Margherita Aurora Terrasi ar cibo ldi il volto del cibo arciboldi il volto del cibo 2 Cibo e arte L’Arcimbilodo, detto anche Arcimboldi. Pittore milanese (Milano 1527-1593) noto soprattutto per le sue grottesche teste composte, ritratti e busti allegorici basati sull’illusione della figura, ottenuta attraverso composizioni di fiori, frutta, verdura e animali. La formazione milanese dell’Arcimboldi lo vide interessarsi a “diverse bizzarrie”, e c’è da scommettere che tra queste abbiano avuto un posto di rilievo le caricature fisiognomiche rese celebri – come testimonia il pittore e scrittore d’arte Giovan Paolo Lomazzo (Milano 1538-1600) – dal soggiorno milanese di Leonardo. Nonostante la fama internazionale presto raggiunta, il catalogo delle opere di Arcimboldi a noi pervenuto è piuttosto scarno. Esso si incentra in larga misura sulle famose teste composte, fisionomie grottesche ottenute attraverso bizzarre combinazioni di una straordinaria varietà di cose o di forme viventi. ar cibo 3 Qual’è l’obbiettivo? Quando guardate il cibo - frutta, verdura, ecc. - vi viene automatico pensare ad un oggetto che usate quotidianamente. A qualcosa che vi è utile per sfamarvi, ma la quale reale importanza è stata dimenticata dall’uomo con lo sviluppo tecnologico e meccanico, con l’idustrializzazzione, con la globalizzazione. Il cibo non fa altro che diventare un mezzo. Un mezzo di arricchimento. E se provassimo a pensare al cibo, come a qualcosa che ci è fondamentale e che fa parte della nostra vita, come fosse parte di noi stessi, di ogni essere. Immaginatevi se noi fossimo fatti di frutta o di verdura. Avete raggiunto l’obbiettivo? Perchè si tratta di questo. Pensate a come sarebbe un mondo completamente in armonia con la natura. Un essere umano in armonia con la natura. Non pensate che possa essere un mondo migliore? arciboldi il volto del cibo 4 La frutta La frutta è una fonte preziosa di vitamine, sali minerali e fibre; quasi tutti i frutti sono caratterizzati da uno scarso apporto proteico, un buon apporto di carboidrati (fruttosio), un ridotto apporto di grassi, a eccezione dei frutti detti oleosi, come la frutta secca (noci, nocciole e simili), e alcuni frutti come l’avocado e il cocco. La frutta fresca giunta a completa maturazione è poi ricca di vitamine, sali minerali (potassio, calcio, magnesio i principali) e acidi organici (citrico, tartarico, malico, ossalico, ecc.); questi ultimi sono particolarmente importanti perché il corpo umano è in grado di ossidarli completamente producendo carbonati e bicarbonato in grado di spazzare via prodotti dannosi del metabolismo di altri alimenti complessi, in particolar modo dalla digestione delle carni. La frutta è ricca di acqua e in alcuni paesi dal clima molto caldo il suo consumo è essenziale per contrastare la disidratazione. Inoltre molti frutti tropicali contengono in notevole misura grassi vegetali e un’elevata percentuale di zucchero (per esempio l’avocado o le banane), risultando quindi degli alimenti abbastanza completi sui quali si fonda il regime alimentare di molte popolazioni di quelle zone. Nella frutta sono presenti in misura variabile anche particolari enzimi in grado di intervenire nei processi digestivi e del metabolismo del corpo; alcuni esempi sono ananas e papaia, che contengono un enzima simile alla pepsina per facilitare la digestione delle proteine. Da notare che i principi attivi di alcuni frutti sono usati anche in campo non alimentare (per esempio in campo cosmetico o medico) per sfruttare alcune proprietà lenitive, cicatrizzanti o antisettiche. Insomma, la frutta si dimostra un ingrediente utile in molti campi: nutritivo, idratante, digestivo, estetico, curativo, ecc. Si potrebbe dire, fondamentale. ar cibo 5 arciboldi il volto del cibo 6 ar cibo 7 La verdura La verdura è molto utile per il nostro organismo, soprattutto quando le temperature aumentano, perché reidrata e favorisce anche la produzione di melanina - un pigmento che porta allo scurimento della pelle. Carote, spinaci e radicchio sono, infatti, alimenti ideali per avere un’abbronzatura perfetta. Grazie alla vitamina A che difende l’organismo dai raggi solari. La verdura è anche ricca d’acqua e aiuta a mantenere l’equilibrio di liquidi nell’organismo e a regolare la pressione. Quest’ultima apporta direttamente al nostro corpo vitamine e sali minerali, oltre all’ossigeno, al magnesio e al ferro. Queste sostanze hanno un ruolo fondamentale nel garantire l’efficienza del metabolismo energetico, oltre a possedere un provato effetto antitumorale. Tra le proprietà benefiche della verdura occorre sottolineare che è ricca di fibre, indispensabili per il buon funzionamen- to dell’intestino e per il mantenimento dell’equilibrio della flora intestinale. Un regolare consumo di verdura ha un ruolo protettivo nei confronti delle malattie cardiocircolatorie. Il merito sembra essere delle sostanze antiossidanti, come la vitamina C, E ed il beta carotene, che contrastano i radicali liberi e limitano la formazione di placche arteriosclerotiche nei vasi sanguigni. Tuttavia ogni verdura ha la sua specificità. Ad esempio gli asparagi hanno notevoli proprietà diuretiche, mentre i carciofi sono utili per depurare il fegato, e si consigliano anche a chi soffre di colite, diabete, anemia, artrite, intossicazioni, orticaria ed colesterolo alto. La verdura, protegge anche l’organismo da malattie come lo scorbuto - una malattia dovuta alla carenza di vitamina C. La cura, sia del bambino sia dell’adulto, si basa sulla somministrazione di vitamina C per via orale. Utili sono anche alimenti come cavoli, broccoli, cavolfiori, spinaci, fragole, agrumi, peperoni, kiwi, consumati crudi. arciboldi il volto del cibo 8 I cereali Ci sono diverse varietà di cereali, i tipi più conosciuti sono: riso, frumento, mais, miglio, orzo, farro, avena, segale, sorgo e, inserito tra cereali per le caratteristiche nutrizionali, il grano saraceno. La loro coltivazione risale alla preistoria. Sono ricchi di sali minerali, zuccheri complessi, proteine e vitamine. Il miglior modo di consumare i cereali, se in semi, è cuocerli a vapore oppure bollirli in acqua. Una volta bolliti in acqua i cereali si gonfiano notevolmente e questo li rende molto adatti sia nei casi di stitichezza che a soggetti in regime di dieta in quanto fanno percepire una sensazione di sazietà. E’ consigliabile consumare cereali integrali, che sono più ricchi di fibre, proteine, zuccheri, specialmente amido, sono ipocalorici e contengono maggiori proprietà nutrizionali in quanto conservano intatte tutte le loro componenti nutritive. La crusca viene completamente elimina- ta durante il processo di raffinazione, con la conseguenza di non poter beneficiare di alcune sue proprietà: ad esempio contribuisce al controllo del colesterolo e combatte la stitichezza. Dai cereali vengono ricavate varie farine, utilizzate nella produzione di pasta, pane e dolci, mentre i cereali in chicchi possono essere usati nella preparazione di zuppe, minestre, dolci (ricordiamo la pastiera napoletana), sformati, polpette e tanto altro ancora. ar cibo 9 arciboldi il volto del cibo 10 ar cibo 11 Le spezie In passato, il sale da cucina era una merce preziosa, le erbe aromatiche e le spezie avevano un grande ruolo nel campo gastronomico e non solo. Oggi che il sale è a disposizione in grande abbondanza, i sapori dati dalle erbe aromatiche e dalle spezie sono stati emarginati nell’alimentazione quotidiana. Sicuramente tutto ciò è un grave errore alimentare perché le erbe aromatiche fresche, oltre che ad essere piacevoli olfattivamente, apportano principi nutritivi, vitamine e minerali utili nella digestione e nel metabolismo cellulare. Le erbe aromatiche si chiamano così perché emanano aromi gradevoli e sono sostanze formate da olii essenziali che possono svolgere la loro massima azione di stimolazione olfattiva quando sono fresche. Spezie ed erbe aromatiche hanno avuto una loro secolare storia di competizione gastronomica. Le erbe aromatiche sono indigene dell’area mediterranea italiana, mentre le spezie in epoca romana arrivavano dall’Africa. Le spezie che per più di un millennio erano state segno distintivo della tavola ricca, amate e desiderate, scomparvero nell’Europa del XVI secolo. Le nuove scoperte geografiche permisero una grande disponibilità di spezie ma la grande pioggia di profumi e di sapori che investì la tavola rinascimentale provocò più tardi una stanchezza verso di loro, cosicché le spezie vennero sostituite con l’erba cipollina, lo scalogno e la maggiorana, cioè erbe povere e contadine. L’uso delle erbe aromatiche ebbe una grande diffusione in Francia e in Italia, mentre nei paesi dell’est e del centro-nord rimasero, e tutt’ora lo sono, maggiormente attaccate alle spezie. Cultura e cibo In ogni cultura del nostro mondo, il cibo ha funzioni diverse. Ogni cultura ha un suo stile di vita. “ArCIBOldi“ è un opuscolo il cui compito è quello di antropomorfizzare il cibo. I cibi sono divisi in generi, esattamente come lo siamo noi. Vari e numerosi. Questo lavoro serve ad enfatizzare l’importanza di quello che è il cibo e quello che rappresenta nelle diverse culture.