Durante i lavori sono state rinvenute, sul lato
sinistra idrografica, due bocchette per il travaso
delle acque nell’adiacente zona agricola,
realizzate in calcare lastrolare rosa. La funzione
delle bocchette era quella di permettere il
deflusso delle acque dal progno all’adiacente area
agricola dove il terreno, ad elevata permeabilità
avrebbe permesso un rapido smaltimento delle
acque.
COMUNE DI BUSSOLENGO
Croce commemorativa in prossimità del sottopasso
Raccomandazioni per gli utenti
Bocchetta di deflusso recuperata durante i lavori di sistemazione
ASSESSORATO
AI LAVORI PUBBLICI
Sistemazione del Progno dei Santi
E’ importante che il fondo del progno
rimanga pulito e che non si verifichi il
fenomeno
dell’abbandono
di
rifiuti.
Analogamente è fatto divieto a chiunque di
manomettere gli argini, di asportare pietre
e/o sassi, di costruire strutture anche mobili
che possano impedire il naturale deflusso
delle acque.
Con la sistemazione del sottopasso alla
Gardesana, si è colta l’occasione per procedere al
recupero di una croce commemorativa in pietra
locale, qui posizionata nel 1908, restaurandola e
ricollocandola su idoneo basamento in pietra.
Infine, per incentivare l’utilizzo del percorso,
sono state ricavate due piazzole di sosta,
attrezzate con panchine e tavoli.
Accesso al progno da via Marconi
Il Sindaco
e
l’Assessore ai LL.PP. Francesco Bussola
vi invitano all’inaugurazione
Sabato 16 Maggio 2009
ore 11.00
Breve descrizione del territorio
Il territorio di Bussolengo si colloca nell’Alta
Pianura Veneta e comprende nella porzione
occidentale, una parte delle morene
dell’Anfiteatro del Garda. La parte centrale del
territorio è occupata dalla Grande Conoide
Atesina che è caratterizzata, nello specifico, da
litologie grossolane quali ghiaie e sabbie, di
origine fluviale. Nella zona occidentale,
comunemente detta dai bussolenghesi “zona
dei Monti”, le litologie presenti sono di tipo
morenico e fluvioglaciale. In questa zona il substrato è caratterizzato da ghiaie con ciottoli con
matrice
sabbioso-limosa
(materiali
a
granulometria inferiore a 2 mm) anche
localmente importante. La presenza di una
matrice limosa limita fortemente la permeabilità
dei terreni che non assorbono le acque di
pioggia.
I Progni di Bussolengo e il Progno dei
Santi
Il termine “progno” deriva dal latino “pronus”
che significa “inclinato”. Questo termine
appartiene ad un gruppo di parole legate alla
morfologia fluviale o idrografica come “fosso”,
“vajo” o “forra”. Questo toponimo indica una
via d’acqua, talora anche molto ampia, in secca
per la maggior parte del tempo, che si riempie
in modo improvviso e violento in certi periodi
dell’anno o in occasione di eventi piovosi
eccezionali. Quando il “rio” non è percorso
dall’acqua, il fondo è utilizzato come strada o
carrareccia. Solitamente un progno è ampio
svariate decine di metri, non raggiunge elevate
profondità dal piano campagna ed è delimitato
da più serie di argini in muro e/o terra.
Nel territorio di Bussolengo, sono presenti
più “progni”: ricordiamo, oltre il Progno dei
Santi, il Progno della Bassa, il Progno di
Santa Giustina, il Progno di San Salvar.
Alcuni di questi progni sono stati intubati,
altri sono stati recuperati da interventi
effettuati dai relativi enti gestori, altri ancora
sono in stato di abbandono.
La cura di tali strutture, al di là dell’elemento
naturistico, è estremamente importante. Tra
le problematiche dell’espansione urbanistica
vi è la perdita delle superfici scoperte e
quindi la gestione dei flussi notevoli quantità
d’acqua. Il progno risponde all’esigenza di
raccogliere grandi quantitativi d’acqua e di
provvedere al recapito finale.
Il Progno dei Santi nasce in corrispondenza
della sommità della dorsale morenica Rissiana
più antica ed esterna dell’anfiteatro benacense
in loc. Ca Nova Monti alla quota di circa 200 m
s.l.m. L’alveo prosegue circa con direzione E –
W, taglia il versante orientale della dorsale
morenica, attraversa la piana fluvioglaciale e
l’abitato di Bussolengo per poi confluire,
secondo l’originario tracciato nel Fiume Adige.
Nel suo primissimo tratto, l’alveo del Progno
dei Santi è poco più che un fosso laterale alla
strada carrabile, mentre proseguendo l’alveo si
approfondisce e le scarpate assumono talora
altezze significative. Nell’ultimo tratto, tra la
Strada del Cristo e l’abitato di Bussolengo, il
Progno è dapprima privo di scarpate fluviali,
poi viene regimato artificialmente attarverso
opere in muratura che ne costituiscono gli
argini.
L’intervento e la cura del Progno
Con il contributo del Ministero dell’Ambiente e
Tutela del Territorio e la cooperazione del
Consorzio di Bonifica Adige Garda, è stato
dato corso all’intervento di sistemazione del
Progno dei Santi per il tratto di competenza
comunale, da via G. Marconi al ponte sul canale
del Consorzio.
Con l’opera si è provveduto alla sistemazione
del
sottopasso
della
Gardesana,
al
miglioramento della permeabilità del fondo del
progno, alla messa in sicurezza degli argini e dei
muri nonché all’individuazione delle vie di
sfogo per l’acqua. Particolare attenzione
nell’intervento è stata dedicata allo smaltimento
delle acque piovane. Al di sotto del piano di
calpestio è stato posizionato un “materasso
drenante” ossia una struttura in grado di
migliorare la dispersione delle acque nel suolo.
Inoltre, lungo il canale del Consorzio, sulla
destra idrografica, è stata posizionata una griglia
inclinata finalizzata alla captazione delle acque
nei momenti di piena.
Particolare delle opere di presa sul Canale
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Definitiva opuscolo