Sondaggio
“Prospettive della comunicazione”
ottobre 2011
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Andamento fatturato rispetto al primo semestre 2010
E' cresciuto al di
sopra
dell'aumento dei
prezzi
9,4%
E' rimasto stabile
46,9%
E' cresciuto per il
solo effetto
dell'aumento dei
prezzi
3,1%
E' diminuito
40,6%
2
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Previsione fatturato secondo semestre 2011
Crescerà al di
sopra
dell'aumento dei
prezzi
15,6%
Crescerà per il
solo effetto
dell'aumento dei
prezzi
6,3%
Sarà stabile
37,5%
Diminuirà
40,6%
3
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Nel primo semestre, il numero complessivo di occupati è stato:
In aumento
6,3%
In diminuzione
6,3%
Stazionario
87,5%
4
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Quale prevede sarà l’andamento degli occupati?
Aumenterà
3,1%
Diminuirà
15,6%
Rimarrà stabile
81,3%
5
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Aspetti della crisi minacciosi:
credito dalle banche
E' un
problema
grave
28%
E' un
problema di
media entità
6%
E' un
problema di
lieve entità
16%
Aspetti della crisi minacciosi:
Insolvenza dei clienti
E' un
problema
grave
25%
Non
rappresenta
un problema
50%
E' un
problema di
media entità
31%
Non
rappresenta
un problema
13%
E' un
problema di
lieve entità
31%
6
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Aspetti della crisi minacciosi:
diminuzione ordini clienti storici
E' un
problema
grave
25%
E' un
problema di
media entità
31%
Non
rappresenta
un problema
16%
E' un
problema di
lieve entità
28%
Aspetti della crisi minacciosi:
Concorrenza
E' un
problema
grave
9%
E' un
problema di
media entità
38%
Non
rappresenta
un problema
25%
E' un
problema di
lieve entità
28%
7
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Qual è la situazione del mercato oggi?
Stazionario
34,4%
In crisi
56,3%
In sviluppo
9,4%
8
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Quali sono le previsioni per il futuro del settore?
Stazionario
34,4%
In aumento
18,8%
In diminuzione
46,9%
9
SONDAGGIO UNIONE COMUNICAZIONE
Consigli e suggerimenti:
RICERCA DI FINANZIAMENTI CON CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE PER IL SOSTEGNO
DELLA RICERCA DEL LAVORO E DI NUOVI MERCATI
SERVE UN RADICALE CAMBIO DEL PRELIEVO FISCALE DALLE IMPRESE, PER UNA
RIDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA CHE FACCIA RIPARTIRE I CONSUMI DAL BASSO
FAR RIDURRE L'ALIQUOTA PREVIDENZIALE DELLA GESTIONE SEPARATA ALLA QUALE SONO
ISCRITTI TUTTI IL LAVORATORI AUTONOMI DEL TERZIARIO AVANZATO
SNELLIRE LA BUROCRAZIA, FACENDO PRESSIONI AGLI ENTI DI RIFERIMENTO, MAGGIOR
ATTENZIONE DELLE ASSOCIAZIONE AL MERCATO DI CONCCORRENZA SLEALE
OBBLIGARE LE BANCHE A FINANZIARE IL LAVORO, RIDISTRIBUIRE LA RICCHEZZA
NAZIONALE IN MISURA PIÙ EQUA
SENSIBILIZZARE LE PMI SULL'IMPORTANZA DI FARE COMUNICAZIONE IN TEMPI COME
QUESTI
STUDI DI SETTORE FATTI MALE, PERCHÈ I PICCOLI ARTIGIANI VENGO PENALIZZATI
INCENTIVAZIONE DEL "MADE IN ITALY" REALE; DECLASSAMENTO DEL PRODOTTO "MADE IN
ITALY" CREATO DA AZIENDE ITALIANE IN EST EUROPA O ASIA
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