mera propaganda ma come luogo teologico d'incontro tra autorappresentazione del nazismo e credenze della popolazione. INTRODUZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA (di Renzo De Felice) Le origini della democrazia totalitaria di Talmon studia solo genesi 700esca del totalitarismo di sx, ma con Mosse c'è comune matrice rousseiana: moralità laica e sociale che sostituisca l'etica religiosa; la volontà generale. I totalitarismi avevano tendenze democratiche, ma non per un governo rappresentativo, parlamentare (> interpretazione borghese della riv.francese), bensì per una democrazia di massa. Mosse non vuole negare che il fascismo sia stato prodotto dalla WWI ma 1: in quanto movimento e democrazia di massa aveva una lunga storia prima che i nazisti ne facessero buon uso 2: nuova politica non può essere limitata alle classi marginali ma interessò classi medie e anche quella lavoratrice. Hitler agì in una realtà caratterizzata da culto nazionale e stile politico già maturi. L'aspetto adunate di masse, cerimonie, rituale, va rivisto; parlare di retorica e demagogia è insufficiente, discorso va impostato sul significato culturale di questi fatti: il fascismo non voleva creare una realtà culturale ma inserirvisi. Il rapporto Fuhrer-Volk non doveva essere troppo personale, degenerare in rapporto carismatico, culto della personalità, dato che l'attrazione magica sarebbe mancata ai suoi successori >> indebolimento del culto che, invece, doveva essere fondato su elementi permanenti. Propaganda = qlc di artificioso x condizionare le menti mediante appropriate tecniche di vendita. Parlare di propaganda per i fascisti è improprio: spesso vero, ma letteratura, arte e stile politico nazisti erano popolari perché si fondavano su una tradizione diventata ormai familiare e congeniale. Culto nazista ha natura religiosa. Pensiero politico fascista è più un atteggiamento che un sistema (> Hegel e Marx). Come per qualsiasi altro culto tradizionale, l'azione attraverso cui si esprimeva si sostituiva alla teoria: Mein Kampf non divenne mai la bibbia del nazismo, come invece lo furono gli scritti di Marx ed Engels per i socialisti. Folle >> masse >> nazionalizzazione, in Francia: attraverso divisione traumatica e contrapposizione con riv.francese; in Germania, attraverso un fatto collettivo, unitario, con le guerre di liberazione antinapoleoniche; in Italia, niente contrapposizioni e questione nazionale aperta. Eppure nuova politica è fenomeno tipicamente tedesco (e non italiano). Fascismo italiano: 1-figura carismatica del duce 2-creazione nuovo italiano tramite educazione nuove generazioni; Nazismo tedesco: 1-è considerato negativo 2-non creare nuovo tedesco ma togliere incrostazioni del nuovo per far riemergere genuino >> riconoscere tradizioni. Rapporto antitetico a livello ideologico, soprattutto x quanto riguarda il razzismo. 0.PREMESSA Meditazioni sulla dignità dell'individuo e su coloro che hanno attentato contro di essa privando l'uomo di ogni controllo sul proprio destino. Creazione dell'uomo-massa è conseguenza inevitabile dell'industrializzazione dell'Europa; il mondo del mito e del simbolo ha fornito strumento +efficace di disumanizzazione. Ciò, nonostante uomini abbiano visto nel dramma della politica, nei suoi miti e nei suoi simboli, l'esaudimento delle loro aspirazioni per un mondo sano e felice: la fuga dalla libertà e dalla responsabilità non ha mai perduto il suo potere. 1.LA NUOVA POLITICA Stile fascista fu solo il momento culminante di una nuova politica fondata sull'idea di sovranità popolare nata nel 18°sec.; si disse allora che le dinastie regali o principesche non si sarebbero + sostituite all'autodeterminazione popolare. Volontà generale si attua solo quando tutto il popolo agisce come se fosse riunito in assemblea e quando si manifesta perciò attivamente il carattere dell'uomo in quanto cittadino; volontà generale divenne una religione laica, il culto del popolo per se stesso; la nuova politica si prefisse il compito di regolare e dare forma a questo culto. Culto del popolo -> culto della nazione. Nuova politica creò stile politico che divenne religione laica, facendo ricorso a miti e simboli ed elaborando liturgia che avrebbe permesso al popolo di partecipare al culto. Concetto di volontà generale portò alla creazione di miti e simboli e la nuova politica spinse popolo a partecipare attivamente alla mistica nazionale attraverso riti e cerimonie, miti e simboli, che davano espressione concreta al concetto di volontà generale. Folle incomposta -> massa concorde. Nuova politica offrì oggettivazione della volontà generale. Governo parlamentare e rappresentativo sembrava in contrasto con volontà generale perché atomizzava; nuova politica si affiancò a movimento antiparlamentare. Parlamentarismo è stato determinante nella formazione politica contemporanea >> nuovo stile politico trascurato: x liberali o di sx fascismo fu aberrazione della storia, popolo prigioniero (pensiero degli oppositori dei fascisti costretti ad emigrare); Nolte: “borghe- George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (2/11) sia accetta fascismo solo in periodo di crisi x poi tornare a liberalismo”. Fascismo è prodotto della WWI, ma come movimento e democrazia di massa aveva lunga storia dietro di sé. Non solo governo rappresentativo può essere democratico: > politica di massa 19°sec. + Grecia antica. Miti e culti dei primi movimenti di massa diedero al fascismo una base su cui operare x rappresentare alternativa alla democrazia parlamentare. L'ascesa del nazionalismo e della democrazia di massa, che esaltarono il culto per il popolo a religione laica, avvennero contemporaneamente nel 19°sec. Masse # plebe. Movimento aveva assunto fisionomia di religione laica già prima di WWI; totalitarismo non è mai stato sistema di governo in cui capo carismatico potesse incantare col piffero magico; nuove istituzioni si presentarono come componenti di una religione laica che legava capo e popolo e fornirono strumento di controllo sociale. Nostra attenzione non su religione laica x intellettuali (> saint-simonismo) ma laica e nazionalista. Faceva leva sull'anelito a sottrarsi alle conseguenze dell'industrializzazione. I miti, la base di una nuova consapevolezza nazionale di un passato sia tedesco sia classico, si ponevano fuori dalla storia. Huizinga sul 15°sec.: “Quando il pensiero, che ha riconosciuto all'idea realtà indipendente, vuole tradursi in immagini, serve personificazione”, presenza di un'immagine bastava a stabilirne verità. Miti erano legati a concezioni religiose e cristiane ma vennero laicizzati sia tramite passato pagano cui si collegavano, sia tramite imminente felicità promessa; miti diventavano operanti con l'uso dei simboli, oggettivazioni concrete, visibili, dei miti. L'anelito verso i simboli descritto da Schelling era tipico del romanticismo tedesco. Stella di David si diffuse come simbolo ebraico solo dal 19° sec. Nazionalismo, che all'inizio coincise col romanticismo, fece dei simboli l'essenza del suo stile politico. Associazioni corali maschili, tiratori e ginnasti contribuirono alla nuova politica, offrirono elementi x prime cerimonie pubbliche; monumento nazionale come mezzo di autoespressione nazionale servì a radicare i miti e i simboli nazionali nell'autocoscienza del popolo. Dissimulazione e adulterazione del passato vennero realizzati mediante mito e simbolo. Criteri estetici caratterizzarono cerimoniali e monumenti nazionali; dover coinvolgere direttamente masse costrinse politica a farsi dramma. Stessi fascisti parlarono del loro pensiero politico + come atteggiamento che come sistema: era teologia che offriva una cornice al culto nazionale >> riti e liturgie erano centrali; non forza persuasiva delle parola scritta ma discorsi con funzione liturgica +che esposizione didascalica dell'ideologia >> cose dette -importanti dello scenario. Heuss (futuro presidente RFT): “pragmatismo della propaganda nazista, influenzato solo da considerazioni di successo; rifiutava confronto con avversari” ma nessuna fede è aperta al dialogo razionale; documentazione attesta genuina popolarità di letteratura, arte e stile politico nazisti: si fondavano su tradizione già familiare. Concezione di sx del fascismo, ponendo in risalto propaganda e manipolazione, non differisce da liberali. Fine 19°sec.Le Bon (conservatorismo della folla) e Sorel (lavoratori in sciopero appellandosi al mito dell'eroismo in battaglia) in Francia avevano elaborato delle teorie x controllare movimenti di massa. Erikson: “cerimoniale permette ad un gruppo di comportarsi in un modo simbolicamente decorativo così da dare l'impressione di rivelare un universo ordinato”. Riv.francese è stata 1° movimento in cui popolo si è sforzato di creare culto verso se stesso, fuori da cornice cristiana o dinastica; culto della ragione doveva soppiantare cerimoniale cattolico ma rifuggì dal razionalismo: volontà generale divenne una nuova religione. Sebbene culti della riv.avessero dominato Parigi solo 1anno, costituirono prova generale per nuova politica della Germania nei 19°-20°sec. Decristianizzazione non divenne mai, nella nuova politica, fatto compiuto; idee religiose e patriottiche del pietismo tedesco ebbero conseguenze sul nazionalismo tedesco. 17°sec.pietismo fu rivolto all'uomo interiore; solo nel 18° cominciò a essere presente anche idea di nazione: pietismo cercò allora unità tra religione e patriottismo; cristianesimo mistico: la patria è dentro di te. Nonostante interiorità, non rinunciò a forme liturgiche. Arndt, il poeta dell'unità tedesca, pensava nel 1814 che preghiera cristiana dovesse accompagnare cerimonie nazionali; culto nazionale mantenne liturgia cristiana e l'ideale cristiano della bellezza. Arte e politica si erano fusi. Nella scelta dei luoghi sacri dove svolgere cerimonie o erigere monumenti nazionali, si guardò alle emozioni che ambientazione doveva suscitare. Pragmatismo della politica fu circondato da cornice cultuale che lo dissimulò. Periodi della storia tedesca durante i quali si realizzò nazionalizzazione delle masse: a)dalle guerre di liberazione contro Napoleone (1813-1814) all'unità tedesca (1871); primi anni 1800 delusione x divisione Germania; confederazione tedesca, fondata dal congresso Vienna nel 1815, non soddisfaceva x' erano i principi a governare e non il popolo, e c'erano 39 stati invece di unità >> glorificazione guerre di liberazione, base per nuova politica: democrazia e nazionalismo contro istituzioni; 1848 poco importante per miti e simboli; anni '60 nazionalismo acquista vigore con nuova politica ma x attrazione unità d'Italia (1861). b)II Reich (1871-1914), realizzazione di speranze unitarie ma crisi x nuova politica; Bismarck dominò Germania fino al 1890, Realpolitik esaltava potere stato e non unità spirituale; Germania unificata solo nella misura assolutamente necessaria: minoranze trascurate, stati autonomi mantennero poteri; conservatorismo di Bismarck incapace di frenare divisioni sociali in età di industrializzazione e urbanizzazione. L'imperatore Guglielmo II (1888-1918) continuò questa politica. George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (3/11) c)Repubblica Weimar (1918-1933) inizia età politica di massa: debolezza repubblica >> ogni gruppo poté combattere x affermare propria concezione del futuro della Germania. d)1933: trionfo nazionalsocialismo, liquidò governo parlamentare ma conservò tecnica di politica di massa che si erano venute elaborando oltre un secolo prima. Nuova politica in a) si manifestò fuori degli stati tedeschi e contro governi; in b) nuovo stato tedesco cercò di servirsi della liturgia x nazionalismo ufficiale ma soffoca afflato liturgico che in a) era stato in 1° piano (> sorte monumenti e organizzazioni, importanti prima dell'unificazione); in c) tutta politica -> di massa >> riappare antica liturgia nazionale. Esiste continuità, ma non da vedere come ricerca delle origini del III Reich: crescita di stile politico che nazionalsocialismo portò alla perfezione; nuova politica aveva ormai vita autonoma: fu solo uno dei vari fattori che portarono al III Reich. L'estetica della politica saldò miti, simboli e sentimenti delle masse. 2.L'ESTETICA DELLA POLITICA Snobismo letterario e intellettuale alla ricerca di eroi da venerare e dell'eccezionale nel quotidiano spinse molti intellettuali al fascismo e fu basilare anche per nuova politica; attrasse così masse oltre che intellettuali. Desiderio di esperienze esaltanti è alla base di tutti i culti religiosi. Schiller: bellezza è elemento unificatore della società in quanto rivela fondamento comune a tutti i membri; è un assoluto atemporale. Vischer: l'uomo è capace di rappresentarsi immagini ideali, se occhi fossero microscopio non vedremmo bellezza; bellezza è un modo di guardare alle cose; presente è caos, borghese >> bellezza rifugiata nei nostri cuori e tirata fuori solo mediante simboli. Marlitt: bellezza dà unità e scopo alla vita, sia in contrapposizione che trascendendo materialismo moderno >> anima sensibile che ama ordine e armonia. Winckelmann (1717-1768): buon gusto si è formato in Grecia; bellezza consiste in un'unità che collega singoli dettagli; bellezza esalta armonia e ordine; criticava espressioni artistiche delle emozioni violente e arte barocca. Schiller: risultato del bello è liberazione dalle passioni; bellezza unisce opposti in armonia. Winckelmann: natura è bella ma solo in frammenti, l'artista crea bellezza perfetta. Profilo greco del volto umano è quello che esprime bellezza +esaltante: questo giudizio servì per fissare tedesco ideale fino al tipo ariano >> frenologia (da proporzioni del volto valore dell'uomo) >> eugenetica. Winckelmann nega a sue valutazioni significato razziale, ma resta inascoltato. Ginnastica x addestrare combattenti x liberare Germania; uniformi x cancellare distinzioni ricchi/poveri, +liberi nei movimenti, sua semplicità x rifarsi a antica bellezza; vero tedesco ha dovere di avere bel corpo. 19°sec.fioritura monumenti nazionali che, autorappresentazioni della nazione tedesca, testimoniano tirannia Grecia su Germania (> Walhalla (1830-1842), tempio greco). Gilly (1772-1800) ha influenzato generazioni successive + con disegni e insegnamento che con opere architettoniche. Winckelmann lodava semplicità ma architetti si distaccarono; dal 19°sec.classico cominciò a fondersi col monumentale (> Colosseo) come conseguenza della spinta nazionalista. Cerimonie pubbliche giocarono ruolo importante nel culto nazionale. Goethe su Arena di Verona: masse -> unità grazie a semplicità e monumentalità. Moeller identificò classicismo e monumentalità; tacciava romanticismo di effeminatezza x' sostituiva debole sentimento alla forte bellezza. Moeller seguì Winckelmann e Vischer nel cercare di eliminare dall'estetica l'accidentale a favore di una bellezza eterna. Monumentale risolse anche problema pratico: ampi spazi x accogliere popolo alle cerimonie. L'arte e l'architettura naziste furono influenzate dalla rinascita del classicismo della fine del 1700; monumentale si sovrappose alla semplice armonia greca. L'ideale classico dovette affrontare movimento romantico e risveglio mitologia e simbolismo ad esso connesso: conflitto si risolse con una sintesi. Bellezza continuò a dare il tipo ideale di uomo tedesco e linee dei monumenti nazionali ma tutto fu circondato da emblemi della germanicità: foresta e quercia. 2^ metà 1800 monumenti nazionali furono collegati a feste pubbliche; cura anche a spazi che circondavano monumenti, x raduni. Riscoperta di Tacito (55–120dc) che in Germania confronta virtù dei Germani contro decadenza di Roma. Kreis costruì 500 torri di Bismarck tra 1900 e 1910; tedeschi dovevano trovare stile proprio, ma era riluttante ad abbandonare tradizione classica; cercò di sottrarvisi quando affermò che paesaggio romantico tedesco era adatto ai suoi monumenti x' paesaggio è importante x sua efficacia come tempio di culto; non rifiutava armonia, simmetria e proporzioni classiche ma mirava a fondere idea classica di bellezza coi simboli del Volk. Ricevette lodi da Hitler e progettò cimiteri di guerra: paesaggio romantico faceva da cornice a monumenti classici. Interesse architetti tedeschi x Egitto risale a 16°sec.: viaggiano a Roma > obelischi; Gilly riesumò questa moda; piramidi x misterioso, sacro, stupefacente; movimento romantico, con predilezione x misterioso e insolito, subì fascino cultura indiana ed egiziana; concetto di bellezza rimase prerogativa del classicismo. George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (4/11) Monumenti nazionali danno idea chiara di come concetto di bellezza si unì a nuova politica ma non si devono dimenticare altri simboli. Fiamma sacra simbolo germanicità; simbolismo fuoco risale a tempi remoti; simbolismo pagano e cristiano si erano amalgamati; si aggiunse anche simbolo della quercia germanica. Alla fiamma sacra si attribuì varietà di significati basati sulla vita, sul cosmo e sulla vittoria della luce sulle tenebre, del tepore sul gelo. Anche bandiera era antico simbolo politico >> chiesa se ne appropriò; quando diventò un simbolo +nazionale che dinastico, colori e forma assunsero importanza. Valore simbolico anche foggia degli abiti. Carus, 1849: modello ideale uomo germanico, per azione del sole, incarnato chiaro, biondo, occhi azzurri. Sintesi del monumento nazionale con collocazione in ambiente naturale diede vita al tempio di una nuova religione laica: bellezza del Kultraum (spazio del culto) avrebbe dovuto innalzare uomo sopra routine. Riti davano sfogo, a livello nazionale, a desiderio di evasione che aveva spinto borghesi a creare feste (> Buddenbrooks di Mann: feste con opulenza e bellezza come vita vissuta pienamente). 3.I MONUMENTI NAZIONALI Prima del 19°sec.monumenti erano stati eretti in onore di re e generali; solo dal 1800 cominciarono a celebrare poeti e scrittori; inizialmente erano semplici statue; avevano sempre significato simbolico: verso fine 18°sec.simbolismo dinastico -> autorappresentazione nazionale. Gilly traeva ispirazione sia da bellezza greca che da stile monumentale romano >> tra architetti del 18°sec.ebbe notevole influenza su nazionalsocialismo. Revival classico in Prussia non fu l'unica fonte d'ispirazione x generazioni future; anche architetti francesi del 1700 avevano abbandonato barocco. Ledoux adotta classicismo ispirato a forme egiziane e modelli romani; ideale era quiete e assenza di movimento (> bellezza di Winckelmann). Boullée aveva arricchito antichità con sagome cilindriche e cubiche, triangoli e sfere. Architettura in Francia fine 18°sec.non era # da rinascenza classica prussiana: anche qui monumentale svolse la sua parte; ma in Francia questo stile non ebbe lunga vita, mentre in Germania poté contare su tradizione locale. Pietismo tedesco aveva parlato di patria come spazio sacro, ma racchiuso nell'anima dell'uomo; ora questo spazio sacro trovò espressione con la creazione di aree contigue al monumento nazionale; simbolismo si sostituiva alla rappresentazione di un personaggio. Kraus presentò progetto x monumento a Federico il Grande: busto su altare, tomba circondata da foresta, ogni anno esercito prussiano >> culto cristianesimo -> culto nazione prussiana. Colonna come monumento era debitrice all'obelisco egiziano, ma colonna isolata ebbe scarso successo, al contrario di colonna come pilastro di sostegno. Klenze costruì Hermitage di Leningrado, fece ricostruzione di Monaco e monumenti x Luigi I di Baviera (regnante 1825-1848) ossessionato dall'unità tedesca, tra cui Walhalla (1830-1842): vasta area, tempio greco, linea classica con simboli germanici, santuario; monumento sacro dedicato al culto dell'unità tedesca, progettato senza spazio x masse. Cornelius, rivale di Klenze, cercò di creare, invano, stile germanico autentico e si batté contro classicismo. Tradizione classica era ormai cosa sola con presa di coscienza storica dei tedeschi. Semper sosteneva che architettura moderna dovesse trasmettere patrimonio dell'impero romano e del rinascimento; cmq guardò al rinascimento attraverso l'ottica dell'antichità; era amico di Wagner, x cui progettò teatro a Monaco con uso sorprendente illuminazione e orchestra fuori dalla vista: sogno e realtà fusi come nelle opere di Wagner. Hermannsdenkmal, Monumento a Ermanno (1841-1875) si discosta dallo stile fin qui descritto pur condividendone monumentalità: gotico, espressione di nostalgia x passato medievale mistico e religioso >> predominio del romantico; due temi importanti: cerimonie per l'inaugurazione + finanziato con sottoscrizione pubblica. Fu frutto dell'idea ossessiva di Bandel; contro l'influenza greca, si rivolse all'arte gotica, pur continuando monumentalità: monumenti semplici, massicci, verso il cielo; spazio circostante fa parte integrante del complesso: spazio sacro non esiste, monumento fa tutt'uno con paesaggio. Hitler non lo amò x' gotico (nazionalsocialismo voleva riaffermare tradizione classica), ma ne riprese sistema di finanziamento x auditorio Berlino, non tanto x denaro ma x partecipazione attiva del pubblico. Niederwalddenkmal (1874-1885), costruito da Schilling, segna ulteriore evoluzione; si presenta in modo tradizionale; patrocinatori cercarono di imitare Bandel ma fallirono: Walhalla era stato finanziato da uomini di governo, fautori dell'unità ma, raggiunta, fu difficile trovare finanziamenti; Niederwalddenkmal fu finanziato da associazioni di veterani di guerra, che si unirono anche x Kyffhauser (1896): simboli di pietra avevano attratto patriottismo; limiti: patrocinato da particolare gruppo, non da governo o popolazione. Contesa x stabilire sede feste nazionali: Niederwalddenkmal o Kyffhauser; serviva area x celebrare feste; già Gilly e Kraus avevano pensato a spazio sacro ma x cimitero, non x officiare riti liturgici. Alla fine nessuno dei 2 divenne centro di cerimonie nazionali. Volkerschlachtdenkmal (1894-1913), monumento progettato da Schmitz x centenario battaglia Lipsia (16-19/10/1813, Napoleone sconfitto): forme classiche si conciliavano con struttura piramidale, aspetto monumentale, nessuna personificazione ma la costruzione George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (5/11) massiccia simboleggiava patria; paesaggio di folte querce, foresta come cimitero di tedeschi illustri >> spazio sacro di Gilly e Kraus ma con anche distesa aperta, >> spazio sacro x festività nazionali; venerazione x avi era essenziale alla liturgia nazionale e veniva espressa con le statue all'interno del monumento e con le tombe dei contemporanei nella foresta; guerra fece dimenticare monumento; solo nella RDT divenne simbolo amicizia russo-tedesca. Kreis: monumenti nazionali sollevavano l'uomo al di sopra della routine, nuova chiesa dove dovevano congiungersi l'elemento mistico e l'elemento primordiale della natura; paesaggio circostante >> venerazione della natura e delle forme architettoniche. L'ideale greco della bellezza restò intatto. Durante 19°sec.spazio dei monumenti x feste nazionali -> sempre +importante, ma non bastò a movimenti di massa dopo WWI; nazisti opponevano al Niederwalddenkmal il monumento x battaglia di Tannenberg (1927, vittoria su russi in WWI): fratelli Kruger avevano preso a modello Stonehenge: monumento circondava spazio sacro +ttosto che esserne circondato. Fu usato poco, ma utilizzazione dello spazio corrisponde a quella delle riunioni di Norimberga. Repubblica Weimar fallì costruzione monumenti nazionali. 4.LE FESTE PUBBLICHE: PRINCIPI INFORMATORI ED EVOLUZIONE Rousseau aveva consigliato al governo polacco di istituire ogni 10 anni festa patriottica intorno ad un monumento; modello era Grecia antica; impressione doveva essere di tipo emotivo; fine non era # dai riti cristiani: rendere uomini +virtuosi; solo che la virtù era identificata, come nell'antichità, con l'amore x la patria; Rousseau si ricollegava a pietismo 700esco tedesco, patriottico. Jahn (1778-1852)non fa che ripetere ciò che Rousseau aveva già detto ma vi immise consapevolezza della storia tedesca; paragona risveglio storico del Volk con risveglio dello spirito cristiano nell'uomo; distolse culto dall'imitazione dell'antichità o della riv.francese e lo rivolse ai miti germanici, ma conservò concetto greco di bellezza. Arndt (1769-1860): feste nazionali dovevano svilupparsi organicamente con consapevolezza storica >> feste con dimensione sia storica che emotiva x attirare mente e cuore. Durante 19°sec.feste nazionali vissero in connessione con tradizione cristiana ma l'aspetto nazionale e romantico era in 1°piano. Canto importante x' offriva dialogo con comunità. Schleiermacher disapprovò responsori recitati e sostenne invece dialogo cantato tra ministro e fedeli: ministro -> parte della comunità; servizi religiosi dovevano essere espressione spontanea del popolo e non decreti emanati dall'autorità; fedeli non dovevano essere disorientati da un cambiamento rapido della liturgia; cattolicesimo accentuava arte e architettura mentre protestantesimo si concentrava su canto, sermone, comunità e preghiera. Rito liturgico cristiano: confessione peccati, recita del Credo, spiegazione scritture, preghiera e benedizione; nazionalsocialisti peccati -> simbologie: Fuhrer, Volk, sangue e razza (prima simboli erano stati fiamma, quercia o monumento nazionale); scritture -> poesie patriottiche; campane -> trombe. Nazisti mirarono a distinguere proprie feste da quelle della chiesa; analogie con usanza cristiana furono evidenti anche quando si spezzò legame tra culto nazionale e cristiano. Jahn e Arndt: feste devono incarnare ideali trascendenti simboleggiati dalla nazione >> simbolismo querce, paesaggio ricco di memorie storiche, antichi costumi germanici. Proposta di far indossare antichi costumi germanici era ispirata + a continuità storica che all'esempio militare: slancio nazionalista non si alimentò di modelli militari. 1811: Jahn fonda organizzazioni ginniche; culto della virilità x distogliere giovani da vita frivola (> Rousseau). 1832: festa nazionale di Hambach, 1^ festa di massa x desiderio di unità nazionale (1815: solo carattere locale; 1817, Wartburg: pochi studenti); masse, tranne che in processione, non si costituirono in unità; liturgia nazionale cominciava a liberarsi da ogni significato religioso. Rivoluzione del 1848 mirava all'unità tedesca ma non creò feste che presagissero organizzazione di folle unite mediante liturgia politica; studenti a Wartburg organizzarono dibattito parlamentare: sostituirono al nazionalismo il liberalismo; rivoluzione tese a rifiutare culto nazionale. 1859: Schillerfeiern, centenario nascita Schiller >> esponente della cultura -> simbolo nazionale; feste si svolsero a livello locale; aderivano lavoratori e borghesi, non nobili e militari (Schiller era simbolo di libertà e autodeterminazione); fiaccolate e discorsi in piazza, tableaux vivants ispirati alle tragedie di Schiller. Sud cattolico si unì al nord protestante e, come a Hambach, l'aspirazione all'unità nazionale eliminò componente religiosa: 1859 culto nazionale si era ormai laicizzato. Prima dell'unità (1871) governanti si erano opposti a ogni velleità nazionalista >> nella liturgia atteggiamento di reazione contro istituzioni politiche (> opposizione di Jahn a feste imposte dall'alto); dopo unità feste furono organizzate da autorità e non si poteva + attingere a speranze irrealizzate. 1871: Sedansfest, x commemorare vittoria di Sedan sulla Francia del 1870, fu 1^ festa nazionale del II impero per glorificarsi; ministro Bodelschwing: disciplina x impedire decadenza; ispirato da Arndt, riprese sintesi tra religione e patriottismo delle celebra- George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (6/11) zioni della battaglia di Lipsia; fu fallimento x' imposta dall'alto, stile conservatore, disciplina, popolo escluso, decadde a genetliaco borghese di Guglielmo I. Società x le feste nazionali (1897) trovò appoggio nella Commissione centrale i x giochi popolari e giovanili (1889), che voleva introdurre sport agonistici nelle feste: mezzo x preparare giovani alle armi. Sport -> competizione >> volontà di attenersi a regole imposte >> obbedienza attiva; scenari x feste: ancora competizione tra Niederwalddenkmal e Kyffhauser; vinse Niederwald; difficoltà: precedenti feste nazionali erano dirette contro istituzioni vigenti, ora invece si celebrava continuità. 5.LE FESTE PUBBLICHE: IL TEATRO E I MOVIMENTI DI MASSA I.Teatro 19°sec.ideali nazionali e borghesi si erano alleati: virilità, dovere, disciplina, duro lavoro furono esaltati da Jahn e da tutta la letteratura delle classi medie. Se si voleva liberare culto nazionale dal peso dell'ortodossia ufficiale occorreva ridestare l'anelito al mito e ai simboli: Bodelschwing era estraneo a visioni utopistiche; personaggio centrale del risveglio di un nazionalismo emotivo e religioso che trovava espressione nel mito, nei simboli e nelle feste, fu Wagner (1813-1883). Mythos: l'immagine del mondo deve essere colta intuitivamente, sforzo dell'anima a elevarsi, attraverso ricordi ancestrali, al di sopra del mondo attuale verso un'unità +alta; mythos trova perciò espressione nel simbolismo e nell'arte; movimento romantico aveva cercato di riscoprire memorie degli avi in ballate, fiabe e leggende; l'Anello dei nibelunghi mirava a portare il mythos al popolo. Mito dell'immutabile Volk risale ai tempi remoti della storia tedesca. Mitologia pagana e cristianesimo si fondevano x definire patrimonio eterno della nazione tedesca, la purezza del suo sangue. Wagner non portò il mythos al Volk ma alla borghesia; credeva che cristianesimo dovesse sostituirsi alle tradizioni pagane; moralità borghese e cristianesimo finalizzati al culto nazionale. Precedentemente l'autocoscienza nazionale non aveva avuto bisogno di tramite x accostarsi a simboli, miti e feste; Wagner rappresenta tentativo di ridar vita a culto nazionale dopo raggiungimento dell'unità nazionale, in società borghese soddisfatta, dove Società x feste nazionali aveva fallito. Wagner definì esecuzione sue opere festival, eseguite nel teatro Bayreuth. L'orchestra era celata allo sguardo x rendere +intensa atmosfera romantica; popolo non partecipava direttamente: era un rito cattolico +che trasposizione della liturgia protestante in culto nazionale: mutamento era morale, spinta all'azione, che aveva mosso feste nazionali prima dell'unità, era scomparsa; rese accettabile tradizione precedente a chi voleva mantenere status quo ma anelava ancora a religione nazionale. Noti sono razzismo e antisemitismo dei Wagner: rilievo dato alla salvezza rendeva necessaria esistenza del diavolo, identificato con ebrei. Circolo di Bayreuth e opere di Wagner ebbero influenza su Hitler che, pur dando +valore a feste che permettevano partecipazione attiva del popolo, mantenne viva tradizione wagneriana. Contemporaneamente al culto di Bayreuth erano sorte nuove forme teatrali: teatro del futuro. Keller e Wachler: teatri all'aperto, nel semplice scenario della natura, sarebbero riusciti a coinvolgere masse; si sarebbe prestato meglio delle feste a soddisfare culto del patriottismo; abolire palcoscenico e pubblico spettatore -> partecipante. Anche teatri al coperto si ispirarono agli stessi principi: semplicità dell'allestimento scenico; teatro doveva guidare uomini in realtà dei sogni, ricchi di significato nazionale; attori e pubblico dovevano costituire unità. Johst (drammaturgo nazista): teatro deve creare comunità di fedeli; teatro cultuale assolveva medesima funzione delle riunioni di massa, sollevava cioè l'uomo dall'isolamento x integrarlo nel Volk. Schlosser (responsabile teatrale III Reich): teatro cultuale deve essere atto di venerazione religiosa. Drammi Thing erano rappresentati all'aperto e pubblico era chiamato a parteciparvi; il Thing era teatro cultuale sul cui palcoscenico si realizzava autorappresentazione della nazione; si auspicò un Thing in ogni città che avesse una chiesa e doveva essere oggetto della stessa riverenza; ma mancavano testi adatti >> si adattarono drammi convenzionali in ambientazioni Thing, perdendo efficacia; movimento morì nel 1937. Hitler non lo incoraggiò: Bayreuth fu x lui massimo dell'innovazione accettabile. Arendt (responsabile teatrale III Reich): messinscena non è x sperimentazione ma x suscitare impressione illusoria nel pubblico di vedere realizzati desideri vagheggiati: magia del teatro deve compensare realtà della vita (> Wagner ma senza rigenerazione cristiana). Nel III Reich nuovo teatro non ebbe successo ma principio che lo ispirava fu fatto proprio dai riti liturgici nazisti; masse non potevano partecipare >> -> spettatori passivi; Thing e teatro del futuro non creavano masse >> si doveva trasferire alle riunioni e ai movimenti di massa elementi cultuali e teatrali di queste forme drammatiche. II.Movimenti di massa Lueger: sindaco di Vienna dal 1897 al 1910, partito cristiano sociale; lodato da Hitler x aver compreso importanza masse, ma criticato x non aver fornito chiaro obiettivo: mancava di una teoria razzista; suo antisemitismo era troppo ambiguo x influenzare masse. X Hitler nuova politica consiste in prospettare obiettivo chiaro e creare forma liturgica x' obiettivo si esprima. Movimento di Lueger si fondava sul carisma del capo: riti del culto nazionale erano secondari; morto Lueger, movimento crollò >> Hitler si preoccupò di cano- George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (7/11) nizzare alcuni riti politici, così suo successore, anche se mediocre, sarebbe apparso un grande capo. Schonerer e i suoi pangermanisti, ancora in Austria, rimase gruppo marginale; Hitler approvava nazionalismo e antisemitismo, ma Schonerer era troppo vanitoso x affermare un rituale nazionale; Hitler: “L'assemblea di masse è l'unica via x influenzare popolo poiché nasce dal contatto diretto”. Movimento contadino di Boeckel, in Germania: cicli di adunate di massa, oratori nei +remoti villaggi, mercati di bestiame con ebrei esclusi, cooperative x dominare attività economica; tema dominante: l'antisemitismo. Anch'essa troppo legata al capo carismatico. Nazisti non guardarono solo movimenti di massa di dx ma anche di sx: liturgia nazista operò all'interno di tradizione nazionalista valendosi del contributo del movimento dei lavoratori. Nei regimi parlamentari creazione di un culto nazionale incontrò difficoltà: repubblica si fondava su accordo fra interessi contrastanti >> impediva guida forte. Repubblica Weimar cercò di istituire festa x celebrare propria nascita: giorno della costituzione (11/08); ma opuscolo ufficiale recava ambiguità: costituzione correggibile, dimenticandosi che simbolo deve essere eterno, non può esserci pessimismo; governo parlamentare non si piegò ovviamente a nuovo stile politico e fece un solo tentativo di imitarlo, Reichsbanner: bandiere, adunate, ma mancava guida carismatica; discorsi prolissi, poi birra. Governo basato sul dibattito e sul compromesso non aveva interesse a culto nazionale, che era qlc di opposto a un razionale controllo dello stato. 6.IL CONTRIBUTO DELLE ORGANIZZAZIONI I.Ginnasti (Turner) Monumenti nazionali e feste pubbliche offrirono i miti e i simboli che confluirono in una liturgia nazionale adatta all'autorappresentazione della nazione, ma diverse organizzazioni arricchirono nuova religione laica; cominciarono a diffondersi dal 1770 con nuova coscienza di sé creata dall'illuminismo, x esigenze sociali, culturali e professionali; erano democratiche e patriottiche. Jahn e i suoi ginnasti furono i primi a ventilare ideali di autorappresentazione nazionale; unità di corpo e spirito, ideale greco di bellezza; folla informe crea solo una fiera: erano essenziali imprese e simboli x mantenere idea continuità, x incanalare folla caotica in massa disciplinata. A Hasenheide si svolse 1^ esibizione ginnica: divertimento bandito. Movimento ginnasti ebbe successo, arrivarono anche operai e artigiani >> perse carattere studentesco esclusivo delle classi medie e alte; 1820 associazioni ginniche furono vietate x' ostili al regime prussiano, ma invano. Sino al 1848 Jahn aveva posto accento su autocoscienza nazionale; ginnasti indossavano divisa, si davano il Du e si salutavano con l'heil: erano un'élite rigeneratrice; antiautoritarismo importante finché si lottò contro re e principi reazionari; per 1^ generazione di ginnasti elemento nazionale portò a trascendere regionalismo ma anche # opinioni politiche (anche ebrei). Dopo 1848 ginnasti -> reazionari contro rivoluzione; Jahn ripudiò tolleranza, Volk passò in 1° piano. Ginnasti esaltarono patriottismo percorrendo Germania e presero contatto con Movimento giovanile tedesco (1901): nazione espressione dello spirito interiore +che sfoggio di potenza; riti del Movimento giovanile erano: canzoni, danze, teatro +che ginnastica, x' forza fisica doveva sublimarsi in manifestazione ritmica, estetica >> aspetto spirituale mentre Jahn considerava vigore fisico x lottare contro reazione del Congresso di Vienna >> valentia militare. Neuendorf, capo dei ginnasti, si oppose a esclusione ebrei ma cmq condannava internazionalismo >> 1892 in poi sorsero associazioni ginnastiche di lavoratori autonome. Dopo 1918 ginnasti dell'originaria Deutsche Turnerbund accentuarono militarismo con attività antirepubblicana >> accentuazione culto. Hitler valutò forza dei ginnasti: Deutsche Turnerbund dapprima fu posta sotto controllo nazista, poi sciolta, come tutte le altre organizzazioni (corali e tiratori). Passione x ginnastica non rimase prerogativa dei tedeschi: anche ebrei x sionismo e tutta Europa centrale. Ma maggior peso x nuova politica ebbero associazioni cori maschili e tiratori. II.Cori maschili (Sanger) Dal 1850 cori maschili erano parte della liturgia nazionale; declino musica sacra all'inizio 1700; inizio 1800 persona istruita doveva curare gusti musicali, cantare in compagnia, feste familiari con esibizioni musicali. Zelter nel 1809 fonda circolo x cantanti, 1° senza rapporti con chiesa; durante conquista napoleonica >> carattere patriottico; circolo esclusivista, borghese. Nagli allarga orizzonti, in Svizzera: musica doveva diventare strumento di cultura ed istruzione. Precursori delle associazioni di cori maschili, ma esclusivismo borghese fu ostacolo a -> organizzazioni nazionali. Vita musicale doveva fondersi con vita sociale, motivo patriottico. Sebbene a prevalenza borghese, società corali compresero fin dall'inizio varietà classi sociali. Dopo 1848 dinamismo contro Napoleone -> sforzo x riunire tedeschi divisi. Caduti in disuso circoli esclusivistici, associazioni autonome si riunirono in organizzazione unica: Deutsche Sangerbund (1862); patrocinò feste che -> nazionali; spesso vi si univano tiratori e ginnasti. Con l'unità del 1871 associazioni corali dovettero affrontare stessi problemi di feste e monumenti nazionali; esclusivismo borghese minacciava di riaffermarsi x' pubblico veniva declassato a spettatore: aderenti che non partecipavano musicalmente, accordi armonici complessi; cominciarono a sentirsi divisioni sociali >> ogni categoria, un coro. Attaccamento alla nazione era l'elemento unificatore delle # associazioni corali. George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (8/11) Associazioni corali austriache aderivano anch'esse alla Deutsche Sangerbund; non avendo ottenuto unità nel Reich, lotta x liberazione nazionale era ancora realtà e canto era un'arma rivoluzionaria; esortarono fratelli tedeschi a +amore x Volk; respinsero ebrei dai cori. Anche durante Weimar cori continuarono a nutrire interessi nazionali x l'unità di tutti i tedeschi. A differenza di tiratori e ginnasti, cori avevano partecipato a ogni festa, spinti dall'amore x canto a metter da parte fede politica >> loro atteggiamento verso repubblica, abili nell'adattarsi, era in contrasto con gli altri gruppi, che non si compromisero con essa. Dopo WWI Streubel fondò dramma corale di movimento nel quale, grazie a combinazione di musica e movimento, era affidato ai cori compito di suscitare dramma: cori ritmici x fondere musica e rappresentazione visiva. Nei cori recitativi musica tende a sparire x lasciare posto alle parole della liturgia; in questo il movimento dei lavoratori fu all'avanguardia. Ruolo del coro giunse ad apice durante III Reich; + i nazisti si servivano dei cori, + Sangerbund era assorbita, fino a morire. Nazisti pensavano che cori fossero veicoli del loro passato borghese >> dovevano smettere di dare concerti propri. III.Tiro a bersaglio (Schutzen) Associazioni di tiro a bersaglio sorsero dal 1800 in regioni come la Renania ad opera dei francesi che volevano costituire milizia cittadina, mentre nelle altre tiratori volevano liberare Germania dai francesi. Miscuglio di patriottismo, orgoglio medio borghese, coesione sociale e spensieratezza si trova nello statuto di varie associazioni; ma dal 1850 molti lavoratori aderirono >> perse carattere borghese almeno x composizione sociale. Tiratori si organizzarono in associazione nazionale nel 1862; feste di tiro: funzione dell'oratore era + presenza che discorso; durante agitazioni x unità discorsi avevano contenuto, ma dal 1860-70 discorsi avevano perso funzione di comunicazione x -> parte del ritmo liturgico. Durante II Reich tiratori continuarono attività senza cambiamenti; con Weimar invece ostilità. Anche associazioni dei tiratori erano convinte di essere al di sopra dei partiti, x l'uomo germanico, spirito teutonico, cameratismo e amor di patria; + reazionari che nazionalsocialisti: monarchici. Dopo WWI -> organizzazione a carattere borghese e rurali, non +lavoratori. Nazisti le considerarono, come le altre, troppo esclusive >> furono centralizzate nella Deutsche Schutzenbund e infine incorporata, come i cori, nella liturgia nazista. Tiratori, ginnasti e cori formarono gruppo patriottico x un secolo prima dell'avvento dei nazisti; le loro feste non erano semplici riunioni politiche ma atti che formarono culto nazionale. IV.Danza Festa nazionale aveva bisogno del movimento x unificare le varie parti. Da sempre danze Volk erano servite a riempire spazio sacro. Sebbene danza non si organizzasse come movimento nazionale rappresentativo di tutta la popolazione, canto, ritmo e movimento la collegavano con associazioni corali e ginniche. Nelle feste dei tiratori folle creavano caos come ad Hambach: spazio e movimento dovevano ancora fondersi in unità liturgica con massa; ballo mirava a costituire questa unità. Mary Wigman voleva esaltare sia movimento del corpo sia spazio in cui era proiettato; cori danzanti: gruppo di umani si fondevano in un unico corpo in movimento; importanza all'illuminazione. Dalcroze: luce elemento chiave; teatro all'aperto era stato all'avanguardia ma usava luce naturale >> non regolabile. Entrambi consideravano danze come riti: simbolismo dello spazio, della luce, del movimento, suscitavano stato d'animo identico in spettatori e attori. Laban: danze dovevano essere cori in movimento, esperienza comune della gioia x rendere +intensa comunione tra esecutori e spettatori. Nazisti, nonostante contrasto politico con questi artisti, continuarono a incoraggiare questa forma di danza. Ginnastica estetica di Delsarte (1811-1871) condannava movimenti improvvisi x armonia e disciplina interiori. 7.IL CONTRIBUTO DEI LAVORATORI Lassalle nel 1863 fonda Associazione generale dei lavoratori tedeschi: volantini, giornali e adunate di massa; seguaci visti come esercito; conquistare indifferenti e coinvolgere maggior numero di persone; riunioni con prassi ma non ancora liturgia politica; discorsi di 2 ore, contenuto importante, oratore non ancora ridotto a simbolo. Lassalle era il profeta, atmosfera sacra, venerazione x l'unità non della nazione ma della classe operaia; culto personale, carattere carismatico; nei movimenti di massa posteriori capo e seguaci sarebbero stati uniti da miti comuni, liturgia avrebbe agito da mediatrice; movimento di Jahn si mantenne autosufficiente grazie a liturgia, invece Lassalle e Lueger furono capi carismatici. Tra i socialisti degli anni successivi culto del capo -> culto della bandiera. Movimento dei lavoratori si interessò ai cori >> fondarono associazioni proprie, anche se molti restarono nella Sangerbund; Lassalle aveva compreso importanza del canto in comune, ma partito socialdemocratico diffidava del nuovo stile politico: mirava a educazione del marxismo e migliore organizzazione del partito, era riluttante a usare miti e simboli x attrarre masse al socialismo. Ciononostante cori si affermarono in feste socialiste (> 1° maggio, celebrato 1^ volta nel 1890), anche se mancavano canzoni realmente socialiste. Anarchico Muhsam biasimava cori dei lavoratori x' mancavano di forza rivoluzionaria. George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (9/11) 1925: sfilata con costumi e simboli germanici, inaspettato in manifestazione socialista; patriottismo dei socialdemocratici tedeschi, cori non erano riusciti a distaccarsi dalle forme tradizionali dei cori borghesi x' non avevano tradizione socialista a cui aggrapparsi x miti e simboli. 1° maggio doveva essere silenzioso: abbiamo numero, masse, potere; una dimostrazione, non una festa >> cori al bando, marce sul modello militare ma spirito millenaristico, anelito x un mondo migliore; maggio x' primavera rinasce vita; silenzio come unità e massa come mole, monumentalità. Comunisti in seguito accusarono socialdemocratici che 'domenica dei ribelli' -> volksfest, frivola. Ginnasti, nazionalisti, resero vita difficile ai lavoratori delle loro associazioni, e socialisti cercarono invano di distogliere lavoratori da impegno nazionale; partito socialdemocratico non riconobbe utilità a ginnasti e cori. Sx era capace quanto la dx di servirsi del nuovo stile della politica ma direzione socialdemocratica pensava che coscienza non dovesse essere sollecitata con metodi liturgici ma attraverso l'istruzione dei lavoratori. Nonostante queste difficoltà organizzazioni sportive rosse aumentarono di popolarità, specie durante Weimar. L'impulso verso la liturgia politica e la forma simbolica aveva trovato un punto d'appoggio anche nel movimento dei lavoratori, che diede alla nuova politica un incisivo contributo; nonostante ciò le feste tra lavoratori continuarono ad avere svolgimento antiquato, con lunghi discorsi: mancava l'elemento unificatore, quello liturgico. Dagli anni '80 riscosse successo genere tableaux vivant tra i lavoratori; unità socialista fu radicata nel mito germanico, come + tardi cori lavoratori identificarono repubblica Weimar con bionda Germania; x lavoratori xò trovare propria forma liturgica fu difficile, tuttavia diedero contributo allo sviluppo del culto nazionale. Dopo la guerra la dinamica rivoluzionaria sembrava all'apice; 1920-24 tentativo a Lipsia di creare feste di massa dei lavoratori con portata storica della rivoluzione socialista; simili a teatri Thing, cioè con drammi rappresentati da numerosi lavoratori e compagni spettatori; temi: rivolta Spartaco, guerra contadina, riv.francese; azione semplice e chiara, musica x creare atmosfera; ma fallirono x' parola prevaleva su cori e movimenti di massa, distruggendo effetto immediato; quando aspetto letterario saliva, dramma perdeva efficacia; festa da appello all'azione -> spettacolo convenzionale. Ma cori recitativi continuarono a prosperare; si basavano anche su dialogo col pubblico >> sollecitavano partecipazione; furono usati anche da nazisti, ma anni '20 soprattutto da socialisti; personaggi simbolici, dramma moraleggiante, semplicità di scenari e nessun allestimento scenico; eppure anch'esse non riuscirono a creare rito liturgico. Camicie Azzurre da URSS in visita in Germania nel 1927 sollecitarono nuova direzione ai cori recitativi: attori entravano a passo di marcia, soggetti # intervallati da esercizi ginnici, danze e manifesti; modo di portare mito al popolo non come Wagner ma con stessa rappresentazione oggettivizzata dell'ideologia e creazione di stato d'animo comune; novità: umorismo e satira; si voleva creare distacco e non identificazione >> stimolare riflessione critica. Piscator, direttore del teatro politico dei lavoratori: rivolgersi alla ragione, dare coscienza di sé e non eccitazione, entusiasmo; eppure coinvolgimento del pubblico e semplificazione erano elementi irrazionali; voleva che folla -> massa, come 1° maggio o adunate di Norimberga. Oltre ai cori recitativi nazisti mutuarono dalla sx teatro popolare, a basso prezzo, con drammi di scrittori critici della classi dirigenti. Intanto teatro di Piscator continuava sua opera stimolante anche se in contrasto col partito comunista (che temeva che capacità raziocinante e spirito critico portassero a sfuggire all'ortodossia del partito); in Russia queste forme caddero sotto stalinismo, in Germania furono episodio x trovare forma espressiva didattica. Esempio di evoluzione didattica del teatro: relazione collettiva (1927-28); non cadeva nel lirismo dei cori recitativi ma slogans, affermazioni di fatto e comandi; Pieck, capo partito comunista, individuò carattere di questa agitprop in semplicità, identificazione, disciplina; era una forma di teatro del futuro con stesso scopo: liquidare teatro tradizionale a vantaggio di rapporto diretto col pubblico; nonostante intenzioni fu un teatro cultuale, simbolico, mitologico, con uso di canzone popolare, danza e ginnastica; persino nazisti se ne interessarono come mezzo x coinvolgere popolo in ideologia. Movimento socialista sentì spinta verso forma teologica e liturgica ma l'impulso verso la liturgia non giunse mai a dominare movimento dei lavoratori; a dx accoglimento forme liturgiche fu generale; razionalismo alla base del socialismo fu ostacolo all'evoluzione della liturgia e forse condusse a eccessivo didascalismo: socialisti cercavano sempre di educare, facendo appello alla ragione e alla logica, e non affidandosi alla sola fede. 8.I GUSTI DI HITLER Nazionalsocialismo incrementò culto nazionale sviluppatosi oltre un secolo prima; non fu Hitler a creare liturgia del culto nazionale né a curarne l'adozione nel suo movimento: delegò compito; lasciò che forme liturgiche seguissero loro corso: p.e.non apprezzava riesumazione antichi costumi germanici ma vennero costruite case con questo stile, gente si vestì così e Thing fu una realtà. Preferenze artistiche e architettoniche di Hitler furono determinate dalla Vienna che conobbe in gioventù (> Hansen e Fenstel): Ringstrasse = via triumphalis; stile classico aveva assunto aspetto monumentale; amico architetto Troost diede maggior vigore a classicismo di Hitler ma la maggior influenza fu di Semper, con stile monumentale fusione del romano e dell'Acropoli; da queste influenze classiche George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (10/11) nacque un gusto banale; conservatorismo di Hitler rimase immutato; amò forme e materiali semplici, ma non Bauhaus, +ttosto revival neoclassico. Giornale Kunstwart riteneva che l'arte dovesse esprimere scopo cui era indirizzata, senza decorazioni o piacevolezze; Tessenow: semplicità e funzionalità dell'architettura, decorativismo indulge a effeminatezza; semplicità = amore x ordine e simmetria, attributi borghesi; risultato finale era però neoclassico. Stile Bauhaus in III Reich era rappresentato, ma a Hitler interessavano solo edifici di rappresentanza. Suo conservatorismo è evidente nei progetti dei teatri x l'opera: schizzi convenzionali, senza influenze dal teatro del futuro; si atteneva all'opera di Vienna; preoccupazione x cerimoniale: + spazio x saloni e scale che x platea o palcoscenico (> trombe di scale sulla Ringstrasse) >> impressione dell'edificio importante quanto sua funzione: x Hitler cerimoniale, monumentale e straordinario erano un suo gusto artistico prima che necessità funzionale a raduni di massa e riti cultuali. Evidente trasformazione da classico a monumentale, tanto che architetto Bonatz abbandonò Germania x evitare sue commissioni; Hitler ama campanili, palazzi municipali sembrano chiese: battere chiesa nel suo stesso campo ma con simbolo laico (ostilità verso chiesa). Gusto conservatore di Hitler determinò anche suoi atteggiamenti verso vita: attaccamento alle tradizioni e alla mistica volkisch, reintegrare moralità borghese, santità della famiglia, matrimonio, vita modesta; sua formazione intellettuale si era fermata al 1880-1910; x lui arte tedesca riassumeva forme classiche e romantiche >> disprezzava imitazioni dell'antica Germania. Commissionò a Kreis cimiteri e monumenti ai caduti; stimò Semper e Schmitz; elemento romantico e classico fissarono modo di autorappresentarsi della nazione; modernità fu respinta; rimasero principi estetici di Vischer (> culto del paesaggio dell'arte nazista); bellezza genuina non può essere il caos, ci deve essere principio d'ordine; concezione di bellezza alla Winckelmann: quiete e chiarezza in contrasto a modernità (secolo nevrotico è finito); bellezza e ordine: così romanticismo fu domato; non si doveva premettere che forme moderne e industriali si affermassero arbitrariamente. Film Gioventù va dal Fuhrer non si vede una fabbrica né macchine moderne, regnano ordine e pulizia, donne compaiono solo una volta: mondo illusorio reso reale dal culto nazionale e dalla liturgia. X Hitler riti nazionali dovevano svolgersi nel centro della città, e non in località isolate come teatri Thing >> contraddizione tra urbanistica e Germania rurale del film: atteggiamento politico pragmatico, x arrivare a tutti, in città, anche se ritenuta degenerata. Posizioni conservatrici e realtà politica non escludevano appello ai sensi; fece sua concezione del teatro di Wagner: illusione portava a realtà +nobile frutto di mito e simbolo. Roller (1864-1935) era nemico di decorativismo eccessivo, decorazione deve solo creare un determinato stato d'animo; usò in maniera nuova l'illuminazione, importante x formazione dello spazio >> anche in adunate di massa; Hitler: adunate con l'oscurità, quando uomini sono +influenzabili >> opinione romantica e pragmatica. X Hitler teatro era lo spettacolo: illusione del palcoscenico + magia della musica + atmosfera da cerimonia (> opera di Vienna, teatro della sua gioventù). Gusto di Hitler coincise con evoluzione del culto nazionale, ma suo conservatorismo di fondo non mutò >> vantaggioso x' mutamenti nella liturgia sono pericolosi, disorientano >> rito -efficace (> tentativi falliti durante II Reich e Weimar di imporre feste dall'alto): mito deve simboleggiare un universo eterno, sano e morale; x questo arte e letteratura naziste furono popolari; letteratura simboleggiava mondo sano che offriva l'illusione della stabilità; conservatorismo di Hitler si adattava perfettamente al gusto popolare. Dal 1870 gusto popolare resta immutato: romanzi con mondo di sani sentimenti e di ordine, buono vince tutte battaglie e rifiuta ricchezze mondane. Virtù peculiari di un ricco mondo borghese, x Hitler e May, scrittore: ordine, moralità, purezza di cuore; ma Hitler, manicheo, respinse rifiuto della violenza dei personaggi di May; suo razzismo veniva da gioventù a Vienna: violento e brutale, intorno a setta di Liebenfels e List, disoccupati, dedicati solo a propagandare razzismo e teosofia (misticismo x iniziati): ariano manifestazione del cosmo capace di interpretare libro della natura. In Hitler venerazione della nazione fece parte del mondo pubblico, mentre elemento occultistico e razzista rimase nel mondo privato; manicheismo, ariano Vs ebreo, non fu introdotto nella liturgia se non sotto l'elemento+, quello- non era mai rappresentato nel cerimoniale e nei suoi simili, non doveva offuscare il +, ma era presente fuori dall'ambito cultuale (giornali e pamphlets); rivoluzione di Hitler era in realtà una restaurazione x ritornare alla vera moralità; nemico non era classe sociale ma l'ebreo, simbolo della modernità; tensione tra attivismo x fede fanatica, sciovinista e principio d'ordine; inclinò verso misticismo naturistico vicino alla teosofia: conoscenza come scienza segreta x dare ai padroni mezzi x dominare natura umana ed extraumana. Hitler preferiva dramma cantato a recitato, parola detta a scritta; suoi discorsi si integravano con messinscena e ritmo liturgico; si doveva far predominare rituale, così suo successore si sarebbe fatto strada grazie al rito nazionale >> liturgia + messinscena = continuità del sistema politico; rapporto tra capo e Volk non doveva degenerare in culto della personalità; sarebbe stato d'accordo con D'annunzio: parole sono femmine, fatti sono maschi >> parole devono essere fatti; folla era attratta da forma del discorso + che analizzarne contenuti; Hitler esternava chiaramente fede che condivideva col suo pubblico; sentì influenza di Le Bon: capo deve essere parte integrante di una fede posseduta in comune; Hitler introdusse visione manichea che trasformava parole in fatti; era un simbolo vivente, non si pose al di fuori come George L. Mosse – La nazionalizzazione delle masse (11/11) Lassalle o Lueger; sua uniforme semplice ed evidente, come un simbolo deve essere; culto esige austerità >> non farsi vedere come pater familias x' frivolo (> Rousseau). Mondo dell'illusione attraeva milioni di uomini grazie all'oggettivazione della liturgia ma non poteva sopravvivere isolato: aspetto pragmatico dell'organizzazione totale della vita: uomo totale; organizzazione e liturgia come parte del ritmo stagionale che scandiva l'intero anno, sostituire a calendario cristiano quello nazista. Liturgia nazista ricopiò tutte # manifestazioni di cui abbiamo parlato: cori recitativi, marce silenziose, cori di movimento; spazio sacro e edifici intorno, effetti di luce, bandiere e fiamme; niente spettatori, solo attori; analogia tra religione cristiana e laica. 9.IL CULTO POLITICO Hitler: educazione delle masse al nazionalismo può avvenire solo attraverso elevazione sociale, ovvero creando un adatto clima culturale basato sul concetto di razza ariana x rendere partecipe il popolo dei beni culturali della nazione; culto politico, la vera autorappresentazione del popolo, fu l'esemplificazione di questo clima; x chi partecipava alle riunioni di massa naziste contenuto simbolico aveva priorità, venerazione condivisa da tutti >> senso di appartenenza, sensazione edificante; nuova politica accolse, riadattandola, gran parte della liturgia cristiana. L'idea di spazio sacro, luogo che potesse essere occupato solo da atti simbolici, risale all'età primitiva e al culto pagano, e fu poi accettata dai cristiani; nuova politica è modo + di occupare questo spazio, con parate, marce, esibizioni ginniche, danze, discorsi; adottato dalla celebrazione della battaglia di Lipsia fino a Norimberga, spazio doveva essere distinto > prati x le feste, poi dove erigere monumenti nazionali, fino a Norimberga; ma forma e contenuto della nuova politica spiegano solo in parte suo successo; aspirazione all'unità nazionale era legata i fattori sociali peculiari di quegli anni; nuova politica non fu limitata a classi marginali, accusate in genere di dar forza a dx europea: bottegai, artigiani, impiegati; né a quelli cui successo dipendeva da sussidi, appalti e contratti governativi; composizione sociale della dx trascese queste classi; anche lavoratori furono attratti da nuova politica x' essa si rivolgeva a tutte le classi; durante Weimar partiti socialisti dovettero far conti con atmosfera nazionalista; tradizione alle spalle della nuova politica ha dato gran contributo alla sua diffusione (> 1925 lavoratori che ricollegano repubblica a bionda Germania); malgrado ciò le masse rimasero testimoni muti e incapaci x' politica era diretta da uomini come Bismarck e Hitler, ma non era neanche possibile ignorarli; nuova politica cristallizzò opinione pubblica, che si forma sulla base di ciò che pubblicano i giornali, anche se naturalmente sono sempre controllati da piccoli gruppi; con nuova politica individui furono organizzati in forza politica espressione della loro aspirazione all'ordine, alla felicità e all'unità nazionale. Non dimentichiamo forza d'attrazione dell'aspetto spirituale; mito oggettivizza e organizza speranze e timori degli uomini; monumenti nazionali furono i totem dei sec.19°-20°; la forma è imposta al contenuto, mito e simbolo diventano spiegazione della vita sociale; realtà obiettiva fornisce sfondo entro cui mito e simbolo possono agire: lavoratori, pur accettando forma della nuova politica, vi immisero libertà che interessava loro condizione di proletariato; presupposti rimasero: aspirazione a un mondo sano e felice e a una vera comunità, rappresentata dall'estetica della politica, in cui tutti potevano trovarsi uniti; desiderio di stabilità e punti fermi in un mondo in mutamento (> Levi-Strauss); nuova politica -> modo x organizzare masse, x trasformare folla in massa; politica di massa faceva appello ad aspirazioni già radicate che cercava di ipostatizzare mediante miti, simbolo ed estetica della politica; nuovo stile politico tentò di prendere posto di istituzioni come il governo parlamentare, tramite tra governanti e governati; spinta verso l'organizzazione della folla era frutto anche della volontà di considerare storia: Jahn credeva che feste dovessero essere spontanee, non imposte, e collegate con storia e tradizione, x esprimere aspirazioni eterne in forme altrettanto eterne; richiamarsi alla storia fu maniera x organizzare tempo, x far fronte a suo veloce scorrere; l'ideale greco di bellezza di Winckelmann è semplicità e calma grandezza in contrasto con fretta e irrequietezza del presente. Oggetto del nostro interesse è stata religione laica, prosecuzione, dai tempi primordiali e cristiani, di un modo di considerare mondo tramite miti e simboli, di manifestare speranze e timori in forme cerimoniali e liturgiche. Ma liturgia è solo uno dei fattori del successo del III Reich. Ancora oggi persone accettano aspirazioni alla compiutezza e al bisogno di oggettivazione, desiderio x un interezza di vita collegato con mito e simbolo: politica e vita devono compenetrarsi >> tutte le forme della vita devono politicizzarsi; ma politicizzazione di tutti gli aspetti della vita è in realtà una corrente della storia che condanna pluralismo e la separazione della politica dagli altri aspetti della vita; quando governo rappresentativo, che simboleggia questa separazione, minaccia di crollare, uomini tornano a desiderare casa ben arredata dove bello e piacevole non è separato da utile e necessario; nuova politica offriva casa come questa. Storia passata è sempre storia contemporanea. Note: > = vedi, fai riferimento a; >> = quindi; -> = diventare, divenire; qlc = qualcosa; x' = perché; sx = sinistra; dx = destra; # = diverso.