L'Officina della Salute il manuale per l'uso e la manutenzione del benessere Seconda edizione “Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte”. Konrad Adenauer a cura di Giuseppe Fara - Antonio Genovesi - Gregorio Salis Ed. Il Segno - Sassari Il Presente lavoro è stato realizzato con i fondi messi a disposizione dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Sassari e finanziato al supporto delle azioni di educazione alla salute. © coop. Il Segno – Sassari Seconda edizione febbraio 2011 ISBN 978-88-902772-6-9 Foto in copertina di Lina Solinas Accolgo con favore la pubblicazione della seconda edizione di questo manuale dedicato alle attività della educazione alla salute, apprezzando la fattiva collaborazione tra le Istituzioni scolastiche e l’Azienda Sanitaria locale di Sassari. Così come i nuovi piani dell’offerta formativa oggi mirano a disegnare percorsi di avvicinamento e convergenza con il mondo del lavoro, anche in un settore come quello socio-sanitario che è tra i più richiesti, è sicuramente fruttuoso iniziare preparando i giovani a comprendere le condizioni di benessere “fisico” e “mentale” di base. Lo sforzo degli autori di questo manuale sarà sicuramente di aiuto per un percorso armonico di crescita e contribuirà alla qualità della formazione delle nuove generazioni. On. Avv. Sergio Milia Assessore alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Regione Sardegna 3 Presentazione La Scuola italiana è in una fase di grande fermento. “Non vi è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, ammoniva Seneca; per questo è necessario, ancorché non sufficiente, che tutti si abbia una chiara rotta da seguire. La qualità didattica rappresenta senza dubbio un parametro essenziale, elemento cardine in ogni istituto scolastico. Ma quali altri elementi strutturali debbono essere oggi monitorati, con vigile attenzione, per rendere la Scuola italiana oltre che dispensatrice di una istruzione di qualità anche maestra di vita, come ai tempi di Seneca, nel senso più ampio e nobile di questa parola? Il dibattito sul rinnovamento, sui nuovi compiti e funzioni necessari a una migliore integrazione della Scuola nella realtà sociale, pone l’accento sulla rivalutazione della sua funzione, che viene identificata nella formazione dell'uomo e del cittadino nell'integrità del suo essere. In questo contesto una Scuola orientata anche all'educazione e promozione della salute può diventare un luogo adeguato per apprendere e migliorare la qualità della vita, un “setting” privilegiato per l'attuazione di interventi con obiettivi di prevenzione universale adottati secondo un principio di “continuità”, inserendo queste azioni nel quadro generale dei suoi scopi formativi. La Scuola, che è insieme alla famiglia l'ambiente più vicino ai ragazzi, interagendo con le caratteristiche individuali di ciascuno può influenzare il loro processo di sviluppo costituendo, in azione di contrasto con i fattori di rischio tipici dell'età, un forte fattore protettivo che mira a prevenire quei danni che è certamente preferibile 5 evitare piuttosto che rimediare a posteriori, ancorché “in radice”. “Misurare il benessere dei cittadini, che dipende anche dalla qualità della cultura e dalla forza delle relazioni, è la sfida politica dei nostri tempi”, affermava l’attuale premier britannico Cameron già nel 2006. E con questa decisa affermazione fa coppia l’iniziativa della Scozia, che negli ultimi cinque anni ha richiesto l’istituzionalizzazione della Promozione della salute nelle scuole del suo territorio quale prerequisito per la concessione di una certificazione di qualità. Anche nel nostro Paese le cose si muovono: il progetto nazionale “Scuola e Salute: tanti tessitori, una sola rete”, cui la regione Sardegna ha avuto l’onore di prestare il titolo, oltre ad un fattivo contributo di partecipazione, indicano un fermento attivo e passi significativi in questa che riteniamo la giusta direzione. Ora è necessario proseguire in questa strada, quella dell’educazione alla salute come assunzione del rispetto di se stessi e degli altri, ma anche come responsabilità nelle proprie scelte e nelle proprie azioni. A questo si può giungere anche facendo parlare e interagire tra di loro le amministrazioni scolastiche e della Sanità perché, in percorsi sinergici e di crescita comune, possano entrambe contribuire a costruire quei progetti che siano davvero “formativi”, condivisi con le famiglie, gli studenti, il territorio. Dr. Marcello Giannico Dott. Vincenzo Tortorella Commissario dell’ASL n. 1 di Sassari Dirigente dell’Ufficio VI Ambito Territoriale per la prov. di Sassari Ufficio Scolastico Regionale 6 Introduzione Il “Welfare State”, nato storicamente in Europa alla fine del 1800, dopo aver rappresentato la risposta ai problemi socio-sanitari posti dalla prima industrializzazione e averci accompagnato attraverso i grandi avvenimenti planetari del XX° secolo fino agli anni ’60, è entrato in crisi per l'aumento incontrollato della spesa pubblica ed il consequenziale aumento della pressione fiscale. Nei decenni ultimi scorsi ci si è così interrogati sulle ragioni della involuzione dello “Stato Sociale” in “Stato Assistenziale” e questi inizi del terzo millennio sono caratterizzati, nelle tendenze un po’ in tutti i sistemi, da fenomeni sempre crescenti di integrazione tra pubblico e privato con lo scopo di perseguire, pur nel persistente tentativo di salvaguardia di alcune minimali garanzie universali, un significativo miglioramento dell’efficienza. I sistemi della Sanità e dell’Istruzione si trovano così in una fase di decisa evoluzione, caratterizzata da comuni trasformazioni tendenti ad assicurare servizi equi, efficaci e di alta qualità a costi accettabili, in tempi in cui le necessità accertate stanno superando le risorse di partenza. E' attualmente in atto, a seguire al decentramento avviato negli anni '90 e con contenuti in continua modificazione, un ampio processo di trasferimento dei poteri tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali. In questo contesto di carattere generale assume particolare interesse l'evoluzione del concetto di educazione sanitaria e di tutela della salute della popolazione, attraverso una “Public Health” (Salute Pubblica) vista sia come l’arte e la scienza di prevenire le malattie ma anche di prolungare la vita migliorandone la qualità, favorendo l’equità sociale nell’ambito di uno 7 sviluppo sostenibile, attraverso l’impegno organizzato della società. Nel nostro Paese il Piano Sanitario Nazionale (PSN) del 1998-2000 ha per la prima volta indicato come obiettivo strategico, attraverso l’attuazione di programmi che ne implementano la qualità, la promozione di stili di vita favorevoli alla salute, ribaditi nel Piano 2003-2005, che definisce ampi obiettivi di prevenzione, anche nel delicato rapporto tra salute e ambiente. Il nuovissimo Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012 infine, nato e messo a punto insieme alle Regioni nel segno della Sanità federale, punta su tre livelli di prevenzione: “universale”, secondaria per le fasce a rischio e terziaria contro il riacutizzarsi delle malattie croniche. Nel nuovo concetto di prevenzione universale, che riguarda tutti i cittadini, è ben evidente il “taglio” rispetto al passato: per la prima volta la persona è al centro degli interventi di prevenzione. Rientrano all'interno di tale ambito una serie di interventi: l'area della sicurezza (finalizzata alla prevenzione degli interventi infortunistici in ambito stradale, lavorativo e domestico); la prevenzione delle esposizioni agli agenti chimici, fisici e biologici (che comprende le malattie suscettibili di vaccinazione e le infezioni correlate all'assistenza sanitaria, le malattie causate da alimenti e bevande, le malattie professionali in ambito lavorativo, le malattie correlate all'inquinamento); la prevenzione di abitudini, comportamenti, stili di vita non salutari e la promozione della salute attraverso interventi e linee di supporto che potenziano i determinanti positivi per il benessere dell'individuo. 8 Le nuove frontiere tra benessere economico, cultura e salute: l'evoluzione del mondo della Scuola La condizione di “buona salute” nella quale più o meno ognuno di noi vorrebbe vivere non significa soltanto assenza di malattia o di dolore ma coincide, piuttosto, con uno stato di armonico equilibrio fisico e psichico dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale. L’immagine che ne deriva è quella di un uomo certamente sano, ma anche sicuro, libero e felice, che vive in un ecosistema da lui conosciuto, preservato e rispettato. Pensare che il “benessere” sia un diritto-dovere dell’uomo è una tra le importanti conquiste del pensiero moderno, ed è collocata in una visione che non riguarda l’esclusivo interesse dell’individuo ma coinvolge anche quello complessivo della società in cui vive. Eppure, nonostante questa consapevolezza, rischiamo seriamente di lasciare in eredità ai nostri figli un ecosistema dove l’ambiente, anche relazionale, è sempre meno compreso e frequentato, costretti come siamo sin dall’infanzia a vivere, studiare o lavorare in luoghi confinati e sempre meno “naturali”, strutture assai poco a misura d’uomo e men che meno di bambino, nelle quali trascorriamo, inevitabilmente, la maggior parte della nostra vita. E' un ecosistema sempre meno rispettato nel suo delicato equilibrio e sempre più tendente al degrado può determinare, inevitabilmente, un pericoloso sbilancio dell'equazione sulla condizione di benessere dell’uomo: è anche in questa partita a “doppio binario”, nell’inscindibile rapporto tra ecosistema ed individuo, che si gioca il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno. 9 In questo contesto così complesso ed articolato di interazioni è quanto meno opportuno chiedersi se gli strumenti meramente economici utilizzati fino ad oggi per analizzare il benessere delle popolazioni sono tuttora validi. Per troppo tempo ci si è illusi che di economia ce ne potesse essere una sola, a prescindere dal contesto sociale ed ambientale, ma questa teoria economica, su cui si basano le nostre società, sicuramente non è più rappresentativa del mondo contemporaneo. L'unità di misura del Prodotto Interno Lordo, per esempio, soprattutto se presa singolarmente, è troppo grezza per quantificare il grado di sviluppo delle nazioni. A dicembre del 2009 la Fondazione Eni “Enrico Mattei” ha presentato un nuovo sistema che rende possibile un confronto tra Paesi nell'ambito di una sostenibilità che possa non compromettere il benessere delle future generazioni, attraverso un indice che considera la crescita economica ma anche sociale, la povertà, la disuguaglianza, la salute, l'investimento in istruzione e, ovviamente, il clima e l'utilizzo delle energie, in particolare le rinnovabili. Perciò ogni politica di promozione della salute non può prescindere dall’attuazione di processi che conferiscono alle popolazioni i mezzi per assicurare un maggiore investimento in salute, intesa come patrimonio della vita quotidiana che mette in valore le risorse sociali ed individuali. Si configura così una efficace piattaforma politica destinata a creare e raccogliere un consenso ampio e partecipato da parte dei cittadini, portando, come esito finale, ad uno sviluppo sociale più democratico e socialmente responsabile. Questi processi devono essere strettamente collegati ai concetti di equità, solidarietà, giustizia sociale ed economica, e devono tendere a garantire a tutti di poter 10 vivere nella condizione di maggiore benessere possibile garantendo ad ognuno di accedere, con pari opportunità, ai diversi servizi socio-sanitari e assistenziali. Nel “Rapporto sulla Scuola in Italia 2010” della Fondazione Agnelli una fotografia dell'istruzione mostra una Scuola dai divari apparentemente incolmabili con molte differenze critiche: l'esempio che meglio definisce la gravità del problema è che a parità di età e di istituto frequentato, uno studente del Meridione sconta un ritardo di un anno e mezzo rispetto al suo coetaneo lombardo. E, come se non bastasse, un terzo dei quindicenni del Mezzogiorno non raggiunge la soglia minima delle competenze stabilite dalla Comunità internazionale. Una Scuola dove i bambini di pomeriggio comunicano attraverso i social network e la mattina, in classe, utilizzano metodi di studio dello scorso secolo, dove alcuni docenti non sanno utilizzare il computer e le pari opportunità sono raramente garantite. Ma se per i divari tecnologici il cambiamento è possibile più difficile risulta contrastare le diseguaglianze sociali. La forma di esclusione più recente è quella che che colpisce i figli degli immigrati, l'8% della popolazione scolastica. Uno studente su cinque, ben oltre la media europea, non termina le superiori e l'identikit di chi lascia è: maschio, spesso straniero, con retroterra socioculturale svantaggiato. In questo contesto, il livello di conoscenza e consapevolezza può influire sul comportamento, sugli stili di vita? Esiste un rapporto diretto tra cultura e salute effettivamente dimostrabile? I nostri giovani, in verità, non sono molto preparati in fatto di alimentazione, sessualità, attività fisica, conoscenza del corpo umano, rischi delle dipendenze, abuso di alcolici…, non lo sono e lo dimostrano anche. 11 Alcune regioni meridionali vantano, per così dire, il record europeo per percentuale di bambini obesi o in soprappeso e nel nostro Paese, rispetto al Nord Europa, l’uso della bicicletta tra i giovani (che prediligono di gran lunga i videogames) è vicino allo zero. Le malattie sessualmente trasmesse sono in forte crescita e le gravidanze indesiderate fra le minorenni sono più che raddoppiate in 10 anni tra le ragazze con meno di 14 anni. Stili di vita sbagliati, che nessuno corregge né, tanto meno, spiega. Imporre una mela al posto di una merendina o del pesce al posto di patatine fritte e salse varie non basta se non si motivano i vantaggi, e spesso anche i genitori non sono sufficientemente preparati in questo campo. Ancora oggi, purtroppo, nelle nostre Scuole di ogni ordine e grado non esistono veri programmi di educazione alla salute. Il dibattito è aperto da decenni, oggetto di discussione senza costrutto in sede parlamentare, dove è incagliato su aspetti normativi o pseudo-etici, come riguardo all’ora di educazione sessuale. E dovrebbe essere una priorità, visto che un sondaggio effettuato nel luglio del 2009 che ha coinvolto quasi 3.000 ragazzi (tra i 15 ed i 21 anni, maschi e femmine, di 14 Paesi), ha evidenziato come tra le fonti di informazione preferite dai ragazzi italiani si trova addirittura la pornografia, in una percentuale seconda solo al medico ed alla madre. E il 10% dei ragazzi italiani dichiara di informarsi dalla televisione, percentuale maggiore rispetto a tutti gli altri Paesi europei. E’ evidente che in questo campo vi è una vera e propria emergenza, una grossa carenza da colmare: i giovani di oggi rischiano di vivere meno e con più malattie dei loro nonni, certamente per colpa della tavola, per le cattive abitudini alimentari della 12 popolazione italiana (paradossalmente nel Paese della eccellente dieta Mediterranea), ma non solo per questo. Nella fascia di età fra i 7 e gli 11 anni sempre più spesso la dieta preferita è costituita da cibi di scarso valore salutistico e ricchi di calorie “vuote”. La conseguenza? Purtroppo anche tra i bambini si assiste ad un aumento della diffusione di obesità, di ipertensione e di valori alti di colesterolo. Condizioni che possono essere combattute, oltre che a tavola, con l’attività fisica, una dei migliori “farmaci preventivi” per tutta una lunga serie di malattie. Il corpo umano è una macchina, la più complicata del mondo: imparare a conoscerne i “pezzi” sin da piccoli significa capire presto quali sono le migliori “istruzioni per l’uso”. Quindi conoscere il proprio corpo, rispettarlo e sapere come farlo funzionare al meglio è la base della prevenzione, come il capire quali sono i nemici che possono aggredirlo ed imparare a combatterli. E prima lo si capisce, meglio è. Il vasto campo della Prevenzione vede oggi operare un numero di persone in deciso aumento, non sempre però fornite delle nozioni indispensabili o veramente preparate: e su questo bisogna indubbiamente riflettere quando ci si adopera per divulgare contenuti e terminologia di azioni rivolte a studenti ed operatori i cui studi, peraltro, non hanno permesso, perché spesso non lo prevedono, un propedeutico approfondimento biologico di base. D'altra parte l'aspetto educativo è fondamentale per chi opera in questo campo, ancora di più nel momento storico che stiamo vivendo, caratterizzato dall'esplosione delle patologie socio-degenerative e di altre patologie, legate soprattutto ad errati comportamenti (su tutti il drammatico aumento della mortalità e morbilità in giovane età per i traumi della 13 strada e/o il significativo aumento del dato relativo alle azioni autolesive, spesso messe in essere in età sempre più precoci). Bisogna tenere presente che per attuare una valida opera di promozione della salute, cioè una corretta modifica dei comportamenti, è opportuno sapere utilizzare interventi propositivi evitando le imposizioni od un clima di proibizionismo. Infatti è ben dimostrato che gli interventi “terroristici” non solo non determinano effetti positivi sugli individui ma, in certi casi, li spingono addirittura ad atteggiamenti ancora più negativi. E' così necessario che l'azione educativa venga preliminarmente calibrata al livello del pubblico cui è rivolta, tendendo a far acquisire all'individuo il concetto fondamentale del suo diritto-dovere alla salute, non solo nel suo specifico interesse, ma anche nei confronti di tutta la società. Se tutto questo è vero e dimostrabile, come trasmettere questi concetti, come far passare il messaggio facendo si che venga recepito, accettato, condiviso? Relazione e comunicazione sono elementi imprescindibili per chiunque voglia oggi impegnarsi in esperienze di formazione e apprendimento efficaci, rispondenti ai bisogni reali e pienamente partecipate. Per comunicare occorre sapere percepire ciò che l'altro sente, sapere comprendere la sua situazione, anticipare le reazioni che il proprio messaggio in lui susciterà. Ma anche l'attenzione è un aspetto imprescindibile perché due (o più) interlocutori possano efficacemente comunicare: se il fine è farsi capire, sarà necessario suscitare interesse, qualunque messaggio desideriamo comunicare questo “deve” essere interessante per il destinatario. Il sistema formativo oggi in voga premia le prestazioni del singolo, trasformando i non vincitori in 14 perdenti e, nell'intento pur condivisibile di favorire l'efficienza, incrementa la cosiddetta sana rivalità, con buona pace della comunicazione che non solo langue, ma così muore. In realtà ognuno di noi ha in sé la forza per rompere questi vincoli, non appena se ne sia reso conto. Chi dice “non posso da solo modificare il mondo” sta dichiarando la non-disponibilità ad iniziare un cambiamento: certo non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo cominciare a cambiare il nostro mondo, che pur essendo piccolo non è insignificante. Il comunicare efficacemente indubbiamente può sostenere il cambiamento: ci aiuta a volgere sul mondo uno sguardo, ad aprire una finestra sulla realtà che ci circonda ascoltando le richieste, individuando i bisogni ed identificando le necessità, al fine di dare loro la giusta interpretazione e le possibili risposte anche alla luce di nuovi modelli operativi. E' più che mai necessario uscire dalla logica dell’edificio, della struttura chiusa al cittadino, per lo più autoreferenziale, per sposare quella della piazza, dell’agorà senza steccati, aperta agli incontri ed ai confronti, alla crescita comune. “Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo, puoi solo aiutarlo a scoprire dentro di se”, diceva Galileo Galilei. In una realtà dove si è acquisita la necessaria consapevolezza del ruolo strategico della cultura e della comunicazione nelle politiche della salute, sarebbe bene non dimenticare mai il significato di quella frase. La storia della comunicazione in ambito sanitario trova, in estrema sintesi, una efficace descrizione nelle tre epoche di Powell e Leiss: la prima, fino agli anni ’80, dei rischi (con la loro enfatizzazione, vedi l’aura viola televisiva del paziente sieropositivo per HIV), la seconda, fino ai primi anni ’90, della persuasione (sia 15 subliminale che esplicita) e la terza, attuale, della conoscenza e del confronto culturale. La malattia infatti (ma anche la dipendenza od il disagio) è un segnale del corpo alla persona, ma anche della persona alla società: ben comprenderlo è essenziale per tutti gli attori coinvolti e lo scambio di informazioni, attraverso una adeguata comunicazione, è propedeutico per la realizzazione di azioni efficaci. La Sanità è un sistema complesso, la Scuola ugualmente, l’intera Società lo è ancora di più. Il giusto approccio richiede un sapere ed una visione multidimensionale, responsabilità distribuita e coordinata, azione condivisa: in una parola, interdisciplinarietà. Da una educazione sanitaria prescrittiva e colpevolizzante affidata per lo più a esperti unidirezionali, ancorché qualificati, possiamo così oggi passare ad una promozione della qualità della vita che si realizzi attraverso la partecipazione e la comunicazione, secondo i criteri di una vera e propria “alleanza” strategica finalizzata. Il mondo della Scuola ha assunto la consapevolezza che questa alleanza, nel quadro di una fattiva cooperazione, è la precondizione per fornire, da parte degli specialisti, ai bambini ed ai ragazzi le competenze necessarie ad una crescita libera, unitamente alla possibilità di sperimentare e mantenere comportamenti sani e stili di vita corretti e appropriati in fasi della vita in cui si possono acquisire e radicare abitudini che potranno poi sfociare in fattori di rischio o, viceversa, di opportunità. 16 Il Progetto L’Ufficio Scolastico Provinciale, già da un anno a questa parte, ravvisando l’esigenza di favorire e meglio definire la preesistente collaborazione col mondo sanitario, ha richiesto all’ASL n. 1 di Sassari l’avvio di un rapporto interistituzionale formalizzato e costante, che consentisse una più efficace programmazione delle attività relative alla Promozione ed Educazione alla Salute nelle Scuole del territorio. E questo per superare gli interventi sporadici, per lo più basati sulla mera informazione, a vantaggio di progetti formativo-educativi in grado di coinvolgere il maggior numero possibile delle componenti della Scuola, anche attraverso l'attivazione di procedure stabili, condivise e validate, verificabili attraverso una valutazione periodica dei risultati. In questo quadro, la “mission” che l'Azienda sanitaria si è data nel campo della prevenzione, che può esplicarsi nel lungo periodo nel ridurre il peso delle malattie croniche e degenerative sulla società, è quella di garantire, nell’immediato, lo sviluppo di un forte investimento in ogni iniziativa e azione che consenta agli alunni di oggi e futuri cittadini di domani, di essere, o tornare ad essere, il più possibile distanti dai principali fattori di rischio per la propria salute ed il più liberi possibile da qualsiasi dipendenza. Poiché Scuola e Sanità rappresentano due delle molteplici facce della moderna Società Civile, la costruzione del benessere sociale non può che passare attraverso l’intervento comune: per guidare insieme il cambiamento entrambe debbono avere ben presenti gli interessi veri dell'individuo e della collettività, in relazione ai bisogni espressi ed inespressi, da perseguire. 17 E' un percorso non facile poiché richiede di avviare, in corso d’opera, la revisione dei processi, mantenendo il controllo della gestione e tenendo costante il livello della valutazione e dell’autoverifica. Entrambi gli Enti hanno così assunto la consapevolezza di dover coinvolgere a questo scopo, in accordo con un principio di intersettorialità, le altre Istituzioni interessate, per rendere partecipe la comunità nella scelta delle azioni e nell’individuazione delle priorità. Una logica nella quale il cittadino, o chi lo rappresenta, diviene interlocutore e protagonista delle iniziative che lo coinvolgono nell’ambito della promozione della salute, attraverso una strategia che si basa sul convincimento condiviso che Scuola, Servizi e Famiglia possano e debbano concorrere nel fornire alle nuove generazioni lo “strumentario” necessario ad acquisire comportamenti e stili di vita atti a conseguire il migliore benessere fisico, psichico e sociale. Primo atto concreto conseguente all'applicazione di questa nuova strategia è stato l'effettuazione di una “mappatura” delle attività già in essere, da parte degli operatori sanitari in ambito scolastico, nel corso degli ultimi tre anni. E' così apparso un quadro più o meno completo delle attività messe in campo: un insieme di iniziative certamente utili ed interessanti, spesso però estemporanee, sporadiche, per lo più nate su iniziative spontanee ma personalistiche, sulla base di richieste di qualche Responsabile di Istituto o qualche Insegnante magari al Medico o Psicologo amico o conoscente, piuttosto che, magari, genitore di un alunno frequentante la Scuola. Si è immediatamente realizzato quali fossero i limiti di questa tipologia di interventi: disomogeneità di tematiche, inutili duplicazioni, pericolose carenze, richieste improprie spesso dettate dall'esigenza di 18 trattare argomenti “alla moda”. Con un'altra evidente criticità, l’inevitabile mancanza di consapevolezza da parte degli operatori, a livello di sistema, di quello che essi stessi producono, di chi fa che cosa, di perché, di quando e di come lo fa. Quel robusto, anche professionale ma disordinato sommerso di azioni offriva lo spunto sul quale far leva per riorganizzare, attraverso la creazione di una apposita “cabina di regia”, l'azione complessiva, che né evidenziasse i punti di forza e le criticità. L'Azienda Sanitaria ha così costituito un Tavolo Tecnico, aperto alle diverse professionalità presenti al suo interno nel campo della prevenzione, finalizzato a definire modalità, tempi, contenuti e strategie della collaborazione con la Scuola: professionisti e operatori che in qualche caso non si erano ancora conosciuti, si sono finalmente incontrati e confrontati su tematiche specifiche, e l'utile “brain storming” ha prodotto quello che mancava, l'azione di squadra. Il moderno concetto del “fare sistema” ha trovato così una sua, seppur parziale, estrinsecazione pratica e il Tavolo Tecnico aziendale ha predisposto quella piattaforma operativa che, presentata nel corso dell’anno alle autorità scolastiche, ha consentito l'opportuna analisi compartecipata alle necessarie verifiche, modifiche ed integrazioni. Partendo dallo storico (l'attenta ricostruzione di tutte le attività già in essere, ma anche di quelle svolte più di recente dagli operatori sanitari nelle diverse scuole) si è potuta così individuare la base per l'avvio di un progetto innovativo. Primo frutto anche tangibile della collaborazione è stata la stesura della prima edizione del manuale “L’Officina della Salute”, che si è posto come sestante, 19 piccolo strumento di valutazione e gestione nel mare di complessità ancora da affrontare. L’idea è stata semplicemente quella di tracciare una rotta nell’arcipelago della qualità della vita e del benessere seguendo non molte, ma precise, “regole d’oro”, lavorando insieme su obiettivi integrati, comuni e condivisi, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e delle disponibilità. Primario obiettivo del Progetto è ricondurre ad un unico “pacchetto ASL” tutte le azioni e attività che i vari operatori sanitari espletano sulla Promozione della Salute all'interno della Scuola, con lo scopo di migliorarne l’efficienza e l’efficacia, in un contesto di effettiva, e per il più possibile condivisa, razionalizzazione. Il Tavolo Tecnico aziendale svolge la propria attività in incontri periodici preventivamente concordati e calendarizzati e, attraverso un costante confronto fra gli operatori sanitari che lo compongono, persegue questi ulteriori obiettivi: - perseguire una solida esperienza di collaborazione fra le diverse professionalità a questo concorrenti in ambito aziendale, superando la logica degli interventi occasionali e sporadici, basati su una informazione per lo più unidirezionale, per così dire a “spot”, a favore di progetti educativo-formativi che, previa validazione e “certificazione” dell'Azienda Sanitaria locale, coinvolgano tutte le componenti della Scuola in modo stabile e interdisciplinare; - assicurare il necessario collegamento funzionale che garantisca un'efficace interconnessione fra le domande emergenti, a più diverso titolo, dal variegato e complesso mondo della Scuola e l'offerta di una pronta ed efficace risposta, anche 20 non esclusivamente sanitaria, nel versante preventivo promozionale da parte della ASL. Ad ulteriore garanzia del raggiungimento di quest'ultimo scopo si è provveduto ad istituire il Gruppo di Contatto, unità operativa per così dire “mista”, costituita da tre Medici rappresentanti del Tavolo Tecnico ASL e tre Dirigenti Scolastici individuati dall'Ufficio Scolastico Provinciale, coadiuvati da un Esperto Amico, interessante figura di supervisore critico in funzione di collegamento con la società civile. Il Gruppo, che rappresenta l'ultimo collettore dell’intera attività svolta dall'Azienda Sanitaria e dalla Scuola, persegue il fine di stabilire le modalità di collaborazione professionale e tecnico-operativa, di definire protocolli di intesa nonché modalità organizzative, forme, tempi, contenuti e strategie della cooperazione per una più efficiente ed efficace promozione della salute ed educazione sanitaria nelle Scuole della provincia, ottimizzando le risorse messe in campo da entrambi gli Enti. Il Progetto (di cui il manuale “L’Officina della Salute” è parte organica quale strumento di consultazione rapida, soggetto a ripubblicazione almeno annuale ed a immissione on line sul sito internet dell'ASL di Sassari) ha una durata temporale di cinque anni ed è “in progress”, soggetto quindi a continue revisioni e aggiornamenti e prevede l’elaborazione di reports destinati a dare la misura, agli operatori e agli utenti, dell’efficacia degli interventi proposti e attuati. Il compito comune che ci si è prefissi, stante la precondizione della “alleanza strategica” tra ASL e Scuola nel quadro di una effettiva e costante cooperazione, è fornire ai bambini e ai ragazzi le competenze necessarie per una crescita libera, attraverso la sperimentazione di comportamenti sani e 21 stili di vita corretti ed appropriati in quelle fasi di maturazione psicologica e fisica in cui, per converso, si possono acquisire e radicare abitudini suscettibili di implementare numerosi e insidiosi fattori di rischio. Sul piano strettamente operativo l’Ufficio Scolastico continua a rappresentare il primo interlocutore, il front office alle richieste provenienti dalle varie scuole di ogni ordine e grado della provincia: raccoglie le richieste e le adesioni provenienti dalle singole classi o istituti, catalogandole, vagliandole ed operando una prima “scrematura” per poi interconnetterle, attraverso il comune collettore del Gruppo di Contatto, con le offerte/proposte dell'Azienda Sanitaria operante attraverso il suo Tavolo Tecnico. Quest’ultimo, contestualmente, prosegue nell’elaborazione delle principali tematiche che possono essere oggetto della propria azione di Educazione Sanitaria e Promozione della Salute in ambito scolastico. I bisogni, le esigenze manifestate dai ragazzi, dai loro genitori, dagli insegnanti, dagli operatori scolastici, rappresentano, infatti, il concreto substrato di partenza su cui impiantare e basare il lavoro più tecnico di elaborazione e programmazione epidemiologica dell'ASL, nel quale la legge dei numeri, più che il pur comprensibile desiderio di “cedere” ad un argomento alla moda, impone la propria forza e, in definitiva, detta l'agenda. E se agli effettivi benefici individuali e collettivi che indubbiamente conseguono alle iniziative di prevenzione mirate su corretti e obiettivi target epidemiologici sommiamo il valore aggiunto del forte risparmio sui costi sociali, si evidenzia ulteriormente quanto importante sia la posta finale della scommessa in corso. Traumi stradali, dramma delle dipendenze, 22 danni da abusi da sostanze tossiche o altro (internet, video-giochi, gioco d’azzardo), incidenti domestici, bullismo, alimentazione, affettività e sessualità, disagio adolescenziale, educazione socio affettiva, sicurezza individuale e collettiva, malattie infettive, animali e salute, attività motoria, equilibrio mentale... sono alcuni dei temi proposti: un elenco ancora volutamente incompleto, dinamico, aperto alle modifiche ed integrazioni che di volta in volta saranno suggerite dai proponenti, attraverso il vaglio del Tavolo Tecnico e l'azione integrata tra ASL e Scuola. L'attuazione del progetto, che è da considerarsi in applicazione sperimentale per cui naturalmente perfettibile in corso d'opera, potrà, nell'arco temporale dei cinque anni previsti, consentire una prima valutazione sui reports di efficacia, strategicamente e scientificamente orientati. Per migliorare l’efficacia e l’organicità delle attività promosse, anche attraverso un utile confronto sulle metodologie, i lettori del manuale (che oltre alle indicazioni d’uso ed al materiale quale scheda di adesione, segnalazioni e proposte ecc., compendia ed illustra, ovviamente, tutte le azioni proposte da parte dell’Azienda Sanitaria) potranno fornire ogni utile suggerimento in grado di orientare le iniziative degli operatori già dal prossimo anno scolastico. 23 Cenni di metodologia Parole come managerialità, budget, efficienza ed efficacia, nell'ambito della comune esigenza di contenere i costi, anche in ragione dell’obbligo di rispondenza alle nuove normative che si sono via via succedute, hanno radicalmente modificato il clima che si respira all’interno delle strutture sia scolastiche che sanitarie. Niente è più come prima, se non i “mandati” che le due istituzioni, con i loro operatori, hanno in affidamento: preservare o per meglio dire, promuovere, la salute dell’individuo e della collettività una, produrre cultura l'altra. In questo contesto anche l’azione degli operatori ha dovuto adeguarsi, di pari passo con l’evoluzione della società che lo ha prodotto, una società che, come già detto, è cambiata nella forma e nella sostanza, quasi irriconoscibile rispetto a quella che abbiamo conosciuto soltanto poche decine di anni fa. Così è visibilmente aumentata l’offerta di beni e servizi, ma è anche “drammaticamente” aumentata la richiesta, che è diventata sempre più consapevole e quindi indisponibile ad accettare un prodotto di non comprovata e certificata qualità. Ed è su questi nuovi standard che oggi si misurano, come del resto ogni moderna organizzazione complessa nella gestione dei propri processi, sia il Sistema sanitario che il mondo della scuola. Il concetto di Qualità della prestazione erogata è il nuovo attore che irrompe oggi, prepotentemente, sulla scena. Esso introduce, in estrema sintesi, due elementi fondamentali: l’orientamento all’utente attraverso la sua “soddisfazione” (customer satisfaction) e il miglioramento continuo della prestazione. Quest’ultimo 25 comporta l’analisi dei processi e gli interventi correttivi in corso d’opera, resi possibili dall’individuazione e misurazione di indicatori specifici, quali quelli di esito, di efficacia e di efficienza. E se il miglioramento continuo è strumento fondamentale, propedeutica ad esso è, senza ombra di dubbio, la formazione continua e permanente del personale operante. La metodologia del miglioramento continuo, che presuppone una modalità di gestione basata su un nuovo modello di come fare le cose in maniera giusta e corretta, nel significato concettuale di Health o Wellness Governance può essere efficacemente utilizzata anche nella promozione della salute in ambito scolastico. I veri pilastri su cui poggia questo modo di gestire sono: la responsabilità operativa per fornire risultati misurabili, la trasparenza, la partecipazionecoinvolgimento, l’etica e la qualità. Gli obiettivi principali che esso si prefigge, oltre il miglioramento continuo delle prestazioni e la soddisfazione dell'utente sono l’ottimizzazione delle risorse e la economicità d’impiego, l’abbattimento delle diseconomie e la bontà, o eccellenza, della prestazione erogata. In questo contesto è bene che ogni operatore sanitario in ambito scolastico pensi non a cosa ha già fatto, ma a come fare meglio, la prossima volta, ciò che dovrà fare, comprendendo che il “perché fare” è il motore di questo momento di evoluzione, nella considerazione del cittadino quale soggetto che deve essere soddisfatto non solo per quanto attiene alla cura e all’esigenza di salute, quanto anche al bisogno più complessivo di benessere attraverso la proposizione di corretti stili di vita, che sottendono allo sviluppo armonico della sua esperienza esistenziale. 26 Conclusioni “Quando si agisce è segno che ci si aveva pensato prima: l'azione è come il verde di certe piante che spunta appena sopra la terra, ma provate a tirare e vedrete che radici profonde...” scriveva Alberto Moravia. Poniamoci questa domanda: ha un senso rivolgersi ad un qualsivoglia operatore sanitario nel momento in cui ancora si gode di ottima salute? Certamente si. Ed ha più senso farlo prima di ammalarsi, evitando di chiudere così il recinto quando i buoi sono scappati, imparando a occuparsi del proprio benessere psicofisico e sociale quando se ne è ancora in possesso, preservandolo costantemente dalle diverse insidie che, per questo, devono essere riconosciute come tali ed efficacemente contrastate. Potremo così, se non evitare del tutto, ritardare il più a lungo possibile un eventuale stato di malattia, malessere, bisogno o dipendenza: insomma potremmo, oltrepassata l'immaginaria linea di confine di una ideale “nuova frontiera”, finalmente transitare dalla medicina reattiva del passato a quella proattiva del futuro. In questo contesto è quanto mai opportuno presidiare i confini del proprio benessere individuale e collettivo riconoscendo in questa condizione un valore irrinunciabile, un elemento di qualità della vita che, se preservato, la rende sempre più degna di essere vissuta, nella consapevolezza che ogni cura, per quanto efficace, non produrrà mai più benessere di quanto non se ne possa godere nello stato antecedente alla malattia o alla dipendenza. Occorre valorizzare l'importanza dell'autogestione consapevole del proprio organismo, in un'ottica di massimo rispetto verso se stesso, verso gli altri e il mondo che ci circonda ed in cui si vive. In due parole, 27 “volersi bene”: individuando, di volta in volta, quello che veramente ci è utile o no, comprendendo i bisogni, quelli veri, riuscendo a tracciare una demarcazione riconoscibile e netta tra questi e un mondo di false illusioni, realtà virtuali o fittizie, francamente inutili e spesso dannose per se stessi e gli altri. Parlare, confrontarsi su questi argomenti non è tempo perso ma utile esercizio per il corpo e la mente che si allenano e si preparano ad affrontare la vita per quello che è: un percorso ad ostacoli di cui si può riconoscere l'inizio ma non intravedere la fine, un viaggio misterioso e affascinante per il quale si può e si deve partire non rinunciando alle nuove scoperte, ma predisponendosi ad esse con la necessaria preparazione e la dovuta saggezza. Arthur Schopenhauer già nel diciannovesimo secolo ci diceva: “la salute è cosa così al di sopra di tutti gli altri beni materiali che in verità un mendicante sano è più felice di un re malato.” Nel perseguimento di questa “felicità” dello star bene a tutti può essere di aiuto un efficace imprinting fornito dai giusti studi e da una buona istruzione di base. In un interessante libro dal titolo “Culture Matters”, edito nel 2001, David Landes, autore del capitolo La cultura fa la differenza, sostiene che quando una società possiede risorse che creano benessere, il Paese che la ospita è ricco: ma quando le risorse e gli investimenti fatti su di esse si esauriscono, quel Paese regredisce. La cultura allora, pur non essendo l’unico elemento a contare è, probabilmente, quello che nel lungo termine fa la differenza: forma il carattere dell'individuo e determina il modo in cui i membri di una società creano e mantengono il loro ruolo al suo interno, ma anche il modo in cui si relazionano con gli esterni. 28 In effetti, le società che hanno ottenuto i risultati migliori come conseguenza dei loro punti di forza culturali sono state in grado di attrarre dall'esterno individui di talento, motivati e capaci di istruire i giovani di generazione in generazione, così che, alla fine, la società è progredita economicamente, socialmente e nella sua capacità di “produrre” salute. Così nell’ambito della trasformazione della società nel suo complesso, oggi per effetto della globalizzazione è meno costoso acquistare un biglietto aereo per Londra che fare un minimo di spesa sotto casa, anche in campo sanitario molto è cambiato: l’emergenza di concetti quali quello di Health Governance hanno rivoluzionato l’approccio ai problemi e riposizionato gli obiettivi, proponendo traguardi più adeguati ai tempi, con l'indicazione dei percorsi attraverso i quali raggiungerli. La natura stessa dell’attività sia sanitaria che d’insegnamento impone oggi ai professionisti che intendano svolgerla al passo con i tempi una forte propensione alla collaborazione che, pur nella scelta deliberata e consapevole di “appartenenza” alle rispettive istituzioni, crei una logica di condivisione per il perseguimento di obiettivi frutto di un’elaborazione integrata. Ed è in questo quadro di nuova e più grande responsabilità operativa che i dirigenti sanitari e scolastici della nostra provincia hanno avviato una nuova fase dei loro rapporti, più legata ai bisogni emergenti, attraverso l'inizio di un percorso comune. 29 Indicazioni d’uso del manuale “L’Officina della Salute: manuale per l’uso e la manutenzione del benessere” - Seconda edizione. Il manuale contiene le azioni e interventi che, in ambito preventivo e promozionale della Salute, che i Servizi della ASL propongono attingendoli dalla collaborazione reciproca già presente e storicamente attivata con la Scuola, anche derivanti dalla valutazione della sperimentazione del primo anno Progetto. In particolare è stata verificata la funzionalità e l'importanza dell’utilizzo di una procedura di “contatto” tra i Servizi ASL proponenti e le Scuole richiedenti le azioni e interventi contenuti nel manuale. A tale fine è necessario attenersi alle seguenti indicazioni: - - - i richiedenti devono utilizzare la “Scheda di adesione alle azioni/interventi” di prevenzione e di promozione della Salute proposte, contenuta nella guida a pag. 20. le adesioni alle azioni devono prendere in considerazione quelle previste per il Distretto Sanitario di appartenenza (indicato in ogni scheda). Le azioni, interventi e attività proposte contengono indicazioni tali da consentire una scelta adeguata in relazione ai bisogni e risorse di fattibilità del richiedente; le richieste comunque saranno accolte, primariamente, in ordine d’arrivo e, secondariamente, subordinate alla loro effettiva attuabilità; 31 - il Servizio interessato contatterà la Scuola richiedente quanto prima e comunque non oltre i 15 giorni dalla richiesta, al fine di definire un incontro di approfondimento ulteriore secondo un approccio di “progettazione dialogica”; - a seguito dell'incontro, potranno essere concordate modifiche adeguate a personalizzare l’attività sulla base delle specifiche situazioni ed esigenze; - l'incontro servirà anche a compilare un “Modulo di Richiesta” che avrà più una funzione di ricognizione e monitoraggio del Progetto e di eventuale ricerca di miglioramento dello stesso. Questo Modulo andrà poi inviato al gruppo di contatto presso l'USP; - in fondo alla guida si trova una scheda di “Segnalazioni e Proposte” che si invita a compilare al termine dello svolgimento delle specifiche attività, ma anche qualora l’attività, pur richiesta, non sia stata poi svolta; - infine una richiesta di cortese collaborazione con noi a migliorare questa sperimentazione del progetto segnalandoci, nella: “Scheda di osservazioni al Progetto nel suo insieme”, ogni osservazione che riteniate possa contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di costruire una efficace integrazione tra Scuola ed Azienda sanitaria, relativamente alla definizione di azioni preventive e promozionali della Salute, e che possa rendere più funzionale il manuale stesso. Tutte le richieste, osservazioni, rilievi e le segnalazioni relative a questa esperienza saranno monitorate dal “Gruppo di Contatto”. 32 SCHEDA DI ADESIONE ALLE AZIONI /INTERVENTI Progetto “OFFICINA DELLA SALUTE” All’attenzione di________________________________ (Servizio di riferimento dell’azione-intervento) Il sottoscritto__________________________________ Dirigente dell'Istituto____________________________ Via _________________________________________ Comune______________________________________ Tel.__________________ Fax____________________ E-mail_______________________________________ appartenente al Distretto sanitario di: Sassari; Alghero; Ozieri; 33 CHIEDE LA DISPONIBILITA’ PER LA/LE SEGUENTI AZIONI/INTERVENTI (elencare in ordine di priorità) 1) Titolo dell’azione Tipologia destinatari (Classi/ docenti/ genitori) Totale destinatari (anche presunto) Docente/i referente per l'azione(e tel.o cell.) L'azione richiesta: E’ richiesta per la prima volta; Continuativa da anno/i precedenti 2) Titolo dell’azione Tipologia destinatari (Classi/ docenti/ genitori) Totale destinatari (anche presunto) Docente/i referente per l'azione(e tel.o cell.) L'azione richiesta: E’ richiesta per la prima volta; Continuativa da anno/i precedenti 34 3) Titolo dell’azione Tipologia destinatari (Classi/ docenti/ genitori) Totale destinatari (anche presunto) Docente/i referente per l'azione(e tel.o cell.) L'azione richiesta: E’ richiesta per la prima volta; Continuativa da anno/i precedenti La presente scheda deve essere compilata in ogni sua parte e inviata per fax o e-mail ai seguenti indirizzi: USR Ufficio VI° ambito territoriale per la Provincia di Sassari - Prof. Giuseppe Fara Fax: 079237874; Email: [email protected]. (I dati relativi alla richiesta/adesione alle proposte di questa guida sono tutelate ai sensi della legge 675/1996 - privacy) Data________________; Firma_________________ 35 Le proposte delle azioni Scusate il disturbo... sono un farmaco. Dimensione relazionale ed affettiva della sessualità C.I.C. Ascolto, informazione e consulenza Parliamo di... Talassemia Fattoria della alimentazione Genitori insieme Parliamo di Adolescenze e... Dipendenze Rischi e percezione dei rischi Creativa -Mente Sai salvare una vita? Crescere che avventura! Animali piccoli piccoli 37 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Ser.D: Servizio Dipendenze – Distretti di Sassari, Alghero e Ozieri TITOLO DEL PROGETTO: Parliamo di Adolescenze e... Dipendenze – I° livello DESTINATARI: Singoli Gruppi-Classe delle Scuole Medie Inferiori e Superiori, omogenei di ragazzi e ragazze o giovani curiosi, interessati o interessabili al tema delle dipendenze. FINALITA’: Accrescere i livelli di consapevolezza e responsabilizzazione per se e per gli altri sulle possibili scelte motivazionali e comportamentali riguardanti la propria salute-benessere in relazione alle dipendenze. Ricriticizzazione delle dinamiche relazionali delle scelte e decisioni che si possono generare nell'incontrointerazione tra persone, contesti ed oggetti-droga o comportamenti senza sostanze (gioco d'azzardo, internet ecc.). ATTIVITA’: Metodologia inter-attiva e dialogica. Viene sollecitato lo scambio-confronto delle idee ed esperienze tra i ragazzi e quindi la comunicazione interpersonale. Si seleziona un percorso in-formativo concordato con il Gruppo, che è responsabilizzato sulle scelte tematiche e sulla conduzione stessa dell'incontro in “aula”. Vengono utilizzati materiali che consentono interazioni comunicativo-relazionali improntate alla attivazione, partecipazione e coinvolgimento attivo del maggior numero dei partecipanti. Uso di lavagne fisse o 39 a fogli. Disposizione a cerchio dei partecipanti. E' programmato un incontro di almeno tre ore, cui potrà seguirne un secondo, da svolgere entro quindici giorni dal primo, o perché già previsto o solo se richiesto dal Gruppo stesso. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): ASL e Scuole Secondarie (Medie Inferiori e Superiori), Associazioni, Parrocchie ed altri Gruppi formali o informali. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Gli ultimi 15 minuti dell'incontro sono dedicati ad una verifica immediata. Inoltre il Responsabile del Progetto o il richiedente, si impegna a verificare e concordare modalità di valutazione specifiche: raccolta feed back, follow-up a distanza, questionario. Disponibilità di 30 interventi. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare tramite gli strumenti di valutazione utilizzati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Come da produzione cartacea presso il Ser.D. Di Sassari - Sito della Asl / della scuola: aslsassari.it 40 Altro: Saranno privilegiate le richieste: 1) collocate in una strategia e progettualità più ampia, continuativa e diffusa. 2) rivolte ad altri soggetti del contesto: docenti, genitori, popolazione, operatori ed educatori sociali, altri gruppi di giovani ecc. 3) gestite e coordinate da un “responsabile-referente”. 4) pervenute prima del 15 novembre e che per la Scuola prevedano un adattamento ad hoc del curriculum scolastico. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole Medie Inferiori e Superiori dei Distretti di Sassari, Alghero ed Ozieri. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dr. Gregorio Salis, Psicologo Respoinsabile del Settore Prevenzione del Ser.D. Dell'ASL n. 1 di Sassari o, in alternativa, altro operatore ASL che collabora nel CIC. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected], tel. 0792490016, fax 0792490025 41 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D.: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Prevenire il tabagismo con il Progetto/concorso Europeo: “Smoke Free Class Competition” (Distretto di Sassari) DESTINATARI: Classi seconde e terze delle Scuole Medie e prime e seconde delle Scuole Superirori. FINALITA’: - prevenire o ritardare l'inizio della abitudine al fumo nei ragazzi; - eliminare o ridurre le sigarette tra coloro che già hanno sperimentato il fumo; - promuovere l'immagine del non fumatore. ATTIVITA’: Incontro di Coinvolgimento della organizzazione Scolastica e delle figure referenti per l'Educazione alla salute: - Collaborazione e affiancamento con gli insegnanti di riferimento del progetto (concorso); Perchè la classe possa partecipare è necessario: - che siano identificati uno o più inegnanti di riferimento; - che ogni studente sottoscriva il Contratto dell'alunno controfirmato, per conoscenza, e lo conservi; - che sia sottoscritto il Contratto di Classe controfirmato dall'insegante di riferimento e 42 inviato per l'iscrizione al Referente Locale. Alla Classe che aderisce viene richiesto di: - non fumare dal 1 Novembre 2010 al 30 Aprile 2010 - inviare ogni mese la scheda di monitoraggio mensile al referente locale; - compilare mensilmente il Diario della Classe sulla esperienza relativa al concorso (fatti, discussioni, dubbi, decisioni, osservazioni, ...) - inventare uno slogan per l'edizione successiva del Concorso da inviare al referente locale. Materiali: Opuscolo per gli insegnanti; opuscolo per la classe con le schede operative; Il poster da appendere in classe; gli adesivi del concorso; acceso al blog del Concorso. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI,…): SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui opportunità emergesse durante l'attività. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Inclusi nella attività prima descritta (Scheda di Monitoraggio e Diario della Classe) e gli incontri con i Docenti. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Sperimentare un impegno concreto e responsabile a livello personale, di gruppo e Istituzionale. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI 43 Se si come? Documentazione cartacea Altro: Al termine del progetto-concorso vengono fatte due lotterie con le classi in regola col Concorso: Nazionale: per la estrazione di un premio di 2.000 Euro in materiale didattico e culturale (se vincesse una terza media il premio è suddiviso tra tutti per acquisto di testi scolastici o altro materiale didattico); Regionale: una borsa per la scuola a tutti gli studenti della prima Classe estratta in ambito regionale. Un gadget di partecipazione a tutti i partecipanti. Il Progetto/Concorso verrà realizzato e affiancato dagli operatori della Unità Funzionale Tematica Tabagismo (Coord. Dr. Tiziana Marras). 44 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D.: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Parliamo di… Adolescenze, Alcol e Sostanze illegali (Distretto di Ozieri) DESTINATARI: Gruppi omogenei di genitori e insegnanti delle Scuole Medie e Superiori per un massimo di 20 partecipanti. FINALITA’: Mantenere e sviluppare le differenti funzioni e il ruolo educativo negli Adulti nei confronti dei figli-studenti. Obiettivi: Migliorare la conoscenza e la consapevolezza rispetto al ciclo di vita adolescenziale e i possibili consumi problematici per alcol e delle sostanze illegali. ATTIVITA’: Interattiva e dialogica. Si sollecita il confronto delle esperienze, dei significati e delle convinzioni in rapporto alle prassi educative proprie. Disposizione in cerchio dei partecipanti e lavoro, al bisogno, in piccolo gruppo. Materiali: Questionario pre e post intervento. Audiovisivi. Lavagna a fogli. Questionario di gradimento. Programma: Un incontro preliminare di gradimento: 1h.; n° 4 incontri di h. 2/2.30 ciascuno. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui opportunità emergesse durante l'attività. 45 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Risultati dei questionari e verifica a distanza di massimo un mese. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Una più adeguata, coerente e visibile presenza e azione educativa concreta da parte degli Adulti coinvolti e del contesto della Scuola. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Disponibilità: 4 interventi. Conduttore-i: Dr.ssa Immacolata Fois (Psicologa) – Ser.D Ozieri Osservazioni: Saranno privilegiate le richieste che perverranno entro il 31 ottobre e/o che siano incluse in una progettazione rivolta anche agli studenti. 46 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Progetto C.I.C.: Centro di ascolto, informazione e consulenza (Per i Distretti di Sassari - Alghero - Ozieri) DESTINATARI: Scuole secondarie di II° grado; tutte le componenti: Dirigente, Studenti e Studentesse, Insegnanti, Personale ATA, Genitori. FINALITA’: Sensibilizzare e fornire collaborazione, opportunità e competenze di tipo preventivo-promozionali nell’ambito della salute e del benessere, compatibili e integrate con la mission formativo-didattica della scuola. Obiettivi: Strutturare una co-collaborazione reciproca tra le componenti scolastiche per una condivisione e corresponsabilità, nel definire uno spazio organizzato per azioni di ascolto, informazione e consulenza, che, osservando le adolescenze, ne affianchi e sostenga i compiti evolutivi con azioni di promozione della salute e prevenzione con il coinvolgimento delle risorse del contesto scolastico. ATTIVITA’: Metodologia: Il CIC è condotto in modo integrato con le risorse della Scuola e della AUSL/ Ser.D. e eventuali altri servizi ASL. Prevede un percorso di libero e spontaneo accesso; affianca e accompagna le situazioni di difficoltà e favorisce e promuove gli apprendimenti psico-sociali per una salute responsabile. Elabora azioni promozionali per il mantenimento del benessere già presente. 47 Materiali: Un gruppo formalizzato di docenti e studenti coordinato da un responsabile-referente svolge analisi, rilevazione dei bisogni, mette in rapporto domande e risorse presenti a scuola e nel territorio, organizzando il CIC e le sue attività promuovendone l’implementazione e valorizzazione nel contesto-scuola. Programma: All’inizio dell’anno scolastico si prendono accordi per la eventuale collaborazione o consulenza al progetto, che poi viene attuato e quindi verificato in itinere con incontri specifici. Disponibilità di un operatore a scuola per un giorno alla settimana o ogni due settimane (a seconda della disponibilità di operatori e necessità dell'Istituto). SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI,): Se opportuni e disponibili, altri servizio della ASL e attori del territorio o risorse della stessa Scuola. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Incontri specifici di valutazione sia durante che alla fine dell’anno scolastico, confrontata con gli obbiettivi specifici stabiliti nel progetto. Relazione al Collegio docenti. Eventuali questionari di verifica. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Negli Istituti ci sarà uno spazio integrato di “ascolto”, con la collaborazione e la gestione di un Referente e un Gruppo di docenti che, con le attività di Educazione alla Salute, monitorerà e programmerà il Progetto con gli organi collegiali. Inoltre la ASL avrà una presenza attiva e coerente con la sua mission preventivo-promozionale per azioni di prevenzione universale e primaria rivolta agli adolescenti. 48 Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: I CIC sono presenti da 18 anni negli Istituti Superiori e si sono definiti come un processo di lavoro che integra i compiti Istituzionali (Scuola/ ASL), degli Adulti e degli Adolescenti nell'area delle azioni promozionali della Salute e del Benessere come responsabilità di tutti. La Disponibilità è relativa alla verifica delle necessità e opportunità dell'Istituto e alla possibilità di collaborazione di operatori ASL Le linee progettuali sono indicate nel lavoro “Elementi per una verifica dell’attività e della collaborazione CSAScuole Secondarie di II° grado e AUSL-Ser.D, nei C.I.C.”, a cura di G.Salis, G. Fara e M.G. Oggiano, edita da CSA, anno 2005/SS. 49 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Parliamo di Adolescenze e… Dipendenze, II° livello (per i Distretti: Sassari - Alghero - Ozieri) DESTINATARI: Docenti delle Scuole Medie e Superiori (gruppo di max 15 e di max 5 Scuole) e i relativi gruppi-classe. FINALITA’: Accrescere i livelli di conoscenza, consapevolezza e responsabilizzazione per se e per gli altri sulle possibili scelte motivazionale e comportamentali riguardanti la propria salute-benessere in relazione alle dipendenze da sostanza o comportamentali. OBIETTIVI: Ricriticizzare le dinamiche relazionali delle scelte e decisioni che si possono generare nell’incontrointerazione tra persone, contesti e oggetti-droga o comportamenti senza sostanze (gioco azzardo, internet, ecc). ATTIVITA’: I°: Due incontri di “formazione” con i docenti, di 2,30 h. per gestire una prima interazione in classe fatta dai docenti stessi. II°: Incontro di 3.30 h. con i docenti per gestire i risultati dell'attività con le classi. III°: Ritorno in classe con o senza presenza di operatori del Ser.D per approfondimenti e sviluppi possibili. Materiali: Lezione Interattiva e dialogica; disposizione in cerchio; scambio di esperienze; lavagna a fogli; eventuali questionari o schede di lavoro; ricerca. 50 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI,...): SER.D e eventuali altri Servizi ASL e Associazioni del territorio e del Privato Sociale. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Incontro finale con i docenti e schede apposite. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Le Scuole partecipanti avranno dei docenti più capaci di gestire questa tematica con le classi, in integrazione anche con lo svolgimento delle loro materie curricolari, oltre che con le altre azioni promozionali e preventive presenti a Scuola. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: L'azione è nata, nel precedente A. S., da un incontro con Docenti e Dirigenti di 3 Scuole Medie. Queste Scuole peraltro saranno privilegiate nello svolgimento di questa azione. La disponibilità è di attivare due azioni (possibilmente una per le Medie e una per le Superiori). Si tratta di un’ azione sperimentale che sarà monitorata per validarne e verificarne la fattibilità in efficacia e riproducibilità. La metodologia dell'affiancamento formativo ai Docenti, come attori principali per gestire questa attività con le classi, è validata come una buona pratica preventivo-promozionale a Scuola. 51 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Adolescenze e... gioco d'azzardo. (Distretto di Sassari e Ozieri) DESTINATARI: Singoli Gruppi-Classe delle Scuole Medie e Superiori (Sassari e Ozieri); Per Ozieri: anche Gruppi omogenei di ragazzi e ragazze o giovani interessati o interessabili al tema. I gruppi possono essere formali o informali e appartenere a contesti aspecifici o specifici (di diverse Class o diverse scuole, Centri di Aggregazione, Associazioni, Parrocchie, ecc). FINALITA’: Accrescere i livelli di consapevolezza e responsabilizzazione per se e per gli altri sulle possibili scelte motivazionale e comportamentali riguardanti la propria salute-benessere in relazione al gioco d'azzardo. Ricriticizzazione delle dinamiche socio-culturali, relazionali e interpersonali nelle scelte e decisioni implicate nell’incontro-interazione tra persone e gioco azzardo. ATTIVITA’: Metodologia: Inter-attiva e dialogica. Viene sollecitato lo scambio-confronto delle idee ed esperienze tra i ragazzi e quindi la comunicazione interpersonale. Si seleziona un percorso in-formativo in parte preordinato e in parte concordato di volta in volta con il gruppo; Interazioni comunicativo-relazionali improntate alla attivazione, 52 partecipazione e coinvolgimento attivo del maggior numero dei partecipanti Materiali: Lavagna fissa o a fogli. Disposizione in cerchio dei partecipanti. Programma: Un incontro di almeno due ore cui potrà seguirne un secondo, se richiesto dal gruppo, da svolgere entro 15 gg. dal primo, o perché già previsto. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui opportunità emergesse durante l'attività. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Gli ultimi 15 minuti dell’incontro sono dedicati ad una verifica immediata. Inoltre il “responsabile” del progetto o il richiedente, si impegna a verificare e concordare modalità di valutazione specifiche: raccolta feedback, follow-up a distanza, questionario. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: - prevenire o ritardare l'inizio della abitudine al gioco d'azzardo nei ragazzi; - eliminare o ridurre l'abitudine tra coloro che già lo hanno sperimentato; - promuovere l'immagine del non giocatore. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea 53 Altro: Disponibilità: 3 interventi per Sassari e 6 per Ozieri. Conduttore: per Sassari dr.ssa Nicolina Biddau e infermiera professionista Milena Vettor, per Ozieri dr. Immacolata Fois, dr.ssa Francesca Sardu; Osservazioni: Saranno privilegiate le richieste: - se collocate in una strategia e progettualità più ampia, continuativa e diffusa, - se gestite e coordinate da un “responsabilereferente ”. - che perverranno prima del 31 ottobre e che, per la scuola prevedano un affiancamento ad hoc del curricolo scolastico. 54 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Corso di formazione sull’Ascolto. (Per i Distretti di Sassari - Alghero - Ozieri) DESTINATARI: Gruppo di non più di 20 Docenti, possibilmente attivi o coinvolti nell’attività CIC e/o Educazione alla Salute delle Scuole di I° e II° grado. FINALITA’: Arricchire la professionalità docente di competenze di tipo relazionale con funzioni promozionali-preventive, utilizzabili e integrabili con il proprio ruolo e funzione didattica e formativa e nel proprio contesto d’Istituto. OBIETTIVI: Saper leggere e supportare i percorsi di benessere e malessere scolastico nella cornice delle relazioni tra docenti-adulti e discenti-adolescenti utilizzando le risorse interne e esterne della Scuola. ATTIVITA’: La cornice metodologia e quella della formazionericerca-intervento. In specifico potranno saranno utilizzate le metodologia del gruppo di apprendimento, di analisi-intervento sulle situazioni specifiche e della progettazione dialogica. Attività in piccolo gruppo e in plenaria. Materiali: Lavagna a fogli. Proiettore per lucidi. Cartellina porta documenti per ogni partecipante. Pennarelli e una risma di carta. 55 Programma: Triennale: per ogni anno sono previsti incontri di programmazione e 7 o 8 incontri di 3 h. ciascuno per un totale di ca. 80-90 h. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): SER.D ed eventuali altri Servizi e Risorse la cui opportunità emerge eventualmente dal lavoro triennale. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Questionari di monitoraggio pre ed in itinere e alla fine di ogni anno. Incontro finale di ogni anno dedicato alla valutazione. Possibili strumenti di valutazione specifici che il gruppo costruirà in relazione al contesto. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: I Docenti, come singoli e come Gruppo, rimangono una risorsa a disposizione dell'Istituto come competenza sulla gestione di migliori processi educativo-formativi a partire dai bisogni adeguatamente monitorati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Conduttore-i: Dr. G. Salis e altri operatori disponibili al momento della richiesta. Osservazioni: La richiesta deve essere inoltrata entro il 15 ottobre. 56 Saranno privilegiate le richieste: - che sono costruite come progetto di formazione; - deliberate dal collegio docenti e incentivate dal fondo d’Istituto; facenti parte di una progettualità più ampia e integrata con altre azioni rivolte agli studenti, agli altri docenti e ai genitori; - che hanno come responsabile-referente un coordinatore specifico o di Funzione strumentale. 57 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Consulenza per progettare in educazione e promozione della salute a scuola. (Per i distretti di Sassari - Alghero - Ozieri) DESTINATARI: Insegnanti del Gruppo Educazione alla Salute/CIC negli Istituti di Istruzione di I° e II° grado: massimo 12 docenti. Secondariamente gruppi non formalizzati o un gruppo di docenti di diversi Istituti, purché referenti/responsabili o collaboratori dell’area della E.S. FINALITA’: Acquisire una competenza culturale, teorica e operativa nel progettare educazione e promozione della salute nel contesto specifico della Scuola. Obiettivi: orientare, gestire e costruire percorsi progettuali di promozione della salute efficaci e coerenti: dall’analisi della domanda, alla progettazione e attuazione in azioni/interventi, alla valutazione. ATTIVITA’: Lezioni interattive e gruppo di apprendimento. Lavoro di gruppo e in piccoli gruppi. Partire dalla propria esperienza e sviluppare le opportunità e le competenze della progettazione nel proprio contesto scolastico. Materiali: Lavagna a fogli. Report di progetti già svolti o in atto. Programma: 5 incontri di 2.30h.: l’ultimo sarà per le verifiche. 58 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui opportunità emerge eventualmente durante l'attività. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: - Incontro specifico e questionario di gradimento. - Analisi di un progetto-azione in itinere RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: La Scuola disporrà di Docenti Referenti o collaboratori aggiornati e capaci di organizzare la progettazione di attività di educazione alla salute nel proprio contesto scolastico. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Disponibilità: 2 consulenze. Conduttore-i: Dr. Gregorio Salis e eventualmente altri operatori. Osservazioni: Le richieste dovranno pervenire entro il 31 ottobre; Saranno privilegiate le richieste inserite nella progettazione d’istituto e sostenute/rivolte a un gruppo formalizzato di docenti. 59 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Consulenza al progetto e all’attività del CIC. (Per i distretti di Sassari - Alghero - Ozieri) DESTINATARI: Istituti Superiori: Coordinatore o Referente CIC e relativo Gruppo di lavoro formalizzato Secondariamente a un gruppo di Coordinatori o Referenti, senza un gruppo di lavoro formalizzato, di diversi istituti e per un massimo 4/5 Istituti e 10/12 docenti. FINALITA’: Mantenere e adeguare il senso, l’organizzazione e le condizioni di funzionalità della attività CIC nel contesto dell’Istituto Obiettivi: Saper analizzare e intervenire nel proprio contesto per migliorare o per ristrutturare o riadeguare la attività del CIC in relazione al mutare dei bisogni, delle condizioni di contesto date e degli obiettivi possibili che ci si è dati. ATTIVITA’: Sistemica e di analisi del contesto d’istituto. Esperienziale e di gruppo di apprendimento. Lavoro in gruppo e piccolo gruppo. Interviste o questionari di verifica interna all’Istituto. Materiali: Lavagna a fogli. Documentazione relativa al CIC. Programma: Almeno 4 incontri di 2.30 h.: il primo di analisi della domanda e l’ultimo di ridefinizione del progetto CIC. 60 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui opportunità emerge eventualmente durante l'attività. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Valutazione al termine con tempo dedicato ad hoc (es un incontro specifico per la verifica valutazione). RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Minori richieste di consulenza specifica sui problemi e maggiore capacità di affrontare e elaborare soluzioni per gli stessi nel Gruppo di lavoro e nel contesto più allargato alle risorse dell'Istituto. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: La disponibilità è di due azioni. L’operatore già collaborante al CIC (se presente) e il Dr. G. Salis. Osservazioni: Le richieste dovranno pervenire non oltre il 15 Ottobre. 61 SERVIZIO ASL COINVOLTO SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Adolescenti e Tabagismo. (Per il distretto di Sassari) DESTINATARI: Studenti delle scuole medie inferiori, singole classi, preferibilmente prime o seconde e loro docenti. FINALITA’: - prevenzione primaria del tabagismo; sensibilizzazione alle problematiche tabaccocorrelate; - sviluppare la capacità di riconoscere e fronteggiare le varie pressioni sociali che spingono a fumare; - valorizzare il ruolo della scuola e dei docenti nel contribuire all’educazione verso scelte di uno stile di vita sano e responsabile. ATTIVITA': Metodologia: - Coinvolgimento e collaborazione con i componenti della vita scolastica: docente referente Educazione alla Salute, altri docenti interessati; - Somministrazione questionari pre e post intervento interattivo con il gruppo classe (brainstorming, lavoro in piccoli gruppi, utilizzo storie, discussione...), 2 ore. Materiali: materiali informativi come brochure, gadget, adesivi. 62 - incontro di programmazione iniziale con docente di matematica/scienze e altri docenti interessati; somministrazione questionario “pre” alla classe da parte di docente referente lezione curriculare intervento in classe della durata di 2 ore somministrazione questionario “post” incontro conclusivo con i docenti per verifica e feed-back SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): SER.D – Area dedicata Tabagismo ed eventuali altri Servizi/Risorse la cui opportunità emergesse durante l'attività. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: - questionario post intervento per gli studenti; - scheda post intervento per insegnanti/conduttori - incontro follow-up di ca. 45 minuti RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Diffondere primariamente negli studenti coinvolti e secondariamente nella scuola un atteggiamento e comportamenti congruenti con uno stile di vita senza tabacco. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea 63 Altro: Disponibilità: 2 progetti/anno. Operatori: Ulrich Schröder, Educatore Professionale. Ulteriori indicazioni: La richiesta deve pervenire entro il 31 Ottobre. 64 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SER.D: Servizio Dipendenze TITOLO DEL PROGETTO: Parliamo di Alcol (Per il distretto di Sassari) DESTINATARI: Adulti: insegnanti e genitori delle scuole elementari e medie. FINALITA’: - sensibilizzazione per i problemi alcolcorrelati; - migliorare le conoscenze, la percezione e la consapevolezza dell’impatto sulla salute a livello bio-psico-sociale dei problemi correlati all’alcol ATTIVITA’: Inter-attiva ed esperienziale-dialogica. Lavori in piccolo gruppo plenaria; Materiali: - lavagna a fogli. Strumentazione audiovisiva e videoproiezione; - Questionario pre-post intervento; Programma: - Incontro preliminare con i partecipanti. Tre incontri di 3 h. in un mese - Incontro di verifica dopo 6 mesi. Tot 13 ore. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): SER.D ed eventuali altri Servizi/Risorse la cui opportunità emergesse durante l'attività. 65 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Questionario post e di gradimento. Incontro finale di verifica. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Una attenzione e sensibilità competente sull'impatto biopsico-sociale dei problemi correlati all'alcol negli adulti coinvolti e secondariamente nel contesto della scuola. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Diaponibilità di due interventi; saranno privilegiate le richieste che perverranno entro il 31 ottobre e che siano inserite in un programma di educazione alla salute rivolto anche agli studenti e studentesse. Conduttore/i: dr. Paolo Loffredo (Medico-Psichiatra) 66 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Centrale Operativa 118 TITOLO DEL PROGETTO: Il Numero d’emergenza 118 DESTINATARI: Alunni delle prime classi delle scuole medie inferiori della provincia di Sassari. FINALITA’: Conoscenza del Sistema di Emergenza Urgenza 118. ATTIVITA’: Il corso si svolge presso l’aula didattica della Centrale Operativa 118 ogni Lunedì della settimana, durata circa due ore, durante il corso dell’anno scolastico. Il materiale didattico utilizzato prevede la proiezione di una cassetta audiovisiva, si prosegue con una lezione in aula e con la simulazione di una richiesta di soccorso all’interno alla Centrale Operativa. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Personale Infermieristico della Centrale Operativa, Personale docente della scuola. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Il corso prevede un pre-test per saggiare il livello di conoscenza del Sistema di emergenza e a conclusione la compilazione di un questionario finale con 15 semplici domande a risposta unica. 67 RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Prevenzione e Corretto utilizzo del numero di emergenza sanitaria 118. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.aslsassari.it - Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole Medie inferiori della Provincia di Sassari. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: - Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale Operativa); - Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa) Indirizzo e- e numero di telefono per comunicazioni [email protected] [email protected] Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982 68 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Centrale Operativa 118 TITOLO DEL PROGETTO: Sai salvare una vita? DESTINATARI: Alunni Primo anno scuole medie inferiori della città di Sassari. FINALITA’: “Formazione a cascata“ per apprendere le basi sulla Rianimazione Cardio–Polmonare, avvicinare gli studenti al mondo del volontariato. Durata del corso circa un ora, si inizia con una breve presentazione del progetto, si prosegue con proiezioni video, e si conclude con esercitazioni pratiche su manichino. ATTIVITA’: La durata del corso è di un’ora, si inizia con una breve presentazione del progetto, si prosegue con proiezioni video, e si conclude con esercitazioni pratiche su manichino. Per ciascun gruppo di 50 allievi è presente un istruttore specialista cardiologo, direttore di corso IRC e due istruttori/facilitatori (accreditati IRC). Sono presenti i professori referenti per ciascuna classe (scienze e/o educazione fisica). SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Centrale Operativa 118 di Sassari, Scuole Medie Inferiori di Sassari 69 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Test finale di valutazione finale su manichino. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Diffusione a “cascata” della formazione alla rianimazione cardiopolmonare che può coinvolgere compagni di scuola, insegnanti, genitori, famiglia, amici degli allievi coinvolti nel progetto. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.aslsassari.it - Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole Medie inferiori della citta’ di Sassari. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: - Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale Operativa); - Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa) Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni [email protected] [email protected] Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982 70 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Centrale Operativa 118 TITOLO DEL PROGETTO: Educazione Sanitaria per il conseguimento del “certificato di idoneità alla guida del ciclomotore. DESTINATARI: Alunni scuola media superiore. FINALITA’: - Educazione alla conoscenza del Sistema di Emergenza 118; - Educazione stradale; - Effetti delle sostanze stupefacenti e degli alcolici nella guida. ATTIVITA’: Il corso della durata di due ore consta di una parte teorica e di una parte pratica. Si avvale della proiezione di una cassetta audiovisiva e di una simulazione di una richiesta di soccorso al 118. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Personale scolastico, agenti di Polizia Municipale, Carabinieri, Personale Medico del 118. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: A conclusione del corso agli allievi viene sottoposto un test finale di valutazione. 71 RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Prevenzione infortunistica stradale. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.aslsassari.it - Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole medie superiori della Provincia di Sassari Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: - Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale Operativa) - Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa) Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] [email protected] Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982 72 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Centrale Operativa 118 TITOLO DEL PROGETTO: Corso di Educazione Sanitaria e Primo Soccorso destinato alle Istituzioni Scolastiche. DESTINATARI: Personale docente ed operatori scolastici dei vari ordini di scuola. FINALITA’: Conoscenza del sistema di Emergenza 118, corretta gestione dei malori, rapido riconoscimento dei sintomi della cardiopatia ischemica, nozioni di sicurezza ed infortunistica stradale, conoscenza teorico-pratica delle manovre di BLS e delle tecniche di immobilizzazione nelle patologie traumatiche. ATTIVITA’: Il corso di formazione prevede lezioni teorico-pratiche della durata di 12 ore suddivise in tre moduli di 4 ore ciascuna, i primi due moduli di sola teoria, il terzo di sola pratica. Le lezioni si svolgono con la proiezione di slides e prove con il manichino per la parte pratica di BLS. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Le lezioni vengono tenute da personale medico ed infermieristico della C. O. 118 e delle postazioni, con la collaborazione del medico appartenente al Sistema di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro. 73 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Al termine del corso viene compilato un test finale di 20 domande a risposta unica. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Prevenzione e conoscenza di nozioni di primo soccorso. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.aslsassari.it - Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Tutti gli Istituti scolastici della Provincia di Sassari. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: - Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale Operativa) - Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa) Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] [email protected] Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982 74 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Coordinamento Consultori Familiari TITOLO DEL PROGETTO: Educazione alla Sessualità e alla Contraccezione. DESTINATARI: Ragazzi e ragazze delle III classi delle Scuole Medie Superiori della provincia di Sassari. FINALITA’ - offrire uno spazio di confronto e discussione su temi riguardanti la sessualità e la contraccezione - presentare ai ragazzi il Consultorio Familiare e le sue attività. ATTIVITA’: - lavori in piccoli gruppi con schede di attivazione; - discussione in plenaria; - interventi teorici frontali sul tema dell’incontro; - compilazione scheda di verifica e gradimento. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): ASL n. 1 - Istituti Scolastici Superiori Prov. di Sassari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: - somministrazione di questionari - confronto degli Operatori con gli Insegnanti coinvolti - valutazione del numero di ragazzi che si presentano al Consultorio Familiare e della Scuola di provenienza. 75 RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: - maggiore diffusione delle metodiche contraccettive - diminuzione del numero di IVG e di gravidanze indesiderate Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro (specificare): Il progetto è riservato a 10 classi degli Istituti superiori della Provincia di Sassari; due incontri di 2 ore con un Ginecologo dei Consultori Familiari; il presente progetto è parte integrante con il progetto Dimensione relazionale ed affettiva della sessualità; le richieste dovranno pervenire entro il mese di ottobre 2010 e verranno accolte in ordine di arrivo. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Istituti Scolastici Superiori della Provincia di Sassari. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dr. ssa Laura Azara Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel 079 2062640 76 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Coordinamento Consultori Familiari TITOLO DEL PROGETTO: Dimensione relazionale ed affettiva della sessualità. DESTINATARI: Alunni 3^ classe scuola media superiore della provincia di Sassari. FINALITA’ Obiettivo generale: prevenire difficoltà in ambito personale e relazionale della sfera affettivo-sessuale Obiettivi specifici: 1) favorire il riconoscimento delle proprie opinioni, comportamenti, atteggiamenti; 2) favorire l’accettazione e il rispetto di opinioni, comportamenti, atteggiamenti diversi dai propri; 3) focalizzare l’attenzione sulla comunicazione come strumento indispensabile per favorire la conoscenza di sé e dell’altro; 4) favorire la lettura della dimensione emotiva come strumento per vivere positivamente, in maniera paritaria la relazione affettiva ed amorosa; 5) stimolare i ragazzi alla riflessione sul significato psicosessuale-relazionale del divenire coppia; 6) far conoscere il Consultorio come risorsa al servizio dei giovani. ATTIVITA’: Programmazione di un incontro con il dirigente scolastico e un insegnante referente per discutere sul lavoro da fare e concordare il calendario degli incontri con i ragazzi. Presentazione del tema al gruppo classe da parte dello psicologo e stimolazione, attraverso una conduzione interattiva, di pensieri ed opinioni sul tema trattato, con l’obiettivo da parte dello psicologo di 77 rinforzare i contenuti adeguati, necessari al raggiungimento della maturità psico-sessuale-affettiva. Lo psicologo si rende disponibile per due incontri di due ore ciascuno per ciascuna classe. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Scuole medie superiori della provincia di Sassari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Questionari ai ragazzi per valutare il grado di utilità e gradevolezza dell’esperienza fatta. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Il progetto è riservato a 10 classi degli Istituti superiori della Provincia di Sassari due incontri di 2 ore con uno Psicologo dei Consultori Familiari il presente progetto è parte integrante con il progetto Educazione alla sessualità e alla contraccezione - le richieste dovranno pervenire entro il mese di ottobre 2010 e verranno accolte in ordine di arrivo. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dr.ssa Margherita Gaddone 78 Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel 079 2062640 79 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Coordinamento Consultori Familiari TITOLO DEL PROGETTO: Educazione alla sessualità e prevenzione delle MST. DESTINATARI: Studenti delle 3° medie inferiori della provincia di Sassari. FINALITA’: Obiettivo generale: far riflettere gli adolescenti sulle tematiche riguardanti la sessualità, la prevenzione delle gravidanze indesiderate e delle MST, sensibilizzare alla conoscenza e alla fruizione dei Consultori Familiari. Obiettivi specifici: integrare le conoscenze di anatomia e fisiologia sessuale e riproduttiva dell’apparato genitale femminile e maschile; acquisire informazioni che consentano di operare scelte consapevoli atte a mantenere la salute sessuale; fruire di spazi di discussione sui temi della sessualità; far emergere e condividere conoscenze, dubbi, opinioni e idee irrazionali sulla sessualità, accogliendo le curiosità spontanee dei ragazzi e offrendo ascolto e spazi di approfondimento; far conoscere il Consultorio Familiare facilitandone il contatto e l’accesso. ATTIVITA’ Lavoro per gruppi classe; momenti di lavoro in plenaria alternati a lavori in piccoli gruppi. E’ consigliabile durante l’intervento con la classe la presenza dell’insegnante, ad evidenziare il rapporto di collaborazione e continuità tra scuola ed esperti esterni. 80 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Prerequisito essenziale: la classe deve avere già svolto il programma di Scienze inerente l’apparato genitale maschile e femminile (anatomia e fisiologia, pubertà, ecc.); incontro programmatico con le insegnanti referenti e, se possibile, incontro informativo con i genitori. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Il progetto è stato presentato con offerta attiva tramite l’U.S.P. di Sassari nel mese di aprile 2010 e effettuato dal mese di nov 2010 in tutte le classi che hanno aderito (circa 135 in tutta la provincia di Sassari). Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dr Marcello Cabiddu Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel 079 2062640 81 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Coordinamento Consultori Familiari TITOLO DEL PROGETTO: Crescere… Che Avventura!!! DESTINATARI: Scolari che frequentano la classe v° elementare, per complessive 10 classi. FINALITA’: Conoscere le fasi della crescita, il corpo che cambia e la pubertà: Promuovere e potenziare I fattori igienico/personali come mediazione di salute e benessere. Affrontare in gruppo le prime riflessioni sul percorso che li porterà al mondo adulto. ATTIVITA’: Si terranno due incontri per ogni classe della durata di due ore ciascuno, nei quali si terranno I seguenti argomenti: - Le fasi della crescita - I cambiamenti del corpo in pubertà - La cura e l’igiene del corpo MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Sintesi informative con brevi esposizioni frontali, brain storming, ascolto e raccolta di esperienze, lavori di gruppo, discussione. 82 RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Migliorare nei ragazzi la conoscenza e il valore della tutela della salute, in un 83elati di crescita e cambiamento psico-fisico e promuovere la comunicazione coi genitori. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Altro: Operatori di riferimento: distretto1: Carta, Deiana, Montesu, Tidu, Virdis; distretto 2: Carboni, Chighine; distretto 3: Sanna, Zizi. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole elementari classi V° Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott. Marcello Cabiddu – Respons Servizio Coordinamento Consultori Familiare. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel 079 2062640 83 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Coordinamento Consultori Familiari TITOLO DEL PROGETTO: Alimentazione a Scuola DESTINATARI: Insegnanti, famiglie e alunni della scuola primaria, nell’ambito dei distretti sanitari aziendali. Nella fase di sperimentazione del progetto le scuole verranno coinvolte con offerta attiva direttamente dagli operatori dell’area pediatrica dei Consultori. FINALITA’: - Promuovere la cultura della salute in ambito scolare. - Favorire l’adozione di comportamenti alimentari corretti, quali fare la prima colazione e la merenda di metà mattina, che contribuiscono a migliorare lo stato di benessere e a produrre e mantenere un corretto stato nutrizionale. - Prevenire numerose malattie correlate all’alimentazione. ATTIVITA’: Ciclo progettuale quadriennale. Primo anno: Incontro con gli insegnanti referenti individuati, Incontri con gli insegnanti delle classi prime coinvolte, 1 incontro con i genitori, 2 incontri di 1 ora ciascuno di eventuale coinvolgimento nelle attività didattiche. Secondo anno: Con le nuove classi prime si seguirà l’iter già descritto per l’anno precedente. Per le seconde classi, incontri con gli insegnanti e i genitori per completare il lavoro impostato l’anno 84 precedente e somministrazione a fine anno del questionario per la verifica intermedia. Classe V: somministrazione del questionario per la verifica finale. Verrà utilizzato un questionario alimentare destinato ai bambini per rilevare le abitudini della prima colazione e della merenda, che verrà somministrato dagli insegnanti, i quali si occuperanno sia della raccolta che dell’elaborazione dei dati. Successivamente i risultati saranno valutati in collaborazione con gli operatori sanitari. Si prevede una collaborazione tra il gruppo dei docenti e gli operatori della ASL in tutte le fasi della progettazione, della realizzazione e della valutazione. Gli incontri tra insegnanti ed operatori sanitari avranno come obiettivo lo scambio ed il passaggio di conoscenze sui vari aspetti dell’educazione alimentare, e la programmazione di modalità didattico operative concordate che verranno portate in classe. Il coinvolgimento dei genitori e degli altri familiari avverrà mediante incontri informativi in cui si forniranno elementi di educazione alimentare finalizzati a una sana e corretta alimentazione della famiglia. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Verifica intermedia a fine del secondo anno scolastico e verifica finale in quinta elementare mediante questionari. Confronto fra équipe educativa ed équipe professionale. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Aumentare il consumo consapevole della prima colazione sia tra gli alunni che i familiari riducendo la percentuale dei bambini che non fanno colazione. Ridurre la percentuale di bambini che consumano la 85 colazione in maniera inadeguata, promuovendo una riflessione sulle abitudini alimentari errate. Promuovere il consumo di una merenda adeguata a metà mattina per favorire l’incremento del numero dei bambini che fanno una merenda varia e leggera. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Paola Cherchi Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel 079 2062640 86 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Medicina Scolastica TITOLO DEL PROGETTO: Parliamo di... Talassemia. DESTINATARI: Studenti e Docenti delle classi terze della Scuola Media inferiore. FINALITA’: L'intervento si propone di creare dei “mini esperti” del problema talassemia. Obiettivi per gli studenti: 1) acquisire il concetto di malattia sociale e genetica; 2) migliorare le conoscenze sull'ereditarietà; 3) combattere i pregiudizi e la disinformazione; 4) considerare la necessità di conoscere l'eventuale stato di portatore sano; 5) riflettere sull'importanza della donazione volontaria di sangue; 6) poter trasmettere l'informazione alle famiglie. Obiettivi per i docenti: 1) aumentare il livello di informazione; 2) impegnarsi ad una attiva e continua collaborazione; 3) trovare le modalità più opportune per informare ed educare gli studenti. ATTIVITA’: Collaborazione con i dirigenti scolastici e i docenti della Scuola Media inferiore ed incontri con le classi. Utilizzo di strumenti quali opuscoli e poster. Contenuti quali: definizione e cenni storici delle talassemie, aspetti pratici e divulgativi della genetica formale delle talassemie, epidemiologia, cenni clinici, strategia di prevenzione. 87 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL, Scuole Medie inferiori. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Somministrazione di questionari, osservazione del grado di interesse e coinvolgimento degli studenti. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare sulla base degli strumenti di valutazione. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) - Documentazione cartacea Altro: Operatori di riferimento sono i Medici e il personale dell'Unità Operativa di Medicina Scolastica. I tempi di esecuzione sono rappresentati da circa 2/3 ore per ogni “gruppo classe”. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole Medie inferiori della Città di Sassari. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Caterina Brundu, Dirigente Medico della Medicina Scolastica. 88 Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Tel. 3491018416 89 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Medicina Scolastica TITOLO DEL PROGETTO: Programma educativo sull'ergonomia scolastica. DESTINATARI: Alunni del 2° ciclo della Scuola primaria (3°, 4°, 5° classe elementare) e loro insegnanti. FINALITA’: Prevenzione primaria dei disturbi e delle patologie muscolo-scheletriche del rachide e degli arti superiori ed inferiori. Obiettivi: riduzione dell'incidenza del mal di schiena e dei disturbi muscolo-scheletrici; acquisizione delle strategie utili ad eseguire le varie attività della vita scolastica con con il minor sovraccarico funzionale possibile del rachide e degli arti superiori ed inferiori; ottimizzazione dell'uso e della movimentazione dello zainetto. ATTIVITA’: Attraverso incontri informativo/formativi con le classi e con gli insegnanti, vengono utilizzati 4 moduli didattici: 1) la colonna vertebrale ed il mal di schiena; 2) lo zainetto; 3) il banco di scuola; 4) la postazione al videoterminale. I contenuti: dati relativi alla rilevazione del peso degli zaini e del peso corporeo degli alunni; semplici nozioni di anatomia e fisiologia della colonna vertebrale; cause del mal di schiena; come scegliere ed usare lo zainetto; corretta posizione al banco a scuola; corretta posizione al videoterminale. 90 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL, 2° ciclo della Scuola primaria (3°, 4°, 5° classe elementare) della Città di Sassari, estendibile al Distretto territoriale. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Disegni ed elaborati degli alunni sul tema educativo proposto, esame delle criticità emergenti, analisi delle abitudini degli alunni dopo il programma educativo. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare sulla base degli strumenti di valutazione utilizzati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro (specificare): I tempi sono rappresentati da 1 ora per ogni modulo didattico in aula, con ulteriore tempo per la valutazione dell'apprendimento. Operatori di riferimento sono i Medici ed il personale dell'Unità Operativa di Medicina Scolastica della ASL. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: 2° ciclo della Scuola primaria (3°, 4°, 5° classe elementare) 91 Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Caterina Brundu, Unità Operativa di Medicina Scolastica della ASL. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Tel. 3491018416 92 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Medicina Scolastica e Servizio Farmaceutico Territoriale TITOLO DEL PROGETTO: Scusate il disturbo... sono un farmaco. DESTINATARI: Studenti della Scuola Media Inferiore. FINALITA’: Promuovere un uso appropriato dei farmaci, non come beni di consumo ma come risorsa preziosa in caso di necessità. Far riflettere sia sul “diritto alla salute” sia sul “dovere alla salute”, ossia ciò che noi possiamo e dobbiamo fare per salvaguardare la salute adottando stili di vita corretti. Fornire strumenti per una lettura critica dei messaggi pubblicitari commerciali che riguardano i farmaci da banco. Ridurre lo spreco di prodotti farmaceutici nel territorio della nostra Azienda sanitaria. Aumentare il numero di “consumatori” di farmaci informati e consapevoli. ATTIVITA’: Incontri con Dirigenti Scolastici, Docenti, Rappresentanti dei genitori, Studenti. Utilizzo di materiale bibliografico, materiale illustrativo, questionari. Differenti moduli didattici da adottare in base ai dati che emergono dai questionari: Modulo 1: uso corretto dei farmaci Modulo 2: saper leggere ed interpretare sia la confezione esterna sia il foglietto illustrativo dei farmaci Modulo 3: corretta conservazione dei farmaci, come e perché Modulo 4: corretti stili di vita e tutela della salute 93 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL (Medicina Scolastica e Servizio Farmaceutico Territoriale), Scuole Medie Inferiori. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Questionari in entrata ed in uscita. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da Verificare tramite gli strumenti di valutazione utilizzati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.aslsassari.it Altro: Personale della Medicina Scolastica e del Servizio Farmaceutico. Tempi da concordare con i Dirigenti scolastici ed i Docenti. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuola Media Inferiore. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: - Dottoresse Caterina Brundu (Medicina Scolastica) - Marisa Fadda (Servizio Farmaceutico). 94 Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected], Tel. 079.2062091. 95 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Materno Infantile TITOLO DEL PROGETTO: Malattie genetiche DESTINATARI: Studenti Scuola Media Superiore. FINALITA’: Favorire l'attenzione verso gli aspetti biologici e sociali delle malattie genetiche. Prevenzione di comportamenti a rischio per la salute riproduttiva. Obiettivi: 1) diffusione di conoscenze sulle malattie a trasmissione genetica prevalenti in Sardegna e sulle metodiche di diagnostica genetica. 2) acquisizione di strumenti per valutare autonomamente l'impatto etico e sociale delle moderne tecniche di studio delle patologie a base genetica. ATTIVITA’: Attraverso lezioni frontali con modello interattivo e lavori di gruppo, audiovisivi ed opuscoli, si trasmettono i seguenti contenuti: trasmissione delle malattie genetiche, rischio riproduttivo correlato all'esposizione ambientale a sostanze mutagene e/o teratogene, tecniche diagnostiche quali biologia molecolare e diagnostica prenatale, terapie attuali e possibilità future. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): ASL e Scuola Media Superiore MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Sia attraverso questionari di gradimento e valutazione 96 dei coinvolgimento dei destinatari, sia attraverso l'attivazione di strumenti di monitoraggio (se e quando possibile) del raggiungimento degli obiettivi. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare tramite gli strumenti di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Operatori coinvolti Pediatra e Genetista per 1 o 2 incontri di circa 2 ore per intervento. Complessivamente possono essere attivati 5-10 interventi/anno. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuola Media Superiore. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Paola Cherchi. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel. 3484311019 97 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Materno Infantile TITOLO DEL PROGETTO: Contraccezione DESTINATARI: Studenti scuola Media Superiore. FINALITA’: Prevenzione delle gravidanze indesiderate e del ricorso all’IVG. ATTIVITA’: Per ogni intervento 2 incontri di circa 2 ore ciascuno strutturati mediante lezioni frontali con modello interattivo e\o lavoro di gruppo. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Partecipazione attiva degli studenti, n° e qualità delle domande poste, n° delle presenze in ambulatorio. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Liceo classico “Azuni” Sassari, Istituto Magistrale “M. di Castelvì” Sassari, IIS “Fermi” di Ozieri. 98 Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Paola Cherchi Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] tel 3483311019 99 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Materno Infantile TITOLO DEL PROGETTO: Malattie a trasmissione sessuale nelle adolescenti e nelle giovani donne (con particolare riferimento all'infezione da HPV). DESTINATARI: Studenti della scuola Media Superiore. FINALITA’: Prevenzione della diffusione di malattie a trasmissione sessuale, prevenzione di comportamenti a rischio per la salute. ATTIVITA’: Per ogni intervento 2 incontri di circa 2 ore ciascuno strutturati mediante lezioni frontali con modello interattivo e\o lavoro di gruppo. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Partecipazione attiva degli studenti, n° e qualità delle domande poste, n° delle presenze in ambulatorio. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea 100 Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Liceo classico “Azuni” Sassari, Istituto Magistrale “M. di Castelvì” Sassari, IIS “Fermi” di Ozieri. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Paola Cherchi Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel. 3483311019 101 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Materno Infantile, U.O. Medicina Scolastica TITOLO DEL PROGETTO: Prevenzione incidenti domestici. DESTINATARI: Bambini che frequentano gli Asili Nido e le Strutture Educative 0-3 anni, le Scuole dell’Infanzia e Primaria e loro Famiglie. FINALITA’: Favorire l’attenzione verso gli aspetti quotidiani potenzialmente causa di incidenti. Prevenire comportamenti a rischio per la salute e per la sicurezza. Produrre una cultura generale in materia di sicurezza. Diminuire i rischi e gli infortuni in ambienti domestici e pubblici. ATTIVITA’: Differenziata a seconda delle fasce di età: - Asili Nido: diffusione di materiale predisposto per sensibilizzare i genitori, riunioni tra operatori, educatori e genitori (attività organizzate nell’ambito del progetto “Genitori insieme”) - Scuola dell’Infanzia: diffusione di materiale predisposto per sensibilizzare i genitori, riunioni tra operatori, docenti e genitori - Scuola Primaria: percorso formativo “Ispettore della salute” (proposta di una “tabella della sicurezza domestica” che ogni alunno dell’ultimo anno dovrà compilare con l’aiuto dei genitori osservando la propria casa), lavoro di gruppo. 102 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Comune di Sassari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Elaborazione dei risultati delle schede compilate. N° dei bambini e delle Famiglie coinvolti. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Strutture Educative 0-3 anni del Comune di Sassari. Scuole elementari. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: - Dott.ssa Caterina Brundu tel 3491018416 - Dott.ssa Maria Paola Cherchi tel 3483311019 [email protected] 103 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Servizio Materno Infantile, U.O. Medicina Scolastica TITOLO DEL PROGETTO: Prevenzione incidenti stradali. DESTINATARI: Bambini, che frequentano gli Asili Nido e le Strutture Educative 0-3 anni, le Scuole dell’Infanzia e Primaria, e loro Famiglie. FINALITA’: Favorire l’attenzione verso gli aspetti quotidiani del trasporto potenzialmente causa di incidenti. Prevenire comportamenti a rischio per la salute e per la sicurezza. Produrre una cultura generale in materia di sicurezza. Diminuire il numero di incidenti che coinvolgano minori. ATTIVITA’: Differenziata a seconda delle fasce di età: - Asili Nido: diffusione di materiale predisposto per sensibilizzare i genitori, riunioni tra operatori, educatori e genitori (attività organizzate nell’ambito del progetto “Genitori insieme”) - Scuola dell’Infanzia: diffusione di materiale predisposto per sensibilizzare i genitori, riunioni tra operatori, docenti e genitori - Scuola Primaria: percorso formativo “Ispettore della salute nella strada” (proposta di una “tabella della sicurezza stradale” che ogni alunno degli ultimi anni dovrà compilare da solo o con l’aiuto dei genitori), lavoro di gruppo. 104 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Comune di Sassari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Elaborazione dei risultati delle schede compilate. N° dei bambini e delle Famiglie coinvolti. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Strutture Educative 0-3 anni del Comune di Sassari. Scuole elementari. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: - Dottoressa Maria Paola Cherchi - Dottoressa Caterina Brundu 105 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Ufficio Formativo, informativo e di assistenza per la prevenzione presso il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Sassari TITOLO DEL PROGETTO: Rischi e percezione dei rischi. DESTINATARI: Studenti delle scuole superiori. FINALITA’: Promuovere negli studenti la consapevolezza del fattori (individuali, situazionali, organizzativi, …) che influiscono sulla valutazione soggettiva dei rischi nelle attività lavorative presenti durante l’adolescenza. ATTIVITA’: Lezioni frontali e laboratori di gruppo finalizzati a favorire un approccio critico e consapevole circa i meccanismi (variabili) che intervengono nella corretta percezione dei rischi, e nella conseguente strutturazione di comportamenti adeguati dal punto di vista della prevenzione dei rischi sul lavoro. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL e Istituzioni scolastiche (Scuole Superiori). MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Valutazione delle conoscenze e del gradimento. 106 Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.aslsassari.it - Documentazione cartacea Altro: La tempistica sarà concordata in relazione alle esigenze alle esigenze dei soggetti scolastici coinvolti nel progetto. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Filomena Mongiu Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Ufficio: +39 079 2062888 Mail: [email protected] 107 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Ufficio Formativo, informativo e di assistenza per la prevenzione presso il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Sassari TITOLO DEL PROGETTO: Rischi nel lavoro: conoscerli per prevenirli. DESTINATARI: Studenti delle scuole superiori. FINALITA’: Sensibilizzare il futuro lavoratore verso i temi della sicurezza sul lavoro con l’obiettivo di stimolare un atteggiamento attivo e una conoscenza informata circa le tipologie di rischio presenti in ambito lavorativo (e scolastico) per imparare a riconoscerle e affrontarle in maniera consapevole. ATTIVITA’: Lezioni frontali e laboratori di gruppo finalizzati a favorire un approccio critico e consapevole circa i rischi presenti nel contesto delle attività lavorative (e didattiche). Gli interventi educativi, proposti secondo un approccio modulare (con interventi di 2h), permetteranno alle singole Istituzioni scolastiche di scegliere quali tipologie di rischio approfondire (es. Movimentazione manuale dei carichi, Stress lavoro correlato, Rischio Biologico, Rischio Chimico, ...) rimanendo aderenti agli obiettivi della loro programmazione scolastica e agli interessi dei diversi target di allievi coinvolti. 108 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL e Istituzioni scolastiche (Scuole Superiori). MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Valutazione delle conoscenze e del gradimento. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Si ipotizza una riduzione del tasso di incidenti nella fascia di età tra i 18 e i 25 anni, fascia che presenta un elevato rischio di provocare incidenti sul posto di lavoro, si suppone, a causa della mancanza di conoscenze, esperienze e maggiore assunzione di rischio nella fase iniziale del lavoro. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.aslsassari.it - Documentazione cartacea Altro: La tempistica sarà concordata in relazione alle esigenze alle esigenze dei soggetti scolastici coinvolti nel progetto. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Filomena Mongiu 109 Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni Ufficio: +39 079 2062888 Mail: [email protected] 110 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SIAN - Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione TITOLO DEL PROGETTO: La soggettività dei gusti, i sensi come strumento per conoscere la realtà. DESTINATARI: Studenti delle Scuole Elementari. ATTIVITA’: Educare i ragazzi ad una corretta e sana alimentazione, attraverso la scoperta dei sensi come strumento per scoprire l'estrema varietà di alimenti, con particolare attenzione a frutta, verdura e legumi. La metodologia delle attività è affidata ad incontri con insegnanti referenti e studenti, counselling nutrizionale ed esercitazioni pratiche. Quali strumenti di azione vengono utilizzati contenitori per aromi / odori, scatole cieche per il tatto ecc., schede per esercitazioni e strumenti formativi sperimentati dal Servizio. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL, SIAN e Studenti delle Scuole Elementari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Verifiche intermedie e di risultato. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare tramite gli strumenti di valutazione utilizzati. 111 Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: La tempistica è da definire e concordare in ambito progettuale. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuola Primaria, studenti delle Scuole Elementari. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Dott.ssa Maria Cappai, [email protected], Tel. 079 2062846 112 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SIAN – Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione TITOLO DEL PROGETTO: Più legumi, frutta e verdure. DESTINATARI: Alunni Scuola Elementare (CLASSI 3°, 4°, 5°). FINALITA’: Rafforzare e promuovere dall’età infantile corretti stili di vita, al fine di garantire una crescita sana prevenendo le malattie croniche degenerative legate a cattive abitudini alimentari. Attraverso un percorso formativo i bambini impegnati in prima persona con le insegnanti prenderanno coscienza del valore dei vari alimenti e dei vantaggi di un adeguato consumo di frutta, verdura e legumi. ATTIVITA’: La metodologia dell’attività è affidata ad - incontri con i dirigenti scolastici e gli insegnanti referenti; - incontri con i genitori, insegnanti, operatori mensa; - interventi in aula (di supporto agli insegnanti). Quali strumenti di azione vengono utilizzati: KIT didattico fornito dall’INRAN Istituto Nazionale Di Ricerca Alimenti e Nutrizione Costituiti da: - un Manuale di autoformazione per insegnanti, - un Manuale con schede didattiche per insegnanti - un Manuale con schede didattiche per gli alunni, che consente l’inserimento del progetto all’interno di tutte le materie e il coinvolgimento 113 di tutti gli insegnanti. Altri strumenti formativi sperimentati dal Servizio. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL, SIAN, Scuole Elementari MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Verifiche intermedie e di risultato. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare tramite gli strumenti di valutazione utilizzati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Cappai, [email protected] Tel.0792062846 114 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SIAN – Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione TITOLO DEL PROGETTO: Prima colazione e merenda del mattino. DESTINATARI: Alunni delle prime classi delle Scuole Elementari. FINALITA’: Rafforzare e promuovere dall’età infantile corrette abitudini alimentari per consentire una crescita sana ed armonica, stimolando i bambini a consumare una corretta prima colazione e a trasformare la merenda del mattino in uno spuntino leggero e qualitativamente valido. ATTIVITA’: La metodologia dell’attività è affidata ad: - incontri preliminari con i dirigenti scolastici e gli insegnanti referenti; - incontri di counseling nutrizionale con i genitori e gli insegnanti; - interventi in aula di supporto agli insegnanti. Quali strumenti di azione vengono utilizzati strumenti formativi sperimentati dal Servizio. Contenuti: Fabbisogni alimentari(composizione degli Alimenti, i nutrienti e le loro funzioni); - La distribuzione dei pasti nell’arco della giornata; - L’ importanza di una buona prima colazione e di uno spuntino leggero preferibilmente con frutta a metà mattina. 115 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL, SIAN, e Scuole Elementari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Verifiche intermedie e di risultato. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare tramite gli strumenti di valutazione utilizzati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? Sì Se si come? Documentazione cartacea Altro: La tempistica è da definire e concordare in ambito di progetto con gli insegnanti. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute: Dott.ssa Maria Cappai; Operatori coinvolti: Paola Angioy, Lucia Lai, Maria Filomena Milia, Lisena Vargiu. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Dott:ssa Maria Cappai. E-mail: [email protected] Tel. 079 2062846 116 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SIAN - Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. TITOLO DEL PROGETTO: Alimentazione E’ Salute. DESTINATARI: Alunni Istituti Superiori motivati ad approfondire tematiche legate ad una corretta alimentazione ed insegnanti che dovranno supportare il lavoro dei ragazzi. FINALITA’: Rafforzare e promuovere corretti stili di vita, al fine di garantire una crescita sana prevenendo le malattie croniche degenerative legate a cattive abitudini alimentari. Si offrirà ai ragazzi la possibilità di apprendere informazioni sulla salute e modificare volontariamente il proprio comportamento e di trasformare il soggetto da passivo ad attivo, consapevole, responsabile ed autonomo. ATTIVITA’: La metodologia che si intende adottare è la “peer education” attraverso la formazione di peer educator, sul peso dei comportamenti e rischio sullo stato di salute. I ragazzi saranno formati per informare ed orientare positivamente comportamenti, atteggiamenti ed opinioni dei pari, attraverso una trasmissione a “cascata” di competenza e abilità che coinvolge tutti i membri del gruppo. Quali strumenti formativi vengono utilizzati strumenti formativi sperimentati dal Servizio. 117 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL, SIAN, istituti superiori. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Verifiche intermedie e di risultato. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare tramite gli strumenti di valutazione utilizzati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: La tempistica è da definire e concordare in ambito progettuale con gli insegnanti, comunque data la complessità si prevede almeno annuale. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Cappai Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Dott.ssa Maria Cappai, [email protected] Tel. 079 2062846 118 SERVIZIO ASL COINVOLTO: SIAN - Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione TITOLO DEL PROGETTO: A tavola con sicurezza. DESTINATARI: Studenti della Scuola Media (classi seconde). FINALITA’: Sviluppare una coscienza alimentare che aiuti lo studente ad essere consapevole delle proprie abitudini ed in particolare delle norme igieniche volte a garantire un’adeguata sicurezza alimentare. Obiettivo è 1) conoscere i principali fattori di rischio di contaminazione alimentare, 2) riconoscere ed applicare le principali norme igieniche riguardanti i cibi e l’alimentazione ed identificare i comportamenti scorretti e quindi nocivi per la salute. ATTIVITA’: La metodologia dell’attività si basa su Test d’ingresso a risposte multiple - Partecipazione attiva degli studenti - Presentazione in PowerPoint La tempistica prevista è di 3 incontri di due ore ciascuno per classe. Contenuti: - I Microrganismi - Effetti della contaminazione microbica sugli alimenti - Prevenzione della contaminazione microbica e conservazione degli alimenti - Prevenzione delle infezioni alimentari e tossi infezioni alimentari 119 - Igiene Personale e Orale SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): ASL, SIAN, Scuole Medie MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Verifiche di risultato RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Da verificare tramite gli strumenti di valutazione utilizzati. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuola Media (classi seconde) Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Maria Cappai Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] Tel.0792062846 120 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Settore Prevenzione TITOLO DEL PROGETTO: I misteri della Malattia Mentale: svelarli attraverso l’arte. DESTINATARI: Studenti scuole medie superiori - insegnanti - genitori FINALITA’: - conoscere il disagio psichico e i disturbi psichiatrici attraverso le varie espressioni della creatività - superare i pregiudizi, i luoghi comuni e gli stereotipi riguardo la malattia mentale e il disagio psichico in generale, per promuovere l’inclusione sociale, l’integrazione e la cooperazione. Obiettivi: - Superare, attraverso la conoscenza, i pregiudizi e luoghi comuni intorno ai disturbi psichici per arginare l’alienazione e promuovere l’integrazione. - Acquisire le conoscenze riguardo ai disturbi psichici e alle loro differenze, per superare i luoghi comuni, spesso rinforzati dai mass-media, come ad esempio l’equivalenza “malattia mentale = comportamento violento”, etc… - Fornire supporto attraverso la conoscenza dell’organizzazione dei servizi (CSM, Laboratori terapeutico- riabilitativi, etc…) e la fruizione degli stessi - Promuovere l’integrazione Scuola - DSM, attraverso incontri con i pazienti e gli operatori nello svolgimento delle attività. 121 ATTIVITA’: Arti figurative e Psichiatria: analisi dell’iconografia e della storia personale di artisti famosi affetti da patologie psichiatriche con interazione in aula con formazione di gruppi di lavoro e questionari. - Cinema e Psichiatria: proiezione di Films d’autore e successiva interazione in aula con formazione di gruppi di lavoro e questionari. - Letteratura e Psichiatria: analisi della produzione letteraria sulla malattia mentale e di autori affetti da patologie mentali. - Teatro e Psichiatria: partecipazione degli utenti della scuola agli spettacoli teatrali e alle fasi di allestimento e prove degli stessi, organizzati dal Laboratorio Teatrale “Compagnia Teatro Instabile” del DSM, che vede protagonisti i pazienti e gli operatori stessi. - Visite guidate ai Laboratori Terapeutico – Riabilitativi (laboratori di ceramica, mosaico, legno, etc…).Incontri programmatici tra operatori e utenti per Informazione – consulenza. ETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI,...): Operatori di riferimento: Operatori del DSM Eventuali collaboratori esterni, esperti nelle tematiche artistiche su citate. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Questionari di gradimento, valutazione partecipazione utenti, disponibilità al coinvolgimento diretto con gli operatori e i pazienti in attività del DSM. 122 Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) Documentazione cartacea. Altro: Tempi: da definirsi. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dottor Fabio Fara 123 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze - Settore Prevenzione TITOLO DEL PROGETTO: Quegli inquietanti fantasmi: i comportamenti a rischio auto lesivo. DESTINATARI: Studenti scuole medie superiori - insegnanti - genitori. FINALITA’ Prevenire i comportamenti a rischio autolesivo, considerando l’alta criticità del suicidio nel nostro territorio. Obiettivi: - acquisire le conoscenze utili ad individuare i fattori a rischio autolesionismo nella popolazione generale e nell’utenza del DSM. - Fornire supporto attraverso la conoscenza dell’organizzazione e degli oneri dei servizi dipartimentali. - Costruire una rete sociale che accolga il disagio del singolo nelle sue variegate forme canalizzandolo verso i servizi opportuni - Promuovere all’uopo l’integrazione Scuola – DSM – Servizi Sociali (pubblici e privati onlus). ATTIVITA’: Videoproiezione slides con brevi esposizioni scientifiche frontali sulle tematiche psicopatologiche più rilevanti. Interazione in aula con formazione di gruppi di lavoro e questionari Metodologia: Incontri programmatici tra operatori e utenti. 124 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): Operatori di riferimento: Operatori del DSM Eventuali collaboratori esperti esterni sulla tematica suddetta (Antropologi, Filosofi, Giornalisti, Sociologi, etc…). MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Questionari di gradimento. Valutazione della partecipazione degli utenti e della disponibilità al coinvolgimento diretto con gli operatori e i pazienti in attività del DSM. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Analisi dei comportamenti autolesivi dal punto di vista psichico, fenomenologico, antropologico, sociale. Il suicidio attraverso i mass media: tra cronaca nera e condizionamento subdolo. Tempi: da definirsi Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dottor Fabio Fara 125 SERVIZIO COINVOLTO: Servizio Psico-sociale Distretto di Sassari, Alghero, Ozieri TITOLO DEL PROGETTO: Progetto formazione Scuole Medie Superiori. DESTINATARI: Dirigenti scolastici e docenti delle scuole medie superiori. FINALITA’: L’intervento si propone di costruire un linguaggio comune sugli abusi e maltrattamenti attraverso la conoscenza degli indicatori e la costruzione di una “rete” di coordinamento degli interventi. Obiettivi: - Formare correttamente e migliorare le conoscenze sugli abusi e i maltrattamenti sui minori; - Migliorare la conoscenza del concetto di cura; - Informare sulle caratteristiche “tipiche” delle famiglie e dei genitori abusanti e/o maltrattanti; - Combattere i pregiudizi (il “pedofilo” non sempre appartiene al mondo esterno alla vita del minore); - Dare corretta informazione sui meccanismi giuridici legati alla segnalazione e all’iter giudiziario; - Lavorare sulla componente emotiva dell’operatore e sui problemi che derivano dall’intervento; - Costruire e mantenere una attiva e continua collaborazione con gli operatori scolastici attraverso una “rete” di intervento. 126 ATTIVITA’: Brainstorming; Proiezione di slides e discussione di gruppo. Lavori esperienziali in piccoli gruppi su casi e successiva presentazione dei risultati in plenaria. Incontri e collaborazione con i dirigenti scolastici e i docenti delle scuole medie superiori (encounter-group). MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Somministrazione di questionari. Valutazione del grado d’interesse e coinvolgimento degli operatori. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Costruire e mantenere una attiva e continua collaborazione con gli operatori scolastici attraverso una “rete” di intervento. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Altro: Tempi: 16 ore per gruppo organizzati su due giornate intere. Il numero dei partecipanti oscillanti fra i 15 e i 20. Il numero di Corsi è replicabile, con le modalità sopra citate, in relazione alle richieste pervenute. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole dell’infanzia. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dr. Francesco Cattari. Risorse disponibili: 4 Psicologi, 1 Neuropsichiatria Infantile, 3 Assistenti Sociali. 127 Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Tel. 3471657824 128 SERVIZIO COINVOLTO: Servizio Psico-Sociale Distretto di Sassari, Alghero, Ozieri TITOLO DEL PROGETTO. Progetto formazione Scuole Medie Inferiori. FINALITA’: L’intervento si propone di costruire un linguaggio comune sugli abusi e maltrattamenti attraverso la conoscenza degli indicatori e la costruzione di una “rete” di coordinamento degli interventi. Con l'obbiettivo di formare correttamente e migliorare le conoscenze sugli abusi e i maltrattamenti sui minori; migliorare la conoscenza del concetto di cura; informare sulle caratteristiche “tipiche” delle famiglie e dei genitori abusanti e/o maltrattanti;combattere i pregiudizi (il “pedofilo” non sempre appartiene al mondo esterno alla vita del minore); dare corretta informazione sui meccanismi giuridici legati alla segnalazione e all’iter giudiziario;lavorare sulla componente emotiva dell’operatore e sui problemi che derivano dall’intervento. ATTIVITA’: Incontri e collaborazione con i dirigenti scolastici e i docenti delle scuole medie inferiori (encounter-group). Brainstorming; Proiezione di slides e discussione di gruppo;Lavori esperienziali in piccoli gruppi su casi e successiva presentazione dei risultati in plenaria. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Somministrazione di questionari;Valutazione del grado d’interesse e coinvolgimento degli operatori. 129 RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Costruire e mantenere una attiva e continua collaborazione con gli operatori scolastici attraverso una “rete” di intervento. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Altro: Tempi: 16 ore per gruppo organizzati su due giornate intere; Il numero dei partecipanti oscillanti fra i 15 e i 20. Il numero di Corsi è replicabile, con le modalità sopra citate, in relazione alle richieste pervenute. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole Secondarie di I°. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dottor Francesco Cattari Risorse disponibili: 4 Psicologi,1 Neuropsichiatria Infantile3 Assistenti Sociali. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Tel 3471657824 130 SERVIZIO COINVOLTO: Servizio Psico-sociale distretto di Sassari, Alghero, Ozieri TITOLO DEL PROGETTO: Progetto formazione Scuole dell’Infanzia. DESTINATARI: Dirigenti scolastici e docenti delle scuole dell’infanzia. FINALITA’: L’intervento si propone di costruire un linguaggio comune sugli abusi e maltrattamenti attraverso la conoscenza degli indicatori e la costruzione di una “rete” di coordinamento degli interventi. Obiettivi: - Formare correttamente e migliorare le conoscenze sugli abusi e i maltrattamenti sui minori; - Migliorare la conoscenza del concetto di cura; - Informare sulle caratteristiche “tipiche” delle famiglie e dei genitori abusanti e/o maltrattanti; - Combattere i pregiudizi (il “pedofilo” non sempre appartiene al mondo esterno alla vita del minore); - Dare corretta informazione sui meccanismi giuridici legati alla segnalazione e all’iter giudiziario; - Lavorare sulla componente emotiva dell’operatore e sui problemi che derivano dall’intervento. ATTIVITA’: Brainstorming; Proiezione di slides e discussione di gruppo; Lavori esperienziali in piccoli gruppi su casi e successiva presentazione dei risultati in plenaria. 131 MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Somministrazione di questionari. Valutazione del grado d’interesse e coinvolgimento degli operatori. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Costruire e mantenere una attiva e continua collaborazione con gli operatori scolastici attraverso una “rete” di intervento. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Altro: Tempi: 16 ore per gruppo organizzati su due giornate intere. Il numero dei partecipanti oscillanti fra i 15 e i 20. Il numero di Corsi è replicabile, con le modalità sopra citate, in relazione alle richieste pervenute. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole dell’infanzia Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dottor Francesco Cattari Risorse disponibili: 4 Psicologi, 1 Neuropsichiatria Infantile, 3 Assistenti Sociali. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Tel 3471657824 132 SERVIZIO ASL COINVOLTO Area Veterinaria TITOLO PROGETTO: Guardiamoci intorno Pidocchi e bambini Vettori e non... in contumacia DESTINATARI: Bambini della Scuola materna, bambini della Scuola Primaria di Primo Grado e Genitori FINALITA’: Il progetto: ”Guadiamoci intorno” è finalizzato alla promozione del benessere, con il miglioramento dello stile di vita sociale. improntato a prevenire contatti a rischio. Il progetto nasce dall’esigenza di affrontare in ambito scolastico una problematica che perdura nel tempo : la presenza del pidocchio nelle scuole. Una indagine conoscitiva sul territorio condotta con interviste ai professionisti che gravitano nel mondo dei bambini, insegnanti, pediatri e medici scolastici, ha messo in luce il perdurare della pediculosi . La presenza del pidocchio nelle classi e nelle case dove vivono i bambini, rappresenta una continua fonte di pericolo. Il bambino che viene allontanato dalla classe o isolato dai compagni. vive una esperienza negativa. Il progetto ha l’obiettivo di far conoscere questo animaletto come un componente della catena della vita, descriverne le abitudini, il modo di nutrirsi, l’habitat, il ciclo vitale, fondare l’esperienza didattica sulla conoscenza del parassita. Il lavoro verrà indirizzato alla conoscenza del parassita con un adeguato adattamento della proposta 133 didattica ai bisogni reali del bambino. Il progetto Guardiamoci intorno si prefigge l’ obiettivo di ampliare l’angolo di conoscenza e di consapevolezza sulle possibilità di evitare il contatto con il parassita. Alla fine del percorso formativo il bambino avrà acquisito le modalità, in modo corretto e definitivo per mettere il parassita in condizioni di non nuocere, interrompendone la possibile trasmissione da bambino a bambino. ATTIVITA’: Informativa e formativa: presentazioni multimediali: relazioni in Power Point.,esperienze gioco-studio, creazione di poster, piste di lavoro in gruppo, elaborazioni grafiche dopo la presentazione. Presentazione conclusiva e discussione in classe con la presenza dei genitori. L’offerta formativa sarà disponibile con 15 azioni per l’ anno accademico 2010-11,nell’Istituto comprensivo di Thiesi nei plessi di Torralba-Bonnanaro ,Banari, Bessude, Siligo e Thiesi. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI, …): Scuola maternal – Scuola Primaria ASL Sassari: Medico -Veterinario, con la collaborazione del Medico scolastico: Dottoressa Salvatorica Carboni e del Pediatra di base. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Questionario in ingresso e in uscita per gli alunni e per i genitori. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Promuovere l’intervento sul vettore con l’ utilizzo degli 134 antiparassitari ambientali solo in modo mirato. Educare alla prevenzione e limitare l’uso del farmaco sul bambino. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Altro: Tempi: Due interventi in classe di 1h e 30' ciascuno nella scuola primaria e nella scuola materna, di cui un giorno a scuola con alunni e genitori . I bambini,supportati da esperti, esporranno quanto appreso. spiegando ai genitori e agli insegnanti come difendersi dall’insetto. Il veterinario e il medico scolastico saranno presenti contestualmente nella giornata conclusiva,disponibili ad approfondimenti. e chiarimenti che si prospetteranno nell’incontro in classe allargato ai genitori. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o elative Funzione Strumentale: Dr.ssa Nicolina Solinas Delegata per Area Veterinaria Tavolo Tecnico valutazione e validazione Programmi e Progetti Educazione sanitaria, Prevenzione e Promozione della salute nel territorio della ASL Sassari. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected]; [email protected] Telefono 3471883742; H 079 8849449 135 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Area Veterinaria TITOLO DEL PROGETTO: Fattoria dell’alimentazione. DESTINATARI: Alunni della Scuola Primarie e Studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. FINALITA’ Il progetto prevede: - la conoscenza degli alimenti provenienti dalla filiera zootecnica. - la promozione del benessere alimentare in relazione al consumo dei prodotti di origine animale. “Fattoria dell’alimentazione” mira ad ampliare la conoscenza alimentare e quindi attivare nel ragazzo e nella sua famiglia una scelta consapevole e corretta dei prodotti offerti dal mercato. Il lavoro è teso a valorizzare le capacità del ragazzo in relazione alla scelta alimentare dei prodotti di origine animale. ATTIVITA’: Informativa: presentazioni multimediali. Formativa: visita guidata in aziende zootecniche, attività di gruppo in classe e iniziative ludiche ed espressive. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): ASL, Scuola Primaria di Primo Grado, Scuola Secondaria di Primo Grado e PLUS: Coordinatore Dr.ssa Giorgina Meloni, 136 con la collaborazione della Dottoressa Maccioni e della Dottoressa Sanna. PLUS-Spazio Arcobaleno. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Valutazione immediate dopo ogni presentazione con lavoro a piccoli gruppi e questionario in ingresso e in uscita. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Attraverso la realizzazione del progetto Fattoria dell’alimentazione i ragazzi saranno in grado di alimentarsi correttamente, di trasmettere competenze acquisite al gruppo dei pari e di relazionarsi correttamente, con il contesto famigliare, dal punto di vista dell’alimentazione. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Da definire nelle Scuole Primarie di I° Grado Secondarie di I° Grado del Distretto di Alghero Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dottoressa Nicolina Solinas, Referente per Area Veterinaria, Tavolo Tecnico valutazione e validazione 137 Programmi e Progetti Educazione sanitaria, Prevenzione e Promozione della salute nel territorio dell’ ASL Sassari. Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] [email protected] 3471883742 - 079 8849449 138 SERVIZIO ASL COINVOLTO: Area Veterinaria TITOLO DEL PROGETTO: Animali piccoli piccoli – Flebotomi e Cestodi DESTINATARI: Alunni della Scuola Primaria e studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. FINALITA’: Il progetto è finalizzato alla promozione della salute con la prevenzione delle zoonosi. La salute umana è correlata strettamente a quella degli animali con cui l’uomo convive o di cui l’uomo si serve. Le zoonosi conferiscono carattere di pericolosità a molte attività che richiedono contatti con animali. Rappresentano pertanto una continua fonte di pericolo (130 casi di idatidosi umana per anno in Sardegna). Il Progetto Animali piccoli piccoli si prefigge l’obiettivo di far conoscere le zoonosi di rilievo presenti negli animali del territorio dove si vive e di sviluppare nel bambino modalità strategiche e azioni utili a prevenire la malattia zoonosica. ATTIVITA’: Presentazione relazioni in PowerPoint, questionari, elaborati scritti, grafici e pittorici adattati di volta in volta alle esigenze specifiche distribuzione di materiale informativo libretti tematici e poster. Piste di lavoro in gruppo. Nelle azioni verranno sviluppati i concetti di presenza e assenza di malattia zoonosica e il concetto di rischio antropozoonosi. Nell’anno accademico 201011, l’’offerta formativa sarà disponibile per le azioni richieste. 139 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Grado, ASL Sassari, con la collaborazione del Centro di Referenza Nazionale per l’echinococcosi IZS – Sassari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Test in ingresso e in uscita con valutazione immediate dopo ogni presentazione. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’ Guadagnare salute con la prevenzione della malattia e conseguente risparmio sanitario in termini economici. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? Documentazione cartacea Altro: Sedi e tempi: Scuole primaria e Scuole secondarie di I° dei Distretti di Sassari, Alghero e Ozieri, il progetto consta di tre interventi due della durata di un ora e mezza e un’ intervento conclusivo di due ore, in collaborazione con l’I.Z.S. Ce.NRE Echinococcosi, con la partecipazione del team di esperti: biologo, veterinario e medico. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dr.ssa Nicolina Solinas Delegata per Area Veterinaria Tavolo Tecnico valutazione e validazione Programmi e 140 Progetti Educazione Sanitaria, Prevenzione e Promozione della salute nel territorio dell’ ASL Sassari Indirizzo e-mail e n° di telefono per comunicazioni: [email protected] [email protected] 3471883742 / 079 8849449 141 SERVIZIO COINVOLTO: Distretto di Alghero Plus – comune capofila Bonorva TITOLO DEL PROGETTO: “Benessere a scuola”. DESTINATARI: Alunni, genitori, personale docente e non docente della scuola primaria e secondaria di I grado degli Istituti del Distretto. FINALITA’: Dotare la scuola di uno psicologo, che svolga consulenza tutelata dal segreto professionale, sulle problematiche dell’infanzia-adolescenza e del sistema scuola, trovando insieme agli insegnanti e le famiglie risorse e soluzioni ed eventualmente avviare l’invio ai Servizi Territoriali. ATTIVITA’: Uno Sportello di ascolto e sostegno per ciascun Istituto secondario di I grado, che garantisca libero accesso agli alunni, ai loro genitori, ai genitori degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia e primaria, tutti i docenti del plesso, il personale ATA. Partecipazione alle programmazioni didattiche e attività di formazione condotte con gli insegnanti della scuola primaria, volte ad affrontare le dinamiche del gruppo classe e individuare segnali precoci di disagio. Attività di promozione del benessere di prevenzione del bullismo, educazione alla socialità, educazione affettiva da svolgersi in classe con gli alunni adolescenti. Gruppi di confronto e informazione rivolti ai genitori. 142 SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): Primarie di Alghero (I, II, III Circolo Didattico) Istituto comprensivo “Paolo Mossa” di Bonorva Istituto comprensivo “Pinna Parpaglia” di Pozzomaggiore Istituto comprensivo di Thiesi Istituto comprensivo di Ittiri Istituto comprensivo di Villanova Monteleone. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Percentuale di richieste d’accesso al servizio, questionari di valutazione. RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’: Prevenzione rispetto all’individuazione precoce del disagio, diffusione dell’informazione rispetto alle tematiche dell’infanzia, al ruolo dello psicologo, ai servizi Territoriali rivolti ai minori, miglioramento della rete e comunicazione famiglie - scuola - servizi. Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.plusalghero.it - Documentazione cartacea: relazioni fine progetto con analisi dati, questionari alle scuole, elaborati gruppi di formazione. Altro: Tempi: il progetto ha articolazione triennale, le attività si svolgono durante l’anno scolastico. Mese di settembre: attività di Progettazione e raccordo 143 con le Istituzioni scolastiche coinvolte (dalla seconda annualità in base ai risultati dell’attività di valutazione prima annualità) da ottobre a giugno: apertura degli sportelli, conduzione dei gruppi, valutazione in itinere giugno: fase di valutazione finale e restituzione dei risultati delle attività. Denominazione delle Istituzioni Scolastiche coinvolte: Istituzioni scolastiche primarie, secondarie di I grado del Distretto. Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Giorgina Meloni, Coordinatore Ufficio di Piano PLUS dott.ssa Nicoletta Demeglio psicologa PLUS Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: [email protected] 079.867894 Sede: Ufficio di Piano PLUS c/o Comune di Bonorva Piazza Santa Maria, 27 07012 Bonorva (SS) 144 SERVIZIO COINVOLTO: Distretto di Alghero Plus - comune capofila Bonorva TITOLO DEL PROGETTO: Interventi di prevenzione delle dipendenze patologiche. DESTINATARI: - studenti delle scuole medie (seconde e terze); - studenti degli istituti superiori (prime e seconde); - genitori - insegnanti FINALITA’: Le finalità che si intendono perseguire in questo progetto sono volte a favorire il cambiamento di comportamenti a rischio connessi alle condotte dipendenti, a sviluppare negli studenti una maggiore consapevolezza sulle conseguenze fisiche, psichiche e relazionali derivanti dalle condotte abusanti, a garantire il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei giovani agli interventi proposti. Gli obiettivi di tale progetto di prevenzione sono: promuovere la salute ed il benessere psico-sociale attraverso l’ informazione sui fattori di rischio alla base di condotte dipendenti (uso di sostanze stupefacenti, alcoliche, gioco d’azzardo, disturbo del comportamento alimentare); favorire momenti di confronto tra giovani per una maggiore riflessione e comprensione dei propri stili di vita e del contesto relazionale di appartenenza; incrementare gli aspetti motivazionali, le abilità sociali e le competenze emotive, intese come aspetti fondamentali nella prevenzione delle dipendenze patologiche al fine di favorire scelte consapevoli e responsabili nello stile di vita degli adolescenti. 145 ATTIVITA’: Le attività che si realizzano nell’ambito del progetto sono: incontri in classe volti ad informare gli studenti sui fattori di rischio e sugli gli effetti derivanti dalla messa in atto di condotte dipendenti; - incontri per l’elaborazione e la raccolta di produzioni sul tema delle dipendenze (cartelloni, “spot pubblicitario”); focus group finalizzati a rilevare la rappresentazione dei giovani relative alla tematica trattata; incontri-dibattito volti a stimolare la riflessione, l’analisi e l’approfondimento dei vissuti emozionali e relazionali connessi alle condotte dipendenti; proiezione di film /video sul tema delle dipendenze; lavoro di gruppo; utilizzo di materiale audiovisivo; brainstorming; role playing. Le classi coinvolte sono: N. 1 classe seconda e N. 1 classe terza nelle Scuole Medie, e N. 1 classe prima e N. 1 classe seconda negli Istituti Superiori del territorio. SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI, ASSOCIAZIONI): Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona (P.L.U.S.) del Distretto socio sanitario di Alghero al quale aderiscono 25 Enti: Comuni: Alghero, Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Ittiri, Mara, Monteleone Roccadoria, Olmedo, Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Uri, Villanova Monteleone – Azienda Sanitaria Locale di Sassari Distretto di Alghero Provincia di Sassari. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI: Feedback rilevati dagli incontri a scuola, lavoro di gruppo. 146 Il processo e il prodotto del progetto sono documentati? SI Se si come? - Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i) www.plusaghero.it - Documentazione cartacea Altro: Il progetto in questione inizia la terza annualità in collaborazione con gli Istituti Scolastici sotto elencati, il lavoro è organizzato nel seguente modo (fatto salvo alcune variazioni per esigenze specifiche di Istituto): Attività rivolte agli Studenti- N. 2 incontri da 2 ore, con una classe prima nelle scuole superiori e una classe seconda nelle scuole medie, finalizzati a fornire informazioni sugli effetti e sui fattori di rischio legati alle condotte dipendenti; N. 2 incontri da 2 ore rivolti alle classi che nell’annualità precedente hanno già svolto l’attività informativa, tali incontri di approfondimento hanno l’obiettivo di porre l’attenzione sugli aspetti motivazionali, sull’incremento delle abilità sociali e delle competenze emotive, intese come aspetti fondamentali nella prevenzione delle dipendenze patologiche al fine di favorire scelte consapevoli e responsabili nello stile di vita degli adolescenti. Attività rivolte agli Insegnanti N.1 incontro da 2 ore rivolto agli insegnanti delle classi interessate dal progetto, da effettuarsi prima dell’ incontri di tipo informativo rivolti ai ragazzi; N. 1 incontro da 2 ore da svolgersi prima degli incontri di approfondimento rivolti ai ragazzi. L’attività con gli insegnanti ha lo scopo di sensibilizzare sul tema e favorire un clima di confronto e di collaborazione. 147 Attività rivolte ai Genitori N. 1 incontro di 2 ore rivolto ai genitori degli studenti, al fine di sensibilizzare sui principali disagi adolescenziali correlati alle dipendenze patologiche e promuovere scambi comunicativi e relazioni costruttive tra i giovani e la famiglia. Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta: Scuole Medie e Istituti Superiori del Distretto di Alghero Nome e cognome del referente per l’Educazione alla Salute e/o relativa Funzione Strumentale: Dott.ssa Giorgina Meloni (Coordinatore dell’Ufficio di Programmazione) Dott.ssa Tiziana Curreli (Coordinatore del Progetto) Indirizzo e-mail e numero di telefono per comunicazioni: Dott.ssa Giorgina Meloni.Tel. 079/867894 – Fax 079/866630 Dott.ssa Tiziana Curreli Tel. 3666400372 148 SCHEDA DI OSSERVAZIONI AL PROGETTO NEL SUO INSIEME Premessa: La scheda si basa su un principio di valutazione partecipata come strumento di sviluppo e miglioramento del sistema dei processi, degli attori e dei “servizi” e coinvolti nel progetto. Nella valutazione partecipata si costruisce un patto di scambio e di organizzazione di procedure di valutazione per lo sviluppo di un sistema di servizi, azioni e approfondimenti concordati e condivisi con i partecipanti. La valutazione partecipata ha il compito di definire un patto di valutazione partecipata attraverso un processo di: censimento, produzione e scambio delle pratiche preventivo-promozionali nei contesti che li progettano; la definizione di un contenitore progettuale e culturale favorevole al confronto e alla collaborazione; il miglioramento del sistema dei ruoli, delle responsabilità e dei flussi informativi tra i partecipanti. 149 Data___________ Il sottoscritto: _________________________________ In qualità di: - Dirigente - Docente Referente - Docente In qualità di: - Genitore - Studente/i - Altro________________________________ Tenendo conto che la valutazione partecipata deve portare a un beneficio per la qualità di ogni singolo servizio e azione erogata, e che questo riguarda le risorse, i processi, le prestazioni e i risultati sui target primari e secondari e sulla rete “sociale” e istituzionale in cui è collocata, Vi chiediamo di darci le indicazioni che riterrete congruenti e da riferire al “Progetto” nel suo insieme, relative a: Punti di forza (attualmente): ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ 150 Punti di debolezza (attualmente): ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ Opportunità (elementi, interni ed esterni, che potrebbero migliorare la prospettiva e lo sviluppo del progetto) ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ “Minacce” (elementi, interni ed esterni, che potrebbero bloccare o peggiorare la prospettiva e lo sviluppo del progetto) ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ 151 Bibliografia BADOLATI G.S., SCARVAGLIERI R., La Promozione della Salute, Manuale di Igiene per Educatori, ECIG Edizioni Culturali Internazionali Genova. BARBUTI S., BELLELLI E., FARA G.M., GIAMMANCO G., Igiene e Medicina Preventiva – Monduzzi Editore. GENOVESI A., QUERCIOLI C., DOMINIJANNI M., La Riorganizzazione del Dipartimento di Prevenzione in relazione all’Evidence Based Prevenction ed agli aspetti economici della Prevenzione, Pubblicazione sul numero di Novembre 2006 della Rivista Scientifica mensile “Mondo Sanitario”, edita a Roma dalla SECuP. BROTZU R., Quaderno di Educazione Ambientale: visitare un Ecosistema, Azienda Sanitaria di Nuoro, Servizio Epidemiologia e Promozione della Salute. GIACOMAZZA M., GINANNI F., VETTORI A., Clinical Governance, Mediserve, Editoria e Formazione. SALIS G., Dipendenze e Prevenzione: traccia di lavoro per orientare una analisi del fenomeno a sostegno della programmazione, progettazione e valutazione delle azioni e interventi promozionali e preventivi nel territorio della AUSL n°1 di Sassari. LANDES D., La ricchezza e povertà delle nazioni, Garzanti Editore. FUKUYAMA F., La fine della storia e l’ultimo uomo, Edizioni BUR. COLTON T., Statistica in Medicina, Piccin Editore. DELL’ACQUA G., Igiene Ambientale, Edizioni Minerva Medica. VIAN F., Programmazione ed Economia Sanitaria, Metodologie di Base, Edizioni Summa Padova. 153 FARA G., GENOVESI A., SALIS G., L’Officina della salute: il Manuale per l’Uso e la Manutenzione del Benessere, I° edizione, Edizioni il Segno Sassari. OLLA G., PAVAN A., Il Management nell'Azienda Sanitaria, Giuffré Editore. OVRETVEIT J., La Qualità nel Servizio Sanitario, EdiSES. DAMIANI G.F., RICCIARDI G., Manuale di Programmazione ed Organizzazione Sanitaria, IdelsonGnocchi Editore. RICCIARDI W., Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, Idelson-Gnocchi Editore. Fondazione Agnelli, “Rapporto sulla Scuola in Italia 2010”, Editori Laterza. 154 Un Dottore Da bambino volevo guarire i ciliegi perché rossi di frutti li credevo feriti, la salute per me li aveva lasciati con i fiori di neve che avevan perduti. Un sogno, fu un sogno ma non durò poco per questo giurai che avrei fatto il Dottore, e non per un dio, ma nemmeno per gioco, perché i ciliegi tornassero in fiore, perché i ciliegi tornassero in fiore. E quando Dottore lo fui finalmente non volli tradire il bambino per l’uomo, e vennero in tanti, si chiamavano gente, ciliegi malati in ogni stagione. E i colleghi d’accordo, i colleghi contenti nel leggermi in cuore tanta voglia d’amare, mi spedirono il meglio dei loro “clienti”, con la diagnosi in faccia, e per tutti era uguale, ammalato di fame incapace a pagare. E allora capii, fui costretto a capire, che fare il Dottore è soltanto un mestiere, che la scienza non puoi regalarla alla gente se non vuoi ammalarti dell’identico male, se non vuoi che il “sistema” ti pigli per fame. E il sistema sicuro è pigliarti per fame nei tuoi figli, in tua moglie che ormai ti disprezza. Perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve, l’etichetta diceva: elisir di giovinezza. E un giudice, un giudice con la faccia da uomo mi spedì a sfogliare tramonti in prigione, 155 inutile al mondo ed alla mia vita, bollato per sempre truffatore imbroglione, Dottor Professor Truffatore Imbroglione. Fabrizio De André da “Non al denaro, non all’amore né al cielo”, liberamente tratto dall’”Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters 156 Indice Saluto dell’On. Avv. Sergio Milia Pag. 3 Presentazione » 5 Introduzione » 7 Le nuove frontiere tra benessere economico, cultura e salute: L'evoluzione del mondo della Scuola. » 9 Il Progetto » 17 Cenni di metodologia » 25 Conclusioni » 27 Indicazioni d’uso del manuale: “L’Officina della Salute: manuale per l’uso e la manutenzione del benessere” - Seconda edizione. » 31 Scheda di adesione alle azioni/ interventi al Progetto “Officina della Salute” » 33 Le proposte delle azioni » 37 Parliamo di Adolescenze e… dipendenze I° livello » 39 157 Prevenire il tabagismo con il progetto Europeo: “Smoke Free Class Competition” » 42 Parliamo di… Adolescenze, Alcol e Sostanze illegali » 45 Progetto C.I.C.: Centro di ascolto, informazione e consulenza » 47 Parliamo di Adolescenze e… dipendenze, II° livello » 50 Adolescenze e... gioco d'azzardo » 52 Corso di formazione sull’Ascolto » 55 Consulenza per progettare in educazione e promozione della salute a scuola » 58 Consulenza al progetto e all’attività del CIC. » 60 Adolescenti e Tabagismo » 62 Parliamo di Alcol » 65 Il Numero d’emergenza 118 » 67 Sai Salvare una vita? » 69 Educazione Sanitaria per il conseguimento del “certificato di idoneità alla guida del ciclomotore » 71 158 Corso di Educazione Sanitaria e Primo Soccorso destinato alle Istituzioni Scolastiche » 73 Educazione alla Sessualità e alla Contraccezione » 75 Dimensione relazionale ed affettiva della sessualità » 77 Educazione alla sessualità e prevenzione delle MST » 80 Crescere… Che avventura!!! » 82 Alimentazione a scuola » 84 Parliamo di... Talassemia » 87 Programma educativo sull'ergonomia scolastica » 90 Scusate il disturbo... sono un farmaco » 93 Malattie genetiche » 96 Contraccezione » 98 Malattie a trasmissione sessuale nelle adolescenti e nelle giovani donne (con particolare riferimento all'infezione da HPV) » 100 Prevenzione incidenti domestici » 102 Prevenzione incidenti stradali » 104 159 » 106 Rischi nel lavoro: conoscerli per prevenirli » 108 La soggettività dei gusti, i sensi come strumento per conoscere la realtà. » 111 Più legumi frutta e verdura » 113 Prima colazione e merenda del mattino » 115 Alimentazione è salute » 117 A tavola con sicurezza » 119 I misteri della malattia mentale: svelarli attraverso l'arte » 121 Quegli inquietanti fantasmi: i comportamenti a rischio autolesivo » 124 Progetto formazione Scuole Medie Superiori » 126 Progetto formazione Scuole Medie Inferiori » 129 Progetto formazione Scuole dell’Infanzia » 131 Guardiamoci intorno Pidocchi e bambini Vettori e non… in contumacia » 133 Fattoria dell’alimentazione » 136 Rischi e percezione dei rischi 160 Animali piccoli piccoli – Flebotomi e Cestodi » 139 Benessere a scuola PLUS » 142 Interventi di prevenzione delle dipendenze patologiche » 145 Scheda di osservazioni al progetto nel suo insieme » 149 Bibliografia » 153 Un Dottore » 155 Ringraziamenti » 162 161 Un sentito ringraziamento a Lina Solinas ed a tutti i componenti del Tavolo Tecnico aziendale per il fattivo apporto alla stesura del Manuale, a Marcello Cabiddu, Luigi Gallucci, Mattia Pericu e Massimo Sechi per il decisivo contributo alla realizzazione del Progetto, a Giuseppe Pintus per la collaborazione nella fase di pubblicazione del volume. 162