istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa A suon di parole Torneo di dibattito Seconda edizione a.s. 2011/2012 Comune di Trento Politiche giovanili © Editore Provincia autonoma di Trento - IPRASE Tutti i diritti riservati Prima pubblicazione giugno 2012 Stampa: Centro Duplicazioni della Provincia autonoma di Trento A suon di parole Torneo di dibattito seconda edizione a.s. 2011/2012 Opuscolo informativo a cura di Chiara Tamanini p. 32 3 Il dibattito è uno sport “violento”, ma le armi sono le parole “Dei 360 studenti del Wiley College, solo 45 di voi hanno avuto il coraggio di presentarsi alle prove del gruppo di oratoria. Di questi 45, quando le prove saranno concluse, solo 4 resteranno in squadra. Perché? Perché il dibattito è uno sport “violento”, una lotta, ma le vostre armi sono le parole.” La citazione è presa dal discorso che il prof. Tolson pronuncia ai suoi studenti nel film The Great Debaters. Il film, uscito nel 20071, è basato sulla storia vera di un professore del Wiley College (Texas), Melvin B. Tolson, che nel 1935 riuscì per la prima volta a fare partecipare una squadra di studenti di colore alle gare di dibattito che si svolgevano nelle Università americane. La sua squadra vinse la finale con un’argomentazione in cui si dimostrava l’inconsistenza della discriminazione razziale. La tesi con cui, nella fase contro argomentativa, la squadra di Tolson si è aggiudicata la vittoria, si basava sul concetto che è preferibile per tutti affrontare i contrasti anche quelli più aspri, radicati e ingiusti - come appunto la discriminazione razziale - con la violenza della parole piuttosto che con la violenza dei fatti. Dal film emerge così quella che è la vera natura del dibattito e cioè l’affrontare un problema complesso rispetto a cui si hanno opinioni divergenti e radicate attraverso uno scontro dialogico basato su regole corrette e condivise, anziché tramite uno scontro fisico. La “violenza” delle argomentazioni e delle contro argomentazioni costituisce in realtà l’anima di un metodo anti-violento e pacifico finalizzato a gestire i conflitti personali e sociali. Il dialogo condotto secondo un metodo razionale costruisce dunque lo spazio del confronto civico, l’ambito in cui si può esercitare una cittadinanza attiva. Non è un caso che in questo momento storico in cui la democrazia mostra segni di decadenza e in cui la globalizzazione “suscita molteplici e differenti crisi su scala planetaria” e comporta “la difficoltà di pensare il presente”2 , anche in Italia3 si siano moltiplicate sia pubblicazioni che rivalutano il ruolo della retorica, dell’argomentazione e della logica, sia tornei di dibattito rivolti particolarmente ai giovani4 . 1 The Great Debaters è diretto e interpretato da Denzel Washington. E. Morin, La via per l’avvenire dell’umanità, R. Cortina, Milano, 2012, Introduzione, pp. 5 -23. 3 In molti paesi, specie di influenza anglosassone, le gare di argomentazione sono diffuse da tempo. 2 4 Non è possibile in questo contesto fare una rassegna dei principali libri usciti anche solo recentemente e dei tornei di dibattito. Per il primo aspetto si rimanda al testo di P. Vidali, La ripresa del ragionamento argomentativo, in A. Cattani, P. Cantù, I Testa e P. Vidali (a cura di), La svolta argomentativa. 50anni dopo Perelman e Toulmin: 1958-2008, Loffredo, Napoli, 2009. Per un elenco dei principali tornei di dibattito, 4 Date queste premesse, risultano chiari i motivi che nell’anno scolastico 2010/11 hanno spinto l’IPRASE a realizzare, assieme al Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Trento e ai Licei “G. Galilei” e “L. da Vinci” un prototipo di gara dibattimentale da proporre alle Scuole secondarie superiori del Trentino. L’esperimento ha funzionato ed ha permesso di allargare nel corrente anno scolastico la sperimentazione a cinque Licei, permettendo di mettere a punto un modello di gara di dibattito ancora più articolato5. Come mostrano i brevi contributi raccolti in questo fascicolo, l’esperienza ha visto la partecipazione attiva e a volte entusiasta di più di 500 persone tra studenti, docenti ed esperti. Certo, piuttosto che la “violenza” nei dibattiti è prevalso lo spirito della gara; tuttavia lo scontro tra studenti, se pur giocoso, c’è stato ed ha avuto anche momenti di particolare vivacità e tensione. Tra i molti aspetti educativi del torneo di dibattito se ne sottolineano qui solo alcuni fondamentali. La preparazione al dibattito ha richiesto agli studenti di informarsi sui pro e i contro del tema su cui dovevano scontrarsi con la squadra avversaria; li ha inoltre costretti ad affrontare problematiche complesse non strettamente disciplinari e dunque non solitamente affrontate a scuole ma costituite da un’interconnessione di saperi disciplinari e non. Li ha sollecitati ad immedesimarsi nel punto di vista di chi la pensava diversamente da loro, di analizzarne a fondo le ragioni e di comprenderle al fine di elaborare un punto di vista alternativo. Ha comportato simulazioni di gara sotto la guida di docenti che hanno esercitato il ruolo di allenatori/tutori più che quello di depositari di saperi disciplinari codificati. Nel momento della gara, poi, hanno dovuto calarsi nella situazione specifica, contestualizzare le conoscenze acquisite, adattarle alla situazione, ascoltare il punto di vista altrui e trovare argomentazioni adatte per controbattere. Hanno dovuto, sulla base della situazione che si andava creando, agire e attivare reazioni e controreazioni non previste e non prevedibili. Detto in altri termini hanno dovuto dimostrare “ciò che erano in grado di fare con ciò che sapevano”6 in contesti specifici, attivando le loro capacità e dunque mettendo in campo le loro competenze7. anche a livello internazionale, si rimanda al sito del progetto “Palestra di botta e risposta” http://www. educazione.unipd.it/bottaerisposta/, alla sezione “siti associazioni di dibattito”. 5 Il gruppo di coordinamento del progetto 2011/12 si è avvalso delle competenze delle persone che avevano lavorato al progetto l’anno precedente e cioè di Chiara Tamanini e Francesco Bailo (IPRASE), di Laura Simeon (Liceo “G. Galilei), Michele Dossi (Liceo L. da Vinci), Paolo Sommaggio (Dipartimento di Scienze Giuridiche), Federica Graffer e Rosanna Wegher (Assessorato alla Cultura del Comune di Trento); al gruppo si è aggiunto Tommaso Beggio (Dipartimento di Scienze Giuridiche). 6 Per Wiggings una valutazione autentica, non consiste solo nel verificare ciò che uno studente sa, ma ciò che “sa fare con ciò che sa”: G. Wiggins, Assessing student performance: Exploring the purpose and limits of testing, Jossey-Bass, San Francisco, CA, 1993. 7 Il costrutto di competenza è complesso e non si intende qui proporne una discussione. Si può però richia- 5 Come è noto, lo sviluppo di competenze sociali e civiche e di spirito di iniziativa e intraprendenza è richiamato dai documenti europei (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave, 2006), nazionali (Regolamento sull’adempimento dell’obbligo di istruzione, 2007; nuovi programmi del ciclo secondario di secondo grado) e locali (Piani di Studio Provinciali). In tali documenti ci si riferisce esplicitamente alla necessità di sviluppare negli studenti precise competenze logico-argomentative. Quanto al contenuto8 , i temi sono stati selezionati sulla base del loro carattere civico e sociale, sia in collegamento con gli interessi di vita dei giovani, sia del territorio in cui vivono (e viviamo), sia per il loro collegamento con l’attualità, come mostra l’argomento scelto per la finale (“Il processo di integrazione europea deve essere più coraggioso/Il processo di integrazione europea deve essere più prudente”) che propone una problematica aperta rispetto a cui non esistono soluzioni semplici o codificate. Come sostiene E. Morin “… il problema cruciale del nostro tempo è quello della necessità di un pensiero in grado di cogliere la sfida della complessità del reale, cioè di cogliere le relazioni, le interazioni e le implicazioni reciproche, i fenomeni multidimensionali, le realtà nello stesso tempo solidali e conflittuali (come la democrazia stessa, sistema che si nutre di antagonismi nel momento in cui li regola)9”. Da un punto di vista più strettamente personale durante i tornei gli studenti hanno avuto modo anche di mettere in gioco le proprie attitudini e caratteristiche individuali, testando sé stessi, sbagliando, correggendosi o programmando di correggersi in futuro, mettendo così in moto un percorso di orientamento personale interiore autentico. Come si può intuire l’organizzazione e gli oneri di un torneo di dibattito come quello, se pur sommariamente, descritto in questo fascicolo sono consistenti ed è stato possibile portare a termine la seconda edizione del progetto grazie alla convinzione del suo valore educativo da parte dell’IPRASE, del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università e dell’ Assessorato alla Cultura e alle Politiche giovanili del Comune di Trento e anche grazie all’impegno, spesso volontaristico, di molte persone. La sinergia e la positiva contaminazione reciproca tra le competenze di un istituto che conosce le dinamiche del mondo della scuola come l’IPRASE, le esperienze non mare la definizione contenuta nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006 per cui le competenze “indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale /o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.” Per una riflessione sul concetto di competenza: F.E. Weinert, Concept of Competence: A conceptual clarification, in D. Rychen, L. Salganik, Defining and Selecting Key Competencies, Hogrefe and Huber, Seattle, 2001. 8 Si veda in questo fascicolo il paragrafo curato da F. Bailo. 9 E. Morin, ibidem, p. 135. 6 solo disciplinari messe disposizione dal Dipartimento di Scienze Giuridiche, il legame con le problematiche del territorio e con i suoi bisogni culturali dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Trento, hanno permesso di portare a termine una solida sperimentazione del torneo di dibattito “A suon di parole”. L’augurio è che si possa uscire da una fase pioneristica del progetto e che, grazie ad una organizzazione e ad un supporto stabile, il modello di gara dibattimentale messo a punto possa coinvolgere in futuro un numero ancora maggiore di studenti e di Istituti scolastici del ciclo secondario di secondo grado. Chiara Tamanini IPRASE 7 Torneo “A suon di parole” Edizione 2012 educare al dialogo attraverso il dialogo L’edizione 2012 del progetto di educazione al dibattito “A suon di parole” mira, nel solco tracciato dall’edizione precedente, a sviluppare negli studenti, in maniera ludica e agonistica, la capacità di argomentare e di contro argomentare, in una parola di dialogare. Le parole-chiave del progetto sono, dunque, gioco e confronto agonistico. Lo scontro dialettico - il contraddittorio - vissuto come una competizione ludico-sportiva, promuove nei ragazzi la voglia e la capacità di confrontare i propri ragionamenti con quelli altrui, in maniera autonoma ma sorvegliata. Migliorando, così, attraverso il confronto, la loro capacità di produrre ragioni e discorsi. L’intento non è quello di suggerire agli studenti formule o ricette per “ragionare meglio”, o per argomentare in termini più efficaci, ma di creare un “campo di gioco” in cui siano liberi di misurarsi tra loro “a suon di parole”. Il gioco, la libertà ed il confronto consentono ai ragazzi di scoprire da sé le migliori capacità per rendere più ordinato e compiuto il proprio percorso razionale. Lo scontro, inoltre, genera una esperienza particolare: la tensione agonistica si trasforma in un luogo particolare dove emergono non solo i reciproci limiti ma, contemporaneamente, dove si scopre la necessità e la importanza dell’avversario. La autonomia ed il gusto per la sfida si modella, infatti, nell’esperienza del contraddittorio dove, proprio come in un processo, si affrontano due parti di fronte ad un terzo giudicante. In questo modo gli studenti si avvicinano al mondo delle regole (logiche, etiche e giuridiche) e del loro valore sperimentando, attraverso una sorta di simulazione processuale, che «l’armonia nasce dalla differenza e che tutto si genera per confronto» (Eraclito). L’edizione 2012 del Torneo, per quest’anno scolastico, ha coinvolto otto classi tra terze e quarte di tre istituti cittadini e due istituti della provincia (Riva del Garda e Tione) per un totale di oltre 400 ragazzi. I ragazzi sono stati assistiti dagli insegnanti che si sono proposti come loro allenatori-tutores. Dopo una prima fase formativa a cura del Dipartimento di Scienze Giuridiche, il Torneo è entrato nel vivo: nelle partite gli studenti hanno cercato di affinare non solo i contenuti dei temi dibattuti, ma soprattutto le loro competenze argomentative. I temi da dibattere sono stati individuati in collaborazione con gli insegnanti, IPRASE e 8 Comune di Trento, a partire da una serie di proposte sulla legalità e sulla cittadinanza attiva e democratica. A differenza della scorsa edizione, quest’anno si è inteso investire maggiore attenzione alla formazione degli insegnanti tanto come tutores quanto come giudici, lasciando la gestione delle fasi eliminatorie ai singoli istituti. In sintesi, per l’a.s. 2011/2012 il progetto si è così articolato: a. Ideazione e messa a punto dei materiali, cura del Dipartimento di Scienze Giuridiche di Trento e dell’IPRASE. b. Fase formativa, a cura del Dipartimento di Scienze Giuridiche (gennaio 2012). Nelle ore di formazione sono stati affrontati con gli studenti le seguenti aree tematiche: Il discorso come un percorso ·· la divergenza di opinioni: le affermazioni necessarie, possibili e impossibili; ·· costruire un ragionamento in forma di discorso; ·· il dibattito come metodo razionale di risoluzione del disaccordo; ·· il modello minimo di controversia: protagonista vs antagonista; ·· condurre l’ascoltatore all’adesione della propria tesi: accompagnare l’uditorio; ·· argomentare e contro-argomentare; ·· il metodo dialettico; ·· il contraddittorio; ·· la contraddizione; ·· le fallacie come ‘incidenti’ di percorso; ·· esempi di fallacie. Il discorso come un edificio ·· il superamento delle principali obiezioni ad un discorso: trascuranza, ignoranza, dubbio generico e dubbio specifico; ·· presentazione della struttura del torneo; ·· esempio pratico di svolgimento di un dibattito. Sono stati svolti inoltre alcuni incontri con gli insegnanti al fine di proporre e discutere tanto il progetto quanto le diverse modalità di esecuzione delle singole fasi. c. Torneo, a cura del Dipartimento di Scienze Giuridiche di Trento, dell’IPRASE, del Comune di Trento e degli insegnanti delle classi coinvolte (marzo-giugno 2012). Dopo gli allenamenti interni alle classi, si è svolto il torneo attraverso le fasi eliminatorie interne ai singoli istituti, 3 semifinali cittadine, 1 semifinale provinciale e l’incontro finale. 9 Vediamo nel dettaglio il prototipo di gara sviluppato per il Torneo. La squadra protagonista, che sostiene una tesi, affronta la squadra antagonista, che sostiene la tesi opposta. La gara, della durata complessiva di due ore circa, si articola in due tempi: il primo dedicato alla argomentazione della propria tesi da parte di ciascuna squadra; il secondo dedicato alla contro-argomentazione della tesi avversaria. Nella fase argomentativa ciascuna squadra ha a disposizione tre interventi (di 3 minuti ciascuno al massimo a partire dalla fase delle semifinali; di 4 minuti nelle gare precedenti) con i quali esporre le principali ragioni a sostegno della propria tesi; nella fase contro-argomentativa ciascuna squadra ha a disposizione tre interventi (di 3 minuti ciascuno al massimo, sempre a partire dalla fase delle semifinali) con i quali contestare le ragioni addotte dagli avversari. In ogni classe-squadra, i ragazzi possono interpretare ruoli distinti, a seconda delle loro propensioni naturali o delle loro aspirazioni: ·· i ‘cercatori’ si occupano dell’attività topica di reperimento delle fonti, degli argomenti e delle informazioni utili; ·· gli ‘organizzatori-estensori’ si occupano di ordinare il materiale reperito, progettando la struttura dell’argomentazione; ·· gli ‘attori-oratori’ si occupano di esporre il discorso di fronte al pubblico e alla giuria; ·· i ‘confutatori’ si occupano di analizzare il discorso avversario al fine contestarlo o di scovare incongruenze, fallacie o contraddizioni. Le classi sono valutate da una giuria (costituita da esperti esterni alle scuole) in base ad una serie di parametri contenuti in apposite griglie di valutazione, che analizzano tanto la forma quanto il contenuto dei singoli interventi. Al termine del dibattito, la giuria dichiara la squadra vincitrice, commentando con gli studenti l’andamento e l’esito della gara. Particolare attenzione è stata prestata proprio alla elaborazione delle griglie. Il prototipo sviluppato prevede che ogni intervento sia valutato: ·· quanto al contenuto, per la qualità argomentativa e contro-argomentativa (capacità di conferire fondamento logico-argomentativo alle proprie affermazioni), la quantità informativa (sufficiente numero di fonti, completezza di ambiti e contenuti), la pertinenza (coerenza interna e rilevanza dei contenuti); ·· quanto alla forma, per la chiarezza espositiva, il lessico utilizzato, il tono di voce e la dizione (pronuncia chiara, ritmo fluido, ricorso a pause e silenzi), i fattori non verbali (gestualità, postura corporale ed espressione facciale, padronanza dello spazio e della “scena”, contatto visivo con l’uditorio). 10 La sperimentazione intrapresa lo scorso anno da IPRASE e dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Trento (oltre che, naturalmente, dagli insegnanti e dagli studenti degli istituti coinvolti) si è arricchita quest’anno della preziosa collaborazione del Comune di Trento (settore politiche giovanili). La magica sinergia tra questi soggetti istituzionali, pur nella atmosfera giocosa, ha contribuito in modo determinante alla riuscita del Torneo di quest’anno. In conclusione, possiamo dire che la ricerca scientifica sul tema del contraddittorio, ed il modello educativo sperimentale che ne è nato, si sono rivelati ottimi ausili alla formazione di persone capaci di confrontarsi e, perciò, di convivere nel rispetto delle regole. Il contesto ludico, e tuttavia sorvegliato dal punto di vista razionale, ha promosso, crediamo, l’educazione all’ascolto e al confronto civile. Siamo certi che la dialettica del contraddittorio, anche se vissuta per gioco, favorisca quell’apertura critica necessaria ad evitare ogni pretesa dogmatica e consolidi l’esercizio della tolleranza e della democrazia. Paolo Sommaggio Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Trento 11 In questo torneo hanno vinto tutti A vederli, così impegnati, attenti, così convinti, così tesi e seri, così coinvolti, nessuno - credo - avrebbe mai immaginato che si trattava di scuola. Sembrava di star nella piazza della polis. Che “scolastico”, oggi, è diventato perfino un aggettivo spregiativo. E non solo i soliti bravi studenti, capiamoci, ma anche - specialmente - quelli che di solito son più ritrosi, che non ne vogliono sapere di mettersi in gioco, che lavorano al minimo. E che dire degli insegnanti e degli ospiti uditori, e dei giudici? Tutti tesi ad ascoltare, a soppesare, a misurare la cogenza degli argomenti e la perizia degli oratori. Eppure questa piccola magia è accaduta ad ogni scontro di dibattito argomentativo. Ma la scuola c’era, eccome: c’erano l’attenzione per il lessico, per il ragionamento e la concatenazione degli argomenti e le implicazioni delle dichiarazioni, c’era la ricerca di documentazione presso le fonti autorevoli e c’era la preoccupazione di farsi capire e di esser convincenti, e un occhio all’orologio. C’erano tutte, quelle cose lì che cerchiamo sempre di coltivare. Ma c’era evidentemente anche qualche cosa in più: perché il torneo funziona, funziona in modo spettacolare. Forse perché è un gioco, e giocare è bello: la sfida ha il suo fascino agonistico. O forse perché possono farsi valere anche quelli che sono spigliati o arguti, ma che nelle lezioni tradizionali - come dire - si perdono. O perché si scardinano i ruoli, e gli studenti costruiscono e i docenti fan da allenatori, e i professori tacciono (non sempre, non ne son capaci) e sul palco vanno loro, i giovani, da protagonisti (e anche in platea stanno loro, da protagonisti). Alla fine il raccolto, a guardare i risultati dal punto di vista delle “istituzioni”, è pingue. I docenti sanno che il tempo speso a scapito delle conoscenze disciplinari è in realtà ampiamente ripagato in termini di competenze, e già pensano a come riprodurre in aula un tale clima di impegno. I nostri giovani cittadini, poi, hanno imparato - magari non lo sanno, magari lo avvertono appena, chissà: certo lo hanno vissuto sulla loro pelle - che l’avversario è degno della loro attenzione, che le sue ragioni presuppongono prese di posizione e implicano sul piano logico conclusioni inespresse o impreviste. Che ogni tesi ha degli argomenti a supporto: per giunta molti avranno dovuto far lo sforzo di mettersi nei panni altrui e sostenere tesi in cui non credevano. Hanno appreso che le ragioni non son buone solo perché le crediamo noi o perché sono più urlate di altre: implacabili, alla fine i giudici si aspettano sempre di ascoltare sapienti intrecci di discorsi coerenti e ben accordati, e confrontano i ragionamenti e i discorsi con quelli degli avversari. Questi giovani hanno sentito la forza e la debolezza delle auctoritates e della ragione. Hanno apprezzato le doti loro e dei loro compagni, anche 12 quei talenti che a volte non son valorizzati. Hanno usato messo a frutto nozioni e strumenti appresi a lezione, buoni non solo per la scuola. Si son visti capaci di costruire e demolire discorsi come forse nemmeno loro si aspettavano di saper fare. Forse si sono immaginati anche adulti, cittadini o studenti, proiettati in un ruolo pubblico o sui banchi dell’università. Hanno vinto tutti, in questo torneo, dove apparentemente c’è una sola classe vincitrice. Marco Cassisa docente di Storia e Filosofia Liceo “A. Maffei”, Riva del Garda 13 Docere, movere et delectare: retorica, l’arte della persuasione e del convincimento Riscopriamo l’arte nel parlare mettendoci in gioco “Definiamo la retorica come la possibilità di scoprire in ogni argomento ciò che è in grado di persuadere”. In questi termini parlava della retorica Platone nel Gorgia, definendola τέχνη τῆς πειθοῦς (tèchne tes peithoùs), capacità di persuasione e di convincimento. Ed è esattamente così che, prima di partecipare al progetto “A suon di parole”, noi tutti consideravamo questa disciplina. Ma dopo questa esperienza abbiamo scoperto che in realtà essa è molto più di come la descriveva Platone. La nostra esperienza è stata viva, piena di soddisfazioni e di adrenalina. C’è molto di più di persuasione e convincimento quando, per esempio, si devono sostenere tesi che non si condividono: a noi è capitato di dover affermare che la tecnologia a scuola è inutile, o che nel sistema scolastico odierno conta di più l’attitudine dell’impegno. Si tratta di capacità logica, di un’abilità di parola non da poco, di essere in grado di sintetizzare concetti e saperli esporre con una terminologia esatta ma soprattutto adatta al contesto. La parte che è più è stata apprezzata per quanto ci riguarda è stata la fase di controargomentazione perché ci ha consentito di metterci alla prova singolarmente - non potete immaginare quanta agitazione (ma anche quanta soddisfazione) possa provocare il parlare in pubblico - e di sperimentare anche nuove dinamiche di collettività di classe, in quanto l’apporto di ogni singola persona è stato fondamentale in tutte le fasi della gara, ma anche della preparazione precedente alle varie esposizioni. Un progetto come “A suon di parole” può essere davvero molto utile per chi vuole mettersi alla prova in qualcosa di nuovo, ma anche per vivere una nuova esperienza che, chissà, potrebbe rivelarsi una vocazione per una futura professione, e consente di farsi sentire in una veste nuova e a volte del tutto inaspettata anche a chi magari, in mezzo al coro, non ha una voce forte. Martina Sevegnani Classe I B Liceo Classico “G. Prati”, Trento 14 Per vincere bisogna cooperare: un email della classe II D del Liceo “G. Prati” di Trento Buongiorno, siamo la classe II D del Liceo Classico “G. Prati” e Le scriviamo in merito all’esperienza “A suon di parole”. Innanzitutto ci teniamo a dire che è stata una grande opportunità per crescere sia dal punto di vista intellettuale, sia per quanto concerne i rapporti con i compagni di classe. Il nostro è stato un percorso in continua crescita. Se infatti ci siamo presentati al primo incontro come singoli, impacciati, timidi, insicuri, la finale ci ha visti disinvolti, sicuri, buoni “attori” e soprattutto uniti come una vera squadra. Ci siamo resi conto che per vincere è necessaria la cooperazione. Abbiamo ritrovato un po’ di quell’unità di classe che ci mancava. Anche quando abbiamo perso, la classe ha saputo trovare il lato positivo accogliendo le critiche in maniera matura e consapevole, dimostrando, nella seconda semifinale, di aver appreso i consigli ricevuti e di averli messi in pratica al meglio. Pur essendo stato un lavoro di squadra c’è di certo stata anche una crescita individuale. Molti di noi non avrebbero mai pensato di parlare in pubblico, scavalcando il muro della timidezza ma, grazie a questa occasione, ci siamo tutti messi in gioco e abbiamo acquisito quella sicurezza, quella disinvoltura, che ci viene richiesta quotidianamente. In aggiunta, cosa banale, ma non scontata, è vero che ciò che si studia a scuola è utile nella vita. Infatti un punto a nostro favore è stato spesso costituito dagli exempla storici che eravamo in grado di trovare per supportare le nostre tesi di argomentazione e di controargomentazione. Quante volte durante le lezioni di greco e latino abbiamo sentito parlare di grandi oratori quali ad esempio Pericle e Cicerone? Per una volta ci siamo sentiti noi al centro della scena con le difficoltà ma anche le grandi soddisfazioni che ne derivano. Dobbiamo ammettere che prima di ogni sfida la tensione era alle stelle, ma la gioia di sentire alla fine, durante il verdetto, che magari tra di noi c’erano i migliori oratori della giornata ricompensava le fatiche dandoci una carica propositiva. Per concludere vorremmo ringraziare i nostri docenti, l’università di giurisprudenza e tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo entusiasmante progetto. Cordiali saluti. Classe II D Liceo Classico “G. Prati”, Trento 15 Le gare e i temi del torneo di dibattito “A suon di parole” GARE ELIMINATORIE TRA LE CLASSI DEI VARI ISTITUTI Liceo Scientifico “G. Galilei” - Trento • 8 febbraio 2012. Gara tra le classi III Scientifico C e III Scientifico I Argomento del dibattito: “La sperimentazione sugli animali per la ricerca medica non è accettabile” e “La sperimentazione sugli animali per la ricerca medica è accettabile” Vince la III I • 13 febbraio 2012. Gara tra le classi III Scientifico G e III Scientifico H Argomento del dibattito: “Il libro cartaceo non sarà sostituito dall’e-book” e “Il libro cartaceo sarà sostituito dall’e-book” Vince la III H Liceo Scientifico “L. da Vinci” - Trento • 15 febbraio 2012. Gara tra le classi IV Scientifico H e IV Scientifico E Argomento del dibattito: “Il libro cartaceo è/non è destinato ad essere sotituito dall’e-book” Vince la IV E • 22 febbraio 2012. Gara tra le classi IV Scientifico I e IV Scientifico F Argomento del dibattito: “La sperimentazione sugli animali per ricerca medica è/ non è accettabile” Vince la IV F Liceo Classico “G. Prati” - Trento • 13 marzo 2012. Turno eliminatorio Gara tra le classi II D e II E Argomento del dibattito: “Il fine giustifica i mezzi” e “Il fine non giustifica i mezzi” Vince la II D 16 Gara tra le classi II B e I B Argomento del dibattito: “A scuola conta di più l’attitudine” e “A scuola conta di più l’impegno” Vince la I B Gara tra le classi II E e II A Argomento del dibattito: “Adozioni: ammissibili solo per la famiglia tradizionale” e “Adozioni: ammissibili anche per famiglie non tradizionali” Vince la II E Gara tra le classi II B e II D Argomento del dibattito: “La filosofia è utile” e “La filosofia è inutile” Vince la II D Gara tra le classi II A e I B Argomento del dibattito: “Le nuove tecnologie a scuola: un progresso solo formale” e “Le nuove tecnologie a scuola: un progresso sostanziale” Vince la II A Si qualificano per la finale di istituto la II D e la I B (quest’ ultima, a parità di vittorie con la II A, per la migliore differenza punti). Liceo Classico/Scientifico “A. Maffei” - Riva del Garda • 24 febbraio 2012. Gara tra le classi IV Scientifico B - IV Scientifico C e II Classico A - IV Scientifico C Argomento del dibattito: “Al progresso scientifico vanno/non vanno posti dei limiti” Vincitrici la II Classico A e la IV Scientifico B • 2 marzo 2012. Gara tra le classi III Scientifico C/D - IV Scientifico B e IV Scientifico D - III Scientifico A Argomento del dibattito: “Il diritto di voto politico dovrebbe/non dovrebbe essere concesso ai sedicenni” Vincitrici la IV Scientifico B e la III Scientifico A • 16 marzo 2012. Gara tra le classi IV Scientifico C - III Scientifico D e II Classico A - III Scientifico A Argomento del dibattito: “Il segreto di stato è/non è compatibile con la democrazia” Vincitrici la IV Scientifico C e la II Classico A 17 Istituto di Istruzione “L. Guetti” - Tione di Trento • 23 febbraio 2012. Gara tra le classi IV Scientifico A e IV Scientifico B Argomento del dibattito: “La sperimentazione sugli animali per la ricerca medica è /non è accettabile” Vince la IV Scientifico A • 24 febbraio 2012. Gara tra le classi III Scientifico per le professioni del Turismo della Montagna (SM) e III Liceo Psico-Socio-Pedagogico (PA) Argomento del dibattito: “Il genitore deve / non deve stabilire un orario di rientro serale per il figlio minorenne” Vince la III SM GARE PER LE FINALI DI ISTITUTO Argomento del dibattito: “Essere giovani oggi è più facile che in passato” e “Essere giovani oggi è più difficile che in passato”. Liceo Scientifico “G. Galilei” - Trento • 7 marzo 2012. Gara tra le classi III Scentifico H e III Scientifico I Vince la III I Liceo Scientifico “L. da Vinci” - Trento • 23 marzo 2012. Gara tra le classi IV Scientifico E e IV Scientifico F Vince la IV E Liceo Classico “G. Prati” - Trento • 22 marzo 2012. Gara tra le classi II Liceo D e I Liceo B Vince la II D Liceo Classico “A. Maffei”- Riva del Garda • 24 aprile 2012. Gara tra le classi IV Scientifico B e II Classico A Vince la IV B Istituto di Istruzione “L. Guetti” - Tione di Trento • 7 marzo 2012. Gara tra le classi III SM e IV Scientifico A Vince la III SM 18 SEMIFINALI: GARE TRA LE CLASSI VINCITRICI DEI VARI ISTITUTI • 4 maggio 2012. Riva del Garda, Liceo Classico “A. Maffei” Gara tra le classi IV B Scientifico “A. Maffei” e III SM “L. Guetti” Argomento del dibattito: “La cura di sé serve a stare bene con se stessi / La cura di sé serve ad essere accettati” Vince la III SM, Istituto di Istruzione “L. Guetti” • 24 aprile 2012. Trento, Liceo Classico “G. Prati” Gara tra le classi II D “G. Prati” e III I “G. Galilei” Argomento del dibattito: “Le regole rappresentano un limite / Le regole rappresentano un’opportunità” Vince la III I, Liceo Scientifico “G. Galilei” • 4 maggio 2012. Trento, Liceo Scientifico “L. da Vinci” Gara tra le classi IV E “L. da Vinci” e II D “G. Prati” Argomento del dibattito: “La street art è arte / La street art non è arte” La gara si chiude in parità • 16 maggio 2012. Trento, Liceo Scientifico “G. Galilei” Gara tra le classi III I “G. Galilei” e IV E “L. da Vinci” Argomento del dibattito: “Lo svago notturno in città è un problema / Lo svago notturno in città è un’opportunità” Vince la IV E, Liceo Scientifico “L. da Vinci” GARA FINALE DEL TORNEO • 4 giugno 2012. Trento, Facoltà di Giurisprudenza Gara fra le classi III SM dell’ Istituto di Istruzione “L. Guetti” di Tione di Trento e IV E del Liceo Scientifico “L. da Vinci” di Trento Argomento del dibattito: “Il processo di integrazione europea deve essere più coraggioso / Il processo di integrazione europea deve essere più prudente” Francesco Bailo IPRASE 19 Gli studenti e gli insegnanti che hanno partecipato al torneo “A suon di parole” dell’a.s. 2011/2012 LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI” - TRENTO Classe III Scientifico C Docente: Felice Valentinotti Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Armani Bailoni Bassi Bornino Casonato Ferretti Libardoni 8. Luchin 9. Macchia 10. Marighetti 7. Stefano Tommaso Alessandra Giacomo Giulio Martina 11. Giovanni Denise Daniele Althea 17. 12. 13. 14. 15. 16. Maurina Maurina Morandi Rosatti Tarter Tescari Tonelli Tonina 19. Zavarise 18. Gabriele Paolo Damiano Pietro Simone Andrea Paola Tommaso Nicolò Classe III Scientifico G Docente: Laura Bonvicini Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Andreis Bollich Cecconi Curzel De Ros Dhudra Muneeba Dorigatti Doriguzzi Lutin 9. Galter 10. Gudiy Caresia 11. Marchi 7. 8. Alice Alessio Claudia Stefania Federico Adriana Zaman 12. Alberto Sibille Elisa Emma Elia 18. 13. 14. 15. 16. 17. Michelini Nascimbeni Odorizzi Panizza Popoli Povoli Rita Surguci 20. Tonidandel 21. Tramontin 22. Zanin 19. Chiara Ludovica Stefano Francesco Matteo Mattia Domenico Antonio Vladislav Guendalina Monica Sara 20 Classe 3 Scientifico H Docenti: Laura Bonvicini, Cristina Braga Studenti Bonetti Ceschi Duò Faustini Franch Gardelli Francesco Lara Ricardo Andrea Janis Matteo 10. Giovannini 8. Gottardi 9. Mahmood Alessandro Simone Ayaz 16. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 11. 12. 13. 14. 15. Pangrazzi Salvi Sebastiani Segata Segatta Sembenico Giovanni Giambattista Alessandro Filippo Cecilia Rebecca Semborowski Tessadri 18. Vanzo 17. Luca Andreas Alessia Classe III Scientifico I Docenti: Laura Bonvicini, Daniela Buratti Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Aldrighetti Avi Boschetti Bridi Carlini Dal Rì Fedel 8. Ioriatti 7. Federico Emanuele Stefano Arianna Federico Federico Gianluca Niccolò 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. Morat Moser Nanfitò Nerini Pati Raus Giada Giovanni Pietro Leonardo Arianna Stefano Rossi Toniolli Lorenzo Ruben 21 LICEO SCIENTIFICO E LINGUISTICO “L. DA VINCI” - TRENTO Classe IV Scientifico E Docente: Nicola Dalessandro Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Arresta Balter Bressan Carlini Chiocchetti Chistè Antonio Alessandro Federica Giorgia Stefania Veronica 14. Corbolini Dalla Palma Dileo Facchinelli Fontana Franceschi Frattari Alberto Mario Attila Andrea Matteo Enrica Emma Guglielmo 20. 15. 16. 17. 18. 19. 21. 22. 23. 24. 25. Giovannini Lombardi Michelon Molinari Nardelli Pasqualini Alessandro Francesco Filippo Matteo Martina Ermanno Pedrotti Sottopietra Sposato Stelzer Vicenzi Zuccatti Alice Patrick Maria Martino Samuel Marco Classe IV Scientifico F Docenti: Sandro Bertoni, Luca Gardumi Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Arighi Battisti Bonvecchio Bort Brunelli Bruzzi Andrea Alessandro Ilaria Francesca Filippo Elena 12. Chisiu Iulian Danieli Feliciello Floriani Franchini Catalin Lorenzo Agnese Luca Teresa 18. 13. 14. 15. 16. 17. Frizzera Gazzin Girardi Girardi Mainenti Montechiarini Nardelli Romano 20. Uez 21. Vescovi 19. Alexander Riccardo Luca Tommaso Laura Alessia Laura Rossella Federico Giacomo 22 Classe IV Scientifico H Docente: Claudia Dinale Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Avancini Condin Copa Cozzio Curzel Driouache Dusmet 8. Marzari 9. Olivieri 10. Peng Ji 7. Martina Manfredi Edisnajda Margherita Serena Youssef 11. Pezzato Pisoni Righetti Rosa Soini Toldo Letizia Martina Serena Francesco Davide Kevin Benedetta Delia Andrea Jian 17. Tonazzolli Tumaliuan 19. Volpini 20. Zuccatti Arianna John Paul Andrea Altea 12. 13. 14. 15. 16. 18. Classe IV Scientifico I Docente: Angela Pettinella Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Avancini Bortolameotti Dallabetta Dallapiccola Donini Gennara Giacomelli 8. Merli 9. Oss 10. Paoli 7. Martina Dennis Evelyn Luca Eva Evelyn 11. Samuel Simone Edoardo Irene 17. 12. 13. 14. 15. 16. Pojer Sadler Tabarelli De Fatis Tabarelli Tamanini Tessadri Tondini Trentini 19. Vergot 20. Zordan 18. Simona Marcello Celeste Jessica Simone Alice Monica Laura Giacomo Francesco 23 LICEO CLASSICO “G. PRATI” - TRENTO Classe I Liceo B Docente: Maria Ruggio Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Andreatta Bortolotti Brunori Caresia Coradello Dalfovo Delucca Gasperetti 9. Genovese 10. Giovannini 7. 8. Michele Camilla Elisa Lisa Elena Debora 11. Alessandro Alessandro Claudia Gilberto Dario 17. 12. 13. 14. 15. 16. Greco Guandalini Marchesi Nava Paoli Salmini Santini Sevegnani 19. Tait 20. Zancanella 18. Camilla Mariacarla Paolo Daniele Francesca Laura Angelica Elena Maria Martina Lucia Ilaria Classe II Liceo A Docente: Nicola Zuin Studenti Avi Barbini Bonvicini Caldonazzi Dalcastagnè Dellagiacoma Giulia Ambra Eleonora Lorenzo Enrico Laura 10. Dossi Eccher Francesco Alessia 16. 8. 9. Lucin Giulia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Moschen Ottaviani Pallaoro Pilati Puecher Roggio Nicole Aurora Tiziana Giacomo Anna Marta 17. Seppi Vassallo Martina Regina Chiara 18. Zanetti Erik 11. 12. 13. 14. 15. Classe II Liceo B Docente: Michele Ruele Studenti Elena Martina Martina Laura Mattia Federico 13. 6. Brizio Dalla Serra Fulceri Galetti Graiff Hannuss 7. Leone Mattia 1. 2. 3. 4. 5. 18. Pedergnana Pino Pontara Pretti Rozza Sarzi Sartori Irene Marinela Giacomo Michele Ester Chiara 19. Scartezzini Arianna 14. 15. 16. 17. 24 Miorelli Nepi 10. Neumann 11. Nicolini 12. Nicolussi 8. 9. Matteo Sofia Lorenzo Giada Elisa Scotoni Sigismondi 22. Zacco 23. Zanella 24. Zouggari 20. 21. Arianna Alessandra Francesca Giulia Marta Yasmin Classe II Liceo D Docenti: Marcello Bonazza, Giuseppe Zorzi Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Antoniolli Argiropoulos Belli Defant Di Giorgio Faustini Girardi Girardini 9. Goxho 10. Gremes 7. 8. Martina Maddalena Giulia Silvio Federica Gaia 11. Martina Alice Dario Alice 17. 12. 13. 14. 15. 16. Mascher Moser Pedron Pojer Sebastiani Simonetti Strapparava Vetruccio 19. Yahyaoui 18. Niccolò Beatrice Gaia Patrizia Enrico Camilla Jacopo Ilaria Ftima Classe II Liceo E Docente: Giovanni Ceschi Studenti Boschini Butti Civitella Dagostin Degasperi Faccenda Virginia Giorgia Alice Alice Bruno Nicolò 10. Favetta Festini Brosa Valentina Mattia 16. 8. 9. Guastamacchia Tiziana 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Mosetti Ortoman Piffer Pizzini Pompermaier Rangoni Marco Piero Karin Margareth Fabiana Chiara 17. Sartori Valentinelli Michele Laura 18. Zanetti Eleonora 11. 12. 13. 14. 15. 25 LICEO CLASSICO/SCIENTIFICO “A. MAFFEI” – RIVA DEL GARDA Classi III Scientifico A e III Scientifico C* Docenti: Danilo Dusatti, Cristian Mosca Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Andreoli Andreozzi Bettoni Cazzolli Chemolli Giuliani Davide Mauro Rossana Barbara Enrico Diana 16. Giuliani Lorenzi Lucin Messelodi Moltini Mora Pierno Prandini Pulita Giacomo Viola Martina Lorenzo Mauro Michele Francesco Alberto Federica 22. 17. 18. 19. 20. 21. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. Ricci Santoni Spezia Depretto Tavernini Travaglia Zeni Niko Elena Leonardo Jacopo Anna Andrea Gioacchino Benedetti Enei Huez Mattuzzi Morelli Polastri Yassam Zampedri Giulia* Viviana* Edoardo* Samantha* Alessandra* Giovanna* Hind* Alessia* Classe III Scientifico D Docente: Cristian Mosca Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Azzoni Bassi Calzà Cavaleri Cerqueti Ferrari Ghion 8. Ischia 7. 9. Marocchi Matteo Manuela Nicola Sabrina Patrick Monika 10. Giulia Nicola 16. Michele 11. 12. 13. 14. 15. 17. Mascher Omezzolli Pellegrini Ricci Tronconi Valentini Federico Giulia Valeria Alessandro Edoardo Wendi Vivaldelli Zomer Emanuele Sofia 26 Classe IV Scientifico B Docente: Maria Chiara Betta Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Crosina Dallapè Fruner Goldin Koepke Lucchini Lucchini 8. Machado 9. Marocchi 10. Molinari 7. Nicolle Nicola Alessia Luigi Samuel Timo Alexander Silvia 11. Verisa Juan Manuel Lorenzo Gabriele 17. 12. 13. 14. 15. 16. Morten Oliveira Prada Recchia Rossini Tamburini Tonelli Tonelli Vanni 19. Zucchelli 18. Classe IV Scientifico C Docente: Danilo Dusatti Studenti Giovanna Anita Marco Mattia Samantha Matteo 10. Grossi Emanuele 8. Locascio Francesca 16. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Barberio Briosi Bronzini Chirico Cis Galas 7. 9. Lutteri Marco Marini Pedrazzoli Petricci Remondini Rodella Santini Mario Nicolas Peter Francesco Lorenzo Davide Laura 17. Stradella Vivaldelli Bernardo Valeria 18. Zambotti Elena 11. 12. 13. 14. 15. Classe IV Scientifico D Docente: Marco Cassisa Studenti Albertini Crò de Oliva Fadanelli Guella Lohs Lorenzo Daniele Martina Yann Serena Oreste 10. Maino Manara Stefania Federico 16. 8. 9. Marchesi Annalisa 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Santoni Santoni Scekic Schettino Silvestri Spezia Francesca Gaia Ivan Daniele Jessica Jacopo 17. Taraschi Vivori Davide Christian 18. Zambotti Andrea 11. 12. 13. 14. 15. Francesco Beatriz Marco Federico Cecilia Jacopo Manuel Anita Lorenzo 27 Classe II Liceo Classico A Docente: Tiziano Dongilli Studenti 6. Bazzanella Betta Bianchino Lever Matteotti Miori Sofia Davide Pietro Giulia Marianna Laura 7. Pedergnana Valentina 1. 2. 3. 4. 5. 13. Romano Stefenelli Tardivo Tonelli Valese Xhemali Pasquale Alessandra Alessio Eleonora Francesco Elma 14. Zanolli Erik 8. 9. 10. 11. 12. 28 ISTITUTO DI ISTRUZIONE “L. GUETTI” - TIONE DI TRENTO Classe III A (Scienze Umane) Docente: Aurelio Pagliuca Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Artini Bazzanella Butchiewietz Carli Castellani Crosina Katia Andrea Valentina Marta Elena Giada Iori Ladini Elena Arianna 14. Luzzi Rossaro Scalfi Scorta Serafini Tonezzer Francesca Barbara Monia Asahar Lia Monica 15. Tonini Valentina 9. 10. 11. 12. 13. Classe III Scientifico (professioni turismo di montagna) Docente: Paola Ferrari Studenti Bernardi Bosetti Bucella Caola Caola Castagna Elia Zeno Adriano Matteo Valentina Nicola 10. Fedrizzi Foresti Mattia Michela 16. 8. 9. Gottardi Federico 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Longo Lorenzetti Morandi Parisi Pellegrini Prestini Marco Amanda Daniel Elisa Stefano Anselmo 17. Prestini Villotti Tommaso Chiara 18. Zanrosso Federica Pia 8. Marini Mussi Oliana Zambaldi Zamboni Zambotti 11. 12. 13. 14. 15. Classe IV Scientifico A Docente: Renato Paoli Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Artini Beltrami Bosetti Cozzio Ferrari Lavagnino Levorato Carla Tommaso Liliana Oliver Anna Greta Vania 9. 10. 11. 12. 13. Eleonora Davide Arianna Nicola Leonardo Letizia 29 Classe IV Scientifico B Docente: Susanna Mittempergher Studenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Albertini Berasi Bomprezzi Bonazza Bugna Bugna Chiara Virginia Jacopo Francesca Damiano Giulia 12. Cozzio Dalbon Franchini Gasperi Longhi Carlo Eleonora Paolo Ilaria Alessandra 18. 13. 14. 15. 16. 17. Luchesa Masè Mazzocchi Panelatti Prem Riccadonna Rocca Rosa 20. Rosa 21. Salvini 22. Sansoni 19. Giulia Ylenia Lucia Elena Paolo Luca Jacopo Leonardo Miriana Arianna Elisa Francesco Bailo IPRASE A suon di parole torneo di dibattito seconda edizione Lunedì 4 giugno 2012 ore 15.00 - 18.00 Facoltà di Giurisprudenza Aula B Via Verdi n. 53 Trento 15.00|15.30 Saluti di benvenuto Gianni Santucci, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Trento Beatrice de Gerloni, direttore IPRASE Intervento di apertura Lucia Maestri, assessore Cultura, turismo e giovani, Comune di Trento 15.30|17.30 Finale del torneo di dibattito 2012 Le classi terza SM dell’Istituto “L. Guetti” di Tione e quarta E “L. da Vinci” di Trento si sfideranno sul tema “Il processo di integrazione europea deve essere più coraggioso/ Il processo di integrazione europea deve essere più prudente” 15.30|16.00 Prima fase della gara (argomentazione) 16.00|16.30 Presentazione dell’edizione 2012 del torneo A suon di parole Paolo Sommaggio, Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Trento Chiara Tamanini, coordinatrice del progetto per l’IPRASE 16.30|17.00 Seconda fase della gara (controargomentazione) 17.00|17.30 Dibattito con il pubblico sull’esperienza del torneo 2012 coordina Paolo Sommaggio Iscrizioni entro venerdì 1 giugno 2012 collegandosi al sito www.iprase.tn.it 17.30|18.00 Premiazioni e conclusioni Marta Dalmaso, assessore all’istruzione e sport, Provincia autonoma di Trento Informazioni Luisa Mariech, IPRASE tel. 0461. 494362 | e-mail: [email protected] COMUNE DI TRENTO Politiche giovanili