Trasporto ferroviario in Lombardia Periodico della FILT CGIL Lombardia Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 seicentoparole SOMMARIO Pag 2 IL PERCORSO OBBLIGATO Seicento parole Il percorso obbligato Pag 3 Il 15 Aprile scorso è stata siglata l’intesa definitiva sui temi contenuti nell’Accordo separato del 22 gennaio sul nuovo modello contrattuale, che la CGIL ha rifiutato di sottoscrivere. Binari & Dintorni Guidare il treno è come un videogames? Pag 4 Il 15 Aprile si è, quindi sigillata una fase, di circa tre mesi, che ha visto il sindacato italiano adottare strategie e metodi non unitari e non condivisi. Millevoci La Cgil ha ritenuto indispensabile, dopo il 22 gennaio, attivare delle iniziative – il percorso obbligato – di discussione e confronto nei propri organismi, nelle categorie, nell’opinione pubblica diffusa e soprattutto verso coloro che sarebbero stati i diretti destinatari della modifica degli assetti contrattuali : le lavoratrici e i lavoratori. Non è facile ma...si può fare La riforma della contrattazione collettiva Pag 6 Marcia a vista..Modulo di condotta in Trenitalia Pag 6 Attività ferroviarie Questa scelta, storicamente patrimonio del sindacalismo italiano, ha avuto il merito di approfondire nel dettaglio i capitoli del testo dell’accordo separato, confrontandoli con quanto CGIL, CISL e UIL avevano insieme contribuito ad elaborare nella piattaforma unitaria sulla riforma della struttura della contrattazione; del maggio 2008. Manutenzione Infrastruttura: il giusto equilibrio tra passato e presente Su alcuni temi le differenze fra la proposta unitaria e quanto siglato sono notevoli. L’obiettivo di costruire un modello unico per “pubblico” e “privato”, previsto in piattaforma, non è realizzato, in quanto, si richiamano a riferimento, nell’intesa separata, gli accordi interconfederali già sottoscritti; che si differenziano notevolmente fra i due settori! La forte spinta alla diffusione e all’aumento della contrattazione di secondo livello prevista in piattaforma unitaria si riduce ad una semplice conferma dell’applicazione del secondo livello ove ciò è già prassi consolidata. Il Contratto della Mobilità e Appalti ferroviari Una sfida per i Macchinisti e Capitreno della Filt Siglato il Protocollo sul nuovo CCNL della Mobilità Pag 10 Questo aspetto sommato alla riduzione del peso del recupero economico del contratto nazionale, attraverso il valore del nuovo indice, scalfisce le fondamenta su cui CGIL, CISL e UIL avevano costruito la piattaforma unitaria e ricevuto il consenso diffuso del paese, anche con autorevoli e qualificati interventi delle più alte Istituzioni: la necessità di interventi urgenti per recuperare la condizione economica dei redditi da lavoro dipendente, che nel corso del decennio era fortemente peggiorata! A tu per tu.. Intervista a Giovanni Sica Presidente della Mutua Cesare Pozzo Pag 12 Gocce Dlf: la Festa del Ferroviere Infine la possibilità di poter introdurre deroghe ai contratti collettivi nazionali su istituti economici e normativi, consente alle imprese, specialmente in periodi di crisi, di poter utilizzare una leva potentissima, che può condizionare la contrattazione e peggiorare le tutele e i diritti, sul lavoro, conquistati. Le ultime su...vertenze C.F.L e EDR La divisione Passeggeri N/I cambia aspetto Riavvio delle trattative sulle biglietterie passeggeri in Lombardia Questo aspetto che è stato introdotto dall’accordo non siglato dalla CGIL, non era assolutamente previsto nella piattaforma elaborata unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali. Novità sulla busta paga!!! Addio alle competenze in differita bimensile!! Pag 14 Rail Sound Pag 15 Noi e le stelle..Toro Pag 15 La vignetta di B3 Pag 16 Locandina Diritto di Sciopero Questi solo alcuni dei capitoli che evidenziano la sensibile distanza da quanto costruito dal lavoro comune di tutto il sindacato nel documento unitario e quanto invece realizzato con l’accordo separato. Era indispensabile fare conoscere alle lavoratrici e ai lavoratori questi aspetti sostanziali di comparazione, per dare loro la possibilità di poter esprimere un giudizio qualificato sull’intesa del 22 gennaio. Allargare la partecipazione e le occasioni di confronto affinché un soggetto collettivo, come il sindacato, sia, in 2 Anno 5 - n. 11– Maggio 2009 una fase di grandi trasformazioni, avamposto di libertà e democrazia. Questo spirito ha pervaso i cittadini che hanno partecipato alla manifestazione a Roma del 4 aprile, avvolti dallo slogan FUTURO SI’ INDIETRO NO! Costruire un futuro attraverso strumenti e regole condivise, chiare e vincolanti e che prevedano una misurazione certificata della rappresentanza sindacale e della democrazia di mandato. GUIDARE IL TRENO E’ COME UN VIDEOGAMES? Da una mia chiacchierata con un capotreno è emerso che può esserlo! Da questi temi, già inseriti nella piattaforma da CGIL, CISL e UIL, dovrà ripartire una fase unitaria con l’obiettivo di estendere la democrazia sindacale, il ruolo delle RSU e il confronto con tutte le lavoratrici e i lavoratori. Con il collega CT stavo svolgendo il servizio sulla linea Milano-Chiasso, mangiando insieme un boccone presso un locale convenzionato la nostra conversazione variava su vari argomenti. La storia del sindacalismo nel nostro paese, è fatta di accordi che hanno poi permesso, principalmente in fasi di cicli recessivi dell’economia, la costruzione di riforme strutturali; come quelle realizzate negli anni novanta sulla contrattazione e sul sistema pensionistico. Discorrendo siamo entrati in merito agli hobby/passatempi preferiti e in quell’occasione fu chiesto: <<Hai mai giocato a train-simulator?>>, io risposi di si… Elogiammo il fatto di poter usare una 464, su una linea da noi battuta come ad esempio la Milano-Lecco…fummo persino concordi sull’estremo realismo delle linee (come i particolari delle stazioni), dell’utilizzo della locomotiva (vedasi lo slittamento della macchina in caso di pioggia)… ma quando mi disse: <<a me piace molto e ci gioco quasi tutti i giorni, te ci giochi spesso???>>, risposi così: <<il gioco è fatto veramente bene, sembra proprio reale, anzi troppo! >> La debolezza della finanziarizzazione dell’economia ha evidenziato la necessità di intervenire con strumenti che rafforzino l’economia reale. Il percorso obbligato di riforme che valorizzino il ruolo delle imprese e del lavoro! Il Valore del lavoro che, con meccanismi e regole condivise e trasparenti, venga riconosciuto, attraverso la funzione del sindacato confederale, come fulcro e leva per la crescita e lo sviluppo del paese. Mariano Chierchia Dopo una giornata di lavoro sui treni, di tornare a casa e rimettermi a lavorare non mi passa proprio per l’anticamera del cervello! L’ho provato e poi l’ho rimosso subito dal PC. Davide Corradi 3 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 diventa una variabile strettamente ed esclusivamente dipendente da tutte le priorità dell’impresa. La manifestazione del 4 Aprile al Circo Massimo ci dice qualcosa su come 2.700.000 italiani pensano al loro rapporto con il mondo, con il futuro, con il futuro delle nuove generazioni, con il futuro della propria famiglia. Partecipare alla manifestazione ha dato senso e fiducia, nonché speranza, alla valutazione della forza dei lavoratori, ha dato senso alle rivendicazioni della CGIL e quindi alla lotta per la difesa dei propri diritti. NON E’ FACILE MA…SI PUO’ FARE!!! Provo ad immaginare come era la vita di mia madre alla mia età. La vedo impegnata a sgomitare, a manifestare, ad organizzarsi per far valere i propri diritti. Non era facile, non lo è stato per niente. Ancora oggi le donne devono faticare doppio rispetto agli uomini per dimostrare di essere capaci, di riuscire a lavorare senza trascurare la famiglia; devono persino dimostrare di essere in grado di partecipare ad una discussione con gli uomini senza che il loro essere in compagnia le riduca al ruolo di dame di compagnia o di donnine allegre. I giorni che hanno preceduto la manifestazione sono stati faticosissimi. La gente era disinformatissima, ci accoglieva prima con sospetto, poi cercava di sapere perché volevamo informare tutti; alla fine si allarmava: voleva votare e voleva contribuire e ci chiedeva se era possibile partecipare alla manifestazione. Ricordo una bellissima manifestazione per l’8 marzo a Reggio Calabria in cui le compagne dall’Emilia venivano a manifestare da noi. Io ero una bambina, ma partecipavo volentieri a fianco di mia madre; ero curiosa di sapere come si faceva ad andare in giro da sole, come si poteva arrivare fino a Reggio Calabria senza essere additate come “quelle che si sentono uguali agli uomini”, senza che per questo qualche cretino si sentisse autorizzato a concedersi qualche confidenza di troppo. Ogni giorno partivo da casa pensando che avevo il dovere di informare tutti, cercando di parlare anche con gli sconosciuti per far capire il significato di un accordo separato, cosa vuol dire cambiare le regole sulla contrattazione collettiva, ma soprattutto se il cambiamento delle regole poteva servire ad arginare la crisi. Ho creduto fermamente nelle ragioni della CGIL e come me ci hanno creduto milioni di italiani. I risultati si sono visti al Circo Massimo. Abbiamo visto una folla colorata, la sinistra unita come mai, centinaia di tamburi e bande, italiani ed immigrati, pensionati e precari. Abbiamo visto quanto è vasto e variegato il mondo del lavoro e quanto siano simili i lavoratori quando si deve scendere in piazza in difesa dei propri diritti. Abbiamo visto il sole che illuminava e riscaldava una piazza attenta a ciò che succedeva sul palco. Abbiamo scritto un’altra pagina della storia della CGIL non dicendo semplicemente: “Io c’ero”, quanto, piuttosto, “Io ho partecipato”. Il ricordo delle manifestazioni per il riconoscimento dei diritti delle donne mi accompagna sempre quando mi sento in difficoltà o quando ho davanti un grande obiettivo da raggiungere. Penso che il secolo scorso sia stato il secolo del sindacato e del lavoro. Adesso, anni di informazione lacunosa e fatta di niente hanno determinato il prevalere di ideologie ed interessi che cercano di sostituire alla centralità del lavoro, la centralità del mercato o della finanza o di altro ancora. Non è facile parlare di sindacato alla mia generazione. Non è facile far capire che per guarire il mondo del lavoro dal suo “male oscuro” l’unica cosa da fare è tenere assieme i lavoratori, con rivendicazioni che proteggano allo stesso modo persone che hanno condizioni e soggettività così diverse. Questo è un compito molto più complesso rispetto a quando le domande ed i bisogni erano più semplici ed evidenti come nelle generazioni precedenti. Abbiamo gettato le basi per avere ancora una speranza per il futuro e non solo ricordi di quel grandioso secolo scorso! Carmela Amodeo Oggi, nel mondo globalizzato, il compito più gravoso per il sindacato è sicuramente costruire e far rispettare regole per il nuovo mercato del lavoro che tende a rimuovere limiti, controlli ed istituzioni di governo nel passaggio dal contesto nazionale a quello globale. Distinguere in modo chiaro ed efficace il problema della precarietà dal tema della flessibilità del lavoro serve a dare una risposta diversa a chi considera il lavoro una funzione residuale; la precarietà nasce quando il lavoro Visitate il nostro sito www.filt.lombardia.it E il sito Filt nazionale www.filtcgil.it Aggiornati con informazioni in tempo reale su accordi e novità sindacali 4 Anno 5 - n. 11– Maggio 2009 l’inflazione. millevoci Il nuovo sistema di regole riduce la quota di salario base su cui calcolare i recuperi di inflazione. Per comprendere questo concetto bisogna tener conto del fatto che esistono le retribuzioni contrattuali e quelle di fatto, rispettivamente quelle minime previste dai contratti e quelle cioè comprensive degli straordinari e di altre indennità variabili che ciascun lavoratore può leggere dal proprio CUD. La Fondazione Rodolfo Debenedetti stima oggi le retribuzioni contrattuali all’85% di quelle di fatto. L’Accordo quadro separato prevede l’innalzamento di questo gap attraverso “specifiche intese”, per un valore che gli economisti stimano generalmente di 5 punti percentuali. Ancora una volta si otterranno recuperi più bassi di potere d’acquisto. LA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA. Quando la cura è peggio del male. Il 22 gennaio 2009 è stato sottoscritto da Governo, Confindustria, CISL, UIL e UGL l’ Accordo quadro per la riforma delle regole della contrattazione collettiva. Come è ormai noto la CGIL ha ritenuto di non aderire all’intesa rimettendosi alla volontà dei lavoratori. Dopo ben 59.337 assemblee svoltesi in tutti i comparti, 2.665.205 lavoratori si sono espressi in senso contrario alla riforma (il 97%) ed hanno nuovamente ribadito tale orientamento con la straordinaria manifestazione del 4 aprile scorso, svoltasi a Roma con la partecipazione di più di 2 milioni e mezzo di persone. La tabella seguente mostra quali sarebbero stati gli incrementi retributivi con i due sistemi di calcolo negli anni dal 2001 al 2007. Come è facile constatare, nel medio e lungo periodo il nuovo sistema basato sull’IPCA offre una protezione inferiore dei salari contro l’erosione dell’inflazione. Tuttavia ci sembra ancora una volta utile tornare sui contenuti di merito del nostro dissenso, al fine di focalizzare più in dettaglio alcuni aspetti pratici di una sua futura eventuale applicazione. Proviamo qui a ragionare sui risvolti economici dell’Accordo del 22 gennaio. Emergono da subito due aspetti critici: • la reale capacità del nuovo metodo di consentire il recupero del potere d’acquisto dei salari eroso dall’inflazione; • lo sviluppo della contrattazione di secondo livello, come strumento con cui superare il gap delle retribuzioni italiane rispetto a quelle europee, legando maggiormente il salario alla produttività. Per quanto riguarda il secondo problema, quello cioè di avvicinare le nostre retribuzioni – notoriamente le più basse – al livello europeo, i firmatari dell’intesa indicano come punto di forza dell’Accordo del 22 gennaio la sua capacità di consentire lo sviluppo della contrattazione di secondo livello. A tal proposito l’unico strumento introdotto risulta essere quello fiscale, consistente nell’applicazione di una cedolare secca del 10% agli incrementi salariali contrattati in sede aziendale. Tuttavia l’incentivo fiscale finirebbe col produrre uno spostamento degli incrementi retributivi dal contratto nazionale a quello aziendale, visto il minor costo per aziende e lavoratori. Si innescherebbero pertanto almeno due effetti perversi, il primo consistente nel lasciare senza alcuna copertura i redditi di una quota rilevantissima di lavoratori. Infatti la contrattazione aziendale si realizza solo in quelle aziende dove le condizioni giuridico-dimensionali consentono una forte presenza del sindacato. Il secondo consistente nel fatto che la riduzione di entrate per lo Stato (ben 4 miliardi di euro) verrebbe finanziata attraverso la fiscalità generale e dunque nuovamente pagata dai lavoratori dipendenti in larghissima parte, tenuto conto delle dinamiche che caratterizzano il nostro Paese circa l’evasione fiscale. Quanto al primo problema l’Accordo quadro introduce un nuovo indice su cui calcolare gli incrementi retributivi al momento del rinnovo dei contratti, l’IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato a livello europeo) depurato però dalle dinamiche dei prezzi dei beni energetici importati (gas, petrolio, energia elettrica, ecc.). Finora il recupero dell’inflazione è avvenuto sulla base di un indice dei prezzi al consumo (IPC) omnicomprensivo, che ha tenuto conto dell’andamento dei prezzi di tutti i beni acquistabili con i salari. Inevitabile pertanto una protezione solo parziale del potere d’acquisto delle retribuzioni. Il decollo della contrattazione di secondo livello, che non sia ai danni del contratto nazionale, è senz’altro necessario per consentire l’avvicinamento delle nostre retribuzioni a quelle europee. L’Accordo del 22 gennaio semplicemente non lo fa. L’Accordo quadro separato allunga il periodo di vigenza dei contratti collettivi portandolo da due a tre anni. L’esperienza di molti anni ha dimostrato come finora in molti casi gli incrementi previsti all’atto del rinnovo dei contratti si siano rivelati successivamente insufficienti, richiedendo la necessità di intervenire con successivi conguagli ex post. Dunque, a parità di altre condizioni, un contratto più lungo garantisce una copertura inferiore contro 2001 2002 2003 Perché aderire allora ad un’intesa che peggiora la condizione dei lavoratori? Gianni Marcovecchio 2004 2005 2006 2007 INCREMENTO 2001-2007 RETRIBUZIONE CUD 21.592 22.147 22.857 23.643 24.452 25.183 25.701 517 496 452 486 402 353 428 3.133 319 419 533 505 435 333 356 2.900 VECCHIA COPERTURA INFLAZIONE (IPC) NUOVA COPERTURA INFLAZIONE (IPCA) Rielaborazione da: T. BOERI, P. GARIBALDI www.lavoce.info consultazione del 15/04/2009 5 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 versione provvisoria Car Kit dove il cellulare di servizio deve essere alloggiato nella basetta dello stesso; tale soluzione trova applicazione, in genere sui mezzi di vecchia generazione. IL MODULO DI CONDOTTA IN TRENITALIA di Alberto FURREGONI Per concludere, sempre all’interno delle cabine di guida devono essere applicate delle schede plastificate per richiamare il personale del treno al rispetto delle procedure che garantiscono l’immobilizzazione ed il condizionamento del convoglio in caso di emergenza, ovvero in caso di malore del macchinista. Storicamente, in ambito Fs prima e Trenitalia dopo, la guida dei treni è sempre stata affidata a due macchinisti, con qualche eccezione. In particolare, nel settore del Trasporto Regionale e Metropolitano, si è affermato a partire dagli anni 80 del secolo scorso il cosiddetto modulo di condotta ad Agente Unico con treni composti da Mezzi Leggeri. Per facilitare la lettura ai non addetti ai lavori, per Agente Unico si intende un solo macchinista alla guida del treno coadiuvato in cabina di guida dal Capotreno con l’obbligo dell’osservanza dei segnali di linea che danno le informazioni di via libera o di riduzione di velocità al treno oppure di arresto. Per Mezzi Leggeri, invece, ci si riferisce a quei materiali che una volta venivano indicati come “Littorine” e adesso hanno nomi più articolati. Per citarne alcuni di questi convogli e andando a ritroso nel tempo partiamo dai treni ad alta frequentazione come i TAF o i TSR, oppure i treni a bassa frequentazione come i Minuetto con alimentazione Elettrica o Diesel, ovvero le automotrici elettriche 724/582/642 o le automotrici Diesel del gruppo 668. Per riprendere il discorso iniziale, si realizza intorno al 2000, grazie all’arrivo delle nuove locomotive leggere E. 464 dedicate al trasporto regionale, una estensione del modulo di condotta ad Agente Unico anche ai treni navetta purché trainati o spinti da detta locomotiva. Per inciso, le locomotive E. 464 rappresentano il primo gruppo di locomotive progettate e costruite, entro il 2010 in ben 538 esemplari, a Vado Ligure dalla “Bombardier”, esclusivamente, per le esigenze del traffico metropolitano e regionale. Attività ferroviarie MANUTENZIONE INFRASTRUTTURA: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA PASSATO E PRESENTE Finalmente una “Piccola boccata d’ossigeno”, sono quasi ultimate le selezioni in R.F.I. Manutenzione Infrastruttura a seguito del bando di concorso per 30 nuove assunzioni di cui 4 Capi Tecnici e 26 Operatori Specializzati della Manutenzione con termine di presentazione della domanda al 19 Marzo 2009. Sempre a partire dai primi anni del nuovo secolo, poi, è iniziata una campagna di modernizzazione dell’infrastruttura ferroviaria con l’implementazione di nuovi sistemi di sicurezza per il controllo della marcia dei treni e di nuovi sistemi di comunicazione tra terra e treno e bordo - bordo. Dico piccola perché questo settore del Gruppo FS negli ultimi anni è stato messo sotto pressione da un processo di rinnovamento continuo dell’infrastruttura ferroviaria.Ciò comporta la necessità di coniugare la manutenzione “tradizionale” sulla infrastruttura esistente con una manutenzione “innovativa” e più “tecnologica” sulla nuova rete.Quindi “nuove lavorazioni e nuova occupazione” che dovrà comunque salvaguardare il patrimonio di conoscenza e professionalità oggi esistente nel settore.Per formare dei buoni tecnici ci vogliono degli anni e ciò si facilita se hai dei buoni “maestri tecnici”! Un’altro sospiro di breve sollievo al settore sarà dato dall’immissione di circa 200 lavoratori che interesseranno nove DCM sul territorio nazionale (To-Mi-Ts-Bo-Fi-RmNa-Rc-Pa) che a seguito di un calo lavorativo nel settore manovra tramite interpellanza volontaria e con un programma “straordinario di formazione finalizzato all’acquisizione della Patente Obbligatoria di Base”, passeranno alle DCI a seguito del verbale d’incontro di chiarimento siglato il 22 aprile 2009 tra RFI Spa e le Segreterie Sindacali Nazionali. E’ strategico per questa attività prestare attenzione alla formazione degli operatori, tenendo conto dell’importanza della istruzione sul campo. Di pari passo, queste nuove tecnologie sono state implementate anche sui nuovi treni e su quelli già in esercizio e sono in fase di completamento entro l’anno corrente. In sintesi, l’implementazione e l’adozione di nuove tecnologie a terra e a bordo treno garantiscono, in modo automatico, l’arresto del treno ogni qual volta il macchinista non rispetta i parametri richiesti dai sistemi di sicurezza, anche per malore dello stesso. A questo punto possiamo dettagliare i requisiti tecnologici che devono possedere sia il materiale rotabile sia l’infrastruttura ferroviaria per un’evoluzione del modulo di condotta. Le cabine di guida delle locomotive, delle carrozze pilota ”WP”, delle Automotrici e relativi rimorchi pilota “SP” devono essere attrezzate con il sottosistema di bordo”SSB” che attui il controllo della marcia treno “SCMT” coerente con il corrispondente sotto sistema di terra “SST” delle linee percorse. Inoltre, le cabine di guida devono essere dotate di apparato telefonico Global System FOR Mobile Communication Railways ”GSM – R” che rappresenta l’evoluzione specializzata del sistema di comunicazione radio mobile pubblico GSM, nella versione dedicata CAB - Radio applicata sui mezzi di nuova costruzione tipo treni VIVALTO o comunque nella Giovanni Riccardi 6 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 Attività ferroviarie CONTRATTO FERROVIARI DELLA Attività ferroviarie MOBILITA’ E APPALTI UNA SFIDA PER I MACCHINISTI E CAPITRENO DELLA FILT Nel mese di aprile la sede della FILT di Milano Porta Garibaldi ha visto la nascita dei Gruppi di Lavoro dei macchinisti e dei capitreno iscritti al nostro sindacato. La FISE ASSOFER con due gravissimi atti ufficiali, la nota del 30 marzo con cui comunicava la disdetta formale dell’accordo del 19 novembre 2005 (Confluenza al CCNL AF) e con la decisione di non siglare il protocollo sul nuovo contratto della mobilità il 30 aprile, ha scelto la strada dell’isolamento, del non rispetto delle regole pattuite e rischiando di destabilizzare un settore molto delicato! Due categorie che hanno fatto la storia e che sono fondamentali sia nelle Ferrovie che nel sindacato ed in particolare nella FILT.I Gruppi di Lavoro oltre che interagire fra loro hanno l’obiettivo di aprirsi al confronto e allo studio delle esperienze dei macchinisti e dei capitreno delle altre imprese ferroviarie.Il primo lavoro, già iniziato e realizzato, è stato quello di scegliere la saletta di Milano Porta Garibaldi come punto di incontro e di discussione. Questa posizione della principale associazione di categoria che riunisce le imprese dei servizi ferroviari, si innesta in uno dei momenti più difficili del settore appalti ferroviari, che sta per concludere la fase dell’assegnazione dei lotti di pulizia delle nuove gare che hanno spezzettato un settore già prima molto debole. Si è deciso di riqualificare la saletta, di attrezzarla con una postazione informatica, di rinnovare gli arredi e di “ringiovanirla” nello spirito e nel presenziamento. Come sindacato, abbiamo più volte denunciato che l’eccessivo frazionamento delle attività non produca una maggiore qualità ma contrariamente pregiudica le condizioni di lavoro, di sicurezza e quindi di qualità complessiva del servizio. La poca capienza economica dei lotti, non consente investimenti sulle attrezzature e sulla formazione e non produce dunque alcuna certezza nel futuro.Inoltre la frammentazione indebolisce fortemente la capacità delle rappresentanze sindacali e delle organizzazioni sindacali di far emergere i problemi e di risolverli, anche perché spesso la divisione delle attività nei lotti è completamente svincolata dalla organizzazione della circolazione treni. In definitiva rendere uno spazio sindacale più accessibile, più accogliente, più efficiente e, perché no?, più gioviale e leggero!Tutto ciò per aiutare e affrontare al meglio le nuove sfide attingendo a quel pezzo di memoria, che rivisitando il passato, ci aiuta a ricostruire una propria identità (ferrovieri) e una propria professionalità (macchinisti o capitreno). In una fase così difficile per il paese ed ancora più complicata per i trasporti e le ferrovie in particolare, in cui il Gruppo FS sta attraversando un momento di grande trasformazione e rinnovamento in un mercato che si apre alla concorrenza e in cui risorse economiche dallo Stato diminuiscono. Come sindacato chiediamo che non venga meno il principio per noi indiscutibile dell’applicazione integrale del contratto perché riteniamo che queste attività e questi lavoratori siano parte integrante di un processo e vadano considerati sullo stesso piano di chi il treno lo guida, ne fa la manutenzione etc.. Proprio in momenti così delicati crediamo che queste iniziative possano ricreare un nuovo rapporto di dialogo fra lavoratori, che possa ridare quel senso di appartenenza e riconoscimento al proprio essere macchinisti o capitreno, impegnandosi nella FILT; che ci fornisce le strutture e gli strumenti utili ad una maggior conoscenza di temi in materia che sono indispensabili per capire i cambiamenti che avvengono, anche così celermente, nei nostri settori. Il protocollo del 30 aprile rappresenta un risultato importantissimo in quanto prevede che le Società del Gruppo FS siano garanti che le imprese dei servizi ferroviari rispettino due precisi obblighi: Quindi un impegno pragmatico che è già evidente con la nostra presenza nella sede FILT di Milano Porta Garibaldi. 1il passaggio diretto dei lavoratori in casi di cambio di affidamento; 2- In futuro su “Millebinari” i due Gruppi di Lavoro forniranno informazioni tecniche e di comune utilità per i macchinisti ed i capitreno della Lombardia. il mantenimento del contratto di settore e le integrazioni economiche concordate con il protocollo del 30 aprile. Oltre che ai macchinisti delle tre divisioni ed ai capitreno delle divisioni Passeggeri N/I e Passeggeri Regionale di Milano ci coordineremo con i nostri punti di riferimento delle varie periferie. Il primo appuntamento in calendario è un incontro che si terrà il 22 maggio p.v. nella sede FILT in via San Gregorio 48 in Milano dalle ore 9,30. Parteciperanno i due Gruppi di Lavoro e i nostri riferimenti del Bordo e del Macchina delle provincie per un analisi delle questioni in campo e per programmare un’agenda di lavoro. Seguirà una lezione, su come si leggono e costruiscono i turni di servizio, tenuta da esperti specializzati in turni; mettendo in pratica un principio fondamentale che dovrà contraddistinguere il lavoro di questi Gruppi di Lavoro “conoscere per meglio comprendere e scegliere!”. Confidiamo affinchè gli accordi proseguano su questa strada. Massimo Colognese Buon lavoro a tutti! Lillo Allone 7 Anno 5 - n. 11– Maggio 2009 Attività Ferroviarie L’intesa siglata a Roma il 30 Aprile prevede una parte comune ai due contratti (Attività Ferroviarie e TPL) relativa a : • Campo di applicazione • Decorrenza e durata • Disciplina del sistema delle Relazioni industriali e diritti sindacali • Mercato del lavoro Ai lavoratori dipendenti delle aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie, in servizio alla data di sottoscrizione del presente accordo verranno erogati, per gli aumenti relativi al 2008, a copertura dei periodi 1° gennaio 2008/31 dicembre 2008 e 1° gennaio 2009/30 aprile 2009, i seguenti importi lordi procapite a titolo di una tantum: Livello Parametro A B C D1 D2 E F1 F2 G1 G2 H 171 147 141 138 132 127 125 119 117 111 100 Importi una tantum anno 2008 1.131,06 972,30 932,54 912,80 873,04 840,00 826,70 787,08 779,92 734,16 661,36 Importo una tantum 1.1-30.4.2009 323,16 277,80 266,44 260,80 249,44 240,00 236,20 224,88 221,12 209,76 188,96 GLI IMPORTI UNA TANTUM VERRANNO CORRISPOSTI IN UN’UNICA SOLUZIONE NEL RUOLO PAGA DI GIUGNO 2009 NELLA PAGINA SEGUENTE TROVIAMO NEL DETTAGLIO GLI INCREMENTI E I NUOVI MINIMI CONTRATTUALI A DECORRERE DA MAGGIO 2009 RIFERITI ALLE TABELLE DEL TPL 8 Anno 5 - n. 11– Maggio 2009 Attività Ferroviarie 9 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 INTERVISTA A GIOVANNI SICA PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ DI MUTUO SOCCORSO CESARE POZZO E a quanto ammonta circa la quota dovuta dai soci? “Davvero poco, io trovo ingiustificato che i lavoratori non siano soci della mutua. Una prestazione minima richiede 162 euro l’anno e copre tutto il nucleo. Inoltre le prestazioni sono deducibili quindi si tratta di circa 10 euro al mese” Giovanni Sica, Presidente nazionale della Mutua Cesare Pozzo, ma è soprattutto un partenopeo loquace con cui ho esordito complimentandomi per la nascita (da circa un mese) di una bellissima nipotina Matilda, di cui il nonno fiero mi mostra le incantevoli foto. Dando uno sguardo all’ufficio di Sica, che si trova in uno stabile a pochi passi dalla nostra sede Filt di S.Gregorio, noto con molto piacere la presenza de “il quarto stato”, e di innumerevoli riconoscimenti . Si presenta in diverse stampe e contesti un’opera di Van Gogh “il seminatore” di cui solo al termine dell’intervista coglierò il senso. Quando è nata la Cesare Pozzo? E come mai si chiama cosi? “Le società di mutuo soccorso sono nate in Italia nell’800 per supplire alla carenza di un sistema sociale che era incapace di rispondere ai disagi causati dalle condizioni di lavoro. La nostra Mutua in particolare è stata costituita a Milano il primo maggio 1877 con la denominazione di Società di Mutuo soccorso tra Macchinisti e Fuochisti delle Ferrovie dell’Alta Italia. Curioso come la data preceda di 12 anni l’istituzione del primo maggio come festa dei lavoratori. Nasce come associazione di categoria e poi allarga gli orizzonti fino ad aprirsi nel 1995 a tutti i cittadini. La società prende il nome di Cesare Pozzo, figura emblematica della mutua. Nato a Serravalle Scrivia nel 1853, venne assunto come macchinista della Società per le strade ferrate dell’Alta Italia. Assunse la guida della Società Mutua nel 1886 rilanciandone l’attività. A causa del suo operato ritenuto ‘sovversivo’ venne trasferito in più sedi. Ma egli continuò la sua opera organizzativa scrivendo libri e opuscoli. Il suo operato è ricordato con rispetto e commozione a causa soprattutto della tragica morte: avvenuta nel maggio del 1898 sotto le ruote di una locomotiva.” Per iniziare…Mi parli un po’ di chi è stato prima di diventare presidente? Mi racconti un po’ la sua vita “Sono nato l’1 febbraio 1948 a S. Giuseppe Vesuviano e arrivo alla mutua non da giovane. Mi avvicino nel 1989 quando vengo assunto come manovale pulitore per la Circumvesuviana a seguito di un precedente licenziamento. Ho sempre ricoperto incarichi anche nel sindacato e sono stato sempre impegnato nel sociale. Mi sono impegnato nella mutua all’inizio come capogruppo, poi come comunicatore regionale e poi nel 2005 sono stato eletto Presidente nazionale. A giugno 2008 sono stato riconfermato nella carica di presidente per il triennio 2008/10. Insomma la Mutua ha creduto in me senza alcun pregiudizio nonostante provenissi dal gradino più basso delle attività autoferro, un semplice pulitore. Sicuramente mi hanno aiutato tanta buona volontà e i miei valori. Cosa sia la Mutua Cesare Pozzo e i suoi valori fondativi ce lo ha illustrato in maniera eccellente. Ma perché un lavoratore oggi dovrebbe diventare socio oggi, in una stagione di profonda crisi e di mutata concezione del welfare? “La domanda è molto pertinente, oggi mi rendo conto esserci un individualismo esasperato, non si pensa ad un riferimento collettivo. Ma proprio in questo contesto di crisi, dove lo Stato non ha le risorse per rispondere a dei bisogni puntuali, bisognerebbe rivalutare le Società di Mutuo Soccorso. Oggi inoltre il Decreto dell’ex Ministro Livia Turco tra le numerose novità, prevede la possibilità di gestione dei fondi sanitari anche alle Società di Mutuo Soccorso. Naturalmente in questo settore lavorano già le assicurazioni. Sicuramente si aprono nuovi possibili sviluppi per la mutua attraverso promozione e partnership anche con le strutture sindacali.” Di che valori parliamo? “Mi definirei un Cattocomunista, ecco spiegata la presenza del quarto stato in questa stanza e sono fiero delle mie origini, che non nego! I valori portanti della mia vita sono sempre stati la giustizia sociale, la libertà di pensiero consolidati dalla militanza politica ma anche il mio rapporto con la religione, ereditato da mia madre cattolica, la religione è per me anche un fatto di trasformazione sociale. Queste due realtà comunemente in antitesi, in me convivono e mi hanno accompagnato naturalmente adeguandosi nel corso della vita ai cambiamenti sociali.” Il 18 aprile c’è stata l’inaugurazione della biblioteca, a questo proposito..ci parla del patrimonio della società? Cosa è la Cesare Pozzo? “Ci tengo a precisare che la Cesare Pozzo non è da confondere con le assicurazioni. La mutua è diretta ai soci e non ha fini di lucro. Le assicurazioni invece sono dirette a dei clienti e fruttano profitti. La mutua può offrire previdenza, assistenza e mutualità. Fonda la sua attività sul principio del reciproco aiuto senza oneri aggiuntivi per la collettività, garantendo servizi di solidarietà nel settore della sanità integrativa, gli aiuti non sono altro che contributi economici ai soci o ai propri familiari quando avviene una situazione di particolare bisogno, prevedendo anche interventi in caso di invalidità, in caso morte o di responsabilità del socio nello svolgimento del proprio lavoro. Il principio ispiratore è quello della ripartizione del danno, di solidarietà, il sussidio al singolo socio è erogato grazie alle quote versate da tutti. La nostra società vanta un’esperienza di 130 anni di storia e fino al 1975 era aperta solo ai ferrovieri. Oggi è aperta a tutti. Per dare qualche numero conta circa centomila soci, nel 2008 ha erogato circa 85000 sussidi, e dispone di 19 sedi in tutta Italia!” “Si, noi la biblioteca l’abbiamo sempre avuta, ha un grande valore storico ma era notoriamente conosciuta solo dagli addetti ai lavori. Con la biblioteca è stata fatta un’operazione di sostanza ed immagine. Di sostanza, perché l’abbiamo voluta all’interno di una Fondazione riconosciuta, che è presieduta da Pagliara Americo, l’obiettivo è quello di renderla fruibile a tutti, soprattutto ai giovani. L’operazione di immagine è stata quella di dedicarle un locale prima adibito ad attività commerciale. Io credo che di questi tempi sottrarre un’entrata alla mutua come quella di un canone di locazione per investire in cultura sia una scelta coraggiosa e in controtendenza. La Mutua ha scelto di mettere a disposizione della città di Milano il proprio patrimonio culturale.” Ho notato che nei vostri uffici si sta investendo molto nei giovani? O sbaglio? “Si certo, un altro patrimonio della Mutua sono sicuramente le nuove generazioni. All’interno della struttura stiamo inserendo giovani (con non poche 10 Anno 5 - n. 11 Maggio– 2009 difficoltà) e si è tentato di chiedere loro di pensare a dei prodotti ‘dai giovani per i giovani’. Un esempio è stata la promozione ‘giovani ferrovieri’. L’altra operazione che stiamo facendo è quella, anche attraverso la Fondazione, di avvicinare i giovani del volontariato, delle associazioni. Approfondire quest’area per noi è fondamentale. Senza volontariato la mutua non ha senso di esistere. Oggi contiamo su circa 500 volontari in tutta Italia, ma è necessario un ricambio generazionale e poiché tra i giovani ferrovieri e dell’autoferro non ci sono tutti i volontari che avremmo sperato, dobbiamo inevitabilmente allargare gli orizzonti.” Grazie il messaggio è stato molto chiaro, cambiando argomento, che rapporto c’è tra Mutua e Sindacato? “Come Mutua collaboriamo con tutte le sigle sindacali, anche con gli autonomi, personalmente sono un’ iscritto Cgil e sono stato sempre attivo nel mondo sindacale. Bisognerebbe però incrementare le allenze e sinergie tra Mutua e Sindacati. Un esempio di ottima alleanza è stato l’accordo con Fincantieri. Mi piacerebbe dare alla Mutua lo stesso tipo di operatività anche in altre realtà sindacali.” Che prospettive future ha per la Società di Mutuo Soccorso? “Sicuramente di ampliare la gestione fondi sanitari, adibendo alcuni dei nostri immobili a fini sanitari come ad esempio l’apertura di studi odontoiatrici. In tal senso c’è stato un accordo commerciale con le Mutue francesi che hanno una vasta esperienza in merito. Grazie a loro sarà possibile concorrere alla pari delle assicurazioni nel campo fondiario. Un altro obiettivo è di migliorare la comunicazione, ci sono già in campo degli investimenti in tal senso. Mi aspetto anche molto dal sindacato soprattutto con il rinnovo del contratto della mobilità. La mutua appoggia gli intenti sindacali di un contratto unico e vorrebbe che all’interno di esso di desse spazio anche alla Società di Mutuo Soccorso. Spero che anche il Gruppo Fs sviluppi un certo interesse nelle nostre prestazioni.” SICUREZZA E LAVORO Un nuovo problema si è aggiunto a quelli già esistenti nei parchi ferroviari di Milano, un problema che riguarda tutti i lavoratori che operano nell’ambiente ferroviario, siano essi ferrovieri o dipendenti delle aziende appaltatrici. Da qualche anno le vetture in sosta vengono usate come ricovero notturno da un esercito di “senza casa”, questo crea disagio tra i lavoratori che temendo per la propria sicurezza non possono svolgere con serenità le proprie funzioni. Credo che possa bastare ha altro da aggiungere? “Si ha visto quella stampa? Naturalmente non è un Van Gogh originale. Rappresenta il seminatore, vede i soci della mutua sono tutti dei seminatori, pensano oggi a ciò che succederà in futuro. Rappresenta in pieno la filosofia che dovrebbe avrebbe ogni uomo” Il disagio sociale di queste persone a volte sfocia in comportamenti aggressivi creando situazioni difficili da gestire e le continue richieste di intervento da parte degli organi preposti non trovano che simbolici e temporanei interventi che non risolvono il problema. Guardando l’opera confermo quanto asserito da Sica e penso che in fondo ogni essere umano non è altro che un tratto delle pennellate dell’impressionista olandese, visto come elemento a se non è che una virgola colorata e insignificante ma messa assieme agli altri tratti e guardando nell’insieme da una prospettiva più distante rendono la meraviglia dell’opera. Un semplice quadro racchiude in se il principio della società di Mutuo Soccorso: insieme si può!!! La solidarietà e la comprensione per questi “disperati” non può e non deve prescindere dal buon andamento del servizio ferroviario quindi il problema esiste. La risposta a questo problema consiste nel ripristinare il servizio di sorveglianza che anni fa esisteva ad opera di istituti di vigilanza e che troppo frettolosi motivi di bilancio hanno eliminato. Sara Tripodi Il problema sociale dei “senza tetto” non si risolve chiudendo un occhio e permettendo a questi ultimi di occupare vagoni ferroviari che non possono essere ne’ manovrati ne’ puliti dal personale di servizio, questo è un problema che va risolto dalla società civile, in caso contrario continuando così si corre il rischio di innestare un processo che inevitabilmente porta alla “guerra tra poveri” RLS RSA FILT Antonio Serra 11 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 gocce FESTA DEL FERROVIERE Il nuovo Consiglio Direttivo scaturito dalle ultime elezioni ha organizzato un momento di incontro con i soci al fine di offrire e promozionare con una “Festa del Ferroviere” le numerose iniziative sociali e ludiche in preparazione per il secondo semestre 2009. L’iniziativa che si è svolta nella bella e spaziosa sala congressi della Provincia di Milano ha visto la partecipazione e il saluto del Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, il quale ha sottolineato la sua vicinanza e condivisione alla finalità aggregativa e sociale dell’associazione DLF. La serata ha avuto inizio con l’illustrazione da parte del Presidente del Dopolavoro Pino Tuscano di quelli che sono gli impegni e gli obiettivi da parte del nuovo Consiglio Direttivo. Madrina e conduttrice della festa è stata Maria Elisa Calderoni che ha regalato una lettura di un brano di Hoda Barakat un momento di emozione e riflessione sulla frenesia dei tempi cittadini. La bellissima voce di Noemi Milano, una collega del viaggiante di Milano Centrale, ci ha rallegrato il cuore e fatto sentire i brividi sulla pelle. Ha chiuso l’esibizione il cabaret di Francersco Rizzuto di Zelig nel personaggio del Vigile Urbano Palermitano. Anche da parte sua è stato un susseguirsi di emozioni passando dalla allegra comicità delle gag alla commozione quando ha ricordato una vittima della strada. Tutto si è concluso con un ricco buffet di delizie e specialità calabresi. Alla prossima!!! Antonino Albanese gocce LE ULTIME SU... VERTENZE C.F.L & EDR I dipendenti delle società del Gruppo FS che volessero avere aggiornamenti sulla propria posizione per i ricorsi C.F.L e EDR contattino l’Ufficio Vertenze FILT-CGIL tel 0267158235/50 Daremo informazioni veritiere e puntuali sulla propria posizione personale!!! LA DIVISIONE PASSEGGERI N/I CAMBIA ASPETTO gocce E’ in atto la riorganizzazione della divisione Passeggeri N/I, che vede definirsi una nuova struttura interna che si occuperà esclusivamente del servizio AV. L’obiettivo è di massimizzare i risultati di questo segmento di mercato, sul quale dovrà misurarsi a breve con le imprese concorrenti. gocce RIAVVIO DELLE TRATTATIVE SULLE BIGLIETTERIE DELLA DIVISIONE PASSEGGERI N/I IN LOMBARDIA Si riaprono i tavoli di trattativa, oramai in stallo da anni, sul tema vendita passeggeri. L’azienda ha presentato una proposta di nuova organizzazione del lavoro. Le O.O.SS assieme alle RSU hanno presentato una loro controproposta sulla base delle esigenze degli operatori del settore. Nei prossimi giorni avrà luogo il proseguo della trattativa. gocce NOVITA’ SULLA BUSTA PAGA!!! ADDIO ALLE COMPETENZE IN DIFFERITA BIMENSILE!! Abbiamo sospeso momentaneamente l’approfondimento sulla Busta Paga, in quanto a partire dal ruolo paga di Giugno l’introduzione del Libro Unico del Lavoro comporterà la liquidazione delle competenze accessorie con differimento mensile anzichè bimensile. Attendiamo le nuove buste paga per continuare lo studio della Busta paga!!Al prossimo numero!!! 12 Anno 5 - n. 11– Maggio 2009 Finalmente terminano i programmi televisivi musicali,da cui dovrebbero nascere nuovi talenti, ammesso sia più valido del suonare e farsi conoscere alla vecchia maniera, andando di cantina in cantina e tra la gente, magari nelle sagre e feste paesane. questo strano concept album, dove troviamo la forma della duplicità: due amanti, due pianeti e due lati della stessa personalità. E difatti trova posto l’alter ego immaginario della cantante, Pearl,una femme fatale bionda, distruttiva, egocentrica in opposizione all’anima mistica e spirituale della Khan. Un artista non si misura di certo nell’interpretazione altrui, ma nella creazione di qualcosa di nuovo e personale. ISIS Probabilmente ci saranno altri casi alla Giusy Ferreri,ma cosa apporteranno di originale?!? Genere : Metal,progressive Album : Wavering Radiant Quinto album, col quale riscattano il deludente “In the Absence of Truth” del 2006. Intanto ritornano grandi artisti, ed altri nuovi si affacciano sulla scena musicale…..e loro si, li terremo in mente col passar del tempo, al pari dei nostri ricordi più cari. Nuove sonorità, nuove distorsioni, nuove atmosfere, nuovi arrangiamenti e passaggi dal cantato “growl” a quello “clean” più riusciti che mai. Ed è proprio la voce forse uno dei difetti di questo nuovo stile. “Ghost key” è la canzone più bella dell’album, in cui elettronica e fraseggi di chitarra si mescolano, lasciando spazio anche ad incursioni heavy, tipico del loro sound.. DEPECHE MODE Album: The sound of Universe Genere : synth-pop Il livello complessivo è elevato e assieme appunto a “Crack the Sky” dei Mastodon costituisce la massima espressione nel genere per il 2009. Tanta era l’attesa per questo nuovo album, ed è giusto che sia così per tutto ciò che può scaturire da questo gruppo longevo, che da oltre 25 anni ricoprono un ruolo principale sulla scena musicale. EMPIRE OF SUN E’ un disco "suonato", con molta chitarra (bellissimo il finale di “Little soul”, o l’attacco di “Come back”, nonché il riff alla base di “Miles away”).Ma è anche carico di un’ atmosfera vintage, da ricercarsi nell’uso di sintetizzatori retrò, come nell’attacco di “Fragile t e n s i o n ” . Non sarà di certo un album innovativo, ma è pur sempre riconducibile al loro marchio di fabbrica ed è bene diffidare dalle imitazioni!!! Album : Walking On A Dream Genere : Electro/Pop Nuova promessa o ennesima bufala? Il duo australiano dimostra di avere le possibilità di uccesso. Il nome si ispira al film di Steven Spielberg, le melodie sono vicine al minimal psichedelico con un certo stile retrò, e si presentano con un abbigliamento vivace, mix tra stile messicano e cinese. Di nuovo sostanzialmente c’è poco, e sembran simili ai MGMT ed ai Phoenix. Sicuramente ci san fare nelle costruzioni di canzoni pop orecchiabili e ciò li farà entrare nelle classifiche in più occasioni. YEAH YEAH YEAHS Album : It’s blitz! Genere : Alternativa Terzo disco della carismatica Karen O. e compagni.Suona diverso da tutto ciò che hanno fatto fino ad ora e ne rende l’album della svolta per la band newyorkese. METRIC Album : Fantasies Genere : Pop Arpeggi,sfumature dance ed anche onde new wave. Chitarre ai minimi storici in favore di synth, suoni elettronici e melodie pop. La Karen è carica sempre del suo “senso del fashion”, il suo abbigliamento curato dall’amico stilista, ed è nota anche per le sue esibizioni sul palco, impreziosite da balletti forsennati e sputi di alcol. Dopo 4 anni di silenzio, la band canadese si ripresenta con un album accattivante, dalle melodie ancora più elettro-pop combinate con la voce indie della bella e sensuale cantante Emily Haines. Il genere può essere paragonato a quello seguito dai The Killers e da altri gruppi che in questo periodo cercano di elaborare un sound new wave. Il disco appare compatto ed è per questo che risulta essere il mio consiglio d’acquisto del mese. BAT FOR LASHES Album : Two Suns Prossime uscite: Genere : Alternativa Secondo album per questo progetto musicale dietro cui si cela Natasha Khan, cantante/compositrice e polistrumentista inglese di origini pakistane, che nel 2006 decide di fondare un quartetto femminile dando vita ad un folk-rock onirico e sperimentale. PLACEBO Uscirà a giugno il nuovo album della rock band d’oltre manica,intitolato “Battle for the sun”. La formazione ha visto la fuoriuscita del batterista Steve Hewitt, sostituito da Steve Forrest. Dopo il felice esordio nel 2006 di “Fur and Gold”, grazie al quale ha catturato il consenso di nomi altisonanti quali Bjork e Thom Yorke, (Radiohead), ecco proporci 13 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 KASABIAN Sempre a giugno ci sarà l’uscita anche del loro nuovo lavoro “West Ryder Pauper Lunatic Asylum” 29 Giugno - Milano - Torna in Italia una delle band reggae piu' importanti del panorama britannico : UB40 “ Ci saranno un paio di tracce che suoneranno un po’ alla Rolling Stones, e poi un’altra che invece suona come Daft Punk e Clash allo stesso tempo, il che è molto interessante.” Ed intanto interessante primo single “Vlad impaler”. Ritorno ad rock.dance che li aveva celebri. 30 Agosto - Quest’ anno Milano ospiterà un Festival estivo nuovo di zecca :l’ I-Day Milano–Urban Festival, nato dalle ceneri dei gloriosi Independent Days bolognesi, che si preannuncia come una lunga giornata di musica rock. Headliner saranno gli Oasis dei Gallagher Bros,seguiti dai Kooks e dai Kasabian è il the una resi CONSIGLI PER GLI ACQUISTI : METRIC: “Fantasies” – DREDG: “The Pariah, The Parrot, The Delusion” Classifica SINGLES DREDG Ai molti il nome non sarà noto,ma questi californiani da oltre 15 anni fanno musica,e di un certo livello… dopo l’apice raggiunto nel 2002 con l’album capolavoro “El Cielo” e a 4 anni dall’ultimo album del 2006,eccoli tornare col nuovo disco di studio, di cui si prevede l’uscita per il 9 giugno. Il primo single Saviour non lascia soddisfatti,ma strumentalmente sono ineccepibili. N . ARTISTA TITOLO 1 Malika Ayane Come foglie 2 Depeche Mode Wrong 3 Gianna Nannini Attimo 4 Dolcenera Il mio amore unico 5 Amy MacDonald This is the life MOBY 6 A.R. Rahman / Pussycat Dolls Jay Ho Ad un anno dallo scialbo “Last night”, Moby è pronto a tornare (probabilmente in una versione ancora diversa) con un nuovo album intitolato “Wait for Me” che dovrebbe uscire a giugno. Il primo singolo estratto è “Shot in the Back of the Head”. Il video, diretto da quello che forse è il più grande regista vivente: David Lynch 7 Arisa Sincerità 8 Lady Gaga Poker face 9 Empire of the Sun Walking on a dream 1 0 Noemi Briciole A cura di Stefano Salvatore Raimondo CALVIN HARRIS Prossimamente uscirà il nuovo disco del piccolo genio capace di miscelare pop e dance. Ancora non si sa nulla di certo,ma si può già apprezzare il nuovo single “I’m not alone”. Tenete d’occhio : The Horrors. Il loro secondo album “Primary Colours” è lontano dalla provocazioni degli esordi, a vantaggio di un suono più ricercato e di un discreto uso dell’elettronica. EVENTI MUSICALI 22 Giugno - DatchForum, Milano - Metallica 26 Giugno - Idroscalo, Milano - NIN - Kore - The Mars Volta 27 e 28 Giugno- Monza - Gods of metal Allestiti due main stage, uno accanto all’altro,su cui saliranno i Slipknot, Napalm Death, Motley Crue, Voivod, Heaven & Hell… 14 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 In questo n u m e r o parleremo del segno che interiormente, sopporta molto i dolori della vita, accetta le situazioni per quello che sono. E’ molto realista, ha una grande capacità di vedere le cose per quello che sono, senza illusioni, senza inutili domande. TORO A volte se il toro è poco evoluto spiritualmente, rischia di diventare arido, di pensare solo all’aspetto materiale della vita, al denaro, perdendo e tagliando dentro di se, i ponti con lo spirito. Il segno zodiacale del toro appartiene all’elemento terra ed è dominato dal pianeta venere. E’ un segno molto intelligente, ma spesso si irrigidisce e diventa poco elastico, poco comprensivo, poco tollerante, senza carità e amore. Il periodo in cui il sole transita in questo segno va dal 21 Aprile al 21 Maggio. Il segno, mitologicamente è legato al mito del Re Minosse. Minosse, re dell’isola di Creta che per la sua avidità di possedere l’unico esemplare di toro bianco appartenente al Dio Nettuno (Dio del mare), commise un furto: rubò il toro bianco sostituendolo con un altro, che però non era cosi perfetto. In questo periodo l’energia senza forma e dirompente dell’ariete trova la sua realizzazione e la sua concretizzazione nella terra del toro. E’ una terra primaverile, fresca e umida, nuova, facile da lavorare, così sono gli appartenenti al segno, concreti ma bisognosi di attenzioni e cure. Non si può fare un torto ad un dio, quindi la vendetta di Nettuno fu inevitabile. Fece generare a Minosse a sua moglie il Minotauro: un mostro con metà corpo di uomo e la testa di un toro. La terra è solidità, stabilità, base su cui costruire, forza, perché deve sostenere costruzioni solide solide, pesanti. Il toro è costruire nel concreto, anche cose belle, Venere dona l’estetica, il buon gusto, la raffinatezza, la finezza, la bellezza. Minosse, da buon segno del Toro riconobbe l’errore e la vendetta divina. Venere, pianeta dominate del segno, gli dona dolcezza, senso estetico, amore per l’arte. Ci sono anche molti musicisti del segno del toro. Ricordiamo anche filosofi come Kant, e Freud: il padre della psicoanalisi. Architetti, dunque questi toro, critici d’arte, restauratori d’arte. Amanti della famiglia, danno sicurezza a chi sta intorno a loro, ma la esigono anche. A volte geloso e possessivo, il Toro è schietto, rigido, serio, poco elastico, non ama le chiacchiere inutili (caratteristica comune ai segni di terra). L’Egitto antico, era dominato dall’era del toro, infatti l’arte di allora, le piramidi nella loro maestosità e sontuosità rappresentano a pieno le energie di questo segno. Non accetta tradimenti, bugie, affronti. Se scoprisse un’azione scorretta nei suoi confronti, anche da parte di una persona cara, taglierebbe subito e drasticamente i rapporti. Se si perde la sua fiducia sarà difficile riconquistarla!! Ecco quindi il compito del sogno zodiacale del Toro in questa vita: sviluppare ed elevarsi all’aspetto materiale, sviluppare ed accumulare tesori spirituali. Il segno del Toro accumula ricchezze, la sua insicurezza lo porta a mettere da parte, comprare, possedere proprietà, ma a livello spirituale gli appartenenti al segno devono imparare soprattutto ad accumulare ricchezze spirituali. Non si possono tagliare i legami con lo spirito, ciò ridurrebbe l’uomo a una terra secca, arida e sterile, che non da frutto, dimenticando i veri valori della vita: la comprensione, carità e amore. E’ un segno molto forte, come un toro, sia fisicamente Claudia Mineri La vignetta di B3 15 Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009 Mille Binari Filt – Periodico del trasporto ferroviario della Filt CGIL - Lombardia. Supplemento al n. 62 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia. Responsabili di Redazione: Mariano Chierchia, Sara Tripodi . Hanno collaborato: Antonino Albanese, Letterio Allone; Carmela Amodeo, Marco Bartocci, Massimo Colognese, Davide Corradi, Alberto Furregoni, Gianni Marcovecchio, Claudia Mineri, Salvatore Raimondo, Giovanni Riccardi, Antonio Serra Progetto Grafico: Sara Tripodi. Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. - Fax 0266987098 e-mail: [email protected] - sito web: www.filt.lombardia.it Numero chiuso il 10 maggio 2009 – stampato in proprio.