NON RIDURRE I TUOI SOGNI IN POLVERE
DÌ NO A DROGA E ALCOL
METTI IN
CIRCOLO
LA VITA
Conoscere i danni delle
sostanze stupefacenti per dire
NO a droga e alcol
Comitato scientifico
Riccardo Gatti
Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ASL Città di Milano
Giorgio Racagni
Direttore del Centro di Neurofarmacologia dell’Università
degli Studi di Milano
Anna Gardiner
Direttore del Progetto Sviluppo Cure Territoriali
dell’Assessorato alla Salute del Comune di Milano
Nota per il lettore. Il primo e il secondo capitolo della
seguente pubblicazione sono stati tratti da: Luoghi comuni
mai scontati, Comune di Milano – Milano, 2004
Tutti i diritti sono riservati al Comune di Milano – Assessorato alla Salute.
Questo libro è protetto da copyright.
Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta
in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma
e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopie, incisione
o altrimenti senza il permesso scritto del Comune di MIlano.
Sommario
Diciamo NO a droga e alcol
PREFAZIONE DELL’ASSESSORE
SALUTE CARLA DE ALBERTIS
ALLA
4
INTRODUZIONE
Droga e alcol: diffusione del fenomeno.
Gravità del danno
PRIMO
8
CAPITOLO
La chimica delle droghe.
Effetti su mente e corpo
SECONDO
12
CAPITOLO
Non solo droghe.
Alcol e dipendenza
28
NO ALLA DROGA.
PARLIAMONE IN FAMIGLIA
Come capire se tuo figlio si sta
avvicinando alla droga.
INDIRIZZI
42
UTILI
Se hai bisogno di aiuto
o di maggiori informazioni
43
Prefazione
Diciamo NO
a droga e alcol
di sostanze stupefacenti tra
i giovanissimi è in crescita
esponenziale come se, incuranti dei danni spesso
permanenti che ne conseguono, i nostri giovani privilegiassero la “cultura dello sballo” come forma naturale di intrattenimento e i
meno giovani si dedicassero all’uso di sostanze come
necessari e “normali additivi” per fronteggiare gli impegni e le responsabilità
della vita.
Questo Assessorato ha tra
le sue priorità sensibilizzare la cittadinanza rispetto la
prevenzione e il controllo su
questo fenomeno, prevenzione e controllo che a nostro avviso deve necessariamente iniziare dalla fami-
L’assessorato alla Salute del
Comune di Milano, che ha
tra i suoi obiettivi la sensibilizzazione verso una “cultura della salute e dei corretti stili di vita”, è particolarmente impegnato nella lotta contro l’assunzione di
droga e alcol, soprattutto
da parte dei giovani.
Questo opuscolo è pertanto realizzato con l’obiettivo
di far conoscere e divulgare corrette informazioni sulle sostanze stupefacenti e
sull’alcol e sui drammatici
danni derivanti dal loro uso
o abuso.
La situazione, di Milano in
particolare, rilevabile dai
dati sanitari in nostro possesso è giudicata gravemente allarmante: l’utilizzo
4
Diciamo NO a droga e alcol
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
sti causati, danni troppo
spesso sottovalutati dai ragazzi come dai giovani
adulti, nell’ansia di privilegiare il sentimento di “appartenenza al gruppo” come salvagente dalle difficoltà relazionali del vivere
quotidiano.
Noi ci auguriamo che iniziative come questo opuscolo divulgativo possano aiutare sia genitori preoccupati e in difficoltà ad affrontare l’argomento in famiglia
sia giovani che desiderino
capire finalmente con precisione scientifica a che cosa vanno incontro se mossi
da insana curiosità verso le
droghe o verso un uso incontrollato di alcol.
glia, della quale valorizzare costantemente il ruolo
centrale nell’educazione dei
ragazzi che presuppone
prevenzione, dialogo ma
anche controllo, seguita dalla scuola fucina dei valori e
delle risorse dei nostri figli
che in questo ambito devono trovare stili educativi e
insegnamenti per fronteggiare situazioni di vita che
non li inducano a comportamenti devianti quali quelli di abuso di sostanze o alcol o fenomeni assimilabili
e dove tali comportamenti
siano rigorosamente proibiti. La prevenzione a nostro
avviso necessita di una conoscenza del fenomeno e di
opportunità che facilitino il
parlare in famiglia di droga, di abuso di alcol e della gravità dei danni da que-
Carla De Albertis
Assessore alla Salute
5
NON RIDURRE I TUOI SOGNI IN POLVERE
DÌ NO ALLA DROGA
TI IN
MET OLO
C
CIR ITA
LA V
DÌ NO A DROGA E ALCOL
INTRODUZIONE
Droga e alcol:
diffusione del fenomeno.
Gravità del danno
Grazie a una corretta informazione
su droghe e alcol ci si può fare un’idea
più chiara di questo fenomeno e affrontare
in modo più lucido ed efficace l’argomento.
T
utti sanno che la persona che ricerca
l’uso di una sostanza stupefacente è alla ricerca di effetti piacevoli,
più o meno duraturi, che
si svilupperanno nell’arco
di un tempo mediamente
breve.
Non tutti sanno che questi effetti apparentemente
piacevoli pongono la per-
sona in condizioni di grave rischio per la propria
integrità fisica e psichica:
in un arco di tempo a volte molto breve si sviluppano conseguenze estremamente dannose con alterazioni organiche e mentali ingravescenti nel tempo e spesso irreversibili.
Possedere informazioni
corrette su droghe e alcol
8
Abitualmente le sostanze
sono classificate in:
• allucinogene, che determinano alterazioni della
percezione o dell’interpretazione della realtà;
• stimolanti, che stimolano
l’attività cerebrale;
• sedative, che deprimono
e/o calmano l’attività cerebrale. In questo schema,
più intuitivo che esaustivo,
può essere un elemento
utile per farsi un’idea più
chiara di questo fenomeno e affrontare più lucidamente ed efficacemente l’argomento. Numerose sono le sostanze in circolazione e diversi i nomi
con cui vengono chiamate e che spesso cambiano
da città a città e da quartiere a quartiere.
9
INTRODUZIONE
abbiamo cercato di rappresentare le sostanze ordinandole secondo l’effetto prodotto.
Alcune di queste sono state poste a cavallo tra le
categorie poiché possono
dare luogo a effetti differenti. Parlando di effetti è
necessario sottolineare
che questi possono variare in base alla personalità del consumatore, alla
sua predisposizione emotiva e al contesto in cui
avviene il consumo.
Persone diverse possono
quindi avere esperienze
differenti pur consumando la stessa sostanza.
ALLUCINOGENE
Lsd
Ketamina
Cannabinoidi
(Cannabis)
Popper
Ecstasy e
Anfetamine
SEDATIVE
Oppiacei
(Es: Eroina,
Morfina)
ALCOL
STIMOLANTI
Anfetamine
Cocaina
10
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
Droga e alcol
Anche l’assunzione di più
sostanze contemporaneamente può influenzare
l’effetto ricercato e, soprattutto, renderle più pericolose.
Un discorso a parte meritano gli psicofarmaci: utili se assunti su indicazione di un medico, possono
diventare pericolosi se
usati in maniera impro-
BOX
I
pria. Alcuni possono provocare dipendenza.
Esistono diverse categorie
di psicofarmaci ognuna
delle quali produce un effetto specifico.
Nei prossimi capitoli vi
daremo le informazioni
necessarie per conoscere
i rischi a cui ci si sottopone in caso di utilizzo di
droghe e alcol.
UN QUADRO PREOCCUPANTE…
DATI RESI NOTI DALL’ISTITUTO
MARIO NEGRI,
DIPINGONO IN
RELAZIONE AL CONSUMO DI DROGA UN QUADRO PREOCCUPANTE: UN CHILOGRAMMO DI COCAINA,
NA,
4
CHILI DI CANNABIS,
25
100 GRAMMI DI EROI-
GRAMMI DI ANFETAMINE, IL
QUANTITATIVO, IN PRINCIPIO ATTIVO, DELLE DROGHE CONSUMA-
MILANO.
30.400 LE DOSI DI CANNABIS CONSUMATE
GIORNALMENTE, 10.555 QUELLE DI COCAINA, 2.800 QUELLE
DI EROINA, 411 QUELLE DI ANFETAMINE.
TE OGNI GIORNO A
INOLTRE
SONO
11
TI IN
MET OLO
C
CIR ITA
LA V
PRIMO
DÌ NO A DROGA E ALCOL
CAPITOLO
La chimica delle droghe.
Effetti su mente e corpo
Dietro ogni droga ci sono meccanismi
che le permettono di agire alterando
le percezioni sensoriali e le condizioni
psicofisiche dell’individuo. Analizziamo
ora i vari tipi di sostanze stupefacenti
e i danni che derivano dal loro utilizzo.
S
econdo una stima dell’Istituto Farmacologico Mario Negri, a Milano il 4% degli abitanti tra
15 e 34 anni consumerebbe abitualmente cocaina. E,
secondo proiezioni effettuate dal Dipartimento contro le
tossicodipendenze, nel
2009 il consumo di questa
droga aumenterà fra il 40 e
il 50%. Per non parlare di
cannabis, che ha numeri
ben maggiori e una diffusione capillare tra i giovanissimi, o di ecstasy e metanfetamine, in forte ascesa, o di
eroina… Da qui l’esigenza
di una maggiore consapevolezza sui danni arrecati
dalle droghe a mente e corpo, affinché il grave problema possa essere affrontato
con maggior efficacia.
12
LSD
• Cos’è e come si presenta.
L’LSD o “acido”, dietilammide dell’acido lisergico, è un
prodotto di sintesi che viene
commercializzato sotto forma di pillole, piccoli francobolli o zollette. La composizione finale è varia e incerta. Il consumo avviene prevalentemente per via orale.
• Effetti. L’LSD agisce sulle percezioni sensoriali e
le distorce.
Questa droga modifica la
percezione della realtà: si
vedono cose che non ci
sono e non si distingue
più cosa è reale da cosa
non lo è. Le emozioni provate sono molto intense e
cambiano continuamente,
provocando un generale
13
PRIMO
CAPITOLO
stato confusionale. L’esperienza è fortemente
soggettiva, imprevedibile
e caotica, varia a seconda del contesto e delle
persone coinvolte.
Questo insieme di sensazioni è chiamato “viaggio” o trip e può durare fino a dodici ore.
• Rischi. Gli effetti prodotti
dall’assunzione di LSD sono fortemente influenzati
dalle condizioni della mente, del corpo e del luogo in
cui ci si trova. Anche una
minima traccia di inquietudine cambia la direzione
del “viaggio” scatenando
reazioni di ansia acuta o di
panico (bad trip) che crescono autoalimentandosi.
Molti consumatori di LSD
hanno avuto esperienze di
flashback (ricomparsa di
sensazioni e di allucinazioni simili a quelle che la so-
stanza aveva già prodotto)
senza aver assunto nuove
dosi. I flashback avvengono improvvisamente e possono sopraggiungere a distanza di qualche giorno fino a oltre un anno dall’ultima assunzione.
È possibile che su personalità più vulnerabili anche un
solo “viaggio” porti a gravi squilibri psichici. L’uso
prolungato provoca psicosi
che a volte permangono a
lungo. I casi di morte che si
sono verificati sotto l’effetto
di LSD sono causati da
azioni incontrollate dovute
all’alterata percezione della realtà circostante.
L’LSD produce assuefazione: i consumatori abituali
assumono progressivamente dosi maggiori per ottenere gli stessi effetti oppure, a
parità di dose, non provano più gli effetti originariamente vissuti.
14
Ketamina
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
niarsi dal proprio corpo).
Generalmente questi effet• Cos’è e come si presen- ti hanno una durata relata. È un potente anestetico tivamente breve (15/20
usato in veterinaria che da minuti).
qualche anno viene utilizzata anche come sostanza • Rischi. È una sostanza
stupefacente. È possibile altamente tossica e non se
trovare questa sostanza sia ne conoscono chiaramenallo stato liquido sia in pol- te gli effetti a lungo termivere (ricavata dall’evapo- ne e per un uso ripetuto
razione della soluzione sull’uomo. Sotto l’effetto
che la contiene). Viene as- della ketamina è molto
sunta prevalentemente per pericoloso tentare di svolvia nasale.
gere qualsiasi attività, anche molto semplice, per• Effetti. A dosi relativa- ché la sua assunzione rimente basse provoca per- duce il controllo sia sulle
dita di lucidità mentale e proprie azioni sia sulla realterazione del senso del altà circostante.
tempo e dello spazio. A La sua azione anestetica
dosi più elevate si hanno determina insensibilità
veri e propri episodi di agli stimoli dolorosi: è
confusione mentale, non- possibile quindi ferirsi sotché sensazioni simili a to il suo effetto, senza acquelle riferite dalle perso- corgersene. L’esperienza
ne “risvegliatesi” dal co- si rivela spesso angoma (sensazione di estra- sciante (paura di non torKETAMINA
15
PRIMO
CAPITOLO
nare più indietro, sensazione di essere morti) e lascia a lungo in uno stato di
prostrazione e ansia. Esiste
il rischio di overdose con arresto cardiaco e gravi lesioni cerebrali. Se usata con
regolarità, anche la ketamina crea assuefazione.
POPPER
• Cos’è e come si presenta. È un farmaco vasodilatatore, un tempo usato per
il trattamento di alcune patologie cardiache (per
esempio, angina pectoris).
Nel mercato illegale è generalmente venduto in fiale
o ampolle, si presenta come liquido di colore giallastro che a temperatura ambiente evapora e può essere inalato. Forse per tali motivi è chiamato, in gergo,
“profumo”. È composto da
nitriti di amile e/o butile o
altri prodotti simili.
• Effetti. La sua assunzione
provoca euforia e stordimento seguiti da una sensazione di rilassamento. Questi effetti sono molto brevi
(uno o due minuti).
• Rischi. Questa sostanza
contribuisce al danneggiamento del sistema immunitario e, conseguentemente,
a un aumento di malattie infettive e tumori.
Se viene a contatto con gli
occhi o la pelle, oppure se
ingerito, il popper può portare alla morte per avvelenamento. L’azione sul sistema nervoso provoca aritmia e insufficienza cardiaca acuta, causando la sudden sniffing death (morte
improvvisa da inalanti) che
colpisce anche persone giovani e sane.
16
Anfetamine
ANFETAMINE
• Cosa sono e come si presentano. Sono sostanze
prodotte in laboratorio usate come farmaci per la cura di alcune patologie molto specifiche. Sul mercato
illegale si trovano sotto forma di pasticche o, più raramente, in polvere. In questo caso l’assunzione avviene per via endovenosa, per
via nasale (sniffata) o attraverso il fumo. Talvolta le anfetamine sono presenti come sostanze da taglio nell’LSD e nell’ecstasy.
• Effetti. Le anfetamine,
agiscono direttamente sui
neurotrasmettitori cerebrali che influenzano l’umore,
l’appetito e il ritmo vegliasonno.
• Rischi. Le anfetamine stimolano il sistema nervoso
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
accelerando il battito cardiaco e la respirazione, aumentando la pressione arteriosa e la temperatura
corporea, riducendo l’appetito e alterando il ritmo
sonno-veglia.
L’aumento della frequenza
cardiaca e della pressione
del sangue può causare
danni ai vasi sanguigni del
cervello e produrre emorragie cerebrali.
Sono possibili aritmie cardiache e infarti, anche in
seguito alla ridotta percezione della fatica e della
stanchezza che spinge a
superare le possibilità fisiche individuali. Altri effetti
dovuti alla stimolazione
delle cellule cerebrali sono
l’irritabilità, l’insonnia, la
confusione, i tremori, le
convulsioni, l’ansia e l’aggressività.
L’aumento della temperatura corporea e le convulsio-
17
PRIMO
CAPITOLO
ni, in alcuni casi, possono
portare alla morte.
A effetto terminato ci si
sente svuotati, irritabili,
depressi.
L’uso ripetuto delle anfetamine porta velocemente alla dipendenza e all’assuefazione, inducendo una
maggiore frequenza d’uso
e il bisogno di dosi sempre
crescenti.
o capsule, raramente in polvere. Probabilmente è la più
conosciuta tra le metanfetamine anche se, in questa famiglia di prodotti, sono state descritte un numero molto ampio di sostanze (più di
150), simili come struttura
chimica ma, talvolta, differenti negli effetti. Spesso il
consumatore è nell’impossibilità di sapere esattamente quale sostanza sta assumendo. Ciò che è venduto
come ecstasy, infatti, può
ECSTASY E
METANFETAMINE
essere in realtà un altro an(ANFETAMINE)
fetaminico, mischiato a prodotti diversi (per esempio
• Cos’è e come si presen- cocaina).
ta. L’ecstasy è una sostanza
che fa parte della famiglia • Effetti. L’ecstasy agisce su
delle anfetamine, più preci- un neurotrasmettitore (serosamente delle metanfetami- tonina) che influenza l’umone. È creata in laboratorio re, il sonno e la soglia del
e la sua molecola di base è dolore. Gli effetti comincial’MDMA (3,4 metilenedios- no mezz’ora dopo l’assunsimetilanfetamina). Si pre- zione e durano per 4-6 ore.
senta sotto forma di pillole Altri tipi di metanfetamine
18
Ecstasy e metanfetamine
possono avere effetti maggiormente allucinogeni (vicini a quelli dell’LSD), oppure maggiormente stimolanti (vicini a quelli delle anfetamine).
• Rischi. Gli effetti che si
possono rilevare a livello fisico sono: aumento del battito cardiaco, bocca arida,
mascelle tese, pupille dilatate e aumento della pressione del sangue (crescono
i rischi di crisi acute per chi
ha problemi di cuore, reni
o soffre di epilessia o
asma). La temperatura del
corpo sale e può manifestarsi un colpo di calore
(ipertermia maligna), con
relativo pericolo per la vita.
A livello psicologico gli effetti delle metanfetamine determinano un’alterata percezione dei propri limiti. Paradossalmente, nonostante
il soggetto si senta partico-
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
larmente attivato da queste
sostanze, la sua capacità di
rispondere velocemente a
un imprevisto (per esempio
evitare un ostacolo durante
la guida) è pericolosamente ridotta. L’uso di metanfetamine porta ad attacchi di
panico, sindromi depressive, turbe mentali gravi e
problemi di insonnia. Talvolta questi problemi non si risolvono semplicemente sospendendone l’uso, ma necessitano di terapie specifiche anche per tempi mediolunghi.
Alcune ricerche evidenziano possibili danni a parti
del cervello deputate a funzioni collegate al pensiero
e alla memoria. Altre hanno fatto sospettare una possibile correlazione tra utilizzo di metanfetamine e insorgenza del morbo di Parkinson. Le metanfetamine
danno dipendenza.
19
PRIMO
CAPITOLO
COCAINA
• Cos’è e come si presenta.
È un alcaloide estratto da
una pianta che cresce spontaneamente in Sud America
(la Eritroxylum Coca). Dopo
la raffinazione chimica, si
presenta generalmente in
polvere cristallina, bianca,
inodore, simile al sale fino o
allo zucchero raffinato e viene assunta prevalentemente
per via nasale (sniffata). Talvolta è possibile trovarla in
cristalli (crack o free-base) e
in questa forma viene fumata; a volte sono i consumatori stessi a “lavorarla” per
trasformarla in cristalli.
La cocaina può essere anche iniettata in vena. In questi casi viene talvolta mescolata con l’eroina, in gergo si
tratta dello speed-ball.
li e prova disinibizione. Chi
impiega crack o free-base
cerca un effetto più immediato e “violento” che, tuttavia, dura solo alcuni minuti a meno che non si fumi
nuovamente.
• Rischi. Finito l’effetto iniziale subentra la fase down:
ci si sente stanchi, depressi
e senza energia. La sua assunzione provoca problemi
al normale funzionamento
del cuore (per esempio aritmie), un aumento della frequenza cardiaca e della
pressione del sangue che
possono essere concausa di
infarti cardiaci, emorragie
(o infarti) cerebrali. Chi ne
abusa va incontro a stati di
stress, insonnia, disordini
alimentari, scomparsa del
desiderio sessuale e impotenza. Spesso compaiono
• Effetti. Chi la usa soprav- tremori. L’uso continuativo
valuta le capacità persona- di cocaina favorisce stati di
20
Eroina
ansia, irritabilità, fino alla
comparsa di turbe mentali
anche molto gravi.
Alcuni soggetti sperimentano allucinazioni. Il consumatore di cocaina spesso
subisce, senza rendersene
conto, una sorta di allentamento della critica e del giudizio che lo porta a compiere azioni che mai avrebbe
fatto in assenza della sostanza: a questa situazione
si associano, spesso, danni
fisici, economici, legali, lavorativi o interpersonali.
L’uso della cocaina produce assuefazione e si assiste
a una crescente difficoltà ad
astenersene nelle occasioni
in cui è disponibile. L’uso del
crack o di free-base, proprio per l’intensità dell’effetto e la tendenza a frequenti ripetizioni dell’assunzione, amplifica la possibilità
e la gravità di disturbi anche di tipo psichiatrico.
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
EROINA
• Cos’è e come si presenta. Appartiene alla famiglia
degli oppiacei (insieme a
morfina, codeina e altri) e
deriva dal Papaver somniferum, pianta originaria
dell’Asia Minore ora coltivata anche in molte altre
parti del mondo. L’eroina si
presenta come una polvere
bianca o marrone, spesso
granulosa. Viene assunta
per via nasale o iniettandola in vena, più raramente
viene fumata o ne vengono
inalati i vapori dopo averla
riscaldata. L’eroina reperibile nel mercato della droga non è mai allo stato puro ma è associata, in gergo
“tagliata”, con numerose altre sostanze.
• Effetti. Chi assume eroina
si illude di trovare un mezzo per stare bene, creden-
21
PRIMO
CAPITOLO
do così di allontanare qua- cezione del dolore porta a
non avvertire i primi sintomi
lunque problema.
di malattie anche gravi ed è
• Rischi. In un tempo piutto- una delle cause della perdisto rapido (bastano poche ta dei denti in seguito a cadosi) si sviluppa assuefazio- rie e altre affezioni stomatone, inducendo i consumato- logiche non curate. L’evenri a usare sempre più eroi- tuale scambio di siringhe fana per raggiungere gli stes- vorisce il contagio di malatsi effetti della prima volta. Un tie infettive quali AIDS ed
uso continuativo porta alla epatite. L’assunzione di eroidipendenza fisica: il corpo na espone al rischio di morsi adatta alla presenza di ta- te per overdose: questa può
le droga e, se il suo consu- avvenire incidentalmente per
mo viene ridotto o interrot- inesperienza, per la presento, si manifestano sintomi di za di partite di eroina con
astinenza (agitazione, in- maggior principio attivo
sonnia, crampi e dolori dif- dell’usuale, dopo un periofusi, vomito e diarrea, desi- do di astinenza o una disasderio irrefrenabile di assu- suefazione che lasciano il
mere un’altra dose ecc.). soggetto “più sensibile” (meL’uso prolungato di eroina (e no tollerante) ai suoi effetti.
lo stile di vita trascurato spesso collegato al suo uso) provoca un generale decadi- CANNABINOIDI
mento dello stato di salute e
l’abbassamento delle difese • Cosa sono e come si preimmunitarie. La ridotta per- sentano. La cannabis (ca22
Cannabinoidi
napa indiana) è una varietà di canapa originaria dell’Asia centrale, oggi coltivata in tutto il pianeta. Le parti usate, contenenti maggiori quantità di principio attivo (THC), sono le infiorescenze e le foglie. Dalla
pianta si ottengono vari
prodotti psicoattivi: marijuana, mistura delle varie parti della pianta essiccate; hashish, secrezione resinosa
delle sommità fiorite, agglomerata in blocchi con grasso animale o miele; olio di
cannabis, liquido estratto e
concentrato sia dal materiale vegetale sia dalla resina.
Marijuana e hashish vengono generalmente fumati, ma possono anche essere ingeriti insieme ai cibi. L’olio viene fumato mischiandolo al tabacco.
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
percezione del tempo e dello spazio, a intensificare e
distorcere le sensibilità sensoriali: gusto, olfatto, udito.
• Rischi. Consumare cannabis provoca un deterioramento delle abilità motorie
e disturbi della percezione
e della vigilanza. Ciò è particolarmente importante in
relazione agli incidenti automobilistici in quanto le capacità di guida di coloro
che ne abusano sono compromesse. Il problema è aggravato dal fatto che non vi
è percezione soggettiva di
queste alterazioni. A livello
cognitivo si assiste alla diminuzione della memoria e
alla riduzione delle capacità di dirigere l’attenzione.
Talvolta, l’utilizzo di cannabis può provocare dissociazione delle idee, esperien• Effetti. L’assunzione di ta- ze di depersonalizzazione,
li sostanze tende a falsare la illusioni e allucinazioni. Un
23
PRIMO
CAPITOLO
ulteriore effetto negativo è
la cosiddetta “sindrome
amotivazionale” caratterizzata da disinteresse e apatia. In tempi recenti si sta assistendo al commercio di
derivati della canapa contenenti concentrazioni di
principio attivo (THC) sempre più alte. Ciò, evidentemente, aggrava i rischi connessi all’alterazione dello
stato mentale e al deterioramento delle capacità psicomotorie. Inoltre, numerosi studi tra cui quello di Glyn
Lewis, professore di psichiatria epidemiologica, e pubblicato sulla rivista britannica The Lancet (27/07/
2007), rilevano la maggior
incidenza di manifestazioni psichiatriche gravi (psicosi) in soggetti abitualmente utilizzatori di cannabis.
Vi sono anche altri rischi per
la salute: i fumatori di cannabinoidi inalano più pro-
fondamente e trattengono il
fumo nei polmoni più a lungo dei fumatori di tabacco,
esponendosi maggiormente agli agenti cancerogeni.
Fumare derivati della cannabis può quindi accrescere il rischio di cancro più
che fumare tabacco e la situazione è ancora peggiore per chi fuma sia cannabinoidi che tabacco.
Psicofarmaci:
sono droghe?
Abbiamo volutamente inserito un breve paragrafo su
questo argomento per fare
chiarezza e affermare che
gli psicofarmaci non sono
droghe. Abbiamo valutato
sia i dati della letteratura
scientifica, per quanto riguarda gli effetti farmacologici e tossicologici e il loro
uso nella terapia di patolo-
24
Psicofarmaci: sono droghe?
gie psichiatriche gravi e di
grande interesse sociale, sia
le differenze con le sostanze stupefacenti elencate in
questo opuscolo.
• Cosa sono e come si presentano. Sono farmaci
molto differenti tra loro per
formula chimica, azione ed
effetto: hanno in comune
solo il fatto di agire sul Sistema Nervoso Centrale.
Devono essere utilizzati solo su prescrizione e controllo medico. Tra le classificazioni possibili, a scopo
esemplificativo, possiamo
individuare quattro gruppi
principali: antipsicotici, antidepressivi, stabilizzatori
del tono dell’umore e ansiolitici.
• Effetti. Ogni psicofarmaco agisce in modo differente sul nostro cervello e può
intervenire sui sintomi di al-
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
cuni disturbi psichici quali,
per esempio, psicosi, depressione e ansia:
– gli antipsicotici sono farmaci utilizzati, solitamente,
in situazioni psichiatriche
complesse, per esempio
quando il contatto con la realtà è alterato, oppure sono
presenti idee deliranti o allucinazioni. Alcuni farmaci
antipsicotici sono potenti sedativi, altri, invece, hanno
anche un’azione disinibente e antidepressiva;
– gli antidepressivi vengono prescritti nei casi di depressione, malattia che si
manifesta in proporzioni
differenti da individuo a individuo e i cui sintomi sono:
tristezza, diminuzione dell’autostima, sensazione di
affaticamento, ansia, disturbi del sonno, disturbi dell’alimentazione, perdita di
interessi e passioni, desiderio di isolamento, difficoltà
25
PRIMO
CAPITOLO
di concentrazione. Alcuni
antidepressivi sono utili anche nella terapia di altre patologie quali, per esempio,
gli attacchi di panico, i disturbi ossessivi e compulsivi
e particolari forme d’ansia;
– gli stabilizzatori del tono
dell’umore riducono le oscillazioni verso lo stato depressivo o il suo opposto: lo stato maniacale. Sono utili in
particolari situazioni patologiche, perché prevengono le
ricadute o ne riducono la
gravità, ma richiedono nell’uso uno stretto controllo clinico specialistico, per evitare gravi effetti collaterali;
– gli ansiolitici (quali le benzodiazepine) sono efficaci
nel contenere un sintomo
presente in quasi tutti i disturbi psichici, in alcune malattie organiche e anche in
molte normali condizioni di
vita in cui l’individuo è sottoposto a stress: l’ansia.
• Rischi. Il problema principale riguarda l’uso di tali sostanze in modo improprio
e/o senza stretto controllo
medico. L’uso di qualunque
farmaco presenta vantaggi
e svantaggi che devono essere valutati attentamente
nel corso del trattamento.
Nel caso degli psicofarmaci l’attenzione deve essere
particolare perché, sebbene
in modo differente, possono
agire sulle funzioni fisiche e
cognitive. Poiché spesso le
alterazioni non sono facilmente avvertibili, esiste, tra
gli altri, il concreto pericolo
di incidenti o infortuni connessi alla guida o al lavoro
con macchine che richiedono una particolare attenzione per essere usate. Si tratta di rischi che aumentano
con l’uso di più psicofarmaci o con l’assunzione contemporanea di alcolici o di
altri medicinali che, comun-
26
Psicofarmaci: sono droghe?
que, abbiano effetti sul sistema nervoso. Inoltre, l’utilizzo improprio di uno psicofarmaco può peggiorare la
salute psichica di chi lo assume. Le benzodiazepine,
tra i farmaci in assoluto più
venduti e usati, sono considerate particolarmente “maneggevoli” e “ingiustamente innocue”. Purtroppo, oltre alla già citata capacità
di alterare le funzioni psicomotorie, si prestano particolarmente a un uso improprio
IN
METTI LO
CIRCO A
LA VIT
conseguente all’autoprescrizione, e possono provocare
situazioni di dipendenza.
Devono essere usate, invece, solo sotto stretto controllo medico e, salvo casi particolari, per periodi di tempo limitato. Vi sono persone, spesso tossicodipendenti da droghe, che tendono
all’abuso di benzodiazepine per via endovenosa. È
una pratica molto pericolosa che può portare a morte
per arresto respiratorio.
NOTE AL PRIMO CAPITOLO
Le informazioni relative alle sostanze sono state tratte da:
• ASL Città di Milano
www.asl.milano.it/droga/prevenzione/droprevenzio.as
• NIDA, National Institute of Drug Abuse
www.nida.nih.gov
• Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
www.welfare.gov.it/puntofocale/download/DCSA2000/p
arteii.pdf
• F. Ravera 2003, Psicopatologia e clinica dell’abuso e della
dipendenza da cannabis e derivati, Atti del Convegno Internazionale “Canapa: situazione e prospettive”
www.ti.ch/di/temi/convegno
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