Una firma ner Coop
Anno 20-N. 8 ottobre 2001
Periodico di Coop Lombardia
Nell'ambito della campagna promossa per protestare contro il Progetto di legge/delega del Governo sul diritto societario che, all'art. 5 discrimina la Cooperazione è stato
raggiunto un primo importante risultato. Nei punti vendita
di C000 Lombardia. in soli 10 aiorni. sono state raccolte
x 0.185 firme
che insieme alle altre migliaia raccolte in tutta Italia, sono
state consegnate al presidente del Senato.
aafriSISUMO
ET
e le
iete ti
uastano
vita
,ivano
rmaci
l'Euro bussa alla nostra (Noop ha già deciso di darti una
L/porta. È importante comin- ‘,..imano. E a offrirti vantaggi.
ciare a incontrarlo.
Alle pagine 8, 9 e 10
O
Prodotto Coop
CeNsumo
Una volta erano di seta...
Una linea di calze da donna a marchio Coop per ogni esigenza. Dai collant ai gambaletti
Le gambe non hanno mai
smesso di rivestire un
ruolo determinante nella moda, come nel gioco
della seduzione.
Per secoli, le donne non
mostrano le gambe, ancora nella Belle Epoque
intravvedere caviglia e
polpaccio è occasione
rara. Come dice una canzone fra le due guerre:
"Saran belli gli occhi neri,
saran belli gli occhi blu,
ma le gambe, ma le
gambe a me piacciono di
più". Inizia da qui la
gonna corta, perché con
la guerra o comunque nei
momenti difficili le donne
devono lavorare al posto degli uomini e hanno
necessità di muoversi
senza impacci, e occorre
anche risparmiare tessuto.
Un po' di anni dopo le
gambe sono abbondantemente e serenamente
in mostra e nascono i collant: è l'evoluzione delle
calze di seta o di nylon
che ha consentito di
portare le minigonne di
Mary Quant. Se il suo
regno continua ancora
adesso lo si deve alla
scoperta di materiali
sempre più resistenti,
impalpabili,lucenti,leggeri. Bianchi da infermiera o neri da diva del
Crazy Horse, velati, coprenti, colorati, sexy o
morigerati, devono il loro
successo alla praticità e
funzionalità.
Dalla calza in cotone tessuta a telaio e con la cucitura dietro, la calza di
nylon degli anni cinquanta, al collant di filanca
degli anni sessanta, fino
a quello elasticizzato in
Lycra, e siamo negli anni Ottanta, e oggi in microfibra.
Sulle confezioni di calze
spiccano gambe chilometriche e perfette, ma
le donne, o almeno non
tutte le donne, sono così
365 giorni all'anno 24 ore
su 24, non lo consentono
i tempi del lavoro, della
famiglia, della casa,
nonostante tutta la parità raggiunta o presunta,
la tecnologia a disposizione, eccetera. Ci sono
nelle giornate di ognuna
momenti eleganti e
trasgressivi e momenti
meno! Le calze sono però
quasi sempre con noi e
devono anche loro rispondere a tutte le esigenze.
Coop offre, con la garanzia del proprio marchio, prodotti calze per
tutte le esigenze ed occasioni, collant e gambaletti. Per uso quotidiano, sia come prestazioni
che come prezzo: Ognigiorno a 20 den collant
elasticizzato opaco facile
da portare e abbastanza
resistente, con tassello
in cotone e punte rinforzate;OttoVenti sempre per un uso quotidiano, ma più gratificanti
con il loro corpino effetto pizzo, la cintura morbida e ricamata. Più resistente e contenitivo InForma, a 40 den, comodo e adatto ad essere indossato tutti i giorni, produce una leggera e piacevole compressione.
Non per tutti i giorni, ma
non solo per le grandi occasioni, perché il prezzo
lo consente, le calze Coop
Eleganza e Prestigio,
in Lycra, eleganti tuttonudo da 20 den e da 40
den o Fascino in Microfibra a 30 den... indossandole non si diventa
proprio come la modella
sulla confezione, però...
Chi invece non ha esattamente un corpo da
modella filiforme o sem-
plicemente non sopporta costrizioni in cintura
può provare le Extra
large del modello InForma, che abbinano ad
una lunghezza di gamba normale un corpino
più ampio e morbido
adatto anche a chi supera largamente i settanta chili di peso mantenendo però un'altezza
media.
Ma cosa sono veramente
i Den riportati sulle confezioni? 20, 40 Den, eccetera, riportati sulle
buste delle calze da donna indicano in modo convenzionale la trasparenza e la consistenza dei
collant; Denaro Tex, invece, è l'unità di misura,
pari a 0,5 g, usata nella
titolazione dei filati,
naturali o sintetico.
Infine i Gambaletti, non
sono proprio un'arma di
seduzione, se avete progetti in questa direzione
non usateli mai! Sono
però molto comodi e funzionali sotto i calzoni,
Carni Coop
Garanzie per suino leggero e per bovino piemontese
Novità sulle ultime realizzazioni relative al progetto
di non utilizzo di organismi geneticamente modificati
nei prodotti a marchio Coop. Sono state certificate
due ulteriori filiere animali: quelle del suino leggero
e del bovino piemontese. Queste le garanzie certificate relativamente al prodotto: alimentazione priva
di mais, soia, colza OGM; alimentazione priva di grassi animali (le proteine animali sono ora vietate per
legge). Queste le garanzie contenute all'interno della certificazione "filiera controllata": nascita ed allevamento esclusivamente in Italia; controlli igienico
sanitari dall'allevamento alla vendita; la rintracciabilità lungo tutta la filiera. Come si nota non abbiamo
limitato la certificazione all'aspetto OGM, ma l'abbiamo arricchita con impegni relativi ad altre importanti caratteristiche di qualità e sicurezza. Come promemoria riepiloghiamo le precedenti realizzazioni. Nel settembre 2000 abbiamo certificato che nei prodotti al-
imentari a marchio Coop non sono utilizzati mais,
colza o loro derivati provenienti da piante geneticamente modificate (246 prodotti di Generi Vari e Fresco Industriale che utilizzano ingredienti derivanti da
queste filiere potenzialmente a rischio) ed il mese
successivo abbiamo certificato tale standard anche
nell'alimentazione del pollo a marchio Coop.
In due tappe - maggio ed agosto 2001 - abbiamo
raggiunto la certificazione della filiera del pesce d'allevamento garantendo: alimentazione priva di mais,
soia, colza OGM; alimentazione priva di grassi di animali terrestri (come in natura sono ammessi ingredienti derivati dal pesce); nascita ed allevamento esclusivamente in Italia; controlli igienico sanitari dall'allevamento alla vendita; la rintracciabilità lungo tutta la filiera. Le caratteristiche nutrizionali: contenuto
in grasso inferiore al 5 o 6% a seconda della specie
e contenuto massimo in grassi saturi inferiore al 35%.
Slow Food Arcigola
Il peperone corno di Carmagnola
di Grazia Novellini
Carmagnola, cittadina
piemontese in provincia
di Torino ai confini con
il Cuneese, merita senz'altro il titolo di capitale, almeno regionale,
del peperone.
Le cronache raccontano
che a farsi assertore e
propagandista di questa verdura fu, agli inizi
del Novecento, un certo
Ferrero di Borgo Salsasio, grossa frazione
lungo la strada per
Carignano. Convinto della straordinaria vo-
cazione orticola della fascia alluvionale compresa tra la sponda destra
del Po e l'altopiano di
Poirino, il Ferrero intuì
che per i peperoni, ingrediente basilare della
gastronomia piemontese,
poteva aprirsi un mercato secondo soltanto a
quello allora dominante
della canapa. Alla stessa epoca risalgono, con
le prime raccomandazioni agronomiche, alcuni pionieristici tentativi di fissare le caratteristiche del prodotto,
oggi definitivamente ripartito in quattro tipologie: il Quadrato (quasi
un cubo, con quattro
punte), il Corno di bue o
Lungo (un cono molto allungato), il Trottola (a
forma di cuore), il Tumaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli
come un pomodoro,
tomatica o pomatica nei
dialetti subalpini). Il
Presidio è nato per valorizzare il più pregiato
di questi, il Corno di bue.
Un peperone unico, che
ha colore rosso vivace o
giallo intenso, forma curiosa - modellata sullo
spagnolìn primordiale, il
peperone oblungo giunto dalle Americhe sapore dolce, polpa spessa, consistente e carnosa. Lo si può gustare
crudo, bagnò 'nt l'euli,
cioè immerso e strascicato in un buon extravergine, o con la bagna
concia (una salsa bollente
a base di aglio, olio, acciughe), ma anche cucinato in vari modi. Il -
Corno è perfetto arrostito in forno o scottato alla fiamma, anche perché
la pelle si asporta facilmente. Suo pregio esclusivo,inoltre,èche può
essere conservato, al
freddo o in liquidi di governo, senza perdere nulla, anzi addirittura migliorando le originarie
caratteristiche organolettiche. Senza infrangere la regola fondamentale della stagionalità dei prodotti,
possiamo gustarlo sott'aceto, sott'olio, in
agrodolce o, come da antica tradizione piemontese, soia rapa, nelle
vinacce. Una grande verdura da tavola, insomma.
Il Presidio
Il peperone Corno di Bue
non rischia l'estinzione,
ma è quasi tutto destinato alle aziende di
trasformazione, che lo
pagano poche lire, spesso mescolandolo a varietà scadenti, magari importate dai Paesi dell'Est. Per questo, dopo
la nascita del Consorzio
del Peperone di Carmagnola, si è deciso di
dar vita a un Presidio
Slow Food, per rilanciare la produzione su basi
di estremo rigore e per
valorizzare un ortaggio
dalle caratteristiche
straordinarie: un peperone meraviglioso, che
non avrà futuro se continuerà a "morire" anonimamente, sotto vetro o
in lattina.
Per informazioni sulla
produzione del "corno di
bue" rivolgersi, a Carmagnola, al presidente
del Consorzio Domenico Tuninetti (tel. 011
9721349) o a Lorenzo
Crivello (tel. 011
9716363).
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Slow Food
«Mura° 1E1
Coop & Conad
Chiesto il rinvio del nuovo
regolamento sul sottocosto
Sottocosto: rinviare l'applicazione del regolamento per facilitare il passaggio all'Euro. Lo chiedono
al Governo COOP e
CONAD, le due maggiori
catene della distribuzione
italiana. ANCC-COOP e
ANCD-CONAD, che rappresentano le due maggiori catene della distribuzione italiana, auspicano un breve rinvio dell'applicazione della disciplina sulle vendite sottocosto per non complicare
la già impegnativa adozione dell'euro. Come sottolinea la stessa relazione
ministeriale, l'esperienza
di altri Paesi europei dimostra che l'introduzione
di regole similari ha prodotto immediati aumenti di
prezzo, anche significativi,
specie dei più noti prodotti di marca, riassorbiti
soltanto nel medio periodo. Posticipare almeno al
prossimo aprile l'efficacia
del regolamento, prevista
per il 25 ottobre, consentirebbe al mondo distributivo di dedicarsi esclusivamente al cambio della
moneta senza dover predisporre i complessi
adeguamenti contrattuali
e commerciali insiti nella
nuova normativa ed
eviterebbe- nell'interesse
dell'economia, dei consumatori e delle imprese
- il cumulo di due cause
suscettibili dì incidere sulla filiera dei prezzi, con
potenziali effetti inflattivi.
Si aiuterebbe in tal modo
l'azione congiuntamente
svolta da industria e distribuzione in questa delicata fase per non far
lievitare listini e prezzi finali. Il maggior tempo
disponibile consentirebbe
infine di predisporre la circolare interpretativa, che
faciliti l'applicazione delle
disposizioni più complesse
in tempo utile perché gli
esercizi commerciali possano adeguarvisi.
Promozioni Coop
CANALE IPER
Mode e tecnologia É questo il mix scelto da Ipercoop
per la promozione della seconda metà di ottobre (dal 15
al 27, peressere precisi). Nel ,
la nuova collezione moda aulunno-inverno troverete tutto
quello che potete desiderare per un abbigliamento clas-
sico o sportivo a prezzi davvero contenuti: dal girocollo
a coste alla camicia in flanella per lui alla gonna lunga in maglia o in jeans per
lei, fino ai nuovissimi giubbotti ecopelle sia per uomo
che per donna. Ma e sulla
tecnologia che i riflettori sono puntati per acquisti davvero vantaggiosi: un grande
assortimento delle migliori
lo, di grande qualità e piccoli prezzi.
!`115.1F RUPPP
Le età della vita 15/10-27/10
Una iniziativa dal titolo curioso in grado di proporre ai
consumatori una panorami-
ca articolata del sempre più
ricco e specializzato assortimento dei supermercati
Coop. Seguendo lo sviluppo
ideale della vita umana verranno proposti i prodotti per
l'infanzia, quelli per i bimbi,
per gli adolescenti e quelli
per la terza età, una stagione della vita sempre più lunga ed interessante.
Sara poi dedicata una particolare attenzione alla con-
venienza, con prodotti per la
famiglia, e non mancherà una
breve incursione nel mondo
dei single.
Via Emilia: la via delle nebbie, degli odori e dei sapori
della pianura 29/10 - 10/11
Continua con la via Emilia la
E =marche peri prodotti più nuovi e tecnologicamente avanzati. Qualche esempio? Un
televisore Hitachi 16:9 32" e
100 hertz a solo 1.699.000,
o un lettore DVD Goodmans
a 399.000. Ma l'offerta non si
ferma qui. Venite a trovarci.
Oltre a pc e videogiochi. cellulari e hifi, come sempre tro-
verete una grande offerta di
prodotti alimentari, e non so-
riproposta, attraverso il percorso delle vie consolari, dei
prodotti tipici, della tradizione e del turismo intelligente
in collaborazione con Slow
Food e De Agostini. Un percorso da Rimini fino a Piacenza Illustrato" con tanti
prodotti di qualità, che hanno nel parmigiano e nel prosciutto crudo due punti di forza. A disposizione di tutti,
gratuitamente, un volumetto della collana "In viaggio
tra i sapori d'Italia" ed uno
splendido CD Rom al costo
di L. 3000 per i soci,
AD OPERA
NUOVA AGENZIA
BONOLATOURS
18 di ottobre è stata inaugurata all'interno del Polo Commerciale 'Opera Centro" la quinta agenzia del network turistico Bonolatours, azienda del Gruppo Coop Lombardia.
Nella fase di avvio sono previste per soci e clienti promozioni particolarmente vantaggiose. Il piano di
sviluppo del
network proseguirà nell'immediato futuro
con l'apertura di
un' altra agenzia nel nuovo
Centro che
Coop realizzerà
a Milano in piazzale Lodi.
Notizie dall'Unione Europea
a cura di Giulia Lauletta —
IN ARRIVO IL BANCOMAT
EUROPEO DELLA SALUTE
PARMIGIANO
O "PARMESAN"?
Il Parlamento europeo ha messo a
punto il progetto di fornire a ogni
E iniziato il 6 giugno il procedi-
cittadino europeo un bancomat sanitario.
Si tratta di una scheda di pochi centimetri che permette di accedere
tramite un "codice elettronico" ai
software sanitari nazionali fornendo
ai medici l'intera storia clinica del
paziente. Fondamentale per il funzionamento del tesserino è la compatibilità dei sistemi nazionali, che
dovranno essere collegati a livello
europeo.
La carta elettronica della salute è
in sperimentazione in otto paesi europei. In Italia il bancomat sanitario arriverà tra due anni, con la
creazione della carta d'identità digitale.
AGU ULTIMI POSTI PER LA
RIDUZIONE DELL'OZONO
Tra il 1998 e il 1999 i paesi dell'Ue
si sono impegnati a diminuire le
percentuali di ozono nell'aria per
non superare le soglie d'allarme per
più di 25 giorni all'anno. In Italia
la riduzione è stata però modesta:
dein% contro una media europea
del 22%.
Questo nonostante sia ormai accertato che l'esposizione anche solo per pochi giorni ad alte concentrazioni d'ozono ha effetti dannosi
per la salute, mentre l'esposizione
prolungata a concentrazioni modeste diminuisce la capacità polmonare dei bambini.
I Paesi più meritevoli nella lotta al-
mento d'inchiesta sulla legittimità
di utilizzare il termine "parmesan" per formaggi che non hanno
nulla a che vedere con il parmigiano reggiano.A sollevare la questione è stato il Consorzio del Parmigiano Reggiano che vorrebbe
che anche il nome "parmesan" venisse registrato come Dop (denominazione d'origine protetta) come è già avvenuto per il parmigiano. L'iniziativa vuole tutelare
i consumatori non italiani che vengono facilmente presi in trappola
dall'assonanza tra parmigiano e
"parmeean" finendo con il consumareprodottilontanissimi dainostro formaggio tipico. Lo stesso
equivoco avviene per altri tipi di
formaggi ("gonzola" o "cambonzola") ma anche per vini, pasta, conserve di pomodoro, prosciutti e insaccati. Questa forma di concorrenza sleale avviene in alcuni pae-
si europei ma anche oltreoceano.
TROPPI ANTIBIOTICI
PER I CITTADINI EUROPEI
I cittadini Ue usano gli antibiotici con scarsa prudenza e moderazione, tanto che il commissario eumpeo sanità David Byrne ha
sollecitato i paesi membri ad adot-
tare una "strategia comunitaria"
per ridimensionarne l'impiego. L'uso prolungato degli antibiotici per
malattie comuni, come le affezioni delle vie respiratorie dei bambini, può provocare un'assuefazione che prolunga la malattia e
i suoi relativi costi sociali. Byrrie
propone che i Quindici si impe-
gnino in campagne di sensibilizzazione rivolte alle famiglie e ai
medici. Con questo invito l'esecutivo europeo interviene per la prima volta nel settore della medicina umana,
RICHIESTA LA MESSA
AL BANDO DEL PVC
La guerra al Pvc (cloruro di polivinile) è iniziata anni fa, con la scoperta che il Pvc contenuto nei gio-
cattoli da dentizione rilasciava gli
ftalati, sostanze considerate pericolose, Oggi uno studio di Greenpeace, dopo aver preso in esame una
vasta gamma di prodotti destinati
all'infanzia provenienti da tutto il
mondo,, ha lanciato un nuovo allarme. E emerso che il Pvc, oltre a
rilasciare gli ftalati, responsabili di
causare vari disturbi, tra cui problemi renali e cancro al fegato, rilascia anche altre sostanze nocive.
Il Bifenolo A ad esempio, trovato in
un anello da dentizione per neonati, interferisce sul sistema armonale, mentre il cadmio è cancerogeno.
LA MORTADELLA CONQUISTA IL MARCHIO IGP
Chi ancora considerasse la mortadella un cibo povero e poco raf-
l'ozono sono stati la Germania, con
una riduzione del 45%, il Lussemburgo (-40%) e la Gran Bretagna(-
rmato deve proprio ricredersi.
salume bolognese ha ottenuto in-
fatti il marchio di indicazione geoPer raggiungere questi risultati è
stato fondamentale l'uso di marmitte catalitiche per le auto e il rispetto della normativa Solventi nel-
grafica protetta (Igp) "Mortadella Bologna". Questo marchio garantisce il rispetto della ricetta
tradizionale e la rispondenza del
l'industria.
prodotto alle norme di qualità.
a cura di Andrea Pertegato —
met
MARCHIO DI QUALITÀ ECOLOGICA PER I PC
SI AVVICINA IL VOTO ELETTRONICO
Stabiliti I nuovi criteri ecologici per l'assegnazione del marchio co-
Anche Malia, dopo Belgio, Germania e Irlanda, si awlcina in mo-
munitario dì qualità ecologica per i personal computer e i computer portatili. I nuovi criteri adottati dalla Commissione europea avranno validità triennale. Per un periodo non superiore a dodici mesi,
però, rimarranno validi I precedenti criteri fissati nella decisioni
1999/205/Ce e 1999/698/Ce, in base ai quali alcune imprese hanno già ottenuto il marchio di qualità ecologica per i foro prodotti. Il
marchio di qualità ecologica (ecolabel) può essere assegnalo a
prodotti le cui caratteristiche consentono di contribuire In maniera
significativa al miglioramento di importanti aspetti ambientali e di
promuovere la sensibilità ecologica dei consumatori. Per ottenere
recolabel, pc e portatili dovranno essere valutati. tra retro, in relazione alla quantità di mercurio per la rehoilluminazione dei monitor con display a cristalli liquidi, al livello di rumorosità dichiarato per
l'unità di sistema e ai limiti massimi di esposizione ai campi elettromagnetici. Il fabbricante dovrà fornire, Inoltre, all'acquirente un
certificato di garanzia di funzionamento del monitor per armeno tre
anni,
do concreto alle votazioni online. I cittadini del Comune di Avallino,
scelto dal Ministero dell'Interno per la sperimentazione del progettodi voto elettronico a distanza E-poli, saranno i primi a poter testare
l'utilizzo di seggi elettronici attraverso i quali esprimere la propria
preferenza. Muniti dl una smart card, che grazie ad un microchip
conterrà tutte le informazioni identificative, 1.000 avellinesi, nel
prossimo autunno, saranno chiamati a sperimentare tale sistema.
L'iniziativa prevede una serie cfi fasi che consistono innanzitutto in
una campagna infomlativa verso i cittadini, poi nella consegna delle
smart card ed infine nella scatta dei seggi per l'attuazione del test.
Termine ultimo dei preparativi sarà settembre 2002.
COME RICONOSCERE L'EURO
A partire dal primo gennaio 2002 una montagna di monetine riempirà la nostra vita. Dovremo imparare a fare i conti in centesimi e a
trattare prezzi con la virgola, dimenticando i biglietti da mille e multipli della nostra vecchia lira. Le nuove banconote e monete in curo sono a prova di falsificatoti e studiate per venire incontro anche
a chi ha problemi di vista. In attesa di utilizzarle, potete vederle e
conoscerne una le carattensliche alrindinzzo: iro.ectur.Viiisurtionirecogi2Oeuro
UN SITO PER LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA
La legislazione italiana prevede che ogni prodotto biologico riporti
sull'etichetta il marchio dell'ente che attesta la reale conformità ai
parametri di certificazione biologica. Bloagricoop, uno dei nove organismi autorizzati a tale mansione, ha realizzato un sito web
trasparente-checkcom - attraverso il quale é possibile effettuare
una verifica incrociata tra quello che riportano le etichette dei prodotti presenti sul mercato e quello che è stato effettivamente certificato dall'autorità competente. Digitando il codice di autori7vavione
riportato sull'etichetta del prodotto. il consumatore o il produttore
ottengono velocemente una risposta dal database sulla veridicità
di ciò che viene affermato dalle aziende produttrici, smascherando facilmente eventuali incongruenze. In precedenza il servizio era
principalmente rivolto agli operatori della produzione e della trasformazione alimentare biologica e, informatizzando le operazioni una
volta effettuate manualmente, consentiva di ridurre in modo considetavole i tempi di lavoro per la registrazione, la richiesta delle certificazioni e la tracciabilita dei prodotti biologici. In en settore nel quale
la fiducia del consumatore verso il marchio acquista sempre più importanza, uno strumento come trasparente-checkcom rappresenta
una soluzione semplice e allo stesso tempo efficace per fare un po'
di chiarezza e porre le basi per lo sviluppo del "Bio" in Italia.
INDAGINE DEL GARANTE SUI DATI PERSONALI
L'Autorità gerente per il Trattamento dei dati personali ha avviato
un'indagine conoscitiva, su sollecitazione di alcuna associazioni di
consumatori, al fine di verificare se, in relazione al trattamento dei
dati da parte dei provider e dei riti Internet, venga, in alcuni casi,
violata la legge sulla privacy. E interesse del Gerente, intatti, chiarire.
innanzitutto, se te informazioni necessarie alla consultazione delle
pagine Web vengano utilizzate anche per altri scopi e se i dati siano
in qualche modo registrati dal sito visitato. L'Indagine dovrà, inoltre,
appurare se e in quali forme i gestori e gli utenti di determinati servizi
Internet possano estrarre i dati registrati negli elaboratori degli altri utenti o di conoscerne le password e gli eventuali altri codici di
accesso. Un ulteriore dato che l'Autorità vuole acquisire riguarda
l'eventuale presenza sulla Rete di dispositivi o programmi (anche
diversi dai ccolees), la loro turatone, il tipo di dati che vengono raccolti e utilizzati, per quanto tempo rimangono presenti nel pc dell'utente e se vengono trasmessi a terzi (ad esempio, al fine di definire
un profilo dell'utente stesso per scopi commerciali).
IDEAETICA.IT
È onine un sito web nato da un intuizione di Pia Grazia Mislò - docente universitaria, giornalista e ricercatrice del CNR - e grazie al
supporlo e alla collaborazione del Centro Europeo per le piccole e
medie imprese. Il sito offre un punto di riferimento e aggregazione
per i "progetti etici' già In corso o in fase di sviluppo. In esso é possibile consultare un database di iniziative promosse da scuole, insegnanti, organizzazioni no prof il e numerose altre associazioni
culturali e di categoria, oppure inserire, tramite una procedura da
effettuarsi interamente online, le proprie proposte e realizzazioni.
Ma Ideaeticae rappresenta anche un utile repertorio di informazioni
circa le normative che regolano la realizea7ione dei progetti etici, i
linanziamenti e gli incentivi stanziabili a livello europeo, nazionale
e regionale. Grazie ad una semplice registrazione gratuita é inoltre
possibile disporre dl una 'My Page", cioè un ufficio virtuale all'interno del quale verificare la presenza dl eventuali contatti. Nonostante la sua recente messa ordine, il sito conta già numerosi utenti registrati, a testimonianza della validità cielrIdea e dell'Interesse
che ruota attorno a questo argomenlawww.rdeafflicail
- Alimentazione & salute
Censura°
Se le diete ti g
Burro, vino, pasta, sale e tanti altri ingredienti una volta
considerati un tesoro, vengono periodicamente messi
all'indice dalle regole dietetiche che assillano la nostra vita quotidiana.
Nell'ansia di definire cosa "fa
bene" siamo spesso vittime
di luoghi comuni, che ci inducono a rinunce inutili, se
non addirittura dannose.
Vi proponiamo un percorso
su alcune delle informazioni
più aggiornate che riguardano il menu quotidiano.
Per non restare disorientati
davanti agli scaffali dei supermercati, e godersi ii piacere di mangiare senza inutili sensi di colpa.
di Cada Barzanò
Margarina al posto del
burro. Saccarina invece
dello zucchero. Poco olio.
Diete ipocaloriche affamanti...
Sulla scia delle numerose
campagne di educazione
alimentare che si sono
susseguite negli ultimi
quarant'anni a tavola abbiamo fatto diversi sacrifici, ma i risultati non
sembrano brillanti. La
schiera dei sovrapposse
si è infoltita, e la tendenza è in crescita.
Regimi restrittivi, ingredienti alleggeriti,
complicati calcoli del
principi nutritivi non
paiono sortire un effetto
benefico sul nostro equilibrio alimentare ma
rischiano, piuttosto, di
mettere in crisi definitivamente i sottili meccanismi fisiologici e istintivi che regolano l'assunzione di cibo.
Dopo le ricerche scientifiche degli ultimi anni i
ricercatori hanno definitivamente messo all'indice i diktat dietetici
a favore della buona
tavola e degli ingredienti della nostra tradizione.
Più che sacrifici per stare
bene a tavola servono
parsimonia, una solida
cultura culinaria e una
buona informazione. Ecco le osservazioni emerse
su alcuni luoghi comuni
che condizionano la nostra dieta.
Carne
Sfatato per sempre il mito della bistecca come apportatrice di forza, si è
visto invece che un abuso di carnepuò favorire
le malattie degenerative.
Diverse indagini epidemiologiche mostrano
che i vegetariani hanno
una minore incidenza di
mortalità a causa di patologie cardiovascolari e
di alcuni tipi di tumore.
Ma il fenomeno non pare
essere legato solo ali' eliminazione della carne.
Chi ha deciso di depennare la bistecca daI
menu ha spesso , contemporaneamente, una
maggiore attenzione verso la dieta nel suo insieme, mangia più verdura, fa attività fisica e
non fuma. il caso, per
esempio, degli avventisti
statunitensi, una comunità religiosa lungamente studiata dai nutrizionisti, che per motivi etici segue regole
salutiate molto precise.
D'altra parte alcuni studi europei mostrano che
i vegetariani hanno addirittura una mortalità
più precoce rispetto a chi
segue una dieta mista.
Il segreto per aumentare
le aspettative di vita non
sembra quindi racchiuso nella rinuncia totale
alla carne, ma, piuttosto,
in un suo censo mo moderato accompagnato da
una dieta varia e ricca di
vegetali. Gli esperti suggeriscono di limitare soprattutto le carni ricche
di grassi, in particolare
quelle rosse e il maiale.
Importante è anche i!
tipo di preparazione:
grill, arrosti intensamente rosolati e prodotti conservati sotto sale
sono da utilizzare con
molta parsimonia.
G rassi
forse il tema più indagato, dibattuto e contrastato della dietologia.
Si è visto che chi usa solo cibi sgrassati, e segue
una dieta molto povera
di condimenti, fa fatica
a regolare l'appetito e
esagera con i carboidrati,
con conseguente aumento del peso.Un menu
povero di grassi favorisce
inoltre la depressione e
può abbassare iI colesterolo Hdl nel sangue, il
cesidetto "colesterolo
buono" , che rappresenta un fattore protettivo
verso le malattie cardiovascolari.
Nella dieta quindi i grassi non devono essere né
troppi né troppo pochi:
circa il 30% delle calorie
consumate ogni giorno.
Tradotto in pratica un
menu da 1800-2000 calorie dovrebbe comprendere 60-70 g. di grassi,
inclusi quelli presenti
negli alimenti, che in un
menu misto, con molti
vegetali e modeste quantità di ingredienti animali, sono circa 35-40 g.
Resta quindi spazio per
30-40 grammi di condimenti, pari a 3-4 cucchiai di olio.
Meno di quelli che probabilmente aggiungiamo
quotidianamente alle
pietanze, ma comunque
abbastanza per dare
sapore. Quali condimenti scegliere? Anche in
questo caso la discussione è aperta. La margarina di vecchio stam-
po, ottenuta attraverso
l'idrogenazione degli oli
vegetali, è stata definitivamente messa all'indice. I grassi saturi
che contiene si sono infatti dimostrati più rischiosi di quelli del burro nei confronti delle
malattie cardiovascolari.
Meglio, se mai, preferire
le nuove margarine realizzate con grassi insaturi non idrogenati. Ma
non è necessario utilizzarle, visto che queste
sostanze si trovano in abbondanza anche in molti
ingredienti naturali,
come pesce e semi oleosi
(per esempio noci, nocciole e mandorle).
Uno dei condimenti
migliori è l'olio d'oliva
non raffinato, che fornisce diverse sostanze
protettive fra cui gli acidi grassi monoinsaturi,
vantaggiosi per la regolazione del colesterolo nel
sangue.
Zucchero
Sostituirlo con i dolcificanti artificiali non sembra presentare vantaggi per la linea. Saccarina e consimili sono addirittura sospettati di
provocare squilibri nella regolazione dell'appetito e favorire, quindi, l'aumento di peso anche se totalmente privi
di calorie. Un consumo
moderato di zucchero,
pari a 1-3 cucchiai al
giorno, non ha particolari controindicazioni anche in caso di sovrappeso e contribuisce a mantenere alto il tono dell'umore.
Lo rucchero,infatti,come
del resto anche altri carboidrati e i grassi, favorisce la sintesi della
serotonina, ormone che
previene depressione,
nervosismo e aggressività. Non a caso nei momenti di tensione i dolci
rappresentano per molti
di noi una valvola di sfogo irrinunciabile.
L:importante è mescolare
lo zucchero, che entra in
circolo molto rapidamente, a carboidrati più
compì ess i, ortaggi e frutta ricchi di fibre, per regolarne l'assorbimento.
Resta comunque valida
la regola della moderazione, soprattutto per i
bambini. Oltre e fornire
"calorie vuote", i prodotti preconfezionati possono abituarli a un dolce
troppo intenso, rendendoli "dolce-dipendenti".
Pesce
Le sue proprietà protettive nei confronti delle
malattie cardiovascolari
paiono legate alla presenza degli acidi grassi
omep-3. che sembrano,
fra 1 altro, avere un effetto positivo anche nella prevenzione di altre
malattie degenerative,
come l'artrite. Nel caso
del pesce, quindi, il grasso è da considerare positivamente:le varietà più
ricche di lipidi,come
salmone, sgombri e aringhe, sono le più ricche di
omega-3.
Difficile, però, raggiungere la quantità terapeutica di queste sostanze, circa 3 gal giorno.
Occorrerebbero, infatti,
quotidianamente, 200 g
di pesce grasso, una
porzione che oltre a
risultare stucchevole
comporterebbe un eccesso di grassi e proteine.
D'altra parte le capsule
di olio di pesce non hanno dato risultati sovrapponibili al pesce fresco.
Meglio dunque accontentarsi di due-tre ponioni la settimana, variando il più possibile il tipo
di pesce. Ci guadagna anche il gusto.
Vino
Le indagini epidemiologiche mostrano che gli
astemi non sono più sani
di chi si gusta qualche
buon bicchiere. Anzi. Il
vino contiene diverse
sostanze protettive. Il
primato è stato fino a oggi attribuito al rosso, rkco di feriali che migliorano la circolazione e
hanno un ruolo nella prevenzione delle malattie
cardiovascolari.
Rosso e bianco hanno poi
in comune il resveratrolo, che pare in gioco nella prevenzione dei tumori. Allo studio sono anche leproprietà di birra
e altre bevande alcoliche,
i cui effetti benefici
potrebbero eguagliare
quelli del vino.
Nel caso di vino e altri
alcolici la moderazione
comunque è d'obbligo: gli
effetti negativi di un abuso di alcol superano dì
gran lunga i possibili
vantaggi. I grandi bevitori rischiano serie alterazioni dei fegato e
hanno un'elevata incidenza di tumori a pan-
Alimentazione & salute
CeViAsumo
uastano la vita
Sostituirlo con i prodotti
dietetici, o ridurlo troppo drasticamente, può diminuire l'appetito, soprattutto negli anziani,
favorisce la depressione e
non sempre è d'aiuto per
ridurre la pressione. Non
tutti i casi di ipertensione
infatti vengono influenzati dalla diminuzione di
sodio.
Tre-cinque grammi al
giorno, circa un cucchiaino, è il quantitativo di
sale raccomandato,compreso quello presente nei
cibi conservati sotto sale
(come salse, salamoie, eccetera). Questi ultimi, soprattutto, andrebbero utilizzati con moderazione
poichè il loro abuso sembra correlato all'aumento
di tumori allo stomaco.
za di attività fisica e il fumo di sigaretta. Aiutano
viceversa a prevenire
l'osteporosi sport, vita all'aria aperta e una dieta
ricca di vegetali con elevato contenuto di calcio
(broccoli, soia, frutta secca e oleosa, come noci e
uva passa). Può inoltre
contribuire a migliorare
il bilancio del calcio bere
abitualmente acqua con
un contenuto del minerale
superiore a 50 mgper litro
(verificabile in etichetta).
Non è certo invece il ruolo preventivo dei latticini. Il latte è sicuramente
sconsigliato a chi ha problemi di intolleranza al lattosio (lo zucchero che contiene), perché può irritare
l'intestino impedendo l'assorbimento di calcio. In
questo caso yogurt e formaggi possono sostituirlo ma è meglio comunque
non abusare di questi ingredienti per il loro generoso contenuto di grassi.
Il consumo regolare di latti ci ni , in quantità equilibrate, sembra utile
soprattutto durante l'infanzia e l'adolescenza,
quando lo sviluppo delle
ossa non è ancora completato e il loro apporto di
calcio può contribuire in
modo decisivo a influenzare la struttura dello
scheletro.
Uova
Verdura e frutta
Sono state sospettate per
C'è chi sostiene che sono
impoverite di principi nutritivi a causa delle moderne tecniche agricole e
non contengono più vitamine e minerali. Ortaggi
e frutta rappresentano comunque una delle fonti
migliori di queste sostanze
e forniscono inoltre numerosiprincipi attivi 'secondari , ancora in fase di
studio, che paiono altrettanto importanti per la
salute.
Le loro proprietà protettivesono fuori discussione:
chi ne consuma abitualmente diverse porzioni al
giorno presenta una minore incidenza di malattie degenerative, e in particolare di tumori.
Il menu ottimale dovrebbe
quindi prevedere quotidianamente 2-4 porzioni dì
verdura, e altrettante di
frutta. Un consiglio degli
esperti: cambiare molto,
scegliendo almeno sette
varietà differenti la settimana, e preferirei prodotti di stagione, più ricchi di
principi protettivi.
creas, esofago e stomaco. Due-tre bicchieri al
giorno di vino è un quantitativo che è sconsigliabile superare. Le donne
dovrebbero essere ancora più parsimoniose perché il loro corredo enzimatico per"smaltire" l'alcol è meno efficiente di
quello degli uomini, La
qualità è fondamentale:
solo il vino prodotto nel
rispetto delle migliori regole fornisce i principi
attivi in questione.
Sale
anni di essere un potenziale fattore di rischio per
le malattie cardiovascolari a causa del loro alto
contenuto di colesterolo:
200 mg per 1 uovo. Ma diverse ricerche le hanno
definitivamente riabilitiate. Si è visto infatti che
il loro consumo non incide
più di tanto sui livelli di
colesterolo nel sangue e
anche chi utilizza abitualmente fino a un uovo
al giorno non ha una maggiore incidenza di infarti
e malattie cardiovascolari
rispetto alle persone che
ne usano meno.
Latte e derivati
Sono fra gli ingredienti
più ricchi di calcio della
nostra dieta e per questo
motivo hanno il primo posto nella lista degli ingredienti per prevenire l'osteoporosi. Oggi questo ruolo protettivo viene messo
in discussione. Si è visto
infatti che le popolazioni
orientali, che non consumano latte e latticini,
hanno un'incidenza di osteoporosi decisamente inferiore alla nostra.
Ijorigine di questo squilibrio, che comporta una progressiva rarefazione delle
ossa a partire dall'etàadulta, non dipende infatti solo dall'apporto di calcio ma
anche da numerosi altri
fattori. Alcuni degli elementi in gioco sembrano
essere l'abuso di proteine
animali , di zuccheri (comprese le bevande dolci) e
di cibi conservati con fosfati (per esempio i formaggi spalmabili o alcuni insaccati), la mancan-
I ntegratori alimentari?
Il motto "meglio abbondare che scarseggiare"non
vale. Usare indiscriminatamente vitamine e
minerali in pillole non so- _
lo non aiuta a migliorare
la salute ma può addirittura provocare dei problemi. Ilbuso di alcuni di
questi importanti principi
nutritivi, infatti, può essere responsabile di
squilibri dell'assorbimento e creare intossicazioni
o, per assurdo, carenze.
Se il menu è vario e equilibrato non servono, nel-
la maggioranza dei casi,
particolari integrazioni,
da usare, se necessario,
sotto controllo medico.
Diete e peso ideale
Messe definitivamente all'indice le diete rigorose,
responsabili, nella maggioranza dei casi, di favorire sui lunghi tempi
squilibri del peso peggiori
di quelli di partenza, gli
scienziati hanno rivisto
anche il concetto di peso
ideale.
A riguardo non esistono
più tabelle rigide a cui uniformarsi, ma un'indi-
cazione basata sulla costituzione individuale, diversa da persona a persona.
Un sovrappeso moderato
non pare correlato a un
aumento della mortalità.
Meglio tenersi qualche rotondità evitando, piuttosto, di ingrassare ulteriormente, che assoggettarsi a regimi restrittivi e
diventare vittime della
cosidetta sindrome yo-yo,
con ingrassamenti e dimagramenti continui. Oltre
che alla salute, fra l'altro,
nuoce decisamente all'umore e all'auto stima.
Consigli
d'autore
Conoscere per scegliere con più sicurezza
Quando ci si trova al supermercato fatalismo e
rassegnazione sono in agguato. Di fronte agli scandali che si susseguono molti attingono dagli scaffali casualmente, guidati dal senso di impotenza o
dalla paura, che spesso li rendono vittime della
speculazioni. Ma la passività non è certo la strategia vincente.
Scegliere con cognizione di causa aiuta a portare
in tavola cibo più sicuro. Senza contare che influenza
positivamente le proposte dei produttori e dei legislatori stimolandoli a indirizzare a migliorare la qualità delle offerte. Informarsi, quindi, è un oblligo.
E questa l'ipotesi del nuovo libro di Anna Bartolini, avvocato, consulente per la tutela dei
consumatori presso l'Unione Europea, e da
anni paladina dei nostri diritti. Il testo fornisce informazioni chiare, dettagliate e agg iornatissime su leggi, biotecnologie, etichette
e altre novità del mondo del cibo.
Schede e box richiamano l'attenzione su
diversi temi di grande interesse, dai marchi
di qualità tutelati, all'olio extra vergine d'oliva, alla crisi agricola dovuta alla BSE con diversi suggerimenti per affrontarla.
E uno strumento utile peraffrontare preparati
la grande sfida della rivoluzione tecnologica
e partecipare attivamente a definirne i contenuti, senza lasciare il campo libero alle
speculazioni. Un libro che tutti dovrebbero
avere a disposizione per un futuro da consumatori consapevoli.
Anna Bartolini, "Cibo sicuro", ed. Fabbri-Rizzali, 2000
Gli ingredienti visti da vicino
Saperne di più sul valore nutritivo degli ingredienti che si consumano ogni giorno. Scoprire cibi nuovi e imparare a utilizzarli. Farsi
un'idea più precisa delle necessità dell'organismo per poterle soddisfare con menu
equilibrati. Sono queste le tematiche sviluppate dalla nuova versione, ampiamente aggiornata, del dizionario degli alimenti pubblicato da Renzo Pellati, specialista in Scienze dell'Alimentazione e igiene e autore dí numerose pubblicazioni.
Il libro vuole essere uno strumento di facile
utilizzazione per soddisfare molte curiosità
sul complesso mondo dei cibi, che si arricchisce ogni giorno con nuovi ingredienti. La
catalogazione delle diverse voci in ordine alfabetico rende particolarmente efficace la
ricerca.
Renzo Penati, Tutti i cibi dalla A alla Z, ed.
Mondatori, 1999.
Benes s ere
"ANIMA E CORPO"
Dal 12 al 15 ottobre, nella splendida cornice espositiva di Villa Erba (Como), Coop Lombardia parteciperà per la prima volta alla terza edizione di "Anima & Corpo". Un evento che proporrà al pubblico un
viaggio nel mondo della cultura della salute palcofisica, dove il visitatore potrà orientarsi tra filosofie,
terapie. servizi e prodotti destinati al benessere.
Coop coglierà l'occasione per presentare i prodotti
della nuova linea biologica e. con l'aiuto di un animatore, cercherà di spiegare ai visitatori come nasce un prodotto biologico, come si fa a riconoscero e soprattutto quali sono le politiche aziendali di
A
anima !
&
k_
CO rpo
Coop in questo ambito. Per la spiegazione dei temi
sopracitati si farà riferimento ai regolamenti CE che
normano la produzione agricola biologica, in cui viene evidenziata la filosofia che muove tali norme e le
procedure da seguire per essere riconosciuti agricoltori che producono impiegando un metodo biologico. Nello spazio Coop sara dunque possibile sfogliare il "librone del biologico" che insieme all'animatore cercherà di dare il maggior numero di risposte a tutti i quesiti sopra esposti, offrendo a tutti i visitatori una degustazione dei prodotti della nostra linea biologica.
Luca Rizzardi
Tutti i soci che si presenteranno
alla manifestazione con la tessera
SocioCoop avranno diritto
al biglietto ridotto
Rapporto Coop
aNSUMO
Prezzi: timori per l'autunno
li passaggio all'Euro può creare una frenata nei consumi. Incremento delle vendite nel
primo semestre 2001. Nei prossimi tre anni altri 22 ipermercati e 46 supermercati
La consueta conferenza
stampa Coop di settembre è stata introdotta da
CarloParzani,vice presidente, mentre il documento che fa il punto sui
consumi, sui prezzi e sulla distribu zione è stato illustrato da Enrico Migliavacca, presidente dell'Associazione lombarda
Cooperative di Consumatori.
Sono anche intervenuti,
illustrandole posizioni di
Coop, il presidente di
Coop Italia Vincenzo
Tassinari e Giorgio Riccioni, presidente dell'Associazione nazionale.
Si tende spesso ad enfatizzare la staticità dei consuini delle famiglie in termini quantitativi, ma il
mercato entra comunque
sempre più spesso in agitazione per eventi imprevisti che riguardano
la qualità e la sicurezza.
Il fenomeno BSE - scoppiatone' 2000, ma che sta
producendo effetti rilevanti soprattutto nel
2001 - ha certamente danneggiato il consumatore
(e gli allevatori), ma ha
avuto come reazione positiva un aumento della
sensibilità di tutti sui
problemi della sicurezza
alimentare, influenzando anche settori diversi
da quello delle carni
bovine (pesce di allevamento ed ortofrutta a rischio transgenico) e perfino il non ali mentare (telefoni cellulari e onde elettromagnetiche).
Le catene distributive in
grado di reagire più
prontamente al l'e merge z a sono state comunque premiate. Fatto
100 il dato di ottobre 2000,
nel maggio di quest'anno
gliacquistidi carni bovine
sono risultati inferiori di
oltre il 40% in media sul
mercato nazionale, men-
/1'3
Bil
M."
,
Tempo libero
NUM
Cultura e relazioni
11~1.11.iffla
Mobilità personale
Cura del sè
Ambiente
domestico
2001
2000
Arte della tavola
1980
0
tre per Coop la riduzione
è stata del 15%.
La crisi della BSE ha
prodotto effetti positivi a
favore dei beni sostitutivi, ma l'effetto del cambiamento del mix acquistato è stato un consistente aumento dei listini. Peraltro, lo stesso
effetto si è avuto inaspettatamente anche nelle
carni bovine, a seguito
dello spostamento delle
preferenze d'acquisto verso tipologie di più elevata
qualità.
I dati del 2000 hanno evidenziato le ottime performance nei consumi,
oltre che delle bevandesucchi di frutta, birra e
dissetanti vari - soprattutto dei prodotti surgelati.11 dato puòsembrare
amici alo, ma queste sono
in realtà le nuove tendenzedell'alimentazione.
Perchécontinua lo spostamento dei consumi dal
domestico al fuori casa e
l'accorciamento dei tempi dedicati alla cucina.
La stessa ristorazione -
EURO: A COOP COSTERÀ
300 MILIARDI
Da un rapido calcolo, l'aggiornamento del sistema Coop alla circolazione dell'euro costerà - soltanto
per gli investimenti in strutture circa 250 miliardi di lire. Si tratta,
infatti, di sostituire 10.000 casse,
15 .000 bilance e 2.000 computer con
relativo software.
La spesa tocca però i 300 miliardi
se si aggiungono i costi dell'arregaa
nizzazione dalle operazioni effettuate nell'arco del l'intero periodo di
preparazione alla circolazione della nuova moneta europea. Occorrerà, infatti, adeguare i lettori POS,
le etichettatrici,i blocca carrelli (oggi funzionano con monete da 500 lire); di cambiare - per il primo gennaio - le etichette sugli scaffali e
10
30
20
aumentata nel 2000 dai
turisti giubili-mi - si è comunque modificata e
privilegia sempre più il
fast food o i menu mediterranei semplici e meno
costosi, comunque anch'essi decisamente
migliorati rispetto all'offerta di cinque o sei anni
fa. Oggi le spese dedicate
dalla famiglia all'arte della tavola (compresi i pasti
fuori casa) sono passate
dal 37 al 23,5% dei consumi complessivi.
Positivo il mercato dell'elettronica di consumo
(+4,4% la crescita in termini reali nel primo semestre del 2001). Così
come quello delle auto
(+10% a giugno) rafforzando l'idea che l'anno in corso sarà un altro
anno record. Inverso il
discorso per i motocicli
che varie cause-fine degli
incentivi, aumento delle
spese assicurative - portano a stimare una
riduzione degli acquisti
di quasi il 10% in corso
d'anno. Trai comparii in
sui prodotti a peso variabile onde
invertire la grandezza dei caratteri, e - per il primo marzo - di eliminare i prezzi in lire. Sono poi necessari corsi di formazione del personale, soprattutto cassiere e addetti al punto vendita, e un'iniziativa permanente di rassicurazione
dei soci e della clientela sia sulla
correttezza dei comportamenti in
merito alla conversione dei prezzi
da lire in miro, sia anche per ridurre
il senso di smarrimento del consumatore attraverso un'informazione
mirata. Ed è facilmente prevedibile un rafforzamento del personale
alle casse poiché le cassiere impiegheranno più tempo nel digitare la
spesa e di conseguenza le code si allungheranno. Si calcola, infatti, un
surplus di lavoro del 60% circa. In
sostanza, l'adeguamento delle strutture si tradurrà per il sistema della cooperazione di consumatori in
una spesa pari a un po' meno del
2% del fatturato annuo.
LA GRANDE DISTRIBUZIONE MODERNA IN ITALIA
La diffusione ancora esigua della
grande distribuzione in Italia ap-
40
crescita vi sono quello del-
la salute, e più in generale, dell'area della cura
della persona. Quindi
sviluppo per i beni e
servizi destinati all'igiene
e alla bellezza e anche per
l'abbigliamento. Per
quest'area nel suo complesso la crescita della
spesa in volume per il
2001 è stimata in un
+2,5%.
In generale il quadro dei
consumi non alimentari
non mostra difficoltà particolari, ma solo alcuni
assestamenti dopo incrementi particolarmente
sostenuti.Ma la vera
novità del 2002 sarà la
spesa in eurol Niente
potrà forse eguagliare lo
shock del cambiamento
di moneta. I consumatori
italiani guardano con
sospetto alle monete
"straniere" ed al ritorno
dei centesimi e vivranno
indubbiamente il passaggio all'euro con grande
affanno II livello dei consumi ne risentirà e
dunque, in ultima anali-
pare in tutta evidenza dai dati resi noti da ACNielsen. La media
nazionale è di 130 mq di ipermercati e supermercati ogni 1000
abitanti (in Francia è di oltre 250
mq). Soltanto in 6 province si superano i 200 mq ogni 1000 abitanti. Sono:
Lodi (288 mq), Rovigo (226 mq),
Teramo (226 mq), Sondrio (219
mq), Ancona (208 mq), Brescia
(201mq). Tra i capoluoghi di regione, sopra la media nazionale
dei 130 mq sono: Milano (146 mq),
Aosta (173 mq), Bologna (134mq),
Trento (173 mq), Venezia (182 mq),
Perugia (157 mq), L'Aquila (167
mq), Cagliari (134 mq). Sotto la
media nazionale, quindi in sensibile deficit di distribuzione moderna, si segnalano invece; Torino(122 mq),Trieste(116 mq),Roma e Firenze (116 mq), Potenza
(87 mq), Reggio Calabria (101 mq),
Napoli (61 mq), Campobasso (88
mq), Bari (114 mq) e Palermo (M
mq). Nell'Italia settentrionale appare singolare la situazione di Genova (69 mq e un solo ipermercato): con una popolazione dì poco
superiore, la provincia di Brescia
è servita invece da ben 20 ipermercati.
si, ne risentirà anche la
distribuzione, soprattutto quella che si è preparata per ultima e male.Una
distribuzione che peraltro già paga e pagherà
ancora fino alla fine delPanno i costi di questa
trasformazione epocale.
Coop sta spendendo e
prevede di spendere oltre
300 miliardi per adeguarsi e prepararsi alPavvento dell'Euro.
Nel prossimo biennio la
disoccupazione dovrebbe
avvicinarsi sempre di più
al 9% (contro I'11,4% del
'99), mentre già quest'anno si recupereranno i
livelli di reddito reale pro
capite registrati nel 1992,
l'anno precedente Ia Clisi
dei redditi e dei consum i.
E nel biennio 2002-03 il
reddito disponibile dovrebbe crescere comunque a ritmi leggermente più sostenuti di
quelli registrati mediamente nel precedente biennio (è l'ottimismo della volontà?).
Restano le incertezze, per
gli improvvisi accadimenti del tipo BSE, per i
prezzi del petrolio che non
rientrano, per la riduzione
del valore della ricchezza finanziaria investita
in borsa.
E resta il fatto che sugli
alimentari la partita più
importante si gioca, come
già detto, sul fronte della qualità, quella offerta,
ma anche quella domandata. L'elemento più importante registrato in
questi primi mesi del 2001
è rappresentato dalla
crescita dell'inflazione alimentare.
La ripresa nell'anno in
corso deriva principalmente dal cambiamento
del mix di prodotti e dai
moderati aumenti dei
prezzi registrati nei mercati sostitutivi della carne
bovina. I rincari dei listini al consumo saranno
particolarmente evidenti per quanto riguarda il
pesce fresco, il pane fresco, i salumi e le carni
bianche.
I prodotti freschi, per i
motivi già evidenziati,
saranno comunque quelli più sensibili agli eventi esterni e quelli che
mostreranno rincari dei
listini più elevati. Le
nuove esigenze dei consumatori in ambito di sicurezza e qualità dei
prodotti (come testimoniato ad esempio dall'aumento delle vendite
di prodotti biologici) ci
portano a credere comunque in una disponibilità a pagare, da parte
delle famiglie, più elevata in questi mercati
rispetto al passato.
Per la distribuzione Io
sviluppo continua, ma la
Grande Distribuzione europea del nuovo millennio non ha ancora una
sua identità. Cresce la dimensione delle imprese
europee già grandi, ma
diminuiscono produttività e redditività.
Tra il 1990 ed il 2000 i
primi 5 distributori europei hanno raddoppiato
la quota di mercato relativa ai prodotti grocery
(dal 13,8 al 26,1%).
Gestire imprese di grandi dimensioni nen è facile.
E gestire insieme anche
i livelli qualitativi costa.
Ma tutto questo non arresterà i processi espansivi e globalizzanti in corso e portati avanti per far
fronte alle difficoltà del
momento, per aggirare
più facilmente gli ostacoli interni ed esterni, per
spiazzare i concorrenti,
per tutta un a serie di motivazioni diverse a seconda dei paesi e delle imprese coinvolte. Coop si trova a competere con colossi di ben più grande dimensione.
E il Governo vuole discriminare tra cooperative
grandi e piccole. Ma la dimensione è uno dei fattori essenziali in questo
mercato.
Di conseguenza, i limiti
da superare non sono più
soltanto quelli territoriali (da Parigi ad Hong
Irmigo più modestamente
da Modena a Bari) ma
anche di canale(dalliper
al sunermercatino di
quartiere), di funzione
("produco quello che distribuisco") e di settore
("mi occupo di altro").
Tutto ciò misurerà la capacità di adattamento dei
maggiori gruppi distributivi, la loro elasticità decisionale e, al limite,
loro trasformismo.
L'Italia distributiva è comunque ancora complessivamente frammentate
anche le aziende più forti tendono ad arroccarsi
in ambiti territoriali
ristretti.
Anche la qualità dell'offerta continua ad essere
concentrata nelle regioni
nordoccidentali del Paese.
La situazione dei centri
commerciali è emblematica: dovrebbero essere
oltre 600, ma il 31% è ubicato in Lombardia e comunque quelli con una
supercifie superiore a
7.000 mq sono appena il
46% dei totale.11 tessuto
imprenditoriale italiano
ha finito alla fine per articolarsi secondo un ambiguo modello triangolare: le piccole strutture
(più o meno rappresentate nella Distribuzione
Organizzata], la grande
imprenditoria l ità a capitale in maggioranza
straniero, la formula cooperativa.
La situazione è ancora in
forte ebollizione. La classifica delle grandi centrali distributive è stata
rivista ancora una volta
alla fine di luglio, quando Esselunga ha annunciato un accorcio tra
Grande Distribuzione e
Distribuzione Organizzata. Per il triennio in
corso Coop ha messo in
conto l'apertura cli 22 ipermercati e 46 supermercati di grandi dimensioni
(1.800 mq medi), per un
totale di 234.270 mq.
Legislazione
C ellaumo
Governo e cooperazione
Un articolo sulle società cooperative, introdotto nella legge di riforma del diritto societario,
ha suscitato reazioni negative. Ne discutono Guido Galardi e Silvano Ambrosetti.
di Piero Giovanolla
Nella legge di riforma del
diritto societario in discussione al Parlamento,
l'on Giorgio La Mal fa ha
introdotto emendamenti all'art. 5 sulle società
cooperative che hanno
suscitato una fortissima
reazione negativa da
parte del movimento cooperativo.
Abbiamo chiesto di spiegarcene le ragioni a due
importanti dirigenti del
movimento cooperativo
lombardo, Guido Galardi, Presidente di Legacoop Lombardia, l'associazione cui aderiscono
nella nostra regione oltre
1300 cooperative, e Silvano Ambroetti, Presidente di Coop, la più
grande delle cooperative
lombarda.
Galardi.L'art. 5 di questa legge, cosi come è stata approvata dalla Camera, è un attacco pesante
al "modello" cooperativo
essenzialmente per due
motivi: il primo, perché,
affermando il principio
di "cooperative costituzionalmente riconosciute", introduce di fatto una discriminazione
tra le cooperative o tipi
di cooperative assolutamente arbitraria e quindi potenziahnente lesi-
va di diritti che invece
devono essere riconosciuti a tutti. E già un
esempio lo contiene il
testo di questo articolo,
quando si afferma che
sarebbero comunque escluse da questa valutazione "di merito" le
banche popolari e cooperative, e i consorzi agrari.
Il secondo per l'introduzione della possibilità
di trasformazione di una
cooperativa in società di
capitale, anche se questa possibilità è stata resa meno praticabile con
la introduzione di alcuni vincoli e limitazioni
apportati a seguito delle
reazioni suscitate all'uscita del provvedimento.
Si tende dunque a colpire
in particolare la cooperazione che è cresciuta
non in virtù di privilegi,
ma della capacità imprenditoriale e della rinuncia di molte generazioni di soci a beneficiare personalmente della
ricchezza, destinandola
a riserve indivisibili: un
fatto che si tende ad ignorare da parte della
maggioranza che ha approvato l'art. 5.
Per questi motivi abbiamo invitato le nostre
imprese e i soci ad una
pronta mobilitazione
Ambrosetti. A una prima lettura nell'art. 5 della legge sul diritto societario non risultano aspetti lesivi della realtà
delle cooperative di consumatori, tuttavia si tratta di una legge delega e
quindi bisognerà aspettare i relativi decreti
applicativi che emanerà
il governo per fare valutazioni più precise. In ogni caso ci conviene stare
congli occhi bene aperti. Sono anch'io preoccupato del fatto che per
una idea di società solidale, che è propria della
Costituzione.
Ambrosetti.È anche
singolare che questa
legge sia stata portata
in discussione alla Camera senza alcuna forma di
concertazione con le organizzazioni del movimento cooperativo, cosa
che difficilmente sarebbe
avvenuta se si fosse trattato di altri settori e ciò
denuncia la scarsa sensibilità di una parte della maggioranza di governo sui temi dell'economia sociale.
C'è comunque stata una
reazione forte, vasta e articolata del movimento
cooperativo che ha già
portato anche a modifiche del testo di legge.
la prima volta viene introdotta la possibilità di
trasformare le cooperative in società di capitali
anche se, come ha ricordato Galardi, dopo le
reazioni che si sono avute
alla prima stesura del
testo della legge, la cosa
viene posta in termini
che appaiono fortemente
disincentiv an ti.
Altre cooperative vengono però colpite in modo evidente già ora, è
quindi giusto far sentire
la voce del movimento
cooperativo e delle centinaia di migliaia di soci,
perché non si snaturino
e non si penalizzino le
imprese cooperative
rispetto alle altre imprese attraverso i prossimi
decreti delegati,
in questo momento la
volontà politica della
maggioranza di colpire
il movimento cooperativo. Non possiamo dimenticare che autorevoli
esponenti politici di questa maggioranza non hanno fatto mistero di voler
colpire i settori più forti
della cooperazione.
Bastino per tutte le
dichiarazioni rilasciate
dall'on. La Mal fa sul Soie
24 Ore del 27 luglio scorso in cui fa riferimento
Galardi. La legge in discussione è una legge delega che afferma dei principi a cui dov
ranno
seguire i decreti attuativi, ci preoccupa molto
ad alcune grandi cooperative in particolare della distribuzione, di lavoro e dei servizi.
L'intento evidente non è
quello di colpire le cooperative false o spurie che
esistono e sfruttano impunite soci e dipendenti, ma è invece di marginalizzare il movimento cooperativo, iniziando
a creare divisioni e spaccature.
Tutto questo è inaccettabile, non solo per
noi, perché colpisce le
nostre cooperative, ma
per chiunque voglia
difendere principi di
democrazia e pluralismo
nell'economia del paese.
Se non si è in malafede,
si prenda atto che il riconoscimento costituzionale della cooperazione concerne soprattutto la valorizzazione di
una forma di impresa che
è, ed è cresciuta, in modo congeniale alla centralità della persona e di
Galardi. Le iniziative
continueranno ancora e
non si esauriscono con la
raccolta di firme e la
manifestazione di Roma
di settembre. Lobiettivo
è che tra governo e movimento cooperativo si
apra un tavolo di discussione e concertazione
su questi temi. Intensificheremo il confronto e
il dibattito con associazioni e sindacati, con le
altre forze imprenditoriali, con gli enti locali
e le forze politiche. Perché non solo sia pienamente riconosciuto il ruolo economico, imprenditoriale e sociale della cooperazione nel nostro
paese, ma ne sia favorita
la crescita e lo sviluppo.
Faremo una grande
battaglia per affermare
questo e comunque si sappia che il movimento cooperativo, grazie anche al
suo radicamento sociale,
ha la forza e la capacità
e di rispondere a questi
attacchi e di andare avanti.
"Coop di più"
Investimenti negli immobili
Investire in immobili tramite un Fondo di Investimento? Ora è possibile,
in Coop!
Infatti questo mese le offerte di "Orientamento al
Risparmio" si arricchiscono di una nuova opportunità: il Fondo Immobiliare Chiuso"Portfolio Immobiliare Cre_scita",
istituito dalla società di
gestione del risparmio del
Gruppo Banca Nazionale del Lavoro, BNL Fondi
Immobiliari SGR.
I Fondi Immobiliari sono
una realtà innovativa per
il nostro Paese ed hanno
la peculiarità di impiegare il patrimonio raccolto
dai risparmiatori in immobili, situati in Italia e
all'estero, con scelte di-
versificate degli investimenti, prevalentemente
nel settore non residenziale.
Sono quindi una sintesi
felice della sicurezza tipica dell'investimento in immobili e della flessibilità
del Fondo Comune di Investimento.
La sicurezza dell'investimento in immobili.
"Portfolio Immobiliare
Crescita" investirà il patrimonio del Fondo prevalentemente in immobili aventi destinazione d'uso uffici e fabbricati commerciali, che richiedano
interventi di ristrutturazione e messa a reddito,
accuratamente selezionati
per tipologia, localizzazione, prospettive di in-
cremento del valore reale. Saranno altresì esaminati interventi in società e fondi immobiliari
esteri attivi nel settore
delle operazioni di
sviluppo immobiliare e
di riconversione di
aree
dismesse.
I vantaggi
del Fondo Comune di Investimento
"Portfolio Immobiliare
Crescita" garantisce tutta la solidità dell'investi-
mento in immobili anche
a chi dispone di importi
molto contenuti. Infatti è
possibile sottoscrivere
quote del Fondo a partire
da un importo minimo di 2.500 Euro (pari a L.
4.840.675).
È anche
un efficace mezzo
di diversificazione
degli investimenti in
questo momento particolarmente turbolento dei mercati finanziari.
Le quote di questo Fon-
do Chiuso saranno rimborsate dopo 7 anni dalla fine del collocamento,
ma potranno essere acquistate o vendute in
Borsa in qualsiasi momento, poiché, trascorsi
12 mesi dalla chiusura
delle sottoscrizioni, sarà
richiesta la loro ammissione alla quotazione;
tuttavia le maggiori potenzialità di rendimento si potranno ottenere
conservando le quote fino alla liquidazione del
patrimonio del Fondo,
usufruendo così delle prevedibili plusvalenze insite nei beni immobili che
saranno oggetto di cessione,
Si raggruppano così tutte le potenzialità di gua-
dagno senza gli oneri derivanti dalla proprietà,
dalla gestione e dagli
adempimenti fiscali relativi all'immobile.
Un obiettivo importante: 7,5%
Per questo Fondo i gestori di BNL Fondi Immobiliari si pongono un
obiettivo importante: una
redditività minima alla
scadenza del Fondo pari ad un tasso annuo composto del 7,5% .
E un obiettivo concreto,
coerente con le scelte di
investimento delineate
nel business plan predisposto dalle strutture
della società. Portfolio
Immobiliare Crescita
può darvi rendimenti alti e tanta solidità.
Euro Story
CON -51.3 M e's
AeefUNel L'EURO A TAVOLA!
I
I
SECONDA PUNTATA
I
RIASSUNTO CELLA PRIMA PUNTATA:
AERIAMO LASCIATO LA FAMIGLIA MA -MON! ALLE PRESE CON L'EURO.
• RICORDATE QUANTE COSE HANNO IMPARATO ?
• 1 EURO EQUIVALE A LIRE 1936,21
• LIRE E EURO CONVIVERANNO FINO
AL 23 FEBBRAIO 2002
• INSIEME AGLI EURO CIRCOLERANNO ANCHE
I CENTESIMI, QUINDI È OPPORTUNO UTILIZZARE
UN PORTAMONETE
• LA MAMMA E LA NONNA SONO ANDATE A FARE
UN GIRO ALLA COOP E DANNO SCOPERTO CHE
- GROSSO MODO I EURO EQUIVALE A 2.000 LIRE
E M SONO ESERCITATE A FARE ACQUISTI
- PER FACILITARE I PAGAMENTI, È COMODO
USARE UNICARD
RAGAZZO MIO! PREPARATI PERCHÉ ADESSO
ANDIAMO NOI A FARE UN GIRO
ALLA COOP!
BELLA ?CEA, NONNA!
UNICARD È UN'OTTIMA SOLUZIONE!
MA COME AVVIENE LA CONVERSIONE IN EURO?
QUANTE COSE Al381AMO GIÀ
IMPARATO SLILL , EURO! E TUTTE
GRAME ALLA COOP!
GUARMAMO
UN PO!
30.000 LIRE DIVISO 1.936,27
UGUALE A 41,32 EURO:
I LITRO DI
CERTO CHE CON LA CALCOLATRiCE
É TUTTO PIÙ SEMPLICE/
BENZINA SENZA
PIOMBO COSTA
QUINDI
1,06 a:1U'
GERRY , DAMMI ANCHE
IL GIORNALE!
ECCOTI
300 LIRE
..
Euro Story
ONSUM0
fl
CONTROLLIAMO
BENE CIÒ ci-rE ABBIAMO
ACQUISTATO!
CHILO PI UVA
:: 1K)
UNA
BOTTIGLIA
D'ACQUA
NATURALE
COOP DA
1,5 LITRI...
4.90
LIRE/
UNA CONFEZIONE
DI CROSTATINE COOP
DA 250 GRAMMI...
1.17.00 LIRE!
UNA
CONFEZIONE
DI YOGURT
ALLA FRUTTA
COOP PA 250
GRAMMI...
1.590
LIRE!
CARE DONNE, ANCHE NOI
ABBIAMO IMPARATO TANTE
COSE OGGI ALLA COOP.'
4000,
A
4f().fr IS
STRAPA FACENDO,
DOMANDAVAMO...
SOPRATTUTTO, Ci-rE
ALLA COOP
CI SONO
TANTISSIME
COSE CHE
COSTANO
MENO PI
1 EURO!
...CHE FINE FARANNO
LE LIRE DOPO IL 28
FEBBRAIO?
MA SOPRATTU TTO,
QUANTE E QUALI
SARANNO LE BANCONOTE
E LE MONETE EURO?
CONTINUA...
1 gennaio 2002
la Camara°
Coop pronta per l'E uro
Tutto quello che si sta preparando in vista del passaggio alla nuova moneta. I servizi
offerti a soci e clienti. Gli arrotondamenti dei centesimi andranno a favore dei consumatori
Quando dal prossimo
Gennaio le monete e le
banconote Euro entreranno ufficialmente in
circolazione, i Soci e i
clienti di Coop Lombardia potranno trovare nei
supermercati ipermercati una organizzazione pronta ad affrontare la gestione della nuova moneta unica,
che potrà offrire a tutti
i servizi a cui sono abituati da sempre, senza
la preoccupazione di dover affrontare nuove attività od obblighi particolari.
Coop Lombardia è da
sempre impegnata ad
operare a favore dei propri soci e di tutti i consumatori, realizzando
con la propria organizzazione servizi e vantaggi
utili e concreti, impiegando le proprie risorse
sia sul piano commerciale che su quello della
finalità di carattere sociale.
Vediamo insieme alcune
delle novità che troveremo nei punti vendita in
vista dell'Euro, e anche
qualche suggerimento
per affrontare in tutta
tranquillità il passaggio
alla nuova moneta.
G li acquisti
Per aiutare i consumatori a prendere confidenza con l'Euro, Coop
ha già modificatogli scontrini inserendo il controvalore in Euro del totale della spesa; ha aggiunto sulle etichette a
scaffale il valore in Euro dei prezzi, evidenziandolo anche nei prezzi indicati sui volantini
promozionali.
Entro breve, comincerai
a trovare esposte sugli
scaffali le etichette dei
prezzi che mostreranno
con grande evidenza il
valore in Euro, con l'indicazione, in caratteri più
piccoli, del controvalore
in Lire.
Al momento della reale
conversione dei prezzi,
Coop Lombardia effettuerà gli arrotondamenti delle cifre decimali in
Euro a favore dei consumatori. Facciamo un
esempio: facendo la conversione del prezzo di un
prodotto che costa 965
Lire, si ottiene come risultato 0,498 Euro. La
regola generale dell'arrotondamento per ottenere solo due cifre decimali, trasformerebbe il
prezzo in 0,50 Euro.
Coop,invece,conferrnerà
il prezzo a 0,49 Euro,corrispondente ad un prezzo di Lire 948. C'è di più:
dalla data in cui sarà effettuata questa conversione, e Fino al
31/1212001, Coop renderà "trasparente" questo prezzo finale di Lire
948, citato come esempio, arrotondandolo ulteriormente per difetto
in 945 Lire, offrendo u•
doppio vantaggio ai propri consumatori.
pagamenti
da Gennaio 2002
I
Se utilizzerai i contanti,
potrai pagare sia in Eum che in Lire (fino al 28
Febbraio 2002), ma non
in valuta mista.
Se utilizzerai gli assegni,
ricordati che potrai emetterli solo in Euro, per l'importo della spesa, utilizzando solo inuovi carnet
assegni Euro che ti consegnerà la tua banca. A
proposito, sai già come si
compilano i nuovi assegni?liirriportoin cifre dovraiscriverlo sempre con
la virgola per separare i
due decimali, mentre
l'importo in lettere dovrai scriverlo per esteso.
cr ini
SNNIM01.01
• NIT;1111. Ii111
rr-i i n
‘rzio , i‘
Iff III1ITTII
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i 06,95
7122. Milano Fiiinld l
Via E. Pdrili. 30
C
011;21 A si a Shngle. IYr 0005to
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centosei/95
Cg
ILMTIEFSO assegno
31:113 931E1
codeattence
di úll :11 25 n ig tu,
indicando i due decimali in cifre, separandoli
con una barra. Vediamo
due esempi: se devi fare
un assegno di 87 Euro,
l'importo in cifre si scriverà 87,00 mentre nello
spazio per l'importo in
lettere scriverai Ottantasette/00. Se devi fare
un assegno di 106,95 Euro, scriverai in cifre
106,95 mentre in lettere scriverai C entosei/95.
Ovviamente potrai pagare la spesa anche con
il Bancomat oppure con
le carte di credito Unicard, Vi sa, American Express,Mastercard e Maestro. Ci impegniamo a
darti il resto sempre in
Euro, salvo il caso di temporanea mancanza della nuova moneta.
Per rendere più comoda
l'operazione del pagamento, ti consigliamo
senz'altro di utilizzare
quello "elettronico". Se
non hai ancora una carta di credito, questo è il
momento più adatto per
richiedere Unicard.
Informati presso gli Uffici Soci per conoscerne
tutti i vantaggi.
Poiché con fEuro ci abitueremo a maneggiare
Stiamo ultimando la programmazione delle giornate dedicate
alla simulazione di spesa in Euro che potrete effettuare presso
i nostri Ipermercati ed alcuni Supermercati. Il calendario degli
"Euroday" sarà esposto ín ogni punto vendita.
C.A.E
salieredi conio
-
molta moneta metallica,
ti suggeriamo di "smaltire" entro dicembre tutta la moneta in Lire che
hai a disposizione o che
hai accumulato nei salvadanaLA propositodella moneta in lire, ricordati che tutti avremo
un'ottima occasione per
fare un gesto importante utile a tutta la comunità: potremo destinarla ad una iniziativa che
si chiama `L'ultima buona azione della lira", depositando i nostri spiccioli in appositi contenitori che troveremo nei
punti vendita e devolvendo così la somma all'Associazione Italiana
per la Ricerca sul Cancro.
Fac simile di compilazione di un assegno in Euro
I costi dell'Euro
e le banche
Commissioni bancarie.
La posizione di Coop
In merito alla vertenza
aperta dal sistema distributivo sul problema
delle commissioni bancarie, il vice presidente
dell'ANCC-COOP Remo
Checconi ha rilasciato la
seguente dichiarazione:
"Una cosa è certa, fintraduzione dell'euro costringerà il sistema di-
finché questo comportamento non si traduca
per il sistema distributivo in una beffa e in un
ulteriore onere, è necessario che siano ridotte le esose commissioni imposte dalle banche su questo tipo di
transazioni, con comportamenti da vero e pro-
stributivo ad un rilevantissimo sforzo finanziario concentrato in pochissimi mesi. Per di più
ad esso spetterà, l'onere aggiuntivo di dover sostenere il primo impano
della nuova moneta sui
consumatori.
Sia in termini di informazioni, chiarimenti,
rassicurazioni, sia per il
difficilmente evitabile aggravio dei disagi nella
truizionedeiservizi."Certo, è in atto — e noi stessi la sosteniamo — una
vasta campagna per
convincere i consumatori a usare il bancomat
e le carte di credito nei
pagamenti, in modo da
semplificare le operazioni alla cassa, Ma af-
prio cartello monopolistico". I nostri listini sono aumentati quest'anno del 2,2%, rispetto a
un'inflazione degli alimentari del 3,8%, e ci
siamo impegnati a un
"patto di stabilità" in vista dell'euro. Vogliamo
mantenervi fede, anche
se dobbiamo rilevare da
parte ci certi produttori
forti tensioni in alcuni
mercati importanti per
consumi al i menta ri."S ulte commissioni bancarie
la Banca d'Italia si è impegnata a decidere entro ottobre. Occorre tener presente che il sistema distributivo non è
in grado di accrescere
ulteriormente oneri ed
ademp i meni i''.
Il deposito
a risparmio
La quota sociale di tutti
i Soci sarà convertita in
Euro automaticamente.
Se sei titolare di un libretto di deposito, non
dovrai preoccuparti di
cambiare il libretto, Alla_pri ma operazione che
effettuerai nel 2002, il
tuo saldo sarà automaticamente aggiornato in
Euro sul libretto, e da
quel momento le operazioni saranno sempre
trascritte in Euro.
L'estratto conto che riceverai a Gennaio, relativo ai movimenti effettuati nell'anno 2001, riporterà tutto il dettaglio
in Lire, mentre troverai
gli importi degli interessi
maturati e del saldo al
1° Gennaio 2002 espressi in entrambe le valute.
Da Gennaio 2002, potrai
effettuare il versamento
in contanti in Euro oppure in Lire fino al
28102/2002. Se devi versare un assegno, ricorda
che dovrai emettere assegni in Euro con il carnet nuovo, seguendo le
regole di compilazione
che abbiamo visto nei capitolo precedente.
Se dovrai prelevare, ti
consegneremo l'importo
in Euro.
Sulle ricevute dei movimenti di versamento in
Lire, troverai anche l'indicazione del controvalore in Euro.
Naturalmente, presso gli
Uffici Soci otterrai tutte
le informazioni di cui
avrai bisogno.
Scuola
CeWsumo
Piccoli cittadini crescono
Coop e scuola stanno collaborando per preparare i ragazzi ad essere cittadini informati
e attivi. Oltre 160 mila ragazzi ogni anno si confrontano con i nostri percorsi educativi.
di Diego Passini
Lo scorso anno scolastico ha visto Coop concretamente e massicciamente attiva nel campo
educativo, con programmi ormai consolidati per
un'esperienza più che
ventennale e sempre attenti a cogliere le nuove
domande. Poche cifre ne
danno un'idea più reale:
41 centri di educazione
attivi sul territorio
nazionale; 254 animatori
preparati e attivi; 7.675
classi coinvolte e 162.074
alunni partecipanti;
3.600 milioni di spesa da
parte della Coop. Coop si
conferma così non solo
leader nella distribuzione italiana, ma
anche la maggior agenzia educativa.
Una rete di progetti
In un momento in cui anche la scuola è nel ciclone
dello scontro tra ruolo
nazionale dello Stato e
_opportunità derivanti
dalla pluralità di soggetti e di culture e territori,
l'esperienza educativa
Coop rappresenta un interessante equilibrio tra
questi due poli.
Dopo il grande progetto
nazionale delle Giornate
dei giovani consumatori
(anni '80), che pose con
forza in centinaia di piazze italiane il tema dell'educazione ai consumi
dei ragazzi e dei giovani,
le Coop nelle diverse regioni sono divenute un
laboratorio pluralistico
e creativo: dall'evento isolato si è passati a progetti di educazione,
costruiti nei territori, in
collaborazione con scuole
e insegnanti, interessati
a questi temi considerati
extrascolastici (alimentazione, ambiente, comunicazione...). Sono
stati così elaborati,spmimentati e migliorati
centinaia di percorsi educativi, il meno possibile
•in forma di lezioni,
preferibilmente come
«animazioni», che coinvolgevano i ragazzi in un
appassionante gioco della vita. Negli anni `80 parlare di consumi significava prevalentemente interrogarsi su una sana e
corretta alimentazione;
ben presto ci si è chiesti
quale fosse il ruolo informativo - ma soprattutto seduttivo - della
pubblicità, e successivamente quanto una crescita dei consumi, sovente
ispirata alla modalità
, <usa e getta», rischiasse
di compromettere la
qualità dell'ambiente.
Sono stati così creati percorsi che, senza abbandonare l'attenzione all'alimentazione, sempre
più ponevano ai ragazzi
terni dell'ambiente e della comunicazione.
Gli anni 90 hanno sollecitato altri interrogativi: verso gli immigrati
accoglienza o emarginazione? come affrontare
gli squilibri crescenti tra
pochi ricchi e tantissimi
poveri? Tra lo stato che
si ritira dall'economia e
il privato che persegue il
massimo profitto ha senso proporre una via cooperativa?
Queste domande sono divenute via via oggetto di
percorsi informativi ed
educativi proposti da
Coop al mondo della scuola: l'educazione alla mondialità, il commercio equo
e solidale, il valore e la
novità della proposta cooperativa.
In questo pullulare creativo si è sentito da parte
delle varie Coop la necessità e l'utilità di dare
vita a un «progetto
nazionale scuola», ove le
migliori esperienze divenissero patrimonio di
tutti e si potessero insieme affrontare i nodi
futuri. Ha visto così la
luce il Progetto Rete nel
1996: grazie ad esso sono
stati progettati nazionalmente i nuovi percorsi
(consumiamo equo,
prodotti ed etica, biotecnologie, euro...), si sono
prodotti materiali di supporto (opuscoli, guide, cd,
fumetti...) alle attività
educative, è stato realizzato un vasto programma di selezione e formazione degli operatori,
i famosi "animatori".
Cosa bolle in pentola
Vi è quindi un ricco patrimonio di conoscenze e di
esperienze, raccolto sotto il titolo Educazione al
consumo consapevole,
offerta formativa" (i
famosi pof) che i diversi
istituti scolastici definiscono e prospettano alle
famiglie, agli alunni, ai
docenti.
Forniuzione ala malori
La scuola e Coop propongono ai ragazzi e alle
famiglie dei percorsi educativi in tema di consumi, che vengono concretamente realizzati con
l'intervento di operatori
specializzati, chiamati
"animatori". Loro caratteristica deve essere di
unire una grande ca-
ganizzazione che come
costi, a garanzia della
qualità delle proposte educative dì Coop.
Thotecnologie
Assieme al Gvc (organizzazione non governativa di Bologna) è stato
predisposto un percorso
educativo sui cibi transgenici, che ha ottenuto
riconoscimento e contributo dell'Unione Europea. In un primo anno
tale proposta (dal titolo
I geni in tavola) è stata
sperimentata in un campione di classi, nel secondo anno è stata estesa a
tutte le scuole interessate.
Consumiamo equo
I temi del commercio
equo e solidale e dell'eticità dei prodotti (in
particolare contro lo
sfruttamento del lavoro
minorile) sono stati
oggetto di due nuove animazioni: Un caffè che fa
passare la fame sul commercio equo, e ...gli altri tre sul lavoro infantile.Anche questo progetto, definito assieme al
Cies, ha ottenuto il finanziamento dell'Unione
Europea.
4 tavola!
che viene annualmente
proposto a migliaia di
scuole e insegnanti, dalle
materne agli istituti superiori. Nei mesi di settembre e ottobre si realizzano in tantissime località confronti su questi
programmi; ne scaturiscono migliaia di prenotazioni di percorsi educativi, che trovano poi realizzazione nei mesi centrali dell'anno scolastico
(da novembre a maggio).
Muta la scuola, mutano
i consumi, cambiano le
domande dei consumatori. La proposta educativa Coop non può non
cogliere con flessibilità
questi mutamenti, soprattutto da quando il
processo di «autonomia
scolastica» ha arricchito
e differenziato i "piani di
pacità di dialogo e ascolto
dei ragazzi alla competenza tecnica, a seconda
che sì tratti di un percorso sull'alimentazione
o sull'ambiente o sull'intercultura. Per questo
vengono selezionati e poi
formati. Nell'ultimo anno sono state vagliate
139 dom ande di aspiranti
animatori, in tre aule di
due giornate cadauna;
29 animatori senior hanno partecipato a un progetto formativo, per essere in grado di affiancare nuovi animatori; 165
tra nuovi animatori e soci attivi hanno partecipato a un ciclo formativo di cinque giornate
complessive, articolato
in 5 diverse sedi. Uno
sforzo formativo, impegnativo sia come or-
E un nuovo progetto
pluriennale di educazione al cibo, che si propone di educare i bambini tramite le famiglie.
Il sottotitolo del progetto è abbastanza indicativo: "il consumo tra piacere e responsabilità". Il
comportamento alimentare delle famiglie è
stato oggetto di un'indagine; i risultati, appena
pubblicati, evidenziano
"la fitta rete di relazioni
affettive .e di consuetudini che si sviluppa intorno alla tavola fra i
componenti
della
famiglia; per i bambini è
una vera e propria scuola". Da qui i corsi di educazione alimentare per
le famiglie che sono stati programmati.
Sicurezza alimentare
do, nell'economia, nel
mercato. Che la morale
sia un'esperienza privata, incapace di dialogare con altri soggetti per
l'affermazione di una coscienza politica.
Oggi non esistono più
"luoghi comuni" in grado, come dice Giacomo
Marramao "di raccogliere le esperienze dei soggetti»: il peggio è che si
accetti la teorizzazione
del "nulla-in-comune" e
della società dello sradica mento.
Rinunciando, innanzitutto, a sostenere quelle
esperienze di solidarietà
e mutualità che oltre "il
luogo comune", ma con
uno scopo comune, hanno saputo organizzarsi.
E rinunciando a pensare alla politica in modo
costruttivo, a partire da
un universalismo che
non è la somma delle
identità e delle differenze a cui limitarsi ad assicuraregaranzie.In questo continuo gioco al ribasso si finisce per accettare che il mondo cambi al di fuori di noi e, probabilmente, senza di noi.
Le ricorrenti crisi alimentari che turbano i cittadini europei (vino al
metanolo, pollo alla
diossina, mucca pazza)
hanno portato a considerare per i prossimi anni
il tema della sicurezza
alimentare come la ,priorità». Coop ha fatto da
tempo questa scelta, ed
è in buona compagnia
(anche l'Unione Europea
lo ha fatto, prima come
direzione delle politiche
dei consumatori, poi
come Commissione,progettando l'istituzione dell'Autorità alimentare europea). E in corso una revisione delle animazioni
sull'alimentazione che
Coop propone alle scuole,
con una specifica attenzione alla sicurezza.
Nostro cibo quotidiano
Così si chiama il concorso che Coop promuoverà
tra gli studenti delle
scuole medie inferiori e
del primo biennio delle
superiori (età quindi 1116 anni ), con scadenza 31
marzo 2002. Il sottotitolo "alimentazione sana e
consumi corretti" precisa
ulteriormente l'oggetto
del bozzetto (in forma di
manifesto) che le scuole
partecipanti dovranno
produrre. Tra tutti i lavori che perverranno la
com mi ssione selezionerà
100 bozzetti che saranno esposti in una mostra
organizzata da Coop e
che girerà l'Italia. .
Alimentazione e sport
È questo l'oggetto della
prima concreta collaborazione tra ministero della Pubblica istruzione e
Coop, in attuazione deI
protocollo d'intesa, firmato nel dicembre 1999.
Una specifica animazione
Nutrirsi per lo sport sarà
sperimentata in un campione di classi, con animatori preparati sul
tema. I risultati di questa sperimentazione verranno in e discussi n un convegno
nazionale Coop/ministero.
Destini incrociati
Esclusi alla meta
di Michela Bianchi
In realtà le stesse cose
sono le migliori e per
l'individuo e per la
comunità (....) Cli uomini,
infatti, hanno lo stesso
fine sia collettivamente sia
individualmente e la
stessa meta appartiene di
necessità all'uomo
migliore e alla
costituzione migliore
Aristotele, Politica
Non esisteva per il mondo greco una morale dell'ind i viduo diversa o, addirittura, contrapposta
a quella delle comunità:
esisteva una morale comune, un fine coincidente
e collettivo che derivava
dall'ordine naturale delle cose. Esisteva, insomma, la comunità politica, espressa dalla città la polis -, che "tende al
più eccellente di tutti i
beni", la vita felice; al di
fuori di questa comunità
l'uomo non si realizza.
Dice infatti Aristotele che
la città, (intesa, ovviamente, non nel senso moderno del termine), è anteriore all'individuo"perché se l'individuo, preso
da sé, non è autosufficiente, esso sarà rispetto al tutto nella stessa
relazione in cui lo sono
le altre parti".
Ci sono dunque un bene
che appartiene sia all'individuo sia alla co-
munita e un luogo, terreno, in cui questo bene
si realizza e in cui le esperienze dei soggetti si incontrano e raccolgono: in
un'epoca in cui vanno
profondamente ripensati i due fondamentali pilastri, individuo e comunità, può torn are utile ri prendere in mano questi concetti.
Oggi il trionfo della tecnica ha reso impotente
la politica, la morale delle "corporazioni" detta le
sue regole, affrancata da
obblighi verso la collettività e iI territorio; il peggio è che si accetti che la
politica sia divenuta irresponsabile rispetto a
quanto succede nel mon-
Queeoloak
di Coop Lonstunts
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Direte. responsabile
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Coordinamento veda:donale
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liE «Atasunto
Acque
Minerale o del rubinetto?
In Europa gli italiani sono in testa ai consumi di acqua in bottiglia: 155 litri l'anno. il fatturato
mondiale è di cinquemila miliardi annui. Legge per imbottigliare l'acqua potabile.
di Raffaella Galli
Con un consumo medio
per individuo di 155 litri
annui di acqua in bottiglia, l'Italia occupa il
primo posto nella classifica europea dei consumatori di acqua minerale, seconda solo alla
Germania. Mediamente,
nel mondo, il consumo di
acqua imbottigliata
cresce ogni anno del 7%.
Un dato interessante che
espresso in cifre significa che 180 aziende produttrici fatturano quasi
5.000 miliardi l'anno, con
un mercato in continua
crescita. A dispetto della disponibilità di questa risorsa naturale, il cittadino è disposto a pagare molto di più per
quella in bottiglia.Secondo un sondaggio Istat nel
'98 il 46,5% degli italiani preferiva bere saio ac-
qua in bottiglia perché
considerava poco sicura
quella del rubinetto. E
negli ultimi anni la sfiducia nell'acqua erogata dal
servizio pubblico è sicuramente aumentata. Eppure è un errore perché
la migliore acqu a da bere
non si trova necessariamente in una bottiglia.
Ci sono acque potabili
con caratteristiche qualitative e igieniche superioH a Quelle delle acque
minerali. Per di più si
trovano in commercio
acque minerali che contengono sostanze pericolose, come arsenico, cromo e nitrati, in concentrazioni non permesse all'acqua erogata dagli acquedotti. Larsenico, ad
esempio, non può superare i 50 microgrammiJ1
nell'acqua di rubinetto,
mentre per la minerale
il limite è 200 e al di sotto di questo valore non
c'è nemmeno l'obbligo di
dichiararne la presenza
sull'etichetta; il cadmio
non può superare i 5 microgrammul nell'acqua
potabile, mentre in quella minerale la sua presenza è da dichiarare solo quando supera i 10 microgrammill! Per il
nichel, addirittura, il
limite di concentrazione
esiste solo per le acque
potabili. Non è detto che
l'acqua minerale, una volta imbottigliata, si mantenga batteriologicamente pura come quando viene prelevata alla
fonte. Dipende molto da
come viene custodita e
conservata,sia negli stabilimenti di produzione
sia
nelle
nostre
abitazioni. L'esposizione
alla luce e al calore del
sole, per esempio, favorisce lo sviluppo di
spore di alghe, batteri o
muffe, naturalmente presenti nelle acque minerali naturali. Nell'acqua
gassata, invece, la presenza di anidride carbonica determina la formazione di acido carbonico che ostacola lo
sviluppo batterico. Per
questo motivo anche se
sulla confezione viene indicata una lunga scadenza (1-2 anni) è consigliabile consumare l'acqua entro i tre mesi dall'acquisto (sei mesi se si
tratta di acqua gassata),
Per queste ragioni non
si può considerare l'acqua del rubinetto meno
sicura di quella in bottiglia, sia che ci si
riferisca alla presenza di
sostanze tossiche sia a
quella di germi patogeni.
Tanto più che, oltre ai
parametri più restrittivi
ai quali deve sottostare,
l'acqua potabile è sottoposta a controlli molto
frequenti da parte delle
autorità municipali mentre le aziende distributrici di acqua imbottigliata lasciano passare
anche quattro anni tra
un controllo e l'altro.
Bisogna però considerare che l'acqua in bottiglia
proviene da falde profonde,e necessariamente
incontaminate, situate
in località protette da
un'area di rispetto nella
quale non possono esistere insediamenti
umani, agricoli o indus-
triali che comprometterebbero, con i loro
scarichi, la qualità dell'acqua prelevata. Per
questa ragione l'acqua
minerale imbottigliata
generalmente non
subisce alcun trattamento, in quanto microbiologicamente pura alla fonte e preservata da
ogni tipo di inquinamento. E il motivo per
cui la legge prevede limiti di tollerabilità più ampi
per alcuni inquinanti e
controlli meno frequenti. Al contrario, l'acqua
del rubinetto di casa nostra viene prelevata, a seconda delle collocazione
geografica del centro abitato, dall'acqua di falda
profonda, come accade
per la città di Milano, oppure dalle acque superficiali più vicine: Torino
e Ferrara dal Po, Firenze dall'Arno e Coma dal
suo lago. In questi casi
l'acqua deve necessariamente essere sottoposta
a processi di potabilizzazione, cioè sedimentazione, filtrazione e disinfezione con cloro,iltrattamento ancora più utilizzato in Italia per eIimi nare i microrganismi, il
cui utilizzo, però, determina la formazione di trialometani che sono composti in buona parte cancerogeni per l'uomo.Due
terzi degli acquedotti della rete idrica, invece,
erogano acqua prelevata alla fonte senza alcun
trattamento, esattamente come avviene per
le acque minerali. È
un'acqua assolutamente
sicura sotto il profilo
igienico e assolutamente
confrontabile con quella
minerale. In alcune regioni come il Trentino,
infatti, il 95% degli abitanti dichiara di bere regolarmente l'acqua del
rubinetto, cosi come la
maggior parte degli abitanti di Friuli e Valle
d'Aosta. È da questa presupposto che nasce l'idea
drimbottighareracqua
del rubinetto. Dal 18
marzo è in vigore il decreto legislativo n.
31/2001 che, in attuazione di una direttiva europea, autorizza le
Società o gli Enti pubblici, come i Comuni, a
commercializzare in bottiglia l'acqua potabile.
Questo significa che è
possibile imbottigliare
l'acqua che sgorga dal rubinetto, senza alcun trattamento preventivo e
quindi senza aggiunta di
cloro, e venderla nei supermercati come "acqua
da tavola"e"destinata al
consumo umano". La
stessa acqua può essere
modificata chimicamente per soddisfare le
richieste di alcune categorie di consumatori, ad
esempio arricchita di calcio per bambini e anziani
con problemi di osteoporosi oppure impoverita di sodio per gli ipertesi. In alcune nazioni europee, come la Francia e
il Belgio, questa iniziativa ha riscontrato un
grosso successo, grazie
anche al prezzo notevolmente inferiore del
prodotto. Secondo uno
studio commissionato dal
WWF in tutto il mondo,
i consumatori sono disposti a pagare dalle 500
alle 1000 volte di più per
una bottiglia d'acqua che,
almeno nel 50% dei casi,
ha le stesse caratteristiche dell'acqua del rubinetto, con la sola differenza che in quest'ultima il contenuto di sali
e minerali è leggermente
inferiore. In numerose
città italiane, purtroppo,
non è consenti to bere l'acqua del rubinetto e, a
volte, è possibile farlo so-
lo grazie a deroghe di
tempo concesse ai Comuni per far rientrare le
concentrazioni dei vari
arametri misurati, nei
Erni"ti previsti dalla legge
il caso dei nitrati che
costituiscono la più frequente causa di inquinamento delle acque
di falda e che sono la conseguenza di un eccessivo impiego di concimi in
agricoltura e della decomposizione di sostanze
organiche. Per legge
un acqua potabile deve
avere un contenuto di nitrati non superiore a 50
ragil. I nitrati se ingeriti in quantità superiori
a quelle consentite sono
molto pericolosi per la
nostra salute e soprattutto per quella dei bambini nei primi mesi di vita. In questi casi l'acqua
minerale naturale è una
valida alternativa per il
suo contenuto in genere
molto basso di nitrati
(non superiore a 5 mei).
E evidente che il ricorso
all'acqua minerale in bottiglia non è una soluzione
ai problemi di inquinamento che compromettono la qualità di quella
che esce dai rubinetti. Il
principale obiettivo deve
essere quello di garantire un'acqua potabile che
sia, ovunque, sicura da
bere.
E per ottenere questo
risultato bisogna intervenire sulle attività
umane, agricole e industriali responsabili del deterioramento ambientale. Prima di scegliere a
priori l'acqua minerale,
informatevi sulla qualità di quella che sorga dal
vostro rubinetto. Potreste
fare interessanti scoperte e risparmiare un bel
po' di soldi.
Alcune informazioni
per scegliere una
buona acqua (la bere
Le acque si differenziano principalmente in
base al loro contenuto di sali. Il residuo fisso a 180° é la quantità di minerali che resta
dopo che tutta l'acqua è evaporata a questa temperatura. Le acque con un residuo fisso inferiore a 50 mg /l sono particolarmente
indicate per le persone che soffrono di calcolosi renale. Più della metà delle acque in
commercio in Italia ha un residuo fisso non
superiore a 500 mg/I e vengono definite
oligominerali. Le acque minerali vere e proprie possono contenere fino a 1500 mg/I di
sali, hanno un minor effetto diuretico e possono arricchire eccessivamente di sali la dieta. Le acque ancora più ricche di sali minerali hanno solo scopi terapeutici. Il pH dell'acqua è quasi sempre intorno a valori neutri (tra 6,5 e 7,5). Un pH leggermente più alto (maggiore di 7) può essere utile per neutralizzare l'acidità gastrica. La durezza è legata alla presenza dì sali di calcio e magnesio
e viene indicata in Gradi Francesi (°F).
Salute
"SUMO
1E1
Arrivano i farmaci generici
I prodotti più cari devono essere pagati. Intervista al professor Silvio Garattini, direttore
dell'Istituto Mario Negri di Milano. Nel 2002 arrivano a scadenza brevetti di medicinali
di Giovanni Padovani
Presenti in farmacia già
da qualche anno, dal primo settembre sono stati lanciati ufficialmente,
attraverso una campagna del Ministero della Sal ute, i cosiddetti 'farmaci generici'. A partire
dalla stessa data, per le
categorie di farmaci dove
sono presenti i generici,
i prodotti più cari non
sono più gratuiti ma possono essere acquistati
soltanto pagando di tasca propria una parte del
prezzo (vedi box a lato).
Ma su tutto l'argomento, in realtà, si è detto di
tutto e di più. Fondandosi su una informazione
approssimativa e confusa, qualcuno, beato lui,
ha potuto interpretare
l'attributokenerico' come
quello che caratterizza
un farmaco adatto a ogni
malattia: naturalmente
non è così."In realtà", spiega il professor Silvio
Garattini, Direttore dell'Istituto Mario Negri di
Milano,"ogni medicinale
comperato in farmacia
può essere identificríto
da due nomi. Il primo, il
più noto e scritto a caratteri più grandi, è quello
commerciale, un nonne di
fantasia: il secondo, in
caratteri più piccoli, è il
nome chimico del cosiddetto'principioattivo',1a
molecola efficace contro
questa o quella patologia. Ebbene, i farmaci
generici Sono quelli contrassegnati soltanto dal
nome del principio attivo",
Negli altri paesi europei
i prodotti di questo tipo
sono ormai molto diffusi
ed hanno conquistato
una larga fetta di mercato. In Germania e in
Inghilterra, per esempio,
oltre il 20% di tutto il
mercato farmaceutico è
rappresentato attualmente dai generici, in
Danimarca si arriva al
30. L'interesse deriva prima di tutto dal costo. Mediamente il farmaco
generico costa dal 20 al
40% in meno rispetto allo stesso prodotto identificato da un nome commerciale e in non pochi
casi il prezzo può abbassarsi oltre il 50%.
Considerando il fatto che
i generici presenti nelle
nostre farmacie sono attualmente 130, il risparmio complessivo per
i consumatori ma anche
per il Servizio Sanitario
Nazionale potrebbe essere importante.
Ma quanti conoscono le
caratteristiche generali
di questo tipo di farmaco? E su quali presupposti è fondata la fiducia nei confronti del
generico? "Quale Consumo" ha rivolto alcune
domande su questi temi
a Silvio Garattini.
Professor Garattini, è
proprio vero che tra
un farmaco con il mar-
chio e il rispettivo
generico non esiste alcuna differenza dal
punto di vista della sicurezza e dell'efficacia terapeutica?
"Dal momento che i farmaci generici contengono
lo stesso principio attivo di quelli marchiati e
poiché gli effetti curativi
e più in generale l'attività biologica dei medicinali dipendono esclusivamente dal principio attivo, non vi sono differenze. Va anche precisato che l'identità del
farmaco generico e di
quello marchiato non è
un presupposto teorico
ma dev'essere provata
sperimentalmente. Pri-
ma di essere immesso in
commercio, infatti, qualsiasi generico deve dimostrare in laboratorio:
1) che la sua molecola ha
lo stesso livello di purezza (e parallelamente di
eventuali impurità) dei
farmaci marchiati, 2) che
nel sangue della persona
che lo assume raggiunge
gli stessi livelli di concentrazione. Queste due
caratteristiche vanno
provate caso per caso ed
è per questo motivo che
i generici non possono essere considerati come
prodotti nuovi: sono, in
realtà, assolutamente
identici a farmaci studiati e utilizzati da molti
anni.
Personalmente inoltre
ritengo che la diffusione
del farmaco generico
potrà contribuire a
migliorare le nostre abitudini farmacologiche. I
nomi commerciali, infatti, possono facilitare
qualche confusione: i
pazienti, ma anche i
medici, ritengono a volte
di utilizzare farmaci diversi mentre in realtà assumono due dosi dello
stesso farmaco. Al contrario, ragionando sul
nome del principio attivo e non su quello commerciale, equivoci di
questo tipo sono impossibili. Sarà più agevole
riconoscere i prodotti da
prendere".
Il supplemento da pagare
Nome
del farmaco
Prezzo di
riferimento
C.9.51QA91
farmaco
Supplemento
da Pagare
Aulin (30 compr , 100 gr)
Nimesulide Eg
Nimesulide Dorom
18.200
19.800
12.000
9.500
1.600
Voltaren (21 compr., 100 mg)
13.900
6.700
13.900
13.900
2.800
Diclofenac Eg "
Diclofenac Dorom
Nota bene: si tratta di tre prodotti a 'lento rilascio'
Nelle tabelle, due esempi relativi a prodotti medicinali molto diffusi, con i prezzi
in vigore nel settembre di quest'anno. Sia nei caso dell'Aulin che del Voltaren la
voce fondamentale è II cosiddetto 'prezzo di riferimento': si tratta del rimborso
massimo che il Servizio Sanitario Nazionale concede attualmente per i 630 farmaci che considera rimborsabili. Quando il prodotto è a carico dello SSN, dal momento che il prezzo dei due farmaci marchiati supera l'entità del rimborso, è necessario sborsare 1.600 lire per l'Aulin e 2.800 per il Voltaren: i generici corrispondenti, invece, sono gratuiti. Nei casi in cui il farmaco non é passato dallo SSN
oppure viene acquistato senza ricetta, le differenze di costo tra il prodotto marchiato e quello generico sono indicate nella terza colonna (costo del farmaco).
Questi esempi mettono in evidenza il punto debole del sistema dei farmaci generici come è impostato attualmente. Di norma, infatti, il prezzo di riferimento fissato per i singoli prodotti è molto alto: questo modo di procedere annacqua di
molto il possibile ruolo dei generici. Un cittadino che preferisce prendere un medicinale 'di marca spende in realtà soltanto poche migliaia di lire in più nei confronti dei generici. Il loro mercato. di conseguenza, non viene incoraggiato come
potrebbe essere e parallelamente il risparmio per le casse dello stato e delle regioni sui farmaci rimborsati è scarso.
La speranza è che si voglia fare di più. In effetti il decreto legge varato il 14 settembre 2001 prevede che le regioni possano abbassare, sia pure a titolo sperimentale e per un periodo di 6 mesi, gli attuali 'prezzi di riferimento': in questo caso i farmaci di marca, se le industrie non abbasseranno i prezzi, verranno a costare di più e l'acquisto dei generici, di conseguenza. diventerà più conveniente.
Per duale motivo i farmaci generici costano
meno degli altri?
"Perché le ditte produttrici possono produrre e
vendere una molecola
terapeutica senza aver
sostenuto, d'altra parte,
il costo di una ricerca che
è stata effettuata da altri. Va ricordato che il
generico può essere immesso sul mercato
soltanto quando il brevetto industriale (in campo
farmaceutico, per convenzione internazionale,
ha una durata di 17 anni) è scaduto e il farmaco, dí conseguenza, può
essere "copiato": è per
questo motivo che costa
meno. In Italia, la legge
stabilisce che il prezzo
dei generici non deve superare l'80% di quello dei
medicinali corrispondenti che portano il marchio. Questo significa che
il peso della ricerca sul
costo complessivo del
prodotto è stimato nel
20% circa: è una valutazione di ordine generale che mi pare abbastanza equa, anche se
in molti casi, come è già
stato detto, la differenza tra il costo del farmaco
marchiato e quello del
generico è maggiore".
Quali sono le prospettive di mercato dei farmaci generici?
"Nel prossimo futuro è
un mercato destinato a
un grande incremento.
Nel 2002, per esempio,
arriveranno a scadenza
i brevetti di prodotti
medicinali molto importanti come la fl uoxetin a,
la ranítidina la sinvastatina: è prevedibile che
molte ditte farmaceutiche, allora, produrranno questi farmaci come
generici, a prezzi inferiori di quelli oggi ín vigore. In questa prospettiva è necessario che il
generico venga accolto
con fiducia anche da noi".
Si è detto che l'introduzione dei generici
rappresenta per í consumatori italiani una
sorta di esame di maturità in tema di cultura medica: professor Garattini, condivide questa affermazione?
"Si. I medici, naturalmente, sono i primi che
debbono imparare le
nuove regole del mercato farmaceutico. Quando un cliente chiede loro
un farmaco, se in quella
categoria c'è anche il
generico, sono tenuti a
farlo presente nell'interesse del loro assistito. Debbono saper resistere, inoltre, alla pubblicità delle case farmaceutiche. Queste sono
riuscite a ritardare, in
Italia, la diffusione dei
generici e attualmente i
loro propagandisti insinuano che questi
prodotti siano meno validi di quelli marchiati:
ma non è vero e il medico
deve saperlo.Anche i consumatori sono chiamati
a cambiare la loro mentalità. Certo slogan diffusi -11prodotto migliore
è quello che costa di più,
per esempio, oppure: chi
spende di più spende
meglio- in medicina non
corrispondono a verità:
è venuto il momento di
accorgersene".
Le decisioni giuste
Ecco cosa fare nei confronti
dei farmaci generici
Molti cittadini hanno ricevuto a casa "Arrivano i
generici", un opuscolo del
Ministero della Salute per
informare su questo tipo
di farmaci. Ma l'opuscolo
non è attendibile: i suoi
elenchi e soprattutto i
prezzi dei farmaci non corrispondono a quelli reali
perché si fondano su un
provvedimento (l'adeguamento dei prezzi italiani
alla media europea) che
è stato rimandato.
Il ruolo del medico
Quando, come avviene
nella gran parte dei casi,
il nome del farmaco viene
scritto sulla ricetta, la
questione del generico dev'essere affrontata dal
medico che la compila: se
in quella categoria di farmaci esiste un generico,
tocca a lui avvertire il
paziente e chiarire eventualmente i suoi dubbi. Il
paziente, da parte sua,
deve imparare a fidarsi di
chi lo cura anche in questo
campo, rinunciando al farmaco cui era'abituato per
prendere il generico.
Le domande
del paziente
In alcuni casi it paziente
acquista il farmaco senza
ricetta: questo avviene in
particolare per gli analgesici.Si può calcolare che
attualmente il 30% questi
farmaci vengano acquistati direttamente in farmacia.
Ebbene, in questi casi é il
cittadino che deve chiedere
al farmacista se esiste un
farmaco generico corrispondente a quello
desiderato, con un minor
costo. Può chiedere, per
esempio: 'Vorrei un Aulin
(oppure un Voltaren): c'è
un farmaco generico che
costa meno?".
Coop Cronache
CalSUPAO
Disegno infantile: i premiati di Cremona
Presso la ex chiesa di san Vitale si è tenuta a Cremona la premi azione del 9'
concorso provinciale di disegno infantile organizzato dal Comitato soci con il
patrocinio del Comune, della Provincia, del Provveditorato agli studi, dell'Azienda turistica e con la collaborazione della locale TV telecolor.
Alla manifestazione erano presenti l'Assessore alle Politiche educative del Comune di Cremona, professor Ferdinando Soana, l'Assessore alla Cultura dell'Amministrazione provinciale, professor Francesco Spotti e il Presidente del
Comitato soci. Al concorso hanno partecipato 15 classi di altrettante scuole cremonesi con oltre 100 tra disegni e lavori dei bambini. Il tema sul quale gli scolari sono stati chiamati a cimentarsi aveva per soggetto "Le incredibili avventure del trenino arcobaleno" - una favola scritta da Sandro Talamazzini.
I premi consistenti in medaglia d'oro e d'argento, una targa, buoni acquisto di
materiale didattico e libri, sono stati assegnati alle classi e non ai singoli allievi, giacchè ai è voluto valorizzare non il lavoro dei singoli bensì l'impegno
collettivo nello stilare la classifica, perchè i disegni consegnati erano tutti molto belli e di grande fantasia. Come testimonia la foto, insegnanti e genitori
hanno partecipato con entusiasmo e calore alla premiazione.
Ernesto Maestrelli
Presidente Comitato soci di Cremano.
Coop News
Cassano M. — Busto A. — Legnano
Calcetto con pa. .ne etico
l'origami (arte giapponese di piegare la carta senza l'utilizzo di colla e forbici); Dipingere su materiali vari (vetro, ceramica, tessuto...1; Giocare con l'euro simulando la spesa, (di assoluta attualità).
Un po' di dovere! Qualche compito naturalmente!
E alla fine una bella mostra dei "prodotti", che ha
interessato, per le prime due settimane di agosto,
numerosi avventori del centro Mirabello. Questa
attività sta diventando a poco a paco un vero e proprio collante tra il territorio circostante e il centro
commerciale e completa ed arricchisce le iniziative
estive per bambini e ragazzi delle parrocchie e dei
comuni limitrofi, contribuendo altresì a rendere visibile sul territorio il comitato Soci Coop di Cantù,
che è di giovane formazione.
Certo richiede fiducia, impegno e costanza da parte
degli organizzatori, ma ne vale davvero la pena!
Patrizia Ramaioli
del Comitato Soci Coop di Carità
Si è tenuto a Cassano Magnago dal 18 giugno al 24
luglio 2001 il 2° torneo di calcetto. La gara sportiva alla quale hanno partecipato 24 squadre per un
totale di più di 190 ragazzi, di età compresa trai 16
e i 25 anni, sì è svolta sul campo dell'oratorio San
Carlo di Santa Maria del Carro, organizzata dal CSI
locale, ed è stata sponsorizzata dal Comitato soci
Coop Lombardia Cassano — Busto Arsizio — Legnano, Detto torneo è stato giocato con il pallone etico. Ciò ha permesso di affrontare il discorso del lavoro minorile e della solidarietà. Un tema molto discusso quello della solidarietà, ma che ha portato a
queste conclusioni: la solidarietà presuppone prima disponibilità verso il prossimo; tutti siamo intransigenti nel far rispettare i nostri diritti, ma
quanto ci è difficile rispettare i diritti degli altri!
La solidarietà deve partire innanzitutto da noi, nei
piccoli gesti di generosità, dì bontà verso chi soffre,
chi è solo, chi è bisognoso. Sulla solidarietà, quando è sincera, nasce e si sviluppa la tolleranza, intesa come rispetto per il prossimo, per le sue esigenze, per le sue idee, anche quando non concordano
con le nostra Un'azione mirata e approfondita di
educazione morale e civile deve essere la base di ogni processo di maturazione, perché educando alla
giustizia, si garantisce una società giusta; educando alla solidarietà, si garantisce la pace; educando
alla tolleranza, si garantisce l'uguaglianza: infatti
solamente in una società dove tutti assolvono i propri doveri, si possono garantire tutti i diritti.
E risultato di questo lavoro da parte del nostro Comitato ci sembra un segnale positivo di speranza, in
quanto ci dimostra come i valori cooperativi sono
alla base del nostro impegno verso lo sport, che non
sceglie la sponsorizzazione di una sola prestigiosa
squadra, ma preferisce dedicare risorse per far
crescere una cultura sportiva dal basso, strettamente collegata con il territorio.
Cantù
A Mirabello piaceri e doveri
Come ogni luglio, da qualche anno a questa parte,
il comitato soci Coop dr Canti', in collaborazione con
il direttore del centro commerciale Mirabello, ha
portato avanti l'iniziativa dei laboratori estivi, avente
per titolo "con piacere e un po' di dovere", che ha intrattenuto i ragazzi delle elementari e delle medie
del territorio circostante per due ore consecutive,
og-nì martedì e giovedì mattina, nel mese di luglio.
L'iniziativa ha riscosso molto successo, sia per l'ambiente fresca e rilassante della galleria in cui si sono
svolte le attività, sia per l'originalità e creatività
delle stesse, che hanno visto unapartecipazione attenta e attiva di tutti ì fruitori. Queste le attività:
Riciclare ad arte, anche con l'utilizzo dell'arte del-
Mainate
Il mondo in un pomeriggio
Brescia
Estate al Centro Sociale Coop
L'arrivo del periodo feriale non ha significato, a Bres
cia, la cessazione delle attività sociali. Sono infatti
state allestite alcune iniziative di carattere consumeri sta e culturale.
Nel mese di-giugno il giovedì sera la r musa, il cinema ha tenuto banco nel saloncino del centro sociale
di via Quaranta. Quattro film di levatura (Vatel —
Miseria e Nobiltà — La Cena — Il viaggio di Felicia)
hanno sondato il rapporto tra cibo e interpreti delle
narrazioni. Massimo Morelli, docente di storia del
cinema presso il liceo classico Calini e Salvatore
Gelsi, ordinario di storia del cinema presso l'Università di Ferrara, hanno poi svelato al pubblico pre sente la tecnica dei films. Rinfreschi e assaggi di cibo derivati dai racconti proiettati hanno funzionato da dopo-cinema. Sempre a giugno, nell'aula magna
dell'ateneo bresciano — facoltà di medicina, Ettore
Tibaldi ha partecipato al convegno, promosso da
Idea Salute e dai soci del centro Sociale, sul tema
"il mal di pancia".
A confronto, sul piè (apparentemente) banale degli
umani malanni, le varie medicine praticate nel mondo. Da quella tradizionale, a quella ayurvedica, olistica, dell'agopuntura, dell'aromaterapia etc. Tutti
gli approcci sviluppati su basi scientifiche. Tibaldi,
con la consueta dose di ironia, supportata da altrettanta scientificità, ha parlata del mal di pancia
del mondo, riferita alle disparità di disponibilità
delle risorse alimentari e dell'impegno di lotta a favore dei paesi poveri. Al festiva] dell'Unità di Brescia, dedicato quest'anno al lavoro, Coop ha presentato con uno stand, la mostra sulla ricostruzione della città dopo i bombardamenti alleati e un dibattito inerente l'eticità dei prodotti Coop e quello in difesa dei minori. Guido Toletti, cori un incisivo intervento, ha illustrato ai soci e non presenti le modalità attraverso le quali questi valori vengono esercitati da Coop Lombardia.
Muggiano
3g gara ciclistica
Nel contesto della manifestazione "Eastate in villa" organizzata dal Comune di Malnate, il Comitato soci Coop di Malnate/Varese in collaborazione con
il Gruppo amici di Padre Franco ha proposto domenica 22 luglio presso la villa Traghetti di Malnate un
pomeriggio per bambini dai 6 ai 12 anni.
Il titolo dell'iniziativa è stato "Giro del mondo in un
pomeriggio". In questa occasione il Gruppo Pandara di Milano, rappresentato da Emanuela e Simona,
ha voluto dare una nota di colore al parco costruendo e facendo costruire dai bambini presenti "uccelli infuocati" mediante l'utilizzo di semplici materiali (pezzi di stoffa di vari colori e riso). Le due animatrici hanno poi raccontato una fiaba animata
dagli stessi bambini che facevano volteggiare nell'aria il loro "uccello infuocato". La fiaba che sottolineava la tristezza dì un mondo senza colori voleva significare la gioia e la varietà di una società capace di integrare etnie diverse. Durante il pomeriggio è stata offerta una merenda con crema di nocciole e the marchio CTM (Equo Solidale).
Si è smalta, come previsto, la gara a circuito di 42 len
del 3° Campionato sociale della Ciclistica Muggiano
Coop Lombardia. Una folla numerosa ha premiato
la brillante ed impeccabile organizzazione di tutta la
manifestazione che ha riscosso un ottimo successo
anche grazie alla partecipazione di altre società ciclistiche, quali la Galbiati Rovati Corsivo, la Croce
Verde Corsivo e Aido Lacchiarella. La graduatoria finale ha visto il giovane e promettente Stefano Caracciolo classificarsi al 1° pasto assoluto seguito da Giancarlo Bonaluini entrambi della Ciclistica Mugg ìano. Medaglia di bronzo per Pieratefano Bigio del
G. S. Galbiatl Ravati di Corsico seguito, in quarta posizione, dal campione Sociale uscente Giacomo Esposito. La premiazione degli atleti ha avuto luogo
all'interno della Festa di Muggiano.
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Le quote si intendono espresse in migliaio di lire, non includono lo quoto di iscrizione, le tasse di imbarcojsbarco ed oltre particolarità relative al programma specifico. Tali quote sono sempre relative a sistemazione in camera o due letti. Condizioni generali come do catalogo a
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Lit.
8 giorni dal 27/12 al 3/1
Pensione completa bevande - hotel Villa Svizzera 3' - viaggio ah- in pullman
1.230
Euro 635,24
SICILIA -
Lit.
8 giorni dai 27112 ai 3/1
Pensione completa e bevande - Park hotel Heltos di Siracusa 3* - viaggio alr in aereo
1.450
Euro 748,86
CROAZIA -
Praga & Budapest partenza 4 Dicembre - 6 giorni
Lit.
829
Euro 428,14
Lit.
TUNISIA Djerba - part. 3/12 - 8 o 15 giorni in aereo
SPAGNA
Hotel Sun Club 3" - pensione completa + bevande
da
Lit.
720
Euro 371,85
Lit.
Palma di Majorca - hotel 3' - Capodanno pari. 26/12 - 8 giorni
620
Euro 320.20
KENYA - part. 5/12 - 9 giorni in aereo
in preparazione Torremollnos & Tenerite Capodanno 2002
Corsi Key Beach 3" - pensione completa + bevande
da
Lit. 1.900
Euro 981,27
TUNISIA
CINA - part. 5/12 - 8 giorni in aereo
Tour con accompagnatore - Pechino o Pechino +Chengde o Pechino + Xi'An
da Lit. 1.695
Euro 875,39
Lit.
CUBA - part. 1/12 - 9 o 16 giorni in aereo
Tour classico - 8 giorni - pensione completa
Lit.
1
Lit 2.800
Euro 1.446,08
LUSSINPICCOLO - 5 giorni dal 30/12 ai 3/1
Pensione completa bevande - hotel Aurora 3' - viaggio ari - in pullman
660
Euro 340,86
DJERBA pensione completa bevande Hotel Sun Club 3*
Natale part. 24/12 - 7 giorni
850
Euro 444,15
Capodanno part. 30/12 - 9 giorni
230
Euro 635,24
HAMMAMET pensione completa e bevande
Tour + soggiorno a Varadero - hotel 3' - 15 giorni pensione completa
Hotel Le Zenith 3' - Capodanno pari. 25112 - 8 giorni
Lit.
3.250
Euro 1.678,48
Lii.
1.010
Euro 521,62
ANTICIPAZIONE 2002
Lit.
zeimmi "21k.
litr
L
it.
21111111.111
Lit.
660
Lit.
860
Lit. 1.130
Lit. 1.440
Sharm el Sheikh - pensione completa + bevande
Hotel Seti Sharrn 3' - Capodanno - part. 30/12 - 8 giorni
1.550
Euro 800,51
Hotel Hoyal Hojana Paradise - Capodanno pari 26/12
1.890
Euro 976,10
4 in Tunisia partenza 7/1
Hamrnarnet Hotel TAlbatros 3", pensione completa e bevande
8 giorni
15 giorni
22 giorni
29 giorni
EGITTO
Euro
Euro
Euro
Euro
340,86
444,15
583,60
743,70
...in preparazione quotazioni per Navigazione sul Nilo, Capodanno 2002
EUROPA-CITTÀ D'ARTE -
5 giorni In pullman
Praga o Vienna o Budapest o Parigi - Tour con accompagnatore - hotel 3'
Capodanno
da Lit.
999
Euro 515,94
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N. 8 ottobre