ENUMERA STORIE DI DOCUMENTI, DI LIBRI E DI PAROLE Direttore Roberto G Università della Calabria Comitato scientifico Mauro G Università degli Studi di Firenze Giovanni S Università di Roma La Sapienza Laurence F Université Charles de Gaulle Lille Madjid I Université Paris ENUMERA STORIE DI DOCUMENTI, DI LIBRI E DI PAROLE Collana di scienze del testo e del documento aperta alla contaminazione di tutte quelle discipline che, a vario titolo, studiano il potere della parola e dell’informazione bibliografica e documentale e la sua capacità di perdurare nel tempo. Paul Otlet Il Rapport per l’Istituto Internazionale di Agricoltura A cura di Roberto Guarasci Maria Taverniti Traduzione di Antonella Carol Rolla Liliana Gregori Copyright © MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it [email protected] via Raffaele Garofalo, /A–B Roma () ---- I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: luglio Si ringraziano Stéphanie Manfroid e il Mundaneum per la disponibilità e la collaborazione. Indice Parte I Paul Otlet, il Rapport e l’Istituto Internazionale di Agricoltura Capitolo I Paul Otlet e l’Istituto Internazionale di Agricoltura di Roberto Guarasci Capitolo II La classificazione decimale agli inizi del XX secolo di Maria Taverniti Capitolo III La gestione documentale nell’Istituto Internazionale di Agricoltura di Roberto Guarasci Capitolo IV Paul Otlet e il Rapport di Roberto Guarasci Parte II Il Rapport di Paul Otlet Relazione di trasmissione del Segretario generale Pasquale Jannaccone Indice Allegato A Relazione presentata al marchese Cappelli Presidente dell’Istituto Internazionale di Agricoltura da Paul Otlet Segretario generale dell’Istituto Internazionale di Bibliografia a Roma All’attenzione del Marchese Cappelli. Presidente dell’Istituto Internazionale di Agricoltura, a Roma, – . Funzione di documentazione dell’Istituto, – . Necessità di un metodo di documentazione, – . Desiderata di un metodo, – . Stato attuale dell’organizzazione documentaria dell’Istituto, – A. Cooperazione interna dei servizi, – B. Regole del lavoro intellettuale, – C. Materiale. Tipi di schede, tipi di classificatori, formati, – D. Classificazioni, – . Riforme e innovazioni suggerite, – . Formazione di una Biblioteca agraria centrale, – . Pubblicazione di un Bollettino bibliografico settimanale delle scienze agrarie, – . Costituzione di un repertorio bibliografico su schede, – . Costituzione di un Repertorio di documentazione agraria (Schedario), – . Pubblicazione dei Bollettini di informazioni, – . Organizzazione degli Archivi in correlazione con i repertori di documentazione (schedari), – . Classificazione. Manuale dei metodi di documentazione, – . Riepilogo, conclusioni, – Note allegate, – . Circa il sistema bibliografico raccomandato dall’Istituto Internazionale di Bibliografia, – . Circa la superiorità della classificazione decimale sugli altri sistemi di classificazione, – . Circa l’installazione di una stamperia, – . Modello proposto per il Bollettino bibliografico settimanale dell’Istituto Internazionale di Agricoltura, – . Lista delle pubblicazioni e dei metodi citati nella relazione, – . Progetto di rappresentazione grafica degli indici unitari, . Allegato B Relazione del bibliotecario sui risultati dei colloqui preliminari con Paul Otlet, Segretario generale dell’Istituto Internazionale di Bibliografia a Bruxelles, sui lavori e la forma da dare al nuovo Bollettino bibliografico settimanale Appendice. Sintesi delle tavole di classificazione decimale Tavole di classificazione, – Tavola delle suddivisioni di forme e di generalità, . P I PAUL OTLET, IL RAPPORT E L’ISTITUTO INTERNAZIONALE DI AGRICOLTURA Capitolo I Paul Otlet e l’Istituto Internazionale di Agricoltura di Roberto G Precursore di Internet, l’uomo che voleva classificare il mondo, visionario della pace sono solo alcuni degli appellativi che, specie nell’ultimo decennio, sono stati utilizzati per definire la multiforme personalità di Paul Otlet ( agosto — dicembre ) bibliografo, pacifista convinto e indiscusso fondatore della Documentazione della quale pubblicò, nel , il primo testo di sistematizzazione scientifica, il Traité de Documentation , che non ebbe grande fortuna tra i suoi contemporanei e solo molti decenni dopo sarà riscoperto specie quando — in tempi a noi più vicini — le sue intuizioni “visionarie” troveranno pratica attuazione nella diffusione di internet e della società dell’informazione. Paul Otlet, dirà Robert Fenaux: «Était la voix qui criait dans le désert; peu de gens avaient lu ses ouvrages aux titres suspects d’utopie, et aujourd’hui encore, on serait enclin à appliquer, à la méfiance, le mot de Beaumarchais sur la calomnie: raillez, raillez, il en reste toujours quelque chose» . . P O, Traité de Documentation — Le Livre sur le livre — Théorie et pratique, Bruxelles: Editiones Mundaneum, . Cfr. versione online al seguente url: http://lib.ugent.be/fulltxt/handle///Traite_de_documentation_ocr.pdf. . Discours de Robert Fenaux adressé à la Fédération internationale de documentation à l’occasion de son e anniversaire, in «Associations transnationales», n. – (), p. . Il Rapport per l’Istituto Internazionale di Agricoltura Un film di Françoise Levie, L’homme qui voulait classer le monde , e l’omonimo libro della stessa autrice lo hanno, in anni più recenti, fatto scoprire anche al grande pubblico e nel , infine, l’interesse di Google per Otlet e le sue teorie sull’organizzazione della conoscenza . W. Boyd Rayward, l’autore che negli anni, più di ogni altro, ne ha tenacemente studiato e diffuso le teorie e l’immagine lo ha definito a pioneer both of international organisation and of documentation. He and his colleague Henri La Fontaine, created two international organisations which continue to flourish: the International federation for documentation and the Union of International Associations. He also had some impact both in the movement to create the League of Nations and on its Committee for International intellectual co–operation. He was something of a visionary whose ideas were at least fifty years ahead of his time in laying the foundations for what has become known as Documentation, then Information Science in the United States of America, and now Informatics in Europe, especially in the USSR. His pioneering efforts in creating and elaborating the Universal Decimal Classification laid a firm foundation for the continued cooperative development of that Classification. His speculations showed him sensitive and imaginative in anticipating, technological innovation, such as microfilm, and many of his wider schemes may be considered to have failed mainly because the computer had not been invented, though another reason must not be neglected: the indifference of governments to problems of co–operation in the dissemination and bibliographic control of information . Per Otlet l’organizzazione e l’accesso alla conoscenza si basavano su due capisaldi principali: la standardizzazione dei . L’Homme qui voulait classer le monde, . Film. Diretto da Françoise Levie, prodotto da Sofidoc, Wild Heart Productions, Memento Productions, RTBF Charleroi. . F L, L’Homme qui voulait classer le monde. Paul Otlet et le Mundaneum, Bruxelles: Les Impressions Nouvelles, . . Cfr. il seguente url: http : / / museumpublicity. com / / / / mundaneum-and-google-announce-partnership. . W. B R, The Universe of Information. The work of Paul Otlet for Documentation and international organisation, Mosca: FID, , p. . . Paul Otlet e l’Istituto Internazionale di Agricoltura formati documentali e la standardizzazione di sistemi di classificazione. «Autrement dit, le processus de standardisation et de mécanisation devait engendrer de nouvelles formes de savoir» . L’ordine delle cose che un corretto sistema di classificazione può produrre è l’unica garanzia per la circolazione delle idee e l’interscambio della conoscenza, entrambi presupposti basilari per il conseguimento della pace e della cooperazione tra i popoli. «Otlet, l’homme qui voulait classer le monde, croyait profondément que le progrès nécessitait l’ordre. Chaque information sur la bonne fiche, chaque être humain à la bonne place» . Sicuramente i concetti di una conoscenza globale — un cervello del mondo — liberamente accessibile e personalizzabile sono strettamente connessi alle idee di internazionalizzazione e di transnazionalità che — in parte — erano figlie del più generale clima del post conflitto mondiale ed in parte frutto delle elaborazioni personali di un ristretto gruppo di intellettuali europei che tentarono un approccio alla conoscenza come parte costitutiva di un nuovo modello di struttura sociale. Non a caso strettissimi furono i legami tra l’Istituto Internazionale di Bibliografia di Otlet e La Fontaine e l’Istituto di sociologia Solvay, fondato nel . Sur le plan scientifique et philosophique, l’oeuvre d’Otlet porte la trace d’un ensemble de conceptions et de caractéristiques qui la rattachent à la fois au rationalisme kantien, à la recherche par Leibniz d’un langage universel — plus qu’à celle de l’Encyclopédie de Diderot — et au projet romantique de Novalis de l’intégration du savoir humain . . C V D H, W. B R, P U, L’Architecture du savoir. Une recherche sur le Mundaneum et les précurseurs européens de l’Internet, in «Associations transnationales», – (), p. . . J F F, Ordo ab Chaos, Classer est la plus haute opération de l’esprit, in «Associations transnationales», – (), p. . . P G, Fonder le monde, fonder le savoir du monde, ou la double utopie de Paul Otlet, in «Associations transnationales», –, (), p. . Cfr. anche Cent ans de l’office international de bibliographie, Mons: Editions Mundaneum, . Il Rapport per l’Istituto Internazionale di Agricoltura L’attività di collaborazione di Otlet con l’Istituto Internazionale di Agricoltura non prescinde dalle finalità cooperative e trasnazionali di quest’ultimo che, anzi, ne costituiscono una esplicita motivazione. «La documentation est la fixation de la pensée par écrit [. . . ]. La documentation est la condition sine qua non de la coopération» . Gli ultimi periodi della sua vita, durante i quali scrive il Traité de Documentation, sono un susseguirsi di visioni futuribili e l’immagine di un cervello collettivo del mondo, un complesso sistema di comunicazioni capace di trasmettere a distanza le informazioni trascendendo i limiti spazio temporali, sembra quasi prendere realtà. «Classer est la plus haute opération de l’esprit, celle qui implique toutes les autres. L’esprit s’élève à mesure qu’il est susceptible d’abstraction, de systématisation et de synthèse» . Depuis en effet, Otlet s’est intéressé au concept de document, affirmant qu’il est erroné de s’en tenir aux seuls imprimés, ce qui doit primer n’est plus le texte lui–même mais bien l’information quel que soit son support. Tout ce qui est porteur d’information devient document . Sono anche gli anni nei quali Paul Otlet demande à l’ingénieur Robert Goldschmidt d’étudier un système qui permet la photographie des livres et des documents et leur reproduction sous forme de projection ou de photogramme . Nasce il microfilm come mezzo per la trasmissione delle . P. O, La Documentation en agriculture: rapport sur la mission à l’Institut international d’agriculture. Roma: Imprimerie de l’Institut international d’agriculture, , p. . . P. O, Traité de Documentation, cit., p. . . J.F. F, Ordo ab Chaos, op. cit., p. . . R G, Sur une forme nouvelle du livre: le livre microphotographique, Bruxelles: Institut international de bibliographie, , contributo presentato al Congès international de la documentation photographique di Marsiglia, ottobre , , p. . Versione online consultabile al seguente url: http://pds.lib.harvard. edu/pds/view/?n=&imagesize=&jpRes=.&printThumbnails=no. Cfr. anche, F. L, Paul Otlet et le multimedia, in «Associations transnationales», – (), p. . . Paul Otlet e l’Istituto Internazionale di Agricoltura informazioni a distanza. «Coup sur coup des inventions merveilleuses sont venues étendre immensément les possibilités de la documentation» . Nei primi anni Quaranta, poco prima di morire parlerà di “Bibliotheque irradiée” o di “livre télevisionné”. Prima che un testo possa semplicemente essere gestito digitalmente passeranno più di vent’anni . Et voici maintenant le problème ultime de la documentation (technique et organisation). L’homme n’aurait plus besoin de documentation s’il était assimilé à un être devenu omniscient, à la manière de Dieu même. A un degré moins ultime serait créée une instrumentation agissant à distance qui combinerait à la fois la radio, les rayons Röntgen, le cinéma et la photographie microscopique. Toutes les choses de l’univers, et toutes celles de l’homme seraient enregistrées à distance à mesure qu’elles se produiraient. Ainsi serait établie l’image mouvante du monde, sa mémoire, son véritable double. Chacun à distance pourrait lire le passage lequel, agrandi et limité au sujet désiré, viendrait se projeter sur l’écran individuel. Ainsi, chacun dans son fauteuil pourrait contempler la création, en son entier ou en certaines de ses parties . Quando, nel , scrive il Rapport per l’Istituto Internazionale di Agricoltura Paul Otlet ha all’attivo un consistente numero di titoli della sua vastissima bibliografia ma nulla che riguardi quell’ambito specifico tanto che, proprio da quel lavoro, trarrà spunto per una riflessione sui sistemi di classificazione del dominio dei quali, in particolare, si occuperà . P. O, Traité de Documentation, cit., p. . . «Aussi pour faire connaître le monde par les divers moyens de connaissance, le Mundaneum assemblera en lui le Musée à voir, le Cinéma à visionner, la Bibliothèque, les Encyclopédies et les Archives à lire, le Catalogue à consulter, la Conférence, la Radio et le disque à entendre, le Congrès à débattre (Ad Mundum, vivendum et legendum, et audiendum et discutiendum). Dans ses rapports à l’éducation, le Mundaneum repose sur le principe que l’éducation n’est pas simplement utilitaire. Apprendre c’est penser, et penser c’est vivre, intellectuellement et spirituellement», P. O, Monde. Essai d’universalisme, Bruxelles: Editions Mundaneum, , p. . L’opera è consultabile al seguente url: https://biblio.ugent.be/publication/. . Ivi, p. –. Cfr. anche J M S, Vu, su, lu: les architectes de l’information face à l’oligopole du Web, Parigi: La Découverte, . Il Rapport per l’Istituto Internazionale di Agricoltura nel secondo Rapport del pubblicato con il titolo La Documentation en agriculture: rapport sur la mission à l’Institut international d’agriculture . . P. O, La Documentation en agriculture: rapport sur la mission à l’Institut international d’agriculture, cit., . Capitolo II La classificazione decimale agli inizi del XX secolo di Maria T Sul finire del XIX e gli inizi del XX secolo molti furono gli studiosi che si interrogarono su quale fosse il sistema migliore da usare, partendo da quelli già esistenti o creandone uno ex novo, per dare un posto alle risorse bibliografiche e migliorare la diffusione delle scienze, delle ricerche e delle conoscenze nazionali. Tra i problemi da risolvere vi era senza dubbio il superamento dei confini locali e il conseguente incremento della circolazione delle informazioni anche a livello internazionale. La lingua e la struttura logica usate dai sistemi di classificazione già in uso rappresentavano un ostacolo e richiedevano per essere superati sforzi e costi non solo in termini di tempi e persone impiegate per adattare i sistemi a livello concettuale ma anche di denaro. Mancava un’unità nell’ordinamento delle risorse che aveva portato al proliferare di schemi di classificazione bibliografica indipendenti gli uni dagli altri, mentre «le esigenze della vita moderna imponevano sempre più la standardizzazione di tutto e specie dei cataloghi» . Ma quale classificazione adottare? Quella sistematica o quella alfabetica? Senza o con notazione, per lettere, a cifre, altri simboli o combinata (cifre e lettere o altri simboli)? . Il catalogo collettivo degli editori italiani, in «L’Italia che scrive», a. , n. (luglio ), p. . Il Rapport per l’Istituto Internazionale di Agricoltura Questo panorama portò il belga Paul Otlet a ipotizzare un sistema universale basato sulla Classificazione decimale dell’americano Melvil Dewey autore, nel , di A classification and subject index for cataloguing and arranging the books and pamphlets of a library in cui presentava un sistema ideato per la catalogazione e l’indicizzazione ma anche utile per la numerazione e la disposizione di libri e opuscoli sugli scaffali basato su un sistema di ordinamento a base dieci col quale suddividere le . «L’unità di classificazione è indispensabile per portare a buon fine il lavoro documentale. Ad oggi sono stati elaborati sistemi di classificazione bibliografica differenti. Pertanto, nessuna cooperazione è possibile fin quando ognuno resta confinato nel proprio sistema. Vi è quindi la necessità di unificare la catalogazione e proporre una classificazione universale. Nel la prima Conferenza bibliografica internazionale scelse a tal proposito la Classificazione decimale.» Cit. P. O, Traité de documentation, cit., p. . . M D, A classification and subject index for cataloguing and arranging the books and pamphlets of a library, Amherst, Mass: University of Chicago Press, . http://archive.org/details/classificationandewerich. Cfr. M. D, Decimal classification Beginnings, in «The library journal», n. ( febbraio ). La versione digitale è consultabile su http://www.gutenberg.org/files//-h/-h.htm. . La libreria viene prima divisa in nove biblioteche speciali denominate classi numerate con nove cifre. Queste librerie o classi speciali sono indipendenti le une dalle altre e possono a loro volta essere frazionate in nove Divisioni speciali relative al soggetto principale. Le divisioni sono numerate da a così come le Classi. Una Divisione finale si ottiene, quindi, scomponendo ognuna di queste Divisioni in nove Sezioni numerate nello stesso modo, usando le nove cifre. Quindi è la terza Sezione (Geometria) della prima Divisione (matematica) della quinta Classe (Scienze Naturali). Questo numero, formato da Classe, Divisione, e dalla Sezione, è della Classificazione o Numero di classe, e si applica ad ogni libro o un opuscolo appartenenti alla biblioteca. [...] quando nella notazione compare il numero , questo ha il suo normale valore nullo. Così un libro con numero di classe appartiene alla Classe , Divisione , ma Sezione nulla. Se fosse marcato , indicherebbe un trattato di scienza, in generale, circoscritto a nessuna Divisione. Uno zero in prima posizione, allo stesso modo starebbe ad indicare che il libro non è circoscritto in nessuna Classe [...] Un’enciclopedia generale o un periodico non trattano nessuna Classe così che viene assegnata loro la Classe . [...] In teoria, la divisione di ogni soggetto in sole nove intestazioni è assurda. In pratica, sarebbe auspicabile che la classificazione fosse più accurata possibile senza l”uso di dati aggiuntivi, e che il principio decimale dal quale il nostro schema dipende consentisse nove divisioni concise. Questo principio si è rivelato del tutto soddisfacente nella pratica anche se sembra neutralizzare la giusta coordinazioe un adeguato coordinamento, in alcuni posti. Nella nostra biblioteca ci è sembrato meglio usare uniformemente tre figure per il numero della classe. Questo ci permette di classificare alcuni argomenti in maniera molto precisa. Ivi, p. .