trecento 60gradi chiesa aldo maria valli Primi passi del 2009 P er la Chiesa l’anno liturgico incomincia con la prima domenica d’Avvento, ma gennaio ha comunque un’importanza speciale. Se, grazie a un’intuizione profetica di Paolo VI, il primo giorno del nuovo anno è dedicato alla pace, il primo mese dell’anno solare si segnala per alcuni appuntamenti che nell’insieme formano un quadro ricco di contenuti. Nel giorno dedicato al battesimo di Gesù si celebra un rito solenne e festoso: il battesimo di alcuni bambini, da parte del Papa, nella Cappella Sistina, tra genitori emozionati, neonati rumorosi, fratellini irrequieti, succhiotti, vestitini e biberon. Un bel modo di incominciare l’anno, all’insegna del sì alla vita. Inoltre, sempre a gennaio, è consuetudine che il Papa riceva in udienza tutti gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, per rivolgere loro un discorso che passa in rassegna i principali problemi del mondo e che costituisce motivo di alberto pizzoli / pool / reuters riflessione e di analisi non solo per la Chiesa ma per l’intera collettività internazionale. Con più di 170 Paesi accreditati, la Santa Sede parla al mondo intero, ma sempre con un occhio di riguardo per gli ultimi e i meno tutelati. Mentre alle Nazioni Unite ci sono, inutile negarlo, Paesi di serie A e Paesi di serie B, la Chiesa cattolica non guarda ai rapporti di forza ma alla giustizia. Infine, il 24 gennaio, nella ricorrenza di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli scrittori, il Papa rende noto il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, una riflessione che nel 2008 ha esaminato la questione dell’alternativa tra protagonismo e servizio. Gli strumenti della comunicazione, infatti, proprio come l’umanità, sono oggi a un bivio: se la tecnologia permette «inedite possibilità per il bene», apre anche «abissali possibilità di male». Sta a ciascuno di noi scegliere nella responsabilità, utilizzando al meglio il dono della libertà. La partita si gioca anche sul terreno morale. Per questo Benedetto XVI parla della necessità di sviluppare una vera e propria info-etica, così come già esiste una bio-etica, per orientare le scelte di tutti, dei produttori come degli utenti. via della conciliazione Alessandra borghese Coppia di santi Tutte le città hanno i loro santi patroni attraverso i quali si scopre un’anima a prima vista nascosta. Cosa sarebbe Napoli senza san Gennaro? Padova senza sant’Antonio? E Roma senza i santi Pietro e Paolo? Possiamo affermare che senza il culto di Pietro non esisterebbe il massimo tempio della cristianità, la Basilica di San Pietro. Ma quest’anno, a causa dei festeggiamenti per l’anno paolino, c’è un gran parlare di Paolo. Forse troppo? Che san Pietro si offenda? I santi, per fortuna, non sono invidiosi. Anche perché, nella tradizione cattolica, la centralità della Chiesa locale di Roma è dovuta alla testimonianza fino al martirio di Pietro ma anche di Paolo. La commemorazione comune dei due apostoli è attestata fin dall’anno 258, ed è una delle rare celebrazioni date dall’Occidente all’Oriente. Pietro e Paolo, dunque, sono considerati i padri fondatori della chiesa di Roma, il primo da un punto di vista istituzionale, il secondo come missionario e teologo. Paolo viene spesso rappresentato nelle opere d’arte con la spada, simbolo del suo martirio (venne decapitato), e con il libro, in riferimento alle molte lettere scritte alle comunità cristiane. Il cavallo da cui sarebbe caduto dopo la visione del Cristo Risorto è invece un’invenzione degli artisti, poiché negli Atti degli Apostoli non è specificato come stesse viaggiando. Sulla strada di Damasco gli apparve Gesù Cristo che gli chiese: «Perché mi perseguiti?». Da quell’incontro la vita del giovane ebreo di Tarso fu rivoluzionata. Prima di allora Paolo aveva preso parte alle persecuzioni contro i cristiani e assistito alla lapidazione di Stefano. Dopo, iniziò a predicare la fede in Cristo, incontrando diffidenza dagli stessi cristiani e desiderio di rivalsa da parte degli ebrei che tentarono di ucciderlo. Fondate alcune comunità in Asia Minore, arrivò a Roma dove fu ucciso sotto Nerone intorno al 65. Il 25 gennaio la Chiesa ricorda la sua grande Conversione. Una festa importante anche per tutti coloro che, dopo l’incontro con Cristo, hanno cambiato la direzione della loro vita e sono diventati degli «apostoli per vocazione». Un progetto di microcredito per «situazioni di emergenza» che si presentano agli sportelli della Caritas: singole persone o famiglie in difficoltà economiche, magari messe in crisi da una spesa imprevista. È un’iniziativa avviata nella diocesi di VelletriSegni per iniziativa del vescovo, monsignor Vincenzo Apicella, e della Caritas diocesana. «Non bastano le dichiarazioni di principio – ha affermato il vescovo – servono segni concreti. La comunità cristiana dev’essere vicina alle persone e ai loro problemi». Oltre alle famiglie in difficoltà, il microcredito si rivolge anche agli ex carcerati e a una casa famiglia che ospita donne sole con bambini. Per istituire il «fondo cassa» ogni parrocchia ha dato il suo contributo. ◗padova Cosa s’insegna a scuola nell’ora di religione (Irc)? Perché i genitori immigrati da altri Paesi dovrebbero avvalersene per i propri figli? Sono alcune domande cui risponde l’opuscolo in sei lingue (italiano, francese, inglese, romeno, cinese e arabo) realizzato dall’Ufficio scuola della diocesi di Padova in vista della scadenza del termine di iscrizione per le scuole elementari e superiori. Il sussidio, «Religione cattolica a scuola... per riscoprire le radici», è stato adottato dalle nove diocesi del Veneto con l’obiettivo di «spiegare l’importanza dell’insegnamento della religione a scuola, anche per i non cristiani». www.agensir.it Messaggero flash diocesi a cura del SIR ◗velletri-segni sala stampa di gennaio 2009 sant ’Antonio | 11