PROVINCIA DI BIELLA ASSESSORATO ALLA SOLIDARIETA' SOCIALE PIANO PROGETTUALE atto a favorire i processi di integrazione socio-culturale, lavorativa e scolastica degli stranieri e per prevenire e fronteggiare i fenomeni di esclusione L'esigenza di affrontare il fenomeno dell'immigrazione di stranieri rappresenta per il Biellese un bisogno nuovo che si differenzia nettamente dalle precedenti esperienze migratorie che hanno interessato il territorio. L’appartenenza ad etnie oltre che a culture diverse, fa sì che le differenze rischino di essere percepite in modo più problematico sia dai biellesi che dagli stessi immigrati, provocando comprensibilmente l’insorgere di atteggiamenti di reciproca diffidenza. Tali atteggiamenti risultano peraltro estremamente pericolosi nel momento in cui degenerano a tal punto da ostacolare fortemente, se non addirittura ad impedire forme di contatto e di comunicazione, fra le persone appartenenti alle varie culture. Quando si assiste ad un reciproco isolamento delle diverse etnie, queste tendono a cristallizzarsi come sotto-sistemi chiusi a causa o della presenza di fattori di esclusione o dell’assenza di agenti favorenti l’inclusione o ancora dell’azione concomitante di entrambi. Spesso si è di fronte ad un’oggettiva difficoltà/incapacità di trovare rimedi che permettano, almeno nel lungo periodo e dopo un paziente lavoro di ricomposizione delle fratture, di ridefinire la situazione, perché mancano gli strumenti culturali per farlo. Si evidenzia allora il rischio di differenze che diventano diseguaglianze, e la diversità finisce per esprimersi esclusivamente in negativo, come fattore socialmente disfunzionale, anziché essere valorizzata nelle sue molteplici implicazioni di confronto armonico tra differenti identità socio-culturali. E' indubitabile che è proprio nella valorizzazione delle differenze che si ritrovano i presupposti per agire in una logica di scambio e di condivisione degli obiettivi di crescita collettiva, e per perseguire un'integrazione senza omologazione. Diviene inoltre assolutamente necessario affrontare gli effetti di desocializzazione dei migranti prima che venga raggiunto un punto critico, allorquando la percezione di essere irrimediabilmente esclusi può provocare una ricerca di conferme della propria identità marginale con cadute in comportamenti devianti o autoaggressivi. E’ innegabile che si ha una vera integrazione dell’immigrato nella società di adozione quando questa avviene in termini accrescitivi di risorse; non si ha integrazione, o se ne ha una falsa oppure apparente, se i suoi costi sono alti ed essa si esprime all’interno di una logica di perdita o di deprivazione (di identità, di autostima ecc.). Da qui l’esigenza di sviluppare una pedagogia interculturale personale e sociale, centrata su di un’educazione ai valori e sulla solidarietà come atto dovuto in una logica di vera accoglienza, valori propri dell’uomo senza distinzione di etnia, origine, provenienza, religione. 2 Ecco quindi che da bisogni nuovi di cui si parlava prima sorge la necessità di individuare risorse altrettanto nuove, identificando supporti atti ad agire nell'ambito della prevenzione e della mediazione dei conflitti. Da qui la necessità di costruire una rete integrata di risorse del settore pubblico, istituendo un OSSERVATORIO SULL'IMMIGRAZIONE. Questo, localizzato presso l'Amministrazione provinciale, sarà gestito da un Coordinamento tecnico formato da esperti e funzionari di Enti locali, Sanità, Mondo del lavoro e Scuola. Tale organismo agirà in stretto raccordo con i referenti politici e di concerto con il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione di competenza prefettizia, favorendo l'operatività delle proposte che da esso provengono. Ovviamente la Provincia assumerà nell’ambito di tale Consiglio un ruolo di primo piano garantendo la qualità dei progetti prescelti e, attraverso l'attività dell'Osservatorio, farà in modo che si eviti una dispersione o sovrapposizione di risorse. Tra i compiti dell'OSSERVATORIO SULL'IMMIGRAZIONE si possono sin d'ora prefigurare sinteticamente i seguenti: a) raccolta di dati e di studi sul fenomeno migratorio nel Biellese; b) realizzazione di progetti finalizzati all'integrazione socio-culturale, lavorativa e scolastica dei migranti: in particolare * verrà supportata l'attività dell' "Osservatorio sulla qualità della casa in rapporto al fenomeno dell'immigrazione extra-comunitaria" già realizzato a cura del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'Asl di Biella; * si finanzieranno attività di formazione in ambito scolastico per gruppi di insegnanti che dovranno dedicarsi all'insegnamento dell'italiano agli immigrati come "seconda lingua". Ancora all'interno della Scuola sarà valutata la possibilità di favorire l'attuazione di programmi di accoglienza, con la collaborazione dell'Associazione Mosaico formata da Mediatori interculturali professionali. Si prevede inoltre la stampa e divulgazione di materiale informativo (Guida per le famiglie, un opuscolo di benvenuto tradotto in varie lingue per gli alunni da consegnare all'atto della loro iscrizione a scuola, la diffusione di CD-ROM già disponibili: ad potrà essere utilmente coinvolta nel esempio "L'italiano a portata di mano" ecc.; * si funzionalizzerà opportunamente l'Associazione Mosaico nel momento in cui occorra fornire un supporto alle operazioni di monitoraggio della qualità delle abitazioni e di progettazione di forme di inserimento della donna straniera nel mondo del lavoro locale, nonché nella realizzazione di un Centro di Incontro Interculturale rivolto a cittadini italiani e stranieri; * si svilupperà un'attività di SPORTELLO PER GLI IMMIGRATI il quale, situato in locali messi a disposizione dall'Amministrazione provinciale, agirà a livello di tutto il territorio provinciale fornendo un supporto informativo e di intermediazione, anche linguistica, nei vari ambiti in cui si presenta la necessità; c) attuazione delle iniziative proposte nell'ambito della Consulta provinciale sull'immigrazione; d) redazione di un Notiziario a cadenza periodica, tradotto in più lingue, contenente le proposte formative e le occasioni lavorative e abitative, nonché le risorse assistenziali e informative presenti sul territorio, le disposizioni di 3 legge, i comunicati della Questura, delle Organizzazioni di categoria, degli Enti Locali ecc. Sarà naturalmente compito del Coordinamento tecnico che gestirà l'Osservatorio sull'Immigrazione individuare di volta in volta, tra gli obiettivi sopra menzionati, alcune priorità, che verranno proposte e discusse congiuntamente in sede di Consulta prefettizia. L'attività dell'Osservatorio, in questa prima fase, dovrà svolgersi tenendo conto delle proposte sopra riportate e di alcune priorità: A) GLI SPORTELLI PER IMMIGRATI 1. Si prospetta l'esigenza di un ampliamento e potenziamento degli Sportelli per stranieri da localizzare a Biella, a Cossato e a Trivero. Il personale sarà rappresentato da mediatori interculturali che dovranno frequentare un corso di formazione specifico sulla tematica della casa. Tra i compiti dello sportello vi saranno i seguenti: Fornire capillarmente su tutto il territorio provinciale informazioni sul problema casa; Reperire alloggi adeguati sia per superficie che per condizioni igienico sanitarie; Stimolare i vari attori interessati (amministratori pubblici, locatari, altri servizi sul territorio , imprenditori etc.) al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie degli alloggi esistenti; Incentivare l’offerta di locazione da parte del mercato privato ai cittadini stranieri a canoni concordati ( vedi Legge 431/98); Promuovere una campagna di sensibilizzazione per il reperimento di alloggi pubblici e privati anche con il coinvolgimento degli Enti Locali e delle Associazioni dei proprietari degli immobili (ad esempio l'Istituto Diocesiano del clero, il Cottolengo, gli ex IPAB etc.), con particolare riguardo agli imprenditori, all’Unione Industriale e alla Camera di Commercio. Fornire consulenza e supporto tecnico a coloro che intendono affrontare l’acquisto o la locazione di un alloggio. B) LA CASA Dai dati desunti dallo Sportello Immigrati del Comune di Biella (v. tabella riportata qui di seguito) si evince che le richieste relative all'abitazione sono molto frequenti e pressanti (159 nell'arco di cinque mesi di osservazione. Il dato riguarda l'intero territorio provinciale e riguarda un bisogno comunque sottostimato, perché non tutti i residenti in altri comuni sono a conoscenza dello sportello di Biella e della possibilità di ottenere un supporto anche se si è residenti in un altro comune). Gli interventi a cura dell'Osservatorio sono incentrati sulla preliminare costit uzione di un FONDO DI SOLIDARIETA' per stranieri che permetta di: Stipulare contratti con agenzie assicurative a favore di locatori a garanzia di copertura di eventuali danni all’alloggio provocati dall’inquilino; Concedere un contributo, ove non sia possibile individuare altri canali di finanziamento sul territorio, agli immigrati che hanno acquistato un alloggio che necessita di migliorie igienico sanitarie per renderlo più abitabile. A tale scopo tra immigrati richiedenti e l'Osservatorio si instaurerà un patto sulla parola per la restituzione, dilazionata nel tempo sulla base di accordi 4 tra le parti e a tasso di interesse zero, dell'importo relativo al contributo richiesto, restituzione che ha la finalità di ricostituire il fondo di solidarietà; Concedere un contributo, ove non sia possibile individuare altri canali di finanziamento sul territorio, agli immigrati che hanno preso in affitto, o intendano farlo, un alloggio il quale necessita di migliorie igienico sanitarie per renderlo più abitabile. Anche in questo caso si instaurerà un patto sulla parola come per il punto precedente. Per quanto riguarda le modalità di erogazione i partecipanti all'Osservatorio provvederanno a predisporre un regolamento apposito contenente il tetto massimo del contributo, gli indicatori da considerare nell'accoglimento delle domande e il controllo sull'utilizzo congruo del finanziamento. In ogni caso si prevede che le richieste debbano pervenire agli Sportelli per gli immigrati al cui interno i mediatori culturali rappresenteranno un primo filtro delle richieste che poi verranno trasmesse ai membri dell'Osservatorio ai quali spetterà la decisione di concedere o meno i contributi richiesti. E' dunque scontato che tra Sportello e Osservatorio vi sarà una continua interazione. C) LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI SCOLASTICI Sulla tematica dell'integrazione gioca un ruolo di grande importanza la Scuola. A questo scopo si prevede di realizzare corsi di formazione sul territorio (di base e di secondo livello) allo scopo di formare il maggior numero possibile di insegnanti sull'intero territorio provinciale. Alla Scuola si potrà inoltre fornire, su richiesta specifica inoltrata all'Osservatorio, il supporto dei Mediatori culturali dell'Associazione Mosaico per attività di inserimento e di integrazione di stranieri negli istituti di ogni ordine e grado. D) REDAZIONE DI UN NOTIZIARIO PERIODICO DI INFORMAZIONE redatto in più lingue. PROPOSTA DI RIPARTO DELLE RISORSE FINANZIARIE disponibilità: _ 89.863,50 A) sportello _ 20.000 B) fondo di solidarietà " 51.000 C) corsi di formazione a operatori scolastici " 14.800 D) redazione del Notiziario " 4.063,50 __________ TOTALE _ 89.863,50 ___________________________________________________________________ 5 DATI DI SFONDO Alcuni dati forniti dallo Sportello Immigrati del Comune di Biella evidenziano come, di fatto, il bacino di utenza che afferisce a tale Servizio si estende ben al di là del territorio del capoluogo, riguardando praticamente l'intera provincia: SPORTELLO IMMIGRATI ACCESSI AL SERVIZIO: SETTEMBRE 2001 / FEBBRAIO 2002 N. TOTALE ACCESSI UOMINI DONNE RESIDENTI NON RESIDENTI IN ATTESA DI RESIDENZA TIPO DI RICHIESTA ABITAZIONE INSER. LAVORATIVO PRIMA ACCOGLIENZA ASSIST. ECONOMICA PERMESS DI SOGGIORNO CARTA DI SOGGIORNO RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE MENSA INFORMAZIONI GENERALI N. COLLOQUI 801 370 431 491 299 11 159 93 42 39 101 51 47 17 141 406 Per quanto riguarda in particolare l'abitazione, da una relazione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'Asl 12 di Biella si desume che gli interventi riguardanti soggetti interessati ad ottenere il certificato attestante le condizioni del proprio alloggio ai fini del ricongiungimento familiare della carta di soggiorno delle prestazioni di garanzia sono stati così suddivisi: N° di interventi Distretto 1 di Biella Distretto 2 di Cossato TOTALE Anno 2000 126 97 223 Anno 2001 295 133 428 TOTALE 421 230 651 Dalla relazione si legge, tra l'altro: "...la prima osservazione che possiamo fare è l’aumento notevolissimo del numero di interventi effettuati confrontando i dati del 2000 con quelli del 2001. Si noti che i dati riportati si riferiscono al numero di 6 interventi effettuati, a ciascuno dei quali corrisponde un sopralluogo in un alloggio. Pertanto il numero dei soggetti coinvolti è di gran lunga superiore. L'aumento nel 2001 rispetto al 2000 (quasi un raddoppio) è spiegabile in gran parte con l'attivazione nell’anno 2001 dell’istituto della “prestazioni di garanzia” previsto dalla recente normativa Per stabilire se questa tendenza all’aumento degli interventi si manterrà occorre proseguire con le osservazioni in modo da valutare su un periodo di tempo più ampio l’andamento del fenomeno. Un’altra osservazione che si può fare è che l’aumento è uniformemente distribuito su tutto il territorio dell’azienda sanitaria 12". 7 Dati socio-demografici. Gli stranieri residenti nel Biellese 1 Tabella n. 1 - Comuni biellesi per numero di abitanti, di immigrati e tasso di immigrazione al 31-12-2000 COMUNI N. abitanti immi- % grati imm. Ailoche 327 5 1,5 Andorno 3.614 73 2,0 Benna 1.146 14 1,2 BIELLA 47.121 1.443 3,1 Bioglio 1.069 30 2,8 Borriana 878 10 1,1 Brusnengo 2.102 34 1,6 Callabiana 145 4 2,7 Camandona 424 8 1,9 Camburzano 1.172 17 1,5 Campiglia Cervo 178 6 3,4 Candelo 7.939 115 1,5 Caprile 220 11 5,0 Casapinta 441 0 0,Castelletto Cervo 846 37 4,4 Cavaglia' 3.689 107 2,9 Cerreto Castello 672 13 1,9 Cerrione 2.767 54 1,9 Coggiola 2.402 57 2,4 Cossato 15.271 294 1,9 Crevacuore 1.876 60 3,2 Crosa 338 40 11,8 Curino 475 7 1,5 Donato 722 2 0,3 Dorzano 433 1 0,2 Gaglianico 3.876 74 1,9 Gifflenga 106 5 4,7 Graglia 1.616 25 1,5 Lessona 2.449 43 1,8 Magnano 381 19 5,0 Massazza 569 27 4,7 Masserano 2.282 92 4,0 Mezzana Mort. 652 12 1,8 Miagliano 609 25 4,1 Mongrando 4.040 74 1,8 Mosso 1.813 115 6,3 Mottalciata 1.444 19 1,3 Muzzano 685 18 2,6 Netro 1.035 31 3,0 Occhieppo Infer. 3.980 65 1,6 Occhieppo Super. 2.896 51 1,8 Pettinengo 1.647 22 1,3 Piatto 548 8 1,5 (Fonte: Uffici anagrafici dei comuni biellesi) 1 COMUNI Piedicavallo Pollone Ponderano Portula Prolungo Pray Quaregna Quittengo Ronco Biellese Roppolo Rosazza Sagliano Micca Sala Biellese Salussola Sandigliano San Paolo Cervo Selve Marcone Soprana Sordevolo Sostegno Strona Tavigliano Ternengo Tollegno Torrazzo Trivero Valdengo Vallanzengo Valle Mosso Valle San Nicolao Veglio Verrone Vigliano Biellese Villa del Bosco Villanova B. Viverone Zimone Zubiena Zumaglia Totali provincia N. abitanti immi- % grati imm. 198 7 3,5 2.185 56 2,6 3.808 28 0,7 1.525 60 3,9 2.722 33 1,2 2.525 67 2,7 1.304 16 1,2 247 7 2,8 1.512 16 1,1 830 13 1,6 94 0 0,1.680 27 1,6 631 51 8,1 2.075 18 0,9 2.738 23 0,8 143 2 1,4 101 2 2,0 861 41 4,7 1.319 18 1,4 789 14 1,8 1.187 22 1,8 934 16 1,7 311 8 2,6 2.762 48 1,7 187 4 2,1 6.954 389 5,6 2.526 23 0,9 248 1 0,4 4.022 208 5,2 1.139 30 2,6 654 104 15,9 1.140 19 1,7 8.488 167 2,0 373 10 2,7 198 3 1,5 1.361 59 4,3 406 4 1,0 1.261 22 1,7 1.079 15 1,4 189.234 4.818 I presenti dati e quelli successivi rappresentano il risultato della ricerca condotta dall'Associazione Mosaico di Biella su incarico dell'Assessorato alla Solidarietà sociale della Provincia di Biella 2,5 8 Tabella n. 2 - Distribuzione degli stranieri residenti in provincia per paese di origine al 20-12-2000 (in ordine decrescente) Nazione di origine numero % sul totale Marocco 1.687 35,0 Albania 396 8,2 Romania 252 5,2 Cina Popolare 184 3,8 Filippine 177 3,7 Bosnia 172 3,6 C.S.I. 156 3,2 Sri Lanka 148 3,1 India 100 2,1 Somalia 99 2,0 Perù 92 1,9 Bulgaria 90 1,9 Tunisia 74 1,5 Jugoslavia 67 1,4 Rep. Dominicana 57 1,2 Polonia 52 1,1 Algeria 44 0,9 Nigeria 42 0,9 U.S.A. 33 0,7 Croazia 30 0,6 Colombia 27 0,6 Senegal 26 0,5 Cuba 24 0,5 Pakistan 23 0,5 Giappone 22 0,5 Thailandia 22 0,5 Egitto 20 0,4 Ucraina 18 0,4 Argentina 16 0,3 Cile 15 0,3 Ghana 13 0,3 Ungheria 13 0,3 Mauritius 11 0,2 ALTRI 616 12,7 Totale generale 4.818 100 (Fonte: Questura di Biella – Ufficio Immigrazione. Nostra rielaborazione) Un dato relativo alla presenza di irregolari fa riferimento al 1998 (Fonte Caritas e Questure del Piemonte) ed evidenzia che a Biella, su un totale, allora, di 3.435 stranieri, il 17% (vale a dire 596 casi) riguardava persone in questa situazione. Dopo le recenti sanatorie si stima che il numero di stranieri irregolari si sia sensibilmente ridotto, attestandosi intorno ai 300 casi. 9 Gli immigrati e il lavoro Tabella n. 3 - CITTADINI EXTRACOMUNITARI ISCRITTI AL COLLOCAMENTO periodo 1-1-2001 /31-3-2001 (dati di stock) tipologia disoccupati (già lavorato) inoccupati (mai lavorato) TOTALI maschi 285 80 365 femmine 189 216 405 Totale 474 296 770 % 61,6 38,4 100 (Fonte: Centro per l'Impiego della Provincia di Biella) Stranieri iscritti al Collocamento nel periodo 1-1-2001 /31-3-2001 per appartenenza di genere 300 270 241 250 200 150 86 100 76 40 50 9 46 2 0 minori 18-24 anni maschi 25-29 anni 30 anni e oltre femmine Tra gli iscritti al Collocamento, il 91% non è in possesso di alcun titolo di studio (il 93% tra i maschi e l'88% tra le femmine). Ne consegue che la qualifica di gran lunga prevalente è quella di operai generici (l'80% dei casi tra i maschi e l'84% tra le femmine). L'anzianità di iscrizione superiore ad un anno riguarda il 48% in egual misura i maschi e le femmine. Gli iscritti di origine marocchina riguardano in media il 53% del totale, ma il 64% tra i maschi contro il 43% tra le femmine. 10 Avviamenti al lavoro di stranieri nel 2000 0 200 400 800 1000 1200 1400 338 118 I trimestre 600 456 176 II trimestre 63 III trimestre 66 239 143 209 255 IV trimestre 128 383 912 375 TOTALE 2000 maschi 1.287 femmine TOTALE (Fonte: Centro per l'Impiego della Provincia di Biella. Nostra elaborazione) Cancellazioni e cessazioni del rapporto di lavoro di stranieri Anno 2000 0 100 200 300 400 500 600 68 77 I trimestre 145 31 II trimestre 66 97 75 III trimestre IV trimestre 53 128 82 75 157 256 271 TOTALE 2000 527 licenziamenti dimissioni TOTALE (Fonte: Centro per l'Impiego della Provincia di Biella. Nostra elaborazione) 11 Il grafico evidenzia come i contratti di lavoro riguardanti persone immigrate si caratterizzino in parte considerevole come assunzioni a tempo determinato. Gli stranieri nelle scuole del Biellese Gli alunni stranieri che frequentano le Scuole della Provincia di Biella di ogni ordine e grado nell’a.s.2001/02 risultano essere 844 su un totale 20.223, vale a dire il 4,2%, così ripartiti: - 179 nelle Scuole dell’Infanzia 375 nelle Scuole Elementari 192 nelle Scuole Medie 98 nelle Scuole Superiori. Distribuzione percentuale degli alunni stranieri nelle scuole biellesi. Anno scolastico 2001-2002 Scuole dell'infanzia 21,2% Scuole Elementari 44,4% Scuole Medie Superiori 11,6% Scuole Medie Inferiori 22,7% Le maggiori presenze di alunni stranieri si riscontrano nelle seguenti Scuole: - I.C. di Trivero 16,0% I.C. di Pettinengo 12,7% D.D. di Biella 2 Circolo 11,2% La provenienza geografica degli alunni immigrati è così numericamente ripartita: 451 147 46 45 38 31 26 Africa mediterranea Area balcanica Corno d’Africa Altri Stati asiatici America latina Area slava Cina 15 10 10 9 5 1 Altri Stati africani Ex Unione Sovietica Stati CEE Penisola indiana Penisola arabica America del Nord