31 GENNAIO 2014 / 18 PERIODICO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ LA FONTANA “ PERIODICO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ LA FONTANA “, via Libertà, 55 Praticello di Gattatico (RE) - Impaginazione e Grafica: Graziano Carloni Stampa:“ Tipografia Carloni” Nocetolo (RE) Tiratura n°. 1.600 copie. E-mail: [email protected] INFORMARE PER CRESCERE a cura di Giampaolo Sarti Vari segnali ,anche se deboli, inducono a sperare che la ripresa sia finalmente alle porte, tuttavia sei anni di crisi hanno falcidiato pesantemente l’economia. C’è da dire, però, che in generale, il mondo delle imprese, della professione e della conoscenza è riuscito a trovare comunque, anche se con grande sacrificio, le forze per resistere e per ammodernare le attività con interventi innovativi. Ma la congiuntura ,che si spera sia ora alle spalle, ha evidenziato l’improrogabile necessità di rimuovere da subito, oggi e non domani, gli ostacoli superflui che bloccano sterilmente il progresso del paese, partendo innanzitutto da quello del SAPERE. Si continua a parlare di come uscire dalla crisi e ciascuno tira l’acqua al proprio mulino. Spesso al di là delle parole c’è il NULLA. Servono scelte coraggiose per rilanciare l’economia del paese, ci vuole un governo in grado di prendersi le proprie responsabilità, valorizzando le risorse a disposizione. È auspicabile quindi poter dare un’informazione aperta così da promuovere un’economia più forte.Informare implica imparare cioè crescere con la mente e questa crescita continua fino a che portiamo avanti i nostri sogni. Solo chi sogna è in grado di guardare oltre ciò di cui dispone oggi, o di andare oltre la disillusione collettiva che ci porta a chiedere se ha ancora un senso impegnarci. Chi non ha sogni non trova motivo di impegno per il bene degli altri. Se riflettiamo un attimo sulle idee sopra citate, ci si può rendere conto che nel tessuto politico-partitico del nostro Comune, anche se dotate di buona volontà, sono poche le persone che “sognano” per dare alla collettività opportunità migliorative. Infatti tante di queste sono impedite ad operare come vorrebbero dagli interessi di altri le cui strategie di partito vanno in altre direzioni mentre in questo particolare momento, dovrebbero puntare ai bisogni reali della nostra comunità, soffocata dalla disoccupazione, dall’aumento delle tasse, dall’inadeguatezza dei salari e dai nostri giovani senza aspettative future. Questo perché la crisi economica, che ci attanaglia, ci pone davanti ad uno spettro che ci logora, ci svuota, ci strappa via ogni volontà. Così si rimane nella quotidianità passiva, in cui si cerca di “ rimanere a galla” aggrappandosi a ideali politici e/o a simboli partitici che, forse in passato, avevano un senso, ora non più perché, dopo aver bandito ogni principio etico e morale, il loro “ sognare” è solo ed esclusivamente per sé stessi. Se si vuole evitare che la crisi cambi in modo irreversibile le nostre strutture sociali, culturali ed economiche, è necessario che gli Enti locali, mettano a punto un’economia più evoluta ed equilibrata; bisogna che diventino essi stessi sostegno della comunità e, per fare ciò ci vogliono la progettualità e la consapevolezza di scelte innovative. È nella nostra comunità che bisogna individuare quei messaggi forti però necessari per invertire una rotta che ci sta portando alla deriva. Per raggiungere questo obiettivo bisogna partire dalla nostra terra e dalle risorse che essa ci può ancora dare, dalla nostra economia, dalle competenze e dalla manualità dei cittadini. La cura di questo “ male” non dobbiamo più attenderla dai politici che occupano le “comode poltrone”; il rimedio è in noi, uniti insieme per perpetuare la giusta causa di un futuro migliore per noi e i nostri figli. Solo così diventa importante comprendere che sognare significa avere a cuore il futuro delle persone e della comunità di cui facciamo parte. La famiglia, gli amici, il gruppo, possono essere i luoghi in cui è possibile “ sperare insieme”, in cui il bene di ciascuno si realizza attraverso il bene di tutti e in cui i sogni di ciascuno sono portati avanti senza mettere da parte quelli degli altri.Tra pochi mesi ci sarà il rinnovo della nostra Amministrazione pubblica e quando ciascuno di noi si troverà nella riservatezza del seggio elettorale a porre la sua croce e gli toccherà stabilire se siamo o meno soddisfatti di tutti coloro che rappresentano chi ci ha portato a questa situazione economica, ancora senza ritorno, e che non ci forniscono evidenze di soluzioni per la ripresa salvo giustificazioni per aumentare le tasse, dovranno decidere se confermarli o meno; poi … evitiamo di lamentarci. Non è più un problema di destra o di sinistra ma di pura sopravvivenza. La storia ci serve per prevenire errori, ricordiamoci quindi che alla fine dell’ultimo conflitto mondiale i padri fondatori della nostra costituzione erano di ideologie molto discordanti, hanno però trovato il giusto accordo. Questo perché i loro ideali erano elevati, oggi purtroppo molti nostri rappresentanti sono assenti anche di questi. GIOVANI E AMBIENTE: UN BINOMIO PERFETTO Il giorno 18 Gennaio si è tenuto presso i locali della sala polivalente del nostro Comune un’interessante manifestazione sul tema:"IL TORRENTE ENZA E LA SUA FAUNA: percorso panoramico all'interno delle bellezze faunistiche e naturalistiche presenti nel Torrente Enza”. Il convegno, organizzato dall’Associazione “ La Fontana” e dall’Arcipesca-Fisa di Parma col patrocinio del Comune di Gattatico, era rivolto agli studenti della scuola media del Comune e ha visto la partecipazione di circa 200 ragazzi. Visto il grande successo e l’interesse mostrato dagli alunni, dal corpo docente e anche dall’Amministrazione Comunale in particolare il Dott. Bigi, l’Assessore Boniburini e il Sindaco Gianni Maiola, intendiamo innanzitutto ringraziare coloro che ci hanno permesso di effettuare questa manifestazione, nella speranza di poterla ripetere ancora e con lo stesso interesse dimostrato da chi vi ha aderito. Il convegno si è aperto con i rigraziamenti dell’Amministrazione Comunale, rappresentata dall’Assessore Francesco Pulga che ha anche fatto un breve cenno sull’importanza di salvaguardare e tutelare le aree verdi presenti nel nostro Comune, come bene da conservare e tramandare ai posteri. Di seguito ha preso la parola l’Ing. Giampaolo Sarti, Presidente dell’Associazione “ La Fontana” che ha intrattenuto i ragazzi con alcune riflessioni di carattere generale con l’intento di stimolarli a riflettere sui principali valori educativi della scuola come lo studio, l’amicizia e la condivisione di idee e esperienze, queste intese come traguardo a cui ambire per crescere e migliorare la società e il benessere generale nel pieno rispetto dell’identità personale e collettiva. Il Presidente dell’associazione “Arcipesca Fisa” Sez. Provinciale di Parma Maurizio Biolzi, nonchè guardia ittica volontaria e vicecomandante delle guardie che in essa operano, ha portato i saluti della suddetta e ha introdotto gli argomenti oggetto dell’incontro. A Massimo Dardi, guardiapesca e responsabile del settore giovanile dell’Arcipesca fisa di Parma il compito di illustrare le principali attività che l’Associazione ha fatto e sta facendo per i ragazzi, con particolare riferimento alle manifestazioni pescatorie denominate “ Pesca un sorriso” che da diversi anni coinvolgono e attirano atleti diversamente abili da tutta la Provincia di Parma e Reggio Emilia, oltre alle tante altre manifestazioni rivolte ai ragazzi di tutte le età. A questa introduzione è seguito l’intervento del sovrascritto ( Lorenzo Pattini) che, nella circostanza specifica, rivestiva il ruolo di Guardia ittica volontaria dell’Arcipesca nonchè responsabile scientifico dell’associazione. Ho trattato argomenti inerenti l’ecologia dei fiumi, introducendo nel discorso concetti generali che i ragazzi potranno applicare a qualsiasi corso d’acqua, ivi compreso il nostro torrente Enza. Inoltre ho ritenuto necessario evidenziare le principali minacce di degrado che interessano i corsi d’acqua, in modo da portare i ragazzi a riflettere sulle possibili conseguenze delle azioni di sfruttamento che l’uomo ha intrapreso sui vari corsi fluviali. É intervenuto nuovamente Maurizio che ha trattato una serie di argomenti riguardanti l’evoluzione degli uccelli e le principali specie presenti nel nostro territorio, interagendo con i ragazzi attraverso un gioco basato sull’indovinare alcune caratteristiche così da rendere più facile la trattazione e ovviamente mantenere vivo il loro interesse. La platea ha risposto in maniera molto positiva, con gli studenti che facevano a gara per indovinare le risposte, congratulandosi con chi forniva quelle giuste. Ad Alessandro Belli, guardiapesca e responsabile tecnico dell’Arcipesca di Parma, è toccato il compito di completare l’ultima parte della manifestazione; ha proposto così ai ragazzi alcuni spunti su cui riflettere, riguardanti in particolare l’impatto che l’uomo ha provocato sfruttando le risorse presenti lungo i fiumi e quindi le modifiche indotte da tali azioni sul nostro territorio. Alla fine dell’incontro, ai ragazzi e agli insegnati sono stati consegnati due opuscoli realizzati con il contributo delle associazioni e del Comune, al cui interno sono stati approfonditi gli argomenti trattati, con la speranza che possano fornire loro ulteriori spunti per una maggiore presa di coscienza sull’argomento. Un ringraziamento anche a Sandro Rossi Guardia Ittica e Zoofila dell’Arcipesca che ha contribuito agli aspetti logistici per la realizzazione della manifestazione. Tutti noi ci auguriamo che queste iniziative, oltre a potersi ripetere, siano utili a stimolare nei ragazzi una visione conservatrice e rispettosa dell’ambiente dove vivono in modo che ognuno di noi possa dare un proprio contributo tangibile ad una gestione coscienziosa delle risorse così da migliorare il benessere e la salute delle generazioni che verranno dopo di noi. IL PERCHE’ DI UN NO ! Nel consiglio comunale del 24 gennaio l’Amministrazione ha inserito, quasi a sorpresa, un punto all’ordine del giorno relativo all’ adozione di variante urbanistica al prg vigente inerente la realizzazione di un’ importante zona residenziale (oltre 100 alloggi) di espansione nel capoluogo tra Via Gennaroli e Via Tragni. Tale progetto era in meditazione presso l’Ufficio Tecnico da oltre dieci anni perché, con sicura gioia dei proponenti, le varie Amministrazione che si sono succedute avevano sempre cose più urgenti da porre in essere. In questo periodo il povero progettista della zona residenziale aveva dovuto, per soddisfare le idee dei diversi assessori che si sono succeduti (uno di questi avrebbe voluto una centrale biogas in mezzo al quartiere) cambiare il progetto iniziale almeno quattro-cinque volte. Infine nella Commissione Urbanistica del 23 Ottobre scorso, l’Amministrazione, con una naturalezza quasi inverosimile, lo ha riproposto con un’ultima novità: veniva letteralmente cancellato il tracciato della strada che, come proseguimento naturale di via Maria Cervi, va da via Gennaroli a Via Cadorna, adducendo come unica motivazione che questa non era più necessaria perché lo studio di simulazione del traffico fatto aveva evidenziato che in quella tratta ci passavano poche auto. La riunione fu abbastanza vivace e si concluse con l’accordo che sarebbe stata discussa successivamente. Poi improvvisamente la proposta compare in consiglio comunale per essere messa ai voti. Riteniamo che non servano altre spiegazioni per far capire che tutte le opposizioni si sono dichiarate all’unanimità contrarie allo stralcio di una strada di cui anche un profano ne intuirebbe l’utilità. L’ estratto della dichiarazione di voto della nostra lista civica è in grado di fornire al lettore esaurienti informazioni sull’assurdità della soluzione che era stata posta ai voti. -----------------DICHIARAZIONE DI VOTO ---------------L'amministrazione comunale presenta una variante al PRG per consentire un nuovo sviluppo urbano. La soluzione presentata in questa sede, e già discussa in commissione urbanistica, presenta prosegue a pag. 3 Numero Unico di Lorenzo Pattini TESSERAMENTO 2014 Si informano gli associati e i simpatizzanti che è aperto il nuovo tesseramento per l’anno 2014 all’Associazione culturale “ LA FONTANA “ che è apartitica e non ha fini di lucro. Essa pone particolare attenzione ai problemi sociali, economici ,ambientali del proprio territorio oltre a quelli di convivenza nella pace, nei valori e nel rispetto dei diritti umani che caratterizzano la quotidianità di tutte le persone. Il costo della tessera è di 10 euro e, questo contributo serve come autofinanziamento. Per informazioni e contatti: Roberto Iemmi 3405657061 L A F O N TA N A 3 4 6 7 4 11 2 5 3 [email protected] EDITORIALE GIOVANI E AMBIENTE IL PERCHE’ DI UN NO! Pag. 1 CON LA TESTA TRA LE NUVOLE CAMBIAMENTI CLIMATICI Pag. 2 IL NUOVO ANNO UN’ITALIA DA RICOSTRUIRE IL QUARTO MONDO Pag. 3 CALENDARIO EVENTI 2014 ASPETTANDO IL NATALE NOTE DI NATALE FACCIAMO LA SPESA Pag. 4 31 GENNAIO 2014 AMBIENTE - TERRITORIO - CULTURA CON LA TESTA TRA LE NUVOLE (2^ PARTE) di C.A. Giovanelli Eccoci in inverno, c’eravamo lasciati con il quesito del movimento delle masse d’aria, penso che non sia stato di particolare impegno, comunque eccoci qua. Rispettando la legge di Coriolis le masse d’aria in movimento nel nostro emisfero avranno subito una deviazione verso destra generando un moto rotatorio del tipo orario attorno al nucleo di alta pressione (A) ed analogamente attorno al nucleo di bassa pressione (B) dove la rotazione vorticosa sarà di tipo antiorario...e dove finirà tutta questa massa d’aria? Abbastanza semplicemente ed in modo piuttosto rudimentale: se a terra abbiamo una zona di alta pressione, secondo lo schema della genesi del vento che vi avevo sottoposto, nella stessa posizione in quota avremo una zona di bassa pressione dove affluirà “aria” che genererà l’aumento di pressione a terra discendendo. Analogamente, a terra, dove avremo la bassa pressione la massa d’aria confluente cercherà di salire verso l’alto generando un zona d’alta pressione in quota. Giusto per aiutarvi a rammentare: un uragano, un ciclone, se non una tromba d’aria, si manifestano con un accentuato centro depressionario (B) e se osserviamo questi eventi spazzolano il terreno sollevando tutto quello che incontrano trascinandolo verso l’alto… In realtà non funziona precisamente così ma il concetto risulta in questo modo abbastanza intuitivo. Questo discorso porta con facilità a pensare ad altri fenomeni atmosferici che abbiamo visto rientrano nei “ venti irregolari e ciclonici”. Purtroppo molto spesso sentiamo parlare di eventi eccezionali e catastrofici che ci conducono dritti ad altri scenari, tra i più terribili si annoverano cicloni ed uragani (anche se fortunatamente non ci toccano direttamente), trombe marine, trombe d’aria e trombe d’acqua viceversa possono colpire anche in Italia e duramente. Cerchiamo quindi di capire cosa sono e all’occorrenza cosa fare, per questo molte informazioni ci giungono dagli studiosi americani. Sin dal 1994 i ricercatori che presero parte alla campagna VORTEX (Verification of the Origin of Rotation in Tornadoes Experiment) hanno raccolto una considerevole massa di dati tra gli stati di Texas, Oklahoma e Kansas svelando molteplici aspetti ignoti. L'attenzione è stata focalizzata sulla genesi e sullo sviluppo dei temporali che generano i tornado anche detti temporali a supercella. Caratteristica distintiva e fondamentale di queste tempeste è la loro rotazione.L'Italia è uno tra i paesi con più alta incidenza di “tornado” in Europa e nel Mediterraneo. Il fenomeno, meglio conosciuto come "tromba d'aria", si verifica maggiormente nel Lazio, Toscana, Liguria, Lombardia, Friuli, ma interessa anche la zona padana e la Puglia e raramente la Campania e l'Abruzzo. Nelle regioni del Nord il periodo peggiore si riscontra tra la metà e la fine dell’estate, quando le incursioni fredde nord-occidentali generano parecchie formazioni temporalesche spesso anche violente. La virulenza media di eventi di questo tipo nel Bel Paese è di norma molto più bassa dei tornado americani, pur non facendoci mancare manifestazioni di notevole potenza. Secondo recenti studi, l’incidenza dei “ tornado” in Italia è destinata a salire con manifestazioni di entità sempre maggiore. I tornado (o "trombe d'aria") sono intensi vortici ciclonici in cui l'aria si muove a spirale ad altissima velocità. Essi si presentano come scuri imbuti nuvolosi, che pendono al di sotto di densi cumulonembi e si spostano velocemente contorcendosi. Il loro diametro, al livello del suolo, è di norma compreso tra le poche decine ed i 400 metri, e i loro venti, i più intensi fra tutti quelli delle nostre perturbazioni, possono superare i 400 km/h. Il Tornado è definito dagli scienziati come una colonna d'aria in rapida rotazione ed in contatto con il suolo avente venti con componenti orizzontale e verticale. Può apparire in una miriade di diverse forme, come serpente contorto, cono perfetto oppure massa indistinta e turbolenta di nuvole e polvere. Spesso sentiamo i termini Tromba d'aria e Tromba marina, ma si riferiscono esclusivamente ad un unico fenomeno: il Tornado. La Tromba marina non è altro che un Tornado che si forma sulla superficie del mare.Nessuno ha ancora svelato tutti i misteri riguardo alla sua genesi e ciclo vitale. Attualmente è il fenomeno meteorologico imprevedibile per eccellenza. Pur negli USA, dove si registra attualmente il maggior numero di twisters del pianeta, con una media di oltre 1000 Tornado all'anno, l'allarme viene dato con una manciata di minuti d'anticipo, permettendo comunque alle persone di mettersi in salvo in rifugi sotterranei. Durante un lungo spostamento nella fascia interna del nord-est in direzione District of Columbia, ricordo di essermi sintonizzato anch’io per parecchie ore su stazioni radio dalle quali si possono ricevere in diretta informazioni di questo tipo. Spesso sentiamo infine dei valori di classificazione dei venti che giusto per curiosità vorrei riportare: G r a d o C l a s s i f i c a z i o n e s e c o n d o l a s c a l a F u j i t a - Ve l o c i t à d e l v e n t o F0 - DEBOLE - 105-137 Km/h Danni ai camini; spezza i rami degli alberi; abbatte alberi con radici superficiali; danni ai cartelloni e ai segnali stradali. F1 - MODERATO - 138-178 Km/h Stacca la superficie dei tetti; case mobili spostate dalle fondamenta o rovesciate; automobili in movimento spinte fuori strada; i garages in lamiera possono essere distrutti. F2 - SIGNIFICATIVO - 179-218 Km/h Danni considerevoli. Tetti strappati dalle case; case mobili demolite; autorimesse abbattute; grossi alberi spezzati o sradicati; oggetti leggeri trasformati in missili. F3 - FORTE - 219-266 Km/h Il tetto e qualche parete strappati via da case ben costruite; treni deragliati; la maggior parte degli alberi nelle aree boscose vengono sradicati; automobili sollevate da terra e trascinate. F4 - DEVASTANTE - 267-322 Km/h Case ben costruite rasate al suolo; strutture con fondamenta deboli fatte volare a breve distanza; automobili scaraventate via; grandi missili vengono generati. F5 - INCREDIBILE – oltre i 322 Km/h Case con struttura forte sollevate dalle fondamenta e trascinate a distanze considerevoli; missili della grandezza di automobili volano nell'aria per distanze superiori ai 100 metri; alberi completamente sradicati; strutture in cemento armato gravemente danneggiate; altri fenomeni incredibili. Consigli utili da seguire in caso di tornado. 1) Non rifugiarsi nelle auto: sono trappole mortali. Abbandonare il veicolo con le opportune segnalazioni e trovare riparo o in un edificio ben solido o in un avvallamento del terreno. Mai nascondersi sotto i cavalcavia perché il vento vi si incanala e si può essere travolti facilmente. 2) Non cercare mai di superare il tornado in velocità con l'automobile. Sono fenomeni molto veloci e inoltre possono formarsene di nuovi nelle vicinanze. 3) Se si è in casa chiudere ove possibile ed allontanarsi velocemente da porte e finestre! Cercare riparo in una camera interna vicino a un muro portante. Accucciarsi sotto tavoli, banconi, letti o dentro un armadio centrale. Potrebbe essere utile coprirsi con coperte o materassi. Sempre, in ogni caso, rannicchiarsi e proteggere la testa e il collo. 4) Aprire le finestre per bilanciare la pressione tra esterno e interno della casa è assolutamente inutile e può essere molto pericoloso per via delle schegge di vetro volanti: il tornado distruggerebbe comunque le finestre che magari avevamo aperto. 5) Sorpresi all'aperto, lontani da abitazioni, accucciarsi al suolo o in un avvallamento proteggendo con le braccia la testa ed il collo! Sicuramente ricorderete anche voi l’evento del 03/Maggio/2013 che ha colpito duramente la bassa Modenese con un F2-F3 tra le zone di Castelfranco Emilia, Mirandola e parte delle località già afflitte dal sisma aggiungendo altri cento e più sfollati. Da Citizen Reporter - Negli ultimi 12 mesi, sono stati almeno 13 i tornado che hanno colpito l'Italia. Il dato lo ha diffuso The Weather Channel, il canale dedicato al meteo negli Stati Uniti. Un numero significativo, tanto che secondo Greg Forbes - uno dei massimi esperti di tornado in tutto il mondo, l'Italia può essere al sesto posto nella classifica dei Paesi maggiormente colpiti dai tornado. Ora ci aspetta l’inverno, magari nevicherà anche forte, ci sarà nebbia e freddo pungente, ma la stagione dei tornado ci dovrebbe dar qualche mese di tregua, almeno nella nostra regione. Nelle prossime uscite approcceremo le modalità di acquisizione dei dati meteo e tante altre curiosità. Un caro saluto. 2 EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA VITA DEGLI ESSERI VIVENTI di Lorenzo Pattini Con il termine cambiamento climatico si intende qualsiasi modificazione di stato del clima, nel corso del tempo,che avviene normalmente nell’arco di decenni o secoli. Secondo il rapporto sul cambiamento climatico pubblicato dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change ) nel 2008, il riscaldamento globale è da considerarsi una realtà ormai ben consolidato, come evidenziato dalle osservazioni di aumento della temperatura dell’aria e degli oceani, dal diffuso scioglimento delle nevi perenni, dei ghiacciai montani e delle calotte polari artiche, nonché da un aumento del livello medio degli oceani. Il rapporto mette in evidenza un incremento medio globale delle temperature pari a 0,74 °C nel periodo 1906-2006. L’innalzamento delle temperature non è diffuso omogeneamente sul globo terrestre, ma risulta maggiormente accentuato nelle aree boreali e artiche e sulle terre emerse rispetto agli oceani. Pur senza addentrarsi nelle complessità e nelle incertezze riguardanti l’identificazione delle cause, è opportuno ricordare che le stime attuali attribuiscono con elevata probabilità alle attività umane la responsabilità dei cambiamenti climatici globali osservati nel corso della seconda metà del 20° secolo, in particolare grazie all’emissione in atmosfera di imponenti quantità dei cosiddetti gas serra (per es., CO2, anidride carbonica e CH4 metano). La concentrazione atmosferica attuale dei gas serra, in particolare di CO2, considerato tra i principali ‘motori’ del cambiamento climatico, risulta di circa il 30% superiore rispetto ai livelli massimi stimati negli ultimi 650.000-800.000 anni (Climate change 2007. Synthesis report, 2008; Lü'fcthi, Le Floch, Bereiter et al. 2008). Esistono ormai ampie prove scientifiche che i cambiamenti climatici hanno importanti ripercussioni sugli organismi, sulle comunità, sugli ecosistemi e sul loro funzionamento. A livello di organismi, le conseguenze ecologiche meglio documentate riguardano lo stretto collegamento che c’è tra i cambiamenti nella loro fenologia, ovvero l’andamento stagionale di fenomeni biologici (per es., fioritura delle piante, periodo di migrazione degli uccelli, deposizione delle uova, etc) e le modificazioni degli areali(cioè le aree in cui una specie vive o nidifica), in senso sia verticale (per es., spostamenti altitudinali) sia orizzontale (per es., spostamenti verso le regioni polari), nel corso del tempo. La maggior parte degli studi concernenti i cambiamenti fenologici riguarda le regioni temperate dell’emisfero settentrionale, sia per ragioni storiche sia perché in queste aree i cambiamenti climatici dovrebbero essere più rilevanti rispetto ad altre parti del globo (Parmesan 2006). I cambiamenti fenologici possono essere interpretati, in un primo momento, come un segnale positivo, in quanto gli organismi rispondono attivamente alle modificazioni del clima, così come è certamente avvenuto nel corso della loro storia evolutiva (in ultima analisi, ciò potrebbe consentirne la sopravvivenza). D’altro canto però, i cambiamenti fenologici indicano in maniera chiara che i mutamenti climatici in atto stanno esercitando un forte impatto sulla biosfera (Visser 2008). Numerosi lavori documentano in maniera inequivocabile un anticipo dell’inizio del periodo vegetativo primaverile nelle piante, sia nella regione paleartica (ovvero la macroregione che comprende la parte settentrionale del’Africa, l’Europa e la Russia) sia in quella neartica (la macroregione che comprende l’America del Nord), conseguente all’innalzamento delle temperature medie invernali e primaverili (Parmesan 2006). In entrambe le regioni, nella seconda metà del 20° sec., è stato osservato un anticipo lineare delle date di inizio del periodo vegetativo pari a circa 1-1,5 giorni per decennio. In aggiunta, nel periodo 1959-1993, in Europa si è rilevato un posticipo del termine della stagione vegetativa autunnale risultante in un aumento complessivo della durata del periodo vegetativo estivo pari a 10,8 giorni. Molti organismi potrebbero non essere in grado di tenere il passo di cambiamenti climatici più rapidi rispetto a quelli che hanno caratterizzato la loro evoluzione. Inoltre, i cambiamenti attuali non sembrano distribuiti in maniera uniforme nel corso del ciclo stagionale. Pertanto, se specie differenti ma ad esempio dipendenti tra di loro (come ad esempio un uccello che si ciba di un terminato coleottero) hanno cicli vitali differenti in risposta ai cambiamenti climatici, può succedere che si verifichi una “desincronizzazione dei cicli vitali”. Un esempio pratico riguarda i cambiamenti nella fenologia delle larve del lepidottero Opheroptera brumata che è preda di un tipo di uccello boschivo la cinciallegra (Parus major), nei boschi dell’Europa settentrionale. Studi a lungo termine condotti in differenti popolazioni di questi due animali (Gran Bretragna e Paesi Bassi) hanno mostrato come la fenologia della nidificazione della cinciallegra, una specie non migratrice, abbia subito un cambiamento diverso rispetto alla fenologia del periodo di massima abbondanza delle larve di Opheroptera brumata, che costituiscono la loro principale fonte di cibo(Visser 2008). La conseguenza più immediata è che le cinciallegre una volta nidificato non hanno cibo a sufficienza per allevare i loro piccoli dato che i lepidotteri non sono ancora presenti, in quanto il loro ciclo riproduttivo è stato ritardato in virtù dei cambiamenti climatici. Tutto ciò in definitiva si traduce in modificazioni del comportamento e e una variazione (in genere corrispondente ad uno spostamento) delle aree riproduttive di molte specie. Le modificazioni di areale conseguenti ai cambiamenti climatici costituiscono un’importante modalità di risposta degli organismi alle trasformazioni ambientali. I cambiamenti di areale rispondono alle esigenze degli organismi di occupare, compatibilmente con vincoli di ordine geografico e fisiologico, l’areale maggiormente idoneo a portare a compimento il proprio ciclo vitale. Variazioni spazio-temporali nelle condizioni climatiche possono pertanto determinare cambiamenti in quelle ambientali e nella distribuzione e abbondanza di risorse, contribuendo a determinare in maniera diretta o indiretta spostamenti, ampliamenti o contrazioni degli areali occupati dalle diverse specie. Come già accennato, i cambiamenti climatici e le conseguenti contrazioni di areale possono condurre a fenomeni di estinzione locale o globale e a un’erosione della diversità biologica complessiva, in particolare nelle aree circumpolari o montane. Gli organismi migratori, in virtù dei cospicui spostamenti e della varietà di condizioni climatiche e ambientali cui vanno incontro nel corso del ciclo vitale, sono caratterizzati da una particolare suscettibilità ai cambiamenti climatici. Tra tali organismi, gli uccelli costituiscono il gruppo in cui le relazioni tra comportamento migratorio e clima sono state maggiormente indagate. In particolare, molti studi hanno evidenziando come le condizioni meteorologiche lungo il percorso migratorio siano in grado di influenzare la data di arrivo a destinazione dei migratori (Lehikoinen, Sparks, Zalakevicius 2004). I rapidi cambiamenti climatici in atto possono quindi costituire un significativo fattore di minaccia per molte specie di organismi migratori che trascorrono parti del ciclo annuale in aree geografiche distanti. Scenari futuri Le previsioni relative alle probabilità future di adattamento degli organismi ai cambiamenti climatici in atto sono attualmente limitate da un considerevole grado di incertezza, rispetto sia all’intensità dei cambiamenti climatici futuri sia alla valutazione dei loro effetti. Nonostante ciò, tali analisi possono fornire indicazioni circa le possibili conseguenze ecologiche dei cambiamenti climatici nel breve e medio termine nell’ambito di differenti scenari. La necessità di prevedere i possibili effetti dei mutamenti climatici sulla biosfera e sugli organismi deriva dalla considerazione che tali mutamenti costituiscono uno dei principali fattori di minaccia della diversità biologica a livello globale, con potenziali importanti ricadute sul funzionamento degli ecosistemi e sulla probabilità di persistenza della specie umana (MEA 2005). Numerosi esercizi di simulazione hanno stimato il rischio di estinzione nell’ambito degli attuali scenari di cambiamento climatico. Queste simulazioni indicano che il 15-37% delle specie di piante e animali di varie aree del globo sarà condannato all’estinzione entro il 2050 (Thomas, Cameron, Green et al. 2004). Va inoltre considerato il fatto che i cambiamenti climatici potrebbero agire sinergicamente con le trasformazioni e distruzioni di habitat di natura antropogenica (operata dall’uomo), le quali interessano una frazione consistente della Terra (il 25% della superficie terrestre risulta attualmente coltivato; MEA 2005). La distruzione degli habitat e i processi a essa connessi, come la frammentazione degli ambienti naturali residui, possono ridurre drasticamente dimensioni e vitalità delle popolazioni e influenzare negativamente le capacità di dispersione degli individui, contribuendo ad aumentare in maniera significativa il rischio di estinzione conseguente ai cambiamenti climatici. Pertanto, i mutamenti climatici in atto, agendo in maniera congiunta con le trasformazioni degli habitat, possono avere conseguenze rilevanti sulla struttura e composizione delle comunità ecologiche, le quali in futuro potrebbero risultare dominate da specie generaliste e caratterizzate da un’elevata capacità di dispersione. Inoltre, è prevedibile che l’impatto negativo dei cambiamenti climatici sulla biodiversità non sia uniforme alle diverse latitudini e che, contrariamente a quanto si possa immaginare sulla base dell’entità del riscaldamento globale, possa essere maggiore nelle aree tropicali rispetto a quelle temperate. 3 CRONACA IN TRASPARENZA 31 GENNAIO 2014 prosegue da pag. 1 IL NUOVO ANNO 2014 di F. Arienti In questi giorni è tradizione che la gente si ritrovi aspettando il nuovo ANNO; un brindisi, tanti auguri, si fa un bilancio dell'anno appena trascorso e tanti propositi per il nuovo anno a venire. I propositi sono quasi tutti simili: la salute, la famiglia, i figli, il lavoro, ecc.ecc. Si tralasciano i brutti pensieri di chi sta peggio di noi, chi non arriva a fine mese, chi deve pagare tasse, l'affitto e non ha soldi e purtroppo a chi pensa anche al peggio ! Ma il pensiero corrente di questa nostra brutta situazione però è unico, la colpa è tutta e solo dei politici che ci hanno messi in questa situazione negativa, tutti quanti! IO CREDO INVECE CHE LA COLPA E' NOSTRA E SOLO NOSTRA! Purtroppo, in passato, abbiamo lasciato fare troppo ai politici, che noi abbiamo votato, non dimentichiamolo, anche perché qualche “ briciola di benessere” arrivava anche a noi, sotto tante forme, compreso quello dell'evasione fiscale, (per chi poteva evadere naturalmente) e questo è alla base dei nostri veri problemi ! Purtroppo, da un pò, la festa è finita ed ora è arrivato il conto molto salato da pagare! La cosa che mi fa decisamente incazzare è che tutti quelli che oggi reclamano con più forza e intransigenza contro i politici, sono gli stessi che non si sono mai degnati di partecipare ai problemi della propria comunità, (forse perché gli andava bene com'era), ma oggi sono i primi che si dicono disgustati e non vogliono più assolutamente andare a votare e cercano proseliti in questo senso, roba da matti! Ma attenzione, questo atteggiamento è molto pericoloso, perché così si rischia di non avere un governo con una maggioranza stabile che ci possa tirar fuori dai nostri grandi guai! Naturalmente dobbiamo mandare a casa tutti quei politici corrotti, truffaldini e buoni a nulla che ci hanno sempre preso in giro, col nostro totale disinteresse, naturalmente! E poi smettiamola di criticare sempre tutto quello che fanno gli altri, diamogli una mano se possiamo e facciamo loro proposte serie, alternative, innovative. Non facciamo i soliti italiani che reclamiamo di tutto e su tutto e poi sotto sotto quando nessuno ci vede...da noi gli esempi si sprecano! Vedi lo sporco “che seminiamo” nelle città! E poi evitiamo i facili profeti che tanto ci promettono e poco mantengono, vedi a Parma, con la battaglia “ fallita” contro il termovalorizzatore, (con una raccolta rifiuti a porta-porta a circa al 55% = valore medio) al di là delle varie campagne di propaganda che ci propinano! Parlando di rifiuti, permettetemi una breve considerazione; qualche mese fa la Provincia di Reggio ha deciso di fare anche da noi la raccolta rifiuti col metodo del porta a porta, nonostante, ci hanno detto, che nel nostro Comune siamo già al 70% , valore molto alto! In una riunione in Comune, i tanti presenti hanno sentito le varie motivazioni, senza contestare più di tanto, io sono stato decisamente contrario, per diversi motivi, primo fra tutti il fatto che col porta-porta verranno ritirati solamente l'umido e l'indifferenziato, (quello che oggi buttiamo i pattumiera), il resto dobbiamo portarlo via ancora come prima, portare tre o quattro sacchi è la stessa cosa ma, in compenso la tariffa ci verrà aumentata del 20 - 30%, oltre gli aumenti a carattere Nazionale e poi (attenzione cari concittadini!) è vero che ci spiegheranno come dividere i vari materiali, ma se poi ci sbagliamo una volta di troppo, ci potranno essere multe anche molto salate! Vedi cosa avviene in altri Comuni! Alternative ce ne sono senza aumenti a carico dei cittadini, altri lo fanno, ma personalmente a me non sta bene che le decisioni che ci vengono presentate sono già decise e imposte dall'alto, camuffate da pubbliche assemblee che servono solo a coinvolgerci e prenderne atto. Per concludere, oggi tutti reclamiamo per queste famigerate tasse, ma perché avete accettato tutto senza discutere e incazzarvi? Forse in nome di una ecologia più spinta? Ridicolo! UN’ITALIA DA RICOSTRUIRE di I. Bizzi Questo paese è da rifare. Le istituzioni sono farcite da un numero sempre crescente di venduti, di traditori e di soggetti con appeso al collo il cartello vendesi. Uomini senza dignità e senza valori che con il loro operato criminale, mortificano la parte sana delle Istituzioni stesse. E’ da molto tempo che mi indigno e scrivo della delinquenza che regna nella politica Italiana, delle magagne e degli inciuci se non addirittura delle convivenze con la malavita e il malaffare. Oggi mi chiedo: “Cosa possiamo fare per fermarli? Quale può essere il nostro contributo?”. Innanzitutto dobbiamo fare sentire la nostra vicinanza a quella parte di uomini dello Stato che quotidianamente svolgono il proprio dovere, così da incoraggiarli a non demordere. Dobbiamo avere la forza di continuare a credere che l'onestà e la correttezza del nostro agire quotidiano siano il modo più efficace per neutralizzare chi dell'onestà e della correttezza ha fatto scempio. Occorre essere testimoni di etica e di moralità, per fare da argine a questa melma straripante di soggetti disposti a tutto per il proprio tornaconto. In fondo cos'erano uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino, i ragazzi delle scorte, se non testimoni viventi di onestà e senso del dovere verso la collettività. Bisogna pensare a loro, al loro sacrificio per ispirare il nostro agire. Si parla poco del processo sulla trattativa stato-mafia, eppure si tratta di un momento cruciale della nostra storia. Si tratta di capire non solo chi siano stati coloro che mandarono a morte Giovanni, Paolo, Rosario, ma soprattutto di quali crimini si sono macchiati e se oggi occupano ancora cariche istituzionali, con la speranza che la giustizia dell'uomo faccia il suo giusto corso. USIAMO IL CERVELLO, NON LE ARMI di I. Bizzi Non servono armi per cambiare le cose, anzi. La rabbia è sempre stato il mezzo con cui veicolare le proteste per farle divenire esasperazione e violenza, in modo da etichettarle come eversione e poter intervenire con la forza per reprimerle. Fin quando protesta un normale cittadino il “sistema” lo tollera ma se un normale cittadino diviene un rivoluzionario allora bisogna intervenire con tutti i mezzi a disposizione. Il segreto è essere un soldato che combatte con le armi della democrazia e della partecipazione. E' ormai assodato che la cultura si è rivelata nella storia l'unica arma in grado di sgretolare e a volte sconfiggere i poteri che proliferano con l'isolamento e l'oscurità. E' per questo che il sistema politico, colluso con le lobby affaristiche, occupa i mezzi televisivi, le fondazioni bancarie, i cda delle società partecipate dallo Stato, i comuni e perfino le scuole. E' da li che bisogna iniziare. La politica come la religione è il mezzo con la quale si distrae, si divide, si isola l'individuo dalla comunità e lo si limita nella partecipazione civica. Il cittadino viene ricattato con il lavoro, con un incarico, con un appalto, per allontanarlo dalla vita politica e vendere il suo voto in nome di un'organizzazione che detiene il territorio e le sue entrate economiche. La cultura sta entrando lentamente nel nostro DNA con un'informazione che ci tiene costantemente aggiornati sui nostri diritti ma sopratutto sui nostri doveri. Come cittadini abbiamo toccato il fondo. Tutto il nostro disimpegno è tornato indietro sotto forma di inquinamento, inefficienza, mediocrità, emergenza, povertà. Siamo circondati dalle conseguenze della nostra apatia partecipativa ed ignorarla è pura ipocrisia. Nessuna guerra può correggere i disastri di un’ altra guerra. L'unico modo per riportare l'uomo sulla terra è capire fino in fondo qual è il suo compito e il rapporto con tutto ciò che lo circonda. Forse lo abbiamo solo dimenticato. SOMMERSI DAI RIFIUTI ! di F. Arienti Breve annotazione; sarebbe interessante conoscere i vari tipi di impianti che sono alla base del recupero dei vari tipi di materiali, quello che sappiamo è che non sono assolutamente bene accettati dai cittadini, come sempre succede! Sui termovalorizzatori, assolutamente tutti contrari, perché dicono, sono molto pericolosi per la salute, anche se fanno corrente, altrimenti viene prodotta in più nelle varie Centrali Enel (che non inquinano?) o/e il teleriscaldamento cittadino e così si potrebbero eliminare quelle migliaia di caldaie non sempre controllate a dovere, perché il costo è troppo oneroso! E allora cosa si fa? A sud dell'Enza si spinge per la raccolta rifiuti a porta a porta, a nord dell'Enza invece si cercano rifiuti per far funzionare al meglio il termovalorizzatore! Tutto chiaro? Molto bene allora! Io però non ho capito questa logica! Naturalmente anche gli altri impianti alternativi all’incenerimento, non profumano certo di rose e qualcuno risulta essere anche “ un pò inquinante”, ma per questo motivo reclamano solo i cittadini interessati e vicini a questi impianti. Purtroppo se ne sa poco e non fanno notizia! Ricordiamo che esistono anche rifiuti molto pericolosi e di difficile smaltimento che spesso finiscono nelle discariche, ma attenzione! chi le conosce bene le evita, perché se non controllate scrupolosamente e a dovere possono diventare delle bombe ecologiche! Sarebbe molto interessante poter discutere a fondo su questi problemi (molto utile se lo si facesse ad alto “ livello” magari in programmi televisivi) ma in mancanza di questo ci accontenteremmo anche ad un livello inferiore, ma non solo aperti ad addetti improvvisati! Quello che non vorremmo accettare è che le varie scelte siano dettate solo da motivi economici magari per risanare dei bilanci in rosso! Speriamo in bene! OLMO.... IL QUARTO MONDO di A. Reggiani Africa e Asia avranno il Wi Fi! A trasmettere il segnale sarà un sistema di trasmissione dati collegato ad un ecosistema di smartphone Android a basso costo basato su microprocessori a basso consumo, il segnale sarà trasmesso da piattaforme volanti i “ blimp” e potrà coprire aree di centinaia di kilometri quadrati. Potremmo chiedere a Google di piazzarne uno ad Olmo, anche se una banalissima linea ADSL sarebbe più che sufficente. E' assurdo pensare che fra poco il paese di Ubundu in Congo sarà più connesso di Olmo che così vanterà il titolo di “quarto mondo”. Vorrà dire che ci consoleremo con il “diploma di gran menzione” di Comune Virtuoso, magra consolazione certo, ma almeno facciamo bella figura! Sarebbe il caso che i nostri amministratori considerassero seriamente come procurare un accesso internet decoroso a chi per lavoro e per studio ne neccessita ma che purtroppo oggi non può usufruirne in modo continuativo e funzionale. Considerando inoltre che dal 30 di giugno scorso la PEC ( posta elettronica certificata) è diventata obbligatoria anche per le piccole imprese comprese quelle agricole questa neccessità è diventata inderogabile. Un modo per ovviare il problema però ci sarebbe: trasferire i nostri uffici in piazza a Praticello sede del “virtuoso” Comune sotto un gazebo o su di una bancarella, perchè lì questo servizio è gratuito. Che caduta di stile!!!! Buona navigazione a tutti....... quelli che possono permettersi di farlo!!!!! la caratteristica, rispetto le proposte precedenti fatte dal soggetto attuatore, di stralciare la prevista infrastruttura stradale ad est del centro capoluogo per la parte compresa nel comparto e per la sua prosecuzione a nord. La motivazione principale richiamata è che le indagini fatte a suo tempo sul traffico e viabilità nel comune, davano evidenza che, data la bassa frequenza di traffico da e verso nord, tale infrastruttura non sarebbe stata indispensabile a servire gli spostamenti di traffico ne avere significativi benefici sulla rete stradale complessiva. Premesso che, per tranquillità del soggetto attuatore, NON siamo assolutamente contrari alla realizzazione del C2C, diventa per noi invece INACCETABILE, sotto qualsiasi logica sicuramente tecnica ma anche politica, che venga stralciata la strada. Infatti: 1. la strada da stralciare rappresenta la logica prosecuzione della soluzione sullo sviluppo stradale iniziato dalla precedente amministrazione con la strada di Via M. Cervi. Non possiamo dimenticare che tale soluzione prese corpo con l’attuale Piano Regolatore, approvato all’unanimità nel 2003 da tutte le forze politiche di allora, con l’avvallo incondizionato dei tecnici (Architetto Bevivino e Geometra Bertolani) come la soluzione indispensabile ad un logico sviluppo viario della frazione e del comune stesso e che, giustamente, se ne iniziò l’attuazione con la costruzione di Via Maria Cervi. Non riusciamo quindi a comprendere perché, considerando che rispetto ad allora le necessità e/o esigenze sono aumentate e aumenteranno, considerando l’aumento demografico che quel comparto C2c porterà nel futuro (oltre 100 alloggi), oggi l’amministrazione e gli stessi tecnici sono a proporci un suo completo stravolgimento; 2.l'uscita per le auto da via Tragni su Via Cadorna, prevista nella variante in oggetto, vedendola sempre nell’ottica della densità del nuovo insediamento, è un assurdo in termini di sicurezza per la poca visibilità esistente; 3.la rete viaria rimarrebbe fortemente penalizzata in quanto chi da sud e/o dall'attuale tangenziale sud deve andare verso la ben comoda rotabile a nord per Reggio Emilia deve ancora passare attraverso i vicoli del paese; 4.Lo studio sulla Viabilità fatto nel 2011 e citato dall’Amministrazione come elemento per stralciare la strada, evidenzia anche come il flusso veicolare da Via Cadorna, Via Mazzini e fino alla provinciale “Val D’Enza” sia invece effettivamente importante, diventando ancora più importante nel momento in cui sorgerebbe un nuovo quartiere residenziale; 5 . L’ e v e n t u a l e c a r e n z a d i f o n d i dell’Amministrazione non giustifica la cancellazione di una strada. Come avrete notato, le considerazioni fatte, non sono astratte ma prettamente tecniche e quindi avallate da evidenze oggettive, per cui, con tutto il rispetto dovuto a chiunque, è palese che chi vuole perseverare sulla linea proposta dall’Amministrazione, senza dare evidenze ben più oggettive di quanto finora fornito, avrebbe difficoltà a presentarsi come colui che pensa di operare nell’interesse della comunità, perché, se operasse come tale, dovrebbe almeno astenersi dal voto altrimenti incorrerebbe nella criticità appena evidenziata e spiegata. Sottilineiamo quindi che la proposta presentata è un ASSURDO istituzionalizzato esprimendo voto contrario. L’amministrazione ha ritenuto di ritirare tale proposta. CALENDARIO EVENTI 2014 10 GENNAIO:Riunione assemblea dei soci e del consiglio per rinnovo dell’associazione culturale “La Fontana”, alla presenza del Notaio C. Carbonara. A seguire rinfresco conviviale nel salone di Nocetolo 18 GENNAIO: Convegno sul torrente Enza (rivolto a tutti gli alunni della scuola media E. Fermi di Gattatico).Materiale informativo ed opuscoli didatticamente strutturati per tutti. 23 FEBBRAIO: Gnocco in piazzetta 23 MARZO: Gnocco in piazzetta 25 APRILE: Partecipazione alle manifestazioni per promuovere il territorio. 27 APRILE: Gnocco in piazzetta 1° MAGGIO: Collaborazione agli eventi sportivi della giornata .Trofeo per disabili. 25 MAGGIO: Gnocco in piazzetta 22 GIUGNO: Tortellata di S. Giovanni e concerto sotto le stelle. Salone parrocchiale di Nocetolo e/o all’aperto alle ore 20,30 GIUGNO - LUGLIO: Serate sotto le stelle in collaborazione con l’Amministrazione Comunale 20 SETTEMBRE: Convegno rivolto ai ragazzi delle scuole di Praticello sulle tematiche del territorio del fiume, dei fontanili, delle specie animali e vegetali da proteggere. Al termine pesce fritto per tutti 21 SETTEMBRE: Fiera di S. Matteo - 5° Trofeo Arci Pesca Fontana - Stands Dimostrazione informativa ed esibizione di tecniche di autodifesa. - Gnocco 26 OTTOBRE: Gnocco in piazzetta 16 e/o 23 NOVEMBRE: Pranzo “ L’autunno in tavola” – Salone parrocchiale di Nocetolo, ore 12,30 , vendita prodotti Km0 e tanta musica. DICEMBRE: Partecipazione agli eventi natalizi e alle iniziative proposte dall’Amministrazione Comunale. NOTE DI NATALE di L. Artoni Domenica 22 Dicembre 2013 nella chiesa parrocchiale di Campegine per concretizzare e condividere il pensiero di DON BOSCO :”UN ORATORIO SENZA MUSICA è UN CORPO SENZA ANIMA” si è tenuto il Concerto di Natale che, per la qualità e la quantità dei brani inseriti nel programma, ha letteralmente riempito la chiesa rendendola così viva e partecipata E’ proprio in questa occasione che il gruppo della scuola di organo della Prof.ssa Licia Artoni si è esibito per la prima volta in via ufficiale insieme alla Corale di S. Pietro diretta dalla d o c e n t e medesima. Il programma molto vasto ha sviluppato il tema del Natale proponendo brani e/ o pezzi presi da tradizioni culturali diverse. Le svariate alternanze tra i solisti e le voci del coro, le tipologie dei canti, gli stili musicali, le melodie prodotte dai flauti,dai pianoforti, dagli organi, dalle chitarre, dal basso, dalle percussioni che componevano l’orchestra, oltre a mettere a dura prova le competenze acquisite dai vari componenti, hanno anche permesso loro di raccogliere, attraverso l’esplosione degli applausi, una meritata ed ambita soddisfazione . Veramente originale l’accostamento d’inserimenti di danza classica sulle noti di alcuni brani proposti all’interno del repertorio. Belle le coreografie che hanno visto l’altare trasformarsi in un palcoscenico al centro del quale l’assemblea ha condiviso la nascita di Gesù Bambino. FACCIAMO LA SPESA ASPETTANDO IL NATALE 4 L’ANGOLO DEL BUON VIVERE 31 GENNAIO 2014 di B. B. Le suggestive atmosfere dell’ autunno anche quest’ anno sono state dipinte dall’ associazione culturale “La Fontana” con i colori e i sapori gastronomici della nostra terra. Attorno alle tavole colorate ed imbandite di domenica 17 Novembre hanno trovato posto tutti coloro che continuano ad apprezzare le nostre tradizioni culinarie che,indirettamente, sono porta voci delle nostre origini contadine. La voglia di stare insieme, l’allegria,il raccontare, un po’ di musica, sono stati gli altri ingredienti che hanno reso questo momento conviviale ricco di emozioni e di confronti. Per chi ha lavorato per allestire l’ evento e per preparare le portate c’è stata la soddisfazione di vedere tutti contenti per la qualità e la quantità dei piatti proposti. Per incorniciare questa domenica in allegria ci hanno dato una mano il sole tiepido che ha permesso alle persone di uscire nel cortile antistante per godere il silenzio, ammirare i colori della natura e dare “due calci al pallone”e ,Sergio e Maria che, con i loro prodotti K.0. hanno dato alle numerose signore presenti l’opportunità di portarsi a casa quella qualità che con tanta fatica e amore hanno raccolto e/o prodotto. Le emozioni e il calore percepito dallo stare in mezzo alle persone in semplicità e fraternità sono proseguite domenica 8 Dicembre in piazza a Praticello con il mercatino di Natale, le esposizioni, gli stand gastronomici la cottura dei ciccioli, la musica, i canti la magia ecc.; particolarità che hanno caratterizzato gli eventi natalizi del n o s t r o Comune. La presenza di una comunità partecipata che, in questa fredda giornata, ha condiviso ansie e gioie ha reso ancora più bella l’ accensione dell’ albero di Natale e, l’arrivo di Babbo Natale, ha carpito il cuore di tutti i b a m b i n i p r e s e n t i unendoli ,come per magia, alle loro famiglie. Un doveroso grazie a tutti. di I. Bizzi “Low cost”, per amore o per forza? Vogliamo credere alle stime ottimistiche circa la crescita della produttività e sforzarci di pensare positivo, viste le rassicurazioni del Governo secondo cui l’economia è pronta a ripartire. Ma intanto, l’anno passato si è chiuso ancora una volta deludendo le aspettative di ripresa, o almeno quelle che portano un reale miglioramento nella vita delle famiglie. Anzi, tutte le fonti ufficiali (Inps, Istat) documentano una ulteriore forte diminuzione del potere d’acquisto, ridotto del 10% tra il 2008 e il 2012, e i commercianti denunciano l’ennesimo calo dei consumi. Pesano la disoccupazione, pensioni più basse, tagli alla spesa sociale, imposte sempre più elevate e non equamente ripartite. Pesa la confusione politica, che pretende di fare leggi di “stabilità” e invece naviga a vista. L’unico elemento positivo per le famiglie è il ridimensionamento dell’inflazione, ai minimi storici. E così si sono moltiplicate le occasioni per spendere il meno possibile. Navigando su “Internet” ho scoperto che da sondaggi fatti da associazioni rappresentanti i consumatori Italiani, i prodotti “no logo” non sono affatto peggiori di quelli di “marca”, anzi in qualche caso sono anche superiori come gusto, igiene e qualità. Per non parlare del prezzo dove si arriva a spendere anche la metà. D’altra parte, tutti oramai sanno che il prezzo di un prodotto non è il criterio di scelta assoluto! Per comprare prodotti alimentari di qualità, meglio imparare a leggere le etichette e cercare informazioni sugli ingredienti, la provenienza, la freschezza. Stessa cosa l’ho scoperta per la benzina; le stesse associazioni di consumatori, ci assicurano anche che le benzine “indipendenti” sono perfettamente identiche a quelle di marca (hanno effettuato dei “test” omologati dalle autorità) e si risparmia anche 10 cent al litro per avere la stessa qualità. E’ la nostra mentalità che deve cambiare, resistendo anche alla fascinazione della pubblicità, che trasmette valori e stili di vita fantasiosi che non fanno che creare infelicità e insoddisfazione in chi non riesce a raggiungerli. “Low cost” per amore, allora. O meglio, per scelta. Pensiamo criticamente alle nostre scelte di consumo e assumiamocene la responsabilità. Anche se non abbiamo particolari problemi economici, consideriamo la possibilità di acquistare a basso costo, tra le tante che ci vengono offerte, perché è una scelta intelligente e sobria, serve a calmierare tutti i prezzi e stimola la concorrenza. E spazza via molte sovrastrutture consumistiche che non si addicono più ai tempi. Buon 2014 a tutti! CORSO DI AUTODIFESA a cura di Lorenzo Pattini "L'Associazione La Fontana col patrocinio del Comune di Gattatico ha avviato un Corso per "l'apprendimento della difesa personale", aperto a tutti coloro che volessero iniziare a cimentarsi con le arti marziali. Il corso si tiene al Venerdì sera dalle ore 20.00 alle 21,30 presso la Palestra delle Scuole medie di Praticello e ha un costo di 20 Euro mensili a cui vanno sommate 10 Euro da versare solamente una volta al momento dell'iscrizione per l'assicurazione obbligatoria. Per maggiori informazioni potete telefonare a Lorenzo 349 7266750: Il corso vede già la partecipazione di 10 allievi". PARTECIPATE NUMEROSI IL GNOCCO della Fontana ritorna a Voi la 4° Domenica del Mese dalle 15:30 alle 20:30 in Piazzetta in occasione del “Mercatino del riuso”. Vi aspettiamo. Invito ai lettori e a tutti coloro che vogliono essere attori al miglioramento del nostro territorio: Carissimi Amici, ci farete cosa graditissima se voleste inviarci informazioni, giudizi, articoli su tematiche che ritenete di particolare interesse, critiche e tutto ciò che possa permetterci di migliorare il nostro lavoro al servizio del nostro territorio. Inviate a : Associazione Culturale “La Fontana” Via Libertà, 55 - 42043 Praticello di Gattatico (RE) - email: [email protected]