SEDE DI FIRENZE - A D U N A N Z A D E L 14 APRILE 123 qual cosa, essendo questo stabilimento di vera utilità non solo agli studiosi fiorentini, ma a tutti gli Italiani, dovrebbe considerarsi come l'Erbario nazionale, e secondo il parere di già da me espresso nell'opuscolo citato (p. 16), dovrebbe ritornare sotto la diretta sorveglianza del Governo, il quale del resto (Io Stato non avendone persa la proprietà) sarebbe nel dovere almeno di occuparsi a che non sia data esecuzione a progetti, che invece di un progresso segnerebbero un vero regresso scientifico in Italia. Se da una parte quindi non trovo di assoluta necessità che le piante oramai trasportate ai Semplici ritornino immediatamente a Boboli, cosi trovo ancor meno necessario che gli E r bari vadano a riunirsi a quelle piante v i v e ; essendo che moltissimi lavori Biografici, anche fra i più grandiosi, sono stati elaborati in Erbari che non avevano a lato il Giardino botanico ; basterà che a questo riguardo citi gli Erbari De Candolle, Boissier, del Museo britannico ecc. L'essenziale per lo studio è che l'Erbario sia ricco di materiale, e che la biblioteca sia ben fornita di libri, ed allora i lavori più seri ed estesi potranno esser ivi eseguiti, indipendentemente da un Giardino. Per il bene e per il progresso futuro dell'Istituto di Firenze, e nell'interesse generale della Botanica in Italia, io ritengo che non convenga toccare l'attuale Museo botanico, disfacendo l'opera di Filippo Parlatore, la quale nell'epoca del Congresso internazionale di botanica, tenuto appunto nelle sale degli Erbari del Museo di V i a Romana nell'anno 1874, fu trovata degna di ammirazione ; come credo che d'altra parte convenga dar sviluppo all'Istituto botanico ai Semplici, quale stabilimento didattico, distinguendo ciò che è necessario per T insegnamento dal materiale di studio destinato per le ricerche litografiche. Io riterrei quindi di primissima e capitale importanza dividere la direzione degli Erbari da quella dell' insegnamento, anche quando detti Erbari fossero di già trasportati ai Semplici, e riuniti ai Laboratori ed al Giardino; non essendo possibile che una sola persona, per quanto dotta, attiva ed intelligente, possa istruire convenientemente i giovani nella organografia, nella fisiologia, anatomia ed istologia vegetale (per non parlare della botanica patologica, della sistematica in genere e della crittogamia) e possa nel medesimo tempo occuparsi di dirigere, ordinare ed accrescere un grandioso Erbario, nemmeno per quel tanto che