Anno 4 | Numero 6 | Marzo 2016
ph. Carmine Napolitano
Anna Falchi
Napoli e Ischia, i luoghi del mio cuore
Piatti Bio
Le ricette dello Chef
Tendenze Da Vip
Tanti personaggi convertiti alla cultura Vegana
Wedding Dog Sitter
Vivere le nozze con i nostri amici a quattro zampe
Dolce Angolo
I segreti di una confettata perfetta
Tutto il matrimonio minuto per minuto.
Dconcept
LA RIVISTA DI VILLA DIAMANTE
SUL MONDO DEL WEDDING:
MODA, TENDENZE,
CURIOSITA’, ANTEPRIME
E REPORTAGE
Dconcept
Registrazione Tribunale di Napoli
n°62 del 5 novembre 2013
Villa Diamante srl
Via Manzoni, 131B
80123 Napoli
tel. 081 5752433
www.villadiamante.it
[email protected]
Editore
Carmine Esposito
Direttore Responsabile
Carmine Bonanni
Capo Redattore
Maria Menale
Distribuzione
Luigi Chianese
Grafica e Impaginazione
Emmemedia
Ph
I Tranchese Fotografi
Carmine Napolitano
Giovanni Botta
Stampa
Ink Print Service
Ha collaborato a questo numero:
Sabrina Caramiello
Francesca Cicatelli
Per la pubblicità
Villa Diamante srl
t. 081 5752433 | [email protected]
www.Dconcept.it
D Concept
D Concept
Sommario
06
09
12
17
21
Fonte di Ispirazione
Poeti, pittori, musicisti e
scrittori sono tutti “stregati”
dal Golfo.
Napoli Nel Cuore
Anna Falchi racconta a
Dconcept i retroscena
della seconda fortunata
stagione del format televisivo
“Wedding Fashion World”.
Piatti Bio
I consigli dello chef di Villa
Diamante, Luigi Barone per
un menu fantasioso e ricco
di ingredienti naturali.
Un “Si” sostenibile
Anche il giorno delle nozze
può diventare una buona
occasione per rispettare
l’ambiente.
Viva il Vegano
Cresce il numero degli
appassionati di un tipo di
alimentazione che si è
trasformato in un vero e
proprio stile di vita.
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28
32
35
38
4
Trend da Vip
Tanti personaggi del mondo dello
spettacolo e della cultura si sono
convertiti al nuovo credo.
La Moda è Verde
Anche il wedding dress si adegua
alla tendenza del momento e
punta su capi e tessuti totalmente
naturali ed ecosostenibili.
Total Green
L’arredamento di tendenza è
quello ispirato al bio, all’ecologico
e a tutto ciò che richiama la
natura.
Eco-Bomboniere
Il tradizionale souvenir del
matrimonio diventa un prodotto
naturale e biodegradabile.
Buona Pesca
La battaglia di Greenpeace per
dare spazio a chi non danneggia
fondali e habitat marini.
43
Pieno di Convenienza
Le auto a GPL consumano
poco e possono liberamente
circolare durante il blocco
del traffico.
62
46
Nozze a Quattro Zampe
Anche in Italia tanti sposi
ricorrono al servizio Wedding
Dog Sitter per festeggiare
il fatidico “si” con il proprio
cane.
65
51
Il Prezzo è Giusto
L’Atelier Punto Zero
propone abiti da cerimonia
che puntano a coniugare
l’eleganza con la
convenienza.
68
Mise en Place
Poche e semplici regole per
un servizio di gran classe al
banchetto di nozze.
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Dolce Angolo
Il tavolo della confettata è oramai
un elemento irrinunciabile per
ogni banchetto di matrimonio.
57
Sogno Esotico
Brasile e Africa sono tra
le mete più gettonate del
momento per un viaggio di
nozze all’insegna della natura
e del relax.
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Un Buon Bicchiere
I vini campani continuano ad
essere tra i più richiesti per le
nozze: un primato che ha radici
antiche.
61
Marcone per Tutti
I tre punti vendita
dell’azienda del settore
idrotermosanitario ricchi
di proposte per ingrosso e
dettaglio.
81
Argento, Oro e Diamante
In ogni angolo del mondo le
coppie festeggiano con
rinnovato entusiasmo gli
anniversari di matrimonio.
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Antica Tradizione
La sartoria napoletana da
secoli è simbolo di
eleganza classica e gusto del
particolare.
5
La Scena Migliore
Marcello Zoleo, titolare di
Zèdesign, spiega il successo
di una impresa costruita su
creatività e fantasia.
Paggetti e Damigelle
Origini e curiosità sui piccoli
protagonisti che accompagnano
gli sposi in ogni cerimonia nuziale.
D Concept
L’impegno degli imprenditori
per la difesa dell’ambiente:
Semplice è Bello
di Carmine Esposito
In questo numero il Dconcept tocca un argomento molto a
me caro, natura e semplicità manifestate in tutte le loro forme;
la corsa all’esibizionismo, l’esaltazione dell’ immagine, del ‘particolare’, dello ‘stupefacente’ che caratterizza la nostra epoca
spesso ci fa perdere il sapore della semplicità che viene riscoperta soprattutto nella natura, quella natura troppo spesso calpestata dal capitalismo della nostra epoca e da un modus di vita
incentrato troppo nel benessere e poco nel rispetto di noi stessi
e di quello che ci circonda.
La nostra terra ne è ben consapevole di quanto detto e triste
teatro di disastri ambientali che l’hanno resa famosa con la terminologia “terra dei fuochi” utilizzata per la prima volta tredici
anni fa nel Rapporto Ecomafie 2003 curato da Legambiente.
Era doveroso da parte di Dconcept, giornale simbolo del wedding campano dedicare un numero a quanto di bello ci circonda e all’impegno di tanti imprenditori di diversi settori alla diffusione della cultura del sano e del rispetto dell’ambiente, il tutto
attraverso le proprie attività che passano dalla moda all’arredo,
dalla cucina ai viaggi, dall’impegno scolastico alla diffusione
dell’energia; e Sequoia per l’istruzione, Energas per l’energia,
Villa Diamante per l’arte culinaria, sono sani esempi del grande
impegno delle aziende campane nella diffusione dei sani valori.
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D Concept
D Concept
Fonte di Ispirazione
Poeti, pittori, musicisti e scrittori sono
tutti“stregati” dal Golfo
di Carmine Bonanni
H
a ispirato poeti
e pittori,
musicisti
e scrittori. Il panorama del golfo di
Napoli che si ammira da
Villa Diamante è una delle
immagini più belle che i nostri occhi possano cogliere. La collina di Posillipo è
una vera e propria terrazza
simbolo di natura. E i locali
della struttura di via Manzoni rappresentano uno
degli osservatori privilegiati.
Quante volte sarà capitato
agli ospiti di Villa Diamante di tirar fuori da tasche e
borse gli smartphone e le
macchine fotografiche per
immortalare quel “colpo di
fulmine”? Sarebbe impossibile fare statistiche. Napoli,
nonostante i mille problemi
di carattere ecologico delle grandi metropoli, resta
una impareggiabile oasi di
“buon ambiente”. Dall’alto
si coglie il verde della Villa
Comunale che si lascia accarezzare dall’azzurro del
mare. E al centro spunta il
Castel dell’Ovo, capolavoro
architettonico di una Napoli che fu ma che ancora
oggi rivendica con orgoglio
la sua storia e la sua vocazione di Capitale del Sud.
Napoli possiede 33 giardini storici e parchi aperti
al pubblico. Lo spazio più
ampio è quello del parco
di Capodimonte, immensa
distesa di verde di 134 ettari
che circonda diversi fabbricati settecenteschi. Poi ci
sono la collina dei Camal-
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doli, la villa Comunale di
Napoli, che fu fatta realizzare da Ferdinando IV su disegno di Carlo Vanvitelli nel
1780, il Parco sommerso
di Gaiola, una piccola area
marina protetta nei pressi
del quartiere di Posillipo, la
Riserva naturale Cratere degli Astroni, il parco Virgiliano a Posillipo, il Parco della
tomba di Virgilio, famoso
per la presenza della tomba
monumentale di Giacomo
Leopardi e del mausoleo di
Virgilio, la villa Floridiana al
Vomero, il Real Orto Botanico, che sorge su 12 ettari
di terreno, nei quali ci sono
25mila esemplari di piante
di ogni genere disposte in
collezioni all’aperto. Napoli ha anche un’area marina
protetta di 42 ettari.
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D Concept
D Concept
Napoli Nel Cuore
Anna Falchi racconta a Dconcept i retroscena della seconda
fortunata stagione del format televisivo “Wedding Fashion World”.
di Carmine Bonanni
“C
i sono molte
trasmissioni che
raccontano in
maniera folkloristica il matrimonio napoletano. Le odio. Io invece lo
difendo moltissimo. Le coppie sono cambiate. I giovani hanno le idee chiare e sono
diventati minimalisti. Non vogliono cadere
sul pacchiano, sull’eccesso. Sono low-profile. L’abito è molto più semplice, come
pure la ‘mise en place’ ed il bouquet. Non
vedo sfarzo o voglia di strafare. Amano
la condivisione, non essere protagonisti.
Al tradizionale tavolo ‘a due’ per gli sposi
preferiscono quello imperiale, con amici e
parenti. Insomma è cambiato tanto. Ed è
giusto dirlo. Qualcuno pensa a ‘quel’ matrimonio napoletano perché certe trasmissioni lo raccontano così...”
presentazione del tuo fortunato
format televisivo. Ti piace
questa location?
“Molto, è proprio un diamante. Anzi, una
punta di diamante”.
Da qualche tempo ti sei
dedicata al wedding. Come mai
questa scelta?
“E’ capitato tutto per caso. L’idea è nata
dalla Big Bang Production che, con la prima edizione di ‘Wedding Fashion World’,
ha registrato un grande successo. Ciò mi
ha aperto la strada al wedding. Mi associano molto spesso a questo mondo e mi fa
molto piacere perché appassiona. Lo dico
da donna che si è sposata e sa cosa vuol
dire un matrimonio. Organizzarlo è una
delle cose che mi piace di più. Affrontare
una gara fra futuri sposi è molto divertente
sotto tutti i punti di vista. Una esperienza
costruttiva, emozionante e speciale”.
Bella e determinata come sempre, Anna
Falchi presenta ai lettori di Dconcept la seconda edizione di ‘Wedding Fashion World’, il programma in onda sul canale 425 di
Sky La Sposa Tv che nella nuova stagione
presenta la divertente sfida tra giovani coppie che devono dimostrare di conoscersi
ed essere capaci di lavorare insieme per
aggiudicarsi un premio di 5000 euro. In
ciascun episodio Anna ha il ruolo di guida e
testimone dell’amore, delle nuove tendenze e dei sogni profondi delle coppie che
partecipano al format.
Che cos’è l’amore per Anna
Falchi?
“Non per niente inizia con la A, che è la prima lettera dell’alfabeto. L’amore è la prima
cosa che ti spinge a vivere bene. E’ bello
donarlo e, di conseguenza, riceverlo. E’ il
motore della vita. Tutto quello che si fa, se
lo si riesce a fare con amore e con passio-
Anna Falchi ancora una
volta a Villa Diamante per la
Servizio fotografico a cura di Carmine Napolitano
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D Concept
D Concept
invitati ad una festa da condividere con le persone che
mi hanno accompagnato
nella crescita della mia vita”.
Oramai sei
considerata
un’esperta di
matrimoni. Quali
consigli ti chiedono
i giovani sposi?
“Io punto alle cose pratiche. Per l’abito da sposa, ad
esempio, bisogna scegliere
una cosa comoda. Adesso
ci sono gli abiti smontabili,
togli via la gonna e rimane
il tubino... O mi piace dare
suggerimenti sui fiori e
sull’allestimento. L’accuratezza degli event coordinators è un fattore indispensabile”.
Napoli è diventata la
tua seconda città.
Cosa è cambiato rispetto a
quando eri più giovane?
ne, ti porta a un punto di arrivo non indifferente”.
“Prima ero più spontanea, incosciente,
spensierata. Crescendo poi non vivi più alla
giornata. Calcoli il futuro. E’ un percorso
che fanno tutti”.
Amore a tutto tondo, quindi.
Anche quello che provi per la
tua piccola Alyssa.
“Quello per la propria bambina è l’amore per eccellenza. E’ un completamento
dell’essere donna, della femminilità, della
maternità, che sono momenti importanti
della vita. Io poi l’ho fatto già da donna matura, adulta, con la consapevolezza, con la
voglia di fare questo passo e di conseguenza annientare poi me stessa. Essere madre
significa donare se stessi al proprio figlio”.
Ti capita mai di pensare ad un
nuovo matrimonio?
“Per ora sono impegnata in quelli degli altri.
Nel caso, comunque, penserei ad un matrimonio classico, con i confetti, che nel
primo matrimonio non c’erano. Vorrei tanti
12
“Ormai sto più a Napoli che
a Roma. Cosa mi piace di
più? I napoletani. Mi piace molto il loro modo di
parlare, spesso anche io ci
provo. Quando giriamo le
puntate ascolto cose bellissime. Mi piace il calore,
la semplicità, l’accoglienza.
Noi romagnoli siamo considerati un po’ i napoletani
del Nord e quindi, vuoi o
non vuoi, era destino che
mi riavvicinassi a questa città e a questo popolo. Poi
passo tutte le estati a Ischia.
Sono posti che mi stanno
nel cuore”.
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D Concept
D Concept
Piatti Bio
I consigli dello chef di Villa Diamante, Luigi Barone per un
menu fantasioso e ricco di ingredienti naturali.
di Carmine Bonanni
I
ntercettare
e
soddisfare i gusti del pubblico
vegano e vegetariano,
elaborando piatti dedicati a chi si
riconosce in quella che sta
diventando una delle tendenze più importanti della
nostra epoca. Lo chef di
Villa Diamante, Luigi Barone, è pronto ad affrontare
questa appassionante sfida.
“Tante persone - sottolinea
Luigi - si riconoscono nella
figura del vegano, anche se
poi non tutti lo sono al cento per cento. C’è il vegano
che qualche volta si trasforma in vegetariano, concedendosi qualche derivato
da animale, che il vegano
puro non mangia. Tutto ciò
che è bio, è naturale arriva
nel piatto del vegano. Spesso ci troviamo ad affrontare
questo problema, quando
prepariamo un banchetto
di nozze. Nei grossi eventi
c’è sempre qualcuno che
non mangia il menu classico del matrimonio. Quindi,
fin dal buffet che serviamo
‘a braccio’, prevediamo
portate dedicate ai vegani”.
Si può immaginare
un menu per
un matrimonio
esclusivamente
vegano?
“Mi è capitato di prepararlo, ma non ha avuto molto
successo perché, come da
INSALATINA DEL CAMPO CON ORZOTTO
L’orzotto viene sbollentato e saltato in padella, con olio extravergine di oliva e un po’ di scalogno
tritato. Così viene condito e assemblato in piatto con crema di piselli, crema di zucca, fungo
grigliato, fiore di zucca crudo, fiori eduli commestibili, falde di pomodoro ramato e varie erbette
che vanno a colorare il tutto.
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D Concept
D Concept
Lo apriresti un
ristorante vegano?
Cosa ne pensi dei
tanti chef in tv?
“Non credo. Basterebbe, come faccio io,
inserire in ogni menu tre o quattro piatti
dedicati a questa clientela. Non sottovalutiamo poi le esigenze dei celiaci. Quando
ad un matrimonio si presentano vegani o
celiaci, meritano grande attenzione. Ma
mentre per il vegano la tipologia di alimentazione è una scelta, per il celiaco è un
obbligo. Meno attenzione quindi alla presentazione del piatto ma più attenzione al
contenuto. Se sbaglio qualcosa possono
esserci brutte conseguenze. Così come il
vegano, che va rispettato assolutamente.
Non proponendogli soltanto la semplice
insalata, il pomodoro o la millefoglie di verdure”
“Da un lato è un bene, dall’altro no. In televisione non si percepiscono i veri problemi
da affrontare in cucina, a partire dalle regole che vanno rispettate da tutti. Oggi qualcuno pensa che la gavetta possa essere
evitata. Io ho 30 anni, da 17 faccio questo
lavoro, nessuno mi ha regalato nulla, sono
riuscito a raggiungere gli obiettivi solo grazie alle mie capacità”.
Chi cucina in casa?
“Qualche volta lo faccio io, in particolare
quando ci sono ospiti”.
Tutti quelli che si dichiarano
vegani, lo fanno perché ci
credono o semplicemente per
seguire una moda?
nostra tradizione, al matrimonio la gente
si aspetta un menu classico, ricco di pesce. Quindi è impossibile soddisfare tutta
la platea degli ospiti. Ci sono due piatti da
me elaborati che possono tranquillamente soddisfare anche quel tipo di ospite.
L’orzotto (vedi ricetta nel riquadro pag. 13)
può essere trasformato in un piatto caldo
e diventare un primo, magari utilizzando il
farro o qualsiasi altro cereale al posto del
riso. Possiamo fare una pasta corta, un
pacchero al pomodoro del piennolo, che
è un classico della nostra terra. Più vegano
di così.... Per il secondo possiamo sfruttare
il seitan o il tofu, giusto per diversificare e
non puntare esclusivamente sulle verdure,
regalando un tocco diverso al menu”.
“Penso che ci sia anche il gusto di cambiare, per scoprire nuove sensazioni di palato. Al Sud siamo ancora fermi sulle nostre
tradizioni. Al Nord e al Centro è già una
situazione più sviluppata. Quella del vegano dovrebbe essere una scelta alimentare
intelligente, non una moda, perché nasce
dal presupposto di sfruttare la natura, attraverso l’assunzione di prodotti naturali.
Carne e pesce possono avere pro e contro, ma anche con la verdura si possono
correre rischi. Dobbiamo assumere tutto
ciò che è alimentare mantenendo un punto di equilibrio su tutto. E’ innegabile che
un consumo di verdura adeguato può migliorare la nostra salute. La tv e i media a
volte esaltano prodotti che non sono del
tutto naturali”.
Quali vini sono più adatti per
accompagnare questi piatti?
“I vini campani leggeri sono perfetti”.
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PRATO DI PRIMAVERA
Cavolo romano con cavolo bianco classico, fiore di zucca crudo, crema di patata
sarnese. Un piatto semplice, ma molto vegetariano.
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D Concept
D Concept
Un “Si” sostenibile
Anche il giorno delle nozze può diventare una buona
occasione per rispettare l’ambiente.
di Carmine Bonanni
U
n matrimonio eco-sostenibile è un obiettivo assolutamente a portata di
tutti. Basta seguire poche
ma importanti indicazioni.
Prima di tutto, per garantire un risparmio
energetico, è opportuno limitare la distanza tra il luogo della cerimonia e il luogo
scelto per il ricevimento. Scegliendo due
luoghi non troppo lontani tra loro si evita
l’uso eccessivo di automobili per lo spostamento degli ospiti. Anche l’orario del matrimonio può avere un ruolo importante. Se
si opta per la mattina o il pomeriggio si limita il consumo di energia elettrica. Stesso
discorso per il riscaldamento: se ci si sposa
in estate o in primavera il risparmio è garantito. Un abito vintage da rimodellare ed
adattare ai propri gusti e misure è un’ottima
scelta green. Anche decidere di acquistare
direttamente stoffe naturali, come lino, cotone e seta e affidare il compito di creare
il nostro abito a qualche sarta locale è una
ottima scelta. Le fedi nuziali possono essere in oro riciclato o proveniente dal commercio equo e solidale. Nella lista di nozze
si possono prevedere prodotti equosolidali,
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fatti con materiali ecocompatibili come il
vimini, la terracotta e le fibre naturali.
La stessa scelta può essere fatta per le
bomboniere, anch’esse equosolidali e realizzate con materiali poveri. Fiori di stoffa o
di carta, vecchi bottoni colorati o composizioni artistiche di confetti e caramelle possono essere una bella alternativa rispetto
ai tradizionali fiori recisi. Le partecipazioni?
Evitiamo infinite discussioni con il tipografo
e orientiamoci su una semplice mail. Basta
un indirizzario aggiornato e il gioco è fatto.
Per il bouquet e le decorazioni si possono
usare fiori di stagione e tipici della zona in
cui si celebra il matrimonio. Anche il lancio
del riso comporta una sovrapproduzione di
rifiuti e di materiale di scarto. Infine arriviamo al banchetto di nozze vero e proprio.
La produzione di carne ha un alto costo
ambientale e proporre delle deliziose scelte vegetariane al matrimonio potrebbe dare
nuove idee agli ospiti per quanto riguarda
i cibi mai provati prima. Da prendere seriamente in considerazione portate vegetariane o vegane, da servire mediante il buffet o
ai tavoli, con alimenti che anche i consumatori di carne mangiano tutti i giorni.
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D Concept
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D Concept
D Concept
Viva il Vegano
Cresce il numero degli appassionati di un tipo di alimentazione
che si è trasformato in un vero e proprio stile di vita.
di Carmine Bonanni
C
resce il popolo dei vegani
e dei vegetariani in Italia.
E, di conseguenza, cresce
il numero delle coppie di
sposi che per il banchetto
di nozze scelgono menu alternativi. Il veganismo in Italia è un fenomeno recente ma
sta prendendo largamente piede. Secondo
i numeri ufficiali (rapporto Eurispes 2014)
nel Belpaese si contano 4,2 milioni di vegetariani contro i 3,7 milioni della rilevazione
precedente, con un aumento del 15% in un
22
anno. Ma le associazioni stimano cifre più
elevate, con un ampio margine non ancora
rilevato: 7 milioni, di cui 700 mila vegani.
Una fetta di popolazione decisa a rifiutare
le logiche della grande industria e convinta
che si possa ancora vivere con ciò che la
natura offre.
La cucina vegana è diventata una tendenza, in qualche caso persino un business:
ristoranti dedicati, corsi di cucina per imparare l’arte culinaria, catene di prodotti per
commercializzare le (poche) cose com-
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D Concept
D Concept
vole aumento, anche in Italia.
Ci sono corsi di cucina per imparare a preparare ricette vegetariane e vegane. Siamo
di fronte, insomma, ad un vero e proprio
contagio idealistico che fa tendenza ma
che per alcuni è un vero e proprio stile di
vita, che coinvolge questioni e convinzioni
radicate.
Ma sarà davvero una scelta mossa da nobili
motivazioni o è solo il desiderio di volersi
adeguare ad una tendenza dilagante?
Non siamo ancora in grado di rispondere
a questo interrogativo. Certo è l’aumento
esponenziale del popolo dei vegani, che
si suddividono a loro volta in tante sottocategorie: crudisti, raw cusine, diete macrobiotiche, latto-vegetariani, fruttariani.
Insomma un vero e proprio esercito di tipologie diverse, classificate in base al tipo
di alimentazione scelto.
mestibili per chi segue in maniera rigida il
veganismo. Che, in sintesi, altro non è se
non il concetto vegetariano portato agli
estremi. Forse troppo, dice qualcuno. Così,
dalle cucine sono bandite carni e loro derivati, ma anche una lunga serie di cibi, quali
le uova comunque legate al trattamento
industriale degli animali.
L’alternativa, quindi, sta nei cereali, nella
frutta e nella verdura, purché senza condimenti di derivazione animale (leggi burro)
o frutto di trattamenti industriali. Risultato:
pasta e riso in abbondanza con mix di verdure come condimenti, secondi a base di
cereali (muscolo di grano, tofu, seitan) accompagnati da verdure o alghe, dolci senza creme (latticini…) e infine tisane, thé e
caffè.
Il mondo della ristorazione si sta adeguando a tutto ciò ed i ristoranti, i supermercati
e i negozi vegani e biologici sono in note-
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D Concept
D Concept
Trend da Vip
Tanti personaggi del mondo dello spettacolo e della
cultura si sono convertiti al nuovo credo.
di Francesca Cicatelli
E
cumenico veganesimo, il
nuovo stile alimentare convince tutti. E anche le very
important person sono veg
addicted. E’ iniziata l’era della
conversione anche a Napoli, dove impazza la tendenza appunto anche tra i famosi. Con buona pace delle vecchie pratiche
culinarie e delle polpette al ragù stufate 24
ore, tra i primi ad escludere cibi di origine
animale è stato Lorenzo Jovanotti e in Italia
è in aumento il numero di personaggi del
mondo dello spettacolo che mangiano ve-
26
gano. Sedotto Red Ronnie, convinta Susy
Blady, Fausto Brizzi onnivoro pentito grazie ai consigli della moglie, l’attrice Claudia
Zanella appassionata paladina del mood
insieme con Paola Maugeri, Pino Caruso,
Red Canzian, il comico Natalino Balasso,
il geologo Mario Tozzi, Paolo Kessisoglu
e Margherita Hack vegetariana dalla nascita, scomparsa nel giugno del 2013. Moni
Ovadia la definisce “una scelta etica e dietetica insieme. Ho un’impressione vivissima
delle sofferenze degli animali. Mi causano
un disagio immenso tutte le volte che le
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D Concept
penso o ne vengo a conoscenza. D’altronde come
congettura Paul MCartney
“se i mattatoi fossero in città e avessero pareti di vetro
quasi tutti diventerebbero vegetariani”. Addirittura
Claudio Colica, studente
romano di origini partenopee, sta spopolando su You
Tube con una serie, Vegan
Chronicles. Scelta meditata
a lungo per Roberta Orrù,
cantante e testimonial di
Assovegan, Neyla, cantautrice hip-pop r&b, il napoletano Ivan Fedele di Made In
Sud che ha archiviato con
difficoltà le prelibatezze
della tradizione culinaria di
appartenenza e si consola
rivisitando in chiave vegan
i piatti della tradizione partenopea diventati seitan
alla pizzaiola, spaghetti alle
vongole fujute, dove il pesce è sostituito da pistacchi
ed alghe e per dessert la
farinata. A Napoli Rossella
Laino, fondatrice del gruppo vegani napoletani testimonia una comunità in
fermento. “Mangiare è l’atto
più politico, militante e civi-
D Concept
le che possiamo compiere
ed è il primo passo per riconquistare il senso critico
affinché il nostro ruolo di
consumatore si trasformi
attivamente in consum-attore” fanno sapere i convertiti. Sono passati dieci
anni dalla sua scomparsa,
ma nessuno ha dimenticato Tiziano Terzani, anch’egli veg. E Veg dagli anni 90
anche Red Ronnie che lo è
diventato per caso, grazie a
Gianni Morandi ed ora gli è
cambiata la vita. Dice infatti,
di essere un altro uomo: più
tollerante, più calmo anche se che ha dovuto combattere la diffidenza dei suoi stessi genitori mentre cresceva la sue due figlie secondo i principi del vegeterianismo.
Qualunque siano i motivi dell’approccio e
dell’iniziazione allo stile di vita veg, sembra
accertato comunque che l’addio alla bistecca elimini alcune tossine, restituendo
l’equilibrio psicofisico all’organismo. L’alimentazione vegana ha conquistato anche
diversi esponenti politici. In Italia, uno dei
rappresentanti del Senato, Monica Cirinnà
del Partito Democratico è una convinta
vegetariana. La Cirinnà ha anche portato
28
questa sua scelta di vita in Parlamento, facendosi portavoce di una proposta di legge
per inserire obbligatoriamente nelle mense
menù vegetariani e vegani. E last but non
least, anzi, ricordiamo Umberto Veronesi,
che è veg per motivi etici, ed è uno degli
ambasciatori di questo stile di alimentazione in Italia che ha dichiarato: “Il nostro
organismo, come quello delle scimmie, è
programmato proprio per il consumo di
frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di
carne non ci indebolirebbe”. Insomma una
scelta glam che fa bene “gravemente” alla
salute.
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D Concept
D Concept
La Moda è Verde
Anche il wedding dress si adegua alla tendenza del momento e
punta su capi e tessuti totalmente naturali ed ecosostenibili.
di Sabrina Caramiello
I
l 2016 è l’anno di
ispirazione green. Tutto è all’insegna del biologico, della natura
e di uno stile salutistico ispirato alla vita di un tempo,
sempre più in connessione
con l’ambiente che ci circonda, nel totale e assoluto
rispetto di questo.
Anche il mondo del wedding dress si adegua alle
tendenze del momento e
propone una moda equa,
etica e sostenibile, con l’u-
tilizzo di capi e tessuti totalmente naturali ed eco-sostenibili. L’ultimo trend è
quello di usare capi e materiali totalmente biodegradabili, realizzati con la lavorazione di bucce d’arancia,
foglie di mais, lana, cotone
e pasta di mais. Esistono
infatti, in Europa e in Italia,
marchi e stilisti che creano
linee di abiti per la sposa
costituiti da fibre naturali,
come seta, canapa, lino,
bambu, fibra di banana e
cotone bio, lavorati artigia-
30
nalmente in loco e rispettosi dell’ambiente al 100%.
Molte case di moda in Italia si adeguano a questa
tendenza bio e utilizzano
materiali di riciclo e tessuti
naturali per la realizzazione
di abiti da sposa eleganti e
originali.
Una nota casa di moda,
ad esempio, produce vestiti da sposa con materiali
provenienti da coltivazioni
biodinamiche
certificate
da organismi internazionali,
trasformati senza l’utilizzo
31
D Concept
di procedimenti chimici e
lavorati a mano da esperte sarte del luogo. I tessuti arrivano invece da tutto
il mondo per garantire la
migliore qualità, sempre
nel rispetto della natura: la
canapa proviene da produzioni ecologiche in Cina,
il cotone da coltivazioni
biodinamiche in Egitto e la
seta direttamente dall’India
(senza che venga uccisa la
larva contenuta nel bozzolo, attendendo pazientemente la sua trasformazione in farfalla).
Elsa Gary creatrice francese
di abiti da sposa da oltre 10
anni, è stata tra le pioniere
della moda eco-sostenibile,
utilizzando materiali naturali ed ecologici.
Consapevole
dell’importanza economica delle fibre naturali per alcuni paesi
in via di sviluppo, la stilista
utilizza il cotone proveniente dall’Africa, la juta del Bangladesh, il sisal prodotto in
Tanzania, la seta estratta in
India e la resistente fibra di
banana originaria delle Filippine, per dar vita a capi
nuziali
completamente
ecologici, colorati, resistenti e di qualità.
Anche uno delle più grandi
32
D Concept
catene di moda low cost è
stata toccata dal problema
dell’ecosostenibilità: H&M
ha infatti creato da poco
una linea d’abbigliamento
sostenibile, la Conscious
Collection.
Si tratta di capi fabbricati
con cotone organico, TENCEL, poliestere riciclato e
canapa naturale, lavorati
nel rispetto del commercio
equo e di giuste condizioni
di lavoro. La collezione è
sui toni del bianco, e prevede lunghe gonne e abiti
corti adatti per una sposa
alternativa e green.
33
D Concept
Total Green
L’arredamento di tendenza è quello ispirato al bio,
all’ecologico e a tutto ciò che richiama la natura.
di Sabrina Caramiello
È
l a stagione dell’ispirazione
al bio, all’ecologico, a tutto
ciò che richiama la natura e
la vita all’aria aperta. Si torna all’esotico, totalmente
rivisitato, sia nei colori che nelle trame. La
palette cromatica spazia dal binomio bianco-nero, il vero protagonista dell’anno, al
grigio giallo, il nuovo accostamento cromatico dai toni raffinati.
Questo sarà l’anno dell’eco-sostenibilità e il
tema si farà notare anche fra gli arredi per
interni. La scelta della palette cromatica
spazierà fra le tonalità ruvide della terra alle
delicate nuances pastello delle corolle floreali. Le fibre naturali saranno le preferite, in
D Concept
tonalità del cipria, dell’oro e dell’argento.
L’ambiente sarà davvero très chic.
Attuali i mobili in legno naturale, con venature visibili e tonalità calde ed avvolgenti.
La presenza di superfici grezze e rustiche
rende l’ambiente accogliente e ricco di fascino. Anche le stoffe vivono lo stesso momento naturale dei mobili, i tessuti sintetici
cedono lo spazio a lino, lana, cotone con
cuciture in vista e lavorazioni artigianali.
La luce è calda, vengono archiviate quindi
quelle fredde che hanno dominato la scena negli ultimi anni. I led moderni, che garantiscono la stessa luce delle lampadine,
sono il fiore all’occhiello dell’illuminazione
abitativa per il 2016.
un ambiente di stile ed eco-friendly.
Ma il 2016 sarà anche l’anno dello style
esotico, che fa la sua comparsa fra trame
e tessuti in colori assolutamente inusuali.
Il binomio bianco-nero, come già detto,
sarà il trend del nuovo anno: sarà proprio
lui a personalizzare lo stile etnico che assumerà, così, un fascino moderno dai toni
sofisticati. Ritorna anche l’effetto zebrato,
riproposto per tappeti, cuscini e coperte.
Il cosiddetto stile nordico si confermerà
come una delle tendenze arredamento.
Tuttavia, anche qui, il vintage farà la sua
comparsa, interpretando lo stile secondo
le nuove mode. Il legno chiaro non mancherà, accostato questa volta alle delicate
34
35
D Concept
D Concept
Eco-Bomboniere
Il tradizionale souvenir del matrimonio diventa
un prodotto naturale e biodegradabile.
di Sabrina Caramiello
S
pesso la scelta della bomboniera si trasforma in una
vera e propria maratona. Ce ne sono
di tanti tipi, in tutti gli stili
ed ognuno può scegliere
quella più vicina al proprio
gusto personale.
Il mercato, in questi ultimi anni, si sta orientando
verso prodotti ecologici,
eco-compatibili e biodegradabili. Insomma il tema
ambiente fa capolino an-
36
che in questo importante
settore del wedding.
La tradizione vuole che la
bomboniera sia il modo
migliore per rendere omaggio agli invitati al matrimonio e salutarli tutti con un
piacevole ricordo tangibile
del giorno più bello. Solitamente gli ospiti ricevevano
un sacchetto o una scatolina con cinque confetti, in
augurio di salute, ricchezza,
felicità, lunga vita e fertilità
La bomboniera rappresenta,
forse,
l’oggetto
37
per eccellenza destinato
a diventare un inutile soprammobile, un oggetto
sovente non apprezzato e
difficilmente riciclabile.
Allora perché non trasformare la tradizionale bomboniera in un’idea originale e decisamente “green“?
Le soluzioni ecosostenibili
possono essere davvero
molteplici e il web offre
una vasta gamma di articoli, proposte, suggerimenti e
istruzioni per bomboniere
ecologiche, anche fai-da-
D Concept
te.
La bomboniera eco-friendly è costituita da
materiali 100% naturali come, ad esempio,
juta, lino, canapa per confezionare sacchetti portaconfetti, oppure carta riciclata; per abbellirli si può utilizzare la pasta di
mais.
D Concept
E’ sempre più gettonata inoltre la scelta di
sostituire i classici confetti: al loro posto
vengono suggeriti prodotti biologici enogastronomici (come miele, marmellate,
tisane, vino) e oggetti di artigianato equosolidale.
Info & Contatti
38
Via Fleming 31/2 - 84012 - Angri (SA)
tel. 081 946833 - cell. 348 0023812
39
D Concept
D Concept
Buona Pesca
La battaglia di Greenpeace per dare spazio a chi
non danneggia fondali e habitat marini.
di Carmine Bonanni
S
empre più spesso si sente
parlare di pesca sostenibile.
Una battaglia portata avanti
negli ultimi anni soprattutto da Greenpeace che da
tempo si batte per garantire l’accesso prioritario alle risorse ittiche ai pescatori artigianali che operano con un basso impatto
sull’ambiente. “Ma attenzione - precisa l’organizzazione non governativa ambientalista e pacifista fondata a Vancouver nel 1971
- non tutto ciò che è piccolo e artigianale
è anche sostenibile. Sostenibile può essere
considerata solo la pesca che utilizza attrezzi che non danneggiano fondali e habitat marini e che rispetta i ritmi biologici del
mare, consentendo ai pesci di riprodursi e
svilupparsi fino ad aver raggiunto la matu-
rità sessuale. Sostenibile è il pescatore che
rispetta le regole, che utilizza solo attrezzi
consentiti e opera in aree e periodi autorizzati, pescando solo ciò che il mare può
offrirci, senza sprechi e con il minor impatto possibile sulle risorse e gli habitat marini.
Solo garantendo un corretto equilibrio tra
le risorse disponibili e le attività di pesca,
potremmo garantire anche un futuro prospero e duraturo al mare, alla pesca e ai
pescatori”.
La piccola pesca artigianale, che comprende pescherecci di lunghezza inferiore ai 12
metri e che non utilizzano attrezzi trainati, rappresenta circa l’80% dei pescherecci
che oggi operano in tutto il mondo e garantisce lavoro e sostentamento a milioni
di famiglie. Nonostante ciò, la pesca arti-
40
41
D Concept
gianale ottiene solo una
piccola parte dei sussidi
pubblici e delle quote di
pesca che i governi concedono al settore.
È difficile anche capire il
tipo di pesca da cui proviene un prodotto e comprendere così se questo è sostenibile o meno. In generale
esistono alcune produzioni
che sono di solito più sostenibili di altre. Ad esempio il pesce azzurro, perché
pescato quasi sempre con
le reti a circuizione, e le
cozze d’allevamento, mol-
to abbondanti nelle nostre
acque. Si deve però, per essere obiettivi, valutare caso
per caso. La regola fondamentale resta sempre informarsi, nei limiti delle proprie possibilità, perché tutti
hanno il diritto e il dovere
di sapere cosa comprano
e a quali costi ambientali e
sociali.
Questa ricerca sul prodotto
dovrebbe essere molto più
facile se ci si rivolge a una
pescheria piuttosto che alla
grande distribuzione dove
magari il pesce fresco è già
42
D Concept
confezionato e le informazioni sulla provenienza esistono, ma sono in genere
poco esaustive. Gran parte
del pescato nazionale e dei
prodotti che troviamo sul
mercato deriva dalla pesca
a strascico o dall’acquacoltura. Non è detto che
la pesca a strascico vada
condannata a priori, perché
non i tutti i casi ha lo stesso
livello di impatto distruttivo. Allo stesso modo non
è affatto detto che tutta
l’acquacoltura sia sempre
sostenibile.
43
D Concept
D Concept
Pieno di Convenienza
Le auto a GPL consumano poco e possono
liberamente circolare durante il blocco del traffico.
di Carmine Bonanni
U
n pieno?
Quindici
euro, più
o meno.
Centinaia
di chilometri con un rifornimento low cost e tanta
strada da percorrere senza l’assillo del distributore
da raggiungere. Il GPL è
una importante alternativa
ai carburanti liquidi, sia in
termini economici che ambientali. Il GPL (Gas Petrolio Liquefatti) è una miscela
di gas butano-propano li-
44
quefatta a basse pressioni.
Viene prodotto dalle fonti
naturali o come sottoprodotto della raffinazione del
greggio ed è da tempo presente in commercio come
carburante alternativo alla
benzina e al diesel. Quasi
tutte le case automobilistiche presentano nel listino
almeno una versione alimentata a GPL. Finora deve
la sua diffusione di mercato
grazie al basso costo di rifornimento alle stazioni di
servizio rispetto alla ben-
45
zina e al diesel. Il GPL sta
conquistando una maggiore attenzione anche per il
fatto di poter circolare liberamente durante il blocco
del traffico.
L’impatto sull’ambiente di
un’automobile GPL è nettamente inferiore alle versioni benzina e diesel, le
emissioni di polveri sottili
nel caso del GPL sono quasi del tutto abbattute. Con
l’alimentazione a GPL, inoltre, le emissioni di anidride
carbonica si riducono del
D Concept
10% circa; restano pressoché invariate le
emissioni di monossido di carbonio, di ossidi di azoto e di idrocarburi incombusti –
in funzione della tipologia del veicolo e del
sistema di alimentazione installato. Le auto
alimentate a GPL praticamente non producono PM 10, tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico dei centri urbani.
Con l’alimentazione a GPL, inoltre, si riducono notevolmente i componenti dei gas
di scarico, come ad esempio il biossido di
zolfo, il benzene, la formaldeide e gli idrocarburi policiclici aromatici, sostanze molto aggressive e cancerogene. Utilizzando
D Concept
il GPL invece della benzina o del gasolio
si riduce inoltre il potenziale di formazione
del cosiddetto “smog estivo” che causa la
produzione di ozono. Oramai sono più di 7
milioni le famiglie che si riscaldano, cucinano e producono acqua calda grazie al GPL
che riesce a raggiungere anche le aree più
disagiate del nostro territorio, come le comunità montane, aree rurali ed isole. L’impiego del GPL, come consumo globale, è
cresciuto del 5,8% rispetto al 2014, con un
aumento del consumo del GPL uso combustione pari al 6,7% e un aumento del 4%
per uso autotrazione.
46
47
D Concept
D Concept
Nozze a
Quattro
Zampe
Anche in Italia tanti sposi
ricorrono al servizio
Wedding Dog Sitter per
festeggiare il fatidico “si”
con il proprio cane.
di Sabrina Caramiello
D
ovete convolare a nozze
ma non volere rinunciare
alla presenza del vostro
amico a quattro zampe?
Niente paura. Il servizio
Wedding Dog Sitter, anche dalle nostre
parti, funziona alla grande.
La tendenza viene dagli USA. I primi a includere nella giornata del fatidico si il proprio
affezionatissimo cane sono stati i divi di
Hollywood, poi la moda ha colpito anche i
comuni mortali. Prima di tutto, il Wedding
Dog Sitter deve avere il tempo necessario
per conoscere l’animale e capirne la psicologia, così da gestirlo al meglio durante la
festa. Quel giorno sarà pieno di emozioni
non solo per gli sposi, ma anche per lui,
che si troverà in mezzo alla confusione e
spostato in un luogo che non gli è familiare.
“Wedding Dog Sitter - spiega Elisa Guidarelli, tra le prime a proporre il servizio in Italia
- nasce nel 2010. Abbiamo all’attivo già 150
matrimoni fatti in tutto il Paese. Da pochi
mesi siamo anche diventati un franchising
e stiamo aprendo sedi nelle varie regioni. Il
servizio consiste nella presenza di una per-
48
49
D Concept
sona esperta che si occupa del cane degli
sposi, ma anche più di uno, a 360 gradi:
dal dog sitting all’accessorio realizzato su
misura dal nostro laboratorio, per essere
elegante e comodo al tempo stesso, alla
presenza del nostro fotografo ufficiale, che
realizzerà tutte le foto della giornata dal
punto di vista del cane. Ad oggi mi occupo personalmente di ogni matrimonio, ma
stiamo pian piano selezionando personale
per l’apertura delle filiali nelle varie città d’Italia”.
“Tutto questo - continua Elisa - affinché
nessuno debba avere la preoccupazione e
la difficoltà di gestirlo, né che tantomeno
lui debba essere sballottato tra una zia e un
cugino, con conseguente stress. Tutto sarà
in tinta col matrimonio, in modo che oltre
ad essere un servizio utile sia anche bello
da vedere. Cosa a cui le sposine tengono
tantissimo”.
“Solitamente - dice ancora Elisa - la giornata si svolge cosi: arrivo a casa della sposa,
dello sposo o dove si trovano i cani, due o
tre ore prima della cerimonia, così che possano stare tranquilli con me e per toglierli
da una situazione di stress e di confusione
che di sicuro c’è in casa. Quando gli sposi
50
D Concept
vanno a fare le foto, li seguiamo, così che possano
anche scattarne qualcuna
insieme ai loro cuccioli. Arrivati alla location mi occupo di loro, per tutto quello
di cui hanno bisogno: acqua, cibo, giochi, passeggiate e quant’altro. Mi pren-
do cura personalmente del
cane, gestendo la tensione
e lo stress, lavorando sulla
sua emotività, per far si che
sia felice e tranquillo accanto agli sposi che, a loro
volta, saranno sereni perché sanno che sono affidati
a mani esperte”.
51
La durata del servizio è solitamente di circa 12/15 ore.
“Ho fatto moltissimi matrimoni a Napoli - conclude
Elisa - e a breve apriremo
una filiale in Campania, così
che gli sposi non abbiano i
costi di trasferta ad incidere
sul prezzo finale”.
D Concept
D Concept
Il Prezzo
è Giusto
L’Atelier Punto Zero
propone abiti da cerimonia
che puntano a coniugare
l’eleganza con la
convenienza.
di Carmine Bonanni
C
oniugare la convenienza
con l’eleganza. E’ questo, da sempre, l’obiettivo
di Punto Zero, l’azienda
napoletana
specializzata
in abiti da cerimonia d’alta moda a prezzi
vantaggiosissimi per tutte le misure. Tante
le novità proposte nelle nuove collezioni,
presentate a Villa Diamante nel corso di
una kermesse che ha raccolto l’interesse e
il consenso delle coppie di futuri sposi presenti nella struttura di via Manzoni. Quali sono le ultime tendenze sposa 2016 di
Punto Zero? Lo abbiamo chiesto al titolare
dell’Atelier, Giuseppe Leone.
“La collezione sposa 2016 di Punto Zero
prevede forti dettagli sensuali dalle schiene
nude o velate fino ai bustini di tulle ricamato
dall’effetto trasparente, dal tattoo dress
all’abito gioiello con cristalli che illuminano
la sposa”.
Quali sono le ultime tendenze
sposa 2016 di Punto Zero?
“La collezione sposa 2016 di Punto Zero
prevede forti dettagli sensuali dalle schiene
nude o velate fino ai bustini di tulle rica-
52
53
D Concept
mato dall’effetto trasparente, dal tattoo dress all’abito
gioiello con cristalli che illuminano la sposa”.
Quali sono le
principali richieste
delle spose?
“Le spose ricercano nel
proprio abito quel particolare che lo rende unico. Per
questo si dice spesso che
l’abito da sposa ‘lo si sente’,
perché quando arriva quello giusto è emozionante e
la sposa, così come i familiari che l’accompagnano,
sono immersi in un vortice
di emozione e qualche volta compare anche qualche
lacrima…”
Quali sono i
tessuti di maggior
tendenza?
“I tessuti sono davvero
tanti… Dal romantico e
classico pizzo francese,
all’organza, la sinuosità del
mikado senza dimenticare
l’intramontabile morbidezza dello chiffon…”
Punto Zero è
conosciuto non
solo per gli abiti da
sposa, ma anche per
quelli da cerimonia.
“Si, l’Atelier Punto Zero presenta un vasto assortimento
di abiti da cerimonia, dalle
linee più esclusive sempre
al passo con la moda. Dal
classico nero ai colori più
svariati. Dalla morbidezza
dello chiffon alle linee più
sensuali del sirena con pizzi
e trasparenze”.
Un ruolo importante
da non tralasciare
sono le damigelle.
“Si, Punto Zero offre una
linea esclusiva per le damigelle che affiancano la
sposa nel suo giorno più
importante. Inoltre disponiamo di un vasto assortimento per taglie comode”.
D Concept
Perché le spose
dovrebbero
scegliere l’Atelier
Punto Zero?
“Perché Punto Zero è il binomio perfetto di eleganza
e convenienza per tutte le
misure. Infatti, la nostra collezione sposa parte da un
minimo di 350 euro. Inoltre
si avvale di una sartoria altamente qualificata dove è
possibile effettuare modifiche per soddisfare le esigenze delle spose”.
abiti a
partire da
Le spose
come possono
raggiungere l’Atelier
Punto Zero?
350 euro
“Siamo nel cuore del centro storico di Secondigliano, in via Dante 49. Siamo
aperti al pubblico dal lunedì
al sabato dalle 9 alle 20 con
orario continuato. Aperti la
domenica mattina su prenotazione. E’ possibile visionare il nostro sito internet www.puntozeromoda.it”.
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Via Dante, 49 (Ang. C.so Italia, 1-3-5)
Secondigliano (NA)
55
Tel. 081 7373324 - www.puntozeromoda.it
D Concept
D Concept
Antica Tradizione
La sartoria napoletana da secoli è simbolo di
eleganza classica e gusto del particolare.
di Sabrina Caramiello
C
ome per la musica e come
per la cucina, Napoli è conosciuta in tutto il mondo
anche per l’arte sartoriale.
Stile, fantasia, eleganza
contraddistinguono i vestiti prodotti all’ombra del Vesuvio. I sarti partenopei, dal 1351
quando, nella chiesa di S. Eligio al Mercato,
nacque la Confraternita dei Sartori, sono
dei veri purosangue del settore. L’eleganza partenopea prese forma quando Napoli
era al culmine dello sfarzo, capitale del Re-
gno delle due Sicilie, centro socioeconomico, punto di riferimento della moda non
meno di Londra e Parigi. Città e provincia
oggi sono piene di piccole e grandi sartorie che tramandano nel tempo una antica
tradizione fatta di eleganza classica e gusto
del particolare. Gli abiti, soprattutto maschili, sono confezionati con raffinatezza e
ricercatezza. Importanti anche le camicie
su misura e le cravatte, tutti prodotti che
hanno creato marchi famosi anche all’estero.
56
L’abito confezionato a
mano fa impazzire tutti.
Metro, forbici, gesso, ago,
filo e ditale: questi gli ingredienti di una ricetta rimasta
immutata da secoli, ma
sempre moderna e attuale
nella perfezione dei gesti e
nella raffinatezza delle tecniche.
Ma vediamo come nasce
un abito sartoriale quali
sono gli step fondamentali. Il punto di partenza e
sicuramente l’idea dello
stilista, che poi si tramuta
inevitabilmente nel bozzetto, dove ogni componente
dell’abito è tracciato prima
su carta e poi riportato con
delicati segni di gesso sul
tessuto.
Il secondo passaggio è il
taglio, dopodiché viene
effettuata l ‘imbastitura, la
cucitura provvisoria che caratterizza l’abito appena realizzato e non ancora pro-
vato e la cucitura definitiva
fatta a mano.
Ad abito concluso, si effettuano le prove, indispensabili per perfezionare l’abito
su misura, affinché prenda
la forma del corpo.
La stiratura esalta le forme
e le morbidezze dell’abito
artigianale. Il tocco finale,
che dà carattere all’abito,
sono i bottoni, cuciti tutti a
mano, uno ad uno. Ad impreziosire ancor di più l’abito artigianale e a renderlo
unico è l’elegante etichetta
nella maggior parte dei casi
posta sotto il collo, nella
parte esterna del capo.
Anche il mondo della moda
sartoriale si adegua e segue
le tendenze ritenute più
trendy. Questa è sicuramente la stagione del monopetto ad un bottone, dallo scollo profondo e revers
slanciati per lo sposo, del
doppiopetto per gli invita-
57
ti, del tight per gli sposi più
classici. In alternativa, un
mezzo tight corto, taglio
slim per la giacca, smoking
jacquard dai colori intensi
con revers a contrasto in
raso nero.
La moda uomo sartoriale
punta quest’anno sul mondo del regimental e delle
microfantasie geometriche
optical. I tessuti sono leggeri e confortevoli, merito
anche di un’attenta lavorazione dell’alta tradizione
sartoriale napoletana. Con
le collezioni da sposo per il
2016 possiamo apprezzare
come la sartoria si faccia
più avanguardista. Dagli impeccabili completi giacca
con un bottone e pantaloni, passando per l’elegantissimo smoking, sono vestiti realizzati con i migliori
tessuti e lane, talvolta con
tocchi di colore come con
pochette, cravatte o gilet.
D Concept
D Concept
Sogno Esotico
Brasile e Africa sono tra le mete più gettonate del momento
per un viaggio di nozze all’insegna della natura e del relax.
di Sabrina Caramiello
L’
organizzazione di un
matrimonio, come è
ben noto, non è cosa
facile. Un importante
aspetto da affrontare
minuziosamente è la luna di miele. Il momento in cui gli sposi, lontani da parenti e
amici, possono finalmente rilassarsi e vivere giorni da sogno in posti che forse non
rivedranno più. Un viaggio magico che i
coniugi ricorderanno per tutta la vita.
La tendenza di quest’anno, per quanto riguarda i viaggi di nozze, è quella di sce-
58
gliere mete esotiche e vivere l’esperienza
del viaggio a contatto la natura e le realtà
locali. Africa e Brasile sono tra le mete più
gettonate del momento.
Il Brasile è un paese dove razze e culture si
fondono tra loro. Coesistono luoghi tra loro
incredibilmente diversi, ma legati da un’unica bandiera e caratterizzati da una vitalità
esclusivamente sudamericana che non ha
eguali nel mondo. Tra le proposte delle migliori agenzie di viaggio ci sono le spiagge
di Rio, la vacanziera Natal, la vita notturna
59
D Concept
di Fortaleza, la magia di Salvador Bahia, passando per
la foresta Amazzonica, per
la natura del Pantanal e per
le cascate di Iguacu, tra le
più spettacolari del mondo.
Il Brasile è un’esplosione di
colori, sensualità e allegria,
una mescolanza di grandi
diversità etniche ed uno stile di vita unico. E’ un simbolo dei paradisi tropicali che
popolano i nostri sogni.
I posti da visitare sono sicuramente Sao Luis e il parco
dei Lencois Maranhenses.
Un deserto di dune bianche
sulla costa del mare, dove
le lagune blu creano un
contrasto di luce e colori
affascinante. Ma l’emozione continua con un’esperienza in barca sul fiume
Preguiça e la visita ai villaggi, dove si possono incontrare i macachi Mandacaru.
Per chiudere in bellezza la
vacanza, un po’ di relax sulle spiagge di Moro de San
Paolo.
D Concept
Altro itinerario che promette forti e indimenticabili
emozioni è quello africano.
Il Continente Nero presenta tantissimi paesaggi, tutti
diversi. Boscaglie stupende, parchi nazianali, deserti,
città moderne, parchi faunistici tra i più belli al mondo, migliaia di chilometri di
costa selvaggia ed un mix
affascinante di culture. Da
visitare assolutamente è La
riserva, famosa per la presenza del leone bianco si
trova ai confini col Parco Kruger, uno dei
parchi più famosi e più grandi al mondo.
Questa meravigliosa oasi di natura selvaggia si estende su una superficie di circa 2
milioni di ettari ed è grande tanto quanto
il Veneto. Si calcola che siano almeno un
milione le persone che ogni anno si lasciano catturare dalla straordinaria meraviglia
60
del Kruger. Il motivo non è difficile da comprendere.
Se ci si sposa in Sudafrica, si può fare un
salto nel Kwazulu-Natal, una regione verdeggiante e collinare che si estende tra le
spiagge dell’Oceano Indiano e la catena
montuosa del Drakensberg.
61
D Concept
D Concept
Marcone per Tutti
...una nuova immagine
di casa tua, un nuovo
sfondo per il tuo selfie!
I tre punti vendita dell’azienda del settore idrotermosanitario
ricchi di proposte per ingrosso e dettaglio.
di Carmine Bonanni
Q
PIANURA
ualità e professionalità.
Sono questi i segreti del
successo di Marcone
Home Store, azienda
leader nel settore idrotermosanitario che, con i suoi trent’anni di
esperienza, si propone oggi alla clientela
con i suoi modernissimi tre punti vendita
presenti a Pianura in via Pablo Picasso 28-B
(nei pressi della stazione Cumana), a Soccavo in via Perrone Capano 55 (traversa
Via Montevergine) e a Pozzuoli in via Provinciale Pianura 2 (presso zona industriale
San Martino). L’azienda Marcone offre ai
prezzi più convenienti i prodotti dei migliori
marchi, che vanno a comporre un’offerta
sia per l’ingrosso sia per il dettaglio. Parliamo di una realtà formata da personale con
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via Pablo Picasso 28-B
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Napoli (NA)
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nei pressi di Via dell'Epomeo
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photo © Valua Vitaly
POZZUOLI
specifiche competenze, che ha saputo legare la tradizione ai nuovi sistemi informativi, per offrire servizi all’avanguardia e ampliare anno dopo anno il raggio di azione.
Inoltre nei due showroom presenti a Pozzuoli e a Soccavo si possono ammirare le
composizioni di arredo bagno, pavimenti e
rivestimenti, realizzate negli spazi espositivi
per suggerire le migliori soluzioni per tutti i
gusti ed esigenze.
Nei tre punti vendita vengono promossi
periodicamente nuovi progetti ed eventi
in partnership con i fornitori, dedicati a privati e installatori. L’indiscutibile affermazione sul mercato di Marcone Home Store è
frutto di una sinergia tra professionisti, per
rispondere adeguatamente alle esigenze di
tutta la clientela.
63
D Concept
D Concept
La Scena Migliore
Marcello Zoleo, titolare di Zèdesign, spiega il successo
di una impresa costruita su creatività e fantasia.
di Carmine Bonanni
C
he si desideri una
festa in tipico stile
spagnolo o
che si voglia respirare aria
argentina, a fornire la soluzione è sempre lui. Marcello Zoleo, titolare della
Zèdesign Allestimenti e
Scenografie, è il professionista del settore più amato dai calciatori del Napoli
che, quando hanno scelto
Villa Diamante come location dei loro eventi privati,
si sono rivolti all’unica persona in grado di soddisfare
ogni esigenza e risolvere
ogni problema. Basta sfogliare velocemente la pagina ufficiale di Facebook
della sua azienda per rendersi conto di cosa stiamo
parlando. “Da anni - racconta Marcello - siamo
partner di Villa Diamante
per quanto riguarda le scenografie degli eventi di tutti
i tipi. Prepariamo sagome,
scritte in polistirolo, oggetti
e altre strutture per fare in
modo che i bambini nella
loro festa si sentano davvero protagonisti e catapultati
allegramente in una realtà
64
magica e nuova, che può
essere quella di Frozen o di
Cinderella”.
L’azienda di Marcello Zoleo
nasce come specializzata
in allestimenti mostre. Alla
Zèdesign si rivolgono gli organizzatori di Comicon e di
Gamecon per attrezzare le
varie aree. Così come quelli
di altre importanti kermesse
internazionali che si svolgono all’ombra del Vesuvio. “Il
mio - conclude Marcello - è
un lavoro fatto di creatività
e fantasia. Con questo spirito riesco a venire incontro
ai desideri di tutti”.
INFO E CONTATTI: 339 23 62
65 344 - [email protected]
D Concept
D Concept
Paggetti e Damigelle
Origini e curiosità sui piccoli protagonisti che
accompagnano gli sposi in ogni cerimonia nuziale.
di Carmine Bonanni
P
aggetti e damigelle sono tra
i protagonisti di ogni cerimonia nuziale. Proviamo a
spiegare nel dettaglio il loro
ruolo. Per quanto riguarda
la cerimonia, i paggetti precedono la sposa all’entrata in chiesa e, disposti a due a
due, portano gli anelli nuziali su un cuscino
portafedi di velluto o su un piatto d’argento. Alle damigelle spetta il compito di sorreggere il velo della sposa mentre si segue
il corteo nuziale e di sistemarle il vestito
quando sarà seduta. In genere la damigella
66
sparge i petali o porta un bouquet simile
a quello della sposa. Nel corso della celebrazione le damigelle sono sedute accanto ai testimoni di nozze. All’uscita, i piccoli
dovranno precedere gli sposi. Durante il
banchetto di nozze paggetti e damigelle
possono dare una mano nella distribuzione
delle bomboniere e dei confetti.
E’ consigliabile, per le damigelle, un abito comodo possibilmente in sintonia con
quello della sposa mentre, per i paggetti,
pantaloni lunghi con una camicia bianca,
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D Concept
ma soprattutto scarpe comode. Nel pranzo di nozze va sempre previsto un
menu alternativo per loro
con piatti semplici e vicini
al gusto dei bambini.
I poeti latini nei loro scritti
raccontavano di Amorini e
Grazie ai quali veniva affidato il compito di accompagnare la sposa al tem-
pio, sorreggere le fiaccole
accese e intonare l’Inno al
Dio delle Nozze, Imeneo.
La tradizione anglosassone,
invece, ci porta alla
presenza di bambine, le
Flowergirl, che spargono
petali di fiori al passaggio
della sposa, e di bambini, i
Ring Bearer, che portano il
cuscino con le fedi. Sono
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D Concept
loro i veri antenati di paggetti e damigelle. In Italia,
i paggetti e le damigelle in
genere sono i figli piccoli di
amici o parenti della coppia
o i loro stessi piccoli fratelli e sorelle. Il loro numero
può variare, ma è preferibile
un numero pari.
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D Concept
D Concept
Mise en Place
Poche e semplici regole per un servizio
di gran classe al banchetto di nozze.
di Carmine Bonanni
M
ise en
place,
un’espressione
francese che, nel campo
della ristorazione, letteralmente significa “messa sul
posto”, ovvero l’organizzazione di tutto il materiale
di un servizio che tutti si
augurano possa essere di
gran classe e all’insegna
del bon ton. Le regole da
seguire, in un banchetto
di nozze, sono semplici e
chiare. Innanzitutto è necessario che tovaglie e tovaglioli siano perfettamente
stirati e coordinati tra loro.
Per i tovaglioli va fatta una
piega a triangolo o a rettangolo. I piatti devono seguire un ordine preciso. Un
sottopiatto alla base, a tre
centimetri dal bordo del tavolo, un piatto piano e uno
fondo. Stesso discorso per
le posate: forchetta a sinistra del piatto, con i rebbi
verso l’alto e coltello con
lama rivolta verso l’interno
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a destra. Una regola questa
che non vale per le forchette da ostriche che, invece,
vanno disposte alla destra
del cucchiaio. Ovviamente
la disposizione delle posate è strettamente legata
alle portate. Le posate per
il pesce vanno messe più
lontane dal piatto, perché
in genere è la portata che
si serve per prima. Mentre
le posate per dolci e frutta
vanno in alto al piatto, tra
i bicchieri e i piatti. La forchetta da dolce va disposta
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D Concept
con i rebbi che puntano verso destra. E i
bicchieri? Sempre a destra del piatto. L’ordine è questo: all’estrema destra il bicchiere dell’acqua, poi verso sinistra il bicchiere
del vino rosso e quello del vino bianco. Calice grande per l’acqua, calice da vino rosso più panciuto e bombato, calice medio
a tulipano più sottile per il vino bianco. Il
flute va dietro al bicchiere del vino rosso ed
è utilizzato per champagne o prosecchi. Il
piattino del pane va a sinistra del piatto.
Un altro piccolo particolare da non trascurare: è opportuno adagiare nei piatti il to-
passione
espressa
D Concept
vagliolo legato da un nastrino con un fiore
uguale a quelli del centro tavola o, se si
sceglie un menu tipo pergamena, potrà’
essere adagiato nel piatto usando il tovagliolo come fosse una busta sfinestrata. I
segnaposto o i segnatavolo, come anche i
menu, devono essere in coordinato con le
partecipazioni. Il segnatavolo si usa quando si vuol lasciare gli ospiti liberi di decidere
come disporsi a sedere nel tavolo loro assegnato, il segnaposto, invece, quando si
vuole decidere ogni singola assegnazione.
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D Concept
Dolce
Angolo
Il tavolo della confettata
è oramai un elemento
irrinunciabile per ogni
banchetto di matrimonio.
di Carmine Bonanni
N
egli ultimi anni il tavolo
della confettata è diventato un elemento
irrinunciabile per ogni
cerimonia nuziale che si
rispetti. La prima regola da seguire è quella
di creare una struttura che sia in sintonia
con il tema della cerimonia. L’allestimento
deve essere il più attraente possibile, rispecchiare la personalità degli sposi e essere in sintonia con la location che ospita
il banchetto.
Bisogna, quindi, tenere in considerazione i
diversi aspetti del matrimonio, gli addobbi
floreali ma anche le bomboniere. I contenitori possono essere di forme e misure diverse: i classici sono i sacchettini in organza, pizzo e stoffa. I cartellini segna gusto
devono essere coordinati con i segnatavoli
o i segnaposto. Per dare a tutti gli ospiti
la possibilità di assaggiare i confetti è importante prevedere dei conetti e cucchiai
d’argento da tenere nei contenitori. I confetti devono essere confezionati in numero
uguale a 5 che indicano felicità, salute, fertilità, ricchezza e longevità.
Durante la confettata, gli invitati si servono
da soli e scelgono ciò che vogliono secondo i propri gusti. Un punto importante da
affrontare riguarda la tipologia dei confetti
da offrire. Fino a qualche anno fa preparare
una confettata significava solo fare scorta
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di confetti classici alla mandorla o, al massimo, ripieni
di cioccolato. Oggi invece
abbiamo a disposizione decine e decine di gusti e tipi
di confetti, diversificati per
colore, varietà e sapori. Secondo molti wedding planners per la scelta dei gusti
ci si può basare sulla stagio-
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ne in cui viene celebrato il
matrimonio.
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D Concept
Un Buon Bicchiere
I vini campani continuano ad essere tra i più richiesti
per le nozze: un primato che ha radici antiche.
di Carmine Bonanni
I
v ini campani continuano ad
essere tra i più richiesti per i
banchetti di nozze. Proviamo a
conoscerli meglio. I vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC) della regione sono 15, più
4 a Denominazione di Origine Controllata
e Garantita (DOCG). A questi si aggiungono 10 vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT). I DOCG sono il Taurasi, il Greco
di Tufo, il Fiano di Avellino, l’Aglianico del
Taburno. I 15 DOC sono Ischia, Capri, Vesuvio, Cilento, Falerno del Massico, Castel
San Lorenzo, Aversa, Penisola Sorrentina,
Campi Flegrei, Costa d’Amalfi, Galluccio,
Sannio, Irpinia, Casavecchia di Pontelatone, Falanghina del Sannio. I vini IGT sono
Colli di Salerno, Dugenta, Epomeo, Pae-
stum, Pompeiano, Roccamonfina, Beneventano, Terre del Volturno, Campania, Catalanesca del Monte Somma. La tradizione
vinicola campana risale al tempo della
colonizzazione greca. La coltivazione dei
vitigni è favorita da un territorio prevalentemente collinare e dal clima mite. Alcuni
tra i vini campani Doc e Docg molto conosciuti sono il Sannio Rosso ed il Solopaca
Bianco, vino dal sapore velluttato e asciutto, con colore giallo simile alla paglia. Caratteristiche sono le zone Doc dal terreno
vulcano, come la Doc Campi Flegrei e la
Doc Vesuvio, dove si producono ottimi vini
bianchi che, per le caratteristiche del terreno, hanno un certo grado di “familiarità”
con altre zone vulcaniche italiane, come
la Doc Soave, in Veneto, e la Doc Etna, in
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79
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Sicilia.
Il vino e la Campania - sottolinea un recente opuscolo diffuso dalla Regione
Campania - è “un connubio antichissimo
testimoniato dai più grandi scrittori classici e dai numerosissimi reperti archeologici
che documentano la presenza della vite e
l’eccellente qualità dei vini prodotti”. “Senza dubbio - si legge nella pubblicazione - il
territorio campano è stato uno dei primi e
più importanti centri di insediamento, coltivazione, studio e diffusione della vite e del
vino del mondo. I migliori vini dell’antichità,
decantati da Cicerone, Plinio, Marziale, Tibullo… come il Falerno, il Greco, il Faustiniano, il Caleno, considerati i “Vini degli Imperatori”, trovavano proprio in Campania la
loro area di elezione, grazie alle caratteristiche del territorio e alle raffinate tecniche di
coltivazione e di vinificazione. È sufficiente
una visita alle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano per rendersi conto che
non è bastata la furia devastatrice dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. per cancella-
re le tracce e la memoria di una tradizione
secolare giunta fino ai nostri giorni”.
La Corone del 2016 in Campania assegnate recentemente dalla guida Tci Vinibuoni d’Italia 2016 sono 30: nessuno al Sud
Italia è così titolato. Il 2015 è stato l’anno
del Taurasi. La DOCG avellinese infatti ha
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raccolto ben 9 corone, surclassando numericamente le altre. Quattro vini hanno
ottenuto il triplice riconoscimento (corona
della critica, corona del pubblico, rapporto
qualità-prezzo) e sono tutti bianchi. Gli altri sei sono stati collocati idealmente su un
gradino più basso.
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Argento, Oro e Diamante
In ogni angolo del mondo le coppie festeggiano con
rinnovato entusiasmo gli anniversari di matrimonio.
di Sabrina Caramiello
N
on solo
nozze
d’argento, d’oro e di
diamante. Ogni Paese ha il
suo anniversario. E così ci si
può trovare, nei vari angoli
del mondo, Italia compresa, a festeggiare le nozze di
legno dopo 5 anni di matrimonio, di alluminio dopo
10, di porcellana dopo 15,
di cristallo dopo 20, di perla dopo 30, di corallo dopo
35, di rubino dopo 40. Ov-
viamente in Italia le ricorrenze più celebrate sono
quelle dei 25, dei 50 e dei
60 anni. La tradizione vuole
che questo uso abbia avuto
origine nella Germania medioevale. Quando gli sposi
riuscivano a festeggiare il
venticinquesimo anniversario, la sposa accoglieva
amici e parenti con una
corona d’argento. Questo
sia per festeggiare la buona sorte di aver prolungato
la vita di coppia per tanti
anni, sia per ringraziare di
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aver avuto una relazione
armoniosa. In occasione
dei festeggiamenti del cinquantesimo anniversario la
sposa indossava invece una
corona d’oro. Allo scadere
dell’anniversario, il legame
tra marito e moglie acquisiva maggiore importanza e
rilevanza: per questo motivo veniva caratterizzato da
un materiale che ne potesse rappresentare l’importanza.
Secondo i dettami della
tradizione, quindi, dopo 25
D Concept
anni di matrimonio il legame tra i due coniugi diventa d’argento e, per onorare gli
sposi, i regali della festa dovranno essere
proprio d’argento. Di conseguenza, il tema
sarà incentrato sulle sfumature dell’argento, che dovranno essere visibili sia nelle decorazioni della sala scelta per il party che
negli inviti e, ovviamente, nei confetti. Ma
come festeggiare le nozze d’argento? La
parte più emozionante della cerimonia è sicuramente la celebrazione religiosa che si
tiene in chiesa. E’ lì che i coniugi rinnovano
le loro promesse. Subito dopo è previsto
il ricevimento che deve essere più discreto di un matrimonio vero e proprio. Si può
scegliere un ristorante o optare per una festa a casa. Trattandosi di nozze d’argento,
il tema principale delle decorazioni dovrà
accordarsi, appunto, al metallo prezioso: il
consiglio, perciò, è quello di applicare glitter argentato sui biglietti d’auguri, sulla carta da regalo, sui palloncini, sui centrotavola
e via dicendo. Se si riuscisse a imbandire
la tavola, rivestita di una tovaglia argentata anch’essa, con un set di porcellana dai
bordi argentati si raggiungerebbe davvero
la perfezione. Inoltre, in quest’occasione,
durante la quale spesso gli sposi rinnovano
le loro promesse, il fiore ideale da portare
in dono è l’iris, che esprime più di qualunque altro sentimenti profondi quali la fidu-
D Concept
cia assoluta, la verità e la speranza.
Le nozze d’oro sono considerate uno tra
gli anniversari più celebrati al mondo. L’oro è spesso associato alla buona salute e a
un atteggiamento ottimistico nei confronti
della vita. Un metallo nobile che dunque
è simbolo non solo di splendente bellezza, ma anche di forza e di resistenza a ogni
tipo di deterioramento.
Per quanto riguarda la festa, il motivo dominante dovrà essere proprio quello del
nobile metallo: per le decorazioni, allora,
niente di più adeguato di un brillante glitter dorato da applicare sui fiori, sui biglietti
d’auguri, sulla carta da regalo, sui palloncini
e così via.
Anche la tavola andrebbe apparecchiata
sintonia, magari con una tovaglia dorata, dei bicchieri di cristallo e un servizio di
piatti di porcellana dagli orli dorati, candele
dorate e vasi dorati in cui sistemare i fiori.
Per il brindisi, il vino più consigliato è ovviamente lo Chardonnay, colore giallo paglierino.
Infine, libertà di scelta sulla tipologia di festeggiamenti per le nozze di diamante. C’è
chi le celebra al sessantesimo e chi al settantacinquesimo anno di matrimonio. Un
traguardo ambito da tutti. Un sogno da vivere a lungo, in due.
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ABBIGLIAMENTO UOMO - DONNA
Napoli
Via Merliani, 88
t. 081 5781623
P.zza Bovio, 15/16
t. 081 5519397
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Christmas Gala
Un premio, organizzato da Marcello Gervasio, agli imprenditori
e ai businessmen che si sono distinti nel territorio campano.
O
ltre 200 professionisti
campani hanno partecipato al “Christmas Gala:
Businessman and panies
Awards” organizzato da
Marcello Gervasio. La serata ha avuto inizio con l’happy hour nella Sala Rubino con
il coro gospel formato da oltre 30 artisti
che hanno reso magica l’atmosfera natalizia con un repertorio musicale in tema.
Dopo l’aperitivo, gli ospiti hanno raggiunto la Sala Diamante per la cena di gala accompagnata dal dj set di Lisio.
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Capodanno
in Villa
A Posillipo Higuain, Reina,
Albiol, Lopez, Chalobah,
Callejòn con il fratello gemello
e gli ex Paolo Cannavaro e
Aronica.
Un Capodanno all’insegna della famiglia e
dell’amicizia per tanti calciatori del Napoli. A Villa Diamante, per il cenone di San
Silvestro, Higuain, Reina, Albiol, Lopez,
Chalobah, Callejón con il fratello gemello,
gli ex Paolo Cannavaro e Aronica. Tutti accompagnati dalle loro famiglie. Nel menù
preparato dagli chef di Villa Diamante,
molte specialità, come il raviolo di pesce
con scorfano e frutti di mare e il filetto di
asado. Allo scoccare della mezzanotte,
come da tradizione spagnola, si è festeggiato con tanti grappoli d’uva.
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Mi casa es tu casa
Presentata la nuova edizione dell’originale
calendario ideato e curato da Arakne Communication.
2016, con dodici immagini di arte e moda
che lanciano un messaggio positivo, di
natura politica, sociale e culturale. Si parla
di accoglienza, convivenza, dialogo tra religioni e melting pot.
Party inaugurale a via Manzoni per l’edizione 2016 del Calendario delle Studentesse,
ideato e curato da Arakne Communication. Il tema scelto è quello dell’immigrazione intesa come integrazione. “Mi casa
es tu casa”: questo il nome del fascicolo
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Un Regno
di ghiaccio
per Sofia
Ispirata al film Frozen
la festa organizzata da Camilo
e Maria Angelica Zuniga
per il compleanno della figlia.
Tanti compagni di squadra
alla festa di compleanno
di Sofia, la figlia di Camilo
e Maria Angelica Zuniga.
Quattro candeline da spegnere per la piccola che,
per l’occasione, ha voluto
realizzare un suo desiderio: trasformare le sale di
Villa Diamante nel Regno
di ghiacchio di Frozen, il
film ispirato alla fiaba di
Hans Christian Andersen,
La regina delle nevi. Per gli
ospiti anche tanti giochi di
prestigio e palloncini colorati.
photo: Giovanni Botta
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Il figlio di Christian
Maggio e Valeria
Mettifogo festeggia
in uno Zoo Safari
D Concept
ra di Posillipo per rendere
ancora più emozionante
il compleanno del piccolo Matteo. Valeria, nata
a Montecchio Maggiore,
piccola città dell’entroterra vicentino, è oramai
napoletana di adozione.
Christian e Valeria sono
A Villa Diamante tanti sorrisi per il piccolo “campione”
del centro campista azzurro.
Grande festa per il complenno di Matteo Maggio,
figlio di Christian e Valeria
Mettifogo, la “emotional
planner” già protagonista
della copertina del primo
numero del nostro Dconcept. Valeria, grande amica di Villa Diamante, per
l’occasione trasformata in
uno Zoo Safari, ha scelto
ancora una volta la struttu-
convolati a nozze nel 2010
e si conoscono fin da ragazzini. Lei aveva 13 anni,
lui 16. Da allora è stata una
bellissima storia d’amore,
impreziosita dalla nascita
di Matteo. Alla festa in Villa,
tanti amici, parenti e compagni di squadra.
photo: Carmine Napolitano
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il futuro
dei tuoi figli
inizia da quì.
Via Andrea D’Isernia, 36 - Napoli
tel. 081 660562
www.sequoiascuolabilingue.it
L’UNICO LUOGO DOVE CIELO E MARE
NON SI RIFLETTONO, SI AMANO.
EVENTI • RISTORANTE • CATERING
Via Manzoni, 131b - 80123 - Napoli | info: 081 575 24 33
follow us on:     
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