Visite e Vaccinazioni Tra i servizi offerti dalla nostra Struttura, si effettuano visite generali e specialistiche su appuntamento, oltre che Vaccinazioni di cane, gatto, coniglio e furetto. La Vaccinazione È importante sapere che la vaccinazione non è una semplice “puntura” ma un atto medico, che alla base presuppone delle conoscenze ben precise acquisite dal Veterinario nel corso dei suoi studi e nell’esercizio della sua professione. Per queste ragioni, la vaccinazione deve essere sempre effettuata al termine di una accuratissima visita clinica generale finalizzata all’accertamento di un perfetto stato di salute del paziente: condizione necessaria affinché la vaccinazione sia efficace e sicura. Di seguito riporteremo in sintesi le informazioni più salienti riguardo alle vaccinazioni. Per approfondimenti o chiarimenti sull’argomento, non esitate a contattarci: saremo ben lieti di fornirvi ulteriori informazioni e di farvi omaggio di un pratico opuscolo informativo. Vaccinazione del cane: il protocollo vaccinale del cucciolo prevede 3 interventi vaccinali distanziati di 21 giorni l’uno dall’altro. La prima delle tre vaccinazioni viene effettuata all’età di circa 8 settimane e sempre dopo aver effettuato un esame delle feci, per escludere eventuali parassitosi gastrointestinali concomitanti: questa prima dose consiste nella somministrazione di un vaccino monovalente che protegge nei confronti della Parvovirosi (gastroenterite infettiva), una grave malattia infettiva virale che in molti casi può portare a morte il cane. Il secondo e il terzo intervento vaccinale prevedono la somministrazione di un vaccino polivalente che protegge nei confronti di Cimurro, Epatite Infettiva, Parvovirosi, Parainfluenza e Leptospirosi. Queste dosi hanno il compito di generare prima, e potenziare poi, l’immunità nei confronti delle malattie, in modo tale che il vostro cane possa essere protetto per un periodo di circa un anno. Da questo momento in poi verrà effettuato un richiamo vaccinale all’anno. Per quanto riguarda la Leptospirosi (malattia batterica trasmessa attraverso il contatto con urine infette) è consigliabile richiamare la vaccinazione ogni 6 mesi: questo perché i vaccini per le malattie batteriche sono meno immunogeni (cioè stimolano meno la risposta immunitaria dell’organismo) rispetto a quelli per le malattie virali e quindi necessitano di essere ripetuti con maggiore frequenza. Vaccinazione del gatto: il protocollo vaccinale del gatto prevede 2 somministrazioni di vaccino polivalente, distanziate tra loro di 21 giorni. Anche nel gatto, così come nel cane, la prima vaccinazione viene effettuata all’età di circa 8 settimane e sempre dopo aver analizzato un campione di feci. Dopo 21 giorni viene effettuata la seconda vaccinazione, che ha il compito di amplificare la precedente, rafforzando così l’immunità generata e proteg- gendo il vostro gatto per un periodo di circa un anno. Da questo momento in poi verrà effettuato un richiamo vaccinale all’anno. Nel gatto, la vaccinazione cosiddetta “standard” protegge nei confronti di Panleucopenia felina, Rinotracheite infettiva e Calicivirosi. Tuttavia esistono vaccini “facoltativi” che hanno indicazione solo se esiste un elevato rischio di esposizione: tra questi ricordiamo il vaccino per la Leucemia Felina, quello per la Clamidiosi (o polmonite felina) e quello per la Peritonite infettiva (vaccino non presente in commercio in Italia). Vaccinazione Antirabbica: per molti anni, prima del 2009, l’Italia è stata una Nazione indenne dalla Rabbia: ciò significa che per tanto tempo ci si è preoccupati in maniera molto relativa di una malattia, la cui importanza era considerata marginale. Di conseguenza, fino a poco tempo fa la vaccinazione era facoltativa in tutto il territorio italiano e l’obbligo di vaccinazione era limitato solo ad alcuni casi particolari (cani da caccia in attività, espatrio di cani verso Paesi a rischio, mostre canine, ecc.). Purtroppo, nel novembre del 2009, nel Bellunese è scoppiato un focolaio di Rabbia che si è progressivamente propagato a tutto il Nord Italia, nonostante i tentativi fatti per arginare il problema. Allo stato attuale la Rabbia rappresenta una vera emergenza Nazionale, nei confronti della quale sono già stati adottati provvedimenti e integrazioni alla normativa vigente. Infatti, in molte regioni del Nord Italia l’obbligo di vaccinazione antirabbica è stato esteso a tutti i cani e consigliata per i gatti e i furetti. In ogni caso, chiunque volesse recarsi e soggiornare in una di queste regioni con il proprio cane, gatto o furetto ha l’obbligo di vaccinarlo contro la Rabbia almeno 21 giorni prima della partenza. Personalmente vi consigliamo, per ragioni puramente sanitarie e a prescindere dalla normativa, di vaccinare il vostro cane contro la Rabbia. La vaccinazione antirabbica è sicura ed è molto protettiva. Vaccinazione del coniglio: il coniglio viene vaccinato essenzialmente nei confronti di due malattie infettive importanti: Mixomatosi e MEV (Malattia Emorragica Virale). A 30 giorni di vita si vaccina per la Mixomatosi (con richiamo dopo 6 settimane; a 60 giorni di età, invece, viene somministrato il vaccino per la MEV. A seconda della tipologia di vaccino utilizzato, il Veterinario può seguire protocolli vaccinali differenti, in riferimento ai richiami successivi. Vaccinazione del furetto: il furetto è un animale molto sensibile al virus del Cimurro. Per tale motivo si consiglia vivamente la vaccinazione per tutta la vita.