1 ZA ola 3 991386ferente Liber 2 COS’E’ IL PQM Il progetto Qualità e Merito, realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale "Competenze per lo Sviluppo" Azione A.2 "Definizione di Strumenti e metodologie per l’autovalutazione/valutazione del servizio scolastico", nasce dalla constatazione che molto c’è da migliorare nella scuola italiana e che occorre agire subito per porre rimedio a quanto rilevato dalle indagini internazionali che classificano l’Italia tra gli ultimi Paesi per quanto riguarda i risultati nell’apprendimento in matematica e scienze. Il progetto “PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell’area logico-matematica”, iniziato nell’ a.s. 2009/2010, ha coinvolto studenti e docenti delle classi 1^ sez. A e 1^ sez. B della nostra scuola ed ha avuto lo scopo di migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento della matematica, tra 320 scuole delle regioni del sud (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) e 80 scuole delle regioni del centro-nord (Veneto, Emilia Romagna, Marche e Piemonte). Modalità e Obiettivi del PQM COME RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DEL PQM Gli attori del PQM nella nostra Scuola ALUNNI C LASSE 1^A CLASSE 1^B n. 29 n. 25 TOTALE n. 54 PERSONALE DELL’ISTITUTO Percorso di Matematica Classi 1^ A e 1^B MARIA SALVIA D.S. ORTENSIA CALIO’ D.S.G.A. CICCOLO GIOVANNA TUTOR SCOLIERI M. ASSUNTA TUTOR MARINA BABUSCI FACILITATORE IOLANDA MUSTACCHIO REFERENTE VALUTAZIONE PERSONALE ESTERNO ALLA SCUOLA SCANDURA MARIA ROSARIA Tutor di progetto 3 LE FASI PRINCIPALI DEL PQM PQM: il “ciclo virtuoso” Il ciclo virtuoso, che il PQM mira a creare, sintetizza le 4 fasi principali del processo: Fase1 - Valutazione esterna degli apprendimenti attraverso prove standard nazionali. Fase 2 - Individuazione delle aree di criticità sulla base delle evidenze dei test. Fase 3 - Elaborazione di attività di miglioramento per superare le difficoltà evidenziate. Fase 4 – Misurazione dei progressi ottenuti mediante una seconda prova in conclusione dell’anno scolastico per porre contemporaneamente le basi per futuri interventi. Il ciclo virtuoso di PQM continua. 4 LE FASI DEL PQM NELLA NOSTRA SCUOLA Fase 1 - Somministrazione del test in entrata Il progetto è iniziato con la somministrazione di una prova, predisposta dall’Invalsi in data 30 ottobre 2009, per valutare i livelli di conoscenza e competenza di partenza degli allievi coinvolti per poter, in base ai risultati, progettare un Piano di Miglioramento. I risultati dei nostri alunni restituiti dall’ INVALSI nel mese di gennaio sono rappresentati nel seguente grafico: Fase 2 – Analisi dei risultati dei test e predisposizione del piano di miglioramento Dall’ analisi dei dati “restituiti” della rilevazione del test iniziale comparati con i nostri rilievi, sono state individuate le aree di maggiore criticità nell’apprendimento della matematica: NUMERI; MISURE, DATI E PREVISIONI Per individuare i nodi critici è stata redatta una tabella, nella quale ad ogni domanda è stato associato, il livello assegnato dall’INVALSI e il numero di alunni che non hanno raggiunto tale livello. Una volta completata la tabella, si è preso in considerazione le righe nelle quali la classe presentava un livello alto ( L4,L5,L6) e si è proceduto alla selezione degli alunni che non avevano raggiunto il livello della classe. In questo modo è stato possibile definire i nodi critici e il numero degli alunni su cui intervenire con il piano di miglioramento. Dal numero degli alunni, si è risalito ai nominativi e si è iniziato a prevedere, in linea di massima, le possibili azioni che avrebbero potuto concorrere al miglioramento dei risultati, sia sul versante dell’apprendimento, sia su quello dell’insegnamento. Si è pensato di intervenire con due modalità: 1) Con tutta la classe nel caso di L1,L2,L3. 2) Con i singoli alunni in caso di L4,L5, L6 Predisposizione del piano di miglioramento I NUCLEI TEMATICI INDIVIDUATI NUMERI Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità ricorrere al calcolo mentale o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. Individuare regolarità e proprietà in contesti diversi. 5 Riconoscere situazioni problematiche e stabilire le strategie e le risorse necessarie per la loro soluzione. MISURA DATI E PREVISIONI Scegliere forme di presentazione simbolica per rendere evidenti relazioni esistenti tra fatti, dati, termini. Utilizzare forme diverse di rappresentazione, acquisendo capacità di passaggio dall’una all’altra. Creare un linguaggio condiviso sugli argomenti affrontati. Individuate le aree di criticità si è proceduto a schematizzare gli argomenti su cui intervenire e le relative competenze da acquisire Esigenze Competenze funzionali ai vari nuclei Criticità NUMERI - Comprendere il significato dei numeri, i modi per rappresentarli e il significato della notazione posizionale - Comprendere il significato delle operazioni - Operare tra numeri in modo consapevole sia mentalmente, sia per iscritto, sia con strumenti - Usare il ragionamento aritmetico e la modellazione numerica per risolvere problemi tratti dal mondo reale o interni alla matematica - Eseguire le quattro operazioni con i numeri interi - Leggere e scrivere numeri naturali e decimali finiti in base dieci - Comprendere il significato del numero, dei simboli, delle operazioni. - Conoscere il significato di operazione e utilizzarlo per risolvere problemi in contesti familiari - Conoscere e padroneggiare algoritmi e procedure. - Risolvere problemi e modellare situazioni in campi di esperienza diversi LE FINALITÀ DEL NOSTRO PIANO DI MIGLIORAMENTO Costruzione di un modello di formazione – studenti di recupero, consolidamento e potenziamento teso al miglioramento degli apprendimenti in matematica che sia trasferibile e trasportabile. GLI OBIETTIVI DEL NOSTRO PIANO DI MIGLIORAMENTO Recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità, conoscenze e competenze specifiche funzionali ai nuclei tematici individuati ( Numeri; Misure, dati e previsioni) attraverso l’acquisizione delle competenze di base trasversali ai due nuclei tematici e anche alle altre discipline. I MODULI FORMATIVI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Modulo formativo: Modulo formativo: DAI DATI ALLE TABELLE IMPARIAMO A LEGGERE I GRAFICI. (Nucleo: Misure, dati e previsioni) Si raccolgono i dati da una situazione “affettivamente” significativa. Simulazione di una sartoria: un alunno sarà il cliente, gli altri prendono le misure. Discussione sulla necessità di avere una misura convenzionale, pari alla media delle misure effettuate dai ragazzi. Registrazione dei dati in una tabella N. ALLIEVI 14 Classe IA 13 Classe IB Ore di attività 5 Discussione sul significato e utilità di una indagine. Somministrazione di schede di lavoro contenenti grafici sui quali avviare una discussione all’interno del gruppo per arrivare alla formulazione di osservazioni pertinenti sui grafici proposti da riportare su una scheda condivisa dal gruppo. N. ALLIEVI 14 Classe IA; 13 Classe IB Ore di attività 5 6 Modulo formativo: PROBLEM SOLVING METODI, TEMPI E ORGANIZZAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Modulo formativo: LA CALCOLATRICE (Nucleo: Numeri) Il problema scaturisce da una conversazione di classe su un tema concordato dai docenti -Formulazione di ipotesi mediante disegni approssimativi o soluzioni operative pratiche. - Socializzazione delle proposte - Discussione sulle procedure possibili - Individuazione delle grandezze da misurare - Scelta degli strumenti di misura e delle procedure - Realizzazione dei progetti di soluzione possibili. -L’esperienza del misurare collegata all’attività della stima, dell’approssimazione e della conversione tra misure, per potenziare la percezione delle grandezze. N. ALLIEVI 14 Classe IA 14 Classe IB Ore di attività 8 • • • • • • Esplorazione con e della calcolatrice. Disegnare la calcolatrice, descriverla. Conoscere le funzioni dei tasti della calcolatrice. Eseguire operazioni a mano libera, con la calcolatrice e a mente; esegui e spiega. Chi sbaglia più spesso? Chi è più veloce? Controllare i risultati. Giochi cooperativi con la calcolatrice. Metodologie Lavoro laboratoriale per favorire l’esplorazione, la modellizzazione e la deduzione operativa. La metodologia di tipo cooperativo (lavoro in piccoli gruppi), per favorire l’attività di argomentazione di tutte le esperienze e le procedure usate. Nelle varie fasi di lavoro ai momenti di produzione individuale è seguito il confronto e la relazione critica del percorso. Il meccanismo di analisi per migliorare la consapevolezza delle procedure seguite. L’uso dei software operativi perché stimolante per gli studenti abituati alle tecnologie. Tempi di attuazione: Dal 3 marzo 2010 al 29 aprile 2010 Organizzazione oraria delle attività: Tre ore pomeridiane: dalle ore 15.00 alle ore 16.30, attività nucleo tematico Numeri; dalle ore 16.30 alle ore 18.00, attività nucleo tematico Misura, dati e previsioni Piano di miglioramento docenti: Interventi di formazione tutor d’istituto N. ALLIEVI 14 Classe IA 14 Classe IB Ore di attività 7 Indagine sistemica sui livelli di conoscenze, abilità e competenze possedute da ciascuno Descrizione, comprensione ed interpretazione del mondo reale e dei suoi fenomeni Identificazione di esempi di teoria assiomatica Preparazione di schede atte a formulare previsioni, enunciare congetture, produrre dimostrazioni e cercare esempi e contro esempi 7 Identificazione delle prove funzionali all’indagine matematica per la costruzione di percorsi curricolari con particolare attenzione alla verticalizzazione dei concetti-chiave Modellizzazione: dalla lezione alla programmazione attraverso le mappe reticolari Convogliare l’interesse degli studenti verso il riconoscimento degli interrogativi affrontabili attraverso l’indagine logico-matematica Analisi di situazioni logiche e elaborazione di modelli percorsi curricolari con particolare attenzione alla verticalizzazione dei concetti-chiave Raccolta, analisi, sintesi, elaborazione e discussione critica sulla verifica e valutazione delle competenze matematiche Costruzione di strumenti condivisi di valutazione I PERCORSI LABORATORIALI RIVOLTI AGLI ALUNNI La calcolatrice (Nucleo: Numero) FASE 3 – ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO Tematica: Uso sensato della calcolatrice tascabile – approccio ecologico degli strumenti di calcolo automatico Finalità e obiettivi di apprendimento: Obiettivi in relazione alle Indicazioni 2007. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali ed eseguire le quattro operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. Metodologia laboratoriale: l’insegnante guida l’esplorazione, valorizza le ipotesi, coordina discussione e verifica, ponendo domande stimolo e problemi. 8 Misurare il corpo (Nucleo: Numero, Dati, Misura) Tematica: L’attività consiste nel misurare grandezze relative al proprio corpo: raccogliere dati ed elaborarli in diversi modi. Qualsiasi lavoro sul concetto di grandezza e di misura conduce ad un approccio, seppur informale, al concetto di rapporto. Un modo naturale per operare su grandezze omogenee è quello di considerare le grandezze legate all’ambiente che ci circonda e soprattutto al proprio corpo. Finalità e obiettivi formativi: Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, volumi/capacità, intervalli temporali, masse/pesi e usarle per effettuare misure e stime. Esprimere la relazione di proporzionalità con una uguaglianza di frazioni e viceversa. Rappresentare relazioni e dati e, in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. Passare da un’unità di misura a un'altra, limitatamente alle unità di uso più comune, usare le nozioni di media aritmetica, rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. Metodologia laboratoriale:l’insegnante guida all’esplorazione, coordina la discussione, pone domande stimolo e problemi. Dai dati alle tabelle, prime rappresentazioni Nucleo: Numero, Dati, Misura Tematica: Dalle informazioni/interviste alla raccolta dei dati, le tabelle di frequenza assoluta e le loro rappresentazioni (ideogramma e diagramma a barre). Finalità e obiettivi formativi: Questa unità vuole permettere al docente e ai ragazzi di riprendere il lavoro svolto nel ciclo primario in particolare le finalità che con questa attività si vogliono raggiungere sono: Migliorare la conoscenza tra gli alunni della classe Esplicitare le conoscenze possedute dai ragazzi 9 Creare un linguaggio condiviso sugli argomenti affrontati Rinforzare la capacità di rappresentare i dati sia in forma tabellare che grafica Sviluppare la capacità di saper trarre informazioni dai dati raccolti sia in forma tabellare che grafica Avviare una prima riflessione sul confronto di dati Metodologia: Lavoro collettivo della classe guidato dall’insegnante. Impariamo a leggere i grafici Nucleo: Numero, Dati, Misura Tematica: I grafici. Lettura attenta e critica di vari tipi di grafici. Finalità e obiettivi formativi: Sviluppare negli studenti la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri. Stimolare gli studenti ad una lettura attenta e critica di grafici di diverso tipo, con riferimento a situazioni reali al fine di imparare a confrontare tra loro grafici diversi e a saper scegliere le condizioni opportune per la loro costruzione. Utilizzare rappresentazioni di dati adeguate in situazioni significative per ricavare informazioni; Costruire ragionamenti e sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla osservazione di modelli; Utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. Metodologia: Stimolare gli alunni, divisi in gruppi, all’osservazione attenta e critica di diversi tipi di grafici e guidarli nelle discussioni per aiutarli a migliorare le capacità di argomentazione. COME SI È PROCEDUTO NELL’ATTUAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Gli alunni sono stati distribuiti, in base al livello di partenza, in moduli distinti ed hanno svolto delle attività seguendo una metodologia innovativa, di tipo laboratoriale, che ha permesso di coniugare il “sapere” con il “saper fare”. In queste attività gli alunni hanno lavorato in gruppo ed ognuno di essi si è sentito valorizzato perché aveva un compito individuale da condividere con gli altri e quindi anche i più distratti hanno mostrato impegno ed attenzione. I PERCHÈ DELLA METODOLOGIA LABORATORIALE Solo facendo matematica si può capire cos’è la matematica. In un laboratorio si parte dal problema, non dalla sua soluzione, cioè si crea una situazione in cui si opera e si progetta, mobilitando tutte le conoscenze e le abilità di cui siamo capaci. In un laboratorio, il lavoro non è mai individuale; in esso si può realizzare una collaborazione costruttiva in orizzontale tra i gli studenti, e in verticale tra i singoli, il gruppo classe e l’insegnante. 10 In laboratorio tutto ciò che si fa ha un suo senso, anche gli errori, e contribuisce a costruire il significato dell’insieme di conoscenze al cui interno si opera. Per risolvere i problemi posti dalle situazioni concrete di laboratorio, l’intuizione si unisce al rigore, la fantasia al metodo, l’inventiva al mestiere. Un ruolo importante, durante le attività di laboratorio, è giocato dalla discussione in classe. FASE 4 – TEST IN USCITA E ANALISI DEI RISULTATI In data 13 maggio 2010 gli alunni hanno sostenuto una nuova prova, sempre predisposta dall’INVALSI. I risultati ottenuti sono rappresentati nei seguenti grafici 11 ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO: alcuni grafici di rilevamento ALCUNI RISULTATI GRADIMENTO IN ITINERE CLASSE 1^A In prossimità dell’avvio delle attività del PQM, agli alunni è stato somministrato un questionario, fra le cui domande alcune relative alla matematica. Opzioni: A In matematica sono bravo; B La matematica è più difficile per me che per molti miei compagni; C Imparo facilmente la matematica; D Mi diverto a fare matematica; E Mi piacerebbe fare più matematica a scuola. ALCUNI RISULTATI GRADIMENTO IN ITINERE CLASSE 1^B 12 GRADIMENTO DEGLI ALUNNI A FINE ATTIVITÀ CLASSE 1^A GRADIMENTO DEGLI ALUNNI A FINE ATTIVITÀ CLASSE 1^B E il ciclo continua …. Questi stessi alunni saranno seguiti anche nel secondo e terzo anno della scuola secondaria di 1° grado per migliorare le competenze logicomatematiche che saranno poi valutate con l’indagine internazionale OCSE-PISA che si svolgerà nel 2013.