DOMENICA 11 OTTOBRE 2009 27 L’ECO DI BERGAMO HINTERLAND Debutta la clinica per orsetti e antilopi al parco Le Cornelle ➔ il comitato Seriate: in settanta pronti a rilanciare il centro storico Apre l’ospedale per gli animali selvatici a Valbrembo Oggi ospita le telecamere di Rai Uno con Fabrizio Rocca VALBREMBO Tra i primi pazienti un leopardo delle nevi insofferente per un ascesso in bocca che tormentava di dolore la quotidianità della sua natura felina. Occorreva intervenire chirurgicamente con l’animale, ovviamente anestetizzato, disteso su un tavolo operatorio sotto i ferri di un veterinario. Così è stato fatto e con ottimi risultati. Il nuovo ambulatorio del Parco faunistico «Le Cornelle» di Valbrembo, al secondo piano dell’edificio che dà sul parcheggio, permette infatti il ricovero, l’intervento e la convalescenza degli animali ospiti. Una clinica per felini, uccelli, antilopi e le tante altre specie animali che costituiscono il vanto delle «Cornelle», richiamo turistico per migliaia di visitatori ogni anno da diverse parti d’Italia e dall’estero. L’ambulatorio per essere al cento per cento dell’efficienza necessita di un impianto radiologico e di un ecografo. «Tecnologie di indagine sanitaria – precisa Emanuele Benedetti del Parco – che entro un mese completeranno la dotazione strumentale. Avremo in tal modo un servizio per i nostri animali che va oltre quanto normato dalle disposizioni europee, recepite dal governo italiano, per la custodia degli animali nei giardini zoologici». Non tutti gli animali, per una questione di stazza e altezza, possono esservi ricoverati. I malanni di giraffe, elefanti oppure rinoceronti devono essere curati all’interno del loro recinto che comunque comprende degli spazi adeguati per questo tipo di interventi. «Diciamo – precisa Benedetti – che l’animale più imponente che possiamo portare “in clinica” è il cammello che non abbia oltrepassato i due anni di vita». Gli altri si devono «accontentare», si fa per dire, di una cura veterinaria a domicilio. Debutta la clinica per gli animali selvatici al parco faunistico «Le Cornelle». Attrezzata con una sala operatoria in grado di operare anche un dromedario, oltre a orsetti, antilopi e felini di ogni genere Per la proprietà del Parco è stato un impegno di spesa importante. Un investimento che si aggira intorno ai 100.000 euro. «Il progetto dell’ambulatorio all’interno di un edificio comunque già esistente – continua Benedetti – è stato redatto dallo studio tecnico di Roberto Pedretti (vicesindaco leghista di Curno, ndr). All’interno si vedono le stanze di degenza degli animali, una sala operatoria, un laboratorio di analisi biologiche e una zona di isolamento. Molti dei macchinari che sono a disposizione del nostro veterinario, Rainer Schneider (libero professionista con uno studio a Varese ndr), fanno parte delle attrezzature dismesse dell’ospedale “Bolognini” di Seriate arrivate a Valbrembo con gara d’appalto». Schneider dà il suo contributo professionale al Parco con una presenza fissa almeno due volte a settimana ed è comunque reperibile per qualsiasi emergenza. «Un professionista – sottolinea Benedetti – che copre un ampio ventaglio di conoscenza veterinaria in merito ad animali selvatici. Ciò non toglie che, su sua richiesta, possiamo avvalerci della consulenza specialistica di altri colleghi, la maggior parte esteri». Essendo l’ambulatorio al secondo piano gli animali, dal loro recinto al luogo di degenza, vengono sollevati (chiusi in una cassa come prevede la normativa) con un carrello telescopico ad hoc. Della clinica delle Cornelle e delle meraviglie faunistiche che ospita se ne parlerà nella prima puntata dell’edizione invernale del magazine «Linea Verde Orizzonti» di Rai Uno, alle 10, in compagnia di Fabrizio Rocca. Un occhio televisivo alla clinica e una carrellata di immagini accompagnerà i telespettatori, con Laura Fadda ai microfoni, a conoscere una nuova area dedicata ai tre orsi (Ursus arctors il nome scientifico) del parco. Concepito secondo le più moderne tecnologie lo spazio è stato reso più confacente all’habitat naturale del trio di plantigradi con una grande vasca d’acqua, una fontana e tronchi. Erano in 70 venerdì sera nella sede Cisl di Seriate per dare vita al primo Comitato pronto a combattere il degrado del centro storico. «Da quando sono qui, da 17 anni, il degrado del centro storico è continuo, inarrestabile» racconta un cittadino e le voci di protesta si moltiplicano. «I commercianti se ne vanno, gli anziani non escono di sera, le case sono fatiscenti» continuano. «Quasi tutti noi siamo andati in Comune e abbiamo segnalato vari disagi: non siamo mai stati ascoltati perché ci presentavamo singolarmente». Queste le frasi di molti. E ancora: «Ci vorrebbe il vigile di quartiere, fisso, non come adesso che i vigili arrivano in auto e poi se ne vanno: non serve a niente». «Ho scritto due volte al sindaco: una volta mi ha risposto dicendo che avrebbe provveduto (ma non è stato fatto); la seconda non mi ha tenuta in considerazione». «Al neo comitato contro il degrado del centro storico – ha spiegato Stefano Loglio, promotore della riunione – può aderire chiunque, perché un centro storico bello e accogliente rappresenta un valore culturale per tutti gli abitanti di Seriate». Problemi si intrecciano a problemi: sicurezza, pulizia strade, cestini pieni, viabi- lità complessa, affitti in nero, fognature da sistemare, attività commerciali di ogni genere. La sala trabocca di cittadini. Non sono adirati, forse sono rassegnati. Non sono soltanto anziani, ci sono anche uomini e donne giovani, casalinghe, pensionati, operai, commercianti, dirigenti, donne in carriera. Loglio propone serate culturali in piazza Bolognini, magari con teatro dialettale: «La nostra idea è che la gente possa riappropriarsi del luogo più emblematico della città». Loglio legge lo Statuto. L’assemblea approva e nasce ufficialmente il Comitato «Seriate recuperare il centro storico». Stefano Loglio è acclamato Loglio presidente. Approvati anche i consiglieri: Rosalba Manenti, Fermo Pesenti, Maria Pinetti, Francesco Battaglia, Claudio Guarnaschelli, Giuseppe Rabito. Loglio spiega che un Comitato, portavoce di tante persone, ha più valenza di un singolo cittadino. «Andremo dall’Amministrazione comunale e chiederemo che intenzioni abbia sul centro storico. Ci dirà le sue idee e noi le riporteremo a voi, in assemblea, e le discuteremo. Poi torneremo in Comune, ma non saremo uno, bensì tanti. Come qui, stasera». INKGRAPHICS Seriate, inaugurata la media «Carozzi». E ora si sistema un’altra ala Nuove aule con i pensieri dei ragazzi IIE ALL’AQUIL AM PRIMA PIETRA PER LA SCUOLA AL VIGILE CAVAGNA «Riparte il futuro dei nostri figli»: con questo slogan coniato per l’occasione, si è svolta ieri all’Aquila la cerimonia di posa della prima pietra, della scuola materna di Pagliare di Sassa intitolata a Marco Cavagna, il vigile di Treviolo scomparso durante le operazioni di soccorso successive al terremoto dello scorso 6 aprile in Abruzzo. Durante la manifestazione, alla presenza dei campioni del calcio nazionale e internazionale, è stato anche illustrato il progetto del Centro sportivo polivalente che verrà donato dalla Fondazione Milan Onlus, con le aziende Orceana Costruzioni di Brescia, Wolf Haus di Bolzano ed Ets Engineering (Villa d’Almè). SERIATE Il flauto è stato il filo sterà a lungo». «Questi e altri conduttore dell’inaugurazione pensieri saranno esposti vicino della nuova scuola media «Ca- all’albero come foglie dello stesrozzi». Il vecchio flauto della so», ha informato Enzo Sciamè mitologia e delle fiabe, ha rila- insegnante e speaker della masciato la sua dolce musicalità nifestazione. La nuova scuola ha dieci auaccogliendo le personalità che hanno voluto presenziare alla le: nel 2004 contava 184 aluncerimonia. Preparati dal mae- ni, adesso sono 227 di cui 51 stro Maurizio Moraschini, i ra- stranieri di 19 nazionalità: Magazzi hanno eseguito fra l’altro rocco, India, Albania, Romania, Bolivia, Filippine, la colonna sonora Pakistan, Senegal, del film «La vita è Burkina Faso, Tobella», «Guerre Approvato go, Brasile, Cina, Stellari», «Incanto in Giunta Ecuador, Ghana, d’autunno». Fra un il progetto Montenegro, Rebrano e l’altro il tapubblica Dominiglio del nastro tridi restyling cana, Tunisia, Turcolore da parte del con aula magna chia, Ucraina. La sindaco Silvana dirigente scolastica Santisi Saita, i die sale dell’istituto comscorsi delle autoricevimento prensivo «Battisti», rità, i pensieri dei Anna Maria Gritti, ragazzi sull’amicizia con riferimento all’albero di ha ringraziato tutti coloro che ulivo che troneggerà in giardi- sono stati coinvolti nella costruno. «Ciò che imparerò in tre an- zione della scuola, dal sindani di scuola resti in me radica- co all’assessore all’Istruzione, to come le radici di un albero»; Ferdinando Cotti. Ha rilevato «L’albero è socialità, amicizia e che «la scuola è una casa dove conoscenza, cose che non pos- ci si sente protetti, accolti, c’è sono mancare a scuola»; «Un sempre qualcuno vicino che bambino senza amicizia è un aiuta, e si sta insieme. Qui si imbambino triste»; «La scuola è para a essere cittadini che diaconoscenza, ma anche amore e no il proprio contributo alla sorispetto»; «Quando incontri un cietà». «C’è stato tanto lavoro intoramico regalagli un sorriso, re- Festa con gli studenti della «Carozzi» (foto Colleoni) no a questa scuola – ha osservato il sindaco – ma siamo contenti e fieri di averla consegnata. Spero che sia amata e curata come casa vostra». Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Luigi Roffia ha aggiunto: «Avete una bella scuola, belle aule e il giardino: guardate che non è tutto dovuto, anche non molto distante da qui ci sono scuole in un condominio senza palestre e senza servizi. Abbiatene cura». «Siamo orgogliosi di questa scuola bella, accogliente, funzionale – ha ringraziato il presidente del consiglio d’istituto, Alberto Corradini –. I ragazzi delle medie hanno bisogno di essere seguiti dai genitori e dai docenti, anche se noi diciamo spesso che ormai sono grandi. Questa sia una scuola di persone e non solo di discipline». Presente anche l’assessore provinciale all’Istruzione e formazione, Enrico Zucchi. Il sindaco e la dirigente Gritti hanno esposto sulla facciata della scuola le bandiere d’Italia e d’Europa. «Quando avremo i soldi metteremo anche quella bellissima di Seriate», ha promesso Santisi Saita. Bandiere a mezz’asta per il lutto nazionale dei morti di Messina. Il parroco di Seriate, monsignor Gino Rossoni, ha benedetto i locali affidando la scuola a Gesù Cristo «unica sorgente di verità e vita». Il Comune é già in pista per un’altra realizzazione. La Giunta ha approvato il progetto preliminare di ristrutturazione della vecchia ala scolastica dove saranno creati la segreteria, la presidenza, aule di ricevimento, aule per docenti, l’aula magna, laboratori. Riferisce l’assessore ai lavori pubblici, Valerio Dalla Valle: «Speriamo di appaltare i lavori entro il 2009 e di finirli entro il 2010. Spesa prevista circa un milione e trecentomila euro». La nuova scuola è costata complessivamente 1.870.000. I lavori sono durati circa un anno. Il 14 settembre la campanella è suonata, puntuale, nei nuovi ambienti. Emanuele Casali Em. C. Bruno Silini BORSA DI STUDIO PER CONOSCERE IL MONDO Vuoi studiare un anno all’estero? Se sei nato tra il 1° luglio 1992 ed il 31 agosto 1995 e sei cliente della Banca Popolare di Bergamo puoi concorrere all’assegnazione di una borsa di studio per frequentare un anno di scuola superiore in un Paese straniero: tale anno di studio ti verrà poi riconosciuto in Italia. Visita il sito www.bpb.it oppure ritira l’opuscolo informativo presso le nostre filiali. Invia la scheda d’iscrizione entro il 30 ottobre 2009.