Ok
Ma
Il Bambù
Cristo Vera Speranza
26
Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto – Anno VII, giugno 2012
C'era un giardino molto
bello. Il suo Signore ne era
orgoglioso. Il più bello degli alberi, e anche il più caro al Signore, era un prezioso bambù. E lo stesso sapeva di essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con faccia
seria si avvicinò al bambù e disse: “Caro bambù, io ho bisogno di te”.
Per il bambù sembrava venuto il giorno più bello della sua vita e con
gioia rispose: “Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!”.
“Caro bambù – il Signore rispose – ti devo tagliare,”
“Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il più bello dei tuoi alberi – e tu mi
vuoi tagliare?”.
“Caro bambù, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te”.
Dopo un lungo silenzio l'albero disse: “Se non ti posso servire senza essere
tagliato, allora, tagliami”.
Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: “Devo tagliare anche i tuoi
rami e le tue foglie”.
“No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie.
Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie”.
“Caro bambù, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te”.
“Signore, – disse il bambù a bassa voce – prendi i miei rami e le mie foglie”.
“Caro bambù io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!".
Dopo un lungo silenzio il bambù si inclinò davanti al Signore e disse: “Tagliami e
dividimi”.
Così il Signore del giardino tagliò il bambù, tirò via i rami, strappò le sue foglie,
lo divise in due parti e gli strappò il cuore.
Poi lo prese e lo portò dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso
campi aridi. Là il Signore posò il suo bambù e collegò un capo del tronco
tagliato con la sorgente e incanalò l'altro capo verso il campo.
La sorgente cantò un benvenuto e le chiare scintillanti acque si
riversarono attraverso il corpo straziato del bambù verso il canale che
correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno.
Così quello che era un magnifico bambù diventò una grande
benedizione in tutta la sua fragilità e umiltà.
Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e
gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua
distruzione diventò un canale
che il Signore poteva usare
per rendere il suo regno più
fruttuoso.
(Da un racconto
popolare cinese)
2
Il Bambù - Giugno 2012
11 maggio 2013: Mons. Novarese
sarà Beato!
Carissimi,
con grande gioia abbiamo
ricevuto la comunicazione
della data nella quale
avrà luogo la solenne celebrazione di Beatificazione
del nostro Padre Fondatore Luigi Novarese.
Pertanto, comunico che
tale data è fissata per l’11
maggio 2013.
Lodiamo il Signore, preghiamo perché quest’avvenimento segni un nuovo
slancio apostolico.
Con grande stima.
Anna Maria Cipriano
SOdC
(Presidente
Confederazione CVS)
Il Bambù - Giugno 2012
3
Il dialogo continua...
In estate, amico
mio, mi piaci
molto più di un
gelato!
1) Le ferie, tempo favorevole per l'amicizia.
– Egr. sig. Rossi, buona estate! Per aiutarti a viverla davvero alla grande ti offro uno
spunto di riflessione sull’amicizia.
Sig. Rossi: E che c’entra l’amicizia
con questa stagione?
– Abbi un attimo di pazienza
e ti spiegherò. Rifletti: forse
che per far bene le ferie può
bastare il «distacco della spina» da questo o da quello? E
non dovremmo piuttosto – in
positivo – impiegare le nostre
migliori energie in occupazioni altre, ma veramente altre,
quali quelle proprie della festa, cioè danzare, volare, giocare, ecc? Per realizzare un
simile (ambiziosissimo) programma di ferie non è affatto
sufficiente prendere il treno o
la macchina, l’aereo o il traghetto: è vera «vacanza secon4
do Dio» solo quella nella quale
partiamo per i «viaggi del cuore» e – nei modi più diversi –
sperimentiamo la beatitudine
di sentirsi vivi e da Dio amati
e resi capaci, a nostra volta, di
riamarLo.
Sig. Rossi: Comprendo adesso: tu
ritieni che uno dei contenuti/compiti più importanti delle ferie è quello
di coltivare/riannodare le proprie
amicizie, inevitabilmente allentatesi
durante il resto dell’anno …
– Per farti innamorare/reinnamorare di essa ti sciorino
alcune testimonianze splendide:
2) L'amicizia tra elogi e sospetti.
Il Bambù - Giugno 2012
1. «Non vi è in terra dono più
grande. Che cosa abbiamo
fatto
per
meritarlo?»
(Lewis).
2. «Questa nostra amicizia
mi sembra di percepirla
come una grazia» (E. Mounier).
3. «Ho incontrato un amico
durante le vacanze. Ma
fino ad oggi non ho mai
pensato di pregare Dio a
proposito di questa amicizia. Mi sembrava che Dio
non c’entrasse; volevo soltanto che, quest’amicizia,
Dio la facesse durare. Oggi
scopro che è stato proprio
Dio a pensarci l’uno per
l’altro, a inviarci l’uno nel
cuore dell’altro».
4. «Io e il mio amico ci vogliamo tanto bene che un
giorno ci siamo detti: questa amicizia è più forte di
noi. E se venisse da Dio?
Se fosse questi il buon
Dio? Si ha l’impressione di
essere nell’Amore come il
pesce nell’acqua».
5. «Una volta trovai un amico: fortunato me – dissi – è
stato fatto per me. Ma ora
trovo nuovi e nuovi amici
che sembrano essere stati
Il Bambù - Giugno 2012
fatti per me. E altri e altri
ancora, fatti per me. E’
mai possibile che noi tutti
su tutta la terra siamo stati fatti l’uno per l’altro?»
(C.F. Chesterton).
Sig. Rossi: Belle, bellissime parole.
Ma vedi di non allargarti troppo,
però: «Chi troppo in alto sale a terra cade sovente precipitevolissimevolmente». Io, ad esempio, riguardo
all’amicizia ho fatto esperienze proprio terra terra… E, a mettermi ulteriormente
in
crisi,
hanno
contribuito alcune affermazioni (ultra-negative!) lette recentemente:
1. «Homo
homini
lupus»
(Hobbes).
2. «L’inferno sono gli altri»
(Sartre): l’amore non è che
un permanente inganno
vicendevole, il tentativo
mascherato di ridurre l’altro ad oggetto.
3. «L’amicizia non esiste: ti
cercano quando hanno bisogno, per il resto puoi
crepare» (= ci si aggrega
per il potere, l’utilità, la
paura: l’amicizia non c’entra!)
3) Il «vangelo dell’amicizia».
– Anche circa l’amicizia nulla
di meglio, sig. Rossi, che chie5
dere lumi alla Parola di Dio.
Ed ecco la splendida risposta.
Per meglio sintetizzarla la
formulo a mo’ di sillogismo:
a)
L’umanità immersa nel
peccato è davvero un ‘mondo
cane’, è proprio - per dirla con
padre Dante - un’ «aiuola feroce» (cf Rom 8,12).
b)
Ma «l’amico dell’uomo
si è fatto uomo, nascendo dalla Vergine» (s. Proclo) e non
solo «ha lavorato con mani
d’uomo, ha pensato con intelligenza d’uomo, ha agito con
volontà d’uomo: ha [addirittura] amato con cuore d’uomo
(GS 22) e «sino alla fine» (Gv
13,1).
c)
Perciò, innestato mediante il battesimo in Cristo,
vero suo «amico per la Pelle»,
è dato anche all’uomo di vivere di amore e amicizia (cf Gal
2,20).
4) Amicizia? Si, grazie!
- In conclusione invito anche
te, sig. Rossi – nell’ottima
compagnia di Cicerone, Bernardo di Chiaravalle, Aelredo,
ecc sino ai contemporanei don
Tonino Bello e fr. Roger di
Taizè – invito anche te (e me!)
a fare nostra questa piccola
immensa affermazione: «Ami6
cizia? Sì, grazie!». Consapevoli
che, prima ancora di essere
un’arte, essa è un dono (dall’Alto) e va dunque chiesta al
Datore di ogni dono.
Sig. Rossi: Mi rimane un dubbio:
ma tutto ciò vale solo per l'estate?
– Niente affatto, sig. Rossi! La
«fractio vitae», il vivere, cioè,
in compagnia gli uni degli altri, spezzando a vicenda con
amore gioie e speranze, sconfitte e vittorie, se durante le
ferie brilla di una luce particolarmente intensa, è in verità dono/compito di tutti i mesi
e di tutti i giorni (cf Mt 18,20)
…
Con affetto, tuo don Vittorio
Il Bambù - Giugno 2012
CVS-TG
➔
15 aprile è nato Davide, terzo nipote dei nonni Michele e
Chiara Scardicchio (GdA Trasfigurazione, Bitritto). Felicitazioni!
➔
30 aprile presso la Parrocchia S.M.M. Carmelo la famiglia
Carnevale è in festa. Come associazione abbiamo ricevuto
l'annuncio a partecipare alla celebrazione nuziale di Monica con Massimo. Preghiamo per la coppia affinché siano
sempre sposi sereni come quelli delle nozze di Cana, che
non avvertirono la mancanza del vino in quanto Gesù era
con loro: il Signore sia spiritualmente sempre in mezzo a
loro.
➔
Il nuovo Provinciale dei Frati Cappuccini è p. Piergiorgio Paneburgo. P. Leonardo Di Taranto, direttore dell'Ufficio per la Pastorale della Salute della nostra Diocesi,
è il vicario. A entrambi auguri di un fruttuoso lavoro.
➔
E' andata in Cielo, donando tutta se stessa, la sorella di
Rosa Maria Modugno (GdA S. Rocco). E' tornata alla
Casa del Padre anche la mamma di Laura Pace (Palo del
Colle). Tutta la famiglia associativa si stringe a loro e prega per le defunte.
➔
30 maggio: sono finalmente rientrata a casa, dopo un ultimo periodo di convalescenza all'ospedale S. Paolo. Anche
Dora Gandini e zia Rita D'Amelio sono tornate a casa.
Il Bambù - Giugno 2012
7
➔
6 giugno cade una doppia ricorrenza: a don Mimmo
Chiarantoni i nostri migliori auguri per il 19° anniversario di sacerdozio, mentre il nostro fondatore diocesano
Emmanuele Fiore avrebbe oggi compiuto 80 anni.
➔
7 giugno: auguri anche alla nostra Cooperativa “Ala di
Riserva”, che compie il 18° anno di attività. Guardiamo al
futuro affidandola con fiducia nel Signore.
➔
14 giugno: Mimmo Di Liso (GdA S. Agostino, Modugno) si
è laureato in Ingegneria. Congratulazioni vivissime!
➔
Don Francesco Santomauro è stato nominato Animatore, per il prossimo anno accademico, del triennio del Seminario Teologico di Molfetta. Siamo fiduciosi nel suo nuovo
ruolo di formatore e di sensibilizzatore anche del nostro
carisma, avendo formato con noi un ampio bagaglio di
esperienze.
➔
25 luglio: Marianna Riccardi e Vincenzo Pastore si
uniranno in matrimonio. Tutto il CVS sarà vicino agli sposi in questo giorno così importante, con l'augurio che possano sempre amarsi l'un l'altro come Cristo ama la Chiesa.
➔
31 agosto: Vito Cascella, che svolse il servizio civile con
noi e da allora è rimasto affezionato, ci comunica le sue
nozze con Vanessa Volpe. Auguri di cuore agli sposi.
Rosa Sinisi
(Responsabile Diocesana)
8
Il Bambù - Giugno 2012
“Ala di riserva” notizie
➔
L'iniziativa del “SABATO-FESTA DELLA COOPERATIVA” è stata finora un buon successo. Riprenderà dopo l'estate per continuare a sensibilizzare alla realtà della
Cooperativa e contribuire al suo sostegno.
➔
La raccolta fondi straordinaria avviata a marzo e conclusasi nel Meeting Regionale del 25 aprile è stata un successo! Ringraziamo tutti e ciascuno per i contributi che ci
hanno donato e per la pubblicità che hanno fatto all'iniziativa nelle parrocchie, tra amici e colleghi. Un ringraziamento
particolare va alla comunità di Carosino per la grande generosità dimostrata.
➔
Invitiamo tutti i civuessini a continuare a diffondere questo
appello:
Abbiamo bisogno anche
della tua… 'ala di riserva' !
Inutile dire che la crisi si fa sentire… anche e soprattutto per le Cooperative sociali.
Ora abbiamo bisogno anche di te, per poter continuare ad
aiutare chi ha bisogno di noi!
Il Bambù - Giugno 2012
9
Come puoi aiutarci? Semplice!
1) VISITANDO IL NEGOZIO, che ha tanti articoli belli e
mille idee regalo. Oggetti artigianali e artistici che valgono
‘doppio’: perché fatti a mano, e perché fatti anche con la
collaborazione di mani di ragazzi diversamente-abili.
Prima di spendere soldi altrove, passa da via Sagarriga
Visconti, 61 (angolo via Putignani);
2) FACENDOCI UN PO’ DI PUBBLICITA’ tra amici,
parenti, parrocchiani…
3)PROPONENDO AI GENITORI DEI BAMBINI E DEI
RAGAZZI della tua Parrocchia di FARE LE
BOMBONIERE per i battesimi e le comunioni da noi;
4) DESTINANDO ALLA COOPERATIVA IL CINQUE
PER MILLE nella Dichiarazione dei redditi! Il codice fiscale
della Coop. “Ala di riserva”, da inserire nella casella ‘Sostegno
volontariato e organizzazioni non lucrative’ è: 04601590724
5) CON UNA DONAZIONE! Potete fare un bonifico
utilizzando questi dati: Ala di riserva società cooperativa IBAN: IT33 N054 2404 0060 0000 1001 148
Causale: donazione per sostegno Coop. Ala di riserva.
Le donazioni effettuate con questa procedura sono detraibili
dalle tasse.
6) Segnalando ad altri la possibilità di fare donazioni per
la Coop. ‘Ala di riserva’
7) SEGNALANDO
LE
NOSTRE
INIZIATIVE
A
GENITORI DI RAGAZZI DISABILI, interessati a seguire i
nostri laboratori… che tra l’altro sono DEL TUTTO
GRATUITI!
8)…CON TUTTI I SOSTEGNI che vorrai darci… per
continuare a volare!
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Il Bambù - Giugno 2012
Una guida che continua
Mons. Novarese
e Emmanuele
Fiore
L'indimenticabile fondatore
del CVS diocesano di Bari-Bitonto, Emmanuele Fiore, venne a conoscenza del Centro
Volontari della Sofferenza attraverso la rivista "L'Ancora". Padre Ludovico Isceri, un
sacerdote che egli conobbe a
Loreto, gli propose di ricevere
la rivista del CVS in abbonamento - allora gratuito, poiché
Mons. Novarese non voleva
far pagare gli ammalati, che
già offrivano la loro vita a favore del Regno. Così Emmanuele si avvicinò al carisma e
all'ideale del CVS, ed imparò
a conoscere Mons. Novarese
attraverso i suoi scritti.
Fu poi a Lourdes che i due
ebbero modo di incontrarsi di
persona. Sull'esplanade Emmanuele, in pellegrinaggio
con l'Unitalsi, riconobbe in un
sacerdote lì presente quel
Mons. Novarese che aveva
tante volte visto in fotografia
su "L'Ancora". Chiese allora
al barelliere che lo accompaIl Bambù - Giugno 2012
Emmanuele con la sua 'arma'
preferita di apostolato
gnava di portarlo da quel sacerdote. Emmanuele si presentò a Mons. Novarese, che
subito colse la palla al balzo:
“Di che diocesi sei?”. “Di
Bari.” “Lì c'è il CVS?” “No.”
“E che aspetti?”
Così fu gettato idealmente
il primo seme del CVS a Bari.
In concreto, la fondazione avvenne poi tramite il Centro
di Taranto, che invitò don
Vittorio Borracci a predicare
un corso di Esercizi Spirituali
per gli ammalati a Valleluogo.
Ciò favorì la partecipazione di
Emmanuele e un primo manipolo di baresi che al ritorno,
ormai innamorati del carisma
associativo, si attivarono per
costituire il CVS di Bari.
Rosa Sinisi
(Dall'opuscolo “Mons. Novarese e la
Puglia – Ricordi e testimonianze”,
distribuito al Meeting Regionale di
Molfetta del 25 aprile 2012)
11
Per portare più frutto
Come un seme
di senape
Una Chiesa che evangelizza:
educare alla missionarietà /
3a parte
Vorrei con voi cogliere il dinamismo del Regno nelle parabole raccontate da Marco, il
Vangelo che ci accompagnerà
in questo anno pastorale.
Marco racconta tre parabole,
tutte sul seme. Una di queste
riguarda il granello di senape
(Mc 4, 30-32), “il più piccolo di
tutti i semi della terra”, che
diventa un arbusto, “il più
grande di tutti gli ortaggi”. Di
fatto questo seme piccolissimo, grande quanto il segno
che fa la punta di una matita
su un foglio bianco, è capace
di diventare un arbusto di due
o tre metri. Possiamo parlare
delle sproporzioni del Regno:
tra il piccolo e il grande, l’insignificante ed il rilevante (insignificante il piccolo seme,
rilevante l’arbusto che accoglie gli uccelli), tra il poco e il
tutto (il pochissimo seme e il
tutto, il grande che è l’arbusto). Tutto il Regno si basa sul
contrasto tra ciò che appare e
si vede, e ciò che è e sarà. Chi
non capisce questo fa fatica ad
entrare nella logica del Regno.
La parabola del granello di
senape ci invita innanzitutto
alla pazienza, di fronte al len12
to movimento del Regno. Il
Regno sembra poca cosa, si
vede appena, come un granellino di senape, ed una volta
gettato, bisogna pazientare.
Mons. Novarese quando in sanatorio vive la sua sofferenza
e vede quella degli amici, avverte il lento movimento del
Regno: perché la sofferenza?
Come posso essere felice?
Quale progetto realizzare?
Noi vorremmo vedere subito il
cambiamento, l’esito nuovo,
avere i risultati… Non è l’efficacia a dare valore all’evangelizzazione, che ha valore in sé,
in quanto è la Parola, la rivelazione, l’autocomunicazione
di Dio all’uomo. Accolta o rifiutata, né guadagna, né perde il suo valore. Il rischio di
voler vedere subito i risultati
è quello di forzare l’efficacia
dell’evangelizzazione, proponendola in termini costrittivi
invece che persuasivi. E noi
oggi, nel mondo postmoderno
in cui viviamo, riconosciamo
la libertà di evangelizzazione
che ci viene lasciata. La società permette alla Chiesa di
proporsi, pur non concedendole né mezzi, né ragioni per poter sostenere la sua come la
Il Bambù - Giugno 2012
forza superiore. Consegue
che, priva di ogni sostegno ma
insieme libera da ogni contaminazione e ambiguità, l’evangelizzazione resta affidata
esclusivamente a se stessa e
alla propria intrinseca efficacia.
L’altro messaggio che il
granello di senape ci chiede è
quello di avere speranza di
fronte al dinamismo del Regno. Perché il Regno di Dio ha
la forza della vita ed il piccolo
seme è irresistibile. San Paolo
ci insegna che chi vede ciò che
spera, non ha speranza. La
speranza infatti sta nel non
vedere ciò che si spera, nel sapere che il seme diventerà albero. Quando mons. Novarese
ha scritto a don Filippo Rinaldi per chiedere di pregare per
la sua guarigione, non sa a
cosa va incontro, ma si fida,
spera che la sua vita possa essere accarezzata dalla tenerezza di Dio e di Maria
Ausiliatrice, riconosce che
Don Bosco amando i giovani
ha tradotto questo amore di
Dio possibile anche nei momenti di grande disperazione.
Pazienza e speranza hanno
aiutato il granello di senape a
diventare arbusto: i Papi parlano agli ammalati aspettando il loro contributo per
l’edificazione della Chiesa; la
Casa di Re in cui si avverte il
frutto della grazia e dove ci
sentiamo come protetti, sorretti, incoraggiati a proseguire senza perderci d’animo; la
Il Bambù - Giugno 2012
Radio Vaticana che dal 1949 è
entrata nella casa di tanti
ammalati aiutandoli a scoprire la vocazione ad amare di
più (come il caso di Cecilia
Cremonesi, vedi libro); il miracolo di Claudia che apre
una via nuova, quella dei laboratori, ancora da sperimentare in tutta la sua ampiezza;
la testimonianza dei seminatori di speranza che disegnano
il cammino di santità alla nostra portata.
E noi oggi viviamo dentro
questo arbusto. La pazienza e
la speranza oggi ci aiutano a
purificare il nostro modo di
amare l’apostolato, ma anche
ci confermano che l’opera è di
Dio e della Vergine Santa e ci
aiutano a superare le apparenze ed accordare la nostra
vita con la passione gratuita
al mistero del Regno.
Brani della relazione di
don Armando Aufiero SOdC
nel Convegno di programmazione
CVS a Valleluogo, 17/9/2011
13
Meeting Regionale CVS, Seminario di Molfetta, 25 aprile 2012
In ascolto della voce del
fondatore
Il Meeting Regionale al Seminario Teologico di Molfetta
è uno dei momenti più forti e
partecipati dell'anno per tutto
il CVS di Puglia. Anche il 25
aprile scorso abbiamo ritrovato la calorosa amichevole accoglienza del Rettore del
Seminario, Mons. Luigi Renna, degli educatori e dei seminaristi.
La giornata è cominciata
con la formazione, introdotta
da un momento di preghiera
cantata. I relatori di quest'anno sono stati don Armando
Aufiero SOdC e Mauro Anselmo, autore dell'ultima biografia sul Ven. Mons. Novarese.
Don Armando ha preferito limitare il suo intervento per
lasciare spazio ad un video in
cui la voce di Mons. Novarese
stesso raccontava la sua giovinezza, con la malattia, la guarigione e la vocazione al
sacerdozio.
E' stata una forte emozione
sentire – per molti dei presenti era la prima volta – la voce
di Mons. Novarese. Nella
semplicità delle parole del
fondatore traspariva chiaramente la sua forte fede, matu14
rata sin da tenera età attraverso l'amore e l'esempio della
madre e la vita di comunità
parrocchiale.
L'intervento di Mauro Anselmo, con il suo stile preciso
e appassionato, si è concentrato invece sull'opera di Novarese adulto, che con la guida e
l'aiuto della Beata Vergine
Maria ha dato avvio, davvero
in anticipo sui tempi, ad un
apostolato mirato ad esplorare e valorizzare le risorse dello spirito nel corpo sofferente.
La giornata è proseguita
con la celebrazione della S.
Messa in cappella, il pranzo a
sacco e il pomeriggio di festa
in fraternità nel giardino del
Seminario, conclusa con un
momento di preghiera in cui
Mons. Renna ha invitato noi
civuessini a pregare per sostenere i seminaristi nella loro
vocazione e nel loro percorso
di preparazione al sacerdozio.
Ringraziamo il Signore per
il dono di questa giornata e
sentiamoci chiamati ad essere
eco, con la nostra vita, della
voce del nostro fondatore. □
Il Bambù - Giugno 2012
Comunicare la fede nel tempo
della sofferenza. Il contributo di
Mons. Luigi Novarese
Convegno Nazionale CVS, Collevalenza (PG),
28 aprile – 1° maggio 2012
Dopo alcuni anni, è ritorna- spiritualità e formazione relito il tradizionale appunta- giosa. Tutti noi civuessini siamento formativo del CVS mo stati ospitati molto bene.
Nazionale d'Italia a Colleva- Particolarmente belle e suggelenza. Per me è stata la prima stive sono la cappella, in cui
volta e l'esperienza è stata po- ogni giorno abbiamo celebrato
sitiva sotto molteplici aspetti.
la S. Messa, e la sottostante
Da Bari è partito un grup- cripta, in cui riposano le spopo piccolo ma ben assortito: glie di madre Speranza, foncon me e mio fratello erano datrice del santuario.
presenti Annalisa Caputo
LE PERSONE
SOdC, Teresa Carmosino del
E' stata davvero una gioia
GdA S. Antonio e Antonia Ca- conoscere tanti civuessini –
rella del GdA S. Maria del eravamo circa centocinquanta
Monte Carmelo. L'affiatamen- – provenienti da tutta Italia,
to è stato subito buono ed è soprattutto dal Nord, ma anulteriormente cresciuto nei che da Pescara, Napoli e
quattro giorni trascorsi assie- Roma. Uno dei lati positivi di
me (compresi il viaggio d'an- questi raduni a livello naziodata e quello di ritorno).
nale è proprio quello di
IL LUOGO
(ri)scoprire che si è in molti a
Sin dall'arrivo, il Santuario condividere un dono, un caridell'Amore Misericordioso di sma e una missione nella
Collevalenza mi ha colpito per Chiesa: questo può dare forza
la sua vastità e imponenza. E' nei momenti più difficili delcertamente uno spazio ideale l'apostolato. Porterò nel cuore,
per organizzare incontri di in particolare, Resy Rizzini, la
nostra Delegata nazionale,
Il Bambù - Giugno 2012
15
che oltre ad aver preparato,
aperto e chiuso i lavori del
convegno con grande perizia,
mi ha colpito per il suo modo
di porsi molto affabile e lieto.
Anche la conoscenza di don
Luigi Garosio SOdC mi ha rivelato – al di là di quanto potessi conoscere su di lui dai
suoi scritti su “L'Ancora” e
dalla radio – il suo tratto
umano molto delicato e, nello
stesso tempo, la sua profonda
determinazione in campo apostolico, con vera “passione per
il Regno”. E' stato anche molto bello rivedere e condividere
momenti di formazione e spiritualità con coloro che conoscevo già, come Pasquale
Caracciolo di Perugia, don Arturo Di Sabato, don Armando
Aufiero e gli altri Silenziosi.
I CONTENUTI
Venendo ai contenuti, si
può dire che il convegno non
ha tradito le attese.
La prima relazione, “La
sofferenza interroga la fede”
di don Pier Davide Guenzi, ci
ha condotto – con un percorso
molto originale attraverso il
libro di Giobbe e altri passi biblici, ma anche testi filosofici
e letterari – a considerare su
16
come la sofferenza sia “scandalo” per la sensibilità dell'uomo, “problema” per la ragione
e “mistero” per la fede. Nei laboratori pomeridiani, divisi in
gruppo, abbiamo approfondito
questi temi riflettendo su alcuni testi proposti dallo stesso
don Pier Davide.
Il secondo giorno Mons.
Carlo Rocchetta ci ha avvicinato agli aspetti specifici del
carisma civuessino con l'intervento “La valorizzazione della
sofferenza, come forma della
fede provata”. Di esso mi ha
colpito in particolare la forte
sottolineatura data dal relatore alla volontarietà dell'offerta che Cristo ha fatto di Sé
nella Passione. E' questa volontà mossa dall'amore che dà
significato alla Croce di Cristo
e ad ogni nostra croce, non la
sofferenza di per sé.
Nella tavola rotonda del
pomeriggio, infine, sono stato
Il Bambù - Giugno 2012
molto edificato dalle testimonianze di Zelinda Elmi di Perugia e Paolo Marchiori di
Brescia, che nella loro vita incarnano davvero quanto amava dire il nostro Mons.
Magrassi: “Essere cristiani
non è facile, ma è felice.”
Oltre ai contenuti veri e
propri, nel corso dei lavori del
convegno mi ha piacevolmente impressionato l'interesse
mostrato da tutti i partecipanti, che con domande e interventi hanno spesso scavato
a fondo nei temi trattati. Da
quel che dicevano si capiva
che, anche a livello di Gruppi
d'Avanguardia e CVS diocesani, svolgono un serio lavoro di
formazione permanente sulla
Parola di Dio, sul magistero
ecclesiale e sul carisma associativo. Mi è tornata in mente,
mentre ascoltavo, quella considerazione di Mons. Novarese per cui, se tutti i battezzati
sono chiamati come operai
nella vigna del Signore, gli
ammalati sono “operai specializzati” chiamati ad approfondire,
valorizzare
ed
annunciare il “vangelo della
sofferenza”: ecco, la cura che
il CVS pone per la formazione
Il Bambù - Giugno 2012
dei suoi membri fa capire che
quest'affermazione viene presa sul serio.
LA MISSIONE
Siamo tornati a casa spiritualmente e umanamente arricchiti
e
fortificati
da
quest'esperienza. La speranza
è che i semi gettati a Collevalenza portino frutto in tutte le
Diocesi. L'invito a tutti i lettori è quello di prendere in attenta
considerazione
la
partecipazione a futuri appuntamenti come questo, perché aiutano a far sentire la
gioia di appartenere al CVS e
la responsabilità dell'apostolato verso i sofferenti che ancora attendono il Vangelo.
Floriano Scioscia
(GdA Buon Pastore)
17
Tutti insieme a
Cotrino
L’Incontro Regionale Terza
Età è un evento molto sentito
nei nostri Gruppi d’Avanguardia.
Quest'anno ci siamo ritrovati presso il “Santuario Maria Santissima di Cotrino”
(BR), accolti con letizia e gioia
dall’amico Antonio Monteleone. La giornata è iniziata con
la recita delle Lodi; successivamente, dopo un breve introduzione di Antonio, ha preso
la parola Lucia Cingolani sull’interessante tema “Educarcieducare alla vita buona e bella del Vangelo nella stagione
della terza età”. La sua relazione [riportata nelle pagine
seguenti, NdR] si articolava
sulla straordinaria importanza dell’attività insieme alla
famiglia come soggetto attivo
nella Chiesa e nella società:
evangelizzare deve essere il
nostro compito costante e permanente senza, però, dimenticare
di
servire
Gesù,
dedicandoci a Lui ed esserne
testimoni
coraggiosi anche
davanti alle avversità della
vita.
E’ importante essere presenti come genitori, comportandoci coerentemente con
18
figli, nipoti e davanti al prossimo. Possono aiutarci, in
questo cammino, i preziosi
consigli del nostro Monsignor
Luigi Novarese. Dobbiamo,
con l’aiuto di Dio, portare gioia e speranza, avere coraggio
di accettarci quando siamo depressi o colti da malattie; è allora che dobbiamo dividere
con Gesù le nostre e Sue sofferenze sulla Croce, nella pienezza del Suo amore per noi.
La relazione continuava
con l’importanza del Battesimo: Cristo ci ha rivelato l’amore del Padre, siamo Suoi
figli, fratelli di Gesù venuto
per salvarci dal peccato.
Il padre cistercense, che ci
ha accompagnato durante la
giornata, ha illustrato la storia del santuario. Dopo la
pausa pranzo, abbiamo celebrato la Santa Messa.
Ringraziamo il Signore per
la giornata trascorsa. Alla
prossima.
Mimmo Fontana
(Capogruppo GdA S. Maria del
Monte Carmelo/2)
Il Bambù - Giugno 2012
Educarci – educare alla vita
buona e bella del Vangelo nella
stagione della Terza Età
Educare alla vita buona
del Vangelo è il titolo degli
Orientamenti pastorali che
l'Episcopato italiano ha indicato alle Chiese in Italia
(EVBV) per il decennio 20102020.
Il tema approfondisce la riflessione sulla particolare vocazione
educativa
della
Chiesa nei confronti delle persone, delle famiglie e di intere
popolazioni e sulla sua missione evangelizzatrice. Nonostante gli Orientamenti non si
prefiggano obiettivi di carattere sociologico, ma teologicopastorali, tuttavia la Chiesa
auspica vivamente che l'impegno di tutti i battezzati non
mancherà di produrre effetti
benefici sulla situazione generale, che il santo Padre con
molta chiarezza ha definito di
«grande
emergenza
educativa» (EVBV 3).
La fascia della Terza Età,
composta prevalentemente da
persone anziane attive, deve
sentirsi profondamente coinIl Bambù - Giugno 2012
volta in questo programma ecclesiale per il particolare ruolo che gli anziani svolgono
all'interno della famiglia e
delle comunità parrocchiali di
appartenenza.
Infatti,
la
Chiesa già da tempo si è rivolta a loro, dedicando importanti documenti come La dignità
dell'anziano e la sua missione
nella Chiesa e nel mondo, preparato dal Pontificio Consiglio
per i Laici e la Lettera agli
anziani di Giovanni Paolo II.
Entrambi i testi risalgono al
1999, dichiarato dall'ONU
Anno internazionale degli anziani, e rappresentano la voce
della Chiesa nei confronti degli uomini e delle donne appartenenti alla Terza età,
verso i quali Ella, come Madre
di tutti, ha sempre mostrato
attenzione e impegno, secondo
la visione cristiana della persona umana e della sua vocazione trascendente.
Anche negli anni successivi
ci sono stati frequenti interventi magisteriali sulle figure
19
dei "nonni" e sulla loro missione nella famiglia e nella società.
Con certezza possiamo affermare che la Chiesa riconosce a noi anziani il grande
compito della testimonianza, del raccordo intergenerazionale e soprattutto della
trasmissione della Fede,
compiti molto importanti e delicati in questa fase di nuova
evangelizzazione.
Ma come educare gli altri, come trasmettere il
Vangelo, se noi per primi
non verifichiamo costantemente la nostra conformazione a Gesù Maestro, ai
suoi atteggiamenti educativi, alla pedagogia stessa
del Vangelo?
Scriveva Tertulliano: «Cristiani si diventa, non si nasce» (citato in EVBV 26).
Infatti leggiamo al n. 28 degli
Orientamenti:
«L'immagine
del cammino ci fa comprendere che l'educazione è un processo di crescita che richiede
pazienza. Progredire verso la
maturità impegna la persona
in una formazione permanente caratterizzata da alcuni
elementi chiave: il tempo, il
coraggio, la meta».
20
Questo vale sia nel processo di formazione personale,
che giustamente si deve considerare permanente, sia nel
rapporto educativo fra educatore ed educando.
Soffermiamoci a riflettere
su questo passaggio. Il riferimento al tempo potrebbe apparire scontato, perché ogni
processo di crescita, in natura, avviene sempre in un tempo debito. Ma nell'ambito
della formazione non vale solo
la quantità del tempo necessario, ma anche la qualità del
tempo: tempo non lesinato,
non frammentato, ma vissuto
con generosità. E per la vita
spirituale il nutrimento fondamentale è dato dalla Parola, dall'Eucaristia e dalla
Preghiera a cui non si deve
sottrarre il tempo, per paura
di perderlo per altre attività,
come accade il più delle volte.
Senza questo nutrimento non
c'è progresso spirituale, né
Il Bambù - Giugno 2012
formazione armoniosa della
persona.
Allo stesso modo, per educare bisogna tessere con l'educando una relazione costante
nel tempo, fatta di fiducia e di
fedeltà, di capacità di ascolto
in cui non ci siano né atteggiamenti autoritari, che annullano la libertà dell'altro,
né permissivismo, che rende il
rapporto educativo insignificante (cfr. EVBV n. 27).
Educare è dare tempo all'altro, farlo esprimere, metterlo al centro delle nostre
cure, nella consapevolezza che
il tempo negato, soprattutto ai
bambini, è un tempo "rubato"
alla loro formazione. E se ne
troveranno in futuro i segni.
Come affermano gli Orientamenti, l'educatore deve essere testimone della verità,
della bellezza, del bene
(cfr. EVBV n. 29), con fedeltà
e con coerenza, trasmettendo
«da una generazione all'altra
qualcosa di valido e di certo,
regole di comportamento,
obiettivi credibili, intorno ai
quali costruire la propria
vita» (EVBV n.30).
Tutto questo certamente richiede il coraggio delle proprie scelte, coraggio che
Il Bambù - Giugno 2012
potremmo specificare come il
coraggio per il più e il coraggio per il meno, cioè “il coraggio
della
fedeltà”,
dell'aspirare a cose grandi, del
«prendere il largo» (cfr. Lc 5,4)
ma anche il coraggio per il
meno, cioè il coraggio di accettare i propri limiti, i propri errori e la fragilità della propria
umanità, che conosce slanci
ma anche cadute.
Infine la meta, che è bene
fissare sin dall'inizio, per dare
senso e vigore a tutto il cammino: essa consiste – come recitano gli Orientamenti –
«nella perfezione dell'amore» che rappresenta il massimo, la pienezza della vita
spirituale e della gioia. «Nell'itinerario verso la vita piena,
Gesù ci invita a seguirlo sulla
via delle beatitudini, strada di gioiosa pienezza, e sul
sentiero della croce, supremo atto di amore consumato
sino alla fine (cfr. Gv 19,30;
13,1)» (EVBV n. 28).
Recita un passo dell'art. 5
del II capitolo dello Statuto
del Centro Volontari della
Sofferenza: «Il Mistero pasquale apre alla persona
sofferente la profondità
della comunione con Cri21
sto crocifisso e risorto,
come unica ed esaustiva
proposta di vita in pienezza».
Che cosa la Chiesa chiede ai battezzati appartenenti alla Terza età?
Innanzi tutto la testimonianza di una vita sinceramente evangelica e, pertanto,
controcorrente. Gesù stesso
nel Discorso della Montagna,
a fronte dei comportamenti
umani più diffusi, ripeteva:
«Ma io vi dico...» e questo insegnamento del Maestro, nell'
"oggi" di Dio, è per tutte le generazioni.
22
Gli Orientamenti, nel IV
capitolo, affidano alle famiglie (EVBV nn. 36-37) e alle
comunità
parrocchiali
(EVBV nn. 39-42), alle associazioni ed ai movimenti
cattolici (EVBV n. 43), alla
vita consacrata (EVBV n.
45), alle scuole ed alle università cattoliche (EVBV
fin. 46-49) il compito precipuo
dell'educazione a cui anche
noi possiamo dare il nostro
piccolo, ma significativo contributo a partire dalla realtà
in cui il Signore ci ha posto. Una cosa è certa: se vogliamo lasciare un segno
positivo nel cuore dei giovani
che ci vengono affidati, dobbiamo offrire dei punti fermi, i
valori che giudichiamo fondanti della nostra stessa vita,
la testimonianza di una fede
non triste e demotivata, ma
carica della fiducia che traiamo dal Signore e dalla bellezza dei nostri anni ricchi di
esperienza e di impegno, anni
non proiettati verso il passato, ma tesi verso la meta che è
Cristo stesso.
Infatti in questa società ripiegata sull'immediato, bisogna
testimoniare
la
dimensione
escatologica
Il Bambù - Giugno 2012
Maria SS.ma di Cotrino
della fede cristiana: la vita
non finisce qua, ma si schiude
alla vita eterna, che "non è
semplicemente un tempo
senza fine, ma è un altro
piano dell'esistenza", dove
incontreremo Dio, che è il fine
di tutti gli uomini.
Non dobbiamo temere di
comunicare la nostra fede sia
in famiglia che nell'ambito
della vita ordinaria, consapevoli della libertà di ognuno,
ma anche degli impegni battesimali che siamo chiamati a
vivere. Non dimentichiamo
mai che nel rapporto educativo sono necessari: tempo, pazienza, relazioni durature,
ascolto e accompagnamento. Come diceva San Giovanni
Bosco: «L'educazione è cosa
del cuore e Dio solo ne è
Il Bambù - Giugno 2012
padrone e noi non potremo riuscire a cosa alcuna,
se Dio non ce ne insegna
l'arte e non ce ne mette in
mano la chiave» (EVBV n.
34).
Poniamoci sotto lo sguardo
della Madre di Dio, perché ci
guidi nel cammino dell'educazione, così pregandola:
Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto
l'infinita umiltà di Dio
nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante
di stringerne tra le braccia
il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare
i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere
con speranza
quell'aurora pasquale
che asciuga le lacrime
di chi è nella prova.
Maria, Amante della vita,
preserva le nostre generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia
il giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona.
(EVBV n. 56)
Lucia Cingolani
(Ufficio Famiglia Diocesi di
Bari-Bitonto)
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Ogni giorno è
una nuova
creazione!
Bari, 26 maggio 2012
Carissimi amici, con l'incontro di oggi concludiamo un
cammino durato un intero
anno, vissuto fianco a fianco,
cuore a cuore, tra le pagine
del Vangelo che sta diventando sempre di più faro per il
cammino di ciascuno.
Stiamo riscoprendo un amico importante per la nostra
vita: Gesù Cristo, o forse è
meglio dire che è Lui che ogni
giorno riscopre noi per primo!
Ad essere sinceri, dobbiamo
dire che Lui ci ha amati, chiamati e plasmati, proprio
quando la solitudine sembrava la nostra unica compagna.
Ci ha trovato mentre eravamo
rannicchiati in un angolo
oscuro della nostra "stanza",
timorosi di rialzarci in piedi,
per non cadere di nuovo. Gesù
però, con i suoi occhi lumino24
si, ci ha convinto a risorgere
con Lui, a ritrovare il coraggio
di affrontare la vita con il cuore ricolmo di speranza, traboccante di sogni e desideri,
grazie all'amore che riversa
continuamente sopra di noi,
che non tiene conto del nostro
peccato, delle nostre paure,
del nostro sentirci indegni di
Lui, ma che guarisce anche le
ferite più profonde, quando
incontra un cuore che, bisognoso della sua acqua come la
sabbia dei deserti africani, si
apre totalmente e fiduciosamente ai suoi inviti di conversione. Stiamo scoprendo che
la croce, abbracciata ogni giorno, diventa il trampolino di
lancio di chi ha scoperto la
forza grande dell'amore e si
cimenta, in punta di piedi, a
testimoniarlo ai suoi fratelli.
Ora ci spaventa di meno guardare alla nostra fragilità, perIl Bambù - Giugno 2012
ché Dio proprio lì ci incontra e
ci parla come fece con Mosè
dal roveto ardente. Ci stiamo
accorgendo che il desiderio
folle di Dio, il suo sogno più
profondo è quello di abitare
stabilmente nella nostra casa,
perché ciascuno di noi diventi
una cosa sola con Lui nella fedeltà; non solo in Paradiso,
ma iniziando questa intima
comunione già con i piedi sulla terra, questa terra che ha
così bisogno di nuovi profeti
che sappiano vedere con gli
occhi di Dio i teneri passi degli uomini e delle donne del
terzo millennio: questa è la
nostra vocazione! Siamo continuamente guariti da Dio perché, come nel vecchio racconto
di Re Mida, tutto quello che
tocchiamo d'ora in poi guarisca a sua volta e riprenda il
suo volo nei cieli della speranza. Siamo appassionati di
questa nostra piccola cosa che
si chiama vita, ma che con Dio
diventa il campo fiorito che dà
lode a Lui e rende più bella la
faccia della terra. Siamo i figli
della Risurrezione, possiamo e
vogliamo vivere con questa
unica certezza, che si fa sempre più chiara in mezzo ai
fumi evanescenti che spesso
Il Bambù - Giugno 2012
offuscano il nostro cuore: solo
Dio basta! Da lui viene tutto e
a lui tutto si orienta.
E dalla certezza del suo
amore scaturisce un'altra
grande verità: a questo punto
della vita, per noi che abbiamo incrociato il suo sguardo
traboccante di misericordia, il
dramma più grande non è
tanto quello di non essere
amati, ma quello di non amare! L'amore non si ferma: non
vuole formare dei bacini di
raccolta - per quanti grandi
siano - ma vuole prendere la
forma del fiume che irrora e
vivifica le terre che incontra.
Osiamo chiederti: facci Amore, Signore, facci Te!
Tuttavia, Signore, per non
montare in superbia, ricordaci
che ogni giorno è un nuova
partenza, una nuova occasione per ricalibrare il tiro della
vita, per rinsaldare la scelta
di seguirti... per fortuna, siamo sempre all'inizio e ogni
giorno è una nuova creazione!
Auguri di ogni bene nel Signore... e buona estate!
Andrea Gelardo
e Davide Russo
(Seminaristi di Teologia)
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La posta del Bambù
Caro CVS,
ora mi trovo a Manfredonia presso la “Casa della
Carità”. Grazie per il costante ricordo e per l'invio di “Bambù”.
Ve ne sono grato... lo dico di cuore.
Don Stefano Mazzone
Caro Bambù, se vuoi puoi pubblicare queste parole.
E' valsa la pena di arrivare a Collevalenza, e non
tutto si può spiegare: è più importante partecipare!
Grazie a Floriano, Gaetano suo fratello, ad Annalisa Caputo
e Teresa Carmosino, siamo stati bene assieme.
Un abbraccio pieno di speranza a tutti i sofferenti nel
corpo e nello spirito!
Antonia Carella (GdA S. Maria del Monte Carmelo)
Caro Bambù, ecco una barzelletta veloce veloce:
Due cavalli si incontrano, ognuno traina un carretto.
- Ciao, come va?
- Eh, tiriamo...
Mino Cagnetta (GdA S. Antonio)
Grazie a tutti per le lettere inviate!
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Il Bambù - Giugno 2012
Esercizi Spirituali
2012 a Valleluogo
9-14 luglio
“Gruppo Attivo”,
Giovanissimi, Giovani
6-12 agosto Adulti e
Giovani-adulti
16-20 agosto Famiglie
21-26 agosto Adolescenti
Giovanni Paolo II in persona
ci invita agli
Esercizi Spirituali 2012
“Non abbiate paura di dare il
vostro tempo a Cristo! Il tempo donato a Cristo non è mai
tempo perduto, ma piuttosto
tempo guadagnato per l'umanizzazione profonda dei nostri
rapporti e della nostra vita.”
(Dies Domini, 7)
Il Bambù - Giugno 2012
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Sommario
11 maggio 2013: Mons. Novarese sarà Beato!........................3
In estate, amico mio, mi piaci molto più di un gelato!...........4
CVS-TG....................................................................................7
“Ala di riserva” notizie.............................................................9
Mons. Novarese e Emmanuele Fiore....................................11
Come un seme di senape.......................................................12
In ascolto della voce del fondatore........................................14
Comunicare la fede nel tempo della sofferenza. Il contributo
di Mons. Luigi Novarese........................................................15
Tutti insieme a Cotrino.........................................................18
Educarci – educare alla vita buona e bella del Vangelo nella
stagione della Terza Età........................................................19
Ogni giorno è una nuova creazione!......................................24
La posta del Bambù...............................................................26
Esercizi Spirituali 2012 a Valleluogo....................................27
“Il Bambù” è la continuazione di “Cristo Vera Speranza”, il glorioso giornalino che ha raccontato il cammino del CVS di Bari-Bitonto per molti anni.
La nuova testata si rifà ad una antichissima parabola cinese
che esprime (inconsapevolmente) in termini poetici il carisma della nostra associazione: così infatti il bambù esclama con termini
molto... cristiani: «Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello
che vuoi» (cfr. Lc 1,38 e Mc 14,36).
Hanno collaborato a questo numero: Don Armando Aufiero,
Lucia Cingolani, sorella Anna Maria Cipriano, Mimmo Fontana,
Andrea Gelardo, Davide Russo, Rosa Sinisi
Redazione: Don Vittorio Borracci, Angela e Damiana Moschetta
(Andria), Floriano Scioscia, Maria Ida Todisco (Bisceglie)
Indirizzo postale: “Il Bambù”, c/o Scioscia, Via Maranelli 2,
70125 Bari
Indirizzo e-mail: [email protected]
Sito Web della Confederazione CVS: www.sodcvs.org
Sito Web del CVS diocesano: cvsbari.altervista.org
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Il Bambù - Giugno 2012
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Cristo Vera Speranza - CVS Bari-Bitonto