Il saluto del Parroco A nome dell’intera comunità, porgo il mio più cordiale e fraterno saluto a tutte le famiglie nell’evento di grazia, che stiamo chiudendo, dei 40 anni della nostra parrocchia e in prossimità del Santo Natale. Siamo felici di poter consegnare ad ogni famiglia di Olmo questo opuscolo, preparato dal comitato che si è creato all’interno del Consiglio Pastorale, a cui va il nostro sincero e riconoscente grazie. Solo poche righe che hanno lo scopo di dare una più ampia informazione sulla storia della nostra comunità dentro i piccoli e grandi avvenimenti che abbiamo condiviso, di cogliere il progressivo e fecondo percorso di crescita e di aggregazione, di conoscere la grande ricchezza di vita, di fede, di proposte educative nei vari gruppi e associazioni, presenti nella nostra parrocchia. In ascolto della voce dello Spirito del Signore che illumina e sostiene il nostro cammino e attenti ai nuovi appelli-messaggi della nostra società e del nostro territorio noi riprendiamo con fiducia e con sicura speranza nel Signore la nostra strada 1 comunitaria per dare nuova vitalità e per testimoniare con credibilità la nostra fede. Auspico che tutti senza delegare o essere spettatori neutrali, sentano, in un clima di partecipazione e di collaborazione, questa nostra parrocchia come la nostra grande famiglia, “la fontana del villaggio” come diceva il santo a noi caro papa Giovanni XXIII e che nutriamo per essa una vera stima e un vivo senso di appartenenza. Urge da parte di tutti noi di avere due speciali attenzioni per essere “chiesa in uscita”: una maggiore cura delle relazioni nelle nostre famiglie e con il territorio e uno sguardo propositivo ed educativo verso le nuove generazioni che ci guardano. Invocando la benedizione del Signore, colgo l’occasione di esprimere a tutti voi e alle vostre famiglie i miei più sentiti auguri di un Santo Natale e di un fecondo Anno Nuovo e di vivere la grande grazia del “ Giubileo della misericordia” che papa Francesco ci ha proposto. Il parroco Don Tarcisio Milani 2 L’introduzione del Consiglio Pastorale Parrocchiale Il CPP desidera celebrare questo 40° anniversario lasciando un segno che speriamo venga accolto e letto da tutta la Comunità di Olmo. All’interno troverete una breve storia della nostra Parrocchia dalle sue origini ad oggi, ma anche quello che la Comunità attiva e viva propone. In questo tempo di profondi cambiamenti sociali e difficoltà, crediamo che la Comunità Cristiana debba testimoniare il suo 3 annuncio di fede, nella vita quotidiana, familiare, sociale, lavorativa e in generale in tutte le dimensioni. Perciò in questo opuscolo troverete l’offerta dei gruppi operanti in Parrocchia, che testimoniano la loro fede con celebrazioni liturgiche,e svolgendo attività di ascolto della parola, di formazione di adulti, ragazzi e bambini, di attenzione ai più poveri e di momenti di aggregazione e di servizio. I gruppi sono sempre aperti a nuovi partecipanti; se desiderate contattate la Parrocchia oppure nell’opuscolo troverete le attività svolte, i giorni e gli orari di incontro: sarete i BENVENUTI. 4 La storia di Olmo Per chi si avvicina all’Olmo la prima volta ed, in particolare, per i più giovani, risulta difficile immaginare come fosse questo luogo in origine. Descriverlo potrebbe iniziare come le vecchie storie che gli anziani raccontavano nelle sere d’inverno durante i filò, nelle stalle, avvolti dal tepore corporeo delle mucche. C’era una volta, ma si, c’era una volta, tanti e tanti anni fa un territorio fra Maerne, Zelarino, Trivignano e Asseggiano denominato “Maerne verso Mestre”, attraversato da tre corsi d’acqua: il Marzenego, il rio Roviego ed il rio Dosa, le cui acque erano così pulite da essere utilizzate anche per bere. Delle fosse, che formavano dei piccoli laghetti, delimitate da alberi ombrosi emergevano dalla campagna, ricche di pesce e, per i ragazzi, meravigliose piscine dove d’estate si poteva fare il bagno, rigorosamente senza nulla addosso. Nel comprensorio c’erano tre molini ad acqua : il Benvegnù, l’Ambrosin ed il Ca’ Bianca. 5 Nel luogo in cui ora è la statua di Papa Giovanni XXIII era piantato un Olmo secolare, sotto al quale, si racconta, potevano riposarsi due greggi e la circonferenza del fusto era tale che ci volevano due uomini per abbracciarlo. L’estate era tutta un’esplosione di verde e la strada principale, sterrata, che portava a Maerne, era fiancheggiata da alti alberi frondosi che con la loro ombra rendevano meno faticoso il cammino dei viandanti che la percorrevano. La situazione era totalmente diversa d’inverno, quando le “brentane”, sinonimo di alluvione, facevano tracimare i corsi d’acqua, rendendo fangose ed impraticabili le strade e lasciando, al loro ritiro, acquitrini e pantani. Durante il periodo di dominazione della Serenissima (siamo nel 1600-1700) i terreni che costituivano il comprensorio di Maerne verso Mestre e le relative case coloniche, in affitto alle famiglie locali, erano di proprietà di Nobili Veneziani, di Scuole Veneziane, di Monasteri e di vari possidenti ecclesiastici. Le famiglie di contadini che vi erano insediate, lavoravano la terra per conto dei proprietari dei diversi fondi, ricavandone il minimo per sopravvivere. 6 Il territorio urbanisticamente era diviso in sei colmelli (contrade), Ca’ Bembo, Strada Grande, Olmo (che ovviamente prendeva il nome dall’albero precedentemente citato), Frassonello (il cui nome derivava da un grande frassino che là esisteva), Cavin Basso e Prati, che comprendevano, ciascuno un certo numero di famiglie patriarcali, le quali, sia per la mancanza di una identità comune, per le difficoltà di collegamento, per il legame con parrocchie diverse (chi frequentava Maerne, chi Trivignano, chi Chirignago) o per l’appartenenza in passato a differenti comunità, non sempre erano in buoni rapporti fra loro. Nel 1800, però, con il dominio napoleonico, per le famiglie locali le cose cambiarono, anzi peggiorarono. Con l’abolizione degli ordini religiosi e delle corporazioni, i terreni cominciarono ad essere venduti a privati, i quali, pur lasciando la conduzione dei fondi ai contadini, per ottenere alti profitti immediati, smisero di realizzare le necessarie opere di manutenzione periodiche, mettendo così in crisi le coltivazioni e la sopravvivenza delle famiglie. Ne conseguì l’abbandono dei terreni da parte degli uomini che per cercare lavoro si trasferirono in Argentina ed in Brasile. 7 Nel frattempo il capoluogo, che era sempre stato Maerne, passava, nel 1819, a Martellago e Maerne diventava una frazione. Solo nel 1922 Olmo ebbe la sua prima scuola elementare (una baracca di legno costruita vicino al fabbricato della “Tabina”). Pare impossibile ma nel 1942, sulla linea ferroviaria al confine con Asseggiano, venne costruita la stazione ferroviaria dell’Olmo, poi abbandonata alla fine della seconda guerra mondiale. Doveva arrivare il 1975 perché gli abitanti di Olmo potessero avere una propria Parrocchia, che, pur dotata di una Chiesa modesta, costruita con mano d’opera volontaria, rappresentava pur sempre il simbolo di un’emancipazione religiosa territoriale. Negli anni successivi l’urbanizzazione, iniziata prima lentamente e, poi, cresciuta in modo esponenziale con le opere di interramento dei fossati, la formazione di nuove strade, lo sviluppo dell’edilizia e l’eliminazione progressiva ed inevitabile dell’attività agricola, ha completamente cambiato e sconvolto il territorio, che negli interventi apportati per il miglioramento dello stile di vita ha perduto la naturalità 8 originaria, trasformandosi in un quartiere residenziale alla periferia di Mestre, abitato da persone provenienti da luoghi diversi, con differenti culture ed abitudini. La sera del 23 aprile 2015, presso la sala polivalente dell’Oratorio Giovanni XXIII di Olmo, si è svolta la presentazione, in occasione dei quarant’anni della Parrocchia, del primo volume sulle origini di Olmo di Umberta Melato e Domenico Rampazzo - Vegnarà sera, Vegnarà doman…Storia e memoria. 9 Il libro ricostruisce attraverso documenti e testimonianze degli anziani, l’ambiente e la storia del territorio di Olmo della prima metà del Novecento con molti riferimenti ai secoli precedenti. L’evento è stato significativo per la Comunità di Olmo che ha partecipato numerosa all’incontro, durante il quale Elisabetta Bucconi ha presentato il volume con l’accompagnamento di musiche suonate dal vivo da Salvatore Pocelluzzi e si è dato lettura ad alcuni brani, filastrocche, documenti a voce di Martina Castellaro e Michele Favaretto. “Rileggendo il vissuto con la tua famiglia, con i tuoi parenti, con i tuoi compaesani, ritrovi le memorie vive che ispirano l’oggi quotidiano. Allora il tempo si dilata e lo spazio supera i confini” Don Aldo Lucio Cristinelli, monaco eremita bergamasco Tratto dal libro “Vegnarà sera, Vegnarà doman…Storia e memoria” di Umberta Melato e Domenico Rampazzo 10 Un nuovo sacerdote in Parrocchia Dal 1 settembre 2015 è arrivato un nuovo sacerdote DITHEYA STRATON MLOKA originario della Tanzania, ospite nella nostra canonica. I motivi della sua presenza sono lo studio triennale del diritto canonico presso la sede universitaria di Venezia e la sua disponibilità nella vita della parrocchia. Questa doppia finalità è frutto di un prezioso accordo fra i Vescovi della Tanzania e dell’Italia. 11 Storia della Parrocchia La Storia della parrocchia di Olmo inizia negli anni ’60 quando gli abitanti, stanchi di doversi spostare a Maerne (o nelle parrocchie vicine) per le funzioni religiose chiedevano ripetutamente al parroco di Maerne assistenza religiosa direttamente all’Olmo. A confermare quanto questa esigenza fosse importante per il territorio, due fratelli di una vecchia famiglia di Olmo, donavano alla Curia di Treviso i terreni dove attualmente sorgono le strutture parrocchiali. Su questa area, i paesani (circa 2000 anime), nel 1965, costruivano, dove ora c’è l’Oratorio, esclusivamente con mano d’opera volontaria, un edificio, una specie di capannone, senza riscaldamento, dove il parroco di Maerne, alla domenica mattina, si recava a celebrare la messa. La volontà da parte degli abitanti di avere una propria parrocchia però aumentava, anche perché, nel frattempo, era iniziata l’evoluzione urbanistica e demografica della zona. Nel 1975 il numero degli abitanti era arrivato a circa 3000. Così, a seguito dei ripetuti solleciti, il 29 settembre 1974, il Vescovo di Treviso, Mons. Antonio Mistrorigo, inviava all’Olmo Don Franco Zanon, per fondare la nuova parrocchia, il quale, in assenza di una canonica, andava provvisoriamente ad abitare in un appartamento. 12 Finalmente il 25 marzo 1975 il Vescovo proclamava la nascita della parrocchia consacrata all’Annunciazione del Signore, seguita il 28 maggio 1975 dalla nomina canonica di Don Franco a Parroco. A proposito della dedicazione casuale della parrocchia alla Beata Vergine mi piace pensare che la dedica alla Madonna fosse insita nella storia dell’Olmo. Infatti dalla fine del 1700 fino al 1966 quando è stato sconsacrato, nella zona del Colmello di Ca’ Bembo, c’era un piccolo Oratorio che conteneva una pala raffigurante l’Annunciazione. Nella piccola chiesetta ogni mese di maggio il parroco di Maerne celebrava il fioretto ed il sabato la Santa Messa. Analoga raffigurazione della Beata Vergine, veniva rinvenuta alla fine degli anni ’70 nell’edificio dell’XI secolo, denominato “Casa delle Monache di S. Cosmo”, davanti all’ingresso della Cappella, ricoperta da uno strato di calce, stesa, probabilmente, all’inizio del 1800 a seguito delle leggi napoleoniche. Intanto nell’aprile del 1975 i parrocchiani iniziavano la costruzione dell’attuale canonica che veniva inaugurata da Mons. Mistrorigo il 27 giugno 1976. Passano gli anni e l’Olmo comincia a popolarsi. Il piccolo edificio dove si svolgono le funzioni comincia ad essere insufficiente. 13 Dopo un sondaggio con la popolazione nell’estate del 1983 veniva conferito, nel 1985, all’arch. Padre Angelo Polesello dell’Ordine dei Frati Francescani Conventuali, l’incarico di progettare la nuova Chiesa e le relative aule. La costruzione sorge nella concezione essenziale della spiritualità francescana, con l’uso di materiali naturali, priva di orpelli ed ornamenti, nitida nella sua concezione di luogo di incontro e di preghiera. La sua stessa forma ricorda, nella semplicità, una grande tenda che sorretta da dodici colonne (rappresentanti i 12 apostoli) supportanti la struttura in acciaio del tetto, alla cui cuspide è la cupola centrale (che simboleggia l’infinita perfezione di Dio), attraverso la quale la luce traspare illuminando l’altare sottostante, la cui forma squadrata ed essenziale simboleggia la finitezza dell’uomo. Anche la Tau (ultima lettera dell’alfabeto greco chiamata anche croce francescana), posta all’ingresso della Chiesa, simboleggia il segno di accoglienza misericordiosa di Cristo verso tutti. Il 9 giugno 1985, quando la popolazione ha ormai superato i 4000 abitanti, il Vescovo mons. Mistrorigo benedice la prima pietra che verrà posata, dopo aver iniziato a raccogliere i fondi necessari all’inizio dei lavori, il 26 marzo 1988. 14 Nel frattempo il 18 giugno 1986 veniva costituito ufficialmente il Consiglio Pastorale per gli Affari Economici (C.P.A.E.) che aveva sempre operato informalmente all’interno della parrocchia. Il 3 gennaio 1988, invece, nasce il Consiglio Pastorale Parrocchiale (C.P.P.). La costruzione della Chiesa, con esclusione delle aule, prosegue negli anni successivi, con la parrocchia sempre alla continua ricerca di fondi per coprire le spese, finché, dopo aver superato tutte le vicissitudini e le problematiche che si presentavano quotidianamente, i lavori venivano finalmente conclusi ed il 6 ottobre 1991 Mons. Paolo Magnani benediceva e consacrava la nuova Chiesa di Olmo. L’edificio, come già riferito, sobrio nello stile francescano del progettista, viene arredato con i vecchi banchi della Chiesa preesistente. Trascorrono gli anni ed il 12 giugno 1994 Don Franco lascia il suo incarico, per trasferirsi a Scorzè con la nomina di Arciprete. Al suo posto, il 18 settembre 1994, subentra Don Giovanni Soligo. La parrocchia, saldati tutti i debiti che aveva contratto per la costruzione della Chiesa, considerata la necessità di dotare i gruppi, che operano all’interno della parrocchia, di spazi dove svolgere le loro attività, totalmente mancanti, prendeva in considerazione il 15 completamento del progetto dell’arch. Polesello, con la costruzione della aule in aderenza alla Chiesa. Si ricominciava a ricostituire i capitali necessari per la costruzione delle aule ed il 15 ottobre 1995 iniziavano i lavori. Dopo quasi due anni, l’11 giugno 1997 gli stessi venivano completati e la nuova struttura veniva benedetta dal Vescovo Mons. Paolo Magnani. Negli anni seguenti si provvedeva a saldare i debiti contratti per la costruzione. Nel frattempo il 12 settembre 1999 Don Giovanni Soligo lascia il posto di parroco a Don Tarcizio Milani, che subentra il 12 settembre 1999. Trascorsi alcuni anni, all’interno della Parrocchia, inizia a fermentare l’idea di dare ai giovani un sano punto di ritrovo dove possano, di propria spontanea iniziativa intrattenersi e, se possibile, assimilare i valori cristiani senza che vengano loro imposti ed all’interno del quale le persone anziane possano incontrarsi e distrarsi. Nasce così l’idea di costruire l’Oratorio. Un’idea laboriosa e frutto di lunghe discussioni ed approfondimenti a causa dell’elevato costo che si sarebbe dovuto ancora sostenere. L’aiuto economico sostanziale dato dalla C.E.I. fa rompere gli indugi. 16 Viene dato incarico all’arch. Riccardo Trevisan di progettare la sala polifunzionale con le annesse aule e, dopo la predisposizione della necessaria documentazione, il 10 settembre 2007 iniziavano i lavori. L’opera, con tutte le vicissitudini che si erano accavallate durante la costruzione, si concludeva il 16 febbraio 2011 con la consegna del certificato di agibilità ed il vescovo di Treviso, Mons. Gianfranco Agostino Gardin, il 15 ottobre 2011 la benediceva e la inaugurava. Quanto rimane da pagare verrà estinto con un mutuo ventennale, ma questo gravoso impegno non fa rimpiangere la scelta fatta con l’unico scopo di dare ai nostri giovani ed anziani un luogo dove ritrovarsi. 17 Consiglio Pastorale Parrocchiale Il C.P.P. è l’organismo centrale della Parrocchia che in collaborazione con il Parroco, si occupa di programmazione, coordinamento e verifica pastorale. Il consiglio è formato da 23 membri; la composizione è varia per età, sesso ed esperienze in parrocchia; alcuni membri sono nominati dal Parroco, alcuni sono eletti dalla Comunità durante una 18 celebrazione e un’altra parte è costituita da rappresentanti di associazioni e gruppi presenti in Parrocchia o da chi partecipa ad iniziative parrocchiali. Il rinnovo del CPP normalmente avviene ogni 5 anni. I membri, che accettano questa responsabilità, devono tenere ben presente le finalità del Consiglio, previste normalmente dallo Statuto e impegnarsi ad avere l’atteggiamento e lo stile di vita richiesto per il percorso di crescita cristiana. In particolare si sottolinea che il CPP di una comunità è un organismo di comunione ecclesiale; in tutte le iniziative proposte è chiamato ad operare con senso di comunione, condivisione e servizio a immagine del grande mistero di amore della Santissima Trinità. Ad ogni membro è richiesto di contribuire nel rispetto e stima reciproca, affinché possa emergere la varietà, l’originalità e la ricchezza di ognuno. E’ forte quindi il senso di corresponsabilità e coinvolgimento nella programmazione delle varie iniziative della Comunità per discernere, guidati dallo Spirito, quali sono i percorsi su cui la Comunità è chiamata a muoversi. 19 C.P.A.E. Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici – C.P.A.E. è stato costituito il 18 giugno 1986, ed è l’organo di partecipazione dei Fedeli nella gestione economica della Parrocchia. - Coadiuva il Parroco nel predisporre le voci di spesa alla fine di ogni esercizio, previo esame dei registri contabili. - Esprime il parere su atti di straordinaria amministrazione. - Cura l’aggiornamento annuale dello stato patrimoniale della Parrocchia. E’ composto dal Parroco, che svolge le mansioni di Presidente e da cinque laici nominati dal Vescovo, sentito il parere del Consiglio Pastorale, che rimangono in carica cinque anni. Il parere dei Consiglieri ha solo funzione consultiva e non deliberativa e le decisioni ultime sono deputate al Parroco. Alle riunioni partecipano anche altre persone che collaborano con il Consiglio nelle scelte di gestione della Parrocchia. 20 La Collaborazione Pastorale In data 26 maggio 2013 il nostro Vescovo Gianfranco Agostino Gardin ha costituito la Collaborazione Pastorale di Martellago, comprendente le Parrocchie di Maerne, Martellago e Olmo. Tale nuovo Soggetto Pastorale è “una forma stabile di Collaborazione tra Parrocchie chiamate a vivere un cammino condiviso di comunione, attraverso la realizzazione di un Progetto Pastorale”. Il Vescovo ha nominato coordinatore della Collaborazione il Parroco di Martellago. E’ stato, inoltre, istituito il Consiglio della Collaborazione, formato dai sacerdoti delle tre Parrocchie, da una rappresentante delle religiose presenti in ciascuna comunità e da due membri laici dei tre Consigli Pastorali Parrocchiali. Tale organismo ha il compito di valutare e orientare le scelte che coinvolgono le tre Parrocchie garantendo sia l’identità delle singole Comunità Cristiane sia la visione unitaria della Collaborazione 21 Evento Straordinario 2015: LA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO GIANFRANCO AGOSTINO GARDIN “La visita pastorale è una delle forme, collaudate dall’esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene i contatti personali con il Clero e i membri del Popolo di Dio. E’ un’occasione per ravvivare le energie degli operatori evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli, è anche occasione per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un’azione apostolica più intensa. La visita consente inoltre di valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale. Rendendonsi conto delle circostanze e delle difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica.” (Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi, 221) Quest’anno, dal 22 al 25 gennaio abbiamo ricevuto la visita del nostro Vescovo. E’ stato un tempo di incontro con il nostro Pastore per riflettere sulla fede, per pregare, per scoprirsi parte di una Chiesa Universale. Il Vescovo ha iniziato la Visita 22 Pastorale delle Parrocchie della Diocesi a gennaio del 2013 e la continuerà fino alla fine del 2016. Hanno avuto luogo, nell’ambito della Collaborazione, diversi appuntamenti: alcuni sono stati celebrativi, altri di confronto su temi come la Catechesi, la Caritas, la Pastorale giovanile, la Pastorale familiare e degli adulti e i Consigli Pastorali Parrocchiali. Il Vescovo ha celebrato una messa in ogni Parrocchia e in quella tenuta a Olmo ha partecipato anche al successivo momento di convivialità intrattenendosi anche con i fedeli presenti. La sua presenza nella nostra Parrocchia è stata significativa per i laici, gli educatori, i formatori e anche per i bambini e i ragazzi della nostra Comunità. 23 Gruppi Presenti in Parrocchia PASTORALE GIOVANILE E DEI RAGAZZI, - AZIONE CATTOLICA - SCOUT - ORATORIO/NOI - GREST PASTORALE FAMILIARE/ADULTI, - GRUPPO FIDANZATI - GRUPPO GIOVANI SPOSI - CENTRI DI ASCOLTO DELLA PAROLA PASTORALE LITURGICA - GRUPPO LITURGICO - CORO - GRUPPO DELLA DIVINA MISERICORDIA CATECHESI, - GRUPPO DI CATECHISTI - GRUPPI DI CATECHISMO CARITAS - CARITAS PARROCCHIALE - MOVIMENTO PER LA VITA - GRUPPO DI SERVIZIO - ACLI 24 Azione Cattolica Per chi non lo sapesse, l’A.C. è un’associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa. Il progetto Formativo La secolare tradizione dell’A.C. è sempre stata caratterizzata da un impegno formativo qualificato ed originale nel comunicare il Vangelo: lo riconoscono i nostri Vescovi negli Orientamenti Pastorali per il decennio 2010-2020, in quel passaggio in cui ci chiedono di continuare a offrire quella “esemplarità formativa” che è stata preziosa in passato e di cui le comunità cristiane anche oggi avvertono l’esigenza. Siamo grati di questo riconoscimento e al tempo stesso sentiamo la responsabilità di rendere la nostra proposta formativa all’altezza dei tempi: una proposta viva, capace di interpretare la nuova condizione dei cristiani nel mondo di oggi, per poter comunicare il Vangelo in forme nuove, ma 25 sempre autentiche ed efficaci. Il percorso di formazione è sempre in evoluzione. L’azione cattolica a Olmo è presente già da molti anni; e si divide in vari settori: A.C.R. (azione cattolica ragazzi) dalla quarta elementare alla terza media; A.C.G. (azione cattolica giovanissimi) dalla prima superiore alla quinta; GRUPPO GIOVANI dai 18 anni fino ai 30 anni; L’A.C. ADULTI (azione cattolica adulti) per le persone oltre i 30 anni. L’A.C.R. si ritrova ogni sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 16.00 nel periodo che va da ottobre fino a fine maggio dell’anno successivo. L’A.C.G. e il GRUPPO GIOVANI si trovano sempre durante lo stesso periodo, una sera a settimana. A conclusione del percorso, ogni anno durante il periodo estivo (luglio e agosto) i ragazzi e i giovani vengono coinvolti 26 in campiscuola o campi di servizio della durata di una settimana. Tutte le attività sono animate da un gruppo di giovani educatori che si incontrano ogni 15 giorni per programmare le attività e per la formazione personale. Gli educatori sono figure chiave nella proposta formativa dell’A.C.: sono loro che incontrano, accolgono e preparano gli itinerari formativi dei gruppi, supportati da sussidi e proposte nazionali, facendo particolare attenzione all’accompagnamento personale di ciascun ragazzo. Azione Cattolica Ragazzi Viaggiando Verso …..Te è lo slogan che accompagna il cammino di quest’anno dei bambini e dei ragazzi di Azione Cattolica. L’itinerario formativo dell’A.C.R. si propone di iniziare i bambini e i ragazzi al mistero di Gesù Cristo. L’idea che fa da sfondo è quella del viaggio da affrontare attraverso un mezzo di trasporto bello e affascinante: il TRENO! 27 28 Azione Cattolica Giovani E’ la proposta educativa che, continuando l’esperienza dell’A.C.R., viene offerta agli adolescenti delle superiori, in questa età così importante per la crescita e la maturazione della personalità dei giovani. I gruppi A.C.G. si ritrovano settimanalmente alla sera presso l’oratorio seguiti da animatori. In questi ultimi anni, si incontrano con giovanissimi delle altre due Parrocchie della Collaborazione Pastorale e insieme partecipano ai campiscuola e ad esperienze significative di servizio. Anche questo cammino è supportato da sussidi e proposte nazionali. 29 Campiscuola Durante il periodo estivo, a conclusione del percorso annuale A.C.R. o A.C.G., si organizzano i CAMPISCUOLA della durata di una settimana; i ragazzi dalla quarta elementare e fino alla terza media normalmente vanno in Val di Sella (TN) o in base al numero di partecipanti si utilizzano case di altre Parrocchie ad esempio a Bieno (TN). Durante iI camposcuola si svolgono diverse attività: il mattino normalmente ci si concentra su attività di gruppo che affrontano temi come l’amicizia, la famiglia e altri valori fondamentali della vita di un cristiano, mentre nel pomeriggio si organizzano giochi e tornei con un filo conduttore: il tema scelto per il campo. Dalle superiori, i campiscuola, si svolgono in collaborazione con altre Parrocchie: sono esperienze di servizio presso comunità. I ragazzi e i giovani al ritorno dal camposcuola, sono sempre più ricchi, grazie all’esperienza vissuta. 30 31 Scout Un vecchio detto scout dice : "La quercia fu un tempo una ghianda …Se mai disperi di poter conseguire il successo nella vita a causa dei tuoi modesti inizi, ricordati che anche la quercia, albero grande e forte, cominciò all'inizio come una piccola ghianda giacente al suolo” (Baden Powell) La nostra prima apparizione in parrocchia avviene il giorno 11 settembre 2011, ed allora il gruppo scout Agesci Olmo 1 era proprio come una piccola ghianda, piantata in un terreno nuovo. Pochi ragazzi ruotavano attorno al gruppo, pochi ma coraggiosi, per aderire a una proposta del tutto sconosciuta e anomala. Anomala per i ragazzi di Olmo, ma in realtà lo scoutismo viene fondato nel 1907 da Baden Powell e 40 milioni circa di ragazzi possono oggi nel mondo vivere l’esperienza grazie alle sue intuizioni pedagogiche. Quasi 2000 sono gli iscritti nei paesi intorno a Olmo. In Italia l’Associazione scout più numerosa (200.000 mila circa) è l’Agesci, acronimo di Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani. L’annuncio del Vangelo anima e sostiene l’intera proposta educativa. Le attività, il clima, lo stile e l’atteggiamento dei capi costituiscono un luogo privilegiato per 32 l’incontro personale con Dio e per il cammino di fede del ragazzo e della ragazza. Oggi, nel 2015 il gruppo è cresciuto come una piccola quercia, preziosa, forte e coraggiosa. Siamo circa 70 tra lupetti e lupette, esploratori, guide e capi, ma il nostro desiderio è quello di crescere e di farci forti sia nelle radici che nello slancio verso il cielo. L’intenzionalità educativa è fondata sulla legge, sulla promessa scout e su quattro precisi punti: • formazione del carattere • salute e forza fisica • abilità manuale • servizio al prossimo Le nostre attività, dunque hanno sempre un obiettivo specifico che passa attraverso la formazione della personalità, ovvero di una relazione positiva con se stessi; la capacità di fare scelte, di scoprire ciò che si può e si vuole essere, di prendersi delle responsabilità, di farsi dei programmi coscienti di vita scoprendo la propria vocazione nel piano di Dio. La conoscenza e la creazione di un rapporto positivo con il proprio corpo in quanto dono di Dio e fonte di relazione con 33 gli altri e con l’ambiente. Il contesto delle attività scout è fondamentale: il bosco, la natura, la vita all’aria aperta sono elementi importanti. L’abilità manuale significa avere una relazione creativa con le cose; l’educazione all’abilità manuale mira ad ottenere un’intelligenza ed una progettualità pratiche; una capacità di autonomia concreta a realizzare, partendo da mezzi poveri, a valorizzare quello che si ha perché lo si sa usare. La riscoperta dell’uso intelligente delle proprie mani porta con sé una serie di comportamenti positivi: la gioia del saper fare, l’accettazione della fatica e del fallimento, la pazienza, la concretezza, l’essenzialità, il buon gusto. Infine il servizio al prossimo per cui si intende l’educazione all’amore per gli altri, al bene comune e alla solidarietà, a scoprire la ricchezza della diversità nelle persone, a vivere e lavorare insieme per costruire un mondo più giusto, a rendersi utili in qualunque momento ciò sia richiesto, mettendo a disposizione le proprie energie e capacità. In relazione alle caratteristiche psicologiche delle successive età dei ragazzi e delle ragazze, il metodo scout si articola in tre 34 momenti specifici, coordinati e progressivi di educazione, denominati: branca Lupetti/Coccinelle (Branco) 3° / 4° /5° elementare branca Esploratori/Guide (Reparto) 1°/2°/3° media e 1°/2° superiore branca Rover/Scolte. (Noviziato + Clan) 2°/3°/4°/° superiore e 1° università Ad oggi le branche presenti nel gruppo sono quella del Branco e quella del Reparto, ma il nostro progetto prevede l’apertura della branca Rover e Scolte, non appena l’età dei ragazzi ce lo permetterà (ottobre 2016). Come gruppo scout Olmo 1° crediamo particolarmente nelle tradizioni e nello stile scout, per la forza semplice ma decisiva che hanno nel campo educativo. I ragazzi non reggono le chiacchiere, ma sono affascinati dai simboli, dai riti, dai racconti… Essi imparano il bello vedendo e toccando cose belle, fatte bene, con cura. L’ordine esteriore li aiuta a creare in sé un ordine interiore, che li accompagnerà per sempre. Questo ci spinge ad indossare l’uniforme sempre completa ed ordinata. 35 Il Reparto Il Reparto Aquile Randagie al campo estivo 2015 Il reparto Aquile Randagie è stato la prima unità ad essere nata. Squadriglia femminile Volpi e squadriglia maschile Cobra per iniziare, ma dopo soli due anni è nata anche la terza, la squadriglia, maschile, i lupi. Il 18 Ottobre 2015 abbiamo avuto la grande opportunità di aprire anche la quarta squadriglia, femminile, con il nome di Pantere!!! 36 Ma cosa sono queste squadriglie? Sono dei piccoli gruppi in cui ragazzi e ragazze di età diversa imparano a realizzare i propri sogni, realizzando imprese e attività. La squadriglia è il perno attraverso cui ruota tutta la vita del reparto. Le affidiamo quest’anno a 4 ragazzi davvero in gamba e preparati, hanno il ruolo fondamentale di Caposquadriglia, una sorta di fratello/sorella maggiore che guida con fermezza ma con pazienza. Sono Dayan, Aurora, Federico e Nicolò che saranno affiancati da validi vice in grado far “volare” le nostre Aquile. Cogestione, autoeducazione, responsabilità, competenza, queste le parole che meglio descrivono gli obiettivi di crescita comuni a ciascun ragazzo che vengono poi sviluppati personalizzandoli. La vita di reparto trova la sua massima espressione durante il campo estivo. Sono due settimane in cui le squadriglie sperimentano l’essenzialità e l’arte dell’arrangiarsi. Costruiscono la loro “casa” con pali e cordini, dormono in tenda, cucinano tutti i giorni. In questo modo i ragazzi riconoscono sé stessi e i loro talenti nei risultati delle loro azioni pratiche e concrete. 37 Squadriglia Lupi al campo estivo 2015 – valle di San Lucano Taibon Agordino Il reparto si trova la domenica mattina in oratorio, durante le attività si sperimentano le tecniche dello scoutismo, si gioca, si pensano e si realizzano grandi imprese, come per esempio costruire tende sopraelevate per il campo estivo, organizzare campi invernali sulla neve o l’impegno di sistemare i parchetti di Olmo. Cerchiamo di riqualificarne uno all’anno in collaborazione con il Comune. E’ un segno della volontà di essere buoni cittadini e del rispettare il motto di questa branca: “ESTOTE PARATI”: siate pronti. 38 Il branco Il Branco Cucciolo Olmo campo estivo 2015 a Gosaldo 1° al “Del nostro meglio” È invece il motto dei lupetti e delle lupette del branco “Cucciolo”. Il 2015 è il suo quarto anno di vita, si contano una trentina di lupetti che cercano di cacciare nella jungla insieme a Mowgli e ai suoi amici animali: Bagheera la pantera, Kaa il serpente, Baloo l’orso, Akela il saggio lupo e tanti altri. In questa branca, infatti, i bambini sono accompagnati nella conoscenza di sé stessi e sperimentano la vita comunitaria 39 rivivendo l’atmosfera de “Il libro della Giungla” di R. Kipling in cui un cucciolo d’uomo, Mowgli, cresce insieme al Branco dei Lupi di Seonee imparando a rispettarne la Legge. Il Lupettismo è un metodo educativo che ha come scopo quello di voler far crescere il bambino e la bambina rispetto alle proprie caratteristiche ed esigenze utilizzando le grandi esche del metodo come: il gioco, la vita all’aria aperta,vivere le esperienze in un clima sereno chiamato Famiglia Felice, il tramando dell’esperienza e l’imparare facendo. “Tutto col gioco, nulla per gioco” è lo spirito che anima le attività e il sentiero dei lupetti. Il gioco è la parte essenziale dell’intervento educativo di questa branca. Per i bambini è essenziale e insegnandogli a giocare bene, gli si insegna a vivere bene. Anche l’approccio al “servizio verso gli altri” è un concetto fondamentale per i lupetti e le lupette che sono stimolati a compiere Buone Azioni dentro e fuori dal proprio Branco di appartenenza. 40 Oratorio Giovanni XXIII Con il desiderio di accogliere i giovani della parrocchia, su indicazione del Vescovo Magnani a seguito della Visita Pastorale del 1995, è maturata l’idea nei primi anni 2000 di un oratorio, pensato come ad un luogo privilegiato dell’azione educativa della Comunità Cristiana; un posto insomma dove i ragazzi possano radunarsi e svolgere attività, passare dei momenti di convivialità, esprimere le proprie vocazioni canore, musicali e teatrali o semplicemente incontrarsi con gli amici. L’Oratorio è un luogo aperto a tutti: ragazzi e ragazze, adolescenti e giovani, famiglie, anziani senza distinzione di classe sociale e di preparazione culturale, pur con la dovuta chiarezza educativa. L’Oratorio dedica particolare attenzione ad offrire un ambiente formativo che favorisca la graduale partecipazione alla vita comunitaria cristiana anche per i ragazzi e i giovani che vivono realtà di disagio e che spesso hanno marginalizzato la domanda religiosa. 41 Le finalità dell’Oratorio, ricalcano un po’ quelle della comunità cristiana e sono: un servizio alle persone per la loro maturazione personale e comunitaria; una vera attenzione rivolta ai fanciulli/ragazzi/giovani nel nome di Gesù; un luogo di accoglienza e di aggregazione: un riferimento per il tempo libero dei ragazzi e dei giovani e un ponte tra la parrocchia e il territorio. Esiste uno Statuto e un Regolamento, un Comitato di Gestione che coordina i responsabil i dei servizi e della manutenzione e lavora a stretto contatto con il Consiglio dell’Oratorio che ha compiti di indirizzo educativo ed è espressione dei gruppi e associazioni presenti nel Consiglio Pastorale. E’ stata inaugurata così il 15/10/2011, dal Vescovo Gianfranco Agostino Gardin, un struttura accogliente dotata di aule insonorizzate, manifestazioni, un salone polifunzionale per ospitare spettacoli, pranzi comunitari, un punto 42 ristoro, una sala giochi e spazi esterni: campi da gioco,calcio, pallavolo e giochi per i più piccoli. Inaugurazione dell’oratorio 15/10/2011 43 44 A COSA SERVE? L’Oratorio ha tante funzioni che il Comitato cerca di valorizzare. L’oratorio è un luogo dove i ragazzi possono giocare, dove si educano ad un percorso formativo nella fede. Riteniamo importante per i ragazzi della nostra Comunità avere questo spazio per poter condividere, conoscere, e crescere accanto ad adulti e famiglie che testimoniano con la loro disponibilità lo spirito di missione. PERCHE’ VENIRE IN ORATORIO? Per i ragazzi e i giovani perché si svolgono attività di vario tipo manuali, formative, ludiche, che coinvolgono diverse fasce di età, si può stare insieme ai propri coetanei, stringere amicizie, trovare un ambiente stimolante ricco di proposte. Per gli adulti e genitori per testimoniare con la loro presenza e il servizio gratuito il valore di essere una comunità cristiana viva, ma soprattutto per aprire un luogo ai ragazzi e ai giovani dove poter crescere, fare esperienze nell’ambito di un percorso educativo alla fede. Nelle foto, alcune attività svolte con l’aiuto di tanti volontari che hanno donato un po’ del loro tempo agli altri. 45 46 47 L’Oratorio è dell’intera comunità che lo assume tra i propri compiti; è un luogo in cui manifestare la propria partecipazione al compito educativo. Ciò che lo caratterizza e lo tiene vivo è il grande impegno di VOLONTARIATO, specie dei genitori. Il Comitato dell’Oratorio si ritrova il giovedì sera alle ore 21.00 per la programmazione. E’ desiderio del Comitato tenere aperta SEMPRE la struttura per ragazzi e giovani: attualmente TUTTI I POMERIGGI DI GIOVEDI’, VENERDI’, SABATO, DOMENICA e durante l’estate ogni sera, perciò …….. 48 Grest Attività estiva per i bambini e i ragazzi dalla prima elementare alla terza media. Segue questa iniziativa un folto gruppo di animatori e un gruppo di genitori e adulti che, con gioia di donare un servizio gratuito, lavorano con grande tenacia ogni anno per la piena riuscita del Grest e in modo semplice e concreto testimoniano come sia bello donare, più che ricevere. Tra le attività laboratori creativi, giochi da tavolo, o all’aria aperta e uscite di gruppo. È’ un’attività che continua ad avere un enorme successo, anche quest’anno più di 200 iscritti con la partecipazione e impegno di circa 40 animatori e circa 20 tra adulti e genitori. Ogni anno il Grest ha un tema e quest’anno è: THE RANCH 49 All’interno del ranch Ca’ More nella città di Rockstervill, insieme al contadino abitano alcuni animali, tra cui la mucca Camilla, il coccodrillo Drillo, la capra Boing e il cavallo Junior, e durante il Grest si raccontano le loro avventure e disavventure. LABORATORI DI CREATIVITA’ Il Grest offre a bambini e ragazzi la possibilità di cimentarsi in diversi laboratori, ciascuno di essi ha come obiettivo quello di aiutare i ragazzi, attraverso il gioco e la vita di squadra, a vivere nuove esperienze, momenti di festa e incontri speciali per la loro crescita. La maggior parte dei laboratori dura quindici giorni (alcuni tutto il mese perché sono più impegnativi). Durante il Grest viene redatto dai ragazzi un giornalino che racconta tutte le attività. 50 51 Laboratorio di cucina Laboratorio di sculture di plastica Laboratorio casette di cartoncino Laboratorio fantasie di carta: per creare meravigliosi bouquetes di fiori Laboratorio pittura su legno Laboratorio fantasia di pittura: per dipingere cartelloni per le uscite del grest Laboratorio di shibori: decorazione di magliette personalizzate Laboratorio di incisione su rame Laboratorio di danza: con saggio finale Laboratorio di dama: per gli amanti della strategia Laboratorio di ping pong Laboratorio di calcio Laboratorio di pallavolo Laboratorio di basket Laboratorio di karate Laboratorio di primo soccorso: procedura da seguire in caso d’emergenza Laboratorio di prevenzione: viene spiegato come aiutare le persone quando si trovano in una condizione di emergenza 52 Ogni settimana si svolgono uscite istruttive e divertenti: ad esempio quest’anno i ragazzi hanno visitato l’aereoporto di Istrana e lo zoo di Cappeller, hanno organizzato una giornata al Parco Nuove Gemme di Spinea e l’ultima uscita si è svolta all’Aquaestate di Noale. 53 54 Gruppo Fidanzati L’AMORE SI COSTRUISCE: “Vivresti tranquillo al decimo piano di un palazzo costruito <a naso> da uno che non conosce le regole dell’ingegneria e dell’edilizia? Non so…da un farmacista per esempio? Passeresti sereno sopra un ponte progettato …..da un tipografo?” La Collaborazione Pastorale di Martellago, Maerne e Olmo, propone un ITINERARIO DI FORMAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO, consapevoli che l’amore tra gli sposi è il bene più prezioso da coltivare e custodire. “E’ più che mai necessaria ai giorni nostri la preparazione dei giovani al matrimonio e alla vita famigliare…. L’esperienza insegna che i giovani ben preparati alla vita famigliare, in genere, riescono meglio degli altri… La Chiesa deve promuovere migliori e più intensi programmi di preparazione al matrimonio per affrontar ere le difficoltà in cui si dibattono tante coppie e ancor più favorire positivamente il sorgere e il maturare di matrimoni riusciti.” (Familiaris Consortio n.66) 55 DEDICATO ALLA COPPIA Vedo le coppie come equipaggiamenti iscritti ad una gara di canottaggio. La competizione è “due con”, qualcuno crede sia “due senza”. Lungo il percorso sciamano una gran varietà di concorrenti. Ci sono i più affiatati che filano via, sembra senza fatica. C’è chi si stanca facilmente e smette di remare. C’è chi rema dritto e chi rema contro. C’è chi non può remare, perché deve sistemare la barca che fa acqua. C’è chi maledice la propria barca, perché gli sembra più pesante delle altre. C’è chi rema con orgoglio, perché crede di essere l’unico a remare su quella barca. C’è chi non ha più voglia di remare. C’è chi crede di essere l’unica barca del percorso E non si accorge delle altre barche. C’è chi, dopo una partenza burrascosa, trova l’accordo con il compagno. Ma, la maggior parte, rema con fatica, ma rema sempre, 56 colpo su colpo, nella giusta direzione lasciandosi guidare dal timoniere. Tutte queste barche sono silenziose e vanno avanti Nonostante le difficoltà del percorso e, nonostante tutto, dietro di loro lasciano una scia fresca e luminosa che invita a seguirle. 57 Gruppo Giovani Sposi Le coppie “Giovani Sposi” è un gruppo di recente formazione, ha 3 anni di vita ed è in continua evoluzione perché sempre aperto ad accogliere nuove coppie di sposi che desiderino trovare un oasi di ristoro all’interno di una realtà di vita che non sempre permette di fermarsi a riflettere. L’incontro, che si svolge una volta al mese da Ottobre a Maggio alle ore 21:00 del Venerdì, offre un cammino di condivisione in cui ogni coppia contribuisce, con il suo apporto personale, a far crescere in modo armonico l’intero gruppo. Si vuole rivedere la vita di ogni giorno con tutte le sue preoccupazioni, ma anche con i suoi momenti gioiosi, alla luce del Vangelo che, in modo sempre attuale, ha per ognuno di noi un messaggio che può dare la giusta forza per affrontare le difficoltà e allo stesso tempo vivere con serenità tutto ciò che la vita stessa ci pone davanti. Sono questi i motivi che guidano e sostengono il nostro impegno che speriamo possa aiutare le giovani coppie di sposi a prendere consapevolezza che il loro amore è una piccola scintilla del grande Amore di Dio per ciascuno di noi. 58 Centri di Ascolto della Parola I “Centri di ascolto del Vangelo” sono dei gruppi di persone adulte che si incontrano preferibilmente in alcune case della parrocchia per analizzare, meditare e confrontarsi su brevi brani delle sacre scritture, finora Vangeli e Atti deli Apostoli. Non è prevista l’iscrizione, non c’é l’obbligo di frequenza e non ci sono esami o voti finali. Gli incontri sono condotti da due persone appositamente preparate che hanno l’ incarico di introdurre il brano da analizzare e quello di far rispettare la durata prevista per ciascun incontro. Si tratta di incontri “ordinati”, nel senso che si svolgono rispettando un metodo e la durata massima che è di un’ora o poco più. Sono tre i momenti che costituisco i Centri di ascolto: Lettura, osservazione e analisi del testo proposto Interpretazione ovvero significato del messaggio che l’autore vuole trasmettere Applicazione del messaggio nel vivere quotidiano di ciascuno a Olmo di Martellago. 59 Durante l’incontro è previsto che ciascuno dei presenti intervenga per dare il suo contributo se vuole e com’è capace, capita molto spesso che ci si esprima in dialetto! Su quello che ciascuno dice non vengono dati giudizi e non si aprono dibattiti perché ognuno porta molto semplicemente la sua esperienza ed esprime quello che, anche con l’aiuto degli altri, crede di capire . Non c’è l’obbligo di intervenire e si può partecipare anche solo ascoltando. Le riunioni si svolgono in un clima di cordialità e tutti hanno affermato di sentirsi più sereni alla fine di ciascun incontro; talvolta le discussioni sono così coinvolgenti che i partecipanti hanno chiesto di farlo durare un po’ di più. Ci si trova di giovedì: 4 volte durante l’Avvento, 5 volte durante la Quaresima. 60 Gruppo Liturgico È un gruppo aperto a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Parola di Dio. Si riunisce il giovedì sera alle ore 20.30 per leggere e riflettere sulle letture previste dalla Liturgia domenicale. Si propone, inoltre, di migliorare le celebrazioni delle Messe Festive con iniziative di animazione e di coinvolgimento dei fedeli. Collabora con il Parroco per rendere più belli e partecipati i diversi riti dell’Anno Liturgico, in modo particolare durante il periodo di Avvento-Natale e di Quaresima-Pasqua. 61 Coro Se di mercoledì alle ore 20.45 passando vicino alla Chiesa sentite un coro di voci melodiche e armoniche in grandi chiacchiere... Beh siamo proprio noi il coro della parrocchia, che, composto da tutto ciò che di meglio Olmo può offrire, prepara i canti e l’animazione della messa domenicale ma non solo... rassegne a base di musica moderna, latina, straniera e chi più ne ha più ne metta! Ma cos’è che ci piace di più fare? Beh stare insieme condividendo un pezzo di torta festeggiando i compleanni di tutti noi del coro, un modo come un altro per ringraziarci di farne parte!! Ti aspettiamo ogni mercoledì alle 20.45, ma soprattutto ogni domenica... 62 Rassegna del Coro del 24/5/2015 63 Gruppo di Devozione della Divina Misericordia La nostra storia comincia nell’anno del Grande Giubileo, il 30 aprile 2000, Domenica in Albis, quando papa Giovanni Paolo II proclama santa suor Faustina Kowalska a Roma e stabilisce che la Domenica in Albis, da allora, diventi la Domenica della Divina Misericordia. Erano presenti all’evento due delle nostre parrocchiane. Al loro ritorno cariche di entusiasmo hanno cominciato a parlarne alle comuni conoscenze e insieme a un gruppo di devoti abbiamo frequentato un ciclo di preparazione per l’effusione dello Spirito Santo presso la parrocchia di Fiesso d’Artico, dove era attivo un forte gruppo del movimento ecclesiale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Arriviamo così al mese di maggio del 2010 quando al capitello della Madonna di via Calvi, Don Tarcisio durante la celebrazione della Santa Messa tiene una bellissima omelia centrata sulla preghiera di intercessione. A quel punto pensammo di poter cogliere l’intuizione del parroco e di proporgli di costituire un gruppo di devozione alla Divina 64 Misericordia con lo scopo di pregare secondo le intenzioni che sarebbero pervenute ai devoti, e dai devoti, e da presentare a Gesù Misericordioso durante gli incontri di preghiera in chiesa. La proposta venne accettata da Don Tarcisio e autorizzata dal Vicario generale della diocesi con delle prescrizioni molto precise che furono condivise e fatte proprie dal responsabile del Gruppo. Dopo un periodo di preparazione nei mesi estivi, all’inizio di ottobre 2010 ecco che alcune persone iniziano il cammino di preghiera il lunedì sera alle 20.30. Da allora sono passati cinque anni e ogni lunedì, senza mai interrompersi, il gruppo si è trovato a pregare, a cantare, a riflettere, a capire la nostra fede e a presentare le intenzioni e le suppliche alla Divina Misericordia. Oggi il numero delle persone coinvolte è consistente e si ritrova a pregare sotto la guida del responsabile, seguito a sua volta da Don Tarcisio, il quale ha modo di prendere visione della pista di riflessione che viene distribuita durante la devozione ai partecipanti. In questi anni sono stati organizzati pellegrinaggi al santuario della Madonna di Rosa a San Vito al Tagliamento, dove è nata in Italia la devozione alla Divina Misericordia. Il Santuario è retto dai frati francescani minori e il caro Padre Aldo Tonini 65 ofm è stato un fervente apostolo di questa devozione, ci ha assistiti e confortati insieme a don Daniele Panzeri, orionino, col quale in più occasioni abbiamo organizzato giornate di spiritualità insieme a Padre Aldo. In particolare alcune solenni celebrazioni liturgiche presso il Monastero della Visitazione a Treviso, dove è custodito il cuore incorrotto del loro santo fondatore: Francesco di Sales. 66 Gruppo Catechisti Il gruppo catechisti di Olmo è composto da circa 31 persone che prestano gratuitamente questo servizio importante e di grande responsabilità prima di tutto al Signore e poi ai ragazzi, ai genitori e a tutta la comunità. Insieme cercano di fare un cammino di fede con il principale obiettivo di conoscere il Grande Amico Gesù. Durante gli incontri settimanali aiutati prima di tutto dallo Spirito Santo, dai corsi di formazione, dal nostro parroco e dai sussidi diocesani, si parla, si ascolta, si legge il Vangelo e attraverso esperienze diverse come i giochi, i cartelloni, brevi filmati ecc. impariamo a conoscere Dio perché l'uomo fin da piccolo ha BISOGNO di UNO che dia senso pieno alla vita. I catechisti sono persone che hanno una buona dose di coraggio e di pazienza. Non ci vuole un bel coraggio per far capire qualcosa ai ragazzi senza registri, senza giudizi e senza castighi???? I catechisti cercano di essere persone credibili che non dicono certe cose, ma cose certe che illuminano la vita e la orientano, 67 si preparano gli incontri, fanno di tutto per interessare i ragazzi, urlano anche, si demoralizzano, eppure continuano.........NON sono i più bravi e tanto meno perfetti però di una cosa possiamo stare certi non hanno altro interesse che far del bene ai ragazzi che vengono loro affidati. 68 Caritas Parrocchiale Olmo La Caritas a Olmo nasce nel 1975 con la costituzione della nostra Parrocchia; i primi promotori furono Piero Busato e Cecilia Semenzato a cui saremo sempre riconoscenti. Costituita come segno di vicinanza alla Comunità e attenzione ai bisogni delle famiglie della nostra Parrocchia, si propone di educare la Comunità alla carità cristiana e all’attenzione verso i più deboli e bisognosi. La prima domenica del mese, durante la messa domenicale, viene promossa una seconda raccolta con lo scopo di permettere alla Caritas di aiutare concretamente persone e famiglie della nostra comunità in difficoltà con il pagamento di qualche bolletta, l’acquisto di generi alimentari distribuiti in borse spesa in canonica a chi ne fa richiesta, dopo un’accurata verifica. La Caritas è formata da circa 15 persone che si riuniscono ogni primo giovedì del mese con il Parroco per un momento di formazione e per accordare le nuove attività. A maggio e a settembre di ogni anno la Caritas organizza una gita pellegrinaggio, per anziani e non, con grande partecipazione della nostra Comunità. Per gli anziani da gennaio 2015 intendiamo aumentare gli incontri a tutti i mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 17.30 con Messa o Rosario ai quali segue poi un momento di 69 convivialità. Per coloro che hanno difficoltà a raggiungere la Parrocchia, su segnalazione è possibile usufruire in forma gratuita, di un servizio di accompagnamento e rientro con nostri mezzi. La Caritas, inoltre, collabora con il Gruppo LAI (Laboratorio Amici Insieme) per l’allestimento e la preparazione dei lavoretti per le bancarelle di Natale e della Festa della Parrocchia i cui ricavati vanno devoluti per le opere parrocchiali. Fermamente convinti che tutta la Comunità debba sentirsi parte della Caritas, lasciamo le porte aperte alla provvidenza perché ognuno di noi si senta chiamato ad aiutare questo gruppo di persone. 70 Movimento per la Vita L’associazione Movimento per la Vita è un gruppo aconfessionale e apolitico iscritto alla Federazione dei Movimenti per la Vita e Centri di Aiuto alla Vita presenti sul territorio Nazionale fin dagli anni ’70. Il gruppo si è costituito a Olmo nel 1981 ed è stato registrato nel Comune di Martellago dal 1992. Fin dall’inizio della sua attività, è stato incoraggiato, accolto e sostenuto dalla disponibilità del Parroco. Le persone che lo compongono sono volontari che, forti di una convinzione personale, si impegnano a promuovere e difendere il diritto alla vita e la dignità di ognuno, dal concepimento alla morte naturale, favorendo una cultura di accoglienza come indicato nelle finalità dello Statuto. Nella Parrocchia di Olmo il Movimento per la Vita ha promosso negli anni vari incontri di formazione e raccolte di materiale per l’infanzia. Da alcuni anni è visibilmente presente ogni 3^ domenica del mese per promuovere una raccolta spontanea di offerte finalizzate all’aiuto di mamme del nostro territorio in difficili gravidanze e realizzare “progetti Gemma”: adozioni prenatali a distanza di mamma e bambino per prevenire l’aborto. Il progetto comporta un impegno di spesa di euro 2.880 e consente l’adozione a distanza sul territorio nazionale di una mamma durante gli ultimi sei mesi di 71 gravidanza e i primi 12 mesi di vita del suo bambino: attualmente 10 già realizzati e 2 in fase di realizzazione. Il movimento partecipa anche all’impegno internazionale in difesa dell’infanzia sostenendo il “Progetto Agata Smeralda” che riguarda l’adozione a distanza per minori delle Favelas di Salvador Bahia (Brasile), normalmente con due progetti all’anno. La Chiesa collabora stabilmente con il Movimento su base nazionale e ha istituito una “GIORNATA PER LA VITA” la prima domenica di febbraio, alla quale partecipa anche l’amministrazione pubblica e durante la quale il Movimento relaziona sulle attività realizzate e in corso, distribuendo materiale divulgativo e promozionale. 72 Gruppi di Servizio A tutti piace vivere in una bella casa, tenuta in ordine, pulita e con il prato sempre falciato; e così, in ogni famiglia e in ogni casa, ad un certo punto arriva il momento delle pulizie! Ebbene anche la Chiesa che frequentiamo è sempre pulita e ordinata, ma in questo caso lo Spirito Santo centra poco, solo olio di gomito! Un gruppo di volontari e volontarie si ritrova in Chiesa ogni lunedì alle ore 9.00 per circa un’oretta, mentre per le aree verdi il gruppo di manutenzione, a seconda della necessità si programma di volta in volta; il referente è il Comitato Oratorio. Appello: per le pulizie generali della Chiesa c’è una forte necessità di volontari, TUTTI sono BENVENUTI, anche occasionalmente. 73 A.C.L.I. L’associazione cattolica lavoratori italiani ha come primaria finalità quella di creare una cultura di solidarietà e di attenzione ai tanti problemi del mondo del lavoro con uno sguardo preferenziale al territorio. Svolge la sua attività attraverso patronati al servizio dei lavoratori e dei cittadini per fornire un’efficace consulenza e assistenza, preparazione ed inoltro di tutte le pratiche di pensione e di previdenza, svolgendo tutti gli adempimenti richiesti e tutelando il cittadino nei confronti di Inps, Inpdap, Inail, pubbliche amministrazioni ed enti locali, per il conseguimento dei loro diritti. Il Patronato svolge gratuitamente la propria assistenza presso i locali vicino alle Poste di Olmo, in via Damiano Chiesa con orari prestabiliti ed esposti presso la struttura. Il Patronato Acli è presente in tutte le province d’Italia e anche all’estero, dove più forte è la presenza dell’emigrazione italiana. 74 CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI NATALIZIE 2015/2016 75 1. C ON FE S S I ON I GIOVEDÌ 17 ore 20.30 Confessione comunitaria per giovanissimi e giovani ad OLMO LUNEDÌ 21 ore 20.30: A Martellago c’è la possibilità della Confessione per giovani e adulti delle tre parrocchie del nostro Comune: saranno disponibili numerosi sacerdoti GIOVEDÌ 24: Confessioni dalle ore 09.00 – 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.30 (saranno presenti per l’intera giornata un Padre missionario di Villaregia e nel pomeriggio un Padre Saveriano). 76 2. C E L E B R AZ I O N I E AP P U N T AM E N TI MERCOLEDÌ 16: ore 15.00 S. Messa e festa natalizia per gli anziani ore 18.30: Inizio Novena del S. Natale VENERDÌ 18 ore 21.00: Veglia natalizia proposta dagli scouts SABATO 19 DICEMBRE ore 20.45: Concerto in Chiesa di canti natalizi . Ingresso gratuito DOMENICA 20 ore 10.30: durante la Santa Messa verrà benedetto il Gesù Bambino del tuo Presepe GIOVEDÌ 24 DICEMBRE - ORE 23.15: VEGLIA DI NATALE ORE 24.00: S. MESSA DI MEZZANOTTE VENERDÌ 25 DICEMBRE: SS. NATALE 77 S. Messe ore 08.30 – 09.30 – 11.00 -18.30 SABATO 26 DICEMBRE: ore 9.30: S. Messa GIOVEDÌ 31 fine Anno DICEMBRE ore 18.30: S. Messa di Ringraziamento di VENERDÌ 1 GENNAIO 2015: Giornata Mondiale della Pace e Preghiera per l’inizio del Nuovo Anno S. Messe: ore 08.30 – 10.30 – 18.30 MARTEDÌ 5 GENNAIO Ore 19.30 in Oratorio arriva la Befana: calze per tutti i bambini . MERCOLEDÌ 6 GENNAIO: EPIFANIA DEL SIGNORE S. Messe: ore 08.30 – 10.30 – 18.30 ore 15.00: Benedizione dei bambini con i loro genitori davanti a Gesù e premiazione Concorso presepi 78 DOMENICA 17 GENNAIO ore 17.30: Lucciolata con partenza da Piazza Giotto - Maerne P. S. Da domenica 13 dicembre ’15 iscrizioni del Concorso Presepi, aperto a tutti Giovedì 31 dicembre: Festa dell’ultimo dell’anno in oratorio Il Corso fidanzati della Collaborazione pastorale inizierà venerdì 15 gennaio‘16 79 A Natale, come è tradizione, la Parrocchia chiede a tutte le Famiglie e a tutti gli Operatori economici un aiuto per ridurre la situazione debitoria del nuovo Oratorio, perché essa vive di Provvidenza e di solidarietà. Le offerte vanno depositate nell’apposita cassetta in Chiesa o mediante bonifico bancario intestato alla parrocchia con il seguente iban: IT97 B0899036160001010018040. L’invito è rivolto a tutti: ciascuno dia secondo le proprie possibilità. Fin d’ora esprimiamo a quanti contribuiranno il nostro sincero grazie. 80