Centro per l’innovazione Un centro servizi per l’innovazione ed il trasferimento tecnologico per le reti di imprese sui temi dell’interoperabilità e le reti di imprese Piero De Sabbata, ENEA, [email protected] A cura di Liverani 04-5-2006 Ferrara, 15-5-2006 CROSS-lab è … Un Centro per l’innovazione, cofinanziato dalla regione Emilia-Romagna nell’ambito del PRRIITT, con un approccio multidisciplinare ed innovativo al Trasferimento Tecnologico fortemente ‘problem driven’ Ricerca e trasferimento tecnologico: - ENEA, UDA (laboratorio XML) - Univ. di MO e RE, Dip.Ingegneria dell’Informazione (DBGROUP) - Univ di BO, Polo di Rimini - FTI-Forum per la tecnologia dell’informazione Sistema delle imprese: - UNIONAPI e API Provinciali - COFIMP - CSPMI A cura di Liverani 04-5-2006 Finalità del centro • • • • Rafforzamento delle reti d’impresa Qualificazione della domanda di tecnologia Diffusione degli standard per l’interoperabilità Diffusione delle tecnologie dell’informazione Obiettivi ‘trasversali’: - sperimentare un nuovo rapporto tra mondo della ricerca e sistema delle imprese - sedimentare una struttura di servizi permanente A cura di Liverani 04-5-2006 Il problema: FARE RETE • RETI (della conoscenza, della domanda, della fornitura, …) come fattori di competitività CRESCE la quantità di informazione/conoscenza da scambiare per unità di prodotto • TREND in atto: – Riduzione dei tempi di consegna/reazione – Diminuzione della dimensione dei lotti di produzione e crescente richiesta di personalizzazione prodotti (e servizi) – Crescente interdipendenza tra aziende della medesima filiera – Crescente richiesta dei committenti di dati per monitorare strettamente la filiera (ritardi, pianificazione, ma anche performance, qualità…) • Sistemi tecnologici abilitanti (non bastano ma servono): obiettivo ‘non essere visibili’ • Difficoltà per le imprese, specialmente PMI: tecnologia ma anche organizzazione A cura di Liverani 04-5-2006 Uno dei problemi focali: Ad es. integrare flussi informativi per fornitori e clienti nei propri gestionali A1 B1 C 1. Propagazione informazioni, riducendo i tempi attraverso più livelli B2 B3 2. Partecipazione a più filiere A2 XX Produzione 3. Internazionalizzazione Acquisti A cura di Liverani 04-5-2006 Marketing 4. Riorganizzazione interna, Ecc. ecc. costi delle interfacce Uno dei problemi focali/2 integrare flussi informativi per fornitori e clienti nei propri gestionali • • • • Servono reti, per ora abbiamo “isole chiuse” Le reti reali di aziende sono interallacciate e sovrapposte In rete non si può fare “da sé” Organizzazioni che restano indipendenti ma cooperano Servono LINGUAGGI e MODELLI di comportamento CONDIVISI A cura di Liverani 04-5-2006 Benefici di un linguaggio comune ASP oppure… • Maggiore dinamicità relazioni • Condivisione dei modelli di comportamento e dei dati • Riduzione dei costi di progettazione, sviluppo e manutenzione • Abbassamento ‘soglia di ingresso’ per aziende piccole A cura di Liverani 04-5-2006 Trade Che cosa significa scambiare i dati elettronicamente? • Riduzione tasso di errore (e contestazioni) • Ridurre tempi (e costi) e gestione complessità • Offrire servizi nuovi: – – – – – – stato avanzamento ordini tracciabilità aste (e-procurement, bidding), offerta stock certificazioni elettroniche comunità virtuali co-design • Investire in sistemi ed organizzazione: rendere visibile sui sistemi di supporto alla decisione e di monitoraggio quanto sta accadendo realmente nella filiera A cura di Liverani 04-5-2006 Inter-company collaboration e creazione di valore • Primo passo: scambio informazioni nella filiera - - documenti elettronici come: ordine, accettazione ordine, stato avanzamento, certificati qualità, … meno errori, lead time ridotto, migliore pianificazione guadagno in efficienza, risparmio costi, migliori servizi • Secondo passo: condivisione informazioni e archivi - Visibilità magazzini, pianificazione produzione/logistica, trend mercato guadagno in efficienza e parzialmente in efficacia, maggiore partnership • Terzo passo: Condivisione conoscenza e collaborazione - Progettazione condivisa prodotto guadagno in efficacia, partnership strategica, alta creazione di valore (si vedano in proposito gli interessanti studi dell’ Osservatorio B2B del Politecnico di Milano) A cura di Liverani 04-5-2006 …sono passi successivi di un unico percorso Un approccio possibile: INTEROPERABILITA’ • Interoperabilità: la capacità di un sistema o prodotto di operare con altri senza che questo richieda sforzi particolari da parte dell’utente (whatis.com) • Lavorare in modo indipendente al proprio interno e coordinarsi e connettersi con i partner della propria filiera • Costruire scenari condivisi di filiera e utilizzare standard per quanto possibile • Integrazione tra i front-end che dialogano con l’esterno e i sistemi pre-esistenti • Ripensare i propri flussi interni decisionali ed informativi A cura di Liverani 04-5-2006 Interoperabilità vs Integrazione • Integrazione: uniformarsi a principi comuni - tendere a comportarsi come oggetto unico - p.es. uniformare la rappresentazione delle informazioni • Interoperabilità: concordare regole tra diversi - loose coupling tra oggetti autonomi - p.es. mantenere proprie rappresentazioni delle informazioni Vedere le ottime definizioni nei risultati pubblici di ‘Interop: D 6.1 Practices, principles and patterns for interoperability’ (www.interop-noe.org) A cura di Liverani 04-5-2006 Gli strumenti Tecnologia: ontologie e sistemi ad agenti per l’integrazione semantica delle sorgenti di dati/informazioni tecniche di gestione di data base federati; standard B2B, XML Signature, web services… ebXML ed ISO15000, XBRL, framework collaborativi Innovazione organizzativa: che cosa deve cambiare in azienda per, ad esempio, … integrare fornitori, offrire tracciabilità ordini, rispondere a Basilea2, emettere fattura elettronica ecc ecc A cura di Liverani 04-5-2006 Il programma di lavoro • Rete di sportelli sul territorio (API), con collegamento agli entry point delle reti europee di ricerca e Trasferimento tecnologico (IRENE, ecc.) • Esplorazione e analisi dei bisogni con decine di visite aziendali e audit tecnologici su tre filiere regionali (tessile/abb., metalmeccanico, agroalimentare) • Attivazione di focus group con aziende e fornitori tecnologia su temi • Realizzazione di alcuni dimostratori operativi in collaborazione con imprese e loro fornitori di tecnologia • Corsi di formazione per le aziende e seminari per tecnici ICT • Creazione di una community WEB di riferimento e attivazione di una rete di informazione che raggiunga centinaia di aziende in regione A cura di Liverani 04-5-2006 Prime fasi del lavoro (in corso) • Ricognizione e creazione della rete di contatti (visite a SW House e aziende manifatturiere) Per visite contatteci! • Individuazione di problemi/casi più significativi per ogni filiera su cui attivare focus group misti imprese/SW.House/ricercatori (meglio se di impatto vasto) • Mini ‘consulenze’ specifiche su temi inerenti l’interoperabilità • Attivazione della rete dei punti di contatto: gli sportelli provinciali API • Il sito www.cross-lab.it (e la mailing list), dove è già pubblicato il primo rapporto tecnico A cura di Liverani 04-5-2006 Alcune coordinate sulle condizioni per realizzare iniziative di scambio dati • Frequenza interazioni (es. emetto 200 disposizioni al giorno) oppure complessità delle informazioni (es. invio un progetto complesso) e possibilità di una loro formalizzazione • Prevalenza di un partner (una FIAT che impone sistema a suoi fornitori) o assenza di leader • Capacità tecnologica/organizzativa di tutti partner • Forte turnover dei partner(es. cambio 1/3 fornitori ogni anno) • Intensità degli scambi di informazioni (dialoghi serrati ma ripetitivi per prendere decisioni) • Importanza di tempi di risposta molto rapidi • Scelta di condividere parti di propri archivi • Necessità di valore legale dei documenti scambiati A cura di Liverani 04-5-2006 Riferimenti Piero De Sabbata, ENEA (coordinatore), [email protected] Cristina Naccarato, ENEA, [email protected] Cristiana Valli, UNIONAPI, [email protected] Sonia Bergamaschi, Univ. di Modena e Reggio Emilia, [email protected] Marco Liverani, COFIMP, [email protected] Fabio Bertoldi, CSPMI, fabiobertoldi@cspmi Claudio Travaglini, Univ. di Bologna, Polo di Rimini, [email protected] Piero Pozzi, FTI, [email protected] • • • X-Lab ENEA ( www.xml-lab.it ) DBGroup UNIMORE ( www.dbgroup.unimore.it ) UNIONAPI ( www.unionapi.it ) • • • CEN/ISSS (www.cenorm.be/isss) CEN/ISSS Report on eBusiness standards (http://www.cenorm.be/sh/eBiz) MODA-ML ( www.moda-ml.org ) www.cross-lab.it A cura di Liverani 04-5-2006