ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ Questo opuscolo è il frutto del lavoro di tre classi dell’ITIS che hanno accettato di mettersi in gioco con noi. Abbiamo voluto raccogliere i pensieri che, a nostro parere sono più significativi, per rendere visibile il grande servizio che questi giovani hanno fatto all’associazione e al percorso di integrazione dei disabili. Leggendo i vostri temi, mi domandavo: Cosa può voler dire raccontare il proprio punto di vista…ed ora ritrovarsi qui, sentire che tutti lo possono leggere? Qualcuno di voi ha avuto paura di leggere il suo tema, qualcuno aveva una gran voglia di far sapere il proprio pensiero.. qualcuno si troverà tra queste pagine, qualcuno no. Cosa proverete? Sappiate che pensiamo che tutti abbiate scritto delle belle cose, chi molto tecniche chi molto personali, noi ne abbiamo scelte alcune…chissà se abbiamo scelto quelle giuste?! Grazie per aver pensato.. nulla può essere integrato se prima non è integrato nella nostra testa, nel nostro pensiero e nel nostro cuore! Grazie per averci integrati dentro di voi. Il Presidente (Marazzina D. Egidio) Biella, 27/04/2009 Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ sti dividere que capita di con volta che mi E’ la prima o. dic me che non sia un con qualcuno miei pensieri reto, su un diario seg su e cos ste itto que Ho sempre scr che nesdo mo in ndevo che poi nasco pezzi di carta sfomodo potevo ma in questo e, ger leg e suno potess garmi. gli altri stata vista da sono sempre Fin dall’asilo n gioNo . ssa tta e gra e la bimba bru bambini com ano e tav evi mi ti tut nessuno perché cavo mai con eppunche vicino: passavano nea mi n no te a vol iosa. lattia contag o non è una ma re il sovrappes pre con sem are a disegn ba che dovev a cui pasIo ero la bim ero l’ultima ché per o van na che non funzio stilina più pla i pennarelli di zo pez il , quella con tolo dei colori rat ba il o savan maestre perché a anche dalle veniva evitat lla che forse piccolo e que a. cce e gonnellin ica bimba tre biò molto: ero non ero la tip che lì non cam an e ri nta me andai alle ele Passato l’asilo one diversa. va della situazi da fare per sempre l’allie biai, mi diedi ì, ma poi cam cos fu dia ma me passati ad ni Fino alla pri an azze. Ma gli alle altre rag davvero un po’ nno roviha assomigliare mi che e può dir o segnata, si giro mi hann a. sta esperienz essere presa in que ta ita fosse mai cap rei che non mi Vor gi a. Og . vit titi la i ves nato o comprarmi a anche il sol sentire divers mai re ica ent Tutto mi faceva di non dim dizi, ma penso po’ molti pregiu ho superato un à per il resto ner pag om perchè mi acc il mio vissuto della vita. Ti racconto.. mi ascolti La diversità secondo me è vista dalla gente come incapacità, ma in fondo non è così. ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ Io ero in un a classe com posta da su 4 bambini, fa a figlia e dei cevamo parte suoi compagn della 3 m i. Le elementare di ae stre si arrabb Massazza. iarono molto e ci La nostra cl obbligarono asse aumentò a giocare e di nu- re a pa rl mero quando acon lei. A noi la nostra m questa cosa aestra piac n entrò in clas on eva molto, m se insieme a dopo qual ad una gi che bambina. E orno siamo ri ra un po’ u sc iti ad accettar bassina la con i capelli tra noi. neri e aveva un paio Q di occhiali ch uesta storia e le coprivan mi ha fatto o metà tere rifletviso. Lei si . Abbiamo ca era appena tr pito che face as ferita così ndo nel nostro pa potevamo fa esino. Non re del male ci pia- un ceva quella ad a persona. E ragazzina. ravamo bam Alcuni po bi n miei compagn i e tevamo farcel i la prendeva a a cambiare. no in giro e non la facevano gioc are con noi. Lei si se deva sulla pa nchina e se ne st ava lì da sola . Non parlava mai con nessuno, ma a scuola era molto brava soprattutto in mat ematica. Un giorno la mamma di questa ba m bina venne a parl are con le mae stra di Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ Diversità può essere il colore della pelle, Nella mia classe c’era un ragazzo di colore e questo ha fatto sì che ci fossero due gruppi distinti: il primo gruppo che socializzava, mentre l’altro era un po’ riservato. Il ragazzo nero subiva ogni giorno degli atteggiamenti di intolleranza. Così giorno dopo giorno si chiudeva in sé. Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ La p a ha p ura del orta to a diverso come s ra d il nazi cose o pesso rrib smo. el d il i aver e pa verso vo Avere p i auura rreb che be d d inco i ntri i ogni amo. pers re ona nrsona può se pe a n U . a iv ormaè soggett temente è n La diversità n re a pp a se Da anche nte diversa se si tirsi diversa sé i d ri dentro vi quali le, ma maga rgere problemi più gra inso ciò possono la la bulimia o l’anoressia, depressione. esro, n l’alt lmente l a d a ia o o cop lo che re Ognun i son l t e t u u q t è d a a m o e, are sun esser tecip r i a i s p d n i sa no i d pevol e se clusi. a v s o n d o c s o i è e atrin un te a dovere s a recit Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ Circa otto anni fa mi trovavo al mercato con mia madre e mentre passeggiavamo tra la bancarelle incotrammo una famiglia di pakistani, nei fui subito attratta siccome anch' io arrivo da quel paese e quindi decisi di conoscerli. Accompagnata da mia madre mi avvicinai a lo ro, ci presentammo, scambiammo alcune frasi di circostanza e dopo alcuni minuti ci separammo. Dopo alcuni minuti di mio silenzio mia mamma mi chiese come mi sentivo e la mia risposta la sorprese molto perche' le dissi: che non mi sono riconosciuta in lo ro nonostante fossimo della stessa nazione, stessa razza, stesso colo re di pelle , io mi sentivo profondamente diversa da lo ro. Questo e' un piccolo esempio per dire che anche se si appartiene alla stessa razza, alla stessa famiglia ci sono e ci saranno sempre delle diversita'. Basta non aver paura, perche' possono essere un arricchimento per ciascuno di noi. Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ Mi viene chiesto di esprimere dei pensieri sui diversamente abili, ma essendo io uno di loro dico quello che penso. Molte volte mi sento dire che di problemi ne abbiamo tutti, ma c’è chi ne ha più degli altri. Un sovraccarico di problemi produce ansie che diventano un problema nel problema. L’ansia paralizza, ti rende ancora più impedito. Per me disabile uditivo è ancora molto difficile: - capire di avere capacità percettive diverse dagli al tri - comprendere cosa riesco a fare e cosa no, accettare la mia condizione. - Sperimentare la possibilità e le necessità di comuni care la mia disabilità - Trovare soluzioni per arrivare a gestire il problema - Elaborare strumenti da utilizzare a seconda delle necessità e delle situazioni - Avere un rapporto vero con gli altri. In passato i sordi erano anche muti e venivano perciò chiamati “sordomuti”, ma attraverso una speciale rieducazione terapeutica e lunghi esercizi diventano “sordoparlanti” Io incontro difficoltà quando mi trovo di fronte a sottigliezze linguistiche e per me diventano un vero incubo. Alla sordità si aggiunge il problema della disgrafia, che ostacola la velocità della scrittura e della lettura. Poiché a nessuno piace passare per minorato, cerco di nascondere il più possibile la menomazione, per esempio approvando con un cenno del capo anche se ho capito poco, oppure ridendo per una battuta che non ho capito, solo perché tutti ridono. Per non essere costretto a rispondere, in certi casi evito la gente, esattamente come si comportano le persone udenti nei miei confronti, perché non osano parlarmi, oppure parlano tra loro velocemente o senza rivolgersi nella mia direzione, ed anche questo mi eslude dal gruppo. Per questi motivi, mi manca proprio ciò di cui ho maggiormente bisogno: il contatto umano, l’occasione di parlare e la possibilità di esprimere i mie sentimenti, in modo che il “handicap” pesi psicologicamente meno possibile. Avere una vita quanto più “normale” sentirsi utili e attivi in questa società così frenetica diventa un sogno. Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ ttorno e avuto a no r p m e s r e di av ioni han Io penso loro press uperiole n o c e h ultati s persone, c enessi ris lo meno in ott e h c Ho , o per voluto possibilità revi. Questo ha del avut ie m le l o a b i r o ins le me com me tropp bilità ed ansia, r e d p ec e i, g ie p a pro n tem o ble anti un r mpa n solo irrit allimento. o n o t a a c m g o a f i m n d prov i ti oi, ini gazz no d per men ata r ti e n e id s s m ib e n m o h o c f c e a n arl i d a ma an può esser gni persoon o se zzar own nco a n o s r e o p . n o l n é o h G c t Ogni r e o era ire più i su li . te abile p obiettivo solo se n e m sa r e sim oi div ngere un sciandogli il iu ile gg a r ò u la rso, na p o c r e p o t cer segue un i serve. gl e h tempo c Quando er o bambina sono stata semp re disposta aiutare. Or ad a che però sto crescendo ho più diffi coltà ad accettar e. n che no o z z a g un ra ato un capitato a salutata e d tano è i M pi ih domi, m ioni che non ca olto n e c s o n co az no m ono situ che fan bacio. S one normali e ose che loro ci c ers con le p in queste piccole ’ piacere.E iutare. a possono Ti racconto.. mi ascolti Si tende a pensare a se stessi e degli altri chi se ne frega. Ci sono persone però che vanno contro questa natura che sono i volontari che fanno spontaneamente queste cose. Sono persone da ammirare. Io non sono come loro, però sento dire loro che questa esperienza li soddisfa. Io penso che gli incontri con la psicologa non servono a niente perché il mondo gira così e continuerà sempre così e secondo me non ci sarà mai una soluzione al problema. ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ ao è stmia r o l n co lla ntattmo igliore delimparato o c a Stare esperienza iuta e ho e provare ta l’ sono cresc prima è ch serve. La vita, e cose: la loro non è quella tant e pietà a ale per me gioco con pena fondament ettersi in ti metti cosa rcare di m possibili, ma lcosa e le loFarsi a cc ro di ce le paure di fare qua . son prob ettar lem e n ac tutte co e cerchi n il tempo esp o eri he si a, m n è in gio passano co a e i r sol n i b di t z ie u o paure in lli se a per ne d ogn un i s q i più uan la pr onal versa per.P for to so end e pe er n on ti. no o c so ch sic on e ur id l i e oro sse re perrizzata lo a v e r e ess erso sità deve cchimento. Il div i La diver i r r impaurit te di a ché è fon ma se siamo così deriamo ta, onsi ci spaven tà, perché la c al nostro si r e v i on è dalla d sa che n ? o lc a u q Mia madre lavora con come un l di sotto di noi loro. La dichiaraa a m , zio o ne che mi ha fatto che livell in realtà non è lei che da’, ma riceve, perchè riceve tanto affetto, tanta stima e si sente molto valorizzata da loro che rie scono a riempire la sua esistenza. Le attivita' non se rvono soltanto per farli sent ire normali, ma anche per cerc are di farli diventare indipend enti e di vivere una vita pr opria. Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ La gen ave te r co ci e atte nei ggi mune tro l non o ro amen v la a in q confr ti pie deve tis ues ste ont t t s cos ide sa di a situ i. Chi itti gni to a si z io t a n sid l mass ormali à uman ne ha e i a d dei razion mo ris e ha dir ei e pet anc disab . t o e itL’i h ili nte c nie e le d g ev ra onn f fam za. Sp amigli e sos zione i ten e ere rom glie s sso in e di pon p i f a tti roveiso o l l a l oro ano e queste vit a s interoci ale Ti racconto.. mi ascolti sso he spe o c e r a tic lor dimen disagio in izi o m a i giud ci a dobb Non oi a sentir paura dei egua o n ad siamo ia e abbiam società si ati e t a gn compa Purtroppo l ei normodo l’ind e . altrui aggioranza dove avvien tri di i n m t e s alla li unici po cuole o i c quens g e quindi ne sono le i luoghi fr e dio i b n z o p tegra riato e n i esempio u t t volona i normodota a tati d he scotec ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ za ifferen e d a l r a person ente abile. T e a m i r v o in p to e diversam uto un gra v i v o e I a av idollar à ha rmodot tra no il mio pap n lesione m lle. La e a co anni f e stradale n sedia a rot ovuta t i èd n incide paraplegico olte altre si iversad m iè quind iglia, come l mondo dei é oltre m a ch mia fa alla vita e ontrario per ci sono i re lc adatta bili e non a rsi formativ e per i o a r c mente cizie e ai per à da supera i lt alle am olte diffico bili. m a ancora iversamente d nostri I centri ch e creati al g ci sono e che sono st iorno d’ogg i sono molt ati ficativi in o signiqu gere i disa anto si cerca di coin bili all’int volern facendo f are attivit o della società à pe impegnati e farli sent r mantenerli ire u tro ruolo im portante d tili. Un ali è che riesc ono a port questi centri a r e ad un li medio alto vello di integrali p autonomia cercand o er un futu ro migliore di . Ti racconto.. mi ascolti ASSOCIAZIONE “DOPO DI NOI“ ! i tt u t a Grazie Ti racconto.. mi ascolti