PRAMZANBLOG Contenitore di parmigianità di un parmigiano in esilio lunedì 18 maggio 2009 La cronaca-racconto del lettore Pramzanserass ell'Ortori "È stato come un desiderio realizzato. Una piccola-grande soddisfazione da vivere. Ieri pomeriggio sono partito da casa (da vent' anni non vivo piu' a Parma) e ho raggiunto la città. Parcheggio trovato in via Verdi (alla domenica con un po' di fortuna lo si riesce a trovare) e via di corsa verso via Farini 90. L' Orto Botanico sta rinascendo sotto gli occhi dei parmigiani, oggi. La strada è invasa da espositori che mostrano fiori rigogliosi e attenti clienti che si dividono tra una rosa romantica di David Austen e un gelato al sorbetto d' albicocca e pesca. Non c'e' che dire; questa Movida Verde sta coinvolgendo un po' tutti. Il percorso si fa sempre piu' intricato. Si passa a fatica tra centinaia di parmigiani e non che affollano improvvisati stand e bar del passaggio. Finalmente i Pramzan stanno rioccupando la città! La Nostra citta'. Entriamo da quel portone grande e austero che per anni ho visto sempre chiuso. Due volontari mi porgono l' opuscolo e spiegano le fasi della visita guidata. Attraverso le aiuole e mi dirigo senza meta all' interno della struttura. La musica impazza, l' ammirazione per il lavoro svolto da questi "amanti" dell'orto botanico ( "amici" è troppo poco) sale passo dopo passo. Collezioni di farfalle, strumenti, microscopi, le piante carnivore. Come chiudere questa visita senza dare a questi volontari il segno tangibile della mia, della nostra fiducia? Una signora educata e gentile, con i suoi " argentei" capelli, mi attende. L' iscrizione ad Amico dell'Orto Botanico è fatta. Torno al mio esilio. Prima pero', mi fermo al Bar Farini. Da qui un tempo i fratelli Mazzoni partirono con le loro moto alla conquista del Polo Nord. Furono i primi avventurieri a cimentarsi in quell'impresa che oggi conta molti proseliti. Come credo avrà questa splendida iniziativa degli "Amanti dell' Orto Botanico". Chissà che non sorga anche un altro movimento: per la tutela della storia pramzana. Come per la Chiesa di S.Tiburzio, ad esempio. Non vorrei scoprire che dopo S.Francesco del Prato e l'Orto Botanico la nostra Università fosse proprietaria - garante anche di altri " sofferenti" luoghi d' interesse artistico e storico della citta'. Riprendiamoci Parma. La Nostra Parma". Pramzanserass (Le foto /per gentile concessione di parma.repubblica.it © /, dall'alto: 1) L'ingresso dei visitatori all'orto Botanico; 2) Il momento dell'iscrizione all'Associazione Amici dell'Orto Botanico di Parma; 3) Tutto pronto per la musica) Pubblicato da Pramzan45 a 11.16 Etichette: Amici dell'Orto Botanico, Pramzanserass 3 commenti: e.piovani ha detto... esatto... A Parma abbiamo tantissime cose belle e pur conoscendola bene, la nostra città continua a sorprendermi. Ieri ho fatto anche la visita dei giardini, ed è stato incredibile vedere di come non solo i parmigiani ti aprono la porta della loro casa, ma ti offrono anche da bere e da mangiare (in un bellissimo giardino nascosto di Borgo Felino). Ed è stato bello sentirsi parmigiani... Chissà se un giorno potro' mai ricambiare (aihmè se solo avessi un giardino...). In piu' vedere tanti persone, anche giovani universitari, prendersi cura e preoccuparsi dell'orto botanico (anche io ora sono socio!) è stato qualcosa di veramente "innovativo" ed inaspettato. E speriamo che questa iniziativa si allarghi a tutte le cose belle che a Parma sono in grave pericolo: innanzi tutto San Francesco del Prato come detto, ma anche San Luca, l'Ospedale vecchio e tanti altri luoghi storici. Dobbiamo assolutamente continuare su questa strada... 18 maggio 2009 18.32 pramzanserass ha detto... Perfetto!!! Facciamolo. Ho avuto occasione (nello scorso mese di Aprile),di visitare Santa Lucia.Il massiccio portone era aperto e sono riuscito a vedere un' autentica opera d' arte. E dove la mettiamo S.Maria delle Grazie??? Proponiamo allora agli organi competenti un vero tour che attraversi le bellezze Pramzane e che coinvolga la citta'. Non limitiamoci a criticare questo o quello ma prendiamoci la responsabilita' della proposta. Uscendo dalla Movida Verde di via Farini,sono passato da strada Collegio dei Nobili.All' angolo c'e' una chiesa di cui ignoro nome e origini.(vicino all' ex libreria Utet) Sul portone appare un cartello dal significato inequivocabile : " Vendesi ". Ma ,almeno oggi, possiamo tranquillamente affermare che Noi Pramzani siamo propio da serie A. E non ce ne vogliano gli amici Boys. Pramzanserass 18 maggio 2009 20.41 e.piovani ha detto... io sono sempre disponibile per qualsiasi cosa. Anzi! ben disponibile! Penso che la chiesa a cui si riferisce sia San Marcellino......e tempo anche che si sia tentato di trasfoarla in una sorta di rimessa.... Uno dei tanti casi vergognosi della nostra città.... 18 maggio 2009 22.32