BOTANICA DEL DISTRETTO DI BORMIO 99 mattino, ma rigurgitante e torbido nel pomeriggio, allorquando è gonfiato per lo struggersi dell'esteso ghiacciaio Vitelli e dei campi di neve che rivestono i fianchi del Monte Cristallo. Il torrente occidentale che si unisce al Braulio è l'Adda, che qui discende dalla Val di Fraele. La fantasia popolare ha designato per vera sorgente del fiume una copiosa massa d'acqua che ad un tratto sgorga dalla roccia calcarea ad una grande altezza al di sopra del torrente; però le carte più recenti indicano come vere sorgenti alcuni stagni torbosi circa cinque miglia più in là del luogo di congiungimento. Delle vallate qui menzionate, quella del Frodolfo (chiamata Val F u r v a ) e la Val Viola sono quasi intieramente racchiuse da monti di scisti e arenarie, di struttura spesso semi-cristallina e contenenti poca calce. Appartengono verosimilmente al Verrucano e al Trias. L a mole montuosa che sorge al nord di Bormio, profondamente scavata dal Braulio e dalle acque dell'Adda, costa invece esclusivamente di pietra calcare, con i tratti caratteristici di quella roccia, cioè precipizi a perpendicolo con scoscese pendici di detriti, cari al botanico, ma funesti agli stivali del viandante. L a Valle Zebru, che per il paesaggio è la più rimarchevole di questo distretto, è un profondo spacco che divide le roccie calcaree della giogana del Cristallo dalla mole scistosa del Monte Confinale. Il botanico desideroso di esplorare questo distretto, e cui non giova attraversarlo nel modo speditivo solito degli altri viaggiatori Alpini, ha qui la fortuna di trovare un comodo quartier-generale a poca distanza di tutte le località più pregevoli. I nuovi Bagni di Bormio offrono tutte le convenienti risorse, e il cortese e colto medico Svizzero, Dottore Levier, che ha la direzione medica dello stabilimento, è pure buon botanico, e conosce bene la più parte delle località. Anche allo stabilimento aperto nell'estate alla sorgente minerale di Santa Catarina trovasi buon alloggio e vitto, quando non vi sia folla nel colmo dell'estate. Onde esplorare completamente la parte superiore del Passo dello Stelvio e le cime circostanti, il botanico può trovare un ricovero per la notte e vitto suf-