Gli Ospedali Riuniti di Bergamo e i trapianti
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Filippo C
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Filippo è solo uno tra i tanti trapiantati a Bergamo, in Italia, nel resto del mondo. Sono centinaia di
migliaia le persone che oggi possono ringraziare per una seconda chance, per una opportunità di vita
che anche solo 50 anni fa era un miraggio. Oggi, grazie ai progressi della ricerca medica e scientifica,
tutti abbiamo una possibilità in più, ma tutti dobbiamo collaborare perché sia vera e realizzabile.
Con questo opuscolo desideriamo informarti e portare la tua attenzione sulla donazione degli organi.
Un grande risultato raggiunto, un segno tangibile del progresso della ricerca medica e della scienza
verso una migliore qualità di vita per tutti. Eppure una realtà cui nessuno vorrebbe mai dover pensare.
Parliamo di donazione degli organi, parliamo di trapianti… parliamo di cose che nessuno pensa di
dover affrontare. Poi la vita gioca brutti scherzi e ci si ritrova all’improvviso impreparati e soli, senza
informazioni e senza riferimenti, a dover prendere decisioni così importanti per la nostra salute
e quella dei nostri cari.
La legge stessa oggi impone una scelta su questi temi, chiamandoci a dichiarare il nostro consenso
o dissenso alla donazione. Una scelta di grande umanità e civiltà, un dovere e un valore morale.
Chi non esprime la propria scelta, mette i propri cari in condizione di dover scegliere al suo posto,
in un momento peraltro già difficile e tragico.
Vogliamo evitare tutto questo. Vogliamo che tu, tutti i cittadini di Bergamo e i nostri pazienti sappiate
cosa significa donare e ricevere un organo e come poterlo fare; sappiate che si tratta di un momento
difficile da affrontare, ma che esistono strutture ospedaliere come la nostra - che è oggi uno dei centri
italiani all’avanguardia per questo tipo di interventi - che da decenni si occupano di attività
trapiantologica con successo, dando nuove speranze di vita.
Non esistono parole semplici e indolori per trattare questi argomenti. Cercheremo di essere chiari,
e assolutamente sinceri, per metterti nelle condizioni di fare valutazioni serenamente e prendere
decisioni in modo consapevole.
Perchè decidere
di donare è un contributo alla vita che anche tu puoi dare.
Dipartimento di Immunologia e Clinica dei Trapianti
direttore dott. Giuseppe Remuzzi
Coordinamento Prelievo e Trapianto d'Organi e Tessuti
Area della provincia di Bergamo
responsabile dott. Mariangelo Cossolini
Rene
Cuore
direttore dott. Giuseppe Locatelli
direttore dott. Paolo Ferrazzi
responsabile dott. Amando Gamba
Fegato
Intestino
Pancreas
Multiviscerale
Polmone
Cornea
Midollo
Tessuto Osseo
Tessuti Vascolari
USC Chirurgia Pediatrica
Dipartimento Cardiovascolare
USSD Centro Trapianto di Cuore
USC Chirurgia 3a Generale e dei Trapianti
USC Chirurgia 3a Generale e dei Trapianti
USC Chirurgia 3a Generale e dei Trapianti
USC Chirurgia 3a Generale e dei Trapianti
USC Chirurgia 3a Generale e dei Trapianti
USC Oculistica
Dipartimento di Ematologia e Oncologia
USC Ematologia
USC Ortopedia e Traumatologia
USC Chirurgia Vascolare
direttore dott. Michele Colledan
direttore dott. Stefano Zenoni
direttore prof. Tiziano Barbui
direttore dott. Alessandro Rambaldi
direttore dott. Claudio Castelli
direttore dott. Luigi Aiazzi
Trapianti combinati di:
cuore – polmoni / cuore – rene / fegato – polmoni / fegato - rene / pancreas - rene
Cordone Ombelicale USC Ostetricia e Ginecologia
Ambulatorio dedicato
direttore dott. Luigi Frigerio
ostetrica Bruna Pasini
Le tappe storiche
1973 - primo prelievo di Rene da cadavere
1985 - inizio Programma Trapianto di Cuore
1989 - inizio Programma Trapianto di Rene
1991 - inizio Programma Trapianto di Cuore - Polmone
1997 - inizio Programma Trapianto di Fegato Pediatrico
1999 - inizio Programma Trapianto di Fegato Adulto
2002 - inizio Programma Trapianto di Polmone
2006 - inizio Programma Trapianto di Intestino Pediatrico
L’Azienda Ospedaliera è specializzata nel prelievo multi organo e nel trapianto neonatale e pediatrico (cuore,
fegato, polmone e intestino) oltre che nei trapianti combinati (cuore - polmone, cuore - rene, fegato - rene, fegato - polmone). L’Ospedale di Bergamo è una delle poche strutture in Italia ad eseguire qualsiasi tipo di trapianto, neonatale, pediatrico o su adulto. L' attività di donazione e trapianto è resa possibile solo grazie alla partecipazione attiva di tutto il personale ospedaliero: in particolare, la Direzione Sanitaria, Medici e Infermieri di
Anestesia e Rianimazione, delle Chirurgie, di altri reparti Ospedalieri, Medici e Tecnici di Laboratorio e di
Radiologia, Autisti, Centralinisti, personale amministrativo.
Filippo C.
Trapiantato di polmoni
Largo Barozzi, 1 - 24128 Bergamo - Tel. 035 26911 - www.ospedaliriuniti.bergamo.it
Ideato e realizzato da Coordinamento Prelievo e Trapianto di Organi e Tessuti
Area della provincia di Bergamo e Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne
degli Ospedali Riuniti di Bergamo, Dott.ssa Claudia Rota
in collaborazione con Informa
Sanità
Dona gli organi,
dai valore alla vita
Cos’è un trapianto?
E’ la sostituzione di un organo non funzionante con un organo sano.
Cosa si può trapiantare?
Come avviene la
Donazione?
Possono essere trapiantati sia ORGANI (reni, cuore, fegato, polmoni, pancreas e intestino),
sia TESSUTI (cornee, cute, midollo osseo, segmenti vascolari, ossei e valvole cardiache,
cordone ombelicale).
Per poter procedere alla donazione deve essere accertata la morte per lesione cerebrale.
Dove si prendono gli organi da trapiantare?
Come viene accertata la morte per lesione cerebrale?
Gli organi e tessuti da trapiantare si possono prelevare da una persona deceduta o,
in alcuni casi, da un consanguineo vivente.
La morte per lesione cerebrale è caratterizzata dalla TOTALE ed IRREVERSIBILE perdita di tutte le
funzioni cerebrali. Per legge vengono utilizzati dei criteri clinici e strumentali per accertarla.
Devono essere rispettate le seguenti condizioni:
• la causa del danno cerebrale deve essere dovuta ad una malattia organica nota ed irreversibile
• assenza di qualunque attività elettrica cerebrale rilevata dall’elettroencefalogramma (EEG piatto)
• assenza di tutti i riflessi che partono direttamente dal cervello, di respiro spontaneo e di reazione
agli stimoli dolorifici
• assenza di afflusso di sangue al cervello
(Legge del 29 dicembre 1993, n. 578, e Decreto del Ministro della Sanità del 22 agosto 1994, n. 582)
Chi può
Donare?
Il potenziale donatore di organi è una persona deceduta per una lesione
cerebrale primitiva IRREVERSIBILE per una delle seguenti cause:
• trauma cranico
• accidente vascolare (emorragia)
• anossia / ischemia cerebrale
• meningite
Chi dichiara e certifica la morte per lesione cerebrale?
L’accertamento e la certificazione di morte per lesione cerebrale sono eseguiti da un Collegio di tre
medici (un anestesista - rianimatore, un neurologo e un medico legale) che verifica e certifica il
perdurare delle condizioni che hanno determinato la morte per un periodo pari almeno a 6 ore per gli
adulti e di durata più lunga per i bambini (12 ore per i bambini di età tra 1 e 5 anni e 24 ore per
quelli di età inferiore a 1 anno).
Il coma è sinonimo di morte?
No. Lo stato di coma è la PERDITA TEMPORANEA e potenzialmente reversibile dello stato di
coscienza, cioè assenza della consapevolezza di sé e dell’ambiente anche dopo la stimolazione
esterna. Possono permanere - anche se incomplete - quelle funzioni cerebrali che regolano il
funzionamento di alcuni organi.
Il coma ha tre vie di uscita possibili:
• il risveglio
• la trasformazione in coma vegetativo
• la morte
La morte, al contrario del coma, si definisce come PERDITA TOTALE ed IRREVERSIBILE di tutte le
funzioni cerebrali e non è possibile rilevare alcuna attività vitale. Non è quindi possibile confondere il
coma con la morte e quindi chi è in coma non è necessariamente un donatore, almeno fino a
quando non sopravvenga la morte.
Domande
& risposte
Come vive un paziente in attesa di trapianto?
I pazienti sono seguiti con ogni cura e attenzione dall’equipe medica di riferimento in funzione del o degli
organi da trapiantare.
I medici si adoperano al meglio per consentirgli di raggiungere il momento dell’intervento
Come vengono assegnati gli organi?
L’assegnazione degli organi viene gestita dallo staff medico che ha in cura il ricevente in collaborazione con il Centro Interregionale di Riferimento per i Trapianti NITP. Un programma informatico individua nelle liste di attesa dei diversi Centri di Trapianto i soggetti che risultano compatibili sulla base
delle caratteristiche cliniche ed immunologiche del donatore, del tempo di attesa e secondo l’urgenza del caso.
C’è un limite di età per donare gli organi ed i tessuti?
In generale non ci sono limiti di età. Cornee, reni e fegato si possono prelevare e trapiantare anche
da donatori di età superiore a 80 anni.
Quali garanzie esistono sulla sicurezza di ricevere un organo assolutamente sano e funzionante?
Esistono procedure di controllo incrociate e severe verifiche sullo stato di salute degli organi trapiantabili.
Si paga per ricevere un organo?
La donazione degli organi è sempre gratuita ed anonima.
I costi del trapianto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Dopo il trapianto, quando il paziente viene dimesso, che cosa succede?
Il paziente sarà seguito per sempre e sottoposto ad una serie di controlli periodici da parte dell’èquipe di specialisti dell’ospedale che lo hanno trapiantato.
Quanto si vive dopo un trapianto?
Grazie ai nuovi farmaci immunosoppressivi, la vita dopo un trapianto può essere molto lunga: numerosi pazienti hanno superato i 20 anni di vita dopo il trapianto conducendo una vita normale. Altri hanno
potuto far ricorso ad un secondo trapianto.
Si possono avere figli dopo un trapianto?
Le donne trapiantate possono avere figli e portare a termine una o più gravidanze senza problemi.
Qual é il pensiero delle religioni sulla donazione di organi?
Tutte le grandi religioni sono favorevoli al prelievo degli organi che considerano un atto di grande
solidarietà umana.
Anna A. ed il figlio
nato dopo il trapianto
la
Legge in Italia
Che cosa stabilisce la legge sui trapianti?
La Legge che regola i trapianti e le donazioni in Italia è la nr. 91/99
"Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti". Questa
legge prevede che ogni cittadino manifesti la propria volontà sulla donazione
degli organi e tessuti.
IL PRINCIPIO DEL SILENZIO - ASSENSO INFORMATO
Secondo questo principio sono considerati DONATORI coloro i quali esprimono la loro volontà positiva in merito alla donazione e NON DONATORI
coloro che invece manifestano la loro volontà negativa.
IL PRINCIPIO DEL CONSENSO O DISSENSO ESPLICITO
Secondo questo principio, nei casi in cui il potenziale donatore non
abbia espresso in vita una scelta (positiva o negativa), i familiari
(coniuge, convivente more-uxorio, figli, genitori) hanno la possibilità
di opporsi al prelievo degli organi.
Come deve essere espressa la dichiarazione di volontà?
Ogni cittadino può utilizzare come dichiarazione di volontà
qualsiasi tessera o altra nota scritta. La dichiarazione dovrebbe
essere conservata assieme ai documenti di identità.
Il consenso alla donazione può anche essere formalizzato:
• alla ASL di Bergamo dove, oltre al consenso esplicito, si può
formalizzare anche il dissenso esplicito alla donazione
• iscrivendosi all’Associazione Italiana Donatori Organi (AIDO)
dove si dà formalmente assenso esplicito.
• al Centro Nazionale Trapianti attraverso il sito
www.trapianti.ministerosalute.it
Vuoi saperne di più?
Se vuoi trovare altre informazioni e risposte, visita questi siti:
www.ospedaliriuniti.bergamo.it/trapianti
www.regione.lombardia.it
www.aido.it
www.aned.onlus.it
www.asl.bergamo.it
www.trapianti.ministerosalute.it
oppure chiama il Numero Verde 800 333033
troverai medici esperti pronti a rispondere
alle tue domande. Se hai bisogno di una risposta personalizzata:
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Pieghevole "Vivi e lascia vivere"