16 OTTOBRE 2010 ECCORECCO DISTRIBUZIONE GRATUITA MENSILE DI CULTURA E TEMPO LIBERO NEL GOLFO PARADISO 5000 COPIE DIRETTORE RESPONSABILE GIUSEPPE ROSASCO • REDAZIONE STUDIO HELIX VIA DELL’ARTIGIANATO 1 - 16036 RECCO (GE) - TEL E FAX 0185.723961 STAMPA MECA RECCO (GE) • REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI GENOVA N. 69 DEL 21.11.1990 • [email protected] • WWW.ECCORECCO.INFO IN QUESTO NUMERO FOTO DANIEL PASSANO 4Marco Massa Recco: connotazione turistica 4Bianca Rosa Gozzi A scuola dalle Maestre Pie 4SAVIO Farmacisti in Recco dal 1890 4Bruno Sacella Camogli capitale marinara 4Andrea Darussa Luigi, personal trainer 4Andrea Revello Piero Bisso, una pittura istintiva 4Sergio Antola Un liceo ancora in viaggio 4Patrizia Balletto La Pro Recco Basket 4STORIE Il viadotto e la caverna segreta 4Maurizio Salvi Vela, la tradizione continua Via Fiume 9 (capolinea bus) RECCO - Tel 0185.730052 recco DUE INIZIATIVE EDITORIALI IN DUE MOMENTI DELLA SUA STORIA A favore dell’ospedale [ER]8Nel primissimo dopoguerra, venne spedito ai molti emigrati nelle Americhe un opuscolo “pubblicato a cura del Comitato direttivo dell’Ospedale S. Antonio in Recco”, per i tipi della Rotocalografia R.N. Marconi di Genova, allo scopo di raccogliere fondi per la riedificazione del nosocomio. Il libriccino, in tre lingue, italiano, inglese e spagnolo, riportava dei danni subiti dalla città a causa dei bombardamenti e illustrava con dovizia di particolari il progetto del nuovo ospedale, che avrebbe dovuto essere costruito, secondo il progetto dell’arch. Claudio Andreani, nella valletta di Mulinetti. Allegata alla piccola pubblicazione era una scheda sulla quale indicare nome, cognome, indirizzo e importo, da compilare al momento di “inviare le oblazioni per tramite di banca, nella valuta in corso” nei diversi Paesi oltreoceano. I membri del Comitato all’origine di tale iniziativa erano: G.B. Agnese (presidente), Antonio Ansaldo, Enrico Badaracco, Giobatta Costa e Gioacchino Massone. Il progetto del nuovo ospedale previsto a Mulinetti. A destra, le due pubblicazioni. È ar rivato il nuovo CONCESSIONARIA Un nostro lettore, qualche giono fa, ci ha fatto gentilmente pervenire un libretto di poesie, intitolato Fuscelli, “versi sparsi” di tale M. della Cornice, che lo stesso lettore ci ha riferito essere stato lo pseudonimo del sacerdote don Mario Costa, curato a Megli. La raccolta, stampata dalla Tipografia Fiaccadori di Parma nel 1908, riporta un prezzo di copertina: “Lire 1,00 a beneficio dell’Ospedale di Recco”. E in copertina una foto di Ferraris mostra proprio l’ospedale in costruzione, ancora immerso nel verde degli ulivi del versante di Megli. Due iniziative separate da circa mezzo secolo, finalizzate allo stesso obiettivo. Due esempi dell’attaccamento al proprio paese e, in modo particolare, ad una sua importante istituzione. BRINZO VESPA CENTER VEICOLI COMMERCIALI RUTA DI CAMOGLI Via Aurelia 319 - Tel 0185.772786 - Fax 0185.772787 • RAPALLO Via Roma 40 - Tel-Fax 0185.271675 | vendita | assitenza | ricambi | permute | usato con garanzia | rateazioni senza interessi | 2 OTTOBRE 2010 NUMERO 16 ECCORECCO intervento IL BILANCIO DELLE MANIFESTAZIONI ESTIVE EVIDENZIA L’IMPEGNO DELLA NOSTRA CITTÀ Recco punta decisa alla connotazione turistica MARCO MASSA8Le manifestazioni estive so- no solo una componente dell’offerta turistica (che comprende servizi, strutture, infrastrutture, valorizzazione dell’ambiente) e si possono dividere in due categorie: quelle che servono ad attrarre ospiti anche provenienti da altri comprensori, e devono quindi essere di una certa levatura ed uniche nel territorio (come il Festival della danza a Rapallo), e quelle che assolvono il compito di intrattenere, nel dopo spiaggia, residenti ed ospiti, che devono essere gradevoli, ma non necessariamente costose e il più numerose possibile lungo l’intera stagione. In questo caso le singole associazioni potrebbero svolgere un ruolo importante nell’organizzazione. Tutti gli eventi comunque, dovrebbero essere programmati con ampio anticipo, sia per evitare doppioni e concomitanze, sia perché un’iniziativa, per quanto valida, deve essere pubblicizzata adeguatamente, non solo nella località in cui si svolge. Quest’anno nel Golfo Paradiso la parte del leone l’ha fatta Recco, grazie all’assessorato al Turismo. Alcune serate hanno registrato un pienone inatteso: il concerto Marco Massa, giornalista, redattore prima de “Il Lavoro” poi de “la Repubblica”, è autore di “Mussolini padrino del Lavoro” (Il Golfo) e “Mussolini e la sua Liguria” (De Ferrari). Per la Erga ha pubblicato “Quelli della Vela”; per De Ferrari, con Marco Menduni, “La Liguria dei delitti”; per la Provincia di Genova “Sciopero!”. dell’orchestra del Carlo Felice; il recital del cabarettista Paolo Migone nella città dove abitano i suoi genitori; le esibizioni di Nomadelfia (oltre 1.400 spettatori in due serate); interesse ha suscitato anche il raduno dei mezzi militari. Recco è città a vocazio- IL QUADRO Piero Bisso, Scogliera a Pieve Ligure, olio su cartone, cm 39,7x40 ECCORECCO NUMERO 16 OTTOBRE 2010 ne commerciale, ma con la costruzione del barcasilo sarà incrementata la balneazione e la connotazione turistica, ora legata alla sola gastronomia, potrà dare impulso all’economia cittadina. Recco diventerà quindi località turistica a tutti gli effetti e, nel dopo cena, potrà essere punto di riferimento per l’intero comprensorio. A questo proposito, non si capisce perché vi sia un bus estivo serale sulla tratta Camogli – Santa Margherita Ligure (che assolve anche il compito di collegare gli utenti di Ruta e San Lorenzo della Costa) e non un pullmino che faccia la spola tra Bogliasco e Camogli. Camogli, a parte i concerti di musica classica, ha avuto una stagione davvero mediocre e inutilmente onerosa (uno spettacolo di tango è costato 12.000 euro, più di quello stupendo e noto internazionalmente della compagnia Herrera in programma a Rapallo), ma grazie all’iniziativa di privati ha ottenuto due premi a “Festivalmare 2010” (classifica stilata dal quotidiano “La Stampa” e dal Comune di Sanremo): la mostra “Fili di Liguria”, organizzata dal Fai nell’Abbazia e nella Torre dei Doria a San Fruttuoso, e “Per mare di villa in villa”, realizzata da Farida Simonetti e Antonio Bozzo. Le stesse manifestazioni classiche, Sagra del pesce e Stella Maris, appaiono sempre più appiattite, confuse tra le altre mille feste. Non viene neppure adeguatamente pubblicizzato il premio internazionale (biennale) di chitarra classica intitolato al musicista Ruggero Chiesa, che premia talenti che arrivano da ogni parte del mondo e svoltosi in sordina lo scorso settembre. Gli altri Comuni del Golfo Paradiso, tranne un paio di eccezioni, sembrano puntare sulle sempre più numerose sagre paesane che fanno cassa, ma non sviluppano certo il turismo che alimenta l’economia. Le eccezioni sono costituite da Sori, culla del jazz estivo che sopravvive agli scippi, e Pieve Ligure, che vanta un’iniziativa di nicchia, ma importante: la rassegna teatrale curata da Sergio Maifredi, che fa conoscere la cittadina a livello nazionale. Da oltre cinquant’anni seguo, per motivi professionali, le vicende turistiche della Liguria e so che ogni tentativo di collaborazione tra Comuni o associazioni solitamente naufraga o stenta a decollare, anche e soprattutto in un piccolo territorio come il Golfo Paradiso. 3 ricordi LE FANCIULLE PROTETTE DA GONNE SCOZZESI A LUNGHEZZA MONACALE A scuola dalle Maestre Pie BIANCA ROSA GOZZI8Essere dotati di un olfat- to straordinario è un gran bene, poiché ogni piacere viene dilatato nel godimento fisico e spirituale. Quando entrai nel Convitto delle Suore Maestre Pie, ero una fanciulla di dieci anni che portava con sé un naso importante a cui nulla sfuggiva. Fui sopraffatta da un odore fatto di mille odori, antichi sedimentati, un concerto di odori. Ogni mattina tornavo a catalogare, ad aggiornare il mio archivio di fragranze; gli effluvi provenienti dalla cucina erano significativi fin dal mattino presto e preannunciavano misteriosi manicaretti. Le Madri erano in odore di santità e veleggiavano per aule e corridoi lasciandosi alle spalle una brezza che profumava di sapone da bucato. Noi alunne, virginali e rugiadose, eravamo rigorosamente separate dai maschi, asprigni e muschiosi. Nelle aule le giovanili fragranze si mescolavano all’aroma di focacce tiepide che attendevano di essere compostamente divorate durante l’intervallo. L’abbigliamento di noi fanciulle era talmente castigato che nessun compagno posò sguardo men che casto sull’altra metà dell’aula; viceversa noi spiavamo, tradite da fugaci rossori, l’audace e promettente esuberanza maschile. Perché i maschi erano maschi, misteriosi e affascinanti, tenuti a bada dalle Suore: “Non fate casino!” 4 L’edificio che ha ospitato per moltissimi anni la scuola delle Suore Maestre Pie è destinato a diventare nei prossimi anni un importante polo didattico nel settore alberghiero. L’agognata promiscuità si scatenava durante i compiti in classe; le femmine soccombevano agli sguardi imploranti dei compagni che promettevano insperati fidanzamenti in cambio di preziose informazioni. Allora era un furtivo ed eccitante passaggio di foglietti, che avremmo voluto annusare e conservare nel loro andare e venire fra mani peccaminose. La timidezza esplodeva martellante quando giungeva la chiamata alla lavagna; il si- lenzio assoluto acuiva la sofferenza della mano che cercava di trasformare in segni gli impulsi del cervello. I compiti appassivano sul quaderno, mentre 50 occhi formavano una lente incendiaria sulla nuca. Suor Albina, suor Serena, suor Costanza mi hanno spinta all’unica terapia di salvezza: fare l’insegnante. L’ultima campanella ci restituiva all’aria aperta come volatili ebbri di libertà, ma ancora una volta separate dai maschi; due affluenti umani nascevano separati dalla sorgente per mescolarsi in un unico fiume sinuoso. L’esuberanza esplodeva, qualcuno provocava, qualcuno si pestava, qualcuno lanciava sguardi alle fanciulle impaurite e curiose, finalmente libere dai neri grembiuli ma non dalle raccomandazioni delle madri velate. Così il fiume si scioglieva in mille rivoli e i fidanzamenti morivano al sole come farfalle in un bicchiere. Le ultime grida, amplificate dal ponte della ferrovia, si confondevano col garrire delle rondini impazzite. Protette da gonne scozzesi a lunghezza monacale e da calzettoni a losanghe, noi fanciulle serie bisbigliavamo di impegni pomeridiani e di ansie trascorse. Qualcuna si girava per sbirciare l’ultimo maschio beffardo. Come vuole la vita. OTTOBRE 2010 NUMERO 16 ECCORECCO famiglie GIOVANNI SAVIO INTRAPRESE L’ATTIVITÀ FAMILIARE OGGI ALLA QUARTA GENERAZIONE Farmacisti in Recco La Farmacia Savio compie 120 anni. La sua storia è la storia di Recco. Facendo uno strappo alla regola, la pubblichiamo in due puntate; ecco la prima. dal 1890 mai la fama si è consolidata e la Farmacia Savio è un punto di riferimento nel panorama della sanità locale, oltre che luogo di cultura e di aggregazione. Lo scoppio del secondo conflitto mon[ER]8La Farmacia Savio è la più antica atdiale porta ovunque un totale sconvolgitività di Recco che sia rimasta ininterrotmento che si rifletterà nella vita di Recco tamente nelle mani della stessa famiglia. in una maniera particolarmente drammaLa sua istituzione risale alla metà del setica. Nei primi anni della guerra, il paese colo XIX ed attualmente la prima citaziodiviene ambito rifugio per gli abitanti delne ufficiale si ritrova nella Guida-Dizionala vicina Genova. Molte famiglie genoverio Ligure di A.F. Rainusso, edizione 1887. si, minacciate dai bombardamenti nemici Il proprietario di allora era ancora il dott. che divengono sempre più pressanti, si Carlo Arnaldi, ed è a partire dal 1890, con trasferiscono nelle abitazioni di Recco del’atto di acquisto del 13 giugno, che il stinate alle vacanze estive. La cittadina vidott. Giovanni Savio inizia ufficialmente il ve quindi un periodo di insolita prosperilungo cammino, arrivato oggi alla quarta tà e il lavoro aumenta a tal punto da rigenerazione. chiedere l’autorizzazione comunale al Nato a Torriglia nel 1853, Giovanni Saprolungamento dell’apertura fino alle dievio si era laureato presso l’Università di ci di sera. Il corso delle vicende belliche Genova il 19 luglio del 1876 e già dal 1879 dopo i fatti del 1943 si tramuta in conoperava nella farmacia che sarebbe divendanna per Recco: l’avanzata da sud degli tata di sua proprietà undici anni dopo. Alleati necessita del blocco delle vie di riDotato di una spiccata personalità, era enfornimento nemiche e il ponte ferroviario, trato fin da subito nella vita sociale di Il ritratto di Giovanni Savio scampato ai bombardamenti. facile e indifeso bersaglio, deve essere Recco, partecipando a tutte le iniziative che in quell’epoca iniziavano a fiorire. Si ricorda, tra le tante cose, completamente distrutto. In realtà, a seguito di 27 bombardamenil suo impegno nell’istituzione dell’Asilo “Gerolamo Speroni”, del ti aerei iniziati il 10 novembre, tutto il centro abitato sarà complequale fu Presidente per molti anni. A lui si deve la concezione del- tamente raso al suolo e in particolare, il giorno 26 novembre 1943 la professione così come si è tramandata per oltre un secolo nelle della Farmacia Savio rimane un cumulo di macerie. Con il coraggenerazioni che si sono susseguite: mettere al servizio della gente gio di quella epoca tragica, viene organizzato il recupero di tutto conoscenze, professionalità, innovazione con la cortesia e la sem- quello che è possibile salvare, attrezzature, arredi e soprattutto le plicità di chi sa di avere una delicata missione da compiere. Padre ingenti scorte di sostanze medicinali acquistate con lungimiranza di tre figli, Dora, Maria e Carlo, Giovanni Savio muore nel 1907 e all’inizio della guerra dall’avv. Diena. In meno di un mese l’attivii soli cimeli salvati dai bombardamenti dell’ultima guerra sono il tà riprende in mezzo a difficoltà di ogni genere nella frazione CorDiploma di Laurea, il celebre ritratto olio su tela del pittore Mara- ticella, zona più interna nella valle e meno esposta ai bombardamenti. Infatti è del 15 dicembre 1943 il Decreto Prefettizio N° 2860 gliano, una fotografia con la famiglia. Alla sua morte, il testimone viene raccolto dal figlio Carlo, che che ne autorizza il trasferimento. Per un anno e mezzo la Farmaspingerà la sua attività oltre il confine della farmacia con la fonda- cia Savio continua ad assicurare alla popolazione sconvolta da zione dell’“Istituto Chimico Nazionale Dottor Carlo Savio”, per la ogni sorta di tragedie l’assistenza farmaceutica. [continua] produzione su scala industriale di preparati validamente formulati da lui stesso. È infatti nella sua poliedrica personalità di farmaciCuriosità sta, chimico e inventore che si caratterizza la sua intensa attività La farmacia Savio nella vecchia Recco, pur restando sempre nelprofessionale, il suo impegno nel tessuto sociale e culturale reclo stesso posto, ha cambiato indirizzo tre volte. Inizialmente era chese, la partecipazione al primo conflitto mondiale come ufficia“Portici del mercato”, per poi diventare, dopo i fatti del 1900, le di Sanità. La sua totale dedizione alla professione gli impedisce “Piazza Umberto I” e infine, dopo il 1918, “IV Novembre”. Evidi crearsi una famiglia, e alla sua morte, avvenuta nel 1927, l’imdentemente la toponomastica ha seguito gli eventi storici e ciò pegnativa eredità viene raccolta dalla sorella Maria, validamente può essere rilevato dalle etichette dei contenitori per sostanze sostenuta dal marito avv. Umberto Diena. chimiche sopravvissute ai bombardamenti. L’Istituto Savio viene ceduto (ancora oggi è comunque operanQuando il telefono cominciò a diffondersi, te in altre mani) e le risorse disponibili vengono concentrate nello il prozio Gian Carlo lo installò subito in sviluppo della farmacia, attività giudicata più alla portata di una farmacia: i Carabinieri avevano il nugestione familiare. L’avv. Diena, dividendo tempo ed energie con mero 10, il Comune il numero 11 e la farmacia Savio il 12. In paese ci si doil ruolo di dirigente amministrativo del Comune di Genova, procemandava a cosa mai potesse servire de ad un rilancio della tradizionale attività con una attenta gestiouna simile diavoleria, totalmente inutile ne e con la nomina di un capace farmacista alla direzione profesnella vita di tutti i giorni... sionale. Trascorrono anni tranquilli che vedono crescere l’importanza della farmacia non solo in Recco, ma in tutta la vallata. Or- ECCORECCO NUMERO 16 OTTOBRE 2010 5 anniversari CAMOGLI RICORDA IL PRIMO CONVEGNO NAZIONALE DEGLI ARMATORI ITALIANI Capitale della marineria BRUNO SACELLA PRESIDENTE MUSEO MARINARO DI CAMOGLI8Ricorre quest’anno il 130° anniver- sario del primo convegno nazionale degli Armatori Italiani che si svolse a Camogli il 10 e 11 ottobre 1880. Si tratta probabilmente del primo congresso manageriale del nuovo Regno d’Italia. Con questo convegno gli Armatori Italiani riconoscevano Camogli “Capitale italiana della marineria”, sia per il gran numero di navi armate, 368 su un totale nazionale di 1.758, con un tonnellaggio di 183.026 su un totale nazionale di 795.171. Si trattava della città con il più gran numero di navi armate e con maggior tonnellaggio, superiore a quello di città ben più grandi come Genova, Napoli, Palermo, Venezia. Dopo l’unità d’Italia si era evidenziato un progressivo e sempre più grave stato di crisi della marineria dovuto, oltre che al rapido passaggio dalla propulsione a vela a quella a vapore, anche al mancato riconoscimento di qualsiasi forma di sovvenzione o ausilio da parte del Parlamento di Torino alla marineria nazionale che fino ad allora aveva fruito, sotto vario titolo, di aiuti da parte dei governi del Regno di Sardegna, Granducato di Toscana, Regno delle Due Sicilie. A rendere ancora più grave la situazione, uno dei primi atti del nuovo Parlamento nazionale, che si era trovato a far fronte a notevoli spese, sia militari per la sistemazione dell’esercito, che doveva assorbire Ufficiali ed effettivi dei vari Stati e dei volontari Garibaldini, sia per le importanti infrastrutture necessarie a dare effettiva continuità territoriale al nuovo Regno d’Italia, era stato quello di istituire, il 14 luglio 1884, una nuova tassa di ricchezza mobile sul naviglio e sui noli. Inoltre, proprio nello stesso periodo, una legge del Parlamento francese aveva istituito notevoli detassazioni sul naviglio e sui noli, tale che le navi francesi potevano porsi sul mercato dei noli con un vantaggio di circa il 30% sulle navi italiane. L’immagine di copertina del volume “La città dei mille bianchi velieri”, di Gio Bono Ferrari. Anche le marinerie di Gran Bretagna, Norvegia e Russia godevano di notevoli vantaggi fiscali rispetto al nostro naviglio. Questa situazione aveva portato gli Armatori camogliesi ad intentare causa contro le Regie Finanze, azione di grande ardimento, che veniva guardata con particolare interesse da tutto l’armamento nazionale. Probabilmente fu proprio questa azione a convogliare gli interessi degli Armatori su Camogli, certamente nota per la sua vocazione marinara, ma estremamente decentrata. Presidente del Convegno, a cui presero parte 323 armatori, giunti da ogni parte del Regno, fu nominato il sindaco di Camogli, cav. Giuseppe Bozzo, al quale, a conclusione dei lavori, fu conferita anche la carica di presidente del “Comitato permanente per la salvaguardia degli interessi della marineria nazionale” (di fatto la futura “Confitarma”), mentre la carica di presidente onorario fu as- segnata al generale Giuseppe Garibaldi, che accettò con questo bellissimo messaggio, inviato al congresso: «Come voi marinaio, altero di appartenervi, accetto con sentita riconoscenza la presidenza della Commissione vostra, convinto del sacrosanto dovere che incombe oggi all’Italia costituita in nazione provvedere alla sua fortuna, al suo avvenire, col ricostituire, col benevolo patrocinio, quella Marina che nella sventura, sola, ovunque alta teneva la bandiera dell’onore, della vitalità, dell’avvenire della Patria.» La Città di Camogli, per ricordare l’anniversario del congresso, che si inserisce nelle iniziative previste in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, ha formato un Comitato per organizzare un convegno che si terrà giovedì 7, al quale prenderanno parte rappresentanti del Ministero dei Trasporti, di Confitarma, Rina, Ipsema, Banchero&Costa, Gardini, quest’ultimi sponsor dell’evento. 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Grazie al ciclismo, Luigi comincia ad approfondire le sue nozioni riguardo lo sport aerobico, che rimane la sua passione, senza dimenticare gli sport di potenza. Così si dedica allo studio di allenamenti funzionali, volti a coinvolgere più gruppi muscolari nell’unità di tempo. Presso la sua Sala Fitness, svolge allenamenti a singoli o a gruppi di persone che si vogliono cimentare con questa filosofia di allenamento utilizzando: trx suspension trainer, kettlebell, clubbell clava, palla medica, fit ball, corda ecc. Seguendo gli insegnamenti di Ivan Ivanov, ex-campione del mondo di lotta ed allenatore della nazionale degli Stati Uniti, Luigi pone grande attenzione ad una buona programmazione, personalizzata, perché è con questa che si possoo raggiungere dei buoni risultati, ottimizzando i tempi ed il numero degli allenamenti. Conciliando le nozioni apprese con gli studi alle sue esperienze da agonista, Luigi è in grado di dare consigli precisi ai suoi atleti che ormai lo ritengono un punto di riferimento. Dal 2000 ad oggi, ha trasferito le competenze accumulate all’insegnamento, soprattutto nella palestre ed ai numerosi clienti privati, nonché nella gestione sportiva di atleti agonisti. Il classico esempio di una persona che è riuscita a trasformare la propria passione in un lavoro e per questo, chi ha a che fare con lui, viene trascinato dal suo entusiasmo. A seguito di numerosi approfondimenti si è dedicato con determinazione e motivazione alla sua personale figura come perso- Luigi, professione personal trainer nal trainer, raggiungendo ottimi risultati. Profondo conoscitore dell’ambiente sportivo a livello agonistico, che frequenta da molti anni, è molto appassionato di attività sportive, soprattutto dei loro aspetti scientifici e psicologici. Presente su internet con il suo sito ufficiale (www.genovapersonaltrainer.com) si possono trovare più di 20 video su YouTube riguardanti allenamenti funzionali girati da lui personalmente per far capire come si possono utilizzare alcune attrezzature presenti nella sua sala fitness. Fin al 2009 svolgeva la sua attività come personal trainer presso palestre oppure a domicilio; da quest’anno riceve anche presso la sua Sala Fitness, creata e attrezzata da lui, dove si è specializzato in allenamenti funzionali. Un ambiente veramente unico e confortevole in stile antico, reso al passo con i tempi con un grande giardino dotato di una ampia veranda. ECCORECCO NUMERO 16 OTTOBRE 2010 La sua attività è rivolta a tutte quelle persone che vogliono fare sport dal semplice “tenersi in forma” al più complesso atleta agonista. I clienti dicono di lui che sia una persona carismatica e preparata in grado di trasmettere piacere nello svolgere l’allenamento, sapendo motivare le persone in modo naturale. Uno degli aspetti più importanti per un personal trainer è infatti mettere il proprio cliente a proprio agio, per poi arrivare a metterlo in una condizione mentale che gli permetta di migliorare la performance. Luigi si avvale di tre collaboratori: due medici, che possono consigliare una alimentazione equilibrata, e una mental trainer, in grado di aiutare l’atleta ad individuare gli obiettivi e ad aumentare la concentrazione in gara. Info: www.genovapersonaltrainer.com e su Facebook (Luigi Genovatrainer). 7 pittura PIERO BISSO Una pittura istintiva NEI SUOI QUADRI LE MILLE SFUMATURE DEL GOLFO PARADISO ANDREA REVELLO8Nato a Recco nel 1942, Pie- ro Bisso lavora nei suoi studi di Recco e Uscio, località che rappresentano per l’artista l’ideale connubio tra il mare di Liguria e il suo immediato retroterra. Geometra di professione, si è da sempre interessato all’arte pittorica fno a frequentare, tra il 2004 e il 2006, presso l’Accademia Ligustica di Genova, i corsi liberi tenuti da Fabrizio Bombino. «Ho trascorso la mia infanzia a Pieve Ligure: – dice – da qui è nato il mio amore per il mare del Golfo Paradiso.» Quelle trasparenze e quello spumeggiare dell’acqua presenti nei suoi quadri provengono evidentemente da un sentimento profondo dell’artista, cresciuto col passare del tempo fino a potersi esprimere nella pittura. Qui ha inizio la sua esperienza nel campo delle arti figurative, che si rivolge quasi subito alla pittura, adottando prevalentemente la tecnica ad olio, a lui più congeniale. Estimatore dell’arte antica, nel 2006 esegue la copia di una tela di soggetto religioso della fine dell’Ottocento, per la chiesa di San Rocco di Sori (Genova) il cui originale era stato trafugato. Piero Bisso, “Scogliera nel Golfo Paradiso”. In alto, una marina di Recco. 8 Recentemente una mostra dei suoi lavori alla Sala Polivalente di Recco ha riscosso un grande successo. Scrive di lui Franco Dioli, che ha curato la mostra recchese: «La sua arte di matrice paesaggistica rivela un impegno per il motivo naturale e per l’ambiente circostante, acutamente osservato; liberando il campo da stucchevoli velature, sostituite da efficaci e trasparenti luci naturali, sapienti passaggi tonali, e garbate risonanze compositive e cromatiche. La pittura di Piero Bisso è collocabile nella dimensione istintiva ed emozionale, dell’immediatezza reale delle sguardo che si apre ad una interpretazione lirica, ne risulta una pittura tersa e lucida, coerente con il tema a lui più congeniale.» Forse riconducibili alla professione sono, nei suoi quadri, la definitoria esattezza e la partitura dello spazio attentamente calcolato, con misura prospettica rigorosa. «La visione degli spazi, – continua il critico – che diventa la cifra della sua pittura, si risolve sul supporto pittorico attraverso un’estatica e introspettiva contemplazione che si sublima nel nitore del segno e in una verità scevra da ogni retorica. Eccellenti sono le sue interpretazioni di controluce cariche di riverberi tonali nelle quali l’indirizzo naturalistico si fonde nel lirismo delle forme luminescenti, e come la luce fuoriesca dall’interno della materia pittorica stesa della stessa mediante un accurato tessuto tonale.» Le libecciate, le scogliere a picco sul mare, gli infuocati tramonti, gli ampi orizzonti dipinti da Bisso riconducono alla migliore tradizione marinista della pittura ligure della prima metà del Novecento. OTTOBRE 2010 NUMERO 16 ECCORECCO scuola UNA ISTITUZIONE PERFETTAMENTE INSERITA NEL TESSUTO SOCIALE E CULTURALE Liceo “Nicoloso da Recco” ancora in viaggio SERGIO ANTOLA8Le grandi ambizioni di Rec- co, se pur piccola cittadina, sono note da epoche lontane: proprio Nicoloso, navigatore ed esploratore ha dato l’incipit a “espandere”, a farsi “largo”, e i suoi concittadini hanno continuato in varie direzioni a portare “Recco” sulla bocca del mondo: capitale della gastronomia, olimpionica nella pallanuoto, maestra di fuochi pirotecnici, ma anche “ombelico del mondo” (se con questa accezione intendiamo il territorio tra Nervi e Chiavari e tra l’Appennino e il suo mare) per un certo fermento culturale, al quale contribuisce in buona parte il “suo” liceo. Nella via delle scuole (via Marconi) è ubicato il liceo scientifico “Nicoloso da Recco”, nome prestigioso che ritroviamo anche nella piazza del Municipio. Il liceo, su cui gravita un vasto territorio, ha visto passare in circa cinque decenni studenti locali e pendolari, molti dei quali sono diventati affermati professionisti, politici o comunque cittadini dal buon livello culturale e che amano ricordare i “bei tempi del liceo”. Quanti lettori di “EccoRecco”, leggendo queste righe, si ricorderanno degli anni passati nelle aule del Nicoloso, le amicizie giovanili, i batticuori non solo per le verifiche scolastiche, i timori magari ingigantiti dalla “fama” di qualche insegnante troppo intransigente e quanto altro ancora… Oggi il liceo è ancora lì, anche lui ha i segni dell’età e ogni tanto ha bisogno di qualche remise en forme, ma continua a ospitare le nuove generazioni di studenti e …il ciclo continua. Non è, da un punto di vista strettamente dimensionale, una grande scuola, ma ogni anno ospita tranquillamente i suoi 400/500 alunni e come un solido bastimento che solca agevolmente le acque, a volte calme a volte agitate, conduce, con la perdita di pochi naufraghi, i ragazzi “ospiti” in acque sicure: li prende in un porto e li sbarca in un altro, cresciuti nel fisico e nella mente, con un bagaglio più ricco e solido per affrontare nuovi viaggi. Il Nicoloso è sempre lì ad accogliere tutti, pazientemente supporta e sopporta eventi e vicissitudini: nuove esperienze, entusiasmi; svogliatezze, assenze, crisi, incomprensioni, lacune da colmare, eccellenze, premiazioni, esaltazioni, insomma una routine sempre uguale, ma dalle mille sfaccettature. Anche insegnanti se ne sono avvicendati molti, alcuni sono rimasti “famosi”, altri L’edificio che ospita il Liceo Scientifico “Nicoloso da Recco”. passati come meteore, pochi altri ancora al proprio posto aspettando di sbarcare sull’isola “Pensione”. Come tutti i bastimenti c’è il comandante, compito non facile perché da anni il Nicoloso è sezione annessa con un altro bastimento che ormeggia dall’altra parte del “monte”, a Rapallo, il classico “Giovanni da Vigo”: navi amiche che mantengono la propria identità e che vivono pertanto realtà diverse e che solo la maestria dell’unica guida può governare. Certamente di attività in questi decenni se ne sono realizzate tante: – Viaggi, scambi con scuole europee, siamo arrivati persino in Cina, come potrebbe essere diversamente con un nome di un grande navigatore? – Indagine e controllo ininterrotto dell’ambiente con dati relativi alla situazione di aria e acque che vengono spediti via internet negli Usa. – Teatro, opera lirica, mostre d’arte, olimpiadi di matematica e fisica, gare di atletica, giochi, drammatizzazioni su temi e argomenti vari e altro ancora; il tutto al di fuori delle lezioni curricolari, ma che con queste si relazionano e si integrano. ECCORECCO NUMERO 16 OTTOBRE 2010 Il liceo e il territorio vivono in osmosi grazie anche ai rapporti collaborativi con l’amministrazione pubblica e le associazioni culturali, a volte è il liceo che si propone con iniziative e attività rivolte alla cittadinanza, a volte il liceo partecipa ad iniziative proposte dall’esterno. Tutto questo significa contribuire a vivificare la cultura a Recco e dintorni. Il concetto base su cui “lavora” il liceo è il sapere inteso anche come saper fare, quindi formare giovani fruitori di cultura ma anche partecipi e protagonisti. Con la consapevolezza che una formazione socio-culturale è basata su una continuità e crescita di livello, il liceo ha contatti didattici con le scuole sia elementare che media attraverso laboratori, sia con le varie facoltà universitarie per conferenze e stage, sia col mondo del lavoro con temporanei inserimenti in aziende e studi professionali. Sono cambiati molti comandanti, così come si avvicenda l’equipaggio e così come certamente ad ogni viaggio cambiano i passeggeri, e anche quest’anno il “Nicoloso da Recco” è ancora pronto per affrontare nuove avventure nei mari della vita. 9 sport LA PRIMA SQUADRA DELLA SOCIETÀ MILITA NEL CAMPIONATO REGIONALE C2 Le giovani speranze della Pro Recco Basket PATRIZIA BALLETTO8La società sportiva dilettantistica Pro Recco Basket è stata fondata nel 1996, anche se esperienze cestistiche precedenti sono annoverate negli annali di Recco. In particolare si ricorda una formazione cestistica operante negli anni Trenta e della quale sono presenti rari ricordi e pochissime sbiadite fotografie, dalle quali emerge come il campo di gioco fosse a ridosso del ponte ferroviario, circondato da giardini, spazio che oggi potrebbe essere identificato con la zona di piazzetta X Novembre. Negli anni Settanta era presente la “Libertas Recco”, che svolse la sua attività per alcuni anni, giocando all’aperto nel campo di piazzale Olimpia, l’attuale quarto campo del complesso tennistico di Recco. L’attuale società ha come scopo primario la promozione dello sport nei ragazzi, in particolare del basket; sono pertanto valorizzate le attività atte a promuovere questo scopo, sia a livello sociale sia a livello scolastico. La collaborazione con le scuole infatti è uno degli obiettivi primari della società. La partecipazione da alcuni anni a tutti i campionati giovanili ha fatto sì che si formasse un gruppo di ragazzi validi sia sul piano cestistico sia su quello della forza agonistica, tanto da raggiungere, partendo dal campionato di “Promozione”, dapprima la serie D e, dopo un anno, la promozione in C regionale. Attualmente la prima squadra milita infatti nel massimo campionato regionale. Il settore giovanile è sempre stato il fiore all’occhiello della società e, nonostante la “concorrenza” di molti altri sport (viviamo, forse, nella città più sportiva d’Italia), ha conseguito sempre ottimi risultati, tanto che nell’ultimo anno ha partecipato alla finale di due campionati regionali giovanili: Under 14 ed Under 15, riuscendo a vincere quest’ultimo campionato e vincendo anche la coppa Liguria Under 14. 10 La squadra Under 15, campione ligure nel campionato 2009/2010. Merito va senza dubbio all’allenatore Matteo Bertini, coadiuvato da Omar Husam, che ha saputo portare i ragazzi a queste performance, ma soprattutto ai ragazzi stessi, veri protagonisti di questi risultati, ed ai genitori, che sono riusciti a formare un gruppo davvero affiatato non solo sugli spalti dei campi di gioco ma anche in svariati momenti della vita quotidiana. «Il basket è uno sport divertente e spettacolare – dice Francesco Farinelli, giocatore della squadra di promozione. – Insegna lo spirito di squadra, fondamentale per insegnare ai giovani a collaborare per raggiungere una meta comune. Si crea una sana competizione tra le squadre e mantiene un fisico atletico!» Certo il legame esistente tra società, tecnici, giocatori (ragazzi) e famiglie rimarrà un ricordo indelebile per tutti coloro che hanno e hanno avuto la fortuna di partecipare a questa avventura. LA SCHEDA Sede: Piazza S. Giovanni Bono 39/21 - Recco Presidente: Marchesi Augusto - vice Condoleo Mariangela. Dirigenti: Lucio Carpaneto, Natalino Biundo, Giovanni Marotta. Allenatori: settore giovanile e prima squadra nonché direttore sportivo Matteo Bertini; allenatore settore minibasket Omar Husam. Attività: tutti i campionati giovanili; attività minibasket per cui vengono effettuati corsi ad hoc il mercoledì e venerdì in via Vastato orario 16.30-18.00; dopo le 18 giovanili; lunedi e giovedi palestra del liceo solo minibasket (dalle 16.30). La prima squadra gareggia nel massimo campionato regionale C2; è presente anche una formazione che “goliardicamente” partecipa al campionato Promozione. OTTOBRE 2010 NUMERO 16 ECCORECCO storie DELLA SUA ESISTENZA PARLA NEL SUO DIARIO IL PARROCO DI ALLORA Il viadotto e la caverna segreta [ER]8«Fa senso di rammarico la notizia della progettata costruzione del mastodontico viadotto da parte di ANAS e SCAI per l’autostrada Genova - Sestri Levante, il quale danneggerebbe enormemente la chiesa, la canonica e le opere parrocchiali. Viene interpellata la Curia Arcivescovile di Genova, la quale risponde che non c’è nulla da fare.» Queste considerazioni appaiono nelle Memorie storiche, religiose e civili della Parrocchia di San Rocco, tenute dall’allora parroco, don Mario Garbarino, nella pagina dell’anno 1963. L’anno successivo, il sacerdote scrive sulle pagine del suo diario: «Viene comunicato l’esproprio del terreno della chiesa per la costruzione del mastodontico viadotto della costruenda autostrada Genova - Sestri Levante. In una adunanza convocata straordinariamente dal parroco, si dibattono un cumulo di proteste, di proposte e di consigli. Il parroco presenta l’atto di esproprio ai propri superiori. Risposta: se la chiesa venisse demolita, dovrebbesi invocare ed esigere l’applicazione dell’art. 10 del Concordato tra la Santa Sede e il Governo italiano; ma se non è demolita, non c’è niente da fare, perché l’opera di utilità pubblica è necessaria e col Governo non si può litigare, a scanso di nulla concludere e perderci sempre. Non piace la risposta al parroco, il quale presenta un ricorso vigoroso con raccomandata spedita il 29 gennaio al Ministero dei lavori Pubblici.» Negli anni seguenti nessun riferimento alla costruzione della A12. Solo nel 1969, sulle pagine del diario di don Garbarino si legge: «Si copre il pozzo artesiano a nord della chiesa, profondo oltre 13 metri e alimentato da una vena d’acqua derivante dal lago che esiste sotto la montagna di San Rocco, a circa 50 metri di distanza dalla chiesa, e che va fino a Rapallo. Detto lago, con grandiose stalattiti e stalagmiti, venne ben messo in luce durante la costruzione (1965) della prima pila del viadotto, dopo quella del piazzale. Però tutto venne nascosto per il timore che che dalle Autorità venisse impedita o ritardata la costruzione del viadotto. Col tempo tutto verrà in luce.» La tratta Genova - Sestri Levante venne aperta il 2 agosto 1969; allora, il pedaggio da Recco a Rapallo era di 50 lire. ECCORECCO NUMERO 15 OTTOBRE 2010 A sinistra, un giovane don Garbarino. Sopra, le pile del viadotto in costruzione (foto Razeto). Il viadotto, progettato dall’ing. Pacifico Pellis e costruito dall’Impresa SCAI, ha uno sviluppo complessivo di m 560,15. Esso è costituito da una luce centrale di m 58 fra gli assi delle pile, affiancata da due luci da m 51,50 e da campate minori di luce 45 m. Nel ponte è inserita una curva di raggio 700 m. Le diverse luci sono ottenute combinando due pile centrali munite di mensole aventi uno sbalzo di m 8, misurato rispetto all’asse, con degli impalcati semplicemente appoggiati, aventi una luce di m 42. Le mensole delle pile centrali, che si trovano in corrispondenza del vertice della curva, sono precompresse mediante sistema a cavi scorrevoli. Gli impalcati da 42 m (separati per le due carreggiate) sono invece costituiti da travi prefabbricate secondo il procedimento Ferrocemento. Le solette sono anche esse prefabbricate e precompresse e collegate alle travi mediante tamponi in c.a. gettati in opera. Le pile, uniche per le due vie di corsa, hanno struttura scatolare in c.a.o. Alcune sono a fondazione diretta, mentre le centrali che raggiungono un’altezza massima di oltre 75 m dal piano campagna sono fondate su pali di grande diametro. (dalla rivista “Autostrade” n. 1267) 11 mare Vela SONO APERTE LE ISCRIZIONI AI CORSI INVERNALI PRESSO IL CLUB VELA E MOTORE La tradizione continua MAURIZIO SALVI8Roberto Novella Giacomo Bobbio e Andrea della Casa, appartenenti al Club Amici Vela e Motore 1908 di Recco, si sono classificati primo secondo e terzo nella regata dei laser standard trofeo Dovizia, che si è svolto a Sori lo scorso 12 settembre, a cura degli amici del Club Amici Vela Sori. Nella categoria laser 4.7 ha vinto Gabriele Figoli, anche lui del CAVM 1908 Recco, come Francesca Quercini, che ha partecipato al timone di un laser Radial. Anche i pulcini della vela del Club recchese hanno condotto con passione i lori optimist nella regata svoltasi il giorno precedente sempre a cura del Club di Sori. A Sori sabato 25 e a Recco domenica 26 settembre hanno avuto luogo le regate della classe dinghy 12”, dirette dal giudice di gara Gianfilippo Noceti (Vela Club Levanto), nelle quali Emanuele Tua, del Circolo velico Artiglio di Torre del Lago (Viareggio) si è aggiudicato sia il trofeo Gen. Pittaluga che il trofeo Daccà. Dopo la bella manifestazione “Vele in Paradiso”, organizzata dai circoli velici di Recco e Sori che ha rallegrato quattro serate estive (vinte da Francesca Quercini), gli stessi circoli, insieme a quello di Camogli, proseguiranno la loro opera di promozione velica organizzando due corsi teorico-pratico per i periodi ottobre-dicembre 2010 e febbraio-aprile 2011. Per i recchesi le iscrizioni si accettano presso il Club Amici Vela e Motore 1908 di Recco, in Lungomare Marinai d’Italia 1, tel. 0185.74357. L’attività svolta dal Club Amici Vela e Motore con i giovanissimi permette di portare avanti una specialità sportiva in mare di grande importanza, che rinverdisce la tradizione velica che ha caratterizzato Recco fin dai primi decenni del Novecento. casa regalo ferramenta Via Roma 132 - RECCO - Tel 0185 74372 12 OTTOBRE 2010 NUMERO 16 ECCORECCO agenda MINI NOTIZIE 30 ANNI FA: OTTOBRE 1980 CIMITERI A CHIUSURA AUTOMATICA n Cancelli automatici nei pic- coli cimiteri e via libera per la dispersione delle ceneri con una nuova area a terra. Queste le due novità per i camposanti della cittadina. È stato completato nel cimitero di Recco il nuovo spazio cimiteriale per la dispersione delle ceneri per coloro che desiderino questo tipo di procedura, costituito da una grande aiuola ricoperta di pietrisco situata all’interno del Parco della Rimembranza. Si va ad aggiungere alla possibilità di dispersione in mare delle ceneri, ove esista la domanda corredata da documenti comprovanti la volontà del defunto. La seconda novità varata dal Comune riguarda i cancelli automatici per i camposanti di Megli e Polanesi. Il primo è già stato ultimato, il secondo è in fase di attuazione. «Appena pronti entrambi – spiega Nanni Capurro, consigliere delegato ai cimiteri – potremo dare un servizio migliore e ottimizzare tempi e costi». Venti minuti prima della chiusura, un segnale sonoro avvertirà le persone della chiusura; comunque un pulsante elettrico A.R. permetterà di aprire dall’interno i cancelli. CORSO DI INGLESE n La Fondazione G.B. Massone organizza un corso di lingua inglese della durata di 50 ore complessive suddivise in lezioni settimanale di 2 ore in orario pomeridiano o prima serata. Iscrizione: 250,00 € per gli adulti, 150,00 € per giovani fino a 18 anni. La Fondazione, in virtù dei propri fini istituzionali, a fine corso rimborserà l’intero costo ai minori, a condizione che siano residenti a Recco, non abbiano accumulato più di tre assenze, abbiano dimostrato impegno e profitto. Scheda di iscrizione su www.fondazionemassone.it oppure presso Pro Loco Recco. A.A.A. QUARANTENNI CERCASI n Sei nato/a nel 1970? Vuoi festeggiare con noi i tuoi primi quarant’anni? Vieni venerdì 22 ottobre presso la focacceria della Manuelina alle ore 21. Importante: lasciare caparra di 20 euro ed una foto che ti ritrae bambino/a ai punti raccolta: edicola “Eta Beta” o “Maracci”. ORGOGLIOSAMENTE DI SAN MARTINO n “Briciola”, femmina di pinscher nano di 11 mesi, girava per le vie di Recco durante l’8 settembre indossando la mantellina del suo quartiere, creata apposta per lei dalla sua padrona, Emanuela Delfino. (Foto M. Andreani) CORSO DI PRIMO SOCCORSO n La P.A. Croce Verde Recco organiz- za “Il soccorritore in emergenza”, corso cui possono partecipare, oltre ai militi, anche tutti coloro che vogliono acquisire semplici ma importanti nozioni sulle principali procedure da attuarsi in caso di necessità. Il corso, che si svolgerà in collaborazione con personale del 118 Genova Soccorso e dell’Ospedale Gaslini, prevede 12 incontri serali a partire da metà ottobre. Gli argomenti trattati: il servizio 118 in Liguria: funzionamento e attivazione del soccorso; - malattie cardiocircolatorie: dolore toracico, edema polmonare, asma, come riconoscerle e cosa fare in caso di emergenza; emergenze domestiche pediatriche: cosa fare. Info: 0185.721037. FELDENKRAIS, MEDITAZIONE E YOGA n Lezioni Feldenkrais il lunedì, giovedì e sabato, lezioni di yoga il martedì e il venerdì, sessioni di meditazione Zen il lunedì. Lezioni di prova gratuite su appuntamento. Info e prenotazioni: Laboratorio di movimento, via San Francesco 15/5, cell. 339 3102694 (Feldenkrais), 328 0281097 (yoga); 339 5633889 (meditazione). RUGBY, GLI APPUNTAMENTI A RECCO n La prima squadra (serie A, girone A) gioca domenica 3 alle 15.30 al campo Carlo Androne contro la Cammi Calvisano. Nuovamente a Recco domenica 24 ore 14.30 contro Udine Rugby. Per la serie C, gli incontri casalinghi del Tigullio Rugby Rapallo sono domenica 10 contro l’Ivrea, domenica 17 contro il Chieri, domenica 31 contro il Taurina. ECCORECCO NUMERO 16 OTTOBRE 2010 Palazzo Massone semidistrutto in un quadro di A.G. Santagata. Rinasce Palazzo Massone4Il Comune pensa alla riedificazione nell’area dell’ex Palazzo Massone e rispolvera un progetto del 1974 a firma dell’ing. De Maestri. Prevista una costruzione con al centro una torre di 22 metri, elemento che caratterizzava già il precedente edificio, poi demolito. A battesimo i “sotto-assessori”4Così sono battezzati dal “Secolo XIX” i consiglieri con delega che entreranno a far parte dell’amministrazione guidata da Giorgio Pesce a Recco. La novità è accolta tiepidamente dagli addetti ai lavori. Strade frazionali solo per fuoristrada4Gli abitanti di Carbonara si rimboccano la maniche per rendere almeno percorribile il tracciato ancora da asfaltare. Intanto i tassisti si rifiutano di recarsi a Cotulo a causa delle pessime condizioni del fondo stradale, temendo danni alle proprie autovetture. Primi passi verso il depuratore4Recco, Avegno e Uscio iniziano ad affrontare il progetto dell’impianto che dovrà servire tutta la valle. Tra i primi problemi da risolvere, il completamento degli allacci alla conduttura fognaria principale. Aurelia, ancora film4Stop della Commissione edilizia comunale al progetto di trasformazione del Cinema Aurelia, presentato da Lira Supermercati. Piano regolatore sotto esame4Il documento di pianificazione, redatto dall’ing. Stefano Gnemmi, all’esame del Comitato tecnico regionale di controllo. Si spera in una pronta approvazione. Cimitero, tutto esaurito4L’assessore Sebastiano Bertagnon ancora alle prese con la mancanza di loculi nel cimitero S. Giovanni. Sui quotidiani appare l’avviso del Comune che invita i parenti a liberare quelli con la concessione scaduta. Gettone telefonico, lascia o raddoppia?4Il costo del gettone telefonico torna da 100 a 50 lire. I dischetti di rame spariscono dalla circolazione e la polizia postale indaga su sospetti fenomeni di speculazione. DOVE TROVARE “ECCORECCO” Il mensile viene distribuito nelle abitazioni e nei negozi di Recco. Chi non lo riceve può trovarne una copia presso: Alimentari Capurro a Mulinetti, Libreria Capurro in passo Assereto, Farmacia Savio e Ottica Ferrari in piazza Nicoloso, Pro Loco Recco e Biblioteca in via Ippolito d’Aste, Cartoleria Capurro in piazza Gastaldi, Centro TIM in via Fiume, Bisso casalinghi in via Roma e via Ponte di Vexina. ARRETRATI Gli arretrati (il numero 04 è esaurito) possono essere richiesti gratuitamente alla Libreria Capurro, alla Pro Loco o direttamente alla redazione (tel. 0185.723961). 13 il filo Un esercito di alunni appassionati di genovese HANNO ADERITO LE PRIMARIE DA USCIO A SESTRI LEVANTE 8Cinquecentocinquanta allievi sui banchi, Bruno Minardi (nella foto) alla cattedra. L’ottavo anno scolastico del “nonno” di Avegno inizia con i grandi numeri. «Sono semplicemente un nonno appassionato, che vuole far conoscere un po’ della nostra storia e un po’ del nostro passato attraberso la lingua dei nostri avi». E guai a chiamarlo insegnante: «Quando entro in classe tra i ragazzi, sono uno di loro.» Da qualche giorno Minardi ha iniziato il suo anno scolastico, nelle scuole primarie del Golfo Paradiso e del Tigullio. «Mi spiace solo che non abbia aderito alcuna classe di Recco… – gli scappa da dire – visto che proprio a Recco ho iniziato nel 2002.» Le scuole dove Minardi va a “raccontare” il genovese sono dislocate ad Avegno, Uscio, Cicagna, Ferrada di Moconesi, Lorsica, Calvari, Sestri Levante, Casarza Ligure e Isolona. Ventinove classi per circa 550 allevi. Un impegno gravoso. «Praticamente giro tutta la settimana, ma lo faccio con passione e non sento la stanchezza. Anzi, sono più in forma d’inverno con i miei alunni che non d’estate quando sono “disoccupato”.» – commenta, mostrandomi l’agenda con gli impegni. In effetti dalle parole di Minardi traspare grande soddifazione. «Gli alunni sono davvero bravi – dice – basta saper catturare la loro attenzione. Mi sorprende la facilità con la quale molti stranieri, soprattuto dell’Est europeo, riescono a familiarizzare con il genovese. E mi sorprende ancora di più – continua – il gran numero di ragazzini con genitori del posto che sanno poco o niente del nostro dialetto.» A fine anno l’esperienza confluisce generalmente in una rappresentazione, durante la quale gli allievi di Minardi recitano nella lingua che questo nonno speciale, con tanta pazienza, ha loro insegnato durante l’inverno a scuola. A Franco Lagomarsino il premio Colonia Arnaldi CONFERITO A USCIO NEL CORSO DELLA QUARTA EDIZIONE 8Si è tenuta lunedì 20 settembre a Uscio, la quarta edizione del “Premio letterario Colonia Arnaldi di Uscio”, ideata dal patron della celebre beauty farm, Giuliano Mossini. Quest’anno il premio è stato consegnato ad Alan Friedman, giornalista, conduttore televisivo e scrittore americano. Insieme a Friedman, ha ricevuto un premio letterario anche Franco Lagomarsino (a lato), scrittore, attore, sceneggiatore e cultore della lingua genovese. A.R. 14 Cento Camogliesi che riposano in pace UNA RACCOLTA DI BIOGRAFIE DI SILVIO FERRARI 8«Quasi tutti i protagonisti, i titolari di queste biografie, rilette e soprattutto rievocate attraverso i ricordi personali del narratore, “riposano” (come ritualmente si dice) nel cimitero di Camogli. O vi sono stati sepolti sottoponendosi (pro tempore) alle norme e ai regolamenti di validità e durata delle sepolture nei loculi e nelle “piane” e perciò alcuni, forse parecchi, sono stati successivamente espulsi e dissotterrati per altre, più spesso ridotte sistemazioni “definitive”, anzi “perpetue” sempre secondo il lessico di competenza. Mentre per contro altri restano solidamente riconoscibili dai dati di nascita e decesso e da molte fotografie, esposti alla memoria, ma anche all’affievolirsi della conoscenza delle generazioni successive. Ognuno comprenderà, fin dalle prime pagine e dalla lettura dei primi nomi di questi “defunti camogliesi”, che non ho inteso celebrare i maggiorenti, lodare i virtuosi, ricordare i meritevoli (anche se, ovviamente, fra i miei prescelti ci sono uomini e donne che possono tranquillamente essere definiti tali e con dovizia di argomenti). Ne ho voluto riabilitare gli obliati, confortare e risarcire i derelitti e i subalterni, pur avendo deliberatamente recuperato qualche vita perduta, qualche biografia disperata, qualche persona dalla sorte infelice e da sempre compromessa o socialmente segnata. Ma soprattutto sono andato a cercar di saldare il lungo itinerario della mia presenza a Camogli attraverso i contatti e le relazioni che ho avuto con questo centinaio di miei concittadini, anche con quelli che non ho conosciuto personalmente e di cui mi pare tuttavia di aver conservato qualche messaggio o almeno qualche ricordo riferitomi da mediatori generazionali disponibili al racconto e alla riflessione in comune. Di una cosa resto certo: devo a tutti i miei personaggi una buona dose di riconoscenza. Attraverso il mio rapporto con la loro memoria si è rinsaldato (se ce ne fosse stato bisogno) il mio senso di appartenenza camogliese.» (dalla Presentazione dell’Autore) Silvio Ferrari è nato a Zara da padre italiano a madre slava. Dal 1948 vive a Camogli, ha studiato a Genova e insegnato presso l’Università per quarant’anni. Si interessa delle vicende della società e della cultura jugoslava e degli Stati scaturiti dal tracollo della repubblica Federale fondata nel 1943 e dissolta con le “seconde” guerre balcaniche. Per i tipi De Ferrari ha pubblicato: Sette Croati sull’Isola Lunga (1998), La morte del preside (1998), Fra Genova e Zara (2000), Due serbi e un bosniaco (2005) La Cultura e l’Estate (2007), Caduta Accidentale e Commozione cerebrale e altre storie (2008), Non ci sono più nemici (2008). Silvio Ferrari, Cento Camogliesi - Microstorie del XX secolo. De Ferrari Editore, formato 14x21, 144 pp, 14,00 € OTTOBRE 2010 NUMERO 16 ECCORECCO agenda in libreria & SALUTE BENESSERE La caduta dei capelli • L’attività fisiologica dei capelli prevede una nascita, un periodo di crescita ed infine il distacco. In condizioni di normalità della matrice produttiva dei capelli, poco dopo la caduta di un capello se ne produce un altro: questo andamento ciclico può verificarsi per tutta la vita. È perciò normale che si riscontrino dei capelli sul pettine, sul cuscino e nella vasca. Quello che non è normale è che, in seguito alla caduta del capello non ne ricresca un altro o ne ricresca uno più assottigliato. Per non andare incontro a calvizie, è necessario quindi che tutti i capelli che cadono siano sostituiti. Nelle stagioni di transizione (autunno-primavera) la caduta dei capelli spesso aumenta perché l’uomo conserva una manifestazione ancestrale propria di altri mammiferi: la muta. Si tratta di un fatto fisiologico che non è causa di calvizie definitiva. Anche condizioni psicofisiche difficili, soprattutto se prolungate, possono provocare un aumento della caduta dei capelli, talora anche molto pronunciato. Intervenendo con trattamenti locali e con integratori speciali è però possibile riportare le condizioni alla normalità in un tempo relativamente breve. CODICI E CONSUETUDINI DEL COMMERCIO MARITTIMO. Vol. I DAL CODICE DI HAMMURABI ALLE REPUBBLICHE MARINARE Vol. II DAGLI STATUTI DELLE CITTÀ ITALIANE AI CODICI DEL REGNO Il corposo studio di Antonio Lozzi affronta con competenza, accuratezza e grande completezza la storia dell’uomo in mare e della navigazione dal 5000 a.C. fino ai giorni nostri. Codici, commerci, trattati, dispute, regolamenti, leggi, editti e molti altri argomenti, sono trattati in modo esauriente in ordine cronologico e con l’ausilio di moltissime informazioni e aneddoti. Mursia Editore, vol. I 464 pp, vol. II 500 pp, ciascuno 24.00 € GENOVA E I MILLE GIORNO PER GIORNO. ORA PER ORA, LA CRONACA DEGLI EVENTI CHE GLI ITALIANI DI ALLORA NON EBBERO MODO DI LEGGERE SUI LORO GIORNALI Il lunghissimo sottotitolo anticipa il contenuto di questo libro scritto dal romano Luciano Garibaldi, e dalla genovese Simonetta Garibaldi: la cronaca degli eventi dell’aprile-maggio 1860 che gli italiani di allora non poterono leggere sui loro giornali, la cronaca delle giornate durante le quali si determinò, a Genova, la volontà di rompere tutti gli indugi per realizzare la grande impresa che avrebbe costituito il capitolo fondamentale della storia dell’unità d’Italia. Prefazione di Mimmo Angeli, De Ferrari Editore, 88 pp, 10.00 € FORTI DI GENOVA STORIA, TECNICA E ARCHITETTURA DEI FORTINI DIFENSIVI Stefano Finauri ha iniziato da ragazzino a visitare i Forti, animato dalla curiosità e dal desiderio di scoprire labirintici sotterranei o testimonianze delle ultime guerre; con il tempo la curiosità si è trasformata in una ricerca organica e puntigliosa, che lo ha condotto a perlustrare archivi e a consultare antiche carte e documenti in molte parti d’Italia e talvolta anche all’estero. Questo volume è un ottimo risultato del suo lavoro. LigurPress Editore, Collana Tradizioni & Paesi, 258 pp, 19.90 € IL VALLO LIGURE LA LINEA DIFENSIVA ALLESTITA DALLE FORZE NAZIFASCISTE DOPO L’8 SETTEMBRE 1943 LUNGO LE COSTE LIGURI PER PREVENIRE UNO SBARCO ALLEATO Questo saggio di Gabriele Faggioni, ricco di immagini d’archivio, disegni del Genio militare, schizzi di postazioni tedesche realizzati dai partigiani, desidera fare conoscere il sistema difensivo allestito dal Genio militare tedesco e dall’Organizzazione Todt per ostacolare un temuto sbarco anglo-americano nel Golfo di Genova. Ligurpress Editore, 220 pp, 19.90 € RECCO NEL MEDIOEVO UNA VIA, UN PONTE, UN ‘BORGO FORTIFICATO’ Il volumetto è disponibile presso la Libreria Capurro. L’indagine di Giorgio Cambri è condotta su diversi livelli che interessano in successione la morfologia del territorio, l’insediamento umano e la sua organizzazione, la toponomastica e la rete viaria, l’abitato e gli edifici del potere. 96 pp, 8.00 € in collaborazione con ECCORECCO NUMERO 16 OTTOBRE 2010 PIAZZA GASTALDI, 1 • RECCO TEL. 0185/76870 FAX. 0185/730719 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI PASSO ASSERETO, 5 • RECCO TEL 0185/722121 FAX. 0185/738972 LIBRERIA VARIA SAGGISTICA • ROMANZI PIAZZA S. GIOVANNI BONO, 22 • RECCO TEL. 0185/722455 FAX. 0185/722455 CARTOLERIA ARTICOLI DA REGALO E DA UFFICIO VIA DELLA REPUBBLICA, 16 • CAMOGLI TEL. 0185/777949 FAX. 0185/776571 CARTOLERIA • LIBRERIA GIOCATTOLI • VIDEOGIOCHI 15 In Pro Loco trovate i biglietti per visitare l’ acquario di Genova È l’acquario che presenta la maggior varietà di ecosistemi in Europa. Con un milione e trecentomila visitatori annui, l’Acquario di Genova coniuga cultura, educazione, spettacolo, emozione e divertimento in una esperienza unica e significativa. INFO: 0185.722440 APPUNTAMENTI A RECCO OTTOBRE Da domenica 3 a domenica 10 • Isotopi - sinergia di forme d’arte. Di Marinella Accinelli. Sala Polivalente. A teatro in... Pro Loco Presso la Pro Loco di Recco si possono acquistare in prevendita i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione 2009/2010 per i maggiori teatri di Genova: Carlo Felice, Corte, Duse, Politeama Genovese, Modena e Tosse. Si possono acquistare i biglietti anche per il Teatro Cantero di Chiavari. I soci Pro Loco usufruiscono di uno sconto sul prezzo del biglietto al Teatro Carlo Felice di Genova e la possibilità di acquistare l’abbonamento ridotto al Teatro della Corte e al Politeama Genovese. La Pro Loco di Recco è inserita nel circuito Vivaticket, per cui è possibile acquistare, sempre in prevendita, i biglietti per spettacoli in tutt’Italia. Sabato 16 • Presentazione del libro di Massimiliano Parodi Operazione Intemelia. Sala Polivalente, ore 17.30. Da sabato 16 a domenica 24 • Mostra su Antonio Giuseppe Santagata a 25 anni dalla sua scomparsa. Organizza Associazione culturale “Le arcate”. Oratorio di San Martino (Santuario N.S. del Suffragio). Da venerdì 22 a giovedì 28 • Mostra dei lavori eseguiti al Liceo “Nicoloso da Recco” dagli allievi del prof. Sergio Antola. Sala Polivalente. I NOSTRI SERVIZI Domenica 24 • 16° raduno di Fiat 500. Organizza Motoclub Olivari di Rapallo. Lungomare Bettolo dalle 9,00 alle 12,30. ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Sportello IAT: Informazione Accoglienza promozione Turistica Divulgazione di materiale informativo. Vendita biglietti urbani AMT Genova Vendita abbonamenti e biglietti APT Vendita abbonamenti e biglietti ferroviari (fino a 250 km) Vendita biglietti del servizio “Autostradale” linea Sestri Levante - Milano con fermata a Recco Vendita schede Telecom e ricaricabili per cellulari Vendita tessere autostradali Viacard Prenotazione e vendita biglietti dei teatri di Genova Vendita biglietti principali concerti Affissione e pubblicità per i Comuni di Recco e Avegno Sportello Touring Club Italiano Fax e fotocopie Via Ippolito d’Aste 2a - Recco - Tel. 0185.722440 - [email protected] - www.prolocorecco.it