Il saluto del Parroco
A nome dell’intera comunità, porgo il mio più cordiale e
fraterno saluto a tutte le famiglie nell’evento di grazia, che
stiamo chiudendo, dei 40 anni della nostra parrocchia e in
prossimità del Santo Natale.
Siamo felici di poter consegnare ad ogni famiglia di Olmo
questo opuscolo, preparato dal comitato che si è creato
all’interno del Consiglio Pastorale, a cui va il nostro sincero e
riconoscente grazie.
Solo poche righe che hanno lo scopo di dare una più ampia
informazione sulla storia della nostra comunità dentro i piccoli
e grandi avvenimenti che abbiamo condiviso, di cogliere il
progressivo e fecondo percorso di crescita e di aggregazione,
di conoscere la grande ricchezza di vita, di fede, di proposte
educative nei vari gruppi e associazioni, presenti nella nostra
parrocchia.
In ascolto della voce dello Spirito del Signore che illumina e
sostiene il nostro cammino e attenti ai nuovi appelli-messaggi
della nostra società e del nostro territorio noi riprendiamo con
fiducia e con sicura speranza nel Signore la nostra strada
1
comunitaria per dare nuova vitalità e per testimoniare con
credibilità la nostra fede.
Auspico che tutti senza delegare o essere spettatori neutrali,
sentano, in un clima di partecipazione e di collaborazione,
questa nostra parrocchia come la nostra grande famiglia, “la
fontana del villaggio” come diceva il santo a noi caro papa
Giovanni XXIII e che nutriamo per essa una vera stima e un
vivo senso di appartenenza.
Urge da parte di tutti noi di avere due speciali attenzioni per
essere “chiesa in uscita”: una maggiore cura delle relazioni
nelle nostre famiglie e con il territorio e uno sguardo
propositivo ed educativo verso le nuove generazioni che ci
guardano.
Invocando la benedizione del Signore, colgo l’occasione di
esprimere a tutti voi e alle vostre famiglie i miei più sentiti
auguri di un Santo Natale e di un fecondo Anno Nuovo e di
vivere la grande grazia del “ Giubileo della misericordia” che
papa Francesco ci ha proposto.
Il parroco
Don Tarcisio Milani
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L’introduzione del Consiglio Pastorale Parrocchiale
Il CPP desidera celebrare questo 40° anniversario lasciando un
segno che speriamo venga accolto e letto da tutta la Comunità
di Olmo. All’interno troverete una breve storia della nostra
Parrocchia dalle sue origini ad oggi, ma anche quello che la
Comunità attiva e viva propone.
In questo tempo di profondi cambiamenti sociali e difficoltà,
crediamo che la Comunità Cristiana debba testimoniare il suo
3
annuncio di fede, nella vita quotidiana, familiare, sociale,
lavorativa e in generale in tutte le dimensioni.
Perciò in questo opuscolo troverete l’offerta dei gruppi
operanti in Parrocchia, che testimoniano la loro fede con
celebrazioni liturgiche,e svolgendo attività di ascolto della
parola, di formazione di adulti, ragazzi e bambini, di
attenzione ai più poveri e di momenti di aggregazione e di
servizio.
I gruppi sono sempre aperti a nuovi partecipanti; se
desiderate contattate la Parrocchia oppure nell’opuscolo
troverete le attività svolte, i giorni e gli orari di incontro:
sarete i BENVENUTI.
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La storia di Olmo
Per chi si avvicina all’Olmo la prima volta ed, in particolare, per
i più giovani, risulta difficile immaginare come fosse questo
luogo in origine.
Descriverlo potrebbe iniziare come le vecchie storie che gli
anziani raccontavano nelle sere d’inverno durante i filò, nelle
stalle, avvolti dal tepore corporeo delle mucche.
C’era una volta, ma si, c’era una volta, tanti e tanti anni fa un
territorio fra Maerne, Zelarino, Trivignano e Asseggiano
denominato “Maerne verso Mestre”, attraversato da tre corsi
d’acqua: il Marzenego, il rio Roviego ed il rio Dosa, le cui acque
erano così pulite da essere utilizzate anche per bere.
Delle fosse, che formavano dei piccoli laghetti, delimitate da
alberi ombrosi emergevano dalla campagna, ricche di pesce e,
per i ragazzi, meravigliose piscine dove d’estate si poteva fare
il bagno, rigorosamente senza nulla addosso.
Nel comprensorio c’erano tre molini ad acqua : il Benvegnù,
l’Ambrosin ed il Ca’ Bianca.
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Nel luogo in cui ora è la statua di Papa Giovanni XXIII era
piantato un Olmo secolare, sotto al quale, si racconta,
potevano riposarsi due greggi e la circonferenza del fusto era
tale che ci volevano due uomini per abbracciarlo.
L’estate era tutta un’esplosione di verde e la strada principale,
sterrata, che portava a Maerne, era fiancheggiata da alti alberi
frondosi che con la loro ombra rendevano meno faticoso il
cammino dei viandanti che la percorrevano.
La situazione era totalmente diversa d’inverno, quando le
“brentane”, sinonimo di alluvione, facevano tracimare i corsi
d’acqua, rendendo fangose ed impraticabili le strade e
lasciando, al loro ritiro, acquitrini e pantani.
Durante il periodo di dominazione della Serenissima (siamo
nel 1600-1700) i terreni che costituivano il comprensorio di
Maerne verso Mestre e le relative case coloniche, in affitto
alle famiglie locali, erano di proprietà di Nobili Veneziani, di
Scuole Veneziane, di Monasteri e di vari possidenti
ecclesiastici.
Le famiglie di contadini che vi erano insediate, lavoravano la
terra per conto dei proprietari dei diversi fondi, ricavandone il
minimo per sopravvivere.
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Il territorio urbanisticamente era diviso in sei colmelli
(contrade), Ca’ Bembo, Strada Grande, Olmo (che ovviamente
prendeva il nome dall’albero precedentemente citato),
Frassonello (il cui nome derivava da un grande frassino che là
esisteva), Cavin Basso e Prati, che comprendevano, ciascuno
un certo numero di famiglie patriarcali, le quali, sia per la
mancanza di una identità comune, per le difficoltà di
collegamento, per il legame con parrocchie diverse (chi
frequentava Maerne, chi Trivignano, chi Chirignago) o per
l’appartenenza in passato a differenti comunità, non sempre
erano in buoni rapporti fra loro.
Nel 1800, però, con il dominio napoleonico, per le famiglie
locali le cose cambiarono, anzi peggiorarono.
Con l’abolizione degli ordini religiosi e delle corporazioni, i
terreni cominciarono ad essere venduti a privati, i quali, pur
lasciando la conduzione dei fondi ai contadini, per ottenere
alti profitti immediati, smisero di realizzare le necessarie
opere di manutenzione periodiche, mettendo così in crisi le
coltivazioni e la sopravvivenza delle famiglie.
Ne conseguì l’abbandono dei terreni da parte degli uomini che
per cercare lavoro si trasferirono in Argentina ed in Brasile.
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Nel frattempo il capoluogo, che era sempre stato Maerne,
passava, nel 1819, a Martellago e Maerne diventava una
frazione.
Solo nel 1922 Olmo ebbe la sua prima scuola elementare (una
baracca di legno costruita vicino al fabbricato della “Tabina”).
Pare impossibile ma nel 1942, sulla linea ferroviaria al confine
con Asseggiano, venne costruita la stazione ferroviaria
dell’Olmo, poi abbandonata alla fine della seconda guerra
mondiale.
Doveva arrivare il 1975 perché gli abitanti di Olmo potessero
avere una propria Parrocchia, che, pur dotata di una Chiesa
modesta,
costruita
con
mano
d’opera
volontaria,
rappresentava pur sempre il simbolo di un’emancipazione
religiosa territoriale.
Negli
anni
successivi
l’urbanizzazione,
iniziata
prima
lentamente e, poi, cresciuta in modo esponenziale con le
opere di interramento dei fossati, la formazione di nuove
strade, lo sviluppo dell’edilizia e l’eliminazione progressiva ed
inevitabile dell’attività agricola, ha completamente cambiato e
sconvolto il territorio, che negli interventi apportati per il
miglioramento dello stile di vita ha perduto la naturalità
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originaria, trasformandosi in un quartiere residenziale alla
periferia di Mestre, abitato da persone provenienti da luoghi
diversi, con differenti culture ed abitudini.
La sera del
23 aprile 2015, presso la sala polivalente
dell’Oratorio Giovanni XXIII di Olmo, si è svolta la
presentazione, in occasione dei quarant’anni della Parrocchia,
del primo volume sulle origini di Olmo di Umberta Melato e
Domenico Rampazzo - Vegnarà sera, Vegnarà doman…Storia e
memoria.
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Il libro ricostruisce attraverso documenti e testimonianze degli
anziani, l’ambiente e la storia del territorio di Olmo della
prima metà del Novecento con molti riferimenti ai secoli
precedenti.
L’evento è stato significativo per la Comunità di Olmo che ha
partecipato numerosa all’incontro, durante il quale Elisabetta
Bucconi ha presentato il volume con l’accompagnamento di
musiche suonate dal vivo da Salvatore Pocelluzzi e si è dato
lettura ad alcuni brani, filastrocche, documenti a voce di
Martina Castellaro e Michele Favaretto.
“Rileggendo il vissuto con la tua famiglia, con i tuoi parenti,
con i tuoi compaesani, ritrovi le memorie vive che ispirano
l’oggi quotidiano. Allora il tempo si dilata e lo spazio supera i
confini”
Don Aldo Lucio Cristinelli, monaco eremita bergamasco
Tratto dal libro “Vegnarà sera, Vegnarà doman…Storia e
memoria”
di Umberta Melato e Domenico Rampazzo
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Un nuovo sacerdote in Parrocchia
Dal 1 settembre 2015 è arrivato un nuovo sacerdote DITHEYA
STRATON MLOKA originario della Tanzania, ospite nella nostra
canonica. I motivi della sua presenza sono lo studio triennale del
diritto canonico presso la sede universitaria di Venezia e la sua
disponibilità nella vita della parrocchia. Questa doppia finalità è
frutto di un prezioso accordo fra i Vescovi della Tanzania e
dell’Italia.
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Storia della Parrocchia
La Storia della parrocchia di Olmo inizia negli anni ’60 quando gli
abitanti, stanchi di doversi spostare a Maerne (o nelle parrocchie
vicine) per le funzioni religiose chiedevano ripetutamente
al
parroco di Maerne assistenza religiosa direttamente all’Olmo.
A confermare quanto questa esigenza fosse importante per il
territorio, due fratelli di una vecchia famiglia di Olmo, donavano alla
Curia di Treviso i terreni dove attualmente sorgono le strutture
parrocchiali.
Su questa area, i paesani (circa 2000 anime), nel 1965, costruivano,
dove ora c’è l’Oratorio, esclusivamente con mano d’opera
volontaria,
un
edificio,
una
specie
di
capannone,
senza
riscaldamento, dove il parroco di Maerne, alla domenica mattina, si
recava a celebrare la messa.
La volontà da parte degli abitanti di avere una propria parrocchia
però aumentava, anche perché, nel frattempo, era iniziata
l’evoluzione urbanistica e demografica della zona.
Nel 1975 il numero degli abitanti era arrivato a circa 3000.
Così, a seguito dei ripetuti solleciti, il 29 settembre 1974, il Vescovo
di Treviso, Mons. Antonio Mistrorigo, inviava all’Olmo Don Franco
Zanon, per fondare la nuova parrocchia, il quale, in assenza di una
canonica, andava provvisoriamente ad abitare in un appartamento.
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Finalmente il 25 marzo 1975 il Vescovo proclamava la nascita della
parrocchia consacrata all’Annunciazione del Signore, seguita il 28
maggio 1975 dalla nomina canonica di Don Franco a Parroco.
A proposito della dedicazione casuale della parrocchia alla Beata
Vergine mi piace pensare che la dedica alla Madonna fosse insita
nella storia dell’Olmo.
Infatti dalla fine del 1700 fino al 1966 quando è stato sconsacrato,
nella zona del Colmello di Ca’ Bembo, c’era un piccolo Oratorio che
conteneva una pala raffigurante l’Annunciazione.
Nella piccola chiesetta ogni mese di maggio il parroco di Maerne
celebrava il fioretto ed il sabato la Santa Messa.
Analoga raffigurazione della Beata Vergine, veniva rinvenuta alla
fine degli anni ’70 nell’edificio dell’XI secolo, denominato “Casa
delle Monache di S. Cosmo”, davanti all’ingresso della Cappella,
ricoperta da uno strato di calce, stesa, probabilmente, all’inizio del
1800 a seguito delle leggi napoleoniche.
Intanto nell’aprile del 1975 i parrocchiani iniziavano la costruzione
dell’attuale canonica che veniva inaugurata da Mons. Mistrorigo il
27 giugno 1976.
Passano gli anni e l’Olmo comincia a popolarsi.
Il piccolo edificio dove si svolgono le funzioni comincia ad essere
insufficiente.
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Dopo un sondaggio con la popolazione nell’estate del 1983 veniva
conferito, nel 1985, all’arch. Padre Angelo Polesello dell’Ordine dei
Frati Francescani Conventuali, l’incarico di progettare la nuova
Chiesa e le relative aule.
La costruzione sorge nella concezione essenziale della spiritualità
francescana, con l’uso di materiali naturali, priva di orpelli ed
ornamenti, nitida nella sua concezione di luogo di incontro e di
preghiera.
La sua stessa forma ricorda, nella semplicità, una grande tenda che
sorretta da dodici colonne (rappresentanti i 12 apostoli) supportanti
la struttura in acciaio del tetto, alla cui cuspide è la cupola centrale
(che simboleggia l’infinita perfezione di Dio), attraverso la quale la
luce traspare illuminando l’altare sottostante, la cui forma
squadrata ed essenziale simboleggia la finitezza dell’uomo.
Anche la Tau (ultima lettera dell’alfabeto greco chiamata anche
croce francescana), posta all’ingresso della Chiesa, simboleggia il
segno di accoglienza misericordiosa di Cristo verso tutti.
Il 9 giugno 1985, quando la popolazione ha ormai superato i 4000
abitanti, il Vescovo mons. Mistrorigo benedice la prima pietra che
verrà posata, dopo aver iniziato a raccogliere i fondi necessari
all’inizio dei lavori, il 26 marzo 1988.
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Nel frattempo il 18 giugno 1986 veniva costituito ufficialmente il
Consiglio Pastorale per gli Affari Economici (C.P.A.E.) che aveva
sempre operato informalmente all’interno della parrocchia.
Il 3 gennaio 1988, invece, nasce il Consiglio Pastorale Parrocchiale
(C.P.P.).
La costruzione della Chiesa, con esclusione delle aule, prosegue
negli anni successivi, con la parrocchia sempre alla continua
ricerca di fondi
per
coprire le spese, finché, dopo aver
superato tutte le vicissitudini e le problematiche che si
presentavano quotidianamente, i lavori venivano finalmente
conclusi ed il 6 ottobre 1991 Mons. Paolo Magnani benediceva e
consacrava la nuova Chiesa di Olmo.
L’edificio, come già riferito, sobrio nello stile francescano del
progettista, viene arredato con i vecchi banchi della Chiesa
preesistente.
Trascorrono gli anni ed il 12 giugno 1994 Don Franco lascia il suo
incarico, per trasferirsi a Scorzè con la nomina di Arciprete.
Al suo posto, il 18 settembre 1994, subentra Don Giovanni Soligo.
La parrocchia, saldati tutti i debiti che aveva contratto per la
costruzione della Chiesa, considerata la necessità di dotare i gruppi,
che operano all’interno della parrocchia, di spazi dove svolgere le
loro attività, totalmente mancanti, prendeva in considerazione il
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completamento del progetto dell’arch. Polesello, con la costruzione
della aule in aderenza alla Chiesa.
Si ricominciava a ricostituire i capitali necessari per la costruzione
delle aule ed il 15 ottobre 1995 iniziavano i lavori.
Dopo quasi due anni, l’11 giugno 1997 gli stessi venivano completati
e la nuova struttura veniva benedetta dal Vescovo Mons. Paolo
Magnani.
Negli anni seguenti si provvedeva a saldare i debiti contratti per la
costruzione.
Nel frattempo il 12 settembre 1999 Don Giovanni Soligo lascia il
posto di parroco a Don Tarcizio Milani, che subentra il 12 settembre
1999.
Trascorsi alcuni anni, all’interno della Parrocchia, inizia a fermentare
l’idea di dare ai giovani un sano punto di ritrovo dove possano, di
propria spontanea iniziativa intrattenersi e, se possibile, assimilare i
valori cristiani senza che vengano loro imposti ed all’interno del
quale le persone anziane possano incontrarsi e distrarsi.
Nasce così l’idea di costruire l’Oratorio.
Un’idea laboriosa e frutto di lunghe discussioni ed approfondimenti
a causa dell’elevato costo che si sarebbe dovuto ancora sostenere.
L’aiuto economico sostanziale dato dalla C.E.I. fa rompere gli indugi.
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Viene dato incarico all’arch. Riccardo Trevisan di progettare la sala
polifunzionale con le annesse aule e, dopo la predisposizione della
necessaria documentazione, il 10 settembre 2007 iniziavano i lavori.
L’opera, con tutte le vicissitudini che si erano accavallate durante la
costruzione, si concludeva il 16 febbraio 2011 con la consegna del
certificato di agibilità ed il vescovo di Treviso, Mons. Gianfranco
Agostino Gardin, il 15 ottobre 2011 la benediceva e la inaugurava.
Quanto rimane da pagare verrà estinto con un mutuo ventennale,
ma questo gravoso impegno non fa rimpiangere la scelta fatta con
l’unico scopo di dare ai nostri giovani ed anziani un luogo dove
ritrovarsi.
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Consiglio Pastorale Parrocchiale
Il C.P.P. è l’organismo centrale della Parrocchia che in
collaborazione con il Parroco, si occupa di programmazione,
coordinamento e verifica pastorale. Il consiglio è formato da
23 membri; la composizione è varia per età, sesso ed
esperienze in parrocchia; alcuni membri sono nominati dal
Parroco, alcuni sono eletti dalla Comunità durante una
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celebrazione e un’altra parte è costituita da rappresentanti di
associazioni e gruppi presenti in Parrocchia o da chi partecipa
ad iniziative parrocchiali. Il rinnovo del CPP normalmente
avviene ogni 5 anni. I membri, che accettano questa
responsabilità, devono tenere ben presente le finalità del
Consiglio, previste normalmente dallo Statuto e impegnarsi ad
avere l’atteggiamento e lo stile di vita richiesto per il percorso
di crescita cristiana. In particolare si sottolinea che il CPP di
una comunità è un organismo di comunione ecclesiale; in
tutte le iniziative proposte è chiamato ad operare con senso di
comunione, condivisione e servizio a immagine del grande
mistero di amore della Santissima Trinità. Ad ogni membro è
richiesto di contribuire nel rispetto e stima reciproca, affinché
possa emergere la varietà, l’originalità e la ricchezza di
ognuno. E’ forte quindi il senso di corresponsabilità e
coinvolgimento nella programmazione delle varie iniziative
della Comunità per discernere, guidati dallo Spirito, quali sono
i percorsi su cui la Comunità è chiamata a muoversi.
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C.P.A.E.
Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici – C.P.A.E. è
stato costituito il 18 giugno 1986, ed è l’organo di
partecipazione dei Fedeli nella gestione economica della
Parrocchia.
- Coadiuva il Parroco nel predisporre le voci di spesa alla
fine di ogni esercizio, previo esame dei registri contabili.
- Esprime il parere su atti di straordinaria amministrazione.
- Cura l’aggiornamento annuale dello stato patrimoniale
della Parrocchia.
E’ composto dal Parroco, che svolge le mansioni di Presidente
e da cinque laici nominati dal Vescovo, sentito il parere del
Consiglio Pastorale, che rimangono in carica cinque anni.
Il parere dei Consiglieri ha solo funzione consultiva e non
deliberativa e le decisioni ultime sono deputate al Parroco.
Alle riunioni partecipano anche altre persone che collaborano
con il Consiglio nelle scelte di gestione della Parrocchia.
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La Collaborazione Pastorale
In data 26 maggio 2013 il nostro Vescovo Gianfranco Agostino
Gardin ha costituito la Collaborazione Pastorale di Martellago,
comprendente le Parrocchie di Maerne, Martellago e Olmo.
Tale nuovo Soggetto Pastorale è “una forma stabile di
Collaborazione tra Parrocchie chiamate a vivere un cammino
condiviso di comunione,
attraverso la realizzazione di un
Progetto Pastorale”. Il Vescovo ha nominato coordinatore
della Collaborazione il Parroco di Martellago. E’ stato, inoltre,
istituito il Consiglio della Collaborazione, formato dai sacerdoti
delle tre Parrocchie, da una rappresentante delle religiose
presenti in ciascuna comunità e da due membri laici dei tre
Consigli Pastorali Parrocchiali. Tale organismo ha il compito di
valutare e orientare le scelte che coinvolgono le tre Parrocchie
garantendo sia l’identità delle singole Comunità Cristiane sia la
visione unitaria della Collaborazione
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Evento Straordinario 2015:
LA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO GIANFRANCO
AGOSTINO GARDIN
“La visita pastorale è una delle forme, collaudate
dall’esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene i
contatti personali con il Clero e i membri del Popolo di Dio.
E’ un’occasione per ravvivare le energie degli operatori
evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli, è anche occasione
per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita
cristiana e ad un’azione apostolica più intensa.
La visita consente inoltre di valutare l’efficienza delle strutture
e degli strumenti destinati al servizio pastorale. Rendendonsi
conto delle circostanze e delle difficoltà del lavoro di
evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i
mezzi della pastorale organica.”
(Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi, 221)
Quest’anno, dal 22 al 25 gennaio abbiamo ricevuto la visita
del nostro Vescovo. E’ stato un tempo di incontro con il nostro
Pastore per riflettere sulla fede, per pregare, per scoprirsi
parte di una Chiesa Universale. Il Vescovo ha iniziato la Visita
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Pastorale delle Parrocchie della Diocesi a gennaio del 2013 e la
continuerà fino alla fine del 2016.
Hanno avuto luogo, nell’ambito della Collaborazione, diversi
appuntamenti: alcuni sono stati celebrativi, altri di confronto
su temi come la Catechesi, la Caritas, la Pastorale giovanile, la
Pastorale familiare e degli adulti e i Consigli Pastorali
Parrocchiali. Il Vescovo ha celebrato una messa in ogni
Parrocchia e in quella tenuta a Olmo ha partecipato anche al
successivo momento di convivialità intrattenendosi anche con
i fedeli presenti. La sua presenza nella nostra Parrocchia è
stata significativa per i laici, gli educatori, i formatori e anche
per i bambini e i ragazzi della nostra Comunità.
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Gruppi Presenti in Parrocchia

PASTORALE GIOVANILE E DEI RAGAZZI,
- AZIONE CATTOLICA
- SCOUT
- ORATORIO/NOI
- GREST

PASTORALE FAMILIARE/ADULTI,
- GRUPPO FIDANZATI
- GRUPPO GIOVANI SPOSI
- CENTRI DI ASCOLTO DELLA PAROLA

PASTORALE LITURGICA
- GRUPPO LITURGICO
- CORO
- GRUPPO DELLA DIVINA MISERICORDIA

CATECHESI,
- GRUPPO DI CATECHISTI
- GRUPPI DI CATECHISMO

CARITAS
- CARITAS PARROCCHIALE
- MOVIMENTO PER LA VITA
- GRUPPO DI SERVIZIO
- ACLI
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Azione Cattolica
Per chi non lo sapesse, l’A.C. è un’associazione di laici che si
impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed
in diretta collaborazione con la Gerarchia per la realizzazione
del fine generale apostolico della Chiesa.
Il progetto Formativo
La secolare tradizione dell’A.C. è sempre stata caratterizzata
da un impegno formativo qualificato ed originale nel
comunicare il Vangelo: lo riconoscono i nostri Vescovi negli
Orientamenti Pastorali per il decennio 2010-2020, in quel
passaggio in cui ci chiedono di continuare a offrire quella
“esemplarità formativa” che è stata preziosa in passato e di
cui le comunità cristiane anche oggi avvertono l’esigenza.
Siamo grati di questo riconoscimento e al tempo stesso
sentiamo la responsabilità di rendere la nostra proposta
formativa all’altezza dei tempi: una proposta viva, capace di
interpretare la nuova condizione dei cristiani nel mondo di
oggi, per poter comunicare il Vangelo in forme nuove, ma
25
sempre autentiche ed efficaci. Il percorso di formazione è
sempre in evoluzione.
L’azione cattolica a Olmo è presente già da molti anni; e si
divide in vari settori:

A.C.R. (azione cattolica ragazzi)
dalla quarta
elementare alla terza media;

A.C.G. (azione cattolica giovanissimi) dalla prima
superiore alla quinta;

GRUPPO GIOVANI dai 18 anni fino ai 30 anni;

L’A.C. ADULTI (azione cattolica adulti) per le persone
oltre i 30 anni.
L’A.C.R. si ritrova ogni sabato pomeriggio dalle 15.00 alle
16.00 nel periodo che va da ottobre fino a fine maggio
dell’anno successivo.
L’A.C.G. e il GRUPPO GIOVANI si trovano sempre durante lo
stesso periodo, una sera a settimana.
A conclusione del percorso, ogni anno durante il periodo
estivo (luglio e agosto) i ragazzi e i giovani vengono coinvolti
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in campiscuola o campi di servizio della durata di una
settimana.
Tutte le attività sono animate da un gruppo di giovani
educatori che si incontrano ogni 15 giorni per programmare le
attività e per la formazione personale. Gli educatori sono
figure chiave nella proposta formativa dell’A.C.: sono loro che
incontrano, accolgono e preparano gli itinerari formativi dei
gruppi, supportati da sussidi e proposte nazionali, facendo
particolare attenzione all’accompagnamento personale di
ciascun ragazzo.
Azione Cattolica Ragazzi
Viaggiando Verso …..Te è lo slogan che accompagna il
cammino di quest’anno dei bambini e dei ragazzi di Azione
Cattolica. L’itinerario formativo dell’A.C.R. si propone di
iniziare i bambini e i ragazzi al mistero di Gesù Cristo. L’idea
che fa da sfondo è quella del viaggio da affrontare attraverso
un mezzo di trasporto bello e affascinante: il TRENO!
27
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Azione Cattolica Giovani
E’ la proposta educativa che, continuando l’esperienza
dell’A.C.R., viene offerta agli adolescenti delle superiori, in
questa età così importante per la crescita e la maturazione
della personalità dei giovani. I gruppi A.C.G. si ritrovano
settimanalmente alla sera presso l’oratorio seguiti da
animatori.
In questi ultimi anni, si incontrano con giovanissimi delle altre
due Parrocchie della Collaborazione Pastorale e insieme
partecipano ai campiscuola e ad esperienze significative di
servizio. Anche questo cammino è supportato da sussidi e
proposte nazionali.
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Campiscuola
Durante il periodo estivo, a conclusione del percorso annuale
A.C.R. o A.C.G., si organizzano i CAMPISCUOLA della durata di
una settimana; i ragazzi dalla quarta elementare e fino alla
terza media normalmente vanno in Val di Sella (TN) o in base
al numero di partecipanti si utilizzano case di altre Parrocchie
ad esempio a Bieno (TN). Durante iI camposcuola si svolgono
diverse attività: il mattino normalmente ci si concentra su
attività di gruppo che affrontano temi come l’amicizia, la
famiglia e altri valori fondamentali della vita di un cristiano,
mentre nel pomeriggio si organizzano giochi e tornei con un
filo conduttore: il tema scelto per il campo.
Dalle superiori, i campiscuola, si svolgono in collaborazione
con altre Parrocchie: sono esperienze di servizio presso
comunità.
I ragazzi e i giovani al ritorno dal camposcuola, sono sempre
più ricchi, grazie all’esperienza vissuta.
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Scout
Un vecchio detto scout dice : "La quercia fu un tempo una ghianda
…Se mai disperi di poter conseguire il successo nella vita a causa dei
tuoi modesti inizi, ricordati che anche la quercia, albero grande e
forte, cominciò all'inizio come una piccola ghianda giacente al
suolo” (Baden Powell)
La nostra prima apparizione in parrocchia avviene il giorno 11
settembre 2011, ed allora il gruppo scout Agesci Olmo 1 era
proprio come una piccola ghianda, piantata in un terreno
nuovo. Pochi ragazzi ruotavano attorno al gruppo, pochi ma
coraggiosi, per aderire a una proposta del tutto sconosciuta e
anomala. Anomala per i ragazzi di Olmo, ma in realtà lo
scoutismo viene fondato nel 1907 da Baden Powell e 40
milioni circa di ragazzi possono oggi nel mondo vivere
l’esperienza grazie alle sue intuizioni pedagogiche. Quasi 2000
sono gli iscritti nei paesi intorno a Olmo.
In Italia l’Associazione scout più numerosa (200.000 mila circa)
è l’Agesci, acronimo di Associazione Guide e Scout Cattolici
Italiani.
L’annuncio del Vangelo anima e sostiene l’intera
proposta educativa. Le attività, il clima, lo stile e l’atteggiamento dei capi costituiscono un luogo privilegiato per
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l’incontro personale con Dio e per il cammino di fede del
ragazzo e della ragazza.
Oggi, nel 2015 il gruppo è cresciuto come una piccola quercia,
preziosa, forte e coraggiosa. Siamo circa 70 tra lupetti e
lupette, esploratori, guide e capi, ma il nostro desiderio è
quello di crescere e di farci forti sia nelle radici che nello
slancio verso il cielo.
L’intenzionalità educativa è fondata sulla legge, sulla promessa
scout e su quattro precisi punti:
• formazione del carattere
• salute e forza fisica
• abilità manuale
• servizio al prossimo
Le nostre attività, dunque hanno sempre un obiettivo specifico
che passa attraverso la formazione della personalità, ovvero di
una relazione positiva con se stessi; la capacità di fare scelte,
di scoprire ciò che si può e si vuole essere, di prendersi delle
responsabilità, di farsi dei programmi coscienti di vita
scoprendo la propria vocazione nel piano di Dio.
La conoscenza e la creazione di un rapporto positivo con il
proprio corpo in quanto dono di Dio e fonte di relazione con
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gli altri e con l’ambiente. Il contesto delle attività scout è
fondamentale: il bosco, la natura, la vita all’aria aperta sono
elementi importanti.
L’abilità manuale significa avere una relazione creativa con le
cose; l’educazione all’abilità manuale mira ad ottenere
un’intelligenza ed una progettualità pratiche; una capacità di
autonomia concreta a realizzare, partendo da mezzi poveri, a
valorizzare quello che si ha perché lo si sa usare. La riscoperta
dell’uso intelligente delle proprie mani porta con sé una
serie di comportamenti positivi: la gioia del saper fare,
l’accettazione della fatica e del fallimento, la pazienza, la
concretezza, l’essenzialità, il buon gusto.
Infine il servizio al prossimo per cui si intende l’educazione
all’amore per gli altri, al bene comune e alla solidarietà, a
scoprire la ricchezza della diversità nelle persone, a vivere e
lavorare insieme per costruire un mondo più giusto, a rendersi
utili in qualunque momento ciò sia richiesto, mettendo a
disposizione le proprie energie e capacità.
In relazione alle caratteristiche psicologiche delle successive
età dei ragazzi e delle ragazze, il metodo scout si articola in tre
34
momenti specifici, coordinati e progressivi di educazione,
denominati:

branca Lupetti/Coccinelle (Branco)
3° / 4° /5°
elementare

branca Esploratori/Guide
(Reparto)
1°/2°/3° media
e 1°/2° superiore

branca Rover/Scolte. (Noviziato + Clan)
2°/3°/4°/°
superiore e 1° università
Ad oggi le branche presenti nel gruppo sono quella del Branco
e quella del Reparto, ma il nostro progetto prevede l’apertura
della branca Rover e Scolte, non appena l’età dei ragazzi ce lo
permetterà (ottobre 2016).
Come gruppo scout Olmo 1° crediamo particolarmente nelle
tradizioni e nello stile scout, per la forza semplice ma decisiva
che hanno nel campo educativo. I ragazzi non reggono le
chiacchiere, ma sono affascinati dai simboli, dai riti, dai
racconti… Essi imparano il bello vedendo e toccando cose
belle, fatte bene, con cura. L’ordine esteriore li aiuta a creare
in sé un ordine interiore, che li accompagnerà per sempre.
Questo ci spinge ad indossare l’uniforme sempre completa ed
ordinata.
35
Il Reparto
Il Reparto Aquile Randagie al campo estivo 2015
Il reparto Aquile Randagie è stato la prima unità ad essere
nata. Squadriglia femminile Volpi e squadriglia maschile Cobra
per iniziare, ma dopo soli due anni è nata anche la terza, la
squadriglia, maschile, i lupi.
Il 18 Ottobre 2015 abbiamo avuto la grande opportunità di
aprire anche la quarta squadriglia, femminile, con il nome di
Pantere!!!
36
Ma cosa sono queste squadriglie? Sono dei piccoli gruppi in cui
ragazzi e ragazze di età diversa imparano a realizzare i propri
sogni, realizzando imprese e attività. La squadriglia è il perno
attraverso cui ruota tutta la vita del reparto. Le affidiamo
quest’anno a 4 ragazzi davvero in gamba e preparati, hanno il
ruolo fondamentale di Caposquadriglia, una sorta di
fratello/sorella maggiore che guida con fermezza ma con
pazienza. Sono Dayan, Aurora, Federico e Nicolò che saranno
affiancati da validi vice in grado far “volare” le nostre Aquile.
Cogestione, autoeducazione, responsabilità, competenza,
queste le parole che meglio descrivono gli obiettivi di crescita
comuni a ciascun ragazzo che vengono poi sviluppati
personalizzandoli.
La vita di reparto trova la sua massima espressione durante il
campo estivo. Sono due settimane in cui le squadriglie
sperimentano
l’essenzialità
e
l’arte
dell’arrangiarsi.
Costruiscono la loro “casa” con pali e cordini, dormono in
tenda, cucinano tutti i giorni. In questo modo i ragazzi
riconoscono sé stessi e i loro talenti nei risultati delle loro
azioni pratiche e concrete.
37
Squadriglia Lupi al campo estivo 2015 – valle di San
Lucano Taibon Agordino
Il reparto si trova la domenica mattina in oratorio, durante le
attività si sperimentano le tecniche dello scoutismo, si gioca, si
pensano e si realizzano grandi imprese, come per esempio
costruire tende sopraelevate per il campo estivo, organizzare
campi invernali sulla neve o l’impegno di sistemare i parchetti
di Olmo. Cerchiamo di riqualificarne uno all’anno in
collaborazione con il Comune. E’ un segno della volontà di
essere buoni cittadini e del rispettare il motto di questa
branca: “ESTOTE PARATI”: siate pronti.
38
Il branco
Il Branco Cucciolo Olmo
campo estivo 2015 a Gosaldo
1° al
“Del nostro meglio” È invece il motto dei lupetti e delle
lupette del branco “Cucciolo”. Il 2015 è il suo quarto anno di
vita, si contano una trentina di lupetti che cercano di cacciare
nella jungla insieme a Mowgli e ai suoi amici animali: Bagheera
la pantera, Kaa il serpente, Baloo l’orso, Akela il saggio lupo e
tanti altri.
In questa branca, infatti, i bambini sono accompagnati nella
conoscenza di sé stessi e sperimentano la vita comunitaria
39
rivivendo l’atmosfera de “Il libro della Giungla” di R. Kipling in
cui un cucciolo d’uomo, Mowgli, cresce insieme al Branco dei
Lupi di Seonee imparando a rispettarne la Legge.
Il Lupettismo è un metodo educativo che ha come scopo
quello di voler far crescere il bambino e la bambina rispetto
alle proprie caratteristiche ed esigenze utilizzando le grandi
esche del metodo come: il gioco, la vita all’aria aperta,vivere le
esperienze in un clima sereno chiamato Famiglia Felice, il
tramando dell’esperienza e l’imparare facendo.
“Tutto col gioco, nulla per gioco” è lo spirito che anima le
attività e il sentiero dei lupetti. Il gioco è la parte essenziale
dell’intervento educativo di questa branca. Per i bambini è
essenziale e insegnandogli a giocare bene, gli si insegna a
vivere bene.
Anche l’approccio al “servizio verso gli altri” è un concetto
fondamentale per i lupetti e le lupette che sono stimolati a
compiere Buone Azioni dentro e fuori dal proprio Branco di
appartenenza.
40
Oratorio Giovanni XXIII
Con il desiderio di accogliere i giovani della parrocchia, su
indicazione del Vescovo Magnani a seguito della Visita
Pastorale del 1995, è maturata l’idea nei primi anni 2000 di un
oratorio, pensato come ad un luogo privilegiato dell’azione
educativa della Comunità Cristiana; un posto insomma dove i
ragazzi possano radunarsi e svolgere attività, passare dei
momenti di convivialità, esprimere le proprie vocazioni
canore, musicali e teatrali o semplicemente incontrarsi con gli
amici.
L’Oratorio è un luogo aperto a tutti: ragazzi e ragazze,
adolescenti e giovani, famiglie, anziani senza distinzione di
classe sociale e di preparazione culturale, pur con la dovuta
chiarezza educativa. L’Oratorio dedica particolare attenzione
ad offrire un ambiente formativo che favorisca la graduale
partecipazione alla vita comunitaria cristiana anche per i
ragazzi e i giovani che vivono realtà di disagio e che spesso
hanno marginalizzato la domanda religiosa.
41
Le finalità dell’Oratorio, ricalcano un po’ quelle della comunità
cristiana e sono:

un servizio alle persone per la loro maturazione personale
e comunitaria;

una vera attenzione rivolta ai fanciulli/ragazzi/giovani nel
nome di Gesù;

un luogo di accoglienza e di aggregazione: un riferimento
per il tempo libero dei ragazzi e dei giovani e un ponte tra
la parrocchia e il territorio.
Esiste uno Statuto e un Regolamento, un Comitato di Gestione
che coordina i responsabil i dei servizi e della manutenzione e
lavora a stretto contatto con il Consiglio dell’Oratorio che ha
compiti di indirizzo educativo ed è espressione dei gruppi e
associazioni presenti nel Consiglio Pastorale.
E’ stata inaugurata così il 15/10/2011, dal Vescovo Gianfranco
Agostino Gardin, un struttura accogliente dotata di aule
insonorizzate,
manifestazioni,
un
salone
polifunzionale
per
ospitare
spettacoli, pranzi comunitari, un punto
42
ristoro, una sala giochi e spazi esterni: campi da gioco,calcio,
pallavolo e giochi per i più piccoli.
Inaugurazione dell’oratorio 15/10/2011
43
44
A COSA SERVE?
L’Oratorio ha tante funzioni che il Comitato cerca di
valorizzare. L’oratorio è un luogo dove i ragazzi possono
giocare, dove si educano ad un percorso formativo nella fede.
Riteniamo importante per i ragazzi della nostra Comunità
avere questo spazio per poter condividere, conoscere, e
crescere accanto ad adulti e famiglie che testimoniano con la
loro disponibilità lo spirito di missione.
PERCHE’ VENIRE IN ORATORIO?
Per i ragazzi e i giovani perché si svolgono attività di vario tipo
manuali, formative, ludiche, che coinvolgono diverse fasce di
età, si può stare insieme ai propri coetanei, stringere amicizie,
trovare un ambiente stimolante ricco di proposte.
Per gli adulti e genitori per testimoniare con la loro presenza e
il servizio gratuito il valore di essere una comunità cristiana
viva, ma soprattutto per aprire un luogo ai ragazzi e ai giovani
dove poter crescere, fare esperienze nell’ambito di un
percorso educativo alla fede.
Nelle foto, alcune attività svolte con l’aiuto di tanti volontari
che hanno donato un po’ del loro tempo agli altri.
45
46
47
L’Oratorio è dell’intera comunità che lo assume tra i propri
compiti; è un luogo in cui manifestare la propria partecipazione al compito educativo.
Ciò che lo caratterizza e lo tiene vivo è il grande impegno di
VOLONTARIATO, specie dei genitori.
Il Comitato dell’Oratorio si ritrova il giovedì sera alle ore 21.00
per la programmazione.
E’ desiderio del Comitato tenere aperta SEMPRE la struttura
per ragazzi e giovani: attualmente TUTTI I POMERIGGI DI
GIOVEDI’, VENERDI’, SABATO, DOMENICA e durante l’estate
ogni sera, perciò ……..
48
Grest
Attività estiva per i bambini e i ragazzi dalla prima elementare
alla terza media. Segue questa iniziativa un folto gruppo di
animatori e un gruppo di genitori e adulti che, con gioia di
donare un servizio gratuito, lavorano con grande tenacia ogni
anno per la piena riuscita del Grest e in modo semplice e
concreto testimoniano come sia bello donare, più che
ricevere. Tra le attività laboratori creativi, giochi da tavolo, o
all’aria aperta e uscite di gruppo.
È’ un’attività che continua ad avere un enorme successo,
anche quest’anno più di 200 iscritti con la partecipazione e
impegno di circa 40 animatori e circa 20 tra adulti e genitori.
Ogni anno il Grest ha un tema e quest’anno è: THE RANCH
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All’interno del ranch Ca’ More nella città di Rockstervill,
insieme al contadino abitano alcuni animali, tra cui la mucca
Camilla, il coccodrillo Drillo, la capra Boing e il cavallo Junior, e
durante il Grest si raccontano le loro avventure e
disavventure.
LABORATORI DI CREATIVITA’
Il Grest offre a bambini e ragazzi la possibilità di cimentarsi in
diversi laboratori, ciascuno di essi ha come obiettivo quello di
aiutare i ragazzi, attraverso il gioco e la vita di squadra, a
vivere nuove esperienze, momenti di festa e incontri speciali
per la loro crescita. La maggior parte dei laboratori dura
quindici giorni (alcuni tutto il mese perché sono più
impegnativi).
Durante il Grest viene redatto dai ragazzi un giornalino che
racconta tutte le attività.
50
51

Laboratorio di cucina

Laboratorio di sculture di plastica

Laboratorio casette di cartoncino

Laboratorio fantasie di carta: per creare meravigliosi bouquetes
di fiori

Laboratorio pittura su legno

Laboratorio fantasia di pittura: per dipingere cartelloni per le
uscite del grest

Laboratorio di shibori: decorazione di magliette personalizzate

Laboratorio di incisione su rame

Laboratorio di danza: con saggio finale

Laboratorio di dama: per gli amanti della strategia

Laboratorio di ping pong

Laboratorio di calcio

Laboratorio di pallavolo

Laboratorio di basket

Laboratorio di karate

Laboratorio di primo soccorso: procedura da seguire in caso
d’emergenza

Laboratorio di prevenzione: viene spiegato come aiutare le
persone quando si trovano in una condizione di emergenza
52
Ogni settimana si svolgono uscite istruttive e divertenti: ad
esempio quest’anno i ragazzi hanno visitato l’aereoporto di
Istrana e lo zoo di Cappeller, hanno organizzato una giornata
al Parco Nuove Gemme di Spinea e l’ultima uscita si è svolta
all’Aquaestate di Noale.
53
54
Gruppo Fidanzati
L’AMORE SI COSTRUISCE:
“Vivresti tranquillo al decimo piano di un palazzo costruito <a
naso> da uno che non conosce le regole dell’ingegneria e
dell’edilizia? Non so…da un farmacista per esempio?
Passeresti sereno sopra un ponte progettato …..da un
tipografo?”
La Collaborazione Pastorale di Martellago, Maerne e Olmo, propone
un ITINERARIO DI FORMAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO,
consapevoli che l’amore tra gli sposi è il bene più prezioso da
coltivare e custodire.
“E’ più che mai necessaria ai giorni nostri la preparazione dei giovani
al matrimonio e alla vita famigliare…. L’esperienza insegna che i
giovani ben preparati alla vita famigliare, in genere, riescono meglio
degli altri… La Chiesa deve promuovere migliori e più intensi
programmi di preparazione al matrimonio per affrontar ere
le
difficoltà in cui si dibattono tante coppie e ancor più favorire
positivamente il sorgere e il maturare di matrimoni riusciti.”
(Familiaris Consortio n.66)
55
DEDICATO ALLA COPPIA
Vedo le coppie come equipaggiamenti iscritti ad una gara di
canottaggio.
La competizione è “due con”, qualcuno crede sia “due senza”.
Lungo il percorso sciamano una gran varietà di concorrenti.
Ci sono i più affiatati che filano via, sembra senza fatica.
C’è chi si stanca facilmente e smette di remare.
C’è chi rema dritto e chi rema contro.
C’è chi non può remare, perché deve sistemare la barca che fa
acqua.
C’è chi maledice la propria barca, perché gli sembra più
pesante delle altre.
C’è chi rema con orgoglio,
perché crede di essere l’unico a remare su quella barca.
C’è chi non ha più voglia di remare.
C’è chi crede di essere l’unica barca del percorso
E non si accorge delle altre barche.
C’è chi, dopo una partenza burrascosa, trova l’accordo con il
compagno.
Ma, la maggior parte, rema con fatica, ma rema sempre,
56
colpo su colpo, nella giusta direzione lasciandosi guidare dal
timoniere.
Tutte queste barche sono silenziose e vanno avanti
Nonostante le difficoltà del percorso e, nonostante tutto,
dietro di loro lasciano una scia fresca e luminosa
che invita a seguirle.
57
Gruppo Giovani Sposi
Le coppie “Giovani Sposi” è un gruppo di recente formazione,
ha 3 anni di vita ed è in continua evoluzione perché sempre
aperto ad accogliere nuove coppie di sposi che desiderino
trovare un oasi di ristoro all’interno di una realtà di vita che
non sempre permette di fermarsi a riflettere.
L’incontro, che si svolge una volta al mese da Ottobre a
Maggio alle ore 21:00 del Venerdì, offre un cammino di
condivisione in cui ogni coppia contribuisce, con il suo apporto
personale, a far crescere in modo armonico l’intero gruppo. Si
vuole rivedere la vita di ogni giorno con tutte le sue
preoccupazioni, ma anche con i suoi momenti gioiosi, alla luce
del Vangelo che, in modo sempre attuale, ha per ognuno di
noi un messaggio che può dare la giusta forza per affrontare le
difficoltà e allo stesso tempo vivere con serenità tutto ciò che
la vita stessa ci pone davanti.
Sono questi i motivi che guidano e sostengono il nostro
impegno che speriamo possa aiutare le giovani coppie di sposi
a prendere consapevolezza che il loro amore è una piccola
scintilla del grande Amore di Dio per ciascuno di noi.
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Centri di Ascolto della Parola
I “Centri di ascolto del Vangelo” sono dei gruppi di persone
adulte che si incontrano preferibilmente in alcune case della
parrocchia per analizzare, meditare e confrontarsi su brevi
brani delle sacre scritture, finora Vangeli e Atti deli Apostoli.
Non è prevista l’iscrizione, non c’é l’obbligo di frequenza e non
ci sono esami o voti finali.
Gli incontri sono condotti da due persone appositamente
preparate che hanno l’ incarico di introdurre il brano da
analizzare e quello di far rispettare la durata prevista per
ciascun incontro.
Si tratta di incontri “ordinati”, nel senso che si svolgono
rispettando un metodo e la durata massima che è di un’ora o
poco più.
Sono tre i momenti che costituisco i Centri di ascolto:

Lettura, osservazione e analisi del testo proposto

Interpretazione ovvero significato del messaggio che
l’autore vuole trasmettere

Applicazione del messaggio nel vivere quotidiano di
ciascuno a Olmo di Martellago.
59
Durante l’incontro è previsto che ciascuno dei presenti
intervenga per dare il suo contributo se vuole e com’è capace,
capita molto spesso che ci si esprima in dialetto!
Su quello che ciascuno dice non vengono dati giudizi e non si
aprono dibattiti perché ognuno porta molto semplicemente la
sua esperienza ed esprime quello che, anche con l’aiuto degli
altri, crede di capire .
Non c’è l’obbligo di intervenire e si può partecipare anche solo
ascoltando.
Le riunioni si svolgono in un clima di cordialità e tutti hanno
affermato di sentirsi più sereni alla fine di ciascun incontro;
talvolta le discussioni sono così coinvolgenti che i partecipanti
hanno chiesto di farlo durare un po’ di più.
Ci si trova di giovedì: 4 volte durante l’Avvento, 5 volte
durante la Quaresima.
60
Gruppo Liturgico
È un gruppo aperto a tutti coloro che desiderano approfondire
la conoscenza della Parola di Dio. Si riunisce il giovedì sera alle
ore 20.30 per leggere e riflettere sulle letture previste dalla
Liturgia domenicale. Si propone, inoltre, di migliorare le
celebrazioni delle Messe Festive con iniziative di animazione e
di coinvolgimento dei fedeli. Collabora con il Parroco per
rendere più belli e partecipati i diversi riti dell’Anno Liturgico,
in modo particolare durante il periodo di Avvento-Natale e di
Quaresima-Pasqua.
61
Coro
Se di mercoledì alle ore 20.45 passando vicino alla Chiesa
sentite un coro di voci melodiche e armoniche in grandi
chiacchiere... Beh siamo proprio noi il coro della parrocchia,
che, composto da tutto ciò che di meglio Olmo può offrire,
prepara i canti e l’animazione della messa domenicale ma non
solo... rassegne a base di musica moderna, latina, straniera e
chi più ne ha più ne metta!
Ma cos’è che ci piace di più fare?
Beh
stare insieme condividendo un pezzo di torta
festeggiando i compleanni di tutti noi del coro, un modo
come un altro per ringraziarci di farne parte!!
Ti aspettiamo ogni mercoledì alle 20.45, ma soprattutto ogni
domenica...
62
Rassegna del Coro del 24/5/2015
63
Gruppo di Devozione della Divina Misericordia
La nostra storia comincia nell’anno del Grande Giubileo, il 30
aprile 2000, Domenica in Albis, quando papa Giovanni Paolo II
proclama santa suor Faustina Kowalska a Roma e stabilisce
che la Domenica in Albis, da allora, diventi la Domenica della
Divina Misericordia. Erano presenti all’evento due delle nostre
parrocchiane. Al loro ritorno cariche di entusiasmo hanno
cominciato a parlarne alle comuni conoscenze e insieme a un
gruppo
di
devoti
abbiamo
frequentato
un
ciclo
di
preparazione per l’effusione dello Spirito Santo presso la
parrocchia di Fiesso d’Artico, dove era attivo un forte gruppo
del movimento ecclesiale del Rinnovamento nello Spirito
Santo.
Arriviamo così al mese di maggio del 2010 quando al capitello
della Madonna di via Calvi, Don Tarcisio durante la celebrazione della Santa Messa
tiene una bellissima omelia
centrata sulla preghiera di intercessione. A quel punto
pensammo di poter cogliere l’intuizione del parroco e di
proporgli di costituire un gruppo di devozione alla Divina
64
Misericordia con lo scopo di pregare secondo le intenzioni che
sarebbero pervenute ai devoti, e dai devoti, e da presentare a
Gesù Misericordioso durante gli incontri di preghiera in chiesa.
La proposta venne accettata da Don Tarcisio e autorizzata dal
Vicario generale della diocesi con delle prescrizioni molto
precise che furono condivise e fatte proprie dal responsabile
del Gruppo. Dopo un periodo di preparazione nei mesi estivi,
all’inizio di ottobre 2010 ecco che alcune persone iniziano il
cammino di preghiera il lunedì sera alle 20.30. Da allora sono
passati cinque anni e ogni lunedì, senza mai interrompersi, il
gruppo si è trovato a pregare, a cantare, a riflettere, a capire
la nostra fede e a presentare le intenzioni e le suppliche alla
Divina Misericordia. Oggi il numero delle persone coinvolte è
consistente e si ritrova a pregare sotto la guida del
responsabile, seguito a sua volta da Don Tarcisio, il quale ha
modo di prendere visione della pista di riflessione che viene
distribuita durante la devozione ai partecipanti.
In questi anni sono stati organizzati pellegrinaggi al santuario
della Madonna di Rosa a San Vito al Tagliamento, dove è nata
in Italia la devozione alla Divina Misericordia. Il Santuario è
retto dai frati francescani minori e il caro Padre Aldo Tonini
65
ofm è stato un fervente apostolo di questa devozione, ci ha
assistiti e confortati insieme a don Daniele Panzeri, orionino,
col quale in più occasioni abbiamo organizzato giornate di
spiritualità insieme a Padre Aldo. In particolare alcune solenni
celebrazioni liturgiche presso il Monastero della Visitazione a
Treviso, dove è custodito il cuore incorrotto del loro santo
fondatore: Francesco di Sales.
66
Gruppo Catechisti
Il gruppo catechisti di Olmo è composto da circa 31 persone
che prestano gratuitamente questo servizio importante e di
grande responsabilità prima di tutto al Signore e poi ai ragazzi,
ai genitori e a tutta la comunità. Insieme cercano di fare un
cammino di fede con il principale obiettivo di conoscere il
Grande Amico Gesù.
Durante gli incontri settimanali aiutati prima di tutto dallo
Spirito Santo, dai corsi di formazione, dal nostro parroco e dai
sussidi diocesani, si parla, si ascolta, si legge il Vangelo e
attraverso esperienze diverse come i giochi, i cartelloni, brevi
filmati ecc. impariamo a conoscere Dio perché l'uomo fin da
piccolo ha BISOGNO di UNO che dia senso pieno alla vita.
I catechisti sono persone che hanno una buona dose di
coraggio e di pazienza. Non ci vuole un bel coraggio per far
capire qualcosa ai ragazzi senza registri, senza giudizi e senza
castighi????
I catechisti cercano di essere persone credibili che non dicono
certe cose, ma cose certe che illuminano la vita e la orientano,
67
si preparano gli incontri, fanno di tutto per interessare i
ragazzi,
urlano
anche,
si
demoralizzano,
eppure
continuano.........NON sono i più bravi e tanto meno perfetti
però di una cosa possiamo stare certi non hanno altro
interesse che far del bene ai ragazzi che vengono loro affidati.
68
Caritas Parrocchiale Olmo
La Caritas a Olmo nasce nel 1975 con la costituzione della nostra
Parrocchia; i primi promotori furono Piero Busato e Cecilia
Semenzato a cui saremo sempre riconoscenti.
Costituita come segno di vicinanza alla Comunità e attenzione ai
bisogni delle famiglie della nostra Parrocchia, si propone di educare
la Comunità alla carità cristiana e all’attenzione verso i più deboli e
bisognosi.
La prima domenica del mese, durante la messa domenicale, viene
promossa una seconda raccolta con lo scopo di permettere alla
Caritas di aiutare concretamente persone e famiglie della nostra
comunità in difficoltà con il pagamento di qualche bolletta,
l’acquisto di generi alimentari distribuiti in borse spesa in canonica a
chi ne fa richiesta, dopo un’accurata verifica.
La Caritas è formata da circa 15 persone che si riuniscono ogni
primo giovedì del mese con il Parroco per un momento di
formazione e per accordare le nuove attività.
A maggio e a settembre di ogni anno la Caritas organizza una gita
pellegrinaggio, per anziani e non, con grande partecipazione della
nostra Comunità. Per gli anziani da gennaio 2015 intendiamo
aumentare gli incontri a tutti i mercoledì dalle ore 15.00 alle ore
17.30 con Messa o Rosario ai quali segue poi un momento di
69
convivialità. Per coloro che hanno difficoltà a raggiungere la
Parrocchia, su segnalazione è possibile usufruire in forma gratuita,
di un servizio di accompagnamento e rientro con nostri mezzi.
La Caritas, inoltre, collabora con il Gruppo LAI (Laboratorio Amici
Insieme) per l’allestimento e la preparazione dei lavoretti per le
bancarelle di Natale e della Festa della Parrocchia i cui ricavati
vanno devoluti per le opere parrocchiali. Fermamente convinti che
tutta la Comunità debba sentirsi parte della Caritas, lasciamo le
porte aperte alla provvidenza perché ognuno di noi si senta
chiamato ad aiutare questo gruppo di persone.
70
Movimento per la Vita
L’associazione Movimento per la Vita è un gruppo aconfessionale e
apolitico iscritto alla Federazione dei Movimenti per la Vita e Centri
di Aiuto alla Vita presenti sul territorio Nazionale fin dagli anni ’70.
Il gruppo si è costituito a Olmo nel 1981 ed è stato registrato nel
Comune di Martellago dal 1992. Fin dall’inizio della sua attività, è
stato incoraggiato, accolto e sostenuto dalla disponibilità del
Parroco.
Le persone che lo compongono sono volontari che, forti di una
convinzione personale, si impegnano a promuovere e difendere il
diritto alla vita e la dignità di ognuno, dal concepimento alla morte
naturale, favorendo una cultura di accoglienza come indicato nelle
finalità dello Statuto.
Nella Parrocchia di Olmo il Movimento per la Vita ha promosso negli
anni vari incontri di formazione e raccolte di materiale per l’infanzia.
Da alcuni anni è visibilmente presente ogni 3^ domenica del mese
per promuovere una raccolta
spontanea di offerte finalizzate
all’aiuto di mamme del nostro territorio in difficili gravidanze e
realizzare “progetti Gemma”: adozioni prenatali a distanza di
mamma e bambino per prevenire l’aborto. Il progetto comporta un
impegno di spesa di euro 2.880 e consente l’adozione a distanza sul
territorio nazionale di una mamma durante gli ultimi sei mesi di
71
gravidanza e i primi 12 mesi di vita del suo bambino: attualmente 10
già realizzati e 2 in fase di realizzazione. Il movimento partecipa
anche all’impegno internazionale in difesa dell’infanzia sostenendo
il “Progetto Agata Smeralda” che riguarda l’adozione a distanza per
minori delle Favelas di Salvador Bahia (Brasile), normalmente con
due progetti all’anno. La Chiesa collabora stabilmente con il
Movimento su base nazionale e ha istituito una “GIORNATA PER LA
VITA” la prima domenica di febbraio, alla quale partecipa anche
l’amministrazione pubblica e durante la quale
il Movimento
relaziona sulle attività realizzate e in corso, distribuendo materiale
divulgativo e promozionale.
72
Gruppi di Servizio
A tutti piace vivere in una bella casa, tenuta in ordine, pulita e
con il prato sempre falciato; e così, in ogni famiglia e in ogni
casa, ad un certo punto arriva il momento delle pulizie!
Ebbene anche la Chiesa che frequentiamo è sempre pulita e
ordinata, ma in questo caso lo Spirito Santo centra poco, solo
olio di gomito!
Un gruppo di volontari e volontarie si ritrova in Chiesa ogni
lunedì alle ore 9.00 per circa un’oretta, mentre per le aree
verdi il gruppo di manutenzione, a seconda della necessità si
programma di volta in volta; il referente è il Comitato
Oratorio.
Appello: per le pulizie generali della Chiesa c’è una forte
necessità di volontari, TUTTI sono BENVENUTI, anche
occasionalmente.
73
A.C.L.I.
L’associazione cattolica lavoratori italiani ha come primaria
finalità quella di creare una cultura di solidarietà e di
attenzione ai tanti problemi del mondo del lavoro con uno
sguardo preferenziale al territorio.
Svolge la sua attività
attraverso patronati al servizio dei lavoratori e dei cittadini per
fornire un’efficace consulenza e assistenza, preparazione ed
inoltro di tutte le pratiche di pensione e di previdenza,
svolgendo tutti gli adempimenti richiesti e tutelando il
cittadino nei confronti di Inps, Inpdap, Inail, pubbliche
amministrazioni ed enti locali, per il conseguimento dei loro
diritti.
Il Patronato svolge gratuitamente la propria assistenza presso i
locali vicino alle Poste di Olmo, in via Damiano Chiesa con
orari prestabiliti ed esposti presso la struttura.
Il Patronato Acli è presente in tutte le province d’Italia e anche
all’estero, dove più forte è la presenza dell’emigrazione
italiana.
74
CALENDARIO
DELLE
CELEBRAZIONI
NATALIZIE
2015/2016
75
 1.
C ON FE S S I ON I
GIOVEDÌ 17 ore 20.30 Confessione comunitaria per
giovanissimi e giovani ad OLMO
LUNEDÌ 21 ore 20.30: A Martellago c’è la possibilità della
Confessione per giovani e adulti delle tre parrocchie del
nostro Comune: saranno disponibili numerosi sacerdoti
GIOVEDÌ 24: Confessioni dalle ore 09.00 – 12.00 e dalle ore
15.00 alle ore 18.30 (saranno presenti per l’intera giornata
un Padre missionario di Villaregia e nel pomeriggio un Padre
Saveriano).
76
 2. C E L E B R AZ I O N I E AP P U N T AM E N TI
MERCOLEDÌ 16: ore 15.00 S. Messa e festa natalizia per gli
anziani
ore 18.30: Inizio Novena del S. Natale
VENERDÌ 18 ore 21.00: Veglia natalizia proposta dagli scouts
SABATO 19 DICEMBRE ore 20.45: Concerto in Chiesa di canti
natalizi . Ingresso gratuito
DOMENICA 20 ore 10.30: durante la Santa Messa verrà
benedetto il Gesù Bambino del tuo Presepe
GIOVEDÌ 24
DICEMBRE
-
ORE 23.15: VEGLIA DI NATALE
ORE 24.00: S. MESSA DI MEZZANOTTE
VENERDÌ 25
DICEMBRE:
SS. NATALE
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S. Messe ore 08.30 – 09.30 – 11.00 -18.30
SABATO 26
DICEMBRE:
ore 9.30: S. Messa
GIOVEDÌ 31
fine Anno
DICEMBRE
ore 18.30: S. Messa di Ringraziamento di
VENERDÌ 1 GENNAIO 2015: Giornata Mondiale della Pace e
Preghiera per l’inizio del Nuovo Anno
S. Messe: ore 08.30 – 10.30 – 18.30
MARTEDÌ 5 GENNAIO Ore 19.30 in Oratorio arriva la Befana:
calze per tutti i bambini .
MERCOLEDÌ 6 GENNAIO: EPIFANIA DEL SIGNORE
S. Messe: ore 08.30 – 10.30 – 18.30
ore 15.00: Benedizione dei bambini con i loro
genitori davanti a Gesù e premiazione
Concorso
presepi
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DOMENICA 17 GENNAIO ore 17.30: Lucciolata con partenza da
Piazza Giotto - Maerne

P. S. Da domenica 13 dicembre ’15 iscrizioni del
Concorso Presepi, aperto a tutti

Giovedì 31 dicembre: Festa dell’ultimo dell’anno in
oratorio

Il Corso fidanzati della Collaborazione pastorale
inizierà venerdì 15 gennaio‘16
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A Natale, come è tradizione, la Parrocchia chiede a
tutte le Famiglie e a tutti gli Operatori economici un
aiuto per ridurre la situazione debitoria del nuovo
Oratorio, perché essa vive di Provvidenza e di
solidarietà.
Le offerte vanno depositate nell’apposita cassetta in
Chiesa o mediante bonifico bancario intestato alla
parrocchia
con
il
seguente
iban:
IT97
B0899036160001010018040.
L’invito è rivolto a tutti: ciascuno dia secondo le
proprie possibilità. Fin d’ora esprimiamo a quanti
contribuiranno il nostro sincero grazie.
80
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opuscolo per stampa 80 pagine