Dott. Sergio Agosti SOC Cardiologia Ospedale San Giacomo Novi Ligure Giovanni: diabete e rischio cardiovascolare GIOVANNI: diabete e rischio cardiovascolare Quesito 1 Qual è l’approccio terapeutico più appropriato per il miglioramento del controllo dei valori pressori nel paziente? 1. Raddoppiare il dosaggio di ramipril 20 mg/die 2. Aggiungere sartano a dose piena 3. Aggiungere tiazidico in associazione precostituita (es. ramipril 5+idroclorotiazide 12,5 mg/die) 4. Aggiungere all’ACE inibitore, un calcio antagonista diidropiridinico (es. Amlodipina 5mg) Terapia anti-ipertensiva di associazione nel paziente diabetico •Evitare se possibile diuretici e beta-bloccanti per gli sfavorevoli effetti metabolici •Iniziare con ACE-inibitori o sartani, (JNC VII) per contribuire a ridurre l’elevato rischio CV del diabetico •In caso di controllo non ottimale della PA, in monoterapia, associare ai bloccanti del RAS preferibilmente calcioantagonisti Mancia G, et al. J Hypertens. 2007;25:1105-87. GIOVANNI: diabete e rischio cardiovascolare Quesito 2 La restante terapia (ASA 100mg/die, metformina 850 mg/die) è corretta o la modifichereste? 1. No, è sufficiente rafforzare le misure igienico-dietetiche 2. Sì, meglio sospendere l’ASA in quanto non necessaria in prevenzione primaria, mantenere la metformina e rafforzare le misure igienico-dietetiche 3. Sì, bisogna rafforzare le misure igienicodietetiche ed iniziare la terapia con simvastatina 40mg/die 4. Sì, è opportuno aggiungere un farmaco ipoglicemizzante alla metformina e proseguire la terapia con ASA Qual è il rischio CV assoluto del sig. Giovanni ? Standards in Medical Care; ADA. Diab Care 2011; 34: S11-S50 Non fumatori Fumatori COLESTEROLEMIA Pressione arteriosa sistolica mg/dL mmHg mg/dL mmHg mg/dL mmHg 130 174 213 252 291 320 200 170 150 130 90 130 174 213 252 291 320 Età 60-69 130 174 213 252 291 320 200 170 150 130 90 130 174 213 252 291 320 Età 50-59 130 174 213 252 291 320 130 174 213 252 291 320 200 170 150 130 90 Età Il sig. Giovanni ha un rischio CV superiore al 40-49 30% a 10 anni (R molto alto) Livello di rischio a 10 anni I <5% II 5-10% III 10-15% IV 15-20% V 20-30% VI >30% ESC-EAS guidelines 2011 LDL less than 70 mg/dl Nuova nota 13 Nuova nota 13 GIOVANNI: diabete e rischio cardiovascolare Quesito 3 La terapia con una statina di I livello (simva 40 mg) non ha ottenuto il raggiungimento del target lipidico; è necessario modificare la terapia ipolipemizzante? 1. No, basta soltanto un rafforzamento delle misure igienico - dietetiche 2. Si, è necessario raddoppiare la dose di simvastatina (a 80 mg al dì) 3. Sì, è necessario associare alla simvastatina 40 mg una compressa di ezetimibe 10 mg 4. Si, è necessario sostituire simvastatina con una statina di secondo livello (rosuvastatina alla dose di 20 mg al dì o atorvastatina 40 mg die) Riduzione (%) di C-LDL richiesta per il raggiungimento del target in base al valore di C-LDL di partenza 2011 ESC/EAS Guidelines European Heart Journal 2011; 323: 1769-1818. Addenda doi:10.1093/eurheartj/ehr169 Meta-analisi sulle equivalenze terapeutiche delle diverse statine 2011 ESC/EAS Guidelines European Heart Journal 2011; 323: 1769-1818. Addenda doi:10.1093/eurheartj/ehr169 Effetti delle statine sul C-HDL Differenza dal basale (%) 12 9,5 9,6 10 8 9,3 7,7 6,8 6,0 5,7 6 4,8 5,3 5,6 5,2 4,4 4,4 4 3,2 2,1 2 0 10 20 40 Rosuvastatina 10 20 40 80 Atorvastatina 10 20 40 80 Simvastatina 10 20 40 Pravastatina Dose (mg) Jones PH, et al. Am J Cardiol. 2003;92:152–60. 80 Fluvastatina GIOVANNI: diabete e rischio cardiovascolare Quesito 4 Il nostro paziente è un diabetico con segni di danno d’organo ed un rischio CV assoluto superiore al 30% a 10 anni. Dovrebbe essere ricercata una cardiopatia ischemica silente ed eventualmente con quale indagine? 1. No, l’ecg è normale ed è sufficiente un adeguato controllo di tutti i fattori di rischio modificabili 2. Si, è necessario procedere ad esame coronarografico per eventuale procedura di rivascolarizzazione 3. Si, è opportuno eseguire un’indagine non invasiva per la ricerca della coronaropatia (es. TAC o angio-TAC coronarica) 4. Si, è opportuno eseguire un’indagine finalizzata alla ricerca di ischemia inducibile (es. test da sforzo) LINEE GUIDA AMERICANE Standards in Medical Care; ADA. Diab Care 2011; 34: S11-S50 Il Diabete: vol 22, n 4; Dicembre 2012 Elevata probabilità di coronaropatia ricorrente Il Diabete: vol 22, n 4; Dicembre 2012 Il Diabete: vol 22, n 4; Dicembre 2012 UKPDS Risk Engine http://www.dtu.ox.ac.uk/riskengine/ Risk Assessment in CAD Mark DB et al. N Engl J Med, 1991;325:849-53 The Duke Treadmill Score - Exercise duration (min) - 5 X ST deviation (mm) - 4 X TM angina index (0, 1, 2) Low (> +5); Moderate (-10 to +4); High (< -10) The Duke treadmill score DTS = T esercizio - (5 x deviazione ST) – (4 x angina in esercizio) Angina 0 = nessuna 1 = non limitante 2 = limitante l’esercizio Basso rischio: DTS > +5 Rischio moderato: score da -10 a + 4 Alto rischio: score < -11 Range da -25 a +15 The Duke treadmill score DTS = T esercizio - (5 x deviazione ST) – (4 x angina in esercizio) NOSTRO PAZIENTE DTS = 11 – (5 x 1) – (4 x 0) DTS = 6 Prognostic Role of Exercise Testing In Chronic Stable Angina Mark DB et al. N Engl J Med, 1991;325:849-53 Frequenza di Eventi Proporzionale al Difetto Scintigrafico Hachamovitch et al. Circulation, 1998 Morte Infarto 4.2 4 (%/yr) Eventi Maggiori 5 2.9 2.7 3 2.9 2.3 2 1 0 SSS 0.5 0.8 0.3 Normale Lieve Moderato Severo (0-3) (4-8) (9-13) (>13) Complicanze Coronarografia Ematomi locali, emorragie, trombosi 1% Dissezione o perforazione di un’arteria o del cuore: 0.6% Mortalità <0.2% IMA e accidenti cerebro-vascolari periprocedurali 0.3% Reazioni allergiche a mdc 1% 1% Le complicanze sono proporzionali alla malattia di base GRAZIE PER L’ATTENZIONE