© 2005 - Giancarlo Aspromonte - Tutti i Diritti Riservati - Vietata la riproduzione dell’opuscolo o di parte di esso senza specifica autorizzazione scritta. Città di Montalto Uffugo (CS) 4 Novembre 2005 Onore ai Caduti a quanti hanno combattuto per la Patria e ai Caduti in Missioni di Pace a cura di Giancarlo Aspromonte -- Saluto del Sindaco 4 Novembre 1918 - 4 Novembre 2005. Ottantasette anni sono trascorsi dalla fine della Prima Guerra Mondiale, ma il ricordo è vivo e tale deve essere in futuro perché un popolo che ha memoria è un popolo fiero, forte, tenace. Il ricordo dei gloriosi caduti e degli invalidi, dei lutti e del dolore, sono una palpitante testimonianza che le nuove generazioni devono onorare sempre con senso dello Stato, con testarda determinazione. Nella ricorrenza del 4 Novembre, che onora tutti i caduti, l’Amministrazione Comunale vuole ricordare a tutti che la pace è il più grande dono che l’uomo dovrebbe restituirsi. Ed invece, il mondo registra ancora focolai di guerra, di stragi, di insipienti e tristi eventi bellici. Se prevalesse il ricordo e la memoria suggerisse gli atteggiamenti dell’uomo, il mondo sarebbe più sereno ed i popoli vivrebbero in armonia. Non è utopistico ritenere che i giovani sono certamente migliori e che vogliono la pace e le nazioni libere da risentimenti ed integralismi. L’Amministrazione Comunale di Montalto intende onorare i propri caduti e testimoniare la propria scelta pacifista, contro ogni guerra, perchè non ci sono guerre giuste: le guerre sono sempre ingiuste. Con tale gesto eleviamo il nostro pensiero riverente a quanti hanno immolato la loro vita per difendere la Patria, a tutti coloro che servono l’Italia per garantire la pace e la libertà, a quanti cadono in difesa delle Istituzioni ed a quanti, in vari Paesi, rappresentano l’Italia in missioni di pace e di democrazia. A tutti va la nostra riconoscenza ed all’umanità l’augurio di progredire nella pace e nella libertà. Ugo Gravina, Sindaco di Montalto Uffugo Atrio d’ingresso del Palazzo Municipale di Montalto Uffugo. -- -- Saluto del Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sezione di Montalto Uffugo Anche Montalto Uffugo può vantare una sede dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sita nel centro cittadino, voluta e realizzata da un emerito cittadino montaltese che risponde al nome di Giuseppe Settino, professionista apprezzato e stimato anche in Cosenza e provincia. L’Associazione si propone, innanzitutto, di onorare i Caduti di tutte le guerre che si sono susseguite, i Caduti nei campi di prigionia e nei campi di internamento, la difesa dei valori morali della Nazione e della Costituzione, il mantenimento della pace tra i popoli, il consolidamento dei vincoli di fratellanza fra tutti, in Italia, in Europa e nel mondo, la partecipazione attiva alla ricerca di soluzioni per i problemi che affliggono la nostra società. Eretta come Ente Morale, con Decreto del 24 Giugno 1923, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci è apartitica ed è rappresentante degli interessi morali e materiali dei Combattenti e Reduci, nonchè della loro tutela. Noi iscritti a questa Associazione, orgogliosi dei nostri princìpi e consapevoli dei nostri impegni, cercheremo di andare avanti superando ogni difficoltà, ogni ostacolo, ora come in passato. Cambattenti e Reduci, ora come non mai, c’è bisogno di nuova energia, c’è bisogno di passione civile che animi ognuno di noi nel proprio operare quotidiano e futuro. Oggi ci stringiamo intorno alle nostre bandiere sentendo rifiorire in noi la consapevolezza, l’orgoglio di essere ex combattenti italiani che hanno contribuito con il loro valore, con il loro sacrificio e con i loro morti a fare l’Italia più grande e più stimata nel mondo. VIVA L’ITALIA! Il Presidente, Dr. Santo CHIAPPETTA Su questo libro custodito nella Casa Municipale sono riportati i nomi di tutti i soldati calabresi caduti durante la Prima Guerra Mondiale. -- -- Tenente Tenente Tenente Tenente Tenente Tenente Tenente Tenente Tenente Serg. Magg. Sergente Cap. Magg. Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato -- AVALLONE Eugenio AVALLONE Nicola CATANZARO Domenico CATANZARO Orazio CHIMENTI Achille Med. Argento GENTILE Orazio MARIMONTI Alfonso Med. Argento NARDI Eduardo NIGRO Italo Med. Argento MERLI Severino Med. Oro LAMBRE’ Francesco ALESSIO Francesco ARTURI Ferdinando ARTURI Francesco ASTONE Enrico BARTOLINI ZOCCOLI Antonio BELVEDERE Enrico BELVEDERE Stano BOMBINO Giuseppe BRUNO Attilio BRUNO Demetrio CALDERARO Giovanni CALDERARO Salvatore CAPANO Michele CARACCIOLO Attilio CARUSO Vincenzo CATERINA Pietro CESARIO Angelo CESARIO Eduardo CHIAPPETTA Francesco CHIMENTI Michele CIPOLLA Giovanni CONSOLE Raffaele CORNIOLA Emilio COVELLO Michele CRISPINO Giovanni DE LUCA Vincenzo DE MARCO Francesco DE RANGO Francesco DE ROSE Pietro DE ROSE Rocco DIES Cesario FALBO Enrico FERRARI Alfredo Med. Argento FIGLIUZZI Giuseppe FIORE Emilio FOLINO Giuseppe FOLINO Vincenzo FORTINO Francesco FULLONE Carlo FULLONE Emilio FULLONE Filippo FULLONE Michele Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato Soldato FRASSIA Giuseppe GARRAFA Eugenio GENTILE Raffaele GIORNO Nicola GRISOLIA Rocco GRISOLIA Vincenzo GUGLIELMELLI Ugo INNOCENTI Achille LATO Luigi LEONE Luigi LO FEUDO Francesco LO FEUDO Vincenzo LOMBARDI Eugenio LONGOBUCCO Tommaso LOPEZ Donato LUCCHETTA Damasio LUCCHETTA Michele MAGENTA Angelo MAIDA Pietro MARRELLI Eugenio MARTIRE Eugenio MARTIRE Vincenzo MIRENNA Alessandro MIRENNA Carmine NAPOLITANO Florestano NAPOLITANO Luigi NAPOLITANO Pasquale PALMA Angelo PALMIERI Giovanni PELLA Luigi PIRRI Francesco RITACCA Bruno RUFFO Antonio RUFFOLO Martire SALERNO Luigi SALVATI Otello SANNA Gaetano SANNUTO Vincenzo SAULLO Diego SAULLO Francesco SAULLO Luigi SAULLO Vincenzo SEGRETO Antonio SGARLATO Michele SPERANZA Gaetano SPERANZA Gennaro VANELLI Emilio VERRI Carmine -- ARTURI Giuseppe ARTURI Luigi ARTURI Rocco BRUNO Pietrangelo CALABRESE Francesco CALOMINO Emilio CANNATARO Giuseppe CAPPARELLI Eugenio CAPUTO Francesco Mariano CESARIO Massimo Orlando CHIAPPETTA Beniamino CHIAPPETTA Francesco CIANCIO Francesco CINICOLA Luigi CINICOLA Vincenzo CIOFFI Luigi CIRINO Emilio Medaglia d’Oro CONFORTI Francesco CORTI Adolfo COSENTINO Eugenio COVELLO Eugenio CRIVARO Antonio D’ACRI Massimino D’ANDREA Giuseppe DE LUCA Francesco DE LUCA Gaetano DE RANGO Francesco DE ROSA Giovanni DODARO Ernesto DRAGO Silvestro FEDERICO Salvatore FERRARESI Vito FIORE Emilio FOLIERO Emilio FULLONE Eugenio FULLONE Giuseppe FULLONE Oreste GARRAFA Ammirato GARRAFA Celestino GARRAFA Emilio GIORDANO Francesco GUIDO Santo INFUSINO Giovanni INGRIBELLI Antonio IOELE Luigi LEONETTI Francesco LEONETTI Oscar LI PRETI Pasquale LO FEUDO Francesco LO FEUDO Gaetano LO FEUDO Giuseppe LUCCHETTA Francesco MAIOLINO Michele -- (deceduto) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) (deceduto) (disperso) (disperso) (disperso) (disperso) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) (disperso) (deceduto) (deceduto) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) (disperso) (disperso) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) MARCHESE Francesco MARZANO Pasquale MORETTI Michele MUGLIA Vincenzo NICOLOSI Giuseppe NICOLETTI Pierino NIGRO Vincenzo ORRICO Enzo ORTINO Raffaele PALERMO Luigi PETRASSO Ettore READI Pietro RENDE Domenico RIGGIO Pasquale RUSSO Raffaele RUSSO Silvio SALERNO Fiore SALITURO Sante SALITURO Santo SANTORO Rocco SCAGLIONE Rodolfo SMERIGLIO Giovanni SMERIGLIO Pasquale SOTTILE Filiberto SPERANZA Francesco SPERANZA Giuseppe TARANTO Domenico TARANTO Giuseppe TRICOCI Ippolito TRICOCI Vincenzo TROTTA Vincenzo TROZZO Bruno VELTRI Eugenio VENTURA Giuseppe VENTURA Luigi VETERE Antonio Serg. (disperso) (deceduto) (deceduto) (disperso) (deceduto) (disperso) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) (deceduto) (deceduto) (disperso) (deceduto) (deceduto) (deceduto) (disperso) (disperso) (disperso) (deceduto) (disperso) (disperso) (deceduto) (deceduto) (disperso) (disperso) (deceduto) (disperso) (deceduto) (deceduto) (disperso) (deceduto) CARBONE Francesco CARUSO Francesco BROGNO Luigi FEDERICO Eugenio FOLINO Emilio GUCCIONE Tommaso MARTIRE Paolo RUA’ Eugenio Caporal Maggiore NIGRO Dino Paolo (Kosovo, 10/08/2001) -- - 10 - - 11 - Cirino Emilio (1895-1943) Nato nel 1895 a Montalto Uffugo (Cosenza). Tenente Colonnello in servizio permanente effettivo Divisione “Perugia” 129° Reggimento Fanteria. Comandante 2° Battaglione Ciclisti già in servizio nelle Truppe Alpine quale Tenente in servizio permanente effettivo 8° Reggimento Alpini nel 1925. Partecipò, volontario, alla Prima Guerra Mondiale riportando una prima ferita a Monte Sei Busi nel giugno 1915 ed una seconda ad Oppachiasella nell’agosto 1916. Congedato nel maggio 1920 col grado di Tenente di Complemento, fece parte, dalla costituzione al suo scioglimento, del Corpo della Regia Guardia di Pubblica Sicurezza*. Nominato Tenente in servizio permanente effettivo fu destinato all’8° Reggimento Alpini. Prestò successivamente servizio nel 25°, nel 125°, nell’81° Reggimento Fanteria, ed infine, dal 1928, al Centro Chimico Militare. Trasferito a domanda nel Regio Corpo Truppe Coloniali della Somalia fu assegnato al II battaglione “Benadir” e dal 1935 al 2° Raggruppamento Arabo-Somalo. Dopo la Campagna Etiopica, promosso Capitano, con avanzamento straordinario per meriti eccezionali e Maggiore nel gennaio 1940, prestò servizio presso lo Stato Maggiore a Roma fino al 1942, quindi, fu trasferito al 129° Fanteria “Perugina” allora dislocato in Albania. Assunto il comando del II Battaglione Ciclisti, lo conservò anche con la promozione a Tenente Colonnello conseguita nel maggio 1941. Fu fucilato in Albania nel settembre 1943. (Archivio di Giuseppe Martelli) “Non posso, inoltre, non ricordare il Colonnello Emilio Cirino che, dopo aver guidato il rientro in Puglia di alcuni reparti, volle assolutamente tornare in Albania per non abbandonare i suoi commilitoni, ben sapendo -perché a conoscenza della strage di Cefalonia, avvenuta qualche giorno prima- quale sorte quasi sicuramente lo attendeva.” (Repubblica - Mario Pirani dal racconto di Mario Alpi) “Ma fu soprattutto la speranza dell’imbarco ad animare le lunghe marce di migliaia di soldati, i quali, pur di raggiungere il mare, combatterono ma vennero, via via, disarmati e spogliati di tutto dai predoni del luogo, che manifestarono una ferocia inaudita. Il Tenente Colonnello Emilio Cirino, della divisione “Perugia”, comandante di un battaglione, raggiunse Bari, per far presente la tremenda situazione in cui versava la sua unità e, malgrado invitato a restare, tenne fede alla parola data e tornò in Albania, ove venne catturato e fucilato. Simili episodi di valore e di orgoglio militare furono frequenti da parte di ufficiali anche di grado elevato.” (Ilio Muraca - Generale di Corpo d’Armata, Comandante Partigiano in Iugoslavia. Presidente della Commissione di Studio del M.D. sulla Resistenza dei Militari Italiani all’Estero) - 12 - Tenente Colonnello CIRINO EMILIO Medaglia d’Oro al Valore Militare “Comandante di battaglione di una divisione dislocata in terra straniera, all’atto dell’armistizio, fedele al suo giuramento, si adoperò in ogni modo per organizzare e attuare una tenace ed onorevole resistenza armata contro preponderanti forze tedesche. Inviato in pericolosa missione presso il Comando Supremo Italiano per ricevere ordini, pur essendogli stato offerto di rimanere in Patria, volle ritornare presso il suo reparto per dividerne la sorte dando mirabile esempio di coraggio, attaccamento al dovere e spirito di sacrificio. Catturato dopo strenua resistenza, affrontava con grande forza d’animo il plotone d’esecuzione immolando la vita dedicata al dovere. Magnifico esempio di elette virtù militari.” Albania, settembre 1943 (B.U. 1947 disp. 22) Medaglia di Bronzo al Valore Militare “Si recava volontariamente con la squadra tagliafili sotto i reticolati nemici ove rimaneva ferito.” Polazzo, 29 giugno 1915 (B.U. 1916 disp. 38) Croce di Guerra al Valore Militare “Quale comandante di sezione, durante un intenso bombardamento nemico con bombarde e proiettili di ogni calibro, calmo e sprezzante del pericolo, correva da un’arma all’altra incitando i propri dipendenti alla calma, con la voce e con l’esempio. Colpita una postazione in pieno da un colpo di bombarda che seppelliva armi e uomini, vi accorreva prontamente e, coadiuvato dal suo portaordini, li traeva in salvo. Essendosi resa inservibile l’arma e avvicinatasi alla nostra linea una pattuglia nemica, iniziava con il personale della mitragliatrice avariata un calmo e preciso lancio di bombe mettendo il nemico in fuga.” Quota 126, 9 ottobre 1917 Croce di Guerra al Valore Militare “Comandante di una sezione mitragliatrici, si distingueva per calma e perizia nel comando del suo reparto e riusciva ad evitare la cattura di un’arma della propria sezione trasportandola a spalla in posizione più adatta.” Clausetto (Udine), 6 novembre 1917 Croce di Guerra al Valore Militare “Addetto al comando di un raggruppamento Arabo-Somalo, durante un aspro combattimento, diede esemplare prova di abnegazione, di perizia e di coraggio personale provvedendo tempestivamente sotto il fuoco nemico ai rifornimenti di munizioni ed idrici.” Bergot, 25 aprile 1936 *Guardia Regia, la cui storia ancora oggi sembra essere un tabù di Stato, viste le scarse e contrastanti notizie. Nitti, non fidandosi dei servizi esistenti, istituisce con R.D. ottobre 1919 questo nuovo corpo di 25.000 uomini per la lotta alle agitazioni e ai tumulti. Ma cosa era successo. Con due Regi decreti nel 1919 viene istituito il Corpo degli Agenti di Investigazione e soppresso il Corpo delle Guardie di Città. Al suo posto viene costituito un corpo per la “Regia Guardia di Pubblica Sicurezza” (meglio noto come Guardia Regia) che da civile passa militarizzata. Pochi mesi dopo la marcia su Roma, alla fine di dicembre del 1922, una nuova legge unifica i corpi armati di polizia esistenti; i Carabinieri incorporano la Polizia e divengono l’unica Forza Armata di Pubblica Sicurezza. La direzione dei servizi di ordine e sicurezza resta, però, in capo al Ministro dell’Interno e nell’ambito dell’Arma veniva istituito “un ruolo specializzato” per servizi tecnici, di vigilanza e di indagine. Proprio per la formazione del personale adibito a questi compiti nel 1923 viene istituita una Scuola Tecnica di Polizia a Roma. Nel 1925, con il personale formato in questo Istituto (ed altri provenienti da Carabinieri ecc...), viene (ri)costituito il “Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza”, con struttura e gradi militari alle dipendenze del Ministero dell’Interno come lo conosciamo noi (i Carabinieri stavano alle dipendenze del Ministero della Difesa e svolgevano prevalentemente compiti di difesa territoriale, ordine locale e polizia militare). Notizie fornite gentilmente dal sig. Walter Amici tramite Internet - 13 - Severino Merli (1891-1916) Alcuni momenti della Cerimonia del 4 Novembre 2004 Nasce a Poggio Renatico (FE) il 28 luglio 1891. Alla chiamata di leva del 1911 viene destinato al 5° Reggimento dove resta fino al 1914, congedandosi col grado di Sergente. Emigrato in Calabria, nell’agro cosentino, allo scoppio della guerra viene richiamato al 12° Reggimento, 36 Battaglione. Impegnato da subito sul Mrzli (Sleme) si distinse per la promozione a Sergente Maggiore. Nel mese di luglio venne trasferito al 7° guadagnandosi una medaglia di bronzo al S. Michele per aver condotto il reparto all’attacco in mancanza di ufficiali. Il suo carisma nei confronti dei bersaglieri valeva l’impegno che questi per lui profondevano in ogni circostanza difficile. Tutti lo seguivano, e lo seguirono anche il 12 ottobre 1916 quando sul Carso al Veliki Hribach si tentò un’azione distorsiva per facilitare la conquista del S. Marco a Gorizia. Nella fase più cruenta dell’attacco una granata gli spezzò entrambe le gambe “Il 12 ottobre 1916, con vigoroso balzo le nostre truppe, partendo dal tratto di linea nemica conquistato fra il Frigido e la quota 208 sud, occupavano tutto il terreno antistante sino alla seconda delle linee nemiche ad oriente del Vallone, raggiungendo le falde occidentali del Monte Pecinka e le prime case di Loquizza e di Boscomalo (Rudi Log). Nelle fanterie che vanno all’attacco in questa tornata c’è anche il Bersagliere Sergente Maggiore Merli Severino gia decorato del 12° che sul Veliki Hribach trascina i suoi uomini alla vittoria. Nel complesso dell’azione prendemmo 8219 prigionieri, dei quali 254 ufficiali; 31 lanciabombe, 46 mitragliatrici, 5000 fucili, 2000 casse di bombe, 82 casse di cartucce e ricco bottino di materiali vario da guerra. Dichiarazioni unanimi di prigionieri affermarono le gravi perdite subite dalle unità nemiche, talune delle quali furono quasi distrutte.“ Viene deposta una corona di alloro davanti al Monumento ai Caduti in Piazza Severino Merli Avv. Ugo Gravina Sindaco di Montalto Uffugo Sergente Maggiore MERLI SEVERINO Medaglia d’Oro al Valore Militare Costante esempio di coraggio ed altissimo sentimento del dovere, sapeva infondere nei dipendenti lo slancio ed il vigore offensivo che lo animavano. Avuto le gambe asportate da una granata nemica, con eccezionale forza d’animo e cosciente sublime spirito di sacrificio, chiedeva di non essere trasportato al posto di medicazione, dicendosi lieto di morire sul campo di battaglia in mezzo ai suoi soldati. Fino agli ultimi istanti incitava i suoi dipendenti a perseverare nella lotta. Spirò dopo aver gridato “VIVA L’ITALIA!” Velvich Kribach 12/10/1916 B.U. anno 1917 disp. 30 pag. 130 - 14 - Il Gonfalone della Città con il picchetto della Polizia Municipale in alta uniforme. - 15 - Momento di preghiera alla presenza delle Autorità Civili, Militari e Religiose e della popolazione montaltese intervenuta alla Cerimonia. Combattenti Reduci intervenuti alla Cerimonia con lo stesso orgoglio con il quale hanno servito la Patria. - 16 - Hanno ricevuto un Diploma di Fedeltà gli ex Combattenti Francesco D’Amico, Luigi Fullone, Virsino Leonetti, Emilio Martire, Rocco Smeriglio. Consegna Diploma di Fedeltà all’ex combattente Emilio Martire Consegna Diploma di Fedeltà all’ex combattente Francesco D’Amico Consegna Diploma di Fedeltà all’ex combattente Virsino Leonetti - 17 - L’Amministrazione Comunale, per non perdere la memoria dell’imponente Cedro del Libano posto davanti al Monumento ai Caduti e recentemente colpito dalla stessa malattia che ha distrutto tanti altri alberi dello stesso tipo, ha affidato al M° Maurizio Carnevali l’incarico di realizzare una scultura sul tronco ormai privo di vita. Il bozzetto a fianco, realizzato dallo stesso Carnevali, mostra una scultura composta da tre figure che sorreggono un braciere in bronzo sul quale sarà accesa una lampada in occasione della Maurizio Carnevali Commemorazione dei Caduti. Nasce a Villa San Giovanni nel 1949, segue Ed ecco l’opera realizzata. il ciclo di studi artistici fra Reggio Calabria e Milano, in Lombardia resta alcuni anni ritornando in Calabria nei primi anni settanta. Si occupa di pittura, incisione e scultura. Artista di fama nazionale, annovera fra le sue numerose sculture, il monumento marmoreo a Falcone e Borsellino a S. Mango d’Aquino e quello bronzeo dedicato ai Carabinieri uccisi dalla mafia, posto nella Villa Comunale di Taurianova. Ha tenuto mostre in tutto il mondo e ha illustrato opere letterarie per le più importanti Case Editrici. Ha riscosso notevole successo di critica e di pubblico la sua personale di pittura dedicata all’Opera “Pagliacci” nell’ambito del recente festival leoncavalliano svoltosi nella nostra città. Alcune fasi della lavorazione della Scultura. - 18 - - 19 - A mio padre per tutti i sacrifici sopportati nel corso della sua vita per amore verso la famiglia. Gustavo Aspromonte Cerzeto, 17/10/1921 - Montalto Uffugo, 27/05/1994 Combattente della II Guerra Mondiale (21 Ottobre 1942 - 29 Agosto 1945) fatto prigioniero durante la Campagna di Russia e mutilato per congelamento. - 20 -