L'Officina della Salute
il manuale per l'uso e la manutenzione
del benessere
Seconda edizione
“Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non
tutti abbiamo lo stesso orizzonte”.
Konrad Adenauer
a cura di
Giuseppe Fara - Antonio Genovesi - Gregorio Salis
Ed. Il Segno - Sassari
Il Presente lavoro è stato realizzato con i fondi
messi a disposizione dall’Ufficio Scolastico Provinciale
di Sassari e finanziato al supporto delle azioni di
educazione alla salute.
© coop. Il Segno – Sassari
Seconda edizione febbraio 2011
ISBN 978-88-902772-6-9
Foto in copertina di Lina Solinas
Accolgo con favore la pubblicazione della seconda
edizione di questo manuale dedicato alle attività della
educazione alla salute, apprezzando la fattiva collaborazione
tra le Istituzioni scolastiche e l’Azienda Sanitaria locale di
Sassari.
Così come i nuovi piani dell’offerta formativa oggi
mirano a disegnare percorsi di avvicinamento e convergenza
con il mondo del lavoro, anche in un settore come quello
socio-sanitario che è tra i più richiesti, è sicuramente fruttuoso
iniziare preparando i giovani a comprendere le condizioni di
benessere “fisico” e “mentale” di base.
Lo sforzo degli autori di questo manuale sarà
sicuramente di aiuto per un percorso armonico di crescita e
contribuirà alla qualità della formazione delle nuove
generazioni.
On. Avv. Sergio Milia
Assessore alla Pubblica
Istruzione, Beni Culturali, Informazione,
Spettacolo e Sport Regione Sardegna
3
Presentazione
La Scuola italiana è in una fase di grande fermento.
“Non vi è vento favorevole per il marinaio che non sa
dove andare”, ammoniva Seneca; per questo è
necessario, ancorché non sufficiente, che tutti si abbia
una chiara rotta da seguire.
La qualità didattica rappresenta senza dubbio un
parametro essenziale, elemento cardine in ogni istituto
scolastico. Ma quali altri elementi strutturali debbono
essere oggi monitorati, con vigile attenzione, per
rendere la Scuola italiana oltre che dispensatrice di una
istruzione di qualità anche maestra di vita, come ai
tempi di Seneca, nel senso più ampio e nobile di questa
parola?
Il dibattito sul rinnovamento, sui nuovi compiti e
funzioni necessari a una migliore integrazione della
Scuola nella realtà sociale, pone l’accento sulla
rivalutazione della sua funzione, che viene identificata
nella formazione dell'uomo e del cittadino nell'integrità
del suo essere.
In questo contesto una Scuola orientata anche
all'educazione e promozione della salute può diventare
un luogo adeguato per apprendere e migliorare la
qualità della vita, un “setting” privilegiato per l'attuazione
di interventi con obiettivi di prevenzione universale
adottati secondo un principio di “continuità”, inserendo
queste azioni nel quadro generale dei suoi scopi
formativi.
La Scuola, che è insieme alla famiglia l'ambiente più
vicino ai ragazzi, interagendo con le caratteristiche
individuali di ciascuno può influenzare il loro processo di
sviluppo costituendo, in azione di contrasto con i fattori
di rischio tipici dell'età, un forte fattore protettivo che
mira a prevenire quei danni che è certamente preferibile
5
evitare piuttosto che rimediare a posteriori, ancorché “in
radice”.
“Misurare il benessere dei cittadini, che dipende
anche dalla qualità della cultura e dalla forza delle
relazioni, è la sfida politica dei nostri tempi”, affermava
l’attuale premier britannico Cameron già nel 2006. E con
questa decisa affermazione fa coppia l’iniziativa della
Scozia, che negli ultimi cinque anni ha richiesto
l’istituzionalizzazione della Promozione della salute
nelle scuole del suo territorio quale prerequisito per la
concessione di una certificazione di qualità. Anche nel
nostro Paese le cose si muovono: il progetto nazionale
“Scuola e Salute: tanti tessitori, una sola rete”, cui la
regione Sardegna ha avuto l’onore di prestare il titolo,
oltre ad un fattivo contributo di partecipazione, indicano
un fermento attivo e passi significativi in questa che
riteniamo la giusta direzione.
Ora è necessario proseguire in questa strada,
quella dell’educazione alla salute come assunzione del
rispetto di se stessi e degli altri, ma anche come
responsabilità nelle proprie scelte e nelle proprie azioni.
A questo si può giungere anche facendo parlare e
interagire tra di loro le amministrazioni scolastiche e
della Sanità perché, in percorsi sinergici e di crescita
comune, possano entrambe contribuire a costruire quei
progetti che siano davvero “formativi”, condivisi con le
famiglie, gli studenti, il territorio.
Dr. Marcello Giannico
Dott. Vincenzo Tortorella
Commissario dell’ASL n. 1
di Sassari
Dirigente dell’Ufficio VI Ambito
Territoriale per la prov. di Sassari
Ufficio Scolastico Regionale
6
Introduzione
Il “Welfare State”, nato storicamente in Europa alla
fine del 1800, dopo aver rappresentato la risposta ai
problemi
socio-sanitari
posti
dalla
prima
industrializzazione e averci accompagnato attraverso i
grandi avvenimenti planetari del XX° secolo fino agli
anni ’60, è entrato in crisi per l'aumento incontrollato
della spesa pubblica ed il consequenziale aumento della
pressione fiscale.
Nei decenni ultimi scorsi ci si è così interrogati sulle
ragioni della involuzione dello “Stato Sociale” in “Stato
Assistenziale” e questi inizi del terzo millennio sono
caratterizzati, nelle tendenze un po’ in tutti i sistemi, da
fenomeni sempre crescenti di integrazione tra pubblico
e privato con lo scopo di perseguire, pur nel persistente
tentativo di salvaguardia di alcune minimali garanzie
universali, un significativo miglioramento dell’efficienza.
I sistemi della Sanità e dell’Istruzione si trovano così
in una fase di decisa evoluzione, caratterizzata da
comuni trasformazioni tendenti ad assicurare servizi
equi, efficaci e di alta qualità a costi accettabili, in tempi
in cui le necessità accertate stanno superando le risorse
di partenza.
E' attualmente in atto, a seguire al decentramento
avviato negli anni '90 e con contenuti in continua
modificazione, un ampio processo di trasferimento dei
poteri tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali.
In questo contesto di carattere generale assume
particolare interesse l'evoluzione del concetto di
educazione sanitaria e di tutela della salute della
popolazione, attraverso una “Public Health” (Salute
Pubblica) vista sia come l’arte e la scienza di prevenire
le malattie ma anche di prolungare la vita migliorandone
la qualità, favorendo l’equità sociale nell’ambito di uno
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sviluppo sostenibile, attraverso l’impegno organizzato
della società.
Nel nostro Paese il Piano Sanitario Nazionale (PSN)
del 1998-2000 ha per la prima volta indicato come
obiettivo strategico, attraverso l’attuazione di programmi
che ne implementano la qualità, la promozione di stili di
vita favorevoli alla salute, ribaditi nel Piano 2003-2005,
che definisce ampi obiettivi di prevenzione, anche nel
delicato rapporto tra salute e ambiente.
Il nuovissimo Piano Nazionale della Prevenzione
2010-2012 infine, nato e messo a punto insieme alle
Regioni nel segno della Sanità federale, punta su tre
livelli di prevenzione: “universale”, secondaria per le
fasce a rischio e terziaria contro il riacutizzarsi delle
malattie croniche.
Nel nuovo concetto di prevenzione universale, che
riguarda tutti i cittadini, è ben evidente il “taglio” rispetto
al passato: per la prima volta la persona è al centro
degli interventi di prevenzione.
Rientrano all'interno di tale ambito una serie di
interventi: l'area della sicurezza (finalizzata alla
prevenzione degli interventi infortunistici in ambito
stradale, lavorativo e domestico); la prevenzione delle
esposizioni agli agenti chimici, fisici e biologici (che
comprende le malattie suscettibili di vaccinazione e le
infezioni correlate all'assistenza sanitaria, le malattie
causate da alimenti e bevande, le malattie professionali
in
ambito
lavorativo,
le
malattie
correlate
all'inquinamento);
la
prevenzione
di
abitudini,
comportamenti, stili di vita non salutari e la promozione
della salute attraverso interventi e linee di supporto che
potenziano i determinanti positivi per il benessere
dell'individuo.
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Le nuove frontiere tra benessere economico, cultura
e salute: l'evoluzione del mondo della Scuola
La condizione di “buona salute” nella quale più o
meno ognuno di noi vorrebbe vivere non significa
soltanto assenza di malattia o di dolore ma coincide,
piuttosto, con uno stato di armonico equilibrio fisico e
psichico dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo
ambiente naturale e sociale.
L’immagine che ne deriva è quella di un uomo
certamente sano, ma anche sicuro, libero e felice, che
vive in un ecosistema da lui conosciuto, preservato e
rispettato.
Pensare che il “benessere” sia un diritto-dovere
dell’uomo è una tra le importanti conquiste del pensiero
moderno, ed è collocata in una visione che non riguarda
l’esclusivo interesse dell’individuo ma coinvolge anche
quello complessivo della società in cui vive. Eppure,
nonostante
questa
consapevolezza,
rischiamo
seriamente di lasciare in eredità ai nostri figli un
ecosistema dove l’ambiente, anche relazionale, è
sempre meno compreso e frequentato, costretti come
siamo sin dall’infanzia a vivere, studiare o lavorare in
luoghi confinati e sempre meno “naturali”, strutture assai
poco a misura d’uomo e men che meno di bambino,
nelle quali trascorriamo, inevitabilmente, la maggior
parte della nostra vita.
E' un ecosistema sempre meno rispettato nel suo
delicato equilibrio e sempre più tendente al degrado può
determinare, inevitabilmente, un pericoloso sbilancio
dell'equazione sulla condizione di benessere dell’uomo:
è anche in questa partita a “doppio binario”,
nell’inscindibile rapporto tra ecosistema ed individuo,
che si gioca il nostro futuro e quello delle generazioni
che verranno.
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In questo contesto così complesso ed articolato di
interazioni è quanto meno opportuno chiedersi se gli
strumenti meramente economici utilizzati fino ad oggi
per analizzare il benessere delle popolazioni sono
tuttora validi.
Per troppo tempo ci si è illusi che di economia ce ne
potesse essere una sola, a prescindere dal contesto
sociale ed ambientale, ma questa teoria economica, su
cui si basano le nostre società, sicuramente non è più
rappresentativa del mondo contemporaneo. L'unità di
misura del Prodotto Interno Lordo, per esempio,
soprattutto se presa singolarmente, è troppo grezza per
quantificare il grado di sviluppo delle nazioni.
A dicembre del 2009 la Fondazione Eni “Enrico
Mattei” ha presentato un nuovo sistema che rende
possibile un confronto tra Paesi nell'ambito di una
sostenibilità che possa non compromettere il benessere
delle future generazioni, attraverso un indice che
considera la crescita economica ma anche sociale, la
povertà, la disuguaglianza, la salute, l'investimento in
istruzione e, ovviamente, il clima e l'utilizzo delle
energie, in particolare le rinnovabili.
Perciò ogni politica di promozione della salute non
può prescindere dall’attuazione di processi che
conferiscono alle popolazioni i mezzi per assicurare un
maggiore investimento in salute, intesa come patrimonio
della vita quotidiana che mette in valore le risorse sociali
ed individuali. Si configura così una efficace piattaforma
politica destinata a creare e raccogliere un consenso
ampio e partecipato da parte dei cittadini, portando,
come esito finale, ad uno sviluppo sociale più
democratico e socialmente responsabile. Questi
processi devono essere strettamente collegati ai
concetti di equità, solidarietà, giustizia sociale ed
economica, e devono tendere a garantire a tutti di poter
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vivere nella condizione di maggiore benessere possibile
garantendo ad ognuno di accedere, con pari
opportunità, ai diversi servizi socio-sanitari e
assistenziali.
Nel “Rapporto sulla Scuola in Italia 2010” della
Fondazione Agnelli una fotografia dell'istruzione mostra
una Scuola dai divari apparentemente incolmabili con
molte differenze critiche: l'esempio che meglio definisce
la gravità del problema è che a parità di età e di istituto
frequentato, uno studente del Meridione sconta un
ritardo di un anno e mezzo rispetto al suo coetaneo
lombardo. E, come se non bastasse, un terzo dei
quindicenni del Mezzogiorno non raggiunge la soglia
minima delle competenze stabilite dalla Comunità
internazionale. Una Scuola dove i bambini di pomeriggio
comunicano attraverso i social network e la mattina, in
classe, utilizzano metodi di studio dello scorso secolo,
dove alcuni docenti non sanno utilizzare il computer e le
pari opportunità sono raramente garantite. Ma se per i
divari tecnologici il cambiamento è possibile più difficile
risulta contrastare le diseguaglianze sociali. La forma di
esclusione più recente è quella che che colpisce i figli
degli immigrati, l'8% della popolazione scolastica. Uno
studente su cinque, ben oltre la media europea, non
termina le superiori e l'identikit di chi lascia è: maschio,
spesso straniero, con retroterra socioculturale
svantaggiato.
In questo contesto, il livello di conoscenza e
consapevolezza può influire sul comportamento, sugli
stili di vita? Esiste un rapporto diretto tra cultura e salute
effettivamente dimostrabile?
I nostri giovani, in verità, non sono molto preparati in
fatto di alimentazione, sessualità, attività fisica,
conoscenza del corpo umano, rischi delle dipendenze,
abuso di alcolici…, non lo sono e lo dimostrano anche.
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Alcune regioni meridionali vantano, per così dire, il
record europeo per percentuale di bambini obesi o in
soprappeso e nel nostro Paese, rispetto al Nord Europa,
l’uso della bicicletta tra i giovani (che prediligono di gran
lunga i videogames) è vicino allo zero. Le malattie
sessualmente trasmesse sono in forte crescita e le
gravidanze indesiderate fra le minorenni sono più che
raddoppiate in 10 anni tra le ragazze con meno di 14
anni.
Stili di vita sbagliati, che nessuno corregge né, tanto
meno, spiega. Imporre una mela al posto di una
merendina o del pesce al posto di patatine fritte e salse
varie non basta se non si motivano i vantaggi, e spesso
anche i genitori non sono sufficientemente preparati in
questo campo. Ancora oggi, purtroppo, nelle nostre
Scuole di ogni ordine e grado non esistono veri
programmi di educazione alla salute. Il dibattito è aperto
da decenni, oggetto di discussione senza costrutto in
sede parlamentare, dove è incagliato su aspetti
normativi o pseudo-etici, come riguardo all’ora di
educazione sessuale. E dovrebbe essere una priorità,
visto che un sondaggio effettuato nel luglio del 2009 che
ha coinvolto quasi 3.000 ragazzi (tra i 15 ed i 21 anni,
maschi e femmine, di 14 Paesi), ha evidenziato come
tra le fonti di informazione preferite dai ragazzi italiani si
trova addirittura la pornografia, in una percentuale
seconda solo al medico ed alla madre. E il 10% dei
ragazzi italiani dichiara di informarsi dalla televisione,
percentuale maggiore rispetto a tutti gli altri Paesi
europei.
E’ evidente che in questo campo vi è una vera e
propria emergenza, una grossa carenza da colmare: i
giovani di oggi rischiano di vivere meno e con più
malattie dei loro nonni, certamente per colpa della
tavola, per le cattive abitudini alimentari della
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popolazione italiana (paradossalmente nel Paese della
eccellente dieta Mediterranea), ma non solo per questo.
Nella fascia di età fra i 7 e gli 11 anni sempre più
spesso la dieta preferita è costituita da cibi di scarso
valore salutistico e ricchi di calorie “vuote”. La
conseguenza? Purtroppo anche tra i bambini si assiste
ad un aumento della diffusione di obesità, di
ipertensione e di valori alti di colesterolo. Condizioni che
possono essere combattute, oltre che a tavola, con
l’attività fisica, una dei migliori “farmaci preventivi” per
tutta una lunga serie di malattie.
Il corpo umano è una macchina, la più complicata
del mondo: imparare a conoscerne i “pezzi” sin da
piccoli significa capire presto quali sono le migliori
“istruzioni per l’uso”. Quindi conoscere il proprio corpo,
rispettarlo e sapere come farlo funzionare al meglio è la
base della prevenzione, come il capire quali sono i
nemici che possono aggredirlo ed imparare a
combatterli. E prima lo si capisce, meglio è.
Il vasto campo della Prevenzione vede oggi operare
un numero di persone in deciso aumento, non sempre
però fornite delle nozioni indispensabili o veramente
preparate: e su questo bisogna indubbiamente riflettere
quando ci si adopera per divulgare contenuti e
terminologia di azioni rivolte a studenti ed operatori i cui
studi, peraltro, non hanno permesso, perché spesso
non lo prevedono, un propedeutico approfondimento
biologico di base.
D'altra parte l'aspetto educativo è fondamentale per
chi opera in questo campo, ancora di più nel momento
storico
che
stiamo
vivendo,
caratterizzato
dall'esplosione delle patologie socio-degenerative e di
altre
patologie,
legate
soprattutto
ad
errati
comportamenti (su tutti il drammatico aumento della
mortalità e morbilità in giovane età per i traumi della
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strada e/o il significativo aumento del dato relativo alle
azioni autolesive, spesso messe in essere in età
sempre più precoci).
Bisogna tenere presente che per attuare una valida
opera di promozione della salute, cioè una corretta
modifica dei comportamenti, è opportuno sapere
utilizzare interventi propositivi evitando le imposizioni od
un clima di proibizionismo. Infatti è ben dimostrato che
gli interventi “terroristici” non solo non determinano
effetti positivi sugli individui ma, in certi casi, li spingono
addirittura ad atteggiamenti ancora più negativi.
E'
così necessario che l'azione educativa venga
preliminarmente calibrata al livello del pubblico cui è
rivolta, tendendo a far acquisire all'individuo il concetto
fondamentale del suo diritto-dovere alla salute, non solo
nel suo specifico interesse, ma anche nei confronti di
tutta la società.
Se tutto questo è vero e dimostrabile, come
trasmettere questi concetti, come far passare il
messaggio facendo si che venga recepito, accettato,
condiviso?
Relazione
e
comunicazione
sono
elementi imprescindibili per chiunque voglia oggi
impegnarsi
in
esperienze
di
formazione
e
apprendimento efficaci, rispondenti ai bisogni reali e
pienamente partecipate. Per comunicare occorre sapere
percepire ciò che l'altro sente, sapere comprendere la
sua situazione, anticipare le reazioni che il proprio
messaggio in lui susciterà. Ma anche l'attenzione è un
aspetto imprescindibile perché due (o più) interlocutori
possano efficacemente comunicare: se il fine è farsi
capire, sarà necessario suscitare interesse, qualunque
messaggio desideriamo comunicare questo “deve”
essere interessante per il destinatario.
Il sistema formativo oggi in voga premia le
prestazioni del singolo, trasformando i non vincitori in
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perdenti e, nell'intento pur condivisibile di favorire
l'efficienza, incrementa la cosiddetta sana rivalità, con
buona pace della comunicazione che non solo langue,
ma così muore.
In realtà ognuno di noi ha in sé la forza per rompere
questi vincoli, non appena se ne sia reso conto. Chi dice
“non posso da solo modificare il mondo” sta dichiarando
la non-disponibilità ad iniziare un cambiamento: certo
non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo
cominciare a cambiare il nostro mondo, che pur
essendo piccolo non è insignificante.
Il comunicare efficacemente indubbiamente può
sostenere il cambiamento: ci aiuta a volgere sul mondo
uno sguardo, ad aprire una finestra sulla realtà che ci
circonda ascoltando le richieste, individuando i bisogni
ed identificando le necessità, al fine di dare loro la
giusta interpretazione e le possibili risposte anche alla
luce di nuovi modelli operativi. E' più che mai necessario
uscire dalla logica dell’edificio, della struttura chiusa al
cittadino, per lo più autoreferenziale, per sposare quella
della piazza, dell’agorà senza steccati, aperta agli
incontri ed ai confronti, alla crescita comune.
“Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo, puoi
solo aiutarlo a scoprire dentro di se”, diceva Galileo
Galilei.
In una realtà dove si è acquisita la necessaria
consapevolezza del ruolo strategico della cultura e della
comunicazione nelle politiche della salute, sarebbe
bene non dimenticare mai il significato di quella frase.
La storia della comunicazione in ambito sanitario
trova, in estrema sintesi, una efficace descrizione nelle
tre epoche di Powell e Leiss: la prima, fino agli anni ’80,
dei rischi (con la loro enfatizzazione, vedi l’aura viola
televisiva del paziente sieropositivo per HIV), la
seconda, fino ai primi anni ’90, della persuasione (sia
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subliminale che esplicita) e la terza, attuale, della
conoscenza e del confronto culturale.
La malattia infatti (ma anche la dipendenza od il
disagio) è un segnale del corpo alla persona, ma anche
della persona alla società: ben comprenderlo è
essenziale per tutti gli attori coinvolti e lo scambio di
informazioni, attraverso una adeguata comunicazione, è
propedeutico per la realizzazione di azioni efficaci.
La Sanità è un sistema complesso, la Scuola
ugualmente, l’intera Società lo è ancora di più. Il giusto
approccio richiede un sapere ed una visione
multidimensionale,
responsabilità
distribuita
e
coordinata, azione condivisa: in una parola,
interdisciplinarietà.
Da una educazione sanitaria prescrittiva e
colpevolizzante affidata per lo più a esperti
unidirezionali, ancorché qualificati, possiamo così oggi
passare ad una promozione della qualità della vita che
si realizzi attraverso la partecipazione e la
comunicazione, secondo i criteri di una vera e propria
“alleanza” strategica finalizzata.
Il
mondo
della
Scuola
ha
assunto
la
consapevolezza che questa alleanza, nel quadro di una
fattiva cooperazione, è la precondizione per fornire, da
parte degli specialisti, ai bambini ed ai ragazzi le
competenze necessarie ad una crescita libera,
unitamente alla possibilità di sperimentare e mantenere
comportamenti sani e stili di vita corretti e appropriati in
fasi della vita in cui si possono acquisire e radicare
abitudini che potranno poi sfociare in fattori di rischio o,
viceversa, di opportunità.
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Il Progetto
L’Ufficio Scolastico Provinciale, già da un anno a
questa parte, ravvisando l’esigenza di favorire e meglio
definire la preesistente collaborazione col mondo
sanitario, ha richiesto all’ASL n. 1 di Sassari l’avvio di un
rapporto interistituzionale formalizzato e costante, che
consentisse una più efficace programmazione delle
attività relative alla Promozione ed Educazione alla
Salute nelle Scuole del territorio. E questo per superare
gli interventi sporadici, per lo più basati sulla mera
informazione, a vantaggio di progetti formativo-educativi
in grado di coinvolgere il maggior numero possibile delle
componenti della Scuola, anche attraverso l'attivazione
di procedure stabili, condivise e validate, verificabili
attraverso una valutazione periodica dei risultati.
In questo quadro, la “mission” che l'Azienda
sanitaria si è data nel campo della prevenzione, che può
esplicarsi nel lungo periodo nel ridurre il peso delle
malattie croniche e degenerative sulla società, è quella
di garantire, nell’immediato, lo sviluppo di un forte
investimento in ogni iniziativa e azione che consenta
agli alunni di oggi e futuri cittadini di domani, di essere,
o tornare ad essere, il più possibile distanti dai principali
fattori di rischio per la propria salute ed il più liberi
possibile da qualsiasi dipendenza.
Poiché Scuola e Sanità rappresentano due delle
molteplici facce della moderna Società Civile, la
costruzione del benessere sociale non può che passare
attraverso l’intervento comune: per guidare insieme il
cambiamento entrambe debbono avere ben presenti gli
interessi veri dell'individuo e della collettività, in
relazione ai bisogni espressi ed inespressi, da
perseguire.
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E' un percorso non facile poiché richiede di avviare,
in corso d’opera, la revisione dei processi, mantenendo
il controllo della gestione e tenendo costante il livello
della valutazione e dell’autoverifica. Entrambi gli Enti
hanno così assunto la consapevolezza di dover
coinvolgere a questo scopo, in accordo con un principio
di intersettorialità, le altre Istituzioni interessate, per
rendere partecipe la comunità nella scelta delle azioni e
nell’individuazione delle priorità. Una logica nella quale il
cittadino, o chi lo rappresenta, diviene interlocutore e
protagonista delle iniziative che lo coinvolgono
nell’ambito della promozione della salute, attraverso una
strategia che si basa sul convincimento condiviso che
Scuola, Servizi e Famiglia possano e debbano
concorrere nel fornire alle nuove generazioni lo
“strumentario” necessario ad acquisire comportamenti e
stili di vita atti a conseguire il migliore benessere fisico,
psichico e sociale.
Primo atto concreto conseguente all'applicazione di
questa nuova strategia è stato l'effettuazione di una
“mappatura” delle attività già in essere, da parte degli
operatori sanitari in ambito scolastico, nel corso degli
ultimi tre anni. E' così apparso un quadro più o meno
completo delle attività messe in campo: un insieme di
iniziative certamente utili ed interessanti, spesso però
estemporanee, sporadiche, per lo più nate su iniziative
spontanee ma personalistiche, sulla base di richieste di
qualche Responsabile di Istituto o qualche Insegnante
magari al Medico o Psicologo amico o conoscente,
piuttosto che, magari, genitore di un alunno
frequentante la Scuola.
Si è immediatamente realizzato quali fossero i limiti
di questa tipologia di interventi: disomogeneità di
tematiche, inutili duplicazioni, pericolose carenze,
richieste improprie spesso dettate dall'esigenza di
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trattare argomenti “alla moda”. Con un'altra evidente
criticità, l’inevitabile mancanza di consapevolezza da
parte degli operatori, a livello di sistema, di quello che
essi stessi producono, di chi fa che cosa, di perché, di
quando e di come lo fa.
Quel robusto, anche professionale ma disordinato
sommerso di azioni offriva lo spunto sul quale far leva
per riorganizzare, attraverso la creazione di una
apposita “cabina di regia”, l'azione complessiva, che né
evidenziasse i punti di forza e le criticità. L'Azienda
Sanitaria ha così costituito un Tavolo Tecnico, aperto
alle diverse professionalità presenti al suo interno nel
campo della prevenzione, finalizzato a definire modalità,
tempi, contenuti e strategie della collaborazione con la
Scuola: professionisti e operatori che in qualche caso
non si erano ancora conosciuti, si sono finalmente
incontrati e confrontati su tematiche specifiche, e l'utile
“brain storming” ha prodotto quello che mancava,
l'azione di squadra.
Il moderno concetto del “fare sistema” ha trovato
così una sua, seppur parziale, estrinsecazione pratica e
il Tavolo Tecnico aziendale ha predisposto quella
piattaforma operativa che, presentata nel corso
dell’anno alle autorità scolastiche, ha consentito
l'opportuna analisi compartecipata alle necessarie
verifiche, modifiche ed integrazioni.
Partendo dallo storico (l'attenta ricostruzione di tutte
le attività già in essere, ma anche di quelle svolte più di
recente dagli operatori sanitari nelle diverse scuole) si è
potuta così individuare la base per l'avvio di un progetto
innovativo.
Primo frutto anche tangibile della collaborazione è
stata la stesura della prima edizione del manuale
“L’Officina della Salute”, che si è posto come sestante,
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piccolo strumento di valutazione e gestione nel mare di
complessità ancora da affrontare.
L’idea è stata semplicemente quella di tracciare una
rotta nell’arcipelago della qualità della vita e del
benessere seguendo non molte, ma precise, “regole
d’oro”, lavorando insieme su obiettivi integrati, comuni e
condivisi, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e
delle disponibilità.
Primario obiettivo del Progetto è ricondurre ad un
unico “pacchetto ASL” tutte le azioni e attività che i vari
operatori sanitari espletano sulla Promozione della
Salute all'interno della Scuola, con lo scopo di
migliorarne l’efficienza e l’efficacia, in un contesto di
effettiva,
e
per
il
più
possibile
condivisa,
razionalizzazione.
Il Tavolo Tecnico aziendale svolge la propria attività
in incontri periodici preventivamente concordati e
calendarizzati e, attraverso un costante confronto fra gli
operatori sanitari che lo compongono, persegue questi
ulteriori obiettivi:
- perseguire
una
solida
esperienza
di
collaborazione fra le diverse professionalità a
questo concorrenti in ambito aziendale,
superando la logica degli interventi occasionali e
sporadici, basati su una informazione per lo più
unidirezionale, per così dire a “spot”, a favore di
progetti
educativo-formativi
che,
previa
validazione e “certificazione” dell'Azienda
Sanitaria locale, coinvolgano tutte le componenti
della Scuola in modo stabile e interdisciplinare;
- assicurare il necessario collegamento funzionale
che garantisca un'efficace interconnessione fra
le domande emergenti, a più diverso titolo, dal
variegato e complesso mondo della Scuola e
l'offerta di una pronta ed efficace risposta, anche
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non esclusivamente sanitaria, nel versante
preventivo promozionale da parte della ASL.
Ad ulteriore garanzia del raggiungimento di quest'ultimo
scopo si è provveduto ad istituire il Gruppo di Contatto,
unità operativa per così dire “mista”, costituita da tre
Medici rappresentanti del Tavolo Tecnico ASL e tre
Dirigenti Scolastici individuati dall'Ufficio Scolastico
Provinciale, coadiuvati da un Esperto Amico,
interessante figura di supervisore critico in funzione di
collegamento con la società civile.
Il Gruppo, che rappresenta l'ultimo collettore
dell’intera attività svolta dall'Azienda Sanitaria e dalla
Scuola, persegue il fine di stabilire le modalità di
collaborazione professionale e tecnico-operativa, di
definire protocolli di intesa nonché modalità
organizzative, forme, tempi, contenuti e strategie della
cooperazione per una più efficiente ed efficace
promozione della salute ed educazione sanitaria nelle
Scuole della provincia, ottimizzando le risorse messe in
campo da entrambi gli Enti.
Il Progetto (di cui il manuale “L’Officina della Salute”
è parte organica quale strumento di consultazione
rapida, soggetto a ripubblicazione almeno annuale ed a
immissione on line sul sito internet dell'ASL di Sassari)
ha una durata temporale di cinque anni ed è “in
progress”, soggetto quindi a continue revisioni e
aggiornamenti e prevede l’elaborazione di reports
destinati a dare la misura, agli operatori e agli utenti,
dell’efficacia degli interventi proposti e attuati.
Il compito comune che ci si è prefissi, stante la
precondizione della “alleanza strategica” tra ASL e
Scuola nel quadro di una effettiva e costante
cooperazione, è fornire ai bambini e ai ragazzi le
competenze necessarie per una crescita libera,
attraverso la sperimentazione di comportamenti sani e
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stili di vita corretti ed appropriati in quelle fasi di
maturazione psicologica e fisica in cui, per converso, si
possono acquisire e radicare abitudini suscettibili di
implementare numerosi e insidiosi fattori di rischio.
Sul piano strettamente operativo l’Ufficio Scolastico
continua a rappresentare il primo interlocutore, il front
office alle richieste provenienti dalle varie scuole di ogni
ordine e grado della provincia: raccoglie le richieste e le
adesioni provenienti dalle singole classi o istituti,
catalogandole, vagliandole ed operando una prima
“scrematura” per poi interconnetterle, attraverso il
comune collettore del Gruppo di Contatto, con le
offerte/proposte
dell'Azienda
Sanitaria
operante
attraverso il suo Tavolo Tecnico.
Quest’ultimo,
contestualmente,
prosegue
nell’elaborazione delle principali tematiche che possono
essere oggetto della propria azione di Educazione
Sanitaria e Promozione della Salute in ambito
scolastico.
I bisogni, le esigenze manifestate dai ragazzi, dai
loro genitori, dagli insegnanti, dagli operatori scolastici,
rappresentano, infatti, il concreto substrato di partenza
su cui impiantare e basare il lavoro più tecnico di
elaborazione
e
programmazione
epidemiologica
dell'ASL, nel quale la legge dei numeri, più che il pur
comprensibile desiderio di “cedere” ad un argomento
alla moda, impone la propria forza e, in definitiva, detta
l'agenda.
E se agli effettivi benefici individuali e collettivi che
indubbiamente
conseguono
alle
iniziative
di
prevenzione mirate su corretti e obiettivi target
epidemiologici sommiamo il valore aggiunto del forte
risparmio sui costi sociali, si evidenzia ulteriormente
quanto importante sia la posta finale della scommessa
in corso. Traumi stradali, dramma delle dipendenze,
22
danni da abusi da sostanze tossiche o altro (internet,
video-giochi, gioco d’azzardo), incidenti domestici,
bullismo, alimentazione, affettività e sessualità, disagio
adolescenziale, educazione socio affettiva, sicurezza
individuale e collettiva, malattie infettive, animali e
salute, attività motoria, equilibrio mentale... sono alcuni
dei temi proposti: un elenco ancora volutamente
incompleto, dinamico, aperto alle modifiche ed
integrazioni che di volta in volta saranno suggerite dai
proponenti, attraverso il vaglio del Tavolo Tecnico e
l'azione integrata tra ASL e Scuola.
L'attuazione del progetto, che è da considerarsi in
applicazione sperimentale per cui naturalmente
perfettibile in corso d'opera, potrà, nell'arco temporale
dei cinque anni previsti, consentire una prima
valutazione sui reports di efficacia, strategicamente e
scientificamente orientati.
Per migliorare l’efficacia e l’organicità delle attività
promosse, anche attraverso un utile confronto sulle
metodologie, i lettori del manuale (che oltre alle
indicazioni d’uso ed al materiale quale scheda di
adesione, segnalazioni e proposte ecc., compendia ed
illustra, ovviamente, tutte le azioni proposte da parte
dell’Azienda Sanitaria) potranno fornire ogni utile
suggerimento in grado di orientare le iniziative degli
operatori già dal prossimo anno scolastico.
23
Cenni di metodologia
Parole come managerialità, budget, efficienza ed
efficacia, nell'ambito della comune esigenza di
contenere i costi, anche in ragione dell’obbligo di
rispondenza alle nuove normative che si sono via via
succedute, hanno radicalmente modificato il clima che si
respira all’interno delle strutture sia scolastiche che
sanitarie.
Niente è più come prima, se non i “mandati” che le
due istituzioni, con i loro operatori, hanno in
affidamento: preservare o per meglio dire, promuovere,
la salute dell’individuo e della collettività una, produrre
cultura l'altra.
In questo contesto anche l’azione degli operatori ha
dovuto adeguarsi, di pari passo con l’evoluzione della
società che lo ha prodotto, una società che, come già
detto, è cambiata nella forma e nella sostanza, quasi
irriconoscibile rispetto a quella che abbiamo conosciuto
soltanto poche decine di anni fa.
Così è visibilmente aumentata l’offerta di beni e
servizi, ma è anche “drammaticamente” aumentata la
richiesta, che è diventata sempre più consapevole e
quindi indisponibile ad accettare un prodotto di non
comprovata e certificata qualità.
Ed è su questi nuovi standard che oggi si misurano,
come del resto ogni moderna organizzazione
complessa nella gestione dei propri processi, sia il
Sistema sanitario che il mondo della scuola.
Il concetto di Qualità della prestazione erogata è il
nuovo attore che irrompe oggi, prepotentemente, sulla
scena. Esso introduce, in estrema sintesi, due elementi
fondamentali: l’orientamento all’utente attraverso la sua
“soddisfazione”
(customer
satisfaction)
e
il
miglioramento continuo della prestazione. Quest’ultimo
25
comporta l’analisi dei processi e gli interventi correttivi in
corso d’opera, resi possibili dall’individuazione e
misurazione di indicatori specifici, quali quelli di esito, di
efficacia e di efficienza. E se il miglioramento continuo è
strumento fondamentale, propedeutica ad esso è, senza
ombra di dubbio, la formazione continua e permanente
del personale operante.
La metodologia del miglioramento continuo, che
presuppone una modalità di gestione basata su un
nuovo modello di come fare le cose in maniera giusta e
corretta, nel significato concettuale di Health o Wellness
Governance può essere efficacemente utilizzata anche
nella promozione della salute in ambito scolastico.
I veri pilastri su cui poggia questo modo di gestire
sono: la responsabilità operativa per fornire risultati
misurabili,
la
trasparenza,
la
partecipazionecoinvolgimento, l’etica e la qualità. Gli obiettivi principali
che esso si prefigge, oltre il miglioramento continuo
delle prestazioni e la soddisfazione dell'utente sono
l’ottimizzazione delle risorse e la economicità d’impiego,
l’abbattimento delle diseconomie e la bontà, o
eccellenza, della prestazione erogata.
In questo contesto è bene che ogni operatore
sanitario in ambito scolastico pensi non a cosa ha già
fatto, ma a come fare meglio, la prossima volta, ciò che
dovrà fare, comprendendo che il “perché fare” è il
motore di questo momento di evoluzione, nella
considerazione del cittadino quale soggetto che deve
essere soddisfatto non solo per quanto attiene alla cura
e all’esigenza di salute, quanto anche al bisogno più
complessivo di benessere attraverso la proposizione di
corretti stili di vita, che sottendono allo sviluppo
armonico della sua esperienza esistenziale.
26
Conclusioni
“Quando si agisce è segno che ci si aveva pensato
prima: l'azione è come il verde di certe piante che
spunta appena sopra la terra, ma provate a tirare e
vedrete che radici profonde...” scriveva Alberto Moravia.
Poniamoci questa domanda: ha un senso rivolgersi
ad un qualsivoglia operatore sanitario nel momento in
cui ancora si gode di ottima salute? Certamente si. Ed
ha più senso farlo prima di ammalarsi, evitando di
chiudere così il recinto quando i buoi sono scappati,
imparando a occuparsi del proprio benessere psicofisico e sociale quando se ne è ancora in possesso,
preservandolo costantemente dalle diverse insidie che,
per questo, devono essere riconosciute come tali ed
efficacemente contrastate. Potremo così, se non evitare
del tutto, ritardare il più a lungo possibile un eventuale
stato di malattia, malessere, bisogno o dipendenza:
insomma potremmo, oltrepassata l'immaginaria linea di
confine di una ideale “nuova frontiera”, finalmente
transitare dalla medicina reattiva del passato a quella
proattiva del futuro.
In questo contesto è quanto mai opportuno
presidiare i confini del proprio benessere individuale e
collettivo riconoscendo in questa condizione un valore
irrinunciabile, un elemento di qualità della vita che, se
preservato, la rende sempre più degna di essere
vissuta, nella consapevolezza che ogni cura, per quanto
efficace, non produrrà mai più benessere di quanto non
se ne possa godere nello stato antecedente alla
malattia o alla dipendenza.
Occorre valorizzare l'importanza dell'autogestione
consapevole del proprio organismo, in un'ottica di
massimo rispetto verso se stesso, verso gli altri e il
mondo che ci circonda ed in cui si vive. In due parole,
27
“volersi bene”: individuando, di volta in volta, quello che
veramente ci è utile o no, comprendendo i bisogni, quelli
veri, riuscendo a tracciare una demarcazione
riconoscibile e netta tra questi e un mondo di false
illusioni, realtà virtuali o fittizie, francamente inutili e
spesso dannose per se stessi e gli altri.
Parlare, confrontarsi su questi argomenti non è
tempo perso ma utile esercizio per il corpo e la mente
che si allenano e si preparano ad affrontare la vita per
quello che è: un percorso ad ostacoli di cui si può
riconoscere l'inizio ma non intravedere la fine, un
viaggio misterioso e affascinante per il quale si può e si
deve partire non rinunciando alle nuove scoperte, ma
predisponendosi ad esse con la necessaria
preparazione e la dovuta saggezza.
Arthur Schopenhauer già nel diciannovesimo secolo
ci diceva: “la salute è cosa così al di sopra di tutti gli altri
beni materiali che in verità un mendicante sano è più
felice di un re malato.”
Nel perseguimento di questa “felicità” dello star
bene a tutti può essere di aiuto un efficace imprinting
fornito dai giusti studi e da una buona istruzione di base.
In un interessante libro dal titolo “Culture Matters”,
edito nel 2001, David Landes, autore del capitolo La
cultura fa la differenza, sostiene che quando una
società possiede risorse che creano benessere, il
Paese che la ospita è ricco: ma quando le risorse e gli
investimenti fatti su di esse si esauriscono, quel Paese
regredisce.
La cultura allora, pur non essendo l’unico elemento
a contare è, probabilmente, quello che nel lungo termine
fa la differenza: forma il carattere dell'individuo e
determina il modo in cui i membri di una società creano
e mantengono il loro ruolo al suo interno, ma anche il
modo in cui si relazionano con gli esterni.
28
In effetti, le società che hanno ottenuto i risultati
migliori come conseguenza dei loro punti di forza
culturali sono state in grado di attrarre dall'esterno
individui di talento, motivati e capaci di istruire i giovani
di generazione in generazione, così che, alla fine, la
società è progredita economicamente, socialmente e
nella sua capacità di “produrre” salute.
Così nell’ambito della trasformazione della società
nel suo complesso, oggi per effetto della
globalizzazione è meno costoso acquistare un biglietto
aereo per Londra che fare un minimo di spesa sotto
casa, anche in campo sanitario molto è cambiato:
l’emergenza di concetti quali quello di Health
Governance hanno rivoluzionato l’approccio ai problemi
e riposizionato gli obiettivi, proponendo traguardi più
adeguati ai tempi, con l'indicazione dei percorsi
attraverso i quali raggiungerli.
La natura stessa dell’attività sia sanitaria che
d’insegnamento impone oggi ai professionisti che
intendano svolgerla al passo con i tempi una forte
propensione alla collaborazione che, pur nella scelta
deliberata e consapevole di “appartenenza” alle
rispettive istituzioni, crei una logica di condivisione per il
perseguimento di obiettivi frutto di un’elaborazione
integrata.
Ed è in questo quadro di nuova e più grande
responsabilità operativa che i dirigenti sanitari e
scolastici della nostra provincia hanno avviato una
nuova fase dei loro rapporti, più legata ai bisogni
emergenti, attraverso l'inizio di un percorso comune.
29
Indicazioni d’uso del manuale
“L’Officina della Salute: manuale per l’uso e la
manutenzione del benessere” - Seconda edizione.
Il manuale contiene le azioni e interventi che, in ambito
preventivo e promozionale della Salute, che i Servizi
della ASL propongono attingendoli dalla collaborazione
reciproca già presente e storicamente attivata con la
Scuola, anche derivanti dalla valutazione della
sperimentazione del primo anno Progetto.
In particolare è stata verificata la funzionalità e
l'importanza dell’utilizzo di una procedura di “contatto”
tra i Servizi ASL proponenti e le Scuole richiedenti le
azioni e interventi contenuti nel manuale.
A tale fine è necessario attenersi alle seguenti
indicazioni:
-
-
-
i richiedenti devono utilizzare la “Scheda di
adesione alle azioni/interventi” di prevenzione
e di promozione della Salute proposte,
contenuta nella guida a pag. 20.
le adesioni alle azioni devono prendere in
considerazione quelle previste per il Distretto
Sanitario di appartenenza (indicato in ogni
scheda). Le azioni, interventi e attività proposte
contengono indicazioni tali da consentire una
scelta adeguata in relazione ai bisogni e risorse
di fattibilità del richiedente;
le richieste comunque saranno accolte,
primariamente,
in
ordine
d’arrivo
e,
secondariamente, subordinate alla loro effettiva
attuabilità;
31
-
il Servizio interessato contatterà la Scuola
richiedente quanto prima e comunque non oltre i
15 giorni dalla richiesta, al fine di definire un
incontro di approfondimento ulteriore secondo
un approccio di “progettazione dialogica”;
- a seguito dell'incontro, potranno essere
concordate modifiche adeguate a personalizzare
l’attività sulla base delle specifiche situazioni ed
esigenze;
- l'incontro servirà anche a compilare un “Modulo
di Richiesta” che avrà più una funzione di
ricognizione e monitoraggio del Progetto e di
eventuale ricerca di miglioramento dello stesso.
Questo Modulo andrà poi inviato al gruppo di
contatto presso l'USP;
- in fondo alla guida si trova una scheda di
“Segnalazioni e Proposte” che si invita a
compilare al termine dello svolgimento delle
specifiche attività, ma anche qualora l’attività,
pur richiesta, non sia stata poi svolta;
- infine una richiesta di cortese collaborazione con
noi a migliorare questa sperimentazione del
progetto segnalandoci, nella: “Scheda di
osservazioni al Progetto nel suo insieme”,
ogni osservazione che riteniate possa contribuire
al raggiungimento dell’obiettivo di costruire una
efficace integrazione tra Scuola ed Azienda
sanitaria, relativamente alla definizione di azioni
preventive e promozionali della Salute, e che
possa rendere più funzionale il manuale stesso.
Tutte le richieste, osservazioni, rilievi e le segnalazioni
relative a questa esperienza saranno monitorate dal
“Gruppo di Contatto”.
32
SCHEDA DI ADESIONE ALLE AZIONI /INTERVENTI
Progetto “OFFICINA DELLA SALUTE”
All’attenzione di________________________________
(Servizio di riferimento dell’azione-intervento)
Il sottoscritto__________________________________
Dirigente dell'Istituto____________________________
Via _________________________________________
Comune______________________________________
Tel.__________________ Fax____________________
E-mail_______________________________________
appartenente al Distretto sanitario di: Sassari; Alghero;
Ozieri;
33
CHIEDE LA DISPONIBILITA’ PER LA/LE SEGUENTI
AZIONI/INTERVENTI (elencare in ordine di priorità)
1) Titolo dell’azione
Tipologia destinatari
(Classi/ docenti/ genitori)
Totale destinatari
(anche presunto)
Docente/i referente per
l'azione(e tel.o cell.)
L'azione richiesta:
E’ richiesta per la prima volta;
Continuativa da anno/i precedenti
2) Titolo dell’azione
Tipologia destinatari
(Classi/ docenti/ genitori)
Totale destinatari
(anche presunto)
Docente/i referente per
l'azione(e tel.o cell.)
L'azione richiesta:
E’ richiesta per la prima volta;
Continuativa da anno/i precedenti
34
3) Titolo dell’azione
Tipologia destinatari
(Classi/ docenti/ genitori)
Totale destinatari
(anche presunto)
Docente/i referente per
l'azione(e tel.o cell.)
L'azione richiesta:
E’ richiesta per la prima volta;
Continuativa da anno/i precedenti
La presente scheda deve essere compilata in ogni sua
parte e inviata per fax o e-mail ai seguenti indirizzi:
USR Ufficio VI° ambito territoriale per la Provincia di
Sassari - Prof. Giuseppe Fara Fax: 079237874; Email: [email protected].
(I dati relativi alla richiesta/adesione alle proposte di
questa guida sono tutelate ai sensi della legge 675/1996
- privacy)
Data________________;
Firma_________________
35
Le proposte delle azioni
Scusate il
disturbo... sono
un farmaco.
Dimensione
relazionale
ed affettiva
della
sessualità
C.I.C. Ascolto,
informazione e
consulenza
Parliamo
di...
Talassemia
Fattoria della
alimentazione
Genitori
insieme
Parliamo di
Adolescenze
e... Dipendenze
Rischi e
percezione
dei rischi
Creativa
-Mente
Sai salvare una vita?
Crescere che
avventura!
Animali piccoli piccoli
37
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Ser.D: Servizio Dipendenze – Distretti di Sassari,
Alghero e Ozieri
TITOLO DEL PROGETTO:
Parliamo di Adolescenze e... Dipendenze – I° livello
DESTINATARI:
Singoli Gruppi-Classe delle Scuole Medie Inferiori e
Superiori, omogenei di ragazzi e ragazze o giovani
curiosi, interessati o interessabili al tema delle
dipendenze.
FINALITA’:
Accrescere i livelli di consapevolezza e
responsabilizzazione per se e per gli altri sulle possibili
scelte motivazionali e comportamentali riguardanti la
propria salute-benessere in relazione alle dipendenze.
Ricriticizzazione delle dinamiche relazionali delle scelte
e decisioni che si possono generare nell'incontrointerazione tra persone, contesti ed oggetti-droga o
comportamenti senza sostanze (gioco d'azzardo,
internet ecc.).
ATTIVITA’:
Metodologia inter-attiva e dialogica.
Viene sollecitato lo scambio-confronto delle idee ed
esperienze tra i ragazzi e quindi la comunicazione
interpersonale. Si seleziona un percorso in-formativo
concordato con il Gruppo, che è responsabilizzato sulle
scelte tematiche e sulla conduzione stessa dell'incontro
in “aula”. Vengono utilizzati materiali che consentono
interazioni comunicativo-relazionali improntate alla
attivazione, partecipazione e coinvolgimento attivo del
maggior numero dei partecipanti. Uso di lavagne fisse o
39
a fogli. Disposizione a cerchio dei partecipanti. E'
programmato un incontro di almeno tre ore, cui potrà
seguirne un secondo, da svolgere entro quindici giorni
dal primo, o perché già previsto o solo se richiesto dal
Gruppo stesso.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
ASL e Scuole Secondarie (Medie Inferiori e Superiori),
Associazioni, Parrocchie ed altri Gruppi formali o
informali.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Gli ultimi 15 minuti dell'incontro sono dedicati ad una
verifica immediata. Inoltre il Responsabile del Progetto o
il richiedente, si impegna a verificare e concordare
modalità di valutazione specifiche: raccolta feed back,
follow-up a distanza, questionario. Disponibilità di 30
interventi.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare tramite gli strumenti di valutazione
utilizzati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Come da produzione cartacea presso il Ser.D. Di
Sassari
- Sito della Asl / della scuola: aslsassari.it
40
Altro:
Saranno privilegiate le richieste: 1) collocate in una
strategia e progettualità più ampia, continuativa e
diffusa. 2) rivolte ad altri soggetti del contesto: docenti,
genitori, popolazione, operatori ed educatori sociali, altri
gruppi di giovani ecc. 3) gestite e coordinate da un
“responsabile-referente”. 4) pervenute prima del 15
novembre e che per la Scuola prevedano un
adattamento ad hoc del curriculum scolastico.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole Medie Inferiori e Superiori dei Distretti di
Sassari, Alghero ed Ozieri.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dr. Gregorio Salis, Psicologo Respoinsabile del Settore
Prevenzione del Ser.D. Dell'ASL n. 1 di Sassari o, in
alternativa, altro operatore ASL che collabora nel CIC.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected], tel. 0792490016, fax
0792490025
41
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D.: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Prevenire il tabagismo con il Progetto/concorso
Europeo: “Smoke Free Class Competition”
(Distretto di Sassari)
DESTINATARI:
Classi seconde e terze delle Scuole Medie e prime e
seconde delle Scuole Superirori.
FINALITA’:
- prevenire o ritardare l'inizio della abitudine al
fumo nei ragazzi;
- eliminare o ridurre le sigarette tra coloro che già
hanno sperimentato il fumo;
- promuovere l'immagine del non fumatore.
ATTIVITA’:
Incontro di Coinvolgimento della organizzazione
Scolastica e delle figure referenti per l'Educazione alla
salute:
- Collaborazione e affiancamento con gli
insegnanti di riferimento del progetto (concorso);
Perchè la classe possa partecipare è necessario:
- che siano identificati uno o più inegnanti di
riferimento;
- che ogni studente sottoscriva il Contratto
dell'alunno controfirmato, per conoscenza, e lo
conservi;
- che sia sottoscritto il Contratto di Classe
controfirmato dall'insegante di riferimento e
42
inviato per l'iscrizione al Referente Locale.
Alla Classe che aderisce viene richiesto di:
- non fumare dal 1 Novembre 2010 al 30 Aprile
2010
- inviare ogni mese la scheda di monitoraggio
mensile al referente locale;
- compilare mensilmente il Diario della Classe
sulla esperienza relativa al concorso (fatti,
discussioni, dubbi, decisioni, osservazioni, ...)
- inventare uno slogan per l'edizione successiva
del Concorso da inviare al referente locale.
Materiali: Opuscolo per gli insegnanti; opuscolo per la
classe con le schede operative; Il poster da appendere
in classe; gli adesivi del concorso; acceso al blog del
Concorso.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI,…):
SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui
opportunità emergesse durante l'attività.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Inclusi nella attività prima descritta (Scheda di
Monitoraggio e Diario della Classe) e gli incontri con i
Docenti.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Sperimentare un impegno concreto e responsabile a
livello personale, di gruppo e Istituzionale.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
43
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Al termine del progetto-concorso vengono fatte due
lotterie con le classi in regola col Concorso:
Nazionale: per la estrazione di un premio di 2.000 Euro
in materiale didattico e culturale (se vincesse una terza
media il premio è suddiviso tra tutti per acquisto di testi
scolastici o altro materiale didattico);
Regionale: una borsa per la scuola a tutti gli studenti
della prima Classe estratta in ambito regionale.
Un gadget di partecipazione a tutti i partecipanti.
Il Progetto/Concorso verrà realizzato e affiancato dagli
operatori della Unità Funzionale Tematica Tabagismo
(Coord. Dr. Tiziana Marras).
44
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D.: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Parliamo di… Adolescenze, Alcol e Sostanze illegali
(Distretto di Ozieri)
DESTINATARI:
Gruppi omogenei di genitori e insegnanti delle Scuole
Medie e Superiori per un massimo di 20 partecipanti.
FINALITA’:
Mantenere e sviluppare le differenti funzioni e il ruolo
educativo negli Adulti nei confronti dei figli-studenti.
Obiettivi: Migliorare la conoscenza e la consapevolezza
rispetto al ciclo di vita adolescenziale e i possibili
consumi problematici per alcol e delle sostanze illegali.
ATTIVITA’:
Interattiva e dialogica. Si sollecita il confronto delle
esperienze, dei significati e delle convinzioni in rapporto
alle prassi educative proprie. Disposizione in cerchio dei
partecipanti e lavoro, al bisogno, in piccolo gruppo.
Materiali: Questionario pre e post intervento. Audiovisivi.
Lavagna a fogli. Questionario di gradimento.
Programma: Un incontro preliminare di gradimento: 1h.;
n° 4 incontri di h. 2/2.30 ciascuno.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui
opportunità emergesse durante l'attività.
45
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Risultati dei questionari e verifica a distanza di massimo
un mese.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Una più adeguata, coerente e visibile presenza e azione
educativa concreta da parte degli Adulti coinvolti e del
contesto della Scuola.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Disponibilità: 4 interventi.
Conduttore-i: Dr.ssa Immacolata Fois (Psicologa) –
Ser.D Ozieri
Osservazioni: Saranno privilegiate le richieste che
perverranno entro il 31 ottobre e/o che siano incluse in
una progettazione rivolta anche agli studenti.
46
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Progetto C.I.C.: Centro di ascolto, informazione e
consulenza (Per i Distretti di Sassari - Alghero - Ozieri)
DESTINATARI:
Scuole secondarie di II° grado; tutte le componenti:
Dirigente, Studenti e Studentesse, Insegnanti,
Personale ATA, Genitori.
FINALITA’:
Sensibilizzare e fornire collaborazione, opportunità e
competenze di tipo preventivo-promozionali nell’ambito
della salute e del benessere, compatibili e integrate con
la mission formativo-didattica della scuola.
Obiettivi: Strutturare una co-collaborazione reciproca tra
le componenti scolastiche per una condivisione e
corresponsabilità, nel definire uno spazio organizzato
per azioni di ascolto, informazione e consulenza, che,
osservando le adolescenze, ne affianchi e sostenga i
compiti evolutivi con azioni di promozione della salute e
prevenzione con il coinvolgimento delle risorse del
contesto scolastico.
ATTIVITA’:
Metodologia: Il CIC è condotto in modo integrato con le
risorse della Scuola e della AUSL/
Ser.D. e eventuali altri servizi ASL. Prevede un percorso
di libero e spontaneo accesso; affianca e accompagna
le situazioni di difficoltà e favorisce e promuove gli
apprendimenti psico-sociali per una
salute responsabile. Elabora azioni promozionali per il
mantenimento del benessere già presente.
47
Materiali: Un gruppo formalizzato di docenti e studenti
coordinato da un responsabile-referente svolge analisi,
rilevazione dei bisogni, mette in rapporto domande e
risorse presenti a scuola e nel territorio, organizzando il
CIC e le sue attività promuovendone l’implementazione
e valorizzazione nel contesto-scuola.
Programma: All’inizio dell’anno scolastico si prendono
accordi per la eventuale collaborazione o consulenza al
progetto, che poi viene attuato e quindi verificato in
itinere con incontri specifici. Disponibilità di un operatore
a scuola per un giorno alla settimana o ogni due
settimane (a seconda della disponibilità di operatori e
necessità dell'Istituto).
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI,):
Se opportuni e disponibili, altri servizio della ASL e attori
del territorio o risorse della stessa Scuola.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Incontri specifici di valutazione sia durante che alla fine
dell’anno scolastico, confrontata con gli obbiettivi
specifici stabiliti nel progetto. Relazione al Collegio
docenti. Eventuali questionari di verifica.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Negli Istituti ci sarà uno spazio integrato di “ascolto”,
con la collaborazione e la gestione di un Referente e un
Gruppo di docenti che, con le attività di Educazione alla
Salute, monitorerà e programmerà il Progetto con gli
organi collegiali. Inoltre la ASL avrà una presenza attiva
e coerente con la sua mission preventivo-promozionale
per azioni di prevenzione universale e primaria rivolta
agli adolescenti.
48
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
I CIC sono presenti da 18 anni negli Istituti Superiori e si
sono definiti come un processo di lavoro che integra i
compiti Istituzionali (Scuola/ ASL), degli Adulti e degli
Adolescenti nell'area delle azioni promozionali della
Salute e del Benessere come responsabilità di tutti. La
Disponibilità è relativa alla verifica delle necessità e
opportunità dell'Istituto e alla possibilità di
collaborazione di operatori ASL
Le linee progettuali sono indicate nel lavoro “Elementi
per una verifica dell’attività e della collaborazione CSAScuole Secondarie di II° grado e AUSL-Ser.D, nei
C.I.C.”, a cura di G.Salis, G. Fara e M.G. Oggiano, edita
da CSA, anno 2005/SS.
49
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Parliamo di Adolescenze e… Dipendenze, II° livello
(per i Distretti: Sassari - Alghero - Ozieri)
DESTINATARI:
Docenti delle Scuole Medie e Superiori (gruppo di max
15 e di max 5 Scuole) e i relativi gruppi-classe.
FINALITA’:
Accrescere i livelli di conoscenza, consapevolezza e
responsabilizzazione per se e per gli altri sulle possibili
scelte motivazionale e comportamentali riguardanti la
propria salute-benessere in relazione alle dipendenze
da sostanza o comportamentali.
OBIETTIVI:
Ricriticizzare le dinamiche relazionali delle scelte e
decisioni che si possono generare nell’incontrointerazione tra persone, contesti e oggetti-droga o
comportamenti senza sostanze (gioco azzardo, internet,
ecc).
ATTIVITA’:
I°: Due incontri di “formazione” con i docenti, di 2,30 h.
per gestire una prima interazione in classe fatta dai
docenti stessi. II°: Incontro di 3.30 h. con i docenti per
gestire i risultati dell'attività con le classi. III°: Ritorno in
classe con o senza presenza di operatori del Ser.D per
approfondimenti e sviluppi possibili.
Materiali: Lezione Interattiva e dialogica; disposizione in
cerchio; scambio di esperienze; lavagna a fogli;
eventuali questionari o schede di lavoro; ricerca.
50
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI,...):
SER.D e eventuali altri Servizi ASL e Associazioni del
territorio e del Privato Sociale.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Incontro finale con i docenti e schede apposite.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Le Scuole partecipanti avranno dei docenti più capaci di
gestire questa tematica con le classi, in integrazione
anche con lo svolgimento delle loro materie curricolari,
oltre che con le altre azioni promozionali e preventive
presenti a Scuola.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
L'azione è nata, nel precedente A. S., da un incontro
con Docenti e Dirigenti di 3 Scuole Medie. Queste
Scuole peraltro saranno privilegiate nello svolgimento di
questa azione. La disponibilità è di attivare due azioni
(possibilmente una per le Medie e una per le Superiori).
Si tratta di un’ azione sperimentale che sarà monitorata
per validarne e verificarne la fattibilità in efficacia e
riproducibilità. La metodologia dell'affiancamento
formativo ai Docenti, come attori principali per gestire
questa attività con le classi, è validata come una buona
pratica preventivo-promozionale a Scuola.
51
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Adolescenze e... gioco d'azzardo.
(Distretto di Sassari e Ozieri)
DESTINATARI:
Singoli Gruppi-Classe delle Scuole Medie e Superiori
(Sassari e Ozieri);
Per Ozieri: anche Gruppi omogenei di ragazzi e ragazze
o giovani interessati o interessabili al tema.
I gruppi possono essere formali o informali e
appartenere a contesti aspecifici o specifici (di diverse
Class o diverse scuole, Centri di Aggregazione,
Associazioni, Parrocchie, ecc).
FINALITA’:
Accrescere i livelli di consapevolezza e
responsabilizzazione per se e per gli altri sulle possibili
scelte motivazionale e comportamentali riguardanti la
propria salute-benessere in relazione al gioco
d'azzardo.
Ricriticizzazione delle dinamiche socio-culturali,
relazionali e interpersonali nelle scelte e decisioni
implicate nell’incontro-interazione tra persone e gioco
azzardo.
ATTIVITA’:
Metodologia: Inter-attiva e dialogica. Viene sollecitato lo
scambio-confronto delle idee ed esperienze tra i ragazzi
e quindi la comunicazione interpersonale. Si seleziona
un percorso in-formativo in parte preordinato e in parte
concordato di volta in volta con il gruppo; Interazioni
comunicativo-relazionali improntate alla attivazione,
52
partecipazione e coinvolgimento attivo del maggior
numero dei partecipanti
Materiali: Lavagna fissa o a fogli. Disposizione in
cerchio dei partecipanti.
Programma: Un incontro di almeno due ore cui potrà
seguirne un secondo, se richiesto dal gruppo, da
svolgere entro 15 gg. dal primo, o perché già previsto.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui
opportunità emergesse durante l'attività.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Gli ultimi 15 minuti dell’incontro sono dedicati ad una
verifica immediata. Inoltre il “responsabile” del progetto
o il richiedente, si impegna a verificare e concordare
modalità di valutazione specifiche: raccolta feedback,
follow-up a distanza, questionario.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
- prevenire o ritardare l'inizio della abitudine al
gioco d'azzardo nei ragazzi;
- eliminare o ridurre l'abitudine tra coloro che già
lo hanno sperimentato;
- promuovere l'immagine del non giocatore.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
53
Altro:
Disponibilità: 3 interventi per Sassari e 6 per Ozieri.
Conduttore: per Sassari dr.ssa Nicolina Biddau e
infermiera professionista Milena Vettor, per Ozieri dr.
Immacolata Fois, dr.ssa Francesca Sardu;
Osservazioni: Saranno privilegiate le richieste:
- se collocate in una strategia e progettualità più
ampia, continuativa e diffusa,
- se gestite e coordinate da un “responsabilereferente ”.
- che perverranno prima del 31 ottobre e che, per
la scuola prevedano un affiancamento ad hoc
del curricolo scolastico.
54
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Corso di formazione sull’Ascolto.
(Per i Distretti di Sassari - Alghero - Ozieri)
DESTINATARI:
Gruppo di non più di 20 Docenti, possibilmente attivi o
coinvolti nell’attività CIC e/o Educazione alla Salute
delle Scuole di I° e II° grado.
FINALITA’:
Arricchire la professionalità docente di competenze di
tipo relazionale con funzioni promozionali-preventive,
utilizzabili e integrabili con il proprio ruolo e funzione
didattica e formativa e nel proprio contesto d’Istituto.
OBIETTIVI:
Saper leggere e supportare i percorsi di benessere e
malessere scolastico nella cornice delle relazioni tra
docenti-adulti e discenti-adolescenti utilizzando le
risorse interne e esterne della Scuola.
ATTIVITA’:
La cornice metodologia e quella della formazionericerca-intervento. In specifico potranno saranno
utilizzate le metodologia del gruppo di apprendimento,
di analisi-intervento sulle situazioni specifiche e della
progettazione dialogica. Attività in piccolo gruppo e in
plenaria.
Materiali: Lavagna a fogli. Proiettore per lucidi.
Cartellina porta documenti per ogni partecipante.
Pennarelli e una risma di carta.
55
Programma: Triennale: per ogni anno sono previsti
incontri di programmazione e 7 o 8 incontri di 3 h.
ciascuno per un totale di ca. 80-90 h.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
SER.D ed eventuali altri Servizi e Risorse la cui
opportunità emerge eventualmente dal lavoro triennale.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Questionari di monitoraggio pre ed in itinere e alla fine
di ogni anno. Incontro finale di ogni anno dedicato alla
valutazione. Possibili strumenti di valutazione specifici
che il gruppo costruirà in relazione al contesto.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
I Docenti, come singoli e come Gruppo, rimangono una
risorsa a disposizione dell'Istituto come competenza
sulla gestione di migliori processi educativo-formativi a
partire dai bisogni adeguatamente monitorati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Conduttore-i: Dr. G. Salis e altri operatori disponibili al
momento della richiesta.
Osservazioni: La richiesta deve essere inoltrata entro il
15 ottobre.
56
Saranno privilegiate le richieste:
- che sono costruite come progetto di formazione;
- deliberate dal collegio docenti e incentivate dal
fondo d’Istituto; facenti parte di una progettualità
più ampia e integrata con altre azioni rivolte agli
studenti, agli altri docenti e ai genitori;
- che hanno come responsabile-referente un
coordinatore specifico o di Funzione
strumentale.
57
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Consulenza per progettare in educazione e promozione
della salute a scuola.
(Per i distretti di Sassari - Alghero - Ozieri)
DESTINATARI:
Insegnanti del Gruppo Educazione alla Salute/CIC negli
Istituti di Istruzione di I° e II° grado: massimo 12 docenti.
Secondariamente gruppi non formalizzati o un gruppo di
docenti di diversi Istituti, purché referenti/responsabili o
collaboratori dell’area della E.S.
FINALITA’:
Acquisire una competenza culturale, teorica e operativa
nel progettare educazione e promozione della salute nel
contesto specifico della Scuola.
Obiettivi: orientare, gestire e costruire percorsi
progettuali di promozione della salute efficaci e coerenti:
dall’analisi della domanda, alla progettazione e
attuazione in azioni/interventi, alla valutazione.
ATTIVITA’:
Lezioni interattive e gruppo di apprendimento. Lavoro di
gruppo e in piccoli gruppi.
Partire dalla propria esperienza e sviluppare le
opportunità e le competenze della progettazione nel
proprio contesto scolastico.
Materiali: Lavagna a fogli. Report di progetti già svolti o
in atto.
Programma: 5 incontri di 2.30h.: l’ultimo sarà per le
verifiche.
58
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui
opportunità emerge eventualmente durante l'attività.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
- Incontro specifico e questionario di gradimento.
- Analisi di un progetto-azione in itinere
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
La Scuola disporrà di Docenti Referenti o collaboratori
aggiornati e capaci di organizzare la progettazione di
attività di educazione alla salute nel proprio contesto
scolastico.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Disponibilità: 2 consulenze.
Conduttore-i: Dr. Gregorio Salis e eventualmente altri
operatori.
Osservazioni: Le richieste dovranno pervenire entro il
31 ottobre;
Saranno privilegiate le richieste inserite nella
progettazione d’istituto e sostenute/rivolte a un gruppo
formalizzato di docenti.
59
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Consulenza al progetto e all’attività del CIC.
(Per i distretti di Sassari - Alghero - Ozieri)
DESTINATARI:
Istituti Superiori: Coordinatore o Referente CIC e
relativo Gruppo di lavoro formalizzato Secondariamente
a un gruppo di Coordinatori o Referenti, senza un
gruppo di lavoro formalizzato, di diversi istituti e per un
massimo 4/5 Istituti e 10/12 docenti.
FINALITA’:
Mantenere e adeguare il senso, l’organizzazione e le
condizioni di funzionalità della attività CIC nel contesto
dell’Istituto
Obiettivi: Saper analizzare e intervenire nel proprio
contesto per migliorare o per ristrutturare o riadeguare
la attività del CIC in relazione al mutare dei bisogni,
delle condizioni di contesto date e degli obiettivi possibili
che ci si è dati.
ATTIVITA’:
Sistemica e di analisi del contesto d’istituto.
Esperienziale e di gruppo di apprendimento. Lavoro in
gruppo e piccolo gruppo. Interviste o questionari di
verifica interna all’Istituto.
Materiali: Lavagna a fogli. Documentazione relativa al
CIC.
Programma: Almeno 4 incontri di 2.30 h.: il primo di
analisi della domanda e l’ultimo di ridefinizione del
progetto CIC.
60
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
SER.D ed eventuali altri Servizi / Risorse la cui
opportunità emerge eventualmente durante l'attività.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Valutazione al termine con tempo dedicato ad hoc (es
un incontro specifico per la verifica valutazione).
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Minori richieste di consulenza specifica sui problemi e
maggiore capacità di affrontare e elaborare soluzioni
per gli stessi nel Gruppo di lavoro e nel contesto più
allargato alle risorse dell'Istituto.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
La disponibilità è di due azioni.
L’operatore già collaborante al CIC (se presente) e il Dr.
G. Salis.
Osservazioni: Le richieste dovranno pervenire non oltre
il 15 Ottobre.
61
SERVIZIO ASL COINVOLTO
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Adolescenti e Tabagismo.
(Per il distretto di Sassari)
DESTINATARI:
Studenti delle scuole medie inferiori, singole classi,
preferibilmente prime o seconde e loro docenti.
FINALITA’:
- prevenzione primaria del tabagismo;
sensibilizzazione alle problematiche
tabaccocorrelate;
- sviluppare la capacità di riconoscere e
fronteggiare le varie pressioni sociali che
spingono a fumare;
- valorizzare il ruolo della scuola e dei docenti nel
contribuire all’educazione verso scelte di uno
stile di vita sano e responsabile.
ATTIVITA':
Metodologia:
- Coinvolgimento e collaborazione con i
componenti della vita scolastica: docente
referente Educazione alla Salute, altri docenti
interessati;
- Somministrazione questionari pre e post
intervento interattivo con il gruppo classe
(brainstorming, lavoro in piccoli gruppi, utilizzo
storie, discussione...), 2 ore.
Materiali: materiali informativi come brochure, gadget,
adesivi.
62
-
incontro di programmazione iniziale con docente
di matematica/scienze e altri docenti interessati;
somministrazione questionario “pre” alla classe
da parte di docente referente
lezione curriculare
intervento in classe della durata di 2 ore
somministrazione questionario “post”
incontro conclusivo con i docenti per verifica e
feed-back
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
SER.D – Area dedicata Tabagismo ed eventuali altri
Servizi/Risorse la cui opportunità emergesse durante
l'attività.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
- questionario post intervento per gli studenti;
- scheda post intervento per insegnanti/conduttori
- incontro follow-up di ca. 45 minuti
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Diffondere primariamente negli studenti coinvolti e
secondariamente nella scuola un atteggiamento e
comportamenti congruenti con uno stile di vita senza
tabacco.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
63
Altro:
Disponibilità: 2 progetti/anno.
Operatori: Ulrich Schröder, Educatore Professionale.
Ulteriori indicazioni: La richiesta deve pervenire entro il
31 Ottobre.
64
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SER.D: Servizio Dipendenze
TITOLO DEL PROGETTO:
Parliamo di Alcol
(Per il distretto di Sassari)
DESTINATARI:
Adulti: insegnanti e genitori delle scuole elementari e
medie.
FINALITA’:
- sensibilizzazione per i problemi alcolcorrelati;
- migliorare le conoscenze, la percezione e la
consapevolezza dell’impatto sulla salute a livello
bio-psico-sociale dei problemi correlati all’alcol
ATTIVITA’:
Inter-attiva ed esperienziale-dialogica. Lavori in piccolo
gruppo plenaria;
Materiali:
- lavagna a fogli. Strumentazione
audiovisiva e videoproiezione;
- Questionario pre-post intervento;
Programma:
- Incontro preliminare con i partecipanti.
Tre incontri di 3 h. in un mese
- Incontro di verifica dopo 6 mesi. Tot 13
ore.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
SER.D ed eventuali altri Servizi/Risorse la cui
opportunità emergesse durante l'attività.
65
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Questionario post e di gradimento. Incontro finale di
verifica.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Una attenzione e sensibilità competente sull'impatto biopsico-sociale dei problemi correlati all'alcol negli adulti
coinvolti e secondariamente nel contesto della scuola.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Diaponibilità di due interventi; saranno privilegiate le
richieste che perverranno entro il 31 ottobre e che siano
inserite in un programma di educazione alla salute
rivolto anche agli studenti e studentesse.
Conduttore/i: dr. Paolo Loffredo (Medico-Psichiatra)
66
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Centrale Operativa 118
TITOLO DEL PROGETTO:
Il Numero d’emergenza 118
DESTINATARI:
Alunni delle prime classi delle scuole medie inferiori
della provincia di Sassari.
FINALITA’:
Conoscenza del Sistema di Emergenza Urgenza 118.
ATTIVITA’:
Il corso si svolge presso l’aula didattica della Centrale
Operativa 118 ogni Lunedì della settimana, durata circa
due ore, durante il corso dell’anno scolastico. Il
materiale didattico utilizzato prevede la proiezione di
una cassetta audiovisiva, si prosegue con una lezione in
aula e con la simulazione di una richiesta di soccorso
all’interno alla Centrale Operativa.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Personale Infermieristico della Centrale Operativa,
Personale docente della scuola.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Il corso prevede un pre-test per saggiare il livello di
conoscenza del Sistema di emergenza e a conclusione
la compilazione di un questionario finale con 15 semplici
domande a risposta unica.
67
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Prevenzione e Corretto utilizzo del numero di
emergenza sanitaria 118.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.aslsassari.it
- Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole Medie inferiori della Provincia di Sassari.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
- Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale
Operativa);
- Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa)
Indirizzo e- e numero di telefono per comunicazioni
[email protected]
[email protected]
Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982
68
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Centrale Operativa 118
TITOLO DEL PROGETTO:
Sai salvare una vita?
DESTINATARI:
Alunni Primo anno scuole medie inferiori della città di
Sassari.
FINALITA’:
“Formazione a cascata“ per apprendere le basi sulla
Rianimazione Cardio–Polmonare, avvicinare gli studenti
al mondo del volontariato.
Durata del corso circa un ora, si inizia con una breve
presentazione del progetto, si prosegue con proiezioni
video, e si conclude con esercitazioni pratiche su
manichino.
ATTIVITA’:
La durata del corso è di un’ora, si inizia con una breve
presentazione del progetto, si prosegue con proiezioni
video, e si conclude con esercitazioni pratiche su
manichino. Per ciascun gruppo di 50 allievi è presente
un istruttore specialista cardiologo, direttore di corso
IRC e due istruttori/facilitatori (accreditati IRC). Sono
presenti i professori referenti per ciascuna classe
(scienze e/o educazione fisica).
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Centrale Operativa 118 di Sassari, Scuole Medie
Inferiori di Sassari
69
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Test finale di valutazione finale su manichino.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Diffusione a “cascata” della formazione alla
rianimazione cardiopolmonare che può coinvolgere
compagni di scuola, insegnanti, genitori, famiglia, amici
degli allievi coinvolti nel progetto.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.aslsassari.it
- Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole Medie inferiori della citta’ di Sassari.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
- Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale
Operativa);
- Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa)
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni
[email protected]
[email protected]
Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982
70
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Centrale Operativa 118
TITOLO DEL PROGETTO:
Educazione Sanitaria per il conseguimento del
“certificato di idoneità alla guida del ciclomotore.
DESTINATARI:
Alunni scuola media superiore.
FINALITA’:
- Educazione alla conoscenza del Sistema di
Emergenza 118;
- Educazione stradale;
- Effetti delle sostanze stupefacenti e degli alcolici
nella guida.
ATTIVITA’:
Il corso della durata di due ore consta di una parte
teorica e di una parte pratica. Si avvale della proiezione
di una cassetta audiovisiva e di una simulazione di una
richiesta di soccorso al 118.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Personale scolastico, agenti di Polizia Municipale,
Carabinieri, Personale Medico del 118.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
A conclusione del corso agli allievi viene sottoposto un
test finale di valutazione.
71
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Prevenzione infortunistica stradale.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.aslsassari.it
- Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole medie superiori della Provincia di Sassari
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
- Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale
Operativa)
- Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa)
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
[email protected]
Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982
72
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Centrale Operativa 118
TITOLO DEL PROGETTO:
Corso di Educazione Sanitaria e Primo Soccorso
destinato alle Istituzioni Scolastiche.
DESTINATARI:
Personale docente ed operatori scolastici dei vari ordini
di scuola.
FINALITA’:
Conoscenza del sistema di Emergenza 118, corretta
gestione dei malori, rapido riconoscimento dei sintomi
della cardiopatia ischemica, nozioni di sicurezza ed
infortunistica stradale, conoscenza teorico-pratica delle
manovre di BLS e delle tecniche di immobilizzazione
nelle patologie traumatiche.
ATTIVITA’:
Il corso di formazione prevede lezioni teorico-pratiche
della durata di 12 ore suddivise in tre moduli di 4 ore
ciascuna, i primi due moduli di sola teoria, il terzo di sola
pratica. Le lezioni si svolgono con la proiezione di slides
e prove con il manichino per la parte pratica di BLS.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Le lezioni vengono tenute da personale medico ed
infermieristico della C. O. 118 e delle postazioni, con la
collaborazione del medico appartenente al Sistema di
Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro.
73
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Al termine del corso viene compilato un test finale di 20
domande a risposta unica.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Prevenzione e conoscenza di nozioni di primo soccorso.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.aslsassari.it
- Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Tutti gli Istituti scolastici della Provincia di Sassari.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
- Dott. Piero Delogu (Responsabile Centrale
Operativa)
- Dott. Franca Satta (Medico Centrale Operativa)
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
[email protected]
Telefono C.O. 118 Sassari 0792061982
74
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Coordinamento Consultori Familiari
TITOLO DEL PROGETTO:
Educazione alla Sessualità e alla Contraccezione.
DESTINATARI:
Ragazzi e ragazze delle III classi delle Scuole Medie
Superiori della provincia di Sassari.
FINALITA’
- offrire uno spazio di confronto e discussione su
temi riguardanti la sessualità e la contraccezione
- presentare ai ragazzi il Consultorio Familiare e le
sue attività.
ATTIVITA’:
- lavori in piccoli gruppi con schede di attivazione;
- discussione in plenaria;
- interventi teorici frontali sul tema dell’incontro;
- compilazione scheda di verifica e gradimento.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
ASL n. 1 - Istituti Scolastici Superiori Prov. di Sassari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
- somministrazione di questionari
- confronto degli Operatori con gli Insegnanti
coinvolti
- valutazione del numero di ragazzi che si
presentano al Consultorio Familiare e della
Scuola di provenienza.
75
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
- maggiore diffusione delle metodiche
contraccettive
- diminuzione del numero di IVG e di gravidanze
indesiderate
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro (specificare):
Il progetto è riservato a 10 classi degli Istituti superiori
della Provincia di Sassari; due incontri di 2 ore con un
Ginecologo dei Consultori Familiari; il presente progetto
è parte integrante con il progetto Dimensione
relazionale ed affettiva della sessualità; le richieste
dovranno pervenire entro il mese di ottobre 2010 e
verranno accolte in ordine di arrivo.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Istituti Scolastici Superiori della Provincia di Sassari.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dr. ssa Laura Azara
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel 079 2062640
76
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Coordinamento Consultori Familiari
TITOLO DEL PROGETTO:
Dimensione relazionale ed affettiva della sessualità.
DESTINATARI:
Alunni 3^ classe scuola media superiore della provincia
di Sassari.
FINALITA’
Obiettivo generale: prevenire difficoltà in ambito
personale e relazionale della sfera affettivo-sessuale
Obiettivi specifici: 1) favorire il riconoscimento delle
proprie opinioni, comportamenti, atteggiamenti; 2)
favorire l’accettazione e il rispetto di opinioni,
comportamenti, atteggiamenti diversi dai propri; 3)
focalizzare l’attenzione sulla comunicazione come
strumento indispensabile per favorire la conoscenza di
sé e dell’altro; 4) favorire la lettura della dimensione
emotiva come strumento per vivere positivamente, in
maniera paritaria la relazione affettiva ed amorosa; 5)
stimolare i ragazzi alla riflessione sul significato psicosessuale-relazionale del divenire coppia; 6) far
conoscere il Consultorio come risorsa al servizio dei
giovani.
ATTIVITA’:
Programmazione di un incontro con il dirigente
scolastico e un insegnante referente per discutere sul
lavoro da fare e concordare il calendario degli incontri
con i ragazzi. Presentazione del tema al gruppo classe
da parte dello psicologo e stimolazione, attraverso una
conduzione interattiva, di pensieri ed opinioni sul tema
trattato, con l’obiettivo da parte dello psicologo di
77
rinforzare i contenuti adeguati, necessari al
raggiungimento della maturità psico-sessuale-affettiva.
Lo psicologo si rende disponibile per due incontri di due
ore ciascuno per ciascuna classe.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Scuole medie superiori della provincia di Sassari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Questionari ai ragazzi per valutare il grado di utilità e
gradevolezza dell’esperienza fatta.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Il progetto è riservato a 10 classi degli Istituti superiori
della Provincia di Sassari due incontri di 2 ore con uno
Psicologo dei Consultori Familiari il presente progetto è
parte integrante con il progetto Educazione alla
sessualità e alla contraccezione - le richieste dovranno
pervenire entro il mese di ottobre 2010 e verranno
accolte in ordine di arrivo.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dr.ssa Margherita Gaddone
78
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel 079 2062640
79
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Coordinamento Consultori Familiari
TITOLO DEL PROGETTO:
Educazione alla sessualità e prevenzione delle MST.
DESTINATARI:
Studenti delle 3° medie inferiori della provincia di
Sassari.
FINALITA’:
Obiettivo generale: far riflettere gli adolescenti sulle
tematiche riguardanti la sessualità, la prevenzione delle
gravidanze indesiderate e delle MST, sensibilizzare alla
conoscenza e alla fruizione dei Consultori Familiari.
Obiettivi specifici: integrare le conoscenze di anatomia e
fisiologia sessuale e riproduttiva dell’apparato genitale
femminile e maschile; acquisire informazioni che
consentano di operare scelte consapevoli atte a
mantenere la salute sessuale; fruire di spazi di
discussione sui temi della sessualità; far emergere e
condividere conoscenze, dubbi, opinioni e idee
irrazionali sulla sessualità, accogliendo le curiosità
spontanee dei ragazzi e offrendo ascolto e spazi di
approfondimento; far conoscere il Consultorio Familiare
facilitandone il contatto e l’accesso.
ATTIVITA’
Lavoro per gruppi classe; momenti di lavoro in plenaria
alternati a lavori in piccoli gruppi.
E’ consigliabile durante l’intervento con la classe la
presenza dell’insegnante, ad evidenziare il rapporto di
collaborazione e continuità tra scuola ed esperti esterni.
80
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Prerequisito essenziale: la classe deve avere già svolto
il programma di Scienze inerente l’apparato genitale
maschile e femminile (anatomia e fisiologia, pubertà,
ecc.); incontro programmatico con le insegnanti referenti
e, se possibile, incontro informativo con i genitori.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Il progetto è stato presentato con offerta attiva tramite
l’U.S.P. di Sassari nel mese di aprile 2010 e effettuato
dal mese di nov 2010 in tutte le classi che hanno aderito
(circa 135 in tutta la provincia di Sassari).
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dr Marcello Cabiddu
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel 079 2062640
81
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Coordinamento Consultori Familiari
TITOLO DEL PROGETTO:
Crescere… Che Avventura!!!
DESTINATARI:
Scolari che frequentano la classe v° elementare, per
complessive 10 classi.
FINALITA’:
Conoscere le fasi della crescita, il corpo che cambia e la
pubertà: Promuovere e potenziare I fattori
igienico/personali come mediazione di salute e
benessere. Affrontare in gruppo le prime riflessioni sul
percorso che li porterà al mondo adulto.
ATTIVITA’:
Si terranno due incontri per ogni classe della durata di
due ore ciascuno, nei quali si terranno I seguenti
argomenti:
- Le fasi della crescita
- I cambiamenti del corpo in pubertà
- La cura e l’igiene del corpo
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Sintesi informative con brevi esposizioni frontali, brain
storming, ascolto e raccolta di esperienze, lavori di
gruppo, discussione.
82
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Migliorare nei ragazzi la conoscenza e il valore della
tutela della salute, in un 83elati di crescita e
cambiamento psico-fisico e promuovere la
comunicazione coi genitori.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Altro:
Operatori di riferimento: distretto1: Carta, Deiana,
Montesu, Tidu, Virdis;
distretto 2: Carboni, Chighine; distretto 3: Sanna, Zizi.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole elementari classi V°
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott. Marcello Cabiddu – Respons Servizio
Coordinamento Consultori Familiare.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel 079 2062640
83
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Coordinamento Consultori Familiari
TITOLO DEL PROGETTO:
Alimentazione a Scuola
DESTINATARI:
Insegnanti, famiglie e alunni della scuola primaria,
nell’ambito dei distretti sanitari aziendali. Nella fase di
sperimentazione del progetto le scuole verranno
coinvolte con offerta attiva direttamente dagli operatori
dell’area pediatrica dei Consultori.
FINALITA’:
- Promuovere la cultura della salute in ambito
scolare.
- Favorire l’adozione di comportamenti alimentari
corretti, quali fare la prima colazione e la
merenda di metà mattina, che contribuiscono a
migliorare lo stato di benessere e a produrre e
mantenere un corretto stato nutrizionale.
- Prevenire numerose malattie correlate
all’alimentazione.
ATTIVITA’:
Ciclo progettuale quadriennale.
Primo anno: Incontro con gli insegnanti referenti
individuati, Incontri con gli insegnanti delle classi prime
coinvolte, 1 incontro con i genitori, 2 incontri di 1 ora
ciascuno di eventuale coinvolgimento nelle attività
didattiche.
Secondo anno: Con le nuove classi prime si seguirà
l’iter già descritto per l’anno precedente.
Per le seconde classi, incontri con gli insegnanti e i
genitori per completare il lavoro impostato l’anno
84
precedente e somministrazione a fine anno del
questionario per la verifica intermedia.
Classe V: somministrazione del questionario per la
verifica finale. Verrà utilizzato un questionario
alimentare destinato ai bambini per rilevare le abitudini
della prima colazione e della merenda, che verrà
somministrato dagli insegnanti, i quali si occuperanno
sia della raccolta che dell’elaborazione dei dati.
Successivamente i risultati saranno valutati in
collaborazione con gli operatori sanitari.
Si prevede una collaborazione tra il gruppo dei docenti e
gli operatori della ASL in tutte le fasi della progettazione,
della realizzazione e della valutazione.
Gli incontri tra insegnanti ed operatori sanitari avranno
come obiettivo lo scambio ed il passaggio di
conoscenze sui vari aspetti dell’educazione alimentare,
e la programmazione di modalità didattico operative
concordate che verranno portate in classe.
Il coinvolgimento dei genitori e degli altri familiari
avverrà mediante incontri informativi in cui si forniranno
elementi di educazione alimentare finalizzati a una sana
e corretta alimentazione della famiglia.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Verifica intermedia a fine del secondo anno scolastico e
verifica finale in quinta elementare mediante
questionari. Confronto fra équipe educativa ed équipe
professionale.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Aumentare il consumo consapevole della prima
colazione sia tra gli alunni che i familiari riducendo la
percentuale dei bambini che non fanno colazione.
Ridurre la percentuale di bambini che consumano la
85
colazione in maniera inadeguata, promuovendo una
riflessione sulle abitudini alimentari errate.
Promuovere il consumo di una merenda adeguata a
metà mattina per favorire l’incremento del numero dei
bambini che fanno una merenda varia e leggera.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Paola Cherchi
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel 079 2062640
86
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Medicina Scolastica
TITOLO DEL PROGETTO:
Parliamo di... Talassemia.
DESTINATARI:
Studenti e Docenti delle classi terze della Scuola Media
inferiore.
FINALITA’:
L'intervento si propone di creare dei “mini esperti” del
problema talassemia. Obiettivi per gli studenti: 1)
acquisire il concetto di malattia sociale e genetica; 2)
migliorare le conoscenze sull'ereditarietà; 3) combattere
i pregiudizi e la disinformazione; 4) considerare la
necessità di conoscere l'eventuale stato di portatore
sano; 5) riflettere sull'importanza della donazione
volontaria di sangue; 6) poter trasmettere l'informazione
alle famiglie. Obiettivi per i docenti: 1) aumentare il
livello di informazione; 2) impegnarsi ad una attiva e
continua collaborazione; 3) trovare le modalità più
opportune per informare ed educare gli studenti.
ATTIVITA’:
Collaborazione con i dirigenti scolastici e i docenti della
Scuola Media inferiore ed incontri con le classi. Utilizzo
di strumenti quali opuscoli e poster. Contenuti quali:
definizione e cenni storici delle talassemie, aspetti
pratici e divulgativi della genetica formale delle
talassemie, epidemiologia, cenni clinici, strategia di
prevenzione.
87
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL, Scuole Medie inferiori.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Somministrazione di questionari, osservazione del
grado di interesse e coinvolgimento degli studenti.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare sulla base degli strumenti di valutazione.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
- Documentazione cartacea
Altro:
Operatori di riferimento sono i Medici e il personale
dell'Unità Operativa di Medicina Scolastica. I tempi di
esecuzione sono rappresentati da circa 2/3 ore per ogni
“gruppo classe”.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole Medie inferiori della Città di Sassari.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Caterina Brundu, Dirigente Medico della
Medicina Scolastica.
88
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Tel. 3491018416
89
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Medicina Scolastica
TITOLO DEL PROGETTO:
Programma educativo sull'ergonomia scolastica.
DESTINATARI:
Alunni del 2° ciclo della Scuola primaria (3°, 4°, 5°
classe elementare) e loro insegnanti.
FINALITA’:
Prevenzione primaria dei disturbi e delle patologie
muscolo-scheletriche del rachide e degli arti superiori ed
inferiori. Obiettivi: riduzione dell'incidenza del mal di
schiena e dei disturbi muscolo-scheletrici; acquisizione
delle strategie utili ad eseguire le varie attività della vita
scolastica con con il minor sovraccarico funzionale
possibile del rachide e degli arti superiori ed inferiori;
ottimizzazione dell'uso e della movimentazione dello
zainetto.
ATTIVITA’:
Attraverso incontri informativo/formativi con le classi e
con gli insegnanti, vengono utilizzati 4 moduli didattici:
1) la colonna vertebrale ed il mal di schiena; 2) lo
zainetto; 3) il banco di scuola; 4) la postazione al
videoterminale.
I contenuti: dati relativi alla rilevazione del peso degli
zaini e del peso corporeo degli alunni; semplici nozioni
di anatomia e fisiologia della colonna vertebrale; cause
del mal di schiena; come scegliere ed usare lo zainetto;
corretta posizione al banco a scuola; corretta posizione
al videoterminale.
90
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL, 2° ciclo della Scuola primaria (3°, 4°, 5° classe
elementare) della Città di Sassari, estendibile al
Distretto territoriale.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Disegni ed elaborati degli alunni sul tema educativo
proposto, esame delle criticità emergenti, analisi delle
abitudini degli alunni dopo il programma educativo.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare sulla base degli strumenti di valutazione
utilizzati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro (specificare):
I tempi sono rappresentati da 1 ora per ogni modulo
didattico in aula, con ulteriore tempo per la valutazione
dell'apprendimento. Operatori di riferimento sono i
Medici ed il personale dell'Unità Operativa di Medicina
Scolastica della ASL.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
2° ciclo della Scuola primaria (3°, 4°, 5° classe
elementare)
91
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Caterina Brundu, Unità Operativa di Medicina
Scolastica della ASL.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Tel. 3491018416
92
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Medicina Scolastica e Servizio Farmaceutico Territoriale
TITOLO DEL PROGETTO:
Scusate il disturbo... sono un farmaco.
DESTINATARI:
Studenti della Scuola Media Inferiore.
FINALITA’:
Promuovere un uso appropriato dei farmaci, non come
beni di consumo ma come risorsa preziosa in caso di
necessità. Far riflettere sia sul “diritto alla salute” sia sul
“dovere alla salute”, ossia ciò che noi possiamo e
dobbiamo fare per salvaguardare la salute adottando
stili di vita corretti. Fornire strumenti per una lettura
critica dei messaggi pubblicitari commerciali che
riguardano i farmaci da banco. Ridurre lo spreco di
prodotti farmaceutici nel territorio della nostra Azienda
sanitaria. Aumentare il numero di “consumatori” di
farmaci informati e consapevoli.
ATTIVITA’:
Incontri con Dirigenti Scolastici, Docenti, Rappresentanti
dei genitori, Studenti.
Utilizzo di materiale bibliografico, materiale illustrativo,
questionari. Differenti moduli didattici da adottare in
base ai dati che emergono dai questionari:
Modulo 1: uso corretto dei farmaci
Modulo 2: saper leggere ed interpretare sia la
confezione esterna sia il foglietto illustrativo dei farmaci
Modulo 3: corretta conservazione dei farmaci, come e
perché
Modulo 4: corretti stili di vita e tutela della salute
93
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL (Medicina Scolastica e Servizio Farmaceutico
Territoriale), Scuole Medie Inferiori.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Questionari in entrata ed in uscita.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da Verificare tramite gli strumenti di valutazione
utilizzati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.aslsassari.it
Altro:
Personale della Medicina Scolastica e del Servizio
Farmaceutico. Tempi da concordare con i Dirigenti
scolastici ed i Docenti.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuola Media Inferiore.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
- Dottoresse Caterina Brundu (Medicina
Scolastica)
- Marisa Fadda (Servizio Farmaceutico).
94
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected],
Tel. 079.2062091.
95
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Materno Infantile
TITOLO DEL PROGETTO:
Malattie genetiche
DESTINATARI:
Studenti Scuola Media Superiore.
FINALITA’:
Favorire l'attenzione verso gli aspetti biologici e sociali
delle malattie genetiche. Prevenzione di comportamenti
a rischio per la salute riproduttiva. Obiettivi: 1) diffusione
di conoscenze sulle malattie a trasmissione genetica
prevalenti in Sardegna e sulle metodiche di diagnostica
genetica. 2) acquisizione di strumenti per valutare
autonomamente l'impatto etico e sociale delle moderne
tecniche di studio delle patologie a base genetica.
ATTIVITA’:
Attraverso lezioni frontali con modello interattivo e lavori
di gruppo, audiovisivi ed opuscoli, si trasmettono i
seguenti contenuti: trasmissione delle malattie
genetiche, rischio riproduttivo correlato all'esposizione
ambientale a sostanze mutagene e/o teratogene,
tecniche diagnostiche quali biologia molecolare e
diagnostica prenatale, terapie attuali e possibilità future.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
ASL e Scuola Media Superiore
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Sia attraverso questionari di gradimento e valutazione
96
dei coinvolgimento dei destinatari, sia attraverso
l'attivazione di strumenti di monitoraggio (se e quando
possibile) del raggiungimento degli obiettivi.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare tramite gli strumenti di monitoraggio del
raggiungimento degli obiettivi.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Operatori coinvolti Pediatra e Genetista per 1 o 2
incontri di circa 2 ore per intervento. Complessivamente
possono essere attivati 5-10 interventi/anno.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuola Media Superiore.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Paola Cherchi.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel. 3484311019
97
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Materno Infantile
TITOLO DEL PROGETTO:
Contraccezione
DESTINATARI:
Studenti scuola Media Superiore.
FINALITA’:
Prevenzione delle gravidanze indesiderate e del ricorso
all’IVG.
ATTIVITA’:
Per ogni intervento 2 incontri di circa 2 ore ciascuno
strutturati mediante lezioni frontali con modello
interattivo e\o lavoro di gruppo.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Partecipazione attiva degli studenti, n° e qualità delle
domande poste, n° delle presenze in ambulatorio.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Liceo classico “Azuni” Sassari, Istituto Magistrale “M. di
Castelvì” Sassari, IIS “Fermi” di Ozieri.
98
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Paola Cherchi
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
tel 3483311019
99
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Materno Infantile
TITOLO DEL PROGETTO:
Malattie a trasmissione sessuale nelle adolescenti e
nelle giovani donne (con particolare riferimento
all'infezione da HPV).
DESTINATARI:
Studenti della scuola Media Superiore.
FINALITA’:
Prevenzione della diffusione di malattie a trasmissione
sessuale, prevenzione di comportamenti a rischio per la
salute.
ATTIVITA’:
Per ogni intervento 2 incontri di circa 2 ore ciascuno
strutturati mediante lezioni frontali con modello
interattivo e\o lavoro di gruppo.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Partecipazione attiva degli studenti, n° e qualità delle
domande poste, n° delle presenze in ambulatorio.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
100
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Liceo classico “Azuni” Sassari, Istituto Magistrale “M. di
Castelvì” Sassari, IIS “Fermi” di Ozieri.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Paola Cherchi
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel. 3483311019
101
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Materno Infantile, U.O. Medicina Scolastica
TITOLO DEL PROGETTO:
Prevenzione incidenti domestici.
DESTINATARI:
Bambini che frequentano gli Asili Nido e le Strutture
Educative 0-3 anni, le Scuole dell’Infanzia e Primaria e
loro Famiglie.
FINALITA’:
Favorire l’attenzione verso gli aspetti quotidiani
potenzialmente causa di incidenti. Prevenire
comportamenti a rischio per la salute e per la sicurezza.
Produrre una cultura generale in materia di sicurezza.
Diminuire i rischi e gli infortuni in ambienti domestici e
pubblici.
ATTIVITA’:
Differenziata a seconda delle fasce di età:
- Asili Nido: diffusione di materiale predisposto per
sensibilizzare i genitori, riunioni tra operatori,
educatori e genitori (attività organizzate
nell’ambito del progetto “Genitori insieme”)
- Scuola dell’Infanzia: diffusione di materiale
predisposto per sensibilizzare i genitori, riunioni
tra operatori, docenti e genitori
- Scuola Primaria: percorso formativo “Ispettore
della salute” (proposta di una “tabella della
sicurezza domestica” che ogni alunno dell’ultimo
anno dovrà compilare con l’aiuto dei genitori
osservando la propria casa), lavoro di gruppo.
102
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Comune di Sassari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Elaborazione dei risultati delle schede compilate.
N° dei bambini e delle Famiglie coinvolti.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Strutture Educative 0-3 anni del Comune di Sassari.
Scuole elementari.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
- Dott.ssa Caterina Brundu tel 3491018416
- Dott.ssa Maria Paola Cherchi tel 3483311019
[email protected]
103
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Servizio Materno Infantile, U.O. Medicina Scolastica
TITOLO DEL PROGETTO:
Prevenzione incidenti stradali.
DESTINATARI:
Bambini, che frequentano gli Asili Nido e le Strutture
Educative 0-3 anni, le Scuole dell’Infanzia e Primaria, e
loro Famiglie.
FINALITA’:
Favorire l’attenzione verso gli aspetti quotidiani del
trasporto potenzialmente causa di incidenti. Prevenire
comportamenti a rischio per la salute e per la sicurezza.
Produrre una cultura generale in materia di sicurezza.
Diminuire il numero di incidenti che coinvolgano minori.
ATTIVITA’:
Differenziata a seconda delle fasce di età:
- Asili Nido: diffusione di materiale predisposto per
sensibilizzare i genitori, riunioni tra operatori,
educatori e genitori (attività organizzate
nell’ambito del progetto “Genitori insieme”)
- Scuola dell’Infanzia: diffusione di materiale
predisposto per sensibilizzare i genitori, riunioni
tra operatori, docenti e genitori
- Scuola Primaria: percorso formativo “Ispettore
della salute nella strada” (proposta di una
“tabella della sicurezza stradale” che ogni alunno
degli ultimi anni dovrà compilare da solo o con
l’aiuto dei genitori), lavoro di gruppo.
104
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Comune di Sassari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Elaborazione dei risultati delle schede compilate.
N° dei bambini e delle Famiglie coinvolti.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Strutture Educative 0-3 anni del Comune di Sassari.
Scuole elementari.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
- Dottoressa Maria Paola Cherchi
- Dottoressa Caterina Brundu
105
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Ufficio Formativo, informativo e di assistenza per la
prevenzione presso il Dipartimento di Prevenzione della
ASL di Sassari
TITOLO DEL PROGETTO:
Rischi e percezione dei rischi.
DESTINATARI:
Studenti delle scuole superiori.
FINALITA’:
Promuovere negli studenti la consapevolezza del fattori
(individuali, situazionali, organizzativi, …) che
influiscono sulla valutazione soggettiva dei rischi nelle
attività lavorative presenti durante l’adolescenza.
ATTIVITA’:
Lezioni frontali e laboratori di gruppo finalizzati a
favorire un approccio critico e consapevole circa i
meccanismi (variabili) che intervengono nella corretta
percezione dei rischi, e nella conseguente strutturazione
di comportamenti adeguati dal punto di vista della
prevenzione dei rischi sul lavoro.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL e Istituzioni scolastiche (Scuole Superiori).
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Valutazione delle conoscenze e del gradimento.
106
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.aslsassari.it
- Documentazione cartacea
Altro:
La tempistica sarà concordata in relazione alle esigenze
alle esigenze dei soggetti scolastici coinvolti nel
progetto.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Filomena Mongiu
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Ufficio: +39 079 2062888
Mail: [email protected]
107
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Ufficio Formativo, informativo e di assistenza per la
prevenzione presso il Dipartimento di Prevenzione della
ASL di Sassari
TITOLO DEL PROGETTO:
Rischi nel lavoro: conoscerli per prevenirli.
DESTINATARI:
Studenti delle scuole superiori.
FINALITA’:
Sensibilizzare il futuro lavoratore verso i temi della
sicurezza sul lavoro con l’obiettivo di stimolare un
atteggiamento attivo e una conoscenza informata circa
le tipologie di rischio presenti in ambito lavorativo (e
scolastico) per imparare a riconoscerle e affrontarle in
maniera consapevole.
ATTIVITA’:
Lezioni frontali e laboratori di gruppo finalizzati a
favorire un approccio critico e consapevole circa i rischi
presenti nel contesto delle attività lavorative (e
didattiche). Gli interventi educativi, proposti secondo un
approccio modulare (con interventi di 2h),
permetteranno alle singole Istituzioni scolastiche di
scegliere quali tipologie di rischio approfondire (es.
Movimentazione manuale dei carichi, Stress lavoro
correlato, Rischio Biologico, Rischio Chimico, ...)
rimanendo aderenti agli obiettivi della loro
programmazione scolastica e agli interessi dei diversi
target di allievi coinvolti.
108
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL e Istituzioni scolastiche (Scuole Superiori).
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Valutazione delle conoscenze e del gradimento.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Si ipotizza una riduzione del tasso di incidenti nella
fascia di età tra i 18 e i 25 anni, fascia che presenta un
elevato rischio di provocare incidenti sul posto di lavoro,
si suppone, a causa della mancanza di conoscenze,
esperienze e maggiore assunzione di rischio nella fase
iniziale del lavoro.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.aslsassari.it
- Documentazione cartacea
Altro:
La tempistica sarà concordata in relazione alle esigenze
alle esigenze dei soggetti scolastici coinvolti nel
progetto.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Filomena Mongiu
109
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni
Ufficio: +39 079 2062888
Mail: [email protected]
110
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SIAN - Servizio di Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione
TITOLO DEL PROGETTO:
La soggettività dei gusti, i sensi come strumento per
conoscere la realtà.
DESTINATARI:
Studenti delle Scuole Elementari.
ATTIVITA’:
Educare i ragazzi ad una corretta e sana alimentazione,
attraverso la scoperta dei sensi come strumento per
scoprire l'estrema varietà di alimenti, con particolare
attenzione a frutta, verdura e legumi.
La metodologia delle attività è affidata ad incontri con
insegnanti referenti e studenti, counselling nutrizionale
ed esercitazioni pratiche.
Quali strumenti di azione vengono utilizzati contenitori
per aromi / odori, scatole cieche per il tatto ecc., schede
per esercitazioni e strumenti formativi sperimentati dal
Servizio.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL, SIAN e Studenti delle Scuole Elementari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Verifiche intermedie e di risultato.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare tramite gli strumenti di valutazione
utilizzati.
111
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
La tempistica è da definire e concordare in ambito
progettuale.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuola Primaria, studenti delle Scuole Elementari.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Dott.ssa Maria Cappai, [email protected],
Tel. 079 2062846
112
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SIAN – Servizio di Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione
TITOLO DEL PROGETTO:
Più legumi, frutta e verdure.
DESTINATARI:
Alunni Scuola Elementare (CLASSI 3°, 4°, 5°).
FINALITA’:
Rafforzare e promuovere dall’età infantile corretti stili di
vita, al fine di garantire una crescita sana prevenendo le
malattie croniche degenerative legate a cattive abitudini
alimentari. Attraverso un percorso formativo i bambini
impegnati in prima persona con le insegnanti
prenderanno coscienza del valore dei vari alimenti e dei
vantaggi di un adeguato consumo di frutta, verdura e
legumi.
ATTIVITA’:
La metodologia dell’attività è affidata ad
- incontri con i dirigenti scolastici e gli insegnanti
referenti;
- incontri con i genitori, insegnanti, operatori
mensa;
- interventi in aula (di supporto agli insegnanti).
Quali strumenti di azione vengono utilizzati: KIT
didattico fornito dall’INRAN Istituto Nazionale Di Ricerca
Alimenti e Nutrizione Costituiti da:
- un Manuale di autoformazione per insegnanti,
- un Manuale con schede didattiche per insegnanti
- un Manuale con schede didattiche per gli alunni,
che consente l’inserimento del progetto
all’interno di tutte le materie e il coinvolgimento
113
di tutti gli insegnanti.
Altri strumenti formativi sperimentati dal Servizio.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL, SIAN, Scuole Elementari
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Verifiche intermedie e di risultato.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare tramite gli strumenti di valutazione
utilizzati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Cappai,
[email protected]
Tel.0792062846
114
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SIAN – Servizio di Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione
TITOLO DEL PROGETTO:
Prima colazione e merenda del mattino.
DESTINATARI:
Alunni delle prime classi delle Scuole Elementari.
FINALITA’:
Rafforzare e promuovere dall’età infantile corrette
abitudini alimentari per consentire una crescita sana ed
armonica, stimolando i bambini a consumare una
corretta prima colazione e a trasformare la merenda del
mattino in uno spuntino leggero e qualitativamente
valido.
ATTIVITA’:
La metodologia dell’attività è affidata ad:
- incontri preliminari con i dirigenti scolastici e gli
insegnanti referenti;
- incontri di counseling nutrizionale con i genitori e
gli insegnanti;
- interventi in aula di supporto agli insegnanti.
Quali strumenti di azione vengono utilizzati strumenti
formativi sperimentati dal Servizio.
Contenuti: Fabbisogni alimentari(composizione degli
Alimenti, i nutrienti e le loro funzioni);
- La distribuzione dei pasti nell’arco della giornata;
- L’ importanza di una buona prima colazione e di
uno spuntino leggero preferibilmente con frutta a
metà mattina.
115
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL, SIAN, e Scuole Elementari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Verifiche intermedie e di risultato.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare tramite gli strumenti di valutazione
utilizzati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
Sì
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
La tempistica è da definire e concordare in ambito di
progetto con gli insegnanti.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute:
Dott.ssa Maria Cappai;
Operatori coinvolti: Paola Angioy, Lucia Lai, Maria
Filomena Milia, Lisena Vargiu.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Dott:ssa Maria Cappai.
E-mail: [email protected]
Tel. 079 2062846
116
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SIAN - Servizio di Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione.
TITOLO DEL PROGETTO:
Alimentazione E’ Salute.
DESTINATARI:
Alunni Istituti Superiori motivati ad approfondire
tematiche legate ad una corretta alimentazione ed
insegnanti che dovranno supportare il lavoro dei
ragazzi.
FINALITA’:
Rafforzare e promuovere corretti stili di vita, al fine di
garantire una crescita sana prevenendo le malattie
croniche degenerative legate a cattive abitudini
alimentari.
Si offrirà ai ragazzi la possibilità di apprendere
informazioni sulla salute e modificare volontariamente il
proprio comportamento e di trasformare il soggetto da
passivo ad attivo, consapevole, responsabile ed
autonomo.
ATTIVITA’:
La metodologia che si intende adottare è la “peer
education” attraverso la formazione di peer educator,
sul peso dei comportamenti e rischio sullo stato di
salute.
I ragazzi saranno formati per informare ed orientare
positivamente comportamenti, atteggiamenti ed opinioni
dei pari, attraverso una trasmissione a “cascata” di
competenza e abilità che coinvolge tutti i membri del
gruppo. Quali strumenti formativi vengono utilizzati
strumenti formativi sperimentati dal Servizio.
117
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL, SIAN, istituti superiori.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Verifiche intermedie e di risultato.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare tramite gli strumenti di valutazione
utilizzati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
La tempistica è da definire e concordare in ambito
progettuale con gli insegnanti, comunque data la
complessità si prevede almeno annuale.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Cappai
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Dott.ssa Maria Cappai,
[email protected]
Tel. 079 2062846
118
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
SIAN - Servizio di Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione
TITOLO DEL PROGETTO:
A tavola con sicurezza.
DESTINATARI:
Studenti della Scuola Media (classi seconde).
FINALITA’:
Sviluppare una coscienza alimentare che aiuti lo
studente ad essere consapevole delle proprie abitudini
ed in particolare delle norme igieniche volte a garantire
un’adeguata sicurezza alimentare. Obiettivo è 1)
conoscere i principali fattori di rischio di contaminazione
alimentare, 2) riconoscere ed applicare le principali
norme igieniche riguardanti i cibi e l’alimentazione ed
identificare i comportamenti scorretti e quindi nocivi per
la salute.
ATTIVITA’:
La metodologia dell’attività si basa su Test d’ingresso a
risposte multiple
- Partecipazione attiva degli studenti
- Presentazione in PowerPoint
La tempistica prevista è di 3 incontri di due ore ciascuno
per classe. Contenuti:
- I Microrganismi
- Effetti della contaminazione microbica sugli
alimenti
- Prevenzione della contaminazione microbica e
conservazione degli alimenti
- Prevenzione delle infezioni alimentari e tossi
infezioni alimentari
119
-
Igiene Personale e Orale
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
ASL, SIAN, Scuole Medie
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Verifiche di risultato
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Da verificare tramite gli strumenti di valutazione
utilizzati.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuola Media (classi seconde)
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Maria Cappai
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
Tel.0792062846
120
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Settore
Prevenzione
TITOLO DEL PROGETTO:
I misteri della Malattia Mentale: svelarli attraverso l’arte.
DESTINATARI:
Studenti scuole medie superiori - insegnanti - genitori
FINALITA’:
- conoscere il disagio psichico e i disturbi
psichiatrici attraverso le varie espressioni della
creatività
- superare i pregiudizi, i luoghi comuni e gli
stereotipi riguardo la malattia mentale e il disagio
psichico in generale, per promuovere l’inclusione
sociale, l’integrazione e la cooperazione.
Obiettivi:
- Superare, attraverso la conoscenza, i pregiudizi
e luoghi comuni intorno ai disturbi psichici per
arginare l’alienazione e promuovere
l’integrazione.
- Acquisire le conoscenze riguardo ai disturbi
psichici e alle loro differenze, per superare i
luoghi comuni, spesso rinforzati dai mass-media,
come ad esempio l’equivalenza “malattia
mentale = comportamento violento”, etc…
- Fornire supporto attraverso la conoscenza
dell’organizzazione dei servizi (CSM, Laboratori
terapeutico- riabilitativi, etc…) e la fruizione degli
stessi
- Promuovere l’integrazione Scuola - DSM,
attraverso incontri con i pazienti e gli operatori
nello svolgimento delle attività.
121
ATTIVITA’:
Arti figurative e Psichiatria: analisi dell’iconografia e
della storia personale di artisti famosi affetti da patologie
psichiatriche con interazione in aula con formazione di
gruppi di lavoro e questionari.
- Cinema e Psichiatria: proiezione di Films
d’autore e successiva interazione in aula con
formazione di gruppi di lavoro e questionari.
- Letteratura e Psichiatria: analisi della produzione
letteraria sulla malattia mentale e di autori affetti
da patologie mentali.
- Teatro e Psichiatria: partecipazione degli utenti
della scuola agli spettacoli teatrali e alle fasi di
allestimento e prove degli stessi, organizzati dal
Laboratorio Teatrale “Compagnia Teatro
Instabile” del DSM, che vede protagonisti i
pazienti e gli operatori stessi.
- Visite guidate ai Laboratori Terapeutico –
Riabilitativi (laboratori di ceramica, mosaico,
legno, etc…).Incontri programmatici tra operatori
e utenti per Informazione – consulenza.
ETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI,...):
Operatori di riferimento:
Operatori del DSM Eventuali collaboratori esterni,
esperti nelle tematiche artistiche su citate.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Questionari di gradimento, valutazione partecipazione
utenti, disponibilità al coinvolgimento diretto con gli
operatori e i pazienti in attività del DSM.
122
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
Documentazione cartacea.
Altro:
Tempi: da definirsi.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dottor Fabio Fara
123
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze - Settore
Prevenzione
TITOLO DEL PROGETTO:
Quegli inquietanti fantasmi: i comportamenti a rischio
auto lesivo.
DESTINATARI:
Studenti scuole medie superiori - insegnanti - genitori.
FINALITA’
Prevenire i comportamenti a rischio autolesivo,
considerando l’alta criticità del suicidio nel nostro
territorio.
Obiettivi:
- acquisire le conoscenze utili ad individuare i
fattori a rischio autolesionismo nella popolazione
generale e nell’utenza del DSM.
- Fornire supporto attraverso la conoscenza
dell’organizzazione e degli oneri dei servizi
dipartimentali.
- Costruire una rete sociale che accolga il disagio
del singolo nelle sue variegate forme
canalizzandolo verso i servizi opportuni
- Promuovere all’uopo l’integrazione Scuola –
DSM – Servizi Sociali (pubblici e privati onlus).
ATTIVITA’:
Videoproiezione slides con brevi esposizioni scientifiche
frontali sulle tematiche psicopatologiche più rilevanti.
Interazione in aula con formazione di gruppi di lavoro e
questionari Metodologia:
Incontri programmatici tra operatori e utenti.
124
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
Operatori di riferimento: Operatori del DSM
Eventuali collaboratori esperti esterni sulla tematica
suddetta (Antropologi, Filosofi, Giornalisti, Sociologi,
etc…).
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Questionari di gradimento. Valutazione della
partecipazione degli utenti e della disponibilità al
coinvolgimento diretto con gli operatori e i pazienti in
attività del DSM.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Analisi dei comportamenti autolesivi dal punto di vista
psichico, fenomenologico, antropologico, sociale.
Il suicidio attraverso i mass media: tra cronaca nera e
condizionamento subdolo.
Tempi: da definirsi
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dottor Fabio Fara
125
SERVIZIO COINVOLTO:
Servizio Psico-sociale
Distretto di Sassari, Alghero, Ozieri
TITOLO DEL PROGETTO:
Progetto formazione Scuole Medie Superiori.
DESTINATARI:
Dirigenti scolastici e docenti delle scuole medie
superiori.
FINALITA’:
L’intervento si propone di costruire un linguaggio
comune sugli abusi e maltrattamenti attraverso la
conoscenza degli indicatori e la costruzione di una “rete”
di coordinamento degli interventi.
Obiettivi:
- Formare correttamente e migliorare le
conoscenze sugli abusi e i maltrattamenti sui
minori;
- Migliorare la conoscenza del concetto di cura;
- Informare sulle caratteristiche “tipiche” delle
famiglie e dei genitori abusanti e/o maltrattanti;
- Combattere i pregiudizi (il “pedofilo” non sempre
appartiene al mondo esterno alla vita del
minore);
- Dare corretta informazione sui meccanismi
giuridici legati alla segnalazione e all’iter
giudiziario;
- Lavorare sulla componente emotiva
dell’operatore e sui problemi che derivano
dall’intervento;
- Costruire e mantenere una attiva e continua
collaborazione con gli operatori scolastici
attraverso una “rete” di intervento.
126
ATTIVITA’:
Brainstorming; Proiezione di slides e discussione di
gruppo. Lavori esperienziali in piccoli gruppi su casi e
successiva presentazione dei risultati in plenaria.
Incontri e collaborazione con i dirigenti scolastici e i
docenti delle scuole medie superiori (encounter-group).
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Somministrazione di questionari. Valutazione del grado
d’interesse e coinvolgimento degli operatori.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Costruire e mantenere una attiva e continua
collaborazione con gli operatori scolastici attraverso una
“rete” di intervento.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Altro:
Tempi: 16 ore per gruppo organizzati su due giornate
intere. Il numero dei partecipanti oscillanti fra i 15 e i 20.
Il numero di Corsi è replicabile, con le modalità sopra
citate, in relazione alle richieste pervenute.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole dell’infanzia.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dr. Francesco Cattari. Risorse disponibili: 4 Psicologi, 1
Neuropsichiatria Infantile, 3 Assistenti Sociali.
127
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Tel. 3471657824
128
SERVIZIO COINVOLTO:
Servizio Psico-Sociale
Distretto di Sassari, Alghero, Ozieri
TITOLO DEL PROGETTO.
Progetto formazione Scuole Medie Inferiori.
FINALITA’:
L’intervento si propone di costruire un linguaggio
comune sugli abusi e maltrattamenti attraverso la
conoscenza degli indicatori e la costruzione di una “rete”
di coordinamento degli interventi.
Con l'obbiettivo di formare correttamente e migliorare le
conoscenze sugli abusi e i maltrattamenti sui minori;
migliorare la conoscenza del concetto di cura; informare
sulle caratteristiche “tipiche” delle famiglie e dei genitori
abusanti e/o maltrattanti;combattere i pregiudizi (il
“pedofilo” non sempre appartiene al mondo esterno alla
vita del minore); dare corretta informazione sui
meccanismi giuridici legati alla segnalazione e all’iter
giudiziario;lavorare sulla componente emotiva
dell’operatore e sui problemi che derivano
dall’intervento.
ATTIVITA’:
Incontri e collaborazione con i dirigenti scolastici e i
docenti delle scuole medie inferiori (encounter-group).
Brainstorming; Proiezione di slides e discussione di
gruppo;Lavori esperienziali in piccoli gruppi su casi e
successiva presentazione dei risultati in plenaria.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Somministrazione di questionari;Valutazione del grado
d’interesse e coinvolgimento degli operatori.
129
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Costruire e mantenere una attiva e continua
collaborazione con gli operatori scolastici attraverso una
“rete” di intervento.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Altro:
Tempi: 16 ore per gruppo organizzati su due giornate
intere; Il numero dei partecipanti oscillanti fra i 15 e i 20.
Il numero di Corsi è replicabile, con le modalità sopra
citate, in relazione alle richieste pervenute.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole Secondarie di I°.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dottor Francesco Cattari
Risorse disponibili: 4 Psicologi,1 Neuropsichiatria
Infantile3 Assistenti Sociali.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Tel 3471657824
130
SERVIZIO COINVOLTO:
Servizio Psico-sociale distretto di Sassari, Alghero,
Ozieri
TITOLO DEL PROGETTO:
Progetto formazione Scuole dell’Infanzia.
DESTINATARI:
Dirigenti scolastici e docenti delle scuole dell’infanzia.
FINALITA’:
L’intervento si propone di costruire un linguaggio
comune sugli abusi e maltrattamenti attraverso la
conoscenza degli indicatori e la costruzione di una “rete”
di coordinamento degli interventi. Obiettivi:
- Formare correttamente e migliorare le
conoscenze sugli abusi e i maltrattamenti sui
minori;
- Migliorare la conoscenza del concetto di cura;
- Informare sulle caratteristiche “tipiche” delle
famiglie e dei genitori abusanti e/o maltrattanti;
- Combattere i pregiudizi (il “pedofilo” non sempre
appartiene al mondo esterno alla vita del
minore);
- Dare corretta informazione sui meccanismi
giuridici legati alla segnalazione e all’iter
giudiziario;
- Lavorare sulla componente emotiva
dell’operatore e sui problemi che derivano
dall’intervento.
ATTIVITA’:
Brainstorming; Proiezione di slides e discussione di
gruppo; Lavori esperienziali in piccoli gruppi su casi e
successiva presentazione dei risultati in plenaria.
131
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Somministrazione di questionari. Valutazione del grado
d’interesse e coinvolgimento degli operatori.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Costruire e mantenere una attiva e continua
collaborazione con gli operatori scolastici attraverso una
“rete” di intervento.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Altro:
Tempi: 16 ore per gruppo organizzati su due giornate
intere. Il numero dei partecipanti oscillanti fra i 15 e i 20.
Il numero di Corsi è replicabile, con le modalità sopra
citate, in relazione alle richieste pervenute.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole dell’infanzia
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dottor Francesco Cattari
Risorse disponibili: 4 Psicologi, 1 Neuropsichiatria
Infantile, 3 Assistenti Sociali.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Tel 3471657824
132
SERVIZIO ASL COINVOLTO
Area Veterinaria
TITOLO PROGETTO:
Guardiamoci intorno
Pidocchi e bambini Vettori e non... in contumacia
DESTINATARI:
Bambini della Scuola materna, bambini della Scuola
Primaria di Primo Grado e Genitori
FINALITA’:
Il progetto: ”Guadiamoci intorno” è finalizzato alla
promozione del benessere, con il miglioramento dello
stile di vita sociale. improntato a prevenire contatti a
rischio.
Il progetto nasce dall’esigenza di affrontare in ambito
scolastico una problematica che perdura nel tempo : la
presenza del pidocchio nelle scuole. Una indagine
conoscitiva sul territorio condotta con interviste ai
professionisti che gravitano nel mondo dei bambini,
insegnanti, pediatri e medici scolastici, ha messo in luce
il perdurare della pediculosi .
La presenza del pidocchio nelle classi e nelle case dove
vivono i bambini, rappresenta una continua fonte di
pericolo.
Il bambino che viene allontanato dalla classe o isolato
dai compagni. vive una esperienza negativa. Il progetto
ha l’obiettivo di far conoscere questo animaletto come
un componente della catena della vita, descriverne le
abitudini, il modo di nutrirsi, l’habitat, il ciclo vitale,
fondare l’esperienza didattica sulla conoscenza del
parassita. Il lavoro verrà indirizzato alla conoscenza del
parassita con un adeguato adattamento della proposta
133
didattica ai bisogni reali del bambino.
Il progetto Guardiamoci intorno si prefigge l’ obiettivo di
ampliare l’angolo di conoscenza e di consapevolezza
sulle possibilità di evitare il contatto con il parassita. Alla
fine del percorso formativo il bambino avrà acquisito le
modalità, in modo corretto e definitivo per mettere il
parassita in condizioni di non nuocere, interrompendone
la possibile trasmissione da bambino a bambino.
ATTIVITA’:
Informativa e formativa: presentazioni multimediali:
relazioni in Power Point.,esperienze gioco-studio,
creazione di poster, piste di lavoro in gruppo,
elaborazioni grafiche dopo la presentazione.
Presentazione conclusiva e discussione in classe con la
presenza dei genitori.
L’offerta formativa sarà disponibile con 15 azioni per l’
anno accademico 2010-11,nell’Istituto comprensivo di
Thiesi nei plessi di Torralba-Bonnanaro ,Banari,
Bessude, Siligo e Thiesi.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI, …):
Scuola maternal – Scuola Primaria ASL Sassari: Medico
-Veterinario, con la collaborazione del Medico
scolastico: Dottoressa Salvatorica Carboni e del
Pediatra di base.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Questionario in ingresso e in uscita per gli alunni e per i
genitori.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Promuovere l’intervento sul vettore con l’ utilizzo degli
134
antiparassitari ambientali solo in modo mirato.
Educare alla prevenzione e limitare l’uso del farmaco
sul bambino.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Altro:
Tempi: Due interventi in classe di 1h e 30' ciascuno
nella scuola primaria e nella scuola materna, di cui un
giorno a scuola con alunni e genitori . I
bambini,supportati da esperti, esporranno quanto
appreso. spiegando ai genitori e agli insegnanti come
difendersi dall’insetto. Il veterinario e il medico
scolastico saranno presenti contestualmente nella
giornata conclusiva,disponibili ad approfondimenti. e
chiarimenti che si prospetteranno nell’incontro in classe
allargato ai genitori.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o elative Funzione Strumentale:
Dr.ssa Nicolina Solinas Delegata per Area Veterinaria
Tavolo Tecnico valutazione e validazione Programmi e
Progetti Educazione sanitaria, Prevenzione e
Promozione della salute nel territorio della ASL Sassari.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]; [email protected]
Telefono 3471883742; H 079 8849449
135
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Area Veterinaria
TITOLO DEL PROGETTO:
Fattoria dell’alimentazione.
DESTINATARI:
Alunni della Scuola Primarie e Studenti della Scuola
Secondaria di Primo Grado.
FINALITA’
Il progetto prevede:
- la conoscenza degli alimenti provenienti dalla
filiera zootecnica.
- la promozione del benessere alimentare in
relazione al consumo dei prodotti di origine
animale.
“Fattoria dell’alimentazione” mira ad ampliare la
conoscenza alimentare e quindi attivare nel ragazzo e
nella sua famiglia una scelta consapevole e corretta dei
prodotti offerti dal mercato.
Il lavoro è teso a valorizzare le capacità del ragazzo in
relazione alla scelta alimentare dei prodotti di origine
animale.
ATTIVITA’:
Informativa: presentazioni multimediali.
Formativa: visita guidata in aziende zootecniche, attività
di gruppo in classe e iniziative ludiche ed espressive.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
ASL, Scuola Primaria di Primo Grado, Scuola
Secondaria di Primo Grado e PLUS:
Coordinatore Dr.ssa Giorgina Meloni,
136
con la collaborazione della Dottoressa Maccioni e della
Dottoressa Sanna. PLUS-Spazio Arcobaleno.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Valutazione immediate dopo ogni presentazione con
lavoro a piccoli gruppi e questionario in ingresso e in
uscita.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Attraverso la realizzazione del progetto Fattoria
dell’alimentazione i ragazzi saranno in grado di
alimentarsi correttamente, di trasmettere competenze
acquisite al gruppo dei pari e di relazionarsi
correttamente, con il contesto famigliare, dal punto di
vista dell’alimentazione.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Da definire nelle Scuole Primarie di I° Grado Secondarie
di I° Grado del Distretto di Alghero
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dottoressa Nicolina Solinas, Referente per Area
Veterinaria, Tavolo Tecnico valutazione e validazione
137
Programmi e Progetti Educazione sanitaria,
Prevenzione e Promozione della salute nel territorio dell’
ASL Sassari.
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
[email protected]
3471883742 - 079 8849449
138
SERVIZIO ASL COINVOLTO:
Area Veterinaria
TITOLO DEL PROGETTO:
Animali piccoli piccoli – Flebotomi e Cestodi
DESTINATARI:
Alunni della Scuola Primaria e studenti della Scuola
Secondaria di Primo Grado.
FINALITA’:
Il progetto è finalizzato alla promozione della salute con
la prevenzione delle zoonosi.
La salute umana è correlata strettamente a quella degli
animali con cui l’uomo convive o di cui l’uomo si serve.
Le zoonosi conferiscono carattere di pericolosità a molte
attività che richiedono contatti con animali.
Rappresentano pertanto una continua fonte di pericolo
(130 casi di idatidosi umana per anno in Sardegna). Il
Progetto Animali piccoli piccoli si prefigge l’obiettivo di
far conoscere le zoonosi di rilievo presenti negli animali
del territorio dove si vive e di sviluppare nel bambino
modalità strategiche e azioni utili a prevenire la malattia
zoonosica.
ATTIVITA’:
Presentazione relazioni in PowerPoint, questionari,
elaborati scritti, grafici e pittorici adattati di volta in volta
alle esigenze specifiche distribuzione di materiale
informativo libretti tematici e poster. Piste di lavoro in
gruppo. Nelle azioni verranno sviluppati i concetti di
presenza e assenza di malattia zoonosica e il concetto
di rischio antropozoonosi. Nell’anno accademico 201011, l’’offerta formativa sarà disponibile per le azioni
richieste.
139
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Grado, ASL
Sassari, con la collaborazione del Centro di Referenza
Nazionale per l’echinococcosi IZS – Sassari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Test in ingresso e in uscita con valutazione immediate
dopo ogni presentazione.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’
Guadagnare salute con la prevenzione della malattia e
conseguente risparmio sanitario in termini economici.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
Documentazione cartacea
Altro:
Sedi e tempi: Scuole primaria e Scuole secondarie di I°
dei Distretti di Sassari, Alghero e Ozieri, il progetto
consta di tre interventi due della durata di un ora e
mezza e un’ intervento conclusivo di due ore, in
collaborazione con l’I.Z.S. Ce.NRE Echinococcosi, con
la partecipazione del team di esperti: biologo,
veterinario e medico.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dr.ssa Nicolina Solinas Delegata per Area Veterinaria
Tavolo Tecnico valutazione e validazione Programmi e
140
Progetti Educazione Sanitaria, Prevenzione e
Promozione della salute nel territorio dell’ ASL Sassari
Indirizzo e-mail e n° di telefono per comunicazioni:
[email protected]
[email protected]
3471883742 / 079 8849449
141
SERVIZIO COINVOLTO:
Distretto di Alghero Plus – comune capofila Bonorva
TITOLO DEL PROGETTO:
“Benessere a scuola”.
DESTINATARI:
Alunni, genitori, personale docente e non docente della
scuola primaria e secondaria di I grado
degli Istituti del Distretto.
FINALITA’:
Dotare la scuola di uno psicologo, che svolga
consulenza tutelata dal segreto professionale, sulle
problematiche dell’infanzia-adolescenza e del sistema
scuola, trovando insieme agli insegnanti e le famiglie
risorse e soluzioni ed eventualmente avviare l’invio ai
Servizi Territoriali.
ATTIVITA’:
Uno Sportello di ascolto e sostegno per ciascun Istituto
secondario di I grado, che garantisca libero accesso agli
alunni, ai loro genitori, ai genitori degli alunni
frequentanti la scuola dell’infanzia e primaria, tutti i
docenti del plesso, il personale ATA. Partecipazione alle
programmazioni didattiche e attività di formazione
condotte con gli insegnanti della scuola primaria, volte
ad affrontare le dinamiche del gruppo classe e
individuare segnali precoci di disagio. Attività di
promozione del benessere di prevenzione del bullismo,
educazione alla socialità, educazione affettiva da
svolgersi in classe con gli alunni adolescenti. Gruppi di
confronto e informazione rivolti ai genitori.
142
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
Primarie di Alghero (I, II, III Circolo Didattico) Istituto
comprensivo “Paolo Mossa” di Bonorva Istituto
comprensivo “Pinna Parpaglia” di Pozzomaggiore
Istituto comprensivo di Thiesi Istituto comprensivo di
Ittiri Istituto comprensivo di Villanova Monteleone.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Percentuale di richieste d’accesso al servizio,
questionari di valutazione.
RICADUTA SULL’AMBIENTE/COMUNITA’:
Prevenzione rispetto all’individuazione precoce del
disagio, diffusione dell’informazione rispetto alle
tematiche dell’infanzia, al ruolo dello psicologo, ai
servizi Territoriali rivolti ai minori, miglioramento della
rete e comunicazione famiglie - scuola - servizi.
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.plusalghero.it
- Documentazione cartacea: relazioni fine progetto
con analisi dati, questionari alle scuole, elaborati
gruppi di formazione.
Altro:
Tempi: il progetto ha articolazione triennale, le attività si
svolgono durante l’anno scolastico.
Mese di settembre: attività di Progettazione e raccordo
143
con le Istituzioni scolastiche coinvolte (dalla seconda
annualità in base ai risultati dell’attività di valutazione
prima annualità) da ottobre a giugno: apertura degli
sportelli, conduzione dei gruppi, valutazione in itinere
giugno: fase di valutazione finale e restituzione dei
risultati delle attività.
Denominazione delle Istituzioni Scolastiche
coinvolte:
Istituzioni scolastiche primarie, secondarie di I grado del
Distretto.
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Giorgina Meloni, Coordinatore Ufficio di Piano
PLUS dott.ssa Nicoletta Demeglio psicologa PLUS
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
[email protected]
079.867894
Sede: Ufficio di Piano PLUS c/o Comune di Bonorva
Piazza Santa Maria, 27 07012 Bonorva (SS)
144
SERVIZIO COINVOLTO:
Distretto di Alghero Plus - comune capofila Bonorva
TITOLO DEL PROGETTO:
Interventi di prevenzione delle dipendenze patologiche.
DESTINATARI:
- studenti delle scuole medie (seconde e terze);
- studenti degli istituti superiori (prime e seconde);
- genitori
- insegnanti
FINALITA’:
Le finalità che si intendono perseguire in questo
progetto sono volte a favorire il cambiamento di
comportamenti a rischio connessi alle condotte
dipendenti, a sviluppare negli studenti una maggiore
consapevolezza sulle conseguenze fisiche, psichiche e
relazionali derivanti dalle condotte abusanti, a garantire
il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei giovani
agli interventi proposti. Gli obiettivi di tale progetto di
prevenzione sono: promuovere la salute ed il benessere
psico-sociale attraverso l’ informazione sui fattori di
rischio alla base di condotte dipendenti (uso di sostanze
stupefacenti, alcoliche, gioco d’azzardo, disturbo del
comportamento alimentare); favorire momenti di
confronto tra giovani per una maggiore riflessione e
comprensione dei propri stili di vita e del contesto
relazionale di appartenenza; incrementare gli aspetti
motivazionali, le abilità sociali e le competenze emotive,
intese come aspetti fondamentali nella prevenzione
delle dipendenze patologiche al fine di favorire scelte
consapevoli e responsabili nello stile di vita degli
adolescenti.
145
ATTIVITA’:
Le attività che si realizzano nell’ambito del progetto
sono: incontri in classe volti ad informare gli studenti sui
fattori di rischio e sugli gli effetti derivanti dalla messa in
atto di condotte dipendenti; - incontri per l’elaborazione
e la raccolta di produzioni sul tema delle dipendenze
(cartelloni, “spot pubblicitario”); focus group finalizzati a
rilevare la rappresentazione dei giovani relative alla
tematica trattata; incontri-dibattito volti a stimolare la
riflessione, l’analisi e l’approfondimento dei vissuti
emozionali e relazionali connessi alle condotte
dipendenti; proiezione di film /video sul tema delle
dipendenze; lavoro di gruppo; utilizzo di materiale
audiovisivo; brainstorming; role playing. Le classi
coinvolte sono: N. 1 classe seconda e N. 1 classe terza
nelle Scuole Medie, e N. 1 classe prima e N. 1 classe
seconda negli Istituti Superiori del territorio.
SETTORI/ISTITUZIONI COINVOLTI (ENTI,
ASSOCIAZIONI):
Piano Locale Unitario dei Servizi alla persona (P.L.U.S.)
del Distretto socio sanitario di Alghero al quale
aderiscono 25 Enti: Comuni: Alghero, Banari, Bessude,
Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine,
Giave, Ittiri, Mara, Monteleone Roccadoria, Olmedo,
Padria, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana,
Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba, Uri, Villanova
Monteleone – Azienda Sanitaria Locale di Sassari Distretto di Alghero Provincia di Sassari.
MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
UTILIZZATI:
Feedback rilevati dagli incontri a scuola, lavoro di
gruppo.
146
Il processo e il prodotto del progetto sono
documentati?
SI
Se si come?
- Sito della Asl / della scuola (inserire il/i sito/i)
www.plusaghero.it
- Documentazione cartacea
Altro:
Il progetto in questione inizia la terza annualità in
collaborazione con gli Istituti Scolastici sotto elencati, il
lavoro è organizzato nel seguente modo (fatto salvo
alcune variazioni per esigenze specifiche di Istituto):
Attività rivolte agli Studenti- N. 2 incontri da 2 ore, con
una classe prima nelle scuole superiori e una classe
seconda nelle scuole medie, finalizzati a fornire
informazioni sugli effetti e sui fattori di rischio legati alle
condotte dipendenti; N. 2 incontri da 2 ore rivolti alle
classi che nell’annualità precedente hanno già svolto
l’attività informativa, tali incontri di approfondimento
hanno l’obiettivo di porre l’attenzione sugli aspetti
motivazionali, sull’incremento delle abilità sociali e delle
competenze emotive, intese come aspetti fondamentali
nella prevenzione delle dipendenze patologiche al fine
di favorire scelte consapevoli e responsabili nello stile di
vita degli adolescenti.
Attività rivolte agli Insegnanti
N.1 incontro da 2 ore rivolto agli insegnanti delle classi
interessate dal progetto, da effettuarsi prima dell’
incontri di tipo informativo rivolti ai ragazzi; N. 1 incontro
da 2 ore da svolgersi prima degli incontri di
approfondimento rivolti ai ragazzi. L’attività con gli
insegnanti ha lo scopo di sensibilizzare sul tema e
favorire un clima di confronto e di collaborazione.
147
Attività rivolte ai Genitori
N. 1 incontro di 2 ore rivolto ai genitori degli studenti, al
fine di sensibilizzare sui principali disagi adolescenziali
correlati alle dipendenze patologiche e promuovere
scambi comunicativi e relazioni costruttive tra i giovani e
la famiglia.
Denominazione dell’Istituzione Scolastica coinvolta:
Scuole Medie e Istituti Superiori del Distretto di Alghero
Nome e cognome del referente per l’Educazione alla
Salute e/o relativa Funzione Strumentale:
Dott.ssa Giorgina Meloni (Coordinatore dell’Ufficio di
Programmazione) Dott.ssa Tiziana Curreli
(Coordinatore del Progetto)
Indirizzo e-mail e numero di telefono per
comunicazioni:
Dott.ssa Giorgina Meloni.Tel. 079/867894 – Fax
079/866630
Dott.ssa Tiziana Curreli Tel. 3666400372
148
SCHEDA DI OSSERVAZIONI AL
PROGETTO NEL SUO INSIEME
Premessa: La scheda si basa su un principio di
valutazione partecipata come strumento di sviluppo e
miglioramento del sistema dei processi, degli attori e dei
“servizi” e coinvolti nel progetto. Nella valutazione
partecipata si costruisce un patto di scambio e di
organizzazione di procedure di valutazione per lo
sviluppo di un sistema di servizi, azioni e
approfondimenti concordati e condivisi con i
partecipanti.
La valutazione partecipata ha il compito di definire
un patto di valutazione partecipata attraverso un
processo di: censimento, produzione e scambio delle
pratiche preventivo-promozionali nei contesti che li
progettano; la definizione di un contenitore progettuale e
culturale favorevole al confronto e alla collaborazione; il
miglioramento del sistema dei ruoli, delle responsabilità
e dei flussi informativi tra i partecipanti.
149
Data___________
Il sottoscritto: _________________________________
In qualità di:
- Dirigente
- Docente Referente
- Docente
In qualità di:
- Genitore
- Studente/i
- Altro________________________________
Tenendo conto che la valutazione partecipata deve
portare a un beneficio per la qualità di ogni singolo
servizio e azione erogata, e che questo riguarda le
risorse, i processi, le prestazioni e i risultati sui target
primari e secondari e sulla rete “sociale” e istituzionale
in cui è collocata, Vi chiediamo di darci le indicazioni
che riterrete congruenti e da riferire al “Progetto” nel suo
insieme, relative a:
Punti di forza (attualmente):
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
150
Punti di debolezza (attualmente):
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
Opportunità (elementi, interni ed esterni, che potrebbero
migliorare la prospettiva e lo sviluppo del progetto)
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
“Minacce” (elementi, interni ed esterni, che potrebbero
bloccare o peggiorare la prospettiva e lo sviluppo del
progetto)
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
____________________________________________
151
Bibliografia
BADOLATI G.S., SCARVAGLIERI R., La Promozione
della Salute, Manuale di Igiene per Educatori, ECIG
Edizioni Culturali Internazionali Genova.
BARBUTI S., BELLELLI E., FARA G.M., GIAMMANCO G.,
Igiene e Medicina Preventiva – Monduzzi Editore.
GENOVESI A., QUERCIOLI C., DOMINIJANNI M., La
Riorganizzazione del Dipartimento di Prevenzione in
relazione all’Evidence Based Prevenction ed agli aspetti
economici della Prevenzione, Pubblicazione sul numero
di Novembre 2006 della Rivista Scientifica mensile
“Mondo Sanitario”, edita a Roma dalla SECuP.
BROTZU R., Quaderno di Educazione Ambientale:
visitare un Ecosistema, Azienda Sanitaria di Nuoro,
Servizio Epidemiologia e Promozione della Salute.
GIACOMAZZA M., GINANNI F., VETTORI A., Clinical
Governance, Mediserve, Editoria e Formazione.
SALIS G., Dipendenze e Prevenzione: traccia di
lavoro per orientare una analisi del fenomeno a
sostegno della programmazione, progettazione e
valutazione delle azioni e interventi promozionali e
preventivi nel territorio della AUSL n°1 di Sassari.
LANDES D., La ricchezza e povertà delle nazioni,
Garzanti Editore.
FUKUYAMA F., La fine della storia e l’ultimo uomo,
Edizioni BUR.
COLTON T., Statistica in Medicina, Piccin Editore.
DELL’ACQUA G., Igiene Ambientale, Edizioni Minerva
Medica.
VIAN F., Programmazione ed Economia Sanitaria,
Metodologie di Base, Edizioni Summa Padova.
153
FARA G., GENOVESI A., SALIS G., L’Officina della
salute: il Manuale per l’Uso e la Manutenzione del
Benessere, I° edizione, Edizioni il Segno Sassari.
OLLA G., PAVAN A., Il Management nell'Azienda
Sanitaria, Giuffré Editore.
OVRETVEIT J., La Qualità nel Servizio Sanitario,
EdiSES.
DAMIANI G.F., RICCIARDI G., Manuale
di
Programmazione ed Organizzazione Sanitaria, IdelsonGnocchi Editore.
RICCIARDI W., Igiene Medicina Preventiva e Sanità
Pubblica, Idelson-Gnocchi Editore.
Fondazione Agnelli, “Rapporto sulla Scuola in Italia
2010”, Editori Laterza.
154
Un Dottore
Da bambino volevo guarire i ciliegi
perché rossi di frutti li credevo feriti,
la salute per me li aveva lasciati
con i fiori di neve che avevan perduti.
Un sogno, fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il Dottore,
e non per un dio, ma nemmeno per gioco,
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore.
E quando Dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l’uomo,
e vennero in tanti, si chiamavano gente,
ciliegi malati in ogni stagione.
E i colleghi d’accordo, i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia d’amare,
mi spedirono il meglio dei loro “clienti”,
con la diagnosi in faccia,
e per tutti era uguale, ammalato di fame
incapace a pagare.
E allora capii,
fui costretto a capire,
che fare il Dottore è soltanto un mestiere,
che la scienza non puoi regalarla alla gente
se non vuoi ammalarti dell’identico male,
se non vuoi che il “sistema” ti pigli per fame.
E il sistema sicuro è pigliarti per fame
nei tuoi figli, in tua moglie
che ormai ti disprezza.
Perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve,
l’etichetta diceva: elisir di giovinezza.
E un giudice, un giudice con la faccia da uomo
mi spedì a sfogliare tramonti in prigione,
155
inutile al mondo ed alla mia vita,
bollato per sempre truffatore imbroglione,
Dottor Professor Truffatore Imbroglione.
Fabrizio De André da
“Non al denaro, non all’amore né al cielo”,
liberamente tratto dall’”Antologia di Spoon River”
di Edgar Lee Masters
156
Indice
Saluto dell’On. Avv. Sergio Milia
Pag.
3
Presentazione
»
5
Introduzione
»
7
Le nuove frontiere tra benessere
economico, cultura e salute:
L'evoluzione del mondo della Scuola.
»
9
Il Progetto
»
17
Cenni di metodologia
»
25
Conclusioni
»
27
Indicazioni d’uso del manuale:
“L’Officina della Salute: manuale
per l’uso e la manutenzione
del benessere” - Seconda edizione.
»
31
Scheda di adesione alle azioni/
interventi al Progetto
“Officina della Salute”
»
33
Le proposte delle azioni
»
37
Parliamo di Adolescenze e…
dipendenze I° livello
»
39
157
Prevenire il tabagismo
con il progetto Europeo:
“Smoke Free Class Competition”
»
42
Parliamo di… Adolescenze,
Alcol e Sostanze illegali
»
45
Progetto C.I.C.:
Centro di ascolto, informazione
e consulenza
»
47
Parliamo di Adolescenze e…
dipendenze, II° livello
»
50
Adolescenze e...
gioco d'azzardo
»
52
Corso di formazione sull’Ascolto
»
55
Consulenza per progettare in educazione
e promozione della salute a scuola
»
58
Consulenza al progetto
e all’attività del CIC.
»
60
Adolescenti e Tabagismo
»
62
Parliamo di Alcol
»
65
Il Numero d’emergenza 118
»
67
Sai Salvare una vita?
»
69
Educazione Sanitaria per il conseguimento
del “certificato di idoneità alla guida del
ciclomotore
»
71
158
Corso di Educazione Sanitaria e Primo
Soccorso destinato alle Istituzioni
Scolastiche
»
73
Educazione alla Sessualità
e alla Contraccezione
»
75
Dimensione relazionale
ed affettiva della sessualità
»
77
Educazione alla sessualità
e prevenzione delle MST
»
80
Crescere… Che avventura!!!
»
82
Alimentazione a scuola
»
84
Parliamo di... Talassemia
»
87
Programma educativo
sull'ergonomia scolastica
»
90
Scusate il disturbo... sono un farmaco
»
93
Malattie genetiche
»
96
Contraccezione
»
98
Malattie a trasmissione sessuale nelle
adolescenti e nelle giovani donne (con
particolare riferimento all'infezione da HPV) »
100
Prevenzione incidenti domestici
»
102
Prevenzione incidenti stradali
»
104
159
»
106
Rischi nel lavoro: conoscerli per prevenirli »
108
La soggettività dei gusti, i sensi come
strumento per conoscere la realtà.
»
111
Più legumi frutta e verdura
»
113
Prima colazione e merenda del mattino
»
115
Alimentazione è salute
»
117
A tavola con sicurezza
»
119
I misteri della malattia mentale:
svelarli attraverso l'arte
»
121
Quegli inquietanti fantasmi:
i comportamenti a rischio autolesivo
»
124
Progetto formazione Scuole Medie
Superiori
»
126
Progetto formazione Scuole Medie Inferiori »
129
Progetto formazione Scuole dell’Infanzia
»
131
Guardiamoci intorno
Pidocchi e bambini Vettori e non…
in contumacia
»
133
Fattoria dell’alimentazione
»
136
Rischi e percezione dei rischi
160
Animali piccoli piccoli – Flebotomi
e Cestodi
»
139
Benessere a scuola PLUS
»
142
Interventi di prevenzione delle dipendenze
patologiche
»
145
Scheda di osservazioni al progetto nel suo
insieme
»
149
Bibliografia
»
153
Un Dottore
»
155
Ringraziamenti
»
162
161
Un sentito ringraziamento a Lina Solinas ed a
tutti i componenti del Tavolo Tecnico aziendale per il
fattivo apporto alla stesura del Manuale, a Marcello
Cabiddu, Luigi Gallucci, Mattia Pericu e Massimo
Sechi per il decisivo contributo alla realizzazione del
Progetto, a Giuseppe Pintus per la collaborazione
nella fase di pubblicazione del volume.
162
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