S a l u t o d e l M i n i s t ro (Fr.Luciano Baffigi) S Il segreto francescano e andiamo a cercare nei discorsi di qualsiasi Papa, troveremo certamente più che un richiamo a S.Francesco, ma in Giovanni Paolo II c’è stato qualcosa di più. La sua beatificazione è un occasione per scoprire il rapporto profondo che lo legava al santo di Assisi ancor prima della sua elezione, anche attraverso la figura del martire francescano polacco Massimiliano Kolbe. L’aver scelto 25 anni fa proprio Assisi per la giornata di incontro di tutti i rappresentanti delle religioni del mondo, ne è la prova forse più eloquente. Un gesto profetico come questo, il Papa l’ha voluto affidare proprio alla figura umile di San Francesco e, abbandonando la sua sede in Roma, si recò pellegrino là. Sempre ad Assisi durante la sua prima visita nel 1978, pochi giorni dopo la sua elezione, rivolse questa bellissima preghiera a San Francesco, come per mettere sotto la sua protezione il suo Pontificato: “Aiutaci, San Francesco d’Assisi, ad avvicinare alla Chiesa e al mondo di oggi il Cristo. Tu che hai portato nel tuo cuore le vicissitudini dei tuoi contemporanei, aiutaci, col cuore vicino al cuore del Redentore, ad abbracciare le vicende degli uomini della nostra epoca, i difficili problemi sociali, economici, politici, i problemi della cultura e della civiltà contemporanea, tutte le sofferenze dell’uomo di oggi, i suoi dubbi, le sue negazioni, i suoi sbandamenti, le sue tensioni, i suoi complessi, le sue inquietudini. Aiutaci a tradurre tutto ciò in semplice e fruttifero linguaggio del Vangelo affinché Cristo stesso possa essere ‘Via-Verità-Vita’ per l’uomo di papa Giovanni Paolo II MEMO del nostro tempo. Questo chiede a te il Papa Giovanni Paolo II e spera che non glielo rifiuterai, che lo aiuterai. Sei stato sempre buono e sempre ti sei affrettato a portare aiuto a tutti coloro che si sono rivolti a te”. Vedendo l’ammirazione e l’amore che tutti, indistintamente, hanno avuto verso questo Papa, specialmente i giovani, possiamo dire che S.Francesco ha esaudito questa semplice e fiduciosa preghiera, comunicandogli il suo carisma, il suo amore per il Signore Gesù nella salute e nella sofferenza, l’amore al Vangelo ed infine il suo ardore missionario. In tutto questo c’è la risposta a quella domanda “Perché a te, perché a te, perché a te tutto il mondo è venuto dietro?” che possiamo farci anche in riferimento al Beato Giovanni Paolo II. E ciò non soltanto considerando i suoi innumerevoli incontri e viaggi per il mondo, ma specialmente per quanto riguarda l’ultimo viaggio che è stata la sua sofferenza, la sua agonia e la sua morte accettate come sorelle. La vita umanamente ricca, serena nonostante tutto, santa e feconda di questo Papa, l’ottimismo che riusciva a comunicare a tutti è, per noi francescani, un’occasione per riscoprire il segreto che San Francesco ci ha lasciato e che ancora si rivela attuale. 1 Maggio ROMA- S.Pietro: Solenne celebrazione per la beatificazione di papa Giovanni Paolo II 31 AGOSTO - 5 SETTEMBRE Incontro di esperienza di Dio con P. Ignacio Larrañaga Domus Pacis - S.Maria degli Angeli - Assisi tel. 0429.79154 08 Beato Geremia da Valacchia, Religioso (Memoria fac.) - 11 Sant’Ignazio da Laconi, Religioso (Mem.) 12 S. Leopoldo Mandić da Castelnuovo, Presbitero (Memoria) 16 S. Margherita da Cortona, Penitente (Mem.) 18 S. Felice da Cantalice, Religioso (Festa) - 19 San Crispino da Viterbo, Religioso (Memoria) V i t a d i Fr a t e r n i t à Chiara Eventi Giubilari I A cura di fr.Piero Vivoli l mese di aprile, ormai trascorso, ha visto nella nostra Provincia almeno due eventi giubilari di non poco conto: il 90° compleanno di fr. Teobaldo Ricci e il 60° di ordinazione sacerdotale di fr. Angelo Fiumicelli. Il primo si è celebrato a Cortona, domenica 10 aprile, anche se il lieto evento era avvenuto il 6 aprile del 1921 nel piccolo paesello di Stia in casentino; il secondo nel nostro convento di Poppi il 15 aprile, in ricordo di quanto avvenne lo stesso giorno ma del 1951 nella nostra chiesa di Montughi. Due vite segnate da esperienze diverse, l’una in patria, l’altra in missione, ma accomunate dal lungo fluire del tempo, che ha segnato le membra di entrambi i confratelli, ne ha plasmato i cuori, arricchito lo spirito. Alla festa di fr. Teobaldo erano presenti amici e parenti, alcuni confratelli e lì su un lato, lasciata a se stessa, una solitaria stampella, velato ricordo di un temporaneo infortunio al ginocchio del nonuagenario fraticello. Per un tratto si era pensato che questa volesse addirittura sostituire la vanga, ma poi, vedendo in azione il buon vecchio Teobaldo, indaffarato com’era a intrattenere i suoi ospiti e a celebrare i sacri misteri, l’allarme è testé rientrato e a tutti è parso chiaro come quella povera stampella dovrà vederne passare ancora assai di acqua sotto i ponti delle Celle, prima di averla vinta sulla tenace tempra dell’anziano padre! Fr. Angelo ha scelto invece festeggiamenti più sobri: nessun invitato, ma nemmeno stampelle a sostenere un umore sempre gioviale e sorridente. Un pranzetto di tutto rispetto ha rifocillato i commensali, una fetta di colomba ne ha segnato il degno coronamento, un bicchiere di vinsanto, sufficientemente dolce, ne ha infine decretato la solenne conclusione, in attesa della Messa vespertina. E’ inutile dire che a presiederla è stato lo stesso padre Angelo, con voce chiara e solenne e con l’edificante ricordo di una vita tempestata di numerose prove del Signore, a cui il confratello non ha mancato, sottolineo, a ciascun ricordo, di far seguire un umile e sincero ringraziamento. Ai due confratelli un grazie per la testimonianza del loro instancabile “amen”. di Cerbaiolo O ra è anche il titolo di un Opuscolo di appena 90 pagine, pubblicato pochi mesi dopo la sua morte, avvenuta un anno fa, il 29 Aprile. Dal 03 Maggio 2010 Chiara riposa nel piccolo cimitero di Cerbaiolo. L’ Opuscolo è di una ricchezza culturale e soprattutto spirituale straordinaria. Per chi non ha conosciuto Chiara è senz’altro una scoperta: scopre una storia unica e irripetibile. Per 58 anni membro della Piccola Fraternità Francescana di S. Elisabetta, è vissuta in una strana solitudine in un antico romitorio francescano per circa 40 anni: Cerbaiolo. L’ha dovuto tirar fuori, si può dire, dalle macerie; ha donato ad esso una nuova vita, risvegliandolo all’antico spirito francescano. L’ Opuscolo è la storia umile di questo risveglio, incentrato nell’avventura francescanamente pazzoide di una donna innamorata dell’essenziale: “Ho letigato con Dio, perché mi affidasse un luogo così. Essenziale, per chi, come me, è cultrice dell’essenziale”. Per chi non ha conosciuto Sorella Chiara, le pagine della pubblicazione sono una scoperta incantevole e per il ritratto spirituale dell’inquilina e per lo stile di vita, che ha saputo gioiosamente incarnare. Le testimonianze trasmesse hanno il sapore della gioia ritrovata vicino ad una donna eremita, che sa parlare soltanto il linguaggio della semplicità e dell’essenzalità. Non sappiamo quanti (anche frati!) leggeranno l’Opuscolo, ma certamente le testimonianze sono quelle che fanno sgranare gli occhi, tanto sono forti e incisivi i messaggi, che investono il lettore. ONOMASTICI di Maggio La lettura, prima di tutto, fa dimenticare la donna delle capre, l’eremita, e resta LEI, CHIARA, con la ricchezza, tut02 Fr. Atanasio Andreini 16 Fr. Ubaldo Borgogni, ta francescana, della semplicità e del candore. Fr. Ubaldo Allorini Chiara di Cerbaiolo: è il titolo del prezioso opusco03 Fr. Alessandro Rosadini lo. I due vocaboli si richiamano a vicenda: Chiara richia17 Fr. Pasquale Martini 11 Fr. Fabio Piccini ma “Cerbaiolo” e questo fa pensare ad una “Chiara” del 19 Fr. Ivo Bartolozzi XX secolo. 12 Fr. Leopoldo Costi 20 Fr. Bernardino Faralli Quanti sono saliti nell’antico romitorio e sono incontrati con lei sono discesi con qualcosa di nuovo e di fresco 13 Fr. Natale Cocci 30 Fr. Ferdinando Rossi dentro. L’ Opuscolo è veramente portatore di una preziosa storia di incontri di anime. Tra le varie foto illustrative una colpisce particolarmenANNIVERSARI te: Chiara inginocchiata ai piedi di Giovanni Paolo II e la mano di questi, che si allunga in una amabile carezza! Ed 31 F r.Ivo Bartolozzi e Fr.Eugenio Mattioli anche il papa sembra sorridere per il lieto incontro con compiono 80 anni l’eremita di Cerabaiolo. 2 Pastorale Giovanile Vocazionale: Presso l’Eremo “Le Celle” di Cortona il prossimo appuntamento sarà l’esperienza di deserto nei giorni 25-30 Luglio: ‘Con Francesco testimoni del Vangelo nel mondo’. 25-30 Luglio: Convento dei Cappuccini di Poppi (AR): Esercizi Spirituali per giovani sul tema: ‘Lo farò volentieri Signore’ S.Francesco a Cortona: 8° Centenario Un nutrito programma di appuntamenti che ha inizio il 21 di Maggio (con la Preghiera presieduta dai Ministri Provinciali delle tre Famiglie), si protrae oltre l’estate, con liturgie, incontri storico-culturali, predicazione, musica, canto, marce, mostre che coinvolgono l’intera città e il nostro Santuario, fino alla Celebrazione del Transito il 3 Ottobre nella chiesa di S.Francesco. Annunzio della Parola Dal 18 al 29 Maggio, la Fraternità dell’OFS di Poppi, nel festeggiare il centenario della fondazione, vuole sperimentare il servizio della Missione, coadiuvando i frati cappuccini impegnati nell’Annuncio della Parola alla popolazione della loro cittadina. Animazione Missionaria C.A.M - Prato 06: a Prato incontro di Formazione per le Suore missionarie di S.Angela, in partenza per il Brasile. 08: Montughi Mostra-mercato per le mamme, presentata dal Laboratorio Missionario locale. 14: a Siena presso il Chiostro del Monastero in ‘Costa Fabbri’ Animazione Missionaria in Collaborazione con l’Associazione Gabnichi Onlus. Dal Diario del Ministro Provinciale Agenda di aprile 01-02 a Pistoia per la VISITA PASTORALE 03 a Prato: Messa per Convegno missionario CAM 03-05 ad Arcidosso: per la VISITA PASTORALE 06 al Giglio per matrimonio 08 al Prato per visita fraterna ai confratelli 10 a Cortona per il 90° compleanno di Fr.Teobaldo a S.Casciano: S.Messa in memoria di Fr.Guido Raspini 11 a Montughi per il funerale di Fr.Innocenzo Fanfani 11-12 a Montecasale-Sansepolcro per la VISITA PASTORALE 12-13 ad Arezzo per la VISITA PASTORALE 14-15 a Poppi per la VISITA PASTORALE 17 al Giglio per funerale 18 a Cortona per la VISITA PASTORALE 19 a Camerino: visita ai novizi e incontro Provinciali del centro 21-24 ad Arcidosso per il servizio liturgico pasquale 25-27 Visita in famiglia 28 a Montughi incontra il V.Postulatore Brasiliano per la causa di P.Damiano da Bozzano 29-30 a S.Giovanni Rotondo: pellegrinaggio Calendario DI Maggio 03 07 08 09-14 16-17 18 21 23-24 28 a Firenze per l’incontro di Definizione a Borgo S.Lorenzo per l’incontro sulle Costituzioni a Firenze: celebra dei Battesimi in Pellegrinaggio a Medjugorie a Firenze per la visita pastorale alla Fraternità a Poppi per l’inizio della Missione a Cortona per inizio Centenario della venuta di S.Francesco a Grosseto per la visita pastorale a Firenze per incontro celebrazioni Spirito di Assisi 3 L u c e at A e i ... A cura di fr.Giacomo Carlini nche P.Innocenzo da Tuoro sul Trasimeno, la sera dell’08 Aprile 2011, ha concluso il suo cammino sulla terra. Nonostante la non robusta costituzione fisica, è arrivato ad oltrepassare gli 80 anni: a 87 si è fermato! E’ stata una partenza verso la Casa del Padre molto serena. Memoria e preghiera per P.Innocenzo, il frate... ‘stanziale’ La serenità è stata, d’altronde, la nota predominante della sua presenza con noi e in mezzo a noi. Senza compiere grandi cose, è stato un vero grande frate cappuccino. Frate dal 1940, quando indossò il saio a Cortona, ha attraversato la seconda parte del sec. XX e il primo decennio del successivo senza farsi travolgere né sviare dai molti travestimenti intervenuti. E’ stato un frate lineare, fedele allo spirito concepito nell’anno del noviziato e consolidato negli anni della formazione pre-sacerdotale. La sua lunga presenza nei Luoghi di Studio testimonia la stima goduta, non tanto per la cultura, quando per il candore di una vita esemplare e la trasparenza anche esterna di un animo pacificato. Lo spirito francescano nutrì i suoi rapporti con i confratelli, rendendoli festosi e gioiosi; permeò profondamente la sua vita in convento e tra la gente all’esterno, rivelando, sempre e ovunque, nobiltà d’animo e mitezza francescana. Si trovò bene ovunque, nelle case di formazione con i giovani frati, nel servizio pastorale negli Ospedali e nel governo delle fraternità. Senza essere un grande studioso, non perse tempo, anzi seppe trovarne tanto da dedicare allo studio e alla stessa ricerca storica. Fu esemplare nel custodire la memoria storica dei luoghi, dove si trovò a vivere, e nel tramandare quella umile del presente vissuto. Fu frate cappuccino ordinato e semplice; amò il convento e ne ebbe cura; fu fedele alla vita conventuale e non tradì mai il ritmo delle scadenze giornaliere. Si autodefinì frate “stanziale”, come certi uccelli, che non si allontanano dal luogo di nascita. Uccelli, appunto, “stanziali”! Il paragone suscitò nel capitolo dei frati una grande risata e strappò un fraterno applauso al ‘Fanfani’ frate stanziale! S i t u a z i o n e s a n i ta r i a : Fr.Lanfranco Iozzi, che tutti ricordiamo nella sua possente statura, arreso ad un inesorabile declino, è stato ricoverato in Ospedale per insufficienza respiratoria. Fr.Silvio Fedi, in seguito a disturbi all’apparato urinario, dopo l’intervento chirurgico in Ospedale, è ritornato in fraternità. Stazionarie le condizioni di fr.Roberto Cassiani, costretto al letto, ma con paziente e docile serenità. L’arte nei conventi dei cappuccini toscani A cura di Fr.Giacomo Carlini M aggio, mese della Madonna! Non possiamo non tener conto di questa circostanza senza presentare un quadro delle tante ‘Madonne’ presenti nel convento di Montughi. Così, dopo l’Annunziata del Cigoli, tentiamo di presentare una delicatissima Maternità. Maternità Olio su tavola (cm 52x69) 1561 Si trova, attualmente, nella saletta attigua alla Sala della Definizione. La piccola Tavola (perché di tavola si tratta) ha una storia alquanto movimentata. Originariamente si trovava nientemeno che nel Lanificio (1810), a sorvegliare il lavoro dei frati addetti a quel lavoro! Quando, nel 1810, i frati, che, per la soppressione napoleonica, dovettero abbandonare il convento, portarono con sé anche la loro Madonna, salvandola dal latrocinio dei francesi. Nel 1814, con il ritorno dei frati, il quadro riprese l’antica collocazione. Salvata anche nella soppressione del 1866, la piccola Tavola rimase al suo posto fino al 1912, quando fu portata da P.Felice da Porretta (1871-1945) nel convento di Borgo S. Lorenzo e conservata nella cella del Guardiano. Ritornò a Montughi, nei locali della Curia provinciale, soltanto nel 1984, quando il convento di Borgo fu consegnato in gestione ai Terziari Francescani di Firenze. Una profonda opera di restauro restituì al quadro la vivacità antica. La piccola Tavola porta sul retro la scritta: Francescho di Bartolomeo Penni faciebat ADNJC 1561 mese di Luglio. Anche gli esperti non hanno saputo, con chiarezza, determinare il personaggio. Ultimamente, anzi, non è mancato chi ha definito la Tavola una copia. A parte le chiacchiere degli intenditori, copia o non copia e tutto il resto, il dipinto è molto bello: il volto della giovane Madonna dolcissimo, il gesto dell’allattamento amabilissimo, il Bambino, quasi incurante della mammella, guarda i curiosi di turno e sembra dir loro che la Mamma è davvero “ la Tutta Bella”. (Cf. FRA NOI, 3 (1986) 48-50). per contattare la redazione Fra Noi T elefono : 055-4624774 [email protected] Preghiera a Maria M del Beato Giovanni Paolo II adre della Chiesa, e Madre nostra Maria, raccogliamo nelle nostre mani quanto un popolo è capace di offrirti; l’innocenza dei bambini, la generosità e l’entusiasmo dei giovani, la sofferenza dei malati, gli affetti più veri coltivati nelle famiglie, la fatica dei lavoratori, le angustie dei disoccupati, la solitudine degli anziani, l’angoscia di chi ricerca il senso vero dell’esistenza, il pentimento sincero di chi si è smarrito nel peccato, i propositi e le speranze di chi scopre l’amore del Padre, la fedeltà e la dedizione di chi spende le proprie energie nell’apostolato e nelle opere di misericordia. E Tu, o Vergine Santa, fa’ di noi altrettanti coraggiosi testimoni di Cristo. Vogliamo che la nostra carità sia autentica, così da ricondurre alla fede gli increduli, conquistare i dubbiosi, raggiungere tutti. Concedi, o Maria, alla comunità civile di progredire nella solidarietà, di operare con vivo senso della giustizia, di crescere sempre nella fraternità. Aiuta tutti noi ad elevare gli orizzonti della speranza fino alle realtà eterne del Cielo. Vergine Santissima, noi ci affidiamo a Te e Ti invochiamo, perché ottenga alla Chiesa di testimoniare in ogni sua scelta il Vangelo, per far risplendere davanti al mondo il volto del tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo. 4