31 GENNAIO 2014 / 18
PERIODICO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ LA FONTANA “
PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE
CULTURALE “ LA FONTANA “, via Libertà, 55 Praticello di
Gattatico (RE) - Impaginazione e Grafica: Graziano Carloni
Stampa:“ Tipografia Carloni” Nocetolo (RE)
Tiratura n°. 1.600 copie.
E-mail: [email protected]
INFORMARE PER CRESCERE
a cura di Giampaolo Sarti
Vari segnali ,anche se deboli, inducono a sperare che
la ripresa sia finalmente alle porte, tuttavia sei anni di
crisi hanno falcidiato pesantemente l’economia. C’è
da dire, però, che in generale, il mondo delle imprese,
della professione e della conoscenza è riuscito a trovare
comunque, anche se con grande sacrificio, le forze
per resistere e per ammodernare le attività con interventi
innovativi. Ma la congiuntura ,che si spera sia ora alle
spalle, ha evidenziato l’improrogabile necessità di
rimuovere da subito, oggi e non domani, gli ostacoli
superflui che bloccano sterilmente il progresso del
paese, partendo innanzitutto da quello del SAPERE.
Si continua a parlare di come uscire dalla crisi e
ciascuno tira l’acqua al proprio mulino. Spesso al di
là delle parole c’è il NULLA. Servono scelte coraggiose
per rilanciare l’economia del paese, ci vuole un governo
in grado di prendersi le proprie responsabilità,
valorizzando le risorse a disposizione. È auspicabile
quindi poter dare un’informazione aperta così da
promuovere un’economia più forte.Informare implica
imparare cioè crescere con la mente e questa crescita
continua fino a che portiamo avanti i nostri sogni.
Solo chi sogna è in grado di guardare oltre ciò di cui
dispone oggi, o di andare oltre la disillusione collettiva
che ci porta a chiedere se ha ancora un senso
impegnarci. Chi non ha sogni non trova motivo di
impegno per il bene degli altri. Se riflettiamo un attimo
sulle idee sopra citate, ci si può rendere conto che nel
tessuto politico-partitico del nostro Comune, anche se
dotate di buona volontà, sono poche le persone che
“sognano” per dare alla collettività opportunità
migliorative. Infatti tante di queste sono impedite ad
operare come vorrebbero dagli interessi di altri le cui
strategie di partito vanno in altre direzioni mentre in
questo particolare momento, dovrebbero puntare ai
bisogni reali della nostra comunità, soffocata dalla
disoccupazione, dall’aumento delle tasse,
dall’inadeguatezza dei salari e dai nostri giovani senza
aspettative future. Questo perché la crisi economica,
che ci attanaglia, ci pone davanti ad uno spettro che
ci logora, ci svuota, ci strappa via ogni volontà. Così
si rimane nella quotidianità passiva, in cui si cerca di
“ rimanere a galla” aggrappandosi a ideali politici e/o
a simboli partitici che, forse in passato, avevano un
senso, ora non più perché, dopo aver bandito ogni
principio etico e morale, il loro “ sognare” è solo ed
esclusivamente per sé stessi. Se si vuole evitare che
la crisi cambi in modo irreversibile le nostre strutture
sociali, culturali ed economiche, è necessario che gli
Enti locali, mettano a punto un’economia più evoluta
ed equilibrata; bisogna che diventino essi stessi
sostegno della comunità e, per fare ciò ci vogliono la
progettualità e la consapevolezza di scelte innovative.
È nella nostra comunità che bisogna individuare quei
messaggi forti però necessari per invertire una rotta
che ci sta portando alla deriva. Per raggiungere questo
obiettivo bisogna partire dalla nostra terra e dalle
risorse che essa ci può ancora dare, dalla nostra
economia, dalle competenze e dalla manualità dei
cittadini. La cura di questo “ male” non dobbiamo più
attenderla dai politici che occupano le “comode
poltrone”; il rimedio è in noi, uniti insieme per
perpetuare la giusta causa di un futuro migliore per
noi e i nostri figli. Solo così diventa importante
comprendere che sognare significa avere a cuore il
futuro delle persone e della comunità di cui facciamo
parte. La famiglia, gli amici, il gruppo, possono essere
i luoghi in cui è possibile “ sperare insieme”, in cui
il bene di ciascuno si realizza attraverso il bene di tutti
e in cui i sogni di ciascuno sono portati avanti senza
mettere da parte quelli degli altri.Tra pochi mesi ci
sarà il rinnovo della nostra Amministrazione pubblica
e quando ciascuno di noi si troverà nella riservatezza
del seggio elettorale a porre la sua croce e gli toccherà
stabilire se siamo o meno soddisfatti di tutti coloro
che rappresentano chi ci ha portato a questa situazione
economica, ancora senza ritorno, e che non ci
forniscono evidenze di soluzioni per la ripresa salvo
giustificazioni per aumentare le tasse, dovranno
decidere se confermarli o meno; poi … evitiamo di
lamentarci. Non è più un problema di destra o di
sinistra ma di pura sopravvivenza. La storia ci serve
per prevenire errori, ricordiamoci quindi che alla fine
dell’ultimo conflitto mondiale i padri fondatori della
nostra costituzione erano di ideologie molto discordanti,
hanno però trovato il giusto accordo. Questo perché
i loro ideali erano elevati, oggi purtroppo molti nostri
rappresentanti sono assenti anche di questi.
GIOVANI E AMBIENTE: UN BINOMIO PERFETTO
Il giorno 18 Gennaio si è tenuto presso i locali della sala polivalente del nostro Comune un’interessante
manifestazione sul tema:"IL TORRENTE ENZA E LA SUA FAUNA: percorso panoramico all'interno
delle bellezze faunistiche e naturalistiche presenti nel Torrente Enza”. Il convegno, organizzato
dall’Associazione “ La Fontana” e dall’Arcipesca-Fisa di Parma col patrocinio del Comune di
Gattatico, era rivolto agli studenti della scuola media del Comune e ha visto la partecipazione di
circa 200 ragazzi. Visto il grande successo e l’interesse mostrato dagli alunni, dal corpo docente
e anche dall’Amministrazione Comunale in particolare il Dott. Bigi, l’Assessore Boniburini e il
Sindaco Gianni Maiola, intendiamo innanzitutto ringraziare coloro che ci hanno permesso di
effettuare questa manifestazione, nella speranza di poterla ripetere ancora e con lo stesso interesse
dimostrato da chi vi ha aderito. Il convegno si è aperto con i rigraziamenti dell’Amministrazione
Comunale, rappresentata dall’Assessore Francesco Pulga che ha anche fatto un breve cenno
sull’importanza di salvaguardare e tutelare le aree verdi presenti nel nostro Comune, come bene
da conservare e tramandare ai posteri.
Di seguito ha preso la parola l’Ing. Giampaolo Sarti, Presidente dell’Associazione “ La Fontana”
che ha intrattenuto i ragazzi con alcune riflessioni di carattere generale con l’intento di stimolarli
a riflettere sui principali valori educativi della scuola come lo studio, l’amicizia e la condivisione
di idee e esperienze, queste intese come traguardo a cui ambire per crescere e migliorare la società
e il benessere generale nel pieno rispetto dell’identità personale e collettiva. Il Presidente
dell’associazione “Arcipesca Fisa” Sez. Provinciale di Parma Maurizio Biolzi, nonchè guardia
ittica volontaria e vicecomandante delle guardie che in essa operano, ha portato i saluti della
suddetta e ha introdotto gli argomenti oggetto dell’incontro. A Massimo Dardi, guardiapesca e
responsabile del settore giovanile dell’Arcipesca fisa di Parma il compito di illustrare le principali
attività che l’Associazione ha fatto e sta facendo per i ragazzi, con particolare riferimento alle
manifestazioni pescatorie denominate “ Pesca un sorriso” che da diversi anni coinvolgono e attirano
atleti diversamente abili da tutta la Provincia di Parma e Reggio Emilia, oltre alle tante altre
manifestazioni rivolte ai ragazzi di tutte le età. A questa introduzione è seguito l’intervento del
sovrascritto ( Lorenzo Pattini) che, nella circostanza specifica, rivestiva il ruolo di Guardia ittica
volontaria dell’Arcipesca nonchè responsabile scientifico dell’associazione. Ho trattato argomenti
inerenti l’ecologia dei fiumi, introducendo nel discorso concetti generali che i ragazzi potranno
applicare a qualsiasi corso d’acqua, ivi compreso il nostro torrente Enza. Inoltre ho ritenuto
necessario evidenziare le principali minacce di degrado che interessano i corsi d’acqua, in modo
da portare i ragazzi a riflettere sulle possibili conseguenze delle azioni di sfruttamento che l’uomo
ha intrapreso sui vari corsi fluviali. É intervenuto nuovamente Maurizio che ha trattato una serie
di argomenti riguardanti l’evoluzione degli uccelli e le principali specie presenti nel nostro territorio,
interagendo con i ragazzi attraverso un gioco basato sull’indovinare alcune caratteristiche così
da rendere più facile la trattazione e ovviamente mantenere vivo il loro interesse. La platea ha
risposto in maniera molto positiva, con gli studenti che facevano a gara per indovinare le risposte,
congratulandosi con chi forniva quelle giuste. Ad Alessandro Belli, guardiapesca e responsabile
tecnico dell’Arcipesca di Parma, è toccato il compito di completare l’ultima parte della manifestazione;
ha proposto così ai ragazzi alcuni spunti su cui riflettere, riguardanti in particolare l’impatto che
l’uomo ha provocato sfruttando le risorse presenti lungo i fiumi e quindi le modifiche indotte da
tali azioni sul nostro territorio. Alla fine dell’incontro, ai ragazzi e agli insegnati sono stati consegnati
due opuscoli realizzati con il contributo delle associazioni e del Comune, al cui interno sono stati
approfonditi gli argomenti trattati, con la speranza che possano fornire loro ulteriori spunti per
una maggiore presa di coscienza sull’argomento. Un ringraziamento anche a Sandro Rossi Guardia
Ittica e Zoofila dell’Arcipesca che ha contribuito agli aspetti logistici per la realizzazione della
manifestazione. Tutti noi ci auguriamo che queste iniziative, oltre a potersi ripetere, siano utili a
stimolare nei ragazzi una visione conservatrice e rispettosa dell’ambiente dove vivono in modo
che ognuno di noi possa dare un proprio contributo tangibile ad una gestione coscienziosa delle
risorse così da migliorare il benessere e la salute delle generazioni che verranno dopo di noi.
IL PERCHE’ DI UN NO !
Nel consiglio comunale del 24 gennaio l’Amministrazione ha inserito, quasi a sorpresa, un punto
all’ordine del giorno relativo all’ adozione di variante urbanistica al prg vigente inerente la
realizzazione di un’ importante zona residenziale (oltre 100 alloggi) di espansione nel capoluogo
tra Via Gennaroli e Via Tragni. Tale progetto era in meditazione presso l’Ufficio Tecnico da oltre
dieci anni perché, con sicura gioia dei proponenti, le varie Amministrazione che si sono succedute
avevano sempre cose più urgenti da porre in essere. In questo periodo il povero progettista della
zona residenziale aveva dovuto, per soddisfare le idee dei diversi assessori che si sono succeduti
(uno di questi avrebbe voluto una centrale biogas in mezzo al quartiere) cambiare il progetto
iniziale almeno quattro-cinque volte. Infine nella Commissione Urbanistica del 23 Ottobre scorso,
l’Amministrazione, con una naturalezza quasi inverosimile, lo ha riproposto con un’ultima novità:
veniva letteralmente cancellato il tracciato della strada che, come proseguimento naturale di via
Maria Cervi, va da via Gennaroli a Via Cadorna, adducendo come unica motivazione che questa
non era più necessaria perché lo studio di simulazione del traffico fatto aveva evidenziato che in
quella tratta ci passavano poche auto. La riunione fu abbastanza vivace e si concluse con l’accordo
che sarebbe stata discussa successivamente. Poi improvvisamente la proposta compare in consiglio
comunale per essere messa ai voti. Riteniamo che non servano altre spiegazioni per far capire che
tutte le opposizioni si sono dichiarate all’unanimità contrarie allo stralcio di una strada di cui
anche un profano ne intuirebbe l’utilità. L’ estratto della dichiarazione di voto della nostra lista
civica è in grado di fornire al lettore esaurienti informazioni sull’assurdità della soluzione che era
stata posta ai voti. -----------------DICHIARAZIONE DI VOTO ---------------L'amministrazione comunale presenta una variante al PRG per consentire un nuovo sviluppo
urbano. La soluzione presentata in questa sede, e già discussa in commissione urbanistica, presenta
prosegue a pag. 3
Numero Unico
di Lorenzo Pattini
TESSERAMENTO 2014
Si informano gli associati e i
simpatizzanti che è aperto il nuovo
tesseramento per l’anno 2014
all’Associazione culturale “ LA
FONTANA “ che è apartitica e non ha
fini di lucro. Essa pone particolare
attenzione ai problemi sociali, economici
,ambientali del proprio territorio oltre a
quelli di convivenza nella pace, nei valori
e nel rispetto dei diritti umani che
caratterizzano la quotidianità di tutte le
persone. Il costo della tessera è di 10
euro e, questo contributo serve come
autofinanziamento. Per informazioni e
contatti: Roberto Iemmi 3405657061
L A F O N TA N A 3 4 6 7 4 11 2 5 3
[email protected]
EDITORIALE
GIOVANI E AMBIENTE
IL PERCHE’ DI UN NO!
Pag. 1
CON LA TESTA TRA LE NUVOLE
CAMBIAMENTI CLIMATICI
Pag. 2
IL NUOVO ANNO
UN’ITALIA DA RICOSTRUIRE
IL QUARTO MONDO
Pag. 3
CALENDARIO EVENTI 2014
ASPETTANDO IL NATALE
NOTE DI NATALE
FACCIAMO LA SPESA
Pag. 4
31 GENNAIO 2014
AMBIENTE - TERRITORIO - CULTURA
CON LA TESTA TRA LE NUVOLE (2^ PARTE) di C.A. Giovanelli
Eccoci in inverno, c’eravamo lasciati con il quesito del movimento delle masse d’aria, penso che non
sia stato di particolare impegno, comunque eccoci qua. Rispettando la legge di Coriolis le masse
d’aria in movimento nel nostro emisfero avranno subito una deviazione verso destra generando un
moto rotatorio del tipo orario attorno al nucleo di alta pressione (A) ed analogamente attorno al nucleo
di bassa pressione (B) dove la rotazione vorticosa sarà di tipo antiorario...e dove finirà tutta questa
massa d’aria? Abbastanza semplicemente ed in modo piuttosto rudimentale: se a terra abbiamo una
zona di alta pressione, secondo lo schema della genesi del vento che vi avevo sottoposto, nella stessa
posizione in quota avremo una zona di bassa pressione dove affluirà “aria” che genererà l’aumento
di pressione a terra discendendo. Analogamente, a terra, dove avremo la bassa pressione la massa
d’aria confluente cercherà di salire verso l’alto generando un zona d’alta pressione in quota. Giusto
per aiutarvi a rammentare: un uragano, un ciclone, se non una tromba d’aria, si manifestano con un
accentuato centro depressionario (B) e se osserviamo questi eventi spazzolano il terreno sollevando
tutto quello che incontrano trascinandolo verso l’alto… In realtà non funziona precisamente così ma
il concetto risulta in questo modo abbastanza intuitivo.
Questo discorso porta con facilità
a pensare ad altri fenomeni
atmosferici che abbiamo visto
rientrano nei “ venti irregolari e
ciclonici”. Purtroppo molto spesso
sentiamo parlare di eventi
eccezionali e catastrofici che ci
conducono dritti ad altri scenari,
tra i più terribili si annoverano
cicloni ed uragani (anche se
fortunatamente non ci toccano
direttamente), trombe marine,
trombe d’aria e trombe d’acqua viceversa possono colpire anche in Italia e duramente. Cerchiamo
quindi di capire cosa sono e all’occorrenza cosa fare, per questo molte informazioni ci giungono dagli
studiosi americani. Sin dal 1994 i ricercatori che presero parte alla campagna VORTEX (Verification
of the Origin of Rotation in Tornadoes Experiment) hanno raccolto una considerevole massa di dati
tra gli stati di Texas, Oklahoma e Kansas svelando molteplici aspetti ignoti. L'attenzione è stata
focalizzata sulla genesi e sullo sviluppo dei temporali che generano i tornado anche detti temporali
a supercella. Caratteristica distintiva e fondamentale di queste tempeste è la loro rotazione.L'Italia
è uno tra i paesi con più alta incidenza di “tornado” in Europa e nel Mediterraneo. Il fenomeno,
meglio conosciuto come "tromba d'aria", si verifica maggiormente nel Lazio, Toscana, Liguria,
Lombardia, Friuli, ma interessa anche la zona padana e la Puglia e raramente la Campania e l'Abruzzo.
Nelle regioni del Nord il periodo peggiore si riscontra tra la metà e la fine dell’estate, quando le
incursioni fredde nord-occidentali generano parecchie formazioni temporalesche spesso anche violente.
La virulenza media di eventi di questo tipo nel Bel Paese è di norma molto più bassa dei tornado
americani, pur non facendoci mancare manifestazioni di notevole potenza. Secondo recenti studi,
l’incidenza dei “ tornado” in Italia è destinata a salire con manifestazioni di entità sempre maggiore.
I tornado (o "trombe d'aria") sono intensi vortici ciclonici in cui l'aria si muove a spirale ad altissima
velocità. Essi si presentano come scuri imbuti nuvolosi, che pendono al di sotto di densi cumulonembi
e si spostano velocemente contorcendosi. Il loro diametro, al livello del suolo, è di norma compreso
tra le poche decine ed i 400 metri, e i loro venti, i più intensi fra tutti quelli delle nostre perturbazioni,
possono superare i 400 km/h. Il Tornado è definito dagli scienziati come una colonna d'aria in rapida
rotazione ed in contatto con il suolo avente venti con componenti orizzontale e verticale. Può apparire
in una miriade di diverse forme, come serpente contorto, cono perfetto oppure massa indistinta e
turbolenta di nuvole e polvere. Spesso sentiamo i termini Tromba d'aria e Tromba marina, ma si
riferiscono esclusivamente ad un unico fenomeno: il Tornado. La Tromba marina non è altro che un
Tornado che si forma sulla superficie del mare.Nessuno ha ancora svelato tutti i misteri riguardo alla
sua genesi e ciclo vitale. Attualmente è il fenomeno meteorologico imprevedibile per eccellenza. Pur
negli USA, dove si registra attualmente il maggior numero di twisters del pianeta, con una media di
oltre 1000 Tornado all'anno, l'allarme viene dato con una manciata di minuti d'anticipo, permettendo
comunque alle persone di mettersi in salvo in rifugi sotterranei. Durante un lungo spostamento nella
fascia interna del nord-est in direzione District of Columbia, ricordo di essermi sintonizzato anch’io
per parecchie ore su stazioni radio dalle quali si possono ricevere in diretta informazioni di questo
tipo. Spesso sentiamo infine dei valori di classificazione dei venti che giusto per curiosità vorrei
riportare:
G r a d o C l a s s i f i c a z i o n e s e c o n d o l a s c a l a F u j i t a - Ve l o c i t à d e l v e n t o
F0 - DEBOLE - 105-137 Km/h
Danni ai camini; spezza i rami degli alberi; abbatte alberi con radici
superficiali;
danni
ai
cartelloni
e
ai
segnali
stradali.
F1 - MODERATO - 138-178 Km/h
Stacca la superficie dei tetti; case mobili spostate dalle fondamenta o rovesciate; automobili in
movimento spinte fuori strada; i garages in lamiera possono essere distrutti.
F2 - SIGNIFICATIVO - 179-218 Km/h
Danni considerevoli. Tetti strappati dalle case; case mobili demolite; autorimesse abbattute; grossi
alberi spezzati o sradicati; oggetti leggeri trasformati in missili.
F3 - FORTE - 219-266 Km/h
Il tetto e qualche parete strappati via da case ben costruite; treni deragliati; la maggior parte degli
alberi nelle aree boscose vengono sradicati; automobili sollevate da terra e trascinate.
F4 - DEVASTANTE - 267-322 Km/h
Case ben costruite rasate al suolo; strutture con fondamenta deboli fatte volare a breve distanza;
automobili scaraventate via; grandi missili vengono generati.
F5 - INCREDIBILE – oltre i 322 Km/h
Case con struttura forte sollevate dalle fondamenta e trascinate a distanze considerevoli; missili della
grandezza di automobili volano nell'aria per distanze superiori ai 100 metri; alberi completamente
sradicati; strutture in cemento armato gravemente danneggiate; altri fenomeni incredibili.
Consigli utili da seguire in caso di tornado.
1) Non rifugiarsi nelle auto: sono trappole mortali. Abbandonare il veicolo con le opportune segnalazioni
e trovare riparo o in un edificio ben solido o in un avvallamento del terreno. Mai nascondersi sotto
i cavalcavia perché il vento vi si incanala e si può essere travolti facilmente.
2) Non cercare mai di superare il tornado in velocità con l'automobile. Sono fenomeni molto veloci
e inoltre possono formarsene di nuovi nelle vicinanze.
3) Se si è in casa chiudere ove possibile ed allontanarsi velocemente da porte e finestre!
Cercare riparo in una camera interna vicino a un muro portante. Accucciarsi sotto tavoli, banconi,
letti o dentro un armadio centrale. Potrebbe essere utile coprirsi con coperte o materassi. Sempre, in
ogni caso, rannicchiarsi e proteggere la testa e il collo.
4) Aprire le finestre per bilanciare la pressione tra esterno e interno della casa è assolutamente inutile
e può essere molto pericoloso per via delle schegge di vetro volanti: il tornado distruggerebbe
comunque le finestre che magari avevamo aperto.
5) Sorpresi all'aperto, lontani da abitazioni, accucciarsi al suolo o in un avvallamento proteggendo
con le braccia la testa ed il collo!
Sicuramente ricorderete anche voi l’evento del 03/Maggio/2013 che ha colpito duramente la bassa
Modenese con un F2-F3 tra le zone di Castelfranco Emilia, Mirandola e parte delle località già afflitte
dal sisma aggiungendo altri cento e più sfollati. Da Citizen Reporter - Negli ultimi 12 mesi, sono
stati almeno 13 i tornado che hanno colpito l'Italia. Il dato lo ha diffuso The Weather Channel, il
canale dedicato al meteo negli Stati Uniti. Un numero significativo, tanto che secondo Greg Forbes
- uno dei massimi esperti di tornado in tutto il mondo, l'Italia può essere al sesto posto nella classifica
dei Paesi maggiormente colpiti dai tornado. Ora ci aspetta l’inverno, magari nevicherà anche forte,
ci sarà nebbia e freddo pungente, ma la stagione dei tornado ci dovrebbe dar qualche mese di tregua,
almeno nella nostra regione. Nelle prossime uscite approcceremo le modalità di acquisizione dei dati
meteo e tante altre curiosità. Un caro saluto.
2
EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA
VITA DEGLI ESSERI VIVENTI di Lorenzo Pattini
Con il termine cambiamento climatico si intende qualsiasi modificazione di stato del clima, nel
corso del tempo,che avviene normalmente nell’arco di decenni o secoli. Secondo il rapporto sul
cambiamento climatico pubblicato dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change ) nel
2008, il riscaldamento globale è da considerarsi una realtà ormai ben consolidato, come evidenziato
dalle osservazioni di aumento della temperatura dell’aria e degli oceani, dal diffuso scioglimento
delle nevi perenni, dei ghiacciai montani e delle calotte polari artiche, nonché da un aumento del
livello medio degli oceani. Il rapporto mette in evidenza un incremento medio globale delle
temperature pari a 0,74 °C nel periodo 1906-2006. L’innalzamento delle temperature non è diffuso
omogeneamente sul globo terrestre, ma risulta maggiormente accentuato nelle aree boreali e artiche
e sulle terre emerse rispetto agli oceani. Pur senza addentrarsi nelle complessità e nelle incertezze
riguardanti l’identificazione delle cause, è opportuno ricordare che le stime attuali attribuiscono
con elevata probabilità alle attività umane la responsabilità dei cambiamenti climatici globali
osservati nel corso della seconda metà del 20° secolo, in particolare grazie all’emissione in atmosfera
di imponenti quantità dei cosiddetti gas serra (per es., CO2, anidride carbonica e CH4 metano). La
concentrazione atmosferica attuale dei gas serra, in particolare di CO2, considerato tra i principali
‘motori’ del cambiamento climatico, risulta di circa il 30% superiore rispetto ai livelli massimi
stimati negli ultimi 650.000-800.000 anni (Climate change 2007. Synthesis report, 2008; Lü'fcthi,
Le Floch, Bereiter et al. 2008).
Esistono ormai ampie prove scientifiche che i cambiamenti climatici hanno importanti ripercussioni
sugli organismi, sulle comunità, sugli ecosistemi e sul loro funzionamento. A livello di organismi,
le conseguenze ecologiche meglio documentate riguardano lo stretto collegamento che c’è tra i
cambiamenti nella loro fenologia, ovvero l’andamento stagionale di fenomeni biologici (per es.,
fioritura delle piante, periodo di migrazione degli uccelli, deposizione delle uova, etc) e le
modificazioni degli areali(cioè le aree in cui una specie vive o nidifica), in senso sia verticale (per
es., spostamenti altitudinali) sia orizzontale (per es., spostamenti verso le regioni polari), nel corso
del tempo. La maggior parte degli studi concernenti i cambiamenti fenologici riguarda le regioni
temperate dell’emisfero settentrionale, sia per ragioni storiche sia perché in queste aree i cambiamenti
climatici dovrebbero essere più rilevanti rispetto ad altre parti del globo (Parmesan 2006). I
cambiamenti fenologici possono essere interpretati, in un primo momento, come un segnale positivo,
in quanto gli organismi rispondono attivamente alle modificazioni del clima, così come è certamente
avvenuto nel corso della loro storia evolutiva (in ultima analisi, ciò potrebbe consentirne la
sopravvivenza). D’altro canto però, i cambiamenti fenologici indicano in maniera chiara che i
mutamenti climatici in atto stanno esercitando un forte impatto sulla biosfera (Visser 2008). Numerosi
lavori documentano in maniera inequivocabile un anticipo dell’inizio del periodo vegetativo
primaverile nelle piante, sia nella regione paleartica (ovvero la macroregione che comprende la
parte settentrionale del’Africa, l’Europa e la Russia) sia in quella neartica (la macroregione che
comprende l’America del Nord), conseguente all’innalzamento delle temperature medie invernali
e primaverili (Parmesan 2006). In entrambe le regioni, nella seconda metà del 20° sec., è stato
osservato un anticipo lineare delle date di inizio del periodo vegetativo pari a circa 1-1,5 giorni per
decennio. In aggiunta, nel periodo 1959-1993, in Europa si è rilevato un posticipo del termine della
stagione vegetativa autunnale risultante in un aumento complessivo della durata del periodo
vegetativo estivo pari a 10,8 giorni. Molti organismi potrebbero non essere in grado di tenere il
passo di cambiamenti climatici più rapidi rispetto a quelli che hanno caratterizzato la loro evoluzione.
Inoltre, i cambiamenti attuali non sembrano distribuiti in maniera uniforme nel corso del ciclo
stagionale. Pertanto, se specie differenti ma ad esempio dipendenti tra di loro (come ad esempio
un uccello che si ciba di un terminato coleottero) hanno cicli vitali differenti in risposta ai cambiamenti
climatici, può succedere che si verifichi una “desincronizzazione dei cicli vitali”. Un esempio
pratico riguarda i cambiamenti nella fenologia delle larve del lepidottero Opheroptera brumata che
è preda di un tipo di uccello boschivo la cinciallegra (Parus major), nei boschi dell’Europa
settentrionale. Studi a lungo termine condotti in differenti popolazioni di questi due animali (Gran
Bretragna e Paesi Bassi) hanno mostrato come la fenologia della nidificazione della cinciallegra,
una specie non migratrice, abbia subito un cambiamento diverso rispetto alla fenologia del periodo
di massima abbondanza delle larve di Opheroptera brumata, che costituiscono la loro principale
fonte di cibo(Visser 2008). La conseguenza più immediata è che le cinciallegre una volta nidificato
non hanno cibo a sufficienza per allevare i loro piccoli dato che i lepidotteri non sono ancora
presenti, in quanto il loro ciclo riproduttivo è stato ritardato in virtù dei cambiamenti climatici.
Tutto ciò in definitiva si traduce in modificazioni del comportamento e e una variazione (in genere
corrispondente ad uno spostamento) delle aree riproduttive di molte specie. Le modificazioni di
areale conseguenti ai cambiamenti climatici costituiscono un’importante modalità di risposta degli
organismi alle trasformazioni ambientali. I cambiamenti di areale rispondono alle esigenze degli
organismi di occupare, compatibilmente con vincoli di ordine geografico e fisiologico, l’areale
maggiormente idoneo a portare a compimento il proprio ciclo vitale. Variazioni spazio-temporali
nelle condizioni climatiche possono pertanto determinare cambiamenti in quelle ambientali e nella
distribuzione e abbondanza di risorse, contribuendo a determinare in maniera diretta o indiretta
spostamenti, ampliamenti o contrazioni degli areali occupati dalle diverse specie. Come già accennato,
i cambiamenti climatici e le conseguenti contrazioni di areale possono condurre a fenomeni di
estinzione locale o globale e a un’erosione della diversità biologica complessiva, in particolare nelle
aree circumpolari o montane. Gli organismi migratori, in virtù dei cospicui spostamenti e della
varietà di condizioni climatiche e ambientali cui vanno incontro nel corso del ciclo vitale, sono
caratterizzati da una particolare suscettibilità ai cambiamenti climatici. Tra tali organismi, gli uccelli
costituiscono il gruppo in cui le relazioni tra comportamento migratorio e clima sono state
maggiormente indagate. In particolare, molti studi hanno evidenziando come le condizioni
meteorologiche lungo il percorso migratorio siano in grado di influenzare la data di arrivo a
destinazione dei migratori (Lehikoinen, Sparks, Zalakevicius 2004). I rapidi cambiamenti climatici
in atto possono quindi costituire un significativo fattore di minaccia per molte specie di
organismi migratori che trascorrono parti del ciclo annuale in aree geografiche distanti.
Scenari futuri
Le previsioni relative alle probabilità future di adattamento degli organismi ai cambiamenti climatici
in atto sono attualmente limitate da un considerevole grado di incertezza, rispetto sia all’intensità
dei cambiamenti climatici futuri sia alla valutazione dei loro effetti. Nonostante ciò, tali analisi
possono fornire indicazioni circa le possibili conseguenze ecologiche dei cambiamenti climatici
nel breve e medio termine nell’ambito di differenti scenari. La necessità di prevedere i possibili
effetti dei mutamenti climatici sulla biosfera e sugli organismi deriva dalla considerazione che tali
mutamenti costituiscono uno dei principali fattori di minaccia della diversità biologica a livello
globale, con potenziali importanti ricadute sul funzionamento degli ecosistemi e sulla probabilità
di persistenza della specie umana (MEA 2005). Numerosi esercizi di simulazione hanno stimato
il rischio di estinzione nell’ambito degli attuali scenari di cambiamento climatico. Queste simulazioni
indicano che il 15-37% delle specie di piante e animali di varie aree del globo sarà condannato
all’estinzione entro il 2050 (Thomas, Cameron, Green et al. 2004). Va inoltre considerato il fatto
che i cambiamenti climatici potrebbero agire sinergicamente con le trasformazioni e distruzioni di
habitat di natura antropogenica (operata dall’uomo), le quali interessano una frazione consistente
della Terra (il 25% della superficie terrestre risulta attualmente coltivato; MEA 2005). La distruzione
degli habitat e i processi a essa connessi, come la frammentazione degli ambienti naturali residui,
possono ridurre drasticamente dimensioni e vitalità delle popolazioni e influenzare negativamente
le capacità di dispersione degli individui, contribuendo ad aumentare in maniera significativa il
rischio di estinzione conseguente ai cambiamenti climatici. Pertanto, i mutamenti climatici in atto,
agendo in maniera congiunta con le trasformazioni degli habitat, possono avere conseguenze rilevanti
sulla struttura e composizione delle comunità ecologiche, le quali in futuro potrebbero risultare
dominate da specie generaliste e caratterizzate da un’elevata capacità di dispersione. Inoltre, è
prevedibile che l’impatto negativo dei cambiamenti climatici sulla biodiversità non sia uniforme
alle diverse latitudini e che, contrariamente a quanto si possa immaginare sulla base dell’entità del
riscaldamento globale, possa essere maggiore nelle aree tropicali rispetto a quelle temperate.
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CRONACA IN TRASPARENZA
31 GENNAIO 2014
prosegue da pag. 1
IL NUOVO ANNO 2014
di F. Arienti
In questi giorni è tradizione che la gente si ritrovi aspettando il nuovo
ANNO; un brindisi, tanti auguri, si fa un bilancio dell'anno appena
trascorso e tanti propositi per il nuovo anno a venire. I propositi
sono quasi tutti simili: la salute, la famiglia, i figli, il lavoro, ecc.ecc.
Si tralasciano i brutti pensieri di chi sta peggio di noi, chi non arriva
a fine mese, chi deve pagare tasse, l'affitto e non ha soldi e purtroppo
a chi pensa anche al peggio ! Ma il pensiero corrente di questa
nostra brutta situazione però è unico, la colpa è tutta e solo dei
politici che ci hanno messi in questa situazione negativa, tutti quanti!
IO CREDO INVECE CHE LA COLPA E' NOSTRA E SOLO
NOSTRA!
Purtroppo, in passato, abbiamo lasciato fare troppo ai politici, che
noi abbiamo votato, non dimentichiamolo, anche perché qualche
“ briciola di benessere” arrivava anche a noi, sotto tante forme,
compreso quello dell'evasione fiscale, (per chi poteva evadere
naturalmente) e questo è alla base dei nostri veri problemi !
Purtroppo, da un pò, la festa è finita ed ora è arrivato il conto molto
salato da pagare! La cosa che mi fa decisamente incazzare è che
tutti quelli che oggi reclamano con più forza e intransigenza contro
i politici, sono gli stessi che non si sono mai degnati di partecipare
ai problemi della propria comunità, (forse perché gli andava bene
com'era), ma oggi sono i primi che si dicono disgustati e non vogliono
più assolutamente andare a votare e cercano proseliti in questo senso,
roba da matti! Ma attenzione, questo atteggiamento è molto pericoloso,
perché così si rischia di non avere un governo con una maggioranza
stabile che ci possa tirar fuori dai nostri grandi guai! Naturalmente
dobbiamo mandare a casa tutti quei politici corrotti, truffaldini e
buoni a nulla che ci hanno sempre preso in giro, col nostro totale
disinteresse, naturalmente! E poi smettiamola di criticare sempre
tutto quello che fanno gli altri, diamogli una mano se possiamo e
facciamo loro proposte serie, alternative, innovative. Non facciamo
i soliti italiani che reclamiamo di tutto e su tutto e poi sotto sotto
quando nessuno ci vede...da noi gli esempi si sprecano! Vedi lo
sporco “che seminiamo” nelle città!
E poi evitiamo i facili profeti che tanto ci promettono e poco
mantengono, vedi a Parma, con la battaglia “ fallita” contro il
termovalorizzatore, (con una raccolta rifiuti a porta-porta a circa al
55% = valore medio) al di là delle varie campagne di propaganda
che ci propinano! Parlando di rifiuti, permettetemi una breve
considerazione; qualche mese fa la Provincia di Reggio ha deciso di
fare anche da noi la raccolta rifiuti col metodo del porta a porta,
nonostante, ci hanno detto, che nel nostro Comune siamo già al 70%
, valore molto alto! In una riunione in Comune, i tanti presenti hanno
sentito le varie motivazioni, senza contestare più di tanto, io sono
stato decisamente contrario, per diversi motivi, primo fra tutti il fatto
che col porta-porta verranno ritirati solamente l'umido e
l'indifferenziato, (quello che oggi buttiamo i pattumiera), il resto
dobbiamo portarlo via ancora come prima, portare tre o quattro sacchi
è la stessa cosa ma, in compenso la tariffa ci verrà aumentata del 20
- 30%, oltre gli aumenti a carattere Nazionale e poi (attenzione cari
concittadini!) è vero che ci spiegheranno come dividere i vari materiali,
ma se poi ci sbagliamo una volta di troppo, ci potranno essere multe
anche molto salate! Vedi cosa avviene in altri Comuni!
Alternative ce ne sono senza aumenti a carico dei cittadini, altri lo
fanno, ma personalmente a me non sta bene che le decisioni che ci
vengono presentate sono già decise e imposte dall'alto, camuffate da
pubbliche assemblee che servono solo a coinvolgerci e prenderne
atto. Per concludere, oggi tutti reclamiamo per queste famigerate
tasse, ma perché avete accettato tutto senza discutere e incazzarvi?
Forse in nome di una ecologia più spinta? Ridicolo!
UN’ITALIA DA RICOSTRUIRE
di I. Bizzi
Questo paese è da rifare. Le istituzioni sono farcite da un numero
sempre crescente di venduti, di traditori e di soggetti con appeso al
collo il cartello vendesi. Uomini senza dignità e senza valori che con
il loro operato criminale, mortificano la parte sana delle Istituzioni
stesse. E’ da molto tempo che mi indigno e scrivo della delinquenza
che regna nella politica Italiana, delle magagne e degli inciuci se non
addirittura delle convivenze con la malavita e il malaffare. Oggi mi
chiedo: “Cosa possiamo fare per fermarli? Quale può essere il nostro
contributo?”. Innanzitutto dobbiamo fare sentire la nostra vicinanza
a quella parte di uomini dello Stato che quotidianamente svolgono
il proprio dovere, così da incoraggiarli a non demordere. Dobbiamo
avere la forza di continuare a credere che l'onestà e la correttezza del
nostro agire quotidiano siano il modo più efficace per neutralizzare
chi dell'onestà e della correttezza ha fatto scempio. Occorre essere
testimoni di etica e di moralità, per fare da argine a questa melma
straripante di soggetti disposti a tutto per il proprio tornaconto. In
fondo cos'erano uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino,
Rosario Livatino, i ragazzi delle scorte, se non testimoni viventi di
onestà e senso del dovere verso la collettività. Bisogna pensare a
loro, al loro sacrificio per ispirare il nostro agire. Si parla poco del
processo sulla trattativa stato-mafia, eppure si tratta di un momento
cruciale della nostra storia. Si tratta di capire non solo chi siano stati
coloro che mandarono a morte Giovanni, Paolo, Rosario, ma soprattutto
di quali crimini si sono macchiati e se oggi occupano ancora cariche
istituzionali, con la speranza che la giustizia dell'uomo faccia il suo
giusto corso.
USIAMO IL CERVELLO,
NON LE ARMI di I. Bizzi
Non servono armi per cambiare le cose, anzi. La rabbia è sempre
stato il mezzo con cui veicolare le proteste per farle divenire
esasperazione e violenza, in modo da etichettarle come eversione e
poter intervenire con la forza per reprimerle. Fin quando protesta un
normale cittadino il “sistema” lo tollera ma se un normale cittadino
diviene un rivoluzionario allora bisogna intervenire con tutti i mezzi
a disposizione. Il segreto è essere un soldato che combatte con le
armi della democrazia e della partecipazione. E' ormai assodato che
la cultura si è rivelata nella storia l'unica arma in grado di sgretolare
e a volte sconfiggere i poteri che proliferano con l'isolamento e
l'oscurità. E' per questo che il sistema politico, colluso con le lobby
affaristiche, occupa i mezzi televisivi, le fondazioni bancarie, i cda
delle società partecipate dallo Stato, i comuni e perfino le scuole. E'
da li che bisogna iniziare. La politica come la religione è il mezzo
con la quale si distrae, si divide, si isola l'individuo dalla comunità
e lo si limita nella partecipazione civica. Il cittadino viene ricattato
con il lavoro, con un incarico, con un appalto, per allontanarlo dalla
vita politica e vendere il suo voto in nome di un'organizzazione che
detiene il territorio e le sue entrate economiche. La cultura sta entrando
lentamente nel nostro DNA con un'informazione che ci tiene
costantemente aggiornati sui nostri diritti ma sopratutto sui nostri
doveri. Come cittadini abbiamo toccato il fondo. Tutto il nostro
disimpegno è tornato indietro sotto forma di inquinamento, inefficienza,
mediocrità, emergenza, povertà. Siamo circondati dalle conseguenze
della nostra apatia partecipativa ed ignorarla è pura ipocrisia. Nessuna
guerra può correggere i disastri di un’ altra guerra. L'unico modo
per riportare l'uomo sulla terra è capire fino in fondo qual è il suo
compito e il rapporto con tutto ciò che lo circonda. Forse lo abbiamo
solo dimenticato.
SOMMERSI DAI RIFIUTI ! di F. Arienti
Breve annotazione; sarebbe interessante conoscere i vari tipi di
impianti che sono alla base del recupero dei vari tipi di materiali,
quello che sappiamo è che non sono assolutamente bene accettati
dai cittadini, come sempre succede! Sui termovalorizzatori,
assolutamente tutti contrari, perché dicono, sono molto pericolosi
per la salute, anche se fanno corrente, altrimenti viene prodotta in
più nelle varie Centrali Enel (che non inquinano?) o/e il
teleriscaldamento cittadino e così si potrebbero eliminare quelle
migliaia di caldaie non sempre controllate a dovere, perché il costo
è troppo oneroso! E allora cosa si fa? A sud dell'Enza si spinge per
la raccolta rifiuti a porta a porta, a nord dell'Enza invece si cercano
rifiuti per far funzionare al meglio il termovalorizzatore!
Tutto chiaro? Molto bene allora! Io però non ho capito questa logica!
Naturalmente anche gli altri impianti alternativi all’incenerimento,
non profumano certo di rose e qualcuno risulta essere anche “ un pò
inquinante”, ma per questo motivo reclamano solo i cittadini interessati
e vicini a questi impianti. Purtroppo se ne sa poco e non fanno notizia!
Ricordiamo che esistono anche rifiuti molto pericolosi e di difficile
smaltimento che spesso finiscono nelle discariche, ma attenzione!
chi le conosce bene le evita, perché se non controllate scrupolosamente
e a dovere possono diventare delle bombe ecologiche! Sarebbe molto
interessante poter discutere a fondo su questi problemi (molto utile
se lo si facesse ad alto “ livello” magari in programmi televisivi)
ma in mancanza di questo ci accontenteremmo anche ad un livello
inferiore, ma non solo aperti ad addetti improvvisati! Quello che non
vorremmo accettare è che le varie scelte siano dettate solo da motivi
economici magari per risanare dei bilanci in rosso! Speriamo in bene!
OLMO.... IL QUARTO MONDO
di A. Reggiani
Africa e Asia avranno il Wi Fi!
A trasmettere il segnale sarà un sistema di trasmissione dati collegato
ad un ecosistema di smartphone Android a basso costo basato su
microprocessori a basso consumo, il segnale sarà trasmesso da
piattaforme volanti i “ blimp” e potrà coprire aree di centinaia di
kilometri quadrati. Potremmo chiedere a Google di piazzarne uno
ad Olmo, anche se una banalissima linea ADSL sarebbe più che
sufficente. E' assurdo pensare che fra poco il paese di Ubundu in
Congo sarà più connesso di Olmo che così vanterà il titolo di “quarto
mondo”. Vorrà dire che ci consoleremo con il “diploma di gran
menzione” di Comune Virtuoso, magra consolazione certo, ma
almeno facciamo bella figura! Sarebbe il caso che i nostri
amministratori considerassero seriamente come procurare un
accesso internet decoroso a chi per lavoro e per studio ne neccessita
ma che purtroppo oggi non può usufruirne in modo continuativo
e funzionale. Considerando inoltre che dal 30 di giugno scorso la
PEC ( posta elettronica certificata) è diventata obbligatoria anche
per le piccole imprese comprese quelle agricole questa neccessità è
diventata inderogabile. Un modo per ovviare il problema però ci
sarebbe: trasferire i nostri uffici in piazza a Praticello sede del
“virtuoso” Comune sotto un gazebo o su di una bancarella, perchè
lì questo servizio è gratuito.
Che caduta di stile!!!! Buona navigazione a tutti....... quelli che
possono permettersi di farlo!!!!!
la caratteristica, rispetto le proposte precedenti
fatte dal soggetto attuatore, di stralciare la
prevista infrastruttura stradale ad est del
centro capoluogo per la parte compresa nel
comparto e per la sua prosecuzione a nord. La
motivazione principale richiamata è che le
indagini fatte a suo tempo sul traffico e viabilità
nel comune, davano evidenza che, data la bassa
frequenza di traffico da e verso nord, tale
infrastruttura non sarebbe stata indispensabile
a servire gli spostamenti di traffico ne avere
significativi benefici sulla rete stradale
complessiva. Premesso che, per tranquillità
del soggetto attuatore, NON siamo
assolutamente contrari alla realizzazione del
C2C, diventa per noi invece
INACCETABILE, sotto qualsiasi logica
sicuramente tecnica ma anche politica, che
venga stralciata la strada. Infatti:
1. la strada da stralciare rappresenta la logica
prosecuzione della soluzione sullo sviluppo
stradale iniziato dalla precedente
amministrazione con la strada di Via M. Cervi.
Non possiamo dimenticare che tale soluzione
prese corpo con l’attuale Piano Regolatore,
approvato all’unanimità nel 2003 da tutte le
forze politiche di allora, con l’avvallo
incondizionato dei tecnici (Architetto Bevivino
e Geometra Bertolani) come la soluzione
indispensabile ad un logico sviluppo viario
della frazione e del comune stesso e che,
giustamente, se ne iniziò l’attuazione con la
costruzione di Via Maria Cervi. Non riusciamo
quindi a comprendere perché, considerando
che rispetto ad allora le necessità e/o esigenze
sono aumentate e aumenteranno, considerando
l’aumento demografico che quel comparto
C2c porterà nel futuro (oltre 100 alloggi), oggi
l’amministrazione e gli stessi tecnici sono a
proporci un suo completo stravolgimento;
2.l'uscita per le auto da via Tragni su Via
Cadorna, prevista nella variante in oggetto,
vedendola sempre nell’ottica della densità del
nuovo insediamento, è un assurdo in termini
di sicurezza per la poca visibilità esistente;
3.la rete viaria rimarrebbe fortemente
penalizzata in quanto chi da sud e/o dall'attuale
tangenziale sud deve andare verso la ben
comoda rotabile a nord per Reggio Emilia
deve ancora passare attraverso i vicoli del
paese;
4.Lo studio sulla Viabilità fatto nel 2011 e
citato dall’Amministrazione come elemento
per stralciare la strada, evidenzia anche come
il flusso veicolare da Via Cadorna, Via Mazzini
e fino alla provinciale “Val D’Enza” sia invece
effettivamente importante, diventando ancora
più importante nel momento in cui sorgerebbe
un nuovo quartiere residenziale;
5 . L’ e v e n t u a l e c a r e n z a d i f o n d i
dell’Amministrazione non giustifica la
cancellazione di una strada.
Come avrete notato, le considerazioni fatte,
non sono astratte ma prettamente tecniche e
quindi avallate da evidenze oggettive, per cui,
con tutto il rispetto dovuto a chiunque, è palese
che chi vuole perseverare sulla linea proposta
dall’Amministrazione, senza dare evidenze
ben più oggettive di quanto finora fornito,
avrebbe difficoltà a presentarsi come colui che
pensa di operare nell’interesse della comunità,
perché, se operasse come tale, dovrebbe almeno
astenersi dal voto altrimenti incorrerebbe nella
criticità appena evidenziata e spiegata.
Sottilineiamo quindi che la proposta
presentata è un ASSURDO istituzionalizzato
esprimendo voto contrario.
L’amministrazione ha ritenuto di ritirare tale
proposta.
CALENDARIO EVENTI 2014
10 GENNAIO:Riunione assemblea dei soci e del consiglio per rinnovo
dell’associazione culturale “La Fontana”, alla presenza del Notaio C. Carbonara.
A seguire rinfresco conviviale nel salone di Nocetolo
18 GENNAIO: Convegno sul torrente Enza (rivolto a tutti gli alunni della scuola
media E. Fermi di Gattatico).Materiale informativo ed opuscoli didatticamente
strutturati per tutti.
23 FEBBRAIO: Gnocco in piazzetta
23 MARZO: Gnocco in piazzetta
25 APRILE: Partecipazione alle manifestazioni per promuovere il territorio.
27 APRILE: Gnocco in piazzetta
1° MAGGIO: Collaborazione agli eventi sportivi della giornata .Trofeo per disabili.
25 MAGGIO: Gnocco in piazzetta
22 GIUGNO: Tortellata di S. Giovanni e concerto sotto le stelle. Salone
parrocchiale di Nocetolo e/o all’aperto alle ore 20,30
GIUGNO - LUGLIO: Serate sotto le stelle in collaborazione con l’Amministrazione
Comunale
20 SETTEMBRE: Convegno rivolto ai ragazzi delle scuole di Praticello sulle
tematiche del territorio del fiume, dei fontanili, delle specie animali e vegetali
da proteggere. Al termine pesce fritto per tutti
21 SETTEMBRE: Fiera di S. Matteo - 5° Trofeo Arci Pesca Fontana - Stands
Dimostrazione informativa ed esibizione di tecniche di autodifesa. - Gnocco
26 OTTOBRE: Gnocco in piazzetta
16 e/o 23 NOVEMBRE: Pranzo “ L’autunno in tavola” – Salone parrocchiale
di Nocetolo, ore 12,30 , vendita prodotti Km0 e tanta musica.
DICEMBRE: Partecipazione agli eventi natalizi e alle iniziative proposte
dall’Amministrazione Comunale.
NOTE DI NATALE di L. Artoni
Domenica 22 Dicembre 2013 nella chiesa parrocchiale
di Campegine per concretizzare e condividere il pensiero
di DON BOSCO :”UN ORATORIO SENZA MUSICA è
UN CORPO SENZA ANIMA” si è tenuto il Concerto di
Natale che, per la qualità e la quantità dei brani inseriti
nel programma, ha letteralmente riempito la chiesa
rendendola così viva e partecipata E’ proprio in questa
occasione che il gruppo della scuola di organo della Prof.ssa
Licia Artoni si è esibito per la prima volta in via ufficiale
insieme alla
Corale di S. Pietro
diretta dalla
d o c e n t e
medesima. Il
programma molto
vasto
ha
sviluppato il tema
del
Natale
proponendo brani
e/ o pezzi presi da
tradizioni
culturali diverse.
Le svariate
alternanze tra i
solisti e le voci
del coro, le
tipologie dei
canti, gli stili
musicali, le
melodie prodotte
dai flauti,dai
pianoforti, dagli
organi, dalle chitarre, dal basso, dalle percussioni che componevano l’orchestra, oltre a mettere
a dura prova le competenze acquisite dai vari componenti, hanno anche permesso loro di raccogliere,
attraverso l’esplosione degli applausi, una meritata ed ambita soddisfazione . Veramente originale
l’accostamento d’inserimenti di danza classica sulle noti di alcuni brani proposti all’interno del
repertorio. Belle le coreografie che hanno visto l’altare trasformarsi in un palcoscenico al centro
del quale l’assemblea ha condiviso la nascita di Gesù Bambino.
FACCIAMO LA SPESA
ASPETTANDO IL NATALE
4
L’ANGOLO DEL BUON VIVERE
31 GENNAIO 2014
di B. B.
Le suggestive atmosfere dell’ autunno anche quest’ anno sono state dipinte dall’ associazione
culturale “La Fontana” con i colori e i sapori gastronomici della nostra terra. Attorno alle
tavole colorate ed imbandite di domenica 17 Novembre hanno trovato posto tutti coloro
che continuano ad apprezzare le nostre tradizioni culinarie che,indirettamente, sono porta
voci delle nostre origini contadine. La voglia di stare insieme, l’allegria,il raccontare, un
po’ di musica, sono stati gli altri ingredienti che hanno reso questo momento conviviale
ricco di emozioni e di confronti. Per chi ha lavorato per allestire l’ evento e per preparare
le portate c’è stata la soddisfazione di vedere tutti contenti per la qualità e la quantità dei
piatti proposti. Per incorniciare questa domenica in allegria ci hanno dato una mano il sole
tiepido che ha permesso alle persone di uscire nel
cortile antistante per godere il silenzio, ammirare i
colori della natura e dare “due calci al pallone”e ,Sergio
e Maria che, con i loro prodotti K.0. hanno dato alle
numerose signore presenti l’opportunità di portarsi a
casa quella qualità che con tanta fatica e amore hanno
raccolto e/o prodotto. Le emozioni e il calore percepito
dallo stare in mezzo alle persone in semplicità e
fraternità sono proseguite domenica 8 Dicembre in
piazza a Praticello con il mercatino di Natale, le
esposizioni, gli stand gastronomici la cottura dei
ciccioli, la
musica, i canti
la magia ecc.;
particolarità
che hanno
caratterizzato
gli eventi
natalizi del
n o s t r o
Comune. La
presenza di una
comunità
partecipata che,
in questa fredda
giornata, ha
condiviso ansie
e gioie ha reso
ancora più bella
l’ accensione
dell’ albero di
Natale e,
l’arrivo di
Babbo Natale,
ha carpito il
cuore di tutti i
b a m b i n i
p r e s e n t i
unendoli ,come
per magia, alle
loro famiglie.
Un doveroso
grazie a tutti.
di I. Bizzi
“Low cost”, per amore o per forza? Vogliamo credere alle stime ottimistiche circa la crescita della
produttività e sforzarci di pensare positivo, viste le rassicurazioni del Governo secondo cui
l’economia è pronta a ripartire. Ma intanto, l’anno passato si è chiuso ancora una volta deludendo
le aspettative di ripresa, o almeno quelle che portano un reale miglioramento nella vita delle
famiglie. Anzi, tutte le fonti ufficiali (Inps, Istat) documentano una ulteriore forte diminuzione
del potere d’acquisto, ridotto del 10% tra il 2008 e il 2012, e i commercianti denunciano l’ennesimo
calo dei consumi. Pesano la disoccupazione, pensioni più basse, tagli alla spesa sociale, imposte
sempre più elevate e non equamente ripartite. Pesa la confusione politica, che pretende di fare
leggi di “stabilità” e invece naviga a vista. L’unico elemento positivo per le famiglie è il
ridimensionamento dell’inflazione, ai minimi storici. E così si sono moltiplicate le occasioni per
spendere il meno possibile. Navigando su “Internet” ho scoperto che da sondaggi fatti da
associazioni rappresentanti i consumatori Italiani, i prodotti “no logo” non sono affatto peggiori
di quelli di “marca”, anzi in qualche caso sono anche superiori come gusto, igiene e qualità. Per
non parlare del prezzo dove si arriva a spendere anche la metà. D’altra parte, tutti oramai sanno
che il prezzo di un prodotto non è il criterio di scelta assoluto! Per comprare prodotti alimentari
di qualità, meglio imparare a leggere le etichette e cercare informazioni sugli ingredienti, la
provenienza, la freschezza. Stessa cosa l’ho scoperta per la benzina; le stesse associazioni di
consumatori, ci assicurano anche che le benzine “indipendenti” sono perfettamente identiche a
quelle di marca (hanno effettuato dei “test” omologati dalle autorità) e si risparmia anche 10 cent
al litro per avere la stessa qualità. E’ la nostra mentalità che deve cambiare, resistendo anche alla
fascinazione della pubblicità, che trasmette valori e stili di vita fantasiosi che non fanno che creare
infelicità e insoddisfazione in chi non riesce a raggiungerli. “Low cost” per amore, allora. O
meglio, per scelta. Pensiamo criticamente alle nostre scelte di consumo e assumiamocene la
responsabilità. Anche se non abbiamo particolari problemi economici, consideriamo la possibilità
di acquistare a basso costo, tra le tante che ci vengono offerte, perché è una scelta intelligente e
sobria, serve a calmierare tutti i prezzi e stimola la concorrenza. E spazza via molte sovrastrutture
consumistiche che non si addicono più ai tempi. Buon 2014 a tutti!
CORSO DI AUTODIFESA
a cura di Lorenzo Pattini
"L'Associazione La Fontana col patrocinio del Comune
di Gattatico ha avviato un Corso per "l'apprendimento
della difesa personale", aperto a tutti coloro che volessero
iniziare a cimentarsi con le arti marziali. Il corso si tiene
al Venerdì sera dalle ore 20.00 alle 21,30 presso la Palestra
delle Scuole medie di Praticello e ha un costo di 20 Euro
mensili a cui vanno sommate 10 Euro da versare solamente
una volta al momento dell'iscrizione per l'assicurazione
obbligatoria. Per maggiori informazioni potete telefonare a Lorenzo 349 7266750: Il corso
vede già la partecipazione di 10 allievi". PARTECIPATE NUMEROSI
IL GNOCCO della Fontana ritorna a Voi la
4° Domenica del Mese dalle 15:30 alle 20:30 in
Piazzetta in occasione del “Mercatino del riuso”.
Vi aspettiamo.
Invito ai lettori e a tutti coloro che vogliono essere attori al miglioramento del nostro territorio:
Carissimi Amici,
ci farete cosa graditissima se voleste inviarci informazioni, giudizi, articoli su tematiche che
ritenete di particolare interesse, critiche e tutto ciò che possa permetterci di migliorare il nostro
lavoro al servizio del nostro territorio.
Inviate a : Associazione Culturale “La Fontana” Via Libertà, 55 - 42043 Praticello di
Gattatico (RE) - email: [email protected]
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gennaio 2014