Una firma ner Coop Anno 20-N. 8 ottobre 2001 Periodico di Coop Lombardia Nell'ambito della campagna promossa per protestare contro il Progetto di legge/delega del Governo sul diritto societario che, all'art. 5 discrimina la Cooperazione è stato raggiunto un primo importante risultato. Nei punti vendita di C000 Lombardia. in soli 10 aiorni. sono state raccolte x 0.185 firme che insieme alle altre migliaia raccolte in tutta Italia, sono state consegnate al presidente del Senato. aafriSISUMO ET e le iete ti uastano vita ,ivano rmaci l'Euro bussa alla nostra (Noop ha già deciso di darti una L/porta. È importante comin- ‘,..imano. E a offrirti vantaggi. ciare a incontrarlo. Alle pagine 8, 9 e 10 O Prodotto Coop CeNsumo Una volta erano di seta... Una linea di calze da donna a marchio Coop per ogni esigenza. Dai collant ai gambaletti Le gambe non hanno mai smesso di rivestire un ruolo determinante nella moda, come nel gioco della seduzione. Per secoli, le donne non mostrano le gambe, ancora nella Belle Epoque intravvedere caviglia e polpaccio è occasione rara. Come dice una canzone fra le due guerre: "Saran belli gli occhi neri, saran belli gli occhi blu, ma le gambe, ma le gambe a me piacciono di più". Inizia da qui la gonna corta, perché con la guerra o comunque nei momenti difficili le donne devono lavorare al posto degli uomini e hanno necessità di muoversi senza impacci, e occorre anche risparmiare tessuto. Un po' di anni dopo le gambe sono abbondantemente e serenamente in mostra e nascono i collant: è l'evoluzione delle calze di seta o di nylon che ha consentito di portare le minigonne di Mary Quant. Se il suo regno continua ancora adesso lo si deve alla scoperta di materiali sempre più resistenti, impalpabili,lucenti,leggeri. Bianchi da infermiera o neri da diva del Crazy Horse, velati, coprenti, colorati, sexy o morigerati, devono il loro successo alla praticità e funzionalità. Dalla calza in cotone tessuta a telaio e con la cucitura dietro, la calza di nylon degli anni cinquanta, al collant di filanca degli anni sessanta, fino a quello elasticizzato in Lycra, e siamo negli anni Ottanta, e oggi in microfibra. Sulle confezioni di calze spiccano gambe chilometriche e perfette, ma le donne, o almeno non tutte le donne, sono così 365 giorni all'anno 24 ore su 24, non lo consentono i tempi del lavoro, della famiglia, della casa, nonostante tutta la parità raggiunta o presunta, la tecnologia a disposizione, eccetera. Ci sono nelle giornate di ognuna momenti eleganti e trasgressivi e momenti meno! Le calze sono però quasi sempre con noi e devono anche loro rispondere a tutte le esigenze. Coop offre, con la garanzia del proprio marchio, prodotti calze per tutte le esigenze ed occasioni, collant e gambaletti. Per uso quotidiano, sia come prestazioni che come prezzo: Ognigiorno a 20 den collant elasticizzato opaco facile da portare e abbastanza resistente, con tassello in cotone e punte rinforzate;OttoVenti sempre per un uso quotidiano, ma più gratificanti con il loro corpino effetto pizzo, la cintura morbida e ricamata. Più resistente e contenitivo InForma, a 40 den, comodo e adatto ad essere indossato tutti i giorni, produce una leggera e piacevole compressione. Non per tutti i giorni, ma non solo per le grandi occasioni, perché il prezzo lo consente, le calze Coop Eleganza e Prestigio, in Lycra, eleganti tuttonudo da 20 den e da 40 den o Fascino in Microfibra a 30 den... indossandole non si diventa proprio come la modella sulla confezione, però... Chi invece non ha esattamente un corpo da modella filiforme o sem- plicemente non sopporta costrizioni in cintura può provare le Extra large del modello InForma, che abbinano ad una lunghezza di gamba normale un corpino più ampio e morbido adatto anche a chi supera largamente i settanta chili di peso mantenendo però un'altezza media. Ma cosa sono veramente i Den riportati sulle confezioni? 20, 40 Den, eccetera, riportati sulle buste delle calze da donna indicano in modo convenzionale la trasparenza e la consistenza dei collant; Denaro Tex, invece, è l'unità di misura, pari a 0,5 g, usata nella titolazione dei filati, naturali o sintetico. Infine i Gambaletti, non sono proprio un'arma di seduzione, se avete progetti in questa direzione non usateli mai! Sono però molto comodi e funzionali sotto i calzoni, Carni Coop Garanzie per suino leggero e per bovino piemontese Novità sulle ultime realizzazioni relative al progetto di non utilizzo di organismi geneticamente modificati nei prodotti a marchio Coop. Sono state certificate due ulteriori filiere animali: quelle del suino leggero e del bovino piemontese. Queste le garanzie certificate relativamente al prodotto: alimentazione priva di mais, soia, colza OGM; alimentazione priva di grassi animali (le proteine animali sono ora vietate per legge). Queste le garanzie contenute all'interno della certificazione "filiera controllata": nascita ed allevamento esclusivamente in Italia; controlli igienico sanitari dall'allevamento alla vendita; la rintracciabilità lungo tutta la filiera. Come si nota non abbiamo limitato la certificazione all'aspetto OGM, ma l'abbiamo arricchita con impegni relativi ad altre importanti caratteristiche di qualità e sicurezza. Come promemoria riepiloghiamo le precedenti realizzazioni. Nel settembre 2000 abbiamo certificato che nei prodotti al- imentari a marchio Coop non sono utilizzati mais, colza o loro derivati provenienti da piante geneticamente modificate (246 prodotti di Generi Vari e Fresco Industriale che utilizzano ingredienti derivanti da queste filiere potenzialmente a rischio) ed il mese successivo abbiamo certificato tale standard anche nell'alimentazione del pollo a marchio Coop. In due tappe - maggio ed agosto 2001 - abbiamo raggiunto la certificazione della filiera del pesce d'allevamento garantendo: alimentazione priva di mais, soia, colza OGM; alimentazione priva di grassi di animali terrestri (come in natura sono ammessi ingredienti derivati dal pesce); nascita ed allevamento esclusivamente in Italia; controlli igienico sanitari dall'allevamento alla vendita; la rintracciabilità lungo tutta la filiera. Le caratteristiche nutrizionali: contenuto in grasso inferiore al 5 o 6% a seconda della specie e contenuto massimo in grassi saturi inferiore al 35%. Slow Food Arcigola Il peperone corno di Carmagnola di Grazia Novellini Carmagnola, cittadina piemontese in provincia di Torino ai confini con il Cuneese, merita senz'altro il titolo di capitale, almeno regionale, del peperone. Le cronache raccontano che a farsi assertore e propagandista di questa verdura fu, agli inizi del Novecento, un certo Ferrero di Borgo Salsasio, grossa frazione lungo la strada per Carignano. Convinto della straordinaria vo- cazione orticola della fascia alluvionale compresa tra la sponda destra del Po e l'altopiano di Poirino, il Ferrero intuì che per i peperoni, ingrediente basilare della gastronomia piemontese, poteva aprirsi un mercato secondo soltanto a quello allora dominante della canapa. Alla stessa epoca risalgono, con le prime raccomandazioni agronomiche, alcuni pionieristici tentativi di fissare le caratteristiche del prodotto, oggi definitivamente ripartito in quattro tipologie: il Quadrato (quasi un cubo, con quattro punte), il Corno di bue o Lungo (un cono molto allungato), il Trottola (a forma di cuore), il Tumaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli come un pomodoro, tomatica o pomatica nei dialetti subalpini). Il Presidio è nato per valorizzare il più pregiato di questi, il Corno di bue. Un peperone unico, che ha colore rosso vivace o giallo intenso, forma curiosa - modellata sullo spagnolìn primordiale, il peperone oblungo giunto dalle Americhe sapore dolce, polpa spessa, consistente e carnosa. Lo si può gustare crudo, bagnò 'nt l'euli, cioè immerso e strascicato in un buon extravergine, o con la bagna concia (una salsa bollente a base di aglio, olio, acciughe), ma anche cucinato in vari modi. Il - Corno è perfetto arrostito in forno o scottato alla fiamma, anche perché la pelle si asporta facilmente. Suo pregio esclusivo,inoltre,èche può essere conservato, al freddo o in liquidi di governo, senza perdere nulla, anzi addirittura migliorando le originarie caratteristiche organolettiche. Senza infrangere la regola fondamentale della stagionalità dei prodotti, possiamo gustarlo sott'aceto, sott'olio, in agrodolce o, come da antica tradizione piemontese, soia rapa, nelle vinacce. Una grande verdura da tavola, insomma. Il Presidio Il peperone Corno di Bue non rischia l'estinzione, ma è quasi tutto destinato alle aziende di trasformazione, che lo pagano poche lire, spesso mescolandolo a varietà scadenti, magari importate dai Paesi dell'Est. Per questo, dopo la nascita del Consorzio del Peperone di Carmagnola, si è deciso di dar vita a un Presidio Slow Food, per rilanciare la produzione su basi di estremo rigore e per valorizzare un ortaggio dalle caratteristiche straordinarie: un peperone meraviglioso, che non avrà futuro se continuerà a "morire" anonimamente, sotto vetro o in lattina. Per informazioni sulla produzione del "corno di bue" rivolgersi, a Carmagnola, al presidente del Consorzio Domenico Tuninetti (tel. 011 9721349) o a Lorenzo Crivello (tel. 011 9716363). elY Slow Food «Mura° 1E1 Coop & Conad Chiesto il rinvio del nuovo regolamento sul sottocosto Sottocosto: rinviare l'applicazione del regolamento per facilitare il passaggio all'Euro. Lo chiedono al Governo COOP e CONAD, le due maggiori catene della distribuzione italiana. ANCC-COOP e ANCD-CONAD, che rappresentano le due maggiori catene della distribuzione italiana, auspicano un breve rinvio dell'applicazione della disciplina sulle vendite sottocosto per non complicare la già impegnativa adozione dell'euro. Come sottolinea la stessa relazione ministeriale, l'esperienza di altri Paesi europei dimostra che l'introduzione di regole similari ha prodotto immediati aumenti di prezzo, anche significativi, specie dei più noti prodotti di marca, riassorbiti soltanto nel medio periodo. Posticipare almeno al prossimo aprile l'efficacia del regolamento, prevista per il 25 ottobre, consentirebbe al mondo distributivo di dedicarsi esclusivamente al cambio della moneta senza dover predisporre i complessi adeguamenti contrattuali e commerciali insiti nella nuova normativa ed eviterebbe- nell'interesse dell'economia, dei consumatori e delle imprese - il cumulo di due cause suscettibili dì incidere sulla filiera dei prezzi, con potenziali effetti inflattivi. Si aiuterebbe in tal modo l'azione congiuntamente svolta da industria e distribuzione in questa delicata fase per non far lievitare listini e prezzi finali. Il maggior tempo disponibile consentirebbe infine di predisporre la circolare interpretativa, che faciliti l'applicazione delle disposizioni più complesse in tempo utile perché gli esercizi commerciali possano adeguarvisi. Promozioni Coop CANALE IPER Mode e tecnologia É questo il mix scelto da Ipercoop per la promozione della seconda metà di ottobre (dal 15 al 27, peressere precisi). Nel , la nuova collezione moda aulunno-inverno troverete tutto quello che potete desiderare per un abbigliamento clas- sico o sportivo a prezzi davvero contenuti: dal girocollo a coste alla camicia in flanella per lui alla gonna lunga in maglia o in jeans per lei, fino ai nuovissimi giubbotti ecopelle sia per uomo che per donna. Ma e sulla tecnologia che i riflettori sono puntati per acquisti davvero vantaggiosi: un grande assortimento delle migliori lo, di grande qualità e piccoli prezzi. !`115.1F RUPPP Le età della vita 15/10-27/10 Una iniziativa dal titolo curioso in grado di proporre ai consumatori una panorami- ca articolata del sempre più ricco e specializzato assortimento dei supermercati Coop. Seguendo lo sviluppo ideale della vita umana verranno proposti i prodotti per l'infanzia, quelli per i bimbi, per gli adolescenti e quelli per la terza età, una stagione della vita sempre più lunga ed interessante. Sara poi dedicata una particolare attenzione alla con- venienza, con prodotti per la famiglia, e non mancherà una breve incursione nel mondo dei single. Via Emilia: la via delle nebbie, degli odori e dei sapori della pianura 29/10 - 10/11 Continua con la via Emilia la E =marche peri prodotti più nuovi e tecnologicamente avanzati. Qualche esempio? Un televisore Hitachi 16:9 32" e 100 hertz a solo 1.699.000, o un lettore DVD Goodmans a 399.000. Ma l'offerta non si ferma qui. Venite a trovarci. Oltre a pc e videogiochi. cellulari e hifi, come sempre tro- verete una grande offerta di prodotti alimentari, e non so- riproposta, attraverso il percorso delle vie consolari, dei prodotti tipici, della tradizione e del turismo intelligente in collaborazione con Slow Food e De Agostini. Un percorso da Rimini fino a Piacenza Illustrato" con tanti prodotti di qualità, che hanno nel parmigiano e nel prosciutto crudo due punti di forza. A disposizione di tutti, gratuitamente, un volumetto della collana "In viaggio tra i sapori d'Italia" ed uno splendido CD Rom al costo di L. 3000 per i soci, AD OPERA NUOVA AGENZIA BONOLATOURS 18 di ottobre è stata inaugurata all'interno del Polo Commerciale 'Opera Centro" la quinta agenzia del network turistico Bonolatours, azienda del Gruppo Coop Lombardia. Nella fase di avvio sono previste per soci e clienti promozioni particolarmente vantaggiose. Il piano di sviluppo del network proseguirà nell'immediato futuro con l'apertura di un' altra agenzia nel nuovo Centro che Coop realizzerà a Milano in piazzale Lodi. Notizie dall'Unione Europea a cura di Giulia Lauletta — IN ARRIVO IL BANCOMAT EUROPEO DELLA SALUTE PARMIGIANO O "PARMESAN"? Il Parlamento europeo ha messo a punto il progetto di fornire a ogni E iniziato il 6 giugno il procedi- cittadino europeo un bancomat sanitario. Si tratta di una scheda di pochi centimetri che permette di accedere tramite un "codice elettronico" ai software sanitari nazionali fornendo ai medici l'intera storia clinica del paziente. Fondamentale per il funzionamento del tesserino è la compatibilità dei sistemi nazionali, che dovranno essere collegati a livello europeo. La carta elettronica della salute è in sperimentazione in otto paesi europei. In Italia il bancomat sanitario arriverà tra due anni, con la creazione della carta d'identità digitale. AGU ULTIMI POSTI PER LA RIDUZIONE DELL'OZONO Tra il 1998 e il 1999 i paesi dell'Ue si sono impegnati a diminuire le percentuali di ozono nell'aria per non superare le soglie d'allarme per più di 25 giorni all'anno. In Italia la riduzione è stata però modesta: dein% contro una media europea del 22%. Questo nonostante sia ormai accertato che l'esposizione anche solo per pochi giorni ad alte concentrazioni d'ozono ha effetti dannosi per la salute, mentre l'esposizione prolungata a concentrazioni modeste diminuisce la capacità polmonare dei bambini. I Paesi più meritevoli nella lotta al- mento d'inchiesta sulla legittimità di utilizzare il termine "parmesan" per formaggi che non hanno nulla a che vedere con il parmigiano reggiano.A sollevare la questione è stato il Consorzio del Parmigiano Reggiano che vorrebbe che anche il nome "parmesan" venisse registrato come Dop (denominazione d'origine protetta) come è già avvenuto per il parmigiano. L'iniziativa vuole tutelare i consumatori non italiani che vengono facilmente presi in trappola dall'assonanza tra parmigiano e "parmeean" finendo con il consumareprodottilontanissimi dainostro formaggio tipico. Lo stesso equivoco avviene per altri tipi di formaggi ("gonzola" o "cambonzola") ma anche per vini, pasta, conserve di pomodoro, prosciutti e insaccati. Questa forma di concorrenza sleale avviene in alcuni pae- si europei ma anche oltreoceano. TROPPI ANTIBIOTICI PER I CITTADINI EUROPEI I cittadini Ue usano gli antibiotici con scarsa prudenza e moderazione, tanto che il commissario eumpeo sanità David Byrne ha sollecitato i paesi membri ad adot- tare una "strategia comunitaria" per ridimensionarne l'impiego. L'uso prolungato degli antibiotici per malattie comuni, come le affezioni delle vie respiratorie dei bambini, può provocare un'assuefazione che prolunga la malattia e i suoi relativi costi sociali. Byrrie propone che i Quindici si impe- gnino in campagne di sensibilizzazione rivolte alle famiglie e ai medici. Con questo invito l'esecutivo europeo interviene per la prima volta nel settore della medicina umana, RICHIESTA LA MESSA AL BANDO DEL PVC La guerra al Pvc (cloruro di polivinile) è iniziata anni fa, con la scoperta che il Pvc contenuto nei gio- cattoli da dentizione rilasciava gli ftalati, sostanze considerate pericolose, Oggi uno studio di Greenpeace, dopo aver preso in esame una vasta gamma di prodotti destinati all'infanzia provenienti da tutto il mondo,, ha lanciato un nuovo allarme. E emerso che il Pvc, oltre a rilasciare gli ftalati, responsabili di causare vari disturbi, tra cui problemi renali e cancro al fegato, rilascia anche altre sostanze nocive. Il Bifenolo A ad esempio, trovato in un anello da dentizione per neonati, interferisce sul sistema armonale, mentre il cadmio è cancerogeno. LA MORTADELLA CONQUISTA IL MARCHIO IGP Chi ancora considerasse la mortadella un cibo povero e poco raf- l'ozono sono stati la Germania, con una riduzione del 45%, il Lussemburgo (-40%) e la Gran Bretagna(- rmato deve proprio ricredersi. salume bolognese ha ottenuto in- fatti il marchio di indicazione geoPer raggiungere questi risultati è stato fondamentale l'uso di marmitte catalitiche per le auto e il rispetto della normativa Solventi nel- grafica protetta (Igp) "Mortadella Bologna". Questo marchio garantisce il rispetto della ricetta tradizionale e la rispondenza del l'industria. prodotto alle norme di qualità. a cura di Andrea Pertegato — met MARCHIO DI QUALITÀ ECOLOGICA PER I PC SI AVVICINA IL VOTO ELETTRONICO Stabiliti I nuovi criteri ecologici per l'assegnazione del marchio co- Anche Malia, dopo Belgio, Germania e Irlanda, si awlcina in mo- munitario dì qualità ecologica per i personal computer e i computer portatili. I nuovi criteri adottati dalla Commissione europea avranno validità triennale. Per un periodo non superiore a dodici mesi, però, rimarranno validi I precedenti criteri fissati nella decisioni 1999/205/Ce e 1999/698/Ce, in base ai quali alcune imprese hanno già ottenuto il marchio di qualità ecologica per i foro prodotti. Il marchio di qualità ecologica (ecolabel) può essere assegnalo a prodotti le cui caratteristiche consentono di contribuire In maniera significativa al miglioramento di importanti aspetti ambientali e di promuovere la sensibilità ecologica dei consumatori. Per ottenere recolabel, pc e portatili dovranno essere valutati. tra retro, in relazione alla quantità di mercurio per la rehoilluminazione dei monitor con display a cristalli liquidi, al livello di rumorosità dichiarato per l'unità di sistema e ai limiti massimi di esposizione ai campi elettromagnetici. Il fabbricante dovrà fornire, Inoltre, all'acquirente un certificato di garanzia di funzionamento del monitor per armeno tre anni, do concreto alle votazioni online. I cittadini del Comune di Avallino, scelto dal Ministero dell'Interno per la sperimentazione del progettodi voto elettronico a distanza E-poli, saranno i primi a poter testare l'utilizzo di seggi elettronici attraverso i quali esprimere la propria preferenza. Muniti dl una smart card, che grazie ad un microchip conterrà tutte le informazioni identificative, 1.000 avellinesi, nel prossimo autunno, saranno chiamati a sperimentare tale sistema. L'iniziativa prevede una serie cfi fasi che consistono innanzitutto in una campagna infomlativa verso i cittadini, poi nella consegna delle smart card ed infine nella scatta dei seggi per l'attuazione del test. Termine ultimo dei preparativi sarà settembre 2002. COME RICONOSCERE L'EURO A partire dal primo gennaio 2002 una montagna di monetine riempirà la nostra vita. Dovremo imparare a fare i conti in centesimi e a trattare prezzi con la virgola, dimenticando i biglietti da mille e multipli della nostra vecchia lira. Le nuove banconote e monete in curo sono a prova di falsificatoti e studiate per venire incontro anche a chi ha problemi di vista. In attesa di utilizzarle, potete vederle e conoscerne una le carattensliche alrindinzzo: iro.ectur.Viiisurtionirecogi2Oeuro UN SITO PER LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA La legislazione italiana prevede che ogni prodotto biologico riporti sull'etichetta il marchio dell'ente che attesta la reale conformità ai parametri di certificazione biologica. Bloagricoop, uno dei nove organismi autorizzati a tale mansione, ha realizzato un sito web trasparente-checkcom - attraverso il quale é possibile effettuare una verifica incrociata tra quello che riportano le etichette dei prodotti presenti sul mercato e quello che è stato effettivamente certificato dall'autorità competente. Digitando il codice di autori7vavione riportato sull'etichetta del prodotto. il consumatore o il produttore ottengono velocemente una risposta dal database sulla veridicità di ciò che viene affermato dalle aziende produttrici, smascherando facilmente eventuali incongruenze. In precedenza il servizio era principalmente rivolto agli operatori della produzione e della trasformazione alimentare biologica e, informatizzando le operazioni una volta effettuate manualmente, consentiva di ridurre in modo considetavole i tempi di lavoro per la registrazione, la richiesta delle certificazioni e la tracciabilita dei prodotti biologici. In en settore nel quale la fiducia del consumatore verso il marchio acquista sempre più importanza, uno strumento come trasparente-checkcom rappresenta una soluzione semplice e allo stesso tempo efficace per fare un po' di chiarezza e porre le basi per lo sviluppo del "Bio" in Italia. INDAGINE DEL GARANTE SUI DATI PERSONALI L'Autorità gerente per il Trattamento dei dati personali ha avviato un'indagine conoscitiva, su sollecitazione di alcuna associazioni di consumatori, al fine di verificare se, in relazione al trattamento dei dati da parte dei provider e dei riti Internet, venga, in alcuni casi, violata la legge sulla privacy. E interesse del Gerente, intatti, chiarire. innanzitutto, se te informazioni necessarie alla consultazione delle pagine Web vengano utilizzate anche per altri scopi e se i dati siano in qualche modo registrati dal sito visitato. L'Indagine dovrà, inoltre, appurare se e in quali forme i gestori e gli utenti di determinati servizi Internet possano estrarre i dati registrati negli elaboratori degli altri utenti o di conoscerne le password e gli eventuali altri codici di accesso. Un ulteriore dato che l'Autorità vuole acquisire riguarda l'eventuale presenza sulla Rete di dispositivi o programmi (anche diversi dai ccolees), la loro turatone, il tipo di dati che vengono raccolti e utilizzati, per quanto tempo rimangono presenti nel pc dell'utente e se vengono trasmessi a terzi (ad esempio, al fine di definire un profilo dell'utente stesso per scopi commerciali). IDEAETICA.IT È onine un sito web nato da un intuizione di Pia Grazia Mislò - docente universitaria, giornalista e ricercatrice del CNR - e grazie al supporlo e alla collaborazione del Centro Europeo per le piccole e medie imprese. Il sito offre un punto di riferimento e aggregazione per i "progetti etici' già In corso o in fase di sviluppo. In esso é possibile consultare un database di iniziative promosse da scuole, insegnanti, organizzazioni no prof il e numerose altre associazioni culturali e di categoria, oppure inserire, tramite una procedura da effettuarsi interamente online, le proprie proposte e realizzazioni. Ma Ideaeticae rappresenta anche un utile repertorio di informazioni circa le normative che regolano la realizea7ione dei progetti etici, i linanziamenti e gli incentivi stanziabili a livello europeo, nazionale e regionale. Grazie ad una semplice registrazione gratuita é inoltre possibile disporre dl una 'My Page", cioè un ufficio virtuale all'interno del quale verificare la presenza dl eventuali contatti. Nonostante la sua recente messa ordine, il sito conta già numerosi utenti registrati, a testimonianza della validità cielrIdea e dell'Interesse che ruota attorno a questo argomenlawww.rdeafflicail - Alimentazione & salute Censura° Se le diete ti g Burro, vino, pasta, sale e tanti altri ingredienti una volta considerati un tesoro, vengono periodicamente messi all'indice dalle regole dietetiche che assillano la nostra vita quotidiana. Nell'ansia di definire cosa "fa bene" siamo spesso vittime di luoghi comuni, che ci inducono a rinunce inutili, se non addirittura dannose. Vi proponiamo un percorso su alcune delle informazioni più aggiornate che riguardano il menu quotidiano. Per non restare disorientati davanti agli scaffali dei supermercati, e godersi ii piacere di mangiare senza inutili sensi di colpa. di Cada Barzanò Margarina al posto del burro. Saccarina invece dello zucchero. Poco olio. Diete ipocaloriche affamanti... Sulla scia delle numerose campagne di educazione alimentare che si sono susseguite negli ultimi quarant'anni a tavola abbiamo fatto diversi sacrifici, ma i risultati non sembrano brillanti. La schiera dei sovrapposse si è infoltita, e la tendenza è in crescita. Regimi restrittivi, ingredienti alleggeriti, complicati calcoli del principi nutritivi non paiono sortire un effetto benefico sul nostro equilibrio alimentare ma rischiano, piuttosto, di mettere in crisi definitivamente i sottili meccanismi fisiologici e istintivi che regolano l'assunzione di cibo. Dopo le ricerche scientifiche degli ultimi anni i ricercatori hanno definitivamente messo all'indice i diktat dietetici a favore della buona tavola e degli ingredienti della nostra tradizione. Più che sacrifici per stare bene a tavola servono parsimonia, una solida cultura culinaria e una buona informazione. Ecco le osservazioni emerse su alcuni luoghi comuni che condizionano la nostra dieta. Carne Sfatato per sempre il mito della bistecca come apportatrice di forza, si è visto invece che un abuso di carnepuò favorire le malattie degenerative. Diverse indagini epidemiologiche mostrano che i vegetariani hanno una minore incidenza di mortalità a causa di patologie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumore. Ma il fenomeno non pare essere legato solo ali' eliminazione della carne. Chi ha deciso di depennare la bistecca daI menu ha spesso , contemporaneamente, una maggiore attenzione verso la dieta nel suo insieme, mangia più verdura, fa attività fisica e non fuma. il caso, per esempio, degli avventisti statunitensi, una comunità religiosa lungamente studiata dai nutrizionisti, che per motivi etici segue regole salutiate molto precise. D'altra parte alcuni studi europei mostrano che i vegetariani hanno addirittura una mortalità più precoce rispetto a chi segue una dieta mista. Il segreto per aumentare le aspettative di vita non sembra quindi racchiuso nella rinuncia totale alla carne, ma, piuttosto, in un suo censo mo moderato accompagnato da una dieta varia e ricca di vegetali. Gli esperti suggeriscono di limitare soprattutto le carni ricche di grassi, in particolare quelle rosse e il maiale. Importante è anche i! tipo di preparazione: grill, arrosti intensamente rosolati e prodotti conservati sotto sale sono da utilizzare con molta parsimonia. G rassi forse il tema più indagato, dibattuto e contrastato della dietologia. Si è visto che chi usa solo cibi sgrassati, e segue una dieta molto povera di condimenti, fa fatica a regolare l'appetito e esagera con i carboidrati, con conseguente aumento del peso.Un menu povero di grassi favorisce inoltre la depressione e può abbassare iI colesterolo Hdl nel sangue, il cesidetto "colesterolo buono" , che rappresenta un fattore protettivo verso le malattie cardiovascolari. Nella dieta quindi i grassi non devono essere né troppi né troppo pochi: circa il 30% delle calorie consumate ogni giorno. Tradotto in pratica un menu da 1800-2000 calorie dovrebbe comprendere 60-70 g. di grassi, inclusi quelli presenti negli alimenti, che in un menu misto, con molti vegetali e modeste quantità di ingredienti animali, sono circa 35-40 g. Resta quindi spazio per 30-40 grammi di condimenti, pari a 3-4 cucchiai di olio. Meno di quelli che probabilmente aggiungiamo quotidianamente alle pietanze, ma comunque abbastanza per dare sapore. Quali condimenti scegliere? Anche in questo caso la discussione è aperta. La margarina di vecchio stam- po, ottenuta attraverso l'idrogenazione degli oli vegetali, è stata definitivamente messa all'indice. I grassi saturi che contiene si sono infatti dimostrati più rischiosi di quelli del burro nei confronti delle malattie cardiovascolari. Meglio, se mai, preferire le nuove margarine realizzate con grassi insaturi non idrogenati. Ma non è necessario utilizzarle, visto che queste sostanze si trovano in abbondanza anche in molti ingredienti naturali, come pesce e semi oleosi (per esempio noci, nocciole e mandorle). Uno dei condimenti migliori è l'olio d'oliva non raffinato, che fornisce diverse sostanze protettive fra cui gli acidi grassi monoinsaturi, vantaggiosi per la regolazione del colesterolo nel sangue. Zucchero Sostituirlo con i dolcificanti artificiali non sembra presentare vantaggi per la linea. Saccarina e consimili sono addirittura sospettati di provocare squilibri nella regolazione dell'appetito e favorire, quindi, l'aumento di peso anche se totalmente privi di calorie. Un consumo moderato di zucchero, pari a 1-3 cucchiai al giorno, non ha particolari controindicazioni anche in caso di sovrappeso e contribuisce a mantenere alto il tono dell'umore. Lo rucchero,infatti,come del resto anche altri carboidrati e i grassi, favorisce la sintesi della serotonina, ormone che previene depressione, nervosismo e aggressività. Non a caso nei momenti di tensione i dolci rappresentano per molti di noi una valvola di sfogo irrinunciabile. L:importante è mescolare lo zucchero, che entra in circolo molto rapidamente, a carboidrati più compì ess i, ortaggi e frutta ricchi di fibre, per regolarne l'assorbimento. Resta comunque valida la regola della moderazione, soprattutto per i bambini. Oltre e fornire "calorie vuote", i prodotti preconfezionati possono abituarli a un dolce troppo intenso, rendendoli "dolce-dipendenti". Pesce Le sue proprietà protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari paiono legate alla presenza degli acidi grassi omep-3. che sembrano, fra 1 altro, avere un effetto positivo anche nella prevenzione di altre malattie degenerative, come l'artrite. Nel caso del pesce, quindi, il grasso è da considerare positivamente:le varietà più ricche di lipidi,come salmone, sgombri e aringhe, sono le più ricche di omega-3. Difficile, però, raggiungere la quantità terapeutica di queste sostanze, circa 3 gal giorno. Occorrerebbero, infatti, quotidianamente, 200 g di pesce grasso, una porzione che oltre a risultare stucchevole comporterebbe un eccesso di grassi e proteine. D'altra parte le capsule di olio di pesce non hanno dato risultati sovrapponibili al pesce fresco. Meglio dunque accontentarsi di due-tre ponioni la settimana, variando il più possibile il tipo di pesce. Ci guadagna anche il gusto. Vino Le indagini epidemiologiche mostrano che gli astemi non sono più sani di chi si gusta qualche buon bicchiere. Anzi. Il vino contiene diverse sostanze protettive. Il primato è stato fino a oggi attribuito al rosso, rkco di feriali che migliorano la circolazione e hanno un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Rosso e bianco hanno poi in comune il resveratrolo, che pare in gioco nella prevenzione dei tumori. Allo studio sono anche leproprietà di birra e altre bevande alcoliche, i cui effetti benefici potrebbero eguagliare quelli del vino. Nel caso di vino e altri alcolici la moderazione comunque è d'obbligo: gli effetti negativi di un abuso di alcol superano dì gran lunga i possibili vantaggi. I grandi bevitori rischiano serie alterazioni dei fegato e hanno un'elevata incidenza di tumori a pan- Alimentazione & salute CeViAsumo uastano la vita Sostituirlo con i prodotti dietetici, o ridurlo troppo drasticamente, può diminuire l'appetito, soprattutto negli anziani, favorisce la depressione e non sempre è d'aiuto per ridurre la pressione. Non tutti i casi di ipertensione infatti vengono influenzati dalla diminuzione di sodio. Tre-cinque grammi al giorno, circa un cucchiaino, è il quantitativo di sale raccomandato,compreso quello presente nei cibi conservati sotto sale (come salse, salamoie, eccetera). Questi ultimi, soprattutto, andrebbero utilizzati con moderazione poichè il loro abuso sembra correlato all'aumento di tumori allo stomaco. za di attività fisica e il fumo di sigaretta. Aiutano viceversa a prevenire l'osteporosi sport, vita all'aria aperta e una dieta ricca di vegetali con elevato contenuto di calcio (broccoli, soia, frutta secca e oleosa, come noci e uva passa). Può inoltre contribuire a migliorare il bilancio del calcio bere abitualmente acqua con un contenuto del minerale superiore a 50 mgper litro (verificabile in etichetta). Non è certo invece il ruolo preventivo dei latticini. Il latte è sicuramente sconsigliato a chi ha problemi di intolleranza al lattosio (lo zucchero che contiene), perché può irritare l'intestino impedendo l'assorbimento di calcio. In questo caso yogurt e formaggi possono sostituirlo ma è meglio comunque non abusare di questi ingredienti per il loro generoso contenuto di grassi. Il consumo regolare di latti ci ni , in quantità equilibrate, sembra utile soprattutto durante l'infanzia e l'adolescenza, quando lo sviluppo delle ossa non è ancora completato e il loro apporto di calcio può contribuire in modo decisivo a influenzare la struttura dello scheletro. Uova Verdura e frutta Sono state sospettate per C'è chi sostiene che sono impoverite di principi nutritivi a causa delle moderne tecniche agricole e non contengono più vitamine e minerali. Ortaggi e frutta rappresentano comunque una delle fonti migliori di queste sostanze e forniscono inoltre numerosiprincipi attivi 'secondari , ancora in fase di studio, che paiono altrettanto importanti per la salute. Le loro proprietà protettivesono fuori discussione: chi ne consuma abitualmente diverse porzioni al giorno presenta una minore incidenza di malattie degenerative, e in particolare di tumori. Il menu ottimale dovrebbe quindi prevedere quotidianamente 2-4 porzioni dì verdura, e altrettante di frutta. Un consiglio degli esperti: cambiare molto, scegliendo almeno sette varietà differenti la settimana, e preferirei prodotti di stagione, più ricchi di principi protettivi. creas, esofago e stomaco. Due-tre bicchieri al giorno di vino è un quantitativo che è sconsigliabile superare. Le donne dovrebbero essere ancora più parsimoniose perché il loro corredo enzimatico per"smaltire" l'alcol è meno efficiente di quello degli uomini, La qualità è fondamentale: solo il vino prodotto nel rispetto delle migliori regole fornisce i principi attivi in questione. Sale anni di essere un potenziale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari a causa del loro alto contenuto di colesterolo: 200 mg per 1 uovo. Ma diverse ricerche le hanno definitivamente riabilitiate. Si è visto infatti che il loro consumo non incide più di tanto sui livelli di colesterolo nel sangue e anche chi utilizza abitualmente fino a un uovo al giorno non ha una maggiore incidenza di infarti e malattie cardiovascolari rispetto alle persone che ne usano meno. Latte e derivati Sono fra gli ingredienti più ricchi di calcio della nostra dieta e per questo motivo hanno il primo posto nella lista degli ingredienti per prevenire l'osteoporosi. Oggi questo ruolo protettivo viene messo in discussione. Si è visto infatti che le popolazioni orientali, che non consumano latte e latticini, hanno un'incidenza di osteoporosi decisamente inferiore alla nostra. Ijorigine di questo squilibrio, che comporta una progressiva rarefazione delle ossa a partire dall'etàadulta, non dipende infatti solo dall'apporto di calcio ma anche da numerosi altri fattori. Alcuni degli elementi in gioco sembrano essere l'abuso di proteine animali , di zuccheri (comprese le bevande dolci) e di cibi conservati con fosfati (per esempio i formaggi spalmabili o alcuni insaccati), la mancan- I ntegratori alimentari? Il motto "meglio abbondare che scarseggiare"non vale. Usare indiscriminatamente vitamine e minerali in pillole non so- _ lo non aiuta a migliorare la salute ma può addirittura provocare dei problemi. Ilbuso di alcuni di questi importanti principi nutritivi, infatti, può essere responsabile di squilibri dell'assorbimento e creare intossicazioni o, per assurdo, carenze. Se il menu è vario e equilibrato non servono, nel- la maggioranza dei casi, particolari integrazioni, da usare, se necessario, sotto controllo medico. Diete e peso ideale Messe definitivamente all'indice le diete rigorose, responsabili, nella maggioranza dei casi, di favorire sui lunghi tempi squilibri del peso peggiori di quelli di partenza, gli scienziati hanno rivisto anche il concetto di peso ideale. A riguardo non esistono più tabelle rigide a cui uniformarsi, ma un'indi- cazione basata sulla costituzione individuale, diversa da persona a persona. Un sovrappeso moderato non pare correlato a un aumento della mortalità. Meglio tenersi qualche rotondità evitando, piuttosto, di ingrassare ulteriormente, che assoggettarsi a regimi restrittivi e diventare vittime della cosidetta sindrome yo-yo, con ingrassamenti e dimagramenti continui. Oltre che alla salute, fra l'altro, nuoce decisamente all'umore e all'auto stima. Consigli d'autore Conoscere per scegliere con più sicurezza Quando ci si trova al supermercato fatalismo e rassegnazione sono in agguato. Di fronte agli scandali che si susseguono molti attingono dagli scaffali casualmente, guidati dal senso di impotenza o dalla paura, che spesso li rendono vittime della speculazioni. Ma la passività non è certo la strategia vincente. Scegliere con cognizione di causa aiuta a portare in tavola cibo più sicuro. Senza contare che influenza positivamente le proposte dei produttori e dei legislatori stimolandoli a indirizzare a migliorare la qualità delle offerte. Informarsi, quindi, è un oblligo. E questa l'ipotesi del nuovo libro di Anna Bartolini, avvocato, consulente per la tutela dei consumatori presso l'Unione Europea, e da anni paladina dei nostri diritti. Il testo fornisce informazioni chiare, dettagliate e agg iornatissime su leggi, biotecnologie, etichette e altre novità del mondo del cibo. Schede e box richiamano l'attenzione su diversi temi di grande interesse, dai marchi di qualità tutelati, all'olio extra vergine d'oliva, alla crisi agricola dovuta alla BSE con diversi suggerimenti per affrontarla. E uno strumento utile peraffrontare preparati la grande sfida della rivoluzione tecnologica e partecipare attivamente a definirne i contenuti, senza lasciare il campo libero alle speculazioni. Un libro che tutti dovrebbero avere a disposizione per un futuro da consumatori consapevoli. Anna Bartolini, "Cibo sicuro", ed. Fabbri-Rizzali, 2000 Gli ingredienti visti da vicino Saperne di più sul valore nutritivo degli ingredienti che si consumano ogni giorno. Scoprire cibi nuovi e imparare a utilizzarli. Farsi un'idea più precisa delle necessità dell'organismo per poterle soddisfare con menu equilibrati. Sono queste le tematiche sviluppate dalla nuova versione, ampiamente aggiornata, del dizionario degli alimenti pubblicato da Renzo Pellati, specialista in Scienze dell'Alimentazione e igiene e autore dí numerose pubblicazioni. Il libro vuole essere uno strumento di facile utilizzazione per soddisfare molte curiosità sul complesso mondo dei cibi, che si arricchisce ogni giorno con nuovi ingredienti. La catalogazione delle diverse voci in ordine alfabetico rende particolarmente efficace la ricerca. Renzo Penati, Tutti i cibi dalla A alla Z, ed. Mondatori, 1999. Benes s ere "ANIMA E CORPO" Dal 12 al 15 ottobre, nella splendida cornice espositiva di Villa Erba (Como), Coop Lombardia parteciperà per la prima volta alla terza edizione di "Anima & Corpo". Un evento che proporrà al pubblico un viaggio nel mondo della cultura della salute palcofisica, dove il visitatore potrà orientarsi tra filosofie, terapie. servizi e prodotti destinati al benessere. Coop coglierà l'occasione per presentare i prodotti della nuova linea biologica e. con l'aiuto di un animatore, cercherà di spiegare ai visitatori come nasce un prodotto biologico, come si fa a riconoscero e soprattutto quali sono le politiche aziendali di A anima ! & k_ CO rpo Coop in questo ambito. Per la spiegazione dei temi sopracitati si farà riferimento ai regolamenti CE che normano la produzione agricola biologica, in cui viene evidenziata la filosofia che muove tali norme e le procedure da seguire per essere riconosciuti agricoltori che producono impiegando un metodo biologico. Nello spazio Coop sara dunque possibile sfogliare il "librone del biologico" che insieme all'animatore cercherà di dare il maggior numero di risposte a tutti i quesiti sopra esposti, offrendo a tutti i visitatori una degustazione dei prodotti della nostra linea biologica. Luca Rizzardi Tutti i soci che si presenteranno alla manifestazione con la tessera SocioCoop avranno diritto al biglietto ridotto Rapporto Coop aNSUMO Prezzi: timori per l'autunno li passaggio all'Euro può creare una frenata nei consumi. Incremento delle vendite nel primo semestre 2001. Nei prossimi tre anni altri 22 ipermercati e 46 supermercati La consueta conferenza stampa Coop di settembre è stata introdotta da CarloParzani,vice presidente, mentre il documento che fa il punto sui consumi, sui prezzi e sulla distribu zione è stato illustrato da Enrico Migliavacca, presidente dell'Associazione lombarda Cooperative di Consumatori. Sono anche intervenuti, illustrandole posizioni di Coop, il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari e Giorgio Riccioni, presidente dell'Associazione nazionale. Si tende spesso ad enfatizzare la staticità dei consuini delle famiglie in termini quantitativi, ma il mercato entra comunque sempre più spesso in agitazione per eventi imprevisti che riguardano la qualità e la sicurezza. Il fenomeno BSE - scoppiatone' 2000, ma che sta producendo effetti rilevanti soprattutto nel 2001 - ha certamente danneggiato il consumatore (e gli allevatori), ma ha avuto come reazione positiva un aumento della sensibilità di tutti sui problemi della sicurezza alimentare, influenzando anche settori diversi da quello delle carni bovine (pesce di allevamento ed ortofrutta a rischio transgenico) e perfino il non ali mentare (telefoni cellulari e onde elettromagnetiche). Le catene distributive in grado di reagire più prontamente al l'e merge z a sono state comunque premiate. Fatto 100 il dato di ottobre 2000, nel maggio di quest'anno gliacquistidi carni bovine sono risultati inferiori di oltre il 40% in media sul mercato nazionale, men- /1'3 Bil M." , Tempo libero NUM Cultura e relazioni 11~1.11.iffla Mobilità personale Cura del sè Ambiente domestico 2001 2000 Arte della tavola 1980 0 tre per Coop la riduzione è stata del 15%. La crisi della BSE ha prodotto effetti positivi a favore dei beni sostitutivi, ma l'effetto del cambiamento del mix acquistato è stato un consistente aumento dei listini. Peraltro, lo stesso effetto si è avuto inaspettatamente anche nelle carni bovine, a seguito dello spostamento delle preferenze d'acquisto verso tipologie di più elevata qualità. I dati del 2000 hanno evidenziato le ottime performance nei consumi, oltre che delle bevandesucchi di frutta, birra e dissetanti vari - soprattutto dei prodotti surgelati.11 dato puòsembrare amici alo, ma queste sono in realtà le nuove tendenzedell'alimentazione. Perchécontinua lo spostamento dei consumi dal domestico al fuori casa e l'accorciamento dei tempi dedicati alla cucina. La stessa ristorazione - EURO: A COOP COSTERÀ 300 MILIARDI Da un rapido calcolo, l'aggiornamento del sistema Coop alla circolazione dell'euro costerà - soltanto per gli investimenti in strutture circa 250 miliardi di lire. Si tratta, infatti, di sostituire 10.000 casse, 15 .000 bilance e 2.000 computer con relativo software. La spesa tocca però i 300 miliardi se si aggiungono i costi dell'arregaa nizzazione dalle operazioni effettuate nell'arco del l'intero periodo di preparazione alla circolazione della nuova moneta europea. Occorrerà, infatti, adeguare i lettori POS, le etichettatrici,i blocca carrelli (oggi funzionano con monete da 500 lire); di cambiare - per il primo gennaio - le etichette sugli scaffali e 10 30 20 aumentata nel 2000 dai turisti giubili-mi - si è comunque modificata e privilegia sempre più il fast food o i menu mediterranei semplici e meno costosi, comunque anch'essi decisamente migliorati rispetto all'offerta di cinque o sei anni fa. Oggi le spese dedicate dalla famiglia all'arte della tavola (compresi i pasti fuori casa) sono passate dal 37 al 23,5% dei consumi complessivi. Positivo il mercato dell'elettronica di consumo (+4,4% la crescita in termini reali nel primo semestre del 2001). Così come quello delle auto (+10% a giugno) rafforzando l'idea che l'anno in corso sarà un altro anno record. Inverso il discorso per i motocicli che varie cause-fine degli incentivi, aumento delle spese assicurative - portano a stimare una riduzione degli acquisti di quasi il 10% in corso d'anno. Trai comparii in sui prodotti a peso variabile onde invertire la grandezza dei caratteri, e - per il primo marzo - di eliminare i prezzi in lire. Sono poi necessari corsi di formazione del personale, soprattutto cassiere e addetti al punto vendita, e un'iniziativa permanente di rassicurazione dei soci e della clientela sia sulla correttezza dei comportamenti in merito alla conversione dei prezzi da lire in miro, sia anche per ridurre il senso di smarrimento del consumatore attraverso un'informazione mirata. Ed è facilmente prevedibile un rafforzamento del personale alle casse poiché le cassiere impiegheranno più tempo nel digitare la spesa e di conseguenza le code si allungheranno. Si calcola, infatti, un surplus di lavoro del 60% circa. In sostanza, l'adeguamento delle strutture si tradurrà per il sistema della cooperazione di consumatori in una spesa pari a un po' meno del 2% del fatturato annuo. LA GRANDE DISTRIBUZIONE MODERNA IN ITALIA La diffusione ancora esigua della grande distribuzione in Italia ap- 40 crescita vi sono quello del- la salute, e più in generale, dell'area della cura della persona. Quindi sviluppo per i beni e servizi destinati all'igiene e alla bellezza e anche per l'abbigliamento. Per quest'area nel suo complesso la crescita della spesa in volume per il 2001 è stimata in un +2,5%. In generale il quadro dei consumi non alimentari non mostra difficoltà particolari, ma solo alcuni assestamenti dopo incrementi particolarmente sostenuti.Ma la vera novità del 2002 sarà la spesa in eurol Niente potrà forse eguagliare lo shock del cambiamento di moneta. I consumatori italiani guardano con sospetto alle monete "straniere" ed al ritorno dei centesimi e vivranno indubbiamente il passaggio all'euro con grande affanno II livello dei consumi ne risentirà e dunque, in ultima anali- pare in tutta evidenza dai dati resi noti da ACNielsen. La media nazionale è di 130 mq di ipermercati e supermercati ogni 1000 abitanti (in Francia è di oltre 250 mq). Soltanto in 6 province si superano i 200 mq ogni 1000 abitanti. Sono: Lodi (288 mq), Rovigo (226 mq), Teramo (226 mq), Sondrio (219 mq), Ancona (208 mq), Brescia (201mq). Tra i capoluoghi di regione, sopra la media nazionale dei 130 mq sono: Milano (146 mq), Aosta (173 mq), Bologna (134mq), Trento (173 mq), Venezia (182 mq), Perugia (157 mq), L'Aquila (167 mq), Cagliari (134 mq). Sotto la media nazionale, quindi in sensibile deficit di distribuzione moderna, si segnalano invece; Torino(122 mq),Trieste(116 mq),Roma e Firenze (116 mq), Potenza (87 mq), Reggio Calabria (101 mq), Napoli (61 mq), Campobasso (88 mq), Bari (114 mq) e Palermo (M mq). Nell'Italia settentrionale appare singolare la situazione di Genova (69 mq e un solo ipermercato): con una popolazione dì poco superiore, la provincia di Brescia è servita invece da ben 20 ipermercati. si, ne risentirà anche la distribuzione, soprattutto quella che si è preparata per ultima e male.Una distribuzione che peraltro già paga e pagherà ancora fino alla fine delPanno i costi di questa trasformazione epocale. Coop sta spendendo e prevede di spendere oltre 300 miliardi per adeguarsi e prepararsi alPavvento dell'Euro. Nel prossimo biennio la disoccupazione dovrebbe avvicinarsi sempre di più al 9% (contro I'11,4% del '99), mentre già quest'anno si recupereranno i livelli di reddito reale pro capite registrati nel 1992, l'anno precedente Ia Clisi dei redditi e dei consum i. E nel biennio 2002-03 il reddito disponibile dovrebbe crescere comunque a ritmi leggermente più sostenuti di quelli registrati mediamente nel precedente biennio (è l'ottimismo della volontà?). Restano le incertezze, per gli improvvisi accadimenti del tipo BSE, per i prezzi del petrolio che non rientrano, per la riduzione del valore della ricchezza finanziaria investita in borsa. E resta il fatto che sugli alimentari la partita più importante si gioca, come già detto, sul fronte della qualità, quella offerta, ma anche quella domandata. L'elemento più importante registrato in questi primi mesi del 2001 è rappresentato dalla crescita dell'inflazione alimentare. La ripresa nell'anno in corso deriva principalmente dal cambiamento del mix di prodotti e dai moderati aumenti dei prezzi registrati nei mercati sostitutivi della carne bovina. I rincari dei listini al consumo saranno particolarmente evidenti per quanto riguarda il pesce fresco, il pane fresco, i salumi e le carni bianche. I prodotti freschi, per i motivi già evidenziati, saranno comunque quelli più sensibili agli eventi esterni e quelli che mostreranno rincari dei listini più elevati. Le nuove esigenze dei consumatori in ambito di sicurezza e qualità dei prodotti (come testimoniato ad esempio dall'aumento delle vendite di prodotti biologici) ci portano a credere comunque in una disponibilità a pagare, da parte delle famiglie, più elevata in questi mercati rispetto al passato. Per la distribuzione Io sviluppo continua, ma la Grande Distribuzione europea del nuovo millennio non ha ancora una sua identità. Cresce la dimensione delle imprese europee già grandi, ma diminuiscono produttività e redditività. Tra il 1990 ed il 2000 i primi 5 distributori europei hanno raddoppiato la quota di mercato relativa ai prodotti grocery (dal 13,8 al 26,1%). Gestire imprese di grandi dimensioni nen è facile. E gestire insieme anche i livelli qualitativi costa. Ma tutto questo non arresterà i processi espansivi e globalizzanti in corso e portati avanti per far fronte alle difficoltà del momento, per aggirare più facilmente gli ostacoli interni ed esterni, per spiazzare i concorrenti, per tutta un a serie di motivazioni diverse a seconda dei paesi e delle imprese coinvolte. Coop si trova a competere con colossi di ben più grande dimensione. E il Governo vuole discriminare tra cooperative grandi e piccole. Ma la dimensione è uno dei fattori essenziali in questo mercato. Di conseguenza, i limiti da superare non sono più soltanto quelli territoriali (da Parigi ad Hong Irmigo più modestamente da Modena a Bari) ma anche di canale(dalliper al sunermercatino di quartiere), di funzione ("produco quello che distribuisco") e di settore ("mi occupo di altro"). Tutto ciò misurerà la capacità di adattamento dei maggiori gruppi distributivi, la loro elasticità decisionale e, al limite, loro trasformismo. L'Italia distributiva è comunque ancora complessivamente frammentate anche le aziende più forti tendono ad arroccarsi in ambiti territoriali ristretti. Anche la qualità dell'offerta continua ad essere concentrata nelle regioni nordoccidentali del Paese. La situazione dei centri commerciali è emblematica: dovrebbero essere oltre 600, ma il 31% è ubicato in Lombardia e comunque quelli con una supercifie superiore a 7.000 mq sono appena il 46% dei totale.11 tessuto imprenditoriale italiano ha finito alla fine per articolarsi secondo un ambiguo modello triangolare: le piccole strutture (più o meno rappresentate nella Distribuzione Organizzata], la grande imprenditoria l ità a capitale in maggioranza straniero, la formula cooperativa. La situazione è ancora in forte ebollizione. La classifica delle grandi centrali distributive è stata rivista ancora una volta alla fine di luglio, quando Esselunga ha annunciato un accorcio tra Grande Distribuzione e Distribuzione Organizzata. Per il triennio in corso Coop ha messo in conto l'apertura cli 22 ipermercati e 46 supermercati di grandi dimensioni (1.800 mq medi), per un totale di 234.270 mq. Legislazione C ellaumo Governo e cooperazione Un articolo sulle società cooperative, introdotto nella legge di riforma del diritto societario, ha suscitato reazioni negative. Ne discutono Guido Galardi e Silvano Ambrosetti. di Piero Giovanolla Nella legge di riforma del diritto societario in discussione al Parlamento, l'on Giorgio La Mal fa ha introdotto emendamenti all'art. 5 sulle società cooperative che hanno suscitato una fortissima reazione negativa da parte del movimento cooperativo. Abbiamo chiesto di spiegarcene le ragioni a due importanti dirigenti del movimento cooperativo lombardo, Guido Galardi, Presidente di Legacoop Lombardia, l'associazione cui aderiscono nella nostra regione oltre 1300 cooperative, e Silvano Ambroetti, Presidente di Coop, la più grande delle cooperative lombarda. Galardi.L'art. 5 di questa legge, cosi come è stata approvata dalla Camera, è un attacco pesante al "modello" cooperativo essenzialmente per due motivi: il primo, perché, affermando il principio di "cooperative costituzionalmente riconosciute", introduce di fatto una discriminazione tra le cooperative o tipi di cooperative assolutamente arbitraria e quindi potenziahnente lesi- va di diritti che invece devono essere riconosciuti a tutti. E già un esempio lo contiene il testo di questo articolo, quando si afferma che sarebbero comunque escluse da questa valutazione "di merito" le banche popolari e cooperative, e i consorzi agrari. Il secondo per l'introduzione della possibilità di trasformazione di una cooperativa in società di capitale, anche se questa possibilità è stata resa meno praticabile con la introduzione di alcuni vincoli e limitazioni apportati a seguito delle reazioni suscitate all'uscita del provvedimento. Si tende dunque a colpire in particolare la cooperazione che è cresciuta non in virtù di privilegi, ma della capacità imprenditoriale e della rinuncia di molte generazioni di soci a beneficiare personalmente della ricchezza, destinandola a riserve indivisibili: un fatto che si tende ad ignorare da parte della maggioranza che ha approvato l'art. 5. Per questi motivi abbiamo invitato le nostre imprese e i soci ad una pronta mobilitazione Ambrosetti. A una prima lettura nell'art. 5 della legge sul diritto societario non risultano aspetti lesivi della realtà delle cooperative di consumatori, tuttavia si tratta di una legge delega e quindi bisognerà aspettare i relativi decreti applicativi che emanerà il governo per fare valutazioni più precise. In ogni caso ci conviene stare congli occhi bene aperti. Sono anch'io preoccupato del fatto che per una idea di società solidale, che è propria della Costituzione. Ambrosetti.È anche singolare che questa legge sia stata portata in discussione alla Camera senza alcuna forma di concertazione con le organizzazioni del movimento cooperativo, cosa che difficilmente sarebbe avvenuta se si fosse trattato di altri settori e ciò denuncia la scarsa sensibilità di una parte della maggioranza di governo sui temi dell'economia sociale. C'è comunque stata una reazione forte, vasta e articolata del movimento cooperativo che ha già portato anche a modifiche del testo di legge. la prima volta viene introdotta la possibilità di trasformare le cooperative in società di capitali anche se, come ha ricordato Galardi, dopo le reazioni che si sono avute alla prima stesura del testo della legge, la cosa viene posta in termini che appaiono fortemente disincentiv an ti. Altre cooperative vengono però colpite in modo evidente già ora, è quindi giusto far sentire la voce del movimento cooperativo e delle centinaia di migliaia di soci, perché non si snaturino e non si penalizzino le imprese cooperative rispetto alle altre imprese attraverso i prossimi decreti delegati, in questo momento la volontà politica della maggioranza di colpire il movimento cooperativo. Non possiamo dimenticare che autorevoli esponenti politici di questa maggioranza non hanno fatto mistero di voler colpire i settori più forti della cooperazione. Bastino per tutte le dichiarazioni rilasciate dall'on. La Mal fa sul Soie 24 Ore del 27 luglio scorso in cui fa riferimento Galardi. La legge in discussione è una legge delega che afferma dei principi a cui dov ranno seguire i decreti attuativi, ci preoccupa molto ad alcune grandi cooperative in particolare della distribuzione, di lavoro e dei servizi. L'intento evidente non è quello di colpire le cooperative false o spurie che esistono e sfruttano impunite soci e dipendenti, ma è invece di marginalizzare il movimento cooperativo, iniziando a creare divisioni e spaccature. Tutto questo è inaccettabile, non solo per noi, perché colpisce le nostre cooperative, ma per chiunque voglia difendere principi di democrazia e pluralismo nell'economia del paese. Se non si è in malafede, si prenda atto che il riconoscimento costituzionale della cooperazione concerne soprattutto la valorizzazione di una forma di impresa che è, ed è cresciuta, in modo congeniale alla centralità della persona e di Galardi. Le iniziative continueranno ancora e non si esauriscono con la raccolta di firme e la manifestazione di Roma di settembre. Lobiettivo è che tra governo e movimento cooperativo si apra un tavolo di discussione e concertazione su questi temi. Intensificheremo il confronto e il dibattito con associazioni e sindacati, con le altre forze imprenditoriali, con gli enti locali e le forze politiche. Perché non solo sia pienamente riconosciuto il ruolo economico, imprenditoriale e sociale della cooperazione nel nostro paese, ma ne sia favorita la crescita e lo sviluppo. Faremo una grande battaglia per affermare questo e comunque si sappia che il movimento cooperativo, grazie anche al suo radicamento sociale, ha la forza e la capacità e di rispondere a questi attacchi e di andare avanti. "Coop di più" Investimenti negli immobili Investire in immobili tramite un Fondo di Investimento? Ora è possibile, in Coop! Infatti questo mese le offerte di "Orientamento al Risparmio" si arricchiscono di una nuova opportunità: il Fondo Immobiliare Chiuso"Portfolio Immobiliare Cre_scita", istituito dalla società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Nazionale del Lavoro, BNL Fondi Immobiliari SGR. I Fondi Immobiliari sono una realtà innovativa per il nostro Paese ed hanno la peculiarità di impiegare il patrimonio raccolto dai risparmiatori in immobili, situati in Italia e all'estero, con scelte di- versificate degli investimenti, prevalentemente nel settore non residenziale. Sono quindi una sintesi felice della sicurezza tipica dell'investimento in immobili e della flessibilità del Fondo Comune di Investimento. La sicurezza dell'investimento in immobili. "Portfolio Immobiliare Crescita" investirà il patrimonio del Fondo prevalentemente in immobili aventi destinazione d'uso uffici e fabbricati commerciali, che richiedano interventi di ristrutturazione e messa a reddito, accuratamente selezionati per tipologia, localizzazione, prospettive di in- cremento del valore reale. Saranno altresì esaminati interventi in società e fondi immobiliari esteri attivi nel settore delle operazioni di sviluppo immobiliare e di riconversione di aree dismesse. I vantaggi del Fondo Comune di Investimento "Portfolio Immobiliare Crescita" garantisce tutta la solidità dell'investi- mento in immobili anche a chi dispone di importi molto contenuti. Infatti è possibile sottoscrivere quote del Fondo a partire da un importo minimo di 2.500 Euro (pari a L. 4.840.675). È anche un efficace mezzo di diversificazione degli investimenti in questo momento particolarmente turbolento dei mercati finanziari. Le quote di questo Fon- do Chiuso saranno rimborsate dopo 7 anni dalla fine del collocamento, ma potranno essere acquistate o vendute in Borsa in qualsiasi momento, poiché, trascorsi 12 mesi dalla chiusura delle sottoscrizioni, sarà richiesta la loro ammissione alla quotazione; tuttavia le maggiori potenzialità di rendimento si potranno ottenere conservando le quote fino alla liquidazione del patrimonio del Fondo, usufruendo così delle prevedibili plusvalenze insite nei beni immobili che saranno oggetto di cessione, Si raggruppano così tutte le potenzialità di gua- dagno senza gli oneri derivanti dalla proprietà, dalla gestione e dagli adempimenti fiscali relativi all'immobile. Un obiettivo importante: 7,5% Per questo Fondo i gestori di BNL Fondi Immobiliari si pongono un obiettivo importante: una redditività minima alla scadenza del Fondo pari ad un tasso annuo composto del 7,5% . E un obiettivo concreto, coerente con le scelte di investimento delineate nel business plan predisposto dalle strutture della società. Portfolio Immobiliare Crescita può darvi rendimenti alti e tanta solidità. Euro Story CON -51.3 M e's AeefUNel L'EURO A TAVOLA! I I SECONDA PUNTATA I RIASSUNTO CELLA PRIMA PUNTATA: AERIAMO LASCIATO LA FAMIGLIA MA -MON! ALLE PRESE CON L'EURO. • RICORDATE QUANTE COSE HANNO IMPARATO ? • 1 EURO EQUIVALE A LIRE 1936,21 • LIRE E EURO CONVIVERANNO FINO AL 23 FEBBRAIO 2002 • INSIEME AGLI EURO CIRCOLERANNO ANCHE I CENTESIMI, QUINDI È OPPORTUNO UTILIZZARE UN PORTAMONETE • LA MAMMA E LA NONNA SONO ANDATE A FARE UN GIRO ALLA COOP E DANNO SCOPERTO CHE - GROSSO MODO I EURO EQUIVALE A 2.000 LIRE E M SONO ESERCITATE A FARE ACQUISTI - PER FACILITARE I PAGAMENTI, È COMODO USARE UNICARD RAGAZZO MIO! PREPARATI PERCHÉ ADESSO ANDIAMO NOI A FARE UN GIRO ALLA COOP! BELLA ?CEA, NONNA! UNICARD È UN'OTTIMA SOLUZIONE! MA COME AVVIENE LA CONVERSIONE IN EURO? QUANTE COSE Al381AMO GIÀ IMPARATO SLILL , EURO! E TUTTE GRAME ALLA COOP! GUARMAMO UN PO! 30.000 LIRE DIVISO 1.936,27 UGUALE A 41,32 EURO: I LITRO DI CERTO CHE CON LA CALCOLATRiCE É TUTTO PIÙ SEMPLICE/ BENZINA SENZA PIOMBO COSTA QUINDI 1,06 a:1U' GERRY , DAMMI ANCHE IL GIORNALE! ECCOTI 300 LIRE .. Euro Story ONSUM0 fl CONTROLLIAMO BENE CIÒ ci-rE ABBIAMO ACQUISTATO! CHILO PI UVA :: 1K) UNA BOTTIGLIA D'ACQUA NATURALE COOP DA 1,5 LITRI... 4.90 LIRE/ UNA CONFEZIONE DI CROSTATINE COOP DA 250 GRAMMI... 1.17.00 LIRE! UNA CONFEZIONE DI YOGURT ALLA FRUTTA COOP PA 250 GRAMMI... 1.590 LIRE! CARE DONNE, ANCHE NOI ABBIAMO IMPARATO TANTE COSE OGGI ALLA COOP.' 4000, A 4f().fr IS STRAPA FACENDO, DOMANDAVAMO... SOPRATTUTTO, Ci-rE ALLA COOP CI SONO TANTISSIME COSE CHE COSTANO MENO PI 1 EURO! ...CHE FINE FARANNO LE LIRE DOPO IL 28 FEBBRAIO? MA SOPRATTU TTO, QUANTE E QUALI SARANNO LE BANCONOTE E LE MONETE EURO? CONTINUA... 1 gennaio 2002 la Camara° Coop pronta per l'E uro Tutto quello che si sta preparando in vista del passaggio alla nuova moneta. I servizi offerti a soci e clienti. Gli arrotondamenti dei centesimi andranno a favore dei consumatori Quando dal prossimo Gennaio le monete e le banconote Euro entreranno ufficialmente in circolazione, i Soci e i clienti di Coop Lombardia potranno trovare nei supermercati ipermercati una organizzazione pronta ad affrontare la gestione della nuova moneta unica, che potrà offrire a tutti i servizi a cui sono abituati da sempre, senza la preoccupazione di dover affrontare nuove attività od obblighi particolari. Coop Lombardia è da sempre impegnata ad operare a favore dei propri soci e di tutti i consumatori, realizzando con la propria organizzazione servizi e vantaggi utili e concreti, impiegando le proprie risorse sia sul piano commerciale che su quello della finalità di carattere sociale. Vediamo insieme alcune delle novità che troveremo nei punti vendita in vista dell'Euro, e anche qualche suggerimento per affrontare in tutta tranquillità il passaggio alla nuova moneta. G li acquisti Per aiutare i consumatori a prendere confidenza con l'Euro, Coop ha già modificatogli scontrini inserendo il controvalore in Euro del totale della spesa; ha aggiunto sulle etichette a scaffale il valore in Euro dei prezzi, evidenziandolo anche nei prezzi indicati sui volantini promozionali. Entro breve, comincerai a trovare esposte sugli scaffali le etichette dei prezzi che mostreranno con grande evidenza il valore in Euro, con l'indicazione, in caratteri più piccoli, del controvalore in Lire. Al momento della reale conversione dei prezzi, Coop Lombardia effettuerà gli arrotondamenti delle cifre decimali in Euro a favore dei consumatori. Facciamo un esempio: facendo la conversione del prezzo di un prodotto che costa 965 Lire, si ottiene come risultato 0,498 Euro. La regola generale dell'arrotondamento per ottenere solo due cifre decimali, trasformerebbe il prezzo in 0,50 Euro. Coop,invece,conferrnerà il prezzo a 0,49 Euro,corrispondente ad un prezzo di Lire 948. C'è di più: dalla data in cui sarà effettuata questa conversione, e Fino al 31/1212001, Coop renderà "trasparente" questo prezzo finale di Lire 948, citato come esempio, arrotondandolo ulteriormente per difetto in 945 Lire, offrendo u• doppio vantaggio ai propri consumatori. pagamenti da Gennaio 2002 I Se utilizzerai i contanti, potrai pagare sia in Eum che in Lire (fino al 28 Febbraio 2002), ma non in valuta mista. Se utilizzerai gli assegni, ricordati che potrai emetterli solo in Euro, per l'importo della spesa, utilizzando solo inuovi carnet assegni Euro che ti consegnerà la tua banca. A proposito, sai già come si compilano i nuovi assegni?liirriportoin cifre dovraiscriverlo sempre con la virgola per separare i due decimali, mentre l'importo in lettere dovrai scriverlo per esteso. cr ini SNNIM01.01 • NIT;1111. Ii111 rr-i i n ‘rzio , i‘ Iff III1ITTII i i 06,95 7122. Milano Fiiinld l Via E. Pdrili. 30 C 011;21 A si a Shngle. IYr 0005to harc centosei/95 Cg ILMTIEFSO assegno 31:113 931E1 codeattence di úll :11 25 n ig tu, indicando i due decimali in cifre, separandoli con una barra. Vediamo due esempi: se devi fare un assegno di 87 Euro, l'importo in cifre si scriverà 87,00 mentre nello spazio per l'importo in lettere scriverai Ottantasette/00. Se devi fare un assegno di 106,95 Euro, scriverai in cifre 106,95 mentre in lettere scriverai C entosei/95. Ovviamente potrai pagare la spesa anche con il Bancomat oppure con le carte di credito Unicard, Vi sa, American Express,Mastercard e Maestro. Ci impegniamo a darti il resto sempre in Euro, salvo il caso di temporanea mancanza della nuova moneta. Per rendere più comoda l'operazione del pagamento, ti consigliamo senz'altro di utilizzare quello "elettronico". Se non hai ancora una carta di credito, questo è il momento più adatto per richiedere Unicard. Informati presso gli Uffici Soci per conoscerne tutti i vantaggi. Poiché con fEuro ci abitueremo a maneggiare Stiamo ultimando la programmazione delle giornate dedicate alla simulazione di spesa in Euro che potrete effettuare presso i nostri Ipermercati ed alcuni Supermercati. Il calendario degli "Euroday" sarà esposto ín ogni punto vendita. C.A.E salieredi conio - molta moneta metallica, ti suggeriamo di "smaltire" entro dicembre tutta la moneta in Lire che hai a disposizione o che hai accumulato nei salvadanaLA propositodella moneta in lire, ricordati che tutti avremo un'ottima occasione per fare un gesto importante utile a tutta la comunità: potremo destinarla ad una iniziativa che si chiama `L'ultima buona azione della lira", depositando i nostri spiccioli in appositi contenitori che troveremo nei punti vendita e devolvendo così la somma all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Fac simile di compilazione di un assegno in Euro I costi dell'Euro e le banche Commissioni bancarie. La posizione di Coop In merito alla vertenza aperta dal sistema distributivo sul problema delle commissioni bancarie, il vice presidente dell'ANCC-COOP Remo Checconi ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Una cosa è certa, fintraduzione dell'euro costringerà il sistema di- finché questo comportamento non si traduca per il sistema distributivo in una beffa e in un ulteriore onere, è necessario che siano ridotte le esose commissioni imposte dalle banche su questo tipo di transazioni, con comportamenti da vero e pro- stributivo ad un rilevantissimo sforzo finanziario concentrato in pochissimi mesi. Per di più ad esso spetterà, l'onere aggiuntivo di dover sostenere il primo impano della nuova moneta sui consumatori. Sia in termini di informazioni, chiarimenti, rassicurazioni, sia per il difficilmente evitabile aggravio dei disagi nella truizionedeiservizi."Certo, è in atto — e noi stessi la sosteniamo — una vasta campagna per convincere i consumatori a usare il bancomat e le carte di credito nei pagamenti, in modo da semplificare le operazioni alla cassa, Ma af- prio cartello monopolistico". I nostri listini sono aumentati quest'anno del 2,2%, rispetto a un'inflazione degli alimentari del 3,8%, e ci siamo impegnati a un "patto di stabilità" in vista dell'euro. Vogliamo mantenervi fede, anche se dobbiamo rilevare da parte ci certi produttori forti tensioni in alcuni mercati importanti per consumi al i menta ri."S ulte commissioni bancarie la Banca d'Italia si è impegnata a decidere entro ottobre. Occorre tener presente che il sistema distributivo non è in grado di accrescere ulteriormente oneri ed ademp i meni i''. Il deposito a risparmio La quota sociale di tutti i Soci sarà convertita in Euro automaticamente. Se sei titolare di un libretto di deposito, non dovrai preoccuparti di cambiare il libretto, Alla_pri ma operazione che effettuerai nel 2002, il tuo saldo sarà automaticamente aggiornato in Euro sul libretto, e da quel momento le operazioni saranno sempre trascritte in Euro. L'estratto conto che riceverai a Gennaio, relativo ai movimenti effettuati nell'anno 2001, riporterà tutto il dettaglio in Lire, mentre troverai gli importi degli interessi maturati e del saldo al 1° Gennaio 2002 espressi in entrambe le valute. Da Gennaio 2002, potrai effettuare il versamento in contanti in Euro oppure in Lire fino al 28102/2002. Se devi versare un assegno, ricorda che dovrai emettere assegni in Euro con il carnet nuovo, seguendo le regole di compilazione che abbiamo visto nei capitolo precedente. Se dovrai prelevare, ti consegneremo l'importo in Euro. Sulle ricevute dei movimenti di versamento in Lire, troverai anche l'indicazione del controvalore in Euro. Naturalmente, presso gli Uffici Soci otterrai tutte le informazioni di cui avrai bisogno. Scuola CeWsumo Piccoli cittadini crescono Coop e scuola stanno collaborando per preparare i ragazzi ad essere cittadini informati e attivi. Oltre 160 mila ragazzi ogni anno si confrontano con i nostri percorsi educativi. di Diego Passini Lo scorso anno scolastico ha visto Coop concretamente e massicciamente attiva nel campo educativo, con programmi ormai consolidati per un'esperienza più che ventennale e sempre attenti a cogliere le nuove domande. Poche cifre ne danno un'idea più reale: 41 centri di educazione attivi sul territorio nazionale; 254 animatori preparati e attivi; 7.675 classi coinvolte e 162.074 alunni partecipanti; 3.600 milioni di spesa da parte della Coop. Coop si conferma così non solo leader nella distribuzione italiana, ma anche la maggior agenzia educativa. Una rete di progetti In un momento in cui anche la scuola è nel ciclone dello scontro tra ruolo nazionale dello Stato e _opportunità derivanti dalla pluralità di soggetti e di culture e territori, l'esperienza educativa Coop rappresenta un interessante equilibrio tra questi due poli. Dopo il grande progetto nazionale delle Giornate dei giovani consumatori (anni '80), che pose con forza in centinaia di piazze italiane il tema dell'educazione ai consumi dei ragazzi e dei giovani, le Coop nelle diverse regioni sono divenute un laboratorio pluralistico e creativo: dall'evento isolato si è passati a progetti di educazione, costruiti nei territori, in collaborazione con scuole e insegnanti, interessati a questi temi considerati extrascolastici (alimentazione, ambiente, comunicazione...). Sono stati così elaborati,spmimentati e migliorati centinaia di percorsi educativi, il meno possibile •in forma di lezioni, preferibilmente come «animazioni», che coinvolgevano i ragazzi in un appassionante gioco della vita. Negli anni `80 parlare di consumi significava prevalentemente interrogarsi su una sana e corretta alimentazione; ben presto ci si è chiesti quale fosse il ruolo informativo - ma soprattutto seduttivo - della pubblicità, e successivamente quanto una crescita dei consumi, sovente ispirata alla modalità , <usa e getta», rischiasse di compromettere la qualità dell'ambiente. Sono stati così creati percorsi che, senza abbandonare l'attenzione all'alimentazione, sempre più ponevano ai ragazzi terni dell'ambiente e della comunicazione. Gli anni 90 hanno sollecitato altri interrogativi: verso gli immigrati accoglienza o emarginazione? come affrontare gli squilibri crescenti tra pochi ricchi e tantissimi poveri? Tra lo stato che si ritira dall'economia e il privato che persegue il massimo profitto ha senso proporre una via cooperativa? Queste domande sono divenute via via oggetto di percorsi informativi ed educativi proposti da Coop al mondo della scuola: l'educazione alla mondialità, il commercio equo e solidale, il valore e la novità della proposta cooperativa. In questo pullulare creativo si è sentito da parte delle varie Coop la necessità e l'utilità di dare vita a un «progetto nazionale scuola», ove le migliori esperienze divenissero patrimonio di tutti e si potessero insieme affrontare i nodi futuri. Ha visto così la luce il Progetto Rete nel 1996: grazie ad esso sono stati progettati nazionalmente i nuovi percorsi (consumiamo equo, prodotti ed etica, biotecnologie, euro...), si sono prodotti materiali di supporto (opuscoli, guide, cd, fumetti...) alle attività educative, è stato realizzato un vasto programma di selezione e formazione degli operatori, i famosi "animatori". Cosa bolle in pentola Vi è quindi un ricco patrimonio di conoscenze e di esperienze, raccolto sotto il titolo Educazione al consumo consapevole, offerta formativa" (i famosi pof) che i diversi istituti scolastici definiscono e prospettano alle famiglie, agli alunni, ai docenti. Forniuzione ala malori La scuola e Coop propongono ai ragazzi e alle famiglie dei percorsi educativi in tema di consumi, che vengono concretamente realizzati con l'intervento di operatori specializzati, chiamati "animatori". Loro caratteristica deve essere di unire una grande ca- ganizzazione che come costi, a garanzia della qualità delle proposte educative dì Coop. Thotecnologie Assieme al Gvc (organizzazione non governativa di Bologna) è stato predisposto un percorso educativo sui cibi transgenici, che ha ottenuto riconoscimento e contributo dell'Unione Europea. In un primo anno tale proposta (dal titolo I geni in tavola) è stata sperimentata in un campione di classi, nel secondo anno è stata estesa a tutte le scuole interessate. Consumiamo equo I temi del commercio equo e solidale e dell'eticità dei prodotti (in particolare contro lo sfruttamento del lavoro minorile) sono stati oggetto di due nuove animazioni: Un caffè che fa passare la fame sul commercio equo, e ...gli altri tre sul lavoro infantile.Anche questo progetto, definito assieme al Cies, ha ottenuto il finanziamento dell'Unione Europea. 4 tavola! che viene annualmente proposto a migliaia di scuole e insegnanti, dalle materne agli istituti superiori. Nei mesi di settembre e ottobre si realizzano in tantissime località confronti su questi programmi; ne scaturiscono migliaia di prenotazioni di percorsi educativi, che trovano poi realizzazione nei mesi centrali dell'anno scolastico (da novembre a maggio). Muta la scuola, mutano i consumi, cambiano le domande dei consumatori. La proposta educativa Coop non può non cogliere con flessibilità questi mutamenti, soprattutto da quando il processo di «autonomia scolastica» ha arricchito e differenziato i "piani di pacità di dialogo e ascolto dei ragazzi alla competenza tecnica, a seconda che sì tratti di un percorso sull'alimentazione o sull'ambiente o sull'intercultura. Per questo vengono selezionati e poi formati. Nell'ultimo anno sono state vagliate 139 dom ande di aspiranti animatori, in tre aule di due giornate cadauna; 29 animatori senior hanno partecipato a un progetto formativo, per essere in grado di affiancare nuovi animatori; 165 tra nuovi animatori e soci attivi hanno partecipato a un ciclo formativo di cinque giornate complessive, articolato in 5 diverse sedi. Uno sforzo formativo, impegnativo sia come or- E un nuovo progetto pluriennale di educazione al cibo, che si propone di educare i bambini tramite le famiglie. Il sottotitolo del progetto è abbastanza indicativo: "il consumo tra piacere e responsabilità". Il comportamento alimentare delle famiglie è stato oggetto di un'indagine; i risultati, appena pubblicati, evidenziano "la fitta rete di relazioni affettive .e di consuetudini che si sviluppa intorno alla tavola fra i componenti della famiglia; per i bambini è una vera e propria scuola". Da qui i corsi di educazione alimentare per le famiglie che sono stati programmati. Sicurezza alimentare do, nell'economia, nel mercato. Che la morale sia un'esperienza privata, incapace di dialogare con altri soggetti per l'affermazione di una coscienza politica. Oggi non esistono più "luoghi comuni" in grado, come dice Giacomo Marramao "di raccogliere le esperienze dei soggetti»: il peggio è che si accetti la teorizzazione del "nulla-in-comune" e della società dello sradica mento. Rinunciando, innanzitutto, a sostenere quelle esperienze di solidarietà e mutualità che oltre "il luogo comune", ma con uno scopo comune, hanno saputo organizzarsi. E rinunciando a pensare alla politica in modo costruttivo, a partire da un universalismo che non è la somma delle identità e delle differenze a cui limitarsi ad assicuraregaranzie.In questo continuo gioco al ribasso si finisce per accettare che il mondo cambi al di fuori di noi e, probabilmente, senza di noi. Le ricorrenti crisi alimentari che turbano i cittadini europei (vino al metanolo, pollo alla diossina, mucca pazza) hanno portato a considerare per i prossimi anni il tema della sicurezza alimentare come la ,priorità». Coop ha fatto da tempo questa scelta, ed è in buona compagnia (anche l'Unione Europea lo ha fatto, prima come direzione delle politiche dei consumatori, poi come Commissione,progettando l'istituzione dell'Autorità alimentare europea). E in corso una revisione delle animazioni sull'alimentazione che Coop propone alle scuole, con una specifica attenzione alla sicurezza. Nostro cibo quotidiano Così si chiama il concorso che Coop promuoverà tra gli studenti delle scuole medie inferiori e del primo biennio delle superiori (età quindi 1116 anni ), con scadenza 31 marzo 2002. Il sottotitolo "alimentazione sana e consumi corretti" precisa ulteriormente l'oggetto del bozzetto (in forma di manifesto) che le scuole partecipanti dovranno produrre. Tra tutti i lavori che perverranno la com mi ssione selezionerà 100 bozzetti che saranno esposti in una mostra organizzata da Coop e che girerà l'Italia. . Alimentazione e sport È questo l'oggetto della prima concreta collaborazione tra ministero della Pubblica istruzione e Coop, in attuazione deI protocollo d'intesa, firmato nel dicembre 1999. Una specifica animazione Nutrirsi per lo sport sarà sperimentata in un campione di classi, con animatori preparati sul tema. I risultati di questa sperimentazione verranno in e discussi n un convegno nazionale Coop/ministero. Destini incrociati Esclusi alla meta di Michela Bianchi In realtà le stesse cose sono le migliori e per l'individuo e per la comunità (....) Cli uomini, infatti, hanno lo stesso fine sia collettivamente sia individualmente e la stessa meta appartiene di necessità all'uomo migliore e alla costituzione migliore Aristotele, Politica Non esisteva per il mondo greco una morale dell'ind i viduo diversa o, addirittura, contrapposta a quella delle comunità: esisteva una morale comune, un fine coincidente e collettivo che derivava dall'ordine naturale delle cose. Esisteva, insomma, la comunità politica, espressa dalla città la polis -, che "tende al più eccellente di tutti i beni", la vita felice; al di fuori di questa comunità l'uomo non si realizza. Dice infatti Aristotele che la città, (intesa, ovviamente, non nel senso moderno del termine), è anteriore all'individuo"perché se l'individuo, preso da sé, non è autosufficiente, esso sarà rispetto al tutto nella stessa relazione in cui lo sono le altre parti". Ci sono dunque un bene che appartiene sia all'individuo sia alla co- munita e un luogo, terreno, in cui questo bene si realizza e in cui le esperienze dei soggetti si incontrano e raccolgono: in un'epoca in cui vanno profondamente ripensati i due fondamentali pilastri, individuo e comunità, può torn are utile ri prendere in mano questi concetti. Oggi il trionfo della tecnica ha reso impotente la politica, la morale delle "corporazioni" detta le sue regole, affrancata da obblighi verso la collettività e iI territorio; il peggio è che si accetti che la politica sia divenuta irresponsabile rispetto a quanto succede nel mon- Queeoloak di Coop Lonstunts I - IS ounb• 3:01 ovale zonssano=atfra.c000d Direte. responsabile Molo Soalnen Coordinamento veda:donale Amare Porlenala Cometa dl restatone Siero Ambrosell. Seme remano Flano Bela, Pero Gevanta. Osso %Nemo., Danne ~roto Ugo Penso teso 5,55. ketn Scalpelli. C'esce Beva Rditfico Coop Lombarda staio Pornogeses 75 . 201.12 Mibro 15.52.895.931 lentiand e abroga Ceda Cssado" Cabana IMI) 02,577 111 Abbonamene annui Per non Boa L 20 COO peri son conto Aeoesonveno dal Trts. d MOtss a'144 del 14 ateo 1582 Annoto alt Une'. Stampo Perori. 'stavo Tiratura 110.2110 copie L2 una di "Moda Consumo' salva °S'affiori e non lotte l'ano io»doOen, pt000141. E tana ocOlogica. liE «Atasunto Acque Minerale o del rubinetto? In Europa gli italiani sono in testa ai consumi di acqua in bottiglia: 155 litri l'anno. il fatturato mondiale è di cinquemila miliardi annui. Legge per imbottigliare l'acqua potabile. di Raffaella Galli Con un consumo medio per individuo di 155 litri annui di acqua in bottiglia, l'Italia occupa il primo posto nella classifica europea dei consumatori di acqua minerale, seconda solo alla Germania. Mediamente, nel mondo, il consumo di acqua imbottigliata cresce ogni anno del 7%. Un dato interessante che espresso in cifre significa che 180 aziende produttrici fatturano quasi 5.000 miliardi l'anno, con un mercato in continua crescita. A dispetto della disponibilità di questa risorsa naturale, il cittadino è disposto a pagare molto di più per quella in bottiglia.Secondo un sondaggio Istat nel '98 il 46,5% degli italiani preferiva bere saio ac- qua in bottiglia perché considerava poco sicura quella del rubinetto. E negli ultimi anni la sfiducia nell'acqua erogata dal servizio pubblico è sicuramente aumentata. Eppure è un errore perché la migliore acqu a da bere non si trova necessariamente in una bottiglia. Ci sono acque potabili con caratteristiche qualitative e igieniche superioH a Quelle delle acque minerali. Per di più si trovano in commercio acque minerali che contengono sostanze pericolose, come arsenico, cromo e nitrati, in concentrazioni non permesse all'acqua erogata dagli acquedotti. Larsenico, ad esempio, non può superare i 50 microgrammiJ1 nell'acqua di rubinetto, mentre per la minerale il limite è 200 e al di sotto di questo valore non c'è nemmeno l'obbligo di dichiararne la presenza sull'etichetta; il cadmio non può superare i 5 microgrammul nell'acqua potabile, mentre in quella minerale la sua presenza è da dichiarare solo quando supera i 10 microgrammill! Per il nichel, addirittura, il limite di concentrazione esiste solo per le acque potabili. Non è detto che l'acqua minerale, una volta imbottigliata, si mantenga batteriologicamente pura come quando viene prelevata alla fonte. Dipende molto da come viene custodita e conservata,sia negli stabilimenti di produzione sia nelle nostre abitazioni. L'esposizione alla luce e al calore del sole, per esempio, favorisce lo sviluppo di spore di alghe, batteri o muffe, naturalmente presenti nelle acque minerali naturali. Nell'acqua gassata, invece, la presenza di anidride carbonica determina la formazione di acido carbonico che ostacola lo sviluppo batterico. Per questo motivo anche se sulla confezione viene indicata una lunga scadenza (1-2 anni) è consigliabile consumare l'acqua entro i tre mesi dall'acquisto (sei mesi se si tratta di acqua gassata), Per queste ragioni non si può considerare l'acqua del rubinetto meno sicura di quella in bottiglia, sia che ci si riferisca alla presenza di sostanze tossiche sia a quella di germi patogeni. Tanto più che, oltre ai parametri più restrittivi ai quali deve sottostare, l'acqua potabile è sottoposta a controlli molto frequenti da parte delle autorità municipali mentre le aziende distributrici di acqua imbottigliata lasciano passare anche quattro anni tra un controllo e l'altro. Bisogna però considerare che l'acqua in bottiglia proviene da falde profonde,e necessariamente incontaminate, situate in località protette da un'area di rispetto nella quale non possono esistere insediamenti umani, agricoli o indus- triali che comprometterebbero, con i loro scarichi, la qualità dell'acqua prelevata. Per questa ragione l'acqua minerale imbottigliata generalmente non subisce alcun trattamento, in quanto microbiologicamente pura alla fonte e preservata da ogni tipo di inquinamento. E il motivo per cui la legge prevede limiti di tollerabilità più ampi per alcuni inquinanti e controlli meno frequenti. Al contrario, l'acqua del rubinetto di casa nostra viene prelevata, a seconda delle collocazione geografica del centro abitato, dall'acqua di falda profonda, come accade per la città di Milano, oppure dalle acque superficiali più vicine: Torino e Ferrara dal Po, Firenze dall'Arno e Coma dal suo lago. In questi casi l'acqua deve necessariamente essere sottoposta a processi di potabilizzazione, cioè sedimentazione, filtrazione e disinfezione con cloro,iltrattamento ancora più utilizzato in Italia per eIimi nare i microrganismi, il cui utilizzo, però, determina la formazione di trialometani che sono composti in buona parte cancerogeni per l'uomo.Due terzi degli acquedotti della rete idrica, invece, erogano acqua prelevata alla fonte senza alcun trattamento, esattamente come avviene per le acque minerali. È un'acqua assolutamente sicura sotto il profilo igienico e assolutamente confrontabile con quella minerale. In alcune regioni come il Trentino, infatti, il 95% degli abitanti dichiara di bere regolarmente l'acqua del rubinetto, cosi come la maggior parte degli abitanti di Friuli e Valle d'Aosta. È da questa presupposto che nasce l'idea drimbottighareracqua del rubinetto. Dal 18 marzo è in vigore il decreto legislativo n. 31/2001 che, in attuazione di una direttiva europea, autorizza le Società o gli Enti pubblici, come i Comuni, a commercializzare in bottiglia l'acqua potabile. Questo significa che è possibile imbottigliare l'acqua che sgorga dal rubinetto, senza alcun trattamento preventivo e quindi senza aggiunta di cloro, e venderla nei supermercati come "acqua da tavola"e"destinata al consumo umano". La stessa acqua può essere modificata chimicamente per soddisfare le richieste di alcune categorie di consumatori, ad esempio arricchita di calcio per bambini e anziani con problemi di osteoporosi oppure impoverita di sodio per gli ipertesi. In alcune nazioni europee, come la Francia e il Belgio, questa iniziativa ha riscontrato un grosso successo, grazie anche al prezzo notevolmente inferiore del prodotto. Secondo uno studio commissionato dal WWF in tutto il mondo, i consumatori sono disposti a pagare dalle 500 alle 1000 volte di più per una bottiglia d'acqua che, almeno nel 50% dei casi, ha le stesse caratteristiche dell'acqua del rubinetto, con la sola differenza che in quest'ultima il contenuto di sali e minerali è leggermente inferiore. In numerose città italiane, purtroppo, non è consenti to bere l'acqua del rubinetto e, a volte, è possibile farlo so- lo grazie a deroghe di tempo concesse ai Comuni per far rientrare le concentrazioni dei vari arametri misurati, nei Erni"ti previsti dalla legge il caso dei nitrati che costituiscono la più frequente causa di inquinamento delle acque di falda e che sono la conseguenza di un eccessivo impiego di concimi in agricoltura e della decomposizione di sostanze organiche. Per legge un acqua potabile deve avere un contenuto di nitrati non superiore a 50 ragil. I nitrati se ingeriti in quantità superiori a quelle consentite sono molto pericolosi per la nostra salute e soprattutto per quella dei bambini nei primi mesi di vita. In questi casi l'acqua minerale naturale è una valida alternativa per il suo contenuto in genere molto basso di nitrati (non superiore a 5 mei). E evidente che il ricorso all'acqua minerale in bottiglia non è una soluzione ai problemi di inquinamento che compromettono la qualità di quella che esce dai rubinetti. Il principale obiettivo deve essere quello di garantire un'acqua potabile che sia, ovunque, sicura da bere. E per ottenere questo risultato bisogna intervenire sulle attività umane, agricole e industriali responsabili del deterioramento ambientale. Prima di scegliere a priori l'acqua minerale, informatevi sulla qualità di quella che sorga dal vostro rubinetto. Potreste fare interessanti scoperte e risparmiare un bel po' di soldi. Alcune informazioni per scegliere una buona acqua (la bere Le acque si differenziano principalmente in base al loro contenuto di sali. Il residuo fisso a 180° é la quantità di minerali che resta dopo che tutta l'acqua è evaporata a questa temperatura. Le acque con un residuo fisso inferiore a 50 mg /l sono particolarmente indicate per le persone che soffrono di calcolosi renale. Più della metà delle acque in commercio in Italia ha un residuo fisso non superiore a 500 mg/I e vengono definite oligominerali. Le acque minerali vere e proprie possono contenere fino a 1500 mg/I di sali, hanno un minor effetto diuretico e possono arricchire eccessivamente di sali la dieta. Le acque ancora più ricche di sali minerali hanno solo scopi terapeutici. Il pH dell'acqua è quasi sempre intorno a valori neutri (tra 6,5 e 7,5). Un pH leggermente più alto (maggiore di 7) può essere utile per neutralizzare l'acidità gastrica. La durezza è legata alla presenza dì sali di calcio e magnesio e viene indicata in Gradi Francesi (°F). Salute "SUMO 1E1 Arrivano i farmaci generici I prodotti più cari devono essere pagati. Intervista al professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano. Nel 2002 arrivano a scadenza brevetti di medicinali di Giovanni Padovani Presenti in farmacia già da qualche anno, dal primo settembre sono stati lanciati ufficialmente, attraverso una campagna del Ministero della Sal ute, i cosiddetti 'farmaci generici'. A partire dalla stessa data, per le categorie di farmaci dove sono presenti i generici, i prodotti più cari non sono più gratuiti ma possono essere acquistati soltanto pagando di tasca propria una parte del prezzo (vedi box a lato). Ma su tutto l'argomento, in realtà, si è detto di tutto e di più. Fondandosi su una informazione approssimativa e confusa, qualcuno, beato lui, ha potuto interpretare l'attributokenerico' come quello che caratterizza un farmaco adatto a ogni malattia: naturalmente non è così."In realtà", spiega il professor Silvio Garattini, Direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano,"ogni medicinale comperato in farmacia può essere identificríto da due nomi. Il primo, il più noto e scritto a caratteri più grandi, è quello commerciale, un nonne di fantasia: il secondo, in caratteri più piccoli, è il nome chimico del cosiddetto'principioattivo',1a molecola efficace contro questa o quella patologia. Ebbene, i farmaci generici Sono quelli contrassegnati soltanto dal nome del principio attivo", Negli altri paesi europei i prodotti di questo tipo sono ormai molto diffusi ed hanno conquistato una larga fetta di mercato. In Germania e in Inghilterra, per esempio, oltre il 20% di tutto il mercato farmaceutico è rappresentato attualmente dai generici, in Danimarca si arriva al 30. L'interesse deriva prima di tutto dal costo. Mediamente il farmaco generico costa dal 20 al 40% in meno rispetto allo stesso prodotto identificato da un nome commerciale e in non pochi casi il prezzo può abbassarsi oltre il 50%. Considerando il fatto che i generici presenti nelle nostre farmacie sono attualmente 130, il risparmio complessivo per i consumatori ma anche per il Servizio Sanitario Nazionale potrebbe essere importante. Ma quanti conoscono le caratteristiche generali di questo tipo di farmaco? E su quali presupposti è fondata la fiducia nei confronti del generico? "Quale Consumo" ha rivolto alcune domande su questi temi a Silvio Garattini. Professor Garattini, è proprio vero che tra un farmaco con il mar- chio e il rispettivo generico non esiste alcuna differenza dal punto di vista della sicurezza e dell'efficacia terapeutica? "Dal momento che i farmaci generici contengono lo stesso principio attivo di quelli marchiati e poiché gli effetti curativi e più in generale l'attività biologica dei medicinali dipendono esclusivamente dal principio attivo, non vi sono differenze. Va anche precisato che l'identità del farmaco generico e di quello marchiato non è un presupposto teorico ma dev'essere provata sperimentalmente. Pri- ma di essere immesso in commercio, infatti, qualsiasi generico deve dimostrare in laboratorio: 1) che la sua molecola ha lo stesso livello di purezza (e parallelamente di eventuali impurità) dei farmaci marchiati, 2) che nel sangue della persona che lo assume raggiunge gli stessi livelli di concentrazione. Queste due caratteristiche vanno provate caso per caso ed è per questo motivo che i generici non possono essere considerati come prodotti nuovi: sono, in realtà, assolutamente identici a farmaci studiati e utilizzati da molti anni. Personalmente inoltre ritengo che la diffusione del farmaco generico potrà contribuire a migliorare le nostre abitudini farmacologiche. I nomi commerciali, infatti, possono facilitare qualche confusione: i pazienti, ma anche i medici, ritengono a volte di utilizzare farmaci diversi mentre in realtà assumono due dosi dello stesso farmaco. Al contrario, ragionando sul nome del principio attivo e non su quello commerciale, equivoci di questo tipo sono impossibili. Sarà più agevole riconoscere i prodotti da prendere". Il supplemento da pagare Nome del farmaco Prezzo di riferimento C.9.51QA91 farmaco Supplemento da Pagare Aulin (30 compr , 100 gr) Nimesulide Eg Nimesulide Dorom 18.200 19.800 12.000 9.500 1.600 Voltaren (21 compr., 100 mg) 13.900 6.700 13.900 13.900 2.800 Diclofenac Eg " Diclofenac Dorom Nota bene: si tratta di tre prodotti a 'lento rilascio' Nelle tabelle, due esempi relativi a prodotti medicinali molto diffusi, con i prezzi in vigore nel settembre di quest'anno. Sia nei caso dell'Aulin che del Voltaren la voce fondamentale è II cosiddetto 'prezzo di riferimento': si tratta del rimborso massimo che il Servizio Sanitario Nazionale concede attualmente per i 630 farmaci che considera rimborsabili. Quando il prodotto è a carico dello SSN, dal momento che il prezzo dei due farmaci marchiati supera l'entità del rimborso, è necessario sborsare 1.600 lire per l'Aulin e 2.800 per il Voltaren: i generici corrispondenti, invece, sono gratuiti. Nei casi in cui il farmaco non é passato dallo SSN oppure viene acquistato senza ricetta, le differenze di costo tra il prodotto marchiato e quello generico sono indicate nella terza colonna (costo del farmaco). Questi esempi mettono in evidenza il punto debole del sistema dei farmaci generici come è impostato attualmente. Di norma, infatti, il prezzo di riferimento fissato per i singoli prodotti è molto alto: questo modo di procedere annacqua di molto il possibile ruolo dei generici. Un cittadino che preferisce prendere un medicinale 'di marca spende in realtà soltanto poche migliaia di lire in più nei confronti dei generici. Il loro mercato. di conseguenza, non viene incoraggiato come potrebbe essere e parallelamente il risparmio per le casse dello stato e delle regioni sui farmaci rimborsati è scarso. La speranza è che si voglia fare di più. In effetti il decreto legge varato il 14 settembre 2001 prevede che le regioni possano abbassare, sia pure a titolo sperimentale e per un periodo di 6 mesi, gli attuali 'prezzi di riferimento': in questo caso i farmaci di marca, se le industrie non abbasseranno i prezzi, verranno a costare di più e l'acquisto dei generici, di conseguenza. diventerà più conveniente. Per duale motivo i farmaci generici costano meno degli altri? "Perché le ditte produttrici possono produrre e vendere una molecola terapeutica senza aver sostenuto, d'altra parte, il costo di una ricerca che è stata effettuata da altri. Va ricordato che il generico può essere immesso sul mercato soltanto quando il brevetto industriale (in campo farmaceutico, per convenzione internazionale, ha una durata di 17 anni) è scaduto e il farmaco, dí conseguenza, può essere "copiato": è per questo motivo che costa meno. In Italia, la legge stabilisce che il prezzo dei generici non deve superare l'80% di quello dei medicinali corrispondenti che portano il marchio. Questo significa che il peso della ricerca sul costo complessivo del prodotto è stimato nel 20% circa: è una valutazione di ordine generale che mi pare abbastanza equa, anche se in molti casi, come è già stato detto, la differenza tra il costo del farmaco marchiato e quello del generico è maggiore". Quali sono le prospettive di mercato dei farmaci generici? "Nel prossimo futuro è un mercato destinato a un grande incremento. Nel 2002, per esempio, arriveranno a scadenza i brevetti di prodotti medicinali molto importanti come la fl uoxetin a, la ranítidina la sinvastatina: è prevedibile che molte ditte farmaceutiche, allora, produrranno questi farmaci come generici, a prezzi inferiori di quelli oggi ín vigore. In questa prospettiva è necessario che il generico venga accolto con fiducia anche da noi". Si è detto che l'introduzione dei generici rappresenta per í consumatori italiani una sorta di esame di maturità in tema di cultura medica: professor Garattini, condivide questa affermazione? "Si. I medici, naturalmente, sono i primi che debbono imparare le nuove regole del mercato farmaceutico. Quando un cliente chiede loro un farmaco, se in quella categoria c'è anche il generico, sono tenuti a farlo presente nell'interesse del loro assistito. Debbono saper resistere, inoltre, alla pubblicità delle case farmaceutiche. Queste sono riuscite a ritardare, in Italia, la diffusione dei generici e attualmente i loro propagandisti insinuano che questi prodotti siano meno validi di quelli marchiati: ma non è vero e il medico deve saperlo.Anche i consumatori sono chiamati a cambiare la loro mentalità. Certo slogan diffusi -11prodotto migliore è quello che costa di più, per esempio, oppure: chi spende di più spende meglio- in medicina non corrispondono a verità: è venuto il momento di accorgersene". Le decisioni giuste Ecco cosa fare nei confronti dei farmaci generici Molti cittadini hanno ricevuto a casa "Arrivano i generici", un opuscolo del Ministero della Salute per informare su questo tipo di farmaci. Ma l'opuscolo non è attendibile: i suoi elenchi e soprattutto i prezzi dei farmaci non corrispondono a quelli reali perché si fondano su un provvedimento (l'adeguamento dei prezzi italiani alla media europea) che è stato rimandato. Il ruolo del medico Quando, come avviene nella gran parte dei casi, il nome del farmaco viene scritto sulla ricetta, la questione del generico dev'essere affrontata dal medico che la compila: se in quella categoria di farmaci esiste un generico, tocca a lui avvertire il paziente e chiarire eventualmente i suoi dubbi. Il paziente, da parte sua, deve imparare a fidarsi di chi lo cura anche in questo campo, rinunciando al farmaco cui era'abituato per prendere il generico. Le domande del paziente In alcuni casi it paziente acquista il farmaco senza ricetta: questo avviene in particolare per gli analgesici.Si può calcolare che attualmente il 30% questi farmaci vengano acquistati direttamente in farmacia. Ebbene, in questi casi é il cittadino che deve chiedere al farmacista se esiste un farmaco generico corrispondente a quello desiderato, con un minor costo. Può chiedere, per esempio: 'Vorrei un Aulin (oppure un Voltaren): c'è un farmaco generico che costa meno?". Coop Cronache CalSUPAO Disegno infantile: i premiati di Cremona Presso la ex chiesa di san Vitale si è tenuta a Cremona la premi azione del 9' concorso provinciale di disegno infantile organizzato dal Comitato soci con il patrocinio del Comune, della Provincia, del Provveditorato agli studi, dell'Azienda turistica e con la collaborazione della locale TV telecolor. Alla manifestazione erano presenti l'Assessore alle Politiche educative del Comune di Cremona, professor Ferdinando Soana, l'Assessore alla Cultura dell'Amministrazione provinciale, professor Francesco Spotti e il Presidente del Comitato soci. Al concorso hanno partecipato 15 classi di altrettante scuole cremonesi con oltre 100 tra disegni e lavori dei bambini. Il tema sul quale gli scolari sono stati chiamati a cimentarsi aveva per soggetto "Le incredibili avventure del trenino arcobaleno" - una favola scritta da Sandro Talamazzini. I premi consistenti in medaglia d'oro e d'argento, una targa, buoni acquisto di materiale didattico e libri, sono stati assegnati alle classi e non ai singoli allievi, giacchè ai è voluto valorizzare non il lavoro dei singoli bensì l'impegno collettivo nello stilare la classifica, perchè i disegni consegnati erano tutti molto belli e di grande fantasia. Come testimonia la foto, insegnanti e genitori hanno partecipato con entusiasmo e calore alla premiazione. Ernesto Maestrelli Presidente Comitato soci di Cremano. Coop News Cassano M. — Busto A. — Legnano Calcetto con pa. .ne etico l'origami (arte giapponese di piegare la carta senza l'utilizzo di colla e forbici); Dipingere su materiali vari (vetro, ceramica, tessuto...1; Giocare con l'euro simulando la spesa, (di assoluta attualità). Un po' di dovere! Qualche compito naturalmente! E alla fine una bella mostra dei "prodotti", che ha interessato, per le prime due settimane di agosto, numerosi avventori del centro Mirabello. Questa attività sta diventando a poco a paco un vero e proprio collante tra il territorio circostante e il centro commerciale e completa ed arricchisce le iniziative estive per bambini e ragazzi delle parrocchie e dei comuni limitrofi, contribuendo altresì a rendere visibile sul territorio il comitato Soci Coop di Cantù, che è di giovane formazione. Certo richiede fiducia, impegno e costanza da parte degli organizzatori, ma ne vale davvero la pena! Patrizia Ramaioli del Comitato Soci Coop di Carità Si è tenuto a Cassano Magnago dal 18 giugno al 24 luglio 2001 il 2° torneo di calcetto. La gara sportiva alla quale hanno partecipato 24 squadre per un totale di più di 190 ragazzi, di età compresa trai 16 e i 25 anni, sì è svolta sul campo dell'oratorio San Carlo di Santa Maria del Carro, organizzata dal CSI locale, ed è stata sponsorizzata dal Comitato soci Coop Lombardia Cassano — Busto Arsizio — Legnano, Detto torneo è stato giocato con il pallone etico. Ciò ha permesso di affrontare il discorso del lavoro minorile e della solidarietà. Un tema molto discusso quello della solidarietà, ma che ha portato a queste conclusioni: la solidarietà presuppone prima disponibilità verso il prossimo; tutti siamo intransigenti nel far rispettare i nostri diritti, ma quanto ci è difficile rispettare i diritti degli altri! La solidarietà deve partire innanzitutto da noi, nei piccoli gesti di generosità, dì bontà verso chi soffre, chi è solo, chi è bisognoso. Sulla solidarietà, quando è sincera, nasce e si sviluppa la tolleranza, intesa come rispetto per il prossimo, per le sue esigenze, per le sue idee, anche quando non concordano con le nostra Un'azione mirata e approfondita di educazione morale e civile deve essere la base di ogni processo di maturazione, perché educando alla giustizia, si garantisce una società giusta; educando alla solidarietà, si garantisce la pace; educando alla tolleranza, si garantisce l'uguaglianza: infatti solamente in una società dove tutti assolvono i propri doveri, si possono garantire tutti i diritti. E risultato di questo lavoro da parte del nostro Comitato ci sembra un segnale positivo di speranza, in quanto ci dimostra come i valori cooperativi sono alla base del nostro impegno verso lo sport, che non sceglie la sponsorizzazione di una sola prestigiosa squadra, ma preferisce dedicare risorse per far crescere una cultura sportiva dal basso, strettamente collegata con il territorio. Cantù A Mirabello piaceri e doveri Come ogni luglio, da qualche anno a questa parte, il comitato soci Coop dr Canti', in collaborazione con il direttore del centro commerciale Mirabello, ha portato avanti l'iniziativa dei laboratori estivi, avente per titolo "con piacere e un po' di dovere", che ha intrattenuto i ragazzi delle elementari e delle medie del territorio circostante per due ore consecutive, og-nì martedì e giovedì mattina, nel mese di luglio. L'iniziativa ha riscosso molto successo, sia per l'ambiente fresca e rilassante della galleria in cui si sono svolte le attività, sia per l'originalità e creatività delle stesse, che hanno visto unapartecipazione attenta e attiva di tutti ì fruitori. Queste le attività: Riciclare ad arte, anche con l'utilizzo dell'arte del- Mainate Il mondo in un pomeriggio Brescia Estate al Centro Sociale Coop L'arrivo del periodo feriale non ha significato, a Bres cia, la cessazione delle attività sociali. Sono infatti state allestite alcune iniziative di carattere consumeri sta e culturale. Nel mese di-giugno il giovedì sera la r musa, il cinema ha tenuto banco nel saloncino del centro sociale di via Quaranta. Quattro film di levatura (Vatel — Miseria e Nobiltà — La Cena — Il viaggio di Felicia) hanno sondato il rapporto tra cibo e interpreti delle narrazioni. Massimo Morelli, docente di storia del cinema presso il liceo classico Calini e Salvatore Gelsi, ordinario di storia del cinema presso l'Università di Ferrara, hanno poi svelato al pubblico pre sente la tecnica dei films. Rinfreschi e assaggi di cibo derivati dai racconti proiettati hanno funzionato da dopo-cinema. Sempre a giugno, nell'aula magna dell'ateneo bresciano — facoltà di medicina, Ettore Tibaldi ha partecipato al convegno, promosso da Idea Salute e dai soci del centro Sociale, sul tema "il mal di pancia". A confronto, sul piè (apparentemente) banale degli umani malanni, le varie medicine praticate nel mondo. Da quella tradizionale, a quella ayurvedica, olistica, dell'agopuntura, dell'aromaterapia etc. Tutti gli approcci sviluppati su basi scientifiche. Tibaldi, con la consueta dose di ironia, supportata da altrettanta scientificità, ha parlata del mal di pancia del mondo, riferita alle disparità di disponibilità delle risorse alimentari e dell'impegno di lotta a favore dei paesi poveri. Al festiva] dell'Unità di Brescia, dedicato quest'anno al lavoro, Coop ha presentato con uno stand, la mostra sulla ricostruzione della città dopo i bombardamenti alleati e un dibattito inerente l'eticità dei prodotti Coop e quello in difesa dei minori. Guido Toletti, cori un incisivo intervento, ha illustrato ai soci e non presenti le modalità attraverso le quali questi valori vengono esercitati da Coop Lombardia. Muggiano 3g gara ciclistica Nel contesto della manifestazione "Eastate in villa" organizzata dal Comune di Malnate, il Comitato soci Coop di Malnate/Varese in collaborazione con il Gruppo amici di Padre Franco ha proposto domenica 22 luglio presso la villa Traghetti di Malnate un pomeriggio per bambini dai 6 ai 12 anni. Il titolo dell'iniziativa è stato "Giro del mondo in un pomeriggio". In questa occasione il Gruppo Pandara di Milano, rappresentato da Emanuela e Simona, ha voluto dare una nota di colore al parco costruendo e facendo costruire dai bambini presenti "uccelli infuocati" mediante l'utilizzo di semplici materiali (pezzi di stoffa di vari colori e riso). Le due animatrici hanno poi raccontato una fiaba animata dagli stessi bambini che facevano volteggiare nell'aria il loro "uccello infuocato". La fiaba che sottolineava la tristezza dì un mondo senza colori voleva significare la gioia e la varietà di una società capace di integrare etnie diverse. Durante il pomeriggio è stata offerta una merenda con crema di nocciole e the marchio CTM (Equo Solidale). Si è smalta, come previsto, la gara a circuito di 42 len del 3° Campionato sociale della Ciclistica Muggiano Coop Lombardia. Una folla numerosa ha premiato la brillante ed impeccabile organizzazione di tutta la manifestazione che ha riscosso un ottimo successo anche grazie alla partecipazione di altre società ciclistiche, quali la Galbiati Rovati Corsivo, la Croce Verde Corsivo e Aido Lacchiarella. La graduatoria finale ha visto il giovane e promettente Stefano Caracciolo classificarsi al 1° pasto assoluto seguito da Giancarlo Bonaluini entrambi della Ciclistica Mugg ìano. Medaglia di bronzo per Pieratefano Bigio del G. S. Galbiatl Ravati di Corsico seguito, in quarta posizione, dal campione Sociale uscente Giacomo Esposito. La premiazione degli atleti ha avuto luogo all'interno della Festa di Muggiano. Viaggi Bonolatours stan" AVVERTENZA Invitiamo comunque gentili Soci a voler verificare l'esattezza delle quote a delle dalla presso l'ufficio Soci e Consumatori maggiori informazioni rivolgetevi al vostro Supermercato o Ipermercato Coop Le quote si intendono espresse in migliaio di lire, non includono lo quoto di iscrizione, le tasse di imbarcojsbarco ed oltre particolarità relative al programma specifico. Tali quote sono sempre relative a sistemazione in camera o due letti. Condizioni generali come do catalogo a volantino di riferimento. V,,,,,NOLATOURS Orgunizzazi cene tecnico 1 â ineleork fiCe FESTIVITÀ 2001-2002 E TEMPO DI RACCOLTA NATALE/CAPODANNO Nel volantino contenente il programma.dettagliato del viaggia questo simbolo segnalerà che il viaggio partecipa alla raccolta punti quanti giorni vuoi... Dove vuoi... Viaggio di a/r In pullman; pensione completa + Cenone di S. Silvestro e bevande ai pasti LIGURIA Part. 24 dicembre - 11 giorni Alassio hotel S. Giorgio 2' DICEMBRE 2001... Lit. 880 Euro 454,48 Part. 24 dicembre - 15 giorni Bordighera hotel Mar Ligure 3' Speciale Ponte dell'immacolata 1.050 Lit. 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Euro 428,66 Euro 459,13 . LI 899 da TOUR TOSCANA - 5 giorni dai 29/12 al 2/1 Pensione completa e bevande - hotel 3* - tour in pullman con accompagnatore Lii. 830 Euro 428,66 da ISCHIA - Lit. 8 giorni dal 27/12 al 3/1 Pensione completa bevande - hotel Villa Svizzera 3' - viaggio ah- in pullman 1.230 Euro 635,24 SICILIA - Lit. 8 giorni dai 27112 ai 3/1 Pensione completa e bevande - Park hotel Heltos di Siracusa 3* - viaggio alr in aereo 1.450 Euro 748,86 CROAZIA - Praga & Budapest partenza 4 Dicembre - 6 giorni Lit. 829 Euro 428,14 Lit. TUNISIA Djerba - part. 3/12 - 8 o 15 giorni in aereo SPAGNA Hotel Sun Club 3" - pensione completa + bevande da Lit. 720 Euro 371,85 Lit. Palma di Majorca - hotel 3' - Capodanno pari. 26/12 - 8 giorni 620 Euro 320.20 KENYA - part. 5/12 - 9 giorni in aereo in preparazione Torremollnos & Tenerite Capodanno 2002 Corsi Key Beach 3" - pensione completa + bevande da Lit. 1.900 Euro 981,27 TUNISIA CINA - part. 5/12 - 8 giorni in aereo Tour con accompagnatore - Pechino o Pechino +Chengde o Pechino + Xi'An da Lit. 1.695 Euro 875,39 Lit. 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