Management e marketing del territorio: il caso dei Centri Commerciali Naturali Andrea MORETTA TARTAGLIONE a moretta@unicas it [email protected] Roberto BRUNI [email protected] i@ i i Esercitazione Valorizzazione del commercio in un network di strade: simulazione della p prima riunione in cui i diversi stakeholder si incontrano presentando loro visioni specifiche nate da loro esigenze e dagli obiettivi di categoria Obiettivi primari • Per le imprese: aumento del fatturato • Per i cittadini: miglioramento della qualità della vita • Per gli amministratori/politici: raggiungimento degli obiettivi strategici e incremento dei consensi Exercer l'amèlioration des èchanges dans un rèseau de routes:simulation de la p première rèunion à laquelle q les diffèrentes stakeholder se rèunissent pour leur prèsenter les visions nèes de leur besoins et objectifs spècifiques par catègorie. . Objectifs primaries • pour les entreprises: augmenter le chiffre d'affaires • pour les citoyens: l'amèlioration de la qualitè de vie • pour les administrateurs et les politiciens: l'amèlioration des objectifs stratègiques et l'augmentation des consentements From natural assets…. …a business idea! The palm Jumeirah (Dubai) Agenda 9Conoscere il territorio in ottica “competitiva” 9Capire gli elementi di generazione del valore e dello sviluppo sostenibile 9Interpretare le relazioni tra stakeholder e organo di governo nell percorso verso lla competitività titi ità 9 Identificare un percorso di management orientato al marketing 9Il Marketing Territoriale come approccio strategico per territori vasti 9 Il Marketing Urbano e i Centri Commerciali Naturali 9Generare valore per il territorio e nel territorio (sviluppo sostenibile miglioramento della qualità della vita) sostenibile, Piano Marketing territoriale/urbano Area Strategica know Area Operativa do Controllo Analisi e Diamante di Porter 4P del mktg territoriale check KPI Le Diamant de Michael Porter, Harvard know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Ie determinanti, singolarmente e come sistema, creano il contesto nel quale nascono e competono le imprese di una nazione Le nazioni hanno successo in determinati settori industriali perché il loro ambiente domestico è il più dinamico e stimola le imprese ad ampliare i loro vantaggi nel tempo Il diamante di t è un sistema i t i cuii elementi l ti sii rafforzano ff vicendevolmente i d l t e il vantaggio competitivo si ottiene grazie alle interrelazioni dei vantaggi dei singoli determinanti know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI La condizione d i fattori dei f tt i Nazione Fattori della produzione Input per competere in un determinato settore industriale (mano d’opera, d’opera infrastrutture, infrastrutture risorse naturali, etc.) La dotazione di fattori Le gerarchie fra i fattori La creazione dei fattori Gli svantaggi selettivi dei fattori know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Gli svantaggi selettivi dei fattori La L condizione dei fattori La carenza di un fattore determina una spinta p all’innovazione per p superare p lo svantaggio La carenza di un fattore determina una spinta a usare efficientemente quel fattore Lo svantaggio di un fattore deve essere selettivo per motivare e non scoraggiare know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Le condizioni della domanda Condizioni della domanda Può determinare efficienze statiche (es. economie di scala) e molto più importanti efficienze dinamiche (spinta all’innovazione) Composizione della domanda domestica Dimensioni della domanda e modello di crescita Internazionalizzazione della domanda interna Interrelazione fra le condizioni della domanda know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Composizione della domanda domestica Struttura per segmenti della domanda Acquirenti q sofisticati ed esigenti Fabbisogni anticipati degli acquirenti Le condizioni della domanda L’influenza della domanda interna dipende essenzialmente d ll’ dall’assortimento ti t ed dalla ll natura dei fabbisogni know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Dimensioni della domanda e modello di crescita it Le condizioni della domanda Dimensione della domanda domestica Numero degli acquirenti indipendenti Tasso di crescita della domanda interna Domanda interna precoce Saturazione precoce Dimensioni grandi Economi di scala Influenza complessa Dimensioni piccole Spinta all’esportazione know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Internazionalizzazion e della domanda i t interna Acquirenti A i ti locali l li mobili o multinazionali Influenza sui fabbisogni stranieri Le condizioni della domanda Carte di credito, fast food, etc. Per esempio con ll’addestramento addestramento di personale know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Interrelazione fra le condizioni di i i della d ll domanda Le condizioni della domanda Si rafforzano ff vicendevolmente Condizioni della domanda Hanno la massima rilevanza in stadi diversi dell’evoluzione di un settore i d ti l industriale know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Settori correlati e di supporto Fornitori Condivisione delle attività nella catena del valore know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI Strategia, struttura e rivalità delle imprese Strategia e struttura delle imprese domestiche obiettivi Rivalità delle imprese know IL VANTAGGIO COMPETITIVO DELLE NAZIONI caso Governo invenzioni Importanti discontinuità tecnologiche Picchi nella domanda mondiale Decisioni politiche prese da governi stranieri guerre Sussidi, politiche sui mercati dei capitali, educazione, ecc. Politiche fiscali e di spessa pubblica Imposizione Imposi ione di standard e regolamentazioni Leggi anti-trust, politica fiscale, sussidi Il “diamante”applicato alla destinazione turistica know Il concetto di competitività delle destinazioni turistiche è stato rappresentato (Ritchie, Crouch 2000) elaborando il cosiddetto “diamante della competitività” di P t sulla Porter ll b base d deglili elementi l ti che h caratterizzano tt i il ffenomeno: a) le risorse e i fattori di attrattiva fondamentali; b) i fattori e le risorse di supporto; c) il Destination management; d) le determinanti qualificanti La competizione tra territori know Obiettivi dei territori: • differenziare rispetto altri territori • creare condizioni di i i per lo l sviluppo il economico e la creazione di valore • attrarre attività economiche capaci di produrre d ricchezza i h • potenziare le attività esistenti. esistenti PERCHE’ si genera competizione? know incremento dell’interdipendenza delle aree geo-economiche • Globalizzazione: • Integrazione europea: la libera circolazione di beni beni, servizi, persone e capitali porta a maggiore competitività e interazione tra le regioni europee • Innovazione tecnologia : interconnessione e diffusione rapida delle informazioni Piano Marketing territoriale/urbano Area Strategica know Area Operativa do Controllo Analisi e Diamante di Porter 4P del mktg territoriale check KPI Marketing territoriale e Marketing urbano Marketing Territoriale “Big” places Marketing Urbano “Small” Small places Same methodology Marketing territoriale e marketing urbano tra i principali contributi italiani Ancarani, Valdani ,Caroli , Casella, Cercola, Corsico, Zanderighi, Napolitano tra i principali autori stranieri Ashworth, Voogd, Kotler, Haider, Rein, Jarach, Van den Berg, Klaassen,Van der Meer Marketing Territoriale Cos’è: pianificazione marketing oriented di un TERRITORIO con confini determinati in base ad un’omogeneità economica, culturale, sociale e dalla cooperazione spontanea tra attori e aree territoriali o attraverso lo stimolo di un progetto che ne individui gli asset . Obi tti Obiettivo: creare valore l d dapprima i per gli li stakeholder k h ld coinvolti i li Come raggiungere obiettivo? governance definita e valorizzazione di asset specifici; i principali rilevati costituiscono l’anchor Marketing urbano Cos’è: pianificazione URBANA marketing oriented concepita secondo analisi, strategia, programmazione operativa e controllo Obiettivo: creare valore dapprima per gli stakeholder dell’area urbana Come raggiungere obiettivo? governance definita e valorizzazione di asset specifici; ifi i tra t questiti emerge il “retail”(servizi, “ t il”( i i commercio, i ricettività) i tti ità) Analisi della domanda, segmentazione e posizionamento i i t competitivo del territorio Sviluppo di una chiave di lettura del territorio in termini di esigenze d ll sua d della domanda d attuale e potenziale Compiti strategici del Marketing territoriale (creazione di valore e miglioramento della qualità della vita) know Attrazione Att i delle d ll partiti della domanda portatrici delle risorse più iù adatte d tt allo ll sviluppo il sostenibile Il Marketing operativo del territorio do “soggetto” 1. 2 2. 3. 4. Product: definizione SPECIFICA dell’offerta territoriale (vocazione del territorio, principali asset da valorizzare) Prezzo: definizione delle politiche di “prezzo” (applicazione di politiche fiscali particolari, agevolazioni economiche diverse, impostazione di tariffe, principi e regole economico-finanziarie…) Promo-communication: definizione dei principali strumenti di comunicazione da adottare (Pubblicità e promozione delle opportunità oppo tu tà di d fruizione u o e de del territorio) te to o) E’ SO SOLO O UNA U PARTE DEL MARKETING TERRITORIALE Place: valorizzazione dell’offerta specifica dell’area territoriale nei luoghi in cui si è deciso di veicolare le informazioni (non necessariamente nel territorio amministrativo e, quindi, anche all’estero) do Compiti operativi del marketing del territorio Ideazione degli interventi di sviluppo dell’offerta territoriale (fare in modo che ciò che si pianifica venga effettivamente ff tti t realizzato) Sviluppo di una corretta percezione del territorio da parte della domanda IIn un territorio t it i DEFINITO (una città) si può avviare un progetto di valorizzazione del commercio (uno ( dei principali asset presenti nelle città). In ITALIA si parla di “CCN” in inghilterra “TCM” TCM . In altre parti d europa…….. d’europa CCN o TCM o BID etc… sono progetti integrati che, sulla base di un PIANO MARKETING URBANO, attraverso una regia UNITARIA valorizzano la città partendo dal commercio ( SS (ASSET PRIMARIO) O) un progetto che parte dal commercio e coinvolge tutti gli attori dello sviluppo di una città Place management in UK Esttimated number off town ce ntre managerrs in GREA AT Britain n (adapted from Warnaby, 1998) 300 250 500 TCM schemes in 2006 ((covering g 600 towns/cities) 200 150 100 50 0 1986 © Institute of Place Management 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 European diversity • • • • • • Town centre T t managementt (UK) Galerie marchande à ciel ouvert (FRA) ( ) Centre commercial à ciel ouvert (FRA) C Centro commerciale naturale ((IT)) Centros comerciales abiertos (ESP) Centros comerciales urbanos (ESP) … and many others! © Institute of Place Management Place management models F Formal l schemes h Darwen (UK) Salzburg (AUT) St Helens (UK) Public funding Lille (FRA) Swedish TCM partnerships Terrassa ((ESP)) Vasterås (SWE) Łodz (POL) Private funding Cesena (IT) Ludlow (UK) Informal schemes © Institute of Place Management Business Improvement Districts (UK) Granollers ((ESP)) Good practice (Spain) Case study y 1: Terrassa • Public-formal • Public-private partnership • Hybrid bridging ‘classic’ Anglosaxon TCM and d BID models d l (with ( ith constitution) • Led by retailers but more than 50% funding public (in 2007) • No compulsory membership fees – free riders free-riders • Residents have a say! © Institute of Place Management Good practice (England) Case study 2: Ludlow • Public-informal • Public-private Public private partnership • AGORA model based on social entrepreneurship p pp principles p • Cittàslow status (since 2003) • ‘Pride-of-place’ communityy led initiative • Social Enterprise Network will manage town centre (community interest company?) © Institute of Place Management Good practice (Austria) Case study 3: Salzburg • • • • • • • • Private-formal Public-private Public private partnership Operated by limited company 57% funding – private sector Compulsory membership fees (similar to BID) – no free-riders City council has no voting rights on finances Legal status and constitution Residents have no say … © Institute of Place Management Good practice (Italy) Case study 4: Cesena • • • • • • • Private-informal Public-private Public private partnership Retailer-led (since 2003) No memorandum of assoc. Cit ’ hi City’s historic t i quarter t Bottom-up decision making Problem with ‘free-riders’ © Institute of Place Management Il Piano di Marketing Urbano Analisi del territorio swot micro e macroambiente swot,micro Comunicazione Strategie di posizionamento brochure opuscoli brochure, opuscoli, web turistico commerciale turistico-commerciale Obiettivi attrattività, accessibilità qualità accessibilità, qualità, animazione, sicurezza, soddisfazione ddi f i Generazione KPI Indicatori di performance per l’analisi dei risultati tramite confronto …le vie, le piazze, le gallerie urbane, i centri storici e i quartieri in cui spontaneamente e storicamente si sono addensati i negozi negozi, le botteghe artigiane, i bar, i ristoranti e i servizi accanto ad altre funzioni vitali della società. Centro Commerciale Naturale (definizione generica) …le vie,, le piazze, p , le gallerie g urbane, i centri storici e i quartieri in cui spontaneamente e storicamente si sono addensati i negozi, le botteghe artigiane artigiane, i bar bar, i ristoranti e i servizi accanto ad altre funzioni vitali della società. i tà + Regia unitaria formata da: Comune, Ass di Categoria g (tutte), Coordinamento Marketing Centro Commerciale Naturale in ottica di Marketing g Urbano (definizione specifica) Centro Commerciale Naturale Punti di forza Partecipazione pubblico pubblico--privata con il garante comunale Organizzazione strutturata e per obiettivi misurabili Promozione per prodotti e territori Cura dell’animazione delle aree Creazione di una coscienza comune tra i cittadini e i diversi stakeholder Attenzione alla formazione e alla diffusione delle informazioni Monitoraggio degli effetti e studio dei risultati Centro Commerciale Naturale Debolezze Diffidenza imprenditori nella fase di presentazione (progetto bloccato sul nascere) Scarsa attenzione alla comunicazione Ricerca di obiettivi a breve termine (da parte di amministrazione politica ed imprenditori commerciali) ALLA RICERCA DEL FATTURATO PERDUTO!!! Minima cooperazione Animazione sottovalutata Ri Risorse d della ll città ittà sovrastimate ti t Disattenzione al parere degli abitanti/consumatori Controllo non adeguato Come sviluppare i progetti nelle Città 1. Analisi della situazione iniziale: conoscere il territorio teatro del CCN, CCN capire il rapporto distributore di prodotto/servizio-acquirente/consumatore 2 Intervento formativo verso gli operatori 2. 3. Creazione dell’organismo di gestione 4. Elaborazione Piano di Marketing Urbano (con la partecipazione degli stakeholder) 5. Coordinamento operativo dell’ente gestore Dal Piano Commerciale al Piano di Marketing Urbano Obiettivi: – Rivitalizzazione del centro storico – Moltiplicazione delle occasioni di acquisto Leve per raggiungere tali obiettivi: Attrattività Soddisfazione Accessibilità Qualità Animazione Sicurezza Misurazione dei risultati attraverso particolari KPI Key Performance Indicators •Town Center Health •Town Center Progress g •Optional Town Specific Indicators check Town Center Health •Retail Vacancy y •Demand for Town Center Property •Retail Sales (fatturato) check Town Center Progress •Visite al TCM •Parcheggio •Trasporto pubblico •Crimini, sicurezza e protezione •Varietà dell’offerta (in particolare per le attività e in genere “per ogni strada” del TCM) •Attrezzature pubbliche, pubbliche manut.strade, manut strade attrez.per attrez per bisogni particolari check Optional Town Specific Indicators •Attività del TCM (eventi di animazione,, promozione, p , comunicazione in genere g per p un anno da raccogliere in pubblicazioni) •Turismo (flussi) •Economia “della notte” check Il caso di Wollongong…sviluppo g p pluriennale……. strategico Wollongong: nuovo galles del sud AUSTRALIA Esercitazione Valorizzazione del commercio in un network di strade: simulazione della p prima riunione in cui i diversi stakeholder si incontrano presentando loro visioni specifiche nate da loro esigenze e dagli obiettivi di categoria Obiettivi primari • Per le imprese: aumento del fatturato • Per i cittadini: miglioramento della qualità della vita • Per gli amministratori/politici: raggiungimento degli obiettivi strategici e incremento dei consensi Exercer l'amèlioration des èchanges dans un rèseau de routes:simulation de la p première rèunion à laquelle q les diffèrentes stakeholder se rèunissent pour leur prèsenter les visions nèes de leur besoins et objectifs spècifiques par catègorie. . Objectifs primaries • pour les entreprises: augmenter le chiffre d'affaires • pour les citoyens: l'amèlioration de la qualitè de vie • pour les administrateurs et les politiciens: l'amèlioration des objectifs stratègiques et l'augmentation des consentements Come fare? A. Dividere l’aula in 3 gruppi: Imprese; cittadini; amministratori/politici B. Ogni gruppo svilupperà il proprio “mini-piano marketing” in cui inserirà: 1. Asset da valorizzare 2. Obiettivi da raggiungere per categoria 3 Obiettivi 3. Obi tti i d da raggiungere i per lla creazione i di valore l complessiva dell’area 4 Elementi a sostegno dei propri obiettivi (perché glii altri 4. stakeholder dovrebbero accettare di perseguire i vostri obiettivi?) 5. Strumenti per la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati 6 Budget: 6. B d t € 200.000 200 000 Comment faire? A. diviser la classe en 3 groupes: les entreprises; les citoyens; les administrateurs/politiques B. chaque groupe mettra au point son propre "mini-plan de marketing g " qui comprendra: 1- asset destines à ètre valorisès 2-objectifs à atteindre par catègorie 3 bj tif pour lla crèation 3-objectifs è ti d' d'une valeur l ttotale t l d de lla zone 4- preveus à l'appui de ses objectifs: (parce que les intervenants d'autres d autres devraient convenir de poursuivre vos objectifs?) 5-des outils pour la vèrification de la rèalisation des objectifs 6- budget 200.000