Anno 4 | Numero 6 | Marzo 2016 ph. Carmine Napolitano Anna Falchi Napoli e Ischia, i luoghi del mio cuore Piatti Bio Le ricette dello Chef Tendenze Da Vip Tanti personaggi convertiti alla cultura Vegana Wedding Dog Sitter Vivere le nozze con i nostri amici a quattro zampe Dolce Angolo I segreti di una confettata perfetta Tutto il matrimonio minuto per minuto. Dconcept LA RIVISTA DI VILLA DIAMANTE SUL MONDO DEL WEDDING: MODA, TENDENZE, CURIOSITA’, ANTEPRIME E REPORTAGE Dconcept Registrazione Tribunale di Napoli n°62 del 5 novembre 2013 Villa Diamante srl Via Manzoni, 131B 80123 Napoli tel. 081 5752433 www.villadiamante.it [email protected] Editore Carmine Esposito Direttore Responsabile Carmine Bonanni Capo Redattore Maria Menale Distribuzione Luigi Chianese Grafica e Impaginazione Emmemedia Ph I Tranchese Fotografi Carmine Napolitano Giovanni Botta Stampa Ink Print Service Ha collaborato a questo numero: Sabrina Caramiello Francesca Cicatelli Per la pubblicità Villa Diamante srl t. 081 5752433 | [email protected] www.Dconcept.it D Concept D Concept Sommario 06 09 12 17 21 Fonte di Ispirazione Poeti, pittori, musicisti e scrittori sono tutti “stregati” dal Golfo. Napoli Nel Cuore Anna Falchi racconta a Dconcept i retroscena della seconda fortunata stagione del format televisivo “Wedding Fashion World”. Piatti Bio I consigli dello chef di Villa Diamante, Luigi Barone per un menu fantasioso e ricco di ingredienti naturali. Un “Si” sostenibile Anche il giorno delle nozze può diventare una buona occasione per rispettare l’ambiente. Viva il Vegano Cresce il numero degli appassionati di un tipo di alimentazione che si è trasformato in un vero e proprio stile di vita. 25 28 32 35 38 4 Trend da Vip Tanti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura si sono convertiti al nuovo credo. La Moda è Verde Anche il wedding dress si adegua alla tendenza del momento e punta su capi e tessuti totalmente naturali ed ecosostenibili. Total Green L’arredamento di tendenza è quello ispirato al bio, all’ecologico e a tutto ciò che richiama la natura. Eco-Bomboniere Il tradizionale souvenir del matrimonio diventa un prodotto naturale e biodegradabile. Buona Pesca La battaglia di Greenpeace per dare spazio a chi non danneggia fondali e habitat marini. 43 Pieno di Convenienza Le auto a GPL consumano poco e possono liberamente circolare durante il blocco del traffico. 62 46 Nozze a Quattro Zampe Anche in Italia tanti sposi ricorrono al servizio Wedding Dog Sitter per festeggiare il fatidico “si” con il proprio cane. 65 51 Il Prezzo è Giusto L’Atelier Punto Zero propone abiti da cerimonia che puntano a coniugare l’eleganza con la convenienza. 68 Mise en Place Poche e semplici regole per un servizio di gran classe al banchetto di nozze. 73 Dolce Angolo Il tavolo della confettata è oramai un elemento irrinunciabile per ogni banchetto di matrimonio. 57 Sogno Esotico Brasile e Africa sono tra le mete più gettonate del momento per un viaggio di nozze all’insegna della natura e del relax. 76 Un Buon Bicchiere I vini campani continuano ad essere tra i più richiesti per le nozze: un primato che ha radici antiche. 61 Marcone per Tutti I tre punti vendita dell’azienda del settore idrotermosanitario ricchi di proposte per ingrosso e dettaglio. 81 Argento, Oro e Diamante In ogni angolo del mondo le coppie festeggiano con rinnovato entusiasmo gli anniversari di matrimonio. 54 Antica Tradizione La sartoria napoletana da secoli è simbolo di eleganza classica e gusto del particolare. 5 La Scena Migliore Marcello Zoleo, titolare di Zèdesign, spiega il successo di una impresa costruita su creatività e fantasia. Paggetti e Damigelle Origini e curiosità sui piccoli protagonisti che accompagnano gli sposi in ogni cerimonia nuziale. D Concept L’impegno degli imprenditori per la difesa dell’ambiente: Semplice è Bello di Carmine Esposito In questo numero il Dconcept tocca un argomento molto a me caro, natura e semplicità manifestate in tutte le loro forme; la corsa all’esibizionismo, l’esaltazione dell’ immagine, del ‘particolare’, dello ‘stupefacente’ che caratterizza la nostra epoca spesso ci fa perdere il sapore della semplicità che viene riscoperta soprattutto nella natura, quella natura troppo spesso calpestata dal capitalismo della nostra epoca e da un modus di vita incentrato troppo nel benessere e poco nel rispetto di noi stessi e di quello che ci circonda. La nostra terra ne è ben consapevole di quanto detto e triste teatro di disastri ambientali che l’hanno resa famosa con la terminologia “terra dei fuochi” utilizzata per la prima volta tredici anni fa nel Rapporto Ecomafie 2003 curato da Legambiente. Era doveroso da parte di Dconcept, giornale simbolo del wedding campano dedicare un numero a quanto di bello ci circonda e all’impegno di tanti imprenditori di diversi settori alla diffusione della cultura del sano e del rispetto dell’ambiente, il tutto attraverso le proprie attività che passano dalla moda all’arredo, dalla cucina ai viaggi, dall’impegno scolastico alla diffusione dell’energia; e Sequoia per l’istruzione, Energas per l’energia, Villa Diamante per l’arte culinaria, sono sani esempi del grande impegno delle aziende campane nella diffusione dei sani valori. 7 D Concept D Concept Fonte di Ispirazione Poeti, pittori, musicisti e scrittori sono tutti“stregati” dal Golfo di Carmine Bonanni H a ispirato poeti e pittori, musicisti e scrittori. Il panorama del golfo di Napoli che si ammira da Villa Diamante è una delle immagini più belle che i nostri occhi possano cogliere. La collina di Posillipo è una vera e propria terrazza simbolo di natura. E i locali della struttura di via Manzoni rappresentano uno degli osservatori privilegiati. Quante volte sarà capitato agli ospiti di Villa Diamante di tirar fuori da tasche e borse gli smartphone e le macchine fotografiche per immortalare quel “colpo di fulmine”? Sarebbe impossibile fare statistiche. Napoli, nonostante i mille problemi di carattere ecologico delle grandi metropoli, resta una impareggiabile oasi di “buon ambiente”. Dall’alto si coglie il verde della Villa Comunale che si lascia accarezzare dall’azzurro del mare. E al centro spunta il Castel dell’Ovo, capolavoro architettonico di una Napoli che fu ma che ancora oggi rivendica con orgoglio la sua storia e la sua vocazione di Capitale del Sud. Napoli possiede 33 giardini storici e parchi aperti al pubblico. Lo spazio più ampio è quello del parco di Capodimonte, immensa distesa di verde di 134 ettari che circonda diversi fabbricati settecenteschi. Poi ci sono la collina dei Camal- 8 doli, la villa Comunale di Napoli, che fu fatta realizzare da Ferdinando IV su disegno di Carlo Vanvitelli nel 1780, il Parco sommerso di Gaiola, una piccola area marina protetta nei pressi del quartiere di Posillipo, la Riserva naturale Cratere degli Astroni, il parco Virgiliano a Posillipo, il Parco della tomba di Virgilio, famoso per la presenza della tomba monumentale di Giacomo Leopardi e del mausoleo di Virgilio, la villa Floridiana al Vomero, il Real Orto Botanico, che sorge su 12 ettari di terreno, nei quali ci sono 25mila esemplari di piante di ogni genere disposte in collezioni all’aperto. Napoli ha anche un’area marina protetta di 42 ettari. 9 D Concept D Concept Napoli Nel Cuore Anna Falchi racconta a Dconcept i retroscena della seconda fortunata stagione del format televisivo “Wedding Fashion World”. di Carmine Bonanni “C i sono molte trasmissioni che raccontano in maniera folkloristica il matrimonio napoletano. Le odio. Io invece lo difendo moltissimo. Le coppie sono cambiate. I giovani hanno le idee chiare e sono diventati minimalisti. Non vogliono cadere sul pacchiano, sull’eccesso. Sono low-profile. L’abito è molto più semplice, come pure la ‘mise en place’ ed il bouquet. Non vedo sfarzo o voglia di strafare. Amano la condivisione, non essere protagonisti. Al tradizionale tavolo ‘a due’ per gli sposi preferiscono quello imperiale, con amici e parenti. Insomma è cambiato tanto. Ed è giusto dirlo. Qualcuno pensa a ‘quel’ matrimonio napoletano perché certe trasmissioni lo raccontano così...” presentazione del tuo fortunato format televisivo. Ti piace questa location? “Molto, è proprio un diamante. Anzi, una punta di diamante”. Da qualche tempo ti sei dedicata al wedding. Come mai questa scelta? “E’ capitato tutto per caso. L’idea è nata dalla Big Bang Production che, con la prima edizione di ‘Wedding Fashion World’, ha registrato un grande successo. Ciò mi ha aperto la strada al wedding. Mi associano molto spesso a questo mondo e mi fa molto piacere perché appassiona. Lo dico da donna che si è sposata e sa cosa vuol dire un matrimonio. Organizzarlo è una delle cose che mi piace di più. Affrontare una gara fra futuri sposi è molto divertente sotto tutti i punti di vista. Una esperienza costruttiva, emozionante e speciale”. Bella e determinata come sempre, Anna Falchi presenta ai lettori di Dconcept la seconda edizione di ‘Wedding Fashion World’, il programma in onda sul canale 425 di Sky La Sposa Tv che nella nuova stagione presenta la divertente sfida tra giovani coppie che devono dimostrare di conoscersi ed essere capaci di lavorare insieme per aggiudicarsi un premio di 5000 euro. In ciascun episodio Anna ha il ruolo di guida e testimone dell’amore, delle nuove tendenze e dei sogni profondi delle coppie che partecipano al format. Che cos’è l’amore per Anna Falchi? “Non per niente inizia con la A, che è la prima lettera dell’alfabeto. L’amore è la prima cosa che ti spinge a vivere bene. E’ bello donarlo e, di conseguenza, riceverlo. E’ il motore della vita. Tutto quello che si fa, se lo si riesce a fare con amore e con passio- Anna Falchi ancora una volta a Villa Diamante per la Servizio fotografico a cura di Carmine Napolitano 10 11 D Concept D Concept invitati ad una festa da condividere con le persone che mi hanno accompagnato nella crescita della mia vita”. Oramai sei considerata un’esperta di matrimoni. Quali consigli ti chiedono i giovani sposi? “Io punto alle cose pratiche. Per l’abito da sposa, ad esempio, bisogna scegliere una cosa comoda. Adesso ci sono gli abiti smontabili, togli via la gonna e rimane il tubino... O mi piace dare suggerimenti sui fiori e sull’allestimento. L’accuratezza degli event coordinators è un fattore indispensabile”. Napoli è diventata la tua seconda città. Cosa è cambiato rispetto a quando eri più giovane? ne, ti porta a un punto di arrivo non indifferente”. “Prima ero più spontanea, incosciente, spensierata. Crescendo poi non vivi più alla giornata. Calcoli il futuro. E’ un percorso che fanno tutti”. Amore a tutto tondo, quindi. Anche quello che provi per la tua piccola Alyssa. “Quello per la propria bambina è l’amore per eccellenza. E’ un completamento dell’essere donna, della femminilità, della maternità, che sono momenti importanti della vita. Io poi l’ho fatto già da donna matura, adulta, con la consapevolezza, con la voglia di fare questo passo e di conseguenza annientare poi me stessa. Essere madre significa donare se stessi al proprio figlio”. Ti capita mai di pensare ad un nuovo matrimonio? “Per ora sono impegnata in quelli degli altri. Nel caso, comunque, penserei ad un matrimonio classico, con i confetti, che nel primo matrimonio non c’erano. Vorrei tanti 12 “Ormai sto più a Napoli che a Roma. Cosa mi piace di più? I napoletani. Mi piace molto il loro modo di parlare, spesso anche io ci provo. Quando giriamo le puntate ascolto cose bellissime. Mi piace il calore, la semplicità, l’accoglienza. Noi romagnoli siamo considerati un po’ i napoletani del Nord e quindi, vuoi o non vuoi, era destino che mi riavvicinassi a questa città e a questo popolo. Poi passo tutte le estati a Ischia. Sono posti che mi stanno nel cuore”. 13 D Concept D Concept Piatti Bio I consigli dello chef di Villa Diamante, Luigi Barone per un menu fantasioso e ricco di ingredienti naturali. di Carmine Bonanni I ntercettare e soddisfare i gusti del pubblico vegano e vegetariano, elaborando piatti dedicati a chi si riconosce in quella che sta diventando una delle tendenze più importanti della nostra epoca. Lo chef di Villa Diamante, Luigi Barone, è pronto ad affrontare questa appassionante sfida. “Tante persone - sottolinea Luigi - si riconoscono nella figura del vegano, anche se poi non tutti lo sono al cento per cento. C’è il vegano che qualche volta si trasforma in vegetariano, concedendosi qualche derivato da animale, che il vegano puro non mangia. Tutto ciò che è bio, è naturale arriva nel piatto del vegano. Spesso ci troviamo ad affrontare questo problema, quando prepariamo un banchetto di nozze. Nei grossi eventi c’è sempre qualcuno che non mangia il menu classico del matrimonio. Quindi, fin dal buffet che serviamo ‘a braccio’, prevediamo portate dedicate ai vegani”. Si può immaginare un menu per un matrimonio esclusivamente vegano? “Mi è capitato di prepararlo, ma non ha avuto molto successo perché, come da INSALATINA DEL CAMPO CON ORZOTTO L’orzotto viene sbollentato e saltato in padella, con olio extravergine di oliva e un po’ di scalogno tritato. Così viene condito e assemblato in piatto con crema di piselli, crema di zucca, fungo grigliato, fiore di zucca crudo, fiori eduli commestibili, falde di pomodoro ramato e varie erbette che vanno a colorare il tutto. 14 15 D Concept D Concept Lo apriresti un ristorante vegano? Cosa ne pensi dei tanti chef in tv? “Non credo. Basterebbe, come faccio io, inserire in ogni menu tre o quattro piatti dedicati a questa clientela. Non sottovalutiamo poi le esigenze dei celiaci. Quando ad un matrimonio si presentano vegani o celiaci, meritano grande attenzione. Ma mentre per il vegano la tipologia di alimentazione è una scelta, per il celiaco è un obbligo. Meno attenzione quindi alla presentazione del piatto ma più attenzione al contenuto. Se sbaglio qualcosa possono esserci brutte conseguenze. Così come il vegano, che va rispettato assolutamente. Non proponendogli soltanto la semplice insalata, il pomodoro o la millefoglie di verdure” “Da un lato è un bene, dall’altro no. In televisione non si percepiscono i veri problemi da affrontare in cucina, a partire dalle regole che vanno rispettate da tutti. Oggi qualcuno pensa che la gavetta possa essere evitata. Io ho 30 anni, da 17 faccio questo lavoro, nessuno mi ha regalato nulla, sono riuscito a raggiungere gli obiettivi solo grazie alle mie capacità”. Chi cucina in casa? “Qualche volta lo faccio io, in particolare quando ci sono ospiti”. Tutti quelli che si dichiarano vegani, lo fanno perché ci credono o semplicemente per seguire una moda? nostra tradizione, al matrimonio la gente si aspetta un menu classico, ricco di pesce. Quindi è impossibile soddisfare tutta la platea degli ospiti. Ci sono due piatti da me elaborati che possono tranquillamente soddisfare anche quel tipo di ospite. L’orzotto (vedi ricetta nel riquadro pag. 13) può essere trasformato in un piatto caldo e diventare un primo, magari utilizzando il farro o qualsiasi altro cereale al posto del riso. Possiamo fare una pasta corta, un pacchero al pomodoro del piennolo, che è un classico della nostra terra. Più vegano di così.... Per il secondo possiamo sfruttare il seitan o il tofu, giusto per diversificare e non puntare esclusivamente sulle verdure, regalando un tocco diverso al menu”. “Penso che ci sia anche il gusto di cambiare, per scoprire nuove sensazioni di palato. Al Sud siamo ancora fermi sulle nostre tradizioni. Al Nord e al Centro è già una situazione più sviluppata. Quella del vegano dovrebbe essere una scelta alimentare intelligente, non una moda, perché nasce dal presupposto di sfruttare la natura, attraverso l’assunzione di prodotti naturali. Carne e pesce possono avere pro e contro, ma anche con la verdura si possono correre rischi. Dobbiamo assumere tutto ciò che è alimentare mantenendo un punto di equilibrio su tutto. E’ innegabile che un consumo di verdura adeguato può migliorare la nostra salute. La tv e i media a volte esaltano prodotti che non sono del tutto naturali”. Quali vini sono più adatti per accompagnare questi piatti? “I vini campani leggeri sono perfetti”. 16 PRATO DI PRIMAVERA Cavolo romano con cavolo bianco classico, fiore di zucca crudo, crema di patata sarnese. Un piatto semplice, ma molto vegetariano. 17 D Concept D Concept Un “Si” sostenibile Anche il giorno delle nozze può diventare una buona occasione per rispettare l’ambiente. di Carmine Bonanni U n matrimonio eco-sostenibile è un obiettivo assolutamente a portata di tutti. Basta seguire poche ma importanti indicazioni. Prima di tutto, per garantire un risparmio energetico, è opportuno limitare la distanza tra il luogo della cerimonia e il luogo scelto per il ricevimento. Scegliendo due luoghi non troppo lontani tra loro si evita l’uso eccessivo di automobili per lo spostamento degli ospiti. Anche l’orario del matrimonio può avere un ruolo importante. Se si opta per la mattina o il pomeriggio si limita il consumo di energia elettrica. Stesso discorso per il riscaldamento: se ci si sposa in estate o in primavera il risparmio è garantito. Un abito vintage da rimodellare ed adattare ai propri gusti e misure è un’ottima scelta green. Anche decidere di acquistare direttamente stoffe naturali, come lino, cotone e seta e affidare il compito di creare il nostro abito a qualche sarta locale è una ottima scelta. Le fedi nuziali possono essere in oro riciclato o proveniente dal commercio equo e solidale. Nella lista di nozze si possono prevedere prodotti equosolidali, 18 fatti con materiali ecocompatibili come il vimini, la terracotta e le fibre naturali. La stessa scelta può essere fatta per le bomboniere, anch’esse equosolidali e realizzate con materiali poveri. Fiori di stoffa o di carta, vecchi bottoni colorati o composizioni artistiche di confetti e caramelle possono essere una bella alternativa rispetto ai tradizionali fiori recisi. Le partecipazioni? Evitiamo infinite discussioni con il tipografo e orientiamoci su una semplice mail. Basta un indirizzario aggiornato e il gioco è fatto. Per il bouquet e le decorazioni si possono usare fiori di stagione e tipici della zona in cui si celebra il matrimonio. Anche il lancio del riso comporta una sovrapproduzione di rifiuti e di materiale di scarto. Infine arriviamo al banchetto di nozze vero e proprio. La produzione di carne ha un alto costo ambientale e proporre delle deliziose scelte vegetariane al matrimonio potrebbe dare nuove idee agli ospiti per quanto riguarda i cibi mai provati prima. Da prendere seriamente in considerazione portate vegetariane o vegane, da servire mediante il buffet o ai tavoli, con alimenti che anche i consumatori di carne mangiano tutti i giorni. 19 D Concept D Concept 20 21 D Concept D Concept Viva il Vegano Cresce il numero degli appassionati di un tipo di alimentazione che si è trasformato in un vero e proprio stile di vita. di Carmine Bonanni C resce il popolo dei vegani e dei vegetariani in Italia. E, di conseguenza, cresce il numero delle coppie di sposi che per il banchetto di nozze scelgono menu alternativi. Il veganismo in Italia è un fenomeno recente ma sta prendendo largamente piede. Secondo i numeri ufficiali (rapporto Eurispes 2014) nel Belpaese si contano 4,2 milioni di vegetariani contro i 3,7 milioni della rilevazione precedente, con un aumento del 15% in un 22 anno. Ma le associazioni stimano cifre più elevate, con un ampio margine non ancora rilevato: 7 milioni, di cui 700 mila vegani. Una fetta di popolazione decisa a rifiutare le logiche della grande industria e convinta che si possa ancora vivere con ciò che la natura offre. La cucina vegana è diventata una tendenza, in qualche caso persino un business: ristoranti dedicati, corsi di cucina per imparare l’arte culinaria, catene di prodotti per commercializzare le (poche) cose com- 23 D Concept D Concept vole aumento, anche in Italia. Ci sono corsi di cucina per imparare a preparare ricette vegetariane e vegane. Siamo di fronte, insomma, ad un vero e proprio contagio idealistico che fa tendenza ma che per alcuni è un vero e proprio stile di vita, che coinvolge questioni e convinzioni radicate. Ma sarà davvero una scelta mossa da nobili motivazioni o è solo il desiderio di volersi adeguare ad una tendenza dilagante? Non siamo ancora in grado di rispondere a questo interrogativo. Certo è l’aumento esponenziale del popolo dei vegani, che si suddividono a loro volta in tante sottocategorie: crudisti, raw cusine, diete macrobiotiche, latto-vegetariani, fruttariani. Insomma un vero e proprio esercito di tipologie diverse, classificate in base al tipo di alimentazione scelto. mestibili per chi segue in maniera rigida il veganismo. Che, in sintesi, altro non è se non il concetto vegetariano portato agli estremi. Forse troppo, dice qualcuno. Così, dalle cucine sono bandite carni e loro derivati, ma anche una lunga serie di cibi, quali le uova comunque legate al trattamento industriale degli animali. L’alternativa, quindi, sta nei cereali, nella frutta e nella verdura, purché senza condimenti di derivazione animale (leggi burro) o frutto di trattamenti industriali. Risultato: pasta e riso in abbondanza con mix di verdure come condimenti, secondi a base di cereali (muscolo di grano, tofu, seitan) accompagnati da verdure o alghe, dolci senza creme (latticini…) e infine tisane, thé e caffè. Il mondo della ristorazione si sta adeguando a tutto ciò ed i ristoranti, i supermercati e i negozi vegani e biologici sono in note- 24 25 D Concept D Concept Trend da Vip Tanti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura si sono convertiti al nuovo credo. di Francesca Cicatelli E cumenico veganesimo, il nuovo stile alimentare convince tutti. E anche le very important person sono veg addicted. E’ iniziata l’era della conversione anche a Napoli, dove impazza la tendenza appunto anche tra i famosi. Con buona pace delle vecchie pratiche culinarie e delle polpette al ragù stufate 24 ore, tra i primi ad escludere cibi di origine animale è stato Lorenzo Jovanotti e in Italia è in aumento il numero di personaggi del mondo dello spettacolo che mangiano ve- 26 gano. Sedotto Red Ronnie, convinta Susy Blady, Fausto Brizzi onnivoro pentito grazie ai consigli della moglie, l’attrice Claudia Zanella appassionata paladina del mood insieme con Paola Maugeri, Pino Caruso, Red Canzian, il comico Natalino Balasso, il geologo Mario Tozzi, Paolo Kessisoglu e Margherita Hack vegetariana dalla nascita, scomparsa nel giugno del 2013. Moni Ovadia la definisce “una scelta etica e dietetica insieme. Ho un’impressione vivissima delle sofferenze degli animali. Mi causano un disagio immenso tutte le volte che le 27 D Concept penso o ne vengo a conoscenza. D’altronde come congettura Paul MCartney “se i mattatoi fossero in città e avessero pareti di vetro quasi tutti diventerebbero vegetariani”. Addirittura Claudio Colica, studente romano di origini partenopee, sta spopolando su You Tube con una serie, Vegan Chronicles. Scelta meditata a lungo per Roberta Orrù, cantante e testimonial di Assovegan, Neyla, cantautrice hip-pop r&b, il napoletano Ivan Fedele di Made In Sud che ha archiviato con difficoltà le prelibatezze della tradizione culinaria di appartenenza e si consola rivisitando in chiave vegan i piatti della tradizione partenopea diventati seitan alla pizzaiola, spaghetti alle vongole fujute, dove il pesce è sostituito da pistacchi ed alghe e per dessert la farinata. A Napoli Rossella Laino, fondatrice del gruppo vegani napoletani testimonia una comunità in fermento. “Mangiare è l’atto più politico, militante e civi- D Concept le che possiamo compiere ed è il primo passo per riconquistare il senso critico affinché il nostro ruolo di consumatore si trasformi attivamente in consum-attore” fanno sapere i convertiti. Sono passati dieci anni dalla sua scomparsa, ma nessuno ha dimenticato Tiziano Terzani, anch’egli veg. E Veg dagli anni 90 anche Red Ronnie che lo è diventato per caso, grazie a Gianni Morandi ed ora gli è cambiata la vita. Dice infatti, di essere un altro uomo: più tollerante, più calmo anche se che ha dovuto combattere la diffidenza dei suoi stessi genitori mentre cresceva la sue due figlie secondo i principi del vegeterianismo. Qualunque siano i motivi dell’approccio e dell’iniziazione allo stile di vita veg, sembra accertato comunque che l’addio alla bistecca elimini alcune tossine, restituendo l’equilibrio psicofisico all’organismo. L’alimentazione vegana ha conquistato anche diversi esponenti politici. In Italia, uno dei rappresentanti del Senato, Monica Cirinnà del Partito Democratico è una convinta vegetariana. La Cirinnà ha anche portato 28 questa sua scelta di vita in Parlamento, facendosi portavoce di una proposta di legge per inserire obbligatoriamente nelle mense menù vegetariani e vegani. E last but non least, anzi, ricordiamo Umberto Veronesi, che è veg per motivi etici, ed è uno degli ambasciatori di questo stile di alimentazione in Italia che ha dichiarato: “Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe”. Insomma una scelta glam che fa bene “gravemente” alla salute. 29 D Concept D Concept La Moda è Verde Anche il wedding dress si adegua alla tendenza del momento e punta su capi e tessuti totalmente naturali ed ecosostenibili. di Sabrina Caramiello I l 2016 è l’anno di ispirazione green. Tutto è all’insegna del biologico, della natura e di uno stile salutistico ispirato alla vita di un tempo, sempre più in connessione con l’ambiente che ci circonda, nel totale e assoluto rispetto di questo. Anche il mondo del wedding dress si adegua alle tendenze del momento e propone una moda equa, etica e sostenibile, con l’u- tilizzo di capi e tessuti totalmente naturali ed eco-sostenibili. L’ultimo trend è quello di usare capi e materiali totalmente biodegradabili, realizzati con la lavorazione di bucce d’arancia, foglie di mais, lana, cotone e pasta di mais. Esistono infatti, in Europa e in Italia, marchi e stilisti che creano linee di abiti per la sposa costituiti da fibre naturali, come seta, canapa, lino, bambu, fibra di banana e cotone bio, lavorati artigia- 30 nalmente in loco e rispettosi dell’ambiente al 100%. Molte case di moda in Italia si adeguano a questa tendenza bio e utilizzano materiali di riciclo e tessuti naturali per la realizzazione di abiti da sposa eleganti e originali. Una nota casa di moda, ad esempio, produce vestiti da sposa con materiali provenienti da coltivazioni biodinamiche certificate da organismi internazionali, trasformati senza l’utilizzo 31 D Concept di procedimenti chimici e lavorati a mano da esperte sarte del luogo. I tessuti arrivano invece da tutto il mondo per garantire la migliore qualità, sempre nel rispetto della natura: la canapa proviene da produzioni ecologiche in Cina, il cotone da coltivazioni biodinamiche in Egitto e la seta direttamente dall’India (senza che venga uccisa la larva contenuta nel bozzolo, attendendo pazientemente la sua trasformazione in farfalla). Elsa Gary creatrice francese di abiti da sposa da oltre 10 anni, è stata tra le pioniere della moda eco-sostenibile, utilizzando materiali naturali ed ecologici. Consapevole dell’importanza economica delle fibre naturali per alcuni paesi in via di sviluppo, la stilista utilizza il cotone proveniente dall’Africa, la juta del Bangladesh, il sisal prodotto in Tanzania, la seta estratta in India e la resistente fibra di banana originaria delle Filippine, per dar vita a capi nuziali completamente ecologici, colorati, resistenti e di qualità. Anche uno delle più grandi 32 D Concept catene di moda low cost è stata toccata dal problema dell’ecosostenibilità: H&M ha infatti creato da poco una linea d’abbigliamento sostenibile, la Conscious Collection. Si tratta di capi fabbricati con cotone organico, TENCEL, poliestere riciclato e canapa naturale, lavorati nel rispetto del commercio equo e di giuste condizioni di lavoro. La collezione è sui toni del bianco, e prevede lunghe gonne e abiti corti adatti per una sposa alternativa e green. 33 D Concept Total Green L’arredamento di tendenza è quello ispirato al bio, all’ecologico e a tutto ciò che richiama la natura. di Sabrina Caramiello È l a stagione dell’ispirazione al bio, all’ecologico, a tutto ciò che richiama la natura e la vita all’aria aperta. Si torna all’esotico, totalmente rivisitato, sia nei colori che nelle trame. La palette cromatica spazia dal binomio bianco-nero, il vero protagonista dell’anno, al grigio giallo, il nuovo accostamento cromatico dai toni raffinati. Questo sarà l’anno dell’eco-sostenibilità e il tema si farà notare anche fra gli arredi per interni. La scelta della palette cromatica spazierà fra le tonalità ruvide della terra alle delicate nuances pastello delle corolle floreali. Le fibre naturali saranno le preferite, in D Concept tonalità del cipria, dell’oro e dell’argento. L’ambiente sarà davvero très chic. Attuali i mobili in legno naturale, con venature visibili e tonalità calde ed avvolgenti. La presenza di superfici grezze e rustiche rende l’ambiente accogliente e ricco di fascino. Anche le stoffe vivono lo stesso momento naturale dei mobili, i tessuti sintetici cedono lo spazio a lino, lana, cotone con cuciture in vista e lavorazioni artigianali. La luce è calda, vengono archiviate quindi quelle fredde che hanno dominato la scena negli ultimi anni. I led moderni, che garantiscono la stessa luce delle lampadine, sono il fiore all’occhiello dell’illuminazione abitativa per il 2016. un ambiente di stile ed eco-friendly. Ma il 2016 sarà anche l’anno dello style esotico, che fa la sua comparsa fra trame e tessuti in colori assolutamente inusuali. Il binomio bianco-nero, come già detto, sarà il trend del nuovo anno: sarà proprio lui a personalizzare lo stile etnico che assumerà, così, un fascino moderno dai toni sofisticati. Ritorna anche l’effetto zebrato, riproposto per tappeti, cuscini e coperte. Il cosiddetto stile nordico si confermerà come una delle tendenze arredamento. Tuttavia, anche qui, il vintage farà la sua comparsa, interpretando lo stile secondo le nuove mode. Il legno chiaro non mancherà, accostato questa volta alle delicate 34 35 D Concept D Concept Eco-Bomboniere Il tradizionale souvenir del matrimonio diventa un prodotto naturale e biodegradabile. di Sabrina Caramiello S pesso la scelta della bomboniera si trasforma in una vera e propria maratona. Ce ne sono di tanti tipi, in tutti gli stili ed ognuno può scegliere quella più vicina al proprio gusto personale. Il mercato, in questi ultimi anni, si sta orientando verso prodotti ecologici, eco-compatibili e biodegradabili. Insomma il tema ambiente fa capolino an- 36 che in questo importante settore del wedding. La tradizione vuole che la bomboniera sia il modo migliore per rendere omaggio agli invitati al matrimonio e salutarli tutti con un piacevole ricordo tangibile del giorno più bello. Solitamente gli ospiti ricevevano un sacchetto o una scatolina con cinque confetti, in augurio di salute, ricchezza, felicità, lunga vita e fertilità La bomboniera rappresenta, forse, l’oggetto 37 per eccellenza destinato a diventare un inutile soprammobile, un oggetto sovente non apprezzato e difficilmente riciclabile. Allora perché non trasformare la tradizionale bomboniera in un’idea originale e decisamente “green“? Le soluzioni ecosostenibili possono essere davvero molteplici e il web offre una vasta gamma di articoli, proposte, suggerimenti e istruzioni per bomboniere ecologiche, anche fai-da- D Concept te. La bomboniera eco-friendly è costituita da materiali 100% naturali come, ad esempio, juta, lino, canapa per confezionare sacchetti portaconfetti, oppure carta riciclata; per abbellirli si può utilizzare la pasta di mais. D Concept E’ sempre più gettonata inoltre la scelta di sostituire i classici confetti: al loro posto vengono suggeriti prodotti biologici enogastronomici (come miele, marmellate, tisane, vino) e oggetti di artigianato equosolidale. Info & Contatti 38 Via Fleming 31/2 - 84012 - Angri (SA) tel. 081 946833 - cell. 348 0023812 39 D Concept D Concept Buona Pesca La battaglia di Greenpeace per dare spazio a chi non danneggia fondali e habitat marini. di Carmine Bonanni S empre più spesso si sente parlare di pesca sostenibile. Una battaglia portata avanti negli ultimi anni soprattutto da Greenpeace che da tempo si batte per garantire l’accesso prioritario alle risorse ittiche ai pescatori artigianali che operano con un basso impatto sull’ambiente. “Ma attenzione - precisa l’organizzazione non governativa ambientalista e pacifista fondata a Vancouver nel 1971 - non tutto ciò che è piccolo e artigianale è anche sostenibile. Sostenibile può essere considerata solo la pesca che utilizza attrezzi che non danneggiano fondali e habitat marini e che rispetta i ritmi biologici del mare, consentendo ai pesci di riprodursi e svilupparsi fino ad aver raggiunto la matu- rità sessuale. Sostenibile è il pescatore che rispetta le regole, che utilizza solo attrezzi consentiti e opera in aree e periodi autorizzati, pescando solo ciò che il mare può offrirci, senza sprechi e con il minor impatto possibile sulle risorse e gli habitat marini. Solo garantendo un corretto equilibrio tra le risorse disponibili e le attività di pesca, potremmo garantire anche un futuro prospero e duraturo al mare, alla pesca e ai pescatori”. La piccola pesca artigianale, che comprende pescherecci di lunghezza inferiore ai 12 metri e che non utilizzano attrezzi trainati, rappresenta circa l’80% dei pescherecci che oggi operano in tutto il mondo e garantisce lavoro e sostentamento a milioni di famiglie. Nonostante ciò, la pesca arti- 40 41 D Concept gianale ottiene solo una piccola parte dei sussidi pubblici e delle quote di pesca che i governi concedono al settore. È difficile anche capire il tipo di pesca da cui proviene un prodotto e comprendere così se questo è sostenibile o meno. In generale esistono alcune produzioni che sono di solito più sostenibili di altre. Ad esempio il pesce azzurro, perché pescato quasi sempre con le reti a circuizione, e le cozze d’allevamento, mol- to abbondanti nelle nostre acque. Si deve però, per essere obiettivi, valutare caso per caso. La regola fondamentale resta sempre informarsi, nei limiti delle proprie possibilità, perché tutti hanno il diritto e il dovere di sapere cosa comprano e a quali costi ambientali e sociali. Questa ricerca sul prodotto dovrebbe essere molto più facile se ci si rivolge a una pescheria piuttosto che alla grande distribuzione dove magari il pesce fresco è già 42 D Concept confezionato e le informazioni sulla provenienza esistono, ma sono in genere poco esaustive. Gran parte del pescato nazionale e dei prodotti che troviamo sul mercato deriva dalla pesca a strascico o dall’acquacoltura. Non è detto che la pesca a strascico vada condannata a priori, perché non i tutti i casi ha lo stesso livello di impatto distruttivo. Allo stesso modo non è affatto detto che tutta l’acquacoltura sia sempre sostenibile. 43 D Concept D Concept Pieno di Convenienza Le auto a GPL consumano poco e possono liberamente circolare durante il blocco del traffico. di Carmine Bonanni U n pieno? Quindici euro, più o meno. Centinaia di chilometri con un rifornimento low cost e tanta strada da percorrere senza l’assillo del distributore da raggiungere. Il GPL è una importante alternativa ai carburanti liquidi, sia in termini economici che ambientali. Il GPL (Gas Petrolio Liquefatti) è una miscela di gas butano-propano li- 44 quefatta a basse pressioni. Viene prodotto dalle fonti naturali o come sottoprodotto della raffinazione del greggio ed è da tempo presente in commercio come carburante alternativo alla benzina e al diesel. Quasi tutte le case automobilistiche presentano nel listino almeno una versione alimentata a GPL. Finora deve la sua diffusione di mercato grazie al basso costo di rifornimento alle stazioni di servizio rispetto alla ben- 45 zina e al diesel. Il GPL sta conquistando una maggiore attenzione anche per il fatto di poter circolare liberamente durante il blocco del traffico. L’impatto sull’ambiente di un’automobile GPL è nettamente inferiore alle versioni benzina e diesel, le emissioni di polveri sottili nel caso del GPL sono quasi del tutto abbattute. Con l’alimentazione a GPL, inoltre, le emissioni di anidride carbonica si riducono del D Concept 10% circa; restano pressoché invariate le emissioni di monossido di carbonio, di ossidi di azoto e di idrocarburi incombusti – in funzione della tipologia del veicolo e del sistema di alimentazione installato. Le auto alimentate a GPL praticamente non producono PM 10, tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico dei centri urbani. Con l’alimentazione a GPL, inoltre, si riducono notevolmente i componenti dei gas di scarico, come ad esempio il biossido di zolfo, il benzene, la formaldeide e gli idrocarburi policiclici aromatici, sostanze molto aggressive e cancerogene. Utilizzando D Concept il GPL invece della benzina o del gasolio si riduce inoltre il potenziale di formazione del cosiddetto “smog estivo” che causa la produzione di ozono. Oramai sono più di 7 milioni le famiglie che si riscaldano, cucinano e producono acqua calda grazie al GPL che riesce a raggiungere anche le aree più disagiate del nostro territorio, come le comunità montane, aree rurali ed isole. L’impiego del GPL, come consumo globale, è cresciuto del 5,8% rispetto al 2014, con un aumento del consumo del GPL uso combustione pari al 6,7% e un aumento del 4% per uso autotrazione. 46 47 D Concept D Concept Nozze a Quattro Zampe Anche in Italia tanti sposi ricorrono al servizio Wedding Dog Sitter per festeggiare il fatidico “si” con il proprio cane. di Sabrina Caramiello D ovete convolare a nozze ma non volere rinunciare alla presenza del vostro amico a quattro zampe? Niente paura. Il servizio Wedding Dog Sitter, anche dalle nostre parti, funziona alla grande. La tendenza viene dagli USA. I primi a includere nella giornata del fatidico si il proprio affezionatissimo cane sono stati i divi di Hollywood, poi la moda ha colpito anche i comuni mortali. Prima di tutto, il Wedding Dog Sitter deve avere il tempo necessario per conoscere l’animale e capirne la psicologia, così da gestirlo al meglio durante la festa. Quel giorno sarà pieno di emozioni non solo per gli sposi, ma anche per lui, che si troverà in mezzo alla confusione e spostato in un luogo che non gli è familiare. “Wedding Dog Sitter - spiega Elisa Guidarelli, tra le prime a proporre il servizio in Italia - nasce nel 2010. Abbiamo all’attivo già 150 matrimoni fatti in tutto il Paese. Da pochi mesi siamo anche diventati un franchising e stiamo aprendo sedi nelle varie regioni. Il servizio consiste nella presenza di una per- 48 49 D Concept sona esperta che si occupa del cane degli sposi, ma anche più di uno, a 360 gradi: dal dog sitting all’accessorio realizzato su misura dal nostro laboratorio, per essere elegante e comodo al tempo stesso, alla presenza del nostro fotografo ufficiale, che realizzerà tutte le foto della giornata dal punto di vista del cane. Ad oggi mi occupo personalmente di ogni matrimonio, ma stiamo pian piano selezionando personale per l’apertura delle filiali nelle varie città d’Italia”. “Tutto questo - continua Elisa - affinché nessuno debba avere la preoccupazione e la difficoltà di gestirlo, né che tantomeno lui debba essere sballottato tra una zia e un cugino, con conseguente stress. Tutto sarà in tinta col matrimonio, in modo che oltre ad essere un servizio utile sia anche bello da vedere. Cosa a cui le sposine tengono tantissimo”. “Solitamente - dice ancora Elisa - la giornata si svolge cosi: arrivo a casa della sposa, dello sposo o dove si trovano i cani, due o tre ore prima della cerimonia, così che possano stare tranquilli con me e per toglierli da una situazione di stress e di confusione che di sicuro c’è in casa. Quando gli sposi 50 D Concept vanno a fare le foto, li seguiamo, così che possano anche scattarne qualcuna insieme ai loro cuccioli. Arrivati alla location mi occupo di loro, per tutto quello di cui hanno bisogno: acqua, cibo, giochi, passeggiate e quant’altro. Mi pren- do cura personalmente del cane, gestendo la tensione e lo stress, lavorando sulla sua emotività, per far si che sia felice e tranquillo accanto agli sposi che, a loro volta, saranno sereni perché sanno che sono affidati a mani esperte”. 51 La durata del servizio è solitamente di circa 12/15 ore. “Ho fatto moltissimi matrimoni a Napoli - conclude Elisa - e a breve apriremo una filiale in Campania, così che gli sposi non abbiano i costi di trasferta ad incidere sul prezzo finale”. D Concept D Concept Il Prezzo è Giusto L’Atelier Punto Zero propone abiti da cerimonia che puntano a coniugare l’eleganza con la convenienza. di Carmine Bonanni C oniugare la convenienza con l’eleganza. E’ questo, da sempre, l’obiettivo di Punto Zero, l’azienda napoletana specializzata in abiti da cerimonia d’alta moda a prezzi vantaggiosissimi per tutte le misure. Tante le novità proposte nelle nuove collezioni, presentate a Villa Diamante nel corso di una kermesse che ha raccolto l’interesse e il consenso delle coppie di futuri sposi presenti nella struttura di via Manzoni. Quali sono le ultime tendenze sposa 2016 di Punto Zero? Lo abbiamo chiesto al titolare dell’Atelier, Giuseppe Leone. “La collezione sposa 2016 di Punto Zero prevede forti dettagli sensuali dalle schiene nude o velate fino ai bustini di tulle ricamato dall’effetto trasparente, dal tattoo dress all’abito gioiello con cristalli che illuminano la sposa”. Quali sono le ultime tendenze sposa 2016 di Punto Zero? “La collezione sposa 2016 di Punto Zero prevede forti dettagli sensuali dalle schiene nude o velate fino ai bustini di tulle rica- 52 53 D Concept mato dall’effetto trasparente, dal tattoo dress all’abito gioiello con cristalli che illuminano la sposa”. Quali sono le principali richieste delle spose? “Le spose ricercano nel proprio abito quel particolare che lo rende unico. Per questo si dice spesso che l’abito da sposa ‘lo si sente’, perché quando arriva quello giusto è emozionante e la sposa, così come i familiari che l’accompagnano, sono immersi in un vortice di emozione e qualche volta compare anche qualche lacrima…” Quali sono i tessuti di maggior tendenza? “I tessuti sono davvero tanti… Dal romantico e classico pizzo francese, all’organza, la sinuosità del mikado senza dimenticare l’intramontabile morbidezza dello chiffon…” Punto Zero è conosciuto non solo per gli abiti da sposa, ma anche per quelli da cerimonia. “Si, l’Atelier Punto Zero presenta un vasto assortimento di abiti da cerimonia, dalle linee più esclusive sempre al passo con la moda. Dal classico nero ai colori più svariati. Dalla morbidezza dello chiffon alle linee più sensuali del sirena con pizzi e trasparenze”. Un ruolo importante da non tralasciare sono le damigelle. “Si, Punto Zero offre una linea esclusiva per le damigelle che affiancano la sposa nel suo giorno più importante. Inoltre disponiamo di un vasto assortimento per taglie comode”. D Concept Perché le spose dovrebbero scegliere l’Atelier Punto Zero? “Perché Punto Zero è il binomio perfetto di eleganza e convenienza per tutte le misure. Infatti, la nostra collezione sposa parte da un minimo di 350 euro. Inoltre si avvale di una sartoria altamente qualificata dove è possibile effettuare modifiche per soddisfare le esigenze delle spose”. abiti a partire da Le spose come possono raggiungere l’Atelier Punto Zero? 350 euro “Siamo nel cuore del centro storico di Secondigliano, in via Dante 49. Siamo aperti al pubblico dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20 con orario continuato. Aperti la domenica mattina su prenotazione. E’ possibile visionare il nostro sito internet www.puntozeromoda.it”. seguici su: 54 f Via Dante, 49 (Ang. C.so Italia, 1-3-5) Secondigliano (NA) 55 Tel. 081 7373324 - www.puntozeromoda.it D Concept D Concept Antica Tradizione La sartoria napoletana da secoli è simbolo di eleganza classica e gusto del particolare. di Sabrina Caramiello C ome per la musica e come per la cucina, Napoli è conosciuta in tutto il mondo anche per l’arte sartoriale. Stile, fantasia, eleganza contraddistinguono i vestiti prodotti all’ombra del Vesuvio. I sarti partenopei, dal 1351 quando, nella chiesa di S. Eligio al Mercato, nacque la Confraternita dei Sartori, sono dei veri purosangue del settore. L’eleganza partenopea prese forma quando Napoli era al culmine dello sfarzo, capitale del Re- gno delle due Sicilie, centro socioeconomico, punto di riferimento della moda non meno di Londra e Parigi. Città e provincia oggi sono piene di piccole e grandi sartorie che tramandano nel tempo una antica tradizione fatta di eleganza classica e gusto del particolare. Gli abiti, soprattutto maschili, sono confezionati con raffinatezza e ricercatezza. Importanti anche le camicie su misura e le cravatte, tutti prodotti che hanno creato marchi famosi anche all’estero. 56 L’abito confezionato a mano fa impazzire tutti. Metro, forbici, gesso, ago, filo e ditale: questi gli ingredienti di una ricetta rimasta immutata da secoli, ma sempre moderna e attuale nella perfezione dei gesti e nella raffinatezza delle tecniche. Ma vediamo come nasce un abito sartoriale quali sono gli step fondamentali. Il punto di partenza e sicuramente l’idea dello stilista, che poi si tramuta inevitabilmente nel bozzetto, dove ogni componente dell’abito è tracciato prima su carta e poi riportato con delicati segni di gesso sul tessuto. Il secondo passaggio è il taglio, dopodiché viene effettuata l ‘imbastitura, la cucitura provvisoria che caratterizza l’abito appena realizzato e non ancora pro- vato e la cucitura definitiva fatta a mano. Ad abito concluso, si effettuano le prove, indispensabili per perfezionare l’abito su misura, affinché prenda la forma del corpo. La stiratura esalta le forme e le morbidezze dell’abito artigianale. Il tocco finale, che dà carattere all’abito, sono i bottoni, cuciti tutti a mano, uno ad uno. Ad impreziosire ancor di più l’abito artigianale e a renderlo unico è l’elegante etichetta nella maggior parte dei casi posta sotto il collo, nella parte esterna del capo. Anche il mondo della moda sartoriale si adegua e segue le tendenze ritenute più trendy. Questa è sicuramente la stagione del monopetto ad un bottone, dallo scollo profondo e revers slanciati per lo sposo, del doppiopetto per gli invita- 57 ti, del tight per gli sposi più classici. In alternativa, un mezzo tight corto, taglio slim per la giacca, smoking jacquard dai colori intensi con revers a contrasto in raso nero. La moda uomo sartoriale punta quest’anno sul mondo del regimental e delle microfantasie geometriche optical. I tessuti sono leggeri e confortevoli, merito anche di un’attenta lavorazione dell’alta tradizione sartoriale napoletana. Con le collezioni da sposo per il 2016 possiamo apprezzare come la sartoria si faccia più avanguardista. Dagli impeccabili completi giacca con un bottone e pantaloni, passando per l’elegantissimo smoking, sono vestiti realizzati con i migliori tessuti e lane, talvolta con tocchi di colore come con pochette, cravatte o gilet. D Concept D Concept Sogno Esotico Brasile e Africa sono tra le mete più gettonate del momento per un viaggio di nozze all’insegna della natura e del relax. di Sabrina Caramiello L’ organizzazione di un matrimonio, come è ben noto, non è cosa facile. Un importante aspetto da affrontare minuziosamente è la luna di miele. Il momento in cui gli sposi, lontani da parenti e amici, possono finalmente rilassarsi e vivere giorni da sogno in posti che forse non rivedranno più. Un viaggio magico che i coniugi ricorderanno per tutta la vita. La tendenza di quest’anno, per quanto riguarda i viaggi di nozze, è quella di sce- 58 gliere mete esotiche e vivere l’esperienza del viaggio a contatto la natura e le realtà locali. Africa e Brasile sono tra le mete più gettonate del momento. Il Brasile è un paese dove razze e culture si fondono tra loro. Coesistono luoghi tra loro incredibilmente diversi, ma legati da un’unica bandiera e caratterizzati da una vitalità esclusivamente sudamericana che non ha eguali nel mondo. Tra le proposte delle migliori agenzie di viaggio ci sono le spiagge di Rio, la vacanziera Natal, la vita notturna 59 D Concept di Fortaleza, la magia di Salvador Bahia, passando per la foresta Amazzonica, per la natura del Pantanal e per le cascate di Iguacu, tra le più spettacolari del mondo. Il Brasile è un’esplosione di colori, sensualità e allegria, una mescolanza di grandi diversità etniche ed uno stile di vita unico. E’ un simbolo dei paradisi tropicali che popolano i nostri sogni. I posti da visitare sono sicuramente Sao Luis e il parco dei Lencois Maranhenses. Un deserto di dune bianche sulla costa del mare, dove le lagune blu creano un contrasto di luce e colori affascinante. Ma l’emozione continua con un’esperienza in barca sul fiume Preguiça e la visita ai villaggi, dove si possono incontrare i macachi Mandacaru. Per chiudere in bellezza la vacanza, un po’ di relax sulle spiagge di Moro de San Paolo. D Concept Altro itinerario che promette forti e indimenticabili emozioni è quello africano. Il Continente Nero presenta tantissimi paesaggi, tutti diversi. Boscaglie stupende, parchi nazianali, deserti, città moderne, parchi faunistici tra i più belli al mondo, migliaia di chilometri di costa selvaggia ed un mix affascinante di culture. Da visitare assolutamente è La riserva, famosa per la presenza del leone bianco si trova ai confini col Parco Kruger, uno dei parchi più famosi e più grandi al mondo. Questa meravigliosa oasi di natura selvaggia si estende su una superficie di circa 2 milioni di ettari ed è grande tanto quanto il Veneto. Si calcola che siano almeno un milione le persone che ogni anno si lasciano catturare dalla straordinaria meraviglia 60 del Kruger. Il motivo non è difficile da comprendere. Se ci si sposa in Sudafrica, si può fare un salto nel Kwazulu-Natal, una regione verdeggiante e collinare che si estende tra le spiagge dell’Oceano Indiano e la catena montuosa del Drakensberg. 61 D Concept D Concept Marcone per Tutti ...una nuova immagine di casa tua, un nuovo sfondo per il tuo selfie! I tre punti vendita dell’azienda del settore idrotermosanitario ricchi di proposte per ingrosso e dettaglio. di Carmine Bonanni Q PIANURA ualità e professionalità. Sono questi i segreti del successo di Marcone Home Store, azienda leader nel settore idrotermosanitario che, con i suoi trent’anni di esperienza, si propone oggi alla clientela con i suoi modernissimi tre punti vendita presenti a Pianura in via Pablo Picasso 28-B (nei pressi della stazione Cumana), a Soccavo in via Perrone Capano 55 (traversa Via Montevergine) e a Pozzuoli in via Provinciale Pianura 2 (presso zona industriale San Martino). L’azienda Marcone offre ai prezzi più convenienti i prodotti dei migliori marchi, che vanno a comporre un’offerta sia per l’ingrosso sia per il dettaglio. Parliamo di una realtà formata da personale con TERMOIDRAULICA MATERIALE ELETTRICO via Pablo Picasso 28-B Napoli (NA) nei pressi della stazione cumana Pianura SOCCAVO TERMOIDRAULICA MATERIALE ELETTRICO SHOWROOM via Perrone Capano, 55 Napoli (NA) trav. Via Montevergine nei pressi di Via dell'Epomeo SHOWROOM via Provinciale Pianura, 2 presso zona industriale San Martino www.marconehomestore.it [email protected] Tel. 081 5887416 Fax 081 5882455 seguici su facebook LIO: INGROSSO E DETTAG termoidraulica climatizzazione riscaldamento rramenta e f e o ic r t t le e materiale enti im t s e iv r e i t n e pavim porte e infissi camini e stufe arredo bagno 62 photo © Valua Vitaly POZZUOLI specifiche competenze, che ha saputo legare la tradizione ai nuovi sistemi informativi, per offrire servizi all’avanguardia e ampliare anno dopo anno il raggio di azione. Inoltre nei due showroom presenti a Pozzuoli e a Soccavo si possono ammirare le composizioni di arredo bagno, pavimenti e rivestimenti, realizzate negli spazi espositivi per suggerire le migliori soluzioni per tutti i gusti ed esigenze. Nei tre punti vendita vengono promossi periodicamente nuovi progetti ed eventi in partnership con i fornitori, dedicati a privati e installatori. L’indiscutibile affermazione sul mercato di Marcone Home Store è frutto di una sinergia tra professionisti, per rispondere adeguatamente alle esigenze di tutta la clientela. 63 D Concept D Concept La Scena Migliore Marcello Zoleo, titolare di Zèdesign, spiega il successo di una impresa costruita su creatività e fantasia. di Carmine Bonanni C he si desideri una festa in tipico stile spagnolo o che si voglia respirare aria argentina, a fornire la soluzione è sempre lui. Marcello Zoleo, titolare della Zèdesign Allestimenti e Scenografie, è il professionista del settore più amato dai calciatori del Napoli che, quando hanno scelto Villa Diamante come location dei loro eventi privati, si sono rivolti all’unica persona in grado di soddisfare ogni esigenza e risolvere ogni problema. Basta sfogliare velocemente la pagina ufficiale di Facebook della sua azienda per rendersi conto di cosa stiamo parlando. “Da anni - racconta Marcello - siamo partner di Villa Diamante per quanto riguarda le scenografie degli eventi di tutti i tipi. Prepariamo sagome, scritte in polistirolo, oggetti e altre strutture per fare in modo che i bambini nella loro festa si sentano davvero protagonisti e catapultati allegramente in una realtà 64 magica e nuova, che può essere quella di Frozen o di Cinderella”. L’azienda di Marcello Zoleo nasce come specializzata in allestimenti mostre. Alla Zèdesign si rivolgono gli organizzatori di Comicon e di Gamecon per attrezzare le varie aree. Così come quelli di altre importanti kermesse internazionali che si svolgono all’ombra del Vesuvio. “Il mio - conclude Marcello - è un lavoro fatto di creatività e fantasia. Con questo spirito riesco a venire incontro ai desideri di tutti”. INFO E CONTATTI: 339 23 62 65 344 - [email protected] D Concept D Concept Paggetti e Damigelle Origini e curiosità sui piccoli protagonisti che accompagnano gli sposi in ogni cerimonia nuziale. di Carmine Bonanni P aggetti e damigelle sono tra i protagonisti di ogni cerimonia nuziale. Proviamo a spiegare nel dettaglio il loro ruolo. Per quanto riguarda la cerimonia, i paggetti precedono la sposa all’entrata in chiesa e, disposti a due a due, portano gli anelli nuziali su un cuscino portafedi di velluto o su un piatto d’argento. Alle damigelle spetta il compito di sorreggere il velo della sposa mentre si segue il corteo nuziale e di sistemarle il vestito quando sarà seduta. In genere la damigella 66 sparge i petali o porta un bouquet simile a quello della sposa. Nel corso della celebrazione le damigelle sono sedute accanto ai testimoni di nozze. All’uscita, i piccoli dovranno precedere gli sposi. Durante il banchetto di nozze paggetti e damigelle possono dare una mano nella distribuzione delle bomboniere e dei confetti. E’ consigliabile, per le damigelle, un abito comodo possibilmente in sintonia con quello della sposa mentre, per i paggetti, pantaloni lunghi con una camicia bianca, 67 D Concept ma soprattutto scarpe comode. Nel pranzo di nozze va sempre previsto un menu alternativo per loro con piatti semplici e vicini al gusto dei bambini. I poeti latini nei loro scritti raccontavano di Amorini e Grazie ai quali veniva affidato il compito di accompagnare la sposa al tem- pio, sorreggere le fiaccole accese e intonare l’Inno al Dio delle Nozze, Imeneo. La tradizione anglosassone, invece, ci porta alla presenza di bambine, le Flowergirl, che spargono petali di fiori al passaggio della sposa, e di bambini, i Ring Bearer, che portano il cuscino con le fedi. Sono 68 D Concept loro i veri antenati di paggetti e damigelle. In Italia, i paggetti e le damigelle in genere sono i figli piccoli di amici o parenti della coppia o i loro stessi piccoli fratelli e sorelle. Il loro numero può variare, ma è preferibile un numero pari. 69 D Concept D Concept Mise en Place Poche e semplici regole per un servizio di gran classe al banchetto di nozze. di Carmine Bonanni M ise en place, un’espressione francese che, nel campo della ristorazione, letteralmente significa “messa sul posto”, ovvero l’organizzazione di tutto il materiale di un servizio che tutti si augurano possa essere di gran classe e all’insegna del bon ton. Le regole da seguire, in un banchetto di nozze, sono semplici e chiare. Innanzitutto è necessario che tovaglie e tovaglioli siano perfettamente stirati e coordinati tra loro. Per i tovaglioli va fatta una piega a triangolo o a rettangolo. I piatti devono seguire un ordine preciso. Un sottopiatto alla base, a tre centimetri dal bordo del tavolo, un piatto piano e uno fondo. Stesso discorso per le posate: forchetta a sinistra del piatto, con i rebbi verso l’alto e coltello con lama rivolta verso l’interno 70 a destra. Una regola questa che non vale per le forchette da ostriche che, invece, vanno disposte alla destra del cucchiaio. Ovviamente la disposizione delle posate è strettamente legata alle portate. Le posate per il pesce vanno messe più lontane dal piatto, perché in genere è la portata che si serve per prima. Mentre le posate per dolci e frutta vanno in alto al piatto, tra i bicchieri e i piatti. La forchetta da dolce va disposta 71 D Concept con i rebbi che puntano verso destra. E i bicchieri? Sempre a destra del piatto. L’ordine è questo: all’estrema destra il bicchiere dell’acqua, poi verso sinistra il bicchiere del vino rosso e quello del vino bianco. Calice grande per l’acqua, calice da vino rosso più panciuto e bombato, calice medio a tulipano più sottile per il vino bianco. Il flute va dietro al bicchiere del vino rosso ed è utilizzato per champagne o prosecchi. Il piattino del pane va a sinistra del piatto. Un altro piccolo particolare da non trascurare: è opportuno adagiare nei piatti il to- passione espressa D Concept vagliolo legato da un nastrino con un fiore uguale a quelli del centro tavola o, se si sceglie un menu tipo pergamena, potrà’ essere adagiato nel piatto usando il tovagliolo come fosse una busta sfinestrata. I segnaposto o i segnatavolo, come anche i menu, devono essere in coordinato con le partecipazioni. Il segnatavolo si usa quando si vuol lasciare gli ospiti liberi di decidere come disporsi a sedere nel tavolo loro assegnato, il segnaposto, invece, quando si vuole decidere ogni singola assegnazione. 72 73 D Concept Dolce Angolo Il tavolo della confettata è oramai un elemento irrinunciabile per ogni banchetto di matrimonio. di Carmine Bonanni N egli ultimi anni il tavolo della confettata è diventato un elemento irrinunciabile per ogni cerimonia nuziale che si rispetti. La prima regola da seguire è quella di creare una struttura che sia in sintonia con il tema della cerimonia. L’allestimento deve essere il più attraente possibile, rispecchiare la personalità degli sposi e essere in sintonia con la location che ospita il banchetto. Bisogna, quindi, tenere in considerazione i diversi aspetti del matrimonio, gli addobbi floreali ma anche le bomboniere. I contenitori possono essere di forme e misure diverse: i classici sono i sacchettini in organza, pizzo e stoffa. I cartellini segna gusto devono essere coordinati con i segnatavoli o i segnaposto. Per dare a tutti gli ospiti la possibilità di assaggiare i confetti è importante prevedere dei conetti e cucchiai d’argento da tenere nei contenitori. I confetti devono essere confezionati in numero uguale a 5 che indicano felicità, salute, fertilità, ricchezza e longevità. Durante la confettata, gli invitati si servono da soli e scelgono ciò che vogliono secondo i propri gusti. Un punto importante da affrontare riguarda la tipologia dei confetti da offrire. Fino a qualche anno fa preparare una confettata significava solo fare scorta 75 D Concept di confetti classici alla mandorla o, al massimo, ripieni di cioccolato. Oggi invece abbiamo a disposizione decine e decine di gusti e tipi di confetti, diversificati per colore, varietà e sapori. Secondo molti wedding planners per la scelta dei gusti ci si può basare sulla stagio- 76 D Concept ne in cui viene celebrato il matrimonio. 77 D Concept D Concept Un Buon Bicchiere I vini campani continuano ad essere tra i più richiesti per le nozze: un primato che ha radici antiche. di Carmine Bonanni I v ini campani continuano ad essere tra i più richiesti per i banchetti di nozze. Proviamo a conoscerli meglio. I vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) della regione sono 15, più 4 a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). A questi si aggiungono 10 vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT). I DOCG sono il Taurasi, il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino, l’Aglianico del Taburno. I 15 DOC sono Ischia, Capri, Vesuvio, Cilento, Falerno del Massico, Castel San Lorenzo, Aversa, Penisola Sorrentina, Campi Flegrei, Costa d’Amalfi, Galluccio, Sannio, Irpinia, Casavecchia di Pontelatone, Falanghina del Sannio. I vini IGT sono Colli di Salerno, Dugenta, Epomeo, Pae- stum, Pompeiano, Roccamonfina, Beneventano, Terre del Volturno, Campania, Catalanesca del Monte Somma. La tradizione vinicola campana risale al tempo della colonizzazione greca. La coltivazione dei vitigni è favorita da un territorio prevalentemente collinare e dal clima mite. Alcuni tra i vini campani Doc e Docg molto conosciuti sono il Sannio Rosso ed il Solopaca Bianco, vino dal sapore velluttato e asciutto, con colore giallo simile alla paglia. Caratteristiche sono le zone Doc dal terreno vulcano, come la Doc Campi Flegrei e la Doc Vesuvio, dove si producono ottimi vini bianchi che, per le caratteristiche del terreno, hanno un certo grado di “familiarità” con altre zone vulcaniche italiane, come la Doc Soave, in Veneto, e la Doc Etna, in 78 79 D Concept Sicilia. Il vino e la Campania - sottolinea un recente opuscolo diffuso dalla Regione Campania - è “un connubio antichissimo testimoniato dai più grandi scrittori classici e dai numerosissimi reperti archeologici che documentano la presenza della vite e l’eccellente qualità dei vini prodotti”. “Senza dubbio - si legge nella pubblicazione - il territorio campano è stato uno dei primi e più importanti centri di insediamento, coltivazione, studio e diffusione della vite e del vino del mondo. I migliori vini dell’antichità, decantati da Cicerone, Plinio, Marziale, Tibullo… come il Falerno, il Greco, il Faustiniano, il Caleno, considerati i “Vini degli Imperatori”, trovavano proprio in Campania la loro area di elezione, grazie alle caratteristiche del territorio e alle raffinate tecniche di coltivazione e di vinificazione. È sufficiente una visita alle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano per rendersi conto che non è bastata la furia devastatrice dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. per cancella- re le tracce e la memoria di una tradizione secolare giunta fino ai nostri giorni”. La Corone del 2016 in Campania assegnate recentemente dalla guida Tci Vinibuoni d’Italia 2016 sono 30: nessuno al Sud Italia è così titolato. Il 2015 è stato l’anno del Taurasi. La DOCG avellinese infatti ha 80 raccolto ben 9 corone, surclassando numericamente le altre. Quattro vini hanno ottenuto il triplice riconoscimento (corona della critica, corona del pubblico, rapporto qualità-prezzo) e sono tutti bianchi. Gli altri sei sono stati collocati idealmente su un gradino più basso. D Concept Argento, Oro e Diamante In ogni angolo del mondo le coppie festeggiano con rinnovato entusiasmo gli anniversari di matrimonio. di Sabrina Caramiello N on solo nozze d’argento, d’oro e di diamante. Ogni Paese ha il suo anniversario. E così ci si può trovare, nei vari angoli del mondo, Italia compresa, a festeggiare le nozze di legno dopo 5 anni di matrimonio, di alluminio dopo 10, di porcellana dopo 15, di cristallo dopo 20, di perla dopo 30, di corallo dopo 35, di rubino dopo 40. Ov- viamente in Italia le ricorrenze più celebrate sono quelle dei 25, dei 50 e dei 60 anni. La tradizione vuole che questo uso abbia avuto origine nella Germania medioevale. Quando gli sposi riuscivano a festeggiare il venticinquesimo anniversario, la sposa accoglieva amici e parenti con una corona d’argento. Questo sia per festeggiare la buona sorte di aver prolungato la vita di coppia per tanti anni, sia per ringraziare di 83 aver avuto una relazione armoniosa. In occasione dei festeggiamenti del cinquantesimo anniversario la sposa indossava invece una corona d’oro. Allo scadere dell’anniversario, il legame tra marito e moglie acquisiva maggiore importanza e rilevanza: per questo motivo veniva caratterizzato da un materiale che ne potesse rappresentare l’importanza. Secondo i dettami della tradizione, quindi, dopo 25 D Concept anni di matrimonio il legame tra i due coniugi diventa d’argento e, per onorare gli sposi, i regali della festa dovranno essere proprio d’argento. Di conseguenza, il tema sarà incentrato sulle sfumature dell’argento, che dovranno essere visibili sia nelle decorazioni della sala scelta per il party che negli inviti e, ovviamente, nei confetti. Ma come festeggiare le nozze d’argento? La parte più emozionante della cerimonia è sicuramente la celebrazione religiosa che si tiene in chiesa. E’ lì che i coniugi rinnovano le loro promesse. Subito dopo è previsto il ricevimento che deve essere più discreto di un matrimonio vero e proprio. Si può scegliere un ristorante o optare per una festa a casa. Trattandosi di nozze d’argento, il tema principale delle decorazioni dovrà accordarsi, appunto, al metallo prezioso: il consiglio, perciò, è quello di applicare glitter argentato sui biglietti d’auguri, sulla carta da regalo, sui palloncini, sui centrotavola e via dicendo. Se si riuscisse a imbandire la tavola, rivestita di una tovaglia argentata anch’essa, con un set di porcellana dai bordi argentati si raggiungerebbe davvero la perfezione. Inoltre, in quest’occasione, durante la quale spesso gli sposi rinnovano le loro promesse, il fiore ideale da portare in dono è l’iris, che esprime più di qualunque altro sentimenti profondi quali la fidu- D Concept cia assoluta, la verità e la speranza. Le nozze d’oro sono considerate uno tra gli anniversari più celebrati al mondo. L’oro è spesso associato alla buona salute e a un atteggiamento ottimistico nei confronti della vita. Un metallo nobile che dunque è simbolo non solo di splendente bellezza, ma anche di forza e di resistenza a ogni tipo di deterioramento. Per quanto riguarda la festa, il motivo dominante dovrà essere proprio quello del nobile metallo: per le decorazioni, allora, niente di più adeguato di un brillante glitter dorato da applicare sui fiori, sui biglietti d’auguri, sulla carta da regalo, sui palloncini e così via. Anche la tavola andrebbe apparecchiata sintonia, magari con una tovaglia dorata, dei bicchieri di cristallo e un servizio di piatti di porcellana dagli orli dorati, candele dorate e vasi dorati in cui sistemare i fiori. Per il brindisi, il vino più consigliato è ovviamente lo Chardonnay, colore giallo paglierino. Infine, libertà di scelta sulla tipologia di festeggiamenti per le nozze di diamante. C’è chi le celebra al sessantesimo e chi al settantacinquesimo anno di matrimonio. Un traguardo ambito da tutti. Un sogno da vivere a lungo, in due. 84 85 D Concept D Concept ABBIGLIAMENTO UOMO - DONNA Napoli Via Merliani, 88 t. 081 5781623 P.zza Bovio, 15/16 t. 081 5519397 86 87 D Concept D Concept Christmas Gala Un premio, organizzato da Marcello Gervasio, agli imprenditori e ai businessmen che si sono distinti nel territorio campano. O ltre 200 professionisti campani hanno partecipato al “Christmas Gala: Businessman and panies Awards” organizzato da Marcello Gervasio. La serata ha avuto inizio con l’happy hour nella Sala Rubino con il coro gospel formato da oltre 30 artisti che hanno reso magica l’atmosfera natalizia con un repertorio musicale in tema. Dopo l’aperitivo, gli ospiti hanno raggiunto la Sala Diamante per la cena di gala accompagnata dal dj set di Lisio. 88 89 D Concept D Concept Capodanno in Villa A Posillipo Higuain, Reina, Albiol, Lopez, Chalobah, Callejòn con il fratello gemello e gli ex Paolo Cannavaro e Aronica. Un Capodanno all’insegna della famiglia e dell’amicizia per tanti calciatori del Napoli. A Villa Diamante, per il cenone di San Silvestro, Higuain, Reina, Albiol, Lopez, Chalobah, Callejón con il fratello gemello, gli ex Paolo Cannavaro e Aronica. Tutti accompagnati dalle loro famiglie. Nel menù preparato dagli chef di Villa Diamante, molte specialità, come il raviolo di pesce con scorfano e frutti di mare e il filetto di asado. Allo scoccare della mezzanotte, come da tradizione spagnola, si è festeggiato con tanti grappoli d’uva. 90 91 D Concept D Concept Mi casa es tu casa Presentata la nuova edizione dell’originale calendario ideato e curato da Arakne Communication. 2016, con dodici immagini di arte e moda che lanciano un messaggio positivo, di natura politica, sociale e culturale. Si parla di accoglienza, convivenza, dialogo tra religioni e melting pot. Party inaugurale a via Manzoni per l’edizione 2016 del Calendario delle Studentesse, ideato e curato da Arakne Communication. Il tema scelto è quello dell’immigrazione intesa come integrazione. “Mi casa es tu casa”: questo il nome del fascicolo 92 93 D Concept D Concept Un Regno di ghiaccio per Sofia Ispirata al film Frozen la festa organizzata da Camilo e Maria Angelica Zuniga per il compleanno della figlia. Tanti compagni di squadra alla festa di compleanno di Sofia, la figlia di Camilo e Maria Angelica Zuniga. Quattro candeline da spegnere per la piccola che, per l’occasione, ha voluto realizzare un suo desiderio: trasformare le sale di Villa Diamante nel Regno di ghiacchio di Frozen, il film ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen, La regina delle nevi. Per gli ospiti anche tanti giochi di prestigio e palloncini colorati. photo: Giovanni Botta 94 95 D Concept Il figlio di Christian Maggio e Valeria Mettifogo festeggia in uno Zoo Safari D Concept ra di Posillipo per rendere ancora più emozionante il compleanno del piccolo Matteo. Valeria, nata a Montecchio Maggiore, piccola città dell’entroterra vicentino, è oramai napoletana di adozione. Christian e Valeria sono A Villa Diamante tanti sorrisi per il piccolo “campione” del centro campista azzurro. Grande festa per il complenno di Matteo Maggio, figlio di Christian e Valeria Mettifogo, la “emotional planner” già protagonista della copertina del primo numero del nostro Dconcept. Valeria, grande amica di Villa Diamante, per l’occasione trasformata in uno Zoo Safari, ha scelto ancora una volta la struttu- convolati a nozze nel 2010 e si conoscono fin da ragazzini. Lei aveva 13 anni, lui 16. Da allora è stata una bellissima storia d’amore, impreziosita dalla nascita di Matteo. Alla festa in Villa, tanti amici, parenti e compagni di squadra. photo: Carmine Napolitano 96 97 D Concept 98 il futuro dei tuoi figli inizia da quì. Via Andrea D’Isernia, 36 - Napoli tel. 081 660562 www.sequoiascuolabilingue.it L’UNICO LUOGO DOVE CIELO E MARE NON SI RIFLETTONO, SI AMANO. EVENTI • RISTORANTE • CATERING Via Manzoni, 131b - 80123 - Napoli | info: 081 575 24 33 follow us on: www.villadiamante.it