notiziarioVERDE
Giugno 2012 - Numero 10
Periodico del Gruppo Botanico Amici del Verde - 20900 Monza - Via Correggio, 59
Telefono: 3772035160 - www.amicidelverde.org - [email protected]
Due o tre delle cose che vorrei dire
Cari Soci, è terminato il mio mandato
triennale da presidente del Gruppo Botanico e come spesso avviene in casi simili, quando gli argomenti sono favorevoli,
anch’io snocciolerò qualche numero ed
evidenzierò i risultati positivi.
Durante la scorsa assemblea, oltre
l’approvazione del bilancio consuntivo e
di quello preventivo, abbiamo avuto modo
di parlare solo marginalmente del più recente passato, quindi lo citerò di nuovo,
ma solo per gli avvenimenti più importanti.
Le norme statutarie che regolano il nostro Gruppo Botanico sono state rese più
rispondenti ai bisogni di democraticità.
Basti pensare alla non rieleggibilità del
presidente, precetto che ho auspicato e
promosso con decisione, onde evitare il
riconfermarsi di deleterie personalizzazioni dell’Associazione.
La quota associativa è stata, di fatto,
diminuita. Da tre anni a questa parte,
contestualmente all’iscrizione, sono stati
regalati libri e DVD, forbici da potatura,
parure di sciarpa e cappello. Regali importanti il cui valore economico ha rappresentato una percentuale considerevole della quota associativa.
Il numero degli incontri e delle conferenze è stato massimizzato: il calendario,
pur mantenendo la frequenza quindicinale, ha lasciato pochissimo spazio alle vacanze estive e a quelle natalizie.
Ma non basta, per soddisfare i desideri espressi da un elevato numero di Soci,
sono stati realizzati molti incontri didattici sugli argomenti più diversi. Basti pensare a quello sulla potatura delle rose,
tenuto da Tina Ponzellini, o a quelli sugli
innesti, tenuti da Rino Pagani; senza dimenticare Enrica Paleari con l’arte e la
tecnica dei fiori pressati, ma anche Alessandro Penati con la coltivazione delle
orchidee e molti altri che hanno fatto la
felicità dei Soci più pragmatici.
Oltre a questo, abbiamo fatto acquisti
importanti. Per adeguarci alle necessità
di carattere informatico e audiovisivo sono stati comprati un Presenter, un computer portatile e un videoproiettore FullHD.
Nonostante la quota associativa simbolica e l’acquisto dei beni strumentali e
dei regali ai Soci, le casse dell’Associazione godono ancora di ottima salute, grazie alla gestione oculata, ma anche alla
precisione della tesoriera Benilde Zanzi.
I risultati più appaganti sono quelli legati alla presenza numerica alle conferenze, che è aumentata visibilmente, e al
numero degli associati che ha registrato
un incremento tale da sfiorare il 40% superando ogni più ottimistica previsione.
Ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto il nostro Gruppo Botanico con la
la loro collaborazione, tra questi, vorrei
di Luigi Brambilla
ricordare Graziano Cattaneo e Guglielmo
Crippa che, pur non avendo cariche sociali, ci hanno dato un aiuto importante.
Un ringraziamento particolare vorrei
farlo a Fernanda, mia moglie, per aver
pazientemente sopportato che dedicassi
la maggior parte del mio tempo libero al
Gruppo Botanico, per aver tollerato che
qualche vacanza fosse annullata a causa
dei miei impegni associativi e anche per
aver dedicato molte delle sue energie all’Associazione sollevandomi da molte incombenze, piccole e grandi.
Infine, credo di interpretare il desiderio
di tutti i Soci nel ringraziare il neoeletto
presidente Fausto Villa e tutti i membri del
Consiglio direttivo, i Probiviri e i Revisori,
meritevoli di gratitudine anche per il solo
fatto di essersi candidati, assicurando così nuova linfa vitale al Gruppo Botanico.
In futuro, anche se in modo più defilato,
continuerò ad assicurare la mia vicinanza
e collaborazione al Gruppo Botanico, ma
ora c’è uno zaino che mi aspetta.
Assegnato al professor Marco Caccianiga
il premio “Acero d’Oro 2012”
Dopo la cerimonia di consegna, la serata si è tinta di giallo
accanto alla sua intensa attività di
ricerca e insegnamento, svolge studi di botanica forense in collaborazione con il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università di Milano.
Al termine della cerimonia di consegna, la serata è proseguita con
una conferenza dal titolo intrigante:
“Botanica forense” ovvero: quando
il verde si tinge di giallo.
Tra immagini più o meno cruente,
abbiamo scoperto quanta importanza rivesta l'applicazione delle conoscenze botaniche nelle indagini giudiziarie.
L'utilizzo delle scienze naturali per
la risoluzione di casi giudiziari ha
acquisito grande popolarità negli
ultimi anni, grazie anche a telefilm,
fiction e trasmissioni televisive.
Tuttavia, se alcune discipline, come
l'entomologia, hanno ormai un
Foto di Fausto Villa
Il 14 febbraio scorso, presso la sala
conferenze della Casa del Volontariato, è stato consegnato il premio
“Acero d’oro 2012” al professor
Marco Caccianiga.
Il riconoscimento è stato istituito
dal Gruppo Botanico Amici del
Verde per evidenziare i meriti di chi
si è particolarmente prodigato e distinto nell’opera di divulgazione delle scienze botaniche a tutti i livelli.
L’Acero d’Oro 2012 è stato consegnato da Luigi Brambilla, nella sua
veste di presidente del Gruppo
Botanico Amici del Verde, al professor Marco Caccianiga alla presenza di un folto pubblico composto da Soci e simpatizzanti del
nostro Gruppo, ma anche da amici e
allievi del premiato.
Il professor Caccianiga, del Dipartimento di Biologia presso l’Università Statale di Milano, da anni,
Luigi Brambilla consegna l’Acero d’oro 2012 a Marco Caccianiga
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Il premio “Acero d'oro” è stato
istituito nel 2001 quando fu assegnato alla dottoressa Ester Boschetti Fumagalli, allora presidente dell'Associazione Italiana della
Rosa e creatrice, con il marito
Niso Fumagalli, del famoso Roseto della Villa Reale di Monza.
posto consolidato tra le scienze forensi, altre, come la botanica, sono
ancora sottoutilizzate.
La distribuzione delle piante non è
casuale, ma dipende da tanti fattori
ambientali; l'analisi delle evidenze
botaniche può quindi dare preziose
informazioni su resti o reperti rinvenuti all'aperto.
Le piante possono dirci dove e
quando un delitto è stato commesso, o se dei reperti sono stati spostati, o quale è stata la successione di
determinati eventi.
Durante la serata abbiamo appreso
come il contributo del botanico e il
suo ruolo nell'analisi scientifica della "scena del crimine" possano essere determinanti. Ora, sarà più difficile compiere un delitto perfetto.
Fernanda Migliorini
Anche quest’anno, Soci e simpatizzanti del Gruppo Botanico Amici del
verde hanno trascorso una giornata
insieme per festeggiare l’undicesimo
anniversario dell’Associazione.
È stato, il 10 dicembre, un succedersi di eventi vissuti tra amici in serenita ed allegria.
Si è iniziato, presso il ristorante Jolly
mediante estrazione, ad offrire ai Soci
presenti dei regali di vario tipo quali:
felpe, pen-drive, penne e libri di diverso valore , tra cui un raro libro di
Libereso Guglielmi ed uno di Giorgio
Ceffali, entrambi con dedica autografa.
In seguito, secondo programma, sono stati proiettati dei video che il Presidente aveva realizzato da foto scat-
so citazioni letterarie.
Buon ultimo è arrivato il momento del
quiz ornitologico realizzato da Luigi
Brambilla con la consulenza di Carlo
Pistono. Si trattava di indovinare il
nome di uccelli, più o meno comuni,
dall’ascolto del loro canto e dalla
10 DICEMBRE 2011
LA FESTA VERDE DI FINE ANNO
TRA CASSOEULA
E INDOVINELLI A PREMI
di Lissone, con un robusto pranzo a tate dai Soci. Ne è risultato un piacebase di specialità brianzole, innaffia- vole excursus per luoghi, mete di gite
te da beveraggi non altrettanto robu- sociali o visitati personalmente dai
sti perché, di lì a breve, avremmo fotografi.
E’ stato mostrato anche un impresdovuto guidare.
Dopo il brindisi, il gruppo dei Soci sionante filmato ripreso durante una visione di alcune fotografie, via via
buongustai si è trasferito presso la ”passeggiata” in condizioni estreme meno sfocate.
sede dell’Associazione dove è stato effettuata da un escursionista per un I Soci si sono mostrati piuttosto preraggiunto da chi, per vari motivi, non sentiero minerario, ora in disuso, nei parati sia in campo ornitologico che
era venuto al ristorante. Qui, il presi- monti di Malaga.
in quello letterario e hanno chiesto di
dente Luigi Bramriproporre questi divertenti indovinelli
billa ha rivolto pae quiz anche in futuri incontri.
role di benvenuto
Alle ore 19 e 30 la festa è finita e il
ai presenti ed ha
Presidente ha accomiatato i presenti,
ricordato come l’
ringraziandoli per la loro attiva parteassociazione si
cipazione che ha consentito a tutti di
sia arricchita, antrascorrere un piacevole pomeriggio
che nel 2011, di
ed ha rivolto loro un augurio sincero
nuovi Soci grazie
di ogni bene per il 2012.
anche alla magBenilde Zanzi
giore visibilità che
si è raggiunta sui
mezzi di comunicazione cartacei
e online e al gra- Un’immagine degli “Indovinelli verdi”
dimento che tutte
le attività proposte hanno ottenuto. Dopo questo, è
Quindi, è stato il momento della pre- stato il momento
miazione delle guide al Roseto “Niso del gioco degli
Fumagalli”, Soci volonterosi e prepa- indovinelli letteratissimi che hanno offerto il loro va- rari ideati da Anlido contributo nel guidare i gruppi di namaria e Antovisitatori durante tutto il mese di mag- nio Sala: bisogio nel Roseto della Villa reale di gnava riconoscere il nome di pianMonza.
Gracchio alpino, uno degli uccelli da indovinare nel quiz ornitologico
Successivamente, si è provveduto, te e fiori attraver3
Potatura e innesti: grande interesse
per gli incontri didattici
del Gruppo Botanico Amici del Verde
Con l’arrivo della bella stagione, nella stragrande maggioranza di noi, aumenta la spinta a “sporcasi le mani“
con i lavori tipici di chi fa parte di un
gruppo botanico.
Qualcuno si limita al riassetto, ripulendo o rinvasando le piante d’appartamento, altri a sistemare e rinnovare
il proprio balcone con le relative fioriere, altri ancora, più intraprendenti
e/o più fortunati, in quanto possessori di un giardino, si cimentano con
rose, ortensie, camelie, rododendri
ecc. arrivando a, più o meno grandi,
gestioni di orto e frutteto.
A proposito di giardino e frutteto tra
spesso dato vedere, mantiene l’albero
più sano, longevo e produttivo.
La conoscenza della tecnica degli
innesti consente inoltre di riprodurre
in proprio esemplari particolari più o
meno rari sul mercato oppure particolarmente costosi.
L’approfondimento dei suddetti interventi agronomici richiede l’esemplificazione pratica delle varie operazioni da eseguire, difficilmente proponibili durante le conferenze serali.
Nelle due ore di conferenza, solitamente, ci si limita ad analizzare l’
ambiente che ci circonda illustrando
la natura e divulgando informazioni,
principalmente in maniera astratta e
teorica.
Ritengo che la possibilità di ”far toccare con mano” aspetti pratici di coltivazione sia un’attività complementare molto interessante che il nostro
sodalizio ha potuto offrire.
Pertanto, ho accettato volentieri la
proposta di tenere quegli incontri che
mostrassero nella pratica la potatura
delle piante da frutto e la tecnica
degli innesti.
Grazie alla disponibilità di Stefano
Ravasi, che ha messo a disposizione
il proprio frutteto, sono stati dati i
rudimenti di base sulla potatura primaverile degli alberi da frutto.
Negli incontri dedicati agli innesti,
muniti di coltelli, forbici, mastici,
legacci e, ovviamente, di rami e rametti che simulassero marza e portinnesto, sono state passate in rassegna le
più comuni tipologie di innesto.
Ho avuto una grande soddisfazione
per l’interesse mostrato dai partecipanti e motivo di piacere nel poter
trasmettere le mie esperienze ad altri
appassionati.
La dimostrazione pratica della potatura delle rose, tenuta presso il roseto
della Villa Reale dalla dottoressa
Tina Ponzellini, mi convince che le
suddette attività avranno un'implementazione in futuro.
Rino Pagani mostra i principali attrezzi usati per la potatura
Rino Pagani
le pratiche più interessanti o necessarie, che danno ottime soddisfazioni,
sono la potatura e gli innesti.
Nell’ambiente urbano in cui viviamo
sono pochissimi gli alberi che non
richiedono interventi di potatura e, se
poi parliamo di alberi da frutto, tali
interventi sono praticamente indispensabili. Una potatura corretta,
oltre ad evitare di snaturare le piante
in tanti “totem”, come ci è sempre più
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Un innesto a spacco realizzato in aula
Un momento della lezione sugli innesti
Una collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza
e il Gruppo Botanico Amici del Verde
“Le camelie della Signora”,
conferenza letterario/botanica in Sala Maddalena
tica “La Traviata” di Giuseppe Verdi sia, in
tempi più recenti, di numerose versioni
cinematografiche.
La seconda parte dell'incontro, curata da Luigi Brambilla, è stata dedicata agli
aspetti botanici e agronomici del genere
Camellia, il fiore che tutti conosciamo.
Un documentario fotografico, realizzato in Full HD, ci ha illustrato le specie
più diverse, abbiamo imparato a classificarle secondo la forma del fiore e, naturalmente, abbiamo appreso i primi rudimenti per coltivare con successo questa
generosissima pianta.
Oltre a questo, abbiamo visto le bellissime immagini delle più importanti
mostre dedicate alle camelie, quelle del
famoso “Bosco delle camelie” di Cannero
Riviera e quelle delle camelie secolari di
Villa Taranto.
Il pubblico ha risposto positivamente
all’invito con un numero di presenze su-
L’ingresso della Sala Maddalena allestito
con i roll-up del Gruppo Botanico
periore alle previsioni e con una soddisfazione che, osiamo sperare, sia stata
direttamente proporzionale alla durata
degli applausi.
Fernanda Migliorini
Foto di Fausto Villa
Domenica 12 febbraio alle ore 16,00
presso la “Sala Maddalena” di Monza si è
tenuta la conferenza letterario/botanica
“Le camelie della Signora”.
L’obiettivo, in conformità allo scopo
sociale della nostra Associazione, era
quello di promuovere l’amore per la natura e per la botanica in particolare, anche
con mezzi per noi inusuali, e la letteratura è, appunto, uno di questi.
Così, il nostro Gruppo Botanico, in
collaborazione con l'Assessorato alla
Cultura del Comune di Monza, ha organizzato un incontro in cui letteratura e
botanica potessero vivere dei momenti di
simbiosi mutualistica.
La conferenza era divisa in due parti,
nella prima, Antonio Sala ha parlato di
“Un secolo di camelie”, di Alexandre
Dumas e di “La signora delle camelie” il
suo celeberrimo romanzo che è stato
fonte di ispirazione sia dell'opera roman-
Da sinistra: Antonio Sala e Luigi Brambilla durante la conferenza
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IL GRUPPO FLORA ALPINA BERGAMASCA
A ottobre il gemellaggio tra FAB e il Gruppo Botanico
Il Gruppo Flora Alpina Bergamasca
(FAB), come risulta dall’articolo 1 del
suo Statuto, è «una libera Associazione di promozione sociale senza
scopo di lucro, avente la finalità di
riunire appassionati, esperti e studiosi della flora bergamasca, con particolare attenzione a quella alpina».
Nel lontano 1987 il prof. Claudio
Brissoni (1923-2003), avendo riscontrato che allora in Bergamasca mancava un punto di aggregazione che fungesse da riferimento per i locali
appassionati di flora, presentò ad un
gruppo di amici una proposta concreta per la costituzione di un’associazione naturalistica che avesse lo scopo di
promuovere la cultura botanica in
provincia di Bergamo; a tal fine il
17/10/1987 in un’assemblea pubblica
tenutasi a Oltre il Colle (BG), alla
presenza di rappresentanti dell’Università di Bergamo, della Regione
Lombardia, del CAI di Bergamo, del
Corpo Forestale dello Stato e di
numerosi appassionati, venne fondato il Gruppo FAB con un proprio
Statuto e con Claudio Brissoni come
Presidente.
In seguito venne scelto il logo del
Gruppo di escursionisti sulle Alpi Liguri
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FAB avente come simbolo Linaria
tonzigii, magnifico e raro endemita
della flora bergamasca.
Nel corso degli anni sono state programmate svariate attività come, ad
esempio, corsi di Botanica generale e
sistematica per i Soci, mostre fotografiche relative alla flora bergamasca,
cartelloni di specie botaniche alpine
proprie del ”Sentiero dei Fiori-Claudio Brissoni” sul Monte Arera, calendari “floristici”.
Dall’aprile 1992, l’Associazione pubblica un Notiziario Floristico semestrale con contributi scritti non solo
dai soci ma spesso anche da illustri
botanici italiani.
Molto belle ed apprezzate sono state
le pubblicazioni di alcuni volumi:
Orchidee spontanee della provincia di
Bergamo (2001), Fiori della Bergamasca (2003), Natura bergamasca
(2004), riedizione del libretto Sentiero
dei fiori Claudio Brissoni (2007),
Etimologia e curiosità storico-botaniche delle specie descritte nell’opera
Sentiero dei fiori Claudio Brissoni
(2009).
Il FAB ha ormai portato a termine
un’attività di indagine floristica della
flora spontanea bergamasca di grande
valenza scientifica, al fine di redigere
un “Atlante corologico delle Piante
Vascolari del Territorio bergamasco e
bresciano”; l’opera è attualmente in
fase di allestimento e stampa.
Durante questo lungo lavoro (19892011) è stato inoltre preparato un corposo Erbario, che è stato depositato
presso l’Orto botanico Lorenzo Rota
di Bergamo. Da moltissimi anni il
FAB è socio della SBI ( Società
Botanica Italiana) e della SBILO
(Società Botanica Italiana sez.
Lombarda) e nell’ambito delle sue
possibilità è sempre pronto a collaborare a richieste di vario tipo provenienti da Enti e studiosi che ne condividono le finalità statutarie.
Sempre attiva è la collaborazione con
alcune Università (Pavia, Milano,
Trieste), con il CAI, con diversi Orti
botanici, quello di Bergamo in primis
e con il Parco Regionale delle Orobie
Bergamasche. Quest’ultimo Ente, ha
chiesto di conoscere i dati vegetazionali al fine di poter gestire al meglio
una zona montana di elevato pregio
naturalistico (la selvaggia Val Sanguigno); la partecipazione del FAB
all’iniziativa consiste in un lavoro
triennale di ricerca botanica in valle e
la produzione, mediante rilevatori
GPS, della carta della vegetazione
dettagliata dell’area in questione.
I Soci, in un clima di grande amicizia,
si ritrovano il primo ed il terzo vener-
dì del mese per assistere a proiezioni
su tematiche naturalistiche ben diversificate, spesso di alto livello, tenute
sia da semplici appassionati che da
docenti e professori universitari di
chiara fama.
Ogni anno in autunno viene organizzata la “Serata scientifica del FAB”, i
cui relatori rappresentano l’élite dei
botanici italiani: negli ultimi anni
sono stati invitati il prof. Sandro
Pignatti, il prof. Fabrizio Martini, il
prof. Carlo Andreis, il dott. Filippo
Sulle Dolomiti alla ricerca di licheni
Serata scientifica nella sede del FAB
Prosser, il prof. Cesare Lasèn… per L’interesse per la botanica porta il
citarne solo alcuni. Spesso vengono FAB ad organizzare escursioni in
chiamati illustri Botanici e Naturalisti località famose per la loro flora, fuori
a presentare le loro più recenti opere però dall’ambito bergamasco; in quelibrarie: in questo senso resta memo- sti ultimi anni ci si è recati in Valle
rabile nella storia del FAB la presenta- d’Aosta, nelle Alpi Marittime e
zione della straordinaria e monumen- Liguri, sulle Dolomiti, in Valtellina,
tale opera “Flora alpina”, effettuata in all’Isola di Cherso in Croazia…
una sala gremita da appassionati dal- Quest’anno è prevista una bellissima
l’Autore svizzero prof. David Aeschi- escursione nel Parco Nazionale dei
mann, con l’aiuto del valdostano prof. Monti Sibillini, con l’assistenza delle
Maurizio Bovio che ha curato la tra- Guide del Parco e, come sempre, con
la consulenza di botanici qualificati
duzione in italiano dei tre volumi.
Nel corso di ogni anno si organizzano della zona.
varie escursioni, alcune
in collaborazione con
l’Associazione Botanica
Bresciana, alla “ricerca”
della flora dei nostri
luoghi, con la partecipazione di esperti botanici
delle località visitate.
Nel 2012 ci si recherà,
per esempio, alla Rocca
di Manerba (Bs), ai
Piani dell’Avaro (Bg),
Escursione del FAB al Sassolungo
alla Cornagiera (BG).
Da alcuni anni, per rafforzare anche
l’amicizia tra i Soci, viene organizzata una Gita sociale in pullman, per la
visita di Orti o Giardini botanici; quest’anno sarà la volta dei Giardini Barbarigo-Pizzoni di Valsanzibio (Pd),
insigniti recentemente del premio
internazionale “Il più bel Giardino
d’Europa”; seguiti dalla visita della
vicina Abbazia benedettina di Praglia.
Molto importante è ritenuta dal FAB
la collaborazione virtuosa con Associazioni che ne condividono la passione per i fiori e la natura: da anni
siamo gemellati con l’ABB (Associazione Botanica Bresciana), con il
GBC (Gruppo Botanofilo Comense),
con la SFV (Société de la Flore
Valdötaine). In questo senso è molto
atteso anche l’imminente gemellaggio
con il GBADV (Gruppo Botanico
Amici del Verde) di Monza, che riteniamo un’Associazione viva e feconda di iniziative di reale interesse.
Il FAB è anche parte attiva nel coordinamento delle associazioni naturalistiche della Provincia di Bergamo riunite nel gruppo OROBIEVIVE
(www.orobievive.net) che ha lo scopo
di monitorare lo “stato di salute” delle
montagne bergamasche e proporre
soluzioni di sviluppo sostenibile.
Tutte le nostre attività sono facilmente reperibili visitando il nostro sito
internet, di cui siamo orgogliosi perché contiene un’enorme mole di notizie sempre aggiornate: vi invitiamo
allora, per approfondire ulteriormente
la conoscenza del FAB, a cliccare su
www.floralpinabergamasca.net.
Carlo Marconi e Marisa Barbagli
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Dalla riffa
ai quiz naturalistici
L’assembleaelettiva
Come e perché si è evoluta la nostra festa di fine anno
Sino a qualche anno fa, la nostra Associazione festeggiava la fine dell’anno sociale con una festa che aveva,
come momento topico, l’estrazione a
sorte di premi.
Era una prassi consolidata, molte associazioni facevano così, e anche noi ci
ritrovavamo davanti a fiori, ortaggi e
semi, messi in bella mostra, per conoscere le decisioni della sorte.
Ma un giorno qualcuno scoprì che la
riffa è considerata, a tutti gli effetti,
una “manifestazione di sorte con premi in natura” che necessita di richieste,
timbri, marche da bollo, autorizzazioni
e controlli anche se i partecipanti sono
i soci che si riuniscono nella sede di
un’associazione.
Constatammo che tutti gli adempimenti necessari alla regolarizzazione della
riffa erano tali e tanti da rendere impossibile la sua futura realizzazione.
Basti pensare che, per adeguarci alle
norme e non rischiare pesanti sanzioni
amministrative, avremmo dovuto pagare per avere la presenza di un funzionario comunale che, durante la festa, avrebbe avuto il compito di con-
trollare il regolare svolgimento dell’estrazione.
Decidemmo allora di premiare, in
modo totalmente disinteressato, la
bravura dei Soci e di non accettare più
nessuna offerta spontanea.
Fu così che, nelle nostre feste di fine
anno, fecero la loro comparsa gli indovinelli e i quiz a premi.
Cortecce, semi, foglie e fiori, ma anche uccelli e insetti, gli argomenti
delle domande sono stati i più diversi,
ma, salvo lodevoli eccezioni, sempre
di carattere naturalistico-botanico.
I Soci, in ogni occasione, hanno dimostrato una preparazione più che adeguata, rispondendo a domande non
sempre facili e, a volte, anche insidiose.
Ora, che è trascorso qualche tempo, si
possono tirare le somme e affermare
che, da parte dei Soci, il gradimento di
questi indovinelli e quiz a premi è stato
molto evevato e tale da non far rimpiangere il passato in cui contava solamente la fortuna e non la cultura naturalistico-botanica.
Luigi Brambilla
Martedì 24 aprile scorso, nella sede
di via Correggio, si sono tenute l’assemblea annuale e le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.
La serata ha avuto inizio con la relazione del Presidente, uscente e non
rieleggibile, Luigi Brambilla sulle attività
svolte in passato e sulle proposte operative per l’anno 2012.
Quindi, da parte della tesoriera
Benilde Zanzi, sono stati presentati i
bilanci, consuntivo e preventivo, che i
Soci hanno approvato all’unanimità.
Ultimata la relazione di Isa Bianchi,
che è intervenuta in rappresentanza
del Collegio dei Revisori dei conti,
siamo passati alle votazioni per il rinnovo delle cariche sociali.
Gli eletti nel Consiglio direttivo si
sono, successivamente, divisi gli incarichi che, a oggi, risultano essere:
- Presidente:
Fausto Villa
- Vicepresidente: Antonella Isca
- Tesoriere:
Giuseppe Mosca
- Segretario:
Antonio Sala
- Consigliere:
Giusy Cattaneo
- Consigliere:
Alberto Covizzi
- Consigliere:
Carlo Pistono
Il Collegio dei Probiviri è costituito
da: Graziano Cattaneo, Paola Mariani
e Nadia Parma, mentre i componenti
del Collegio dei Revisori dei conti è
composto da: Cinzia Cavallari, Elsa
Crippa e Anna Maria Viganò.
La squadra, a cui per i prossimi tre
anni è affidata l’Associazione, è quasi
completamente costituita da nuovi elementi, questo è sicuramente un aspetto positivo, perché sapranno portare
nuova energia e spirito collaborativo al
nostro Gruppo Botanico.
Fernanda Migliorini
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Nel territorio monzese sono spariti i prati incolti
Fotografie di Graziano Cattaneo
Chi, come noi, ama la natura e desidera favorire la biodiversità
potrebbe lasciare incolta una parte del proprio giardino per promuovere lo sviluppo
di insetti quali, ad esempio, le farfalle
stadio di crisalide e 1,6% allo stadio
di adulto. Questi parametri fanno
capire benissimo che gli interventi
fatti dall’uomo, eseguiti sul territorio in qualsiasi stagione dell’anno,
producono conseguenze sulla progenie dei lepidotteri. Ma nemmeno
la bella stagione è scevra di conseguenze sulla progenie: le uova vengono deposte sui fili d’erba e, non
solo abbisognano di un congruo
tempo di schiusa, ma ad una temperatura superiore a 40°C sono
perse; e tutti sanno quanto siano
arroventati i prati sfalciati e quanto
Melitaea didyma su Galium verum - Rubiaceae -
Può sembrare paradossale che nel mentre si
assiste ad una estensione delle aree boscate, sia pure
con specie invasive non autoctone, per contro, i prati
incolti, sotto la pressione della voracità edilizia e dell’agricoltura intensiva, sono praticamente scomparsi.
Potrebbe sembrare un danno di poco conto, se non
fosse che, tutta la biocenosi, che è l’interazione tra
mondo animale e quello vegetale, non ne risultasse
drammaticamente compromessa. In definitiva, la contrazione cerealicola di cui l’uomo necessita, potrebbe
vedere in parallelo una identica contrazione del variegato regno animale che con l’uomo, condivide gioie e
miserie del pianeta.
Emblematico di questa situazione è il Parco Urbano di Monza dove, in rapporto alla sua estensione,
stupisce la pochezza entomologica che lo caratterizza.
Assai più dell’impatto della fruibilità pubblica, pesa lo
sfalcio repentino e sistematico delle aree a prato. Chi,
passeggiando nel Parco, non ha sentito un decespugliatore in funzione? Se a questo aggiungiamo l’asetticità
biologica delle aree a golf, il quadretto del degrado, è
praticamente completo.
Prendiamo l’ordine dei lepidotteri, relativamente alla diapausa invernale, le farfalle europee sono
così ripartite: il 3,4% trascorre l’inverno allo stadio di
uovo; il 66% allo stadio di larva (bruco); il 29% allo
Bruco di Melitaea didyma
sia deleteria la relativa carestia di cibo. Alimenti selettivi di molti bruchi sono proprio quelli che l’uomo maggiormente contrasta: ortiche, rovi, brassicacee, apiacee
ecc. Un altro processo importante che avviene sul
nostro filo d’erba, prima che venga reciso è l’istolisi:
percorso non brevissimo, che trasforma una crisalide in
farfalla. Si dice olometabolo un insetto che nella fase
adulta è completamente diverso dalla fase larvale.
E’ un meccanismo miracoloso e affascinante che
dura da milioni di anni; se lo rispettiamo avremo come
ricompensa la tanto declamata biodiversità, se invece lo
comprimiamo, avremo come ricompensa la sopravvivenza delle specie più rustiche e aggressive: come la
processionaria della quercia, ma purtroppo anche la
disinfestazione è lavoro e merce.
Graziano Cattaneo
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AIUOLE PER LA CONSERVAZIONE
DELLA BIODIVERSITÀ
IN AMBITO URBANO
Una cooperazione tra Il Gruppo Botanico Amici del Verde, l’Associazione
Vivai Pronatura, la Casa Circondariale di Milano, l’Associazione Amici
dell’Orto Botanico di Pavia e la Rete degli Orti Botanici di Lombardia
A cura di Silvia Assini,
Ricercatore in Botanica
Ambientale e Applicata presso
l’Università di Pavia
L’iniziativa ha lo scopo di diffondere un modello di aiuola per il
verde urbano più sostenibile rispetto
ai modelli tradizionali che privilegiano esclusivamente o quasi la sola
funzione ornamentale.
Due principali considerazioni
sono alla base di questa iniziativa: la
consapevolezza che la conservazione della biodiversità non può più
essere garantita nelle sole aree protette (che difficilmente superano il
20% della superficie, a quasi tutti i
livelli, regionale, nazionale, mondiale) e la perdita di biodiversità
Alcune specie ornamentali invasive dannose per la bidiversità:
Lonicera japonica (sopra) e Buddleja davidii (sotto)
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causata dall’invasione in ambienti
naturali di specie introdotte proprio per scopi ornamentali in aree
geografiche estranee alla loro
distribuzione naturale.
In Lombardia, ne costituiscono
un esempio l’acero americano
(Acer negundo), l’albero delle farfalle (Buddleja davidii), il caprifoglio giapponese (Lonicera japonica), la quercia rossa (Quercus
rubra), specie ancora ampiamente
commercializzate e utilizzate per
l’allestimento di spazi verdi urbani.
Tali specie, sono attualmente
incluse nell’Allegato E (Lista nera
delle specie alloctone vegetali) della
L.R. 10/2008 che ne prevede il
contenimento, il monitoraggio e
l’eradicamento.
Considerando quindi l’urbanizzazione crescente ovunque e il peggioramento degli ambiti rurali per
l’agricoltura intensiva, gli spazi verdi
urbani (e tra questi anche i giardini
privati) stanno diventando aree rifugio per la biodiversità locale sempre
più importanti.
Le aiuole, che l’iniziativa vuole
promuovere, soddisfano pertanto,
in prima istanza, l’esigenza di portare un po’ di biodiversità nelle
città, ma al contempo, utilizzando
specie appropriate, intendono sod-
disfare anche il gusto estetico, promuovendo accostamenti di piante
selvatiche che, tenendo conto della
forma e dei colori dei fiori, della
forma dei frutti, dell’altezza e del
portamento delle piante, siano gradevoli alla vista.
Le aiuole proposte intendono
anche promuovere l’utilizzo di specie selvatiche tipiche di ambienti secchi e poveri di nutrienti (ad esempio
Anarrhinum bellidifolium, Dianthus
carthusianorum, Armeria plantaginea, Rosa gallica, Clematis recta,
Carduus nutans), che permettono di
ridurre le cure di manutenzione,
facendo risparmiare risorse idriche,
sostanze nutritive per fertilizzare il
terreno e, conseguentemente, energia per distribuirle.
L’iniziativa proposta si pone
come naturale sviluppo di quanto già
realizzato presso l’Orto Botanico di
Pavia, seppur in spazi limitati, da
studenti del corso di Piante Ornamentali (tenuto in passato dalla
sottoscritta) per la loro tesi triennale (dottor Angelo Pirola e dottor Antonio Campari).
Essa, se selezionata e finanziata,
potrà realizzarsi grazie alla preziosa
collaborazione con diverse organizzazioni: l’Associazione Vivai Pronatura di San Giuliano Milanese che,
dal 1984, propaga piante autoctone a
partire da seme di provenienza lombarda, la Casa Circondariale di
Milano (San Vittore) che, grazie alla
serra intra moenia del reparto femminile, collabora alla propagazione
delle piante, il Gruppo Botanico
Amici del Verde, l’Associazione
Amici dell’Orto Botanico (Pavia) e
la Rete degli Orti Botanici di Lombardia che ne cureranno la divulgazione e la promozione su tutto il territorio lombardo.
Alcune specie selvatiche utilizzabili
per le aiuole proposte
Armeria plantaginea
Dianthus carthusianorum
Anarrhinum bellidifolium
Rosa gallica
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Quello che dicono di noi
I mezzi di comunicazione, cartacei e online, promuovono la nostra attività
con articoli che sono indispensabili per aumentare la notorietà e migliorare l’immagine
del Gruppo Botanico Amici del Verde
Un’Associazione, come la nostra,
che ha entrate economiche limitatissime, non può permettersi nessun investimento in pubblicità o in relazioni pubbliche e deve confidare
esclusivamente nel supporto disinteressato che gli viene dato dai media.
Dobbiamo essere grati a tutti quei
Giornalisti che hanno scritto articoli
sull’attività del Gruppo Botanico e a
tutti gli Editori che questi articoli
hanno permesso che fossero redatti.
I risultati ottenuti, sino ad ora, sono degni di nota: basti pensare che,
durante l’anno scorso, sono stati pubblicati, complessivamente, ben 184
articoli o trafiletti.
Di ogni evento o conferenza, organizzati dalla nostra Associazione,
sono stati scritti e pubblicati otto
“pezzi” in media.
Sono numeri importanti che non
tutte le Associazioni hanno la fortuna
di poter vantare e dimostrano un’attenzione particolare nei nostri confronti da parte di molti mezzi di
comunicazione cartacei e online.
“Il Cittadino”, “Il Giornale di
Monza” “Monza e Brianza News”
tanto per citarni alcuni, ma anche
“Monza Brianza TV” e “TGCOM
24” ci hanno dedicato dello spazio.
I mezzi di comunicazione, attraverso i loro contributi, sono indispensabili non solo per far conoscere la
nostra attività, ma anche per dare il
giusto e opportuno risalto al preziosissimo lavoro dei relatori che insieme a noi collaborano con la divulgazione delle loro conoscenze naturalistico-botaniche in modo assolutamente disinteressato.
Ma nulla nasce dal caso, se i risultati ottenuti fino ad ora sono stati soddisfacenti, se ogni evento e conferenza del nostro Gruppo Botanico è stato
ripreso dai media, lo si deve ad una
serie di ragioni: innanzitutto alla rete
di relazioni interpersonali, ma anche
al rapporto di stima e fiducia che, nel
corso degli anni, si è instaurato con i
Giornalisti.
Alla base di tutto questo, c’è il lavoro di redazione dei comunicati
stampa che, non solo devono essere
scritti, ma anche adattati ai diversi
mezzi a cui vengono inviati.
Se in questi ultimi anni, l’immagine della nostra Associazione è cambiata in meglio, il merito è anche di
quello che dicono di noi.
Luigi Brambilla
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: SILVIA ASSINI, MARISA BARBAGLI, GRAZIANO CATTANEO, CARLO MARCONI,
GRAFICA E IMPAGINAZIONE DI LUIGI BRAMBILLA
FERNANDA MIGLIORINI, RINO PAGANI, BENILDE ZANZI.
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Notiziario N. 10 - Gruppo Botanico Amici del Verde