X GIOVEDÌ 17 DICEMBRE 2009 il Cittadino Sezione PERSONAGGI Nel 2003 un intervento ha consentito una nuova organizzazione degli spazi L a storia della biblioteca del seminario vescovile di Lo di (via XX Settembre, 22) parte dagli ultimi decenni del XVI secolo. I documenti attestano che il pri mo nucleo librario fu costituito, molto probabilmente, nel 1575, anno in cui venne istituito il se minario per volontà del vescovo Antonio Scarampo. In prece denza, il Concilio di Trento (15451565) aveva infatti decreta to la fondazione dei seminari, luoghi dove i futuri sacerdoti potessero ricevere un’adeguata formazione spirituale e cultura le. Per tale motivo, ancora oggi, la biblioteca lodigiana è specia lizzata nelle scienze religiose, ma il suo patrimonio librario comprende anche un fondo de dicato alla musica sacra e uno letterario. Nel corso degli anni inoltre la biblioteca si è arricchita di mol ti altri volumi, donati dai vesco vi o dal clero diocesano, o più semplicemente da fedeli laici che avevano particolarmente a cuore il seminario. Particolar mente importante poi il corposo fondo locale, che raccoglie nu merose pubblicazioni riguar danti la storia e la cultura di Lo di e del Lodigiano, a testimo nianza dello stretto rapporto tra il seminario e il territorio. Attualmente il patrimonio li brario comprende 50 manoscrit ti, 70 mila tra volumi e opuscoli (13 incunaboli, 752 edizioni ri salenti al Cin quecento, 1098 del Seicento, 6229 del Sette c e n t o, 1 3 . 8 2 6 dell'Ottocento e 50 mila edi zioni moder ne), pubblica zioni in serie di giornali, pe riodici corren ti e spenti, tesi, fotografie, im maginette de vo zionali. La biblioteca con serva anche i clichés de il Cittadino, os sia le matrici in legno e me tallo datate a partire dalla fi ne dell’Otto cento e utiliz zate per l’inse rimento delle immagini nel giornale. Nel corso degli anni la bibliote ca ha subito importanti ristrut turazioni, rinnovandosi nei lo cali e nell'organizzazione. In particolare è da ricordare l’ope ra del vescovo Pietro Calchi No vati (19271952), che nel 1941, a proprie spese, diede mandato di La sezione moderna è stata intitolata a monsignor Pea n Tra i fondi librari conser vati presso la biblioteca del seminario di Lodi spicca quello dedicato alle edizioni moderne, intitolato a mon signor Mauro Pea (Fombio 1910 Lodi 1987), sacerdote, insegnante di lettere classi che in seminario e presso il liceo classico del collegio San Francesco. Fu direttore del Cittadino dal 1953 al 1961. Nominato nel maggio 1961 canonico della Catte drale, ha ricoperto il ruolo di rettore del santuario dell’Incoronata di Lodi dal 1972 fino alla morte. Il fondo a lui dedicato con serva circa 2.200 volumi e opuscoli di linguistica anti ca e moderna, letteratura greca e latina, manuali e antologie letterarie, saggi stica letteraria e storica, dizionari, testi di teologia e una piccola sezione d’arte con molte pubblicazioni edite da istituti bancari. Oltre ai volumi il fondo raccoglie altre tipologie di materiali: corrispondenza (soprattutto biglietti augu rali e cartoline), immagi nette devozionali e circa 2 mila articoli di giornale, che tracciano un significati vo panorama storico e cul turale del XX secolo. Negli ultimi tempi la biblio teca del seminario ha aderi to anche al progetto “Bi blioteche ecclesiastiche” promosso dall’Ufficio nazio nale per i beni ecclesiastici della Cei. Attraverso inter net si può accedere a parte dell’archivio della bibliote ca su Acnp (Archivio collet tivo nazionale periodici), oppure digitando su un motore di ricerca le parole Cei Bib Opac e accedendo al sito della Cei. Nella biblioteca del seminario anche i clichè de “il Cittadino” Una raccolta di 70 mila volumi cominciata nel Cinquecento Sopra una vista complessiva della raccolta libraria, che occupa l’ex chiesa di San Tommaso. A sinistra una statua che ricorda il vescovo Calchi Novati, che donò la struttura lignea. A destra uno dei tredici incunaboli presenti nella collezione sistemare l’ex chiesa di San Tommaso, donando la scaffala tura lignea che ancor oggi occu pa per intero le pareti della bi blioteca. Fondamentali furono anche gli interventi strutturali attuati pochi anni fa. Per diverso tem Il corposo fondo locale testimonia il legame con il territorio po, considerato l’accrescimento del patrimonio librario, i volu mi furono infatti conservati in locali distanti tra loro: nel 2003, grazie al sostegno finanziario in particolare del ministero per i beni e le attività culturali, è stato possibile riorganizzare gli spazi, creare due nuove zone di deposito e rinnovare i locali de stinati agli uffici e alla sala stu dio. Nella biblioteca sono ora con servati alcuni fondi speciali. Ol tre al fondo clichés de il Cittadi no, sono presenti altre cinque sezioni. Tra queste, quella dedi cata ai manoscritti, “I corali”, libri destinati all’uso liturgico e contenenti i canti del coro nelle chiese monastiche, conventuali e cattedrali; il fondo “Lauden sia” raccoglie invece volumi, opuscoli e altro materiale mino re riguardante la cultura e la storia della città di Lodi, del suo territorio e della Chiesa locale; infine il fondo di musica sacra, che conserva monografie, perio dici, spartiti manoscritti e a stampa di oltre 2 mila autori, per lo più di musica sacra, a partire dalla metà dell’Ottocen to. La biblioteca è aperta al pubbli co il lunedì e il martedì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 17; il giovedì dalle 9 alle 13. Fabio Ravera