l e c c e notiziario n. 80 sette giugno 2011 in questo numero COMPIAMO UN ANNO c o m u n e d i dall'europa • • • Energia, manuale per sindaci in 23 lingue Ue AGENDA DIGITALE: i progressi compiuti Clima mediterraneo: conferenza a Lecce dall'italia • • • • • • • • • • • • • • • • • • Gu 129 del 6.6: diffusione defribillatori Gu 129 del 6.6: trasmissione telematica certificati malattia Gu 127 del 3.6: disposizioni urgenti per commissioni elettorali Gu 126 dell'1.6: linee guida assistenza persone in stato vegetativo Gu 126 dell'1.6: tassi interesse contabilità speciali fruttifere Dl Sviluppo - Le proposte di emendamenti Anci inviate alla Camera Sono 3543 i Comuni pronti a puntare sul ‘prelievo’ delle addizionali Irpef Allarme tagli, i più colpiti anziani, disabili e infanzia A Roma incontro operativo sul Contrassegno europeo per i disabili Anci: richiesta chiarimento su riforma SUAP Ceregnano: istituito Assessorato alla felicità Online per i Comuni la compartecipazione Iva e il Fondo di riequilibrio Permessi ex legge 104 nel 2010 Politiche culturali: VI edizione del bando Premio Cultura di Gestione Derivati, Il Sole24Ore: 33 miliardi a bilancio negli enti locali, ma CdS potrebbe annullare contratti Conferenza Unificata dà via libera a Dpcm su compartecipazione Iva Il ministero Innovazione e PA su relazione di Draghi Ludodipendenze: “Ok il via libera del Direttivo all’accordo Anci-SaparConfindustria” dalla puglia • • • Burp 87 (suppl.) del 3.6: autorità idrica Burp 86 dell'1.6: addizionale regionale Irpef Burp 86 dell'1.6: modifica termini avviso piani integrati sviluppo • • • urbano Burp 86 dell'1.6: referendum per Casalabate Anci Puglia, Piani di rigenerazione urbana, Rizzo: "Tante risorse per sviluppo del territorio" Giunta 31.5: i provvedimenti principali dal comune • • • 3domande3 a… Vincenzo Specchia Consiglio del 9 giugno, ore 16 Comunicazioni urgenti sul risparmio energetico giurisprudenza • • • Tar Lecce 914/2011: società miste, giurisdizione su reintegro amm. Delegato Tar Venezia 915/2011: liquidazione missione amministratore pubblico locale Tar Napoli 2862: edilizia, cosa si intende per porticato fuorisacco • • Scelti per voi LA TERRA SIAMO NOI COMPIAMO UN ANNO Il primo numero di questa nuova serie del notiziario usciva l'8 giugno del 2010, esattamente un anno fa. Una serie che ha ereditato e messo a frutto il lavoro negli anni passati di Pino prima e di Marco poi. L'aspetto più curioso di questo Notiziario consiste nel fatto che è nato così, per iniziativa autonoma, dal basso, senza essere richiesto o programmato dall'alto. Anche se Raffaele Parlangeli ha sempre appoggiato le prime edizioni e poi Giuseppe Naccarelli ha molto insistito affinché riprendessimo il servizio di documentazione/informazione e anzi lo facessimo proprio per bene. Ci siamo riusciti? Al solito si dice che il giudizio spetta ai lettori. Noi però siamo soddisfatti, moderatamente soddisfatti. Almeno per quanto riguarda il nostro impegno ad essere puntuali, completi, precisi. Siamo meno soddisfatti, anzi insoddisfatti, per un motivo che riguarda voi lettori, colleghi e soprattutto consiglieri e assessori. Ci sembra infatti di non essere riusciti a coinvolgervi come avremmo desiderato. E come dovrebbe essere, come sarebbe utile e necessario, a sentire almeno i vari guru ed esperti di vita “aziendale”. Con questo strumento infatti avremmo voluto non solo informarvi sulle normative, sulle buone pratiche, ma avremmo voluto fornirvi un piccolo strumento per permettere a tutti voi/noi di partecipare alla vita del Comune, scambiandoci informazioni, valutazioni, suggerimenti, commenti, critiche, proposte... Questo non è avvenuto, se non in minima parte, con qualche settore e con qualcuno di voi. Però noi proveremo a non mollare, insisteremo e... succeda quel che deve succedere. Per concludere, un grazie a tutti coloro che ci leggono, in particolare a chi in questi mesi ci ha letto fedelmente e ci ha fatto giungere segnali di apprezzamento. Marco Laudisa e Pino Sparro dall'europa Energia, manuale per sindaci in 23 lingue Ue È in arrivo un nuovo strumento per aiutare i sindaci europei ad attuare politiche virtuose in campo energetico. Si tratta di un opuscolo che, studiato per fornire utili informazioni ai primi cittadini che hanno dato vita al patto dei sindaci, è ora a disposizione nelle 23 lingue comunitarie. L’opuscolo comprende informazioni a 360 gradi ed esempi di modi in cui è possibile finanziare azioni nel campo dell’energia sostenibile a livello locale. Si spazia dalle opportunità non sfruttate di programmi e iniziative comunitarie, a partenariati innovativi a livello locale e regionale, a schemi finanziari ingegnosi messi in essere da autorità locali. Su richiesta è possibile ricevere una versione del manuale pronta da stampare ad alta risoluzione. Per ottenere la copia elettronica bisogna contattare Alix Bolle dell’Ufficio del Patto dei Sindaci al seguente indirizzo: [email protected] europuglia 030611 AGENDA DIGITALE: i progressi compiuti La Commissione europea ha pubblicato un quadro di valutazione che illustra i progressi compiuti dall'Unione e dagli Stati membri nella realizzazione degli obiettivi convenuti nell'ambito Agenda digitale europea a un anno dal suo avvio (v. IP/10/581, MEMO/10/199 e MEMO/10/200). Tenendo fede all'impegno assunto per una strategia aperta sui dati, la Commissione europea ha reso pubbliche in linea le proprie raccolte di dati e le statistiche, permettendo a chiunque di analizzarle e di trarne conclusioni. Con l'Agenda digitale l'Unione si è assunta l'impegno di eseguire 101 azioni specifiche, 78 delle quali competono alla Commissione (di cui 31 proposte legislative) e 23 agli Stati membri; complessivamente queste azioni sosterranno gli investimenti nelle tecnologie digitali e nel loro uso. Nell'insieme sono state portate a termine 11 azioni, sei azioni del 2010 sono in ritardo e le altre azioni previste sono in corso come da programma. Secondo il quadro di valutazione i progressi compiuti sono positivi per: • Uso regolare di internet: si è assistito a un rapido incremento fino a toccare il 65% della popolazione dell'UE (l'obiettivo è raggiungere il 75% entro il 2015). L'uso di internet si sta diffondendo anche tra le fasce più svantaggiate, come le persone meno istruite e i più anziani (dal 42% al 48%), il che lascia ben sperare nel raggiungimento dell'obiettivo del 60% entro il 2015. La percentuale di coloro che non usano internet è scesa dal 30% al 26%. • Acquisti online: il 40% dei cittadini dell'UE fa acquisti online, compreso il 57% di tutti gli utenti di internet. Oltre la metà della popolazione di 8 Stati membri compra online. • Pubblica amministrazione in linea (eGovernment): il 41% dei cittadini si avvale di servizi della pubblica amministrazione in linea e la metà di loro ha completato e rinviato all'amministrazione moduli online. Il piano d'azione e-Government ( IP/10/1718) contribuirà a realizzare l'obiettivo di arrivare, nel 2015, a una percentuale del 50% dei cittadini e dell'80% delle imprese che si avvalgono dei servizi dell'amministrazione pubblica in linea. • Promozione dell'illuminazione a basso consumo energetico: la tecnologia avanzata nota come Solid State Lighting (SSL) ha conquistato una quota di mercato del 6,2% nel 2010 (un notevole aumento rispetto all'1,7% del 2009) e ha permesso di progredire decisamente verso l'obiettivo di riduzione dei consumi energetici per l'illuminazione del 20% entro il 2020. Si osservano progressi modesti per: • Disponibilità e uso effettivo della banda larga: la banda larga di base è sempre più accessibile anche nelle zone remote, ma l'effettiva diffusione e utilizzazione della banda larga superveloce si concentrano attualmente solo in poche zone, soprattutto urbane. La Commissione sta lavorando con gli Stati membri per realizzare concretamente l'obiettivo di dare accesso alla banda larga di base a ciascun cittadino dell'Unione entro il 2013 ed entro il 2020 alla banda larga veloce e ultraveloce ( IP/10/1142). Si osservano progressi insufficienti per: • Commercio elettronico transfrontaliero: nel 2010 è passato solo dall'8,1% all'8,8%. L'obiettivo dell'Agenda digitale è che entro il 2015 il 20% dei cittadini facciano acquisti online transnazionali. La Commissione intende analizzare questo ed altri ostacoli allo sviluppo del mercato unico digitale in una comunicazione che elaborerà prossimamente sulla direttiva eCommerce. • Presenza online delle piccole e medie imprese (PMI): il 26% delle PMI compra online (percentuale in aumento), ma solo il 13% vende online (aumento di due punti rispetto all'anno scorso). • Prezzi del roaming: sono scesi di 1,5 eurocent nel 2010, ma continuano ad essere tre volte più cari delle chiamate nazionali. L'obiettivo dell'Agenda digitale è raggiungere la parità dei prezzi tra chiamate nazionali e in roaming entro il 2015 nell'UE. • Investimenti pubblici nella R&S sulle TIC: la spesa pubblica non ha superato la soglia dei 5,7 miliardi di euro dello scorso anno; per raggiungere l'obiettivo del raddoppio a 11 miliardi entro il 2020 sarà necessario un incremento annuo di tale spesa del 6%. Contesto: La valutazione copre il periodo da maggio 2010 a maggio 2011 ed è accompagnata da una serie di relazioni in linea su aspetti specifici dell'Agenda digitale, come l'amministrazione in linea o la fiducia nei servizi online e la loro sicurezza. Il quadro di valutazione comprende una serie di dati e analisi che in precedenza facevano parte della relazione annuale della Commissione sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche ( IP/10/602). (Rapid) pore 010611 Clima mediterraneo: conferenza a Lecce Dal 6 al 9 giugno 2011 si tiene a Lecce una Conferenza sulla variabilità e la prevedibilità del clima mediterraneo. La conferenza presenterà le conoscenze disponibili sui cambiamenti climatici futuri a livello regionale, analizzerà gli impatti del cambiamento climatico sulle società del Mediterraneo e presenterà e discuterà i risultati dei progetti di ricerca internazionali e nazionali. L'evento mira inoltre a individuare i punti e le questioni cruciali della ricerca, riunire esperti provenienti da settori complementari della ricerca sul clima e discutere i futuri obiettivi di ricerca sul clima nella regione mediterranea, nell'ambito del programma Medclivar Il programma Medclivar ("Mediterranean climate variability and predictability"), finanziato dalla Fondazione europea della scienza, mira a coordinare e promuovere lo studio del clima mediterraneo. La particolare posizione geografica e le caratteristiche topografiche del bacino del Mediterraneo rendono la regione molto sensibile ai cambiamenti climatici globali. I temi in programma riguarderanno tra l'altro: - clima mediterraneo: questioni scientifiche pertinenti e importanti; - evidenza paleoclimatica della regione mediterranea; - schemi sinottici: climatologia e tendenze; - la circolazione del mar Mediterraneo: tendenze e cambiamenti; - gli estremi e gli impatti della variabilità climatica nella regione mediterranea; - chimica degli aerosol e clima; - modellizzazione del sistema climatico del Mediterraneo; - il clima della regione mediterranea nelle proiezioni del clima futuro. pore 310511 dall'italia Gu 129 del 6.6: diffusione defribillatori MINISTERO DELLA SALUTE - DECRETO 18 marzo 2011 - Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni di cui all'articolo 2, comma 46, della legge n. 191/2009. Gu 129 del 6.6: trasmissione telematica certificati malattia PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - CIRCOLARE 23 febbraio 2011, n. 1 - Art. 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, introdotto dall'art. 69 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 - trasmissione per via telematica dei certificati di malattia. Ulteriori indicazioni. Alle pubbliche amministrazioni di cui all'art.1, comma 2, del d. lgs. n. 165 del 2011 Premessa. Con circolari n. 1/2010/DFP/DDI dell'11 marzo 2010 e n. 2/2010/DFP/DDI del 28 settembre 2010 sono state fornite indicazioni operative relativamente all'avvio del sistema di trasmissione telematica dei certificati e degli attestati medici per la giustificazione delle assenze per malattia dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni previsto dall'art. 55-septies del d.lgs. n. 165 del 2001, introdotto dall'art. 69 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. Nelle circolari, al cui contenuto si rinvia, sono stati dati chiarimenti relativamente al funzionamento generale del sistema, ai soggetti tenuti alla trasmissione telematica, agli oneri e vantaggi per i lavoratori, ai tempi di attuazione e alle sanzioni per l'inosservanza degli obblighi di trasmissione secondo le nuove modalità. In particolare, al paragrafo 4 della circolare n. 2, a proposito delle sanzioni, era stata evidenziata l'esigenza di monitorare il processo di trasmissione telematica dei certificati, visto che durante i lavori della commissione di collaudo erano emerse criticità organizzative, soprattutto per alcuni settori ed aree territoriali. Veniva quindi precisato che "... fermo restando l'obbligo dei medici di continuare a trasmettere i certificati per via telematica in presenza delle condizioni organizzative e tecniche che lo rendono possibile, per il periodo transitorio, sino al 31 gennaio 2011, durante il quale le più rilevanti criticità dovranno essere affrontate, e' opportuno che le Amministrazioni competenti si astengano dalla contestazione degli addebiti specificamente riferiti all'adempimento.". Considerato che il predetto termine è ormai decorso, si ritiene opportuno fornire ulteriori informazioni ed indicazioni, tenendo conto anche del fatto che, a partire dal mese di settembre 2010, è stato avviato un confronto tra le Amministrazioni centrali interessate e le Regioni per l'esame ed il superamento delle criticità inerenti l'introduzione della nuova procedura, al fine di accelerare il processo in corso, con l'istituzione presso la Conferenza Stato - Regioni di un tavolo tecnico congiunto. In questo ambito sono stati approfonditi - mediante appositi gruppi di lavoro - gli aspetti normativi, organizzativi e medico-legali della trasmissione telematica, gli aspetti tecnici di sistema e quelli giuridico amministrativi per l'applicazione delle sanzioni. I gruppi hanno concluso i propri lavori a fine gennaio individuando delle linee operative che sono state valutate, per quanto di competenza, nell'elaborazione delle indicazioni contenute in questa circolare. 1. La modifica normativa apportata dalla l. n. 183 del 2010 (c.d. collegato lavoro) al regime del rilascio e della trasmissione dei certificati di assenza per malattia. Preliminarmente, è utile segnalare che l'art. 25 della l. n. 183 del 2010 ha previsto che "Al fine di assicurare un quadro completo delle assenze per malattia nei settori pubblico e privato, nonché un efficace sistema di controllo delle stesse, a decorrere dal 1° gennaio 2010, in tutti i casi di assenza per malattia dei dipendenti di datori di lavoro privati, per il rilascio e la trasmissione della attestazione di malattia si applicano le disposizioni di cui all' art. 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.". Pertanto, con l'approvazione della menzionata legge, che e' entrata in vigore il 24 novembre 2010, e' stato uniformato il regime legale del rilascio e della trasmissione delle certificazioni per il caso di assenza per malattia per i dipendenti pubblici e per quelli privati, ivi compresi gli aspetti sanzionatori. Infatti, il citato art. 25 ha previsto un rinvio generale all'art. 55septies del d.lgs. n. 165 del 2001. 2. La responsabilità specifica per violazione della normativa in materia di trasmissione telematica dei certificati. Come accennato, con le menzionate circolari n. 1 e 2 sono state fornite informazioni anche relativamente alle sanzioni previste per l'inosservanza degli obblighi di trasmissione per via telematica dei certificati (rispettivamente ai paragrafi 6 e 4). In questa sede giova ribadire che affinché si configuri un'ipotesi di illecito disciplinare devono ricorrere sia l'elemento oggettivo dell'inosservanza dell'obbligo di trasmissione per via telematica sia l'elemento soggettivo del dolo o della colpa. Quest'ultimo, in particolare, è escluso nei casi di malfunzionamento del sistema generale, guasti o malfunzionamenti del sistema utilizzato dal medico, situazioni che debbono essere considerate dalle aziende sanitarie e dalle altre strutture interessate ai fini dell'esercizio dell'azione disciplinare. Pertanto, la contestazione dell'addebito nei confronti del medico dovrà essere effettuata soltanto se dagli elementi acquisiti in fase istruttoria, anche mediante consultazione del cruscotto di monitoraggio reso disponibile dal SAC (sistema di accoglienza centrale), descritto al successivo paragrafo 3, risulti che non si sono verificate anomalie di funzionamento. Inoltre, l'applicazione delle sanzioni deve avvenire in base ai criteri di gradualità e proporzionalità secondo le previsioni degli accordi e contratti collettivi di riferimento. Ciò vale anche nei casi di reiterazione della condotta illecita, per i quali l'art. 55-septies, comma 4, del d.lgs. n. 165 del 2001 prevede la sanzione del licenziamento per il dipendente pubblico e della decadenza dalla convenzione per il medico convenzionato. In proposito, si rammenta che la reiterazione e' da intendersi come recidiva ovvero irrogazione di successive sanzioni a carico di un soggetto già sanzionato per la violazione dell'obbligo di trasmissione telematica dei certificati. La valutazione circa l'irrogazione delle sanzioni più gravi del licenziamento e della decadenza dalla convenzione va effettuata tenendo conto dei menzionati criteri di gradualità e proporzionalità , in base alle previsioni degli accordi e contratti collettivi di riferimento, che consentono di modulare la gravità della sanzione anche nelle ipotesi di reiterazione. A tal riguardo e' inoltre opportuno segnalare che i contratti collettivi di riferimento prevedono delle clausole di salvaguardia nei confronti dell'incolpato, secondo le quali, decorso un certo periodo di tempo, non può tenersi conto, ai fini di altro procedimento disciplinare, delle sanzioni disciplinari già irrogate (art. 7 CCNL del 6 maggio 2010 per la dirigenza medica e veterinaria, area IV, che prevede il termine del biennio; art. 30 dell'Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale del 20 gennaio 2005, come modificato dall'Accordo del 27 gennaio 2009, e art. 27 dell'Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali interni del 9 febbraio 2005, come modificato dall'Accordo del 27 maggio 2009, che prevedono termini anche ancorati alla gravità dell'infrazione). Sarà, comunque, cura delle Regioni, eventualmente tramite la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, e della Conferenza Stato - Regioni, anche sentendo le rappresentanze dei medici, adottare gli opportuni provvedimenti per la regolamentazione degli aspetti procedurali e di dettaglio legati ai procedimenti disciplinari, al fine di assicurare l'omogeneità di comportamento sul territorio nazionale. In tale ambito, particolare attenzione dovrà essere dedicata alle verifiche tecniche in ordine al funzionamento della rete e di tutti i supporti hardware e software, che rappresentano il presupposto per la valutazione della sussistenza delle condizioni per l'avvio di procedimenti disciplinari e per il superamento delle criticità e problemi già segnalati dai tavoli tecnici. Più a monte, lo stesso funzionamento del sistema e' naturalmente condizionato dalla messa a disposizione degli strumenti tecnici e delle apparecchiature necessari in ogni struttura e presidio pubblico interessato dal processo, che per la sua attuazione richiede l'attiva collaborazione ed iniziativa di tutti gli enti istituzionalmente coinvolti. Per quanto riguarda i professionisti convenzionati, si potrà valutare anche in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e di Conferenza Stato - Regioni l'opportunità di integrare gli Accordi collettivi nazionali vigenti per la definizione di quanto chiarito al presente paragrafo. Al fine di agevolare l'applicazione della nuova procedura, le Regioni possono individuare specifiche strutture o servizi per i quali ritengono non sussistere, per periodi limitati di tempo, le condizioni tecniche necessarie all'avvio di procedimenti disciplinari. Ciò anche per evitare che le procedure di certificazione possano interferire negativamente con l'attività clinica o determinare un utilizzo inappropriato dei servizi. Inoltre, allo scopo di perseguire uno sviluppo graduale, armonico e condiviso, si raccomanda la continuazione delle attività del tavolo tecnico congiunto Amministrazioni centrali - Regioni, con il coinvolgimento delle rappresentanze dei medici, ai fini della verifica, del monitoraggio e dell'implementazione delle procedure per la trasmissione telematica delle certificazioni di malattia, raccomandando alle Regioni il massimo coinvolgimento delle medesime rappresentanze lì dove, in sede locale, siano costituite commissioni tecniche per le stesse finalità. Si segnala che non sussiste responsabilità del medico che redige un certificato in forma cartacea nelle "aree di esenzione", che sono state indicate nella circolare n. 2 al paragrafo 2 (per le sezioni: 2.1 "I dipendenti della pubblica amministrazione interessati" e 2.2 "I medici obbligati all'utilizzo del sistema di trasmissione telematica") sino a quando non sarà comunicato un mutamento della situazione per interventi di natura tecnica ed organizzativa che potranno essere effettuati rispetto al sistema vigente. Per quanto riguarda la trasmissione telematica della certificazione di malattia dalle strutture di pronto soccorso, le strutture ospedaliere individuano le soluzioni tecniche e organizzative più idonee a garantirne l'applicabilità , sulla base delle indicazioni regionali, utilizzando i servizi resi disponibili dal SAC, tra i quali il sistema WEB, ovvero tramite integrazione dei propri applicativi con il sistema SAC, in modo che il certificato di malattia possa essere predisposto e inviato da parte del medico contestualmente alla compilazione del verbale di pronto soccorso. Per quanto riguarda i documenti elaborati dagli ospedali al momento del ricovero e della dimissione, eventualmente con prognosi post ricovero, le problematiche sono state discusse nell'ambito del menzionato tavolo congiunto Amministrazioni centrali - Regioni, con la valutazione di iniziative tecniche ed organizzative necessarie per la loro gestione nell'ambito del sistema di trasmissione telematica che saranno implementate nei prossimi mesi con la collaborazione dei soggetti istituzionali interessati. Pertanto, sino all'attuazione delle idonee soluzioni, tali documenti continuano ad essere rilasciati al lavoratore in forma cartacea, ai fini della fruizione delle agevolazioni previste dalla normativa. Si chiarisce che in questi casi, come pure nelle aree di esenzione sopra indicate, le amministrazioni non devono comunicare la ricezione della documentazione cartacea, in luogo del certificato telematico, all'azienda sanitaria competente. 3. Cruscotto di monitoraggio reso disponibile dal S.A.C. Il sistema di accoglienza centrale (SAC) rende disponibile per le regioni, le aziende sanitarie e le altre strutture interessate, un apposito cruscotto di monitoraggio del sistema, che consente di acquisire informazioni circa il tasso di utilizzo del sistema (certificati inviati e servizi utilizzati), nonché informazioni puntuali circa eventuali disservizi (rallentamenti e/o blocchi) registrati dal sistema SAC stesso. Il cruscotto di monitoraggio rende anche disponibili servizi per i medici, per segnalare eventuali malfunzionamenti non riguardanti direttamente il sistema SAC, quali ad esempio, mancanza di connettività , malfunzionamenti del proprio PC, malfunzionamenti del call center telefonico per l'invio dei certificati, e per acquisire informazioni circa eventuali disservizi (rallentamenti e/o blocchi) registrati dal sistema SAC stesso. Il cruscotto di monitoraggio rende infine disponibili anche servizi per le aziende sanitarie per inviare al SAC le informazioni relative ai certificati cartacei rilasciati dai propri medici e comunicati dai datori di lavoro pubblici, così come previsto dalla Circolare 1/2010/DFP/DDI dell'11 marzo 2010, paragrafo 6 "Le amministrazioni che, in qualità di datori di lavoro, abbiano conoscenza della violazione delle norme relative alla trasmissione telematica dei certificati di malattia e, senza corrispondente trasmissione telematica da parte dell'Inps, ricevano dal dipendente un attestato di malattia in forma cartacea, sono tenute a segnalare tale anomalia alla ASL di riferimento entro 48 ore dal ricevimento dello stesso, inviando apposita comunicazione alla casella di posta elettronica certificata dell'Azienda di riferimento del medico". Combinando queste informazioni con le informazioni circa i certificati cartacei ricevuti dall'INPS, che saranno comunicate automaticamente dall'Istituto al SAC, il cruscotto di monitoraggio fornirà quindi anche indicazioni circa il numero di certificati cartacei rilasciati da un medico in un dato periodo. Tali informazioni sono comunque da assumersi quale indicazione indiretta di comportamento, in quanto non comprensiva dei dati relativi ai certificati cartacei rilasciati dai medici a lavoratori del settore privato non indennizzati dall'INPS. 4. Ulteriori servizi resi disponibili ai medici prescrittori Come segnalato con le precedenti circolari, oltre ai servizi informatici, il medico ha la possibilità di utilizzare il servizio telefonico basato su un risponditore automatico reso disponibile dal SAC al numero 800 013 577. Tale servizio e' considerato di secondo livello, per ovviare a problemi di invio tramite il sistema web o problemi di accesso alla rete internet. Si chiarisce che il medico ha la possibilità di redigere il certificato in forma cartacea nel caso in cui i tempi richiesti dal risponditore automatico, in situazioni contingenti, confliggano con il dovere primario di assolvere gli obblighi assistenziali. Raccomandazioni finali Si invitano le Amministrazioni destinatarie della presente circolare a voler portare a conoscenza il contenuto della stessa ai propri dipendenti. Si chiede inoltre al Ministero della salute, alle Regioni e Province autonome, alle Aziende sanitarie e agli Ordini professionali di riferimento di volerne dare diffusione presso gli esercenti la professione medica. Sarà cura dei Dipartimenti della funzione pubblica, per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l'innovazione tecnologica e delle altre Amministrazioni competenti comunicare nel prosieguo ulteriori informazioni. Roma, 23 febbraio 2011 / Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione / Brunetta Gu 127 del 3.6: disposizioni urgenti per commissioni elettorali LEGGE 1 giugno 2011, n. 78 - Conversione in legge del decreto-legge 11 aprile 2011, n. 37, recante disposizioni urgenti per le commissioni elettorali circondariali e per il voto dei cittadini temporaneamente all'estero in occasione delle consultazioni referendarie che si svolgono nei giorni 12 e 13 giugno 2011. Gu 126 dell'1.6: linee guida assistenza persone in stato vegetativo CONFERENZA UNIFICATA ACCORDO 5 maggio 2011 - Accordo, ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali sul documento «Linee di indirizzo per l'assistenza alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza». (Rep. n. 44/CU). Gu 126 dell'1.6: tassi interesse contabilità speciali fruttifere MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE - DECRETO 13 maggio 2011 - Rideterminazione del tasso di interesse da corrispondere sulle somme versate sulle contabilità speciali fruttifere degli enti ed organismi pubblici. Dl Sviluppo - Le proposte di emendamenti Anci inviate alla Camera Riportiamo le proposte di emendamenti al DL sviluppo inviate alle commissioni finanze e bilancio della Camera. (com/gp) anci 060611 Sono 3543 i Comuni pronti a puntare sul ‘prelievo’ delle addizionali Irpef Secondo il quotidiano Sole24ore oltre 3mila amministrazioni potrebbero introdurre un rincaro fino allo 0,2 per cento, mentre altre 465 non potrebbero andare oltre lo 0,1. Sono 3.543 (poco meno del 44% del totale) i Comuni che potrebbero decidere di aumentare le addizionali Iperf o di introdurle ex novo utilizzando la facoltà prevista dal decreto attuativo sul fisco municipale che entra in vigore domani. Lo scrive il ‘Sole 24 Ore’ che dedica un ampio servizio allo sblocco del prelievo Irpef che consente ai sindaci, che nel 2008 si era assestati sotto la soglia media dello 0,4%, un aumento dello 0,2% annuo per due anni. Secondo il quotidiano oltre 3mila amministrazioni potrebbero introdurre un rincaro fino allo 0,2 per cento, mentre altre 465 non potrebbero andare oltre lo 0,1. Tra limiti di aumenti e tetti alle aliquote, gli incrementi 2011 offrono potenzialmente circa 350 milioni extra ai sindaci; mentre con la precedente tornata di rialzi - applicati tra l'altro quando i Comuni potevano ancora beneficiare dell'Ici sulla prima casa - i soli capoluoghi di provincia erano riusciti a raccogliere 744 milioni. L’articolo rileva come quest'anno la maggioranza dei Comuni rimane ancora in forse, anche a causa della tornata elettorale appena archiviata, anche se è possibile che molti decidano di aumentare l'addizionale Irpef entro il prossimo anno. In questo senso è sintomatico che circa trenta Comuni abbiano già comunicato al dipartimento delle Finanze gli aumenti. In realtà non era possibile farlo (e il dipartimento ha sospeso i provvedimenti) visto che il termine per le delibere decorre da domani, 7 giugno: in questi casi servirà dunque una nuova delibera. (gp) anci 060611 Allarme tagli, i più colpiti anziani, disabili e infanzia Secondo il Sole24ore “nel 2011 il taglio dovrebbe essere intorno a 1 miliardo di euro, nel 2012 e 2013 di 2,5 miliardi di euro annui”. Anziani, disabili e infanzia: sono i settori più colpiti dai tagli, le risorse sono state infatti decurtate in maniera drastica nell’area delle politiche sociali dei Comuni. Il Sole 24Ore di oggi dedica un’inchiesta al settore: “nel 2011 il taglio dovrebbe essere intorno a 1 miliardo di euro, nel 2012 e 2013 di 2,5 miliardi di euro annui e i fondi sociali alle Regioni che poi li distribuiscono ai Comuni, sono in calo da 2.228 milioni di euro nel 2008 a 158 nel 2013”. La riduzione della spesa sociale comunale sarà circa del 20% “tra i principali ambiti del welfare comunale l’impatto sarà particolarmente critico per asili nido e povertà, finanziati solo dalle municipalità. Gli effetti negativi su anziani non autosufficienti e persone con disabilità verranno attenutati dal fatto che la loro assistenza è finanziata anche dai budget di sanità e invalidità”. Dai dati emerge anche una evidente inadeguatezza della spesa per il welfare municipale pari allo 0,4% del Pil, una cifra che è molto inferiore rispetto alla media europea. “La stessa contrazione di risorse che è ampia per il welfare comunale fornisce un contributo minimo al complessivo risanamento, poiché il peso del settore sull’insieme del bilancio pubblico è marginale. Elevati invece saranno i costi sociali, in numerosi ambiti, infatti, è possibile recuperare risorse senza conseguenze negative per la popolazione, per esempio nella sanità, agendo sugli interventi ospedalieri inappropriati e nella previdenza, mettendo in atto correttivi ben mirati. Il welfare comunale invece subirà una decurtazione percentualmente alta nonostante gli stanziamenti limitati”. Conseguenze gravi per i Comuni che “saranno spinti a diminuire la già scarna offerta dei servizi o ad abbassarne la qualità, con un impatto negativo sulla popolazione. Si tratterà di ridurre gli esigui interventi contro la povertà, la cui domanda è cresciuta con la crisi, di diminuire la qualità dei nidi e chiuderne alcuni”. (fr) anci 060611 A Roma incontro operativo sul Contrassegno europeo per i disabili Si tiene il 7 giugno, presso la Sala Conferenze Conferenze dell’Anci, un incontro sul progetto “Adozione e diffusione in Italia del contrassegno uniforme europeo di parcheggio per disabili”. L’incontro vedrà la partecipazione del Comune di Verona, che con il progetto City Pass rappresenta la buona pratica individuata dall’Anci che ha accompagnato tutte le attività per la definizione delle linee guida; del Comune di Parma, selezionato dall’Anci come primo Comune dove attuare la sperimentazione e dei ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture, della Salute e delle associazioni nazionali del terzo settore, la Fish onlus e l’Anglat onlus. Il progetto, dopo una prima fase che ha riguardato attività di analisi e di ricerca sul campo, che hanno consentito all’Anci di avere un quadro chiaro (per i 21 Comuni che hanno aderito al progetto) delle modalità e delle criticità riguardanti l’iter procedurale per il rilascio del contrassegno, entra oggi nella fase della sperimentazione, avvalendosi del contributo di tutti i partecipanti (Istituzioni e Terzo settore) che a vario titolo sono competenti sul tema. (com/ef) anci 060611 Anci: richiesta chiarimento su riforma SUAP Lettera dell'Associazione al Ministero dello sviluppo economico su applicazione DPR 160/2010. Nel mese di marzo, l’ANCI ha inviato al Ministero dello sviluppo economico una richiesta di chiarimento in merito ad alcuni controversi passaggi applicativi delle norme contenute nel DPR 160/2010 - il provvedimento che disciplina la riforma del SUAP. Durante l’avvio operativo delle nuove procedure, i Comuni si sono resi conto di alcune incongruenze per le quali era indispensabile individuare soluzioni chiare e condivise. L’Associazione, pertanto, si è rivolta al dicastero competente, proponendo anche delle soluzioni percorribili che il Ministero ha ritenuto di accogliere. E’ stata affrontata la questione dell’incompatibilità, al momento esistente, tra certe disposizioni del DPR 160 e alcune normative di settore. Al riguardo è stato chiarito come l’armonizzazione vada puntualmente ricercata caso per caso, salvaguardando i principi del procedimento unico. In riferimento ai procedimenti in corso al momento dell’entrata in vigore delle nuove norme, è stato precisato che la loro definizione debba aver luogo applicando le norme vigenti al momento della presentazione dell’istanza, salva la possibilità per il privato di avvalersi della nuova disciplina. Si segnala infine che il quadro si è arricchito con la pubblicazione in G.U. del D.L. 70/2011, il c.d. Decreto sviluppo. Le modifiche apportate alla disciplina della SCIA, con l’estensione del principio del silenzio assenso, non potranno non incidere sulle problematiche applicative del regolamento SUAP. (Stefano Campioni) ancitel 030611 Ceregnano: istituito Assessorato alla felicità Tempo fa, qualcuno ha affermato acutamente che l’innovazione possa vivere soprattutto a livello locale e che la “fantasia istituzionale” fiorisca specialmente nella dimensione territoriale. La notizia che giunge dal Comune di Ceregnano, appena 4000 anime in provincia di Rovigo, sembra proprio confermarlo. Il neosindaco Ivan Dall'Ara ha recentemente istituito l’assessorato alla felicità. Non ancora del tutto chiari, invece, i compiti che questa nuova articolazione della Giunta dovrebbe svolgere. Interrogato in proposito, prova a spiegarli al 'Gazzettino’ lo stesso assessore, Elena Dall'Oco, vice sindaco di Ceregnano: “lo scopo è di perseguire il benessere della comunità. La felicità è una condizione soggettiva, ma noi dobbiamo raggiungere un obiettivo per l'intera comunità. L'assessore alla felicità si occuperà, ad esempio, di creare le condizioni per l'accoglienza positiva delle persone, sia di quelle che vengono da fuori paese, sia dei nostri concittadini prosegue Dall'Oco - permettendo loro di accedere con facilità agli atti burocratici, alle pratiche, o organizzando attività che consentano di aggregare le persone, con incontri e manifestazioni”. (alm) ancitel 030611 Online per i Comuni la compartecipazione Iva e il Fondo di riequilibrio Istruzioni operative concernenti il federalismo municipale e prima attuazione entrate 2011. L’articolo 11 della legge 5 maggio 2009, n. 42 dispone, infatti, al fine di avviare un percorso di restituzione di piena autonomia finanziaria a Comuni e Province, la soppressione dei trasferimenti erariali e regionali diretti al finanziamento delle spese di qualsiasi natura. Il decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, recante disposizioni in materia di federalismo municipale, prevede che ai Comuni sia attribuita una compartecipazione al gettito IVA e prevede l’istituzione di un fondo sperimentale di riequilibrio per realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata la devoluzione ai Comuni dei tributi immobiliari. I trasferimenti fiscalizzabili, sulla base di quanto analizzato dalla Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale, considerati gli effetti della riduzione delle risorse di cui al decreto legge 78 del 2010, ammontano, per l’anno 2011, a 11.265 mln di euro e, per l’anno 2012 e seguenti, a circa 11.070 mln di euro. Le entrate dei Comuni sostitutive per gli anni 2011/2013 (fase transitoria) sono composte da: a) compartecipazione IVA, di un valore pari al 2% del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche - art.4 comma2; b) il 30% del gettito dei tributi statali sui trasferimenti immobiliari; c) il gettito della componente immobiliare dell'Irpef e delle imposte di registro e di bollo sugli affitti; d) il 21,7% del gettito della cedolare secca sugli affitti per l’anno 2011 ed il 21,6% per il 2012. Nel fondo sperimentale di riequilibrio (FSR), istituito per tre anni e, comunque, fino all’entrata in vigore del fondo perequativo, convergono tutti i gettiti di cui alle lettere b), c), d). La compartecipazione IVA è distribuita ai singoli Comuni in relazione al territorio su cui si è determinato il consumo che ha dato luogo al prelievo: l’assegnazione avviene sulla base del gettito dell'IVA regionale (non essendo ad oggi disponibile il gettito in ambito provinciale), ed è distribuito in base alla popolazione del comune. Le modalità di attuazione sono state definite attraverso apposito DPCM adottato d’intesa con la Conferenza Unificata il 31 maggio 2011. Le modalità di riparto del FSR sono state stabilite con decreto del Ministro dell’Interno, previo accordo in conferenza Stato Città. L'accordo è intervenuto il 31 maggio 2011. Il Fondo sperimentale di riequilibrio ammonta a 8.376 mln ed è così distribuito: Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti 1. un importo pari 30% del fondo in base al numero di residenti al 31 dicembre 2009; 2. un importo destinato a garantire lo stesso livello di trasferimenti statali oggetto di fiscalizzazione attualizzati al 2011. Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti 1. un importo pari 30% del fondo in base al numero di residenti al 31 dicembre 2009; 2. un importo pari al 10 % del fondo in proporzione al peso di ciascun comune dei tributi immobiliari devoluti. Ai fini della corretta imputazione a bilancio si rinvia alla modifica apportata al certificato di bilancio di previsione con decreto del Ministero dell’Interno del 29 marzo 2011 che dispone l’allocazione degli importi al titolo I. (http://finanzalocale.interno.it/circ/dec3-11.html ) Per i trasferimenti non fiscalizzati resta confermata l’allocazione tra i trasferimenti. Le spettanze non fiscalizzate sono: • Oneri commissioni straordinarie di cui all'art. 144 TUEL (art. 1, c. 704, l. 296/06) • Oneri commissioni straordinarie di cui all'art. 144 TUEL (art. 1, c. 706, l. 296/06) • Incremento contributo comuni inferiori ai 3000 abitanti (art.1, c.703, l.296/06) • Contributo fusione tra enti • Maggiorazione contributi ordinari sisma Abruzzo (art.2, c. 23, lett c) e d), legge 191 del 2009) • Stabilizzazione personale ex ETI (legge 296/06) • Interessi passivi mancato pagamento fornitori • Trasf. Compensativi addizionale comunale irpef • Contributo contrasto evasione fiscale • Trasferimenti a singoli enti In attesa della pubblicazione dei decreti ministeriali, IFEL, per agevolare la compilazione del bilancio, mette a disposizione per ciascun ente le proprie elaborazioni. Sono disponibili sul sito della Fondazione Ifel i dati Comune per Comune relativi all’applicazione del Federalismo municipale anno 2011 con relative istruzioni operative nella sezione denominata “Compartecipazione Iva e Fondo sperimentale. Consulta i dati (com/ef) Comune Compartecipazione IVA (€) Fondo sperimentale di riequilibrio (€) LECCE 3.746.162,31 17.370.969,84 anci 010611 Permessi ex legge 104 nel 2010 Sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione la banca dati sui dipendenti pubblici che hanno usufruito dei permessi nel 2010. Come noto, l'articolo 24 della legge n. 183/2010 (il cosiddetto "collegato lavoro") ha modificato le norme in materia di permessi spettanti ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato per l'assistenza alle persone disabili. In particolare ha introdotto l'obbligo della comunicazione al Dipartimento della Funzione Pubblica dei dati relativi ai permessi fruiti dai dipendenti pubblici in base alla legge n. 104/1992. Tale comunicazione deve essere inviata entro il 31 marzo di ogni anno da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni. Per garantire il monitoraggio e il controllo sul legittimo utilizzo di tali permessi, le informazioni vengono via via raccolte in un'apposita banca dati che lo stesso Dipartimento ha realizzato negli ultimi mesi. Grazie a questa è adesso finalmente possibile conoscere l'identikit dei reali fruitori dei benefici previsti dalla legge 104/1992, verificarne l'entità e le forme di utilizzo, indirizzare i benefici direttamente sui disabili, evitare abusi e al tempo stesso semplificare il rapporto tra disabili e Pubblica Amministrazione, ottimizzando i provvedimenti di riforma all'esame del Parlamento. Da oggi questi dati sono anche consultabili sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione affinché tutti i cittadini possano accedervi, sia pure nel rigoroso rispetto della privacy. Nell'ottica della trasparenza totale espressa dall'art. 11 della Riforma Brunetta (decreto legislativo n. 150/2009), essi sono consultabili in formato aperto, con possibilità di un loro riutilizzo secondo la licenza IODL 1.0 realizzata dal Formez. Si tratta di un primo passo verso l'Open Data di origine anglosassone: quella trasparenza reale che consente di conoscere veramente la Pubblica Amministrazione e che favorisce tra l'altro anche l'elaborazione delle informazioni - tramite diverse chiavi di lettura - da parte di professionisti, ricercatori e studiosi. I dati raccolti interessano infatti una serie di elementi tra cui il numero di dipendenti che fruiscono dei permessi mensili; i diversi gradi di parentela tra il disabile e i lavoratori interessati; il genere, le giornate e le ore di permesso fruite nel corso del 2010. Dal patrimonio informativo inviato fin qui da 19.002 amministrazioni pubbliche (di cui 5.323 Comuni; 18 Regioni, 209 Aziende sanitarie locali, 18 Ministeri e 9.703 istituti scolastici) su un totale di 25.179, risulta che nel 2010 abbiano usufruito di tali permessi 244.997 pubblici dipendenti per un totale annuo di 4.835.263 giornate lavorative (652.387 per permessi personali e 4.182.876 per assistenza a parenti o affini). Anche grazie alla collaborazione fornita dal Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, le scuole sono risultate essere tra le amministrazioni più solerti nell'ottemperare alla nuova legge: hanno infatti trasmesso i loro dati ben 9.703 istituti su 11.232, per un totale di 103.471 dipendenti dichiarati fruitori e di 1.404.859 giornate lavorative. Una risposta puntuale al monitoraggio è arrivata anche delle Aziende sanitarie locali: a oggi la banca dati raccoglie le schede trasmesse da 209 amministrazioni, per un totale di 34.985 dipendenti fruitori dei permessi e di 882.328 giornate lavorative. Per quanto riguarda invece i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i dipendenti fruitori risultano essere 16.968 per un totale di 437.511 giornate lavorative. Sulla base delle comunicazioni fin qui pervenute - calcolando uno stipendio medio del dipendente pubblico di 33.000 euro/anno e un totale di 220 giornate lavorate all'anno - si stima infine che le pubbliche amministrazioni abbiano sostenuto nel 2010 un costo di 725.289.450 euro. mercoledì 1 giugno 2011 Per saperne di più • Sintesi dei dati • Amministrazioni adempienti e inadempienti relative alle Regioni, Province e Comuni capoluoghi di Provincia • Guida alla consultazione • Accedi alla banca dati dei permessi ex lege 104/92 per il comune di Lecce: gli uffici hanno adempiuto alla comunicazione; i dipendenti che nel 2010 hanno utilizzato permessi ex legge 104 sono stati 55. ministero innovazione 010611 Politiche culturali: VI edizione del bando Premio Cultura di Gestione Il Premio è promosso da Federculture in collaborazione con Anci, le candidature scadono il 22 luglio prossimo. Parte oggi il bando 2011 del Premio Cultura di Gestione, sesta edizione dell'iniziativa promossa da Federculture allo scopo di premiare e diffondere le esperienze più innovative nella valorizzazione e gestione del patrimonio e delle attività culturali e nell'integrazione tra cultura, turismo e ambiente. Attivo ormai da dieci anni, il Premio Cultura di Gestione fa conoscere l'Italia che funziona, nella quale la tutela del patrimonio culturale ed ambientale è un valore fondamentale, attraverso i migliori progetti culturali presenti oggi nel paese, modelli di efficienza che accrescono la competitività dei nostri territori lungo la strada dell'innovazione. Oltre 500 progetti candidati, 38 premiati nelle diverse categorie, centinaia di enti coinvolti tra Comuni, Province, Regioni, Associazioni, Fondazioni, Istituzioni, Enti pubblici e privati. Grazie a questi risultati, raggiunti nelle passate cinque edizioni, il Premio è ormai un importante appuntamento nazionale il cui culmine, anche quest'anno, sarà la cerimonia di premiazione che si svolgerà, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni nazionali e delle amministrazioni locali che hanno promosso l'iniziativa, durante la VI Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo (Roma, 22-23 settembre 2011). Il Premio è rivolto alle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, agli enti locali, alle regioni, alle fondazioni, alle associazioni e organizzazioni non profit, alle scuole, alle università e a tutti quei soggetti pubblici e privati che gestiscono beni, attività e servizi culturali. Saranno premiati 3 progetti, valutati dalla Giuria come i più significativi nell’ambito delle politiche di gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali. Inoltre verranno assegnati, da parte degli enti che partecipano al progetto, i seguenti premi speciali: Premio Legambiente “PiccolaGrandeItalia”; Premio CTS per le politiche culturali giovanili; Premio per la cooperazione pubblico-privato. Le candidature dovranno pervenire entro il 22 luglio 2011. Il Premio Cultura di Gestione è indetto da Federculture in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Conferenza delle Regioni, l'ANCI, l'UPI, Legautonomie, Legambiente, CTSCentro Turistico Studentesco e giovanile. (am) anci 010611 Derivati, Il Sole24Ore: 33 miliardi a bilancio negli enti locali, ma CdS potrebbe annullare contratti In tutto 33 miliardi: è questa la cifra complessiva dei derivati messi a bilancio dagli enti locali italiani. Nonostante il blocco sui nuovi contratti della Finanziaria 2008, infatti, le Autonomie continuano a pagare quelli stipulati antecedentemente. Adesso, Però, una sentenza del consiglio di Stato potrebbe cambiare tutto e azzerare, in pratica, tutti i debiti dei Comuni. La vicenda, documentata dal Sole24Ore, parte da un’iniziativa della Provincia di Pisa, che ha annullato d’ufficio tutti gli atti amministrativi e le delibere con cui aveva stipulato contratti derivati, invocando la procedura di “autotutela” e l’interesse pubblico. Le banche hanno quindi fatto ricorso al Tar, senza ottenere un responso univoco. La parola è passata dunque al Consiglio di Stato, che potrebbe esprimersi in questi giorni. Se alla Provincia di Pisa venisse data ragione, è facile immaginare che gran parte delle 467 amministrazioni che attualmente hanno derivati in bilancio potrebbe seguire la stessa strada. C’è però anche il caso che, nonostante un responso favorevole per la Provincia di Pisa, possa aprirsi un contenzioso tra giurisdizioni: è l’Alta corte di Londra, infatti, la giurisdizione alla quale sono sottoposti i contratti derivati. Casi come questi, tra l’altro, se ne sono già verificati: innanzitutto i Comuni di Novara, Acqui terme, Panicale, Marsciano e Bettona, che sono giunti a un accordo con le banche prima di far intervenire i giudici. E in fila, pronti a seguire le orme della Provincia di Pisa, ci sono anche il Comune di Firenze, la Regione Toscana, il Comune di Verona e la Regione Piemonte. (mv) anci 010611 Conferenza Unificata dà via libera a Dpcm su compartecipazione Iva “Oggi abbiamo sancito un passaggio importante: stabilire il criterio di distribuzione della compartecipazione all’Iva dei Comuni, che per l’anno 2011 consentirà alle municipalità di alleviare le sofferenze economiche, in vista del passaggio definitivo al federalismo fiscale”. Lo afferma il coordinatore delle Anci regionali e sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, che oggi ha rappresentato l’Anci in sede di Conferenza Unificata. La riunione, con un solo punto all’ordine del giorno, ha sancito l’intesa tra governo ed enti locali sul Dpcm che, appunto, regola la compartecipazione all’Iva dei Comuni per il 2011. “Naturalmente – fa notare Cosimi – non tutte le questioni sono risolte, e molto ci attendiamo dalle ulteriori fasi della consultazione, proprio a partire dalla distribuzione della compartecipazione all’Iva: chiediamo, come Anci, che si arrivi a un criterio che faccia riferimento al valore aggiunto realmente prodotto nei singoli territori, con le opportune perequazioni”. Il Dpcm approvato oggi, infatti, ripartisce il contributo Iva su base regionale, distribuendolo poi ai singoli Comuni in base al numero di abitanti. (mv) anci 310511 Il ministero Innovazione e PA su relazione di Draghi "Draghi evidenzia come una riduzione permanente e credibile della spesa non si ottenga con tagli uniformi in tutte le voci. Spetta adesso al Governo far tesoro delle sue indicazioni". NOTA DI PALAZZO VIDONI Con la consueta chiarezza che si addice a un'istituzione indipendente e prestigiosa come la Banca d'Italia, il Governatore Mario Draghi ci offre ancora una volta spunti illuminanti per dare una risposta alla domanda manifestata dai cittadini con le ultime elezioni amministrative. In particolare il Governatore evidenzia come "per ridurre la spesa in modo permanente e credibile non è consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci: essi impedirebbero di allocare le risorse dove sono più necessarie; sarebbero difficilmente sostenibili nel medio periodo; penalizzerebbero le amministrazioni più virtuose. Una manovra cosiffatta inciderebbe sulla già debole ripresa dell'economia, fino a sottrarle circa due punti di PIL in tre anni". Crescita e sostenibilità dei conti pubblici possono essere coniugate solo con tagli selettivi e orientati all'efficienza. Il Governatore sollecita infatti "un'accorta articolazione della manovra, basata su un esame di fondo del bilancio degli enti pubblici, voce per voce, commisurando gli stanziamenti agli obiettivi di oggi, indipendentemente dalla spesa del passato; affinando gli indicatori di efficienza dei diversi centri di servizio pubblico (uffici, scuole, ospedali, tribunali) al fine di conseguire miglioramenti capillari nell'organizzazione e nel funzionamento delle strutture; proseguendo negli sforzi già avviati per rendere più efficienti le amministrazioni pubbliche; impiegando una parte dei risparmi così ottenuti in investimenti infrastrutturali". Spetta adesso al Governo far tesoro di queste indicazioni e procedere tempestivamente all'adozione di tutte le misure, già nell'agenda dell'esecutivo, per contribuire alla crescita e al rilancio dell'economia e del Paese. ministero innovazione 310511 Ludodipendenze: “Ok il via libera del Direttivo all’accordo Anci-Sapar-Confindustria” “Il protocollo d’intesa servirà da un lato ad intraprendere iniziative che chiariscano il complesso delle norme che accompagnano gli iter organizzativi-procedurali-licenzatori dei Comuni, dall’altro lato garantirà interventi che impediscano l’accesso al gioco dei minori e che lottino la ludodipendenza”. Così Mauro D’Attis, delegato Anci alle attività produttive, commenta il via libera del Comitato direttivo al protocollo d’intesa Anci, Sapar e Confindustria Servizi innovativi e tecnologici. Il protocollo intende promuovere la promozione del confronto costante tra le rappresentanze di categoria del settore del gioco lecito in Italia e i comuni italiani per la promozione del gioco responsabile e una omogenea e attenta applicazione della normativa del settore della raccolta di gioco pubblico mediante apparecchi di intrattenimento. Le tre associazioni si propongono, inoltre, di uniformare i comportamenti degli enti comunali e degli operatori a standard operativi rispettosi della legge, di semplificare sia gli adempimenti da parte degli operatori che i controlli sul territorio da parte degli enti proposti e fornire un vademecum operativo da distribuire ai Comuni e agli operatori economici della categoria contenente i riferimenti normativi del settore. “Il comitato direttivo – aggiunge D’Attis – su proposta del consigliere Iannamorelli si è espresso anche sulla possibilità che una parte delle entrate fiscali venga destinato ai bilanci comunali, considerando che i Comuni in questo processo sono sempre presenti tranne che nella riscossione di entrate fiscali. Quindi chiederemo di parlare con il Governo su questo versante. E’ importare ricordare che questo tipo di attività genera 300 milioni di euro al mese di entrate fiscali nelle casse dello Stato”. (am) anci 310511 dalla puglia Burp 87 (suppl.) del 3.6: autorità idrica LEGGE REGIONALE 30 maggio 2011, n. 9 “Istituzione dell’Autorità idrica pugliese”. Burp 86 dell'1.6: addizionale regionale Irpef DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE COMMISSARIO AD ACTA 30 maggio 2011, n. 2 Copertura disavanzo del Servizio Sanitario Regionale - anno 2010. Rideterminazione delle aliquote dell’addizionale regionale IRPEF. Burp 86 dell'1.6: modifica termini avviso piani integrati sviluppo urbano DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 maggio 2011, n. 1175 Modifica alla Deliberazione di G. R. n. 743 del 19-04-2011 concernente “P.O. FESR 2007-2013 - Asse VII. Avviso pubblico per la presentazione delle candidature per l’attuazione dell’Azione 7.1.1 “Piani integrati di sviluppo urbano di città medio/grandi” e dell’Azione 7.2.1 “Piani integrati di sviluppo territoriale” e proroga dei termini. Burp 86 dell'1.6: referendum per Casalabate DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 maggio 2011, n. 1177 Referendum consultivo popolare del 12 e13 giugno 2011 per le modifiche territoriali dei comuni di Lecce, Squinzano e Trepuzzi, ai sensi dell’art. 21 della legge regionale 20 dicembre 1973, n. 27. Autorizzazione a provvedere agli obblighi regionali connessi e approvazione intesa tra il Presidente della Giunta regionale e il Prefetto di Lecce. Anci Puglia, Piani di rigenerazione urbana, Rizzo: "Tante risorse per sviluppo del territorio" Lo dice il vicepresidente della struttura regionale dell'associazione al termine del seminario organizzato dalla Regione sui piani integrati di sviluppo. Si è svolto stamani il seminario organizzato dalla Regione Puglia e destinato ai Comuni che hanno intenzione di partecipare all'avviso pubblico per la presentazione delle candidature per l'attuazione dell'Azione 7.1.1 e 7.2.1 i cosiddetti "Piani integrati di sviluppo" o anche "Piani di rigenerazione urbana". Al termine dell'incontro, molto partecipato e sentito dai Comuni, la Vicepresidente di ANCI Puglia Cristina Rizzo ha dichiarato quanto segue: “Per i Comuni pugliesi tante risorse per uno sviluppo strategico del territorio. Come Anci abbiamo chiesto ed ottenuto una proroga di trenta giorni per presentare i progetti di rigenerazione urbana ed evitare disimpegno delle risorse comunitarie. Gli Enti locali, in questa fase, debbono fare lo sforzo di abbandonare miopi logiche di campanile ed immaginare lo sviluppo complessivo del territorio. Possiamo farcela - ha concluso la Vice presidente Rizzo - dobbiamo utilizzare al meglio la notevole mole di finanziamenti comunitari, fare in modo che producano quell'effetto moltiplicatore di ricchezza e benessere che solo la politica che pensa alle future generazioni può programmare ed attuare". (com/am) anci 010611 Giunta 31.5: i provvedimenti principali La Giunta regionale • ha approvato un articolo unico che modifica l’art. 11 della legge regionale 26/2004 “Norme organiche in materia di spettacolo e norme di disciplina transitoria delle attività culturali”. In sostanza, nella formula attuale i soggetti definiti di “interesse regionale” possono annualmente variare, poiché i requisiti richiesti posssono appunto essere annualmente modificati. Questa caratteristica però, si pone in contrasto con l’art. 11 nella sua interezza il cui spirito ha come finalità quella di assegnare a determinati organismi a carattere regionale un ruolo importante e continuativo nell’attuazione degli indirizzi di politica dello spettacolo nella Regione”. Questa caratteristica - si legge nella relazione che illustra il provvedimento - appartiene, con tutta evidenza, a quei soggetti ‘partecipati’ dalla Regione, cioè organismi a cui la Regione stessa partecipa in qualità di Socio e che prevedono negli Organi statutari rappresentanti della Regione. Infatti,la costituzione o l’adesione ad un organismo dello spettacolo è sicuramente il risultato di valutazioni e considerazioni di natura generale e specifiche tali da far ritenere quegli organismi di fatto operanti nell’interesse regionale”. La modifica dunque, prevede il riconoscimento di interesse regionale solo agli Enti, alle Fondazioni, ai Consorzi ed agli altri organismi operanti nell’ambito dello spettacolo cui la Regione partecipa in qualità di Socio ed il cui statuto prevede la partecipazione di almeno un rappresentante nominato dalla Regione negli Organismi statutari. • ha preso atto della proposta progettuale “Youth Innovation Network”, redatta in partenariato con soggetti di: Italia, Germania e Spagna, da presentare alla Commissione Europea – Dg Occupazione, Affari Sociali, Pari Opportunità- che ha pubblicato un invito per la presentazione, appunto, di “Progetti pilota di cooperazione globale tra autorità pubbliche , imprese commerciali e imprese sociali a favore dell’inclusione sociale e dell’integrazione nel mercato del lavoro”. L’azione progettuale YIN si pone l’obiettivo di disegnare e sperimentare un modello volto a promuovere l’inserimento socio lavorativo di giovani a rischio di marginalità e/o devianza. • ha approvato la proposta presentata da Legambiente, Comitato Regionale Pugliese, relativamente alla realizzazione della campagna regionale “ Parchi Puliti 2011”, terza edizione. preso atto della proroga comunicata dal Dipartimento per le Pari Opportunità circa le attività previste dal Progetto ROSA,ha approvato l’Avviso Pubblico per l’erogazione di incentivi all’assunzione di assistenti familiari nell’ambito del Progetto ROSA. La Giunta ha dunque approvato, come linee di indirizzo per il prosieguo delle attività del progetto ROSA: il rilancio della campagna di comunicazione sulle attività del progetto stesso; la proroga degli incarichi di collaborazione, laddove posti in essere dalle Province Partner, dei projetct manager provinciali a supporto delle attività territoriali di comunicazione e informazione riferite al progetto ROSA; la proroga delle attività di sensibilizzazione e informazione territoriale curate dai patronati selezionati con le graduatorie. • ha approvato il programma di incentivazione per l’aumento orario per la pulizia delle spiagge a cura degli LSU destinando a tale finalità ulteriori € 1.220.371,50. Ricordiamo che la Giunta aveva già impegnato la somma di €1.700.000,00 estendendo a tutti i Comuni la possibilità di presentare appositi progetti finalizzati a valere sul Fondo per l’Occupazione più i 600 euro previsti dal Piano Straordinario per il lavoro. regionepuglia 310511 • dal comune 3domande3 a… Vincenzo Specchia 1 In un anno siamo arrivati a 80 numeri di questa serie del Notiziario. Ci fa conoscere il giudizio e i suoi suggerimenti per il futuro? Desidero innanzitutto ringraziarvi per l'opportunità che mi date di esprimere alcune brevi riflessioni su problematiche di rilievo per il nostro Comune. Devo anche esprimere i miei più vivi complimenti e l'apprezzamento per il servizio che attraverso il notiziario rendete a tutti coloro che hanno necessità di aggiornamento. Detto ciò passo a rispondere alle domande che mi avete posto. Ritengo il Notiziario un utilissimo strumento di aggiornamento. Per renderlo ancora più efficace, a mio avviso occorrerebbe istituire un' apposita rubrica “Dalle Autonomie Locali”, dove riportare le problematiche più significative, con riferimenti dottrinali e giurisprudenziali, che interessano soprattutto i comuni. Tale rubrica potrebbe avere nel palinsesto una collocazione prioritaria rispetto alle altre. Un altro aspetto, non meno importante, è quello di avere da parte della Dirigenza, un coordinamento delle newsletter al fine di evitare che vi siano differenti fonti di informazione che telematicamente trasmettono aggiornamenti su problematiche di interesse del Comune. 2 Lei è giunto a Lecce dopo aver conosciuto diversi comuni del Salento. Dopo oltre un anno di sua presenza tra noi come giudica complessivamente il personale del nostro Comune? Quali gli aspetti più positivi e quelli da migliorare? Negli ultimi quindici anni ho avuto l'opportunità di svolgere il mio lavoro in enti importanti sia come Segretario che come Direttore Generale. Posso dire che un tratto comune che ho trovato in tutti gli enti, è l'effetto assolutamente negativo di alcune innovazioni normative; così ad esempio non si può disconoscere che le progressioni verticali del personale previste dal CCNL dei dipendenti EELL del 1999 hanno avuto effetti fortemente negativi ai quali si è posto riparo solo con la riforma Brunetta. In altre parole negli enti locali nell'ultimo decennio non vi è stata una rigorosa selezione del personale. Purtroppo quella detta non è l'unica normativa che ha provocato effetti negativi nei Comuni nell'ultimo decennio. Su questo argomento preferisco non dilungarmi. Devo però sottolineare che ho registrato da parte dei Dirigenti e della struttura burocratica la necessaria collaborazione che sicuramente costituisce un aspetto positivo. Una carenza che ho colto è l'assenza di un adeguato piano di formazione del personale con riferimento al quale bisognerà impegnarsi sin dal corrente esercizio. 3 Cosa servirebbe all'organizzazione del nostro Comune per compiere un ulteriore salto di qualità migliorando il servizio ai cittadini? Per migliorare i servizi ai cittadini è necessario che l'Ente si doti della carta dei servizi. A tal riguardo auspico che il 2011 sia l'anno della svolta: sono certo che l'apparato burocratico, guidato con la dovuta attenzione, dai Dirigenti profonderà il massimo impegno per assicurare l'informazione sui servizi che devono essere all'altezza della Città di Lecce. Nell'ambito della realtà del nostro meridione Lecce è guardata con crescente attenzione: ciò costituisce motivo di orgoglio di appartenenza e allo stesso tempo deve essere forte stimolo per il miglioramento dei servizi all'utenza anche in tempi di risorse limitate. E' quest'ultimo un obiettivo sfidante; sono fiducioso che possa essere raggiunto con l'impegno di tutti i dipendenti. Devo dire che questa fiducia scaturisce anche dalla circostanza che ad oggi – da quando sono a Lecce – ho registrato, con soddisfazione, la massima collaborazione di Dirigenti e Funzionari. Consiglio del 9 giugno, ore 16 Tra i principali argomenti: – Autorizzazione Unica Regionale per la costruzione e l’esercizio di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (fotovoltaica) da realizzarsi nel Comune di Lecce da parte delle ditte LECCEUNO srl e INERGIA spa. – Gestione del Servizio di Illuminazione Pubblica e realizzazione di interventi di efficienza energetica e di adeguamento normativo sugli impianti di P.I. con l’opzione del Finanziamento Tramite Terzi (F.T.T.) – Approvazione studio di fattibilità e Capitolato Speciale d’Appalto; – Regolamento per le Espressioni Artistiche in Strada; – Approvazione variante al progetto definitivo localizzazione Centri comunali di raccolta (CCR2); – Approvazione Piano Generale degli Impianti Pubblicitari; – Progetto “piano quadro della ciclabilità” del Comune di Lecce. Approvazione; – Intitolazione della Sala Riunioni delle Commissioni Consiliari Permanenti al Consigliere Comunale Carlo Benincasa; – Intitolazione della Sala Mediateca polifunzionale delle Officine Cantelmo al giornalista Michele Frascaro; – Intitolazione della Biblioteca presso la Mediateca polifunzionale delle Officine Cantelmo a Daniele Caiaffa; – Ampliamento del locale destinato al culto ed attività pastorali con realizzazione di sacrestia e servizi, in località Torre Chianca – Approvazione definitiva Variante PRG. – Riconoscimento debiti fuori bilancio nei confronti di diversi istituti e cooperative sociali per minori. Comunicazioni urgenti sul risparmio energetico Utile e apprezzabile il richiamo sul risparmio energetico che l'Energy Manager e l'Assessore alle politiche ambientali del nostro comune hanno rivolto a tutti noi dipendenti e amministratori. Se i vostri dirigenti non ve l'hanno ancora trasmessa potete leggere QUI la lettera. Garrisi e Bonocuore suggeriscono una serie di comportamenti che riguardano non solo la vita in ufficio ma anche la vita in casa. Sicuramente ciascuno di noi deve cambiare modo di comportarsi in ufficio, e queste ad esempio sono cose possibili: • spegnere gli stand by dei computer e degli apparecchi elettronici; • spegnere le luci degli uffici (compresi i bagni!) quando non si è in stanza o durante la pausa pranzo; • evitare l'uso dell'ascensore; • staccare i caricatori dei cellulari quando non utilizzati; • ricordarsi di attivare la modalità ‘risparmio’ nelle apparecchiature predisposte; • disinserire la spina degli apparecchi quando non sono in uso (una buona soluzione sono le prese elettriche dotate di interruttore); • non tenere accesi al massimo i condizionatori; • stampare i documenti tutti insieme, piuttosto che uno alla volta. Altri provvedimenti invece possono essere adottati dai Dirigenti o dall'amministrazione: - sostituire le attuali lampadine utilizzando lampade a basso consumo; - installare i riduttori di flusso dell'acqua; - programmare l’acquisto di un’unica fotocopiatrice fax scanner condivisa dall’ufficio. giurisprudenza Tar Lecce 914/2011: società miste, giurisdizione su reintegro amm. Delegato Secondo il TAR Puglia spetta al giudice ordinario la competenza sulla lite dell’impiegata di una società mista che si appelli al potere pubblico ai fini del reintegro. Nell’ambito delle società miste – in cui i soci sono enti pubblici locali e persone giuridiche private – rientra fra le competenze del giudice ordinario la controversia con cui la ricorrente sollecita l'esercizio del potere pubblico al fine di essere reintegrata nelle funzioni di amministratore delegato e di responsabile della farmacia comunale. Lo ha affermato il TAR Puglia - Sede di Lecce, sezione seconda – con la sentenza 24 maggio 2011 n. 914, richiamando anzitutto alcuni precedenti giurisprudenziali. Con riguardo alle società miste con partecipazione pubblico- privata, la Corte di Cassazione ha stabilito che "Il rapporto tra ente pubblico locale e persona giuridica privata è di assoluta autonomia, sicché non è consentito al Comune incidere unilateralmente sullo svolgimento del rapporto medesimo e sull'attività della società per azioni mediante l'esercizio di poteri autoritativi o discrezionali…. La posizione del Comune all'interno della società è unicamente quella di socio di maggioranza, derivante dalla "prevalenza" del capitale ad esso conferito; e soltanto in tale veste l'ente pubblico potrà influire sul funzionamento della società …… avvalendosi non già dei poteri pubblicistici che non gli spettano, ma dei soli strumenti previsti dal diritto societario, da esercitare a mezzo dei membri di nomina comunale presenti negli organi della società (v. art. 2459 c.c.)". Pertanto sulla base del combinato disposto degli artt. 2380 e 2381 del c.c., la nomina dell'amministratore delegato è attribuita al Consiglio di amministrazione della società, sulla base di previsione statutaria o di una delibazione assembleare. La delega delle attribuzioni del Consiglio di amministrazione ad uno dei suoi membri non può essere qualificata come un mandato, né può equiparasi integralmente ad una delega di diritto amministrativo, trattandosi di un'ipotesi tipica di autorizzazione con cui si attribuisce ad uno dei soggetti già investito dei poteri di amministrazione dell'ente sociale, quale componente dell'organo collegiale, la facoltà di esercitare da solo detti poteri; tale autorizzazione è destinata a perdere efficacia sia per la revoca della delega che può sopraggiungere in qualsiasi momento, sia per la cessazione della qualità di amministratore dei deleganti e del delegato. Di conseguenza, sussiste la legittimazione del Consiglio di amministrazione della società a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico in merito alla possibilità di revocare le deleghe e le funzioni di direttore di farmacia precedentemente conferite dal medesimo Cda. Ai sensi dell'art. 33 d.lgs. n. 80/1998 e s.m.i. – sostengono i giudici pugliesi - affinché sussista la giurisdizione del giudice amministrativo non è sufficiente il generico coinvolgimento di un interesse pubblico nella controversia o che questa abbia ad oggetto un pubblico servizio, essendo in tal caso necessario che la pubblica amministrazione agisca esercitando il suo potere autoritativo. Pertanto, nel caso di specie, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario relativamente alla controversia con cui la ricorrente sollecita l'esercizio del potere pubblico al fine di essere reintegrata nelle funzioni di amministratore delegato e di responsabile della farmacia comunale della società a prevalente capitale pubblico. La posizione giuridica soggettiva di cui la ricorrente lamenta la lesione, infatti, non può che essere qualificata in termini di diritto soggettivo e, conseguentemente, ai fini della relativa tutela non può essere utilizzato il rito speciale di cui all'art. 31 del codice del processo amministrativo (azione avverso il silenzio e declaratoria di nullità). ancitel 060611 Tar Venezia 915/2011: liquidazione missione amministratore pubblico locale Amministratore pubblico locale - Missioni - Spese - Rimborso - Presupposti - Verifica e liquidazione delle spese - Dirigente competente - Decisione con delibera consiliare - Illegittimità del provvedimento per carenza di potere del Consiglio. Le spese sostenute per le missioni effettuate dall'amministratore pubblico locale sono rimborsabili in presenza di alcuni presupposti relativi alle missioni stesse, la cui sussistenza va verificata a cura del dirigente competente, il quale all'esito dell'istruttoria provvederà alla loro eventuale liquidazione. In tal senso specificamente deve trattarsi di trasferte al di fuori del territorio comunale dell'ente di appartenenza, devono essere debitamente autorizzate, nel caso di consigliere o di assessore, mentre nessuna autorizzazione è richiesta per il Sindaco che esegua missioni nell'esercizio delle proprie funzioni, devono essere eseguite in connessione con il mandato ricoperto e debbono essere opportunamente documentate. Rilevato quanto innanzi deve, pertanto, concludersi per la illegittimità del diniego di riconoscimento del rimborso di alcune spese sostenute dal richiedente in occasioni di missioni, qualora adottato dal Consiglio Comunale, in quanto privo di qualsivoglia potere di procedere alla valutazione in ordine alla sussistenza dei presupposti previsti dalla legge e, conseguentemente, di liquidare i compensi dovuti. Il Sole 24 Ore, Mass. Repertorio Lex24 Tar Napoli 2862: edilizia, cosa si intende per porticato Il porticato è un’opera che, in quanto destinata ad incrementare la superficie del manufatto cui inerisce, ne costituisce una sua parte, condividendone così la natura. Per porticato deve intendersi una struttura edilizia costituita da un piano di copertura sostenuto da pilastri o altri sistemi di supporto, con apertura su almeno tre lati, che ha una funzione accessoria rispetto al corpo di fabbrica principale e, quanto alla destinazione, assolve la funzione di protezione degli accessi all’edificio (o a parte di esso) dagli agenti atmosferici, ovvero di temporaneo deposito di cose e stazionamento dei residenti. ancitel 260511 fuorisacco Scelti per voi Segnaliamo un evento e una serie di spettacoli: – L'OPERA DELLA TARANTA – musica passioni canto e danza; 9 giugno, anfiteatro romano, Balletto Regionale Pugliese; info qui. – SALENTO IN TANGO - festival nelle piazze e piazzette storiche di Lecce, dal 6 al 12 giugno; info qui. LA TERRA SIAMO NOI Il 5 giugno è stata celebrata nel mondo la giornata dell'ambiente. Il Corriere della Sera di quel giorno ha voluto dedicare la sovracopertina a una serie di testi, tra i più belli della letteratura italiana, che raccontano il paesaggio italiano, commentati da grandi letterati di oggi. Il primo testo era l'apertura celeberrima dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Pensiamo di farvi un regalo riproducendo questo testo che esprime sentimenti universali ed è quindi ancora oggi di una struggente attualità. Vi invitiamo a leggerlo lentamente... Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che l’aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che se ne parte volontariamente, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, si disabbelliscono, in quel momento, i sogni della ricchezza; egli si maraviglia d'essersi potuto risolvere, e tornerebbe allora indietro, se non pensasse che, un giorno, tornerà dovizioso. Quanto più s'avanza nel piano, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quell'ampiezza uniforme; l'aria gli par gravosa e morta; s'inoltra mesto e disattento nelle città tumultuose; le case aggiunte a case, le strade che sboccano nelle strade, pare che gli levino il respiro; e davanti agli edifizi ammirati dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, al campicello del suo paese, alla casuccia a cui ha già messi gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprerà, tornando ricco a' suoi monti. ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ “Vedi – diceva Ochwia Biano – quanto appaiono crudeli I bianchi. Le loro labbra sono sottili, le loro facce solcate e alterate da rughe. I loro occhi hanno uno sguardo fisso come stessero cercando sempre qualcosa. Sono sempre scontenti e irrequieti. Non li capiamo. Pensiamo che siano pazzi”. Gli chiesi perchè pensasse che I bianchi fossero tutti pazzi. “Dicono di pensare con la testa” rispose. “Ma certamente. Tu con che cosa pensi?” gli chiesi sorpreso. “Noi pensiamo qui” disse, indicando il cuore. Ochwia Biano, capo dei Pueblos Tao, uno dei rami delle antichissime sviluppate popolazioni indiane insediate nell'attuale stato Usa New Mexico; riportato da Carl Gustav Jung in “Ricordi, sogni, riflessioni”, Il Saggiatore 1965, pag. 280 accadde oggi 1494, Spagna e Portogallo firmano il Trattato di Tordesillas con cui il mondo al di fuori dell’Europa viene diviso in un duopolio esclusivo tra l’impero spagnolo e quello portoghese lungo il meridiano nord-sud che passava a circa 1770 km ad ovest delle isole di Capo Verde, modificando la bolla del papa Alessandro VI che aveva fissato il meridiano molto più vicino a Capo Verde. ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie” contatti / info pino sparro – marco laudisa 0832.682977-75 [email protected]