À T I L A T I P S O e O nel TURISM Organo ufficiale della Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della Provincia di Trento FEDERALBERGHI - TRENTINO n.03 Marzo 2011 Anno XXXIX RIVISTA MENSILE Direttore Responsabile Roberto Pallanch La presidenza di Natale Rigotti ha dato ad Asat dimensione nazionale Impegno totale tanti buoni frutti La 61a Assemblea di Federalberghi A Trento i direttori nazionali Troppa Provincia nell’economia? Giovani albergatori ancora leader Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale – DL 353/2003 (conv. In L..27/02/04 n.46) art. 1, comma 1 NE/ TN TRENTO - Via Degasperi, 77 Tel. 0461.923666 Fax 0461.923077 www.asat.it www.docservice.com Bernabò Bocca presidente Federalberghi Natale Rigotti Sommar io Tema del Mese Natale Rigotti: i miei nove anni da presidente pag. 2 Vita Associativa Prime assemblee nelle sezioni Primiero tra progetti e inquietudini L’Assemblea nazionale a Firenze Asat ospita i direttori Federalberghi d’Italia Troppa Provincia nell’economia trentina? Sommerso e “nero” nel turismo Asat a Expo Riva Hotel pag. 6 pag. 8 pag. 10 pag. 12 pag. 14 pag. 16 pag. 18 Giovani Ancora primi in Italia Abitare in azienda per poterla continuare pag. 23 pag. 24 Appunti dalle Dolomiti In Gardena hotel a 7 Stelle, in Fassa le rotatorie pag. 26 Appunti dai Laghi Rispunta la Ciclabile del sole pag. 27 Formazione C.F.P. Ossana, per una cultura enogastronomica più avanzata Corsi D.O.C. 15 marzo - 15 aprile Formazione in azienda nei Bien Vivre Hotels pag. 28 pag. 30 pag. 31 Marketing BIT: il Trentino c’è I rifugi del gusto pag. 32 pag. 34 Normative I pacchetti turistici Elenco clienti fornitori A chi l’indennità di disoccupazione Dubbi quotidiani pag. 35 pag.36 pag. 38 pag. 39 Cercasi, Affittasi, Vendesi Affittasi, Vendesi - marzo 2011 pag. 40 Incentivare le imprese con meno risorse disponibili: è la sfida, fin qui sconosciuta, nella storia del Trentino. La crisi economica e finanziaria, partita nel 2008, fa ancora sentire i suoi effetti. In Trentino è stata tamponata grazie a una pronta risposta dell’Amministrazione pubblica che ha iniettato nel sistema economico una grande quantità di risorse e anche grazie all’impegno straordinario delle imprese e al senso di responsabilità collettiva della società trentina. Ora si apre un nuovo capitolo, perché non è possibile replicare quanto fatto in questi tre anni. A livello nazionale non Roberto Pallanch ci sono più le stesse risorse, le politiche di bilancio dello Stato devono far i conti con l’enorme debito pubblico, con la necessità di eliminare sprechi e, nello stesso tempo, di rilanciare la crescita. Una difficilissima partita. Anche a livello locale se ne vedono le conseguenze, con tagli importanti ai bilanci dei Comuni ed a molte attività finora ampiamente sostenute dall’intervento pubblico. Questo anche perché il Trentino è chiamato ad essere, solidalmente o coattivamente, partecipe di tale epocale problematica. Le risorse vanno utilizzate con maggior responsabilità, eliminando sprechi e orientandole a sostegno dello sviluppo, a tutela dei soggetti più deboli e senza perdere mai di vista una maggiore efficienza del sistema Trentino. La piena consapevolezza di questa situazione ha portato alla necessità di rivedere il rapporto tra risorse pubbliche, imprese, sviluppo dell’economia e, in definitiva, a prevedere un riordino degli incentivi alle imprese, con accentuati criteri di selettività e trasparenza negli interventi. Per questo abbiamo partecipato attivamente, come Asat, al tavolo dove associazioni di categoria e Provincia hanno cercato di tradurre la strategia di crescita, di innovazione e rafforzamento delle imprese, della loro internazionalizzazione in uno strumento a servizio di questi obiettivi. n.03 Anno XXXIX Marzo 2011 Foto di Copertina: Bernabò Bocca e Natale Rigotti - Foto Studio Panato. Registrazione Tribunale di Trento n° 163 R.S. del 17/11/1971 Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Degasperi, 38123 TRENTO - Tel. 0461.923666 - [email protected] Direttore Responsabile: Roberto Pallanch Comitato di Redazione: Coordinatore Alberto Frioli Collaborano: Christian Armani, Monica Basile, Donatella Bommassar, Claudia Bottamedi, Davide Cardella, Pierantonio Cordella, Franco Delli Guanti, Carlo Giovanazzi, Laura Licati, Mariarosa Lucchi, Clara Pedrelli, Elisa Ressegotti, Michele Viola Foto: Archivio Trentino Spa, Apt Pinzolo Madonna di Campiglio, Apt Valle di Fassa, Apt Valle di Fiemme, Apt Valsugana, Ingarda Abbonamento annuo: € 40,00 Editore: Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento Realizzazione: OGP srl - Agenzia di Pubblicità - TRENTO Stampa: Tipografia Esperia - LAVIS Pubblicità: Paissan & Partners - Viale Verona 167/1 Tel. 0461 1920083 - Fax 0461 1920084 Antonio Casagranda - cell. 348 3190831 Info: [email protected] - Grafica: [email protected] La nuova legge sugli incentivi alle imprese conferma il sostegno agli investimenti, pone però più attenzione all’innovazione tecnologica e organizzativa, all’attività di ricerca e sviluppo, alla costituzione di reti d’impresa e all’internazionalizzazione. Cerca inoltre di sostenere la nascita di nuove imprese a cura di giovani e donne, confermando l’attenzione sul passaggio generazionale, tutti nodi importanti per un salto di qualità del sistema produttivo. Siamo infine chiamati, come Associazione, a individuare e interpretare come questi obiettivi si manifestino nel settore e nelle imprese del turismo, in uno stretto rapporto di confronto e collaborazione con l’Assessorato provinciale al turismo. Questo è un passaggio fondamentale per la nuova legge sugli incentivi, laddove essa dovrà, attraverso il regolamento attuativo, definire la traduzione di obiettivi generali in fattispecie concrete. dott. Roberto Pallanch, direttore ASAT foto Studio Panato Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Natale Rigotti TEMA DEL MESE < I miei nove anni di ASAT > Natale rigotti a fine mandato da presidente degli albergatori trentini Continuano gli adempimenti della fase di rinnovo cariche all’interno di Asat. Dopo la nomina dei tre saggi da parte della Giunta (sono Anna Perugini, Maria Teresa Lanzinger e Germano Toffol), sono iniziate le assemblee delle sezioni periferiche (Campiglio e Pinè tra le prime). Definita anche la procedura per l’elezione del presidente, un passaggio importante che vede l’attuale presidente Natale Rigotti in scadenza di mandato dopo nove anni nei quali ha ricoperto il ruolo. Turismo e Ospitalità gli ha chiesto di tracciare un breve bilancio della sua esperienza. 2 Lascia un’impronta forte e originale Natale Rigotti sui suoi nove anni di presidenza dell’Associazione Albergatori e imprese turistiche del Trentino. Certamente ha attraversato questo lungo periodo a passo di carica, con lo slancio dell’ex marcialonghista e la sensibilità e umanità dell’amico pronto a prendersi a cuore i problemi piccoli o grandi di ogni singolo associato. La linea del “traguardo” gli è spuntata davanti improvvisa, quasi beffarda per l’energia che Rigotti si sente ancora dentro e per gli altri progetti che ancora coltivava. “Ma c’è uno statuto da rispettare, – dice senza riuscire del tutto a nascondere un velo di amarezza - sono regole che ci siamo dati noi e che oggi confermo ai tanti che mi chiedono di proseguire”. Natale Rigotti comunque con l’abituale impegno il lavoro per Asat nel ruolo di past president: “Quel che è certo è che non abbandonerò mai l’Associazione, cercherò di essere di aiuto in tutti i modi per il nuovo presidente che in giugno scaturirà democraticamente dalla fase elettiva avviata nelle nostre sezioni territoriali. Personalmente auspico che sia un componente dell’attuale giunta”. TEMA DEL MESE TURISMO e OSPITALITÀ nel foto Studio Panato o sulla stampa ogni qualvolta era indispensabile, in riferimento ad ogni legge, normativa, regolamento attuativo che riguardasse il turismo, sulla riforma delle Apt del 2002 e sulla “riformina” del 2010. Abbiamo portato a casa, dopo 30 anni, la legge a freno delle seconde case, ma anche altri progetti sono tutta farina del nostro sacco. Penso alla sintesi avviata tra turismo e prodotti dell’agricoltura locale, prima ancora al progetto Osterie tipiche da me depositato in Camera di Commercio in tempi non sospetti, alla modifica della classificazione alberghiera con l’introduzione dei Tre Stelle Superior, una sfida gravosa sui bilanci di tanti nostri albergatori, ma soprattutto impulso decisivo alla qualità complessiva dell’offerta turistica trentina”. “Mi sento di dire, e con soddisfazione – riprende – che Asat in questi nove anni è migliorata come immagine complessiva verso l’esterno e si è rafforzata nelle sue strutture interne. Oggi è sicuramente l’associazione più rappresentativa nel settore del turismo e non solo nella ricettività. A un certo punto abbiamo modificato leggermente anche il nome. Da Associazione albergatori del Trentino è diventata Associazione albergatori e imprese turistiche del Trentino. Abbiamo voluto significare la nostra apertura a tutte le aziende che operano in questo campo e, grazie al nuovo nome oltre che all’impegno di dirigenti e collaboratori, oggi quasi tutti i club di prodotto, da Cuore Rurale a GiocoVacanza, dai Bed &Breakfast di qualità ai Charme Hotel, dal Dolomiti Walking Hotel alla stessa associazione Rifugi sono espressione diretta o strettamente ‘federata” con Asat, a sua volta riconosciuta nel turismo provinciale quale associazione di maggior dinamicità propositiva e progettuale”. Rigotti ripercorre con orgoglio alcune tappe di questa crescita: “Siamo intervenuti per linee interne quando possibile foto: Panato Nove anni chiedono un bilancio foto Studio Panato Rigotti (dx) a confronto con Bernabò Bocca ... e con il Ministro Michela Vittoria Brambilla Il confronto con le istituzioni? Oggi il turismo in Trentino è più che mai voce portante dell’economia provinciale, indipendentemente da quanti contributi vengano erogati. Le Relazioni annuali della Camera di Commercio confermano che i contributi dalle casse pubbliche vanno a sostegno di tutti i settori economici, anzi al turismo meno che ad altri. Perché in qualche modo se la cava sempre, si dice. Speriamo che anche la stagione invernale in corso lo confermi, come succede da qualche anno a questa parte, settore ombrello che tiene almeno parzialmente al riparo altri comparti socio-economici in maggiore difficoltà. Questo attivismo ha scalfito un certo antiturismo trentino? ... e con il Governatore Lorenzo Dellai “Prima il turismo era definito importante. Oggi lo si riconosce “strutturale” nella nostra economia, pilastro alla pari e per certi aspetti ancor più di agricoltura, industria, artigianato e commercio. La nostra associazione, che tutto sommato non era conosciutissima, oggi è guardata come una presenza cardine nel campo imprenditoriale e da dieci anni siede nella giunta della Camera di Commercio. Non c’è sindaco con il quale non mi sia incontrato per parlare di piani regola3 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Qualche sbaglio? foto: Panato tori in ottica turistica, oggi i presidenti di Apt sanno che telefonerò per essere aggiornato in tempo reale sull’andamento della stagione”. Ricorda poi alcune azioni di grande impatto esterno come “le tante iniziative per festeggiare il 60° di costituzione di Asat, il progetto “Il turismo entra nelle scuole” che ha portato alla mostra di centinaia di Grande fedeltà associativa elaborati creati dagli stessi studenti e messi “Una cosa mi rimprovero. Di aver dato le dimissioni dal Cda di Trentino Spa perché all’epoca una legge, che non so quale fine oggi abbia fatto, imponeva la riduzione numerica dell’organismo. L’ho fatto per non creare problemi, ma ho visto poi confermati i miei timori. La presenza diretta della massima rappresentanza degli al- Sistematica cura della comunicazione “Non dimentico – riprende a srotolarsi il filo del bilancio – che qualcuno ha tentato di fare pressioni sul Ministero delle Attività produttive per sopprimere questa nostra associazione. Ma noi siamo qui più forti di sempre, con una presenza riconosciuta e rafforzata negli organismi nazionali di Federalberghi. Grazie alla stretta collaborazione con il direttore dott. Roberto Pallanch, con tutta la Giunta e in mostra al Castello del Buonconsiglio e in foto: Confesercenti Qualche amarezza? ... delle alleanze bergatori sarebbe stata di grande utilità per decisioni e scelte operative rapide e puntuali, come richiesto dall’imprenditoria moderna, nel campo della promo commercializzazione turistica”. Non sembra un peccataccio. alcune stazioni turistiche trentine. E non dimentico certo la solidarietà tangibile data ai terremotati abruzzesi, ai quali i nostri albergatori hanno offerto centinaia di settimane di ospitalità gratuita”. Qualcuno lo ha definito “goliardico” il suo stile, in realtà sintesi di grinta nel confronto, Progetti rimasti a metà? di voglia realizzatrice, di umanità di fronte ai problemi, ragionamenti concreti e ampie visioni, aggiustamenti operativi aperti alla foto: Panato capacità di sogno imprenditoriale”. Il Presidente con il direttore Roberto Pallanch (sx) e il vicepresidente Luca Libardi 4 e della crescita delle nuove generazione turistiche la struttura operativa, siamo riusciti a riorganizzare i vari settori di Asat, nella sede centrale e in quelle periferiche, consolidandoci sia sul piano dei servizi offerti ai nostri soci sia sul piano patrimoniale. Ad esempio con la preziosa acquisizione di un nuovo piano di Palazzo Stella senza impegnare finanziariamente alcun associato”. “Ma non certo dimenticati - riprende Rigotti - anzi sempre in evidenza nella continuità che darò al mio impegno da past-president. Stiamo chiudendo il progetto di rilancio del turismo religioso e a giugno lo presenteremo nel quadro di una grande manifestazione in Piazza S. Pietro a Roma. Un secondo progetto, sulle aree termali, è a buon punto e siamo in attesa di essere coinvolti per la stesura del regolamento esecutivo, come anticipato dai consiglieri proponenti della legge. Vogliamo arrivare all’obiettivo di un Trentino terra della salute”. TEMA DEL MESE TURISMO e OSPITALITÀ nel La ventilata continuità alla presidenza del Coordinamento Imprenditori? “È una prospettiva che rimane aperta. Personalmente vedo un Coordinamento con più sprint, aperto a Confesercenti, coordinato da una figura di collegamento continuativo tra le varie associazioni e con la Giunta provinciale e le organizzazioni sindacali”. A tal proposito Rigotti tiene a sottolineare che è stata proprio Asat negli ultimi anni a realizzare con CGILCISL-UIL un’apertura sistematica (“seppur non facile”, dice ) di confronto nell’ottica di un accordo territoriale di secondo livello, avviando anche la costituzione di un Ente Bilaterale unico per il settore del turismo. Vicino al via il Progetto del turismo religioso Una parola sull’andamento della stagione turistica invernale foto: Lucio Tonina “In effetti la stagione invernale in corso crea qualche difficoltà e preoccupazione e la crisi comincia a mordere anche nel turismo sia per minore disponibilità della clientela sia per un intervento pubblico che si ritrae e fa riemergere storici scompensi italiani, ad esempio un’Iva da noi al 10% rispetto al 7,5% della Germania e addirittura il 5% della Spagna. Mi sembra che la Provincia non abbia preso piena consapevolezza di queste nostre difficoltà. Pensa più ad altri settori, dimentica la forte quota restitutiva dell’indotto turistico all’insieme dell’economia di prossimità. Tagliare oggi gli investimenti al settore mi sembra un grosso sbaglio. Anche per questo Asat non perderà certo di vista l’obiettivo di vedere un proprio rappresentante operativo nel CdA di Trentino Marketing, dove si definiscono le strategie di intervento nel settore”. Un progetto da completare: Trentino terra della salute 5 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Pinè conferma Clara Pedrelli La sezione di Pinè-Cembra è stata tra le prime a procedere al rinnovo delle cariche associative. L’assemblea degli iscritti Asat, che si è svolta presso l’Apt dell’Altopiano alla presenza del presidente provinciale Natale Rigotti e del direttore dott. Roberto Pallanch, ha confermato alla presidenza la signora Clara Pedrelli dell’Hote Krone. La affiancheranno Sonia Zanei (Hotel Scoiattolo), Sandra Paoli (Rustic del Grill), Monica Fedel (Villa Lory), Nadia Casagranda (Hotel Monte Croce) e Giancarlo Andreatta (Hotel Pineta). Clara Pedrelli è anche componente della Giunta provinciale Asat nonché del Consiglio nazionale di Federalberghi. Notazione statistica: cinque componenti su sei del direttivo di sezione sono donne. Asat è rosa, titolava una recente copertina di Turismo e Ospitalità. Clara Pedrelli Christian Armani presidente a Campiglio Succede a Fausto Aldrighetti per scadenza statutaria di mandato Christian Armani Le assemblee di marzo Il calendario delle assemblee di sezione riprende a ritmo accelerato verso metà marzo. Dopo Trento (3 marzo), il 14 è la volta di Molveno, il 15 di Fai e il 16 della Valle di Non. Si riparte il 25 marzo a Levico, il 28 a Comano-Giudicarie, il 29 nella Sala della Cultura a Ziano per la Valle di Fiemme e il 30 per Rovereto-Vallagarina. 6 Un altro giovane albergatore assume responsabilità di massimo rilievo nella sua sezione territoriale. Christian Armani è stato nominato dall’assemblea di Campiglio presidente della sezione Asat, subentrando a Fausto Aldrighetti che aveva raggiunto il limite massimo previsto dallo statuto dei due mandati consecutivi. Espressione dei Giovani anche la nuova vicepresidente Anna Maturi che sarà la rappresentante comprensoriale nel direttivo provinciale Asat. Come noto a Madonna di Campiglio gli albergatori sono organizzati unitariamente come “Albergatori Madonna di Campiglio”, con presidente Marco Masè e la presenza degli associati sia Asat sia Unat. Proprio questo “Gruppo” è la sede effettiva di confronto e decisione degli operatori sui temi dell’attività turistica in quella che rimane in assoluto una delle più prestigiose stazioni turistiche del Trentino. Unanime è stato il ringraziamento rivolto a Fausto Aldrighetti che ha rivestito finora l’incarico con competenza e dinamismo sia a livello locale che provinciale. Andrea Rudari Consigliere Provinciale Per anni apprezzato collaboratore di Asat Il nostro collega di lavoro Andrea Rudari è entrato nei giorni scorsi a far parte del Consiglio Provinciale. Primo dei non eletti nelle elezioni provinciali di due anni fa, ha potuto usufruire del seggio lasciato vacante da Giovanni Kessler, passato a Bruxelles come presidente della Commissione Europea antisofisticazioni. Al collega Andrea, l’augurio di buon lavoro nel suo nuovo e prestigioso ruolo pubblico, con la certezza che Asat avrà nel Consiglio provinciale un vero e sempre collaborativo amico. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel 7 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Stabilizzare i progetti, ricomporre le inquietudini Equilibrio e intelligenza di Pierantonio Cordella per il difficile rilancio turistico di Primiero-San Martino e Vanoi Problemi di una sezione-tipo nel difficile momento turistico I problemi di maggiore urgenza? “Potrei cominciare dall’Apt – va al sodo Cordella – dove si ragiona sul rinnovo degli organismi direttivi. Vogliamo portare avanti ancora il nome di un albergatore, parlando insieme e senza richiudersi in sottogruppi e carbonerie, un atteggiamento che non porta da nessuna parte”. Qualche sua riflessione strategica? Pierantonio Cordella C’è bisogno di stabilizzazione sotto il Cimon dove si intrecciano tanti progetti e altrettanti problemi. E quando serve ricomporre un tessuto economico che si sta smagliando, tra i non molti indiziati ad accollarsi il compito spunta, soprattutto parlando di turismo, il nome di Pierantonio Cordella. Componente della giunta provinciale di Asat da due mandati e per cinque anni presidente del Parco naturale Paneveggio-San Martino, è toccata a lui la responsabilità della sezione territoriale Asat che riunisce la maggioranza degli albergatori ed è quindi fulcro attorno alla quale ruota l’attività turistica di una zona non facile quando si debba creare armonia tra fondovalle, la stazione in quota di San Martino, le potenzialità di Passo Rolle, la perifericità del Vanoi. -“Il mio primo obiettivo è quello di ricostruire la collaborazione all’interno della categoria, riscoprire il senso di appartenenza partendo dalle tante cose, grandi e piccole, sulle quali si tende ad essere più critici che propositivi e impegnati a individuare soluzioni migliori “, vuole essere il programma del neopresidente Asat. 8 “Guardo personalmente, e penso lo si debba fare tutti, a cercare nuovi clienti, a portare in zona nuovi turisti. La presenza delle squadre giovanili del Bayern nell’ultima estate sta avendo interessanti ricadute anche sull’inverno, a distanza di appena pochi mesi. Mi chiedo allora se forse non abbiamo dimenticato un po’ la Germania, limitandola a brevi transiti mototuristici attraverso i nostri passi dolomitici. Poi mi interrogherei sull’area veneta, secondo me da rivalutare. E aggiungo una riflessiva occhiata verso la Lombardia. Un tempo eravamo tra le mete più conosciute sotto l’aspetto naturalistico, ed è a mio avviso un filone da rilanciare soprattutto per l’estate”. San Martino sembra soffrire soprattutto per l’inverno: “Scontiamo un problema morfologico che non facilita caroselli molto ampi e uno sbocco verso la Val di Fassa sarebbe nella natura delle cose. Guardiamo con interesse alla funicolare, il famoso “trenino” con partenza da San Martino paese. Sarebbe, e voglio dire sarà, il primo grosso investimento di peso degli ultimi 20 anni sulla nostra stagione invernale, una botta di ottimismo, un rilancio come immagine e con valenza anche estiva. Ma prima dobbiamo intervenire sugli impianti esistenti, mettere in rete le diverse aree Tognola-Ces-Colverde: facile a dirsi, meno a farsi, e forse non dovrebbe rimanere nei sogni la continuità di collegamenAntonio Stompanato presidente Apt to con il fondovalle”. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel foto: Orlerimages Il Parco? foto: Bonaccorso “Rimane fondamentale: per l’estate mentre il Vanoi presenta delle potenzialità non ancora pienamente espresse per la sua straordinarietà ambientale e, più recentemente, anche come possibile sbocco verso un certo turismo invernale sul Brocon. Pale di S.Martino viste dal Cermis In quota l’inverno, in valle l’estate “Con un senso di malinconia imprenditoriale nella valle. Da combattere, consapevoli che si tratta di frenata e non certo di un crollo. Una mia idea promozionale è quella di focalizzare le risorse per l’inverno su San Martino che farebbe lavorare bene anche la valle e quelle dell’estate sul fondovalle”. Il nuovo consiglio della sezione con ampia presenza di quote rosa Presidente: Pierantonio Cordella (Albergo Al Prato). Consiglieri: Germano Toffol (Albergo Jolanda), Marcello Soffiati (Albergo Belvedere), Carla Scalet (Hotel Regina), Alessandra Brunet (Albergo Tressane), Francesca Gaio (Albergo Luis), Mara Jagher (Rifugio Treviso), Anna Toffol (Rifugio il Velo). Sciatori a Passo Rolle Pierantonio Cordella è da due mandati componente della giunta provinciale Asat oltre che dirigente di spicco nel turismo del Primiero. Per cinque anni è stato presidente del Parco naturale PaneveggioPale di San Martino e tuttora presidente della “Strada dei formaggi” che attraversa bacini altamente vocati al pascolo d’alta montagna lungo l’Avisio di Fiemme e Fassa e sul versante del Vanoi. Non a caso, tra le sette Strade dei Sapori aperte in Trentino, è quella che, assieme alla Strada della mela, esprime una più forte potenzialità turistica. Primiero tricolore Fiori bianchi e rossi per colorare una verde estate foto: Apt Val di Fassa Il 150° dell’unità d’Italia probabilmente c’entra poco. Ma l’iniziativa promossa dalla sezione Asat del Primiero San Martino-Passo Rolle e Vanoi è stata fatta propria dai Comuni e quest’estate la verdissima valle del Vanoi risplenderà di fiori bianchi e rossi. La scelta cromatica vuole essere soprattutto omaggio alla tradizione. Bianco e rosso sono i colori tradizionali che decorano i balconi delle case dell’arco alpino, dove il garofanino e i gerani fanno da sempre bella mostra, testimoniando la cura e la volontà dei paesi di presentarsi al meglio. Rose rosse e bianche erano inoltre ampiamente utilizzate nelle decorazioni dell’arredo degli interni delle case, in particolare delle cassepanche, e testimoniano il connubio della tradizione pittorica tirolese e veneziana, l’attenzione all’ospite, il gusto del dettaglio e dell’ordine. Una storia artistica e decorativa che riprende le suggestioni delle Dolomiti con l’enrosadira e il tingersi di rosa al tramonto che hanno da sempre affascinato esploratori e turisti. 9 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Il turismo sociale un target da rivalorizzare VITA ASSOCIATIVA Più turismo per l’Italia l’italia di domani Segnali di ottimismo ma non vicinissimi, esteri più che italiani Frenare la continua crescita quantitativa della ricettività maggior sostegno alla domanda interna e a quella sociale Bernabò Bocca presidente di Federalberghi Due i concetti alla base della relazione introduttiva del presidente Nazionale Bernabò Bocca alla 61° Assemblea Nazionale di Federalberghi di Firenze. Un invito all’ottimismo di fronte a qualche segnale positivo importante dall’estero (Germania, USA), pur nel persistere delle difficoltà di numerosi altri paesi europei e della stessa Italia. Poi il crescente ”bisogno di turismo” a sostegno 10 dell’economia italiana e, nello stesso tempo, la necessità di riqualificare qualitativamente e non quantitativamente la capacità ricettiva per permettere alle aziende turistiche di svolgere il loro ruolo. “Segnali di ripresa vengono registrati – argomenta il presidente Bocca - in alcune delle economie più progredite: principalmente in Germania e negli Stati Uniti. La ripresa tedesca, sostenuta da dati record delle esportazioni appare particolarmente significativa, mentre quella americana fa segnare, dopo anni, un continuo proporsi di dati positivi dell’economia reale. Sono positive le attese di crescita degli altri paesi dell’Eurozona, al netto delle economie che continuano a registrare problemi di natura finanziaria (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna) e lasciano presupporre un graduale ritorno a valori di cre- scita del prodotto interno lordo stabilmente superiori all’1% annuo. La situazione italiana appare ancora poco chiara: le prospettive di crescita del Paese si confermano al di sotto delle aspettative e comunque inferiori rispetto a quelle dei principali paesi dell’Unione. Sotto questo aspetto si rende particolarmente necessario un rilancio delle politiche dal lato dell’offerta, in grado di sostenere il sistema produttivo”. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel idonee a valorizzare le prospettive di sviluppo, rimuovendo i tradizionali fattori che rallentano la crescita dell’economia turistica e incentivando comportamenti in grado di accrescere il grado di competitività del settore, che potrebbe giovarsi dell’accresciuto livello di instabilità sociopolitica che caratterizza i principali competitor del quadrante sud del Mediterraneo”. Nell’ambito di una coerente politica di settore devono trovare spazio misure che riguardino sia il lato dell’offerta, e quindi la competitività del sistema delle imprese turistiche e più in generale della filiera che integra i settori del trasporto, dell’agroalimentare e della cultura, sia coerenti politiche di sostegno della domanda interna e di promozione della domanda estera. Celestino Lasagna, consgliere nazionale di Federalberghi “Dal punto di vista dei consumi turistici – prosegue il presidente – il dato di persistente debolezza della domanda interna, corroborato dai preoccupanti dati di crescita della disoccupazione giovanile e di erosione del potere d’acquisto delle famiglie, fa apparire lontano un recupero del mercato italiano, che rappresenta oltre la metà della domanda di servizi turistici. La strada della ripresa si conferma, a dispetto di alcune isolate realtà, lunga e tortuosa ed il ritorno del livello dei consumi ai risultati pre-crisi non è prevedibile se non nei prossimi anni”. “Il turismo - ha sottolineato Bocca - è uno dei driver dello sviluppo economico dell’economia italiana. Le caratteristiche socioeconomiche del nostro Paese, i trend demografici, le prospettive di crescita delle economie più industrializzate indicano che la strada per consolidare le posizioni nei mercati turistici – è l’unica percorribile per assicurare all’Italia una prospettiva di crescita in grado di sostenere un recupero del potere d’acquisto e dell’occupazione perduti negli ultimi anni. Da qui l’esigenza di individuare le politiche nazionali e locali più “Tra le politiche dal lato dell’offerta - ha conclusa Bocca - occorre evidenziare l’esigenza di riqualificazione del patrimonio ricettivo azionale evitando la continua crescita della capacità ricettiva che accentua le caratteristiche di concorrenza monopolistica del settore, con il conseguente perdurare di una accentuata stagionalità e un basso tasso di occupazione delle strutture. Occorre inoltre sostenere la domanda, in particolare la domanda interna, attraverso strumenti di promozione del turismo nazionale e di sostegno al turismo sociale”. Panoramica di Firenze 11 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 I Direttori di Federalberghi a Trento Una trentina di responsabili delle strutture federali alberghiere ospiti di asat per una riunione nazionale di lavoro Asat ha ospitato nelle giornate dell’11 e il 12 febbraio una trentina di direttori delle maggiori organizzazioni territoriali aderenti a Federalberghi. Hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni albergatori e delle Unioni regionali di Abano e Montegrotto, Aosta, Bellaria, Bibione, Cesenatico, Chianciano, Cuneo, EmiliaRomagna, Firenze, Garda, Imperia, Ischia, La Spezia, Lazio, Lombardia, Milano, Novara, Palermo, Riccione, Roma, Sicilia, Toscana, Trento, Varese, Venezia, Versilia, Viareggio. Il dott. Antonio Vento, responsabile del settore fiscalità d’impresa di Confcommercio, ha illustrato le disposizioni concernenti le società operative, con specifico riferimento agli operatori che conferiscono in affitto la propria struttura alberghiera, situazione per la quale saranno proposte all’Agenzia delle Entrate semplificazioni sulle procedure amministrative in campo tributario. S’è poi discusso di benchmarkt, presentando un servizio di analisi utile per misurare la competitività dell’azienda sia sotto il profilo dei processi aziendali e della redditività, sia delle dinamiche di mercato, un campo dove D.O.C. Service, lo ricordiamo per inciso ma non senza giusto orgoglio, sta già offrendo consulenza di alto livello alle aziende. Sempre attuali i temi della formazione continua attraverso il fondo Forte, che ha finora stanziato 385 milioni di euro per finanziare lo svolgimento di piani formativi individuali, aziendali, territoriali e settoriali e quello della Borsa del lavoro, che vede le associazioni imprenditoriali e gli enti bilaterali, dove sono presenti anche i sindacati, costruttivamente impegnati a individuare procedure semplificate. Il direttore Roberto Pallanch ha organizzato il meeting nazionale I lavori hanno affrontato dal punto di vista tecnico numerose problematiche organizzative a livello nazionale di diretto interesse per le imprese alberghiere e turistiche. Si sono svolti, nelle sale del Grand Hotel Trento, aperti con l’intervento del dott. Roberto Pallanch, direttore dell’Associazione albergatori della provincia di Trento e del dott. Alessandro Cianella, direttore generale della Federalberghi. Tra i principali temi trattati la prevenzione incendi con la relazione svolta dall’ing. Fabio Dattilo, direttore generale del Dipartimento Prevenzione Incendi del Ministero dell’Interno: “È in corso un confronto Ministero-Federalberghi per impostare il percorso che agevoli il processo di adeguamento”, è la sintesi. Sulle statistiche congiunturali il dott. Fabio Bacchini dell’Istat ha illustrato il piano di attività dell’Istituto per la rilevazione del fatturato delle aziende alberghiere. Sono coinvolte nella fase preliminare dell’indagine, da fine febbraio, circa settecento alberghi invitati a fornire i dati con cadenza trimestrale. La prima rilevazione verrà effettuata entro aprile. 12 L’avv. Federica Bonafaccia, responsabile del Servizio legale di Federalberghi, ha infine spiegato il sistema Hotelstars Union, un modello di classificazione alberghiera elaborato da Hotrec, la Confederazione europea degli imprenditori alberghieri e della ristorazione, alla quale Federalberghi aderisce. Il modello è attualmente seguito dalle associazioni albergatori di Germania, Olanda, Austria, Svezia, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia, Estonia e Lituania. Direttori di Federalberghi e i loro famigliari al Mart VITA ASSOCIATIVA La dott.ssa Bonafaccia ha condotto anche un interessante confronto, con più di un suggerimento utile, tra il sistema Hotelstars e quello vigente in Italia, così come disciplinato dal decreto del 21 ottobre 2008 che ha dettato gli standard minimi nazionali dei servizi e delle dotazioni per la classificazione degli alberghi. Infine Alessandro Giorgetti, presidente della Commissione Sindacale di Federalberghi, si è soffermato sull’importanza che la contrattazione decentrata e i temi ai quali essa si apre, mentre Angelo Candido, responsabile del Servizio Sindacale di Federalberghi, ha evidenziato le potenzialità affidate al secondo livello di contrattazione. Durante l’incontro di Trento è stato anche presentata la pubblicazione La contrattazione di secondo livello nel settore turismo, curata dagli uffici nazionali di Federalberghi, nella quale sono riassunti i molteplici istituti attualmente in vigore. La tavola rotonda Alle relazioni tecniche ha fatto seguito la tavola rotonda, moderata da Alessandro Nucara, vicedirettore di Federalberghi, sono intervenuti Lucia Anile, Segretario Nazionale Filcams CGIL, Gio- TURISMO e OSPITALITÀ nel vanni Pirulli, Segretario Nazionale Fisascat CISL, Emilio Fargnoli, Segretario Nazionale Uiltucs UIL, Silvio Moretti, Direttore Servizi Sindacali di Fipe, Giorgio Godeas, delegato sindacale di Faita. Ospitalità trentina Per la riuscitissima riunione (come è stata unanimemente definita) i dirigenti di Federalberghi e i direttori delle varie associazioni territoriali presenti hanno espresso un convinto ringraziamento al Grand Hotel Trento per l’organizzazione logistica dei lavori, ai ristoranti del progetto Osterie tipiche Trentine Locanda D&D Maso Sasso e Le Tre Chiavi, a Mariarosa Lucchi che una volta di più si è confermata impareggiabile segretaria anche dell’incontro nazionale come lo è nella quotidianità del suo lavoro in Asat, al vicedirettore dott. Davide Cardella, alla dott.ssa Monica Basile, guida alle visite al Mart di Rovereto e alla Distilleria Marzadro. Particolarmente apprezzata la regia complessiva della “due giorni” coordinata dal direttore dott. Roberto Pallanch, Asat, che ha fatto toccare con mano ai suoi colleghi arrivati da tutta l’Italia l’alto livello del nostro sistema turistico e della ospitalità trentina. 13 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Troppa Provincia nell’economia trentina? Risponde Paolo Nicoletti, direttore del Dipartimento turismo, commercio, promozione e internazionalizzazione della PAT “Non vogliamo affatto sostituirci al sistema delle imprese, interventi pubblici solo nell’ottica della rigenerazione competitiva” Il mondo imprenditoriale trentino discute da tempo sull’enorme impegno pubblico a sostegno di aziende locali in difficoltà. Ne vede la positività come aiuto congiunturale alla coesione sociale di una comunità che vive una fase economica difficile. Ne coglie, per altro, anche qualche eccesso (ad esempio l’operazione Terme di Garniga), ne teme in prospettiva ricadute negative in quello che dovrebbe essere un equilibrato rapporto pubblico-privato. Su questi interrogativi, in generale e con occhio più focalizzato al turismo, abbiamo chiesto risposta al dott. Paolo Nicoletti, direttore di uno dei Dipartimenti provinciali strategici per le prospettive socio-economiche del Trentino. Il datt. Paolo Nicoletti (dx) e l’Assessore provinciale Tiziano Mellarini D. Egregio dott. Nicoletti, dall’Ente pubblico sono arrivati, richiesti e nello stesso tempo contestati, massicci interventi di sostegno anticongiunturale. Hanno avuto un ruolo positivo di ammortizzatore sociale. Ma come evitare i loro effetti distorsivi sulle capacità d’impresa interne al sistema dell’economia? Come restituire questi interventi all’autonomia del mercato e del circuito produttivo? R. Sono noti gli interventi attivati dalla Provincia autonoma di Trento già a partire dall’inizio della Legislatura in corso per fronteggiare la crisi che ha colpito anche la nostra economia, in particolare in una situazione di forte carenza di liquidità e di difficoltà - tuttora presenti - di accesso al credito: il sostegno ai mutui di riassetto 14 finanziario delle piccole e medie imprese (circa 37 milioni di euro su un totale di 450 milioni di euro di finanziamenti); i prestiti partecipativi, che hanno permesso di intervenire sul rafforzamento patrimoniale delle imprese (circa 30 milioni di euro su un totale di 182 milioni di prestiti); il recente fondo speciale a sostegno dell’edilizia, ecc. Accanto a questi strumenti di incentivazione la Provincia, proprio per aiutare le imprese nel calo di giro di affari ed a salvaguardia dei livelli occupazionali presenti, ha messo in campo nella cosiddetta “Fase 2” della crisi una straordinaria domanda pubblica di beni e servizi quale modalità per sostenere l’economia e creare un volano di commesse per sostituire la carenza di domanda privata. Oggi, in quella che possiamo individuare come la “Fase 3” della strategia anticrisi, in esecuzione delle indicazioni contenute nella legge finanziaria per il 2011, la Provincia - consapevole di non potersi sostituire al sistema delle imprese trentine - intende orientare l’uso della domanda pubblica in settori ed ambiti innovativi ed a elevata produttività in modo da stimolare il potenziale competitivo delle imprese. Si tratta, in poche parole, di generare attraverso una domanda pubblica selezionata condizioni tali da sollecitare il mercato delle imprese coinvolgendole in progetti di investimento in settori innovativi quali l’ICT, l’edilizia sostenibile, il risparmio energetico e la green economy. Tutti settori, a ben guardare, che molto hanno a che fare con il turismo e dai quali il turismo trentino potrà trarre indubbi vantaggi, contribuendo ad accrescere la competitività della nostra economia. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel È anche per questa capacità del turismo di “stare sul mercato” e per il contributo che il turismo riesce a dare alla formazione della ricchezza prodotta in Trentino che la riduzione delle risorse pubbliche disponibili per il 2011 è risultata inferiore (seppure di poco) rispetto agli altri settori dell’economia provinciale: complessivamente un 10% circa, a fronte di riduzioni medie negli altri settori di entità superiore. Palazzo della Provincia D. Finora da questo circuito è riuscito a rimanere meno condizionato il turismo (impiantistica a parte), dove però cominciano ad emergere indicatori di difficoltà. Perché ad essi si risponde soprattutto con tagli e minori investimenti?? Una riduzione, se vogliamo, fisiologica dato il contesto “flettente” della finanza pubblica provinciale, del quale risentono marginalmente gli stanziamenti sia per il sostegno degli investimenti privati che quelli della promozione territoriale (i tagli al sistema “ApT e Consorzi pro-loco è appena del 5% medio rispetto al 2010), mentre per la promozione centrale (Trentino Marketing) la riduzione è di proporzioni maggiori. In linea con il 2010 rimangono inoltre gli stanziamenti per il sostegno degli investimenti messi in campo dai privati e gli incentivi al turismo della neve, generatore di effetti indotti sui territori di competenza - come noto - più che proporzionali. R. Il turismo è stato coinvolto al pari degli altri settori nelle strategie anticrisi attivate dalla Provincia. E il turismo, dal canto suo, ha saputo dare una risposta estremamente positiva in questi anni di crisi operando in termini anticongiunturali da un lato (sostenendo la domanda privata) e dimostrando una capacità di “rigenerazione competitiva” sorprendente: ne sono testimonianza la tenuta del sistema in termini di arrivi, presenze e spesa del turista e il dinamismo del settore in termini di investimenti in iniziative di qualificazione e rinnovamento delle strutture, mai venuti meno nonostante la crisi. Certo nemmeno il turismo si può sottrarre alla crisi generale e quindi anche in questo settore qualcuno, fatalmente, viene espulso dal mercato o ne rimane ai margini, ma altri si affacciano sul palcoscenico della competizione globale, crescono, si rafforzano, segno che anche in questo tempo di crisi il sistema dell’offerta del nostro territorio ha in sé risorse per affrontare le difficoltà. Il MedioCredito del Trentino - Alto Adige Ringraziamo il dott. Paolo Nicoletti per le sue approfondite e solide considerazioni di carattere generale e di particolare attenzione al settore turistico. Nel prossimo numero di T&O prevediamo l’analisi dei medesimi argomenti da parte di un riconosciuto esponente del settore privato. Per ora solo un paio di considerazioni “giornalistiche”. Rimane la sensazione che taluni interventi della Provincia creino un condizionamento che va oltre l’attuale congiuntura per addossare al circuito economico fardelli che non sarà facile restituire alla dimensione privata nell’ottica della “rigenerazione competitiva” (qualche cantina, centro termale, impianto sciistico ecc.). Inoltre sembra contradditorio applicare al turismo, settore tra i pochi ancora dinamico grazie al mix pubblico-privato, freni e tagli orizzontali che sono solo nominalmente del 10%, perché alla percentuale dal centro se ne somma una pari che sono costrette ad applicare le periferie (Apt territoriali) ai loro programmi e investimenti. 15 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Sommerso e “nero” nel turismo Come sparare numeri a caso puntando comunque all’albergo Un opuscolo delle famose edizioni Studio Frizzera Nei giorni scorsi è apparso su un giornale locale un articolo (confusa ripresa da un quotidiano economico nazionale) dove si diceva che, da stime Istat trasferite sul tavolo di lavoro della Commissione per la riforma fiscale in ottica federalistica, la “branca” alberghi+pubblici esercizi presenterebbe il tasso più elevato di sommerso. L’Ufficio Statistica della Provincia, in pratica l’Istat del Trentino, tiene a precisare in primo luogo la gelosa autonomia delle proprie rilevazioni, ne ribadisce il segreto statistico e ne esclude ogni trasmissione verso il fisco. Posto e anche concesso questo, gli albergatori trentini si sentono mescolati a far di ogni erba un fascio dal Brennero alla Sicilia, indiscriminatamente imputati di percentuali di evasione a dir poco “marziane”, vicine al 57%, in un livello medio di evasione nazionale calcolata tra un 16,1% a un massimo del 17,8%. Potrà anche esistere, nelle varie categorie economiche, qualche “kamikaze” che raggiunge “picchi” evasoriali quattro volte superiori. Inaccettabile però è che siano presentati come generalità del panorama. L’albergo è sottoposto a obbligo di Pubblica Sicurezza sanzionato penalmente, è struttura pesante, ancorata a una rete di rapporti commerciali in entrata e in uscita che non è fatta di volatili scontrini fiscali (come può succedere per qualche altro pubblico esercizio) bensì 16 di moneta elettronica, passibile di un’infinità d’incroci telematici. “Fare nero” in albergo non è quel gioco superficiale e irresponsabile tratteggiato nell’articolo, soprattutto in un’area geografica dove comportamenti e controlli hanno una salda tradizione “asburgica”. Assodato è anche che in una media nazionale di pressione fiscale del 43%, il maggiore onere ricade al nord e, per le imprese “oneste” arriva al 52% (dati Cgia di Mestre). Proprio in questi giorni è stato fatto il rilievo esplicito di una particolare severità dei controlli in Trentino-Alto Adige rispetto ad altre aree del Paese. A volte si tratta di “lavoro nero”, ma proprio l’Ispettorato provinciale afferma che nel turismo è meno diffuso che in altri settori, tutti per altro alle prese con vero labirinto di formule e normative nelle assunzioni di collaboratori che portano a forme d’inquadramento non del tutto corretto (spesso dal punto di vista formale) piuttosto che a una totale assenza di contratto di lavoro. Ad ogni modo i contributi Inps che, in regione, non sarebbero stati versati correttamente in tutto o in parte, sono stati pari a 6,477 milioni di euro. Una cifra molto inferiore a quella del 2009 quando erano stati circa 16 milioni di euro. In provincia di Trento nel 2010 l’Inps ha controllato 259 aziende che hanno dipendenti nel settore contrattuale del commercio. In questo caso si è trattato di 73 aziende del comparto dell’ingrosso e dettaglio, di 47 strutture alberghiere, 57 del comparto ristorazione e di 82 attività varie. In questo caso, l’indice d’irregolarità verificato dall’Inps è risultato pari al 64% e i contributi accertati sono stati pari a 1,57 milioni di euro. Tornando ai dati ISTAT, Asat e Federalberghi nazionale, le associazioni locale e nazionale degli albergatori, sono convinte in tutta franchezza che i dati siano presentati male e con la solita maliziosa faciloneria. Sembrano abbagliare con la nettezza di qualche cifra percentuale, ma imputano l’eventuale singolo caso (il “picco”) con il tutto dell’immensa branca statistica “alberghi+pubblici esercizi”. Oltre che strumentali diventano quindi inattendibili, in mancanza di scorporo diventano numeri al lotto e se il grado di evasione fosse quello divulgato da certa stampa ci sarebbe da chiedersi cosa fanno le autorità preposte ai controlli. La realtà è ben diversa, se possibile ancora più amara. Da fonti terze, le banche, arrivano sempre più indicazioni che anche la redditività degli alberghi è in calo. Questo è il vero “nero” che rischia di sommergere tante piccole imprese del settore, quindi una parte notevole dell’economia italiana che avrebbe invece bisogno di più turismo per restare a galla. Una sequenza di pratiche senza fine VITA ASSOCIATIVA ASSOCIATIVA VITA TURISMO ee OSPITALITÀ OSPITALITÀ nel nel TURISMO I presidenti del Coordinamento Imprenditori riuniti per una fiscalità meno spinosa da sinistra Roberto De Laurentis, Ilaria Vescovi, Diego Schelfi, Natale Rigotti e Gianni Bort VITA ASSOCIATIVA Un confronto civile tra imprese e fisco La proposta di un Osservatorio che individui e discuta le verifiche Imprese, lotta all’evasione, rapporti con gli enti preposti alla garanzia di un fisco moderno ed efficace: tema quanto mai spinoso e non da oggi. Di tanto in tanto accende scontri emozionali “accusa - difesa” che possono anche andare oltre le righe, come è avvenuto di recente anche da noi. S’è già detto di una certa qual maggiore severità dei controlli in Trentino più che in altre regioni. Per avviare un rapporto meno conflittuale è in discussione la proposta di un “Osservatorio fiscale”. Dovrebbe vedere la partecipazione dell’Ordine dei commercialisti (spesso braccio operativo delle imprese e del cittadino in materia), dell’Agenzia delle entrate, avvocati fiscali e consulenti del lavoro. Tutti gli interessati dovrebbero riunirsi attorno a un tavolo allo scopo di snellire la chiusura dell’iter burocratico delle varie pratiche. Spesso sono preelaborate perché le verifiche vengono effettuate dopo l’incrocio di diverse banche dati che permettono di far scattare un campanello d’allarme preventivo. In discussione, problema antico, anche le modalità con cui sono svolti talora i controlli in azienda che sembrano partire dalla “presunzione di Tremano anche le mani ai computer della fiscalità colpevolezza più che da quella di buona fede”, la poco chiarezza di tanta normativa che sembra fatta apposta “per mettere il controllato nelle condizioni di sbagliare e il controllore di contestare ogni cosa”. Da precisare anche gli Studi di settore che “non rispecchiano – ha dichiarato Natale Rigotti, presidente Asat e del Coordinamento imprenditori - il reale andamento economico”. 17 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Asat a E xpo Riva Hotel Stand dell’ospitalità e tre convegni il contributo dato al successo della rassegna fieristica 35° Expo Riva Hotel, la fiera dedicata agli operatori del settore dell’hotellerie e dell’ospitalità professionale, ha fatto segnare una volta di più numeri positivi, riassunti negli oltre 33 mila mq lordi (+10% sul 2010) occupati dai 545 espositori e nei 19.826 visitatori. Gli organizzatori, il presidente di Riva del Garda Fierecongressi Roberto Pellegrini e il direttore Giovanni Laezza hanno espresso valutazioni più che apprezzabili, anche tenendo conto del difficile momento congiunturale che il turismo sta vivendo a livello nazionale, tuttavia affrontato con grande dinamismo e vivacità da parte degli operatori. Da sottolineare il grande apprezzamento per la crescente offerta formativa, la maggiore attenzione verso le tematiche ambientali e del risparmio energetico nel contesto della vacanza e l’interesse sempre più forte per gli strumenti della comunicazione ed una particolare considerazione verso l’alimentazione sostenibile. Confermato anche il successo della seconda edizione della mostra “Sololio”, con protagonista l’elemento principe della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva DOP e monovarietale. “Se nel 2010 il settore fieristico ha continuato a soffrire, “Expo Riva Hotel” si è dimostrato un fenomeno dinamico e in controtendenza sul panorama nazionale - ha rilevato Paolo Nicoletti, responsabile del Dipartimento del Turismo della Provincia Autonoma di Trento -. E innovare nel turismo è un obiettivo strategico per il Trentino anche in termini di ricadute economiche. Per quanto riguarda il risultato complessivo dell’attività congressuale e fieristica rivana nel 2010 sono stati 60 gli eventi congressuali realizzati, 172 le giornate di occupazione del centro congressi, 94.000 le presenze ai congressi, 30.000 i pernottamenti generati da Rivatour, 3.300 le aziende espositrici in fiera e 71.000 i visitatori. L’elegante ingresso dello stand Asat 18 Walter Miori Asat, convinta sostenitrice e partner dell’iniziativa fieristica rivana fin dalle sue primissime edizioni, ha ancora una volta dato un suo significativo apporto. È tornato il tradizionale grande stand dell’ospitalità, ideato su un’ampia area del padiglione C in spazi agili, luminosi ed eleganti. L’area reception, che ospitava le diverse società partecipate di Asat, si collegava con quella del ristorante, da sempre il principale punto d’incontro dei visitatori professionali della manifestazione. Quest’anno è toccato al cuoco stellato Michelin Walter Miori esprimere il proprio indiscusso talento culinario in raffinate varianti, una per ogni giornata della manifestazione, a base di prodotti tipici trentini nel quadro dell’iniziativa “Senti la differenza” avviata da Trentino Marketing e Cooperazione. Molto apprezzato anche il supporto operativo dato dagli alunni della Scuola di Alta cucina di Levico e dai giovani neocamerieri dell’Enaip del Varone coordinati dai loro insegnanti. Il ristorante Asat è stato frequentato, e con evidente soddisfazione, da oltre un migliaio di visitatori. VITA ASSOCIATIVA Asat ha contribuito anche ad arricchire con interventi di qualità il sempre ricco programma formativo che, accanto alla parte commerciale, è una delle caratteristiche di Expo Riva Hotel. Assieme agli organizzatori rivani ha coordinato il convegno sulla celiachia, tramite D.O.C.Service ha guidato con i suoi esperti qualificati oltre le tradizionali frontiere del Benessere mentre, su iniziativa specifica della sua sezione territoriale dell’Alto Garda e Ledro, e in collaborazione con la società di consulenza torinese Four Tourism ha approfondito le mai esaurite opportunità legate ai nuovi social media. A ognuno dei tre convegni dedichiamo uno spazio specifico nelle pagine seguenti. TURISMO e OSPITALITÀ nel Ancora grande folla di visitatori all’Expo Riva Hotel Internazionalità rivana Riva del Garda Fierecongressi sarà presente a fine luglio alla Esposizione internazionale della calzatura a New Dehli in India, con un ruolo di regia organizzativa. La grande esperienza acquisita con le decine di edizioni di Expo Riva Schuh, fa dello staff rivano uno dei più apprezzati al mondo in questo specifico segmento espositivo dedicato al prodotto calzaturiero e dell’accessoristica in pelle. L’accordo è stato sottoscritto recentemente a Roma dal ministro dell’Industria del grande subcontinente asiatico, uno dei mercati attualmente a maggior ritmo espansivo al mondo, e dal Ministro italiano dello Sviluppo economico Paolo Romani alla presenza del presidente di Garda Fierecongressi Roberto Pellegrini e del direttore Giovanni Laezza. Altri aspetti di collaborazioni, nel campo della formazione e del design. Giovanni Laezza e alle sue spalle Roberto Pellegrini 19 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Convegno Benessere Expo Riva Hotel 2011 VITA ASSOCIATIVA Benessere: nuove idee Convegno D.O.C. sul wellness in albergo Ha registrato il tutto esaurito il convegno sul Benessere organizzato da Doc Service alla 35° Expo Riva Hotel. Tema d’attualità, relatori di spicco, ampio spazio alle testimonianze dirette da parte di imprenditori locali, tante problematiche e trend sui quali sintonizzarsi prontamente: questi alcuni motivi del successo. “Abbiamo scelto questo tema – spiega la direttrice di DOC Service Agnese Biasiolli - perché Benessere equivale ad opportunità per il turismo trentino. Si vuole stimolare l’albergatore ad esporsi con maggiore coraggio e consapevolezza a questa domanda del cliente, ad indagare il vero significato del termine “benessere”. Che non si esaurisce in una sauna o piscina o SPA, ma comprende anche molto altro, dalla salute a tavola, al benessere organizzativo, dalla gestione ottimale degli spazi a formule innovative che paradossalmente riportano a valorizzare gli elementi naturali”. Relatori di spicco, si diceva. “Roberto Sani è consulente in marketing e comunicazione, Werner Kofler e Thomas Gerstgrasser, esperti nel suggerire e progettare formule strutturali di ospitalità turistica d’avanguardia, Fabrizio Sangiorgi chef internazionale sul crinale tra tutela della tradizione e lo sviluppo della creatività, Marianna Paonessa, esperta di dinamiche nelle relazioni umane”. 20 Qualificati non solo gli esperti, ma anche molto partecipativo il pubblico. “Ha contribuito fortemente – prosegue la direttrice DOC – portando testimonianze dirette cariche di suggerimenti e anche di interrogativi sulle scelte in grado di elevare la qualità dei servizi e sugli investimenti a effettiva restituzione economica. Maurizio Cornella, titolare e chef dell’Hotel Ambiez di Andalo, ha raccontato, ad esempio, che nella sua azienda l’ospite viene condotto per prima cosa a visitare la cucina, per fargli assaporare subito con quali cura ed attenzione sono preparate le pietanze. Luca Pierluigi, chef dell’Alpholiday Dolomiti di Dimaro, ha raccontato il successo del cook’n’chill e del sottovuoto, Renato Costantini del Dolasilla Park Hotel di Vigo di Fassa, ha raccontato come coniugare gestione familiare e benessere a 360 gradi, e infine Elisabetta Fava, titolare dell’Hotel Vioz di Pejo ha ripercorso la propria esperienza lavorativa a stretto contatto con la famiglia d’origine, dimostrando come si possano trasformare possibili disagi in benessere organizzativo”. Progetti D.O.C. per il futuro? “Siamo impegnati nell’analisi di un questionario di gradimento somministrato on line agli utenti dell’iniziativa rivana” – conclude Agnese Biasiolli e sottolinea i numerosi spunti emersi, valutandoli “strategici” per contatti mirati con le singole aziende e “interessanti” per proporre altri incontri. VITA ASSOCIATIVA TURISMO e OSPITALITÀ nel Molto seguito, soprattutto dai giovani anche il convegno promosso dalla sezione Asat Alto Garda e Ledro VITA ASSOCIATIVA Adattarsi al cliente innovazione e creatività per Fare marketing Sabrina Pesarini, esperta in web marketing turistico, di origine rivana, ha tenuto la platea incollata alla sedie della Sala Convegni di Expo Riva Hotel dalle 10 alle 13.30 nell’incontro promosso dalla sezione ASAT dell’Alto Garda e Ledro. I social media, essenziali in un marketing moderno, obbligano – ha esordito Sabrina Pesarini – a rivedere le proprie strategie tradizionali, focalizzandosi laddove oggi avviene il processo di scelta della vacanza, quindi dove il nostro potenziale cliente decide. Questa nuova mappa che gli hotel devono gestire è molto complessa e in costante innovazione. L’unico modo per gestirla è partire dal cliente, sapere cosa cerca e offrirgli informazioni contestualizzate attraverso multipli canali. Mai superfluo il richiamo al fatto che senza un buon prodotto si rischia di ottenere effetti controproducenti, anche perché i Social Media amplificano le comunicazioni. “Le nuove tecnologie – ha proseguito la relatrice – stanno mettendo a dura prova il settore alberghiero, spesso abituato a delegare azioni di marketing per la propria struttura a T.O., ADV e Enti di promozione turistica. L’adattamento è anche costoso non solo in termini economici, ma soprattutto perché implica un cambio a livello organizzativo piuttosto complesso, richiede formazione, nuove risorse e nuovi processi di attenzione e relazione con il cliente”. Infine molti suggerimenti preziosi. “Quale può essere quindi la via? Sicuramente – è la risposta di Sabrina Pesarini – non aprire un account su Facebook senza una strategia e un piano di comunicazione definito e mirato. Il cambiamento non deve essere visto come un’azione spot ma come un processo di adattamento costante. Non ci sono regole di successo o metodologie certe. Quello che conta sono le idee e il prodotto, unite alla capacità di raccontarle”. La dott.ssa Sabrina Pesarini E un finale operativo per iniziare a operare sui social media: 1. monitorare la rete ossia competitors, valutazioni, visibilità, target, nicchie e tanto ascolto; 2. scegliere i canali : social networking, social content, microblogging , blog, forum , ecc. 3. stabilire obiettivi e dotarsi di strumenti e indici per misurare i risultati (ritorno sugli investimenti); 4. organizzare i canali scegliendo personalizzazione, stile di comunicazione, contenuti (foto, video, testi, pdf, ecc). 5. palinsesto editoriale e strategia di coinvolgimento: notizie della destinazione, quiz, domande aperte chiuse, eventi, racconti legati al prodotto, altro….senza dimenticarsi l’ottimizzazione (SEO) in quanto oggi i motori di ricerca fanno sempre più attenzione alle attività svolte dalle aziende nei Social Network. 6. presidiare sia i canali di cui si dispone sia quelli non gestiti direttamente, apprendendo costantemente e ritarando la propria strategia. 21 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Gluten free. all’Expo Hotel Un centinaio di operatori all’iniziativa curata dall’Aic Trentino vale a dire una dieta rigorosamente priva di glutine. La dietologa Wanda Marisa ha approfondito gli aspetti nutrizionali della patologia e la necessità di eliminare ogni traccia di glutine dagli alimenti. Il referente per l’Alimentazione Fuori Casa, Michele Di Gennaro, ha chiarito il percorso di accreditamento dei locali interessati a entrare nel network, il successivo monitoraggio e il ruolo dei tutor incaricati di verificare l’osservanza delle procedure da rispettare nella preparazione dei pasti. Un centinaio tra ristoratori, cuochi e altri operatori del settore food in rappresentanza di 40 locali, ha partecipato al “corso di informazione” dedicato alla cucina senza glutine proposto dall’Aic, l’Associazione italiana celiachia, in collaborazione con Asat nell’ambito dell’ultima edizione dell’Expo Carlo Polloni Riva Hotel. Ad aprire l’incontro è stato il presidente di Aic Trentino Massimo Fotino, che ha illustrato il progetto Alimentazione Fuori Casa (AFC) sviluppato da alcuni anni con la creazione di un network di ristoranti, pizzerie, hotel, gelaterie e altri pubblici esercizi formati, certificati e periodicamente seguiti da professionisti dell’associazione. Gli operatori che aderiscono al network, sottoscrivendo al termine del percorso introduttivo un apposito protocollo, beneficiano di un duplice valore aggiunto. Ampliano la 22 Wanda Marisa loro clientela potenziale anche ai sempre più numerosi soggetti affetti da intolleranza al glutine (si stima una persona su 100) sia residenti in Trentino sia, in molti casi, turisti, nonché ai loro familiari e conoscenti da cui sono spesso accompagnati. In secondo luogo vedono promossa la loro azienda attraverso un’apposita guida capillarmente diffusa tra i soci Aic in tutta Italia, perché sappiano dove possono mangiar bene fuori casa. Il gastroenterologo Carlo Polloni, responsabile del comitato scientifico di Aic Trentino, ha poi spiegato in cosa consista la celiachia e l’unica cura oggi esistente: Michele Di Gennaro Massimo Fotino Dopo un dibattito animato da numerose domande, l’incontro si è concluso con una “dimostrazione pratica” fornita da Giuseppe Ceci, cuoco esperto nel campo della cucina adatta ai celiaci, che ha permesso a tutti di gustare ottime pietanze senza glutine. Al termine, un questionario somministrato ai partecipanti ha documentato l’elevato gradimento ottenuto dal corso che, per i locali interessati ad entrare nel network, proseguirà attraverso brevi incontri nelle aziende fino alla sottoscrizione del protocollo di certificazione. Ai locali coinvolti sono stati inviati una vetrofania da esporre e i loghi da inserire nei loro menù. Antonio Girardi GIOVANI TURISMO e OSPITALITÀ nel Premiati i Giovani Albergatori trentini Il loro progetto di raccordo tra turismo e prodotti agricoli giudicato il migliore in Italia La Giovane Albergatrice di Campiglio Francesca Maffei vicepresidente nazionale Nel corso della recente Borsa internazionale del turismo di Milano al Gruppo Giovani Albergatori del Trentino è stato assegnato all’unanimità da parte della sezione junior di Federalberghi (80 voti su 80 delegati!) il primo premio per il miglior progetto tra quelli presentati dalle organizzazioni giovanili del sistema alberghiero italiano. Da mesi i Giovani albergatori trentini si confrontano con i loro coetanei di Coldiretti per individuare modalità e iniziative intersettoriali efficaci per rendere sistematica l’offerta dei prodotti dell’agricoltura del territorio nei menu d’albergo, puntando in primo luogo alla soddisfazione dell’ospite ma anche, come logico, alla reciproca soddisfazione imprenditoriale dei due partner. Il tema è attualissimo e indica una linea di sviluppo lungo la quale la qualità dell’offerta turistica trentina può realizzare notevoli miglioramenti. Lo stesso assessore provinciale Tiziano Mellarini segue da vicino i primi segmenti operativi di un’alleanza albergo-agricoltura. Il riconoscimento al gruppo trentino è arrivato un po’ a sorpresa, in quanto i Giovani di Asat erano stati premiati con il massimo riconoscimento nazionale appena due anni fa. Allora il titolo del progetto riguardava i temi della continuità gestionale, fase critica per tante aziende a conduzione famigliare, tra l’altro la larga maggioranza nel turismo trentino. La presidenza nazionale GAT da sx: Marco Leardini, Grazia Romano, Francesca Maffei, Francesco Filippi “Non ci aspettavamo un bis tanto ravvicinato –dice il presidente del Gruppo Guglielmo Lasagna – ma lo vediamo come conferma che stiamo lavorando in modo giusto e ne ricaviamo ulteriore entusiasmo per fare squadra tra di noi e per operare su un piano intersettoriale a tutto beneficio dell’intera economia trentina”. In questo clima assolutamente positivo il Gruppo si prepara a festeggiare nel prossimo mese di maggio i 25 anni della sua costituzione. Sarà il momento per valorizzare anche altri traguardi raggiunti in questo periodo. Al premio nazionale-bis si aggiungono infatti la nomina a vicepresidente del Comitato nazionale della giovane albergatrice Francesca Maffei di Madonna di Campiglio e la conferma nell’organismo centrale di Monica Zeni di Andalo. A riprova ulteriore di quanto Asat segua con apprezzamento la crescita delle sue nuove leve, anche il fatto che i due vicepresidenti del Gruppo, Elisa Ressegotti e Christian Armani, sono stati recentemente eletti presidenti di due sezioni territoriali importanti come Alto Garda e Ledro e, rispettivamente, Madonna di Campiglio. Francesca Maffei GIOVANI IN CUCINA MONDIALE Gli alunni del CFP di Tesero ai Mondiali di Oslo E alleanza tra Nordic Ski e la Scuola alberghiera fino ai campionati in casa del 2013 Patto di ferro tra la società Nordic Ski val di Fiemme e il Centro di Formazione professionale di Tesero. La convenzione vedrà impegnato l’Istituto alberghiero nel triennio 2010- 2013 e guarda dritto all’evento dei mondiali di sci in val di Fiemme. L’intesa è stata sottoscritta dal presidente del Comitato dei Mondiali Piero De Godenz, dalla direttrice provinciale dell’Enaip Maria Cristina Bridi e dal direttore dell’Istituto alberghiero di Tesero Dino Moser, salutata tra l’altro dal plauso e dalla viva soddisfazione degli amministratori di Fiemme. I giovani hanno gestito Casa Trentino-Casa Fiemme per tutta la durata dei recenti campionati del mondo di sci nordico di Oslo. In un’ampia sala di 600 metri quadrati e di 350 posti a sedere nel cuore della capitale norvegese, hanno garantito ristorazione di qualità a tutta la delegazione azzurra e agli ospiti internazionali, sempre numerosi quando sentono profumo di cucina italiana. 23 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Poter abitare in azienda per garantirne la continuità I Giovani albergatori chiedono una seconda unità abitativa in albergo per favorire continuità gestionale nel passaggio intergenerazionale Ne deriva un notevole aggravio anche in termini economici, in quanto le attività alberghiere sono collocate quasi sempre in zone turistiche di particolare pregio ambientale, di solito con forte presenza di seconde case, lievitazione dei prezzi dei terreni e degli immobili e notevole innalzamento del valore di mercato rispetto ad altre aree del territorio provinciale. Richieste precise dai giovani ai senior Il Gruppo Giovani albergatori si fa portavoce di un’esigenza molto sentita in tutte le aziende turistiche trentine spesso alle prese con il problema della continuità della gestione attraverso il passaggio intergenerazionale. Le nuove generazioni che intendono proseguire nella conduzione dell’azienda ricettiva sono nell’impossibilità di realizzare all’interno della struttura un secondo alloggio a loro destinato, mentre tale possibilità risulterebbe molto importante da diversi punti di vista. Nel turismo, infatti, più che in altri settori produttivi, la gestione dell’attività a servizio continuativo del cliente richiede all’albergatore una presenza giornaliera a servizio del cliente su un arco di ore più ampio di quanto non succeda ad esempio in un’azienda artigiana o agricola. In questo servizio necessità imprenditoriali e familiari necessariamente si intrecciano e, soprattutto in caso di transizione gestionale genitori-figli, rendono più che ovvio un costante affiancamento del giovane al genitore che già opera in azienda, al fine di garantire qualità e continuità di servizio. I giovani albergatori subentranti nella gestione dell’attività ricettiva, e che costituiscono un nucleo famigliare proprio, attualmente non possono destinare a proprio alloggio ulteriori spazi della struttura. Devono invece, scegliere necessariamente come luogo di residenza della propria famiglia immobili in prossimità dell’azienda o in comuni limitrofi. 24 L’Associazione Albergatori e Imprese turistiche del Trentino è convintamente a fianco dei suoi Giovani Albergatori nell’evidenziare l’importanza di sorreggere le piccole e medie imprese turistico - ricettive, soprattutto nella fase di passaggio gestionale, anche dando la possibilità ai giovani albergatori che subentreranno nella conduzione, di creare un secondo alloggio, aggiuntivo alla volumetria già concessa per il primo e per le camere del personale. Si tratterebbe di estendere anche al settore turistico, come già previsto per altri settori dall’art. 38 del Regolamento di attuazione della Legge Provinciale in materia di pianificazione urbanistica e governo del territorio, la possibilità di realizzare un secondo alloggio nella struttura ricettiva al fine di permettere la continuità gestionale interfamigliare senza negative ripercussioni sul nucleo famigliare stesso e sulle esigenze imprenditoriali, economiche e sociali dell’azienda. Turismo e Ospitalità aveva già accennato al problema nel numero di gennaio 2011 (p.4: Abitare in azienda per conoscerla e rilanciarla), ricordando come i Giovani Albergatori avessero espresso la richiesta nell’incontro di fine novembre con l’assessore provinciale Tiziano Mellarini che si era impegnato ad approfondire l’argomento con il collega di Giunta Mauro Gilmozzi. F.M. GIOVANI TURISMO e OSPITALITÀ nel Il divario sociale entra in hotel foto: Lifestyle Event, GMbH Albergatori testimoni discreti di un forte cambiamento sociale Facile internazionalità ma anche occhi aperti alla socialità più vicina Titolo dell’Economist di qualche settimana fa: “The rich and the rest – what to do (and not to do) about inequality” (I ricchi e il resto – cosa fare e non fare riguardo alla disuguaglianza). Forse non uno degli argomenti migliori per iniziare bene il nuovo anno. Passate le Feste restava però il contrasto tra tavolate pronte a ordinare costose bottiglie di vino in serie che lasciavano il posto, a pochi giorni di distanza, dagli stessi tavoli che chiedevano l’acqua del rubinetto. I nostri alberghi, si sa, sono anche formidabili osservatori della vita sociale, un compendio dell’Economist o di analoghi autorevoli settimanali economici, a guardare bene. Come la macroeconomia anche la quotidianità delle prenotazioni che riceviamo parla di una disparità economica sempre più evidente nella fruizione della vacanza e nelle abitudini di consumo dei cosiddetti frills, ovvero di tutto quello che è possibile scremare da un soggiorno in hotel. Tale disparità si sta spostando dal livello internazionale all’interno dello stesso Paese quando non della stessa regione, ed evi- denzia una capacità di spesa completamente differente. Tra ricchi e poveri, come sempre, si dirà. No, anche tra chi può dirsi ricco e quel ceto medio/alto che ha sempre costituito lo zoccolo duro della ricettività alberghiera trentina. Nei giorni di check-in e check-out dello scorso gennaio non era infrequente vedersi saldare da clienti in partenza al mattino cifre che i clienti in arrivo la sera stessa avrebbero forse speso per le vacanze di tutti i cinque anni a venire. Lo stesso dicasi in termini di automobili, abbigliamento e accessori di lusso, acquisti nelle boutique, cene nei migliori ristoranti ed extra in generale, quindi un indotto drasticamente diverso sul territorio anche riferendosi al solo mercato italiano. A settimane in cui ci si poteva chiedere: “Ma dov’è la crisi?” altre a ruota rispondevano: “Eccola qui!” All’evidenziarsi di simili disuguaglianze l’albergatore può rispondere con politiche di yielding, o meglio di real-time pricing, ancora più spinte del solito. Certo commisurandosi alla nostre realtà, quindi non da un giorno all’altro (come può accadere nelle grandi catene alberghiere o in grandi hotel di città) ma da una settimana all’altra oppure nei casi di weekend. Si potrebbe pensare, ad esempio, a tariffe meno spinte a Capodanno a fronte di un rialzo dei prezzi di altri periodi. Ma con certe cifre folli, che solo una nicchia molto ristretta può permettersi, non c’è il rischio di costruirsi una nomea assai controproducente? Ancor più se taluni costi extra, dal garage al wi-fi al servizio ai piani, non fossero sempre ben specificati prima per evitare il disappunto dell’ospite di fronte a spese impreviste. Soprattutto l’albergatore, così come tutto lo staff, non dovrebbe mai perdere un minimo di delicatezza. Il personale è giustamente felice quando riceve buone mance. Non per questo vanno trattati con sufficienza (o peggio, come morti di fame) gli ospiti che manifestano la loro riconoscenza a fine soggiorno con delle calorose strette di mano! Posto che non è possibile, o almeno non ancora, al turismo trentino focalizzarsi soltanto sul segmento transnazionale avanzato, che sarebbe interessante soprattutto dalle economie emergenti del BRIC, spetta all’albergatore creare un microcosmo armonioso all’interno del suo hotel, attenuando le crescenti disparità sociali che vi sono là fuori. F.M. 25 Appunti sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità Dalle stelle alle strade I programmi differenti in Ladinia a Gardena sogni avveniristici, a Fassa le rotatorie dendo, con un po’ di buona volontà che da quelle parti sia proprio tutto Italia). L’ha preceduto la Town House, 25 suite da 750 a 4.000 euro in Galleria Vittorio Emanuele a Milano che, primo in Europa, fu secondo al mondo solo dietro la mitica “Vela” del Buri al Arab a Dubai. Ma dire 7 Stelle è sempre un po’ brancolare nel futuro. Mancano i criteri di classificazione alberghiera, li si inventa giorno per giorno. Qui la montagna è già a 7 Stelle Suite di 360 metri quadrati con salone e sala conferenze, prezzo 5.500 euro a notte. Ma ce la si cava anche con meno, 500 euro in stanze min60/max90 metri quadri. Sul tetto una piscina salata, vista a 360 gradi sulla conca del Ciampinoi; ristorante gourmet, grande sala da ballo, una persona sempre pronta a chiamata, servizio in camera 24 ore su 24, la stanza rifatta in qualsiasi momento, camicia stirata in 20 minuti, baby sitter, parrucchiere pronto e limousine all’ingresso. A Selva di Val Gardena si progetta un albergo del genere per il 2013. Dietro c’è la famiglia Monti - Riffeser, il gruppo editoriale di Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione e via scorrendo. Uno dei Riffeser, Claudio, è presidente delle Funivie Saslong Spa, impaziente di sintonizzare funi, cabine e suite. L’assessore altoatesino al turismo Hans Berger ha dato la sua benedizione: “Valorizza l’offerta turistica dell’Alto Adige. Non è detto che a 2000 metri si deva servire solo pane e formaggio”. Il disegno, firmato dalla celebrità nel campo Norman Forster, visto sulla carta contro il fondale dell’anfiteatro del Ciampinoi, sembra un pugno che arriva. Invece la tutela del paesaggio s’è espressa favorevolmente, forse per non sfidare il guantone da supermassimo di Durni. Manca la licenza edilizia? “Solo qualche carta in ritardo”, minimizza il sindaco di Selva. Peter Mussner. Le casse comunali hanno fame, l’investimento è sui 40/50 milioni. I Verdi fanno fuoco e fiamme, gridano alla “macelleria turistica”. L’establishment politico e turistico altoatesino risponde con orecchi da mercante. Non sarebbe il primo 7 Stelle d’Italia (conce26 Due passi più in là, poco a est del Sella e appena sotto il Pordoi, in Val di Fassa, proprio negli stessi giorni del 7 Stelle gardenese esplodevano i ladini contro i “trentini ladrini”. Si sentono presi in giro da anni su un paio di varianti, di circonvallazioni, di rotatorie, una ciclabile promessa il giorno dopo la prima Marcialonga, inizio anni ’70. Meglio i drastici “si” e “no” di Durnwalder dei “ni” e “so” di Dellai. Il Governatore sa che i fassani, quando gli gira, mettevano paura anche ai lanzichenecchi mandati dal Principe Vescovo di Bressanone a riscuoter tasse, appena cominciavano a scendere da Passo Principe verso Vigo e Soraga. Oggi si fa strada il timore che l’Unesco “World Heritage” (patrimonio dell’umanità) significhi regalo ma anche esproprio, pericolo di restare prigionieri di una mobilità antituristica, regressiva, da medioevo tra Moena e Canazei. Trento è subito corsa ai ripari contro quella che appare come una prima “rivolta dei territori”. Il vecchio “Piano di Comunità”, finito sotto una pila di scartoffie, è risalito in prima piano. Una risposta non mancherà, garantita nei tempi e nei soldi anche in un’epoca difficile di crisi. Prossimo Hotel a sette stelle Intanto, continuando a tifare sia Ladinia sia Trentino, sia permesso notare una differenza. Nell’Oltresella toccano con un dito 7 Stelle. Fassa gira a vuoto, dopo anni, attorno a un paio di circonvallazioni e di rotatorie. Che abbia perso, dopo l’incidente Fassalaurina, la sua capacità imprenditoriale di sognare? Appunti nel blu dei laghi La ciclabile del sole f. Ingarda (Orler Dellasega) Una luminosa fascia ciclopedonale intorno al Garda Il sogno di un Garda ciclabile senza interruzioni L’idea ogni tanto rispunta, mai però che riesca a radicarsi nella realtà. La “ciclabile del sole”, quella che fascerebbe tutto il Garda permettendone la circumpedalata fu un Potrebbe riaprire nuove prospettive il recente accordo di Milano tra le Province autonome di Trento e di Bolzano? Come noto il Governo centrale mette a disposizione annualmente la somma di 40 milioni di euro per progetti interterritoriali. Uno di questi progetti, prontamente rispuntato, è appunto la Ciclabile del Garda. Da tempo si cimentano in progetti preliminari di fattibilità i Comuni di Nago-Torbole e quello di Malcesine. Sull’altro versante il sindaco di Limone s’è dichiarato disponibile a passare armi a bagagli da Brescia a Trento pur di vedere realizzata l’opera. Sembrerebbe un altro “momento giusto” per dare all’idea una base finanziaria capace di guardare alle difficoltà tecniche senza trovarle insormontabili. Ne trarrebbe indubbio vantaggio l’intera offerta turistica del Garda. non solo, sulla Gardesana orientale e occidentale non ha dissuaso i coraggiosi a sfidare il pericolo. Il riprendere piede del fenomeno “ciclabili” ha spinto molti a chiedersi perché si dovesse rinunciare proprio alla più bella delle belle. La stessa origine more- foto Ronny Kiaulehn sogno antico e possibile fino a quando l’intensificarsi del traffico veicolare, turistico e nica del Garda, le sue rive spesso incassate a strapiombo sull’acqua oppure, nei tratti di prezioso respiro, requisite dal cemento, mettono di fronte a difficoltà tecniche e quindi finanziarie scoraggianti. Già il tratto di immediato interesse trentino, TorboleMalcesine, ne è un chiaro esempio. Quando da Look Around a Lake Around? foto www.grangaladelgarda Conferenza sul turismo dell’Alto Garda Ennio Meneghelli (dx) direttore di Ingarda Il turismo altogardesano sente bisogno di una sua Conferenza sul turismo, analoga a quella sul turismo provinciale tenuta proprio a Riva a metà novembre di cui ricalca anche lo schema preparatorio. Sotto la regia di Ingarda, sono da un paio di settimane al lavoro due gruppi formati dai rappresentanti di associazioni di categoria, istituzioni pubbliche e private, tutte o quasi le espressioni della società economica e civile dell’Alto Garda. Due i temi centrali da approfondire per individuare i possibili interventi di miglioramento dell’attuale turismo altogardesano: “Prodotto turistico” e “Governance”. Il gruppo di lavoro sul primo tema è coordinato dal prof. Luigi Bertero di TSM, il secondo dal prof. Umberto Martini, sempre di TSM. Le tesi elaborate saranno presentate e discusse pubblicamente nel pomeriggio di lunedì 11 aprile al Palacongressi. 27 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Gli alunni delle classi quarte FORMAZIONE Nuove frontiere di cultura enogastronomica Al CFP ENAIP di Ossana avviato un moderno percorso formativo per tecnici di cucina e sala e bar. Asat partner del progetto Asat è partner di una nuova esperienza formativa rivolta agli alunni di due classi IV del CFP Alberghiero di Ossana. L’obiettivo è una figura di alto profilo nel settore di cucina e del servizio sala–bar, tecnico di cucina per la valorizzazione della cultura enogastronomica nel primo caso, tecnico dei servizi di sala e bar per la valorizzazione della cultura enogastronomica nel secondo. Hanno aderito diciassette alunni (sette ragazzi e dieci ragazze) impegnati per un totale di 1066 ore di cui il 60% in classe e il 40% in azienda. Il direttore Marco Panizza 28 Il progetto è stato messo a punto nei suoi vari aspetti da un team costituito dalla scuola, dal direttore dott. Marco Panizza e da alcuni docenti tra i quali le coordinatrici Laura Fantelli e Claudia Gosetti. Asat ha dato il proprio apporto di concretezza sul versante del mondo concreto del lavoro assieme ad alcune aziende private. L’iniziativa è rivolta a giovani dimostratisi seriamente motivati a investire su un percorso formativo di qualità nel settore ristorativo. L’approdo dovrà essere quello di figure professionali in grado di sviluppare e applicare una sensibilità critica rispetto al cibo e all’offerta ristorativa, favorire e promuovere scelte, a livello personale e aziendale, improntate a una ristorazione etica, equa, leale nei confronti del cliente, ecologicamente sostenibile e allo stesso tempo attenta alle componenti estetiche dell’esperienza gastronomica. Accanto alla parte “tecnica” molta attenzione è riservata anche alla dimensione relazionale dell’esperienza lavorativa, agli atteggiamenti, comportamenti e forme organizzative improntate alla cooperazione, alla partecipazione e al benessere lavorativo. Si sa che è su questo terreno che inciampano numerosi giovani neodiplomati delle scuole alberghiere. Le linee guida del IV anno tendono a sviluppare, al di là delle competenze imprescindibilmente fissate a livello nazionale, tre ambiti di competenze: 1. consapevolezza critica verso i sistemi di offerta ristorativa: che devono interagire verso il risultato finale rappresentato dalla soddisfazione del cliente attraverso la lettura di alcuni fenomeni turistici specifici della ristorazione (ad esempio la riscoperta o la parodia del “tipico” in una visione dell’enogastronomia come chiave di accesso anche culturale alla conoscenza dei territori ecc...); 2. capacità di lettura critica e autocritica della relazione con il cliente (conoscenza di sé nei contesti lavorativi, competenza comunicativa, lealtà ecc…) e delle relazioni organizzative FORMAZIONE TURISMO e OSPITALITÀ nel (consapevolezza del proprio ruolo, delle interazioni organizzative, dei fattori che influenzano il “lavorare bene assieme”); 3. infine conoscenza delle relazioni ecologiche: interdipendenze tra locale e globale, sostenibilità ecologica, macro/micro economia del settore agroalimentare, ecc… Le coordinatrici Laura Gosetti (dx) e Laura Fantelli (sx) Si spazia dalla comunicazione alla letteratura della gastronomia, da elementi di etica nella professione al modulo riservato all’enologia e alla gastronomia contemporanea, dalla comunicazione turistico commerciale in lingua inglese alla scienza dell’alimentazione. I moduli più importanti in termini di monte ore e anche di contenuto, saranno condotti prevalentemente da docenti ovviamente di comprovata competenza. Spiccano i nomi degli chef Vinicio Tenni del ristorante Il Gallo Cedrone di Madonna di Campiglio, di Fiorenzo Varesco dell’Osteria storica Morelli di Canezza di Pergine, di Pietro Leemann del ristorante Joia di Milano con la sua Alta Cucina Naturale, l’enogastronomo Adriano Irranca, lo psicologo del lavoro e psicoterapeuta Paolo Miorandi, il giornalista Ettore Zanon e Nicola Perullo, professore associato di Estetica presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo). Di notevole interesse rimangono alcune innovazioni metodologiche (ampio ricorso al portfolio individuale dell’alunno e la forte accentazione del rafforzamento psicologico dello studente confrontato con un impegno formativo di alto livello. Altrettanta cura è posta agli aspetti comunicativi internazionali (tedesco e inglese) evidenziata tra l’altro con la “settimana linguistica” in Inghilterra con soggiorno presso famiglie inglesi e lezioni in classi internazionali e miste. La prima parte del corso si è conclusa a fine gennaio ed è stata recentemente sottoposta a un’attenta valutazione intermedia. Molto apprezzato in questo senso l’apporto di Asat che ha trasmesso al progetto l’esperienza dei propri associati, la concretezza delle attese di operatori turistici e degli ospiti, la facilitazione nel creare una rete di contatti con aziende seriamente impegnate nello svolgere il ruolo di “tutor” sul campo. 29 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 CORSI aggiornamento NORMATIVA 15 MARZO - 15 APRILE CORSO BASE HACCP CORSO BASE PRONTO SOCCORSO CORSO ANTINCENDIO (RISCHIO MEDIO) 22-23 e 24 marzo Trento 28-31 marzo Trento 4 aprile Trento 11-13 e 18 aprile Trento 11-14 aprile Trento 12 aprile Monclassico CORSO AGGIORNAMENTO HACCP CORSO AGGIORNAMENTO PRONTO SOCCORSO CORSO ANTINCENDIO (RISCHIO BASSO) 15 marzo Arco 22 marzo Trento 4 aprile Trento 24 marzo Trento 8 aprile Andalo 12 aprile Monclassico 12 aprile Predazzo 13 aprile Predazzo 14 aprile Andalo Mini Corso Cucina Che cosa mangiare e bere al mattino, appena svegli, prima di iniziare qualsiasi attività? Quale è la colazione ideale? Quella italiana, la tedesca, o il breakfast all’inglese? E quali caratteristiche devono avere gli alimenti introdotti in una fase delicata della giornata? Obiettivo del seminario: Un’immersione totale nel mondo dedicato al dolce e salato grazie alla quale i corsisti saranno in grado di offrire al cliente per la prima colazione un ricco ventaglio di prodotti appartenenti alla tradizione e non solo. Argomenti che verranno trattati durante il seminario: Il pane tostato alla francese Triangolini di ricotta con taleggio e pere Le Uova: in camicia, strapazzate, al bacon; Data del seminario: lunedì 04 aprile 2011 Durata del seminario: 4 ore (09.00-13.00) Costo del seminario: € 66,00 (Iva Inclusa) Le frittate; Torte salate Il corso verrà svolto a Castel Toblino con lo chef Stefano Bertoni. Per informazioni ed iscrizioni:D.O.C. Service S.r.l. - referente: sig.ra Stefania Biasioni 30 tel. 0461/390137 – fax. 0461/915476 - mail: [email protected] FORMAZIONE TURISMO e OSPITALITÀ nel Formazione in azienda testimonianza di paola lagher dei bien vivre hotels in val di fiemme Durante l’intero anno 2010 abbiamo potuto organizzare dei percorsi formativi per i nostri tre Bien Vivre Hotels, piccolo cluster in Val di Fiemme. Questa iniziativa ha richiesto un forte impegno, ma ha generato un risultato molto positivo su vari fronti. Voglio sottolineare in primis il grande vantaggio di poter organizzare i corsi nella propria sede aziendale, cogliendo l’opportunità di un ampio coinvolgimento dello staff e la possibilità di tarare gli interventi a misura della propria azienda, con un percorso “tailor made”. L’esperienza ha coinvolto diverse aree della nostra attività e ha portato notevoli miglioramenti e vantaggi per lo sviluppo del nostro lavoro. vizio, ai piani, in sala e al bar. Per la cucina abbiamo introdotto spunti di rivisitazione della cucina tradizionale del territorio, tanto amata soprattutto dall’ospite italiano. Abbiamo formato una squadra più salda, seppur con i limiti del turn over stagionale e abbiamo anche potuto verificare il coinvolgimento di alcuni collaboratori . Non ultimo poi il viaggio studio che ha dato a noi soci l’opportunità di un momento di confronto e crescita all’interno del gruppo. Tengo ad esprimere un particolare ringraziamento allo staff di DOC Service che, oltre ad averci “chiarito le tante opportunità del percorso”, ci ha seguito e supportato passo passo, con estrema attenzione. Dall’esperienza abbiamo ricavato la certezza che in una fase di crisi economica contingente, interventi di questo tipo servono efficacemente ad un riposizionamento aziendale su un mercato in continua evoluzione che non permette di “dormire sugli allori” come invece avveniva in tempi passati. I collaboratori e la docente in formazione Tutta la parte strategica che abbiamo potuto approfondire con il supporto di validi consulenti, ci ha portato a reagire velocemente ai cambiamenti in atto nel marketing, nella vendita, e nell’area web, potendo applicare velocemente e con un tutoraggio competente, i meccanismi di aggiornamento delle nuove tecniche di vendita: dal Revenue Management, al posizionamento WEB, e al controllo della bontà della nostra gestione. Abbiamo l’impressione di aver avviato una piccola rivoluzione copernicana, che difficilmente saremmo riusciti altrimenti ad introdurre in così poco tempo e con così buoni risultati e la scoperta di tanti possibili miglioramenti sulla qualità del ser- 31 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 In tanti alla BIT e il Trentino c’è MARKETING Trentino: ecco l’estate Sport, benessere e famiglia, arte e cultura nell’ambiente incontaminato della montagna e sui laghi Alla Bit di Milano presentata un’offerta convincente Il Trentino ha presentato alla BIT di Milano le sue diverse tipologie di vacanza che vanno dai parchi e natura alla vacanza rurale, bike e trekking ai progetti A Fior d’Acqua e Mototurismo e un calendario di eventi sportivi e culturali di alto livello. L’estate 2011 porterà una delle tappe decisive del Giro d’Italia con traguardo a Gardeccia, competizioni internazionali di vela, il mondiale di arrampicata (dal 15 al 24 luglio), le finali della Coppa del Mondo di mountain bike (il 20 e il 21 agosto). Sempre numerosi e prestigiosi i club di calcio, dall’Inter ospite a Pinzolo a luglio al Bayern Monaco, ospite a Riva del Garda sempre in luglio senza dimentica altri club di serie A e B. Per i praticanti del trekking e del mountain bike le proposte sono pressoché inesauribili con centinaia di chilometri di sentieri tutti ad alta suggestione sia ambientale sia naturalistica praticamente in ogni parte del Trentino. Le iniziative legate al riconoscimento Unesco per le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità si focalizzano sulla vacanza in quota e sui rifugi, come “Dolomiti d’InCanto”, protagonisti 16 cori del Trentino in altrettanti rifugi il giorno 3 luglio e “Rifugi del Gusto”, che in settembre promuoverà l’apertura prolungata abbinandola alla migliore offerta enogastronomica del territorio. Sul fronte culturale si va dalle mostre al Mart di Rovereto, in particolare quella che si apre in questi giorni (dal 19 marzo al 24 luglio) sui capolavori dell’Impressionismo e Postimpressionismo dal Museo D’Orsay, cui seguirà quella futurista di Gino Severini. Di rilievo al Castello del Buonconsiglio l’interscambio Europa-Mediterraneo dalla preistoria all’epoca romana (dal 1° luglio al 13 novembre) e la mostra sulle Feste popolari al Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina. Non da ultimo i numerosi appuntamenti dei vari Festival: “TrentinoJazz” (dal 12 marzo al 15 dicembre), “TrentoFilmFestival” (dal 28 aprile all’8 maggio), con “Arte 32 Capolavori dell’Impressionismo al Mart Sella” (dal 30 aprile al 12 novembre), con il “Festival dell’Economia” (dal 2 al 5 giugno), con “Futuro Presente” (dal 17 al 19 giugno e dal 24 al 27 novembre), “MusicaRivaFestival” (dal 21 luglio al 4 agosto), “I Suoni delle Dolomiti” (dal 3 luglio al 27 agosto), “Drodesera” (dal 22 al 31 luglio), l’”Accademia Internazionale di improvvisazione all’organo e al clavicordo” (dall’1 all’11 agosto), “Oriente Occidente” (dall’1 all’11 settembre). Asat invita i propri associati a proseguire, nei modi che ritengono più efficaci, l’impegno di “ambisciatori” di queste occasioni presso i loro ospiti. Rafforzare il filone turismo-cultura è una delle linee di sviluppo lungo le quali può migliorare ulteriormente la qualità dell’offerta turistica trentina. MARKETING TURISMO e OSPITALITÀ nel 33 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 I rifugi del gusto foto Giuseppe Ciani La bontà dei prodotti trentini sale di quota Alta gastronomia in alta montagna. Rifugio Pertini Dolomiti Sarà riproposta anche quest’anno l’iniziativa “I Rifugi del La strategia gastronomica e tariffaria gusto” testata nella stagione 2010 in un contesto geografico limitato, l’area del Brenta. Il progetto si propone di avviare e sostenere una stagionalità più lunga dell’ospitalità trentina in quota. La seconda edizione viene estesa all’intero territorio provinciale, sulla base dell’adesione volontaria, e sarà sostenuta da uno specifico piano di comunicazione promozionale di Trentino Marketing. I rifugi aderenti si impegnano a prolungare l’apertura La caratteristica del progetto è quella di offrire, oltre all’esperienza sempre straordinaria della permanenza/escursione in alta montagna, anche la scoperta della gastronomia trentina. Ogni rifugio dovrà infatti offrire almeno un menù dell’edizione (eventualmente variabile nei giorni) ed avere in lista il “Piatto del Rifugio Trentino”, omogeneo per tutto il circuito, multi-pietanze, di elevata qualità per ingredienti, gusto e funzioni nutrizionali. Lo completerà la “tartina trentina” come elemento di benvenuto assieme a un bicchiere di Trento DOC. Il costo sarà omogeneo e definito in accordo con i gestori partecipanti. stagionale fino a domenica 2 ottobre. Per oltre quattro settimane i rifugi adotteranno una omogenea strategia gastronomica (e tariffaria). Potranno aderire solo i rifugi gestiti con la presenza diretta del titolare o dei suoi familiari, a garanzia della “identità e qualità” dell’ospitalità in montagna. Il periodo minimo di adesione al progetto è di tre anni (salvo giustificati motivi) nella consapevolezza che gli effetti dell’iniziativa saranno apprezzabili probabilmente solo dopo varie edizioni. 34 Formazione Nel mese di aprile tutti i gestori o i loro cuochi parteciperanno ad “atelier di cucina”, un corso per imparare la realizzazione dei piatti sotto la guida dello chef Rinaldo Dalsasso e del nutrizionista dott. Carlo Cannella, ordinario di scienza dell’alimentazione. Il mese di maggio vedrà poi un convegno su “Rifugi tra tradizione e innovazione” organizzato dall’Accademia della Montagna che è partner anche dell’iniziativa autunnale assieme a Trentino Marketing Spa, Associazione gestori rifugi e SAT. NORMATIVE TURISMO e OSPITALITÀ nel I pacchetti turistici Normativa che ne regola l’offerta al cliente Tale attività è consentita ove ricorrano i seguenti requisiti: a)il richiedente sia in possesso dei requisiti di onorabilità e capacità finanziaria prima dell’inizio dell’attività. b)sia stata stipulata una polizza assicurativa. c)dichiarazione bancaria o di istituto di credito di uno Stato membro della Comunità europea, attestante la possibilità di affidamento di 100.000 euro. Ricordiamo infine che la vendita di pacchetti turistici rappresenta un vero e proprio contratto a cui l’albergatore deve rispondere, e che impegna a tutti gli effetti il titolare dell’esercizio alberghiero all’erogazione del servizio presentato, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo- Articoli da 82 a 100). Invitiamo quindi a prestare massima attenzione agli elementi del contratto di vendita, ai diritti del cliente in caso di recesso o annullamento del servizio, al mancato o inesatto adempimento e a quanto evidenziato nella normativa citata. foto Daniele Mosna Sempre più frequentemente gli esercizi alberghieri propongono ai propri clienti la possibilità di “acquistare dei pacchetti vacanza” che permettano di far conoscere il territorio provinciale con le possibilità di divertimento e culturali che questo offre. Ricordiamo che l’organizzazione e la vendita di pacchetti turistici che vede l’albergo offrire ad esempio il soggiorno con skipass e le lezioni di sci, la promozione di passeggiate con accompagnatore, escursioni e attività didattiche per i più piccoli, purché inserite nel solo territorio provinciale (non sono ammessi infatti itinerari extra-provinciali), sono disciplinate dalla legge provinciale 17 marzo 1988, n. 9 e s.m. “Disciplina delle agenzie di viaggio e turismo”. La norma evidenzia che i produttori di un singolo servizio turistico trentino, possono solo individualmente prenotare e vendere direttamente ai clienti il loro servizio (vale a dire l’alloggio) combinandolo con altro servizio turistico trentino del tipo sopra illustrato. Per offrire questi pacchetti turistici il titolare è tenuto a presentare presso gli uffici del Servizio Turismo la denuncia di inizio attività (modulistica presente nel sito Asat, sezione riservata). Of frire al meglio si valorizza poco quel che si propone Si intende per pacchetto turistico l’aggregazione di più servizi turistici quali ad es. trasporto, pernottamento, utilizzo di guide locali ecc. rivolti a tutte le risorse del territorio. Il consumatore è sempre più attento ad aggiungere questi servizi al semplice pernottamento alberghiero. Importante però è che l’albergatore sappia creare un pacchetto che agli occhi del cliente risulti sufficientemente conveniente per motivarlo a prenotare. Un vantaggio troppo esiguo non viene apprezzato. La convenienza del pacchetto non è data solo dal prezzo basso, ma dal suo valore percepito dal cliente. Già adesso gli albergatori trentini sono molto attenti all’ospite e offrono una pluralità di servizi che vanno oltre il mero pernottamento con colazione o mezza pensione ecc. Ma in genere pubblicizza e valorizza poco quanto offre. Ad esempio la dicitura “ricca colazione con torte di giornata fatte in casa dalla proprietaria e angolo bio” è molto più attraente che la semplice dicitura “colazione inclusa”. Si tenga però anche conto che a volte i clienti tendono a scegliere un albergo attirati dai pacchetti, ma una volta in loco non utilizzano tutte le opportunità che il pacchetto offre. Forse esprimendo così un bisogno di vacanza in libertà e non Le visite guidate non sono libere troppo “schedulati” da appuntamenti, impegni, obblighi ecc. Nel Dolomiti Walking nel prezzo del pernottamento comprende tre escursioni, un menu completo di cucina trentina ogni sera, e cartine di orientamento (si paga l’affitto di zainetti e bastoncini). L’esperienza triennale mostra che i clienti si appassionano a queste attività e pian piano fanno proprie tutte le proposte che arrivano dall’albergatore. Lo stesso probabilmente avviene per i miniclub di Gioco Vacanza. Come può l’albergatore trarre vantaggio da questo suo impegno d’offerta di pacchetti? Dovrà pubblicizzarli bene anche sul sito del proprio albergo. Se ha licenza di agenzia di viaggio oppure se si appoggia all’Apt d’ambito può farlo anche tramite Visittrentino. it. L’importante è vendere bene quello che fanno, descrivere meglio i molteplici aspetti, anche soft, della loro offerta. 35 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Incentivi alle Imprese imprese Le soglie di rateo dei contributi La Giunta provinciale ha recentemente deciso i criteri e le modalità per l’erogazione nel 2011 dei contributi alle imprese previsti dalla legge 6, relativi agli investimenti fissi e per la promozione di misure per la protezione ambientale. L’erogazione dei contributi viene effettuata dall’Apiae in un’unica soluzione o in più rate a seconda della loro entità. Le disposizioni stabilite nella delibera sono valide anche per i contributi accordati sulla base di alcuni bandi relativi a specifiche iniziative del settore turismo, compresi i Patti territoriali. In sintesi, per il nostro settore ecco le decisioni assunte per l’anno 2011. I contributi verranno erogati: - in unica soluzione per le domande di contributo di spesa prevista fino a euro 300.000; - in 7 rate annuali costanti per le domande di spesa ammessa fino a euro 2.500.000; - in 10 rate annuali costanti per le domande di spesa ammessa superiore a euro 2.500.000. Queste disposizioni saranno estese anche ai contributi accordati sulla base dei bandi per la promozione degli investimenti fissi turistici di filiera con il legno ecologico certificato; per promuovere il completamento del sistema di offerta turistica locale quale risultante a seguito della chiusura di patti territoriali; per la riqualificazione ricettiva delle zone con bassa propensione al rinnovo degli investimenti turistico-alberghieri per il triennio 2009-2011; per promuovere gli investimenti turistici e commerciali in località Passo Fedaia e Penia nel comune di Canazei. Elenco clienti fornitori Novità nella procedura di presentazione telematica Con il Provvedimento del 22.12.2010 l’Agenzia delle Entrate ha definito i termini, la decorrenza e le modalità per la presentazione, in via telematica, dell’elenco clienti/fornitori come modificato dall’art. 21 del DL. nr. 78/2010. sorge per le operazioni effettuate dal 01/05/2011, mentre per quelle documentate da fattura l’obbligo sussiste anche per il periodo 01/01/2011 – 30/04/2011. L’obbligo interessa tutti i soggetti passivi IVA, sia imprese che lavoratori autonomi, che effettuano “cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute” rilevanti ai fini IVA di importo non inferiore a 3.000,00 euro. Solo per l’anno 2010, in virtù del ritardo con il quale è stato presentato il Provvedimento, il termine per l’invio è posticipato al 31/10/2011 e interesserà solo le operazioni per le quali è richiesta l’emissione della fattura e di importo superiore a 25.000,00 euro. Con riferimento al limite al raggiungimento del quale scatta l’obbligo di comunicazione il Provvedimento precisa che questo deve essere considerato al netto di IVA nel caso di emissione di fatture, mentre nel caso di operazioni documentate da scontrino o ricevute fiscali il limite è da considerarsi al lordo dell’ IVA, quindi innalzato a 3.600,00 euro nel caso di operazioni soggette ad IVA al 20% o 3.300,00 euro nel caso di operazioni soggette ad IVA al 10% come nel caso di somministrazione alimenti e bevande o prestazioni turistico alberghiere. La novità più rilevante è sicuramente l’inclusione nell’elenco anche delle operazioni documentate da scontrino fiscale, quindi effettuate nei confronti di privati cittadini. In questo caso l’obbligo di indicazione nella comunicazione La comunicazione in esame va trasmessa esclusivamente in via telematica o direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato. La comunicazione va presentata annualmente entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di effettuazione delle operazioni. 36 NORMATIVE TURISMO e OSPITALITÀ nel 37 Anno XXXIX - n.03 Marzo 2011 Indennità di disoccupazione I requisiti generali e per tipologia di lavoratori 2. Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro Dichiarazione resa nel momento in cui viene presentata la richiesta di disoccupazione e che obbliga il lavoratore a svolgere un’attività lavorativa nel momento in cui viene contattato dal Centro per l’Impiego. 3. Anzianità contributiva I requisiti variano in base al tipo di indennità richiesta, 52 settimane contribuite negli ultimi 24 mesi per l’indennità ordinaria, 78 giornate contribuite ed almeno un contributo versato nei due anni precedenti per l’indennità a requisiti ridotti. Non è facile districarsi tra le indennità Un interrogativo con il quale i nostri associati si trovano spesso a confrontarsi riguarda l’indennità di disoccupazione alla quale hanno diritto i lavoratori o, meglio, le varie tipologie di lavoratori che collaborano in azienda con particolare riferimento ai lavoratori extracomunitari stagionali. Requisiti principali per la generalità dei lavoratori 1.Versamento dei contributi Inps per finanziare la gestione “disoccupazione”; 2.Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro; 3.Anzianità contributiva. 1. Versamento dei contributi Inps per finanziare la gestione “disoccupazione” Tutti i lavoratori del settore turismo (terziario in genere) versano tali contributi e quindi hanno diritto alla prestazione. Unica eccezione sono i lavoratori extracomunitari stagionali, quelli cioè fatti entrare in Italia con apposito decreto per le stagioni estive / invernali. 38 Erogazione indennità per tipologia di soggetto 1.Lavoratori stagionali extracomunitari; 2.Lavoratori extracomunitari non stagionali; 3.Lavoratori italiani e comunitari. 1. Lavoratori stagionali extracomunitari Nessuna indennità. 2. Lavoratori extracomunitari non stagionali Percepiscono entrambe le indennità ma devono trovarsi sul territorio nazionale per poter ricevere la disoccupazione ordinaria. Sono ammessi brevi periodi all’estero che devono essere comunicati e certificati. Non è possibile percepire l’indennità di disoccupazione ordinaria soggiornando all’estero per l’intero periodo. 3. Lavoratori italiani e comunitari Percepiscono entrambe le indennità e possono soggiornare nel loro paese durante tutto il periodo nel quale percepiscono l’indennità di disoccupazione ordinaria. Questo a fronte del principio che con i mezzi di comunicazione oggi disponibili, anche un soggiorno in paese comunitario durante il periodo di disoccupazione renda comunque possibile l’immediato rientro in caso di opportunità di lavoro. Si tratta comunque di considerazioni relative alla possibilità che l’assenza del lavoratore dal territorio italiano sia compatibile con la dichiarazione di immediata disponibilità all’impiego. Nicola Minatti, responsabile Asat Area lavoro e paghe I dubbi quotidiani MARZO 2011 1.Come titolare dell’albergo, posso entrare liberamente nella camera di un ospite per verificare come si sta comportando? Per rispondere al quesito, ricordiamo brevemente il concetto di privata dimora cioè il luogo dove un soggetto si sofferma per compiere atti della vita privata. A tal proposito, la Corte di Cassazione ha più volte affermato che il concetto di privata dimora è più ampio di quello di abitazione e rientra in esso qualsiasi luogo dove taluno si sofferma per compiere lecitamente (anche in modo contingente o transitorio) atti della propria vita privata, quali manifestazioni dell’attività individuale per i motivi più diversi, dallo studio, alla cultura, allo svago, al lavoro professionale o artigianale, al commercio, all’industria, all’attività politica, ecc. 2. Ho fatto lavori in albergo con dei superi rispetto alla domanda iniziale, che trovo esposti nelle fatture definitive di chi mi ha fatto i lavori. Volendo chiedere agevolazione sul supero, come mi devo comportare? Suddivisione delle spese di una stessa fattura. Se la ditta che ha fatto i lavori ha rilasciato una unica fattura complessiva, che comprenda anche le spese di supero oltre a quelle già definite in partenza nella domanda di agevolazione originaria, sarà il tecnico che dovrà provvedere a suddividere gli importi distinguendo le due voci diverse (spesa già ammessa e supero successivo) in un’apposita relazione allegata alla domanda automatica, che sarà anche quella che spiega e sostiene i motivi del supero di spesa (cioè quelli che rientrano nelle previsioni della legge). Tendenzialmente il luogo di privata dimora è costituito dall’alloggio (di proprietà o in locazione) nel quale si conduce la propria privata esistenza, dalla stanza d’albergo, dallo studio professionale, dalla bottega, dal negozio. 3.Una cliente vorrebbe utilizzare nella camera d’albergo un ferro da stiro per aggiustarsi gli abiti. Può farlo? C’è poi la “violazione di domicilio” che è il reato previsto dall’art. 614 del codice penale, che punisce, a querela di parte, chiunque “si introduce o si trattiene nell’abitazione altrui, o in altro luogo di privata dimora o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si introduce clandestinamente o con l’inganno”. Dunque, chiarito che la stanza d’albergo è sostanzialmente equiparata alla dimora del cliente, deve ritenersi vi sia il divieto di accedere alla stessa senza il consenso (esplicito o implicito) del medesimo ospitato. Fra gli usi del settore alberghiero raccolti dalla Camera di Commercio di Trento ce n’è uno, riguardante le norme antincendio, che così recita: “È fatto divieto al cliente di usare in camera fornelli per prepararsi cibi o bevande, ferri da stiro ed ogni altro apparecchio elettrico o produttore di calore tranne gli apparecchi di ordinaria toilette.” Pertanto, per motivi di sicurezza, è bene che l’alloggiato in questione si astenga dai suoi propositi. Va detto che gli usi, periodicamente raccolti dalla Camera di Commercio di Trento, acquistano valore di legge nei confronti degli albergatori e degli ospiti, limitatamente al Trentino, ma ciò non toglie nulla al valore di legge che detti usi hanno. FALLIMENTO HOTEL AUGUSTA - CANCELLERIA FALLIMENTARE, N. 8/2010 FALL. FALLIMENTO: HOTEL AUGUSTA SAS DI IVANO LARENTIS & C. AVVISO VENDITA BENI IMMOBILI CON PROCEDURA COMPETITIVA il giorno 30 marzo 2011 ad ore 11.30 presso lo studio del curatore fallimentare sito a Rovereto in Vicolo del Messaggero n. 11, si terrà la procedura competitiva ex art. 107 L.F. per la vendita del seguente bene immobile: LOTTO UNICO costituito da: # Immobile identificato dalla P.T. 1157 II C.C. Sopramonte – P.ed. 374 Struttura alberghiera (denominata Hotel Irene) sita in località Candriai al n. 48 (a 12 km dal Comune di Trento, verso il monte Bondone). # Beni mobili consistenti in arredi e attrezzature, sala ristorante e bar. Prezzo base € 2.433.000, aumento minimo in caso di gara € 5.000. Per partecipare alla gara è necessario presentare offerta irrevocabile in busta chiusa entro le ore 12.00 del giorno 29 marzo 2011 presso lo studio del curatore fallimentare. Per le modalità di deposito delle offerte e maggiori informazioni rivolgersi al Curatore dott. Marco Schönsberg – Tel. 0464 438110, Fax 04647422699, E-mail [email protected] o consultare l’avviso di vendita sul sito Internet http://www.fallimentitrento.com/, area DATAROOM FALLIMENTI. 39 CERCASI, AFFITTASI, VENDESI Marzo 2011 VENDESI 1. Vendesi hotel 3 stelle vista panoramica, di recente ristrutturazione, a norma con tutte le certificazioni vigenti, terrazzo-giardino, terrazzo-solarium, angolo relax con sauna finlandese, max 65 posti letto più 2 appartamenti adiacenti. Per info 335 7482241. 2. Vendesi a Vattaro (TN) il noto rifugio escursionistico “LA MADONNINA”, con attività di ristorazione e pernottamento esistente da oltre 50 anni. L’immobile, in discreto stato, è composto da ristorante, camere e servizi su una superficie complessiva di circa 800 mq commerciali. Facilmente raggiungibile in auto, è immerso nell’incantevole natura dell’altopiano della Vigolana a quota 1.050 metri. Trattative riservate. Tel. 345 5417512. 3. Vendo pizzeria-piadineria + cucina “La Piazzetta”. Locale in pieno centro di Folgaria, ben avviato e ben tenuto. 55 posti interni + 20 esterni. Stagione estiva ed invernale. Telefonare per informazioni alle ore pasti allo 0464 720055 – 0464 722014. 4. Vendesi per motivi familiari albergo 3 stelle, 33 camere con servizi, ascensore, riscaldamento, giardino e parcheggio. Albergo vicino al centro, al parco e alla zona termale. Possibilità di ristrutturazione con agevolazioni, vedi delibera Regionale n. 748 del 03/04/2009. Per Info 349 3671325. 5. Vendesi albergo, bar, ristorante e apres ski in centro storico a Canazei. Per informazioni contattare il numero 0462 602221. 1. RELAIS & GOURMET MASO DOSS Via Val Brenta 74 – Sant’Antonio di Mavignola –Nuovo Club di Prodotto “Trentino Charme“ esamina: Proposte per affitto e/o gestione dell’avviata attività di struttura ricettiva dotata di 6 camere con servizi privati per 12 posti letto, grande soggiorno con camino, stube ristorante, cucina, mansarda relax, sauna, videoteca, due stanze con bagno per i gestori, dispensa con due celle frigo, stireria, deposito sci, magazzino e parcheggio privato e parco giardino. Licenza di affittacamere con pasti, nuova categoria Assessorato Turismo Provincia di Trento: 4 “soli”. Struttura “ unicum “ in Trentino. Disponibile dalla primavera / estate 2011. www.masodoss.com Visitabile concordando un appuntamento (recapito 338.7975750), previo invio Vostro Curriculum Vitae a: [email protected] 2. Affittasi bellissimo bar-ristorante-pizzeria totalmente ristrutturato. 150 coperti, grande cucina nuova, ampia terrazza esterna sul lago a 2 km da Pergine Valsugana. 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