28 marzo 2014
27/03/14 Firenzepost
Trapianti, in Toscana tante nuove speranze di vita
Cristina Degl'Innocenti
27/03/14 Nove da Firenze
Aeroporti in tilt, rischiano di saltare i trapianti, volontari toscani da record
27/03/14 AgenParl
Adoces: Un premio per corti dedicati al tema della donazione di midollo osseo
27/03/14 Repubblica.it Torino
Vuoi donare gli organi? A Settimo basta dirlo all'anagrafe
27/03/14 La Stampa Torino
“Donate gli organi, salvate una vita” A Settimo la scelta si fa in Comune
Nadia Bergamini
27/03/14 Leggo
Kerry, volto di una campagna per donare gli organi, muore di fibrosi a 23 anni
Simone Pierini
26/03/14 Nove da Firenze
Donazione organi, basta comunicarlo all'anagrafe
26/03/14 InfoOggi
Carta d'identità alla mano per la donazione degli organi
Giulia Calvaresi
28/03/14 Libertas
San Marino. Organi: Authority sanitaria sta lavorando al recepimento delle
direttive europee in materia di donazioni
Franco Cavalli
I DATI DIFFUSI DALLA REGIONE LA COLLOCANO AL PRIMO POSTO IN ITALIA. MA
AUMENTANO I NO ALLA DONAZIONE
TRAPIANTI, IN TOSCANA TANTE NUOVE
SPERANZE DI VITA
di Cristina Degl'Innocenti - giovedì, 27 marzo 2014 Cronaca
FIRENZE – Ci sono quelle notizie che ancora ci rendono orgogliosi. Così dobbiamo sentirci sapendo che dal rapporto
2013 del Centro Nazionale Trapianti la Toscana emerge come un luogo di eccellenza, di professionalità, ma ancor più
di generosità. Che non è mai abbastanza quando si parla di donazioni e trapianti. Nel 2013 sono stati effettuati 275
trapianti, quindici in più rispetto all’anno precedente. Un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale, dove il
numero dei pazienti trapiantati è sceso, seppur di poco, da 2.902 a 2.841. In Toscana nel 2013 sono stati utilizzati 35,1
donatori per milione di abitanti; quasi il doppio dei 18,5 della media nazionale. Gli ingredienti sono i soliti: la
solidarietà, l’organizzazione sanitaria, le capacità professionali degli operatori, l’impegno costante dei volontari. E
anche la volontà di migliorare anno dopo anno questi dati per puntare a ridurre in modo sempre più significativo le
lunghe liste di attesa, dietro le quali non c’è solo il nome di una persona, ma le famiglie e le loro speranze.
Come ha spiegato il dottor Adriano Peris, coordinatore regionale dell’OTT, l’Organizzazione Toscana Trapianti,
la Toscana ha un modello organizzativo che punta a ridurre le liste di attesa e a promuovere ed individuare strategie
innovative per ottimizzare la qualità degli organi disponibili al trapianto. Prima del trapianto viene l’atto della
donazione che è il risultato di una consapevolezza del valore umano, sociale prima ancora che sanitario. In Toscana è
aumentato considerevolmente il numero dei donatori dal 2010 ad oggi, mentre, ad esempio, in regioni come la
Lombardia si è registrato un calo rispetto al 2012.
Si deve considerare anche un dato negativo relativo alla donazione, ossia la crescita in Italia come in Toscana dei casi di
opposizione. I rifiuti sono ora il 27,2%, aumentati rispetto al 23,5% dell’anno precedente. Il dato non è affatto
sconcertante, ma deve fare riflettere sul fatto che il tessuto sociale negli ultimi anni è cambiato notevolmente in seguito
al flusso migratorio, ad esempio. Le culture differenti, le diverse religioni hanno rispetto alla donazione e al trapianto
atteggiamenti e approcci diversificati, che spesso portano al rifiuto espresso dai parenti all’espianto degli organi. È
anche per questo che la Regione Toscana ha avviato – come spiega ancora Adriano Peris – un’iniziativa pilota in
collaborazione con Anci e Aido in tre comuni toscani. Si tratta di Firenze, Sorano, in provincia di Grosseto, e
Rosignano (Livorno). Qui saranno aperti sportelli negli uffici dell’anagrafe per offrire ai cittadini che si recano a
rinnovare la carta d’identità uno spazio per esprimere la propria disponibilità alla donazione.
In relazione alla media nazionale, appare ancora lontano il record di interventi realizzato dalla Spagna. Nel corso del
2013 sono stati trapiantati 4.279 pazienti, duplicando il numero di nuovi donatori di midollo osseo rispetto al 2012
(raggiunti i 30mila). Il che significa 35,12 donatori per milione di abitanti. Quasi il doppio del dato italiano; ma identico
a quello regionale toscano.
Aeroporti in tilt, rischiano di saltare i trapianti, volontari
toscani da record
giovedì 27 marzo 2014 ore 17:31 | Cronaca
Giornate infernali nei cieli d’Europa. Aeroporti toscani in tilt.
In GermaniaLufthansa ha cancellato quasi il 100% dei voli nei due principali scali tedeschi, lasciando a terra
milioni di persone; ma le molte “missioni di rinascita” che il Nucleo Operativo di Protezione Civile
Logistica dei Trapianti doveva portare a compimento si sono tutte concluse con successo e senza
significativi ritardi, nessun rischio per gli ammalati in attesa di trapianto. Il Nucleo di Firenze in pochi anni è
diventato un punto di riferimento di tutta Italia per il trasporto di organi solidi (cuore, polmone, fegato, rene,
etc…) che richiedono su viaggi a “breve” raggio e in tempi strettissimi alta specializzazione e organizzazione
capillare.
Per quanto riguarda midollo osseo e cellule staminali, le nuove scoperte, dalle fine degli anni’90, hanno
reso possibile creare banche dati mondiali di donatori, volontari, compatibili in qualsiasi parte del mondo e
questa nuova attività ancor più richiede capacità organizzativa, con destinazioni spesso intercontinentali, per
poter con il miglior compromesso sicurezza/rapidità nel portare a destinazione midollo o cellule donate
all’altro capo del mondo per poter salvare sempre più vite.
Nella sala operativa fiorentina del Nucleo di protezione civile logistica dei Trapianti.
I molti donatori che contemporaneamente nel mondo avevano messo a disposizione di altrettanti malati di
leucemia il loro midollo osseo per ridare una speranza di vita vedevano il loro gesto rischiare di essere
vanificato da questo sciopero.
Il rischio che quel generoso dono si potesse bloccare all’imbarco di qualche aeroporto a causa dello
sciopero di Lufthansa era altissimo; basti pensare che nei due principali hub tedeschi – Francoforte e
Monaco – sono rimasti a terra quasi il 100% dei voli programmati. Un evento acuto le cui ripercussioni
potevano essere drammatiche soprattutto per chi attendeva il prezioso carico per la sua unica chance di
rinascita, se le capacità di risposta alle criticità impreviste della sala operativa del Nucleo Operativo di
Protezione Civile Logistica dei Trapianti non fossero state all’altezza.
Gli sforzi profusi da tutti i volontari impegnati nelle missioni e la capacità di gestire gli imprevisti hanno
ottenuto gli effetti sperati e tutti i preziosi carichi sono ugualmente arrivati a destinazione e senza significativi
ritardi che comunque non hanno messo a rischio le possibilità di trapianto.
“Voglio dire pubblicamente grazie agli “angeli della vita” in missione – afferma Massimo Pieraccini presidente
del Nucleo Operativo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti – per questo lavoro, come pure al personale
Lufthansa che, nonostante tutto non ci ha fatto mancare la sua collaborazione per la repentina
riprogrammazione dei voli indispensabili alla salvaguardia della vita dei pazienti. Oltre alla mia gratitudine
quella degli ammalati che hanno potuto avere i trapianti. Un grazie speciale infine alla nostra sala operativa
in cui hanno operato Luca e Valentina splendidamente capitanati dalla direttrice Patrizia, la cui
professionalità è stata anche questa volta fondamentale”
Il Nucleo Operativo di Protezione Civile di Firenze Logistica dei Trapianti è un'organizzazione di volontariato
di Protezione Civile nato da un’idea di Massimo Pieraccini, attuale presidente.
Oltre 3 milioni di chilometri percorsi su strada, 10.000 chilometri su tratte aeree, 1500 tratte aeree
volate all’anno, 8.000 vite salvate, 70 volontari e 5 continenti toccati.
Questi sono i numeri che sintetizzano il lavoro svolto in 20 anni di attività grazie alla professionalità,
affidabilità e alta specializzazione raggiunta dai volontari del Nucleo Operativo di Protezione Civile Logistica
dei trapianti.
ADOCES: UN PREMIO PER CORTI DEDICATI AL TEMA DELLA
DONAZIONE DI MIDOLLO OSSEO
(AGENPARL) - Roma, 27 mar - Il riconoscimento è stato istituito dall’Associazione Admor - Adoces,
impegnata da vent’anni nella diffusione della conoscenza della donazione solidale di cellule staminali
emopoietiche per i trapianti di midollo osseo, come presupposto di impegno civico e sociale. L’obiettivo è
stimolare l’interesse dei più giovani nei confronti del tema e dei valori del dono intesi anche come legame tra
individui ed etnie diverse. Il bando scadrà il 31 agosto 2014 e sono ammesse pellicole di durata inferiore ai
20 minuti. Una giuria specializzata, composta anche da esponenti del volontariato e della sanità, valuterà
l’originalità della proposta, la capacità di coinvolgimento del pubblico, l’efficacia del linguaggio, scegliendo in
base a tali criteri il lavoro migliore. Un’Associazione che scopre il valore e le potenzialità della
comunicazione visiva e un Festival Internazionale che apre le porte a una tematica ancora poco conosciuta
eppure fondamentale: è avvenuto così quest’anno l’incontro tra Admor – Adoces, Associazione
appartenente alla Federazione Italiana Adoces, impegnata da oltre vent’anni nella promozione della
donazione di cellule staminali ematopoietiche (da midollo osseo e da sangue cordonale), e il Festival
Internazionale del cortometraggio Fiaticorti, prestigioso e ambito in Italia e all’estero, giunto alla XV edizione.
Ne è nato un riconoscimento, il Premio Speciale Admor - Adoces “Vivere e donare: la vera grande bellezza”,
al quale potranno concorrere cortometraggi (pellicole non superiori ai 20 minuti di durata) dedicati al tema
del dono delle cellule staminali da midollo osseo, che riescano a stimolare l’interesse sulla tematica delle
cellule staminali, con particolare attenzione al target più giovane e a educare alla solidarietà. Il Premio vuol
essere un invito a riflettere sul significato e sul valore della gratuità e del dono nella società attuale, sia per
quanto rappresenta sul piano generale di una maturazione etica e culturale dei singoli individui, sia come
gesto del quale potrebbe beneficiare chiunque: una tematica che potrà essere raccontata dalla parte delle
persone sane – la bellezza del donare che gratifica e può cambiare e migliorare la vita - o dalla parte dei
malati e di chi aspetta una donazione. Un altro aspetto che l’Associazione invita a sviluppare è la
trasversalità del dono: gesto volontario, anonimo e gratuito, lo si compie senza sapere a chi potrà essere
destinato. E oggi assume grande importanza anche la tematica della transculturalità e della promozione
della donazione anche verso coloro che provengono da altri Paesi e da altre culture, affinché tutti i pazienti
candidati al trapianto – anche quelli con genotipo differente dal nostro, caucasico, e affine invece a quello
dei propri connazionali, trovino una donazione geneticamente compatibile per essere curati. La
partecipazione sarà aperta fino al 31 agosto 2014 e in palio vi sarà la somma di tremila euro, che sarà
erogata a rimborso dell’acquisto di attrezzature e materiali utili a potenziare e migliorare l’attività di filmaker
del vincitore, scelto da una giuria tecnica apposita. L’autore del cortometraggio vincitore autorizza, in
particolare, la distribuzione dell’opera da parte di Admor - Adoces allo scopo di promuovere la donazione di
midollo osseo. Si precisa che l’esclusività della distribuzione dell’opera spetterà ad Admor - Adoces. Le
condizioni e i termini per concorrere al Premio Speciale Admor - Adoces “Vivere e donare: la vera grande
bellezza”, sono quelle vigenti per il Festival internazionale del cortometraggio Fiaticorti (il bando è disponibile
su www.fiaticorti.it). Nel form di iscrizione al concorso andrà indicata la categoria Premio Speciale Admor Adoces. Il nuovo riconoscimento mette in luce una delle vocazioni del festival, divenuta sempre più
accentuata negli ultimi anni: quella sociale, che si traduce nella volontà di raccontare la vita odierna e le sue
sfide, trovando un linguaggio nuovo ed efficace per lanciare messaggi importanti. La premiazione si svolgerà
il 7 novembre 2014 alle 21,00 nel cinema dell’Aeroporto militare di Istrana (Treviso), sede del 51° Stormo
dell’Aeronautica militare.
Vuoi donare gli organi? A Settimo basta
dirlo all'anagrafe
Una sala operatoria In due giorni già dieci nuovi adesioni. I donatori di organi potrebbero crescere con
la decisione del Comune di Settimo Torinese, che, prima amministrazione del Nord Italia, concede ai
suoi cittadini di esprimere la propria posizione rispetto alla donazione degli organi anche all’anagrafe. Il
progetto è denominato “Una Scelta in Comune” realizzato in collaborazione con il coordinamento
regionale delle donazioni e dei prelievi di organi e tessuti. L’occasione per dichiarare la propria volontà
sulla donazione di organi e tessuti al personale dell’anagrafe, firmando un apposito modulo.
La decisione sarà inserita nel sistema informativo trapianti, il database del Ministero della Salute che
permette ai medici che lavorano nel coordinamento di consultare in caso di possibile donazione, la
dichiarazione di volontà dell’individuo. Ovviamente la scelta può essere modificata in qualunque
momento agli sportelli dell’ASL. Valida è infatti l’ultima espressione rilasciata in ordine temporale.
Un’iniziativa
di grande valore, dice l’assessore regionale Ugo Cavallera: “Il Piemonte è una delle regioni più
“virtuose” d’Italia, come numero di donatori per milione di abitanti: nonostante ciò le liste di attesa per
un trapianto non si esauriscono”.
SETTIMO
27/03/2014
“Donate gli organi, salvate una vita”
A Settimo la scelta si fa in Comune
In tre giorni dieci persone hanno già rilasciato il proprio assenso
NADIA BERGAMINI
SETTIMO
Il Piemonte comincia da Settimo Torinese. La città alle porte di Torino è la prima in tutto il Nord Italia
ad adottare il progetto «Una scelta in Comune» già lanciato nelle Marche, in Umbria e in Emilia
Romagna sulla donazione degli organi. Di cosa si tratta? Di una nuova modalità per i cittadini per
dichiarare la propria volontà a donare o meno organi e tessuti dopo la morte. Finora la dichiarazione
poteva essere affidata ad associazioni come Aido e Admo, o recandosi in un apposito sportello della
propria Asl. Da qualche giorno a Settimo si può fare anche attraverso l’Anagrafe del Comune.
«La richiesta ci è arrivata da Facebook - racconta l’assessore Fabrizio Puppo - ci siamo subito attivati
per capire come fare, e a gennaio gli operatori hanno fatto il corso di formazione».
Il servizio è partito e proseguirà a costo zero. In tre giorni sono state già 18 le persone che hanno
rilasciato la loro dichiarazione, dieci positive. Come funziona? A chi, maggiorenne, si presenta in
Comune per rinnovare la carta di identità viene consegnato l’opuscolo informativo e offerta la
possibilità di rilasciare la propria dichiarazione. Le espressioni registrate all’Anagrafe non sono poi
riportate sul documento di identità , ma trasmesse direttamente e in tempo reale al Sistema Informativo
Trapianti nazionale consultabile dai centri trapianti ogni volta che sarà necessario. «La dichiarazione
con la propria volontà - spiega Raffaele Potenza, del Coordinamento regionale delle donazioni - solleva
dal peso della decisione nel momento del lutto e del dolore».
In Piemonte, il 31 dicembre scorso, le persone in attesa di trapianto erano 521, quasi 9 mila in tutta
Italia. grazie alle dichiarazioni rilasciate ai Comuni che hanno aderito al progetto, dal 2012 a oggi 11.267
uomini e donne sono diventate donatori e donatrici, contro le 123 mila dichiarazioni di volontà
rilasciate in oltre 10 anni alle Asl. Il sistema che utilizza le anagrafi comunali come mezzo di
informazione è dunque indiscutibilmente più capillare. «Come numero di donatori per milione di
abitanti il Piemonte continua a essere una delle regioni più virtuose d’Italia - sottolinea l’assessore
regionale alla Sanità, Ugo Cavallera -. Nonostante ciò le liste di attesa per un trapianto non si
esauriscono. L’informazione è fondamentale. E l’iniziativa di Settimo va nella giusta direzione, anzi mi
auguro che presto possa essere estesa ad altri Comuni piemontesi».
KERRY, VOLTO DI UNA CAMPAGNA PER
DONARE
GLI ORGANI, MUORE DI FIBROSI A 23
ANNI
Giovedì 27 Marzo 2014
di Simone Pierini
ISPWICH (UK) - Kerry Thorpe è morta a 23 anni di fibrosi cistica. Una volta scoperta la malattia aveva
dedicato quel poco che le rimaneva di vita per tentare di aiutare le ragazze come lei. Era diventata il
volto di una campagna per la donazione degli organi, ma è morta prima di riuscire a trovare un donatore
per lei stessa. Necessitava di un doppio trapianto di polmone da due anni, ma la lista di attesa era troppo
lunga. Il peggioramento delle sue condizioni poi non le avrebbero permesso di sottoporsi ad una
operazione chirurgica di quella portata. Ma invece di abbattersi ha prestato il suo volto e la sua
condizione per dei manifesti pubblicitari per la campagna nazionale Live Life Then Give Life. “Vorresti
darne uno?”. Recitava lo slogan.
Donazione organi, basta comunicarlo all'anagrafe
mercoledì 26 marzo 2014
Grazie a un progetto pilota che permetterà di farlo nel corso del rinnovo del
documento di identità
FIRENZE - Sarà attivo nei prossimi mesi il progetto pilota che permetterà ai fiorentini di donare gli organi
previa registrazione all'anagrafe. Una operazione che si potrà effettuare nel corso del rinnovo o rilascio della
carta di identità.
Carta d'identità alla mano per la
donazione degli organi
a cura di Giulia Calvaresi,
FIRENZE, 26 MARZO 2014 - Un'iniziativa interessante e all'avanguardia quella che coinvolgerà le città di Firenze, Sorano (GR) e
Rosignano (LI). Di cosa si tratta? Della questione sulla donazione degli organi. Tra qualche mese in queste città sarà possibile
registrarsi come donatore o donatrice di organi direttamente presso l'ufficio anagrafe, presentando la propria carta d'identità.
Un'iniziativa che fa parte di un progetto pilota nato dalla collaborazione tra l'Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e
l'Associazione italiana per la donazione degli organi (Aido), una prova per testare se questo metodo possa funzionare ed
eventualmente essere esteso ad altre città.
Ovviamente non si tratta di una decisione facile, ma l'obiettivo è quello di portare le persone a scegliere consapevolmente di donare i
propri organi, un atto di amore e di condivisione con il prossimo, un gesto generoso che può migliorare se non addirittura salvare una
vita. Una prova seria e importante, attraverso la quale sarà possibile capire quale sia l'orientamento degli abitanti di queste città nei
confronti di questo tema delicato.
Giulia Calvaresi
San Marino. Organi: Authority
sanitaria sta lavorando al
recepimento delle direttive
europee in materia di donazioni
Franco Cavalli - San Marino Oggi:
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Protagonisti di questa vicenda, Morena Ranocchini e il piccolo Gregorio Guidi,
affetto da una malattia rara, la glomerulo sclerosi focale, che colpisce i reni.
(...)
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28 marzo 2014 - Trapianti