Mensile della
Nuova ASCOTI
Associazione
Sindacale
Chirurghi
Ortopedici
Traumatologi
Italiani
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB (BO) - In caso di mancata consegna inviare a Ufficio Bologna CMP per la restituzione al mittente che si impegna a versare la dovuta tassa.
Fondato da Vittorio Valerio
●
Anno XX - novembre 2010 • n. 87
Contrattazione
decentrata
● La contrattazione decentrata nel contratto della
dirigenza del Servizio sanitario nazionale:
Quadriennio normativo 2006-2009
● Gli impegni della Nuova Ascoti: nell'ambito del
95° Congresso nazionale SIOT
● Convocazione assemblea/congresso 2010
Nuova Ascoti
Editoriale
Roma, 26 ottobre 2010
C
Aut. Trib. di Torino n.5149
del 18 maggio 1998
Direttore:
Sen. Dott. Saccomanno Michele
Direttore responsabile:
Prof. Vittorio Valerio
Coordinatore Comitato di redazione:
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Addetto stampa:
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Redazione e amministrazione:
L.go C. Misserville, 7 - 00144 Roma
Telefono 06 52 24 42 07
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E-mail: s [email protected] [email protected]
arissimi,
il prossimo Congresso SIOT, come da statuto e da tradizione, diviene l'appuntamento più importante anche per la Nuova Ascoti.
Torniamo per questo con un nuovo numero di "OPERA". È, e deve esserlo
sempre più, l'opuscolo dell'ortopedico italiano. Da esso traspaiono preoccupazioni, interrogativi e, senza presunzione, risposte, suggerimenti, discussioni.
L'essere insieme ad ANPO e FIALS come Associazione sindacale è lo strumento valido per sedere ai tavoli delle contrattazioni nazionali e periferiche per
rappresentare e difendere le peculiarità della nostra specialità nell'organizzazione del lavoro insieme a colleghi qualificati. Nel mondo scientifico lo fa bene
la SIOT, nel cui Consiglio Nazionale con impegno, che ci viene riconosciuto,
collaboriamo puntualmente.
Nei congressi in giro per l'Italia, molti colleghi ci onorano chiedendo il patrocinio della nostra Associazione e concedendoci un ruolo tra le autorità, ci
consentono di portare un saluto ed un'utile informazione.
Molte sono le vicende che ci hanno visti impegnati con ruolo
di primo piano, dalle trattative contrattuali alle attenzioni legislative. Personalmente ho avuto l'onore, da Senatore della
Repubblica, di sentirmi voce degli ortopedici e voce dei medici
e
attazion
● Contr
ta
in una proposta di soluzioni che ci ha permesso di modificare
decentra
la legge 502-517 del 1992 sui limiti di età pensionabile, di
impegnarci nell'allestimento della "conciliazione obbligatoria" e nel seguirne con attenzione i regolamenti della stessa
prima della definitiva entrata in vigore nel prossimo marzo
2011. Sulla stessa scia è continuato l'impegno per ridefinire con legge la "responsabilità professionale medica"
partendo dal riconoscimento giuridico dell'atto medico,
regolamentando percorsi organizzativi con la definizione
di compiti e professioni nel rischio clinico e con la promozione obbligatoria delle
assicurazioni totali per le strutture nelle quali operiamo, liberandoci dall'inseguire "premi che lievitano". E, a orgoglio di tutti noi, abbiamo proposto con la
prima firma di un ortopedico, del Presidente della Nuova Ascoti, la legge sul
cadaver lab e l'introduzione dell' "accreditamento all'eccellenza": strumento
di formazione qualificata la prima, input culturale contro le autoreferenzialità
dilaganti e incentivo alla crescita di qualità la seconda.
Molto potremmo ancora dire della Nuova Ascoti, ma dobbiamo cogliere
l'occasione di questa nostra visibilità per incentivare le adesioni e l'orgoglio
culturale di appartenere ad un'Associazione così impegnata in azioni qualificate. Dobbiamo vivere la suggestione di una crescita sindacale che può aiutare
l'espressività scientifica del nostro mondo professionale.
Iscriviamoci tutti, spingiamo anche i giovani ad aderire già da specializzandi.
La Nuova Ascoti non vuole solo essere ricordata per sostenere "difese legali"
e "contrapposizioni organizzative", vuole promuovere ogni aiuto possibile nel
mondo della legalità e della responsabilità al fianco di ognuno di noi per un
percorso comune con la SIOT.
Mensile della
OTI
Nuova ASC
La Nuova Ascoti garantisce che i dati di
tutti gli iscritti vengono trattati elettronicamente e/o manualmente ed utilizzati esclusivamente dalla Nuova Ascoti
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Ai fini della legge 675/96 art.13, gli
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Nuova As
Michele Saccomanno
2
n.87 • novembre 2010
Attualità
La contrattazione
decentrata
è roba vecchia
Michele SACCOMANNO
L
a contrattazione collettiva
decentrata aveva nel disegno
originario del d.lvo 29/93 un
ambito di azione ridotto,
limitato al contemperamento tra le
esigenze organizzative, la tutela dei
dipendenti e l’interesse degli utenti.
La contrattazione integrativa prevista
TUPI è, invece, uno dei dati più
qualificanti del nuovo assetto
dell’amministrazione pubblica
introdotto, in quanto rappresenta un
decentramento del sistema di
contrattazione parallelo al
decentramento del sistema
amministrativo.
Sono le singole pubbliche
amministrazioni ad attivare
autonomi livelli di contrattazione
collettiva integrativa, nel rispetto dei
vincoli di bilancio e nell’ambito dai
criteri delineati dai contratti collettivi
nazionali.
Essa si svolge solo sulle materie e
nei limiti fissati dai contratti collettivi
nazionali, tra i soggetti dagli stessi
previsti.
È sancita la prevalenza del
contratto collettivo nazionale su
quello di livello decentrato, con la
sanzione, non riscontrabile in diritto
privato, della nullità delle clausole
contrattuali dell’accordo difformi da
quello nazionale (il che avviene tanto
nel caso che la pattuizione difforme
sia peggiorativa, tanto che sia
migliorativa). L’amministrazione non
può, dunque, sottoscrivere in sede
decentrata contratti integrativi in
contrasto con i vincoli dei contratti
nazionali o che comportino oneri
non previsti negli strumenti
finanziari. Si tratta di una norma che,
oltre a prendere atto della forte
centralizzazione tuttora presente
nella pubblica amministrazione,
intende scongiurare i rischi del
decentramento contrattuale, quali la
creazione di differenziali salariali non
collegati con una maggiore
produttività nell’ambito dello stesso
comparto e la perdita di controllo
delle dinamiche retributive.
Partendo dall’ATTO DI INDIRIZZO
DEL COMITATO DI SETTORE
27.9.2007 e dall’ATTO DI INDIRIZZO
INTEGRATIVO DEL COMITATO DI
SETTORE 1.4.2008 si sono analizzati
Tempi e procedure per la
contrattazione integrativa e le
Materie di coordinamento regionale
❱❱
n.87 • novembre 2006
n.81
2010
Opera
3
Attualità
Il SISTEMA DEGLI INCARICHI E
SVILUPPO PROFESSIONALE è stato
analizzato alla luce degli Obbiettivi
dirigenza medica Dare ulteriore
impulso a:
- fissazione obiettivi
- misurazione risultati
- verifica qualità servizi sanitari e
del sistema di valutazione della
valutazione dei dirigenti
finalizzato alla valorizzazione
della funzione dirigenziale
Passando all’analisi del CCNL
8.6.2000, si sono così esaminate le
Tipologie di incarico
- Incarico di direzione di struttura
complessa (tra cui Dipartimenti,
Distretto, Presidio
ospedaliero)
- Incarico di natura
professionale conferibili
ai dirigenti con meno di
cinque anni di attività
- Incarico di direzione di
struttura semplice
- Incarico di natura
professionale anche di
alta specializzazione, di
consulenza, studio e
ricerca, ispettivi, di
verifica e di controllo.
Soffermandosi sui criteri
di attribuzione: le Aziende
nell’attribuzione degli
incarichi previsti dall’art. 15 septies
del D.Lgs. 502/92 si devono attenere
alle modalità e ai requisiti previsti
dall’art. 62, c. 5 del CCNL 8.6.2000
(individuazione formale preventiva di
modalità di conferimento e requisiti
sentite le OOSS)
La materia dell’orario di lavoro è
stata analizzata partendo dal D.Lgs.
66/03, art. 4: durata massima
dell’orario di lavoro e art. 7: riposo
giornaliero. Materia innovata dall’ Art.
3, comma 85, L. 244/2007 (Finanziaria
2008): Art. 24-ter, L. 31/2008 (di
conversione del Decreto legge
“milleproroghe”) Art. 41, comma 13, L.
133/2008 (di conversione del Decreto
legge n. 112/2008)
4
n.87 • novembre 2010
Tali novelle hanno esaltato il ruolo
della contrattazione decentrata a cui
viene delegata gran parte della
disciplina.
È stato poi analizzato l’ampio
rinvio alla sequenza contrattuale
integrativa (art. 29 CCNL Dirigenza)
che riguarda fra l’altro: Riordino del
sistema degli incarichi gestionali e
professionali Disciplina delle
flessibilità del rapporto di lavoro alla
luce delle disposizioni contenute
nella L. 120/2007 e nel DL 112/2008
(convertito); Individuazione di un
sistema sperimentale di procedure e
sanzioni a carattere disciplinare e
comportamentale.
Infine è stato esaminato il sistema
delle relazioni sindacali nella
contrattazione collettiva nazionale
di lavoro per il personale del SSN
partendo dal Protocollo 23 luglio
1993 sulla politica dei redditi e
dell’occupazione, sugli assetti
contrattuali, sulle politiche del lavoro
e sul sostegno al sistema produttivo
e dall’ART. 19 CCNQ DEL 7 AGOSTO
1998 riformato nel 2007.
La contrattazione collettiva
integrativa, che si svolge a livello di
azienda o ente, sulle materie e con
le modalità indicate dal CCNL. Gli
istituti delle relazioni sindacali della
Concertazione Consultazione
Informazione Costituzione di
commissioni paritetiche sono stati
esaminati alla luce delle materie e
dei poteri del sindacato.
In particolare è stato ampiamente
analizzato l’ART. 4, comma 2, lett. A:
Individuazione delle posizioni
dirigenziali cui titolari devono essere
esonerati dallo sciopero, ai sensi
della L. 146/90, secondo quanto
previsto dall’accordo sulle norme di
garanzia dei servizi pubblici
essenziali relativi all’area dirigenziali.
(accordi: 26.9.2001 mediciveterinari, 25.9.2001 SPTA).
E l’ART. 4, comma 2, lett. B nel suo
insieme è stato analizzato
puntualmente con riguardo al suo
specifico contenuto e in
particolare a quanto segue:
Attuazione art. 43 L.
449/97 (contratti di
sponsorizzazione, accordi di
collaborazione con soggetti
privati al fine di favorire
l’innovazione
dell’organizzazione
amministrativa e realizzare
maggiori economie nonché
una migliore qualità dei
servizi sanitari);
Distribuzione delle risorse
contrattuali tra i 3 fondi
previsti e delle risorse
regionali eventualmente
assegnate;
Modalità di attribuzione ai dirigenti
cui è conferito uno degli incarichi
previsti dall’art. 27, comma 1, lett.
b), c) e d) del CCNL 8.6.2000 della
retribuzione collegata ai risultati ed
agli obiettivi e programmi assegnati
secondo gli incarichi conferiti;
Lo spostamento di risorse tra i tre
fondi ed al loro interno, in apposita
sessione di bilancio, la finalizzazione
tra i vari istituti nonché la
rideterminazione degli stessi in
conseguenza della riduzione di
organico derivante da stabili processi
di riorganizzazione previsti dalla
programmazione sanitaria regionale
ai sensi dell’art. 9, comma 4.
l
Attualità
LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA
NEL CONTRATTO DELLA DIRIGENZA
DEL SSN
Quadriennio normativo 2006 – 2009
1
Conferma sistema
relazioni sindacali e
rafforzamento livello di
coordinamento regionale
Conferma del ruolo
centrale della formazione
continua anche alla luce
dell’Accordo Stato-Regioni
del 1.8.2007
Individuazione di
modalità applicative e
deroghe al D.Lgs.
66/2003
Individuare con chiarezza la procedura e la sua
temporizzazione relativa all’apertura delle fasi
di contrattazione integrativa; equilibrato
sistema di incentivi e penalizzazioni finalizzati
al suo rispetto. Forme di consultazione fra
aziende, OOSS e utenti sull’efficacia dei servizi.
ATTO DI
INDIRIZZO DEL
COMITATO DI
SETTORE
27.9.2007
Semplificazione del
sistema di valutazione.
Definire in modo più
cogente gli effetti della
valutazione negativa
rispetto alla erogazione
del risultato, la revoca
dell’incarico e il
recesso.
Interventi nuovi o migliorativi nell’ambito delle forme di flessibilità ( part-time di
cui alla L. 120/2007, mobilità interna ed esterna, pronta disponibilità, ferie rischio
radiologico, integrazione tra territorio e ospedale, definizione di esperienza
2
professionale)
n.87 • novembre 2010
5
Attualità
In presenza di violazioni
degli obblighi
contemplati dalle norme
contrattuali e dal codice
di comportamento il
CCNL deve prevedere
un’adeguata forma di
graduazione della
sanzione.
Chiarire che la vincolatività del parere
espresso dal Comitato dei garanti non
costituisce spoliazione del potere datoriale
dell’azienda.
ATTO DI
INDIRIZZO DEL
COMITATO DI
SETTORE
27.9.2007
Doveri dei dirigenti nella
gestione delle attività dei
medici in formazione
specialistica
Incrementi a regime
4,85% M.S. anno 2005 di
cui minimo 0,50% alla
C.I. per il risultato
Cessazione di qualsiasi
effetto derivante dalla
RIA del personale cessato
Definire linee di
responsabilità, contenuti
e caratteristiche delle 2
tipologie di incarichi
delineando percorsi di
carriera specifici e
disponibili per
entrambi; possibilità di
graduare in modo
analogo i 2 percorsi di
carriera.
Modalità di sviluppo dei
sistemi aziendali di risk
management
Introduzione di un’adeguata forma di graduazione della
sanzione disciplinare coerente con la specifica natura della
qualifica dirigenziale e relativamente a situazioni diversamente
non inquadrabili nell’ambito della responsabilità dirigenziale e
dei connessi sistemi di valutazione.
Incarichi: maggior
bilanciamento tra
percorsi di
carriera relativi
alle due macro
tipologie degli
incarichi gestionali
e professionali.
ATTO DI INDIRIZZO
INTEGRATIVO DEL
COMITATO DI SETTORE
1.4.2008
Valutare l’opportunità di utilizzare,
per incrementare le retribuzioni fisse,
parte delle risorse economiche
originariamente destinate alla CI per
valorizzare la produttività
6
n.87 • novembre 2010
3
Individuazione di
modalità
applicative del
D.Lgs. 66/2003
Prima definizione
di meccanismi
orientati a
rendere più
effettive e
funzionali le
relazioni sindacali
nell’ambito della
contrattazione
collettiva
Confermare le norme in materia di
tempo parziale, a seguito dell’entrata
in vigore della Legge n. 120 del 2007
4
Attualità
Integrazioni alle vigenti
norme in materia di recesso
Materie aggiunte
Innovazioni nell’ambito del rapporto tra
procedimento penale e procedimento
disciplinare
5
Tempi e procedure per la contrattazione integrativa
Quadriennio normativo Biennio economico
Opportunità di trattare
tutte le materie in
un’unica sessione
negoziale per realizzare
equilibri negoziali. (art. 4
comma 1)
Il CCIA deve
contenere clausole
su tempi, modalità
e procedure di
verifica di
attuazione anche
per l’utilizzo dei
fondi (comma 6)
Costituzione
delegazione di parte
pubblica (15 gg stipula
CCNL) e convocazione
delegazione sindacale
(15 gg. presentazione
piattaforme e
comunque entro 60 gg.
da stipula CCNL
(comma 2)
Controllo sulla
compatibilità dei costi
della contrattazione
integrativa con i
vincoli di bilancio da
parte del Collegio
sindacale) 15 gg.
(comma 7)
Entro 30 gg. stipula
CCNL trasmissione
documentazione fondi
alla regione e alle
OO.SS. (procedura da
attivarsi con cadenza
annuale ) (comma 3)
Ipotesi di CCIA (i
soggetti che non
hanno firmato
possono farlo in
sede di
sottoscrizione
definitiva)
La contrattazione
si deve concludere
entro 150 gg. da
stipula CCNL
salvo diverso
accordo in fase
conclusiva
(comma 4)
Trasmissione CI all’Aran (art. 46, c. 5, d.lgs.
165/2001) (comma 8)
6
n.87 • novembre 2010
7
Attualità
Costituzione
delegazione
trattante
Azienda
Trasmissione
Regione e
OO.SS.
documentazione
fondi
15
30
Convocazione
tavolo
Periodo trattativa
60
90
120
Conclusione
della
contrattazione
150
giorni
Stipula
CCNL
Regione
30
Dichiarare se non
intende adottare linee
di indirizzo.
60
90
120
giorni
Adozione linee di
indirizzo regionali
7
Coordinamento Regionale (art. 5)
a. Utilizzo delle risorse (aggiuntive) regionali art. 57 CCNL 3.11.2005 (anche comparto)
b. Realizzazione della formazione
continua (anche comparto)
Flessibilità gestione fondi
Materie di
coordinamento
comma 1:
c. Utilizzo quota risorse derivanti dalla
riduzione stabile della dotazione
organica (anche comparto)
d. Modalità di incremento dei fondi in caso
di aumento dotazione organica o dei
servizi (anche comparto)
e. Definizione criteri di valutazione dei
dirigenti
8
8
n.87 • novembre 2010
Attualità
…segue
Coordinamento Regionale (art. 5)
f. Verifica dell’efficacia e della corrispondenza dei servizi pubblici erogati alla
domanda e al grado di soddisfazione dell’utenza
g. Definizione di criteri per lo sviluppo di un sistema di standards
e procedure finalizzati all’individuazione di un quadro
omogeneo dei volumi prestazionali
Materie di
coordinamento:
h. Definizione di criteri generali per la razionalizzazione
ed ottimizzazione delle attività connesse alla
continuità assistenziale (ad es. servizi di guardia) e
all’urgenza ed emergenza
i. Applicazione della mobilità dei dirigenti in caso di
eccedenza nei processi di ristrutturazione aziendale
j. Criteri per lo svolgimento della libera professione
intramuraria correlata all’andamento delle liste
d’attesa
k. Criteri per la definizione delle modalità di riposo nelle 24 ore, di cui all’art.
7
9
Possibilità di integrare le materie
espressamente previste al comma 1.
Definizione all’interno di protocolli
definiti in ciascuna Regione e
previsti dal sistema delle relazioni
sindacali regionali.
Analisi risultanze e impatto che le
procedure di revisione del
trattamento economico del CCNL
hanno prodotto sui fondi delle
varie aziende della Regione. In caso
di incapienza di qualche azienda la
Regione svolge azione di
compensazione (perequazione) tra
aziende
Il comma 6
Problematiche connesse ai processi
di riordino previsti dalla
programmazione regionale.
Invio all’ARAN dei
protocolli per
l’applicazione del
comma 6
10
n.87 • novembre 2010
9
Attualità
…segue
Coordinamento Regionale (art. 5)
Le linee di indirizzo devono essere emanate dalla
Regione entro 90 giorni dalla sottoscrizione del
CCNL
In assenza di linee di indirizzo ripresa delle
relazioni sindacali aziendali anche nelle predette
materie
11
Conferma della pari
dignità degli incarichi
dirigenziali nonostante
la diversa tipologia
(professionali e
gestionali)
Rappresentano espressione di
sviluppi di carriera che
possono raggiungere una
analoga valorizzazione
economica nel quadro della
graduazione delle funzioni
ART. 6
SISTEMA DEGLI INCARICHI
E SVILUPPO
PROFESSIONALE
Autonomia del dirigente e
responsabilità professionale
vanno salvaguardate
indipendentemente dal tipo di
incarico
Ovviamente nel rispetto delle
dinamiche organizzative della
struttura di appartenenza
Rinvio alla
sequenza
contrattuale
12
10
n.87 • novembre 2010
Attualità
D.Lgs. 66/03, art. 4: durata
massima dell’orario di lavoro
2. La durata media dell’orario di lavoro
non può, in ogni caso superare, per ogni
periodo di 7 giorni, le 48 ore, comprese le
ore di lavoro straordinario.
3. Ai fini della disposizione di cui al
comma 2, la durata media dell’orario di
lavoro deve essere calcolata con
riferimento ad un periodo non superiore a
4 mesi.
4. I contratti collettivi di lavoro possono in
ogni caso elevare il limite del comma 3 fino
a 6 mesi ovvero fino a 12 mesi a fronte di
ragioni obiettive, tecniche o inerenti
all’organizzazione del lavoro, specificate
negli stessi contratti collettivi.
d.lgs. 66/03, art. 7:
riposo giornaliero
1. Ferma restando la durata
normale dell’orario settimanale, il
lavoratore ha diritto a 11 ore di
riposo consecutivo ogni 24 ore. Il
riposo giornaliero deve essere
fruito in modo consecutivo fatte
salve le attività caratterizzate da
periodi di lavoro frazionati durante
la giornata.
13
Art. 3, comma 85, L. 244/2007 (Finanziaria 2008): All’art. 17 del d.lgs. 66/2003 è
aggiunto, in fine, il seguente comma: “6-bis. Le disposizioni di cui all’art. 7
non si applicano al personale del ruolo sanitario del SSN, per il quale si fa
riferimento alle vigenti disposizioni contrattuali in materia di orario di lavoro,
nel rispetto dei principi generali della protezione della sicurezza e della salute
dei lavoratori.”
NORMATIVA
SOPRAVVENUTA
Art. 24-ter, L. 31/2008 (di conversione del Decreto legge
“milleproroghe”) “Disposizioni concernenti il riposo
giornaliero del personale sanitario: Le disposizioni di
cui al comma 6-bis dell'articolo 17 del d.l.gs. 66/2003,
introdotto dall'articolo 3, comma 85, della legge
244/2007, si applicano a decorrere dal 1 gennaio 2009.”
Art. 41, comma 13, L. 133/2008 (di conversione del Decreto legge n. 112/2008)
“Modifiche alla disciplina in materia di orario di lavoro: 13. Al personale delle
aree dirigenziali degli Enti e delle Aziende del SSN, in ragione della qualifica
posseduta e delle necessità di conformare l'impegno di servizio al pieno esercizio
della responsabilità propria dell'incarico dirigenziale affidato, non si applicano le
disposizioni di cui agli articoli 4 e 7 del d.l.gs. 66/2003. La contrattazione collettiva
definisce le modalità atte a garantire ai dirigenti condizioni di lavoro che
consentano una protezione appropriata ed il pieno recupero delle energie psico14
fisiche.”
n.87 • novembre 2010
11
Attualità
Art. 7 CCNL 17.10.2008: Disposizioni particolari in materia di
riposo giornaliero
1. Nel rispetto dei principi generali di sicurezza e salute dei dirigenti e al fine
di preservare la continuità assistenziale le aziende definiscono, in sede di
contrattazione integrativa (art. 4, comma 4, CCNL 3.11.2005), modalità di
riposo nelle 24 ore, atte a garantire idonee condizioni di lavoro ed il pieno
recupero delle energie psicofisiche dei dirigenti, nonché prevenire il
rischio clinico
2. In tale ambito, al fine di conformare
l'impegno di servizio al ruolo e alla funzione
dirigenziale, la contrattazione dovrà prevedere, in
particolare dopo l’effettuazione del servizio di
guardia notturna o della turnazione notturna, la
fruizione immediata, in ambito diurno, di un
adeguato periodo di riposo obbligatorio e
continuativo, in misura tale da garantire l’effettiva
interruzione tra la fine della prestazione lavorativa e
l’inizio di quella successiva
…segue
La contrattazione
tiene conto delle
eventuali linee di
indirizzo regionali in
materia
15
Art. 7 CCNL 17.10.2008: Disposizioni particolari in materia di riposo
giornaliero
3. Le misure previste dai commi
precedenti garantiscono ai dirigenti
una protezione appropriata evitando
che, a causa della stanchezza, della
fatica o di altri fattori, sia ridotta
l’efficienza della prestazione
professionale, aumentando il rischio
di causare lesioni agli utenti o a loro
stessi, ad altri lavoratori o di
danneggiare la loro salute, a breve o
a lungo termine.
Modalità
5. Resta fermo quanto
previsto per la
programmazione e per
l’articolazione degli orari e
dei turni di guardia,
dall’art. 14, commi 7 e 8,
del CCNL 3.11.2005,
tenendo conto di quanto
stabilito in materia di
riposi giornalieri dal
presente articolo.
6. E’ fatta salva l’attuale organizzazione del lavoro, purchè
non sia in contrasto con quanto stabilito nei precedenti
commi, da verificarsi a livello aziendale entro 90 gg. dalla
16
stipula del presente CCNL.
12
n.87 • novembre 2010
Attualità
ART. 8 OBIETTIVI
Dare ulteriore impulso a:
-fissazione obiettivi
-misurazione risultati
-verifica qualità servizi
sanitari
al fine di valorizzare
maggiormente la funzione
dirigenziale
migliorando/implementando/
rendendo efficaci sistemi e
processi di valutazione
17
Valutazione dei dirigenti (artt. 9-10)
1
2
3
Conferma del sistema di valutazione del CCNL 3.11.2005.
La valutazione quale strumento strategicamente diretto a
riconoscere e valorizzare qualità e impegno.
Procedure di valutazione improntate a criteri di
imparzialità, celerità e puntualità nell’erogazione. La
verifica di fine incarico deve essere effettuata entro la
scadenza dello stesso. Definizione certa della tempistica di
verifica degli obiettivi annuali da parte del NdV.
Il sistema di valutazione previsto dal CCNL deve essere
attuato entro 2 mesi dalla stipula del CCNL e inviato alla
Regione. Mancata osservanza dei termini causa di
responsabilità dei dirigenti preposti , ove ad essi
18
addebitabile.
n.87 • novembre 2010
13
Attualità
Il dirigente conforma la sua condotta a
principi di diligenza e fedeltà (2104 e
2105 CC) e contribuisce alla gestione
della cosa pubblica con impegno e
responsabilità
Il comportamento del dirigente è
improntato al perseguimento
dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi
istituzionali nella primaria
considerazione delle esigenze dei cittadini
utenti, operando costantemente nel pieno
rispetto del Codice di comportamento dei
dipendenti delle pubbliche
amministrazioni, allegato al CCNL del
3.11.2005, di cui si impegna a osservare
tutte le disposizioni nonché dei codici di
comportamento adottati dalle Aziende ai
sensi dell’art. 54, comma 5 del d.lgs.
165/2001 e di quanto stabilito nelle Carte
dei Servizi.
ART. 11
COMPORTAMENTO
IN SERVIZIO
Rinvio alla
sequenza
contrattuale (art.
12)
Individuazione di un sistema
sperimentale in materia disciplinare e
comportamentale comprese procedure
apposite e sanzioni
A) Incarico di
direzione di struttura
complessa (tra cui
Dipartimenti,
Distretto, Presidio
ospedaliero)
CCNL 8.6.2000,
art. 27
Tipologie di incarico
B) Incarico di
direzione di struttura
semplice
19
D) Incarico di natura
professionale
conferibili ai dirigenti
con meno di cinque
anni di attività.
C) Incarico di natura professionale anche di alta
specializzazione, di consulenza, studio e ricerca,
ispettivi, di verifica e di controllo.
Dopo 5 anni di attività e valutazione positiva
Art. 15: Disposizioni particolari
14
n.87 • novembre 2010
Nel computo dei 5 anni ai fini del conferimento
degli incarichi delle lett. b) e c) dell’art. 27 CCNL
8.6.2000 rientrano i periodi svolti con incarico
dirigenziale a tempo determinato senza soluzione di
continuità (SOLO A QUESTI FINI, quindi non per
equiparazione).
20
Attualità
Fondo per il trattamento
accessorio legato alle
condizioni di lavoro (art. 25)
Fondo per la retribuzione di
risultato e per la qualità della
prestazione individuale (art. 26)
Previsti incrementi al fine di correlare la
retribuzione di risultato al raggiungimento
degli obiettivi dei dirigenti e delle strutture e
al miglioramento dell’efficacia ed efficienza
dei servizi
Fondo per l’indennità di
specificità medica, retribuzione di
posizione, equiparazione, specifico
trattamento e indennità di
direzione di struttura complessa
(art. 24)
Previsti incrementi al
fine di incentivare la
qualità dei servizi
erogati
Confermati dal 1.1.2006
come consolidati al
31.12.2005
Incrementato automaticamente in
relazione al nuovo valore delle
posizioni di incarico
21
Principali conferme ed
integrazioni dell’art. 27
Le Aziende nell’attribuzione degli incarichi previsti dall’art. 15 septies
del D.Lgs. 502/92 si devono attenere alle modalità e ai requisiti previsti
dall’art. 62, c. 5 del CCNL 8.6.2000 (individuazione formale preventiva
di modalità di conferimento e requisiti sentite le OOSS)
22
n.87 • novembre 2010
15
Attualità
Relazioni sindacali
nell’ottica di valorizzare
la contrattazione di II
livello
Verifica del sistema di
valutazione al fine di
una maggiore
funzionalità dello
stesso
Idonea disciplina in
materia di copertura
assicurativa e tutela
legale
Riordino del sistema
degli incarichi
gestionali e
professionali
Disciplina della
formazione
Rinvio alla sequenza
contrattuale
integrativa (art. 29)
Individuazione di un
sistema sperimentale
di procedure e
sanzioni a carattere
disciplinare e
comportamentale
Disciplina delle
flessibilità del
rapporto di
lavoro alla luce
delle disposizioni
contenute nella
L. 120/2007 e nel
DL 112/2008
(convertito)
Problematiche
relative al risk
management e alla
sicurezza sul lavoro
23
Il sistema delle relazioni sindacali
nella contrattazione collettiva
nazionale di lavoro per il personale
del SSN.
24
16
n.87 • novembre 2010
Attualità
L. 23.10.1992 n. 421
Delega al Governo per la
razionalizzazione e la
revisione delle discipline in
materia di sanità, di pubblico
impiego, di previdenza e di
finanza territoriale.
L. 15.3.1997 n. 59
Delega al Governo per il
conferimento di funzioni
e compiti alle regioni ed
enti locali, per la
riforma della Pubblica
Amministrazione e per
la semplificazione
amministrativa.
Prima
privatizzazione del
pubblico impiego
Seconda privatizzazione
del pubblico impiego
D.Lgs. 3.2.1993 n. 29
Razionalizzazione dell'organizzazione delle
amministrazioni pubbliche e revisione della
disciplina in materia di pubblico impiego, a norma
dell'articolo 2 della L. 23 ottobre 1992, n. 421.
Ora d.lgs. 165/2001
T.U. pubblico impiego
D.Lgs. 18.11.1993 n. 470
Disposizioni correttive del D.Lgs.
3 febbraio 1993, n. 29, recante
razionalizzazione
dell'organizzazione delle
amministrazioni pubbliche e
revisione della disciplina in
materia di pubblico impiego
D.Lgs. 23.12.1993 n. 546
Ulteriori modifiche
al D.Lgs. 3 febbraio
1993, n. 29, sul
pubblico impiego
-accrescere efficienza delle amm.ni in relazione a
quella dell’UE
- razionalizzare costo lavoro pubblico
- migliore utilizzo RU nella PA (formazione e
sviluppo professionale, pari opportunità uomini e
donne, condizioni uniformi al lavoro privato)
Riforma del pubblico
impiego del 1993
Affidamento all’ARAN
della contrattazione
collettiva nazionale per
tutti i settori pubblici
* D.Lgs. 4.11.1997 n. 396
Modificazioni al D.Lgs. 3
febbraio 1993, n. 29, in
materia di contrattazione
collettiva e di
rappresentatività sindacale
nel settore del pubblico
impiego, a norma
dell'articolo 11, commi 4 e 6,
della L. 15 marzo 1997, n.
59.
D.Lgs. 29.10.1998 n. 387
Ulteriori
disposizioni
integrative e
correttive del
D.Lgs. 3 febbraio
1993, n. 29, e
successive
modificazioni, e del
D.Lgs. 31 marzo
1998, n. 80.
*D.Lgs. 31.3.1998 n. 80
Nuove disposizioni in materia
di organizzazione e di rapporti
di lavoro nelle amministrazioni
pubbliche, di giurisdizione
nelle controversie di lavoro e di
giurisdizione amministrativa,
emanate in attuazione
dell'articolo 11, comma 4, della
25
L. 15 marzo 1997, n. 59.
Applicazione delle stesse politiche
salariali del settore privato nel
rinnovo dei CCNL secondo le
regole dell’Accordo sulla politica
dei redditi stipulato nel 1993 fra
Governo e Sindacati
Privatizzazione del rapporto di
lavoro dei dipendenti e dirigenti
pubblici ed allineamento delle
fonti con il settore privato
Modello del dialogo sociale (Relazioni
sindacali). Rappresentatività delle
OO.SS.
26
n.87 • novembre 2010
17
Attualità
Garanzia del potere di acquisto dei salari
attraverso la concertazione nazionale
Assegnazione al livello decentrato (aziendale o
territoriale) della contrattazione sul salario
variabile. Deve essere correlato a risultati di
produttività riscontrabili nella migliorata
efficienza e redditività aziendale
Protocollo 23 luglio 1993 sulla
politica
dei
redditi
e
dell’occupazione, sugli assetti
contrattuali, sulle politiche del
lavoro e sul sostegno al sistema
produttivo.
Politica dei redditi e
dell’occupazione
Assetti contrattuali (Doppio
livello di negoziazione, nazionale e
integrativo come il più idoneo a
contemperare l’esigenza del
controllo centrale con le istanze di
decentramento e flessibilità)
Politiche del lavoro (gestione crisi
occupazionali, occupazione giovanile e
formazione, riattivazione mercato del
lavoro
Sostegno al sistema produttivo
(Ricerca e innovazione tecnologica,
istruzione e formazione professionale,
finanza per le imprese e
internazionalizzazione, riequilibrio
territoriale, infrastrutture e domanda
pubblica, politica delle tariffe)27
Livelli di contrattazione
Livello NAZIONALE
(I livello)
Livello LOCALE
(INTEGRATIVO)
(II livello)
Si svolge
in ARAN
Dà luogo a
Si svolge in ogni
pubblica
Amministrazione.
Dà luogo a
CCNQ
CCNL
C.I.
I livelli sono stabiliti dall’Accordo sulla politica dei redditi del
23.7.1993 Governo-OO.SS.e confermati dalla legge di riforma
del pubblico impiego
28
18
n.87 • novembre 2010
Attualità
Durata dei contratti
4 anni per la parte normativa
2 anni per la parte economica
Contratti del
prossimo biennio:
Nel SSN:
II biennio economico 2008-2009
Sono stipulati sei CCNL: due per ogni separata
area di contrattazione
29
RISORSE
Le regole stabilite dall’Accordo sulla politica dei redditi
del 1993, valido per tutti i settori pubblici, prevedono
Primo biennio
Secondo biennio
Tetto di inflazione programmata per quel
periodo calcolata sulla massa salariale di ogni
settore dell’anno precedente il rinnovo
Inflazione programmata nel secondo periodo
la possibile differenza tra il tetto di inflazione
programmata del I biennio e l’ inflazione
reale nello stesso periodo
Le risorse possono
essere integrate
! Dalla legge finanziaria nazionale per garantire
l’avvio delle riforme.
! dalle Regioni, Autonomie locali ed altre P.A, per il
tramite dei comitati di settore per la
30
contrattazione di II livello
n.87 • novembre 2010
19
Attualità
Soggetti perSoggetti
stipulazione CCNL
ARAN
SINDACATI
(Rappresentanza Pubbliche
Amministrazioni)
rappresentativi
SINDACATI DI CATEGORIA
(che raggiungono il 5% al livello nazionale
quale media tra il dato associativo ed
elettorale)
CONFEDERAZIONI sindacali
cui gli stessi aderiscono
31
Regole accertamento rappresentatività a livello
nazionale
Accertamento biennale, effettuato dall’ARAN
COMPARTI:
COMPARTI sindacati
che raggiungono
5%
MEDIA
tra
Aree dirigenza:
dirigenza
misurazione solo sul
dato associativo in
mancanza RSU
20
n.87 • novembre 2010
dati elettorali
(ottenuti nelle elezioni per
RSU in ogni Azienda)
dati associativi
(dipendono dai contributi
lavoratori ai sindacati. Il
pagamento è attestato da
ciascuna P.A.)
32
Attualità
La rappresentatività a regime
biennalità
dell’accertamento
stabilità biennale della
delegazione
i movimenti associativi
avvenuti dopo l’accertamento
producono i propri effetti
dal biennio successivo
ART. 19 CCNQ
DEL 7 AGOSTO
1998 riformato nel
2007
autonomia dei singoli contratti
33
Comitato di settore comparto Sanità
Composizione:
-Assessore Finanze Lombardia
(Presidente)
- Assessore sanità Emilia Romagna
- Assessore sanità Friuli VG
- Assessore sanità Toscana
- Assessore sanità Veneto
- Assessore sanità Puglia
- Assessore sanità Provincia aut.
Trento
- 1 rappresentante Ministero Salute
(Governo)
Elabora linee di indirizzo per i
CCNL del comparto e aree
dirigenziali.
34
n.87 • novembre 2010
21
Attualità
LE RELAZIONI SINDACALI NEI CCNL 7.4.1999 E 8.6.2000:
: Obiettivi eOBIETTIVI
strumenti E STRUMENTI
Il sistema delle relazioni sindacali, nel rispetto delle distinzioni
delle responsabilità delle aziende e degli enti del comparto e
dei sindacati, è riordinato in modo coerente con l’obiettivo di
contemperare l’interesse al miglioramento delle condizioni di
lavoro e alla crescita professionale dei dipendenti con
l’esigenza delle aziende ed enti di incrementare e mantenere
elevate l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati alla
collettività.
Il predetto obiettivo comporta la necessità
di uno stabile sistema di relazioni sindacali,
che si articola nei seguenti modelli
relazionali:
35
continua: RELAZIONI SINDACALI: obiettivi e strumenti
Contrattazione collettiva a livello nazionale
Contrattazione collettiva integrativa, che si
svolge a livello di azienda o ente, sulle materie
e con le modalità indicate dal CCNL
Concertazione
Consultazione
Informazione
Costituzione di commissioni paritetiche
PARTECIPAZIONE
Interpretazione autentica dei contratti collettivi
36
22
n.87 • novembre 2010
Attualità
Materie e risorse della contrattazione integrativa
Sono fissate dal contratto nazionale
Materie
L’accordo è necessario solo per le materie economiche
L’accordo non è necessario nelle altre materie. Se esso non
è raggiunto nel periodo di 60 gg. fissato dal CCNL,
l’azienda può prendere decisioni unilaterali, le OO.SS.
riassumono le proprie prerogative.
Risorse
Il tetto delle risorse del II livello è stabilito nel contratto
nazionale d’accordo con i comitati di settore.
37
LIVELLI DI RELAZIONI SINDACALI NELLA SEDE AZIENDALE
Contrattazione integrativa
Concertazione
Materie tassative fissate dal CCNL
Materie tassative fissate dal CCNL
Consultazione
Materie fissate da leggi, CCNL o
altre decise dall’azienda
Informazione
Materie fissate dal C.I.
Partecipazione
Commissioni pari opportunità,
mobbing, osservatori
38
n.87 • novembre 2010
23
Attualità
Contrattazione, concertazione , consultazione informazione
Contrattazione
=
Attività negoziale che può essere anche a termine.
CONTRATTARE È UN OBBLIGO;
STIPULARE, SOLO SE CONVENIENTE
Concertazione
=
Attività non negoziale a termine. Si conclude con
un verbale in cui si registrano posizioni parti
Consultazione
=
Attività informale prevista da leggi, CCNL e
azienda
Informazione
=
Atti relativi al rapporto di lavoro individuati
dall’azienda in C.I. Può essere preventiva o
successiva
Le procedure di contrattazione e concertazione sono definite dal
39
CCNL; quelle di consultazione ed informazione in azienda
Concetto di rappresentatività a livello locale
Per le RSU
deriva dal
risultato
elettorale
La rappresentatività
dei componenti delle
OOSS firmatarie dei
CCNL è nazionale
ed è misurata
dall’ARAN. Le
federazioni di più
sindacati sono
soggetto unitario
24
n.87 • novembre 2010
NON SONO AMMISSIBILI
ALLA C.I:
sindacati non ammessi al
CCNL anche se a livello
locale hanno la media del
5% tra dato associativo
ed elettorale
i sindacati ammessi
alle trattative
nazionali non
firmatari del
CCNL
Singoli componenti di federazioni sindacali
40
Attualità
Delegazione Sindacale trattante nel II livello
COMPONENTI OO.SS.
FIRMATARIE DEL CCNL
Designati dalle relative
OO.SS
Nessun potere di individuazione dei soggetti sindacali è
demandato alla azienda discendendo la rappresentanza
dall’art. 42 del dlgs 165 del 2001 e, per gli aspetti ad esso
demandati, dal CCNQ sui diritti e prerogative sindacali
41
1. Materie riferite al rapporto tra
la parte pubblica e quella
sindacale (art. 4, comma 2, lett. a)
2. Materie relative all’utilizzo
delle risorse, definite nel CCNL
e per le quali il medesimo rinvia
l’individuazione dei criteri
generali alla sede aziendale (art.
4, comma 2, lett. b)
CCNL 3.11.2005, Art. 4:
Contrattazione
collettiva integrativa
3. Materie attinenti temi prettamente collegati alle
condizioni di lavoro nelle singole aziende e per le quali la
contrattazione nazionale non sarebbe nelle condizioni di
dare una risposta efficace (art. 4, comma 2, lett. c, d, e, f, g)
n.87 • novembre 2010
42
25
Attualità
MATERIE DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA
A contenuto economico diretto: obbligatorio
contratto integrativo
ART. 4, comma 2, lett. A: Individuazione delle posizioni dirigenziali cui titolari
devono essere esonerati dallo sciopero, ai sensi della L. 146/90, secondo quanto
previsto dall’accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali relativi
all’area dirigenziali. (accordi: 26.9.2001 medici-veterinari, 25.9.2001 SPTA)
ART. 4, comma 2, lett. B – Criteri generali per:
1. Definizione della percentuale di risorse del fondo di risultato da destinare alla
realizzazione degli obiettivi aziendali generali affidati alle articolazioni interne
individuate dal d.lgs. 502/92, dalle leggi regionali di organizzazione e dagli atti
aziendali, ai fini dell’attribuzione della retribuzione di risultato ai dirigenti. Detta
retribuzione è strettamente correlata alla realizzazione degli obiettivi assegnati e
viene quindi corrisposta a consuntivo dei risultati totali o parziali raggiunti, ovvero
per stati di avanzamento, in ogni caso dopo la necessaria verifica almeno
trimestrale, secondo le modalità dell’art. 65 CCNL 5.12.1996. Nella determinazione
della retribuzione di risultato si tiene conto degli effetti di ricaduta dei sistemi di
valutazione dell’attività dei dirigenti;
Vd. Art. 12 CCNL 5.7.2006, II biennio43
A contenuto economico diretto: obbligatorio contratto integrativo
ART. 4, comma 2, lett. B:
2. Attuazione art. 43 L. 449/97 (contratti di sponsorizzazione, accordi di collaborazione
con soggetti privati al fine di favorire l’innovazione dell’organizzazione amministrativa
e realizzare maggiori economie nonché una migliore qualità dei servizi sanitari);
3. Distribuzione delle risorse contrattuali tra i 3 fondi previsti e delle risorse regionali
eventualmente assegnate;
4. Modalità di attribuzione ai dirigenti cui è conferito uno degli incarichi previsti
dall’art. 27, comma 1, lett. b), c) e d) del CCNL 8.6.2000 della retribuzione collegata ai
risultati ed agli obiettivi e programmi assegnati secondo gli incarichi conferiti;
5. Lo spostamento di risorse tra i tre fondi ed al loro interno, in apposita sessione di
bilancio, la finalizzazione tra i vari istituti nonché la rideterminazione degli stessi in
conseguenza della riduzione di organico derivante da stabili processi di
riorganizzazione previsti dalla programmazione sanitaria regionale ai sensi dell’art. 9,
comma 4.
Ove non si raggiunga
l’accordo si applicano le
regole originarie.
26
n.87 • novembre 2010
44
Attualità
MATERIE DI CONTRATTAZIONE COLLETTIVA INTEGRATIVA
ART. 4, c. 2, lett. C: Linee generali di indirizzo e
programmi annuali e pluriennali dell’attività di
formazione manageriale e formazione continua
comprendente l’aggiornamento e la formazione dei
dirigenti , anche in relazione all’applicazione
dell’art. 16 bis e segg. del d.lgs. 502/92 e smi. Linee
guida regionali
ART. 4, c. 2, lett. D: Pari opportunità, con
le procedure indicate dall’art. 8 del CCNL
8.6.2000 anche per le finalità di cui alla L.
125/91.
ART. 4, c. 2, lett. E: Criteri generali sui tempi e modalità di applicazione delle norme relative alla
tutela in materia di igiene, ambiente, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro con riferimento
al d.lgs. 626/94 e smi e nei limiti stabiliti dal CCNQ 10.7.1996 (relativo all’attuazione del D.lgs.
626).
ART. 4, c. 2, lett. F: Implicazioni derivanti dagli
effetti delle innovazioni organizzative e
tecnologiche e dei processi di esternalizzazione,
disattivazione o riqualificazione e riconversione
dei servizi, sulla qualità del lavoro, sulla
professionalità e mobilità dei dirigenti.
Su tali materie – non direttamente implicanti
erogazione di trattamento economico – decorsi
30 gg. senza raggiungere l’accordo, le parti
riacquisiscono la propria libertà d’azione (c. 4)
ART. 4, c. 2, lett. G: Criteri generali per la
definizione del regolamento ALPI per la
disciplina e l’organizzazione dell’attività
libero-professionale intramuraria nonché
per l’attribuzione dei relativi proventi agli
interessati. Linee guida regionali
E’ obbligatorio avviare il confronto ma non raggiungere
l’accordo. Principio del diverso rapporto tra dirigente e O.S.
45
GLI ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE
INFORMAZIONE
L’azienda o ente, allo scopo di rendere trasparente e costruttivo il rapporto
tra le parti a tutti i livelli delle relazioni sindacali, informa periodicamente
e tempestivamente i soggetti sindacali sugli atti organizzativi di valenza
generale, anche di carattere finanziario, concernenti il rapporto di lavoro,
l’organizzazione degli uffici, la gestione complessiva delle risorse umane e
la costituzione dei fondi (solo CCNL dirigenza).
Nelle materie per cui è prevista contrattazione integrativa, concertazione o
consultazione l’informazione è preventiva. (Il CI individua altre materie su
cui l’informazione dovrà essere preventiva o successiva. Solo CCNL
dirigenza)
Ai fini di una più compiuta informazione le parti, su richiesta, si incontrano
con cadenza almeno annuale ed in ogni caso in presenza di: iniziative
concernenti le linee di organizzazione degli uffici e dei servizi; iniziative per
l’innovazione tecnologica degli stessi; eventuali processi di dismissione,
46
esternalizzazione, trasformazione.
n.87 • novembre 2010
27
Attualità
Continua: GLI ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE
CONCERTAZIONE
I soggetti sindacali, ricevuta l’informazione, possono attivare, mediante
richiesta scritta, la concertazione sui CRITERI GENERALI inerenti alle
seguenti materie:
- Affidamento, mutamento e revoca degli incarichi dirigenziali;
- Articolazione delle posizioni organizzative, delle funzioni e delle connesse
responsabilità ai fini della retribuzione di posizione:
- criteri generali di valutazione dell’attività dei dirigenti;
- articolazione dell’orario e dei piani per assicurare le emergenze;
- condizioni, requisiti e limiti per il ricorso alla risoluzione consensuale.
Si avvia entro 48 ore dalla
richiesta e si conclude entro 30 gg.
Dell’esito è redatto verbale da cui
47
risultino le rispettive posizioni.
Continua: GLI ISTITUTI DELLA PARTECIPAZIONE
CONSULTAZIONE
E’ facoltativa e si estende anche ai casi in cui gli atti interni di organizzazione
aventi riflessi sul rapporto di lavoro siano emanati a livello sovra aziendale (per es.
aree vaste, ecc.). E’ obbligatoria su:
-organizzazione e disciplina di strutture, servizi e uffici, ivi compresa quella
dipartimentale e distrettuale, nonché consistenza e variazione delle dotazioni
organiche;
- casi di cui all’art. 19 del D.Lgs. 626/94 e smi (Attribuzioni del rappresentante per
la sicurezza)
COMMISSIONI PARITETICHE
Allo scopo di assicurare una migliore partecipazione del dirigente alle attività
dell’azienda o ente è prevista la possibilità di costituire, in relazione alle dimensioni
dell’azienda e senza oneri aggiuntivi, commissioni bilaterali ovvero osservatori per
l’approfondimento di specifiche problematiche, in particolare concernenti
l’organizzazione del lavoro in relazione a processi di riorganizzazione dell’azienda
ovvero alla riconversione o disattivazione delle strutture sanitarie nonché l’ambiente,
l’igiene e sicurezza del lavoro e le attività di formazione.
48
28
n.87 • novembre 2010
NostraAttualità
attività
IMPEGNI DELLA NUOVA ASCOTI
NELL’AMBITO DEL 95° CONGRESSO
NAZIONALE SIOT
1) Consiglio Direttivo Nazionale
Uscente
è convocato il giorno 21
novembre alle ore 13:00, presso
la sala Nuova ASCOTI.
2) Congresso /Assemblea.
All’ordine del giorno:
a) relazione del Presidente
b) approvazione lista candidati
per il rinnovo del Consiglio
Direttivo 2011-2012
c) relazione del Segretario
d) relazione del Tesoriere
e) approvazione bilancio 2009
f) discussione
Il Congresso/Assemblea è
convocata il giorno 21 novembre
alle ore 14:00, presso la sala
Tintoretto 2.
3) Elezioni rinnovo Consiglio
Direttivo.
Lunedì 22 novembre dalle ore
8:00 alle 16:00 c/o la Segreteria
della Nuova ASCOTI si
svolgeranno le elezioni per il
Consiglio Direttivo Nuova ASCOTI
20112012; nella serata è prevista
la pubblicazione dei risultati.
4) Consiglio Direttivo congiunto
uscente ed entrante.
Il Direttivo congiunto (uscente e
subentrante) è convocato il 23
novembre alle ore 09:30, presso
la sala Nuova ASCOTI.
A disposizione degli iscritti,
durante i giorni del Congresso
SIOT, sarà in funzione la
Segreteria della Nuova ASCOTI
l
CONVOCAZIONE
ASSEMBLEA/CONGRESSO 2010
NUOVA ASCOTI
Gli iscritti alla Nuova ASCOTI sono convocati all’Assemblea / Congresso 2010 che si terrà a
Roma, presso il Marriott Park Hotel, sala Tintoretto, il 21 novembre 2010, alle ore 14:00.
All’ordine del giorno:
a) relazione del Presidente
b) approvazione lista candidati per il rinnovo del Consiglio Direttivo 2011-2012
c) relazione del Segretario
d) relazione del Tesoriere
e) approvazione bilancio 2009.
f) discussione.
Il Presidente della Nuova ASCOTI
Sen. Dott. Michele Saccomanno
n.87 • novembre 2010
29
Attualità
Appuntamenti
Calendario congressi 2010-2011
20 - 24 novembre 2010 95° Congresso Nazionale della Società Italiana
di Ortopedia e Traumatologia (S.I.O.T.) - (Roma
Marriot Rome Park)
“L’apparato locomotore nelle malattie
sistemiche. Biomateriali e biotecnologie in
chirurgia ortopedica”
Prof. V. Denaro, Prof. P. Palombi
Segreteria Organizzativa:
OIC/AIM Congressi
27 novembre 2010 CORSO SERTOT - PRESENTAZIONE DI CASI
CLINICI (Peschiera del Garda)
Organizzazione: L. CUGOLA e R. TESTONI
Segreteria organizzativa:
M.V. CONGRESSI S.p.A.
Via Marchesi, 26/D - 43126 Parma
Tel. 0521/290191
e-mail: [email protected]
Web: www.mvcongress.it
29 novembre - 02 dicembre 2010
Corso pratico di chirurgia protesica dell'anca
Professor Piero Garosi
Firenze, Casa di Cura Villanova
Corso a numero chiuso riservato a 10 partecipanti
Il Corso ha ottenuto n. 27 Crediti Formativi ECM per
la Professione Medico Chirurgo, Disciplina
Ortopedia e Traumatologia
Segreteria Organizzativa:
30
n.87 • novembre 2010
CSR Congressi - tel. 051 765357
e-mail: [email protected]
Web: www.csrcongressi.com
02 - 03 dicembre 2010
CORSO INCHIODAMENTO ENDOMIDOLLARE.
CONFERME E NOVITA' IN TRAUMATOLOGIA
Vicenza (VI)
Con il Patrocinio O.T.O.D.I. (Ortopedici e
Traumatologi Ospedalieri d'Italia)
Sono stati attribuiti n. 11 crediti ECM da parte del
Ministero della Salute per la categoria MEDICOCHIRURGO, disciplina: Ortopedia e Traumatologia
Segreteria Organizzativa:
CSR Congressi - tel. 051 765357
e-mail: [email protected]
Web: www.csrcongressi.com
11 dicembre 2010
XIV CONGRESSO S.L.O.T.O.
Sodalizio lombardo degli ortopedici e
Traumatologi Ospedalieri
“LE NUOVE FRONTIERE DELL’ORTOPEDIA”
Rho, Collegio dei Padri Oblati
Presidenti; Daniele Clementi – Roberto Pessina –
Gianni Randelli
Segreteria Organizzativa:
Keyword Europa, Milano,
Tel. 02 54122513-71 Fax 02 54124871
e-mail: [email protected]
Web: www.keyword-europa.it
Appuntamenti
Attualità
13 - 15 dicembre 2010 9° Corso di aggiornamento sulla Chirurgia
protesica dell’arto inferiore
Bologna, Istituti Ortopedici Rizzoli
Prof. S. Giannini
Segreteria Organizzativa:
Symposia S.r.l., Viareggio (LU),
Tel./Fax 0584 430402, 335 7076628
e-mail: [email protected]
Web: www.symposiaeventi.it
13 - 17 dicembre 2010 CORSO ECM DI ECOGRAFIA MUSCOLOSCHELETRICA (Bologna)
Scuola Permanente di Ecografia MuscoloScheletrica.
Direttore e Segreteria Scientifica:
Prof. Giuseppe MONETTI
Per la richiesta di partecipazione alla scuola
ed ulteriori notizie, nonché l’eventuale iscrizione,
collegarsi al sito sotto indicato.
Web: www.muskultrasound.it
28 gennaio 2011 LA PATOLOGIA DELL’ANCA NELL’ETA’
DELL’ACCRESCIMENTO (Padova Crowne Plaza)
Presidente: C. GIGANTE
Responsabile U.O.S. Ortopedia Pediatrica
Azienda Ospedaliera di Padova
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA PROVIDER ECM:
Medicina Viva Servizio Congressi Spa,
Via Marchesi, 26 -43100 Parma,
Tel. 0521 290191 Fax 0521 291314
e-mail: [email protected]
Web: www.mvcongressi.it
29 gennaio 2011
La gestione dei pazienti "Very elderly" con
frattura di femore da fragilità: problematiche
cliniche e medico legali
Presidenti: F. Maria Donelli - F. Massimo Ulivieri
Sede: Scuola Militare Teulié
Corso Italia, 58 Milano
Segreteria organizzativa: KEYWORD Europa
Via L. Mancini, 3 20129 Milano
Tel. +39 02 54122513-79 Fax +39 02 54124871
e-mail: [email protected]
Web: www.keyword-europa.it
4 – 5 marzo 2011
Primo Annuncio
CORSO FORMATIVO TERORICO PRATICO
Problemi Posturali e le soluzioni terapeutiche:
dall’ortesi alla chirurgia computer assistita
Direttore corso: Norberto Gonfalonieri
Grand Hotel Villa Torretta - Sesto S. Giovanni
Segreteria organizzativa: KEYWORD Europa
Via L. Mancini, 3 - 20129 Milano
Tel. +39 02 54122513-79 - Fax +39 02 54124871
e-mail: [email protected]
Web: www.keyword-europa.it
5 - 7 maggio 2011 XXXIV Congresso Nazionale della Società
Italiana di Chirurgia Vertebrale (G.I.S.) (Vicenza)
Dr. M. Balsano
Segreteria Organizzativa:
CSR Congressi Srl, Bologna,
Tel. 051 765357 Fax 051 765195
e-mail: [email protected]
Web: www.csrcongressi.com
19 - 21 maggio 2011 42° CONGRESSO NAZIONALE OTODI (Milano
Marriot Hotel)
Presidente: Gianni RANDELLI
Presidenti del ongresso: Norberto CONFALONIERI,
Tonino Mascitti
Segreteria Scientifica: Alfonso MANZOTTI, Stefano
PISCITELLO, Filippo RANDELLI
TEMI: La Chirurgia ortopedica Meno Invasiva
(TSS) e la Robotica (CAOS) a confronto La
Chirurgia Tradizionale - La Traumatologia della
Mano e del Piede
Segreteria Organizzativa:
CSR Congressi - tel. 051 765357
e-mail: [email protected]
Web: www.csrcongressi.com
1 - 5 ottobre 2011 96° Congresso Nazionale della Società Italiana
di Ortopedia e Traumatologia (S.I.O.T.)
“Materiali e rivestimenti in Ortopedia.
Biotecnologie applicate alla Traumatologia”
Rimini Nuovo Palazzo dei Congressi
Prof. F. Greco, Dr. N. Pace
Segreteria Organizzativa: GSO Srl, Roma,
Tel. 06 80691593 - Fax 06 80687266
n.87 • novembre 2010
31
Freschi di stampa
Per i vostri ordini on-line: [email protected]
L
solo informazioni frammentarie e
influenze da parte dei mass media. Il
risultato è un arroccamento di quella
che è stata definita medicina difensiva,
ossia una presunta osservanza del
protocollo al fine di evitare “guai”.
In questa situazione si è ritenuta
utile la pubblicazione di un testo
specificatamente dedicato ai medici,
che sia di facile comprensione,
divulgativo, con un taglio scientifico
adeguato.
In particolare, il testo verte
sull’attività professionale medica:
competenze e responsabilità
dell’ortopedico.
a Responsabilità professionale
sanitaria, negli ultimi anni, sta
diventando una parte importante
del contenzioso penale e civile in Italia
ed occupa una quota considerevole
dell’attività legale e medico-legale.
Al di là degli “addetti ai lavori”,
però, c’è una serie di soggetti
interessati dal fenomeno sia pure in
una situazione contrapposta: da un
lato il medico, dall’altro i pazienti.
Verosimilmente i medici non sono
addentro alle tematiche della
responsabilità professionale. Vi si
accostano solo in particolari occasioni:
in occasione di un avviso di garanzia o
di una citazione civile.
L’attuale pubblicistica italiana
consta di testi specialistici. I medici
non sembrano avere testi dedicati ma
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della metodica di trattamento incruento, conservativa con plantare a spinta
elastica mediale e Fisiokinesiterapia.
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I principi fisici e gli effetti terapeutici
dell’acqua nonché le modalità di approccio metodologico dall’esperienza vissuta
e interpretata negli anni con sempre più
favorevoli ricadute sugli utenti afflitti da
problematiche invalidanti.
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Con questo volume gli Autori hanno
voluto illustrare in modo estremamente facile, ma approfondito, quella
che viene definita “la via anteriore
all’anca”. Questa via, in un’epoca di
ricerca del minor danno iatrogeno
possibile, ha riguadagnato terreno
nella chirurgia dell’impianto di protesi
d’anca rispetto alle altre classiche,
la via laterale e la via posteriore e si
propone come la più indicata per la
T.S.S. dell’anca.
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Attualità - Opera | Il Mensile della Nuova Ascoti