l e c c e
notiziario n.
80
sette giugno 2011
in questo numero
COMPIAMO UN ANNO
c o m u n e
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dall'europa
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Energia, manuale per sindaci in 23 lingue Ue
AGENDA DIGITALE: i progressi compiuti
Clima mediterraneo: conferenza a Lecce
dall'italia
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Gu 129 del 6.6: diffusione defribillatori
Gu 129 del 6.6: trasmissione telematica certificati malattia
Gu 127 del 3.6: disposizioni urgenti per commissioni elettorali
Gu 126 dell'1.6: linee guida assistenza persone in stato vegetativo
Gu 126 dell'1.6: tassi interesse contabilità speciali fruttifere
Dl Sviluppo - Le proposte di emendamenti Anci inviate alla Camera
Sono 3543 i Comuni pronti a puntare sul ‘prelievo’ delle addizionali
Irpef
Allarme tagli, i più colpiti anziani, disabili e infanzia
A Roma incontro operativo sul Contrassegno europeo per i disabili
Anci: richiesta chiarimento su riforma SUAP
Ceregnano: istituito Assessorato alla felicità
Online per i Comuni la compartecipazione Iva e il Fondo di
riequilibrio
Permessi ex legge 104 nel 2010
Politiche culturali: VI edizione del bando Premio Cultura di Gestione
Derivati, Il Sole24Ore: 33 miliardi a bilancio negli enti locali, ma CdS
potrebbe annullare contratti
Conferenza Unificata dà via libera a Dpcm su compartecipazione Iva
Il ministero Innovazione e PA su relazione di Draghi
Ludodipendenze: “Ok il via libera del Direttivo all’accordo Anci-SaparConfindustria”
dalla puglia
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Burp 87 (suppl.) del 3.6: autorità idrica
Burp 86 dell'1.6: addizionale regionale Irpef
Burp 86 dell'1.6: modifica termini avviso piani integrati sviluppo
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urbano
Burp 86 dell'1.6: referendum per Casalabate
Anci Puglia, Piani di rigenerazione urbana, Rizzo: "Tante risorse per
sviluppo del territorio"
Giunta 31.5: i provvedimenti principali
dal comune
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3domande3 a… Vincenzo Specchia
Consiglio del 9 giugno, ore 16
Comunicazioni urgenti sul risparmio energetico
giurisprudenza
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Tar Lecce 914/2011: società miste, giurisdizione su reintegro amm.
Delegato
Tar Venezia 915/2011: liquidazione missione amministratore
pubblico locale
Tar Napoli 2862: edilizia, cosa si intende per porticato
fuorisacco
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Scelti per voi
LA TERRA SIAMO NOI
COMPIAMO UN ANNO
Il primo numero di questa nuova serie del notiziario usciva l'8 giugno del 2010,
esattamente un anno fa.
Una serie che ha ereditato e messo a frutto il lavoro negli anni passati di Pino prima e di
Marco poi.
L'aspetto più curioso di questo Notiziario consiste nel fatto che è nato così, per iniziativa
autonoma, dal basso, senza essere richiesto o programmato dall'alto. Anche se Raffaele
Parlangeli ha sempre appoggiato le prime edizioni e poi Giuseppe Naccarelli ha molto insistito
affinché riprendessimo il servizio di documentazione/informazione e anzi lo facessimo proprio
per bene.
Ci siamo riusciti? Al solito si dice che il giudizio spetta ai lettori.
Noi però siamo soddisfatti, moderatamente soddisfatti. Almeno per quanto riguarda il
nostro impegno ad essere puntuali, completi, precisi.
Siamo meno soddisfatti, anzi insoddisfatti, per un motivo che riguarda voi lettori, colleghi
e soprattutto consiglieri e assessori. Ci sembra infatti di non essere riusciti a coinvolgervi come
avremmo desiderato. E come dovrebbe essere, come sarebbe utile e necessario, a sentire
almeno i vari guru ed esperti di vita “aziendale”.
Con questo strumento infatti avremmo voluto non solo informarvi sulle normative, sulle
buone pratiche, ma avremmo voluto fornirvi un piccolo strumento per permettere a tutti voi/noi
di partecipare alla vita del Comune, scambiandoci informazioni, valutazioni, suggerimenti,
commenti, critiche, proposte... Questo non è avvenuto, se non in minima parte, con qualche
settore e con qualcuno di voi. Però noi proveremo a non mollare, insisteremo e... succeda quel
che deve succedere.
Per concludere, un grazie a tutti coloro che ci leggono, in particolare a chi in questi mesi ci
ha letto fedelmente e ci ha fatto giungere segnali di apprezzamento.
Marco Laudisa e Pino Sparro
dall'europa
Energia, manuale per sindaci in 23 lingue Ue
È in arrivo un nuovo strumento per aiutare i sindaci europei ad attuare politiche virtuose in campo
energetico. Si tratta di un opuscolo che, studiato per fornire utili informazioni ai primi cittadini che
hanno dato vita al patto dei sindaci, è ora a disposizione nelle 23 lingue comunitarie. L’opuscolo
comprende informazioni a 360 gradi ed esempi di modi in cui è possibile finanziare azioni nel
campo dell’energia sostenibile a livello locale.
Si spazia dalle opportunità non sfruttate di programmi e iniziative comunitarie, a partenariati
innovativi a livello locale e regionale, a schemi finanziari ingegnosi messi in essere da autorità
locali. Su richiesta è possibile ricevere una versione del manuale pronta da stampare ad alta
risoluzione.
Per ottenere la copia elettronica bisogna contattare Alix Bolle dell’Ufficio del Patto dei Sindaci al
seguente indirizzo: [email protected]
europuglia 030611
AGENDA DIGITALE: i progressi compiuti
La Commissione europea ha pubblicato un quadro di valutazione che illustra i progressi compiuti
dall'Unione e dagli Stati membri nella realizzazione degli obiettivi convenuti nell'ambito Agenda
digitale europea a un anno dal suo avvio (v. IP/10/581, MEMO/10/199 e MEMO/10/200). Tenendo
fede all'impegno assunto per una strategia aperta sui dati, la Commissione europea ha reso
pubbliche in linea le proprie raccolte di dati e le statistiche, permettendo a chiunque di analizzarle
e di trarne conclusioni.
Con l'Agenda digitale l'Unione si è assunta l'impegno di eseguire 101 azioni specifiche, 78 delle
quali competono alla Commissione (di cui 31 proposte legislative) e 23 agli Stati membri;
complessivamente queste azioni sosterranno gli investimenti nelle tecnologie digitali e nel loro
uso. Nell'insieme sono state portate a termine 11 azioni, sei azioni del 2010 sono in ritardo e le
altre azioni previste sono in corso come da programma.
Secondo il quadro di valutazione i progressi compiuti sono positivi per:
• Uso regolare di internet: si è assistito a un rapido incremento fino a toccare il 65% della
popolazione dell'UE (l'obiettivo è raggiungere il 75% entro il 2015). L'uso di internet si sta
diffondendo anche tra le fasce più svantaggiate, come le persone meno istruite e i più
anziani (dal 42% al 48%), il che lascia ben sperare nel raggiungimento dell'obiettivo del 60%
entro il 2015. La percentuale di coloro che non usano internet è scesa dal 30% al 26%.
• Acquisti online: il 40% dei cittadini dell'UE fa acquisti online, compreso il 57% di tutti gli
utenti di internet. Oltre la metà della popolazione di 8 Stati membri compra online.
• Pubblica amministrazione in linea (eGovernment): il 41% dei cittadini si avvale di servizi
della pubblica amministrazione in linea e la metà di loro ha completato e rinviato
all'amministrazione moduli online. Il piano d'azione e-Government ( IP/10/1718)
contribuirà a realizzare l'obiettivo di arrivare, nel 2015, a una percentuale del 50% dei
cittadini e dell'80% delle imprese che si avvalgono dei servizi dell'amministrazione pubblica
in linea.
• Promozione dell'illuminazione a basso consumo energetico: la tecnologia avanzata nota
come Solid State Lighting (SSL) ha conquistato una quota di mercato del 6,2% nel 2010 (un
notevole aumento rispetto all'1,7% del 2009) e ha permesso di progredire decisamente
verso l'obiettivo di riduzione dei consumi energetici per l'illuminazione del 20% entro il
2020.
Si osservano progressi modesti per:
• Disponibilità e uso effettivo della banda larga: la banda larga di base è sempre più
accessibile anche nelle zone remote, ma l'effettiva diffusione e utilizzazione della banda
larga superveloce si concentrano attualmente solo in poche zone, soprattutto urbane. La
Commissione sta lavorando con gli Stati membri per realizzare concretamente l'obiettivo di
dare accesso alla banda larga di base a ciascun cittadino dell'Unione entro il 2013 ed entro
il 2020 alla banda larga veloce e ultraveloce ( IP/10/1142).
Si osservano progressi insufficienti per:
• Commercio elettronico transfrontaliero: nel 2010 è passato solo dall'8,1% all'8,8%.
L'obiettivo dell'Agenda digitale è che entro il 2015 il 20% dei cittadini facciano acquisti
online transnazionali. La Commissione intende analizzare questo ed altri ostacoli allo
sviluppo del mercato unico digitale in una comunicazione che elaborerà prossimamente
sulla direttiva eCommerce.
• Presenza online delle piccole e medie imprese (PMI): il 26% delle PMI compra online
(percentuale in aumento), ma solo il 13% vende online (aumento di due punti rispetto
all'anno scorso).
• Prezzi del roaming: sono scesi di 1,5 eurocent nel 2010, ma continuano ad essere tre volte
più cari delle chiamate nazionali. L'obiettivo dell'Agenda digitale è raggiungere la parità dei
prezzi tra chiamate nazionali e in roaming entro il 2015 nell'UE.
• Investimenti pubblici nella R&S sulle TIC: la spesa pubblica non ha superato la soglia dei 5,7
miliardi di euro dello scorso anno; per raggiungere l'obiettivo del raddoppio a 11 miliardi
entro il 2020 sarà necessario un incremento annuo di tale spesa del 6%.
Contesto:
La valutazione copre il periodo da maggio 2010 a maggio 2011 ed è accompagnata da una serie di
relazioni in linea su aspetti specifici dell'Agenda digitale, come l'amministrazione in linea o la
fiducia nei servizi online e la loro sicurezza. Il quadro di valutazione comprende una serie di dati e
analisi che in precedenza facevano parte della relazione annuale della Commissione sui mercati
europei delle comunicazioni elettroniche ( IP/10/602). (Rapid)
pore 010611
Clima mediterraneo: conferenza a Lecce
Dal 6 al 9 giugno 2011 si tiene a Lecce una Conferenza sulla variabilità e la prevedibilità del clima
mediterraneo.
La conferenza presenterà le conoscenze disponibili sui cambiamenti climatici futuri a livello
regionale, analizzerà gli impatti del cambiamento climatico sulle società del Mediterraneo e
presenterà e discuterà i risultati dei progetti di ricerca internazionali e nazionali. L'evento mira
inoltre a individuare i punti e le questioni cruciali della ricerca, riunire esperti provenienti da settori
complementari della ricerca sul clima e discutere i futuri obiettivi di ricerca sul clima nella regione
mediterranea, nell'ambito del programma Medclivar
Il programma Medclivar ("Mediterranean climate variability and predictability"), finanziato dalla
Fondazione europea della scienza, mira a coordinare e promuovere lo studio del clima
mediterraneo. La particolare posizione geografica e le caratteristiche topografiche del bacino del
Mediterraneo rendono la regione molto sensibile ai cambiamenti climatici globali.
I temi in programma riguarderanno tra l'altro:
- clima mediterraneo: questioni scientifiche pertinenti e importanti;
- evidenza paleoclimatica della regione mediterranea;
- schemi sinottici: climatologia e tendenze;
- la circolazione del mar Mediterraneo: tendenze e cambiamenti;
- gli estremi e gli impatti della variabilità climatica nella regione mediterranea;
- chimica degli aerosol e clima;
- modellizzazione del sistema climatico del Mediterraneo;
- il clima della regione mediterranea nelle proiezioni del clima futuro.
pore 310511
dall'italia
Gu 129 del 6.6: diffusione defribillatori
MINISTERO DELLA SALUTE - DECRETO 18 marzo 2011 - Determinazione dei criteri e delle
modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni di cui all'articolo 2, comma 46, della
legge n. 191/2009.
Gu 129 del 6.6: trasmissione telematica certificati malattia
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - CIRCOLARE 23 febbraio 2011, n. 1 - Art. 55-septies
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, introdotto dall'art. 69 del decreto legislativo 27
ottobre 2009, n. 150 - trasmissione per via telematica dei certificati di malattia. Ulteriori
indicazioni.
Alle pubbliche amministrazioni di cui all'art.1, comma 2, del d. lgs. n. 165 del 2011
Premessa.
Con circolari n. 1/2010/DFP/DDI dell'11 marzo 2010 e n. 2/2010/DFP/DDI del 28 settembre 2010
sono state fornite indicazioni operative relativamente all'avvio del sistema di trasmissione
telematica dei certificati e degli attestati medici per la giustificazione delle assenze per malattia dei
dipendenti delle pubbliche amministrazioni previsto dall'art. 55-septies del d.lgs. n. 165 del 2001,
introdotto dall'art. 69 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. Nelle circolari, al cui
contenuto si rinvia, sono stati dati chiarimenti relativamente al funzionamento generale del
sistema, ai soggetti tenuti alla trasmissione telematica, agli oneri e vantaggi per i lavoratori, ai
tempi di attuazione e alle sanzioni per l'inosservanza degli obblighi di trasmissione secondo le
nuove modalità. In particolare, al paragrafo 4 della circolare n. 2, a proposito delle sanzioni, era
stata evidenziata l'esigenza di monitorare il processo di trasmissione telematica dei certificati, visto
che durante i lavori della commissione di collaudo erano emerse criticità organizzative, soprattutto
per alcuni settori ed aree territoriali. Veniva quindi precisato che "... fermo restando l'obbligo dei
medici di continuare a trasmettere i certificati per via telematica in presenza delle condizioni
organizzative e tecniche che lo rendono possibile, per il periodo transitorio, sino al 31 gennaio
2011, durante il quale le più rilevanti criticità dovranno essere affrontate, e' opportuno che le
Amministrazioni competenti si astengano dalla contestazione degli addebiti specificamente riferiti
all'adempimento.". Considerato che il predetto termine è ormai decorso, si ritiene opportuno
fornire ulteriori informazioni ed indicazioni, tenendo conto anche del fatto che, a partire dal mese
di settembre 2010, è stato avviato un confronto tra le Amministrazioni centrali interessate e le
Regioni per l'esame ed il superamento delle criticità inerenti l'introduzione della nuova procedura,
al fine di accelerare il processo in corso, con l'istituzione presso la Conferenza Stato - Regioni di un
tavolo tecnico congiunto. In questo ambito sono stati approfonditi - mediante appositi gruppi di
lavoro - gli aspetti normativi, organizzativi e medico-legali della trasmissione telematica, gli aspetti
tecnici di sistema e quelli giuridico amministrativi per l'applicazione delle sanzioni. I gruppi hanno
concluso i propri lavori a fine gennaio individuando delle linee operative che sono state valutate,
per quanto di competenza, nell'elaborazione delle indicazioni contenute in questa circolare.
1. La modifica normativa apportata dalla l. n. 183 del 2010 (c.d. collegato lavoro) al regime del
rilascio e della trasmissione dei certificati di assenza per malattia.
Preliminarmente, è utile segnalare che l'art. 25 della l. n. 183 del 2010 ha previsto che "Al fine di
assicurare un quadro completo delle assenze per malattia nei settori pubblico e privato, nonché un
efficace sistema di controllo delle stesse, a decorrere dal 1° gennaio 2010, in tutti i casi di assenza
per malattia dei dipendenti di datori di lavoro privati, per il rilascio e la trasmissione della
attestazione di malattia si applicano le disposizioni di cui all' art. 55-septies del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165.". Pertanto, con l'approvazione della menzionata legge, che e' entrata in
vigore il 24 novembre 2010, e' stato uniformato il regime legale del rilascio e della trasmissione
delle certificazioni per il caso di assenza per malattia per i dipendenti pubblici e per quelli privati,
ivi compresi gli aspetti sanzionatori. Infatti, il citato art. 25 ha previsto un rinvio generale all'art. 55septies del d.lgs. n. 165 del 2001.
2. La responsabilità specifica per violazione della normativa in materia di trasmissione telematica
dei certificati.
Come accennato, con le menzionate circolari n. 1 e 2 sono state fornite informazioni anche
relativamente alle sanzioni previste per l'inosservanza degli obblighi di trasmissione per via
telematica dei certificati (rispettivamente ai paragrafi 6 e 4). In questa sede giova ribadire che
affinché si configuri un'ipotesi di illecito disciplinare devono ricorrere sia l'elemento oggettivo
dell'inosservanza dell'obbligo di trasmissione per via telematica sia l'elemento soggettivo del dolo
o della colpa. Quest'ultimo, in particolare, è escluso nei casi di malfunzionamento del sistema
generale, guasti o malfunzionamenti del sistema utilizzato dal medico, situazioni che debbono
essere considerate dalle aziende sanitarie e dalle altre strutture interessate ai fini dell'esercizio
dell'azione disciplinare. Pertanto, la contestazione dell'addebito nei confronti del medico dovrà
essere effettuata soltanto se dagli elementi acquisiti in fase istruttoria, anche mediante
consultazione del cruscotto di monitoraggio reso disponibile dal SAC (sistema di accoglienza
centrale), descritto al successivo paragrafo 3, risulti che non si sono verificate anomalie di
funzionamento.
Inoltre, l'applicazione delle sanzioni deve avvenire in base ai criteri di gradualità e proporzionalità
secondo le previsioni degli accordi e contratti collettivi di riferimento. Ciò vale anche nei casi di
reiterazione della condotta illecita, per i quali l'art. 55-septies, comma 4, del d.lgs. n. 165 del 2001
prevede la sanzione del licenziamento per il dipendente pubblico e della decadenza dalla
convenzione per il medico convenzionato. In proposito, si rammenta che la reiterazione e' da
intendersi come recidiva ovvero irrogazione di successive sanzioni a carico di un soggetto già
sanzionato per la violazione dell'obbligo di trasmissione telematica dei certificati. La valutazione
circa l'irrogazione delle sanzioni più gravi del licenziamento e della decadenza dalla convenzione va
effettuata tenendo conto dei menzionati criteri di gradualità e proporzionalità , in base alle
previsioni degli accordi e contratti collettivi di riferimento, che consentono di modulare la gravità
della sanzione anche nelle ipotesi di reiterazione. A tal riguardo e' inoltre opportuno segnalare che
i contratti collettivi di riferimento prevedono delle clausole di salvaguardia nei confronti
dell'incolpato, secondo le quali, decorso un certo periodo di tempo, non può tenersi conto, ai fini
di altro procedimento disciplinare, delle sanzioni disciplinari già irrogate (art. 7 CCNL del 6 maggio
2010 per la dirigenza medica e veterinaria, area IV, che prevede il termine del biennio; art. 30
dell'Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del
20 gennaio 2005, come modificato dall'Accordo del 27 gennaio 2009, e art. 27 dell'Accordo
collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali interni del 9
febbraio 2005, come modificato dall'Accordo del 27 maggio 2009, che prevedono termini anche
ancorati alla gravità dell'infrazione).
Sarà, comunque, cura delle Regioni, eventualmente tramite la Conferenza delle Regioni e delle
Province Autonome, e della Conferenza Stato - Regioni, anche sentendo le rappresentanze dei
medici, adottare gli opportuni provvedimenti per la regolamentazione degli aspetti procedurali e di
dettaglio legati ai procedimenti disciplinari, al fine di assicurare l'omogeneità di comportamento
sul territorio nazionale. In tale ambito, particolare attenzione dovrà essere dedicata alle verifiche
tecniche in ordine al funzionamento della rete e di tutti i supporti hardware e software, che
rappresentano il presupposto per la valutazione della sussistenza delle condizioni per l'avvio di
procedimenti disciplinari e per il superamento delle criticità e problemi già segnalati dai tavoli
tecnici. Più a monte, lo stesso funzionamento del sistema e' naturalmente condizionato dalla
messa a disposizione degli strumenti tecnici e delle apparecchiature necessari in ogni struttura e
presidio pubblico interessato dal processo, che per la sua attuazione richiede l'attiva
collaborazione ed iniziativa di tutti gli enti istituzionalmente coinvolti.
Per quanto riguarda i professionisti convenzionati, si potrà valutare anche in sede di Conferenza
delle Regioni e delle Province Autonome e di Conferenza Stato - Regioni l'opportunità di integrare
gli Accordi collettivi nazionali vigenti per la definizione di quanto chiarito al presente paragrafo.
Al fine di agevolare l'applicazione della nuova procedura, le Regioni possono individuare specifiche
strutture o servizi per i quali ritengono non sussistere, per periodi limitati di tempo, le condizioni
tecniche necessarie all'avvio di procedimenti disciplinari. Ciò anche per evitare che le procedure di
certificazione possano interferire negativamente con l'attività clinica o determinare un utilizzo
inappropriato dei servizi.
Inoltre, allo scopo di perseguire uno sviluppo graduale, armonico e condiviso, si raccomanda la
continuazione delle attività del tavolo tecnico congiunto Amministrazioni centrali - Regioni, con il
coinvolgimento delle rappresentanze dei medici, ai fini della verifica, del monitoraggio e
dell'implementazione delle procedure per la trasmissione telematica delle certificazioni di
malattia, raccomandando alle Regioni il massimo coinvolgimento delle medesime rappresentanze lì
dove, in sede locale, siano costituite commissioni tecniche per le stesse finalità.
Si segnala che non sussiste responsabilità del medico che redige un certificato in forma cartacea
nelle "aree di esenzione", che sono state indicate nella circolare n. 2 al paragrafo 2 (per le sezioni:
2.1 "I dipendenti della pubblica amministrazione interessati" e 2.2 "I medici obbligati all'utilizzo del
sistema di trasmissione telematica") sino a quando non sarà comunicato un mutamento della
situazione per interventi di natura tecnica ed organizzativa che potranno essere effettuati rispetto
al sistema vigente.
Per quanto riguarda la trasmissione telematica della certificazione di malattia dalle strutture di
pronto soccorso, le strutture ospedaliere individuano le soluzioni tecniche e organizzative più
idonee a garantirne l'applicabilità , sulla base delle indicazioni regionali, utilizzando i servizi resi
disponibili dal SAC, tra i quali il sistema WEB, ovvero tramite integrazione dei propri applicativi con
il sistema SAC, in modo che il certificato di malattia possa essere predisposto e inviato da parte del
medico contestualmente alla compilazione del verbale di pronto soccorso.
Per quanto riguarda i documenti elaborati dagli ospedali al momento del ricovero e della
dimissione, eventualmente con prognosi post ricovero, le problematiche sono state discusse
nell'ambito del menzionato tavolo congiunto Amministrazioni centrali - Regioni, con la valutazione
di iniziative tecniche ed organizzative necessarie per la loro gestione nell'ambito del sistema di
trasmissione telematica che saranno implementate nei prossimi mesi con la collaborazione dei
soggetti istituzionali interessati. Pertanto, sino all'attuazione delle idonee soluzioni, tali documenti
continuano ad essere rilasciati al lavoratore in forma cartacea, ai fini della fruizione delle
agevolazioni previste dalla normativa.
Si chiarisce che in questi casi, come pure nelle aree di esenzione sopra indicate, le amministrazioni
non devono comunicare la ricezione della documentazione cartacea, in luogo del certificato
telematico, all'azienda sanitaria competente.
3. Cruscotto di monitoraggio reso disponibile dal S.A.C.
Il sistema di accoglienza centrale (SAC) rende disponibile per le regioni, le aziende sanitarie e le
altre strutture interessate, un apposito cruscotto di monitoraggio del sistema, che consente di
acquisire informazioni circa il tasso di utilizzo del sistema (certificati inviati e servizi utilizzati),
nonché informazioni puntuali circa eventuali disservizi (rallentamenti e/o blocchi) registrati dal
sistema SAC stesso.
Il cruscotto di monitoraggio rende anche disponibili servizi per i medici, per segnalare eventuali
malfunzionamenti non riguardanti direttamente il sistema SAC, quali ad esempio, mancanza di
connettività , malfunzionamenti del proprio PC, malfunzionamenti del call center telefonico per
l'invio dei certificati, e per acquisire informazioni circa eventuali disservizi (rallentamenti e/o
blocchi) registrati dal sistema SAC stesso.
Il cruscotto di monitoraggio rende infine disponibili anche servizi per le aziende sanitarie per
inviare al SAC le informazioni relative ai certificati cartacei rilasciati dai propri medici e comunicati
dai datori di lavoro pubblici, così come previsto dalla Circolare 1/2010/DFP/DDI dell'11 marzo
2010, paragrafo 6 "Le amministrazioni che, in qualità di datori di lavoro, abbiano conoscenza della
violazione delle norme relative alla trasmissione telematica dei certificati di malattia e, senza
corrispondente trasmissione telematica da parte dell'Inps, ricevano dal dipendente un attestato di
malattia in forma cartacea, sono tenute a segnalare tale anomalia alla ASL di riferimento entro 48
ore dal ricevimento dello stesso, inviando apposita comunicazione alla casella di posta elettronica
certificata dell'Azienda di riferimento del medico".
Combinando queste informazioni con le informazioni circa i certificati cartacei ricevuti dall'INPS,
che saranno comunicate automaticamente dall'Istituto al SAC, il cruscotto di monitoraggio fornirà
quindi anche indicazioni circa il numero di certificati cartacei rilasciati da un medico in un dato
periodo. Tali informazioni sono comunque da assumersi quale indicazione indiretta di
comportamento, in quanto non comprensiva dei dati relativi ai certificati cartacei rilasciati dai
medici a lavoratori del settore privato non indennizzati dall'INPS.
4. Ulteriori servizi resi disponibili ai medici prescrittori
Come segnalato con le precedenti circolari, oltre ai servizi informatici, il medico ha la possibilità di
utilizzare il servizio telefonico basato su un risponditore automatico reso disponibile dal SAC al
numero 800 013 577. Tale servizio e' considerato di secondo livello, per ovviare a problemi di invio
tramite il sistema web o problemi di accesso alla rete internet. Si chiarisce che il medico ha la
possibilità di redigere il certificato in forma cartacea nel caso in cui i tempi richiesti dal risponditore
automatico, in situazioni contingenti, confliggano con il dovere primario di assolvere gli obblighi
assistenziali.
Raccomandazioni finali
Si invitano le Amministrazioni destinatarie della presente circolare a voler portare a conoscenza il
contenuto della stessa ai propri dipendenti.
Si chiede inoltre al Ministero della salute, alle Regioni e Province autonome, alle Aziende sanitarie
e agli Ordini professionali di riferimento di volerne dare diffusione presso gli esercenti la
professione medica.
Sarà cura dei Dipartimenti della funzione pubblica, per la digitalizzazione della pubblica
amministrazione e l'innovazione tecnologica e delle altre Amministrazioni competenti comunicare
nel prosieguo ulteriori informazioni.
Roma, 23 febbraio 2011 / Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione / Brunetta
Gu 127 del 3.6: disposizioni urgenti per commissioni elettorali
LEGGE 1 giugno 2011, n. 78 - Conversione in legge del decreto-legge 11 aprile 2011, n. 37,
recante disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini
temporaneamente all'estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei
giorni 12 e 13 giugno 2011.
Gu 126 dell'1.6: linee guida assistenza persone in stato vegetativo
CONFERENZA UNIFICATA ACCORDO 5 maggio 2011 - Accordo, ai sensi dell'articolo 9 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano e gli enti locali sul documento «Linee di indirizzo per l'assistenza alle persone in stato
vegetativo e stato di minima coscienza». (Rep. n. 44/CU).
Gu 126 dell'1.6: tassi interesse contabilità speciali fruttifere
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE - DECRETO 13 maggio 2011 - Rideterminazione
del tasso di interesse da corrispondere sulle somme versate sulle contabilità speciali fruttifere degli
enti ed organismi pubblici.
Dl Sviluppo - Le proposte di emendamenti Anci inviate alla Camera
Riportiamo le proposte di emendamenti al DL sviluppo inviate alle commissioni finanze e bilancio
della Camera. (com/gp)
anci 060611
Sono 3543 i Comuni pronti a puntare sul ‘prelievo’ delle addizionali Irpef
Secondo il quotidiano Sole24ore oltre 3mila amministrazioni potrebbero introdurre un rincaro fino
allo 0,2 per cento, mentre altre 465 non potrebbero andare oltre lo 0,1.
Sono 3.543 (poco meno del 44% del totale) i Comuni che potrebbero decidere di aumentare le
addizionali Iperf o di introdurle ex novo utilizzando la facoltà prevista dal decreto attuativo sul fisco
municipale che entra in vigore domani. Lo scrive il ‘Sole 24 Ore’ che dedica un ampio servizio allo
sblocco del prelievo Irpef che consente ai sindaci, che nel 2008 si era assestati sotto la soglia media
dello 0,4%, un aumento dello 0,2% annuo per due anni. Secondo il quotidiano oltre 3mila
amministrazioni potrebbero introdurre un rincaro fino allo 0,2 per cento, mentre altre 465 non
potrebbero andare oltre lo 0,1.
Tra limiti di aumenti e tetti alle aliquote, gli incrementi 2011 offrono potenzialmente circa 350
milioni extra ai sindaci; mentre con la precedente tornata di rialzi - applicati tra l'altro quando i
Comuni potevano ancora beneficiare dell'Ici sulla prima casa - i soli capoluoghi di provincia erano
riusciti a raccogliere 744 milioni.
L’articolo rileva come quest'anno la maggioranza dei Comuni rimane ancora in forse, anche a causa
della tornata elettorale appena archiviata, anche se è possibile che molti decidano di aumentare
l'addizionale Irpef entro il prossimo anno. In questo senso è sintomatico che circa trenta Comuni
abbiano già comunicato al dipartimento delle Finanze gli aumenti. In realtà non era possibile farlo
(e il dipartimento ha sospeso i provvedimenti) visto che il termine per le delibere decorre da
domani, 7 giugno: in questi casi servirà dunque una nuova delibera. (gp)
anci 060611
Allarme tagli, i più colpiti anziani, disabili e infanzia
Secondo il Sole24ore “nel 2011 il taglio dovrebbe essere intorno a 1 miliardo di euro, nel 2012 e
2013 di 2,5 miliardi di euro annui”.
Anziani, disabili e infanzia: sono i settori più colpiti dai tagli, le risorse sono state infatti decurtate in
maniera drastica nell’area delle politiche sociali dei Comuni.
Il Sole 24Ore di oggi dedica un’inchiesta al settore: “nel 2011 il taglio dovrebbe essere intorno a 1
miliardo di euro, nel 2012 e 2013 di 2,5 miliardi di euro annui e i fondi sociali alle Regioni che poi li
distribuiscono ai Comuni, sono in calo da 2.228 milioni di euro nel 2008 a 158 nel 2013”. La
riduzione della spesa sociale comunale sarà circa del 20% “tra i principali ambiti del welfare
comunale l’impatto sarà particolarmente critico per asili nido e povertà, finanziati solo dalle
municipalità. Gli effetti negativi su anziani non autosufficienti e persone con disabilità verranno
attenutati dal fatto che la loro assistenza è finanziata anche dai budget di sanità e invalidità”.
Dai dati emerge anche una evidente inadeguatezza della spesa per il welfare municipale pari allo
0,4% del Pil, una cifra che è molto inferiore rispetto alla media europea. “La stessa contrazione di
risorse che è ampia per il welfare comunale fornisce un contributo minimo al complessivo
risanamento, poiché il peso del settore sull’insieme del bilancio pubblico è marginale. Elevati
invece saranno i costi sociali, in numerosi ambiti, infatti, è possibile recuperare risorse senza
conseguenze negative per la popolazione, per esempio nella sanità, agendo sugli interventi
ospedalieri inappropriati e nella previdenza, mettendo in atto correttivi ben mirati. Il welfare
comunale invece subirà una decurtazione percentualmente alta nonostante gli stanziamenti
limitati”. Conseguenze gravi per i Comuni che “saranno spinti a diminuire la già scarna offerta dei
servizi o ad abbassarne la qualità, con un impatto negativo sulla popolazione. Si tratterà di ridurre
gli esigui interventi contro la povertà, la cui domanda è cresciuta con la crisi, di diminuire la qualità
dei nidi e chiuderne alcuni”. (fr)
anci 060611
A Roma incontro operativo sul Contrassegno europeo per i disabili
Si tiene il 7 giugno, presso la Sala Conferenze Conferenze dell’Anci, un incontro sul progetto
“Adozione e diffusione in Italia del contrassegno uniforme europeo di parcheggio per disabili”.
L’incontro vedrà la partecipazione del Comune di Verona, che con il progetto City Pass rappresenta
la buona pratica individuata dall’Anci che ha accompagnato tutte le attività per la definizione delle
linee guida; del Comune di Parma, selezionato dall’Anci come primo Comune dove attuare la
sperimentazione e dei ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture, della Salute e delle associazioni
nazionali del terzo settore, la Fish onlus e l’Anglat onlus.
Il progetto, dopo una prima fase che ha riguardato attività di analisi e di ricerca sul campo, che
hanno consentito all’Anci di avere un quadro chiaro (per i 21 Comuni che hanno aderito al
progetto) delle modalità e delle criticità riguardanti l’iter procedurale per il rilascio del
contrassegno, entra oggi nella fase della sperimentazione, avvalendosi del contributo di tutti i
partecipanti (Istituzioni e Terzo settore) che a vario titolo sono competenti sul tema. (com/ef)
anci 060611
Anci: richiesta chiarimento su riforma SUAP
Lettera dell'Associazione al Ministero dello sviluppo economico su applicazione DPR 160/2010.
Nel mese di marzo, l’ANCI ha inviato al Ministero dello sviluppo economico una richiesta di
chiarimento in merito ad alcuni controversi passaggi applicativi delle norme contenute nel DPR
160/2010 - il provvedimento che disciplina la riforma del SUAP. Durante l’avvio operativo delle
nuove procedure, i Comuni si sono resi conto di alcune incongruenze per le quali era indispensabile
individuare soluzioni chiare e condivise. L’Associazione, pertanto, si è rivolta al dicastero
competente, proponendo anche delle soluzioni percorribili che il Ministero ha ritenuto di
accogliere.
E’ stata affrontata la questione dell’incompatibilità, al momento esistente, tra certe disposizioni
del DPR 160 e alcune normative di settore. Al riguardo è stato chiarito come l’armonizzazione vada
puntualmente ricercata caso per caso, salvaguardando i principi del procedimento unico. In
riferimento ai procedimenti in corso al momento dell’entrata in vigore delle nuove norme, è stato
precisato che la loro definizione debba aver luogo applicando le norme vigenti al momento della
presentazione dell’istanza, salva la possibilità per il privato di avvalersi della nuova disciplina. Si
segnala infine che il quadro si è arricchito con la pubblicazione in G.U. del D.L. 70/2011, il c.d.
Decreto sviluppo. Le modifiche apportate alla disciplina della SCIA, con l’estensione del principio
del silenzio assenso, non potranno non incidere sulle problematiche applicative del regolamento
SUAP. (Stefano Campioni)
ancitel 030611
Ceregnano: istituito Assessorato alla felicità
Tempo fa, qualcuno ha affermato acutamente che l’innovazione possa vivere soprattutto a livello
locale e che la “fantasia istituzionale” fiorisca specialmente nella dimensione territoriale. La notizia
che giunge dal Comune di Ceregnano, appena 4000 anime in provincia di Rovigo, sembra proprio
confermarlo. Il neosindaco Ivan Dall'Ara ha recentemente istituito l’assessorato alla felicità. Non
ancora del tutto chiari, invece, i compiti che questa nuova articolazione della Giunta dovrebbe
svolgere. Interrogato in proposito, prova a spiegarli al 'Gazzettino’ lo stesso assessore, Elena
Dall'Oco, vice sindaco di Ceregnano: “lo scopo è di perseguire il benessere della comunità. La
felicità è una condizione soggettiva, ma noi dobbiamo raggiungere un obiettivo per l'intera
comunità. L'assessore alla felicità si occuperà, ad esempio, di creare le condizioni per l'accoglienza
positiva delle persone, sia di quelle che vengono da fuori paese, sia dei nostri concittadini prosegue Dall'Oco - permettendo loro di accedere con facilità agli atti burocratici, alle pratiche, o
organizzando attività che consentano di aggregare le persone, con incontri e manifestazioni”. (alm)
ancitel 030611
Online per i Comuni la compartecipazione Iva e il Fondo di riequilibrio
Istruzioni operative concernenti il federalismo municipale e prima attuazione entrate 2011.
L’articolo 11 della legge 5 maggio 2009, n. 42 dispone, infatti, al fine di avviare un percorso di
restituzione di piena autonomia finanziaria a Comuni e Province, la soppressione dei trasferimenti
erariali e regionali diretti al finanziamento delle spese di qualsiasi natura.
Il decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, recante disposizioni in materia di federalismo
municipale, prevede che ai Comuni sia attribuita una compartecipazione al gettito IVA e prevede
l’istituzione di un fondo sperimentale di riequilibrio per realizzare in forma progressiva e
territorialmente equilibrata la devoluzione ai Comuni dei tributi immobiliari.
I trasferimenti fiscalizzabili, sulla base di quanto analizzato dalla Commissione per l’attuazione del
federalismo fiscale, considerati gli effetti della riduzione delle risorse di cui al decreto legge 78 del
2010, ammontano, per l’anno 2011, a 11.265 mln di euro e, per l’anno 2012 e seguenti, a circa
11.070 mln di euro.
Le entrate dei Comuni sostitutive per gli anni 2011/2013 (fase transitoria) sono composte da:
a) compartecipazione IVA, di un valore pari al 2% del gettito dell’imposta sul reddito delle
persone fisiche - art.4 comma2;
b) il 30% del gettito dei tributi statali sui trasferimenti immobiliari;
c) il gettito della componente immobiliare dell'Irpef e delle imposte di registro e di bollo sugli
affitti;
d) il 21,7% del gettito della cedolare secca sugli affitti per l’anno 2011 ed il 21,6% per il 2012.
Nel fondo sperimentale di riequilibrio (FSR), istituito per tre anni e, comunque, fino all’entrata in
vigore del fondo perequativo, convergono tutti i gettiti di cui alle lettere b), c), d).
La compartecipazione IVA è distribuita ai singoli Comuni in relazione al territorio su cui si è
determinato il consumo che ha dato luogo al prelievo: l’assegnazione avviene sulla base del gettito
dell'IVA regionale (non essendo ad oggi disponibile il gettito in ambito provinciale), ed è distribuito
in base alla popolazione del comune.
Le modalità di attuazione sono state definite attraverso apposito DPCM adottato d’intesa con la
Conferenza Unificata il 31 maggio 2011.
Le modalità di riparto del FSR sono state stabilite con decreto del Ministro dell’Interno, previo
accordo in conferenza Stato Città. L'accordo è intervenuto il 31 maggio 2011.
Il Fondo sperimentale di riequilibrio ammonta a 8.376 mln ed è così distribuito:
Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti
1. un importo pari 30% del fondo in base al numero di residenti al 31 dicembre 2009;
2. un importo destinato a garantire lo stesso livello di trasferimenti statali oggetto di fiscalizzazione
attualizzati al 2011.
Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti
1. un importo pari 30% del fondo in base al numero di residenti al 31 dicembre 2009;
2. un importo pari al 10 % del fondo in proporzione al peso di ciascun comune dei tributi
immobiliari devoluti.
Ai fini della corretta imputazione a bilancio si rinvia alla modifica apportata al certificato di bilancio
di previsione con decreto del Ministero dell’Interno del 29 marzo 2011 che dispone l’allocazione
degli importi al titolo I. (http://finanzalocale.interno.it/circ/dec3-11.html )
Per i trasferimenti non fiscalizzati resta confermata l’allocazione tra i trasferimenti.
Le spettanze non fiscalizzate sono:
• Oneri commissioni straordinarie di cui all'art. 144 TUEL (art. 1, c. 704, l. 296/06)
• Oneri commissioni straordinarie di cui all'art. 144 TUEL (art. 1, c. 706, l. 296/06)
• Incremento contributo comuni inferiori ai 3000 abitanti (art.1, c.703, l.296/06)
• Contributo fusione tra enti
• Maggiorazione contributi ordinari sisma Abruzzo (art.2, c. 23, lett c) e d), legge 191 del 2009)
• Stabilizzazione personale ex ETI (legge 296/06)
• Interessi passivi mancato pagamento fornitori
• Trasf. Compensativi addizionale comunale irpef
• Contributo contrasto evasione fiscale
• Trasferimenti a singoli enti
In attesa della pubblicazione dei decreti ministeriali, IFEL, per agevolare la compilazione del
bilancio, mette a disposizione per ciascun ente le proprie elaborazioni.
Sono disponibili sul sito della Fondazione Ifel i dati Comune per Comune relativi all’applicazione del
Federalismo municipale anno 2011 con relative istruzioni operative nella sezione denominata
“Compartecipazione Iva e Fondo sperimentale.
Consulta i dati
(com/ef)
Comune Compartecipazione IVA (€) Fondo sperimentale di riequilibrio (€)
LECCE
3.746.162,31
17.370.969,84
anci 010611
Permessi ex legge 104 nel 2010
Sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione la banca dati sui dipendenti pubblici che
hanno usufruito dei permessi nel 2010.
Come noto, l'articolo 24 della legge n. 183/2010 (il cosiddetto "collegato lavoro") ha modificato le
norme in materia di permessi spettanti ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato per
l'assistenza alle persone disabili. In particolare ha introdotto l'obbligo della comunicazione al
Dipartimento della Funzione Pubblica dei dati relativi ai permessi fruiti dai dipendenti pubblici in
base alla legge n. 104/1992. Tale comunicazione deve essere inviata entro il 31 marzo di ogni anno
da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni. Per garantire il monitoraggio e il controllo sul
legittimo utilizzo di tali permessi, le informazioni vengono via via raccolte in un'apposita banca dati
che lo stesso Dipartimento ha realizzato negli ultimi mesi. Grazie a questa è adesso finalmente
possibile conoscere l'identikit dei reali fruitori dei benefici previsti dalla legge 104/1992, verificarne
l'entità e le forme di utilizzo, indirizzare i benefici direttamente sui disabili, evitare abusi e al tempo
stesso semplificare il rapporto tra disabili e Pubblica Amministrazione, ottimizzando i
provvedimenti di riforma all'esame del Parlamento.
Da oggi questi dati sono anche consultabili sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e
l'Innovazione affinché tutti i cittadini possano accedervi, sia pure nel rigoroso rispetto della privacy.
Nell'ottica della trasparenza totale espressa dall'art. 11 della Riforma Brunetta (decreto legislativo
n. 150/2009), essi sono consultabili in formato aperto, con possibilità di un loro riutilizzo secondo
la licenza IODL 1.0 realizzata dal Formez. Si tratta di un primo passo verso l'Open Data di origine
anglosassone: quella trasparenza reale che consente di conoscere veramente la Pubblica
Amministrazione e che favorisce tra l'altro anche l'elaborazione delle informazioni - tramite diverse
chiavi di lettura - da parte di professionisti, ricercatori e studiosi. I dati raccolti interessano infatti
una serie di elementi tra cui il numero di dipendenti che fruiscono dei permessi mensili; i diversi
gradi di parentela tra il disabile e i lavoratori interessati; il genere, le giornate e le ore di permesso
fruite nel corso del 2010.
Dal patrimonio informativo inviato fin qui da 19.002 amministrazioni pubbliche (di cui 5.323
Comuni; 18 Regioni, 209 Aziende sanitarie locali, 18 Ministeri e 9.703 istituti scolastici) su un totale
di 25.179, risulta che nel 2010 abbiano usufruito di tali permessi 244.997 pubblici dipendenti per
un totale annuo di 4.835.263 giornate lavorative (652.387 per permessi personali e 4.182.876 per
assistenza a parenti o affini).
Anche grazie alla collaborazione fornita dal Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, le
scuole sono risultate essere tra le amministrazioni più solerti nell'ottemperare alla nuova legge:
hanno infatti trasmesso i loro dati ben 9.703 istituti su 11.232, per un totale di 103.471 dipendenti
dichiarati fruitori e di 1.404.859 giornate lavorative. Una risposta puntuale al monitoraggio è
arrivata anche delle Aziende sanitarie locali: a oggi la banca dati raccoglie le schede trasmesse da
209 amministrazioni, per un totale di 34.985 dipendenti fruitori dei permessi e di 882.328 giornate
lavorative. Per quanto riguarda invece i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i
dipendenti fruitori risultano essere 16.968 per un totale di 437.511 giornate lavorative.
Sulla base delle comunicazioni fin qui pervenute - calcolando uno stipendio medio del dipendente
pubblico di 33.000 euro/anno e un totale di 220 giornate lavorate all'anno - si stima infine che le
pubbliche amministrazioni abbiano sostenuto nel 2010 un costo di 725.289.450 euro.
mercoledì 1 giugno 2011
Per saperne di più
• Sintesi dei dati
• Amministrazioni adempienti e inadempienti relative alle Regioni, Province e Comuni
capoluoghi di Provincia
• Guida alla consultazione
• Accedi alla banca dati dei permessi ex lege 104/92
per il comune di Lecce: gli uffici hanno adempiuto alla comunicazione; i dipendenti che nel 2010
hanno utilizzato permessi ex legge 104 sono stati 55.
ministero innovazione 010611
Politiche culturali: VI edizione del bando Premio Cultura di Gestione
Il Premio è promosso da Federculture in collaborazione con Anci, le candidature scadono il 22 luglio
prossimo.
Parte oggi il bando 2011 del Premio Cultura di Gestione, sesta edizione dell'iniziativa promossa da
Federculture allo scopo di premiare e diffondere le esperienze più innovative nella valorizzazione e
gestione del patrimonio e delle attività culturali e nell'integrazione tra cultura, turismo e ambiente.
Attivo ormai da dieci anni, il Premio Cultura di Gestione fa conoscere l'Italia che funziona, nella
quale la tutela del patrimonio culturale ed ambientale è un valore fondamentale, attraverso i
migliori progetti culturali presenti oggi nel paese, modelli di efficienza che accrescono la
competitività dei nostri territori lungo la strada dell'innovazione.
Oltre 500 progetti candidati, 38 premiati nelle diverse categorie, centinaia di enti coinvolti tra
Comuni, Province, Regioni, Associazioni, Fondazioni, Istituzioni, Enti pubblici e privati. Grazie a
questi risultati, raggiunti nelle passate cinque edizioni, il Premio è ormai un importante
appuntamento nazionale il cui culmine, anche quest'anno, sarà la cerimonia di premiazione che si
svolgerà, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni nazionali e delle amministrazioni locali
che hanno promosso l'iniziativa, durante la VI Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al
Turismo (Roma, 22-23 settembre 2011).
Il Premio è rivolto alle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, agli enti locali, alle regioni,
alle fondazioni, alle associazioni e organizzazioni non profit, alle scuole, alle università e a tutti quei
soggetti pubblici e privati che gestiscono beni, attività e servizi culturali.
Saranno premiati 3 progetti, valutati dalla Giuria come i più significativi nell’ambito delle politiche
di gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali.
Inoltre verranno assegnati, da parte degli enti che partecipano al progetto, i seguenti premi
speciali: Premio Legambiente “PiccolaGrandeItalia”; Premio CTS per le politiche culturali giovanili;
Premio per la cooperazione pubblico-privato.
Le candidature dovranno pervenire entro il 22 luglio 2011.
Il Premio Cultura di Gestione è indetto da Federculture in collaborazione con il Ministero per i Beni
e le Attività Culturali, la Conferenza delle Regioni, l'ANCI, l'UPI, Legautonomie, Legambiente, CTSCentro Turistico Studentesco e giovanile. (am)
anci 010611
Derivati, Il Sole24Ore: 33 miliardi a bilancio negli enti locali, ma CdS potrebbe annullare contratti
In tutto 33 miliardi: è questa la cifra complessiva dei derivati messi a bilancio dagli enti locali
italiani. Nonostante il blocco sui nuovi contratti della Finanziaria 2008, infatti, le Autonomie
continuano a pagare quelli stipulati antecedentemente. Adesso, Però, una sentenza del consiglio di
Stato potrebbe cambiare tutto e azzerare, in pratica, tutti i debiti dei Comuni.
La vicenda, documentata dal Sole24Ore, parte da un’iniziativa della Provincia di Pisa, che ha
annullato d’ufficio tutti gli atti amministrativi e le delibere con cui aveva stipulato contratti derivati,
invocando la procedura di “autotutela” e l’interesse pubblico. Le banche hanno quindi fatto ricorso
al Tar, senza ottenere un responso univoco. La parola è passata dunque al Consiglio di Stato, che
potrebbe esprimersi in questi giorni. Se alla Provincia di Pisa venisse data ragione, è facile
immaginare che gran parte delle 467 amministrazioni che attualmente hanno derivati in bilancio
potrebbe seguire la stessa strada. C’è però anche il caso che, nonostante un responso favorevole
per la Provincia di Pisa, possa aprirsi un contenzioso tra giurisdizioni: è l’Alta corte di Londra, infatti,
la giurisdizione alla quale sono sottoposti i contratti derivati.
Casi come questi, tra l’altro, se ne sono già verificati: innanzitutto i Comuni di Novara, Acqui terme,
Panicale, Marsciano e Bettona, che sono giunti a un accordo con le banche prima di far intervenire
i giudici. E in fila, pronti a seguire le orme della Provincia di Pisa, ci sono anche il Comune di
Firenze, la Regione Toscana, il Comune di Verona e la Regione Piemonte. (mv)
anci 010611
Conferenza Unificata dà via libera a Dpcm su compartecipazione Iva
“Oggi abbiamo sancito un passaggio importante: stabilire il criterio di distribuzione della
compartecipazione all’Iva dei Comuni, che per l’anno 2011 consentirà alle municipalità di alleviare
le sofferenze economiche, in vista del passaggio definitivo al federalismo fiscale”. Lo afferma il
coordinatore delle Anci regionali e sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, che oggi ha
rappresentato l’Anci in sede di Conferenza Unificata.
La riunione, con un solo punto all’ordine del giorno, ha sancito l’intesa tra governo ed enti locali sul
Dpcm che, appunto, regola la compartecipazione all’Iva dei Comuni per il 2011.
“Naturalmente – fa notare Cosimi – non tutte le questioni sono risolte, e molto ci attendiamo dalle
ulteriori fasi della consultazione, proprio a partire dalla distribuzione della compartecipazione
all’Iva: chiediamo, come Anci, che si arrivi a un criterio che faccia riferimento al valore aggiunto
realmente prodotto nei singoli territori, con le opportune perequazioni”.
Il Dpcm approvato oggi, infatti, ripartisce il contributo Iva su base regionale, distribuendolo poi ai
singoli Comuni in base al numero di abitanti. (mv)
anci 310511
Il ministero Innovazione e PA su relazione di Draghi
"Draghi evidenzia come una riduzione permanente e credibile della spesa non si ottenga con tagli
uniformi in tutte le voci. Spetta adesso al Governo far tesoro delle sue indicazioni".
NOTA DI PALAZZO VIDONI
Con la consueta chiarezza che si addice a un'istituzione indipendente e prestigiosa come la Banca
d'Italia, il Governatore Mario Draghi ci offre ancora una volta spunti illuminanti per dare una
risposta alla domanda manifestata dai cittadini con le ultime elezioni amministrative. In particolare
il Governatore evidenzia come "per ridurre la spesa in modo permanente e credibile non è
consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci: essi impedirebbero di allocare le risorse
dove sono più necessarie; sarebbero difficilmente sostenibili nel medio periodo; penalizzerebbero
le amministrazioni più virtuose. Una manovra cosiffatta inciderebbe sulla già debole ripresa
dell'economia, fino a sottrarle circa due punti di PIL in tre anni".
Crescita e sostenibilità dei conti pubblici possono essere coniugate solo con tagli selettivi e
orientati all'efficienza. Il Governatore sollecita infatti "un'accorta articolazione della manovra,
basata su un esame di fondo del bilancio degli enti pubblici, voce per voce, commisurando gli
stanziamenti agli obiettivi di oggi, indipendentemente dalla spesa del passato; affinando gli
indicatori di efficienza dei diversi centri di servizio pubblico (uffici, scuole, ospedali, tribunali) al
fine di conseguire miglioramenti capillari nell'organizzazione e nel funzionamento delle strutture;
proseguendo negli sforzi già avviati per rendere più efficienti le amministrazioni pubbliche;
impiegando una parte dei risparmi così ottenuti in investimenti infrastrutturali".
Spetta adesso al Governo far tesoro di queste indicazioni e procedere tempestivamente
all'adozione di tutte le misure, già nell'agenda dell'esecutivo, per contribuire alla crescita e al
rilancio dell'economia e del Paese.
ministero innovazione 310511
Ludodipendenze: “Ok il via libera del Direttivo all’accordo Anci-Sapar-Confindustria”
“Il protocollo d’intesa servirà da un lato ad intraprendere iniziative che chiariscano il complesso
delle norme che accompagnano gli iter organizzativi-procedurali-licenzatori dei Comuni, dall’altro
lato garantirà interventi che impediscano l’accesso al gioco dei minori e che lottino la
ludodipendenza”. Così Mauro D’Attis, delegato Anci alle attività produttive, commenta il via libera
del Comitato direttivo al protocollo d’intesa Anci, Sapar e Confindustria Servizi innovativi e
tecnologici. Il protocollo intende promuovere la promozione del confronto costante tra le
rappresentanze di categoria del settore del gioco lecito in Italia e i comuni italiani per la
promozione del gioco responsabile e una omogenea e attenta applicazione della normativa del
settore della raccolta di gioco pubblico mediante apparecchi di intrattenimento.
Le tre associazioni si propongono, inoltre, di uniformare i comportamenti degli enti comunali e
degli operatori a standard operativi rispettosi della legge, di semplificare sia gli adempimenti da
parte degli operatori che i controlli sul territorio da parte degli enti proposti e fornire un
vademecum operativo da distribuire ai Comuni e agli operatori economici della categoria
contenente i riferimenti normativi del settore. “Il comitato direttivo – aggiunge D’Attis – su
proposta del consigliere Iannamorelli si è espresso anche sulla possibilità che una parte delle
entrate fiscali venga destinato ai bilanci comunali, considerando che i Comuni in questo processo
sono sempre presenti tranne che nella riscossione di entrate fiscali. Quindi chiederemo di parlare
con il Governo su questo versante. E’ importare ricordare che questo tipo di attività genera 300
milioni di euro al mese di entrate fiscali nelle casse dello Stato”. (am)
anci 310511
dalla puglia
Burp 87 (suppl.) del 3.6: autorità idrica
LEGGE REGIONALE 30 maggio 2011, n. 9
“Istituzione dell’Autorità idrica pugliese”.
Burp 86 dell'1.6: addizionale regionale Irpef
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE COMMISSARIO AD ACTA 30 maggio 2011, n.
2
Copertura disavanzo del Servizio Sanitario Regionale - anno 2010. Rideterminazione delle aliquote
dell’addizionale regionale IRPEF.
Burp 86 dell'1.6: modifica termini avviso piani integrati sviluppo urbano
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 maggio 2011, n. 1175
Modifica alla Deliberazione di G. R. n. 743 del 19-04-2011 concernente “P.O. FESR 2007-2013 - Asse
VII. Avviso pubblico per la presentazione delle candidature per l’attuazione dell’Azione 7.1.1 “Piani
integrati di sviluppo urbano di città medio/grandi” e dell’Azione 7.2.1 “Piani integrati di sviluppo
territoriale” e proroga dei termini.
Burp 86 dell'1.6: referendum per Casalabate
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 maggio 2011, n. 1177
Referendum consultivo popolare del 12 e13 giugno 2011 per le modifiche territoriali dei comuni di
Lecce, Squinzano e Trepuzzi, ai sensi dell’art. 21 della legge regionale 20 dicembre 1973, n. 27.
Autorizzazione a provvedere agli obblighi regionali connessi e approvazione intesa tra il Presidente
della Giunta regionale e il Prefetto di Lecce.
Anci Puglia, Piani di rigenerazione urbana, Rizzo: "Tante risorse per sviluppo del territorio"
Lo dice il vicepresidente della struttura regionale dell'associazione al termine del seminario
organizzato dalla Regione sui piani integrati di sviluppo.
Si è svolto stamani il seminario organizzato dalla Regione Puglia e destinato ai Comuni che hanno
intenzione di partecipare all'avviso pubblico per la presentazione delle candidature per l'attuazione
dell'Azione 7.1.1 e 7.2.1 i cosiddetti "Piani integrati di sviluppo" o anche "Piani di rigenerazione
urbana". Al termine dell'incontro, molto partecipato e sentito dai Comuni, la Vicepresidente di
ANCI Puglia Cristina Rizzo ha dichiarato quanto segue: “Per i Comuni pugliesi tante risorse per uno
sviluppo strategico del territorio. Come Anci abbiamo chiesto ed ottenuto una proroga di trenta
giorni per presentare i progetti di rigenerazione urbana ed evitare disimpegno delle risorse
comunitarie. Gli Enti locali, in questa fase, debbono fare lo sforzo di abbandonare miopi logiche di
campanile ed immaginare lo sviluppo complessivo del territorio. Possiamo farcela - ha concluso la
Vice presidente Rizzo - dobbiamo utilizzare al meglio la notevole mole di finanziamenti comunitari,
fare in modo che producano quell'effetto moltiplicatore di ricchezza e benessere che solo la
politica che pensa alle future generazioni può programmare ed attuare". (com/am)
anci 010611
Giunta 31.5: i provvedimenti principali
La Giunta regionale
• ha approvato un articolo unico che modifica l’art. 11 della legge regionale 26/2004 “Norme
organiche in materia di spettacolo e norme di disciplina transitoria delle attività culturali”.
In sostanza, nella formula attuale i soggetti definiti di “interesse regionale” possono
annualmente variare, poiché i requisiti richiesti posssono appunto essere annualmente
modificati. Questa caratteristica però, si pone in contrasto con l’art. 11 nella sua interezza il
cui spirito ha come finalità quella di assegnare a determinati organismi a carattere
regionale un ruolo importante e continuativo nell’attuazione degli indirizzi di politica dello
spettacolo nella Regione”. Questa caratteristica - si legge nella relazione che illustra il
provvedimento - appartiene, con tutta evidenza, a quei soggetti ‘partecipati’ dalla Regione,
cioè organismi a cui la Regione stessa partecipa in qualità di Socio e che prevedono negli
Organi statutari rappresentanti della Regione. Infatti,la costituzione o l’adesione ad un
organismo dello spettacolo è sicuramente il risultato di valutazioni e considerazioni di
natura generale e specifiche tali da far ritenere quegli organismi di fatto operanti
nell’interesse regionale”. La modifica dunque, prevede il riconoscimento di interesse
regionale solo agli Enti, alle Fondazioni, ai Consorzi ed agli altri organismi operanti
nell’ambito dello spettacolo cui la Regione partecipa in qualità di Socio ed il cui statuto
prevede la partecipazione di almeno un rappresentante nominato dalla Regione negli
Organismi statutari.
• ha preso atto della proposta progettuale “Youth Innovation Network”, redatta in
partenariato con soggetti di: Italia, Germania e Spagna, da presentare alla Commissione
Europea – Dg Occupazione, Affari Sociali, Pari Opportunità- che ha pubblicato un invito per
la presentazione, appunto, di “Progetti pilota di cooperazione globale tra autorità pubbliche
, imprese commerciali e imprese sociali a favore dell’inclusione sociale e dell’integrazione
nel mercato del lavoro”. L’azione progettuale YIN si pone l’obiettivo di disegnare e
sperimentare un modello volto a promuovere l’inserimento socio lavorativo di giovani a
rischio di marginalità e/o devianza.
• ha approvato la proposta presentata da Legambiente, Comitato Regionale Pugliese,
relativamente alla realizzazione della campagna regionale “ Parchi Puliti 2011”, terza
edizione.
preso atto della proroga comunicata dal Dipartimento per le Pari Opportunità circa le
attività previste dal Progetto ROSA,ha approvato l’Avviso Pubblico per l’erogazione di
incentivi all’assunzione di assistenti familiari nell’ambito del Progetto ROSA. La Giunta ha
dunque approvato, come linee di indirizzo per il prosieguo delle attività del progetto ROSA:
il rilancio della campagna di comunicazione sulle attività del progetto stesso; la proroga
degli incarichi di collaborazione, laddove posti in essere dalle Province Partner, dei projetct
manager provinciali a supporto delle attività territoriali di comunicazione e informazione
riferite al progetto ROSA; la proroga delle attività di sensibilizzazione e informazione
territoriale curate dai patronati selezionati con le graduatorie.
• ha approvato il programma di incentivazione per l’aumento orario per la pulizia delle
spiagge a cura degli LSU destinando a tale finalità ulteriori € 1.220.371,50. Ricordiamo che
la Giunta aveva già impegnato la somma di €1.700.000,00 estendendo a tutti i Comuni la
possibilità di presentare appositi progetti finalizzati a valere sul Fondo per l’Occupazione
più i 600 euro previsti dal Piano Straordinario per il lavoro.
regionepuglia 310511
•
dal comune
3domande3 a… Vincenzo Specchia
1
In un anno siamo arrivati a 80 numeri di questa serie del Notiziario. Ci fa conoscere il giudizio e i
suoi suggerimenti per il futuro?
Desidero innanzitutto ringraziarvi per l'opportunità che mi date di esprimere alcune brevi
riflessioni su problematiche di rilievo per il nostro Comune. Devo anche esprimere i miei più vivi
complimenti e l'apprezzamento per il servizio che attraverso il notiziario rendete a tutti coloro che
hanno necessità di aggiornamento.
Detto ciò passo a rispondere alle domande che mi avete posto.
Ritengo il Notiziario un utilissimo strumento di aggiornamento. Per renderlo ancora più efficace, a
mio avviso occorrerebbe istituire un' apposita rubrica “Dalle Autonomie Locali”, dove riportare le
problematiche più significative, con riferimenti dottrinali e giurisprudenziali, che interessano
soprattutto i comuni.
Tale rubrica potrebbe avere nel palinsesto una collocazione prioritaria rispetto alle altre.
Un altro aspetto, non meno importante, è quello di avere da parte della Dirigenza, un
coordinamento delle newsletter al fine di evitare che vi siano differenti fonti di informazione che
telematicamente trasmettono aggiornamenti su problematiche di interesse del Comune.
2
Lei è giunto a Lecce dopo aver conosciuto diversi comuni del Salento. Dopo oltre un anno di sua
presenza tra noi come giudica complessivamente il personale del nostro Comune? Quali gli
aspetti più positivi e quelli da migliorare?
Negli ultimi quindici anni ho avuto l'opportunità di svolgere il mio lavoro in enti importanti sia
come Segretario che come Direttore Generale. Posso dire che un tratto comune che ho trovato in
tutti gli enti, è l'effetto assolutamente negativo di alcune innovazioni normative; così ad esempio
non si può disconoscere che le progressioni verticali del personale previste dal CCNL dei dipendenti
EELL del 1999 hanno avuto effetti fortemente negativi ai quali si è posto riparo solo con la riforma
Brunetta.
In altre parole negli enti locali nell'ultimo decennio non vi è stata una rigorosa selezione del
personale. Purtroppo quella detta non è l'unica normativa che ha provocato effetti negativi nei
Comuni nell'ultimo decennio. Su questo argomento preferisco non dilungarmi.
Devo però sottolineare che ho registrato da parte dei Dirigenti e della struttura burocratica la
necessaria collaborazione che sicuramente costituisce un aspetto positivo. Una carenza che ho
colto è l'assenza di un adeguato piano di formazione del personale con riferimento al quale
bisognerà impegnarsi sin dal corrente esercizio.
3
Cosa servirebbe all'organizzazione del nostro Comune per compiere un ulteriore salto di qualità
migliorando il servizio ai cittadini?
Per migliorare i servizi ai cittadini è necessario che l'Ente si doti della carta dei servizi. A tal
riguardo auspico che il 2011 sia l'anno della svolta: sono certo che l'apparato burocratico, guidato
con la dovuta attenzione, dai Dirigenti profonderà il massimo impegno per assicurare
l'informazione sui servizi che devono essere all'altezza della Città di Lecce.
Nell'ambito della realtà del nostro meridione Lecce è guardata con crescente attenzione: ciò
costituisce motivo di orgoglio di appartenenza e allo stesso tempo deve essere forte stimolo per il
miglioramento dei servizi all'utenza anche in tempi di risorse limitate.
E' quest'ultimo un obiettivo sfidante; sono fiducioso che possa essere raggiunto con l'impegno di
tutti i dipendenti. Devo dire che questa fiducia scaturisce anche dalla circostanza che ad oggi – da
quando sono a Lecce – ho registrato, con soddisfazione, la massima collaborazione di Dirigenti e
Funzionari.
Consiglio del 9 giugno, ore 16
Tra i principali argomenti:
– Autorizzazione Unica Regionale per la costruzione e l’esercizio di impianti per la produzione
di energia elettrica da fonte rinnovabile (fotovoltaica) da realizzarsi nel Comune di Lecce da
parte delle ditte LECCEUNO srl e INERGIA spa.
– Gestione del Servizio di Illuminazione Pubblica e realizzazione di interventi di efficienza
energetica e di adeguamento normativo sugli impianti di P.I. con l’opzione del
Finanziamento Tramite Terzi (F.T.T.) – Approvazione studio di fattibilità e Capitolato Speciale
d’Appalto;
– Regolamento per le Espressioni Artistiche in Strada;
– Approvazione variante al progetto definitivo localizzazione Centri comunali di raccolta
(CCR2);
– Approvazione Piano Generale degli Impianti Pubblicitari;
– Progetto “piano quadro della ciclabilità” del Comune di Lecce. Approvazione;
– Intitolazione della Sala Riunioni delle Commissioni Consiliari Permanenti al Consigliere
Comunale Carlo Benincasa;
– Intitolazione della Sala Mediateca polifunzionale delle Officine Cantelmo al giornalista
Michele Frascaro;
– Intitolazione della Biblioteca presso la Mediateca polifunzionale delle Officine Cantelmo a
Daniele Caiaffa;
– Ampliamento del locale destinato al culto ed attività pastorali con realizzazione di sacrestia
e servizi, in località Torre Chianca – Approvazione definitiva Variante PRG.
– Riconoscimento debiti fuori bilancio nei confronti di diversi istituti e cooperative sociali per
minori.
Comunicazioni urgenti sul risparmio energetico
Utile e apprezzabile il richiamo sul risparmio energetico che l'Energy Manager e l'Assessore alle
politiche ambientali del nostro comune hanno rivolto a tutti noi dipendenti e amministratori. Se i
vostri dirigenti non ve l'hanno ancora trasmessa potete leggere QUI la lettera.
Garrisi e Bonocuore suggeriscono una serie di comportamenti che riguardano non solo la vita in
ufficio ma anche la vita in casa.
Sicuramente ciascuno di noi deve cambiare modo di comportarsi in ufficio, e queste ad esempio
sono cose possibili:
• spegnere gli stand by dei computer e degli apparecchi elettronici;
• spegnere le luci degli uffici (compresi i bagni!) quando non si è in stanza o durante la pausa
pranzo;
• evitare l'uso dell'ascensore;
• staccare i caricatori dei cellulari quando non utilizzati;
• ricordarsi di attivare la modalità ‘risparmio’ nelle apparecchiature predisposte;
• disinserire la spina degli apparecchi quando non sono in uso (una buona soluzione sono le
prese elettriche dotate di interruttore);
• non tenere accesi al massimo i condizionatori;
• stampare i documenti tutti insieme, piuttosto che uno alla volta.
Altri provvedimenti invece possono essere adottati dai Dirigenti o dall'amministrazione:
- sostituire le attuali lampadine utilizzando lampade a basso consumo;
- installare i riduttori di flusso dell'acqua;
- programmare l’acquisto di un’unica fotocopiatrice fax scanner condivisa dall’ufficio.
giurisprudenza
Tar Lecce 914/2011: società miste, giurisdizione su reintegro amm. Delegato
Secondo il TAR Puglia spetta al giudice ordinario la competenza sulla lite dell’impiegata di una
società mista che si appelli al potere pubblico ai fini del reintegro.
Nell’ambito delle società miste – in cui i soci sono enti pubblici locali e persone giuridiche private –
rientra fra le competenze del giudice ordinario la controversia con cui la ricorrente sollecita
l'esercizio del potere pubblico al fine di essere reintegrata nelle funzioni di amministratore
delegato e di responsabile della farmacia comunale. Lo ha affermato il TAR Puglia - Sede di Lecce,
sezione seconda – con la sentenza 24 maggio 2011 n. 914, richiamando anzitutto alcuni precedenti
giurisprudenziali. Con riguardo alle società miste con partecipazione pubblico- privata, la Corte di
Cassazione ha stabilito che "Il rapporto tra ente pubblico locale e persona giuridica privata è di
assoluta autonomia, sicché non è consentito al Comune incidere unilateralmente sullo svolgimento
del rapporto medesimo e sull'attività della società per azioni mediante l'esercizio di poteri
autoritativi o discrezionali…. La posizione del Comune all'interno della società è unicamente quella
di socio di maggioranza, derivante dalla "prevalenza" del capitale ad esso conferito; e soltanto in
tale veste l'ente pubblico potrà influire sul funzionamento della società …… avvalendosi non già dei
poteri pubblicistici che non gli spettano, ma dei soli strumenti previsti dal diritto societario, da
esercitare a mezzo dei membri di nomina comunale presenti negli organi della società (v. art. 2459
c.c.)".
Pertanto sulla base del combinato disposto degli artt. 2380 e 2381 del c.c., la nomina
dell'amministratore delegato è attribuita al Consiglio di amministrazione della società, sulla base di
previsione statutaria o di una delibazione assembleare. La delega delle attribuzioni del Consiglio di
amministrazione ad uno dei suoi membri non può essere qualificata come un mandato, né può
equiparasi integralmente ad una delega di diritto amministrativo, trattandosi di un'ipotesi tipica di
autorizzazione con cui si attribuisce ad uno dei soggetti già investito dei poteri di amministrazione
dell'ente sociale, quale componente dell'organo collegiale, la facoltà di esercitare da solo detti
poteri; tale autorizzazione è destinata a perdere efficacia sia per la revoca della delega che può
sopraggiungere in qualsiasi momento, sia per la cessazione della qualità di amministratore dei
deleganti e del delegato. Di conseguenza, sussiste la legittimazione del Consiglio di
amministrazione della società a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico in merito alla
possibilità di revocare le deleghe e le funzioni di direttore di farmacia precedentemente conferite
dal medesimo Cda.
Ai sensi dell'art. 33 d.lgs. n. 80/1998 e s.m.i. – sostengono i giudici pugliesi - affinché sussista la
giurisdizione del giudice amministrativo non è sufficiente il generico coinvolgimento di un interesse
pubblico nella controversia o che questa abbia ad oggetto un pubblico servizio, essendo in tal caso
necessario che la pubblica amministrazione agisca esercitando il suo potere autoritativo. Pertanto,
nel caso di specie, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario relativamente alla controversia con
cui la ricorrente sollecita l'esercizio del potere pubblico al fine di essere reintegrata nelle funzioni
di amministratore delegato e di responsabile della farmacia comunale della società a prevalente
capitale pubblico. La posizione giuridica soggettiva di cui la ricorrente lamenta la lesione, infatti,
non può che essere qualificata in termini di diritto soggettivo e, conseguentemente, ai fini della
relativa tutela non può essere utilizzato il rito speciale di cui all'art. 31 del codice del processo
amministrativo (azione avverso il silenzio e declaratoria di nullità).
ancitel 060611
Tar Venezia 915/2011: liquidazione missione amministratore pubblico locale
Amministratore pubblico locale - Missioni - Spese - Rimborso - Presupposti - Verifica e liquidazione
delle spese - Dirigente competente - Decisione con delibera consiliare - Illegittimità del
provvedimento per carenza di potere del Consiglio.
Le spese sostenute per le missioni effettuate dall'amministratore pubblico locale sono rimborsabili
in presenza di alcuni presupposti relativi alle missioni stesse, la cui sussistenza va verificata a cura
del dirigente competente, il quale all'esito dell'istruttoria provvederà alla loro eventuale
liquidazione. In tal senso specificamente deve trattarsi di trasferte al di fuori del territorio
comunale dell'ente di appartenenza, devono essere debitamente autorizzate, nel caso di
consigliere o di assessore, mentre nessuna autorizzazione è richiesta per il Sindaco che esegua
missioni nell'esercizio delle proprie funzioni, devono essere eseguite in connessione con il
mandato ricoperto e debbono essere opportunamente documentate. Rilevato quanto innanzi
deve, pertanto, concludersi per la illegittimità del diniego di riconoscimento del rimborso di alcune
spese sostenute dal richiedente in occasioni di missioni, qualora adottato dal Consiglio Comunale,
in quanto privo di qualsivoglia potere di procedere alla valutazione in ordine alla sussistenza dei
presupposti previsti dalla legge e, conseguentemente, di liquidare i compensi dovuti.
Il Sole 24 Ore, Mass. Repertorio Lex24
Tar Napoli 2862: edilizia, cosa si intende per porticato
Il porticato è un’opera che, in quanto destinata ad incrementare la superficie del manufatto cui
inerisce, ne costituisce una sua parte, condividendone così la natura.
Per porticato deve intendersi una struttura edilizia costituita da un piano di copertura sostenuto da
pilastri o altri sistemi di supporto, con apertura su almeno tre lati, che ha una funzione accessoria
rispetto al corpo di fabbrica principale e, quanto alla destinazione, assolve la funzione di
protezione degli accessi all’edificio (o a parte di esso) dagli agenti atmosferici, ovvero di
temporaneo deposito di cose e stazionamento dei residenti.
ancitel 260511
fuorisacco
Scelti per voi
Segnaliamo un evento e una serie di spettacoli:
– L'OPERA DELLA TARANTA – musica passioni canto e danza; 9 giugno, anfiteatro romano,
Balletto Regionale Pugliese; info qui.
– SALENTO IN TANGO - festival nelle piazze e piazzette storiche di Lecce, dal 6 al 12 giugno;
info qui.
LA TERRA SIAMO NOI
Il 5 giugno è stata celebrata nel mondo la giornata dell'ambiente. Il Corriere della Sera di quel
giorno ha voluto dedicare la sovracopertina a una serie di testi, tra i più belli della letteratura
italiana, che raccontano il paesaggio italiano, commentati da grandi letterati di oggi.
Il primo testo era l'apertura celeberrima dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Pensiamo di
farvi un regalo riproducendo questo testo che esprime sentimenti universali ed è quindi ancora
oggi di una struggente attualità. Vi invitiamo a leggerlo lentamente...
Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è
cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che l’aspetto de' suoi più
familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci
domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore
pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla
fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di
fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli
si maraviglia d'essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse
che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più s'avanza nel piano, il suo occhio si
ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme; l'aria gli par gravosa e
morta; s'inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le
strade che sboccano nelle strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi
ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese,
alla casuccia a cui ha già messi gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà,
tornando ricco a' suoi monti.
∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞
“Vedi – diceva Ochwia Biano – quanto appaiono crudeli I bianchi. Le loro
labbra sono sottili, le loro facce solcate e alterate da rughe. I loro occhi
hanno uno sguardo fisso come stessero cercando sempre qualcosa. Sono
sempre scontenti e irrequieti. Non li capiamo. Pensiamo che siano pazzi”.
Gli chiesi perchè pensasse che I bianchi fossero tutti pazzi.
“Dicono di pensare con la testa” rispose.
“Ma certamente. Tu con che cosa pensi?” gli chiesi sorpreso.
“Noi pensiamo qui” disse, indicando il cuore.
Ochwia Biano, capo dei Pueblos Tao, uno dei rami delle antichissime sviluppate popolazioni
indiane insediate nell'attuale stato Usa New Mexico; riportato da Carl Gustav Jung in “Ricordi,
sogni, riflessioni”, Il Saggiatore 1965, pag. 280
accadde oggi
1494, Spagna e Portogallo firmano il Trattato di Tordesillas con cui il mondo al di fuori dell’Europa
viene diviso in un duopolio esclusivo tra l’impero spagnolo e quello portoghese lungo il
meridiano nord-sud che passava a circa 1770 km ad ovest delle isole di Capo Verde, modificando
la bolla del papa Alessandro VI che aveva fissato il meridiano molto più vicino a Capo Verde.
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a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie”
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