operazione offensiva qualunque ci porrebbe in aperta opposizione
de' dettami ricevuti, e quindi dichiara benanche, comunque a sommo
malgrado, che il Battaglione non potrebbe prender parte in qualsiasi
operazione offensiva.
Degnisi di ritenere tutto ciò per la Sua Superiore intelligenza,
e per la imperiosa parte del mio dovere, pregando l'E. V. di accogliere
le più calde istanze a facilitare il chiesto imbarco, senza di che il
trattenimento della truppa Napolitana richiamata sarebbe più di peso
che di utilità alla Venezia.
Il Comandante del Battaglione
GIOSUÈ
1
RITUCCI .
A Sua Eccellenza
Il Tenente Generale
D. Guglielmo Pepe
Comandante in Capo delle truppe nel Veneto
Venezia
Protesta, cui fu compagna l'altra dei due Officiali più anziani dell'Artiglieria e del Genio:
CORPO
REALE
NAPOLITANA
DEL
GENIO
STANZIATI
E D
IN
ARTIGLIERIA
VENEZIA
Eccellenza.
Venezia li 2 agosto 1848.
In corrispondenza degli ordini a lei noti venuti da Napoli circa
il nostro ritorno nel Regno, ne abbiamo ricevuti degli altri più pressanti, che potremmo rendere ostensivi al bisogno, e coi quali sotto la
nostra più stretta responsabilità ci s'impone di escogitare e praticare
tutti i mezzi pel sollecito adempimento. A quest'ultima chiamata del
nostro governo, non crediamo poter più lungamente tardare senza far
troppo palesamente mostra di disubbidienza, per cui siamo a pregarla,
perchè, coadiuvati dal nostro agente Consolare, possiamo procurare
solleciti mezzi d'imbarco.
Ella sa, che il grido del riscatto Italiano ha suonato potente nel
nostro cuore, per noi specialmente, che siam giunti in Venezia, giovandoci del non esservi ordini ancora precisi circa il nostro richiamo.
1
Originale autografo. Segue nel testo la seguente nota autografa dell'Ulloa, cassata: «Al Col. Ritucci. L'opuscolo di cui parla
non si dirigge che alle sole truppe Veneziane, quindi sono superflue,
ed inutili le sue proteste ». A tergo, anche dell'Ulloa: « Si conservi.
G. U. 3 agosto. Ritucci ».
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