Trasporto ferroviario in Lombardia
Periodico della FILT CGIL Lombardia
Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
seicentoparole
SOMMARIO
Pag 2
IL PERCORSO OBBLIGATO
Seicento parole
Il percorso obbligato
Pag 3
Il 15 Aprile scorso è stata siglata l’intesa definitiva sui
temi contenuti nell’Accordo separato del 22 gennaio sul
nuovo modello contrattuale, che la CGIL ha rifiutato di
sottoscrivere.
Binari & Dintorni
Guidare il treno è come un
videogames?
Pag 4
Il 15 Aprile si è, quindi sigillata una fase, di circa tre
mesi, che ha visto il sindacato italiano adottare strategie
e metodi non unitari e non condivisi.
Millevoci
La Cgil ha ritenuto indispensabile, dopo il 22 gennaio,
attivare delle iniziative – il percorso obbligato – di
discussione e confronto nei propri organismi, nelle
categorie, nell’opinione pubblica diffusa e soprattutto
verso coloro che sarebbero stati i diretti destinatari della
modifica degli assetti contrattuali : le lavoratrici e i
lavoratori.
Non è facile ma...si può fare
La riforma della contrattazione
collettiva
Pag 6
Marcia a vista..Modulo di condotta in
Trenitalia
Pag 6
Attività ferroviarie
Questa scelta, storicamente patrimonio del sindacalismo
italiano, ha avuto il merito di approfondire nel dettaglio i
capitoli del testo dell’accordo separato, confrontandoli
con quanto CGIL, CISL e UIL avevano insieme
contribuito ad elaborare nella piattaforma unitaria sulla
riforma della struttura della contrattazione; del maggio
2008.
Manutenzione Infrastruttura: il
giusto equilibrio tra passato e
presente
Su alcuni temi le differenze fra la proposta unitaria e
quanto siglato sono notevoli.
L’obiettivo di costruire un modello unico per “pubblico” e
“privato”, previsto in piattaforma, non è realizzato, in
quanto, si richiamano a riferimento, nell’intesa separata,
gli accordi interconfederali già sottoscritti; che si
differenziano notevolmente fra i due settori! La forte
spinta alla diffusione e all’aumento della contrattazione
di secondo livello prevista in piattaforma unitaria si
riduce ad una semplice conferma dell’applicazione del
secondo livello ove ciò è già prassi consolidata.
Il Contratto della Mobilità e Appalti
ferroviari
Una sfida per i Macchinisti e
Capitreno della Filt
Siglato il Protocollo sul nuovo CCNL
della Mobilità
Pag 10
Questo aspetto sommato alla riduzione del peso del
recupero economico del contratto nazionale, attraverso il
valore del nuovo indice, scalfisce le fondamenta su cui
CGIL, CISL e UIL avevano costruito la piattaforma
unitaria e ricevuto il consenso diffuso del paese, anche
con autorevoli e qualificati interventi delle più alte
Istituzioni: la necessità di interventi urgenti per
recuperare la condizione economica dei redditi da lavoro
dipendente, che nel corso del decennio era fortemente
peggiorata!
A tu per tu..
Intervista a Giovanni Sica Presidente
della Mutua Cesare Pozzo
Pag 12
Gocce
Dlf: la Festa del Ferroviere
Infine la possibilità di poter introdurre deroghe ai
contratti collettivi nazionali su istituti economici e
normativi, consente alle imprese, specialmente in
periodi di crisi, di poter utilizzare una leva potentissima,
che può condizionare la contrattazione e peggiorare le
tutele e i diritti, sul lavoro, conquistati.
Le ultime su...vertenze C.F.L e EDR
La divisione Passeggeri N/I cambia
aspetto
Riavvio delle trattative sulle
biglietterie passeggeri in Lombardia
Questo aspetto che è stato introdotto dall’accordo non
siglato dalla CGIL, non era assolutamente previsto nella
piattaforma elaborata unitariamente da tutte le
organizzazioni sindacali.
Novità sulla busta paga!!! Addio alle
competenze in differita bimensile!!
Pag 14
Rail Sound
Pag 15
Noi e le stelle..Toro
Pag 15
La vignetta di B3
Pag 16
Locandina Diritto di Sciopero
Questi solo alcuni dei capitoli che evidenziano la
sensibile distanza da quanto costruito dal lavoro comune
di tutto il sindacato nel documento unitario e quanto
invece realizzato con l’accordo separato.
Era indispensabile fare conoscere alle lavoratrici e ai
lavoratori questi aspetti sostanziali di comparazione, per
dare loro la possibilità di poter esprimere un giudizio
qualificato sull’intesa del 22 gennaio.
Allargare la partecipazione e le occasioni di confronto
affinché un soggetto collettivo, come il sindacato, sia, in
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Anno 5 - n. 11– Maggio 2009
una fase di grandi trasformazioni, avamposto di libertà e
democrazia.
Questo spirito ha pervaso i cittadini che hanno partecipato
alla manifestazione a Roma del 4 aprile, avvolti dallo
slogan FUTURO SI’ INDIETRO NO! Costruire un futuro
attraverso strumenti e regole condivise, chiare e vincolanti
e che prevedano una misurazione certificata della
rappresentanza sindacale e della democrazia di mandato.
GUIDARE IL TRENO E’ COME UN VIDEOGAMES?
Da una mia chiacchierata con un capotreno è emerso che
può esserlo!
Da questi temi, già inseriti nella piattaforma da CGIL, CISL
e UIL, dovrà ripartire una fase unitaria con l’obiettivo di
estendere la democrazia sindacale, il ruolo delle RSU e il
confronto con tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Con il collega CT stavo svolgendo il servizio sulla linea
Milano-Chiasso, mangiando insieme un boccone presso un
locale convenzionato la nostra conversazione variava su
vari argomenti.
La storia del sindacalismo nel nostro paese, è fatta di
accordi che hanno poi permesso, principalmente in fasi di
cicli recessivi dell’economia, la costruzione di riforme
strutturali; come quelle realizzate negli anni novanta sulla
contrattazione e sul sistema pensionistico.
Discorrendo siamo entrati in
merito agli hobby/passatempi
preferiti e in quell’occasione fu
chiesto: <<Hai mai giocato a
train-simulator?>>, io risposi
di si… Elogiammo il fatto di
poter usare una 464, su una
linea da noi battuta come ad
esempio la Milano-Lecco…fummo persino concordi
sull’estremo realismo delle linee (come i particolari delle
stazioni), dell’utilizzo della locomotiva (vedasi lo
slittamento della macchina in caso di pioggia)… ma
quando mi disse: <<a me piace molto e ci gioco quasi
tutti i giorni, te ci giochi spesso???>>, risposi così: <<il
gioco è fatto veramente bene, sembra proprio reale, anzi
troppo! >>
La debolezza della finanziarizzazione dell’economia ha
evidenziato la necessità di intervenire con strumenti che
rafforzino l’economia reale.
Il percorso obbligato di riforme che valorizzino il ruolo delle
imprese e del lavoro!
Il Valore del lavoro che, con meccanismi e regole condivise
e trasparenti, venga riconosciuto, attraverso la funzione
del sindacato confederale, come fulcro e leva per la
crescita e lo sviluppo del paese.
Mariano Chierchia
Dopo una giornata di lavoro sui treni, di tornare a casa e
rimettermi a lavorare non mi passa proprio per
l’anticamera del cervello! L’ho provato e poi l’ho rimosso
subito dal PC.
Davide Corradi
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Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
diventa una variabile strettamente ed esclusivamente
dipendente da tutte le priorità dell’impresa.
La manifestazione del 4 Aprile al Circo Massimo ci dice
qualcosa su come 2.700.000 italiani pensano al loro
rapporto con il mondo, con il futuro, con il futuro delle
nuove generazioni, con il futuro della propria famiglia.
Partecipare alla manifestazione ha dato senso e fiducia,
nonché speranza, alla valutazione della forza dei
lavoratori, ha dato senso alle rivendicazioni della CGIL e
quindi alla lotta per la difesa dei propri diritti.
NON E’ FACILE MA…SI PUO’ FARE!!!
Provo ad immaginare come era la vita di mia madre alla
mia età. La vedo impegnata a sgomitare, a manifestare,
ad organizzarsi per far valere i propri diritti. Non era
facile, non lo è stato per niente. Ancora oggi le donne
devono faticare doppio rispetto agli uomini per
dimostrare di essere capaci, di riuscire a lavorare senza
trascurare la famiglia; devono persino dimostrare di
essere in grado di partecipare ad una discussione con gli
uomini senza che il loro essere in compagnia le riduca al
ruolo di dame di compagnia o di donnine allegre.
I giorni che hanno preceduto la manifestazione sono stati
faticosissimi. La gente era disinformatissima, ci
accoglieva prima con sospetto, poi cercava di sapere
perché volevamo informare tutti; alla fine si allarmava:
voleva votare e voleva contribuire e ci chiedeva se era
possibile partecipare alla manifestazione.
Ricordo una bellissima manifestazione per l’8 marzo a
Reggio Calabria in cui le compagne dall’Emilia venivano a
manifestare da noi. Io ero una bambina, ma partecipavo
volentieri a fianco di mia madre; ero curiosa di sapere
come si faceva ad andare in giro da sole, come si poteva
arrivare fino a Reggio Calabria senza essere additate
come “quelle che si sentono uguali agli uomini”, senza
che per questo qualche cretino si sentisse autorizzato a
concedersi qualche confidenza di troppo.
Ogni giorno partivo da casa pensando che avevo il
dovere di informare tutti, cercando di parlare anche con
gli sconosciuti per far capire il significato di un accordo
separato, cosa vuol dire cambiare le regole sulla
contrattazione
collettiva,
ma
soprattutto
se
il
cambiamento delle regole poteva servire ad arginare la
crisi. Ho creduto fermamente nelle ragioni della CGIL e
come me ci hanno creduto milioni di italiani. I risultati si
sono visti al Circo Massimo. Abbiamo visto una folla
colorata, la sinistra unita come mai, centinaia di tamburi
e bande, italiani ed immigrati, pensionati e precari.
Abbiamo visto quanto è vasto e variegato il mondo del
lavoro e quanto siano simili i lavoratori quando si deve
scendere in piazza in difesa dei propri diritti. Abbiamo
visto il sole che illuminava e riscaldava una piazza
attenta a ciò che succedeva sul palco. Abbiamo scritto
un’altra pagina della storia della CGIL non dicendo
semplicemente: “Io c’ero”, quanto, piuttosto, “Io ho
partecipato”.
Il ricordo delle manifestazioni per il riconoscimento dei
diritti delle donne mi accompagna sempre quando mi
sento in difficoltà o quando ho davanti un grande
obiettivo da raggiungere.
Penso che il secolo scorso sia stato il secolo del sindacato
e del lavoro. Adesso, anni di informazione lacunosa e
fatta di niente hanno determinato il
prevalere di
ideologie ed interessi che cercano di sostituire alla
centralità del lavoro, la centralità del mercato o della
finanza o di altro ancora. Non è facile parlare di sindacato
alla mia generazione. Non è facile far capire che per
guarire il mondo del lavoro dal suo “male oscuro” l’unica
cosa da fare è tenere assieme i lavoratori, con
rivendicazioni che proteggano allo stesso modo persone
che hanno condizioni e soggettività così diverse. Questo
è un compito molto più complesso rispetto a quando le
domande ed i bisogni erano più semplici ed evidenti
come nelle generazioni precedenti.
Abbiamo gettato le basi per avere ancora una speranza
per il futuro e non solo ricordi di quel grandioso secolo
scorso!
Carmela Amodeo
Oggi, nel mondo globalizzato, il compito più gravoso per
il sindacato è sicuramente costruire e far rispettare
regole per il nuovo mercato del lavoro che tende a
rimuovere limiti, controlli ed istituzioni di governo nel
passaggio dal contesto nazionale a quello globale.
Distinguere in modo chiaro ed efficace il problema della
precarietà dal tema della flessibilità del lavoro serve a
dare una risposta diversa a chi considera il lavoro una
funzione residuale; la precarietà nasce quando il lavoro
Visitate il nostro sito
www.filt.lombardia.it
E il sito Filt nazionale
www.filtcgil.it
Aggiornati con informazioni in tempo
reale su accordi e novità sindacali
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Anno 5 - n. 11– Maggio 2009
l’inflazione.
millevoci
Il nuovo sistema di regole riduce la quota di salario
base su cui calcolare i recuperi di inflazione. Per
comprendere questo concetto bisogna tener conto del
fatto che esistono le retribuzioni contrattuali e quelle di
fatto, rispettivamente quelle minime previste dai
contratti e quelle cioè comprensive degli straordinari e di
altre indennità variabili che ciascun lavoratore può
leggere dal proprio CUD. La Fondazione Rodolfo
Debenedetti stima oggi le retribuzioni contrattuali
all’85% di quelle di fatto. L’Accordo quadro separato
prevede l’innalzamento di questo gap attraverso
“specifiche intese”, per un valore che gli economisti
stimano generalmente di 5 punti percentuali. Ancora una
volta si otterranno recuperi più bassi di potere d’acquisto.
LA RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE
COLLETTIVA.
Quando la cura è peggio del male.
Il 22 gennaio 2009 è stato sottoscritto da Governo,
Confindustria, CISL, UIL e UGL l’ Accordo quadro per
la riforma delle regole della contrattazione collettiva.
Come è ormai noto la CGIL ha ritenuto di non aderire
all’intesa rimettendosi alla volontà dei lavoratori.
Dopo ben 59.337 assemblee svoltesi in tutti i
comparti, 2.665.205 lavoratori si sono espressi in
senso contrario alla riforma (il 97%) ed hanno
nuovamente ribadito tale orientamento con la
straordinaria manifestazione del 4 aprile scorso,
svoltasi a Roma con la partecipazione di più di 2
milioni e mezzo di persone.
La tabella seguente mostra quali sarebbero stati gli
incrementi retributivi con i due sistemi di calcolo negli
anni dal 2001 al 2007. Come è facile constatare, nel
medio e lungo periodo il nuovo sistema basato sull’IPCA
offre una protezione inferiore dei salari contro l’erosione
dell’inflazione.
Tuttavia ci sembra ancora una volta utile tornare sui
contenuti di merito del nostro dissenso, al fine di
focalizzare più in dettaglio alcuni aspetti pratici di una
sua futura eventuale applicazione. Proviamo qui a
ragionare sui risvolti economici dell’Accordo del 22
gennaio. Emergono da subito due aspetti critici:
•
la reale capacità del nuovo metodo di
consentire il recupero del potere d’acquisto
dei salari eroso dall’inflazione;
•
lo sviluppo della contrattazione di secondo
livello, come strumento con cui superare il
gap delle retribuzioni italiane rispetto a quelle
europee, legando maggiormente il salario alla
produttività.
Per quanto riguarda il secondo problema, quello cioè
di avvicinare le nostre retribuzioni – notoriamente le più
basse – al livello europeo, i firmatari dell’intesa indicano
come punto di forza dell’Accordo del 22 gennaio la sua
capacità di consentire lo sviluppo della contrattazione di
secondo livello. A tal proposito l’unico strumento
introdotto risulta essere quello fiscale, consistente
nell’applicazione di una cedolare secca del 10% agli
incrementi salariali contrattati in sede aziendale.
Tuttavia l’incentivo fiscale finirebbe col produrre uno
spostamento degli incrementi retributivi dal contratto
nazionale a quello aziendale, visto il minor costo per
aziende e lavoratori. Si innescherebbero pertanto almeno
due effetti perversi, il primo consistente nel lasciare
senza alcuna copertura i redditi di una quota
rilevantissima di lavoratori. Infatti la contrattazione
aziendale si realizza solo in quelle aziende dove le
condizioni giuridico-dimensionali consentono una forte
presenza del sindacato. Il secondo consistente nel fatto
che la riduzione di entrate per lo Stato (ben 4 miliardi di
euro) verrebbe finanziata attraverso la fiscalità generale
e dunque nuovamente pagata dai lavoratori dipendenti in
larghissima parte, tenuto conto delle dinamiche che
caratterizzano il nostro Paese circa l’evasione fiscale.
Quanto al primo problema l’Accordo quadro introduce
un nuovo indice su cui calcolare gli incrementi
retributivi al momento del
rinnovo dei contratti,
l’IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato a
livello europeo) depurato però dalle dinamiche dei
prezzi dei beni energetici importati (gas, petrolio,
energia
elettrica,
ecc.).
Finora
il
recupero
dell’inflazione è avvenuto sulla base di un indice dei
prezzi al consumo (IPC) omnicomprensivo, che ha
tenuto conto dell’andamento dei prezzi di tutti i beni
acquistabili con i salari. Inevitabile pertanto una
protezione solo parziale del potere d’acquisto delle
retribuzioni.
Il decollo della contrattazione di secondo livello, che
non sia ai danni del contratto nazionale, è senz’altro
necessario per consentire l’avvicinamento delle nostre
retribuzioni a quelle europee. L’Accordo del 22 gennaio
semplicemente non lo fa.
L’Accordo quadro separato allunga il periodo di
vigenza dei contratti collettivi portandolo da due a
tre anni. L’esperienza di molti anni ha dimostrato
come finora in molti casi gli incrementi previsti all’atto
del
rinnovo
dei
contratti
si
siano
rivelati
successivamente insufficienti, richiedendo la necessità
di intervenire con successivi conguagli ex post.
Dunque, a parità di altre condizioni, un contratto più
lungo garantisce una copertura inferiore contro
2001
2002
2003
Perché aderire allora ad un’intesa che peggiora la
condizione dei lavoratori?
Gianni Marcovecchio
2004
2005
2006
2007
INCREMENTO
2001-2007
RETRIBUZIONE CUD
21.592
22.147
22.857
23.643
24.452
25.183
25.701
517
496
452
486
402
353
428
3.133
319
419
533
505
435
333
356
2.900
VECCHIA COPERTURA
INFLAZIONE
(IPC)
NUOVA COPERTURA
INFLAZIONE
(IPCA)
Rielaborazione da: T. BOERI, P. GARIBALDI www.lavoce.info consultazione del 15/04/2009
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Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
versione provvisoria Car Kit dove il
cellulare
di
servizio
deve
essere
alloggiato nella basetta dello stesso; tale
soluzione trova applicazione, in genere
sui mezzi di vecchia generazione.
IL MODULO DI CONDOTTA IN
TRENITALIA
di Alberto FURREGONI
Per concludere, sempre all’interno delle
cabine di guida devono essere applicate
delle schede plastificate per richiamare il
personale del treno al rispetto delle procedure che
garantiscono l’immobilizzazione ed il condizionamento del
convoglio in caso di emergenza, ovvero in caso di malore
del macchinista.
Storicamente, in ambito Fs prima e Trenitalia dopo, la
guida dei treni è sempre stata affidata a due
macchinisti, con qualche eccezione. In particolare, nel
settore del Trasporto Regionale e Metropolitano, si è
affermato a partire dagli anni 80 del secolo scorso il
cosiddetto modulo di condotta ad Agente Unico con treni
composti da Mezzi Leggeri.
Per facilitare la lettura ai non addetti ai lavori, per
Agente Unico si intende un solo macchinista alla guida
del treno coadiuvato in cabina di guida dal Capotreno
con l’obbligo dell’osservanza dei segnali di linea che
danno le informazioni di via libera o di riduzione di
velocità al treno oppure di arresto.
Per Mezzi Leggeri, invece, ci si riferisce a quei materiali
che una volta venivano indicati come “Littorine” e
adesso hanno nomi più articolati. Per citarne alcuni di
questi convogli e andando a ritroso nel tempo partiamo
dai treni ad alta frequentazione come i TAF o i TSR,
oppure i treni a bassa frequentazione come i Minuetto
con alimentazione Elettrica o Diesel, ovvero le
automotrici elettriche 724/582/642
o le automotrici
Diesel del gruppo 668.
Per riprendere il discorso iniziale, si realizza intorno al
2000, grazie all’arrivo delle nuove locomotive leggere E.
464 dedicate al trasporto regionale, una estensione del
modulo di condotta ad Agente Unico anche ai treni
navetta purché trainati o spinti da detta locomotiva. Per
inciso, le locomotive E. 464 rappresentano il primo
gruppo di locomotive progettate e costruite, entro il
2010 in ben 538 esemplari, a Vado Ligure dalla
“Bombardier”, esclusivamente, per le esigenze del
traffico metropolitano e regionale.
Attività
ferroviarie
MANUTENZIONE INFRASTRUTTURA: IL GIUSTO
EQUILIBRIO TRA PASSATO E PRESENTE
Finalmente una “Piccola boccata d’ossigeno”, sono quasi
ultimate le selezioni in R.F.I. Manutenzione Infrastruttura
a seguito del bando di concorso per 30 nuove assunzioni
di cui 4 Capi Tecnici e 26 Operatori Specializzati della
Manutenzione con termine di presentazione della
domanda al 19 Marzo 2009.
Sempre a partire dai primi anni del nuovo secolo, poi, è
iniziata
una
campagna
di
modernizzazione
dell’infrastruttura ferroviaria con l’implementazione di
nuovi sistemi di sicurezza per il controllo della marcia dei
treni e di nuovi sistemi di comunicazione tra terra e
treno e bordo - bordo.
Dico piccola perché questo settore del Gruppo FS negli
ultimi anni è stato messo sotto pressione da un processo
di
rinnovamento
continuo
dell’infrastruttura
ferroviaria.Ciò comporta la necessità di coniugare la
manutenzione “tradizionale” sulla infrastruttura esistente
con una manutenzione “innovativa” e più “tecnologica”
sulla nuova rete.Quindi “nuove lavorazioni e nuova
occupazione” che dovrà comunque salvaguardare il
patrimonio di conoscenza e professionalità oggi esistente
nel settore.Per formare dei buoni tecnici ci vogliono degli
anni e ciò si facilita se hai dei buoni “maestri tecnici”!
Un’altro sospiro di breve sollievo al settore sarà dato
dall’immissione di circa 200 lavoratori che interesseranno
nove DCM sul territorio nazionale (To-Mi-Ts-Bo-Fi-RmNa-Rc-Pa) che a seguito di un calo lavorativo nel settore
manovra tramite interpellanza volontaria e con un
programma “straordinario di formazione finalizzato
all’acquisizione della Patente Obbligatoria di Base”,
passeranno alle DCI a seguito del verbale d’incontro di
chiarimento siglato il 22 aprile 2009 tra RFI Spa e le
Segreterie Sindacali Nazionali. E’ strategico per questa
attività prestare attenzione alla formazione degli
operatori, tenendo conto dell’importanza della istruzione
sul campo.
Di pari passo, queste nuove tecnologie sono state
implementate anche sui nuovi treni e su quelli già in
esercizio e sono in fase di completamento entro l’anno
corrente. In sintesi, l’implementazione e l’adozione di
nuove tecnologie a terra e a bordo treno garantiscono,
in modo automatico, l’arresto del treno ogni qual volta il
macchinista non rispetta i parametri richiesti dai sistemi
di sicurezza, anche per malore dello stesso.
A questo punto possiamo dettagliare i requisiti
tecnologici che devono possedere sia il materiale rotabile
sia l’infrastruttura ferroviaria per un’evoluzione del
modulo di condotta.
Le cabine di guida delle locomotive, delle carrozze pilota
”WP”, delle Automotrici e relativi rimorchi pilota “SP”
devono essere attrezzate con il sottosistema di
bordo”SSB” che attui il controllo della marcia treno
“SCMT” coerente con il corrispondente sotto sistema di
terra “SST” delle linee percorse. Inoltre, le cabine di
guida devono essere dotate di apparato telefonico Global
System FOR Mobile Communication Railways ”GSM – R”
che rappresenta l’evoluzione specializzata del sistema di
comunicazione radio mobile pubblico GSM, nella
versione dedicata CAB - Radio applicata sui mezzi di
nuova costruzione tipo treni VIVALTO o comunque nella
Giovanni Riccardi
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Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
Attività
ferroviarie
CONTRATTO
FERROVIARI
DELLA
Attività
ferroviarie
MOBILITA’
E
APPALTI
UNA SFIDA PER I MACCHINISTI E CAPITRENO
DELLA FILT
Nel mese di aprile la sede della FILT di Milano Porta
Garibaldi ha visto la nascita dei Gruppi di Lavoro dei
macchinisti e dei capitreno iscritti al nostro sindacato.
La FISE ASSOFER con due gravissimi atti ufficiali, la nota
del 30 marzo con cui comunicava la disdetta formale
dell’accordo del 19 novembre 2005 (Confluenza al CCNL
AF) e con la decisione di non siglare il protocollo sul
nuovo contratto della mobilità il 30 aprile, ha scelto la
strada dell’isolamento, del non rispetto delle regole
pattuite e rischiando di destabilizzare un settore molto
delicato!
Due categorie che hanno fatto la storia e che sono
fondamentali sia nelle Ferrovie che nel sindacato ed in
particolare nella FILT.I Gruppi di Lavoro oltre che
interagire fra loro hanno l’obiettivo di aprirsi al confronto
e allo studio delle esperienze dei macchinisti e dei
capitreno delle altre imprese ferroviarie.Il primo lavoro,
già iniziato e realizzato, è stato quello di scegliere la
saletta di Milano Porta Garibaldi come punto di incontro e
di discussione.
Questa posizione della principale associazione di categoria
che riunisce le imprese dei servizi ferroviari, si innesta in
uno dei momenti più difficili del settore appalti ferroviari,
che sta per concludere la fase dell’assegnazione dei lotti
di pulizia delle nuove gare che hanno spezzettato un
settore già prima molto debole.
Si è deciso di riqualificare la saletta, di attrezzarla con
una postazione informatica, di rinnovare gli arredi e di
“ringiovanirla” nello spirito e nel presenziamento.
Come sindacato, abbiamo più volte denunciato che
l’eccessivo frazionamento delle attività non produca una
maggiore qualità ma contrariamente pregiudica le
condizioni di lavoro, di sicurezza e quindi di qualità
complessiva del servizio. La poca capienza economica dei
lotti, non consente investimenti sulle attrezzature e sulla
formazione e non produce dunque alcuna certezza nel
futuro.Inoltre la frammentazione indebolisce fortemente
la capacità delle rappresentanze sindacali e delle
organizzazioni sindacali di far emergere i problemi e di
risolverli, anche perché spesso la divisione delle attività
nei lotti è completamente svincolata dalla organizzazione
della circolazione treni.
In definitiva rendere uno spazio sindacale più accessibile,
più accogliente, più efficiente e, perché no?, più gioviale
e leggero!Tutto ciò per aiutare e affrontare al meglio le
nuove sfide attingendo a quel pezzo di memoria, che
rivisitando il passato, ci aiuta a ricostruire una propria
identità (ferrovieri) e una propria professionalità
(macchinisti o capitreno).
In una fase così difficile per il paese ed ancora più
complicata per i trasporti e le ferrovie in particolare, in
cui il Gruppo FS sta attraversando un momento di grande
trasformazione e rinnovamento in un mercato che si apre
alla concorrenza e in cui risorse economiche dallo Stato
diminuiscono.
Come sindacato chiediamo che non venga meno il
principio per noi indiscutibile dell’applicazione integrale
del contratto perché riteniamo che queste attività e questi
lavoratori siano parte integrante di un processo e vadano
considerati sullo stesso piano di chi il treno lo guida, ne fa
la manutenzione etc..
Proprio in momenti così delicati crediamo che queste
iniziative possano ricreare un nuovo rapporto di dialogo
fra lavoratori, che possa ridare quel senso di
appartenenza e riconoscimento al proprio essere
macchinisti o capitreno, impegnandosi nella FILT; che ci
fornisce le strutture e gli strumenti utili ad una maggior
conoscenza di temi in materia che sono indispensabili per
capire i cambiamenti che avvengono, anche così
celermente, nei nostri settori.
Il protocollo del 30 aprile rappresenta un risultato
importantissimo in quanto prevede che le Società del
Gruppo FS siano garanti che le imprese dei servizi
ferroviari rispettino due precisi obblighi:
Quindi un impegno pragmatico che è già evidente con la
nostra presenza nella sede FILT di Milano Porta Garibaldi.
1il passaggio diretto dei lavoratori in casi di cambio
di affidamento;
2-
In futuro su “Millebinari” i due Gruppi di Lavoro
forniranno informazioni tecniche e di comune utilità per i
macchinisti ed i capitreno della Lombardia.
il mantenimento del contratto di settore e le
integrazioni economiche concordate con il protocollo
del 30 aprile.
Oltre che ai macchinisti delle tre divisioni ed ai capitreno
delle divisioni Passeggeri N/I e Passeggeri Regionale di
Milano ci coordineremo con i nostri punti di riferimento
delle varie periferie. Il primo appuntamento in calendario
è un incontro che si terrà il 22 maggio p.v. nella sede
FILT in via San Gregorio 48 in Milano dalle ore 9,30.
Parteciperanno i due Gruppi di Lavoro e i nostri
riferimenti del Bordo e del Macchina delle provincie per
un analisi delle questioni in campo e per programmare
un’agenda di lavoro. Seguirà una lezione, su come si
leggono e costruiscono i turni di servizio, tenuta da
esperti specializzati in turni; mettendo in pratica un
principio fondamentale che dovrà contraddistinguere il
lavoro di questi Gruppi di Lavoro “conoscere per meglio
comprendere e scegliere!”.
Confidiamo affinchè gli accordi proseguano su questa
strada.
Massimo Colognese
Buon lavoro a tutti!
Lillo Allone
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Anno 5 - n. 11– Maggio 2009
Attività
Ferroviarie
L’intesa siglata a Roma il 30 Aprile prevede una parte comune ai due contratti (Attività Ferroviarie e TPL) relativa a :
•
Campo di applicazione
•
Decorrenza e durata
•
Disciplina del sistema delle Relazioni industriali e diritti sindacali
•
Mercato del lavoro
Ai lavoratori dipendenti delle aziende che applicano il CCNL delle Attività Ferroviarie, in servizio alla data
di sottoscrizione del presente accordo verranno erogati, per gli aumenti relativi al 2008, a copertura dei
periodi 1° gennaio 2008/31 dicembre 2008 e 1° gennaio 2009/30 aprile 2009, i seguenti importi lordi procapite a titolo di una tantum:
Livello
Parametro
A
B
C
D1
D2
E
F1
F2
G1
G2
H
171
147
141
138
132
127
125
119
117
111
100
Importi una tantum
anno 2008
1.131,06
972,30
932,54
912,80
873,04
840,00
826,70
787,08
779,92
734,16
661,36
Importo una tantum
1.1-30.4.2009
323,16
277,80
266,44
260,80
249,44
240,00
236,20
224,88
221,12
209,76
188,96
GLI IMPORTI UNA TANTUM VERRANNO CORRISPOSTI IN UN’UNICA SOLUZIONE NEL RUOLO
PAGA DI GIUGNO 2009
NELLA PAGINA SEGUENTE TROVIAMO NEL DETTAGLIO GLI INCREMENTI E I NUOVI MINIMI
CONTRATTUALI A DECORRERE DA MAGGIO 2009 RIFERITI ALLE TABELLE DEL TPL
8
Anno 5 - n. 11– Maggio 2009
Attività
Ferroviarie
9
Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
INTERVISTA A GIOVANNI SICA
PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ DI
MUTUO SOCCORSO CESARE POZZO
E a quanto ammonta circa la quota dovuta dai soci?
“Davvero poco, io trovo ingiustificato che i lavoratori non
siano soci della mutua. Una prestazione minima richiede
162 euro l’anno e copre tutto il nucleo. Inoltre le
prestazioni sono deducibili quindi si tratta di circa 10
euro al mese”
Giovanni Sica, Presidente nazionale
della Mutua Cesare Pozzo, ma è
soprattutto un partenopeo loquace con
cui ho esordito complimentandomi per la
nascita (da circa un mese) di una bellissima nipotina
Matilda, di cui il nonno fiero mi mostra le incantevoli
foto. Dando uno sguardo all’ufficio di Sica, che si trova
in uno stabile a pochi passi dalla nostra sede Filt di
S.Gregorio, noto con molto piacere la presenza de “il
quarto stato”, e di innumerevoli riconoscimenti . Si
presenta in diverse stampe e contesti un’opera di Van
Gogh “il seminatore” di cui solo al termine
dell’intervista coglierò il senso.
Quando è nata la Cesare Pozzo? E come mai si
chiama cosi?
“Le società di mutuo soccorso sono nate in Italia nell’800
per supplire alla carenza di un sistema sociale che era
incapace di rispondere ai disagi causati dalle condizioni di
lavoro. La nostra Mutua in particolare è stata costituita a
Milano il primo maggio 1877 con la denominazione di
Società di Mutuo soccorso tra Macchinisti e Fuochisti delle
Ferrovie dell’Alta Italia. Curioso come la data preceda di
12 anni l’istituzione del primo maggio come festa dei
lavoratori. Nasce come associazione di categoria e poi
allarga gli orizzonti fino ad aprirsi nel 1995 a tutti i
cittadini. La società prende il nome di Cesare Pozzo,
figura emblematica della mutua. Nato a Serravalle Scrivia
nel 1853, venne assunto come macchinista della Società
per le strade ferrate dell’Alta Italia. Assunse la guida
della Società Mutua nel 1886 rilanciandone l’attività. A
causa del suo operato ritenuto ‘sovversivo’ venne
trasferito in più sedi. Ma egli continuò la sua opera
organizzativa scrivendo libri e opuscoli. Il suo operato è
ricordato con rispetto e commozione a causa soprattutto
della tragica morte: avvenuta nel maggio del 1898 sotto
le ruote di una locomotiva.”
Per iniziare…Mi parli un po’ di chi è stato prima di
diventare presidente? Mi racconti un po’ la sua
vita
“Sono nato l’1 febbraio 1948 a S. Giuseppe Vesuviano
e arrivo alla mutua non da giovane. Mi avvicino nel
1989 quando vengo assunto come manovale pulitore
per la Circumvesuviana a seguito di un precedente
licenziamento. Ho sempre ricoperto incarichi anche nel
sindacato e sono stato sempre impegnato nel sociale.
Mi sono impegnato nella mutua all’inizio come
capogruppo, poi come comunicatore regionale e poi nel
2005 sono stato eletto Presidente nazionale. A giugno
2008 sono stato riconfermato nella carica di presidente
per il triennio 2008/10. Insomma la Mutua ha creduto
in me senza alcun pregiudizio nonostante provenissi
dal gradino più basso delle attività autoferro, un
semplice pulitore. Sicuramente mi hanno aiutato tanta
buona volontà e i miei valori.
Cosa sia la Mutua Cesare Pozzo e i suoi valori
fondativi ce lo ha illustrato in maniera eccellente.
Ma perché un lavoratore oggi dovrebbe diventare
socio oggi, in una stagione di profonda crisi e di
mutata concezione del welfare?
“La domanda è molto pertinente, oggi mi rendo conto
esserci un individualismo esasperato, non si pensa ad un
riferimento collettivo. Ma proprio in questo contesto di
crisi, dove lo Stato non ha le risorse per rispondere a dei
bisogni puntuali, bisognerebbe rivalutare le Società di
Mutuo Soccorso. Oggi inoltre il Decreto dell’ex Ministro
Livia Turco tra le numerose novità, prevede la possibilità
di gestione dei fondi sanitari anche alle Società di Mutuo
Soccorso. Naturalmente in questo settore lavorano già le
assicurazioni. Sicuramente si aprono nuovi possibili
sviluppi per la mutua attraverso promozione e
partnership anche con le strutture sindacali.”
Di che valori parliamo?
“Mi definirei un Cattocomunista, ecco spiegata la
presenza del quarto stato in questa stanza e sono fiero
delle mie origini, che non nego! I valori portanti della
mia vita sono sempre stati la giustizia sociale, la libertà
di pensiero consolidati dalla militanza politica ma anche
il mio rapporto con la religione, ereditato da mia madre
cattolica, la religione è per me anche un fatto di
trasformazione
sociale.
Queste
due
realtà
comunemente in antitesi, in me convivono e mi hanno
accompagnato naturalmente adeguandosi nel corso
della vita ai cambiamenti sociali.”
Il 18 aprile c’è stata l’inaugurazione della
biblioteca, a questo proposito..ci parla del
patrimonio della società?
Cosa è la Cesare Pozzo?
“Ci tengo a precisare che la Cesare Pozzo non è da
confondere con le assicurazioni. La mutua è diretta ai
soci e non ha fini di lucro. Le assicurazioni invece sono
dirette a dei clienti e fruttano profitti. La mutua può
offrire previdenza, assistenza e mutualità. Fonda la sua
attività sul principio del reciproco aiuto senza oneri
aggiuntivi per la collettività, garantendo servizi di
solidarietà nel settore della sanità integrativa, gli aiuti
non sono altro che contributi economici ai soci o ai
propri familiari quando avviene una situazione di
particolare bisogno, prevedendo anche interventi in
caso di invalidità, in caso morte o di responsabilità del
socio nello svolgimento del proprio lavoro. Il principio
ispiratore è quello della ripartizione del danno, di
solidarietà, il sussidio al singolo socio è erogato grazie
alle quote versate da tutti. La nostra società vanta
un’esperienza di 130 anni di storia e fino al 1975 era
aperta solo ai ferrovieri. Oggi è aperta a tutti. Per dare
qualche numero conta circa centomila soci, nel 2008
ha erogato circa 85000 sussidi, e dispone di 19 sedi in
tutta Italia!”
“Si, noi la biblioteca l’abbiamo sempre avuta, ha un
grande valore storico ma era notoriamente conosciuta
solo dagli addetti ai lavori. Con la biblioteca è stata fatta
un’operazione di sostanza ed immagine.
Di sostanza, perché l’abbiamo voluta all’interno di una
Fondazione riconosciuta, che è presieduta da Pagliara
Americo, l’obiettivo è quello di renderla fruibile a tutti,
soprattutto ai giovani. L’operazione di immagine è stata
quella di dedicarle un locale prima adibito ad attività
commerciale. Io credo che di questi tempi sottrarre
un’entrata alla mutua come quella di un canone di
locazione per investire in cultura sia una scelta
coraggiosa e in controtendenza. La Mutua ha scelto di
mettere a disposizione della città di Milano il proprio
patrimonio culturale.”
Ho notato che nei vostri uffici si sta investendo
molto nei giovani? O sbaglio?
“Si certo, un altro patrimonio della Mutua sono
sicuramente le nuove generazioni. All’interno della
struttura stiamo inserendo giovani (con non poche
10
Anno 5 - n. 11 Maggio– 2009
difficoltà) e si è tentato di chiedere loro di pensare a dei
prodotti ‘dai giovani per i giovani’. Un esempio è stata la
promozione ‘giovani ferrovieri’. L’altra operazione che
stiamo facendo è quella, anche attraverso la Fondazione,
di avvicinare i giovani del volontariato, delle associazioni.
Approfondire quest’area per noi è fondamentale. Senza
volontariato la mutua non ha senso di esistere. Oggi
contiamo su circa 500 volontari in tutta Italia, ma è
necessario un ricambio generazionale e poiché tra i
giovani ferrovieri e dell’autoferro non ci sono tutti i
volontari
che
avremmo
sperato,
dobbiamo
inevitabilmente allargare gli orizzonti.”
Grazie il messaggio è stato molto chiaro,
cambiando argomento, che rapporto c’è tra Mutua
e Sindacato?
“Come Mutua collaboriamo con tutte le sigle sindacali,
anche con gli autonomi, personalmente sono un’ iscritto
Cgil e sono stato sempre attivo nel mondo sindacale.
Bisognerebbe però incrementare le allenze e sinergie tra
Mutua e Sindacati. Un esempio di ottima alleanza è stato
l’accordo con Fincantieri. Mi piacerebbe dare alla Mutua
lo stesso tipo di operatività anche in altre realtà
sindacali.”
Che prospettive future ha per la Società di Mutuo
Soccorso?
“Sicuramente di ampliare la gestione fondi sanitari,
adibendo alcuni dei nostri immobili a fini sanitari come ad
esempio l’apertura di studi odontoiatrici. In tal senso c’è
stato un accordo commerciale con le Mutue francesi che
hanno una vasta esperienza in merito. Grazie a loro sarà
possibile concorrere alla pari delle assicurazioni nel
campo fondiario. Un altro obiettivo è di migliorare la
comunicazione, ci sono già in campo degli investimenti in
tal senso. Mi aspetto anche molto dal sindacato
soprattutto con il rinnovo del contratto della mobilità. La
mutua appoggia gli intenti sindacali di un contratto unico
e vorrebbe che all’interno di esso di desse spazio anche
alla Società di Mutuo Soccorso. Spero che anche il
Gruppo Fs sviluppi un certo interesse nelle nostre
prestazioni.”
SICUREZZA E LAVORO
Un nuovo problema si è aggiunto a quelli già esistenti nei
parchi ferroviari di Milano, un problema che riguarda tutti
i lavoratori che operano nell’ambiente ferroviario, siano
essi ferrovieri o dipendenti delle aziende appaltatrici.
Da qualche anno le vetture in sosta vengono usate come
ricovero notturno da un esercito di “senza casa”, questo
crea disagio tra i lavoratori che temendo per la propria
sicurezza non possono svolgere con serenità le proprie
funzioni.
Credo che possa bastare ha altro da aggiungere?
“Si ha visto quella stampa? Naturalmente non è un Van
Gogh originale. Rappresenta il seminatore, vede i soci
della mutua sono tutti dei seminatori, pensano oggi a ciò
che succederà in futuro. Rappresenta in pieno la filosofia
che dovrebbe avrebbe ogni uomo”
Il disagio sociale di queste persone a volte sfocia in
comportamenti aggressivi creando situazioni difficili da
gestire e le continue richieste di intervento da parte degli
organi preposti non trovano che simbolici e temporanei
interventi che non risolvono il problema.
Guardando l’opera confermo quanto asserito da Sica e
penso che in fondo ogni essere umano non è altro che un
tratto delle pennellate dell’impressionista olandese, visto
come elemento a se non è che una virgola colorata e
insignificante ma messa assieme agli altri tratti e
guardando nell’insieme da una prospettiva più distante
rendono la meraviglia dell’opera. Un semplice quadro
racchiude in se il principio della società di Mutuo
Soccorso: insieme si può!!!
La solidarietà e la comprensione per questi “disperati”
non può e non deve prescindere dal buon andamento del
servizio ferroviario quindi il problema esiste.
La risposta a questo problema consiste nel ripristinare il
servizio di sorveglianza che anni fa esisteva ad opera di
istituti di vigilanza e che troppo frettolosi motivi di
bilancio hanno eliminato.
Sara Tripodi
Il problema sociale dei “senza tetto” non si risolve
chiudendo un occhio e permettendo a questi ultimi di
occupare vagoni ferroviari che non possono essere ne’
manovrati ne’ puliti dal personale di servizio, questo è un
problema che va risolto dalla società civile, in caso
contrario continuando così si corre il rischio di innestare
un processo che inevitabilmente porta alla “guerra tra
poveri”
RLS RSA FILT
Antonio Serra
11
Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
gocce
FESTA DEL FERROVIERE
Il nuovo Consiglio Direttivo scaturito dalle ultime elezioni ha organizzato un momento di incontro con i soci al
fine di offrire e promozionare con una “Festa del Ferroviere” le numerose iniziative sociali e ludiche in
preparazione per il secondo semestre 2009.
L’iniziativa che si è svolta nella bella e spaziosa sala congressi della Provincia di Milano ha visto la
partecipazione e il saluto del Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati, il quale ha sottolineato la sua
vicinanza e condivisione alla finalità aggregativa e sociale dell’associazione DLF.
La serata ha avuto inizio con l’illustrazione da parte del Presidente del Dopolavoro Pino Tuscano di quelli che
sono gli impegni e gli obiettivi da parte del nuovo Consiglio Direttivo.
Madrina e conduttrice della festa è stata Maria Elisa Calderoni che ha regalato una lettura di un brano di Hoda
Barakat un momento di emozione e riflessione sulla frenesia dei tempi cittadini.
La bellissima voce di Noemi Milano, una collega del viaggiante di Milano Centrale, ci ha rallegrato il cuore e
fatto sentire i brividi sulla pelle. Ha chiuso l’esibizione il cabaret di Francersco Rizzuto di Zelig nel personaggio
del Vigile Urbano Palermitano. Anche da parte sua è stato un susseguirsi di emozioni passando dalla allegra
comicità delle gag alla commozione quando ha ricordato una vittima della strada.
Tutto si è concluso con un ricco buffet di delizie e specialità calabresi. Alla prossima!!!
Antonino Albanese
gocce
LE ULTIME SU... VERTENZE C.F.L & EDR
I dipendenti delle società del Gruppo FS che volessero avere aggiornamenti sulla propria posizione per i
ricorsi C.F.L e EDR contattino l’Ufficio Vertenze FILT-CGIL tel 0267158235/50
Daremo informazioni veritiere e puntuali sulla propria posizione personale!!!
LA DIVISIONE PASSEGGERI N/I CAMBIA ASPETTO
gocce
E’ in atto la riorganizzazione della divisione Passeggeri N/I, che vede definirsi una nuova struttura interna che
si occuperà esclusivamente del servizio AV. L’obiettivo è di massimizzare i risultati di questo segmento di
mercato, sul quale dovrà misurarsi a breve con le imprese concorrenti.
gocce
RIAVVIO DELLE TRATTATIVE SULLE BIGLIETTERIE DELLA DIVISIONE
PASSEGGERI N/I IN LOMBARDIA
Si riaprono i tavoli di trattativa, oramai in stallo da anni, sul tema vendita passeggeri. L’azienda ha presentato
una proposta di nuova organizzazione del lavoro. Le O.O.SS assieme alle RSU hanno presentato una loro
controproposta sulla base delle esigenze degli operatori del settore. Nei prossimi giorni avrà luogo il proseguo
della trattativa.
gocce
NOVITA’ SULLA BUSTA PAGA!!!
ADDIO ALLE COMPETENZE IN DIFFERITA BIMENSILE!!
Abbiamo sospeso momentaneamente l’approfondimento sulla Busta Paga, in quanto a partire dal ruolo paga di
Giugno l’introduzione del Libro Unico del Lavoro comporterà la liquidazione delle competenze accessorie con
differimento mensile anzichè bimensile. Attendiamo le nuove buste paga per continuare lo studio della Busta
paga!!Al prossimo numero!!!
12
Anno 5 - n. 11– Maggio 2009
Finalmente terminano i programmi
televisivi musicali,da cui dovrebbero
nascere nuovi talenti, ammesso sia più
valido del suonare e farsi conoscere
alla vecchia maniera, andando di
cantina in cantina e tra la gente,
magari nelle sagre e feste paesane.
questo strano concept album, dove troviamo la forma
della duplicità: due amanti, due pianeti e due lati della
stessa personalità. E difatti trova posto l’alter ego
immaginario della cantante, Pearl,una femme fatale
bionda, distruttiva, egocentrica in opposizione all’anima
mistica e spirituale della Khan.
Un artista non si misura di certo
nell’interpretazione altrui, ma nella creazione di
qualcosa di nuovo e personale.
ISIS
Probabilmente ci saranno altri casi alla Giusy Ferreri,ma
cosa apporteranno di originale?!?
Genere : Metal,progressive
Album : Wavering Radiant
Quinto album, col quale riscattano il deludente “In the
Absence of Truth” del 2006.
Intanto ritornano grandi artisti, ed altri nuovi si
affacciano sulla scena musicale…..e loro si, li terremo in
mente col passar del tempo, al pari dei nostri ricordi più
cari.
Nuove sonorità, nuove distorsioni, nuove atmosfere,
nuovi arrangiamenti e passaggi dal cantato “growl” a
quello “clean” più riusciti che mai. Ed è proprio la voce
forse uno dei difetti di questo nuovo stile.
“Ghost key” è la canzone più bella dell’album, in cui
elettronica e fraseggi di chitarra si mescolano, lasciando
spazio anche ad incursioni heavy, tipico del loro sound..
DEPECHE MODE
Album: The sound of Universe
Genere : synth-pop
Il livello complessivo è elevato e assieme appunto a
“Crack the Sky” dei Mastodon costituisce la massima
espressione nel genere per il 2009.
Tanta era l’attesa per questo nuovo album, ed è giusto
che sia così per tutto ciò che può scaturire da questo
gruppo longevo, che da oltre 25 anni ricoprono un ruolo
principale sulla scena musicale.
EMPIRE OF SUN
E’ un disco "suonato", con molta chitarra (bellissimo il
finale di “Little soul”, o l’attacco di “Come back”,
nonché il riff alla base di “Miles away”).Ma è anche
carico di un’ atmosfera vintage, da ricercarsi nell’uso di
sintetizzatori retrò, come nell’attacco di “Fragile
t
e
n
s
i
o
n
”
.
Non sarà di certo un album innovativo, ma è pur
sempre riconducibile al loro marchio di fabbrica ed è
bene diffidare dalle imitazioni!!!
Album : Walking On A Dream
Genere : Electro/Pop
Nuova promessa o ennesima bufala?
Il duo australiano dimostra di avere le
possibilità di uccesso. Il nome si ispira
al film di Steven Spielberg, le melodie
sono vicine al minimal psichedelico
con un certo stile retrò, e si
presentano con un abbigliamento
vivace, mix tra stile messicano e cinese. Di nuovo
sostanzialmente c’è poco, e sembran simili ai MGMT ed ai
Phoenix. Sicuramente ci san fare nelle costruzioni di
canzoni pop orecchiabili e ciò li farà entrare nelle
classifiche in più occasioni.
YEAH YEAH YEAHS
Album : It’s blitz!
Genere : Alternativa
Terzo disco della carismatica
Karen O. e compagni.Suona
diverso da tutto ciò che hanno
fatto fino ad ora e ne rende
l’album della svolta per la band
newyorkese.
METRIC
Album : Fantasies
Genere : Pop
Arpeggi,sfumature dance ed
anche onde new wave. Chitarre
ai minimi storici in favore di
synth, suoni elettronici e melodie pop. La Karen è
carica sempre del suo “senso del fashion”, il suo
abbigliamento curato dall’amico stilista, ed è nota
anche per le sue esibizioni sul palco, impreziosite da
balletti forsennati e sputi di alcol.
Dopo 4 anni di silenzio, la band
canadese si ripresenta con un
album accattivante, dalle melodie
ancora più elettro-pop combinate
con la voce indie della bella e
sensuale cantante Emily Haines. Il
genere può essere paragonato a quello seguito dai The
Killers e da altri gruppi che in questo periodo cercano di
elaborare un sound new wave. Il disco appare compatto
ed è per questo che risulta essere il mio consiglio
d’acquisto del mese.
BAT FOR LASHES
Album : Two Suns
Prossime uscite:
Genere : Alternativa
Secondo album per questo progetto musicale dietro cui
si cela Natasha Khan, cantante/compositrice e
polistrumentista inglese di origini pakistane, che nel
2006 decide di fondare un quartetto femminile dando
vita ad un folk-rock onirico e sperimentale.
PLACEBO
Uscirà a giugno il nuovo album della rock band d’oltre
manica,intitolato “Battle for the sun”. La formazione ha
visto la fuoriuscita del batterista Steve Hewitt, sostituito
da Steve Forrest.
Dopo il felice esordio nel 2006 di “Fur and Gold”, grazie
al quale ha catturato il consenso di nomi altisonanti
quali Bjork e Thom Yorke, (Radiohead), ecco proporci
13
Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
KASABIAN
Sempre a giugno ci sarà l’uscita anche del loro nuovo
lavoro “West Ryder Pauper
Lunatic Asylum”
29 Giugno - Milano - Torna in Italia una delle band reggae
piu' importanti del panorama britannico : UB40
“ Ci saranno un paio di tracce
che suoneranno un po’ alla
Rolling Stones, e poi un’altra
che invece suona come Daft
Punk e Clash allo stesso
tempo, il che è molto
interessante.”
Ed intanto interessante
primo
single
“Vlad
impaler”. Ritorno ad
rock.dance che li aveva
celebri.
30 Agosto - Quest’ anno Milano ospiterà un Festival estivo
nuovo di zecca :l’ I-Day Milano–Urban Festival, nato
dalle ceneri dei gloriosi Independent Days bolognesi, che
si preannuncia come una lunga giornata di musica rock.
Headliner saranno gli Oasis dei Gallagher Bros,seguiti dai
Kooks e dai Kasabian
è il
the
una
resi
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI : METRIC: “Fantasies” –
DREDG: “The Pariah, The Parrot, The Delusion”
Classifica SINGLES
DREDG
Ai molti il nome non sarà noto,ma questi californiani da
oltre 15 anni fanno musica,e di un certo livello… dopo
l’apice raggiunto nel 2002 con l’album capolavoro “El
Cielo” e a 4 anni dall’ultimo album del 2006,eccoli
tornare col nuovo disco di studio, di cui si prevede
l’uscita per il 9 giugno. Il primo single Saviour non
lascia soddisfatti,ma strumentalmente sono ineccepibili.
N
.
ARTISTA
TITOLO
1
Malika Ayane
Come foglie
2
Depeche Mode
Wrong
3
Gianna Nannini
Attimo
4
Dolcenera
Il mio amore unico
5
Amy MacDonald
This is the life
MOBY
6
A.R. Rahman / Pussycat Dolls
Jay Ho
Ad un anno dallo scialbo
“Last night”, Moby è pronto
a tornare (probabilmente in
una
versione
ancora
diversa) con un nuovo
album intitolato “Wait for
Me” che dovrebbe uscire a
giugno. Il primo singolo
estratto è “Shot in the Back of the Head”. Il video,
diretto da quello che forse è il più grande regista
vivente: David Lynch
7
Arisa
Sincerità
8
Lady Gaga
Poker face
9
Empire of the Sun
Walking on a dream
1
0
Noemi
Briciole
A cura di Stefano Salvatore Raimondo
CALVIN HARRIS
Prossimamente uscirà il nuovo disco del piccolo genio
capace di miscelare pop e dance.
Ancora non si sa nulla di certo,ma si può già apprezzare
il nuovo single “I’m not alone”.
Tenete d’occhio :
The Horrors. Il loro secondo album “Primary Colours” è
lontano dalla provocazioni degli esordi, a vantaggio di
un suono più ricercato e di un discreto uso
dell’elettronica.
EVENTI MUSICALI
22 Giugno - DatchForum, Milano - Metallica
26 Giugno - Idroscalo, Milano - NIN - Kore - The Mars
Volta
27 e 28 Giugno- Monza - Gods of metal
Allestiti due main stage, uno accanto all’altro,su cui
saliranno i Slipknot, Napalm Death, Motley Crue,
Voivod, Heaven & Hell…
14
Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
In
questo
n u m e r o
parleremo del
segno
che interiormente, sopporta molto i dolori della vita,
accetta le situazioni per quello che sono. E’ molto
realista, ha una grande capacità di vedere le cose per
quello che sono, senza illusioni, senza inutili domande.
TORO
A volte se il toro è poco evoluto spiritualmente, rischia di
diventare arido, di pensare solo all’aspetto materiale
della vita, al denaro, perdendo e tagliando dentro di se, i
ponti con lo spirito.
Il segno zodiacale del toro appartiene all’elemento terra
ed è dominato dal pianeta venere.
E’ un segno molto intelligente, ma spesso si irrigidisce e
diventa poco elastico, poco comprensivo, poco tollerante,
senza carità e amore.
Il periodo in cui il sole transita in questo segno va dal 21
Aprile al 21 Maggio.
Il segno, mitologicamente è legato al mito del Re
Minosse. Minosse, re dell’isola di Creta che per la sua
avidità di possedere l’unico esemplare di toro bianco
appartenente al Dio Nettuno (Dio del mare), commise un
furto: rubò il toro bianco sostituendolo con un altro, che
però non era cosi perfetto.
In questo periodo l’energia senza forma e dirompente
dell’ariete trova la sua realizzazione e la sua
concretizzazione nella terra del toro.
E’ una terra primaverile, fresca e umida, nuova, facile da
lavorare, così sono gli appartenenti al segno, concreti
ma bisognosi di attenzioni e cure.
Non si può fare un torto ad un dio, quindi la vendetta di
Nettuno fu inevitabile. Fece generare a Minosse a sua
moglie il Minotauro: un mostro con metà corpo di uomo e
la testa di un toro.
La terra è solidità, stabilità, base su cui costruire, forza,
perché deve sostenere costruzioni
solide solide, pesanti.
Il toro è costruire nel concreto,
anche cose belle, Venere dona
l’estetica, il buon gusto, la
raffinatezza, la finezza, la bellezza.
Minosse, da buon segno del Toro riconobbe l’errore e la
vendetta divina.
Venere, pianeta dominate del segno, gli dona dolcezza,
senso estetico, amore per l’arte. Ci sono anche molti
musicisti del segno del toro. Ricordiamo anche filosofi
come Kant, e Freud: il padre della psicoanalisi.
Architetti, dunque questi toro, critici
d’arte, restauratori d’arte.
Amanti della famiglia, danno sicurezza a chi sta intorno
a loro, ma la esigono anche. A volte geloso e possessivo,
il Toro è schietto, rigido, serio, poco elastico, non ama le
chiacchiere inutili (caratteristica comune ai segni di
terra).
L’Egitto antico, era dominato dall’era del toro, infatti
l’arte di allora, le piramidi nella loro maestosità e
sontuosità rappresentano a pieno le energie di questo
segno.
Non accetta tradimenti, bugie, affronti. Se scoprisse
un’azione scorretta nei suoi confronti, anche da parte di
una persona cara, taglierebbe subito e drasticamente i
rapporti. Se si perde la sua fiducia sarà difficile
riconquistarla!!
Ecco quindi il compito del sogno zodiacale del Toro in
questa vita: sviluppare ed elevarsi all’aspetto materiale,
sviluppare ed accumulare tesori spirituali.
Il segno del Toro accumula ricchezze, la sua insicurezza
lo porta a mettere da parte, comprare, possedere
proprietà, ma a livello spirituale gli appartenenti al
segno devono imparare soprattutto ad accumulare
ricchezze spirituali.
Non si possono tagliare i legami con lo spirito, ciò
ridurrebbe l’uomo a una terra secca, arida e sterile, che
non da frutto, dimenticando i veri valori della vita: la
comprensione, carità e amore.
E’ un segno molto forte, come un toro, sia fisicamente
Claudia Mineri
La vignetta di B3
15
Anno 5 - n. 11 – Maggio 2009
Mille Binari Filt – Periodico del trasporto ferroviario della Filt CGIL - Lombardia.
Supplemento al n. 62 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia.
Responsabili di Redazione: Mariano Chierchia, Sara Tripodi .
Hanno collaborato: Antonino Albanese, Letterio Allone; Carmela Amodeo, Marco Bartocci, Massimo
Colognese, Davide Corradi, Alberto Furregoni, Gianni Marcovecchio, Claudia Mineri, Salvatore Raimondo,
Giovanni Riccardi, Antonio Serra
Progetto Grafico: Sara Tripodi.
Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. - Fax 0266987098
e-mail: [email protected] - sito web: www.filt.lombardia.it
Numero chiuso il 10 maggio 2009 – stampato in proprio.
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n.11 - anno 5 - 10 maggio 2009