Breve guida alla
gravidanza
Come orientarsi al miglior utilizzo dei servizi
offerti dalla ASL RMC alle donne in gravidanza
Gentile Signora,
se desidera o aspetta già un bambino, potrà consultare
questo opuscolo contenente consigli e suggerimenti che le
potranno essere utili per vivere serenamente la gravidanza
e la nascita di una figlia/o.
Se ha un ritardo nel ciclo mestruale, la prima cosa da fare è
un test di gravidanza sulle urine o sul sangue (Beta-hCG),
che accerterà o meno la presenza di una gravidanza.
Può effettuarlo in qualsiasi laboratorio pubblico (con la
ricetta rossa del medico di famiglia e il pagamento del
ticket) o presso un ambulatorio privato (senza ricetta, a
suo completo carico). Non occorre essere a digiuno.
Successivamente, può fissare un appuntamento per una
visita ostetrica con il ginecologo di fiducia, presso il
Consultorio Familiare (accesso diretto) o in un ambulatorio
pubblico della ASL, tramite CUP.
La prima visita ostetrica presso un poliambulatorio
pubblico, va prenotata tramite CUP regionale, senza ricetta
rossa. Per questa visita è previsto il pagamento del ticket.
mentre quelle successive sono gratuite.
Nel consultorio familiare, invece, sia la prima visita che le
successive sono gratuite, non è necessaria alcuna
prescrizione medica e può prenotarla telefonicamente o di
persona.
Se l’appuntamento con il ginecologo non viene fissato entro
breve termine, il consiglio è quello di recarsi presso il
medico di famiglia per la prescrizione dell’acido folico che è
opportuno assumere già da quando si comincia a
programmare la gravidanza e che le potrà essere di aiuto
per il normale sviluppo del suo bambino.
Dal suo medico potrà richiedere, inoltre, le analisi di base
(vedi elenco allegato) e l’ecografia ostetrica del I
trimestre, che si effettuano gratuitamente presso una
struttura pubblica, se nella ricetta verrà indicato il codice
di esenzione nell’apposito riquadro (la lettera M seguita dal
numero corrispondente alla settimana di gestazione. (Es:M
10 se è alla decima settimana).
Le gestanti straniere, senza permesso di soggiorno e senza
l'iscrizione al S.S.N., hanno gli stessi diritti delle gestanti
italiane.
Se lei proviene da un paese extra comunitario può:
1)
richiedere
il
tesserino
“STP“
(Stranieri
Temporaneamente Presenti) agli uffici “STP” della ASL
competenti per territorio, se è nei primi tre mesi di
gravidanza;
2)
richiedere alla Questura il “permesso di soggiorno
per motivi sanitari”, se il periodo di gravidanza è
superiore ai tre mesi. Il permesso è valido fino al 6°
mese di vita della figlia/o.
Per ottenerlo è necessario presentare un certificato
medico redatto da un ginecologo di struttura pubblica
attestante lo stato di gravidanza posteriore alla 12.a
settimana.
Se lei è invece cittadina di un paese facente parte
dell’Unione Europea, può usufruire delle prestazioni
sanitarie, se è in possesso del tesserino TEAM o del
tesserino ENI (Europeo non iscritto), che potrà
richiedere alla Asl. Potrà utilizzare il tesserino ENI per
tutto il periodo della gravidanza e dovrà rinnovarlo ogni sei
mesi.
Con i tesserini (Stp, Eni, Team) sono garantite, tra le altre,
le prestazioni per la tutela della donna in gravidanza, la
tutela della salute dei figli minori, le vaccinazioni, la
profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive.
Se Lei è in possesso di regolare permesso di soggiorno ha
diritto all’iscrizione al S.S.N.
Stile di vita della donna in attesa
Poiché la gravidanza fisiologica non è una malattia, ma
una condizione naturale per la donna, non è necessario
cambiare radicalmente le proprie abitudini di vita. Si
può lavorare, viaggiare, praticare sport, avere normali
rapporti sessuali. Ovviamente senza esagerare, se non
esistono particolari controindicazioni, nel rispetto della
nuova condizione.
E’ buona norma curare l'igiene personale, lavarsi
accuratamente le mani, evitare lo stretto contatto con
la saliva di bimbi piccoli.
Tuttavia, ci sono delle abitudini che vanno abolite o
comunque modificate. Ad esempio: fumare, bere alcolici
e superalcolici e assumere alcuni farmaci.
Come Lei ben sa, il fumo è sempre dannoso. Lo è
soprattutto in gravidanza. Eviti di fumare e di stare in
ambienti frequentati da fumatori.
È bene non assumere alcool, anche in modiche quantità,
poiché alcuni studi hanno evidenziato il rischio di effetti
dannosi per il nascituro.
Si raccomanda di non fare uso di sostanze stupefacenti e a
qualsiasi tipo di droga, incluse quelle così dette “leggere”.
In gravidanza, la maggior parte dei farmaci possono essere
assunti sotto controllo e su prescrizione del proprio
medico, fatta eccezione per alcuni di essi che sono
assolutamente controindicati.
Infezioni in gravidanza
Ci sono delle infezioni che, se contratte in gravidanza,
possono recare danni al feto. Per questo all’inizio della
gravidanza le verranno prescritte, insieme alle altre analisi,
il dosaggio degli anticorpi contro alcuni agenti infettanti,
come la toxoplasmosi e la rosolia.
Se l'esame per la toxoplasmosi (toxo test) è negativo lo
dovrà ripetere ogni 30-40 giorni.
Per evitare di contrarre la toxoplasmosi in gravidanza, si
consiglia di non mangiare carne cruda. Soprattutto quelle di
agnello e maiale, e gli insaccati. E’ importante, inoltre,
limitare il contatto con i gatti, i loro escrementi e gli
oggetti con i quali vengono a contatto, (gli alimenti come
frutta e verdura da essi potenzialmente inquinati). Il
toxoplasma si elimina con la cottura. Quindi occorre
mangiare carne sempre ben cotta, frutta e verdura cruda
lavate personalmente. Se ha dei gatti, non si occupi
personalmente della loro lettiera; se i gatti escono, si
ricordi che poi non devono passeggiare dove Lei mangia o
nel suo letto. E’ bene, comunque, lavare le mani dopo aver
toccato un animale e non baciarli.
Se l'esame della rosolia (rubeo test) è negativo lo dovrà
ripetere periodicamente . Si raccomanda la vaccinazione
soprattutto se desidera avere un'altra figlia/o. Il vaccino
non va assolutamente somministrato nel corso di una nuova
gravidanza; quindi dovrà effettuarlo durante la
mestruazione o nel periodo in cui fa uso di metodi
contraccettivi.
Altra malattia infettiva dannosa per il feto è la listeriosi,
che si può contrarre mangiando formaggi a pasta molle di
origine non controllata. E’ bene quindi consumare solo
prodotti industriali, che sono sottoposti a rigidi controlli e
offrono quindi maggiori garanzie rispetto a quelli
artigianali.
Esami di laboratorio e di diagnostica
strumentale
In gravidanza sono previste visite ostetriche periodiche,
che Lei può effettuare presso il suo ginecologo di fiducia, il
consultorio familiare o il poliambulatorio. Nel corso della
visita saranno monitorati: il suo peso, la pressione arteriosa
e il battito cardiofetale.
Nel contempo le saranno prescritte prestazioni
specialistiche e diagnostiche. Quelle previste dal Decreto
Legge 10.9.1998 “Bindi”, ovvero quelle ritenute sufficienti
per il monitoraggio di una gravidanza fisiologica senza
fattori di rischio in una donna sana, saranno gratuite.
Gli esami non previsti dal Decreto prevedono il pagamento
del ticket, ad eccezione di quelli da effettuare in presenza
di una gravidanza a rischio che, prescritti con codice di
esenzione M 50, non avranno alcun costo. La prescrizione va
fatta, di norma, dallo specialista che dovrà indicare la
diagnosi ed il sospetto diagnostico.
Al presente libretto viene allegato il Decreto Legge
10.9.1998
Si ritiene tuttavia utile soffermarci su alcuni esami
diagnostici più significativi e di seguito elencati.
1-Diagnosi prenatale
Con il termine di “diagnosi prenatale” si intendono quegli
accertamenti diretti ad identificare precocemente
eventuali difetti congeniti del feto. Gli accertamenti
possono essere di tipo invasivo, come l’amniocentesi e la
villocentesi, e non invasivo, come il bitest e il tritest,
effettuati mediante ecografia, prelievo venoso per
specifiche analisi del sangue.
Le tecniche di tipo invasivo vengono offerte gratuitamente
dal S.S.N. dopo i 35 anni di età e/o in presenza di difetti
congeniti in familiari di 1° grado.
La villocentesi si esegue intorno alla 12.a settimana e
consiste nella aspirazione, sotto controllo ecografico, di
villi coriali, eseguendo una puntura addominale al di sopra
dell'osso pubico. Nei giorni successivi al prelievo posso
presentarsi perdite di sangue senza sicura significato
patologico (avviene nell’1-2% delle pazienti).
I villi coriali vengono analizzati per la valutazione del
cariotipo fetale.
Le interruzioni di gravidanza attribuibili al prelievo dei villi
coriali sono di difficile valutazione poiché gli aborti
spontanei nel primo trimestre sono percentualmente
rilevanti e significativamente associati all’età materna. Il
calcolo del rischio aggiuntivo può risultare molto complesso,
ma un valore dell’1-2% può essere assunto come risultato.
La risposta della villocentesi richiede un’attesa di circa 2
settimane.
L’amniocentesi si esegue generalmente tra la 16.a e la 18.a
settimana di gravidanza e consiste nell’aspirazione di 20 ml
di liquido amniotico mediante un ago che penetra nell’utero
attraverso l’addome, sotto controllo ecografico. Nelle ore
immediatamente successive all’esame può verificarsi una
modesta perdita di liquido amniotico (1-2% circa dei casi),
che tuttavia non causa complicazioni.
Gli aborti spontanei che si verificano nella fase di
gestazione
in
cui
viene
eseguita
l’amniocentesi
rappresentano circa l’1-3% sul totale. Il rischi aggiuntivo
causato dal prelievo, viene stimato, dagli studi eseguiti,
dopo il 1985, e intorno al 0,2-0,5%. La risposta
dell’amniocentesi richiede un’attesa di 3 settimane.
La scelta della tecnica più invasiva (villocentesi) dipende
dalla presenza di un alto rischio di patologia cromosomica,
come ad esempio l’età materna molto avanzata, oppure una
familiarità per malattie trasmissibili ai figli. Per esempio
nei casi di nascituro affetto da emofilia. Permette una
diagnosi più precoce.
2-Ecografia Ostetrica
L’ecografia ostetrica
crescita del feto e
presenza di alcune
assolutamente innocuo,
serve per monitorare la normale
per identificare precocemente la
alterazioni fetali, è un esame
ma va eseguito con appropriatezza.
Nel corso di una gravidanza fisiologica vengono prescritte
gratuitamente tre ecografie: una nel primo trimestre
(entro la 13.a settimana), per documentare anche l’età della
gravidanza; un’altra nel secondo trimestre, entro la 23.a
settimana (comunemente chiamata morfologica); l’ultima nel
terzo trimestre, entro la 32.a settimana per seguire
l’accrescimento del feto.
Si consiglia la prenotazione tramite CUP, con ricetta rossa,
sin dalle prime settimane di gravidanza, in modo da poterle
effettuare nei periodi indicati nelle linee guida.
3-Monitoraggio cardiotocografico (ctg)
Questo esame viene prescritto nella gravidanza fisiologica
dalla fine della 40° settimana e permette di avere notizie
preziose sullo stato di ossigenazione del feto nel momento
in cui viene effettuato. Il ctg non può però prevedere
l’eventuale insorgenza di patologie acute successive.
Corso di preparazione e accompagnamento alla
nascita
I Consultori Familiari, alcuni ospedali e alcune strutture
sanitarie organizzano corsi orientati alla preparazione e
accompagnamento alla nascita, condotti da una èquipe di
professionisti di diverso profilo professionale: ginecologo,
pediatra,
psicologo,
assistente
sociale,
ostetrica,
assistente sanitaria e infermiera.
La gravidanza è un periodo della vita della donna molto
complesso e dinamico, durante il quale la donna si confronta
con trasformazioni profonde, fisiche e psicologiche.
Elabora regole e abitudini nuove. Si prepara fisicamente e
psicologicamente ad affrontare il momento della nascita in
un contesto in cui anche le relazioni familiari e di coppia
mutano e si evolvono. In questo contesto è importante
poter disporre di informazioni chiare su quanto sta
avvenendo per vivere la maternità in maniera più serena e
naturale. Apprendere tecniche psicocorporee, concorre ad
accrescere la consapevolezza della propria forza,
a
contenere l'ansia e a ridurre la percezione del dolore. Poter
esprimere e condividere con le altre gestanti aspettative,
emozioni, paure, aiuteranno a valorizzare le sue risorse e le
competenze necessarie.
Alimentazione
E’ una cattiva credenza, assolutamente da sfatare, credere
che in gravidanza occorre “mangiare per due”.
Una alimentazione sana ed equilibrata è il presupposto per
il suo benessere e quello del nascituro. Un aumento
eccessivo del peso potrebbe favorire la comparsa di
patologie dannose come l’ipertensione arteriosa, la gestosi,
il diabete gestazionale e/o determinare il ricorso al parto
cesareo o, comunque, rendere più difficoltosa la fase
espulsiva.
La donna di peso normale ed in buone condizioni di salute,
durante il periodo della gravidanza, dovrebbe aumentare di
circa 9-12 kg (1 kg al mese nel primo trimestre e 1kg-1,5 Kg
al mese nel secondo e terzo trimestre), osservando una
dieta equilibrata che apporti 2000-2500 kilocalorie
giornaliere. Sono da preferire pasti leggeri e frequenti.
Premesso che qualsiasi dieta alimentare va sempre
concordata col suo medico curante, le indichiamo alcune
regole d’oro per la sua dieta in gravidanza.
E’ buona norma variare la qualità dei cibi e moderare la
quantità. Faccia piccoli pasti, più frequenti del normale e
ben distribuiti nella giornata.
Alimenti consigliati:
latte, yogurt e formaggi magri, frutta, verdura fresca e
cotta, carne, pesce, legumi, cereali.
Alimenti da limitare:
fritti e condimenti elaborati, dolciumi, cioccolato,
caramelle, marmellate zuccherate, caffè in dosi eccessive
(non più di due tazzine al giorno).
Alimenti evitare
bevande gassate e dolcificate, alcolici e superalcolici,
È buona regola pesarsi regolarmente almeno una volta a
settimana. Un aumento ponderale di 1 Kg in 10 giorni va
segnalato con tempestività, soprattutto se accompagnato al
risveglio da gonfiore alle mani ed ai piedi. Lo stesso
discorso vale se si registra una diminuzione di peso.
TUTELA DELLA MATERNITA’ E PATERNITA’
La legge n.1204 del 30 dicembre 1971 è una legge
importante perché tutela le lavoratrici madri che svolgono
un’attività alle dipendenze di un datore di lavoro privato o
pubblico.
La legge n.53/2000 amplia ed estende le norme di tutela
anche al padre lavoratore.
Si riportano di seguito alcune disposizioni più significative a
tutela della donna e della coppia:

Divieto di licenziamento per la madre dall’inizio
della gestazione fino al compimento di un anno di età
del bambino e per il padre che usufruisce
dell’astensione obbligatoria.

Divieto di adibire la lavoratrice a lavori gravosi o
insalubri.

Astensione obbligatoria che riguarda i 2 mesi
precedenti la data del parto e i 3 mesi dopo il parto.
Tale disposizione è valida anche per le lavoratrici a
domicilio e per le colf.
Per avere un’informazione più completa, potete consultare il sito
dell’INPS:
Congedo per maternità alle lavoratrici dipendenti
Contributi figurativi per allattamento
Astensione obbligatoria - cosa bisogna fare
La lavoratrice, il cui ente previdenziale sia l’INPS, prima
dell'inizio del congedo di maternità, ed in ogni caso entro il
7° mese di gestazione, dovrà richiedere un certificato
medico di un ginecologo di struttura pubblica attestante il
mese di gestazione e la data presunta del parto. Per il
rilascio di tale certificato sarà necessario prenotare una
visita ostetrica presso un poliambulatorio pubblico
mediante CUP Regionale. Nel caso in cui la donna sia seguita
dal consultorio familiare, il certificato va richiesto al
ginecologo della struttura consultoriale.
Sarà necessario, inoltre, avere con sé al momento della
visita un documento valido d’identità e l'ultima ecografia
eseguita. Il certificato dovrà essere consegnato
direttamente presso la sede INPS più vicina.
Astensione anticipata - cosa bisogna fare
Si può chiedere in caso di gravidanza a rischio o in
presenza di condizioni di lavoro pregiudizievoli alla salute
della donna e del bambino o quando la lavoratrice non
può essere adibita a mansioni meno gravose.
Per il rilascio dei due certificati attestanti è necessario
prenotare, tramite Cup regionale, una visita ostetrica
con un ginecologo presso un poliambulatorio pubblico.
È comunque valido un certificato rilasciato dal proprio
ginecologo, anche se privato.
Nel caso in cui la donna sia seguita dal consultorio familiare
il certificato va richiesto al ginecologo della struttura
consultoriale.
I due certificati dovranno riportare:
1)
le generalità della
gestante, l'epoca
di
gravidanza, la posizione e qualifica lavorativa,
l'indirizzo del luogo del lavoro;
2)
la motivazione (diagnosi) dello stato di rischio e
il periodo esatto di astensione anticipata dal lavoro
(prognosi).
Per il rilascio dei due certificati sarà necessario portare
con sé al momento della visita: gli esami eseguiti
dal'inizio della gravidanza, l'ultima ecografia eseguita e
un documento valido di identità.
Per l’interdizione dal lavoro, in attesa delle linee guida
che saranno emanate dai competenti organi istituzionali,
dal giorno 1/04/2012, fino a nuove disposizioni, le
lavoratrici madri devono presentare domanda di persona
o su delega, presso il servizio di medicina legale di
appartenenza territoriale. Nelle note allegate il fac
simile della domanda, le procedure, gli orari e gli
indirizzi.
Fac simile domanda.pdf
Interdizione mater.pdf
Astensione posticipata o “flessibilità” - Cosa bisogna
fare
E’ prevista la possibilità per la donna di lavorare fino all’8°
mese di gravidanza, utilizzando un solo mese prima e 4 mesi
dopo il parto.
È necessario prenotare, nel corso del settimo mese di
gravidanza, mediante Cup regionale, una visita ostetrica con
un ginecologo di struttura pubblica, il quale certificherà lo
stato di gravidanza e l’assenza di rischio per la
prosecuzione dell'attività lavorativa.
Nel caso in cui la donna sia seguita dal consultorio
familiare, il certificato va richiesto al ginecologo della
struttura consultoriale.
Per ottenere il rilascio del certificato sarà necessario
portare con sé, al momento della visita, la documentazione
clinica relativa alla gravidanza:
1)
l ’ecografia effettuata nel terzo trimestre;
2)
un certificato del ginecologo curante, che attesti
l’assenza di patologia durante il corso della gravidanza
e che rimane agli atti;
3)
autodichiarazione che attesti la qualifica lavorativa,
la modalità di raggiungimento del posto di lavoro, la
presenza/assenza del medico competente sul posto di
lavoro.
Dopo il parto
Entro trenta giorni dal parto, per usufruire dei diritti
previsti, la lavoratrice deve inviare al datore di lavoro e
all'Inps il certificato di nascita del bambina/o, oppure la
dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'art. 46 del DPR
445/2000 (autocertificazione).
Con lettera a parte si segnala la nascita al proprio datore di
lavoro per usufruire degli assegni familiari e delle
detrazioni fiscali per i figli a carico.
Il congedo obbligatorio post-partum è valido anche per il
padre in caso di morte o infermità della madre o in caso di
affidamento esclusivo del figlia/o. In caso di parto
prematuro si possono aggiungere ai 3 mesi post partum i
giorni di astensione obbligatoria non goduti prima del parto.
“Nel congedarci, ci piacerebbe pensare che i consigli e le
indicazioni pratiche del libretto potranno esserle utili per
una gravidanza serena, da vivere in gioiosa armonia con i
suoi cari”.
Ideazione e realizzazione a cura di Sonia Cardillo,
Infermiera del Consultorio Familiare di via Silone e con il
prezioso contributo della Dr.ssa Maria Edoarda Trillò, ex
Direttore del Dipartimento Materno Infantile e della UOC
Consultori Familiari dei Ginecologi facenti parte del
Coordinamento di Ginecologia: Dr.ssa Stefania Mariani,
Dr.ssa Maria Sprecavisciole, Dr.ssa Elena Santucci, Dr.ssa
Adalgisa Costantino, Dr. Roberto Frantellizzi, Dr.ssa Paola
Gostinicchi, Dr.ssa Emanuela Santucci, Dr.ssa Patrizia
Magliocchietti,
del Coordinamento degli operatori
consultoriali e della Dr.ssa Emma Sperduti della Direzione
del Dipartimanto Materno Infantile.
URP( UF F IC IO
R EL A Z IO NI C O N IL P UB B L I C O )
Ospedale C.T.O. A. Alesini
Ospedale S. Eugenio
Reparto di Ostetricia e Ginecologia
CONSULTORI
Distretto VI
Consultorio Condottieri
Consultorio Spencer
Consultorio Casilina
Distretto IX
Consultorio Denina
Consultorio Iberia
Consultorio Monza
Distretto XI
Consultorio Montuori
Consultorio Lincei
Distretto XII
Consultorio Stame
Consultorio Silone
NUMERO
VERDE
CUP 803333
per prenotare le ecografie, monitoraggi e altre visite
specialistiche e tamponi vaginali
CENTRI
PRELIEVI
UNITA OPERATIVA HIV
Distretto XI
Distretto XII
RILASCIO TESSERINI STP O ENI
DISTRETTO VI
DISTRETTO IX
DISTRETTO XI
DISTRETTO XII
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gravidanza 29 05 2012