Opuscolo elaborato da Daniela Romei e Veronica Borghesi, studenti del corso di laurea di Servizio Sociale presso la Facoltà di Scienze-Politiche - Università di Pisa Araba Fenice “Dell’Araba Fenice conoscete tutti il mito: poverina, per la logica malvagia della storia, è obbligata a morire continuamente per rinascere lontano. Ogni volta che si accorge che sta per morire prepara la pira funeraria, rivolta verso il sole calante con le ali aperte, da fuoco alla pira lasciandosi consumare dalle fiamme. Ma nove giorni dopo l’uccello RINASCE dalle sue stesse ceneri. E ogni volta vuole cercare di essere felice, anche se è ben difficile di questi tempi.” RINASCERE... è questo lo scopo dell’Associazione Araba Fenice, far rinascere le relazioni umane; quelle belle, capaci, a sua volta di rendere bellezza agli interlocutori, alle cose e agli spazi. Si pone quindi sul territorio come strumento operativo dedito alle categorie sociali più deboli e non solo.... volto anche alla promozione di iniziative sociali e alla sperimentazione di percorsi di integrazione che coinvolgono l’intera comunità territoriale sensibilizzandola ai temi dell’accoglienza per diffondere una cultura della solidarietà. Un tassello che si aggiunge per costruire il GRANDE puzzle del territorio sociale... Ma come si sa, per costruire delle grandi cose bisogna partire da quelle più PICCOLE! Il primo passo che fa l Associazione è quindi quello di riqualificare un ‘area verde e dare vita ad un parco-giardino... “ Il Parco Araba Fenice”. Il Gruppo di auto-mutuo aiuto, reti interne, dell’Associazione, coopera per la realizzazione di uno “spazio terapeutico”. “ la libertà dell’essere in mezzo al verde, ai profumi ai sapori della natura, insegnando ad amare lo spazio che si conquista CON FATICA” Altri PICCOLI passi per costruire le vite future Creare cose belle che nascono dal niente solo con pochi materiali, con un po’ di fantasia e con quella creatività che ci caratterizza un po’ tutti. IL TEATRO Progettare Tempi & Spazi “la poesia, i colori delle pitture, l’ aria aperta con i suoi tanti profumi, la musica ed il sorriso sono i nostri strumenti di lavoro ed ovunque andiamo siamo come una grande giostra capace di svegliare angoli morti del territori ed attirare a noi tanta gente con le nostre stranezze.” L’arte del viviere per vite future Reti sociali esterne aiutano il gruppo Araba Fenice Un raggio di sole colpisce il parco la Fenice. “Guardate sta arrivando qualcuno..... mah... èèèèèè Marcello Lippi Lippi ritorna in panchina per la Fenice, una panchina dipinta con i colori della pace La saggezza di un ricercatore.. mago o professore??? ( Prof. Silvano D’Alto) Una lezione di gran classe Il sole filtrava tra i capelli bianchi del “ professore” illuminandolo di una luce che solo la magia di quella straordinaria mattina poteva produrre. Un’ altra illustre guida... “L’ambiente fisico e sociale si può cambiare in meglio. È sì resistente al cambiamento eppure è plasmabile se i soggetti acquisiscono la fiducia dei protagonisti” ( Prof. Raffaello Ciucci) Mani che si intrecciano fra reti interne & esterne Un cambiamento di confronto tra più attori( soggetti, organizzazioni, istituzioni e cittadini ) per creare una sinergia di imprese. Sviluppare un senso di appartenenza ad un progetto comune di società e di cultura. Una comunità aperta, allargata..... quasi un DONO INATTESO!!! Il capo Tribù EMMA VIVIANI Emma Viviani, L’ideatrice dell’Associazione ONLUS, decide di portare alla luce in forma semplice e comprensibile il suo lavoro svolto in un libro per far conoscere a tutti qual’è il SAPORE DI ARABA FENICE..... UN SAPORE FATTO DI RELAZIONI UMANE “Bisogna credere che si può rifiorire e fiorire dalle ceneri come nel mito d’Araba Fenice” Il nostro invito è quello di credere in Araba Fenice e di vederla forte e sicura dirigersi verso il sole. Se lo vorremo, la sua energia ci aiuterà! Vogliamo ringraziare tutto il gruppo dell’Araba Fenice che ci accoglie sempre con grande entusiasmo lasciandoci sempre qualcosa di nuovo. Un ringraziamento va ai docenti dell’Università di Pisa, in particolar modo al Prof. Raffaello Ciucci Presidente del Corso di Laurea in Scienze Sociali e Servizio Sociale e al Prof. Silvano D’Alto, che attraverso il loro insegnamento e il loro intervento presente nel libro “ Una tribù all’ombra delle foglie di coca” ci hanno permesso di sviluppare questo lavoro. Infine un caloroso grazie va ad Emma.... “ Un istinto meraviglioso: la capacità di cercare tutto tranne l’ovvio” Dietro le quinte, dietro il sipario ancora abbassato, si consuma la frenetica attesa dei nostri personaggi. il nodo allo stomaco é lo stesso di attori di lungo corso. Ma loro non riescono a nasconderlo, non possono. Loro non possono più fingere. Gli altri, la gente “normale”, può ancora far finta, far credere che ...ma loro no, a loro é ncaduta da tempo la maschera. Adesso hanno solo la loro faccia, quella degli ultimi, una faccia che denuncia miseria e malinconia, violenza e povertà. Ma gli occhi no, gli occhi gridano attenzione, chiedono fiducia e urlano speranza. Massimiliano Guelfi, Andrea David Farnocchia, Stefano Artini e Franco Robust danno vita ad un cortometraggio dove partecipano attori provenienti da tutta Italia Si ringrazia per la collaborazione la Fondazione Banca del Monte di Lucca