Il Poema
celeste
Di
Farid al-din attar
Farīd al-Dīn ʿAṭṭār (Nishapur 1142-1220)
E’ stato un mistico e poeta perisiano.
Figlio di un ricco speziale, ricevette
un’eccellente educazione, studiò
l’arabo , la medicina e le scienze
religiose. Alla morte del padre
eredita la bottega, ed è grazie al
contatto con i propri clienti e i loro
problemi si avvicina al sufismo. Da
questo momento in poi Attar chiude
la bottega ed inizia a viaggiare alla
ricerca mistica.
Busto di Farid Al-Din Attar
Nishapur, Iran
La Morte
Sulla sua morte si narra il seguente aneddoto: Un soldato mongolo lo catturò e,
avendo scoperto chi egli fosse, lo voleva condurre dal suo ufficiale superiore
quando si presentò un uomo, offrendo denaro per comprare il prigioniero. Il
soldato stava per accettare ma ʿAṭṭār disse al soldato che valeva molto di più di
quanto pattuito. Continuarono il tragitto e poco dopo si presentò un altro uomo
che offrì una somma maggiore per comprarlo, ma egli convinse il soldato a
rifiutare poiché valeva molto di più anche di quella cifra proposta. Poco dopo un
vecchio si presentò offrendo, in cambio di ʿAṭṭār, un fascio di legna. Il poeta, in
genuino spirito sufi, disse al soldato di accettare l'offerta poiché Non c'è nulla
che valga più di questo. Il soldato s'infuriò e uccise ʿAṭṭār all'istante.
Struttura
Cornice generale
(Dio,Profeta)
Cornice dei racconti
(Califfo e i sei figli)
Ventidue discorsi
Vari racconti
Primo figlio
Desidera la figlia del re delle
Fate, in quanto dicano che sia
la più bella del cielo e della
terra, per leggiadria e
intelletto. Il principe dice
anche che se non potrà
realizzare il
suo desiderio la sua unica fede
sarà la pazzia.
Risposta del padre
La lussuria
Secondo figlio
Desidera la magia, con la
quale potrà avere e
conoscere tutto lo scibile
umano, viaggiare per tutto il
mondo , conquistare terre
nuove trasformarsi in altre
creature e avere sotto il
proprio controllo qualsiasi
cosa.
Risposta del padre
Egli dice al figlio che non è lui
a desiderare la magia ma il
demonio, e che solo
abbandonandolo sarà salvo.
Terzo figlio
Desidera la coppa che permette di
vedere tutto il mondo,
in grado di mostrare qualsiasi cosa
tu cerca e di svelare tutti i misteri
del firmamento.
Risposta del padre
Lo rimprovera dicendogli che la
smania di grandezza lo ha
sopraffatto, e che lui
desidera quella coppa solo per lo
scopo di comandare il mondo
intero, dopo aver
conosciuto tutti misteri del mondo.
Quarto figlio
Desidera l’acqua dell’immortalità,
egli dice che soffre giorno e notte,
incapace di mangiare e dormire,
ed il suo cuore è in continuo
tormento al solo pensiero di essa.
Risposta del padre
Il padre gli dice che cercando
l’acqua dell’immortalità troverà
solo la morte.
Quinto figlio
Desidera l’anello di Salomone, in
grado di vincere geni benevoli e
demoni, con il quale riuscirebbe a
sottometere tutto il mondo.
Risposta del padre
Il padre gli dice che è meglio
desiderare l’impero dell’aldilà a
quello di questo mondo che
potrebbe sparire come sabbia
portata via dal vento, e che un
regno così grande non avrebbe
nessuna stabilità.
Sesto figlio
Desidera possedere l’arte
dell’alchimia, per riempire il
mondo di felicità e rendere
i poveri ricchi.
Risposta del padre
Il padre gli dice che ciò che lo
spinge verso l’alchimia è l’avidità.
« ʿAṭṭār percorse errante le sette città dell'amore Siamo ancora nella stessa Via. »
Jalal al-Din Rumi
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