Ciriè, 4-11-18 novembre 2013
È un gruppo che mantiene viva
l’attenzione della comunità
sulla natura universale della Chiesa
e sulla sua
vocazione missionaria,
cioè quella di portare
il Vangelo dentro
e fuori i propri confini.
La sua funzione primaria
è quella educativa:
offrire spunti, richiami,
proposte e gesti affinché
la coscienza missionaria
della parrocchia
diventi mentalità
permanente.
ANIMAZIONE
FORMAZIONE
COOPERAZIONE
È l’ANIMA dell’azione missionaria.
Mira a tenere viva nella comunità
la coscienza che la Chiesa
è universale, cioè
TUTTA, a TUTTI
e in TUTTO IL MONDO
e che il suo compito fondamentale
è l’evangelizzazione.
Attingendo dall’esperienza delle giovani chiese, può offrire
un contributo di testimonianza e di riflessione volto ad un
lavoro di insieme, ad esempio nell’ambito della pastorale
dei migranti.
Dà la FORMA all’azione missionaria, cioè consente
all’animazione e alla cooperazione di essere
PREPARATE, AVVEDUTE, COERENTI, SAGGE
Si fonda sulla Parola di Dio e sul Magistero della Chiesa;
si pone in ascolto
delle realtà del mondo;
discerne le strade
da percorrere perché
l’azione missionaria
risponda alle esigenze del tempo.
Nello specifico,
COOPERAZIONE MISSIONARIA TRA LE CHIESE.
Riguarda la relazione con le Chiese sorelle nel mondo, con le
quali favorire e attuare scambi di beni: conoscenza reciproca,
collaborazione nell’elaborare progetti di evangelizzazione e di
sviluppo, condivisione di contributi economici, accompagnamento
di cammini pastorali.
L’ascolto delle Chiese giovani
può contribuire a rinnovare alcune
nostre prassi pastorali, soprattutto
con nel catecumenato,
nella responsabilità dei laici,
nel rapporto con una società
multietnica e multi religiosa,
nella lotta alle povertà.
Nella vita ordinaria della Parrocchia:
• far emergere il respiro universale nella liturgia (preghiere dei fedeli
aperte alle situazioni del mondo, sottolineare con un gesto i momenti
dell’Eucarestia che ci aprono ai fratelli)
• nella catechesi, favorire l’incontro dei ragazzi coni missionari,
presentare video per fare conoscere le realtà del mondo
• nella carità, allargare l’orizzonte ai fratelli in tutto il mondo, facendo
comprendere che l’annuncio del Vangelo è la prima forma di amore
• incoraggiare i malati a diventare anch’essi missionari, con la
preghiera e nell’offerta della sofferenza
• proporre ai giovani incontri con i missionari ed esperienze
missionarie a contatto con altre Chiese
In tempi particolari:
•
Nell’Ottobre missionario proporre testimonianze, curare la liturgia anche utilizzando gli
spunti offerti dai sussidi di Missio Italia, organizzare la raccolta di fondi a favore della
Chiesa Universale (Fondo Universale di Solidarietà)
•
favorire la partecipazione alla Veglia Diocesana per la GMM
•
In Avvento e nella Giornata Missionaria dei ragazzi (6 gennaio) proporre gesti di
attenzione e solidarietà verso i Ragazzi del mondo
•
Nella Giornata Mondiale per i Malati di Lebbra (ultima domenica di gennaio) favorire
la preghiera per questi fratelli e una sensibilizzazione al tema della Lebbra durante le
liturgie
•
Nella Quaresima di Fraternità utilizzare gli spunti offerti dal sussidio diocesano per
incontri o momenti di riflessione e invitare un missionario che illustri la realtà che la
comunità aiuterà attraverso il progetto scelto.
•
Nella Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri (24 marzo) o nella
domenica più vicina, offrire uno spunto di preghiera e ricordo di quanti hanno offerto la
vita per l’annunci del Vangelo.
Per la formazione del Gruppo Missionario
• Partecipare agli incontri formativi distrettuali o
diocesani
• Dedicare del tempo
all’auto-formazione:
formazione biblica, lettura
dei documenti del Magistero,
riviste missionarie, libri
Per la comunità:
• promuovere incontri di formazione biblica
• invitare missionari rientrati per un confronto sull’attualità
della missione
• promuovere
incontri di informazione
sulle realtà del mondo
• proporre abbonamenti
• alle riviste missionarie
Mantenere contatti con i missionari e le loro
comunità ecclesiali, senza trascurare l’opera
missionaria della Chiesa
Attraverso il sostegno ai progetti, promuovere lo
scambio: conoscenza reciproca, visite
Vigilare affinché l’aiuto
non sia orientato
alla dipendenza,
ma alla crescita
nell’autonomia
Lavorare insieme
La missione
non è mai opera
di “navigatori solitari”.
Nel rispetto di ciascuno, il gruppo
missionario può essere promotore di un
lavoro di insieme tra i gruppi della
parrocchia, proprio perché la missione di
annunciare il Vangelo riguarda tutti
Con il gruppo liturgico
per offrire spunti affinché
nella celebrazione
eucaristica
sia presente il mondo
con le sue problematiche,
in particolar modo
in occasione del mese missionario, delle
giornate o della Quaresima di Fraternità
Con i catechisti o gli animatori
del gruppo giovani,
per suggerire incontri con i missionari,
visione di video, attività educative volte
all’apertura universale nell’incontro con la
Chiesa, in particolare nel tempo di Avvento e in
preparazione alla Giornata Missionaria dei
Ragazzi e nella Quaresima di Fraternità.
Si possono proporre anche incontri sui temi
relativi ai Nuovi Stili di Vita (consumo,
salvaguardia del creato, mondialità, sobrietà)
Con la Caritas parrocchiale per
collaborare sul tema
dell’educazione alla mondialità,
che con più facilità
potrebbe coinvolgere
i giovani,
o sull’interazione
con le persone
immigrate
presenti nel territorio
Con i gruppi famiglia proporre una
riflessione suoi
Nuovi Stili di vita,
utilizzando le schede
offerte dalla Diocesi
Mettere in circolo le forze:
• Aprirsi alla collaborazione con i gruppi dell’UP
• Partecipare alle iniziative diocesane
di incontro tra gruppi
(Consulta e Assemblee)
e di formazione
Formare mentalità
Più che una tendenza
al “fare”
il gruppo missionario,
attraverso il contato
con altre Chiese, può essere ponte
per promuovere apertura e dialogo
con le realtà del mondo
e per superare la separazione
tra missione “dentro”
e missione “fuori” dei confini
Priorità dell’annuncio
Più che i progetti di sviluppo, è
l’annuncio del Vangelo ad aver cambiato
il corso della storia. L’aiuto concreto è e
deve restare secondario rispetto alla
scoperta di essere “figli” e “fratelli”.
Lettura e discernimento dei segni dei
tempi: globalizzazione, migrazioni,
degrado ambientale, meccanismi
economici, ecc …
Apertura
alla mondialità.
Conoscenza delle realtà del mondo e
discernimento sulla nostra azione
Promozione dei
nuovi stili di vita,
cioè l’insieme
di comportamenti e scelte
che rivelano i valori
di fondo di una persona
o di una comunità. Riguardano il rapporto
con le persone, il creato, le cose, il
mondo. Quali stili di vita ci caratterizzano
come cristiani?
Intercultura,
un tema oggi favorito
dal fenomeno
dell’immigrazione
e che le nostre comunità
sono chiamate
ad affrontare in termini educativi
e di confronto
È tavolo di comunione
di tutte le forze missionarie
presenti sul territorio della Diocesi.
il suo compito è:
“… promuovere, sostenere
e coordinare,
anche in collaborazione
con altri uffici, enti e organismi,
la pastorale missionaria sul territorio e nel mondo”.
• è lo strumento principale di cui il Vescovo si serve per
promuovere, dirigere e coordinare l’attività missionaria
• agisce in stretta collaborazione con altri settori pastorali
• include la direzione diocesana delle PP.OO.MM
predisporre e realizzare, insieme agli Istituti di
vita consacrata, alle Società di vita apostolica e
agli altri Organismi missionari presenti in
Diocesi, percorsi di animazione e formazione
per far riscoprire e vivere l’impegno missionario
come realtà costitutiva della Chiesa e vocazione
naturale di ogni cristiano;
coordinare le iniziative e le raccolte di offerte a
carattere missionario promosse nell’ambito della
Diocesi, dandone puntuale resoconto alla
comunità ecclesiale locale;
promuovere e organizzare, in particolare, la
partecipazione della comunità ecclesiale
locale alle collette missionarie a carattere
universale, con particolare riguardo alla raccolta
di offerte in occasione della Giornata
missionaria mondiale e della Giornata
missionaria dei ragazzi;
promuovere la cooperazione con le altre
Chiese del mondo mediante iniziative di
reciproco ascolto, scambio di personale
apostolico e collaborazione in progetti di
evangelizzazione e di sviluppo;
mantenere i rapporti tra la comunità locale e i
missionari da essa inviati, sostenendoli durante
la permanenza all’estero e valorizzandone
l’esperienza al rientro;
accogliere e valorizzare la presenza del
personale apostolico proveniente da altre
Chiese, accompagnandone l’inserimento nel
contesto diocesano;
sensibilizzare i fedeli ai bisogni delle Chiese
più povere e alle iniziative di solidarietà in loro
favore
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Gruppo Missionario - Parrocchia di Borgaretto