notiziarioVERDE Giugno 2012 - Numero 10 Periodico del Gruppo Botanico Amici del Verde - 20900 Monza - Via Correggio, 59 Telefono: 3772035160 - www.amicidelverde.org - [email protected] Due o tre delle cose che vorrei dire Cari Soci, è terminato il mio mandato triennale da presidente del Gruppo Botanico e come spesso avviene in casi simili, quando gli argomenti sono favorevoli, anch’io snocciolerò qualche numero ed evidenzierò i risultati positivi. Durante la scorsa assemblea, oltre l’approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo, abbiamo avuto modo di parlare solo marginalmente del più recente passato, quindi lo citerò di nuovo, ma solo per gli avvenimenti più importanti. Le norme statutarie che regolano il nostro Gruppo Botanico sono state rese più rispondenti ai bisogni di democraticità. Basti pensare alla non rieleggibilità del presidente, precetto che ho auspicato e promosso con decisione, onde evitare il riconfermarsi di deleterie personalizzazioni dell’Associazione. La quota associativa è stata, di fatto, diminuita. Da tre anni a questa parte, contestualmente all’iscrizione, sono stati regalati libri e DVD, forbici da potatura, parure di sciarpa e cappello. Regali importanti il cui valore economico ha rappresentato una percentuale considerevole della quota associativa. Il numero degli incontri e delle conferenze è stato massimizzato: il calendario, pur mantenendo la frequenza quindicinale, ha lasciato pochissimo spazio alle vacanze estive e a quelle natalizie. Ma non basta, per soddisfare i desideri espressi da un elevato numero di Soci, sono stati realizzati molti incontri didattici sugli argomenti più diversi. Basti pensare a quello sulla potatura delle rose, tenuto da Tina Ponzellini, o a quelli sugli innesti, tenuti da Rino Pagani; senza dimenticare Enrica Paleari con l’arte e la tecnica dei fiori pressati, ma anche Alessandro Penati con la coltivazione delle orchidee e molti altri che hanno fatto la felicità dei Soci più pragmatici. Oltre a questo, abbiamo fatto acquisti importanti. Per adeguarci alle necessità di carattere informatico e audiovisivo sono stati comprati un Presenter, un computer portatile e un videoproiettore FullHD. Nonostante la quota associativa simbolica e l’acquisto dei beni strumentali e dei regali ai Soci, le casse dell’Associazione godono ancora di ottima salute, grazie alla gestione oculata, ma anche alla precisione della tesoriera Benilde Zanzi. I risultati più appaganti sono quelli legati alla presenza numerica alle conferenze, che è aumentata visibilmente, e al numero degli associati che ha registrato un incremento tale da sfiorare il 40% superando ogni più ottimistica previsione. Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto il nostro Gruppo Botanico con la la loro collaborazione, tra questi, vorrei di Luigi Brambilla ricordare Graziano Cattaneo e Guglielmo Crippa che, pur non avendo cariche sociali, ci hanno dato un aiuto importante. Un ringraziamento particolare vorrei farlo a Fernanda, mia moglie, per aver pazientemente sopportato che dedicassi la maggior parte del mio tempo libero al Gruppo Botanico, per aver tollerato che qualche vacanza fosse annullata a causa dei miei impegni associativi e anche per aver dedicato molte delle sue energie all’Associazione sollevandomi da molte incombenze, piccole e grandi. Infine, credo di interpretare il desiderio di tutti i Soci nel ringraziare il neoeletto presidente Fausto Villa e tutti i membri del Consiglio direttivo, i Probiviri e i Revisori, meritevoli di gratitudine anche per il solo fatto di essersi candidati, assicurando così nuova linfa vitale al Gruppo Botanico. In futuro, anche se in modo più defilato, continuerò ad assicurare la mia vicinanza e collaborazione al Gruppo Botanico, ma ora c’è uno zaino che mi aspetta. Assegnato al professor Marco Caccianiga il premio “Acero d’Oro 2012” Dopo la cerimonia di consegna, la serata si è tinta di giallo accanto alla sua intensa attività di ricerca e insegnamento, svolge studi di botanica forense in collaborazione con il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università di Milano. Al termine della cerimonia di consegna, la serata è proseguita con una conferenza dal titolo intrigante: “Botanica forense” ovvero: quando il verde si tinge di giallo. Tra immagini più o meno cruente, abbiamo scoperto quanta importanza rivesta l'applicazione delle conoscenze botaniche nelle indagini giudiziarie. L'utilizzo delle scienze naturali per la risoluzione di casi giudiziari ha acquisito grande popolarità negli ultimi anni, grazie anche a telefilm, fiction e trasmissioni televisive. Tuttavia, se alcune discipline, come l'entomologia, hanno ormai un Foto di Fausto Villa Il 14 febbraio scorso, presso la sala conferenze della Casa del Volontariato, è stato consegnato il premio “Acero d’oro 2012” al professor Marco Caccianiga. Il riconoscimento è stato istituito dal Gruppo Botanico Amici del Verde per evidenziare i meriti di chi si è particolarmente prodigato e distinto nell’opera di divulgazione delle scienze botaniche a tutti i livelli. L’Acero d’Oro 2012 è stato consegnato da Luigi Brambilla, nella sua veste di presidente del Gruppo Botanico Amici del Verde, al professor Marco Caccianiga alla presenza di un folto pubblico composto da Soci e simpatizzanti del nostro Gruppo, ma anche da amici e allievi del premiato. Il professor Caccianiga, del Dipartimento di Biologia presso l’Università Statale di Milano, da anni, Luigi Brambilla consegna l’Acero d’oro 2012 a Marco Caccianiga 2 Il premio “Acero d'oro” è stato istituito nel 2001 quando fu assegnato alla dottoressa Ester Boschetti Fumagalli, allora presidente dell'Associazione Italiana della Rosa e creatrice, con il marito Niso Fumagalli, del famoso Roseto della Villa Reale di Monza. posto consolidato tra le scienze forensi, altre, come la botanica, sono ancora sottoutilizzate. La distribuzione delle piante non è casuale, ma dipende da tanti fattori ambientali; l'analisi delle evidenze botaniche può quindi dare preziose informazioni su resti o reperti rinvenuti all'aperto. Le piante possono dirci dove e quando un delitto è stato commesso, o se dei reperti sono stati spostati, o quale è stata la successione di determinati eventi. Durante la serata abbiamo appreso come il contributo del botanico e il suo ruolo nell'analisi scientifica della "scena del crimine" possano essere determinanti. Ora, sarà più difficile compiere un delitto perfetto. Fernanda Migliorini Anche quest’anno, Soci e simpatizzanti del Gruppo Botanico Amici del verde hanno trascorso una giornata insieme per festeggiare l’undicesimo anniversario dell’Associazione. È stato, il 10 dicembre, un succedersi di eventi vissuti tra amici in serenita ed allegria. Si è iniziato, presso il ristorante Jolly mediante estrazione, ad offrire ai Soci presenti dei regali di vario tipo quali: felpe, pen-drive, penne e libri di diverso valore , tra cui un raro libro di Libereso Guglielmi ed uno di Giorgio Ceffali, entrambi con dedica autografa. In seguito, secondo programma, sono stati proiettati dei video che il Presidente aveva realizzato da foto scat- so citazioni letterarie. Buon ultimo è arrivato il momento del quiz ornitologico realizzato da Luigi Brambilla con la consulenza di Carlo Pistono. Si trattava di indovinare il nome di uccelli, più o meno comuni, dall’ascolto del loro canto e dalla 10 DICEMBRE 2011 LA FESTA VERDE DI FINE ANNO TRA CASSOEULA E INDOVINELLI A PREMI di Lissone, con un robusto pranzo a tate dai Soci. Ne è risultato un piacebase di specialità brianzole, innaffia- vole excursus per luoghi, mete di gite te da beveraggi non altrettanto robu- sociali o visitati personalmente dai sti perché, di lì a breve, avremmo fotografi. E’ stato mostrato anche un impresdovuto guidare. Dopo il brindisi, il gruppo dei Soci sionante filmato ripreso durante una visione di alcune fotografie, via via buongustai si è trasferito presso la ”passeggiata” in condizioni estreme meno sfocate. sede dell’Associazione dove è stato effettuata da un escursionista per un I Soci si sono mostrati piuttosto preraggiunto da chi, per vari motivi, non sentiero minerario, ora in disuso, nei parati sia in campo ornitologico che era venuto al ristorante. Qui, il presi- monti di Malaga. in quello letterario e hanno chiesto di dente Luigi Bramriproporre questi divertenti indovinelli billa ha rivolto pae quiz anche in futuri incontri. role di benvenuto Alle ore 19 e 30 la festa è finita e il ai presenti ed ha Presidente ha accomiatato i presenti, ricordato come l’ ringraziandoli per la loro attiva parteassociazione si cipazione che ha consentito a tutti di sia arricchita, antrascorrere un piacevole pomeriggio che nel 2011, di ed ha rivolto loro un augurio sincero nuovi Soci grazie di ogni bene per il 2012. anche alla magBenilde Zanzi giore visibilità che si è raggiunta sui mezzi di comunicazione cartacei e online e al gra- Un’immagine degli “Indovinelli verdi” dimento che tutte le attività proposte hanno ottenuto. Dopo questo, è Quindi, è stato il momento della pre- stato il momento miazione delle guide al Roseto “Niso del gioco degli Fumagalli”, Soci volonterosi e prepa- indovinelli letteratissimi che hanno offerto il loro va- rari ideati da Anlido contributo nel guidare i gruppi di namaria e Antovisitatori durante tutto il mese di mag- nio Sala: bisogio nel Roseto della Villa reale di gnava riconoscere il nome di pianMonza. Gracchio alpino, uno degli uccelli da indovinare nel quiz ornitologico Successivamente, si è provveduto, te e fiori attraver3 Potatura e innesti: grande interesse per gli incontri didattici del Gruppo Botanico Amici del Verde Con l’arrivo della bella stagione, nella stragrande maggioranza di noi, aumenta la spinta a “sporcasi le mani“ con i lavori tipici di chi fa parte di un gruppo botanico. Qualcuno si limita al riassetto, ripulendo o rinvasando le piante d’appartamento, altri a sistemare e rinnovare il proprio balcone con le relative fioriere, altri ancora, più intraprendenti e/o più fortunati, in quanto possessori di un giardino, si cimentano con rose, ortensie, camelie, rododendri ecc. arrivando a, più o meno grandi, gestioni di orto e frutteto. A proposito di giardino e frutteto tra spesso dato vedere, mantiene l’albero più sano, longevo e produttivo. La conoscenza della tecnica degli innesti consente inoltre di riprodurre in proprio esemplari particolari più o meno rari sul mercato oppure particolarmente costosi. L’approfondimento dei suddetti interventi agronomici richiede l’esemplificazione pratica delle varie operazioni da eseguire, difficilmente proponibili durante le conferenze serali. Nelle due ore di conferenza, solitamente, ci si limita ad analizzare l’ ambiente che ci circonda illustrando la natura e divulgando informazioni, principalmente in maniera astratta e teorica. Ritengo che la possibilità di ”far toccare con mano” aspetti pratici di coltivazione sia un’attività complementare molto interessante che il nostro sodalizio ha potuto offrire. Pertanto, ho accettato volentieri la proposta di tenere quegli incontri che mostrassero nella pratica la potatura delle piante da frutto e la tecnica degli innesti. Grazie alla disponibilità di Stefano Ravasi, che ha messo a disposizione il proprio frutteto, sono stati dati i rudimenti di base sulla potatura primaverile degli alberi da frutto. Negli incontri dedicati agli innesti, muniti di coltelli, forbici, mastici, legacci e, ovviamente, di rami e rametti che simulassero marza e portinnesto, sono state passate in rassegna le più comuni tipologie di innesto. Ho avuto una grande soddisfazione per l’interesse mostrato dai partecipanti e motivo di piacere nel poter trasmettere le mie esperienze ad altri appassionati. La dimostrazione pratica della potatura delle rose, tenuta presso il roseto della Villa Reale dalla dottoressa Tina Ponzellini, mi convince che le suddette attività avranno un'implementazione in futuro. Rino Pagani mostra i principali attrezzi usati per la potatura Rino Pagani le pratiche più interessanti o necessarie, che danno ottime soddisfazioni, sono la potatura e gli innesti. Nell’ambiente urbano in cui viviamo sono pochissimi gli alberi che non richiedono interventi di potatura e, se poi parliamo di alberi da frutto, tali interventi sono praticamente indispensabili. Una potatura corretta, oltre ad evitare di snaturare le piante in tanti “totem”, come ci è sempre più 4 Un innesto a spacco realizzato in aula Un momento della lezione sugli innesti Una collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza e il Gruppo Botanico Amici del Verde “Le camelie della Signora”, conferenza letterario/botanica in Sala Maddalena tica “La Traviata” di Giuseppe Verdi sia, in tempi più recenti, di numerose versioni cinematografiche. La seconda parte dell'incontro, curata da Luigi Brambilla, è stata dedicata agli aspetti botanici e agronomici del genere Camellia, il fiore che tutti conosciamo. Un documentario fotografico, realizzato in Full HD, ci ha illustrato le specie più diverse, abbiamo imparato a classificarle secondo la forma del fiore e, naturalmente, abbiamo appreso i primi rudimenti per coltivare con successo questa generosissima pianta. Oltre a questo, abbiamo visto le bellissime immagini delle più importanti mostre dedicate alle camelie, quelle del famoso “Bosco delle camelie” di Cannero Riviera e quelle delle camelie secolari di Villa Taranto. Il pubblico ha risposto positivamente all’invito con un numero di presenze su- L’ingresso della Sala Maddalena allestito con i roll-up del Gruppo Botanico periore alle previsioni e con una soddisfazione che, osiamo sperare, sia stata direttamente proporzionale alla durata degli applausi. Fernanda Migliorini Foto di Fausto Villa Domenica 12 febbraio alle ore 16,00 presso la “Sala Maddalena” di Monza si è tenuta la conferenza letterario/botanica “Le camelie della Signora”. L’obiettivo, in conformità allo scopo sociale della nostra Associazione, era quello di promuovere l’amore per la natura e per la botanica in particolare, anche con mezzi per noi inusuali, e la letteratura è, appunto, uno di questi. Così, il nostro Gruppo Botanico, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Monza, ha organizzato un incontro in cui letteratura e botanica potessero vivere dei momenti di simbiosi mutualistica. La conferenza era divisa in due parti, nella prima, Antonio Sala ha parlato di “Un secolo di camelie”, di Alexandre Dumas e di “La signora delle camelie” il suo celeberrimo romanzo che è stato fonte di ispirazione sia dell'opera roman- Da sinistra: Antonio Sala e Luigi Brambilla durante la conferenza 5 IL GRUPPO FLORA ALPINA BERGAMASCA A ottobre il gemellaggio tra FAB e il Gruppo Botanico Il Gruppo Flora Alpina Bergamasca (FAB), come risulta dall’articolo 1 del suo Statuto, è «una libera Associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, avente la finalità di riunire appassionati, esperti e studiosi della flora bergamasca, con particolare attenzione a quella alpina». Nel lontano 1987 il prof. Claudio Brissoni (1923-2003), avendo riscontrato che allora in Bergamasca mancava un punto di aggregazione che fungesse da riferimento per i locali appassionati di flora, presentò ad un gruppo di amici una proposta concreta per la costituzione di un’associazione naturalistica che avesse lo scopo di promuovere la cultura botanica in provincia di Bergamo; a tal fine il 17/10/1987 in un’assemblea pubblica tenutasi a Oltre il Colle (BG), alla presenza di rappresentanti dell’Università di Bergamo, della Regione Lombardia, del CAI di Bergamo, del Corpo Forestale dello Stato e di numerosi appassionati, venne fondato il Gruppo FAB con un proprio Statuto e con Claudio Brissoni come Presidente. In seguito venne scelto il logo del Gruppo di escursionisti sulle Alpi Liguri 6 FAB avente come simbolo Linaria tonzigii, magnifico e raro endemita della flora bergamasca. Nel corso degli anni sono state programmate svariate attività come, ad esempio, corsi di Botanica generale e sistematica per i Soci, mostre fotografiche relative alla flora bergamasca, cartelloni di specie botaniche alpine proprie del ”Sentiero dei Fiori-Claudio Brissoni” sul Monte Arera, calendari “floristici”. Dall’aprile 1992, l’Associazione pubblica un Notiziario Floristico semestrale con contributi scritti non solo dai soci ma spesso anche da illustri botanici italiani. Molto belle ed apprezzate sono state le pubblicazioni di alcuni volumi: Orchidee spontanee della provincia di Bergamo (2001), Fiori della Bergamasca (2003), Natura bergamasca (2004), riedizione del libretto Sentiero dei fiori Claudio Brissoni (2007), Etimologia e curiosità storico-botaniche delle specie descritte nell’opera Sentiero dei fiori Claudio Brissoni (2009). Il FAB ha ormai portato a termine un’attività di indagine floristica della flora spontanea bergamasca di grande valenza scientifica, al fine di redigere un “Atlante corologico delle Piante Vascolari del Territorio bergamasco e bresciano”; l’opera è attualmente in fase di allestimento e stampa. Durante questo lungo lavoro (19892011) è stato inoltre preparato un corposo Erbario, che è stato depositato presso l’Orto botanico Lorenzo Rota di Bergamo. Da moltissimi anni il FAB è socio della SBI ( Società Botanica Italiana) e della SBILO (Società Botanica Italiana sez. Lombarda) e nell’ambito delle sue possibilità è sempre pronto a collaborare a richieste di vario tipo provenienti da Enti e studiosi che ne condividono le finalità statutarie. Sempre attiva è la collaborazione con alcune Università (Pavia, Milano, Trieste), con il CAI, con diversi Orti botanici, quello di Bergamo in primis e con il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche. Quest’ultimo Ente, ha chiesto di conoscere i dati vegetazionali al fine di poter gestire al meglio una zona montana di elevato pregio naturalistico (la selvaggia Val Sanguigno); la partecipazione del FAB all’iniziativa consiste in un lavoro triennale di ricerca botanica in valle e la produzione, mediante rilevatori GPS, della carta della vegetazione dettagliata dell’area in questione. I Soci, in un clima di grande amicizia, si ritrovano il primo ed il terzo vener- dì del mese per assistere a proiezioni su tematiche naturalistiche ben diversificate, spesso di alto livello, tenute sia da semplici appassionati che da docenti e professori universitari di chiara fama. Ogni anno in autunno viene organizzata la “Serata scientifica del FAB”, i cui relatori rappresentano l’élite dei botanici italiani: negli ultimi anni sono stati invitati il prof. Sandro Pignatti, il prof. Fabrizio Martini, il prof. Carlo Andreis, il dott. Filippo Sulle Dolomiti alla ricerca di licheni Serata scientifica nella sede del FAB Prosser, il prof. Cesare Lasèn… per L’interesse per la botanica porta il citarne solo alcuni. Spesso vengono FAB ad organizzare escursioni in chiamati illustri Botanici e Naturalisti località famose per la loro flora, fuori a presentare le loro più recenti opere però dall’ambito bergamasco; in quelibrarie: in questo senso resta memo- sti ultimi anni ci si è recati in Valle rabile nella storia del FAB la presenta- d’Aosta, nelle Alpi Marittime e zione della straordinaria e monumen- Liguri, sulle Dolomiti, in Valtellina, tale opera “Flora alpina”, effettuata in all’Isola di Cherso in Croazia… una sala gremita da appassionati dal- Quest’anno è prevista una bellissima l’Autore svizzero prof. David Aeschi- escursione nel Parco Nazionale dei mann, con l’aiuto del valdostano prof. Monti Sibillini, con l’assistenza delle Maurizio Bovio che ha curato la tra- Guide del Parco e, come sempre, con la consulenza di botanici qualificati duzione in italiano dei tre volumi. Nel corso di ogni anno si organizzano della zona. varie escursioni, alcune in collaborazione con l’Associazione Botanica Bresciana, alla “ricerca” della flora dei nostri luoghi, con la partecipazione di esperti botanici delle località visitate. Nel 2012 ci si recherà, per esempio, alla Rocca di Manerba (Bs), ai Piani dell’Avaro (Bg), Escursione del FAB al Sassolungo alla Cornagiera (BG). Da alcuni anni, per rafforzare anche l’amicizia tra i Soci, viene organizzata una Gita sociale in pullman, per la visita di Orti o Giardini botanici; quest’anno sarà la volta dei Giardini Barbarigo-Pizzoni di Valsanzibio (Pd), insigniti recentemente del premio internazionale “Il più bel Giardino d’Europa”; seguiti dalla visita della vicina Abbazia benedettina di Praglia. Molto importante è ritenuta dal FAB la collaborazione virtuosa con Associazioni che ne condividono la passione per i fiori e la natura: da anni siamo gemellati con l’ABB (Associazione Botanica Bresciana), con il GBC (Gruppo Botanofilo Comense), con la SFV (Société de la Flore Valdötaine). In questo senso è molto atteso anche l’imminente gemellaggio con il GBADV (Gruppo Botanico Amici del Verde) di Monza, che riteniamo un’Associazione viva e feconda di iniziative di reale interesse. Il FAB è anche parte attiva nel coordinamento delle associazioni naturalistiche della Provincia di Bergamo riunite nel gruppo OROBIEVIVE (www.orobievive.net) che ha lo scopo di monitorare lo “stato di salute” delle montagne bergamasche e proporre soluzioni di sviluppo sostenibile. Tutte le nostre attività sono facilmente reperibili visitando il nostro sito internet, di cui siamo orgogliosi perché contiene un’enorme mole di notizie sempre aggiornate: vi invitiamo allora, per approfondire ulteriormente la conoscenza del FAB, a cliccare su www.floralpinabergamasca.net. Carlo Marconi e Marisa Barbagli 7 Dalla riffa ai quiz naturalistici L’assembleaelettiva Come e perché si è evoluta la nostra festa di fine anno Sino a qualche anno fa, la nostra Associazione festeggiava la fine dell’anno sociale con una festa che aveva, come momento topico, l’estrazione a sorte di premi. Era una prassi consolidata, molte associazioni facevano così, e anche noi ci ritrovavamo davanti a fiori, ortaggi e semi, messi in bella mostra, per conoscere le decisioni della sorte. Ma un giorno qualcuno scoprì che la riffa è considerata, a tutti gli effetti, una “manifestazione di sorte con premi in natura” che necessita di richieste, timbri, marche da bollo, autorizzazioni e controlli anche se i partecipanti sono i soci che si riuniscono nella sede di un’associazione. Constatammo che tutti gli adempimenti necessari alla regolarizzazione della riffa erano tali e tanti da rendere impossibile la sua futura realizzazione. Basti pensare che, per adeguarci alle norme e non rischiare pesanti sanzioni amministrative, avremmo dovuto pagare per avere la presenza di un funzionario comunale che, durante la festa, avrebbe avuto il compito di con- trollare il regolare svolgimento dell’estrazione. Decidemmo allora di premiare, in modo totalmente disinteressato, la bravura dei Soci e di non accettare più nessuna offerta spontanea. Fu così che, nelle nostre feste di fine anno, fecero la loro comparsa gli indovinelli e i quiz a premi. Cortecce, semi, foglie e fiori, ma anche uccelli e insetti, gli argomenti delle domande sono stati i più diversi, ma, salvo lodevoli eccezioni, sempre di carattere naturalistico-botanico. I Soci, in ogni occasione, hanno dimostrato una preparazione più che adeguata, rispondendo a domande non sempre facili e, a volte, anche insidiose. Ora, che è trascorso qualche tempo, si possono tirare le somme e affermare che, da parte dei Soci, il gradimento di questi indovinelli e quiz a premi è stato molto evevato e tale da non far rimpiangere il passato in cui contava solamente la fortuna e non la cultura naturalistico-botanica. Luigi Brambilla Martedì 24 aprile scorso, nella sede di via Correggio, si sono tenute l’assemblea annuale e le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali. La serata ha avuto inizio con la relazione del Presidente, uscente e non rieleggibile, Luigi Brambilla sulle attività svolte in passato e sulle proposte operative per l’anno 2012. Quindi, da parte della tesoriera Benilde Zanzi, sono stati presentati i bilanci, consuntivo e preventivo, che i Soci hanno approvato all’unanimità. Ultimata la relazione di Isa Bianchi, che è intervenuta in rappresentanza del Collegio dei Revisori dei conti, siamo passati alle votazioni per il rinnovo delle cariche sociali. Gli eletti nel Consiglio direttivo si sono, successivamente, divisi gli incarichi che, a oggi, risultano essere: - Presidente: Fausto Villa - Vicepresidente: Antonella Isca - Tesoriere: Giuseppe Mosca - Segretario: Antonio Sala - Consigliere: Giusy Cattaneo - Consigliere: Alberto Covizzi - Consigliere: Carlo Pistono Il Collegio dei Probiviri è costituito da: Graziano Cattaneo, Paola Mariani e Nadia Parma, mentre i componenti del Collegio dei Revisori dei conti è composto da: Cinzia Cavallari, Elsa Crippa e Anna Maria Viganò. La squadra, a cui per i prossimi tre anni è affidata l’Associazione, è quasi completamente costituita da nuovi elementi, questo è sicuramente un aspetto positivo, perché sapranno portare nuova energia e spirito collaborativo al nostro Gruppo Botanico. Fernanda Migliorini 8 Nel territorio monzese sono spariti i prati incolti Fotografie di Graziano Cattaneo Chi, come noi, ama la natura e desidera favorire la biodiversità potrebbe lasciare incolta una parte del proprio giardino per promuovere lo sviluppo di insetti quali, ad esempio, le farfalle stadio di crisalide e 1,6% allo stadio di adulto. Questi parametri fanno capire benissimo che gli interventi fatti dall’uomo, eseguiti sul territorio in qualsiasi stagione dell’anno, producono conseguenze sulla progenie dei lepidotteri. Ma nemmeno la bella stagione è scevra di conseguenze sulla progenie: le uova vengono deposte sui fili d’erba e, non solo abbisognano di un congruo tempo di schiusa, ma ad una temperatura superiore a 40°C sono perse; e tutti sanno quanto siano arroventati i prati sfalciati e quanto Melitaea didyma su Galium verum - Rubiaceae - Può sembrare paradossale che nel mentre si assiste ad una estensione delle aree boscate, sia pure con specie invasive non autoctone, per contro, i prati incolti, sotto la pressione della voracità edilizia e dell’agricoltura intensiva, sono praticamente scomparsi. Potrebbe sembrare un danno di poco conto, se non fosse che, tutta la biocenosi, che è l’interazione tra mondo animale e quello vegetale, non ne risultasse drammaticamente compromessa. In definitiva, la contrazione cerealicola di cui l’uomo necessita, potrebbe vedere in parallelo una identica contrazione del variegato regno animale che con l’uomo, condivide gioie e miserie del pianeta. Emblematico di questa situazione è il Parco Urbano di Monza dove, in rapporto alla sua estensione, stupisce la pochezza entomologica che lo caratterizza. Assai più dell’impatto della fruibilità pubblica, pesa lo sfalcio repentino e sistematico delle aree a prato. Chi, passeggiando nel Parco, non ha sentito un decespugliatore in funzione? Se a questo aggiungiamo l’asetticità biologica delle aree a golf, il quadretto del degrado, è praticamente completo. Prendiamo l’ordine dei lepidotteri, relativamente alla diapausa invernale, le farfalle europee sono così ripartite: il 3,4% trascorre l’inverno allo stadio di uovo; il 66% allo stadio di larva (bruco); il 29% allo Bruco di Melitaea didyma sia deleteria la relativa carestia di cibo. Alimenti selettivi di molti bruchi sono proprio quelli che l’uomo maggiormente contrasta: ortiche, rovi, brassicacee, apiacee ecc. Un altro processo importante che avviene sul nostro filo d’erba, prima che venga reciso è l’istolisi: percorso non brevissimo, che trasforma una crisalide in farfalla. Si dice olometabolo un insetto che nella fase adulta è completamente diverso dalla fase larvale. E’ un meccanismo miracoloso e affascinante che dura da milioni di anni; se lo rispettiamo avremo come ricompensa la tanto declamata biodiversità, se invece lo comprimiamo, avremo come ricompensa la sopravvivenza delle specie più rustiche e aggressive: come la processionaria della quercia, ma purtroppo anche la disinfestazione è lavoro e merce. Graziano Cattaneo 9 AIUOLE PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ IN AMBITO URBANO Una cooperazione tra Il Gruppo Botanico Amici del Verde, l’Associazione Vivai Pronatura, la Casa Circondariale di Milano, l’Associazione Amici dell’Orto Botanico di Pavia e la Rete degli Orti Botanici di Lombardia A cura di Silvia Assini, Ricercatore in Botanica Ambientale e Applicata presso l’Università di Pavia L’iniziativa ha lo scopo di diffondere un modello di aiuola per il verde urbano più sostenibile rispetto ai modelli tradizionali che privilegiano esclusivamente o quasi la sola funzione ornamentale. Due principali considerazioni sono alla base di questa iniziativa: la consapevolezza che la conservazione della biodiversità non può più essere garantita nelle sole aree protette (che difficilmente superano il 20% della superficie, a quasi tutti i livelli, regionale, nazionale, mondiale) e la perdita di biodiversità Alcune specie ornamentali invasive dannose per la bidiversità: Lonicera japonica (sopra) e Buddleja davidii (sotto) 10 causata dall’invasione in ambienti naturali di specie introdotte proprio per scopi ornamentali in aree geografiche estranee alla loro distribuzione naturale. In Lombardia, ne costituiscono un esempio l’acero americano (Acer negundo), l’albero delle farfalle (Buddleja davidii), il caprifoglio giapponese (Lonicera japonica), la quercia rossa (Quercus rubra), specie ancora ampiamente commercializzate e utilizzate per l’allestimento di spazi verdi urbani. Tali specie, sono attualmente incluse nell’Allegato E (Lista nera delle specie alloctone vegetali) della L.R. 10/2008 che ne prevede il contenimento, il monitoraggio e l’eradicamento. Considerando quindi l’urbanizzazione crescente ovunque e il peggioramento degli ambiti rurali per l’agricoltura intensiva, gli spazi verdi urbani (e tra questi anche i giardini privati) stanno diventando aree rifugio per la biodiversità locale sempre più importanti. Le aiuole, che l’iniziativa vuole promuovere, soddisfano pertanto, in prima istanza, l’esigenza di portare un po’ di biodiversità nelle città, ma al contempo, utilizzando specie appropriate, intendono sod- disfare anche il gusto estetico, promuovendo accostamenti di piante selvatiche che, tenendo conto della forma e dei colori dei fiori, della forma dei frutti, dell’altezza e del portamento delle piante, siano gradevoli alla vista. Le aiuole proposte intendono anche promuovere l’utilizzo di specie selvatiche tipiche di ambienti secchi e poveri di nutrienti (ad esempio Anarrhinum bellidifolium, Dianthus carthusianorum, Armeria plantaginea, Rosa gallica, Clematis recta, Carduus nutans), che permettono di ridurre le cure di manutenzione, facendo risparmiare risorse idriche, sostanze nutritive per fertilizzare il terreno e, conseguentemente, energia per distribuirle. L’iniziativa proposta si pone come naturale sviluppo di quanto già realizzato presso l’Orto Botanico di Pavia, seppur in spazi limitati, da studenti del corso di Piante Ornamentali (tenuto in passato dalla sottoscritta) per la loro tesi triennale (dottor Angelo Pirola e dottor Antonio Campari). Essa, se selezionata e finanziata, potrà realizzarsi grazie alla preziosa collaborazione con diverse organizzazioni: l’Associazione Vivai Pronatura di San Giuliano Milanese che, dal 1984, propaga piante autoctone a partire da seme di provenienza lombarda, la Casa Circondariale di Milano (San Vittore) che, grazie alla serra intra moenia del reparto femminile, collabora alla propagazione delle piante, il Gruppo Botanico Amici del Verde, l’Associazione Amici dell’Orto Botanico (Pavia) e la Rete degli Orti Botanici di Lombardia che ne cureranno la divulgazione e la promozione su tutto il territorio lombardo. Alcune specie selvatiche utilizzabili per le aiuole proposte Armeria plantaginea Dianthus carthusianorum Anarrhinum bellidifolium Rosa gallica 11 Quello che dicono di noi I mezzi di comunicazione, cartacei e online, promuovono la nostra attività con articoli che sono indispensabili per aumentare la notorietà e migliorare l’immagine del Gruppo Botanico Amici del Verde Un’Associazione, come la nostra, che ha entrate economiche limitatissime, non può permettersi nessun investimento in pubblicità o in relazioni pubbliche e deve confidare esclusivamente nel supporto disinteressato che gli viene dato dai media. Dobbiamo essere grati a tutti quei Giornalisti che hanno scritto articoli sull’attività del Gruppo Botanico e a tutti gli Editori che questi articoli hanno permesso che fossero redatti. I risultati ottenuti, sino ad ora, sono degni di nota: basti pensare che, durante l’anno scorso, sono stati pubblicati, complessivamente, ben 184 articoli o trafiletti. Di ogni evento o conferenza, organizzati dalla nostra Associazione, sono stati scritti e pubblicati otto “pezzi” in media. Sono numeri importanti che non tutte le Associazioni hanno la fortuna di poter vantare e dimostrano un’attenzione particolare nei nostri confronti da parte di molti mezzi di comunicazione cartacei e online. “Il Cittadino”, “Il Giornale di Monza” “Monza e Brianza News” tanto per citarni alcuni, ma anche “Monza Brianza TV” e “TGCOM 24” ci hanno dedicato dello spazio. I mezzi di comunicazione, attraverso i loro contributi, sono indispensabili non solo per far conoscere la nostra attività, ma anche per dare il giusto e opportuno risalto al preziosissimo lavoro dei relatori che insieme a noi collaborano con la divulgazione delle loro conoscenze naturalistico-botaniche in modo assolutamente disinteressato. Ma nulla nasce dal caso, se i risultati ottenuti fino ad ora sono stati soddisfacenti, se ogni evento e conferenza del nostro Gruppo Botanico è stato ripreso dai media, lo si deve ad una serie di ragioni: innanzitutto alla rete di relazioni interpersonali, ma anche al rapporto di stima e fiducia che, nel corso degli anni, si è instaurato con i Giornalisti. Alla base di tutto questo, c’è il lavoro di redazione dei comunicati stampa che, non solo devono essere scritti, ma anche adattati ai diversi mezzi a cui vengono inviati. Se in questi ultimi anni, l’immagine della nostra Associazione è cambiata in meglio, il merito è anche di quello che dicono di noi. Luigi Brambilla HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: SILVIA ASSINI, MARISA BARBAGLI, GRAZIANO CATTANEO, CARLO MARCONI, GRAFICA E IMPAGINAZIONE DI LUIGI BRAMBILLA FERNANDA MIGLIORINI, RINO PAGANI, BENILDE ZANZI.