Como Salute Sabato, 22 dicembre 2012 23 L’esperto Da Villa San Benedetto Menni, di Albese con Cassano, alcune indicazioni su come arricchire la tavola per mantenersi in salute Alimenti di qualità per vivere bene I l cibo può essere un grande alleato del benessere psicofisico, ma solo se scelto bene. è importante affidarsi alla qualità degli alimenti e preferire quelli che vantano caratteristiche sane. Su questi principi si sono basati i medici e gli psicologi di Villa San Benedetto Menni di Albese con Cassano (Co) nel definire il menù proposto in occasione della cena “Sapori per la mente. Scienza e passione” organizzata da FORIPSI Onlus a sostegno di Fidans, progetto di ricerca sui disturbi d’ansia e da stress. La cena si è svolta nei giorni scorsi presso la Cascina San Giovanni di Arcore (MB) grazie al prezioso sostegno di SeRist. «Il semplice fatto di alimentarsi influisce positivamente sull’attività cognitiva, probabilmente tramite lo stimolo del nervo vago: fare piccoli pasti multipli durante la giornata è un toccasana per il nostro cervello — ha sottolineato durante la cena il prof. Giampaolo Perna, direttore scientifico e primario del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto Menni e professore presso le Università di Miami (USA) e Maastricht (Olanda) - Ovviamente è importante anche quello che scegliamo di mangiare: alcuni studi, per esempio, hanno dimostrato come una dieta mediterranea abbia effetti positivi sull’umore. Le prove più convincenti di effetto benefico sono legate all’assunzione di Omega 3, i grassi contenuti nei pesci (da consumare preferibilmente bolliti o cotti al vapore) che sembrano essere capaci di stimolare la neurogenesi cerebrale, cioè la produzione di nuove cellule nel cervello. Oltre agli Omega 3, presenti peraltro anche nelle noci anche le spezie contribuiscono al benessere psichico, in particolar modo il curry. I flavonoidi che si trovano nel thé verde, nel cioccolato fondente, nel cacao e nel vino (nel quale è contenuto anche il resveratrolo) stimolano le capacità cognitive. A proteggere il cervello dall’invecchiamento ci pensano le vitamine D, C (di cui sono ricchi gli agrumi) ed E. Vale la pena sottolineare, infine, che anche alcune piante aromatiche come la menta e la salvia hanno dimostrato proprietà positive per il funzionamento cognitivo. In generale gli eccessi andrebbero evitati e, per sfruttare al meglio l’effetto benefico degli alimenti sul cervello, l’aggiunta di attività fisica regolare aiuta sicuramente». Quali sono gli alimenti che non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola? Tra la frutta e la verdura vanno privilegiati asparagi, avocado, spinaci e noci, che forniscono un elevato contributo di vitamina E, aiutando a prevenire l’invecchiamento precoce delle membrane cellulari. Importante anche il consumo di limoni, arance e carote, perché la loro vitamina C favorisce la prevenzione di disfunzioni cardiocircolatorie, spesso connesse ai problemi di ansia e stress. Il pesce azzurro e i crostacei, come già sottolineato, sono ricchi di Omega 3, che previene i disturbi dell’umore e potenzia la terapia di disfunzioni cerebrali di origine organica. Importanti anche i pesci grassi, così come i funghi, il latte e i cereali, alimenti ricchi di vitamina D: alcuni studi hanno evidenziato un’associazione tra il deficit di questa e la comparsa di numerose patologie psichiatriche come depressione, schizofrenia e disturbo bipolare. Per concludere, tra le spezie va privilegiato il curry che possiede proprietà antiossidanti per il cervello; importante anche lo zafferano. Altre erbe molto apprezzate e utili a tavola sono il basilico, l’origano e il rosmarino. ✎ Abitudini... M angiare bene consente di dare energia positiva al corpo e di evitare al cervello stress eccessivo, potendo così affrontare le giornate con più forza e in uno stato di maggiore benessere generale. Ci sono alcune buone abitudini che aiutano anche a mantenere la propria linea: - mai fare la spesa senza lista per evitare di comprare quello che non serve; - apparecchiare la tavola con cura e creatività (anche l’occhio vuole la sua parte); - mangiare seduti in un posto comodo e confortevole che permetta di assaporare i cibi al meglio; - consumare da tre a cinque pasti al giorno, cercando di interpretare lo stimolo della fame; - mangiare lentamente (il cervello registra il senso di sazietà dopo quindici minuti); - concedersi sempre qualcosa che piace: mangiare con piacere è indispensabile e legittimo. Iniziativa milanese da imitare Alimentazione: l’Abc sin da piccoli M erendine ipercaloriche, Alleanza tra un’azienda cibi fritti e, più in leader sul fronte della generale, un approccio sbagliato con il cibo. Sono questi sana alimentazione e gli ingredienti principali di una l’Ospedale dei Bambini cattiva alimentazione, che portano l’Italia a essere il primo Paese in Buzzi di Milano. Un libretto Europa per numero di bambini obesi. Per combattere all’origine il con buone pratiche problema Amc, azienda della vendita diretta leader della sana alimentazione, si è alleata con base di una corretta alimentazione - afferma Paolo Petris, l’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano lanciando “L’Abc responsabile marketing di Amc -. Per questo abbiamo dell’alimentazione”, campagna mirata a migliorare il voluto collaborare con il Buzzi in questa campagna di rapporto con il cibo fin da piccoli. «Ogni anno migliaia educazione alimentare rivolta alle famiglie». Amc Italia, di famiglie si rivolgono all’ospedale Buzzi per avere che dal 1970 sostiene questa filosofia attraverso il suo consigli su come gestire problematiche legate al peso dei innovativo sistema di cottura, ha voluto partecipare al bambini e, nel 30% dei casi, si tratta di stranieri - afferma progetto “L’Abc dell’alimentazione”, dedicando ai genitori Cinzia Baldo, nutrizionista dell’ospedale Buzzi -. Le cause una guida pratica, facile ed utile per imparare a mangiare sono soprattutto cibi troppo calorici consumati magari bene con i propri bimbi, a partire dalla gravidanza fino ad davanti alla televisione, oppure dati come “premio” arrivare all’adolescenza, con libretti multilingue mirati per dai genitori. Troppe volte si sente dire: “Se fai il bravo ti fasce d’età. Recenti ricerche stabiliscono che i bambini compro le patatine” oppure “Oggi sei stato proprio bravo, cicciottelli hanno maggiore possibilità di diventare adulti ti meriti una caramella”». Il cibo, insomma, è utilizzato con problemi di peso, con conseguenze importanti sulla come gratifica o come ricatto. L’approccio corretto è salute. Sovrappeso e obesità si evidenziano già nella invece abituare i bambini a mangiare un po’ di salute fascia di età prescolare, per cui è importante intervenire ogni giorno e per riuscirci è importante iniziare fin dai fin dalla più tenera età. «Alcuni consigli sono fare tanto piccoli: «Un ruolo fondamentale lo rivestono i genitori, movimento, ridurre le porzioni e le dimensioni dei che sono i primi a dover insegnare ai bimbi i principi piatti, in modo che non sia evidente anche alla vista la minor quantità di cibo, e ancora scegliere cibi con minor apporto energetico, variare molto la dieta, mangiare tanta frutta e verdura, abolire le merendine o scegliere quelle che hanno un minor contenuto di lipidi» afferma la nutrizionista. Una delle obiezioni più frequenti che viene fatta dai genitori a questi suggerimenti, è la mancanza di tempo per cucinare, che porta ad acquistare cibi già pronti o prodotti confezionati, ricchi di calorie. «Per mangiare bene, in realtà, non serve passare ore ai fornelli - afferma Petris -. Grazie all’innovativa tecnologia delle nostre unità, è possibile preparare tantissimi piatti in poco tempo e con pochi grassi.» Nell’opuscolo, che sarà tradotto in 3 lingue (inglese, cinese e arabo) e che sarà distribuito alle famiglie che accedono all’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano, si trovano tanti consigli pratici per gestire l’alimentazione di tutta la famiglia. Il momento del pasto deve diventare un rituale, dove la famiglia si siede a tavola per condividere quanto fatto durante la giornata.