DATA DaD PAG. 8 novembre 2012 1/1 Giornalista: Occupiamoci ora di sanità, la riorganizzazione dell'assistenza ospedaliera prevista dalla spending review nazionale in Piemonte, che comporterà un taglio complessivo di 843 posti letto. A calare saranno soprattutto i letti per post-acuti, che dovranno scendere a 1292 unità. I posti per gli acuti invece potranno incrementarsi di 449. Al primo gennaio di quest'anno i letti per acuti erano 13.706 per i post 4.595, dopo la revisione di spesa i primi potranno salire a 14.155. Altri numeri sono quelli che riguardano invece una malattia piuttosto diffusa: la psoriasi. Secondo un'indagine nazionale più dell'84% ha una vita quotidiana abbastanza o molto difficile quando si tratta di convivere con questa malattia. Oltre la metà non si cura in modo adeguato o si rivolge al dermatologo solo quando i sintomi sono diventati piuttosto fastidiosi. Il risultato è che oltre il 55% si ritiene poco o per nulla soddisfatto delle attuali terapie topiche. Il Dottor Paolo Broganelli, dirigente di 1° livello alla Clinica Dermatologica dell'Università di Torino. Broganelli: In Piemonte circa 100.000 persone soffrono di psoriasi e 70-80.000 soffrono della forma lievemoderata, il 70-80%, e il motivo per cui viene la psoriasi, beh per quello che si sa a oggi, è legata a un meccanismo di ereditarietà poligenica e quindi, sostanzialmente, esiste una genetica della psoriasi di costituzione, predisposizione familiare e la modalità con cui si sviluppa la psoriasi nel corso della vita, questa è determinata da una serie di stimoli, che sono considerati, diciamo, molto importanti e in particolare, sono stimoli ambientali, quali l'obesità, l'ipertensione, le comorbilità che possono essere associate, l'utilizzo di farmaci, come antipertensivi e antidepressivi e numerosi altri fattori che possono, in qualche modo, determinare un aggravamento della psoriasi nel corso della vita. Giornalista: Le modalità di cura della malattia sono molteplici, ma spesso e volentieri la si sottovaluta per una serie di ragioni con tutte le conseguenze del caso. Da sottolineare che la psoriasi è una malattia della pelle con forti implicazioni anche psicologiche. Come ci spiega Mirella Tomasicchio, Responsabile di A.DI.PSO. della regione Piemonte. Tomasicchio: Direi che l'80% non si cura perché ritiene che la malattia non sia importante e quindi quando si rivolge al dermatologo è già in uno stato avanzato e quindi il disagio è psicologico, di relazione, nel lavoro, porta stress. Giornalista: Maggiori informazioni sono contenute nel sito www.momentinfo.net con una sezione interattiva con un dermatologo e per chi non naviga in rete un opuscolo proprio informativo intitolato "Che ne sai di psoriasi? Conoscerla per curarla", reperibile in farmacia. Ri levazioni radiotelevisive